martedì 4 febbraio 2014

Giorgia on my mind

(tratto da una storia vera?)

Da Marco Basilisco ricevo e volentieri pubblico in segno di pace, attendendo lieto il commento del nostro troll preferito, Peter Yanez, al quale si applica uno dei miei brocardi preferiti: ad prevedibilia nemo tenetur.


Anni di psicoterapia non sempre possono guarire dipendenze radicate nel profondo del tuo essere.

Quindi, a volte, può tornare la voglia di guardare della pornografia, per esempio Formigli che conduce Piazza Pulita. E lì, nel centro di gravità della perversione più sfrenata ("con 700 euro non si può campare ma siamo vissuti al di sopra delle nostre possibilità"), una luce si fa strada, una ragazza acqua e sapone, semplice, con grandi e luminosi occhi chiari e un delicato accento capitolino. Questo angelo, di fronte all'ennesima parlamentare piddina un po' troppo belloccia che elenca menzogne senza freni inibitori, questa rivelazione della femminilità dell'estrema destra italiana, questa luce nel buio delle tenebre piddine finalmente sbotta:


92 minuti di applausi!!!

Giorgia, ti amo.

P.S. Ma dove cazzo si scaricano i moduli per l'iscrizione a Casa Pound? Co' la bandiera dell'unione europea ce voglio fa' i coriandoli!!! 




(e questo uomo, anzi, per la precisione, questo matematico, una volta era comunista. Mentre io leggevo Proust, lui partecipava a quei simpatici "ragazzi della via Pal" per adolescenti confusi che sono stati i favolosi anni '70. Poi ti credo che uno vien su con gli scompensi ormonali. Però se la Meloni ha veramente detto questo, appena torno a Roma mazzo di rose rosse. Nere non ci sono, del resto... e un motivo ci sarà!)
(ah, visto che voglio compiutamente indagare la psiche contorta del Basilisco, chi avesse assistito all'episodio mi elargisce il nome della belloccia? Così, per capire cosa ha lei più di me...)

(va da sé che della colta allusione non avevo assolutamente capito nulla. Pensavo che fosse una serie di cartoni animati. Ognuno ha la musica che si merita e non ha quella che non si merita...)


Addendum del 5 febbraio 2014, ore 17:41, in una pausa prima di affrontare l'ultimo paragrafo di Dutt (2002):

Tanto per chiarire cosa intendo io per "belloccia", e cosa intendo io per "democrazia":



"Questo voi dite quando dite che non si può introdurre il voto di preferenza: che gli italiani sono tendenzialmente disonesti e se c'è il voto di preferenza eleggono dei ladri, e quindi voi li salvate nominando per loro conto i loro rappresentanti. È una vergogna, ragazzi, è una vergogna! Non si può sostenere 'sta tesi!"


(è un vero peccato che dell'euro non sembra abbia ancora capito un gran che... Peccato per lei, ovviamente. La Boschi, porella, sarà sorpassata a sinistra dalla SStoria. È del partito di Boccia, che fa rima con?

141 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. A belloccia è la pd Paola De Micheli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Però sinceramente la definizione non mi sembra appropriata. Avrei più pensato a una renziana, onestamente. Non per dire che l'on. De Micheli sia brutta. Diciamo che le renziane sembrano più vuote, ecco (o meno piene, insomma, fate voi, non voglio offendere nessuno, ci siamo capiti)!

      Elimina
    2. questa De Micheli invece è pienissima. oltre che nelle forme (lo so sono sessista e potenziale) anche nelle idee:

      - la mena da anni con la patrimoniale

      - la mena da anni con le politiche supply side sul costo del lavoro.


      Stranamente un'altra parlamentare PD che proviene dal mondo della media-grande imprenditoria delle cooperative.

      ma hanno ragione su una cosa: serve una legge sul conflitto di interessi. decisamente.

      Elimina
    3. @Luca

      Aaaah... Adesso capisco perché è una signora così elegante e curata!

      Elimina
    4. Media-grande imprenditoria delle cooperative... tipo questa?

      Elimina
    5. Grazie Valerio, non conoscevo questa vicenda. Ho sempre ammirato Loach, ma se l'articolo riporta il tutto correttamente, si è dimostrato coerente fino in fondo con tutto ciò che rappresenta e ha rappresentato il suo lavoro di artista... ed è cosa davvero rara.

      Elimina
  3. Paola De Micheli è la piddina...che non si può proprio sentire né presentare...

    RispondiElimina
  4. "il nome della belloccia"

    Premessa la doverosa dissociazione dall'uso di questo termine sessista, segnalo che si trattava della De Micheli, qui ritratta nell'austera aula di Montecitorio.

    RispondiElimina
  5. Lo devo ammettere. Ieri anch'io sono ricaduto nel baratro e, leggendo qualche tweet, ho guardato un "pezzo" di Formigli in streaming. Per fortuna mi sono pentito subito ma solo per il "Ma se voi sete de' sinistra io so' Mao Tse-tung!!" ne è valsa la pena.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh si, si sono scambiati di posto e non se ne sono accorti

      Elimina
  6. eccoli ...hanno gettato la maschera ...approdo all'estrema destra
    rinasce il fascismo ...
    cattivi maestri , nuovi ideloghi del neofascismo...
    §(^^^^)

    (Peter Yanez)
    ps: ma di chi valle è peter ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh, meno male! Altrimenti lo scrivevo io! È sempre il primo a commentare, si vede che oggi ha uno smontante...

      Elimina
    2. Il nostro sandokino, ormai è pure il primo a commentare dai marxisti dell' Illinois...

      Elimina
  7. ooops, ho sbagliato in effetti era la De Micheli

    RispondiElimina
  8. Paola De Micheli.
    Non ho assistito, ma il nome risulta dal resoconto seguente, che però non precisa le caratteristiche della "belloccia".
    http://www.secolo-trentino.com/meloni-piazza-pulita/

    RispondiElimina
  9. Purtroppo o per fortuna ho assistito anch'io.
    Quando Giorgia Meloni ha pronunciato quella battuta, dopo una miriade di menzogne e omissioni di Paola De Micheli, stavo per urlare di impulso. Finalmente qualcuno che gli e lo dice in faccia, e anche in modo efficace. Piccole piccole piccole grandi soddisfazioni.
    È proprio vero che dal fango può nascere un loto?

    ex elettore PDS, PD, etc. che *ripudiava* la destra.

    RispondiElimina
  10. Me co... me complimenti.

    Comunque non me ne vogliate, ma la "ragazza acqua e sapone, semplice, con grandi e luminosi occhi chiari e un delicato accento capitolino" preferisco ricordarla così:
    http://www.youtube.com/watch?v=dyV4zKxfXYk

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'epitaffio del PD: 2.19.30 https://www.youtube.com/watch?v=eEpxdHGdtjE&feature=youtube_gdata_player

      Elimina
  11. Ho assistito. Epperò quel momento ha riscattato la mia fatica:

    Se vo sete de sinistra io so Mao tse Tung

    a 2:19:45 l'impareggiabile Meloni interloquisce con la De Micheli (che, con il ditino alzato, le dice che per evitare i pasticci che la FRETTA ha generato nelle ultime riforme (!? la fretta?) bisogna NON avere fretta) e le dice " .. è stata tre mesi in Commissione Paola ! Paola se voi siete de sinistra io SO MAO TSE TUNG !"

    RispondiElimina
  12. Prof,
    quale onore ! Una citazione nel preambolo proprio non me l'aspettavo, diventerò famoso ? In certi ambienti un po' lo sono già, appena vedono il mio nome rizzano la gobba come i gatti

    Che il PD non sia "de sinistra" è ormai un "luogocomunista" ampiamente diffuso, tant'è che molti piddini delusi hanno votato per un movimento qualunquista e cripto-fascista come il M5S ritenendo che il PD non fosse abbastanza "de sinistra".

    Non ho il tempo e nemmeno la voglia di evidenziare i danni causati da tanta confusione mentale, la questione sulla quale vorrei che si riflettesse è un'altra :

    visto che il PD non è considerato "de sinistra", dovrebbe essere abbastanza facile, almeno in linea teorica, costruire a sinistra un soggetto politico in grado di spodestare il PD ?

    Però non accade, come mai ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissimo Peter,

      Ragionando "a contrario" sulle sue dotte affermazioni, dovrei pertanto concludere che il PD sia la sola vera alternativa di sinistra in questo Paese. E, pur tuttavia, lei mi deve perdonare ma qualche dubbio continua a rimanere. Di cosa sta parlando?

      Di un partito "di sinistra" che prima ha sostenuto la riforma Fornero (la sfido davvero a definire di sinistra una roba simile. E non mi tiri fuori lo stato di necessità, che è una scusa vergognosa!), e che ora vuole abolire l'articolo 18 in linea con quanto predicato da confindustria e dal ministro del lavoro del precedente governo di destra?

      Di un partito "progressista" che vuole rinnovare questo Paese conferendo nuova legittimazione politica a quel "più corrotto dei corrotti" per antonomasia di cui, qualche mese prima, aveva convintamente (?) votato la decadenza da senatore?

      Di un partito "democratico" che sostiene governi che usano il decreto-legge come strumento ordinario e che mortificano costantemente il Parlamento?

      Talmente "democratico" e "di sinistra" da far propria un'idea di legge elettorale, il proporzionale col premio di maggioranza, che fu alla base della legge Acerbo e della legge truffa?

      E mi vuole dire, già che ho l'opportunità di essere illuminato da Lei, cosa c'è di "socialdemocratico" in un sistema dove il banchiere centrale europeo detta indirizzi politici ai governi tramite (ricattatorie) lettere informali? E, già che c'è, mi dica anche cosa c'è di "europeo" in tutto questo, perché nei trattati non mi sembra di vedere legittimato niente del genere.

      A proposito di movimenti cripto-fascisti. Non so se si è accorto che usano, come bandiera, quello stesso, identico, genere di anti-stato, anti-politica ed anti-parlamentarismo sbandierato da Renzi per aumentare il proprio consenso. E questo tacendo sul comportamento di una "sinistrissima" presidente della Camera che, sotto molti aspetti, si adatta più ad una Camera dei fasci che all'assemblea legislativa di un parlamento repubblicano......

      Ma, come Lei giustamente dice, tralasciamo i risvolti della (sua, ed è parecchia!) confusione mentale e passiamo ad argomenti più elevati.
      Vede, spodestare il PD, come dice lei, è facilissimo. Basta sorpassarlo a sinistra! E' quello che fa il cripto-fascista Grillo, è quello che fanno Berlusconi, Tremonti e Brunetta, è quello che fa Salvini. Ma anche in passato è stato così. Giusto a titolo di esempio, mi ricordo, nei primi anni '90, di un dibattito tra Veltroni e Fini. Lo seguii in TV. Il primo parlava solo di "mercati", il secondo di "gente". Il risultato delle elezioni del 1994 se lo ricorda, no? Credo non serva aggiungere altro.

      Elimina
    2. Prova a rileggere i tuoi commenti e non ho (quasi) alcun dubbio che capirai....

      Elimina
    3. Forse perchè la politica non è una scienza esatta?
      Al comtrario, è una scienza esatta l'econometria degli interessi di bottega.

