Il prof. Boeri non si è presentato al confronto che era previsto ieri sera a Roma.
L'incidente, sinceramente, mi lascia un po' deluso, perché, come tanti pensieri, parole, opere e omissioni degli economisti italiani tutti (de destra e de sinistra) la scortesia del prof. Boeri verso l'on. Meloni, al di là delle evidenti motivazioni (more on this later), in quanto sòla, è un ulteriore elemento di discredito per la professione alla quale apparteniamo. Per carità, un incidente può succedere a tutti, e anch'io mi son rifiutato di andare a incontri che prevedevano la mia presenza. Ma ho sempre spiegato perché l'ho fatto.
Gli economisti italiani abbondano, ma soprattutto donabbondiano.
Pensare che io, se lo avessi visto, mi sarei limitato a dirgli due cose.
La prima era che gli ero molto grato per non aver pubblicato su lavoce.info il noto articolo. Rifiuto lecito, s'intende, e per me benedetto: è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha spinto ad aprire questo blog, e quindi, indirettamente, l'occasione di tante piacevoli esperienze, inclusa quella di conoscere l'onorevole Moretti (che in economia è più preparata e se la tira comunque molto meno dell'illustre assente).
Apro una parentesi. Come sempre, a me piace vedere il bicchiere mezzo pieno. Ho avuto più tempo per conversare con l'on. Moretti, attizzando la gelosia delle Erinni del blog, e anche di qualche diversamente laureato di buona memoria. Anche lei mi era sembrata piuttosto preoccupata, voleva parlarmi prima dell'incontro. Era con una altrettanto affascinante addetta alla comunicazione, io mi son presentato con due mastini (il man in black e Giovanni, quello del quale i miei colleghi francesi dicevano: "È impressionante che ti seguano per tutta l'Europa, e poi lui ha uno sguardo che fa paura..."). Mi sono regolato secondo la mia prassi consolidata: mettere l'interlocutore a proprio agio. Lo facevo quando gli interlocutori erano i miei professori, lo faccio ora che sono i miei studenti. Non ho mai avuto niente da perdere, non ho mai avuto paura, e se una persona è stata votata da 200000 e dispari italiani i casi sono due: o lei merita rispetto, o non lo meritano gli italiani.
Ma che gli italiani non meritassero rispetto, questo, era ed è l'assioma dei vincolisti, dei Giavazzi, dei Pagano, dei Boeri, dei Padoa Schioppa, perfino degli Spinelli (padre e figlia). come qui abbiamo imparato. E quindi a me non restava altra scelta che rispettare lei, e cosi ho fatto.
Se qualcuno ha qualcosa in contrario, gli ricordo che mentre trovo fascista non rispettare un popolo, trovo del tutto lecito, e talora opportuno, non rispettare i singoli. Infatti, chi chiedeva il sangue è stato bloccato su Twitter.
Ma chiudiamo la parentesi e torniamo al nostro stimato collega.
Non pensiate, stimati colleghi, dopo esservi espressi in modo dilettantesco in campi che non erano di vostra competenza, di cavarvela dando forfait. Non funziona così. Il motivo per il quale Boeri si è sottratto al dibattito, per il quale non ha avuto il coraggio virile di lottare per le proprie idee, è molto semplice: ha ambizioni politiche, e sa che le sue idee sono sbagliate.
Tornerò su questo quando avrò tempo, il personaggio non merita troppa attenzione, ma vi ricordo una cosa. Boeri era quello che sosteneva che la monetizzazione del debito si facesse coi miniassegni. Idea geniale per uno spin doctor, ma molto poco professionale per un economista. Ora, Boeri non ammetterà mai di essere (anche) lo spin doctor del blocco di potere vincolista che la storia sta consegnando alla sua pattumiera. Continuerà a rivendicare, giustamente, il proprio ruolo di economista. Capite bene quindi che incontrare, dopo aver sostenuto cose simili, uno che il fallimento del TLTRO lo aveva previsto due anni prima che di TLTRO si parlasse (dicendo che Draghi non poteva far nulla, due anni prima che lo cominciassero vagamente a intuire gli altri), e farlo per di più dopo che perfino Zingales ha messo in questione, sia pure in modo scientificamente raffazzonato, il caposaldo del vincolismo, dicendo che:
"Non tutta la spesa pubblica è fonte di corruzione e - in presenza di deflazione - il finanziamento monetario del deficit può essere il male minore".
ecco: capite bene come questo potesse essere percepito dal prof. Boeri come imbarazzante.
Non so se è chiaro il senso della vicenda.
Oggi l'unico modo per venirne fuori è monetizzare il deficit, cioè ripensare il dogma fascista dell'indipendenza della Banca centrale. Io lo scrivevo due anni fa, Zingales un mese fa, e Boeri proprio di questo aveva paura: che io mostrassi al pubblico, con la mia abituale serenità e incisività, che lui, Boeri, ormai è l'ultimo giapponese nella foresta, che anche nel gratin della professione la sua posizione è isolata, e che se difende l'idea sbagliata è solo perché, da economista del lavoro, ha ragionevoli prospettive di essere chiamato a gestirla.
Questa è la seconda cosa che gli avrei detto.
Intendiamoci: anch'io, se pensassi mai che, in condizioni del tutto diverse dalla attuali, una riforma del mercato del lavoro potesse avere una qualche utilità per il paese, comincerei col consultare, o almeno (nella mia pochezza) col seguire il prof. Boeri, perché in questo campo è il meglio di cui disponiamo in Italia.
Full stop.
Ma una riforma dell'offerta in mezzo a una crisi di domanda serve solo ad aggravare la crisi di domanda., migliorando la posizione di qualche grande capitalista e di qualche grande economista a discapito di quella di migliaia di piccoli e medi imprenditori e della credibilità della professione.
