domenica 24 agosto 2014

Keynesiani per caso

La Mazzucato dice che uscire dall'euro sarebbe una catastrofe, diventeremmo come l'Africa, ecc. Insomma, un'economia un po' da modernariato, argomenti che andavano bene sul 64 barrato quattro anni fa. Comunque, io faccio due passi (per quattro non ho tempo). Se incontro un gorilla, buon segno! Ve lo fotografo...


(ah, comunque ricordate sempre il mantra dei perdenti: "io sono keynesiano, aggiustamentodiprezzoChicagoboybrutto,quindi il cambio non conta, quindi l'euro non è un problema." Poracci! Fanno quelli "de sinistra", e son stati sorpassati a sinistra dal braccio armato della finanza internazionale! Dite la verità: non sono dei teneroni questi keynesiani per caso? Ma perché Keynes non se lo leggono?)

(a proposito: #iononsonounmicologo ma quello qua sotto è un ovolo! O no? Nel dubbio, facciamolo assaggiare a un eurista!)

(per i coglioni: IO SO che è un'Amanita muscaria, non caesarea. Grazie.)

(invece: quelli violetti sotto, che sono? Li mannamo ar nasone? Meanwhile, impartisco lezioni di serendipity a Rockapasso. Sinite boleti edules venire ad me. Ma di gorilla non c'è traccia...)





50 commenti:

  1. Ma chi è la Mazzuccato? Se vuole può venire qua che gli faccio un autografo.

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  2. Mariana Mazzuccato is an economist; she is RM Phillips Professor of Science and Technology at the University of Sussex. Chissà se insegnerà agli inglesi che hanno fatto un grave errore a non farsi "entrare" dall'euro, che a lei piace tanto....e si vede.

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    1. Ma se una moneta vale l'altra per un paese, perché non fare la moneta mondo? Una in tutto il pianeta. Ce lo spiegasse la Mazzucato (o MazzucCato, evidentemente si confonde pure google) perché non farlo.

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    2. Un appunto sulla Mazzucato. Non è un'economista appartenente al c.d. "mainstream", bensì a una scuola eterodossa detta "evolutiva". Lei spiega all'inizio del suo libro di cosa si tratta; il punto centrale è che gli evolutivi credono che il paradigma di ricerca dell'economia neoclassica sia sbagliato in quanto fondato sulla fisica classica, mentre a loro modo di vedere i fenomeni dinamici dell'economia, in particolare quelli che hanno a che vedere con l'innovazione tecnologica e la creazione di nuovi mercati al posto di quelli vecchi (la "distruzione creatrice" di Schumpeter) sia meglio analizzata con metodi e paradigmi tipici della biologia evolutiva. In alcuni contesti probabilmente hanno ragione.

      Essendo stato esposto a questa scuola nel corso della mia formazione accademica, so bene di come spesso gli evolutivi abbiano un approccio di sufficienza verso i risultati stabiliti dell'economia mainstream - il che è anche comprensibile, vista la ghettizzazione cui sono stati sottoposti in molti contesti. Tuttavia, la loro negazione di concetti quali l'equilibrio di mercato (generale ma anche parziale) a volte li porta a essere muti rispetto a molti problemi economici rilevanti. Un esempio è l'economia del lavoro, su cui non hanno alcunché da dire. Un altro è la macroeconomia.

      In macroeconomia, gli evolutivi si professano keynesiani ma vorrebbero ri-microfondare l'economia keynesiana con dei paradigmi alternativi. Il programma di ricerca mi pare ambizioso ma i risultati ottenuti allo stesso tempo mi paiono per ora pochini. Parlando con Giovanni Dosi, un collega della Mazzucato, ebbi a capire questo in passato: politicamente, gli evolutivi sono di solito assai filoeuropeisti perché credono che solo uno spazio politico-economico sufficientemente grande sia in grado di attuare quei programmi pubblici di investimento che danno luogo a innovazioni tecnologiche di rottura, come hanno fatto gli USA in passato (lei lo spiega bene nel libro).