      Elimina
    4. Affinchè ciò accada bisogna prima superare delle difficoltà.

      Elimina
    5. Perché appena ti sposti a sinistra del PD (e ci vuole veramente poco) iniziano a strillare che sei finito a destra (e che sei qualunquista e cripto-fascista).... avrà a che fare col le geometrie non euclidee, in effetti ci troviamo sulla superficie di una "palla" gigantesca, e la sinistra di un qualunque punto è la destra di un altro.... per il resto appena ho tempo parliamo non solo della scissione dell'atomo, ma nache di quella delle particelle elementari, insomma il fantastico mondo dei quark

      Elimina
    6. I gatti non rizzano la gobba: inarcano la schiena.

      Dopo l'abbreviazione "Prof" ci vuole il punto; tra "me l'aspettavo" e "diventerò famoso" non ci va la virgola ma i due punti; dopo "il M5S"
      e "ritenendo" ci vuole una virgola.

      E mi fermo perché sono stanco di leggere cose così "grossier".

      La mancanza di proprietà nell'esprimersi palesa la sciatteria dell'individuo: complimenti, Yanez!

      Complimenti anche per l'immancabile "benaltrismo".

      Elimina
    7. Io un'idea me la sono fatta caro Yanez. C'è più di una causa.

      1) C'è uno zoccolo duro che vota PD perchè è de sinistra per definizione. E fanno cose di sinistra per definizione. C'è poco da discutere.
      2) Molti votano PD perchè se no Berlusconi... (che adesso sta diventando voto PD se no Grillo...)
      3) Molti votano PD perchè l'Europa c'ha portato la pace e l'€ c'ha salvato dal rischio Argentina (questo è un virus inoculato endovena negli anni ed ora è difficlie da combattere)
      4) C'è una base PD che amministra comuni (piccoli e grandi e magari amminsitra anche bene) facendo effettivamente politiche di sinistra (o almeno facendo percepire alla gentie di fare politiche di sinistra), magari anche aggiustando quei piccoli effetti collaterali delle politiche nazionali (vedi l'attenzione al sociale, le mense caritas, i centri di accoglienza, i bonus e le carte acqusti per i poveri...), anche se poi ora che i fondi scarseggiano hanno problemi anche gestire il sociale a livello locale.
      5) anche quelli che potrebbero mirare a riempire lo spazio a sinistra non sono altro che una corrente esterna al PD e che (al limite) se non si riesce a governare insieme a livello nazionale si può sempre rimediare qualche accordo e qualche poltrona a livello locale (dalla Regione in giù è tutto buono). Su questo punto forse l'arrivo del M5S ha un po' sparigliato le carte.

      Sempre tuo,

      Tremal Naik

      Elimina
    8. @Peter
      Forse sarà per questo che si danno tanto da fare con la legge elettorale? Per evitare che qualche partito emerga rispetto alle due granitiche coalizioni orwelliane?
      La domanda è. Cosa accadrà dopo l'implosione (e poi esplosione) del PD?
      C'è da dire che il PD gode di una sorta di cappa mediatica (o scudo spaziale) che lo protegge, e che la vera "base" del PD al momento è questa... loro però non stanno sotto questa cappa, e quando cominceranno a capire che quella cappa non è per loro, allora beh... ce ne staremo tutti con il sorriso sulle labbra a goderci lo spettacolo, pur nella tragicità degli eventi.

      Elimina
    9. Forse perchè i piddini sono come te?

      Elimina
    10. Carissimi,
      se il Prof me lo permetterà, dopo che vi sarete sfogati risponderò a tutti (con un unico commento)

      Elimina
    11. Bisogna stare attenti ai criptofascisti, ma soprattutto ai fascisti criptopentastellati. Loro sì che fanno paura, passano il tempo vestiti di nero a picchiare ogni cosa. Nulla sfugge alla loro foga di fascisti, perché si sa che i fascisti hanno passato vent'anni a picchiare ogni cosa avessero vicino (porcellane, vasellame, arbusti ecc), a velocità doppia (come si vede nei video d'epoca). Sotto sotto i criptopentastellati sono dei Galeazzo Ciano che ambiscono a dimezzarsi lo stipendio e votare ogni decreto sul web.

      Elimina
    12. @ Marco Calabro'

      Il tuo punto n. 4 mi ha fatto venire in mente una lettura di Gramsci che feci anni fa ai tempi del liceo ( non ricordo esattamente quale sono passati molti anni).
      In quel testo Gramsci sosteneva che esiste una netta distinzione tra l'amore per il popolo e l'amore per la giustizia. In sintesi Gramsci sosteneva che ridurre l'azione politica in campo socio economico a una semplice opera di assistenza solidaristica era un atteggiamento profondamente reazionario. Sebbene queste iniziative possano essere coperte sotto uno strumentale e generico "amore per il popolo" esse nascondono la precisa volontà di perpetuare le ingiustizie che portano le classi subalterne a una condizione di quasi indigenza. E ' proprio perché si vogliono garantire gli interessi dei potenti e degli sfruttatori da un lato che è necessario mostrarsi "amorevoli verso i poveri" dall'altro. La carità non mira affatto a rimuovere le cause dell'ingiustizia bensi' a perpetuarle...
      Per Gramsci un'autentica forza di sinistra, dunque, non deve limitarsi a promuovere la carità verso i poveri ma deve affrontare con coraggio e decisione le cause della povertà: ovvero la lotta classista dei ceti borghesi contro quelli proletari.
      Tornando ai giorni nostri, il PD ( ovvero i nipotini di Gramsci) si mostrano amorevoli verso tutti, verso i diversi, verso i gay, verso le "donne", verso gli immigrati, verso i poveri...tante parole caritatevoli, tante iniziative solidali...un mare di "politicamente corretto" . La "carità" dei nipotini somiglia sinistramente a quella descritta dal Nonno...

      Elimina
    13. Ahahaha, sei un piddino vero, l'essenza vera..
      Fai le equazioni del piddino, parli come un piddino hai l'umorismo del piddino e si capisce bene che la tua non è malafede, no no è proprio ottusa genuinità.

      Tu sei la risposta alla tua stessa domanda e il tuo ragionamento ne è il succo: se non vi è altro attore in quello spazio, significa che quell'attore è quello spazio, cioè, il pd è la sinistra perché è l'unica forza che la occupa.

      Tu miri alla segreteria, non nasconderlo.

      Elimina
    14. Peter, il tuo modo di scrivere denota una tale ignoranza, che non puoi aver letto molto nella tua vita. Mi chiedo come tu possa definirti consapevolmente di sinistra. Avere coscienza di una posizione politica significa almeno averla approfondita attraverso la lettura, non assorbirla negli slogan di partito. Tu sembri fermo solo a questo.

      Elimina
    15. PEEEEETEEEER TE AMO!
      TE VOJO SPOSA'
      attendo la tua dotta spiegazione dell'arcano come la principessa nella torre aspetta il suo principe azzurro.
      libberece tu!
      PS - lo sai che attendere non è aspettare, sì? non mi deludere.

      Elimina
    16. Ma veramente c'è così tanta gente pronta a perdere il suo tempo per rispondere a un provocatore come Peter Yanez?!? Io ne ho sentite di idiozie negli ultimi tempi, ma un essere umano non può pensare davvero le cose che lui va ragliando (perché "dire" o "scrivere" non sono adeguati a cotanto "ingegno"). Per me è un Paolini del web, non può esserci altra spiegazione, e pertanto credo che l'unica reazione possibile sia l'indifferenza.

      Elimina
    17. @ Forza Roma
      Un po' di divertimento ogni tanto non guasta :-)

      Elimina
    18. Caro Peter, le tue osservazioni mi riportano ad un dubbio amletico interiore (non interno!) sul quale mi tormento da mesi: ma non capire un 'zzo è una disgrazia o una colpa?! Ovvero la Natura è Matrigna oppure la colpa è dei suoi figli che non si applicano a sufficienza? Ai posteri...

      Elimina
    19. essere ciuccio non è una colpa

      essere ciuccio e presuntuoso è una colpa

      Elimina
    20. Carissimo..in effetti peter il tuo argomentare non fa una grinza,due parole ma sincere e "reali"sopratutto,per la realta non servono tanti voli pindarici.Si dibatteva per esempio quanto possa far male troppa nutella,eppure e' bastata una risposta semplice:e allora perche i bambini la mangiano sorridendo dalla goduria?E' sorprendente quanto a volte basti poco per la verita',nemmeno l'impegno che anzi e' contro producente.Anche Mughini diceva che l'opposizione non serve.Anzi e' facile che sia quella,criptofascista pseudo resistenza al nulla che causa i problemi.In effetti,sei molto rivalutato Peter,ci si diverte anche,strappi sorrisi.

      Elimina
  13. "Dire la verità, come diceva Beniamino Andreatta, è la cosa più sovversiva che ci sia, soprattutto in un paese che negli ultimi vent'anni si è abituato alle favole..."

    Paola De Micheli, ex comitato elettorale bersaniano e saldamente all'ala sinistra del Pd (e ho detto tutto).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. famm vuen piasé, lassa sta' l' Andreatta che con tutte le maledizioni che ha ricevuto, dovrà cuocere nelle fiamme almeno fino a quando non verrà cancellata la sua legge di separazione tra Tesoro e Banca d'Italia.
      Inoltre la frase citata è stata detta da decine di personaggi più o meno illustri tra i quali l'industriale Henry Ford

      Elimina
  14. 184 minuti di applausi!!!
    a 2:19:30
    http://www.la7.it/piazzapulita/rivedila7/il-sovversivo-04-02-2014-125987

    RispondiElimina
  15. L' inversione magnetica dei polli terrestri è una realtà.

    la goduria al minuto 2h19'40"
    http://www.la7.it/piazzapulita/rivedila7/il-sovversivo-04-02-2014-125987

    RispondiElimina
  16. A quest'ora mi tocca cercare e guardare il video, mannaggia.
    Meravigliosa.
    Domani sarà un risveglio di anticipata primavera.

    GIORGIA ON MY MIND...forever!

    RispondiElimina
  17. Giorgia Meloni ha detto cose "oneste".
    La Micheli me pare de la galassia "Intesa"

    RispondiElimina
  18. X: "padre ho peccato!"

    Don Y: "mi dica figliuolo"

    X: "ieri ho visto Ballarò, ..., si lo so..., e Aurelio Regina, vice presidente di confindustria, ha detto che non si può uscire dall'euro perché secondo i "loro studi" l'Italia perderebbe il 25% del PIL, ... essendo un paese che non ha materie prime...
    ... Che posso fare... padre? ... la tentazione della carne è forte..."

    Don Y: "figliuolo, ... ma porca di quella miseria...!"


    RispondiElimina
  19. le rose nere esistono costano un botto,dal settore autotrasporto sempre peggio,quello che stanno facendo all'elettrolux nel settore dei servizi e autotrasporto sono anni che succede come mai la sinistra e il sindacato non hanno strillato ?forse da una parte si mangia e da un'altra parte no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché gli schizzi di sangue, se il grembiule é rosso si notano di meno.

