martedì 11 febbraio 2014

Prodi



Vae vobis, scribae et pharisaei hypocritae, quia mundatis, quod de foris est calicis et paropsidis, intus autem pleni sunt rapina et immunditia! Pharisaee caece, munda prius, quod intus est calicis, ut fiat et id, quod de foris eius est, mundum. Vae vobis, scribae et pharisaei hypocritae, quia similes estis sepulcris dealbatis, quae a foris quidem parent speciosa, intus vero plena sunt ossibus mortuorum et omni spurcitia! Sic et vos a foris quidem paretis hominibus iusti, intus autem pleni estis hypocrisi et iniquitate. Vae vobis, scribae et pharisaei hypocritae, qui aedificatis sepulcra prophetarum et ornatis monumenta iustorum et dicitis: “Si fuissemus in diebus patrum nostrorum, non essemus socii eorum in sanguine prophetarum”! Itaque testimonio estis vobismetipsis quia filii estis eorum, qui prophetas occiderunt. Et vos implete mensuram patrum vestrorum.


Serpentes, genimina viperarum, quomodo fugietis a iudicio gehennae?
Mt. 23,25-33


E così, con un paio d'annetti di ritardo, anche la stampa mainstream  prende atto di quanto avevamo ampiamente previsto e detto in più e più occasioni (ad esempio, al Goofycompleanno, ma anche prima...): i piddini si dividono in due, gli ex-comunisti che andranno a schiantarsi, e gli ex-democristiani che si sfileranno in tempo (forse), avendo come unica via di fuga possibile quella di accusare la Germania.

La loro traiettoria era tracciata. Per salvare capra e cavoli c'era un unico crinale da percorrere. Quello di dire: "L'euro è una cosa buona, perché l'abbiamo proposto noi che siamo per definizione i buoni. Purtroppo non ha funzionato perché la Germania è tanto egoista, e ora i cocci sono vostri". Prego i lettori dalla memoria lunga di ricordarsi (loro) quante volte vi avevo anticipato questo ovvio percorso.

Fatto salvo l'ovvio disprezzo per chi prima ci dice una cosa e poi un'altra, avendo fra l'altro sempre saputo quale fosse la cosa sbagliata, e avendoci messi in questa crisi deliberatamente, per realizzare una propria, personale visione politica, qui occorre solo far notare una cosa.

Dare la colpa "alla Germania" è un'emerita sciocchezza ed è, di più, un secondo gesto criminale. La "Germania" in questo momento difende i propri interessi e fa bene. Incolparla serve solo ad aizzare pericolosissimi risentimenti antieuropei, e questo atteggiamento irresponsabile viene portato avanti, guarda caso, proprio da coloro i quali con tanta pertinacia si dichiarano europeisti perché difendono l'euro!

Difendere l'euro chiamando alle armi contro la Germania: ecco l'europeismo dei furbini.

Il problema non sono gli attori e la loro morale, il problema è il copione. È colpevole chi ha scritto le regole, chi ha voluto usare la clava della crisi necessariamente indotta da regole monetarie sbagliate per indurci a cambiamenti politici che non avremmo mai voluto accettare se proposti all'interno di un normale processo democratico.

Se chi ha agito in questo modo dovesse mai ripresentarsi sulla soglia della politica italiana, ciò significherebbe una cosa sola: che la democrazia, effettivamente, non ce la meriteremmo.

Siate vigilanti.





P.s. delle 9:00: questo è anche un QED. L'amico questo giochetto non lo fa solo a titolo e per conto personale. Come ampiamente anticipato fin dall'inizio di questo blog, a un certo punto le elite si sarebbero accorte che rischiavano il suicidio. Ripensandoci, forse un Prodi al Quirinale sarebbe la migliore garanzia di uscire da questa merda! Lo so che è immorale e paradossale, ma forse non è implausibile. Voi che ne pensate? Intanto, apprezzate il fatto che tutto sta andando come previsto. Manca poco...

173 commenti:

  1. Miiiiiiiiiiiiii! Avevo scritto un'unico! Vae mihi!

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    1. Malocchio di Prodi, che è notoriamente in buoni rapporti con l'aldilà e la magia nera...

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  2. Caspita, adesso si autocazzia pure?!?
    Cosa penso di Prodi al Quirinale? Penso che lei mi fa paura, non ne sbaglia una! Comunque, un democristiano con la sua faccia di m.... mi sa anche a me che è la personcina più adatta per navigare nel mare di letame dell'euro, se non altro ha la faccia in tinta col panorama... e se non fosse Prodi, chi potrebbe essere? Draghi ci farebbe fare il sottomarino... altre proposte? Amato (un Prodi laido/laico)? ...

