Prima il dovere
(alla faccia vostra. Visto che qua siamo elitisti, cioè etilisti, se vi capita non ve la fate sfuggire...)
Poi il piacere
A partire dal post su debito e corruzione, vi ho solo fatto vedere relazioni che non esistono (l'ultima qui). Magari qualcuno sarà rimasto con l'amaro in bocca, o con una legittima curiosità: "A cosa somiglia, invece, una relazione che esiste?" Ve lo faccio vedere subito. Vi ricorderete che parlando del moltiplicatore keynesiano, vi ho spiegato la "legge psicologica fondamentale" espressa da Keynes, che stabilisce che i consumi siano in relazione con il reddito, con una propensione marginale compresa fra zero e uno (seguire il link per ripassino), il che significa che se il reddito aumenta, solo una parte dell'aumento viene dedicata a nuovi consumi.
Per darvi un'idea di quanto sia forte questa regolarità empirica, vi propongo lo scatter della relazione fra reddito e consumi in 174 paesi al mondo (dati pro capite in dollari a PPP ai prezzi del 2005, il che significa che sono aggiustati per le differenze di potere d'acquisto fra un paese e l'altro, e depurati dall'effetto dell'inflazione nei singoli paesi: crescono se crescono le quantità, non se cresce il livello dei prezzi). Lo scatter è questo:
La relazione vi sembrerà un po' dispersa, ma ne parliamo subito. Subito dopo avervi ricordato a cosa somiglia una relazione che non esiste:
Una relazione che non esiste è interpolata da una retta piatta (perché quando una delle due variabili si muove l'altra non si muove: potrebbe eventualmente anche essere una retta verticale, invertendo gli assi), e ha un coefficiente di determinazione (R2) esiguo. In questo caso sull'asse orizzontale abbiamo l'indicatore di corruzione percepita della Banca mondiale, e il coefficiente di determinazione è dello 0.1%, a indicare che la corruzione percepita, considerando un campione di 176 paesi, spiega solo lo 0.1% della variabilità del debito pubblico (cioè niente).
Una relazione che esiste è interpolata da una retta inclinata (perché quando una delle due variabili aumenta, l'altra aumenta - pendenza positiva - o diminuisce - pendenza negativa), e ha un coefficiente di determinazione più vicino a uno che a zero (per farla semplice). Nel caso della funzione del consumo (primo grafico) la pendenza è positiva: quando ci spostiamo verso destra, cioè verso livelli di reddito più alti, ci spostiamo anche in alto, cioè verso livelli di consumo più alti (tutto in valori pro capite), e il coefficiente di determinazione è del 75%: la variazione del reddito spiega il 75% di quella del consumo, il che, considerando che stiamo osservando paesi molto diversi l'uno dall'altro, ci fa intuire che la legge psicologica fondamentale di Keynes un suo qualche fondamento ce l'ha!
La funzione del consumo che abbiamo rappresentato sopra ha una propensione marginale del 46%: vedete che quando il reddito x aumenta, il consumo aumenta di 0.46. Se ne può discutere. Vedete anche che col crescere delle variabili, la relazione sembra molto dispersa: in altre parole, quando siamo su valori piccoli di reddito e consumo, i punti tendono ad agglutinarsi attorno alla retta, quando si va su valori alti, abbiamo punti anche molto distanti dalla retta.
Il fatto è che in economia le dimensioni contano meno delle proporzioni (e, se ci pensate, questo vale anche in altri campi). Quando vi ho parlato dei logaritmi, mi sono dimenticato di dirvi una cosa molto importante (fra le tante): i logaritmi regolano anche la nostra percezione. Quindi, forse, una legge psicologica fondamentale esce meglio se la rappresentiamo in scala logaritmica. Proviamoci:
Oooops! Le cose migliorano di molto: il logaritmo del reddito spiega addirittura il 92% della variazione del logaritmo del consumo! Ma perché?