      Elimina
  20. Signori, la Micheli era ai vertici dell'organizzazione della campagna elettoriale di Bersani.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Paola_De_Micheli
    leggetelo, e troverete il ritratto classico di un componente di livello medio alto del complesso militare-industriale-bancario del PD delle cosiddette regioni rosse.
    Per loro l'€uropa non è soltanto ideologia, ma base del potere che detengono.
    Per essere più a sinistra di uno qualsiasi di costoro basta poco, e la Meloni ha giustamente affondato il colpo: mia moglie è rimasta estasiata (da napoletana, al suo arrivo in Toscana ebbe a che fare con la periferia del sistema di potere PDdino e constatò che quella roba a casa sua si chiamava camorra...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e vai con la seconda olaaaaaa

      i miei saluti alla signora napoletana

      Elimina
    2. Genitle @Lettore Occasionale,
      da abitante della regione Toscana, mi permetto di dissentire, qui c'è la Massoneria(tm). Diamo ad ogni Mafia il suo nome.
      Se poi volesse avere rigurgiti di livello superiore, consiglio un giro nella città di Siena: non perchè questa non abbia opere d'arte da ammirare, ma perchè si raggiunge un livello tale di compenetrazione partito-economia da rimanere allibiti.
      Penso sia come il concetto della trinità.

      Elimina
    3. Egregio Ziguli, le vicende senesi sono note anche piu' verso il mare. E se vogliamo andare a cercare "associazioni" di un certo tipo (certo non imponenti come il caso senese), suggerisco di andare a cercare il trait d'union che lega Giuliano Amato, la ministra Carrozza, e svariati consulenti della presidenza del consiglio e del presidente della regione.....

      Elimina
  21. Chi di CV ferisce, di CV dovrebbe anche perire (o no?)

    Da Wikipedia (Paola De Micheli)

    "È stata presidente dell'Agridoro soc. coop. a r.l dall'ottobre 1998 fino all'ottobre 2003, poco prima che per lo stato di insolvenza in cui si trovava la cooperativa, ne venisse decretata la liquidazione coatta amministrativa".

    Dati i brillanti risultati conseguiti come manager:

    "L'esperienza politica maturata la porta, con l'inizio della segreteria di Pier Luigi Bersani a far parte del dipartimento di Economia del Partito Democratico, coordinato da Stefano Fassina, ricoprendo nello specifico il ruolo di responsabile nazionale delle Piccole e Medie Imprese".

    Purtroppo, al contrario di ciò che diceva un altro che si suicidò a causa delle"politiche sbagliate", Omnis stultitia (non) laborat (solum) fastidio sui

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusate, forse non avete capito. Sul dizionario della lingua piddina alla voce "conflitto di interessi" c'è scritto "Berlusconi". Punto. Quello è IL conflitto d'interessi, l'UNICO conflitto di interessi. Chiaro, no? Le favolette servono anche a non far capire agli elettori quanto sei marcio...

      Elimina
    2. Vivendo a Bologna, so bene quale sia l'unico conflitto di interesse. Ne discussi anche con una Carneade locale, che fu portavoce di una nota marca di salumi, a proposito di alcune operazioni immobiliari alquanto discutibili portate a termine da queste parti da una certa compagnia assicurativa. Ma convenimmo (almeno lei convenne) che il vero CDI poteva riguardare solo Milano 3.
      In questo caso, però, parlavo solo del CV relativo ad una certa carica), anche perchè, per far fallire delle cooperative rosse dalle nostre parti, bisogna proprio impegnarsi. E, dato l'impegno, chi meglio di lei poteva essere incaricato a ricoprire l'incarico di "responsabile nazionale delle piccole e medie imprese"?

      Elimina
    3. Do ut des e ricatti incrociati, in pratica la storia della Seconda Repubblica.

      Ad esempio si potrebbe scrivere a lungo sui regali elargiti dagli ex-Pc ai rentiers delle concessionarie autostradali, generosi finanziatori di partito e relative fondazioni, che dalle privatizzazioni selvagge degli anni '90 fino alle più recenti folli rivalutazioni delle loro quote societarie (cedute a enti locali, come nel caso della Provincia di Milano) hanno incassato soldi a palate per poi riciclarsi finanzieri. Probabilmente nulla di illecito, fatto sta che un'altra delle categorie al riparo dalla concorrenza estera, che dall'"eurone" ci hanno solo guadagnato, la troviamo in rapporti molto stretti con il Pd.

      Il che spiega perfettamente perché I conflitti di interesse non sono mai stati risolti da una legge in materia, nemmeno quando il csx ha governato questo paese. Almeno B. una legge sui conflitti di interesse l'ha fatta (la Frattini del 2004): certo vergognosa, uno sputo nell'occhio del diritto, sostanzialmente inutile. Ma l'ha fatta cazzo!

      "Noi la legge l'abbiamo fatta, voi ce l'avevate nel programma e cosa avete fatto invece?", ripetevano al tempo i berluscloni.

      Si son fatti gli affari loro, l'unica specialità in cui continuano a eccellere.

      Elimina
  22. 'Il Tesoro e la Banca d'Inghilterra credono ancora (o per lo meno credevano fino a un paio di settimane fa) che nella vita economica quotidiana accadano veramente le cose che si dicono nella teoria della libera concorrenza e della mobilità del capitale e del lavoro'
    J. M. Keynes, Sono un liberale?, 1925

    RispondiElimina
  23. Certo che anche lei Prof. per aumentare l'odiens (per i meno colti si pronuncia cosi) usa mezzucci da rivista pattinata (t+ o t-). Coinvolgere fuoriclasse so' bboni tutti.
    A Pite, fatte pagà che sei già famoso.

    RispondiElimina
  24. @Marco Calabrò
    Peter Yanez è qua perché politicamente represso e quindi viene per provocare il prof (e noi).
    e attenzione, mica è detto che si sbagli (ovvero che l'euro crolli nei prossimi cento anni, basta vedere il sud d'italia)!
    solo che uno che appoggia un regime dispotico, basato sulla violenza (non tanto fisica per ora, seppure non sono teneri e la repressione aumenterà di mese in mese, ma psicologicamente parlando è devastante) e che perpetua la sua politica di fondo con crimini contro l'umanità non ha il mio rispetto.
    perché sia chiaro, per opportunità (siamo soli e dobbiamo campare o no?) capisco tutto ma basta chiarirlo subito.

    Alle obiezioni che esistano progetti di più ampia veduta rispondo sempre: "sai, Rocco è meglio di te e quindi nel progetto di ampia veduta del Vs rapporto, fatti ciullare la moglie da lui, vedrai come godrà meglio e sarà più soddisfatta".
    In questa visione insomma, nel 99% non ci si rende conto che l'equivalente è farsi ciullare la partner (pensando che si ciullino quelle degli altri e non la propria..).

    RispondiElimina
  25. Va beh... Io vivo da 25 anni in Emilia ed il tessuto omni-pervasivo affaristico-clienterale del sistema "partito cooperativa ente pubblico" - col famoso "mutualismo" ammazza concorrenza e la cinghia di trasmissione a variazione continua sindacale - lo conosco benissimo...

    La carriera dell'apparatčik periferico è sempre, più o meno, la stessa: tessera, lavoro in sezione o come quadro in cooperativa - Comune-Provincia-Regione--- Parlamento... La selezione, ovviamente, è inversamente proporzionale alle reali capacità del candidato :D
    Questa Meloni è sicuramente l'ultima gemma di una fulgida progenie.

    RispondiElimina
  26. Tanto per farsi del male... ore 21.39 Mosca (la piddina, non la città)...
    http://www.polisblog.it/post/201943/ballaro-puntata-4-febbraio-2014-diretta

    RispondiElimina
  27. National Geographic: il meraviglioso mondo dei mammiferi marini
    Il lamantino è detto anche “mucca del mare”, e la sua andatura languida conferma questo paragone. Nonostante il suo corpo massiccio, gli occhiali trasparenti calati sul naso, nonostante abbia ricoperto cariche politiche ed economiche importanti
    e sia stato Presidente del consiglio per ben due volte tuttavia il mammifero nuota aggraziato nei fiumi e nelle acque costiere. Usando come propulsore insieme alla sua forte coda anche le sue competenze economiche e monetarie, il lamantino si muove bene generalmente a una velocità di 8 km l’ora.

    Questi mammiferi acquatici sono generalmente avvistati soli, in coppia o in piccoli gruppi di non più di una mezza dozzina di individui, e sono ben riconoscibili dallo sguardo curioso, intelligente e perspicace

    I lamantini non escono mai dall’acqua ma, come tutti i mammiferi marini, devono risalire in superficie per respirare. Esistono tre specie di lamantino, caratterizzate principalmente dal proprio habitat. Una popolazione vive nella costa orientale dell’Emilia Romagna, lungo il tratto che va da Modena a Bologna. Altre specie popolano il Rio Grande del Tevere e i fiumi e la costa occidentali della Toscana.

    Il lamantino nasce sott’acqua, per questo non riesce a sopravvivere a lungo sulla superficie terrestre a contatto soprattutto con altri esseri viventi, soprattutto umani. I capi devono aiutare i piccoli a salire in superficie per fare il primo respiro, ma in genere i neonati riescono a nuotare da soli un’ora dopo il parto e così svezzati si avventurano tra le meraviglie dei palazzi del potere.
    I piccoli bevono il latte delle loro madri, ma gli adulti sono voraci consumatori di vegetali, mozzarelle di bufala, tangenti gnam gnam, piatti tipici di molti comuni e regioni italiane in gran quantità.

    Un lamantino può consumare l’equivalente di un decimo del suo cospicuo peso in appena 24 ore, 20 punti percentuali del comparto industriale del suo paese
    in pochi anni e 10 decimi del suo consenso elettorale in pochi secondi.

    Oggi il lamantino è un animale a rischio di estinzione. Nonostante le leggi per la sua tutela, la specie è ancora esposta a varie minacce. Spesso questi delicati animali vengono colpiti accidentalmente da barche a motore in acque sempre più affollate, e a volte restano impigliati nelle reti da pesca. Altre volte vengono colpiti dalla loro stessa stupidità o dalla crisi dell’euro, che loro stessi non hanno ancora compreso cosa diavolo sia, se un’arma che minaccia la loro stessa esistenza, o una semplice monetina che hanno intravisto sul fondo del mare, lanciata da qualche numismatico pazzo, disperso nell’ambiente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. T'è piaciuto il lamantino, eh? Solo che qui questo commento non c'entra una sega, perché del lamantino parlavo nel post precedente... Però è un commento molto appropriato.

      Elimina
  28. Profe, non disprezzi troppo gli anni '70, non fosse che per il fatto che allora c'era la lira (e Mao tse-tung, almeno fino al '76, era ancora vivo).
    Ps. Tra il miliardo di cose che non perdono al Pds-Ds-Pd, una è che 'sti nani hanno fatto sembrare un gigante la Meloni.