Questa è accademia, cioè: lo è nel resto del mondo, dove gli economisti altresì abbondano, ma donabbondiano un po' di meno.
Ah, professore, la sua risposta non mi interessa, glielo dico subito, e non la prenda come mancanza di rispetto. Molte cose che interessano me (Buxtehude, ad esempio) non interessano lei. Molte cose che interessano lei (le poltrone, ad esempio), non interessano me.
Resta il fatto che lei non avrebbe potuto difendere l'indifendibile sul piano scientifico di fronte a me, e questo lo sa, perché io sono più abile dialetticamente e più preparato in economia internazionale di lei (riconosco la sua assoluta eccellenza nel campo nel quale opera, e ricordo a tutti che Tito Boeri è 908° economista al mondo, e quindi cade nel 3% superiore della graduatoria mondiale, e in Italia è 14°, mentre io 361°. Dal che sorge spontanea una riflessione: se Myke Tyson si rifiuta di incontrare Gabriele Rossetti il motivo c'è, ed è evidente: sa che i pugni gli serviranno a poco...).
D'altra parte, lei non potrà nemmeno attaccare l'inattaccabile, perché a me di quello che la simpatica cupola Sarfatti-based possa fare nei miei confronti non me ne importa un bel nulla. Guardi com'è andata la prima volta: avete rifiutato un mio paper? Operazione lecita, per carità, questo non lo contesto, siamo professionisti. Lei, a sua volta, non contesterà il risultato: ora il mio blog è più letto del vostro. Potreste, certo, mettervi di traverso in un concorso, e anzi sono sicuro che lo farete. Significherebbe non aver appreso dall'esperienza, e non cambierebbe in nulla la sostanza: io, che non sono "libberista" come voi, credo nell'individuo e nella giustizia, e quello che mi spetta, se non me lo danno, me lo prendo.
Dieu et mon droit.
Sintesi: questa occasione di confronto io non l'ho cercata, e lei l'ha rifiutata (come il famoso paper).
Ne prendiamo tutti atto.
La mia linea rimane quella che l'Italia dovrà essere ricostruita anche e soprattutto con le persone competenti, cioè con quelle come lei (finché non parlano di economia monetaria). Certo, la scelta non starà a me, questa è solo una mia opinione. Oggi lei può pensare che sia cosa abile sottrarsi al dialogo. Forse ha ragione e glielo auguro. Domani potrebbe accorgersi, ancora una volta, di aver fatto la scelta tatticamente giusta ma strategicamente sbagliata.
Speriamo ci ripensi, nell'interesse di tutti, e si disponga ad avviare una riflessione comune e costruttiva.
Questo però riguarda solo lei.
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
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Secondo me un professore di economia del lavoro (che non ha la più pallida idea di come funzioni il mondo del lavoro) è un pessimo professore, un inetto ricercatore, che che ne dicano le "prestigiose" classifiche.
RispondiEliminaNon capire (o non voler capire) -per esempio- che i redditi fissi e stabili ("il posto fisso") sono un fattore -a livello macro- di stabilizzazione economica (e finanziaria) è sintomo di una totale indifferenza alla realtà.
Uno studioso dovrebbe indagare la realtà. Mi pare.
Le prestigiose "classifiche", "una volta", erano campo aperto per economisti "comprensibili" ai referee, e i referee erano, a loro volta, "comprensibili" ad altri, più attenti, "referee". E così, ad esempio, è potuto accadere che un nobel venisse assegnato ad Hayek.
EliminaÈ comprensibile, dunque, che anche uomini di "minore intelligenza", ma di istesso spirito "razionale", aspirino ad appartenere al gran club. E, in fondo, basta solo saper usare le parole, calibrare le assenze, presenziare le presenze, e insomma venire a patti con gli altri e con se stessi. Dire castronerie sulla malignità intrinseca del posto fisso o di quello statale è il minimo richiesto.
La cosa fantastica, la curiosa novità, è che oggi su questa china si siano avviati quelli di "sinistra". Ma, a ben vedere, è da gran tempo che bussavano, e ora gli hanno aperto.
È comprensibile che non stiano più nelle mutande.
Uno studioso dovrebbe indagare la realtà. Mi pare.
EliminaChe è poi quello che fa il maestro…
@ Bargazzino
EliminaIn teoria non ci fa una piega.
In pratica, dato che se non erro trattasi di bocconiano, a dispetto del suo 908° posto in classifica mondiale, anche lui si sentirà in dovere di attaccare il cavallo dove vuole il padrone. Tanto non troverà nessuno a contraddirlo sull'argomento e in più per lui le porte continueranno a essere aperte.
Egregio Prof. Bagnai
RispondiEliminaOmetto le espressioni della mia stima (sarebbero tante ma di poco valore) mi permetto di chiederLe di soddisfare una mia curiosità.
La Sua frase: " anch'io mi son rifiutato di andare a incontri che prevedevano la mia presenza" è stata da me interpretata attribuendoLe la seguente intenzione ironica: "Posso capire la paura che il Prof. Boeri ha di incontrarmi. Io stesso ho una tale paura di me che a volte rifiuto di partecipare a degli incontri ove è prevista la presenza del Prof. Bagnai". Scusandomi per il disturbo, La ringrazio per l'attenzione che vorrà prestare a questa mia. C. Clarotti
No, mi sono rifiutato di andare a incontri "de sinistra" che si configuravano come processi politici, e non per paura della sentenza, ma per isolare politicamente gli imbecilli che ancora si adagiavano su questa logica perdente. Volevo dire questo, è nel blog...
EliminaIl Boeri di capo di buona speranza ha fatto la sua figuraccia.In fondo conferma che a un certo livello lui non c'è.Nemmeno sotto forma di ectoplasma.Ho trovato più interessante Omnibus ( stile antichi dibattiti in RAI ).
