sabato 20 settembre 2014

Rast

Nun merk' ich erst wie müd' ich bin,
Da ich zur Ruh' mich lege...

Vediamo se sulle cose importanti siamo d'accordo. Quale preferite? Questa, o questa? O questa?

Ecco, venitemi a parlare d'Europa, m'interessa, cari piddini, ditemi, cos'è per voi l'Europa? Dov'è? Indicatemela voi, la strada...

Oggi l'ha detto anche Alessandra Moretti che la cornice l'hanno posta i tedeschi "perché son stati bravi". Ma vedete, il problema è proprio questo: bravi son bravi, chi dice di no? Figurati! Come lo ho detto, per me Bach è come per lei Bersani.

Sono bravi, i tedeschi.

Sono organizzati.

Anche quando, dopo tanto bravura e organizzazione, devono chiedere scusa al mondo, lo sanno fare in modo tanto convincente...

Ma poi si ricomincia.

E allora non sarebbe meglio pensarci prima? E visto che loro, per qualche strano motivo, proprio non riescono a pensarci prima, occorre che ci pensi chi gli sta intorno, cioè noi.

Non dimentichiamo mai quanto ci è stato detto, a tutti noi. A me, poi, qualcuno ha detto anche un'altra cosa. Per questo motivo non voglio convincere nessuno, e forse anche a voi ogni tanto converrebbe rinunciare. Non fatevi scoraggiare dalla solitudine.

Buonanotte.


P.s.: se si dimenticano loro quello che gli abbiamo insegnato, non dimentichiamolo noi...

38 commenti:

  1. Si i germani sono proprio organizzati:
    "Il mercato del lavoro tedesco fa shopping in Puglia
    In programma due workshop il 30 settembre a Bari e il primo ottobre a Lecce con lo Zav, l'agenzia di collocamento internazionale della repubblica federale tedesca. Oltre agli incontri formativi anche una serie di colloqui" http://www.repubblica.it/economia/2014/09/20/news/la_germania_cerca_lavoratori_in_puglia-96174341/

    Buonanotte Prof.

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    1. Cito direttamente dal post del 10 settembre:

      "La loro intransigenza quindi si può spiegare in tanti modi, ma se avesse una base razionale, sarebbe quella di spingere, con la morsa dell'austerità, le forze migliori e più giovani dei paesi sudditi a muoversi verso il loro paese demograficamente esangue, per arricchirlo delle competenze che gli mancano e abbassarne l'età media."

      http://goofynomics.blogspot.co.uk/2014/09/lame-di-squallore-trafiggono-il-mio.html

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    2. (ci sarà un motivo se quel pavido di Boeri ha evitato di confrontarsi con me, no? In verità in verità vi dico, che prima o poi gli toccherà, e, come per l'uscita dall'euro, prima sarà, meglio sarà per lui...).

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    3. @Alberto
      Sei, come al solito, troppo buono.
      Altro che cavajere nero.
      Scusami la cattiveria, ma Boeri è da esilio! E lo ha ammesso questa sera!
      Mi hai fatto innamorare di questo perfetto (beato me) sconosciuto di Telemann.
      Ma se decide di collaborare spontaneamente...

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    4. Eh, sei beato parecchio, in effetti. La trojka del '700: Bach, Telemann e Handel... Altro che Camusso, Angeletti e Bonanni...

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    5. Ma caro Bagnai perchè cercare il confronto con uno come Boeri, dilettante allo sbaraglio, che diceva queste cose nel 2008 su una profezia di Tremonti rivelatasi giusta (che strano personaggio questo Tremonti, però)? Ed spiratore della balzana idea di Franceschini, nel 2009 di ricavare 500 Milioni da un prelivo del 2% sui redditi oltre i 120.000 euro (che in realtà avrebbe dato solo 120 milioni, se non ricordo male, per cui non poteva colpire l' intero importo e per cui sarebbe stato bocciato per anticostituzionalità) e ricordo addirittura un artcolo della Voce.info con tutti i calcoli, intrinsecamente inapplicabili.

      Invece di rassicurare gli italiani che hanno cominciato a risparmiare anche sui consumi di pane e pasta, il nostro Ministro dell'Economia sembra non voler perdere occasione per lanciare messaggi allarmistici alla televisione e sui giornali. Secondo Giulio Tremonti, siamo alla vigilia di una nuova Grande Depressione come quella del 1929. Singolare che ci sia solo questo messaggio di paura. Manca nei messaggi e, soprattutto, nelle scelte dell'esecutivo la speranza. Così la recessione rischia di diventare una profezia che si autoalimenta. Ma non diamone la colpa alla Cina. Le responsabilità sarebbero molto più vicine a noi.
      Non si perde nulla lei e non ci guadagneremmo nulla noi; sarebbe solo un noiosissimo ed impari confronto tra un pallettaro (Boeri) ied un fuoriclasse (Bagnai), per usare una analogia col tennis.