    RispondiElimina
  29. Napolitano arriva ora: “L’austerità non regge”

    INTERVENENDO AL PARLAMENTO EUROPEO IL CAPO DELLO STATO CONTRO LE POLITICHE DEI TAGLI. LA LEGA CONTESTA IN AULA

    di Giampiero Gramaglia sul Fatto Quotdiano

    La giornata europea a 360 gradi del presidente Napolitano, comincia da Spinelli e con Spinelli si chiude. In mezzo, parole, applausi, polemiche. Qui, a Strasburgo, trent’anni fa, il 14 febbraio 1984, il Parlamento europeo approvava a larga maggioranza il progetto di Trattato per l’Unione europea voluto da Altiero Spinelli: un documento visionario, come lo era stato il Manifesto di Ventotene, perché quell’Europa era solo una somma di Comunità ancora alle prese con il problema britannico.
    IL PRESIDENTE MANCA da Strasburgo dal 2007. Ci torna alla fine di una legislatura di crisi, forse la più travagliata dell’Assemblea comunitaria, guardando al voto di maggio e al semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Ue, nel secondo semestre 2014. Napolitano porta un messaggio di discontinuità per l’Europa e un auspicio di continuità per l’Italia: discontinuità perché il 2014 dell’Unione deve essere l’anno dello spartiacque tra rigore e crescita, tra priorità ai conti in ordine e priorità ai posti di lavoro; continuità perché in Italia, dove – dice – i segnali di ripresa sono indiscutibili”, il governo non subirà contraccolpi dalle elezioni europee.
    L’Europa – esordisce il presidente – affronta il “momento della verità”: “Non regge più la politica dell’austerità a ogni costo”. Parole dette dall’uomo che, nel giro di 28 mesi, ha scelto per l’Italia due premier, Monti e Letta, la cui azione non è stata capace d’innescare crescita e, soprattutto, occupazione.
    Parlando all’Assemblea in plenaria – la penultima della legislatura – e poi dialogando con testimoni del progetto spinelliano, Napolitano osserva che l'Ue ha dovuto “fronteggiare le sfide più importanti della sua storia”: quella iniziata nel 2008 è una crisi diversa, “strutturale”, ma che “riguarda la capacità di crescita, il funzionamento delle istituzioni e il consenso dei cittadini”. Ora, c’è bisogno di “rompere il circolo vizioso di questa Europa intrappolata”. Il presidente depreca “l’agitazione distruttiva contro l’euro e contro l’Europa” di “un’immaginaria altra Europa” destinata a “nascere sulle rovine di questa”; e sottolinea come “l’euro sia un’innovazione di valore storico, ma rimasta per troppi anni monca”. A questo punto alcuni eurodeputati, tra cui i leghisti Matteo Salvini e Mario Borghezio, sciorinano manifesti con la scritta “Basta euro”. I contestatori vengono a loro volta contestati da altri deputati e, per qualche momento, il clima evoca quello del Parlamento italiano. Napolitano valuta “modeste” le proteste. Salvini replica: “Vada a fare un giro senza scorta al Nord...”.
    IL PRESIDENTE dell’Assemblea Schulz colloca Napolitano “nel solco di De Gasperi e Spinelli”. Napolitano vede l’Unione a un bivio: “Condizione decisiva del successo” del progetto europeista “è una nuova, più forte e decisa volontà politica comune, capace di dare ai cittadini le ragioni storiche e le nuove motivazioni” dell’integrazione. C’è il pericolo di una “irresponsabilità demagogica”, che, nel voto di maggio, può tradursi in una marea di suffragi euroscettici e populisti. Nel ricordo di Spinelli, il presidente prospetta il rilancio di un progetto “federale”. Manca, però, oggi “la vista lunga in troppi leader europei”, inconsapevoli “del declino che minaccia l’Unione”.



    RispondiElimina
  30. Napolitano sa, sa tutto, lo sa meglio di me, e da molto molto prima di me, e noi sappiamo che lui sa.
    Lo sapeva anche quando già regalato Monti, il fiscal compact, il pareggio di bilancio etc etc

    E adesso, perchè parla?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché chi nasce quadrato non può morire tondo ... cioè, perché se è una vita che menti (con poche lodevoli eccezioni, vedi Il Libro), non puoi cominciare a dire la verità quando sei vicino (o lontano, come si augura il maestro) alla fine. Per chi crede (e anche per gli altri...) è uno dei purtroppo numerosi casi della fine dell'empio ... P.s.: ovviamente, è sempre possibile una conversione, che si augura a TUTTI, compreso al vecchio malvissuto ...

      Elimina
    2. Forse perché a maggio si vota.

      Elimina
    3. Esatto, a maggio si vota, e se il tavolo non c'è si prova almeno ad agitare i pugni in aria, con tale efficacia che non mi pare proprio che qualcuno dall'altra parte del Reno se lo sia filato minimamente....

      Elimina
    4. Niente di nuovo: le parole di Napolitano riprendono fedelmente la nuova idiozia piddina: sì all'euro, no all'austerità! Ovviamente chi ha letto il prof sa bene che le due cose sono correlate e dipendono l'una dall'altra, perciò non mi sembra il caso neanche di discuterne. Piuttosto trovo interessante che il Pud€ stia mobilitando le truppe cammellate in vista della europee...mi sa tanto che i sondaggi non stanno prospettando buone notizie per loro...

      Elimina
  31. Che tristezza: un presidente della Repubblica begging for mercy...senza parole.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non voglio assolutamente portare rogne a questo blog ( al proprietario in primis ) ma... perché stupirsi? Ecce homo, cosa si vuol pretendere da un un uomo che in uno dei momenti più fulgidi della sua carriera - responsabile Cultura del PCI - scagliava strali avvelenati contro gli americani all'indomani dello sbarco sulla Luna? E che l'anno dopo - siamo nel 1970 - arringava i giovani con l'immancabile inno al Soviet Supremo?
      «La figura di Lenin, teorico e artefice della prima grande rivoluzione socialista, è oggi, per i giovani che si schierano contro il capitalismo, un luminoso punto di riferimento». Giorgio Napolitano aveva, in quegli anni, ben superato l'eta della ragione. Non si può pretendere che a 50 anni uno non abbia ancora capito la reale "portata" dei bignamini storico-filosofici che s'inculcano agli adolescenti imberbi , dai. Non puoi andare a Bucarest a trovare Dracula - nel 1975 - e berci quella tuică avariata che ti propina convinto, in fede, che sia un Negroni... ripeto, aveva all'epoca 50 anni... e ho detto tutto.

      Elimina
  32. @Diego
    per questo motivo il programma del M5S fa acqua da tutte le parti e sempre per questo motivo non rappresentano (salvo intoppi di percorso) un reale problema a questo processo elitario.
    Ad esempio il reddito di cittadinanza ha questi connotati volto a favorire la sussistenza (perché la penso in questi termini) del potere e ammorbidire la società (rendendola meno violenta verso le istituzioni che non sono più tali).
    Di converso si cerca di instaurare un odio sociale (giovani contro vecchi, precari contro tenure e così via) perché così la gente si "distrae" (nel senso che non punta a loro).

    ALCUNE CONSIDERAZIONI PERSONALI.
    anni fa avevo osservato, da amante dello sport americano, che gli atleti erano molto solidali con i meno abbienti e mi chiedevo il perché (visto che da noi queste cose erano rarissime e cmq circoscritte e non pubblicizzate).
    La risposta me la sono data così: disuguaglianza e specchietto per le allodole.
    la stessa cosa sta succedendo da noi

    RispondiElimina
  33. NAPOLITANO/ Imporre il Fiscal compact, cioè 50 miliardi l’anno di tagli per vent’anni, senza accompagnarlo con una politica espansiva da parte dei paesi che possono farlo, vuol dire soffocare nella culla ogni possibilità di risanamento e di ripresa

    Riguardo il discorso di Giorgio Napolitano ha lanciato a Strasburgo … cominciamo dal concreto, la crisi e l’austerità. Per superare l’ossessione rigorista senza ricadere nella sindrome della cicala, non si tratta di mettere in campo un ricettario accurato di misure da prendere, ma di recuperare la fiducia reciproca e concordare le politiche economiche.

    Tutte, quelle dei paesi in deficit e quelle dei paesi in attivo, quelle dei forti come quelle dei deboli. È il contrario di quel che si è fatto nel fatidico 2011 in cui l’euro stava per saltare. Perché allora la crisi è stata tamponata con l’imposizione da parte della Germania della stessa ricetta a paesi che avevano bisogno di un mix di pillole diverse, adeguate alla propria diversa sintomatologia. Il risultato è che l’area euro è precipitata nella deflazione dei prezzi e nella stagnazione dei redditi.

    Da quel momento l’Europa s’è allontanata dal sogno spinelliano modellato sul federalismo all’americana. Gli Stati Uniti hanno lasciato il passo agli Imperi Centrali, il consiglio dei capi di stati e di governo è diventato come la Dieta di Ratisbona dove i principi venivano premiati o puniti dall’Imperatore.

    Pochi ricordano che nel 2011 caddero ben cinque governi (Irlanda, Portogallo, Grecia, Italia e Spagna), tutti quelli che non avevano ancora ingoiato l’amara medicina. Un europeista che voglia rilanciare il grande sogno deve cominciare a riconoscere che allora è stato commesso un errore madornale.

    Del resto, come si sa, le decapitazioni a catena non bastarono a salvare l’euro, ci volle un cambio di passo radicale nella Banca centrale europea e, nell’estate del 2012, l’annuncio di Mario Draghi che la Bce avrebbe stroncato con tutte le sue forze ogni attacco speculativo alla moneta unica.

    Si dice che senza la svolta verso l’austerità generalizzata la banca centrale non sarebbe stata credibile. Invece, è esattamente l’opposto: nessuna politica fiscale seria, rigorosa, duratura è realizzabile senza il sostegno coordinato della politica monetaria. L’idea di far giocare l’una contro l’altra s’è rivelata pericolosa e inefficace. “I paesi dell’area dell’euro sono stati indotti a usare il secondo decennio di vita dell’euro per disfare gli errori del primo”: lo ha detto Draghi, lo ha ricordato Napolitano.

    Dunque, il problema che l’Europa ha davanti in questo momento non è ridurre ancora la sovranità nazionale, devolvere altri spazi di politica economica a istituzioni più alte, ma ritrovare la volontà di collaborare insieme. I tedeschi non intendono mettere in comune i debiti degli altri paesi, ma non vogliono nemmeno seguire la via della crescita. Se l’Italia deve abbattere il proprio debito, riformare il mercato del lavoro e tornare a crescere, c’è bisogno che la Germania aumenti la domanda interna, riduca l’attivo ormai mostruoso (ben superiore a quello cinese in rapporto al prodotto lordo) e comperi più merci italiane.

    Imporre il Fiscal compact, cioè 50 miliardi l’anno di tagli per vent’anni, senza accompagnarlo con una politica espansiva da parte dei paesi che possono farlo, vuol dire soffocare nella culla ogni possibilità di risanamento e di ripresa. Questo è un punto fondamentale per i popoli del sud, ma anche per quelli del nord, perché ormai è chiaro che la trappola della deflazione scatta per tutti.