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  3. l`idea di der mortadella al Quirinale e` cosi` orribile che qualsiasi motivazione funzionale all`eurexit non e` sufficiente a giustificarla

    su quella poltrona deve sedere una persona estranea alla politica ed ai giochetti di potere tipici della casta autoreferenziale, la nuova nobilta`, che ha preso silenziosamente il potere negli ultimi anni

    Io avevo pensato a Carlo Rubbia, ed ora che e` stato fatto senatore a vita, la cosa potrebbe presto materializzarsi

    L`uscita dall`eurozona deve essere decisa da un governo che abbia la finalita` di difendere gli interessi economici dei cittadini italiani, non da chi ha fatto della politica l`orticello dove coltivare il pane per la propria sopravvivenza!

    Grazie prof. tutto quello che hai previsto da anni, si sta realizzando, punto dopo punto, adesso e` necessario non lasciare la presa sull`osso, prodi al quirinale e` un prigioniero graziato che puo` ancora combinare disastri per noi, e favori per i suoi amichetti di lunga data

    VADE RETRO, PRODI & CO.

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  4. Prodi presidente no... ma ci farebbe uscire? Bah

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  5. Per come sono fatta, mi verrebbe da dire "Giammai, Prodi al Quirinale".
    Sarebbe il completamento di una carriera politica, una soddisfazione che non merita, visto che secondo lui "un giorno ci sarebbe stata una crisi", la quale ci avrebbe domato. Il moto di stizza che mi prende, mi fa pensare così.
    Riflettendo però, se davvero fosse la via d'uscita?
    Ancora il mio caratteraccio mi spinge a cercare un'alternativa: come può un uomo che difende l'euro perché è cosa buona e spala "neve" sulla cattiva Germania, fare la cosa giusta? Se poi, una volta arrivato in cima, si comporta da stolto perché cambiano le condizioni?
    Sfortunatamente Prof, ho più domande che risposte :)
    Buon proseguimento!

    p.s. io apprezzo ben di più della "mera profezia", anche se ha dato le sue belle soddisfazioni! Comunque: ode alla cultura.

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    1. "Giammai, Prodi al Quirinale"

      occhio a dove metti la virgola...

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    2. per caso qualcuno ha ulteriori informazioni su quanto è apparso nelle news di google di ieri mattina?

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  6. E se ti ricordi ti raccontai il fuoco e fiamme che fece Monti quando Prodi stava per arrivarci davvero ad aprile. Nulla accade per caso

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    1. Sì, me lo ricordo. Non volevo citarti per non metterti in difficoltà, dopo l'accorata descrizione che mi hai fatto dei problemi che la linea editoriale crea ai professionisti del mestiere più antico del mondo, ma in effetti questa tua riflessione mi colpì molto.

      Ma un altro non si trova?

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    2. Nella partita il ruolo chiave lo giocherebbe il M5S perchè non credo che FI lo voterebbe. La scorsa volta il nome era finito nella lista.....

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  7. ormai l'unica speranza per assicurare la mia famiglia di avere una vita decente, come lo era in passato, è la caduta dell'euro; speriamo manchi poco, altrimenti sarà dura

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  8. quest'analisi di Giannuli http://www.aldogiannuli.it/2014/02/regalo-a-napolitano/
    mi pare condivisibile. Io ci noto un preoccupante simbolismo nel fatto che sia Friedman a portare alla luce determinati fatti.

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  9. "Se chi ha agito in questo modo dovesse mai ripresentarsi sulla soglia della politica italiana, ciò significherebbe una cosa sola: che la democrazia, effettivamente, non ce la meriteremmo". questo è un concetto che condivido appieno.
    ma con prodi al quirinale non si verificherebbe proprio la suddetta ipotesi?
    possibile che nel panorama politico italiano non c'è una personalità avulsa alle logiche puddine in grado di iniziare un nuovo corso?

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    1. Ragazzi, per favore, siamo seri! Il problema è proprio questo. Il più pulito c'ha la rogna. Chi ci vorreste mettere? Un marxista dell'Illinois? Un esponente "pulito" dell'incorrotta base ortottera? Mosler? Brancaccio?

      Io ho le valigie pronte...

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    2. Ha anche appena compiuto 50 anni, starebbe a Roma... Cosa vuole di più?

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    3. Penso che Rodotà non sia una opzione da disprezzare. In questi ultimi anni sta cercando di portare all'attenzione dell'opinione pubblica il tema dei "beni-comuni", che in pratica è un ritorno dell'intervento dello Stato (intendo quello con la "S" maiuscola) nella gestione e nella regolamentazione dell'economia.

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    4. Ma scusate, perchè non Tremonti?! Ha esperienza, capacità, equilibrio, non è pude e, soprattutto, gode di molte simpatie in Germania che potrebbero evitarci suddette brutte esperienze.