Ve la metto semplice: secondo voi, così, molto superficialmente, e considerando che è un fatto che le sensazioni non si misurano, avere un aumento di reddito di 1000 euro fa più piacere a voi o a Bill Gates? Secondo me Bill Gates nemmeno se ne accorge, giusto? Esatto! Mentre per me sarebbe un aumento del 35%, qualcosa che difficilmente passa inosservato. Ora, se vi ricordate il discorZetto sui logaritmi, vi ricorderete che la scala logaritmica serve a rappresentare incrementi percentuali, non assoluti. Insomma: quando sulla scala logaritmica mi sposto di 0.01, non mi sono spostato di 0.01 lire, o euro, o dobloni, o talleri: mi sono spostato dell'1%, cioè ho subito un incremento proporzionale, non assoluto.
Questo è il motivo per il quale in scala logaritmica la funzione del consumo esce meglio. I due paesi in alto a destra (quindi più ricchi e con più consumi) sono il Lussemburgo e il Qatar. Capite bene che per un cittadino del Lussemburgo avere un aumento di reddito di 100 dollari a PPA non è come per un cittadino del Congo (in basso a sinistra). Per quest'ultimo un aumento di 100 dollari significa quasi raddoppiare il reddito. In Lussemburgo con i biglietti da 100 euro ci si accendono le sigarette, tanto fra istituzioni europee (pagate coi soldi nostri) e banche private (salvate coi soldi nostri) i cittadini lussemburghesi hanno di che scialare.
Questo è il motivo segreto (che segreto non è) per il quale usando la scala logaritmica una relazione economica "esce" molto meglio statisticamente: perché la percezione della propria ricchezza (come quella dei pesi che sollevi in palestra) segue una scala logaritmica, il che significa che le dimensioni contano meno delle proporzioni (vedi la voce "sbadiglio di ciuo" nel Nuovissimo Borzacchini, se ce l'avete).
Già che ci siamo, vogliamo vedere un'altra relazione che esiste? Ve la faccio vedere: è quella fra reddito e importazioni:
Niente male, eh? Il reddito aggregato di un paese spiega l'89% della variabilità delle sue importazioni.
Non c'è che dire, la relazione esiste. Ma perché Piga, Realfonzo, Becchetti, e tutti gli alfieri "de sinistra" del "basta spenne che cce vo'!", dicono che non esiste, e che dobbiamo tenerci l'euro ma aumentare il reddito nazionale, perché tanto le importazioni non aumenterebbero? Ma... io non lo so. Forse hanno dato l'esame di macro troppi anni fa? Forse sono amici della troika? Forse vogliono evitare di farvi riflettere sul vero problema, e portarvi in barchetta ancora per un po'?
Io un'idea ce l'avrei, ma la tengo per me. Intanto registriamo questo fatto, che ci sarà utile per KPD5: le importazioni dipendono dal reddito. Il che, in buona sostanza, implica che se aumenti il reddito, ma non fai aumentare il prezzo delle importazioni (cioè non ti doti di una valuta nazionale e non la fai fluttuare), le importazioni aumenteranno, il tuo paese andrà in deficit con l'estero (venderà all'estero quanto prima, ma comprerà molto più di prima, quindi dovrà indebitarsi con l'estero), e tu ti troverai in breve in una crisi di bilancia dei pagamenti, con i creditori esteri che bussano alla porta, e al citofono ci dicono: "Dai, facci salire, ti presentiamo un'amica: la troika!".
Ma tutto questo Piga non lo sa (perché non lo vuol sapere). Che grande tristezza (vorrei poter dire: delusione)!
Buonasera prof,
RispondiEliminaNon ho capito una cosa:
Quando dice: Forse vogliono evitare di farvi riflettere sul vero problema, e portarvi in barchetta ancora per un po'?
Devo pensare che ritiene comunque possibile tecnicamente la prosecuzione degli squilibri "almeno per un po'?"
Mi chiedo per quale motivo i "creditori" esteri dovrebbero aver già riacquistato una sufficiente dose di fiducia per permetterci di andare in barchetta ancora per un po'??