RispondiEliminaIl fatto che temano il confronto con lei va tutto a suo vantaggio e per motivi sostanziali non solo di etichetta.
Purtroppo han fatto da contraltare i dibattiti che hanno preceduto il suo con la Moretti,la quale è risultata simpatica nonostante il suo fogno.
Un'orgia di retorica e demagogia con poche idee spendibili.
Non so...ho la sensazione di uno stallo ma la dinamica della situazione sembra un po' come una partita a scacchi del grande Paul Morphy.
[ La sua tecnica è tuttora ricordata come una delle più brillanti nella storia di questo gioco. Morphy era solito sacrificare pezzi per riuscire a rompere le posizioni dell'avversario senza ottenerne un immediato vantaggio, questo disorientava gli avversari che andavano in vantaggio per poi vedere la loro situazione rovesciarsi categoricamente e perdere]
I pezzi sacrificabili saremmo noi e ancora noi
Quindi tralascio Atreju e le faccio i complimenti per la sua capacità d'aver portato il dibattito economico,quello di Omnibus,ad un livello qualitativamente alto e comprensibile a tutti.
In quanto ai pavidi
Honestly, al di fuori della professione non so quanto resterà di lui, e al di fuori della famiglia non so chi lo piangerà. Ma questa è una mia valutazione. Non omnis moriar.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSe stai leggendo il libro nell'ultima parte viene spiegata una valida alternativa (area valutaria armonica e produttività legata alla quota salari), altrimenti sul sito asimmetrie.org c'è un paper a tal proposito. Per quanto riguarda l'ineluttabilità dell'euro ti consiglio un'analisi storiografica delle unioni monetarie verificando che il sistema imploderà da sé. L'unica cosa che possiamo fare è prepararci al meglio con le informazioni a nostra disposizione (ti consiglio di dare un'occhiata al modello di prossima pubblicazione su asimmetrie.org ) e sperare nel giusto tempismo di un voltagabbana politico o aspirante poltronista.
Eliminadiciamo che il rispetto a certi personaggi siamo obbligati a portarlo se vogliamo creare una specie di fronte politico di liberazione.
RispondiEliminaè strategico rispettarli come uomini (o donne) politici. ma rispettarli come uomini (o donne) e basta, parrebbe a me cosa assolutamente non dovuta.
io ripeto sempre che se avessi qualche potere scenderei a patti col diavolo pur di incidere in qualche modo. quindi capisco benissimo....
ma verso certa gente, che ha DA SEMPRE messo il partito davanti all'interesse dei cittadini, il rispetto lo vedo più come un mezzo.
ah ovviamente mi accodo ai complimenti per l'ottima presenza ad Omnibus. trasmissione di rara serietà quella di sabato.
RispondiEliminaanche la qualità degli altri ospiti è stata anni luce sopra quella degli invitati abituali.
se tutte le trasmissioni di approfondimento in Italia fossero così non saremmo mai arrivati a questo punto.
Prof rispetto le sue opinioni sulla Moretti, ma ho un'altra in proposito sulla splendida europarlamentare( e su tutti gli young pd da pittibimbo a fassina inclusi ministri, ministre, responsabili economici, governatrici e giovano turchi).
RispondiEliminaConcordo perfettamente sull'obbligatoria monetizzazione del debito anche se la moneta dovrá essere la lira e il caro (n)euro poichè credo che l'ex giovane Stasi Angela mai e poi mai permetterá all'allievo di federico Caffè di fare il ben minimo passo verso questa direzione.Mi preoccupa molto la fine della politica monetaria espansiva della Fed perchè ormai i mercati sono come i tossicodipendenti assuefatti al metadone.
Resto sempre più convinto che tutti gli economisti che vanno per la maggiore e sono ospiti fissi dei talk show sono indipendenti come lo era la arthur andersen in worldcom e come lo sono le agenzie di rating: il loro conflitto d'interessi è talmente evidente che lo vedrebbe anche stevie wonder e poi ricordiamoci sempre che pecunia non olet.
Lei prof parli,parli e ancora parli senza paura di dire la veritá
Abbiamo un compito, evitare che figli e nipoti conoscano l'orrore della guerra a cui questi pazzi ci stanno portando per 30 denaro
“se una persona è stata votata da 200000 e dispari italiani i casi sono due: o lei merita rispetto, o non lo meritano gli italiani”.
RispondiEliminaDiciamo che c'è una parte di italiani che voterebbe anche una sagoma di cartone.
Sulla sua pagina facebook l'on. Alessandra Moretti appare sorridente con la bandiera Ue alle spalle e la scritta La nostra Europa. E già qui ci sarebbe molto da discutere, perché questa Europa si mostra ogni giorno di più come un'entità aliena e ostile agli interessi della sua popolazione.
Scorrendo velocemente le pagine si nota che l'on. Moretti è molto attenta nel selezionare le fotografie che maggiormente mettono in risalto il suo fascino. Tra una foto ammiccante e l'altra la parlamentare europea si compiace di lasciare testimonianza di sé con frasettine del tipo
“Inaccettabile che si scommetta sul fallimento del Paese nel momento in cui le riforme invocate da decenni sono a un passo: la strada per la ripresa economica italiana passa obbligatoriamente dalle riforme costituzionali e istituzionali che saremo capaci di fare”.
Che Moretti sia in grado di realizzare riforme costituzionali e istituzionali è tutto da dimostrare, visto che i concetti espressi nella sua pagina facebook sono risibilmente inconsistenti.
Le frequenti comparsate televisive di Moretti, poi, rendono evidente che essere una giovane donna non costituisce di per sé un valore aggiunto. Anzi...
“Boeri [...] ha ambizioni politiche”
Bene. Così fa il paio con Giannino e ce lo togliamo di torno.