    RispondiElimina
  34. L'Italia cancella l'arte dalle scuole, è definitivo

    La Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati dice no alla reintegrazione delle materie artistiche nelle scuole italiane. Il Paese, spiega, non è in grado di sostenerne la spesa.

    È ormai definitiva la decisione del Ministero dell'Istruzione di tagliare ed eliminare le ore dedicate alle materie artistiche negli istituti italiani. Mai più, nelle nostro Paese, si insegnerà "la grande Bellezza". Il rifiuto della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione manda infatti in frantumi i sogni e le speranze di Maria Chiara Carrozza, attuale ministro dell'Istruzione, che aveva sottoposto alla Commissione il caso. Le 15 mila firme raccolte, tra cui quelle di molti insigni esponenti della cultura italiana, e il supporto di Massimo Bray, ministro dei Beni e delle Attività Culturali, evidentemente, non sono bastati e la Commissione ha bocciato la proposta.

    Un massacro intellettuale, è il caso di dire, che ha avuto inizio nel 2008, quando la riforma del sistema scolastico, operata dall'allora ministro Mariastella Gelmini, diede inizio alla graduale eliminazione e riduzione delle materie artistiche nelle scuole italiane, poi completata nel 2010. La Gelmini, di fatto, ha cancellato gli istituti d'arte, eliminato le discipline artistiche dai bienni dei Licei classici e linguistici, ridotto le materie nei Licei artistici e cancellato la Storia dell'arte dagli istituti professionali, dove, come scrive Tomaso Montanari, "sarà possibile diplomarsi in Moda, Grafica e Turismo senza sapere chi sono Giotto, Leonardo o Michelangelo".

    Un gesto che fa impallidire soprattutto perché lo studio dell'arte, introdotto in Italia dalla riforma Gentile nel 1923, è sempre stato ammirato dalle altre nazioni europee che, al modello italiano, si sono ispirate solo in epoca recente. In Francia, nel 2008, ad esempio, Sarkozy ha reso obbligatorio l'insegnamento dell'arte nelle scuole elementari, un progetto da lungo tempo accarezzato anche qui da noi, ma mai concretizzato, a dimostrazione dell'enorme divario che esiste in Italia tra le istituzioni e i cittadini. …

    Un controsenso o, piuttosto, un suicidio. Stiamo infatti custodendo e valorizzando, con un enorme dispendio di risorse, il capitale storico-artistico più prezioso del mondo e al contempo formando i cittadini che lo dilapideranno. Cos'altro aspettarci dall'inevitabile diseducazione delle future generazioni? Stiamo per consegnare nelle mani di un popolo devastato dalla riforma Gelmini, incapace di distinguere una chiesa gotica da una barocca, un inestimabile patrimonio culturale. Un patrimonio che noi oggi, paradossalmente, con ingenti investimenti, cerchiamo di preservare proprio per quelle stesse generazioni che potrebbero, un domani, arrivare verosimilmente a distruggerlo.

    Cosa ne sarà delle bellezze e delle ricchezze dell'Italia? Difficile dirlo. Ciò che oggi rimane è solo il ricordo che tutti noi abbiamo dei tanti professori che, in un modo o nell'altro, cercarono di insegnarci la Bellezza attraverso le opere d'arte. Mai più, tra i banchi di scuola, risuoneranno i nomi di Giotto, Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, Van Gogh e Picasso. Se sapete chi sono ritenetevi fortunati, i vostri nipoti non potranno dire altrettanto.

    Che roba è questo? … E’ l’arte degli ignoranti !!!


    RispondiElimina
  35. Prof. se promette di non arrabbiarsi (uso la tecnica di Massimo) vorrei abusare del suo blog per segnalare che il 21 Febbraio abbiamo organizzato la presentazione del libro di Luciano Barra Caracciolo a Genova.

    Abbiamo organizzato la cosa in una eno-libreria. Ci siamo capiti...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai fatto bene a segnalarlo ma io il 21 sarò ancora in Francia. Verrò a Genova l'8.

      Elimina
  36. OT - I maggiori quotidiani riportano oggi questa notizia:
    http://www.ilgiornale.it/news/economia/adesso-corte-dei-conti-porta-agenzie-rating-tribunale-non-989254.html
    A me pare impossibile che un organo statale di controllo contabile possa aver mai concepito l'idea blasfema di conteggiare il patrimonio artistico, paesaggistico e culturale nazionale come forma di garanzia del debito estero Italiano.
    Possibile che non conoscano l'ABC del diritto?
    Questo abominio giuridico (se confermato) costituirebbe la classica 'pistola fumante' a riprova del successo del "capitalismo trionfante" (espressione usata da Diego Fusaro al convegno al Tempio di Adriano per esprimere il concetto che per poter riuscire a trionfare su scala planetaria il capitalismo ha prima di tutto bisogno che tutti si convincano che sia possibile assegnare un prezzo a tutto, poi di eliminare ogni entita' sovrana che ne possa contenere la sua espansione).
    Il valore puramente economico di un bene sappiamo bene che dipende dal flusso annuale di denaro generabile col possesso dello stesso, e che questo flusso risulta a sua volta soggetto alla legge della domanda e dell'offerta.
    Far passare implicitamente l'idea (come sembra abbia fatto in questa circostanza la Corte dei Conti) che si possa assegnare un prezzo al patrimonio artistico, paesaggistico e culturale significa IMHO spianare la strada alla cessione totale non solo della sovranita' nazionale, ma anche dello Stato Italiano stesso!
    Altro che svendita della Banca d'Italia!
    Ridurre stabilmente uno Stato Nazione al rango di debitore estero per effetto dell'adesione ad una immonda unione monetaria e' un delitto tutto sommato di natura 'solo' sociale ed economica (aumento della poverta' relativa e della diseguaglianza interna), aprire la strada alla liquidazione del patrimonio indisponibile dello Stato per effetto della eventuale liquidazione coatta (eterodiretta, come sappiamo bene, vista l'esperienza Greca) del nostro debito estero segnerebbe la fine dello Stato Nazione Italiano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ebbene sì, si iniziano ad unire i puntini...

      Un grande tedesco scrisse:

      “Tanto sappia chiunque lo desideri:
      questo biglietto vale mille corone.
      Gli sono pegno e garanzia sicura,
      innumeri ricchezze sepolte nell’Impero."
      (Faust, vv 6055-6058)

      Poi, altri tedeschi puntualizzarono:

      "It is true that a government bond can be the most secure and liquid title. This, however, is not due to a separation from property titles inside the economy. On the contrary, a state which issues debt titles issues property titles. They are underlaid with the entire property of its citizens. One could say that the state’s most powerful property title lies in its right to enforce all property within the society by executing its tax sovereignty."
      (G. Heinsohn, O. Steiger in J. Smithin, What is money?)

      In mancanza di sovranità monetaria, lo stato deve fnanziarsi come una azienda, mettendoi propri assets in garanzia.
      Tra questi assets si possono includere quelli di tutti noi.
      Quindi tutta la proprietà privata sotto la giurisdizione dello stato si può considerare "ipotecata" (per quella pubblica ca va sans dire)

      Il motivo di tanto accanimento contro l'Italia (la Grecia e il Portogallo erano solo dei "tiri di aggiustamento", per vedere le reazoni delle masse") è che questo paese è uno dei più ghiotti bocconi che vi siano al mondo.

      Secondo il Global Wealth Report del Credit Suisse del 2010: "Italy has some of the best data on wealth holdings of any country. In addition to official household balance sheet data it has a well-developed household wealth survey. It ranks among the countries with the highest levels of wealth in the world" (http://piketty.pse.ens.fr/fichiers/enseig/ecoineg/EcoIneg_fichiers/DaviesShorrocks2010(CSGlobalWealthReport).pdf)

      Il rapporto, ovviamente, parlava solo del patrimonio privato, non dell'eccellenza delle aziende, del valore immateriale dell' "italianità", universalmente apprezzata nel mondo e, soprattutto non del patrimonio artistico.

      Il patrimonio privato lo stanno spirando nella lotta di classe ascensionale; le aziende le stanno distruggendo o regalando. Quel che rimane degli assets economici dello stato verranno regalati a breve (compresa l'INPS). Ma quanto vale il patrimonio artistico "maggiore"? E quello minore (borghi che possono diventare Relais & Chateaux, ville che possono diventare resorts e gli esempi sarebbero innmerevoli). Quanto può valere Capri, ben valorizzata dalle sapienti mani del privato-bello?

      Purtroppo, non si fermeranno fino a che non avranno distrutto tutto quel che c'è e la gente sarà troppo stremata per opporsi
      E poi lo scandalo è bruciare i libri di Augias...

      Elimina
    2. Lo scandalo è scriverli. Ieri il poverino ha fatto una ben penosa figura su Twitter. Quanto fastidio questo perbenismo da due soldi al mazzo...

      Elimina
  37. Sinistra, destra, etichette "deformabili" a piacere; come dire: sei della Roma o della Lazio? Non c'e' niente da fare, l'Italiano non cambia.

    Esisitono solo persone oneste e disoneste intellettualmente, che si possono trovare in entrambi gli schieramenti. La Meloni e' intellettualmente onesta; i Boccia, Fassina, D'Alema, ecc. ecc., non lo sono (per me).

    L'essere di sinistra dalla fine della guerra e' stato sempre un fiore all'occhiello: se sei di sinistra sei "progressista", se sei di centro sei uno sporco prete, se sei di destra un fascista, ca va sans dire.

    Non se ne esce. Il braccio destro di Sandokan ama il PD che ci ha venduti, TUTTI, a chi sappiamo.

    Sto facendo un'indagine personale per conoscere chi in Europa va in pensione a 67 anni (ammesso che un INPS in bancarotta ci possa mai garantire la mitica pensione); per ora il risultato e': nessuno. Mi posso sbagliare ovviamente.

    Berlusconi non avrebbe mai osato mandare la gente in pensione a 67 anni; Maroni voleva innalzare con gradualita' tale soglia. Poi e' arrivato l'unto dai poteri forti, nominato senatore a vita, in modo del tutto trasparente, democratico, e direi plebiscitario, ed e' stato il MASSACRO SOCIALE, con la complicita' evidentissima del PD.

    Per me oggi il PD significa: poteri forti, eurocentrici, superstato, massacro dei diritti dei cittadini e dei lavoratori senza gradualita' e senza pieta' (la vicenda degli esodati e' grottesca). Le politiche sociali portate avanti dal PD, da ultimo da Lettino, hanno la consistenza di un QUARK o del LETTINO senza massa.

    Come fa un normodotato a considerare il PD un partito di sinistra lo sa Domine Iddio. Premetto : mai votato a sinistra nella mia vita e vista la situazione, mai lo faro', cosi', tanto per essere trasparenti.

