(paulo maiora canamus)
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
È il nuovo modello di tazza della Ikea?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIl tavolo però non è dell'Ikea...
RispondiEliminaDal titolo mi pareva cibo per piddini.
RispondiEliminaE' letale?
Direi Genziana ma il quantitativo é assurdo. Per cui Passito di Pantelleria
RispondiEliminaGiova', te sei dimenticato che sono etilista? Passito a Sambuceto? Jamme, su!
EliminaKate conosce anche, -ripeto anche, bettoloni. Hence, amarissima Genziana
EliminaTu quella donna non la devi nemmeno nominare...
EliminaVi segnalo un articolo interessante, sembra vagamente ispirato dal suo blog. Purtroppo siamo ancora al livello di analisi, ma sottolinea il legame tra democrazia e nazione.
RispondiEliminaE' abile perché si pone al di fuori di un discorso tecnico, parlando quindi di un ellittico "recupero della sovranità". Mi pare una conclusione ambigua quel che basta per alludere pudicamente all'uscita dall'unione monetaria - senza essere costretto ad ammettere di averlo detto - o ad una generica disobbedienza ai trattati di spalmabile memoria.
EliminaFrancamente il campanello di allarme dell'omissione suona e la spia resta accesa leggendo gli altri due articoli pubblicati sull'HP: in uno si piange per la mancanza di stimoli alla domanda (mi sbaglierò, mi sembra non venga capita la questione dell'effetto reddito e della necessità strutturale dell'austerity nel quadro vigente), nell'altro è di nuovo ambiguo in materia di flessibilità del lavoro e riforme.
Il debito nei confronti di molte tesi divulgate da goofynomics mi pare evidente, ma non mi risulta che l'autore abbia compreso il cuore del messaggio, che non è affatto tecnico, ma culturale e, prima, soprattutto, umano.
In conclusione, mi pare che cerchi di piacere a tutti senza dispiacere a nessuno. E chi cerca consenso, adesso e sempre, fa principalmente - lo voglia o no - gli interessi suoi.
Casoli chi? Forse non è chiaro: il luogo di elaborazione di una critica e di una resistenza in Italia è questo, non l'Huffington post. Chi collabora alla critica è o verrà qui. Gli altri collaborazionano.
EliminaL'ultima vocale è una indistinta. Quindi si scrive: pipindunə e ovə. Maestra! Bagnai ha sbagliato a scrivere la indistinta!
RispondiEliminaLo so. Lunga discussione con lo staff, ma sull'iPhone ci sono queste: e è é ê ë ę ė ē!
EliminaSagra di Collecorvino un mese dopo? Calice di Pecorino? Accumulare calorie e calore umano prima del taglio del gas russo per colpa della UE genuflessa verso l'Abbronzato?
RispondiEliminaCalice di genziana.
EliminaRenzi, invece di attaccare l'euro, ritorna ad attaccare l'art 18 per ridurci i diritti. Aveva ragione lei prof, purtroppo.
RispondiEliminaIl dilettante sociologo Luca Ricolfi risponde al Prof. Alberto Bagnai.
RispondiEliminaDue consderazioni conseguenti:
- Questo signor nessuno, credo abba un notevole rankng nell' ambito valutativo universitario, e ribadisco che ritengo degradata l' Università italiana se questa è l' eccellenza;
- Sulla sua pagina di WIKPEDIA leggo questa sua frase emblematica che riassume il suo pensiero sulla sinistra (che evito di commentare):
« La sinistra perde non soltanto perché è arrogante, presuntuosa e insincera. Perde anche perché non capisce la società italiana, non è in grado di guardare il mondo senza filtri ideologici, non sa stare fra la gente, ha perso del tutto la capacità di ascoltare e la voglia di intendere.[2] »
Non so, io vedo questo, che non è molto. Luca Ricolfi non è registrato nel sito dell'organico docenti del Miur, o per lo meno io non ce l'ho trovato, quindi per questa volta lasciamo fuori i miei colleghi.