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    6. @ Samuele

      Non solo per abbassre l'età, ma anche i salari minimi per personale altamente qualificato da 66.000 € a 40.000 €.

      "Als Sofortmaßnahme forderte von der Leyen, die Mindestverdienstgrenze von 66 000 Euro für Hochqualifizierte aus dem Ausland zu senken."

      http://www.tagesspiegel.de/politik/cdu-soll-umdenken-von-der-leyen-will-mehr-qualifizierte-zuwanderer/3422006.html

      Lo ZEV è andato anche in Polonia, Chekia, Ungeria, Slovaccia a cercare personale ospedaliero. Ma lì hanno avuto problemi con il salario troppo basso, hanno preferito andare in Svizzera, Svezia, Inghilterra è Austria, poi lo ZAV ha dovuto recarsi fino in Cina.

      Attenzione ad andare in Germania, se non si ha una qualifica veramente alta. Perchè il personale in Germania non manca, hanno 9 mio. di lavoratori precari, sono precari perchè non li vogliono pagare di più, per questo vanno al estero in paesi in crisi, perchè sanno che lî la gente per qausa della crisi è piu disposta ad aggettare contratti di merda.
      Svalutare i salari questo è il motivo, cioè un ulteriore svalutazione interna.

      http://www.faz.net/aktuell/beruf-chance/arbeitswelt/mangel-an-fachpersonal-chinesische-pflegekraefte-fuer-deutschland-12134648.html


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  2. Bagnai-sensei, a proposito di Germania... credo di aver scoperto una cosa riguardo ai famosi 80 euro.

    Dal discorso tenuto da Rudolf Hess a Hof (Alta Franconia) e riportato dal Völkischer Beobachter (edizione berlinese) del 13/10/1936 :

    "Circa 6 milioni e mezzo di persone possono dire oggi che sotto il governo di Adolf Hitler non solo hanno di nuovo trovato un lavoro MA POSSONO SPENDERE MEDIAMENTE 85 REICHSMARK IN PIU' rispetto al passato"

    (citato in "Lo stato nazista" del prof. Norbert Frei)

    Al cambio di oggi fanno 80 euro, no? :)

    Forse è il caso che cambio letture...

    Chinacat

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    1. Ci sono due lievissime differenze fra QUELLA Germania e QUESTA Italia (a favore e merito della Germania e del suo governo di allora, beninteso!):
      - quelli erano soldi loro, non altrui
      - i tedeschi quei marchi li potevano spendere sì, ma non in maggiori tasse come gli italiani di oggi

      Morale: è certamente il caso di cambiare letture, se non vuole trovarsi a rivalutare il terzo Reich rispetto all'odierna situazione italiana… o almeno lo faccia lontano da finestre, barbiturici, lamette da barba et similia.

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    2. 85 RM = 382 Euro.

      I tedesci occultarono i loro debiti, altrimenti la loro economia sarebbe saltata in aria ancora prima del 39.



      Sul economia nazista.

      http://it.wikipedia.org/wiki/Economia_della_Germania_nazista

      Consiglierei la versione tedesca o inglese.

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  3. Delle tre all'inizio preferisco la seconda versione (non saprei spiegare perché), però è risaputo che in quanto a cultura musicale sguazzo nella beatitudine.
    (Come? Non vale solo per la musica? Simpatichi… sono solo un modesto ―ma non umile― perito tecnico, quindi… come dire…)

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    1. Te lo spiego io: perché è più bella. Poi se qualcuno mi entra nel discorso della soggettività, gli spiego tre o quattro parametri oggettivi che la rendono tale. Sono felice di vedere che la qualità vince.

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    2. Mi piacerebbe tantissimo capire perché è più bella la seconda. A me era sembrata come in qualche modo "più pulita" la terza, ma sono consapevole che amo la musica senza capirla (cosa che del resto mi capita per una marea di altre cose).

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    3. Sono d'accordo con Nat, anch'io preferisco la terza. Forse perché si vedono le parole; non parlando il tedesco nelle altre due il testo mi sfugge completamente.
      Dopo questa cazzata mi metto tranquillo ad aspettare la spiegazione del prof. del perché è più bella la seconda.

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    4. I cinque minuti e rotti di Bach-Bersani sono una cascata di diamanti!

      Bach-Bersani… ovvove!!!