      Per questo probabilmente vedono la necessità del mantenimento dell'euro: della sua rottura, ne vedono solo il rischio di frazionamento dello spazio Europeo, e non ne vedono i benefici perché non credono nell'equilibrio di mercato e non conoscono la macroeconomia standard. Ciò che non capiscono, a mio modo di vedere, è che non c'è bisogno dell'euro per attuare i programmi di sviluppo che propongono, perlomeno in via astratta.

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    3. Paolo, queste cose più o meno le sapevo, come immagini, ma ti confesso che non avrei saputo spiegarle bene come te. Questo risolve, come dire, l'inquadramento epistemologica della collega, e anche certi bias ideologici, in modo analogo a come io ho cercato di chiarire il bias ideologico keynesiano verso l'elasticity pessimism. So far, so good.

      Poi ovviamente c'è la political economy della collega. Secondo te, uno, su Repubblica, perché ci scrive? Perché ha un bel faccino pulito, è competente nel suo ramo (che non ci serve oggi), e lancia un messaggio conservatore, favorevole al sistema. Insomma: lei è semplicemente la Zingales di sinistra, o comunque il sistema dei media da un po' di tempo la sta usando così. E anche questo, come dire, mi sembra abbastanza incontestabile.

      Uno dei motivi per i quali sono ancora vivo tre anni dopo è che sono più stato attento agli amici che ai nemici.

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    4. P.s.: fra noi. Già parlare di microfondazioni keynesiane è un totale nonsense, non solo perché se accetti il principio dell'individualismo metodologico ovviamente sei già ultraliberista, ma anche, banalmente, perché sappiamo che se applicato secondo canoni rigorosamente scientifici quel paradigma condurrebbe alla totale irrilevanza della scienza economica, in termini positivi e normativi. Quindi chi parla di microfondazioni o è ignorante o bara. Scegli tu!

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    5. Caro Professore,

      certo che lo immaginavo! Il mio post è un contributo al blog. Grazie per la risposta.

      Giusto per completezza, gli evolutivi hanno ben presente la critica di Kirman; del resto in passato lo stesso ha insegnato nei corsi di microeconomia del dottorato del Prof. Dosi a Pisa (è stato in visita al Sant'Anna), mentre ora copre un modulo su "complexity" mi par di capire. Il loro tentativo di ri-fondare la macro è basato, per quello che ne so, su un insieme di tecniche di simulazione quali modelli agent-based con agenti eterogenei e regole comportamentali diverse dalla massimizzazione di una data funzione obiettivo. Il problema che vedo è che al poco credibile paradigma forte neoclassico, per ora, non ne hanno sostituito alcuno alternativo che sia altrettanto coerente (non dico credibile: coerente).

      Sulla Mazzucato e i media, mi par difficile credere che le importi molto scrivere su Repubblica. Del resto lei ha accesso alla ben più prestigiosa e vasta tribuna del Guardian, su cui scrive spesso cose condivisibili e non troppo conservatrici. Sicuramente però, il suo stile, la sua biografia e la sua immagine telegenica e pulita risultano assai opportune all'interno del circ(uit)o mediatico italiano ai fini di delimitare il perimetro del dissenso in questa fase, che lei lo voglia o meno.

      Paolo


      P.S. C'è un video già un po' datato in cui Dosi in tv dice che non sarebbe troppo male fare un default selettivo ma ciò non implicherebbe necessariamente uscire dall'euro, anzi si potrebbero rinforzare le istituzioni paneuropee.

