sabato 13 agosto 2022

Identità digitale: l'ultimo rifugio delle canaglie

A quanto pare, dopo l'uscita del nostro programma, che ha smontato le tante bufale diffuse in rete principalmente dai nostri ex amici, l'ultimo rifugio di cotali canaglie (perché di questo si tratta: di sozze, spregevoli, ma per fortuna irrilevanti canaglie) è diventato il tema dell'identità digitale.

Di che si tratta?

Ve lo racconto in breve.

I miei colleghi vengono variamente accusati, in un delirio etilico-complottistico, di essere compartecipi della famosa "agenda" (il patto per controllare le nostre vite scritto col sangue di una vergine su una pergamena di capro nero e suggellato alla presenza di Satana dai cinque vertici del pentacolo demoplutomassonico), perché, avallando il famigerato sistema di crediti sociali alla cinese, propugneremmo l'adozione indiscriminata di strumenti di controllo pervasivo e repressivo sull'esistenza di ogni e ciascuno di voi. Ora, io mi ricordavo che gli amici dei cinesi fossero altri, e mi ricordavo anche che ci eravamo presi delle belle palate di sterco in faccia dai media per esserci opposti al green pass, ma le sozze e spregevoli canaglie sono fuuuuuuuuuuuuuuuurbe, la sanno luuuuuuuuuuuuuuunga, e hanno trovato una prova, una prova schiacciante, che ci inchioda alle nostre esecrande responsabilità: il fatto che noi vorremmo "mettere l'identità digitale in Costituzione".

Ora: ci vuole poco a dimostrare che qui qualcuno è scemo: o noi, o le canaglie.

Mi sembra del tutto evidente, e lo testimonia la benevola attenzione che i media liberi e la magistratura indipendente ci prestano, che al Potere come lo immaginano loro (ma anche al Potere come esso effettivamente si manifesta e come vi ho suggerito di studiarlo) noi non siamo esattamente graditi, o sbaglio?

#hastatoSalvini (come prima #hastatoBorghi: io sono un pochino meno Henry de Cusances e un po' più Võ Nguyên Giáp, o almeno a questo modello vorrei ispirarmi, e poi ho un ottimo avvocato, e in generale non minaccio: querelo, e forse per questo gli #hastatoBagnai sono molto meno frequenti...), #hastatoSalvini, dicevo, è l'alfa e l'omega del loro racconto dei fatti: piove? Ha stato Salvini. Arriva la siccità? Ha stato Salvini. Le città non sono sicure? Ha stato Salvini. L'inflazione aggredisce i salari? Ha stato Salvini.

Ma ve ne siete accorti o no, che il bersaglio del Potere Degenerato (PD) siamo noi?

Perché se non ve ne foste accorti, sareste, come dire, distratti.

Se invece ve ne siete accorti, di questa campagna diffamatoria e discriminatoria che il PD e le sue ubique propaggini disperatamente conducono verso di noi, ma nonostante questo pensate che in un contesto simile, avendo contro tutti i media e tutte le stanze del potere, noi propugneremmo l'adozione di strumenti di controllo digitale della società e quindi del dissenso politico, ecco: se le cose stessero così, ci troveremmo di fronte a un interessante dilemma:

  • o saremmo scemi noi a mettere in mano al nostro nemico una simile arma fine di mondo, che immediatamente ci verrebbe ritorta contro,
  • o sarebbe scemo chi dà retta alle sozze e spregevoli canaglie, perché magari le cose stanno in modo diverso, e forse addirittura opposto, a come le sozze e spregevoli canaglie le raccontano.

Ora, siccome stiamo parlando di legislazione, cioè di carte che cantano, risolvere questo dilemma non è poi così difficile.

E si torna sempre al solito punto: mentre i pandemici punturini si sono svegliati solo nel 2021 (perché per la maggior parte di loro prima della pandemia le cose non andavano troppo male, e il 2020 è stato addirittura un sugo di pesce: a casa con lo stipendio pagato, what else?), magari noi a certe criticità che la "rivoluzzione diggitale" presentava ci stavamo pensando da prima, e stavamo cercando di affrontarle non con lo scolapasta (o il cappello di stagnola) in testa, ma con strumenti legislativi.