Boeri fa parte di quell'esercito di “opinionisti”, “esperti”, “politologi”, “economisti”, che da tempo indirizzano l’elettorato di sinistra verso i nebulosi approdi del riformismo. Ovvero verso il nulla in cui vaga attualmente. Negli ultimi 20 anni i Boeri, Pasquino, Mafai, Franco De Benedetti, Polito, ecc., vale a dire gli opinionisti dell’area di centrosinistra che nei momenti cruciali fanno il gioco dell’avversario, hanno instancabilmente preparato il terreno al berlusconismo, aprendo varchi ad ogni possibile peggioramento della situazione politica e sociale italiana mediante l’approvazione preventiva di ogni misura volta a smantellare l’intero impianto delle tutele e dei diritti dei cittadini.
Questo inverno, non appena ci si renderà conto dei reali obiettivi del governo, ossia tagliare tout court salari e pensioni, farà caldo.
Fossi Boeri d'ora in avanti cercherei di non farmi notare troppo.
È esattamente quello che ha fatto, e cercherò di fargli capire che non attacca e non basta.
EliminaQuanto alla Moretti, leggi meglio le sue parole, quelle che ha detto ieri sera. Certo, il luogo comune d'ordinanza è scattato, ma hai visto quanti appigli ha dato? Hai visto quante critiche implicite ha fatto?
Poi, come sai, una donna non si tocca nemmeno con una contraddizione, e va da sé che non stiamo parlando di statisti che possano riformare il paese nell'unico senso razionale (ma di questi limiti mi pare che il soggetto sia consapevole). Con questo non ne sto prendendo le difese. Voglio solo esortarvi a leggere (e ad aiutarmi a leggere) le lievi increspature sulla superficie della palude. Non è detto che sia vento di cambiamento, ma non sono nemmeno le consuete bolle di metano.
ChennepenZi?
My two cents:
EliminaMi pare proprio di osservare un moto generalizzato di riposizionamento, in molti stanno iniziando a rivoltare la zolla, secondo me.
Meglio così, per tutti. Alla fine è meglio restare vivi insieme a quelli che han più o meno contribuito al disastro, piuttosto che morire tutti.
E DOPO sarà materialmente impossibile che spariscano tutti i responsabili, i sostenitori o anche solo i presuntuosi ignoranti che si credono pifferai ma sono lemming. Qualcuno sarà masticato dalla Storia, ma occorrerà molta pazienza con gli altri, anche perché secondo me pochi si scuseranno.
Scusi Prof., lungi da me voler obiettare le sue impressioni sulle parole della Moretti, ma a me gli "appigli" e le "critiche" a cui lei si riferisce sono sembrate piu' che altro un goffo tentativo di non rimanere seppellita sotto il peso della verita' scientifica. Nel collage di frasi fatte incollate ad minchiam non ho affatto letto un vento di cambiamento ma piuttosto le solite bolle di metano.
EliminaSicuramente il parere che chiedeva non era il mio e mi scuso per aver esposto il mio pensiero probabilmente sbagliato....
ed ora asfalti pure.....
Stando a quanto da lei riportato, penso che in futuro limiterò le opinioni troppo personali. Nel corso degli anni ho scoperto che di lei ci si può fidare perché dimostra di conoscere ciò di cui parla, quindi non ho motivo di dubitare della sua opinione. Tanto più che sono andato a memoria su Moretti perché il video relativo al dibattito non l'ho ancora visto. Inoltre le mie sono impressioni personali e come tali sono ininfluenti a fronte del lavoro che lei sta svolgendo e che sta dimostrando una progressiva efficacia.
EliminaMagari dopo aver avuto modo di discutere con lei l'on. Moretti eviterà di ripetere troppo spesso nei talk show che “certo, l'Europa finora non ha dato risposte convincenti, ma proprio per questo ci vuole più Europa”. Perché dopo tre inverni trascorsi a sentir ripetere lo stesso ritornello in tv, oltre alla spiacevole sensazione di presa per i fondelli, si ha anche l'impressione che il tempo si sia fermato.
@kthrcds
Elimina«Questo inverno, non appena ci si renderà conto dei reali obiettivi del governo, ossia tagliare tout court salari e pensioni, farà caldo.»
Permettimi, ma ne debito.
@kthrcds 21 settembre 2014 12:16
Elimina@Alberto Bagnai 21 settembre 2014 12:44
Se posso dire la mia: il prof fa bene a gettare salvagenti a qualunque pdino/piddino incontri, non meno che a usare abbondanti dosi di bitume quando lo ritiene opportuno.
L'Italia dal 1945 al 1985 è passata da Paese sconfitto (non pareggiante o vittorioso, sconfitto) e semidistrutto a quinta potenza industriale AL MONDO ANCHE con il contributo di persone e di istituzioni (tre esempi: il liceo classico di Gentile, il codice civile del 1942, l'INPS) del ventennio fascista, e non avrebbe potuto essere altrimenti… a meno di non volere bersi la retorica resistenziale democratica e antifassista, che guarda caso è coltivata negli stessi ambienti che ci hanno regalato l'ideologia del vincolo esterno e - da ultimo - l'euro.
Quindi anche dopo il ribaltone (previsto e sperato) che ci libererà dall'euro il nostro Paese dovrà essere ricostruito anche con il contributo di molti di quelli che oggi sostengono il regime eurista, piaccia o no.
Allora il maestro ha ragione a voler tenere aperte quante più porte possibili, ne guadagnerà il Paese e pazienza se dovremo sopportare facce che oggi ci "vendono" l'euro e il fogno europeo…
Non solo, col suo modo di fare il maestro contribuisce a "ridurre la pressione" qualora le cose dovessero prendere una brutta piega e si dovesse giungere - Dio ne scampi! - all'uso della violenza.
P.s.: dimenticavo, anche se non è il posto giusto, viva la Pheeega!