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    5. È vero, Marco, anche io ho seguito meglio la terza perché c'erano testo e spartito, forse per un principiante (parlo di me) basta questo per apprezzare di più un brano.

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    6. Alberto: sì, certo, la preferisco perché è più bella, ma sono perfettamente cosciente che il mio ascolto è a sensazione, emotivo, ed è diverso dal tuo che è anche intellettuale. Quindi non saprei spiegare perché è più bella in termini tecnici, però posso provare a spiegare che tipo di sensazioni mi trasmette.

      Nat e Marco: neanche io conosco il tedesco e sono molto ignorante musicologico (e non ho cercato informazioni su quell'opera, quindi ignoro completamente il contesto) però percepisco una differenza fra le tre versioni.

      Provo a spiegarmi: non sentite anche voi che sin dalle prime note la seconda trasmette un senso di inquietudine (non so se c'è un termine tecnico, c'è una[?] nota che mi sembra venire "appoggiata" in modo particolare e mi da questa sensazione)? La voce è tragica, ma non è una lagna, è possente, mi trasmette una sensazione di forza impotente. Poi può essere benissimo che io non abbia capito una sega ed equivocato il tutto, per carità.

      Le altre due... boh! Non pervenute. Le ho fermate dopo circa un minuto, mi sembravano così mosce.

      Nat non è che ti piacciono 'e cose mosce? Mi fai preoccupare!
      (Quest'ultimo è il mio piccolo contributo al flame femmine contro maschi.)

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    7. (Che dicevo? Si può partire da qualsiasi discorso, dalla peste rossa o dal prezzo al quintale delle granaglie, sempre lì alla fine loro vanno a parare ;-)... grazie, CdB, mi hai fatto ridere e hai clamorosamente confermato la mia tesi; quanto al merito, grazie a dio... vabbe', mi fermo qui che il prof è da tempo che ha smascherato quanto sono perbenista, in fondo ;-))

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  4. Mi sto guardando il dibattito di Atreju e devo dire che la Moretti, nella sua peculiarità, sa essere peculiarmente peculiare. Ne sono rimasto peculiarmente sorpreso.

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  5. Li ascolto domani volentieri.
    Grazie tante, grazie davvero.

    Buonanotte, baci.

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  6. E' stato un vero peccato che Boeri non si sia presentato, il dibattito sarebbe stato molto piu' divertente!
    Con la Moretti, la cui bellezza e' davvero indiscutibile (mi ricorda la Colombari), era come sparare sulla croce rossa e il Prof. non e' cosi' sadico.... ;-)
    Con l'occasione ho assistito anche a " La piazza delle idee", ho trovato Salvini un po' sotto tono mentre la Meloni in grande forma, agguerrita e combattiva piu' che mai.

    La camicia nera poi l' ha messa davvero....!

    Buonanotte Prof.

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    1. Io consiglierei alla Moretti di andarsi ad informare dalla sua collega tedesca, per quel che riguarda il modello tedesco ed anche l'euro, cascerà dalle nuvole.



      https://www.google.ch/search?newwindow=1&q=sara+wagenknecht&oq=sara+wagenknecht&gs_l=serp.3..0i10l3j0i22i10i30.11851974.11858619.0.11859351.34.24.0.0.0.5.229.2139.20j2j1.23.0....0...1c.1.53.serp..17.17.1629.0.iljve94GMNQ

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  7. Eppure temo che bisognerà fare i conti perfino con Bach.
    Probabile che di notte io sia preso da qualche febbre quartana eppure …
    Le cose non sono mai fini a se stesse.
    https://www.youtube.com/watch?v=CEBOt3VAEdg

    E ora, sono pronto ai rimproveri.

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  8. ... e grazie soprattutto per aver creato una lingua, pur facendo il vuoto intorno a sé...

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  9. Io preferisco la seconda versione.
    Il baritono, per questioni di gusto personale, non mi coinvolge.
    Tra i due tenori, invece, preferisco Peter Pears, così per "affinità elettive".
    E' risaputo però che, lasciarsi trasportare, può avere "risvolti tragici.
    Torno nella mia beatitudine ma preferisco la versione due.
    Ho seguito in differita la trasmissione e devo dire che per la prima volta mi è piaciuto tutto il contesto. Arriveremo anche ad una prima serata del genere? Una prima serata in cui, anziché sminuire e liquidare un messaggio come "faciloneria", si tenti almeno un confronto serio?
    Nell'attesa, torno ad ascoltare Ayreon ;) Sempre meglio che guardare la TV (che non ho più)

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  10. Judicabit in nationibus. Grazie di tutta questa bellissima musica, prof. La versione del Winterreise che preferisco è la terza. Buona domenica!