EliminaStanotte ho riposato bene e mi sono divertito e stamani mi son svegliato in condizioni di massimo benessere spirituale e sa perchè? Ho sognato una Corrida di Corrado, dove i dilettanti allo sbaraglio (erano quelli che mi sono più simpatici naturalmente, fra i quali c' era in particolare uno che faceva ridere parecchio e che veste sempre in modo molto originale, ma non posso dire di più, tante gliene ho già dette direttamente) ricevevano addosso, pomodori, uova marce, fischi, pernacchie; pensi caro Prof. se succedesse davvero e se fosse riproposta la trasmissione, quanta gente parteciperebbe, anzi sarebbe fatta partecipare a furor di Popolo, i concorrenti si sprecherebbero!
EliminaP.S. dimenticavo di riferire che l' articolo del dilettante mi ha molto divertito per una frase in particolare:
Elimina...in Spagna l' occupazone sta riprendendo a salire, mentre in Italia continua a scendere, in barba alle belle parole della nostra Costituzione, secondo le quali <>.
Magari ha confuso il suo sinistrismo pratico con le belle parole (che Dio mi perdoni e lo perdoni per l' abuso di significato lessicale, anzi per il loro uso sacrilego) di quelli che vollero quell' articolo, il N° 1, fondamentale, della nostra Carta costituzionale.
Intanto, come atteso da tempo da chi frequenta goofy, in finlandia ci sono gli stessi problemi... E le stesse ricette per affrontarli: austerita' e le "riforme". Certo che per i "falchi" ottusi del rigore e' una discreta umiliazione. Ma, visto che l'ottusita' delle classi dirigenti euriste non ha limiti, non resta che sperare nei finlandesi. Io ci spero poco, l'unico popolo che puo' credibilmente ribellarsi sono i francesi.
RispondiEliminahttp://m.todayonline.com/world/more-austerity-reforms-ahead-finland-pm-stubb-says
Grazie Orazio, qualche tempo fa anche io mi interrogavo con un mio amico - che aveva appena acquistato un Nokia di quelli nuovi fighi - su che morte dovesse toccare alla Finlandia, che magari partiva da un livello tecnologico e di sviluppo più alto, ma è popolata da gente meno disposta a farsi mettere sul lastrico. E in più ha sicuramente un livello di disoccupazione (o di capacità di attrarla) decisamente più basso dei tedeschi.
EliminaRicordo una puntata, credo di Report o Presa diretta (ma non riesco a trovarla ora come ora) in cui mostravano praticamente come la Nokia abbia lincezianto la metà dei dipendenti, creando una specie di spiazzamento formativo, tale che c'erano centinaia di ingegneri a spasso e il tasso di disoccupazione saliva (per i livelli scandinavi intendo).
Difatti sollecitavo il prof. a un post "tecchenico" sulla situazione finlandese; io penZavo che le peculiarità di un'economia così "efficiente" e "poco corrotta" l'avrebbero protetta dal "consolidamento" e dalle "riforme" che noialtri pigri briganti ci meritiamo!
Se ricordo bene la Finlandia, appena dopo il crollo dell'Urss, ha anche toccato negli anni novanta (mentre noi uscivamo dallo sme) anche il 17-18% di disoccupati.
EliminaHa avuto anche tassi negativi di crescita pil intorno al 6%.....
Poi indubbiamente sono stati bravi a riprendersi, riorganizzando le aziende che prima lavoravano esclusivamente per l'Urss.
Quindi diciamo che i Finlandesi più anziani sicuramente sanno cosa vuol dire la disoccupazione, l'unica differenza è che forse non tutti sono consapevoli che allora riuscirono ad uscire dalla tremenda crisi principalmente perché erano una nazione sovrana.
Certo che i tempi sono cambiati: ci sono ancora pochi re e dei cavalieri ne è rimasto solo uno, o no?
RispondiElimina“Non turberemo i lettori con la descrizione di infernali supplizi che farebbero loro rizzare i capelli in testa. Essi erano il frutto di quel secolo barbaro e crudele, quando l'uomo conduceva ancora una vita sanguinosa fatta soltanto di gesta guerresche, e in essa aveva temprato l'anima e non provava il sentimento dell'umanità.