Intendiamoci: forse sono diventato sufficientemente vecchio da perdere la testa per le donne giovani. Aggiungo che io la Moretti non l'avevo mai vista né sentita prima perché non guardo tele: avevo solo le peeeerle che ha deposto su Twitter in campagna elettorale. Quindi, se da un lato ero meno esasperato di voi, dall'altro non ero in grado di valutare eventuali scostamenti dalla traiettoria. Per questo motivo potrebbe essere utile, se ti va, che tu dessi un'occhiata...
Eliminala moretti è divenuta esteticamente celebre con la gran cassa della gruber per via del tizio del m5s che diceva che le giovani dep del pd andavano bene a fare ... se fosse stata un minimo spiritosa quella donna avrebbe sorriso e liquidato con una battuta la vicende invece ha voluto specularci sopra e farne un caso etc... e così si è fatta pubblicità ...ciò del resto è conforme al suo status di politicante a contenuti 0 che esprime il nulla del suo elettorato, questo è tutto...che poi abbia una sua umanità che una persona intelligente come il bagnai possa far emergere e valorizzare e farci conversazione salotto amicizia etc., beh questa è un'altra storia
Elimina@ Bazaar (21 settembre 2014 18:35)
EliminaL'impressione è che gli strateghi della patria del pollo fritto, della pannocchia lessa, di Charles Lynch, di Joseph Mc Carthy e di John McCain, abbiano perso sia la testa che il controllo delle situazioni che hanno posto in essere. La vicenda ucraina lo dimostra ampiamente – per non parlare di Afganistan, Iraq, Siria, Libia, ecc.
Nel malaugurato caso che gli Usa decidessero di continuare sulla strada intrapresa negli ultimi anni noi europei finiremmo tra l'incudine e il martello. Washington non ha nessuna possibilità di vincere un confronto armato che coinvolgesse direttamente o indirettamente Cina, Russia o Iran. Nel caso in cui a Washington pensassero davvero di poter piegare il mondo al loro volere, il mondo gli farebbe cambiare idea molto rapidamente, ma le conseguenze più tragiche le subiremmo noi e nulla ci garantisce che non si imbocchi una strada senza ritorno.
Non c'è molto da fare se non prendere atto di come stanno le cose, ossia che il primo problema che affligge il pianeta è costituito dagli Usa intenzionati a “difendere con ogni mezzo” il loro stile di vita “non negoziabile”. Gli americani dovrebbero starsene a casa loro. Magari si organizzano un'altra guerra civile così evitano di andare in giro per il mondo a creare disastri. Tanto ormai li hanno svagati: “tutto quello che gli americani toccano diventa come l'Iraq o la Libia”, ha detto recentemente il ministro degli Esteri russo Lavrov.
Il grosso della popolazione, però, non sembra rendersene minimamente conto.
@ kthrcds
EliminaGuarda, grazie per l'aggiornamento sulla situazione geopolitica.... io so solo una cosa: gli "uomini grigi" stanno col fiato sul collo ai dirigenti dell'organizzazione in cui sono assunto, il mio commercialista mi ha appeno invitato a chiudere la mia attività appena scadranno i termini delle agevolazioni fiscali di cui godo come "giovane imprenditore" e la mia consorte ha un'attività di... export verso Russia ed Ucraina.
Io ho i medesimi gusti di Alberto in fatto di donne... ma avrei dovuto optare per una danese! :-)
“... perdere la testa per le donne giovani...”
EliminaNon l'ho ancora vista in tv perdere la testa anche davanti a provocatori di professione, quindi escluderei che possa perderla per Moretti, che sarà senz'altro una bella donna, ma difetta di argomenti plausibili e in politica serve ben altro che un bell'aspetto – e l'esistenza e persistenza dell'on. Gasparri ce lo dimostra. Per dire, all'ultimo incontro tra il M5s e Renzi c'era anche Moretti nella veste di elemento decorativo. Avrebbero potuto mettere un ficus e non si sarebbe notata la differenza, stante l'insussistenza del soggetto. Non si tratta, però, di criticare l'on. Moretti nel solco del “piove governo ladro”, come è solito fare Grillo, ma di constatare la drammatica inadeguatezza del ceto politico attuale – non solo italiano – in un momento storico particolarmente delicato e foriero di sventure. Sono certo che l'on. Moretti è più intelligente di me e meglio di me è in grado di rappresentare l'Italia a Bruxelles (diversamente dai M5s non penso che poiché in Parlamento siede Scilipoti allora io saprei fare meglio), ma purtroppo sembra non aver ancora compreso che “più Europa” significa più sofferenze inutili e più indigenza per tutti.
Se noi dicessimo all'on. Moretti che «poco più di una settimana fa al G20: l’International labour office, in collaborazione con Ocse, Fmi e Banca Mondiale [...] ha messo a punto una ricerca sul mercato del lavoro il cui risultato può essere riassunto in poche righe: “Più posti di lavoro, pagati meglio, contribuirebbero all’aumento dei redditi delle famiglie, che a loro volta rafforzano la domanda di consumi», probabilmente non capirebbe e si limiterebbe a ripetere le solite frasi fatte.
Temo che di ritorno da Washington Renzi non andrà nella direzione indicata dalla ricerca succitata per ciò che riguarda le riforme del lavoro, ma in quella opposta, dopodiché Moretti (oppure Bonafè, Madia, Boschi, ecc.) andrà in tv a spiegare che si tratta di “abbattere una barriera ideologica”, di “superare le distinzioni tra tutelati e non tutelati”, ecc., mentre invece si tratta di “di proteggere i profitti e ridurre il lavoro a merce inflazionata e senza protezioni”.
Insomma, più che parlamentari responsabili e competenti, le nuove leve della politica italiana sembrano piuttosto gli attori di una fiction. Io di fiction ne avrò viste due o tre, poi ho smesso, ma questa dobbiamo subirla.