Il controllo digitale sulle nostre vite esiste, ed è esercitato in forme talmente diffusive e subdole che praticamente tutti voi, prima del greenpass, ci convivevate serenamente, tant'è vero che prendevate molto sottogamba i miei reiterati appelli ad evitare almeno le forme più ingenue di autoviolazione della vostra privacy, quelle che praticavate concionando sui social. Perché ci siamo rassegnati a questo? Semplice: perché l'oggettiva comodità offerta dai tanti servizi digitali (dal Bancomat in giù) oltrepassa la scomodità soggettiva di studiare per capire come evitare che le nostre vite siano tracciate e dai nostri dati si estragga valore, e li si usi per condizionare le nostre scelte, a nostra insaputa. Quindi tutti voi, tutti noi, che non ci prendiamo nemmeno il tempo di rifiutare i cookies sui siti dove navighiamo, o di cancellarli dalla cache del nostro PC, o più banalmente di cambiare regolarmente le nostre password, abbiamo accettato per facta concludentia di essere esposti a continue violazioni della nostra identità, della nostra persona, che oggi è anche e soprattutto una persona digitale, un nodo di relazioni (commerciali, affettive, professionali) intermediate dalla rete.

Il luddismo non è un'alternativa.

Certo, può essere igienico passare un weekend sconnessi dalla rete, soprattutto per chi, non contando una fava, può permetterselo (per chi, come me, rientrando troverebbe centinaia di messaggi da gestire lo è un po' meno). Chi può esser lieto sia, ma il fatto è che questo è il nostro mondo. Vero è che rifiutare il mondo è un tema nobile e ricorrente nella nostra cultura. Fra qualche giorno mi recherò proprio dove riposa uno dei più famosi esponenti di questa tendenza culturale (e anche uno dei più insigni simboli del suo fallimento, perché tu puoi rifiutare il mondo quanto vuoi, ma quando una crisi di Governo dura due anni, magari il mondo del tuo rifiuto se ne frega e ti viene a cercare). In tempi più recenti, si parva licet, gli hippie andavano in India: era il loro modo di rifiutare il loro mondo (che, pensandoci bene, alla fine faceva molto meno schifo del nostro, no?). Quindi: viva il contemptus mundi, che, come il suo opposto dialetticamente coincidente, cioè il cosmopolitismo, è un'ottima cosa per chi se la può permettere.

Ma non tutti possono: e qui finite voi, e cominciamo noi.

La proposta di legge costituzionale AC 2016 dell'on. Morelli e altri rubricata "Modifica all'articolo 22 della Costituzione, in materia di tutela del diritto all'identità, anche digitale, della persona" e presentata alla Camera il 24 luglio 2019 (quindi prima della crisi del governo giallo-verde) consta di un unico articolo:

Ricordo che l'art. 22 dice che: "Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome." Mi sembra sufficientemente chiaro che cosa intendessero perseguire i colleghi Camera (Morelli, Molinari, ecc.) con questa aggiunta: esattamente evitare che l'identità digitale di una persona potesse essere violata per motivi politici. Cioè, in buona sostanza, l'esatto contrario di quello che ci attribuiscono le sozze e spregevoli canaglie. Basta leggersi la relazione introduttiva (la trovate nel pdf):


A me le sozze e pregevoli canaglie sembrano veramente sceme: accecate dal sangue che gli inietta gli occhi, non capiscono che la nostra proposta intende mettere sotto la più alta tutela prevista dal nostro ordinamento la "persona" digitale, intende dare rilievo costituzionale a fattispecie quali il furto di identità digitale, ma anche l'esclusione digitale (cioè l'impossibilità per alcune fasce di popolazione di accedere a certe infrastrutture socialmente utili), un dato affrontato per altri versi dalla proposta di legge Siri sul rapporto di conto corrente. Tra l'altro, tutte queste proposte sono da due anni in bella vista sul sito della Lega (ce le ho fatte mettere io), e sono depositate in Parlamento. Perché svegliarsi ora? E perché, se il Grande fratello viene percepito come un problema, non fare prima una battaglia culturale per accrescere la consapevolezza dei cittadini, come sta facendo ad esempio a/simmetrie:


in non affollatissima compagnia?

Le sozze e spregevoli canaglie, insomma, non capiscono, o forse non vogliono capire. Per me poco conta: io non faccio processi alle intenzioni e vi ho spiegato molto bene perché, fin dal tempo dell'insistita e petulante domanda "Ma Prodi era in buona fede?"