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    6. Grazie. Sai benissimo che non credo ai complotti, per cui non penso che il signor Trilateral le abbia telefonato per dirle "vai lì e fai finta". Il punto non è questo, e mi pare che concordiamo. Io purtroppo mi pongo in un'ottica diametralmente opposta, quella dei risultati, e su quello siamo d'accordo: che lei lo voglia, ne sia consapevole, sia stata incaricata di farlo, o meno, lei oggi sta delimitando il perimetro del dissenso (alla stessa stregua di Casaleggio, per dire). Capisci che siccome io questo perimetro vorrei ampliarlo (perché mi pare cosa democratica), non posso certo trovarmi enormemente d'accordo.

      Approfondirò il punto scientifico, che però, da come lo metti, mi sembra riassumibile così: i neoclassici modellizzano un mondo di 6 miliardi di persone uguali, i keynesiani modellizzano il consumo e il reddito di 6 miliardi di persone, e questi qui vorrebbero modellizzare un mondo di 6 miliardi di persone diverse! Certo che il paradigma neoclassico è poco realistico, ma si capisce anche perché è più utile! Il fatto è che l'omogeneità e la razionalità sono una, l'eterogeneità e la diversa razionalità sono tante. E allora come fai a scegliere quella "buona"? Vado di corsa, ma spero di essermi fatto capire.

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    7. Esattamente. Questi modelli agent-based sono fichissimi da vedere in una presentazione, però secondo me c'è un problema epistemologico fondamentale, di "identificazione" in senso astratto: ovvero che molteplici di questi modelli sono "observationally equivalent" (come rendere l'espressione in italiano?). Alla fine basta sperimentare con una griglia abbastanza ampia di parametri, un insieme abbastanza ampio di agenti eterogenei, o di diverse regole comportamentali e ci si può avvicinare bene ai fatti stilizzati. Questo problema è condiviso, credo, dai modelli DGSE; questi ultimi hanno lo svantaggio di essere molto più irrealistici, ma perlomeno sono internamente sempre coerenti e soprattutto sono espliciti rispetto ai meccanismi causali con cui si tenta di rappresentare i fenomeni.

      Credo che entrambi gli approcci funzionino molto male "out-of-sample" (in italiano?) ma non sono abbastanza esperto di serie storiché per dare un giudizio preciso.

      Perfettamente d'accordo su media e complotti.

      A presto!

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    8. Nel libro del Prof., "Il tramonto dell'euro" non si parla di complotti, è vero.
      Ma si parla spesso di lobby e, soprattutto, di oligarchie.
      "L’euro non era ancora entrato nelle tasche dei cittadini, e il presidente della commissione (Prodi n.d.A.) già ne riconosceva il ruolo futuro: quello di creare le condizioni di crisi necessarie a indirizzare il dibattito politico nel senso voluto dalle oligarchie. "
      "Un conato che, accomuna, in Italia, due categorie di soggetti: sono in prima fila, ovviamente, gli esponenti di quelle oligarchie finanziarie che ci hanno “democraticamente” imposto l’euro per farsi i comodi loro, come da ciclo di Frenkel".
      "Non ne esce meglio lo Stato, che si è dimostrato, più che in altre occasioni, incapace di sottrarsi alla cattura da parte degli interessi della classe sociale dominante, oggi senz’altro quella che esprime le grandi oligarchie finanziarie, e che per questo ha rinunciato a svolgere le normali funzioni di controllo ad esso devolute dagli ordinamenti democratici".
      "Anni d’informazione gestita delle oligarchie finanziarie hanno inculcato nell’opinione pubblica il sacro terrore dell’inflazione."

      Sarebbe senz'altro interessante approfondire il ruolo, i compiti e l'azione economico-politica svolta dalle suddette oligarchie.

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    9. Vuoi un libro di 800 pagine? Purtroppo abbiamo appena perso un valente storico. Io sto molto attento a fare bene il lavoro mio. Una volta evidenziati gli attori e i loro potenziali interessi, il mio lavoro finisce e comincia quello del giornalista (che è pagato per non farlo) e dello storico (che, per ovvi motivi, lo fa dopo). Per tutto il resto c'è Donald!

