domenica 7 agosto 2022

Humanitas

 (…per gli ingengngnieri…)

Qualcuno di voi sta contestando con una certa acredine, acribia e acrimonia le scelte fatte da alcuni nostri amici in merito alle prossime elezioni politiche, e in particolare quella di sostenere o aderire a movimenti dannosi perché inutili (nel migliore dei casi). Comprendo le motivazioni di queste critiche, e in fondo è anche colpa mia se qui si è sviluppata una certa sensibilità per il gatekeeping. Sviluppata, ma non trasmessa a tutti, e comunque sensibilità non è, né è opportuno che diventi, paranoia. 

Io sono convinto quanto e più di noi che alcuni nostri amici stiano sbagliando, sbagliando ex abundantia cordis, ma comunque sbagliando. Se fossi sicuro di aver fatto solo cose giuste, potrei non accordarmi il regalo di essere generoso verso il loro errore. Lasciamo che lo compiano, rispettiamoli, e poi accogliamoli. Torneranno. Anche questo è già successo anni e anni fa, quando molti “pandemici” dormivano sogni tranquilli nel paese delle meraviglie europee.

Cosa avremo dopo la morte non è dato sapere: non ve n’è scienza, che è dubbio, ma fede, che è consolazione. In vita, però, ci resteranno solo i rapporti umani che avremo saputo costruire. A lui resteranno i suoi:


a noi i nostri.

Cerchiamo di trovarci in una situazione migliore della sua: non è difficile e non ci vuole molta scienza politica. Basta la buona educazione, uno dei cui cardini è: “non insistere!”

Un comandamento cui tengo quasi altrettanto che al quinto, perché in fondo dopo la morte c’è il silenzio, dopo l’insistenza il chiacchiericcio. Quindi le cose diciamole, perché anche dirle è rispetto, ma una volta sola, e poi passiamo avanti.

Credetemi: sarà meglio così. Dire come la si pensa dà un segnale utile. Insistere eccessivamente alimenta pericolose illusioni. Facendolo renderete più traumatico il risveglio di quelli che comunque restano nostri amici. Mi appello quindi alla vostra humanitas e alla prima legge della termodidattica. Ogni scienza è umanistica, ogni umanità è scientifica.

Altro non occorre, per oggi. Ci vediamo a Tagliacozzo (se ci sarete)…

26 commenti:

  1. Sono d'accordissimo. Fin da subito ho pensato allo stesso modo.
    Le brave persone( quelle in buona fede) si ravvederanno. Laciamogli il tempo di capire.
    Gli altri...... addio.

    RispondiElimina
  2. Vabbè... movimenti inutili perché dannosi, gatekeeping, paranoia, "pandemici"... argomentazioni alquanto debolucce ed a tratti alimentate da quel fastidioso senso di superiorità ed infallibilità. Purtroppo, in quanto si è scelta la professione di politico, sarebbe utile un pò di umiltà e qualche mea culpa. I 5 anni passati assieme sono inizianti con grandissimo entusiasmo ma ora vi vedo solo come una minoranza sempre più insignificante all'interno di un cdx molto diverso da voi e da me. Non voglio più votare tappando il naso anche perche finora non mi è stato di aiuto. In bocca al lupo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora: io capisco gli errori di prospettiva. Qui qualcuno pensa "aò, mo vado ner blogghe der senatore da 'a Lega e je ne dico quattro". Peccato, non funziona così. Questo non è un progetto politico, è un progetto culturale, dove si entra se si sa l'italiano, e a questo proposito mi pregio di farti notare che si scrive po' e non pò. Dopo di che, io non ho detto "inutili perché dannosi", ma "dannosi perché inutili", e la differenza è sostanziale. Vorrei spiegartela, ma... ne varrebbe la pena?

      L'umiltà qui c'è, ma ovviamente, a differenza della modestia, non è una virtù a portata di mediocrità. Buon proseguimento!

      Elimina
    2. Ah, ho capito. Effettivamente... argomentazioni di spessore. Nuovi orizzonti grammaticali mi attendono prima di aspirare a raggiungere il suo inarrivabile grado di consapevolezza.

      Elimina
    3. Non credo che ci riuscirai perché è inarrivabile, appunto. Ma i requisiti minimi ortografici ti saranno utili nella vita, credimi. Humblement.

      Elimina
  3. Ma che, ve la state a fà sotto e mo' c'avete paura pure d'un cespuglio?
    All'ultimo minuto, in effetti, il PD imbarcherà i pentastellati. Pronto al Draghi 2?
    Io speravo de morì prima. Ma, purtroppo, me sento proprio bbène.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Toussaintino mio caro e stimato, per essere un grillino (e sei un grillino, altrimenti certe missive tutte procure e distintivo le manderesti al mio indirizzo email - ne ho sei di cui almeno tre pubblici! Ma scoprimmo a Casal Bruciato che er movimento nato sur uebbe non sa usare er uebbe) sei molto spiritoso, ma un po' invertito. Io posso essere sinceramente dispiaciuto per il drizzone che hanno preso in questa tornata alcuni amici (e no, Claudio Messora non c'entra niente), come avrei potuto esserlo - se me ne fosse fregato qualcosa - per il prequel di questo eterno ritorno della peperonata (un prequel che tutti hanno dimenticato e che quindi non rievoco perché voglio veramente bene a chi li impersonò), ma voglio farti notare che oltre a fottermene del consenso in generale (e la mia forza è sempre stata questa, perché è stata la garanzia per i più brillanti di voi che quello che dicevo lo dicevo senza fini ulteriori), ritengo di potermene strafottere di chi non riuscirà nemmeno a esercitare un'azione di disturbo.