È un passo che non mi è chiaro.
Grazie a chiunque saprà donarmi un po' di cultura gratuita! ;)
Notte
Oggi proprio ho letto il capitolo 8 e infatti mi suonava familiare.... Sto probabilmente leggendo al di sopra dei miei mezzi.
RispondiEliminaGrazie Albè.
Che strano!!!! si lancia un referendum contro l'austerità che, di per sè, non significa nulla e non un referendum per l'abolizione del pareggio di bilancio.
RispondiEliminaMa mi scusi, quelli che lei cita, fanno analisi come lei? Io credo che se le fanno dovrebbero saperlo che nel caso dell' euro, le importazioni crescono con i redditi direi per usare l' analogia con sistemi di controllo industriali, con retroazione positiva,cioè con condizioni instabili; al contrario con moneta nazionale, il sstema diventa stabile, con retroazione negativa. Il cosidetto blocco di retroazione, può essere stabilizzante o destabilizzante, e quel blocco è la moneta, o meglio ciò che accade alla moneta in funzione dell' input, i redditi che aumentano o diminuiscono e l' output, cioè le importazioni.
RispondiEliminaPotrebbe essere un' idea buona?
I casi sono due:
A) Non hanno studiato i sistemi automatici;
B) Li hanno studiati ma credono che non siano applicabili all' economia, soprattutto l' Italiana che come tutti sappiamo è del tutto anomala.
Possibilità C (più probabile):
EliminaI soldi persi da qualcuno sono i soldi trovati da qualcun altro.
La democrazia persa da qualcuno è il potere trovato da qualcun altro.
Chi ci governa sa benissimo che perderemo soldi e democrazia, ma evidendemente le nostre rimesse sono i suoi guadagni.
Ma dai, sei davvero malizioso!
EliminaConsolamoci, sta arrivando, sempre nel suddetto sistema a retroazione positiva, il TLTRO (Targeted Long-Term Refinancing Operations) e la ruota gira ancora. Anche a questo nuovo meccansmo sarà applicabile la teoria dei sistemi d controllo automatici, come sottosistema del precedente.
Ma Piga lo sa, eh se lo sa. Anzi tutti sanno tutto. Figurati, se lo so io, lo sanno proprio tutti. È solo un problema politico (per il resto si tratta solo di "economia domestica").
RispondiEliminaIL CABERNET MI HA FATTO EFFETTO ......
RispondiEliminaTutti gridarono dietro ai cappelli il professore è impazzito oppure ha bevuto, ma
L' ITALIA aspetta la troika e LUI lo sa ,ma non è così che finirà .
Ma tutto questo Piga non lo sa ,
De Gregori ha dichiarato in un'intervista di aver votato Scelta Civica https://www.facebook.com/SceltaCivicaVerona/posts/518825064838455
EliminaUltimo grafico: 89 o 94?
RispondiEliminaLa scala logaritmica e stata usata anche per la rappresentazione grafica della relazione tra evasione e debito? Ma la funzione del reddito nazionale Y=C+I+G+(X-M) e' ancora valida, esiste oppure non si deve prendere in considerazione nelle valutazioni e scelte economiche? Se aumentano le importazioni, fermo restando le tutte le variabili, il reddito non dovrebbe diminuire? Le importazioni sono funzione del reddito e del tasso di cambio ?
RispondiEliminaE' difficile che aumentando il reddito disponibile, cioè Y-T essendo T il prelievo fiscale, cambino solo le importazioni M. Di sicuro i consumi C variano, per effetto della propensione marginale al consumo. L'effetto complessivo sul reddito nazionale, a seguito di una riduzione del prelievo fiscale dipende dal rapporto M/C e dalle elasticità di C e di M dal reddito disponibile. E' chiaro che se le importazioni sono poca roba rispetto ai consumi interni, qualsiasi aumento di reddito disponibile sarà speso quasi interamente sul mercato domestico e quindi contribuirà tal quale all'incremento del reddito nazionale. Caso opposto se le importazioni sono maggiori dei consumi interni: qualsiasi incremento di reddito disponibile fa calare il prodotto nazionale semplicemente perchè finanzia la crescita di qualcun altro. In quel caso lo stato è solo la pentola bucata tramite la quale i soldi dei cittadini cadono nelle tasche di qualcun altro.