Invano alcuni, pochi, che costituivano un'eccezione nella propria epoca, erano contrari a queste orribili misure. Invano il re e molti cavalieri, di mente e animo illuminati, facevano presente che una simile crudeltà nelle punizioni poteva soltanto far divampare la vendetta della nazione cosacca. Ma il potere del re e delle menti illuminate era nulla di fronte alla prepotenza e alla volontà insolente dei magnati che avevano in mano lo stato, i quali con la loro sconsideratezza, con la loro inconcepibile mancanza di qualsiasi lungimiranza, col loro infantile amor proprio e la loro miserabile superbia avevano trasformato la dieta in una satira di governo.”
Taras Bul'ba, Nikolaj Vasil'evič Gogol'
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina(...e pija 'sti spicci!)
EliminaTutti i dialettologi che conosco, professori universitari o studiosi con diversi libri alle spalle, la chiamano familiarmente sia "indistinta" che "schwa". Se sta bene a loro, che hanno scritto libri e memorie sull'argomento, sta bene anche a me.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaGentile signor “martinet”, questa conversazione sta diventando stucchevole, per diversi motivi. Primo, perché lei non si presenta con nome e cognome. Secondo, perché lei, invece di rispondere al punto, che ribadirò per l’ultima volta qui di seguito, fa appello alla sua autorità, in modo comicamente scomposto. Aristotele, che si firmava, quando doveva smontare tesi avverse, usava argomentazioni.
EliminaInfine, per l’evidente sproporzione tra l’aggressività della sua risposta e l’oggetto del contendere, che forse non le è chiaro, nonostante i titoli che lei vanta senza esibire. Sit modus in rebus.
Ribadisco, per chiarezza, che, da quello che mi risulta, i dialettologi, per indicare la schwa, usano, di prassi, come se fossero sinonimi, i termini “indistinta” e “schwa”, inserendo, per chiarezza, subito dopo, il suo simbolo fonetico internazionale [ə] (il cui codice html è & # x 0 2 5 9 ;), simbolo che elimina ogni ambiguità e sana la eventuale imprecisione, che lei segnala con forza, nel considerare come sinonimi quelle due parole. Se fare di quei due termini dei sinonimi è, come lei ci assicura, un abuso di linguaggio, allora le faccio sommessamente notare che non è il primo abuso di linguaggio e non sarà nemmeno l’ultimo a cui dovrà assistere. Anche in matematica si abusa del linguaggio, e ho detto tutto. Però è significativo che a commettere questo “peccato” siano dialettologi, che fanno ricerche sul campo e vanno in giro a raccogliere documentazione sulla lingua parlata. Forse i fonologi dovrebbero insegnare meglio l’arte ai dialettologi. Però, ripeto: sit modus in rebus.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaMa perché? Io adoro i flame, cerco sempre di mettere le femminucce contro i maschietti, ad esempio, ma non ci riesco...
EliminaPer capire che cosa fosse la pipindune e ove ho dato un'occhiata su google e ho trovato questo sito dove si celebrano le virtù di questo piatto. Nella pagina si nota in bella evidenza la pubblicità di uno sturastomaci che recita: “Prova a difenderti con ...”. Il che è comprensibile perché il sito tratta di ricette tipiche della tradizione regionale e avverte che
RispondiElimina“Qui siamo nella patria dell'inzuppamento carpiato della fetta di pane. Le specialità in vasca sono: baccalà, maiale e pancetta. Fuori categoria, e solo con amico cardiologo al seguito, potrete cimentarvi nella disciplina più dura: la fetta inzuppata e poi "ndortata", aka fritta con l'uovo. Only the brave”.
È noto che il professore, qui, è uomo dalla tempra d'acciaio, ora sappiamo che ha anche uno stomaco di ferro.
Mica solo lui, però. Ieri sera, a Ballarò Giannini ha messo in scena una imbarazzante sceneggiata per stomaci forti, imperniata sui “valori dell'Europa” ed “i benefici dell'€”, duettando con uno stucchevole Benigni. Al termine del siparietto Giannini chiede a Prodi cosa significherebbe uscire dall'€ e il tristo individuo risponde con aria grave che “anche il suicidio risolve tutti i problemi”.
Click.