      Dopo di che, ovviamente in politica ci sono gli avversari, ma quella è un'altra cosa. L'ala "governista" è uscita sconfitta dalla decisione di far mancare il sostegno a un Governo sorretto da una maggioranza insensata esattamente come un anno fa io sono rimasto sconfitto dalla decisione di entrare in una maggioranza insensata. Se ora volete dare alla Lega il segnale che quando fa la cosa giusta la punite votando per degli scappati di casa, fatelo pure! Sarà un segnale che non verrà captato nemmeno dai criostati del Gran Sasso, ma contenti voi!

      Il danno vero lo avete fatto quando non avete votato ai referendum sulla giustizia, lasciando i poteri esecutivo e legislativo in balia del potere giudiziario. Di tutto il resto, sinceramente, me ne infischio...

      Elimina
    2. https://goofynomics.blogspot.com/2022/07/il-pd-odia-i-giovani.html?m=1

      Elimina
  4. "mala tempora currunt" non so che dire... al momento ho poche certezze: PD delendum est, e i partitini vari da non votare. Per la prima volta in vita mia son tentato da astensione, ma non mi prenda come grillino che non lo sono mai stato, mai! Piddino si, fino al 2013,ma grillino mai. La flat tax e la politica estera filoisraeliana della lega non mi convincono per niente, e glielo scrivo sinceramente. Questo è uno sfogo inutile probabilmente. Verso di lei massima stima immutata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In qualsiasi lavoro è necessario stabilire obiettivi primari e secondari. In questo caso, demolire il PD e ciò che rappresenta è l'obiettivo primario. La presa di posizione su un fronte abbastanza netto tra libertà individuale e coercizione collettiva. È ovvio che rimarranno sempre posizioni non condivise, idee discutibili su alcuni obiettivi secondari. E più sono discutibili da parte dell'elettorato di CDX, più vengono dichiarate ad arte come obiettivi primari e comunicati in maniera divisiva dai media di regime per seminare zizzania. È un gioco sporco, come sempre. Occhio alla palla!

      Elimina
    2. Il vincolo esterno è la più raffinata forma di coercizione collettiva ed il PD è il sommo sacerdote di questa nuova religione che impone sacrifici umani. Ma il credo nel potere taumaturgico del vincolo esterno, nella capacità ad esso attribuita di temprare gli spiriti e di forgiare uomini nuovi dell'elevato rigore morale, è diffuso più di quanto si immagini, in partiti "chierichetti" del vincolo esterno, che si collocano anche oltre i confini dell'ultimo cespuglio para-piddino. Ecco perché è necessario non solo non votare PD, ma anche andare a votare e votare Lega, il solo partito dove gli aedi delle magnifiche sorti e progressive del vincolo esterno trovano pane per i loro denti.

      Elimina
  5. Grazie professore. Come sempre il suo blog mi offre utili spunti per l'autocritica, che poi è forse la ragione principale per cui continuo a leggerlo.

    RispondiElimina
  6. Con tutte le informazioni che dà la rete votare utilmente è più facile.

    RispondiElimina
  7. " Insistere eccessivamente alimenta pericolose illusioni. Facendolo renderete più traumatico il risveglio di quelli che comunque restano nostri amici"
    Parole da scolpire nella pietra !!

    RispondiElimina
  8. In ogni caso un gatekeeping al 3% è ben diverso da un gatekeeping al 30%. Più che altro un atto di presenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Indubbiamente. Ma se il PD non si fosse fatto male da solo, e comunque in ogni caso, anche un 3% avrebbe potuto e può essere utile per far scattare un uninominale, anziché lasciarlo appunto al PD.

      Elimina
    2. PD will however receive what it deserves...

      Elimina
  9. Dopo la morte vi ritroverete a correre su verdi praterie col sole sulla faccia, non preuccupatevi troppo perché sarete nei campi Elisi. ( si sdrammatizza un poco perché sentire spesso la stessa parola mette angoscia)