EliminaSe C ed M sono dello stesso ordine di grandezza, l'effetto complessivo sul reddito nazionale, provocato da un incremento di reddito dei cittadini dipende dalle elasticità di C ed M dal reddito disponibile.
In ogni caso, se ho capito bene, il punto che il prof. ha analizzato non è l'effetto complessivo di un aumento dei redditi disponibili sul prodotto nazionale, bensì l'impatto di tale manovra sull'indebitamento estero di un paese come l'Italia che ha nei confronti della Germania un problema di competitività, cioè di prezzi, in diversi settori tradable, mediamente più alti che in Germania. E' sbagliato analizzare lo sviluppo di un'economia guardando solo allo sviluppo del prodotto nazionale. Bisogna guardare anche al saldo con l'estero che fornisce la misura del grado di dipendenza di un'economia dal resto del mondo: se il PIL aumenta contestualmente alla riduzione del saldo con l'estero (aumento del deficit delle partite correnti) vuol dire che l'economia sta crescendo grazie ai debiti contratti con il resto del mondo. In queste condizioni prima o poi arriva la crisi, che è quella che stiamo sperimentando noi ed in misura maggiore la Grecia, la Spagna e il Portogallo.
Quindi politiche espansive senza il preventivo aggiustamento di competitività tramite flessibilità del cambio servono solo a rimettere il nostro paese nelle mani dei creditori stranieri. Se, al contrario, il governo decide di adottare manovre espansive nelle condizioni attuali, allora bisognerà solo aspettarsi altre riforme macellaie del mercato del lavoro in stile Hartz perchè nelle condizioni attuali il ripristino della competitività con la germania via deflazione salariale richiede una riduzione di circa il 20% del costo del lavoro, la stessa cifra di cui si dovrebbe svalutare la nostra nuova moneta se riacquistassimo sovranità monetaria. Quindi occhio..... se questi fessi dell'antiausterità dovessero averla vinta, i minijob non ce li toglie nessuno.
E Di Campli risolse l'annoso problema di come calcolare il logaritmo di un numero negativo...
EliminaSono d'accordo (inevitabilmente) con lei sul non senso economico del referendum contro l'austerità, ma..... (ovvio che qui c'era un ma.....)..... Stravincere un tale referendum non potrebbe dare ai politici la forza per dire che dobbiamo uscire dell'euro altrimenti ci sarà una nuova crisi di bilancia dei pagamenti... Oppure, una nuova crisi di debito estero non potrebbe accelerare la benvenuta fine dell'euro? Attendo stoico la sua autorevole asfaltata (così capisco, e aumentano i miei argomenti per criticare il referendum, che in certi ambienti è visto come l'ultima spiaggia).
RispondiEliminaNon frequentare imbecilli. Io ci son costretto. Ieri un collega mi ha detto: "Son d'accordo con te, ma così, se ci indebitiamo con l'estero, ci cacciano." Geni della politica! Trasformare la liberazione del nostro paese in una umiliazione della collettività nazionale! Se tutti questi brillanti colleghi avessero dedicato alla divulgazione corretta un decimo del tempo che gli ho dedicato io, esisterebbe un consenso diffuso. Perché non lo hanno fatto? Perché sono dei gatekeeper. Alcuni, poi, esorteranno alla rivoluzione quel popolo che colpevolmente hanno contribuito a disinformare. Il che ovviamente significherà aggiungere violenza a violenza. Se non le avete capite voi, certe dinamiche (e non le avete capite), cosa pensate che farà il Gollum piddino quando gli diranno "contrordine compagni, la colpa è dell'euro!"?