P.S.
Ho cercato su youtube il video che riguarda Moretti ad Atreju ma ho trovato solo il convegno completo, roba da 4/7 ore, e con la mia connessione mi ci vogliono due giorni a scaricarlo. Appena vado a casa di qualcuno che ha il wi-fi lo tiro giù.
@ Bazaar (22 settembre 2014 17:37)
Elimina“grazie per l'aggiornamento sulla situazione geopolitica”
Prego, ma l'Ucraina è solo l'ultima fase di un progetto destinato necessariamente ad un sanguinoso fallimento di cui anche noi europei siamo direttamente responsabili. Qui, ad esempio, c'è un lungo e interessante articolo su quanto accade in Siria imbastito sui resoconti dei maggiori quotidiani americani che spiegano senza mezzi termini che dietro al famigerato Isis ci sono Washington e le petro-monarchie. Cosa, questa, ammessa anche dal «capo degli stati maggiori riuniti Usa, il generale Dempsey, [che] ha dovuto rispondere al Senato: “Sì, conosco importanti nostri alleati arabi che finanziano l’Isis”».
Secondo Giuseppe Nazzaro, Vicario Apostolico emerito di Aleppo, «La guerra in Siria è stata iniziata, sostenuta e finanziata, non in nome di una libertà che, proprio con la guerra, è stata tolta al paese ed ai suoi cittadini; non in nome di un benessere che già esisteva e si espandeva continuamente. [...] E così siamo finiti nelle mani di un terrorismo di carattere internazionale, ma sempre pagato e sostenuto da chi ha soffiato sul fuoco della cosiddetta 'dittatura' (gli stessi terroristi hanno fatto il nome dei paesi medio orientali che li finanziavano), dei cosiddetti 'diritti umani' e tutti hanno seguito questo coro».
Non ci annoieremo nei prossimi anni, grazie all'indefessa attività di chi ha trasformato il pianeta in un mattatoio a cielo aperto, costringendoci a vivere in uno stato di ansia permanente. Dall'inizio del secolo, a colazione, pranzo e cena la tv ci abitua all'orrore. Negli ultimi tempi i mezzibusti dei tg vanno in onda con alle spalle terrificanti immagini di bombardamenti, di uomini barbuti armati fino ai denti, ecc., e ti sorridono pure, come se ciò fosse ormai la normalità, illustrando una realtà spesso e volentieri del tutto campata per aria e intessuta di menzogne.
Ieri, ad esempio, Rainews24 ha parlato della manifestazione per la pace in Ucraina che si è svolta domenica a Mosca sottolineando che “i russi non hanno potuto vedere queste immagini”. Che poi sarebbero quelle che i russi avevano già visto domenica.
Questa mattina i tg ci hanno informato che “sono iniziati i raid aerei sulla Siria” allo scopo di fermare i miliziani dell'Isis, ma il vescovo di Aleppo, Georges Abou Khazen, nota che «ogni volta che gli americani sono intervenuti militarmente in una regione hanno solo alimentato il caos e le divisioni. A proposito di questo Isis c’è poi da ricordare che Hillary Clinton di recente ha detto che gli Usa si trovano a combattere ciò che hanno creato loro stessi. Già perché l’Isis fu creato per andare contro Assad… ». Ma intanto i bombardamenti hanno fatto nuove vittime tra i civili perché “si sa, non esistono bombe intelligenti”, ci dice un sorridente speaker del tg La7.
Professor Bagnai,
RispondiEliminale faccio i complimenti per la sua partecipazione a Omnibus.
Credo che qualche Italiano in più si stia rendendo conto della assurde vicende economiche in cui ci troviamo.
La metto però in guardia da una cosa:
Con mio grande stupore ho notato che il moderatore la trattava (finalmente) da persona competente, ed anche il resto della ciurma (gli altri illustri e navigati ospiti), le riconoscevano un ché di "persona preparata ed intelligente che dice delle cose giuste!!"
Le do un consiglio non richiesto:
Stia in campana, prosegua sulla sua strada scomoda di divulgatore della epopea dell'euro, ma si ricordi di quelle risatine, di quei modi di ignorare quello che dici, dei modi meschini di escluderti dal dibattito.
Queste persone oggi così interessate al Bagnai pensiero ed ai fondamentali dell'economia che lei insegna (ma più che altro non ha dimenticato), sono le stesse di cui sopra, e sono capaci di andare e tornare e poi riandare.
Le umani soddisfazioni del "finalmente qualcosa si muove", possono indebolire la determinazione del nostro cammino.
Cerchi anche di evitare di diventare un "ingrediente nobile" del piatto del giorno, sa i cuochi nel preparare le pietanze hanno bisogno anche di sapori forti, decisi, tipo Patate lesse con tartufo, (solo che il tartufo poi stufa, le patate meno).
Ancora complimenti Professore.
E me lo scrivi sotto questo post? Dove hai lasciato gli occhiali? E poi le patate cosa c'entrano? Ah, già, scusa...
EliminaCerco di capire a quale poltrona ambisca Boeri in questo momento, visto che i posti sono occupati e se aspetta il 2017-2018, chissa` quali condizioni trova?
RispondiEliminaNon sarebbe piu` proficuo, anche in un'ottica poltronista, cominciare a zingaleggiare invece che donabbondiare?
Forse sono speculazioni che interessano veramente poco in fondo, mi fermo qui.
Secondo me hai perfettamente ragione, e infatti trovo che in questo senso Zingales sia più brillante (non me ne voglia Boeri).
EliminaEcco, oggi un altro pericoloso pamphlet di anarco-insurrezionalisti pubblica frasi come:
Elimina"What about economic reforms? They may help generate some growth in the long run, but it is a little naive to think that the economy will miraculously start to grow once companies can fire their staff."