    RispondiElimina
  10. Io son qui per fare pubblica ammenda, avendo avuto l'ardire di chiedere spiegazioni all'autore del tweet qui sotto riguardo alla sua (di lui) candidatura in uno dei neonati partiti "antisistema".
    A me, più che rinfacciargli il "cambio di paradigma" interessava sapere cosa ne pensava lui di Lei e del Suo operato nella veste di Senatore della Repubblica italiana.
    Perché se dopo aver "sostenuto" Bagnai, ti candidi in un partito "ostile" a quello di Bagnai medesimo, un motivo ci deve pur essere e io, come elettore, ci terrei tanto a saperlo.
    Segnatamente, io gradirei sapere dal candidato se, secondo lui:
    1) Bagnai ha traditoh
    2) Bagnai è corottoh
    3) Bagnai è un incapace e il candidato intende farci vedere come si fa
    4) Bagnai è bravo ma col "lauto stipendio" di parlamentare il candidato si vuol comprare un trilocale a Calambrone e, magari, anche un "retone" sul canale dei navicelli.
    5) altro, specificare.
    Si capisce che, a seconda del tipo di risposta che riceve, uno si fa un'idea abbastanza precisa del tipo di grillismo con cui a che fare e prende le necessarie contromisure.


    https://twitter.com/CriticaScient/status/964278931405852672?s=20&t=2ZqCzWWVzMuzhXJSSmLk8w

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vi chiederei la cortesia di non rompere il cazzo a Enzo. L'ho detto in francese così sono sicuro che lo capiate tutti.

      Elimina
  11. Ciao ragazzi,

    vorrei sottoporvi una riflessione e, non a caso, lo faccio sotto questo post.
    Ho un problema su cui è bene che continui a lavorare; un problema non sul merito (amo parlare e confrontarmi perché amo apprendere) ma sul metodo dei miei eventuali interlocutori, segnatamente nell’occasione in cui si affronta seriamente un tema (e non quando si bluffa: nel bluff [che, a volte, strategicamente, credo sia necessario: a me, su Twitter, ma anche nella vita reale, all’occorrenza e nei miei limiti, ma anche per colpa dei miei limiti, capita di bluffare*], a mio avviso, vale “tutto”): non sopporto l’arroganza, la sfacciataggine, i preconcetti, la fede cieca nel “sentito dire”, e quindi, simmetricamente, la totale assenza di DUBBIO, banalmente e dunningkrugeramente (😂) accompagnata dalla viscerale hỳbris. Insomma, non sopporto LA MODA e i suoi orbi, devoti cortigiani. Quando poi questa putrida superbia proviene da persone a cui voglio bene, la cosa mi fa perdere il senno.
    So che non deve succedere, so che è sbagliato e ci sto lavorando.
    La mia prima reazione è: perché perdere tempo con un asino patentato che NON VUOLE capire, perché “tanto c’ho er diesel!”? Li odio, li detesto, li disprezzo! Ma forse sbaglio: forse dovrei essere più comprensivo, più “umano”, appunto.
    In quei casi, infatti, mi ricollego subito alla prima legge della termodidattica, ma non vorrei cadere in una delle innumerevoli trappole che il nostro io quotidianamente ci riserva e, così, usarla come scappatoia per evitare di ammettere il mio fallimento nell’opera di convincimento nei confronti di PERSONE (e non di utili idioti e/o di troll in malafede) a cui, per di più, voglio bene.
    Faccio appello ai vostri consigli.
    Grazie.


    *Qui un esempio di bluff (probabilmente inutile alla causa, ma non entro in questo; se lo riterrete opportuno, entrateci pure, voi): https://twitter.com/marko_morandi/status/1554530502329204737?s=21.
    Il “vecchio amico” Martinetus è sicuramente una persona molto più colta di me, che non sono né un letterato, né un linguista (da qui il bluff).
    A fronte di un dubbio sulla sua affermazione, l’ho verificata (per quanto possa valere la verifica di un profano come me) e ho trovato conferma (ma è sempre la conferma derivante dall’utilizzo dei mezzi culturali a disposizione di un profano) alla mia ipotesi che ne confutava la veridicità (https://www.treccani.it/enciclopedia/seppure-o-se-pure_(La-grammatica-italiana)/).
    Visto che il suddetto “vecchio amico” mi pare appartenga alla categoria delle cosiddette “amanti tradite”, ho pensato che, a livello comunicativo in un ambiente paludoso come quel cesso di socialPDnetwork che tutti noi utilizziamo, potesse essere utile accontentarsi di far leva sull’autorevolezza della nota enciclopedia, pur di contrastare il suo tanto ridicolo quanto, probabilmente, sterile tentativo di discredito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai, il poverino è o crede di essere un grande latinista perché abita dalle parti di Furio Camillo (più Furio che Camillo), ma certamente non è un grande italianista perché la borgata logora chi ce l'ha. Sconsiglio a chi non sia nato a Firenze di venire a prendere vangate sui denti da me sulla questione linguistica, ma poi ognuno si procura piacere come desidera. Però non darei troppo risalto.

      Elimina
    2. Ho dovuto visualizzare in anonimo perchè ho scoperto che Martinetus mi ha inspiegabilmente bloccato (pur ignorando da sempre la sua esistenza). L'impressione è quella di un professorino saccente, ma scontento, che dice la qualunque (causa poca mercanzia a disposizione) in cambio di un follower, una pacca sulle spalle o un accenno di sorriso. In fin dei conti i social a questo servono, ad attenuare la paura della solitudine o dell'irrilevanza.

      Elimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.