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    10. Non mi dispiacerebbe un Suo libro di 800 pagine, Prof. Bagnai.
      Chi è lo storico che abbiamo perso ?
      Capisco che l'economista usa un tipo di strumento ed il giornalista un altro, ma non mi dispiace sapere chi devo maledire se resterò disoccupato per altri 10 anni.
      Donald parla molto di elite ed in tal senso vedo un punto di contatto con Lei.

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  3. E' un ovolo! Anche il lumacone se l'è mangiato. Quindi lo cucini pure.
    (Ps.: Me l'ha detto Boeri...)

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  4. Sembra che mai come in coloro che si riconoscono in Keynes, sia valido il detto "Dagli (presunti) amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io"

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  5. Oddio, devo dire che però adesso sedersi sulla riva del fiume è ancora più bello.
    Mi vergogno un po' a confessarlo ma ultimamente sono diventato un retributivista a qualsiasi costo.
    Uno di quelli che è bellissimo veder passare è il noto immobiliarista della tv, quello dello spot "Sono XXXX, di immobiXXX. Acquistare immobili in un periodo in cui il loro valore è basso costituisce un affare, dato che nel settore la risalita dei prezzi è un fattore fisiologico e inevitabile".
    Scommetto un rene di Renzi che costui è un eurista democratofobo.
    Ogni nuovo spot ha la faccia (ovviamente) sempre più torva.
    Qualcuno gli spiega per favore che se rimane l'euro la sua "risalita dei prezzi fisiologica e inevitabile" non ci sarà mai? lo scrivo perchè invece il prezzo di corde e asciugamani rimane costante, non vorrei ne venisse fatto un abuso a buon mercato.

    A proposito di svalutazione degli asset reali, qualcuno si ricorda i simpatici democratofobi durante la campagna elettorale quando cialavano di crollo del valore delle case in caso di uscita dall'euro? lo rammento perchè i dati mostrano chiaramente che il mattone si svaluta pesantemente DENTRO l'unione monetaria e le imprese di costruzioni hanno dimezzato il fatturato.
    Capito, Boldrin?

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    1. Ma come?
      Qualche anno fa ci consigliava d'investire negli immobili perche' il mattone era un bene sicuro (fai un sicuro investimento), ed ora che si son sbragati i prezzi ha dovuto correggere la reclame dicendoci che la risalita è un fattore inevitabile e fisiologico???

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  6. Prof. qui l' articolo sulle idee di Marianna Mazzuccato.
    Quando torno da fuori mi pronuncio sia su Mazzuccato sia su Atish R. Ghosh ; Mahvash Saeed Qureshi ; Charalambos G. Tsangarides !
    A stasera!

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    1. Un articolo sul suo ultimo libro:
      http://tempofertile.blogspot.it/2014/08/mariana-mazzucato-lo-stato-innovatore.html?m=1

      Mi pare dica cose un po' diverse, che dia più importanza allo Stato che al privato. Comunque ha bellissime idee sulle tecnologie ma mi pare che in 'macro' non sia un'esperta...

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    2. Non riesco a capire quale Mazzuccato e dove abbia detto quelle cose, per cui non posso dire alcunchè.

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    3. Il libro è lo Stato innovatore, forse non leggi il link, perché è troppo lungo, te lo abbrevio:http://goo.gl/8JSbcP
      Per quanto riguarda i dati anagrafici non ho capito cosa intendi, spero vivamente che tu non faccia lo spiritoso a vanvera perché lei si chiama Mariana e non Marianna come hai scritto, almeno, la Mazzucato che insegna economia in Inghilterra...

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    4. Anzi, Mazzuccato Marianna non è un'economista, invece Mariana Mazzucato è quella che ha scritto l'articolo che hai linkato.