EliminaApprendisti stregoni, pericolosi per la democrazia.
La mia palla di cristallo dice che l'euro finirà quando si verificherà una delle seguenti congiunzioni astrali:
Elimina1. quando gli Arconti dell'Euro avranno terminato la campagna acquisti degli asset degli Iloti dell'Euro, e non potranno/vorranno più resistere alle pressioni della Gilda del Mercanti che vuole riprendere la vendita di perline agli Iloti dell'Euro.
2. Quando Giovanna d'Arco sarà consacrata a Reims regina di Francia
3. Quando la Morte Nera e i Cavalieri Teutonici, accecati dalla hybris, attaccheranno apertamente la Dimora Ancestrale del Gran Principe della Moscova, il quale scenderà in campo con le sue armate e li sconfiggerà in un'epica battaglia.
Sorry, ma la mia palla di cristallo non vede altro.
Ma quanto buon senso!
EliminaComunque professore spero che il suo prossimo libro esca prima dell'ormai imminente QE di mr.Draghi (che spero verrà esiliato alla fine di questa tragica farsa).
Sti stronzi (scusi il francesismo prof.), ne sanno una più del diavolo e per rimanere in sella le pensano tutte... tanto alla fine ci diranno come spesso lei ci ha ricordato siete troppo untermenschen e ci hanno cacciato....
EliminaMeno internet, più cabernet.
RispondiEliminaGrazie professo'!
E basta Con questi vini sud tirolesi! È un'invasione! Ma un giorno, quando il veneto avrà il suo doge e sventolera' la bandiera di san Marco importeremo tutto, ma con cabernet e merlot andremo in surplus con l'estero!
RispondiEliminaGrafico n. 1: Outlier X (reddito=70.000, consumo=10.000). Chissà quanto vale la speranza di vita da quelle parti. O è altissima, o varrebbe la pena provare a esportarci il cabernet. Dà l'idea che non lo conoscano.
RispondiEliminaÈ il Qatar. Credo che non possano berlo.
EliminaNon c'ero poi così lontano, allora. Devi avere forti vincoli (fisici o metafisici) a non goderti la vita per risparmiare tanto.
EliminaLa Sharia, che è legge dello stato, non permette loro di bere alcolici per cui la vendita è proibita, fanno eccezione gli hotel cinque stelle. Il governo sta valutando anche la possibilità di consentirne la vendita durante i mondiali del 2022 che si svolgeranno in Qatar: business is business after all. Inoltre, come in tutti i paesi del Golfo, il contrabbando di alcolici e il mercato nero sono attività praticate, quindi il cabernet un suo mercato potrebbe averlo anche all'ombra delle palme da dattero.
EliminaLo beveno, lo beveno... solo che lo nascondono nelle teiere.
EliminaVisto che comandano loro, approfittiamo di una delle poche importazioni utili dalla Germania: il Gewurztraminer, che nella cantina sociale di Bolzano interpretano in maniera impeccabile. Probabilmente perché sono alti biondi e quasi teutonici, loro non svalutanocompetitivamenteiprezzi quando sta per uscire la nuova annata...
RispondiEliminaI due carabineros, ma poi siamo scuri della cosa, cioè che siano due, qualche sospetto viene come quelli della famosa barzelletta, ancora non hanno capito, e nemmeno si preoccupano di leggere i dati di ciò che è avvenuto, cioè l' osservazione ma evidentemente nemmeno si preoccupano di studiare ed analizzare perchè, come fa Bagnai (roba del 1° anno di economia?).
RispondiEliminaÈ chiaro che Sphiga è in malafede , ogni volta che gli è stato chiesto di dimostrare che quello che qui viene denunciato e spiegato non è corretto o inopportuno lui se ne esce
RispondiEliminacon : non abbiamo tempo adesso , non è il momento adesso . È stato messo alla prova sul suo blog, su TW e qui. Non ha tempo , deve raccogliere le firme. Bagnai non ha mai avuto questo atteggiamento spendendosi sempre . L' onestà intellettuale non è acqua.