Alle sozze e spregevoli canaglie, ai puri e duri di comprendonio, ai nuovi catari asserragliati nella loro Béziers virtuale, dedico affettuosamente le parole del buon Arnaldo. A fare il lavoro sporco ci penseranno gli elettori, che vi macelleranno per il semplice fatto che non sanno chi siate, dato che loro hanno una vita vera e dei problemi veri.

Un caro saluto.

30 commenti:

  1. Consiglio lettura " il capitalismo della sorveglianza" della zuboff per capire importanza fondamentale articolo che si vuole introdurre

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  2. Mai avrei pensato che sarebbe stato necessario scriverci un post... e invece. Avrei allegato il significato di "tutela" della Treccani.

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    1. Stiamo parlando di individui veramente spregevoli, che sfogano così la loro impotente frustrazione per essere stati in tempi non sospetti allontanati da questo progetto (anni prima che qui si parlasse di Lega): sono i "famoerpartitisti" della prima ora, gente con molto tempo libero ma poco seguito. Questa cosa mi infastidisce umanamente, ma politicamente è irrilevante. Il post non è scritto per spiegare che cosa vogliamo noi, ma per far vedere che materiale sono loro.

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  3. Basta vedere come godevano nell'aver "sgamato", a loro dire, una bozza compromettente (falsa) del programma della Lega. Sembra veramente che augurino il peggio, anche a sé stessi, per potersi poi lamentare meglio dopo. Ma è umano anche questo: avevo colleghi che quasi quasi speravano che nessuno prendesse aumenti, compresi loro, perché così potevano dire che si andava sempre peggio. Lamentarsi è comodo e poco impegnativo, se poi non puoi veramente farci nulla è ancora meglio...

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  4. L'estrazione di valore da inconsapevoli miniere che siamo noi, il surplus comportamentale come nuovo meccanismo di base per trasformare l'investimento in profitto..... echi di Zuboff nel programma della Lega.
    No dico, della Lega; ma allora questi sanno leggere. Io mica me lo credevo.
    Va beh mi tocca di votarvi anche stavolta e cacciare il trecentello per l'ennesimo goofy. Almeno stavolta riesco a fare il bagno o almeno mi porto il costumino poi si vede.

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    1. Spero anch'io. Comunque, parleremo anche di Zuboff, ovviamente, visto che parliamo di libertà.

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  5. Preg.mo Prof., sul punto mi iscrivo temporanea al partito #sefossiSalvini e mi permetto di suggerire di aggiungere queste proposte di legge (o progetti dettagliati) come ipertesti del programma: come dicevo ieri, se uno segue A/simmetrie (migliore 5*1000 della storia, #ceingmaimaind) ci arrivava che volevate andare a parare lì, però purtroppo quel video ha solo 1185 visualizzazioni, il programma (spero e credo un po' di più).
    Per dire, io compulso abbastanza il sito del Partito e mi ero perso tutto questo, ma all'ID digitale ci ero arrivato subito.
    Mi dimetto da #sefossiSalvini e la saluto di cuore, grazie ancora.

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  6. Di solito quello che lei prevede si avvera, e tante volte avrei preferito di no; in questo caso invece auspico che quello che pronostica per le canaglie assolutamente si compia

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    1. Potrebbe essere l'unica volta in cui spero di avere ragione.

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  7. Le loro canizze sono comprensibili: per i "progressisti" (e per i loro pardini corporate) qualsiasi tema attinente al digitale è "cosa nostra"!

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    1. Questo è chiaro, ma è un'osservazione laterale, nel senso che questi tristi e solitari figuri diventano utili idioti del PD per un tema meramente umano: l'essere stati giudicati inadeguati da questo progetto culturale.

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  8. Nel commento al precedente post avevo espresso perplessità sull'inserimento della identità digitale in costituzione, le spiegazioni del prof. su questo punto chiariscono che si tratta di prevedere una generale tutela della identità della persona, che si estende anche alla sua forma digitale. Non conoscendo la proposta di legge del 2019, e avendo letto solo la breve indicazione contenuta nel programma, avevo equivocato le intenzioni di tale proposta, che invece appare senz'altro coerente con la difesa dei diritti di tutti i cittadini.
    Resta la preoccupazione per le possibili derive tecno-totalitarie in questo campo, che come già avevo accennato provengono essenzialmente dal PD e dai suoi numerosi 'tecnici' di area, che sembrano voler insistere su un modello di società estraneo alla nostra democrazia.