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    5. Perdonatemi, Tremonti "BCE prestatrice di ultima istanza e abbiamo risolto tutto"? Se non è #pude questo...
      Rodotà invece è il classico fanatico europeista di sinistra che mette, in classifica, l'europa prima del benessere dei popoli europei (e non sa nulla di economia, questo c'entra qualcosa?).
      Prodi per me invece è un mistero umano(?): con quella faccia apparentemente bonaria, è uno dei pochi che ogni tanto tira qualche pietrone, senza però essere mai preso sul serio. Ogni volta mi chiedo: ma c'è o ci fa?...

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    6. Proviamo ad essere seri

      Giancarlo Caselli

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    7. Vabbè, ho capito! Draghi e non se ne parli piú!

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    8. Carissimo psychok9, si legga quest'articolo e mi dica se Tremonti è più pude di Prodi! "http://m.huffpost.com/it/entry/4765601?utm_hp_ref=italy". Buona Lettura

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    9. Ooooooooooooooooooooops! A professò..... mejo si mme stavo zitto!!!!

      "http://www.aldogiannuli.it/2014/02/regalo-a-napolitano/"

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    10. Weidmann tutta la vita. Famo er sondaggio?

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  10. Beh, che dire. Ipotizzando, con un tempismo perfetto un'altra ala della stampa mainstream sta proprio facendo scricchiolare Napolitano.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/10/napolitano-gia-nel-giugno-del-2011-il-colle-voleva-monti-premier/875357/

    Io mi metto seduto lungo il fiume, ed osservo......

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  11. Bagnai al Quirinale.
    Magione tranquilla, posizione elevata, oggettistica di valore, penetrali riservati, domestici efficienti seppur pletorici.

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    1. e potremmo organizzare lì in quei bei giardini il prossimo goofycompleanno!!!

      tutto a gratis ovviamente

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    2. Preferirei il Professore con i panni di un'altra figura, diciamo un po' più operativa rispetto alla seppur auterevole figura del Presidente della Repubblica.

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  12. se sono disposto a votare Lega per di sostenere chi è euroexit...
    ma Prodi ci farà uscire? e sopratutto, come? dopo aver cancellato pensioni, sistema sanitario, sistema scolastico e tutte le moderne forme di welfare?

    non so... tutte le volte che mi sono accompagnato con qualche pulzella che aveva come unico difetto quello di essere un po' zoccola, alla fine ha fatto proprio la zoccola (con altri, ovviamente)

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  13. Carissimo prof. Bagnai, le possiamo perdonare un apostrofo per tutto il bene che ha fatto. A me personalmente ha ridato l'autostima persa. Brevemente. Ho sempre letto Repubblica ed avevo la sensazione, per me che non ero proprio una sprovveduta, dotata di laurea seppure, in ambito scientifico e non economico, di essere dalla parte giusta. Spesso avevo qualche dubbio soprattutto sentivo che mi mancavano dati, che non trovavo negli articoli dei sacri giornalisti, né altrove, a meno di mettermi a studiare economia. Avevo sempre questa sensazione di inadeguatezza e mi sprofondavo con più impegno della lettura dei giornali, sempre con scarso ritorno di informazioni, ma solo di opinioni ben camuffate. Un giorno mio figlio, all'epoca aveva circa 8 anni, mi chiese: "mamma perché abbiamo in Europa tutti la stessa moneta?" Io, con la sicumera del tipo "questa la so", iniziai a rispondere come la moneta unica affratellava i popoli. Mio figlio con la spocchia dei piccoli: "e poi?" Io:"Per non cambiare la moneta quando si va all'estero." Ed il piccolo:"e poi?" Io iniziai a farfugliare vaghe ragioni e chiusi l'argomento:"quando sarai più grande scoprirai altro che adesso non puoi capire." In realtà, la cosa mi ha fatto riflettere: mi rendevo conto in un momento che le ragioni della moneta unica erano risibili, ma non capivo come mai non avessi potuto cogliere, pur leggendo sempre i miei giornaloni, ragioni più "sensate", per entrare nell'euro. Successivamente negli anni, lessi un articolo di Mario Pirani su un argomento che conoscevo bene e lo trovai pieno di inesattezze e soprattutto di opinioni faziose fino al punto della falsificazione. Pensai: "Se ho scoperto delle bugie in questo articolo, solo perché ne conosco bene l'argomento, quante altre bugie mi hanno raccontato su tutti gli altri? Iniziò da quel momento la mia disistima verso i giornali ed in particolare di "Repubblica", che non comprai più. Comunque persisteva la mia ignoranza sui fatti, in particolare economici, e per anni anche dopo essermi abbonata al "Fatto" pur non accettando più le "versioni ufficiali" dei telegiornali e dei giornali. La nebbia in cui ho vissuto si è diradata il giorno in cui per caso, non vedevo talk show da anni, l'ho vista a Servizio Pubblico (e solo in quel momento ho capito il senso del nome del programma). Bene da quel momento sono diventata famelica del suo blog, del suo libro (a Natale ne ho regalato decine di copie), di informazioni. Nottetempo ho seguito i suoi video e quelli degli altri relatori dei congressi che ha organizzato. Insomma "ho studiato!" Non posso che essere grata di aver riempito di argomenti i miei sani dubbi non solo sull'euro ed il riposizionamento, privo di ogni segno di autocritica, di Prodi l'ho colto subito. A proposito, mio figlio ora ha quindici anni ed era in prima fila al suo incontro a Civitavecchia lo scorso 18 Gennaio. Grazie.