Si, in effetti lo scenario ora e' molto chiaro. Austerita' ha messo in ginocchio il paese. La soluzione sarebbe la svalutazione interna, riforme molto impopolari. Renzi che non e' stupido lo ha capito. Quindi per mantenere i consensi fa la voce grossa alla Merkel per la flessibilta'. Uno triplo salto mortale di demagogia. Renzi fa bella figura, si rimettere in moto l'economia, a deficit come sta facendo la Spagna e non solo, la Merkell riattiva il suo mercato di sbocco e tutti sono contenti per almeno altri 5 anni. E poi? Giu' in crisi ancora piu' profonda con l'Italia sommersa dai debiti con l'estero. A quel punto penso che sara' la fine per l'Italia per come l'abbiamo conosciuta sinora...
RispondiEliminaIl problema è che non dura cinque anni. Shiller avrà qualcosa da dire ben prima.
Elimina(1985)
RispondiEliminasi! Firenze
la città dell'Amaro Renzotti
l'amaro di chi vive e lavora
l'amaro di una città così viva, ottimista
l'amaro della vita, di una giornata che non è mai finita
si, l'Amaro Renzotti che è nato qui novant'anni fa
it.wikipedia.org/wiki/Fascismo
e che ancora oggi porta dovunque questa Firenze da vivere, da sognare, da godere
Questa Firenze, da bere!
svalutando quindi del 30% sul marco quindi avremmo un crollo delle importazioni (considerando che poi penso che i prezzi aumenterebbero di meno perché i tedeschi taglierebbero i profitti)..
RispondiEliminauna bella botta insomma
La retta importazioni-reddito diventa orizzontale,se inserisci la variabile "aspirazioni politiche".
RispondiEliminaConsiderando che probabilmente il governo rischia di cadere sulla manovra autunnale,allora i conti tornano e a volte anche i Professori.
Io credo che da questa totale disinformazione non se ne uscirà mai...per 2 motivi, i media hanno il dominio e l'imbecillità generica delle masse (in senso buono ovviamente).
RispondiEliminaIn tutta sincerità, meglio una classe politica ladra e corrotta (in fondo mi pare che è sempre stato così) che faccia un minimo interesse del paese...
Prof, le segnalo un refuso (si capisce lo stesso, ma mancaun "più") verso la ine:
RispondiElimina"(venderà all'estero quanto prima, ma comprerà molto ... di prima, quindi dovrà indebitarsi con l'estero)".
Saluti.
from formiche.net )
RispondiEliminaHello. My name is Gustavo Piga. I'm an economist, a teacher, a speaker and a writer. International economic affairs, public spending and corruption are the three items I discuss the most.../ me cojoni ,you forgot to say you are also a plonker,a big tosser.
verbum Pigae.....Chi paragona l’Europa ad un Lager dimentica tante cose,..bla bla bla. ...L’Europa è casa mia anche per questo.
Sì caro, ma hai dimenticato che in questa casa tu fai la parte del under-butler and moron useful.Take care.
In effetti e' tutto molto chiaro. L'austerity ha messo in ginocchio il paese. La soluzione sarebbe la svalutazione interna che porterebbe a fare delle riforme molto impopolari. Questo Renzi lo sa bene, dunque fa la voce grossa alla Merkell chiedendo flessibilta' cosi' l'economia italiana potra' ripartire a deficit come in spagna e non solo. La Merkell riattiva il canale di sbocco per le esportazioni e tutti fanno bella figura. Poi, fra 5 anni cu sara' una nuova crisi dove l'italia avra' un enorme debito con l'estero e smettera' di essere uno stato cosi' come lo abbiamo conosciuto finora...