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  7. Ma io ho un dubbio.. Secondo voi questi signori del terrorismo mediatico, contraddistinti da un sempre più frequente rodimento, lo usano il bidet?? No me lo chiedo perchè stando a wikipedia i paesi europei dove l'uso di tal strumento igenico è più diffuso sono grecia, spagna, portogallo e italia.. Mentre nella produttiva germania è usato solo al 3%! No perchè visto l'elevato standard delle discussioni/argomentazioni di mazzuccato &co. forse andrebbe chiarito anche questo per la leale prosecuzione del dibattito vertente il seguire o meno il modello tedesco!
    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Bidet
    Grazie a lei prof vivo ancora l'alto adige con le sue istantanee!

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    1. @federico artizzu

      Tocchi un tasto dolente! Soprattutto per i frequentatori dei virtuosi paesi del nord. Che probabilmente manifestavano la la loro virtù già essendo prudenti e riservati rispetto a se stessi: la posizione francamente non sembra consigliabile, il ripetuto contatto autistico con se stessi sospetto. Il problema igenico è sicuramente secondario: anzi Benedetto Croce teorizzava che l'igiene e l'economia sono categorie dello spirito inferiori. E poi c'è il mitico guantino, che cosa vuoi di più? Sei il solito meridionale sprecone. Non sospetterai mica che quei simpatici guantini dai mille colori siano malsani ricettacoli di infezione? Siamo al di là delle Alpi, mica al di qua!

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  8. il fungo viola potrebbe essere una Laccaria amethystina, ma non ne sono certo.

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    1. Sì, è una Laccaria amethystina. Grazie, non la conoscevo.

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  9. Ma ll'Amanita Muscaria non c'ha i pallini?
    Comunque sia un bel sughetto per chi dico io ce lo farei proprio...

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  10. "L’ambition prend aux petites âmes plus facilement qu’aux grandes, comme le feu prend plus aisément à la paille, aux chaumières qu’aux palais."

    Chamfort

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  11. Hai capito, albertì, che la micologia è una non scienza? io, da non scienziato (nemmeno in micologia) so che la muscaria qualche effetto niente male lo sortisce comunque....

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    1. Ecco, dici le cazzate e poi Tullio si offende mentro lo difendo. La micologia è un ramo della botanica, e direi un ramo piuttosto utile. Ogni anno se ne hanno conferme, purtroppo.

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    2. ahahaahahahahah.... povero Tullio, lo ringrazi da parte mia per l'ingrata missione che gli è stata affidata; Dio li fa e poi li accoppia eh? Comunque wikiquoto:http://it.wikipedia.org/wiki/Amanita_muscaria ;

      e metto al giro un'esperienza personale: in Svezia la notte di Calendimaggio, tutti giù a muscaria davanti ad enormi falò, si beve birra e si conservano i tappi; per ogni tappo che consegni ad una ragazza quella ti deve dare un bacio (accoppiate comprese); due morsi di muscaria a testa e cominci a baciarti pure gli alberi....

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    1. Lascia stare, Tullio, ormai abbiamo capito che la parola "scienza" è un marker, come il PSA: segnala la presenza di un tumore. Agli epistemologi della domenica mi ha promesso di pensarci Marco Basilisco con la sua Hazet 36, gelosamente conservata.

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    2. Non mi riferivo a te, ovviamente, ma a quello sopra. Io lo so che la micologia è una scienza. Pensa che Rockapasso vuole anche fare il corso...

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    3. Chiedo scusa Tullio, ma se l'economia non è una scienza, non lo è nemmeno la micologia. Mi spiace che non si sia capita l'ironia ma sono giorni tristi e preferisco addolcirli così. Ancora scusa, e considera che il mio babbo ha fatto il corso e raccoglie funghi da sessant'anni e più, ma ogni volta li passa al micologo della asl. un abbraccio.