Sara` d'accordo Boeri?
http://www.ft.com/intl/cms/s/0/02cb9932-3ff0-11e4-936b-00144feabdc0.html
A molti sfugge il fatto che i più intelligenti ( forse meglio dire i "meno sognatori" ovvero realisti) dovranno essere camaleontici e dimostrare di avere fiuto per come va la Storia.
RispondiEliminaIn altre parole, i buoni fiutatori si adegueranno un po alla volta, mentre i fessi si beccheranno l'ombrello.
Ho avuto la sensazione ( ma potrei sbagliarmi, humano sum ) che la moretti possa appartenere alla prima specie.
Poi che qualcuno dica che l'arena europea sia bella........
Ieri sera Giorgia Meloni ha rimproverato la Lega di Salvini di confondere lo Stato con la Nazione.
RispondiEliminaGuido Crosetto ha "intimato":) che chiunque lotta per le proprie idee è il benvenuto.
Alessandra Moretti, nelle sue contraddizioni, che mi auguro la Prosa di Bagnai aiuterà a superare, auspicava che finalmente i deputati italiani nel parlamento europeo si muovano coordinati a tutela dell' interesse nazionale.
Lamentava altresì il deficit democratico della mancanza di potere di iniziativa legislativa del parl. europeo su spunto di Magdi Allam. Io darei un occhiata anche ai poteri residuali del parlamento e del governo nazionale e rifletterei sulla causa.
Mi auguro che la sensibilità che Alessandra ieri ci ha mostrato, le serva anche per considerare questo Blog e l' attività di ricerca di Asimmetrie come baricentro della sua riflessione e azione politica.
@Alessandra
Nella Prosa di Alberto si respira il senso estetico della coerenza, della coesione sociale, che affonda le sue radici nello spirito profondo e articolato della civiltà europea. Qualche lieve effetto collaterale ce l' ha, ma dipende dal substrato sul quale agisce.
@Alberto
Ho cominciato a leggere questo post ascoltando un consiglio a NAT e grondavo di lacrime.
Poiché mi accade spesso, mi chiedo se in questo caso dipenda dalle tue parole sulle difficili transizioni gestite mediante un processo democratico o dalla Musica.
"Bisogna scegliere tra amare le donne e conoscerle: non c'è via di mezzo".
RispondiEliminaChamfort
@Pellegrina
RispondiEliminain questo blog, dal primo giorno, si è detto che uscire dall'euro è condizione necessaria ma non sufficiente.
Ora, non voglio sminuire il suo intervento (per carità) ma il discorso si capisce bene è "globale" (prendo ad esempio alla riforma necessaria del sistema bancario.. occorre ritornare alla suddivisione per funzioni ma ora come ora ha senso se lo facessimo solo noi a livello europeo e mondiale?)
ciò promesso, non si comprende perché l'URSS sia crollata e non possa crollare l'€URSS (e beh, tanto alla fine tanti poveri stati o erano di qua o di là si trovano sempre male)?
Oppure la Yugoslavia?
Alla fine l'esperienza della Scozia ci ricorda ciò che Feldstein aveva intuito (ma forse non comprendendo il reale processo europeo) ovvero quello che l'euro avrebbe portato a forti conflittualità (che non sono tra Stati in quanto tutti i politici e mass media hanno la stessa Lupa.. e uso il termine "lupa" non a caso).
questo come si può giudicare?
arriveremo a combattere per "difendere" la democrazia euristoeuropea con i carri armati?
interessante come prospettiva..
Per esperienza italiana, l'integrazione politico monetaria ha portato 153 anni di crisi nel Meridione (ricordo che se al Nord l'occupazione viaggia anche al 70%, al Sud siamo al 40%.. ok, c'è lavoro nero ma cazzo!!!!!! cazzo, ne vogliamo parlare o no?
La riforma Hartz all'italiana aiuterebbe ad avere 2 ml di minijobs al sud per dire che l'occupazione sale oppure per legalizzare il tanto lavoro nero).
PS: tutto questo per non evadere la sua questione legata allo shift redistributitivo che è poi quello legato alla dinamica salariale che dovrebbe seguire quella della produttività
Dalla prima riga ho detto e ripetuto che il mio commento non intende minimamente sostenere l'ineluttabilità dell'euro. E' la fattibilità di eliminare la diseguaglianza prodotta anche attraverso di esso che mi sembra porre interrogativi a cui non si danno, o se si danno io non le ho capite, risposte più certe.
EliminaLa diseguaglianza non si può eliminare perché insita in un sistema capitalistico ( a meno che non vivi in un paese con socialismo reale) ma si può tentare di non peggiorarla attraverso il ruolo dello Stato che oltre ad avere un compito per la crescita tramite gli investimenti pubblici ha anche il ruolo di ridistribuire tale ricchezza attraverso gli strumenti di politica economica e di welfare che sono inibiti dall'attuale sistema monetario (europeo) e finanziario a loro volta strumenti delle élite di comando transnazionali. I sistemi di cambio flessibili , insieme ad un razionale controllo dei movimenti di capitale in aree di libero scambio portano a giocare tutti con le stesse regole. Per la bibliografia approfitta della sezione del blog "per cominciare".
EliminaProfessore, secondo me Boeri, per recuperare punti e per evitare di essere asfaltato, Le riserverà un posto d'onore al "suo" Festival dell'Economia edizione 2015 a cui Lei verrà invitato come special guest!
RispondiEliminaSempre che non ci facciamo rodere io e Mazzalai e gli organizziamo il controfestival in contemporanea (è una prospettiva reale).
Eliminagià lo fanno profe, il contro-festival, chieda a Quarantotto.