    E finisco con una bestemmia da parte mia: e' piu' di sinistra un ex di Alleanza Nazionale di quelli del PD, senza alcun dubbio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Copio e incollo il suo intervento e lo firmo. D'accordo al 100%.
      Poi, già che ci siamo, due considerazioncelle per fare incazzare il tigrotto della piddinia (magari non solo lui):
      1) gli innominabili (i fascisti, per essere chiari) diversamente dai sinistri, pur con tutti i loro MOOOOOOOOOOLTI difetti e limiti - a cominciare dall'handicap fatale del sistema con "un uomo solo al comando", che ti porta alla rovina se questo "sbarella", come successe a Mussolini - gli innominabili, dicevo, non si sono mai vergognati di essere italiani. E anzi, molti degli antemarcia dimostrarono il loro amor patrio (che cosa demodé, o no?) con tre annetti di trincea... non proprio una passeggiata di salute;
      2) fra gli innominabili ce n'erano pure di quelli che - senza scomodare Keynes - avevano idee, e soprattutto adottarono politiche, favorevoli alle classi umili e di vero sviluppo del Paese.
      Fine.

      Elimina
    2. @Persil
      Sì, però non dimentichiamo che Monti quelle cose le ha fatte con i voti di tutti. Io non mi lascerei troppo distrarre dalla recitazione marginale di questo o quel solista, ciò che conta è il coro, e il coro tutto insieme ha decretato come sappiamo.

      Elimina
  38. Prof,
    pare che sia arrivato il momento di replicare ai gentili amici del blog che si sono presi la briga di commentare la mia intemerata (non risponderò a tutti per non alimentare inutili polemiche)

    Lorenzo Carnimeo, ragionando "a contrario", mi attribuisce, errando, l'idea che "il PD sia la sola vera alternativa di sinistra in questo Paese". Anche sandro c altrove fa lo stesso errore. In realtà la mia domanda scaturisce da un presupposto di segno contrario cioè che il PD, soprattutto dopo la deriva renziana, non sia e non possa diventare un'alternativa di sinistra e quindi mi sono chiesto e vi ho chiesto : perché è così difficile costruire a sinistra un soggetto politico in grado di spodestare il PD nonostante la sua evidente crisi d'identità ?

    La mia risposta è che questo passaggio è problematico perché non solo il PD ma la sinistra tutta è in una profonda crisi d'identità in quanto non sa metabolizzare il passato, non sa leggere il presente e non riesce ad immaginare un futuro realistico per il Paese

    Sotto questo profilo non ritengo sufficiente la spiegazione addotta da Tremal Naik perché è vero che c'è chi vota il PD a prescindere oppure "perchè se no Berlusconi..." oppure "voto PD se no Grillo..." oppure "perchè l'Europa c'ha portato la pace e l'€ c'ha salvato dal rischio Argentina" ecc. ecc. ma è altrettanto vero che in questi anni il PD ha perso milioni di voti e questo vuol dire che la base elettorale del PD non è un monolite immobile ma è soggetta a sollecitazioni che possono produrre fratture e abbandoni di notevoli proporzioni. Perdere 4 milioni di voti in pochi anni, 1/3 della propria base elettorale, è un evidente segno di debolezza strutturale.

    Il fatto è che nessuno a sinistra sembra capace di sfruttare questa debolezza strutturale (i voti in uscita dal PD si disperdono nel maremagnum dell'astensionismo oppure vengono attrattati dal buco nero del qualunquismo pentastellato) dipende, secondo me, dalla crisi d'identità di cui dicevo prima

    Quindi, cari amici, fate benissimo a criticare il PD, Renzi e tutto quello che volete ma la vostra proposta "de sinistra" quale sarebbe ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non esiste una proposta "de sinistra" e se esistesse, parafrasando il Guzzanti-Santone di Quelo: "la proposta è dentro di te epperò è sbagliata" :D
      http://www.youtube.com/watch?v=WGQ7JZRZ65M

      Elimina
    2. Giusto! Quegli elettori sono arrabbiatissimi perché non hanno ancora metabolizzato il passato. Non pensano ad altro dalla sera alla mattina! Si chiedono ancora perché l’ideologia di partito non abbia elaborato un nuovo comunismo europeo. Parlano tutti di come Renzi non riesca a incarnare pienamente i principi di Marx.

      Peter, non solo non leggi tanto, ma vivi sicuramente in una posizione privilegiata. Il PD ha bisogno solo di una cosa: empatia. Prima deve capire come quegli astenuti (e non solo) soffrono per la crisi economica. Poi deve prendere atto che il suo europeismo è un fallimento completo e studiare attentamente la realtà che l’euro ci ha lasciato: noi non siamo la Germania e non ci possiamo permettere la sua moneta o struttura economica. Infine prendere ogni decisione per risolvere questo disastro. In democrazia non puoi costringere una nazione intera a soffrire per adottare il tuo sistema economico senza pagarne le conseguenze elettorali.

      Questo è un principio universale. La realtà non perdona chi forza la realtà economica oltre i limiti. Di solito però il prezzo è pagato dagli epigoni e siamo già arrivati alla generazione dei quarantenni. Allacciamo le cinture.

      Elimina
    3. Com'è la prima legge della termodidattica?......cerca peter, cerca l'isola che non c'è. (e fatte na risata che aiuta le sinapsi:-)

      Elimina
    4. Mi permetto di proseguire (seriamente) se il Prof consente: a mio parere non ha senso aspettarsi ancora - dopo 93 anni! - una proposta "de sinistra" ma solo delle proposte decenti, che funzionino.
      Quelle che traspaiono dalla lettura del libro e di questo bog lo sono di sicuro, a mio parere.
      Vogliamo tornare a definire etimologicamente "destra" e sinistra"? Chi siederà nella parte destra "dell'emiciclo" sarà conservatore, chi nella parte sinistra riformatore-progressista...
      Dove vogliamo far sedere, oggi, sic stantibus rebus, il PD che acriticamente, nella miglior tradizione del centralismo democratico, appoggia questa costruzione dell'Europa unita?
      A conti fatti dovrebbe sedere a destra. Così come a destra sedette Molotov nel '38 dopo Monaco, con un "classico" del realismo socialista: "cui prodest, illico et immediate"?

      Beh, caro amico... la storia ufficiale "de sinistra" è piena di "prodest, illico et immediate"... regolarmente controbilanciata dal classico "contrordine, compagni!" autocritica tardiva ed etero-guidata... ci siamo anche un po' stufati di 'ste robe... sveglia, il salvagente delle categorie filosofiche è fatto della stessa carta del Manifesto e non vi salverà... poiché la carta, si sa, si sfalda nel mare.

      Elimina
    5. niente... resterò rinchiusa nella torre, attendendo ancora il mio principe azzurro, consolata solo dal fatto che nel frattempo tu aspetterai l'arrivo della nuova sinistra...
      peccato, torno al mio fuso.

      Elimina
    6. Mi sembra che da due anni il messaggio univoco di questo blog (che e' anche la risposta alla domanda) sia:

      "Continuare a spiegare 'urbi et orbi' perche' la sinistra (e/o il centro e/o la destra e/o gli ortotteri) non puo' (non possono) sostenere l'Euro e tradire sia gli interessi nazionali che quelli della democrazia e dei lavoratori/cittadini Italiani."

      Gutta cavat lapidem.

      Mi sono alla fine anch'io convinto che non serve fare nessun nuovo partito ad-hoc (gli uomini per forza di cose sarebbero comunque quelli di prima) perche' non importa chi fara' la cosa giusta (tanto sara' rinnegato in vita come Gesu' Cristo), l'importante e' che sia fatta.

      Elimina
    7. Non ho capito se ti serve un'etichetta da zerovirgola da appiccicarci, se vuoi che qualcuno ti risponda "facciamo un partito", se ti aspetti il "gesto eclatante" oppure la risposta al "che fare?", tutti temi già trattati. Cercare di spiegare come stanno realmente le cose in mezzo al mare di menzogne che ci circondano non è abbastanza?

      "poi la strada la trovi da te
      porta all'isola che non c'è"

      caro Peter (Pan) (-ino)

      questo non è un fast food (e ogni riferimento a Wendy ecc. ecc.)

      Elimina
    8. L'errore di interpretazione che mi attribuisce, Peter, è dettato dal tenore di quello che ha scritto, ben diverso da quello che sta scrivendo adesso, e molto più ironico e velatamente polemico. Mi attribusico il 50% della responsabilità dell'incomprensione per correttezza, ma l'altra metà è sua. Vuole essere compreso meglio? Si esprima meglio!

      Chiarito l'equivoco, passiamo al merito della questione posta.
      La mia proposta "di sinistra" non può che essere quella che chiama il capitale a condividere i costi della crisi, e ad impedirne lo scaricamento sulle fasce più deboli giustificando il tutto con pretesti moralistoidi che hanno molto di ipocrita e molto poco di morale (la favola dei virtuosi e degli spreconi, etc...). Da questo punto di vista, la costruzione europea delineatasi dopo Maastricht è stata piuttosto deludente. Appare sempre più chiaro che l'Euro, così come concepito ed attuato, poco ha a che vedere con politiche di sinistra. Inoltre, le politiche implementate dal 2011 stridono con i principi della nostra Costituzione.
      Io penso che non si possa non passare per un recupero dei valori della Costituzione del 1948, che non può che passare per il rigetto del pareggio di bilancio e dell'uso del cambio per disciplinare il lavoro, e della crisi economica come metodo di Governo.
      Quanto al "perchè" l'alternativa a sinistra non nasca.... beh, l'articolo di Giannulli dovrebbe fugare più di un dubbio. Così come è indubbia l'opera costante di "neutralizzazione" dei pensieri contrari al mainstream operata dalla quasi totalità dell'apparato mediatico. Non è che l'alternativa a sinistra non nasce perché non c'è o non è teorizzabile. Non nasce perché molte forze sono al lavoro per impedire che ciò accada....... soprattutto "a sinistra"!!!!

      Elimina
    9. Caro Yanez, noi non parliamo del PD perché il PD è morto. RIP, rest in peace; rest in pieces per quanto mi riguarda. Abbiamo detto più volte di essere contrari al ripugnante crimine del vilipendio di cadavere. Il PD attuale è un non-morto, uno zombie che si nutre della carne dei suoi elettori, e purtroppo anche dei suoi non-elettori.
      Il vecchio PCI è passato dal modello sovietico alla macelleria sociale in grembiule rosso nel giro di 2-3 anni, chiediti perché.

      Elimina
    10. Senta Yanez, leggo [qui] (...) ma il popolino ha sete di soluzioni ed è imprevedibile....

      È sempre Lei che scrive giusto?

      Trollo, nel popolino da Lei citato, c'è gente che fatica a cenare.

      Mi urta questa frase, ha un che di di di "ista"; razzista, fascista, nazista, PUD€ista...

      Quel modo di esprimersi, popolino, così spreggiativo!

      Il 15 per cento del popolino è ormai ridotto a mangiare cibi scaduti da oltre un mese.

      Trollo Yanez, non ha niente da dire? Che ne penZate li nel vostro trollcenter, li nel vostro bosco di faggi?

      No, voi non penZate, siete PUD€lobotomizzati (a gettone ovviamente).

      Vede trollo, anagrammando il suo trollname esce Pete er nazY.

      Converrà che non è un caso se Nomen omen anZi trollmen omen.

      Che siate maledetti PUD€isti, che poi fà tanto PIDUisti.