RispondiEliminaNon dimentichiamo l'alta percentuale di disoccupati, che spingera' verso l'alto la produttivita' di chi ha ancora un lavoro. Col senso di colpa latente che vedo intorno a me, non ci saranno proteste, tutti a lavorare un 30-50% in piu', col sorriso beota del "bravo ragazzo che fa il suo dovere". Quindi fra alleggerimento dell'austerita' e aumento della produttivita', si tirera' a campare - male, ma senza disordini rilevanti - per piu' di 5 anni? Senza contare l'enorme risparmio degli italiani, tutte le seconde case ecc. ci vorra' tempo per rubarlo tutto. Mica che i figli abbiano gia' la casa comprata dai genitori, senza mutuo diventano cosi' maledettamente choosy...
EliminaBuogiorno prof., ai suddetti piddini consiglierei un ripasso al modello di Mundell-Fleming.
RispondiEliminaUn chiarimento: in uno dei post precedenti lei ha scritto (se non ricordo male) che numerosi studi empirici dimostrano che l'elasticità delle importazioni al reddito, per l'Italia, è 2. Questo siginifica, se ho capito bene, che un incremento di reddito di un Euro genera un incremento delle importazioni di 2 euro?
Se fosse così non capisco come sia possibile spendere in importazione il doppio dell'incremento di reddito.
Sia clemente se la domanda è sciocca, chi scrive è un ingegnere che si è appassionato da qualche anno alla macroeconomia.
Mi scusi tralascio qualsiasi tipo di commento tecnico in merito all'elasticità in quanto tale, ma la risposta alla sua ultima domanda appare certamente scontata.
EliminaCome si fa ad avere uno e spendere due? come si è sempre fatto: a credito.
Che è poi il motivo per il quale si creano le bolle di debito privato come quella accumulata fino al 2008.
Sinteticamente, l'aggancio valutario ad una moneta forte consente al paese forte di esportare beni e servizi più facilmente E i capitali necessari da imprestare ai clienti dei paesi deboli.
L'elasticita' al reddito (income elasticity) va letta nel seguente modo: quando il reddito aumenta del 10%, la domanda di importazioni aumenta del 20%. Quindi, 20% / 10% + 2.
EliminaSi tratta di variazioni percentuali, non di euro, quindi e' certamente possibile avere un'elasticita' di 2.
Scusate: cos'è un'elasticità ve l'ho spiegato. Quindi non c'è nessun mistero.
EliminaGrazie della risposta!!!
EliminaFacevo confusione tra la propensione marginale all'importazione (che effettivamente non può essere maggiore di 1) e l'elasticità che dipende dal punto in cui ci troviamo nella nostra curva delle importazioni.
E' chiaro quindi: il valore è 2, non perchè spenderemmo a debito, ma semplicemente perchè un incremento percentuale dell'1% del reddito genererebbe un aumento del 2% nelle importazioni. E' il risultato peggiorativo sulla bilancia commerciale che determinerebbe semmai l'indebitamento con l'estero.
Semplice quando nel 2007 ho avuto un premio di 10.000 euri lordi, ne ho spesi 20.000 netti per la macchina nuova, con prestito tasso zero per 10.000. TUTTI euri andati in Germania! Ma allora non leggevo Goofy, e ormai il danno industriale (zero o quasi auto italiane equivalenti) era stato fatto.
EliminaTABELLINI senza freni inibitori: per mantenere l' euro dobbiamo impoverirvi e distruggere lo stato
RispondiEliminanon bisogna perdere la lucidita' e continuare così, grazie ad Alberto non siamo impotenti, tutti al lavoro nel nostro piccolo, sto diventando quasi monomaniacale ma VIVO.
Articolo interessante. Questo pezzo e' un capolavoro del volo pindarico: "cosa può fare la politica economica nazionale per uscire dalla recessione? Anche se oggi il problema principale è la carenza di domanda aggregata, è comunque urgente realizzare riforme dal lato dell'offerta. Non è un paradosso, è la realtà della moneta unica. Gli strumenti classici di sostegno alla domanda aggregata sono in mano alle autorità europee, che non li stanno usando in modo adeguato. Il loro atteggiamento refrattario riflette anche il timore che i Paesi del Sud Europa (e l'Italia in particolare) non attuino le riforme necessarie a rendere più competitive le loro economie. Sta a noi non offrire alibi."