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    1. Appunto. E quindi non dovremmo provare a difenderci? Ma vi rendete conto che mandando il Paese al voto anticipato abbiamo sventato anche il colpo di mano di Colao sul voto elettronico o no? Lo dico perché mi pare che nessuno se ne sia accorto, ma noi, senza berciare come un gallo sul letamaio stile "opposizione quella veraaah", stavamo controllando...

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  9. D'accordissimo. Se l'identità digitale è così importante deve essere tutelata dalla Costituzione e non lasciata in alla mercé della prima multinazionale guardona di turno.
    OT: segnalo il nuovo ragionamento ddri raffinati intellettuali dell' astensionismo:
    siccome i governi e i partiti non hanno più credibilità occorre astenersi dal voto in modo tale che il futuro governo non abbia più credibilità. Me ra ci glio so

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    1. Le decisioni però qualcuno le dovrà prendere, no? Qui siamo però oltre il piccolo risentimento di persone piccole che quando entrano in un piccolo movimento riescono solo a spaccarlo, rendendolo ancora più piccolo. Messaggi di questo tipo sono abbastanza strutturati da lasciar supporre una simpatica psyop piddina tipo "i trecento" (ve li ricordate)?

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  10. Off Topic:
    la vera fine del fogno europeo per un tipo qualunque di finiftra: Ryan Air aumenta del 400% la tariffa minima. Di punto in bianco si scopre che i salari italiani sono bassi ed un aumento di 40 euro coincide con la fine del viaggiare in Europa.
    Prima andava tutto bene.

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  11. chiaro, limpido ed inequivocabile. Ma tanto la canaglia manipolerà lo stesso, basta non considerarli. Mettere nei programmi scolastici anche la tutela della propria identità digitale? per i ragazzi sarà ancora più importante

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  12. Gli hippie andavano in India. E trovavano il loro Sobhraj, che si vendicava del loro essere bianchi e privilegiati. Nel bene e nel male, non si sfugge dal sistema.

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  13. Nell'Europa a cavallo tra XVIII e XIX secolo, le forze reazionarie odiavano e dileggiavano Napoleone, nonostante avesse "normalizzato" la rivoluzione e governasse con metodi reazionari, esattamente come i suoi antagonisti. Semplicemente, era un outsider, non apparteneva al club e non potevano accettarlo.
    Due lezioni.
    1. Se non fai parte di Leuropa, cercare di compiacerla è inutile e controproducente, perché ti alienerai le simpatie popolari, che potrebbero tenerti in sella, senza entrare nel loro club.
    2. Il solo fatto che ti trovi contro Leuropa non garantisce che tu non sia reazionario almeno quanto essi.

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    1. Certo, e su questo dato, su cui ci siamo intrattenuti tante volte (magari non ve ne siete accorti: un esempio è qui) ci sarebbero molte riflessioni da fare. Tralascio quelle ovvie (Matteo non appartiene al club, altri pensavano di appartenervi ma non credo che il club la pensasse così). Fatto sta che di reazione in reazione siamo passati dal voto maschile censitario al suffragio universale, dalla Camera dei Pari a un Senato eletto, ecc. La reazione a questo punto prende le forme suadenti dell'astensionismo, ma il flusso della storia torpido e lento non si lascia governare con tanta facilità.

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    2. Si sono fatti progressi quando chi non apprendeva la lezione n° 2 finiva fucilato. Lungi dal chiedere plotoni di esecuzione in via Bellerio (anche perché ritinteggiare costa), mi sembra che manchi un processo di elaborazione condivisa a livello centrale di questa lezione.

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    3. A me sembra invece che tu dica delle stupidaggini, e che non abbia letto le liste. Ma sarà una mia impressione: sono lieto di essere smentito, preferirei pensare che questo blog fosse un posto ben frequentato.

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  14. Commento a metà strada su questo post ed il precedente .

    Identità digitale (come non farla) . Se vado al comune di Verona (dove ho registrato il mio matrimonio ) risulto coniugato (correttamente) all'estero . Se lo scarico da ANPR risulto sposato a Verona con atto xx .
    Manca il concetto, da tradurre in norma , sulla UNICITA' DELLA RESPONSABILITA' DEL DEPOSITO DEL DATO.
    Il che comporta che la struttura della base dei dati sia unica per livelli concentrici e non distribuita per agenti paralleli (come nel caso indicato) .
    Altro esempio: ho appena preso un biglietto aereo con una compagnia mai presa prima , mi sono autenticato con Google e non ho dovuto scrivere quasi nulla .
    Secondo me SOGEI non è in grado di garantire ai terzi un servizio come quello di Google perchè non ne ha le competenze . Se una identità digitale serve solo allo stato a me non serve .
    La tutela è un concetto buono ma se viene fatta da uno stato malato diventa non buono .