      Elimina
    11. Peter, se sei curioso fatti un giro e contribuisci, grazie. http://www.kapipal.com/59be9ba15b614d239ed5431ca4354777

      Elimina
  39. Krugman e Summers parlano già di ‘stagnazione secolare’

    di Roberto Marchesi sul Fatto Quotidiano

    Nel suo recente articolo sul New York Times dal titolo “Talking Troubled Turkey” (A proposito della crisi turca) l’economista premio Nobel Paul Krugman spiega perché la piccola Turchia, il cui prodotto interno lordo è pari pressapoco a quello di una grande, ma singola, città come Los Angeles, potrebbe dare il via ad una reazione a catena che scatenerebbe una crisi globale molto più grave di quella iniziata nel 2007 negli Usa.

    Il motivo per cui potrebbe essere proprio la piccola Turchia a scatenare l’inferno non è ovviamente insito nella piccola nazione che si affaccia sul Mediterraneo e traccia la linea di confine tra il sud Europa e l’Asia nord-occidentale, ma è quello che la Turchia potrebbe (come nel caso dei famigerati mutui “subprime”) essere la miccia che innesca la bomba costituita dal rallentamento economico delle altre ben più grandi “economie emergenti” del mondo, e cioè i cosiddetti paesi “Brics” (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), che già stanno avendo dei problemi di sensibile contrazione rispetto al poderoso sviluppo riscontrato in questo decennio, e che potrebbero rallentare ulteriormente per il concomitante effetto delle politiche di austerity europee, che proseguono senza significative modifiche, cui si aggiunge quest’anno il termine degli incentivi economici americani conosciuti come “Quantitative Easing” (acquisto di obbligazioni americane da parte della stessa Federal Reserve).

    Quindi, il senso di ciò che teme Krugman, è che la Turchia potrebbe essere solo il primo chicco di grandine che cade, annunciando però una tempesta di grandi proporzioni.

    Questo potrebbe accadere, come è già stato scritto da diversi economisti oltre che da Krugman, perché il mercato globale rischia di cadere nel vortice di una stagnazione secolare, cioè un ciclo economico che non riesce più a trovare una via per lo sviluppo a causa del concomitante effetto delle politiche di austerità imposte al comparto pubblico e delle sempre meno attraenti sollecitazioni al risparmio privato rivolte agli investitori. (Vedasi anche Larry Summers di fronte al F.M.I.).

    Le recessioni, dice Krugman nel suo articolo, sono storicamente sempre precedute dal formarsi di una “bolla” economico-finanziaria che esplode senza preavviso. Poi inizia, nei normali cicli recessivi, la fase del recupero e della crescita. Tuttavia, egli nota, le “recessioni” tendono ad essere sempre più gravi e sempre più vicine l’una all’altra.

    Per esser meglio capito su come si forma un ciclo recessivo Krugman ripete il suo classico esempio: “Se gli investitori sono cauti e prudenti (cioè non investono tutto quello che possiedono ma, per prudenza, o nella speranza di occasioni migliori, mantengono una dose del loro patrimonio “liquido” o “immobile”), noi (cioè la nazione) ci troviamo collettivamente a spendere meno di quanto guadagniamo, e siccome (in una nazione) la mia spesa è il tuo ricavo e la tua spesa è il mio ricavo, il risultato (per la nazione) sarà di una persistente stagnazione o decrescita, cioè una crisi che alla lunga potrebbe diventare secolare.

    Se Krugman e Summers temono questo per gli Stati Uniti d’America, possiamo bene immaginarci cosa dovremmo pensare noi per l”Europa e per l’Italia in particolare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è lo scenario per il terzo "intervento" degli Stati Uniti in Europa. La terza guerra mondiale non è stata combattuta con le armi atomiche, stiamo passando alla quarta che si combatte col denaro....

      Elimina
    2. Le guerre sono sempre state combattute con il denaro e per il denaro, dalle crociate alle guerre mondiali. Per quanto riguarda la Turchia, io sono un ignorante ma mi sembra sia stata una preda della Germania che ha prestato e prestato, alimentando una bella bolla e un enorme deficit nel saldo delle partite correnti. Cina e Russia sono in condizioni ben diverse; peraltro é a mio avviso evidente la necessitá per questi stati di calmierare le loro economie e procedere anche ad una svalutazione delle valute, al fine di evitare il vortice di deficit della bilancia commerciale, aumento del debito netto estero e dell'indebitamento in generale e conseguente crisi della bilancia dei pagamenti, con annesso invio degli amici del FMI e crisi di fiducia nella valuta nazionale, come avvenuto in Russia nel 2009. Finché il dollaro rimane al centro, non c'é speranza.

      Saluti

      Elimina
  40. Agnelli nel 98 diceva che in "Italia un governo di sinistra è l'unico che possa fare politiche di destra". Detto dopo la caduta di Prodi e l'ascesa di D'Alema... con tutto quel che ne seguì.

    RispondiElimina
  41. È del partito di Boccia, che fa rima con? ... Goccia, roccia, miccia, puccia, faccia, boccia, freccia, taccia, feccia... soccia! Aho, er cavajere nero sonagliato è grillino!
    A-ehm

    RispondiElimina
  42. scusi Yanez ma perche' la soluzione dovrebbe essere, in questo paese monocolore e mona-culturale, SOLO DI SINISTRA?

    Boh.

    A mio parere esistono "n" soluzioni per quasi qualunque problema a parte quelli NP-complete.

    Strano paese questo, dove solo una parte politica ha il DNA giusto per proporre soluzioni giuste. Un vero razzismo culturale a mio insignificante parere.





    RispondiElimina
  43. Al netto dei 92 minuti di applausi meritatissimi, vorrei aggiungere una cosuccia.
    Ormai abbiamo capito chi sono i traditori, però non è che i nemici siano cosi svegli. Mi preme di far notare che se loro, a destra moderna europea presentabile, se loro sono di destra, allora io so Julius Evola.

    RispondiElimina
  44. Vorrei vedere uno scontro, al meglio delle 15 riprese:

    PRODONE - MELONI

    http://www.wallstreetitalia.com/article/1663916/crisi-prodi-italia-distrutta-se-fuori-dall-euro.aspx

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Casa Modena (il noto salumificio) contro Casa Pound (intesa come sterlina), ovvero insaccato nell'euro contro sovranità monetaria?

      Elimina
  45. Incredibile. Stasera dalla Gruber il sindaco Piddino di Bari tal Emiliano dice: " l'euro è una moneta straniera e non possiamo batterla , di questo fovremo parlare"

    non ci posso credere!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Emiliano è un po' ondivago. L'ho conosciuto dal Cotenna, scambio di biglietti, mi ha invitato a un evento via sms, ho dato la mia disponibilità, poi è scomparso. Se non fosse interessato non mi avrebbe cercato, ma un sindaco di cose da fare ne ha fin troppe, e se si occupa della città non possiamo chiedergli di occuparsi del paese. O no?

      Elimina
    2. Emiliano avrebbe strapazzato Vendola alle primarie in Puglia, eppure hanno preferito perdere col sognatore... probabilmente pensa, questo è sufficiente a renderlo inviso ai dirigenti PDini.

      Elimina
  46. “ALLARMI, ALLARMI, SIAM CORROTTI”.

    Alleluia, a quanto sembra il “TORMETONE” della prossima campagna elettorale per le europee, “SARÀ LA CORRUZIONE CHE INFESTA IL SUOLO PATRIO” (Sai te la novità) e che impedisce al Italia di essere un grande paese di successo come grande Alle-magna, per distrarre il popolo bue dalle catastrofiche politiche economiche del “Made in Euro”.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mmm... io invece temo che stiano seminando per preparare il campo ad una patrimoniale o qualcosa di molto simile (per non dire peggio). Mi ricorda molto il terrorismo mediatico che furoreggiò prima della cura Troika in quel di Atene... nel migliore dei casi si tratta "soltanto" dell'avvio della campagna elettorale eterodiretta in quel di Roma.

      Elimina
  47. "è un vero peccato che dell'euro non sembra abbia ancora capito un gran che... Peccato per lei, ovviamente"

    Almeno ho però capito cosa l'euro mi abbia aiutato a capire, o meglio a sentire: quelle belle frasone piene di gran paroloni scolpiti su tutte quelle grandi pietrone, tipo quella che m'è capitata sott'occhio pranzando all'ombra del milite ignoto l'altro giorno:

    "...dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero. Perché lì è nata la nostra costituzione."

    Senza l'euro, probabilmente non avrei MAI sentito (sentire emotivamente, non capire razionalmente) perché un tizio, ad un certo punto della propria esistenza, abbia attribuito a qualcosa un valore più alto della propria stessa vita.

    Certo che, pure esse' beati, non era così male...

    RispondiElimina
  48. Io propongo una bella ricerca statistica. Due variabili: capacità e bellezza dei nostri politici, o meglio di quelli che vanno in tele a rastrellare voti; poi li confrontiamo con la media nazionale. Il punto è che se emergessero delle differenze tra i politici dei due sessi, come penso ci siano, è solo perché una delle due componenti dell'elettorato evidentemente abbocca più facilmente.....una minore qualità degli eletti causata causata dalla minore obiettività dell'elettorato.

    RispondiElimina
  49. Cari amici,
    mi sembra di capire che al di là delle ricorrenti accuse al PD di non essere abbastanza "de sinistra" o di essersi venduto al capitalismo finanziario (cfr. ad esempio il post "Il mistero della sinistra scomparsa") a voi non interessi tanto che si sviluppi una proposta politica "de sinistra" che spiazzi il PD e/o una proposta "de sinistra" con la quale pilotare l'abbandono dell'€ e gestire tutta la fase successiva, a voi interessa semplicemente appoggiare l'ipotesi dell'abbandono dell'€ nella convinzione che questo passaggio, pur non essendo totalmente risolutivo, sia comunque decisivo per poter gestire la crisi.

    In questo senso, il fatto che il PD non sia abbastanza "de sinistra" è del tutto secondario, l'unica considerazione che per voi conta è che il PD è un avversario da battere, questo è abbastanza chiaro.

    Quella che invece non è chiara è la vostra prospettiva politica : quali saranno i soggetti politici che gestiranno il DOPO e come lo gestiranno ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Senti, cretinetti, ci stai facendo girare in tondo, lo sai? Allora, visto che non hai voglia di studiare, ti faccio un bignamino.

      [1] PD delendum est. Punto. Il motivo è che la sua complicità storica con potenze estranee agli interessi del nostro paese è andata di pari passo con la sua pertinace negazione del dibattito, associata a una rappresentazione progressivamente distorta della realtà, realizzata con diversi metodi, uno dei quali è quello di dare due euro (finché ci sono) a giovanotti come te. Il PD quindi verrà spazzato via, come ogni regime dittatoriale e collaborazionista (pensa a Pinochet, ad esempio). Non dovremo far nulla, ci penserà la storia. I suoi elettori possono sì esser coglioni (come la media di quelli degli altri partiti, va da sé), ma bombardarli col messaggio che Berlusconi era il male assoluto per poi presentare la soluzione sotto forma di un accordo con lui, ad esempio, non so quanto sia una buona idea. D'altra parte, "blindarsi" con soglie all'8% è l'unica soluzione che questi due sistemi di potere che si sono fondamentalmente fatti per 20 anni i cazzi loro (PD e PDL) hanno per sopravvivere. Vedi tu.