EliminaMa come le pensa certe cose Tabellini?
Forse non le pensa, ma le dice per parlare a settori di CONFINDUSTRIA meno produttivi.
EliminaMa secondo me e' avvilente per un ricercatore piu' che rispettato nel suo campo* mettersi al servizio di certi interessi e fare dei "ragionamenti economici" che non stanno ne' in cielo ne' in terra...
Elimina* http://ideas.repec.org/e/pta37.html
Prof. lei ha sempre sostenuto che preferisce sempre una persona intelligente anche se disonesta, ad una onesta ma stupida.
RispondiEliminaOra premesso ciò, come collocare i nomi da lei citati, sapendo che il regime nel quale siamo stati, nostro malgrado, buttati, non durerà per sempre?
Le chiedo questo, perché se il redde rationem non è molto lontano dal divenire ( anche fossero anni ), non sembrano, sempre i tizi da lei citai, intelligenti ma nemmeno onesti, alla luce delle omissioni "tecniche" di cui si sono resi autori.
Allora forse possiamo collocarli in una terza categoria: Stupidi e disonesti?
Spiegassero tutti così tutti docenti universitari... Sicuramente l'euro non esisterebbe, non solo per le nozioni economiche, ma per la coscienza diffusa che ogni ramo universitario riuscirebbe ad insufflare in ogni soggetto studente mediante la consapevolezza che deriva dalla conoscenza.
RispondiEliminaBella Albè!
RispondiEliminaLeggere questo post mi da l'impressione che hai letto l'ultimo di Piga, un vero scritto degno del miglior contorsionista.
ER Piga in pratica propone di abolire il fiscal compact e far aumentare l'inflazione solo per riportare i livelli di DeBBBitoPuBBBBBlicoBrutto ai livelli precrisi, così ci sarà la ripresa e @i_Mercati non si opporranno perché sapranno che subito dopo l'abbattimento del DEBBBITOPUBBBBBLICOBRUTTO tornerà il rigore fiscale e che l'aumento dell'inflazione sarà solo temporaneo così da non far perdere di CrediBBBBilità una BiccièComeLaFed (solo per un po).
Dopo essersi candidato con l'accozzaglia di Scelta €uropea ho l'impressione che gli interessi di Piga siano leggermente cambiati...
Il referendum antiausterity è una DEPRAVAZIONE. Hanno STORDITO e VIOLENTATO l' Italia. Ora, invece di liberarla, continua lo STUPRO, sono arrivati altri AMICI.
RispondiEliminaRiguardo la colletta per l' autoblu a PIGA quanto fa a testa?
Guido Tabellini, ex rettore Bocconi: "Ipotesi di far scendere gli stipendi sotto i minimi
RispondiEliminacontrattuali è meglio di una alta disoccupazione", Lei Bagnai, anni fa aveva già previsto questi tagli vero?
Du sagest's!
Eliminasempre perché so che cce tieni: «e al citofono di dicono».
RispondiEliminaA proposito di relazione fra reddito e importazioni, propongo di seguire nei prossimi mesi il trend della bilancia commerciale spagnola, che a giudicare dagli ultimi dati si sta incaricando di dare ragione a Bagnai (e a tutta la letteratura) :
RispondiEliminaEl déficit comercial se dispara: las exportaciones crecen un 0,5% frente al 5,3% de las importaciones ( http://www.elmundo.es/economia/2014/08/18/53f1ab6d268e3ed9658b4570.html ).
Sottolineo in particolare le parole del ministro dell'Economia : "El impulso de la demanda interna por la recuperación económica está motivando en gran medida el crecimiento de las importaciones"
Restando in Alto Adige, io preferisco nettamente i vini della cantina Hofstatter alla St. Magdalen.
RispondiEliminaNon c'è una relazione tra indice di corruzione e investimenti stranieri?
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