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  11. Non so se è daccordo ma il tedesco è la lingua più musicale che esista.Per quanto mi riguarda poi la voce è lo strumento musicale per eccellenza.Ho escluso la prima di Schubert,mentre la seconda e la terza hanno una differenza che salta subito all'orecchio e cioè che la seconda è leggermente più sincopata (o ritmica).

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  12. Buongiorno a tutti.
    Vorrei rivolgere una domanda al Professore.
    Immaginiamo per un attimo che, per questioni geopolitiche, la strada della fine dell'unione monetaria non sia perseguibile o lo sia in tempi lunghi.
    In questo caso, comunque, avremmo il dovere di agire e Lei, in qualità di economista di offrire soluzione nella situazione data.
    Ciò premesso cosa ne pensa delle varie soluzioni prospettate (in particolare da Tabellini) di intervenire dal lato dell'offerta con un abbattimento drastico del cuneo fiscale, per la parte a carico delle imprese beninteso, finanziato interamente, o quasi, in deficit ?
    In questo modo, a dire di Tabellini e se non ho male interpretato, replicheremmo, per via fiscale, gli effetti di una svalutazione nominale del cambio, cosa che come noto non è possibile fare in era euro.

    Grazie anticipatamente per l'eventuale cortese risposta.

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    1. Ma quale deficit? E il 3%? (a parte che indebitarsi per ridurre il costo del lavoro non mi pare una grande idea. Ne' replica completamente, mio parere, l'effetto di una svalutazione monetaria.)
      L'idea e' finanziarlo con tagli alla spesa pubblica+tasse.

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    2. In effetti l'idea di finanziare il taglio del cuneo fiscale in deficit non è precisamente l'idea del Prof. Tabellini.

      Diciamo che ho fatto un mix tra quello che dice Tabellini (intervenire sul cuneo fiscale) e quello che dicono Alesina e Giavazzi (ridurre le tasse in deficit).

      Perchè?

      1) Perchè secondo me la riduzione del cuneo fiscale sarebbe sicuramente efficace nel far ripartire l'economia attraverso la crescita indotta dal canale estero;

      2) Perchè ridurre il cuneo fiscale interamente in deficit eviterebbe l'effetto recessivo sulla domanda interna che, invece, produrrebbe il finanziamento della manovra con tagli di spese+tasse.

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    3. Scusa il ritardo, Carmelo. Ma tu hai un'idea delle cifre? Cioè: quale dovrebbe essere il maggior deficit (in miliardi), e quanto inciderebbe in percentuale sul costo del lavoro? Perché così, in termini qualitativi, può anche sembrare una buona idea, ma da quel poco che son riuscito a vedere di corsa mi sembra che data la struttura delle elasticità del commercio estero, il risultato netto sarebbe un aggravio del deficit estero e di quello pubblico. Senza numeri non se ne può parlare seriamente.

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    4. Dunque la riduzione del costo del lavoro dovrebbe essere di circa 50 miliardi.

      I dati dovrebbero essere questi (Fonte Istat: Struttura costo del lavoro e sequenza dei conti per settore istituzionale):

      a) costo del lavoro nel settore privato complessivo circa 400 miliardi;
      b) costo del lavoro imprese manifatturiere 120 miliardi;
      c) costo del lavoro servizi (terziario) 260 miliardi.

      Modulando opportunamente l'intervento, in maniera da focalizzarlo soprattutto sui settori export-oriented, ma estendendolo opportunamente in maniera da evitare di incorrere in violazioni delle normative in materia di aiuti di Stato, l'obiettivo sarebbe quello di conseguire una riduzione del costo del lavoro per le imprese target del 20%.

      Per quanto riguarda il deficit capisco la preoccupazione ma mi non mi preoccupereri più di tanto dato che l'hanno fatto a suo tempo anche i tedeschi e poi quel 3% non vale più, perchè è stato messo quando ancora non c'era Internet.

      Quello che mi sfugge, scusami, è come un intervento del genere possa comportare un aggravio del deficit estero.

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    5. Grazie. Ci lavoro e ti faccio sapere. Presenterò i risultati al goofy3 se faccio in tempo. Anche Piergiorgio Gawronski è interessato a studiare questa ipotesi, sto cercando di capire se la struttura attuale del modello ci consente di valutarla. Se mi dimentico, insisti (dopo l'8 novembre però)!

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  13. A dire la verità mi ero spaventato; il professore comincia ad accusare il duro pellegrinaggio dell'inverno della nostra vita, now is the winter of our discontent: si sente ormai stanco del vagabondare sulla strada inospitale. A me ha fatto venire in mente l'aria del freddo di Purcell, posso muovermi a malapena, o esalare un respiro, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi congelare ancora, lasciatemi, ancora congelare a morte!