Occorre uno stomaco robusto anche per seguire le vicende sempre più imbarazzanti che caratterizzano l'agonia di un'unione europea nata male e destinata a finire peggio. Ieri, infatti,
è stato ratificato l'accordo di associazione commerciale e politico tra Ue e Ucraina. L'accordo doveva partire dal prossimo 1 novembre, ma dopo un incontro trilaterale tra Ue, Ucraina e Russia si è deciso di posticiparlo al 31 dicembre 2015 – sempre che l'Ucraina non vada fallita prima. Nel frattempo l'accordo “entrerà in vigore in via provvisoria”, vale a dire che resterà lettera morta, anche perché finora è stato ratificato soltanto in sei Paesi.
A ulteriore testimonianza che l'Ue non esiste se non nelle fantasie di chi l'ha ideata, va notato che il cosiddetto Alto rappresentante per la politica estera Ue, Catherine Ashton, doveva riferire sull'accordo raggiunto ma non avendo niente da dire (e perché c'è solo da vergognarsi a mettere la propria faccia su un accordo stipulato con chi massacra la propria popolazione) ha preferito non farsi vedere, suscitando le proteste di alcune euro-nullità, tra cui spiccano il carneade Guy Verhofstadt e la co-presidente dei Verdi, Rebecca Harms.
Nelle stesse ore in cui Poroshenko si mostra sorridente nell'atto di firmare l'accordo con l'Ue i suoi soldati bombardano Donetsk violando la tregua e uccidendo sei civili e coinvolgendo anche un convoglio di osservatori dell'Osce.
Contemporaneamente, davanti al palazzo del Parlamento ucraino si è svolta una manifestazione degli attivisti del partito nazionalista Svoboda e dei fascisti di Pravý Sektor che mostrato la loro attituddine al dialogo e al confronto democratico gettando nella spazzatura Vitaliy Zhuravsky deputato del Partito delle Regioni.
Ora, alla luce di quanto sta accadendo, e in conformità con quanto già spiegato in precedenza da Bagnai in diverse occasioni, chiunque insiste ad elencare i benefici dell'unione europea non può più essere considerato solo un sognatore animato da nobili ideali, ma deve essere considerato altrimenti.
Prof, il 20 mi piacerebbe assistere al suo intervento a roma. Pensa sia il caso di accreditarmi la mattina di sabato per evitare di non trovar posto poco prima dell'evento?
RispondiEliminaStamattina ho visto l'intervista di Prodi a Ballarò di ieri sera. Daje a ride, soprattutto quando ha detto che lui, da economista, non capisce il surplus della Germania.
RispondiEliminaDovete ascoltarlo!
http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2014-09-16&ch=3&v=416914&vd=2014-09-16&vc=3#day=2014-09-16&ch=3&v=416914&vd=2014-09-16&vc=3
Mi permetto sintesi e domanda:
RispondiEliminaBagnai:
Problema: Euro
Soluzione: Rimuoviamo il problema e cerchiamo di trovare insieme una soluzione
Becchetti:
Problema: sì, d'accordo con le analisi di Bagnai (Euro)
Soluzione: il mio first birst è: "UE con obblighi simmetrici.... e politiche monetarie e fiscali espansive" e perciò faccio il referendum abrogativo contro l'austerity!
Ma che c'entra un referendum abrogativo italiano sull'austerity con il first birst che ha ambito europeo? Ma poi... che cosa si vorrebbe abrogare? Il pareggio di bilancio che non c'è? Le stime sul PIL e debito sono sempre errate, o no?
Pini & Romano:
Problema: ci perdiamo le idee degli altri
Soluzione: facciamo l'Euromemorandum
Mi sembra che il problema di memoria sia risolvibile con accorgimenti informatici, ma forse Bagnai è esperto anche in IT?
In conclusione una domanda generica di uno che, pur non essendo economista, è nato un po' di tempo dopo Aristotele: A parte Bagnai, con quale dignità così tanti economisti fanno finta di non saper usare i più elementari principi di logica?
Forse che, al contrario di Bagnai, sono etilisti?
No, scusate, sono più etilista io, ci tengo! Adesso invito Pini a tenere un seminario a Pescara e poi facciamo una gara a chi beve più genziana...
EliminaSara' anche etilista, ma e' l'unico sobrio.
Eliminaprovo a indovinare: la seconda foto l'ha pagata lei, la prima l'hanno pagata per mangiarla.
RispondiElimina