    In generale sul programma.
    Mi appare un pò come una macedonia fatta per recuperare della frutta non più fresca .
    E' la sudditanza culturale , psicologica, formativa che va rotta prima di fare: migliorare le fregature non implica che divengano delle non-fregature .
    Sembra il programma fatto da un piddino ideologicamente pentito: non è rivoluzionario .

    Es. 1 : banda larga o satelliti di Starlink ,non menzionati ma unica possibilità, sono scelte alternative.
    Appena Starlink raggiunge i 10000 satelliti (circa) le telco locali sono fottute .
    Ed è interesse del popolo scegliere Starlink contro la telco locale : se un sistema non piace a Cina, Russia e Europa sicuramente piace al popolo.
    E' ovvio che ci sono lobby locali che spingono per la banda larga in salsa cinese ma è compito dei rappresentanti del popolo ascoltare il popolo e non i lobbysti .
    Apple è già in partita con chip Qualcomm X60 su Iphone 13 .


    Es.2 : agricoltura e immigrazione e sviluppo tecnico : robotizzare l'agricoltura sottraendola alla necessità di ricorrere alla immigrazione clandestina. Nessun accenno esplicito a soluzioni incrociate di problemi che la sinistra risolve con lo schiavismo di fatto . Contrastare l'immigrazione clandestina senza trovare una soluzione economica ai settori che la sfruttano non spinge per l'innovazione nè aiuta a risolvere il problema . Pertanto: argomento mancante o ben nascosto : robotizzare l'agricoltura, come scelta politica contro la soluzione del PD (importare schiavi) .

    Es.3 : Startup innovative e programmi vari in salsa europea e regionale: se fino ad ora non hanno funzionato o hanno funzionato poco e male perchè insistere ? Sono l'espressione di una burocrazia malata di incompetenza strutturale. Nel mio caso gli incaricati non conoscevano la formula chimica dell'acqua ma sapevano tutto di fogli excel . Fare idrogeno ed ossigeno dall'acqua per usarlo con norme come quelle attuali introduce potenziali ostacoli ignoti (problemi con norma ATEX , Direttiva 2014/34/UE ) non conoscibili a priori in quanto interpretativi e che comportano la non convenienza per l'imprenditore (piccolo ma creativo) a procedere a fare .
    Copioincollo:
    Marconi andò fino a Londra per ottenere il brevetto dopo che in Italia era stato liquidato come "pazzo" e gli era stato rifiutato un finanziamento. L’errore di Pietro Lacava, a quel tempo Ministro delle Poste e Telegrafi nel Governo Crispi, fu imperdonabile.
    Questa caratteristica ministeriale dura tutt'ora .

    Nelle aree ove ho competenza riconosco alcune proposte che mi piacciono: IA nella P.A. e nella giustizia come interfaccia verso il cittadino nelle aree di controllo formale: del buono c'è ma è un po' pochino .....

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  15. D'accordo su tutto. Non sui toni aggressivi. Sempre con stima.

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    1. Pensa che a me sembrava di essere stato cortese... Si vede che è da poco che sei qui, ma apprezzo comunque la critica. Questa gente merita tutto e lo avrà, anzi: in molti casi lo ha già avuto, perché se lo meritava, ma non da me: dalla vita.

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    2. Se ben ricordo sono qui dal 2013 (o 2012 ?) comunque da moltissimo tempo per apprezzarla e qualche volta dissentire (sempre sui modi mai sui contenuti). Comunque grazie.

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  16. Da quando i regolamenti parlamentari sono cambiati, l'operazione che fecero i 4 Rrrradicali nel '78 non si può più riproporre. Ergo oltre alla qualità serve il numero, se no non servi a niente.

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  17. Quello che lascia perplesso me é il carattere obbligatorio di certi risvolti della digitalizzazione. Nella mia attività, per esempio, questo ha comportato solo un aumento dei costi e nessuna semplificazione nei processi dei rapporti con la PA. Insomma, senza dare alternative agli utenti mi pare che qua la situazione peggiori e non migliori.🤷

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