    Unitamente al fatto che è verissimo, la Germania è stata grande, ed anche noi. Ma parliamo di tanti secoli fa, di Bach e di Frescobaldi non se ne vedono più da tanto, e noi siamo rimasti nanetti sulle spalle di nani che un tempo si arrampicarono sulle spalle di giganti.

    Insomma di motivi di scoramento ce ne sarebbero tanti, io capirei benissimo se... ma poi la serata mi ha rincuorato, il professore è più gajardo che mai, o almeno è abilissimo a dissimulare. Avremo ancora belle battaglie da combattere, con il sorriso sulle labbra!

    (Che poi, a proposito della musica - e forse di tutte le altre arti - mi domandavo: Bach improvvisava fughe a sei voci su tema dato, io dubito di avere ancora abbastanza anni da vivere per suonare bene la prima fuga del primo Clavicembalo Ben Temperato, benché quando lo studiai nei miei verdi anni mi pareva di averlo in pugno. Ars longa vita brevis significa che bisogna venire a patti con la propria mediocrità e dare il meglio di cui si è capaci, fregandosene se sia sufficiente o no. Ma sarà semplicemente che gli insegnanti di musica di una volta usavano altri metodi, che poi facevano scaturire il genio?)

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  14. "P.s.: se si dimenticano loro quello che gli abbiamo insegnato, non dimentichiamolo noi..."

    Grazie ai nostri libri di storia ampiamente manipolati dai vincitori mi sembra di poter dire che ci siamo gia' dimenticati di moltissime cose e personalmente spero pure che i dettagli dell'infame "Piano Morghentau" (che porto' alla morte di stenti - pianificata nel 1944 - di qualche milione di Tedeschi, nella Germania occupata del 1945, per mano delle truppe USA al comando del Gen. Ike D. Eisenhower, se lo siano veramente dimenticato.

    http://www.rense.com/general46/germ.htm

    Piu' si studia la storia e piu' si capisce che non ci sono mai stati buoni o cattivi, ma solo bande di criminali sociopatici e manipolatori.

    Come oggi alla guida della EC.....

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    1. Ma... Veramente a me sembra di ricordare che fu una delle tante incompiute statunitensi (come la guerra del Kuwait, per capirci). Dopo di che, sulla valutazione morale concordo.

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    2. In effetti il "Piano Morghentau" fu molto contrastato da personalita' forti come il Gen. Patton (che forse proprio per questo peri' in un incidente poco chiaro a dicembre 1945) e dalle stesse truppe Americane, costituite da coscritti in servizio di leva (e quindi degli otto milioni di vittime inizialmente pianificate se ne ebbero per fortuna molte di meno).

      Ma quello che mi indigna di piu' e che mi preme far notare non e' il numero delle vittime Tedesche, ma il fatto che nel 1944 si pianificasse un genocidio da parte dei futuri 'liberatori'.

      Di questi delitti del XX secolo non e' mai stata fatta ammenda, cosi' come non e' mai stato condannato il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki.

      Se di un delitto non se ne fa pubblica ammenda vuol dire che se ne ritiene giusta la ripetizione (ed infatti di 'bombardamenti umanitari' ne sentiamo tutti i giorni in cronaca).

      Per chi avesse dimestichezza con la lingua, consiglio la lettura di "The making of the atomic bomb" di Richard Rhodes.

      Quando lo lessi la prima volta una quindicina di anni fa (mentre lavoravo negli USA con un collega molto piu' anziano, che aveva collaborato con gli scienziati del gruppo 'paperclip' di Von Braun, e che me ne consiglio' la lettura) inorridii.

      Dalle carte risultava chiaramente che Hiroshima e Nagasaki non furono mai bombardate in maniera convenzionale prima dello sgancio delle atomiche perche' si voleva essere sicuri che tutti i danni fossero dovuti solo al nuovo ordigno (di cui non se ne conosceva ancora la letalita')!

      Anzi, vi era il timore che la guerra finisse prima di poter provare la bomba A!

      Lo stesso Enrico Fermi, che dalle carte risulta essere diventato a Los Alamos una sorta di indemoniato assetato di sangue, arrivo' a consigliare (nel 1944) di sganciare le scorie radioattive del Progetto 'Manhattan' nei bacini idrici tedeschi per 'accorciare la guerra in Europa'.

      E' da questo 'retroterra culturale' che e' scaturito il progetto della EU (1960) ed IMHO non bisogna mai dimenticarlo.

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