      [2] non c'è alcun bisogno di "spiazzare" con una proposta di sinistra. La proposta c'è ed è nel mio libro. Punto. Il soggetto politico non ci può essere perché la sinistra critica è composta da una marmaglia di soggettucoli che ambiscono a una poltroncina, privi di capacità di analisi, privi di un progetto (e per questo tutti attaccano questo blog), privi di un leader. Brutta notizia? No, non direi. Si sta aprendo una fase storica nella quale gli imbecilli (tipo te) sono inutili. Ri-spiego (non è la prima volta). Il fascismo non è stato "spiazzato" da un partito antifascista che abbia preso il 51% alle politiche, chiaro? Le politiche non c'erano, allora come ora. Il fascismo non è stato abrogato per referendum, chiaro? Ora come allora è impossibile. Il fascismo, come l'eurismo, è crollato perché era insostenibile e la transizione verso un nuovo regime è stata, come sempre, gestita dai gerarchi del vecchio. Punto.

      [3] quali saranno i soggetti politici e come lo gestiranno? Lo decideranno delle vere elezioni. Capisco che per te questo sia un concetto astruso: tu sei uno di quelli che hanno plaudito all'insediamento di Monti da parte della Bce considerandolo una vittoria della sinistra! Ci dovrà ovviamente essere una "fase costituente" dopo il crollo del regime, perché è chiaro che il "come" richiede un ripensamento. Una fase costituente ESPLICITA, però, non IMPLICITA come quella che porta avanti il simpatico fascistello di Firenze, cercando di trasformare, con una bella legge elettorale ad hoc, una Repubblica parlamentare in una Repubblica presidenziale. Chiaro?

      Sono tutte cose che ho già detto, ma le ripeto volentieri, sai. È interessante osservare il percorso della carriera di un troll da due soldi come te. Hai cominciato con la "reductio ad Hitlerum", e ti è andata male, Hai proseguito col "volete solo uscire e non avete una proposta", e ti è andata peggio. Hai insistito con "la proposta c'è, ma chi la gestisce?", e ti è andata peggissimo. Ora basta, vai da un'altra parte.

      Elimina
    2. Vedi che avevo ragione, che tu non leggi? Io ho scritto esattamente il contrario. Ho scritto che il PD deve rendersi conto del suo fallimento e porre rimedio con tutte le sue forze. Questa è l’unica soluzione che il PD può mettere in atto per aiutarci ad uscire dalla crisi. Ho anche scritto qual è la causa, per aiutarli. Ti ho scritto per caso che non voglio Bersani o che mi piace di più Berlusconi? O che voglio Civati per cosa succederà dopo? Non c’è alcun pregiudizio su un nome, ma sulle idee che portano quel nome.

      Non cercare di nasconderti dietro un dito. La tua motivazione è ridicola quanto le tue etichette. La sinistra deve avere come obiettivo la salvaguardia dei lavoratori. Qualsiasi mezzo che ci passa sopra non è di sinistra.

      Nel caso non se ne renda conto, ne pagherà le conseguenze come già sta facendo. Se poi preferisci non avere contatti con la realtà come in questa immagine, sei libero di gestire la tua coscienza e la tua ideologia come meglio credi. Non a scapito degli altri però.

      Elimina
    3. Ci dovrà ovviamente essere una "fase costituente" ...
      nelle disposizioni transitorie e finali, al punto XII, sarà scritto:

      "È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito democratico.
      In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall'entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime eurista."

      (... e sarà la Costituzione più bella del mondo.)

      Elimina
  50. Prof. lei ha la pazienza del Crotalo, ma questo ce l'ha certosina.

    http://www.youtube.com/watch?v=HJvwwJW7I3w.

    Ha analizzato le crisi finanziarie di 17 nazioni (tra cui l'Italia) degli ultimi 140 anni. Pare che tali crisi siano accomunate da un eccesso di credito e dal governo che paga per le banche e poi il rapporto debito pubblco/Pil sale....In Abruzzofornia ne sanno davvero una piu del diavolo.

    P.S. Mentre la dolcissima Giorgia dibatteva pensavo fosse sul punto di smadonnare....Che caratterino.

    RispondiElimina
  51. più che belloccia direi "sterilizzata in vapori di Limoni e querula"

    RispondiElimina
  52. Beh, la risposta del Prof. al simpatico Yanez e' da cut&paste :-)

    Yanez si rifara' con la Perla di Labuan, e non e' poco, anzi ho una certa invidia :-)

    Caro Yanez, lei ancora non capisce o fa finta di non capire che la lotta e' tra onesti e disonesti intellettualmente; lei appartiene alla seconda categoria.

    L'Italia si puo' rifondare solo facendo piazza pulita dei concetti di destra-sinistra (vere e proprie trappole mortali; principio del divide et impera che Monti & C di sicuro gradiscono!), e della vecchia classe dirigente (anche Renzi e' vecchissimo).

    Meglio gente giovane, anche ortottera, o la Lega!, che sventolano la bandiera Italiana a Strasburgo o al Parlamento Italiano, per ricordare a qualcuno che un nuovo CAF non lo vogliamo!





    RispondiElimina
    Risposte
    1. A dire il vero, Yanez stava con Surama.E comunque P. Yanez assomiglia di piú a Theotokris......

      Elimina
  53. Per dire meglio la Lega dovete vivere in un paese gestito da uno dei loro baluardi, in un territorio totalmente in mano loro e coperto dal punto di vista legale (leggasi Procura della Repubblica nelle solite vesti dell'insabbiatrice).
    Ribadisco ciò che scrissi: tremo all'idea che dalla fondamentale uscita dall'euro esca una Lega Nord forte e vittoriosa. Tremo io e dovreste tremare anche voi.
    Da Adro (googlate Adro e Lancini e poi parliamone...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La compagnia di Salvini e Borghezio è in effetti insopportabile.
      Che facciamo, per scongiurare il pericolo di una destra eversiva invochiamo più fascismo?

      (... forse ci aiutano a spegnere l'incendio in casa, ma non è che lo fanno per entrare e rubare tutto quello che trovano, mutande comprese?)

      Elimina
  54. http://m.youtube.com/watch?v=dyV4zKxfXYk&feature=youtube_gdata_player&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DdyV4zKxfXYk%26feature%3Dyoutube_gdata_player prof.ma questo lo ha sentito?
    chapeau!

    RispondiElimina
  55. Per la Corte Costituzionale tedesca il piano Omt di Mario Draghi viola il mandato della Bce. Fa ricorso a Corte Europea

    La Corte Costituzionale tedesca ha stabilito che il piano di acquisto di bond della Banca centrale europea, il cosiddetto piano Omt di Mario Draghi di acquisto di Bond dei singoli Stati per frenare la crescita degli spread, viola il mandato di Eurotower. Il supremo tribunale tedesco di Karlsruhe chiede quindi un esame della Corte Europea.

    "La Bce prende atto dell'annuncio fatto oggi dall' Alta Corte tedesca e ribadisce che il programma Omt rientra nel suo mandato". replica la Banca centrale europea in una nota. "La Commissione europea ha fiducia che la Bce esercita il mandato nel rispetto delle norme" è il commento della Commissione europea.
    Il programma Outright Monetary Transactions, annunciato dal presidente della Bce Mario Draghi a settembre 2012 nel pieno della crisi dei debiti sovrani ma mai attivato, ha avuto l’effetto di stabilizzare l’intera area euro. La Corte afferma che ci sono “significative ragioni per affermare che il piano Omt vada oltre il mandato della Bce sulla politica monetaria e quindi viola i poteri nazionali degli Stati membri e il principio che proibisce il finanziamento monetario dei bilanci nazionale”. La Consulta tedesca aggiunge però che “se interpretato in modo restrittivo” il piano Omt può rispettare la legge.

    Pur senza mai essere stato attivato ha contributo a calmare le tensioni sui mercati finanziari e sui titoli di Stato. Il programma Omt (Outright monetary transactions) prevede l'acquisto di titoli di Stato da parte della Bce sul mercato secondario condizionato al rispetto da parte degli Stati di un programma di riforme e di risanamento di bilancio.

    È la prima volta nella storia che la corte costituzionale tedesca presenta una questione giuridica alla Corte di giustizia europea, scrivono i media tedeschi. Questa decisione si attendeva dopo le audizioni del giugno scorso, quando davanti ai giudici si presentarono fra gli altri il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, contrario all'Omt, e per conto della Bce Joerg Asmussen, a difesa del piano. La Corte tedesca deciderà, invece, sulla legalità dell'Esm (European Stability Mechanism) il prossimo 18 marzo. …

    RispondiElimina
  56. I salvataggi della Troika “in violazione” delle leggi sui diritti umani dell’UE

    Arriva da un legale tedesco un’ovvia quanto scomoda constatazione: i memorandum imposti dalla troika ai paesi “salvati” impongono ai “beneficiari” del salvataggio misure in violazione dei diritti umani fondamentali. Lo riporta il giornale online, con sede a Bruxelles, euobserver.

    Berlino – I programmi di austerità concordati con la Troika dei prestatori internazionali (la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale) sono in violazione della Carta EU dei Diritti Fondamentali, secondo un esperto legale tedesco.

    Andreas Fischer-Lescano, un professore di diritto e politica europea dell’università di Brema è stato incaricato dalla Confederazione dei Sindacati Europei di controllare la legalità dei cosiddetti “Memorandum of Understanding” firmati tra i paesi salvati e i loro prestatori. Egli ha concluso che, alla luce della carta UE dei diritti fondamentali - un testo legale divenuto vincolante per gli stati membri nel 2009 – molte misure di austerità imposte dai MoU possono essere impugnati in tribunale.

    “Ci sono limiti a quel che si può scrivere in un MoU. Anche in un contratto bancario ci sono limiti a quel che può essere scritto, i tribunali e la legge pongono sempre dei limiti. Per ciò che riguarda gli accordi internazionali dovrebbe valere lo stesso, e nemmeno i MoU della troika sono immuni dalla legge”, ha detto Lescano sul suo sito web.

    Lescano ha fatto notare che una recente interrogazione del Parlamento Europeo (EP) riguardo all’operato della troika, metteva correttamente in discussione la sua base giuridica, in particolare la mancanza di un mandato alla BCE di chiedere riforme strutturali ai governi nazionali.

    “Ma questa è solo una parte del problema. L’interrogazione parlamentare non guarda quasi per niente all’aspetto dei diritti umani”, ha aggiunto Lescano.
    Il suo studio sottolinea che i MoU “hanno limitato pesantemente l’autonomia di datori di lavoro e sindacati nel negoziare i salari”. “In Irlanda, i salari hanno dovuto scendere di 1 euro all’ora. E non esiste nemmeno una logica a supporto di questa misura di austerità. Perché quando viene compromessa l’autonomia, lo stato deve supplire alla mancanza di reddito, come succede in Germania.” …

    RispondiElimina
  57. Professore Bagnai, parliamo di cose serie, ma in Sicilia quando viene per una sana conferenza? Marcello

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.