EliminaMa sarebbe una figata!!! Esattamente 470 anni dopo l'inizio del Concilio, Trento di nuovo al centro della scena per ospitare lo scontro ideologico del terzo millennio (quello scientifico Lei lo ha stravinto da un pezzo).
EliminaIl Concilio è durato 17 anni...speriamo che oggi la Verità impieghi meno tempo a rivelarsi agli occhi dei daltonici o alle terga degli accecati.
Un Concerto incredibile!
EliminaQuanti soldi servono?
Ah, va bene. Io però non stavo parlando di andare sotto una tenda a fare il bar di guerre stellari, just in case... A proposito, Montero mi ha detto che di Assisi gli è piaciuta la basilica. Qualcuno c'è stato?
EliminaPer organizzarlo intendevo.
Eliminanon pubblichi niente:
Eliminascusami non ho capito io la tua risposta.
Prof, immagino la Basilica di San Francesco... Ci sono stato con tutta la famiglia tra Pasqua e il 25 Aprile di quest'anno. Molto bella, troppo affollata per il miei gusti. E poi, da feroce ghibellino, preferisco di gran lunga il Duomo di Siena :-)
EliminaBuona domenica,
RispondiEliminaaggiungo solo che ultimamente perfino Giavazzi e Tabellini si sono espressi in favore di una monetizzazione del deficit (sia pure su scala Europea, naturalmente con la Merkel ci parlano loro :-)). A difendere l'indifendibile sono rimasti solo pochissimi economisti e la maggior parte dei giornalisti..
M
"...e gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio piddin l'arena stampi".
RispondiEliminaQualcuno li fermi,questi ci stanno portando al macello.Gli Stati Uniti d'Europa non esisteranno mai e poi mai per un semplicissimo motivo che viene ancora prima della moneta,della politica e palle varie,e cioè il problema della lingua:non abbiamo una lingua in comune,non siamo gli americani.Ci vuole molto a capirlo?Non so più in che lingua(appunto)dirlo.
Io aggiungerei che gli stati uniti d'Europa non esisteranno mai perchè nessuno li vuole anche se a parole tutti sostengono il contrario.
EliminaAnzi no..... mi correggo... quasi tutti..... dimenticavo il PD. L'unico partito che sta tentando di smantellare le nostre istituzioni democratiche nazionali per fare posto alle istituzioni non democratiche europee.
@Ayurbea
RispondiEliminaè lo stesso mio punto di vista..
Ieri è stata giornata interamente dedicata al dibattito no-euro: Omnibus al mattino, a mezzodì il video di Byoblu che non avevo ancora mai visto, e ho trovato terribilmente efficace e alla sera dibattitone in Tiberiade ( finita col dover spiegare ai miei che diavolo ci facevo ad Atreju). Buono, molto buono, ci piace il fuoco di fila.
RispondiEliminaUn tarlo, però, mi rode da qualche giorno, da una chiusa di qualche post fa; il Prof. adombrava il dubbio che dietro alle strenue difese, e, altra faccia della medaglia, le conversioni a u da parte di certi personaggi, si malceli l'intento di gestire la dissoluzione dell'area Euro come (e nell'interesse di chi) ne sono state gestite costruzione e evoluzione. Come Bagnai di frequente ricorda, e come è ben chiaro scritto nelle ultime pagine del libro, l'uscita va accompagnata con una serie di misure senza le quali la cura rischia di essere peggiore del male (magari non peggiore, ma di condurre ad esiti tragici).
Ed è proprio questo il pensiero che mi turba; se lasciamo nelle mani di costoro la transizione (oggi è la Moretti, peraltro donna terribilmente charming e, direi anche con una ottima testa, domani Boccia, o chi per lui ballerà il prossimo giro) gli interessi grandeborghesi a cui rispondono saranno gli stessi, e la mia esperienza mi dice che, nei momenti di disordine dei diritti, gli interessi dei forti tendono ad avere la precedenza. In questo senso la strategia inclusiva di Alberto (un marxista direbbe di "compattamento del fronte rivoluzionario", un microeconomista "composizione delle istanze degli stakeholder) è, per me, del tutto condivisibile. Che non siano questi i primi tentativi di blandire le legioni di Cesare che marciano verso Roma?
Questi sono bravi, e bene armati, e quando non riescono a disperderti collo scontro frontale, te li ritrovi accanto a te a reggere lo striscione, e ti deviano senza fartene accorgere. Quindi manteniamo tutti quanti la barra dritta, e quando sarà il momento ricordiamoci che si dovrà lavorare tutti insieme. Senza contare che molti di noi (io si, per esempio) con quelle persone che adesso schifiamo, abbiamo condiviso percorsi personali e politici. Magari sono solo un po' più lenti di noi. Siamo un grande Paese, abbiamo fatto la Storia dell'occidente e del suo pensiero, possiamo ancora farlo.
Sui Boeri , ci avevano già informato che non fossero campioni di democrazia (non sono granchè nemmeno come dolcetti).
Ma si vince sempre un nuovo boero quando se ne compra uno? :D
RispondiEliminava be', tiremm innanz
Buongiorno professore,
RispondiEliminanon mi sembra corretto affermare che Draghi non può far nulla. Senza la BCE, la sua profezia di dissolvimento dell’euro si sarebbe realizzata già due anni fa.
Diciamo che Draghi può solo allungare l’agonia e che, a tal fine, non ha ancora esaurito gli strumenti a propria disposizione. Il fallimento delle TLTRO, infatti, spalancherà la strada al QE, attraverso il quale la BCE acquisterà ancora titoli di Stato.
Tutte operazioni che, da sole, possono solo ritardare la fine, ma che offrono tempo per il raggiungimento dell’unione fiscale (o di qualcosa di molto simile), le cui probabilità di realizzazione, a mio parere, sono molto superiori a quello che lei crede.
Q.E.D. numero?
RispondiEliminaCaro prof il suo intuito è fenomenale!