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    4. Occhio, che il PSA segnali la presenza di un tumore e' una panzana pericolosissima, le speranze di vita non cambiano tra chi fa l'analisi del PSA e chi non le fa, ma in cambio ci sono menomazioni terribili che ne derivano, la maggior parte inutili. Ad esempio http://www.cancer.gov/cancertopics/factsheet/detection/PSA. Purtroppo i medici non capisco il teorema di Bayes.

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    5. Grazie caro, io sono comunque per l'ecografia transrettale, se questo può rassicurarti: non è una mia inclinazione naturale, lo faccio per voi, perché so che a me ci tenete...

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  14. ...è strano come una destra vista allo specchio somigli a una sinistra”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...

    Ma anche:
    Piddino - Dove andiamo? A Nord?
    Er Nasone - A Sud! Mi piace andare al Sud,mi sembra tanto una discesa.
    E anche questo ha delle implicazioni non banali.
    Il guaio è che tutti questi si comportano come il matematico di questa scena.
    Non per niente la scena è girata in un ospedale psichiatrico.

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  15. Ha trovato anche il porcino vicino al chiamabrise?

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  16. Anche a me era sembrata un' amanita falloide, mooooooooolto più pericolosa. Però se trovate uno che coi funghi ci sa fare, con le amanite muscarie, potete passare delle serate... Potete scegliere di essere cavallo pazzo, grande sequoia, uccello scalciante ecc.

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    1. Occhio ragazzi che la falloide è completamente diversa, e conviene sapere com'è fatta perché in confronto a lei io sono Cristina d'Avena.

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  17. Aspettarsi di trovare boleti edules sotto un pino silvestre (?) è come aspettarsi l'aumento del PIL sotto cambio fisso.

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    1. Be', andare in cerca di porcini se si confonde un pino con un larice potrebbe essere molto rischioso. Ti do un aiutino, questo è un blog di utilità pubblica. I porcini non hanno lamelle, non hanno il cappello grigio giallastro o verdognolo, non hanno anello e volva (con la o di Udine, ovviamente). Ecco: se ti ricordi questo, penso che l'anno prossimo sarai ancora qui. Io invece ho mangiato (fritti) dei funghi dai tubuli verdastri (erano maturi), gambo obeso, cappello piano con cuticola giallo marrone, e sono ancora vivo. La sindrome falloidea però si manifesta in 24 ore. Solo che, come vi ho detto, ne resterà uno solo...

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    2. as
      Il termine del 31 dicembre 2013 la scommessa voluta dal Cavajerenero sul Cavaliereneri e persa (stessa sorte toccata a te: lo dico con grande affetto e riconoscenza)
      è divenuto l'inizio dei puntini collegati e "Dio c'è" (per i più molesti)
      Dopo i puntini sono venuti i punti interrogativi (come tu ben fai: "... Ho capito bene? Ma benedetta ragazzina!)
      Il punto interrogativo tra parentesi era uno di quelli. Stava appunto per larice (incertezza dovuta all'incerto riconoscimento fotografico).
      Se trovi che il tempo di Neri da commentatore di questo blog sia terminato, non hai che da dirlo nel modo che ti viene più spontaneo.
      Ormai commenta solo su tre blog: che possano diventare due è fisiologico e se ne farà una ragione qualche secondo dopo (anche
      perché è già scontato che tra un pratese e un fiorentino vada in una tal maniera).

      ps se hai trovato porcini sotto larici l'evento è tale che potrai essere immortalato negli annali della micologia come scienza. Se
      posso darti un suggerimento: Boletus decidua (Bagnai 2014) Nomen omen

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    3. Vorrei chiederti, caro Alberto, la cortesia di devolvere l'importo a questa Associazione di valenti economisti e studiosi.

      Obbligato.

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    4. Ma non mi ricordo nemmeno quanto avevo scommesso! Tu te lo ricordi? Comunque devo farci un post: io che toppo è effettivamente una cosa che fa notizia!

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  18. OT
    Oggi, 24 agosto, la nostra Lira compie 152 anni. La festa però, le è già stata fatta da un pezzo...

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