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    1. Grazie @otto per la preziosa testimonianza. La vera scienza, d'altra parte, esiste perché esiste una verità da scoprire. Ed è vero scienziato solo chi, intravista la verità, molla qualsiasi ormeggio ideologico pur di aderire ad essa.

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    2. quanti come come me si ritrovano nelle parole di @otto? Beh, io direi tutti quelli che hanno ascoltato, anche magari per pura casualità, il prof Bagnai!

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    3. Anche io su La Repubblica avevo dei sospetti poi confermati dalla netta presa di posizione sulla trattativa Stato/mafia e la difesa a spada tratta del Presidente della Repubblica/Mancino e sulle intercettazioni telefoniche, utili alle indagini, e poi distrutte. Uno schifo di giornale che, per quanto mi riguarda, visto il "tradimento" subito da una testata che si ritiene (a torto) "di sinistra" è poi rimasto in edicola. Ebbene si, fui piddino anche io. E guai mi si toccasse il mio Prodi. Non mi vergogno a dirlo perchè purtroppo riponevo fiducia su personaggi buoni a parole per il "popolino" di cui faccio parte, che però ho imparato a "sgamare" grazie all'opera di divulgazione di Goofy, che seguo dall'inizio, e di pochissimi altri. A Civitavecchia non ci sono stato di persona ma è come se ci fossi stato così come sono stato in giro per l'Europa con Youtube :-) e i suoi innumerevoli contributi video/documentali. Non smetterò mai di ringraziare il Prof. per questo.

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  14. Prodi al Quirinale? Oddio spero proprio di NO! non ne capisco molto di strategie politiche ma la seguo quasi dall'inizio e lei, nonostante dica il contrario, ha dimostrato nel tempo che anche in questo sa il suo fatto, oltre che di economia va da sè! quindi magari un Prodi li sù potrebbe essere la soluzione migliore ma di pancia direi proprio no! Magari un Guarino! il prof non mi dispiacerebbe ma Prodi proprio no! Lui che è stato il "comandante" che ci ha portato in questo €delirio!

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  15. Stamattina vedevo rainews24, rassegna stampa, e nel mentre scorrevano le pagine dei giornali ho notato l'articolo di cui al tweet; non mi stupisce che il conduttore si sia soffermato sulle caxxxxe fra sindacati e cosasenepensadimontiquirinalecomplotto e non abbia fatto riferimento alcuno a quel trafiletto, piccolo, ma per noi così fondamentale (e sappiamo perché).
    Sono venuto sul blog proprio per evidenziare quell'articoletto, ma c'è sempre chi è più desto di te, e senza sorpresa alcuna.
    Prodi al Quirinale? Eh, e chi lo mette?
    Il priaponazionale, ce lo possiamo scordare. Il m5s forse, ma capisco anche il loro interesse a mantenere la linea dura senza compromessi per poter dire "noi ve lo avevamo detto", cosa che peraltro li sta ripagando e credo che al prossimo giro rilanceranno con Rodotà. Il pd, e qui torniamo alla diatriba fra gli exex..ex-comunisti (sempre quelli che si andranno a schiantare) e gli ex-dc; prevedere cosa accadrà, credo sia buono solo uno storico con natuale inclinazione alla chiaroveggenza e se poi ci aggingiamo che l'ex-dc del caso è il sindaco di firenze (quello stesso che ha fatto il convegno a porte chiuse con banchieri e finanzieri di mezz'Italia e d'Europa), la cosa si fà un bel pò più complicata. Quello del Fogno europeo, sappiamo dove andrà a finire e quindi inutile spendere tempo.
    Di certo escludiamo a priori l'ottuagenario (come lo definiva Rodotà), quello del "fanno bene i russi" a proposito degli ungheresi.

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  16. Prof. il suo realpolitik-ismo mi spiazza. Ma la cosa di desiderare Prodi al quirinale può davvero avere un senso. In effetti non può ammettere tutto e poi non fare nulla per risolvere la situazione.

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    1. Ma guarda che io quello che desidero non posso dirlo perché sarebbe reato penale, e così esorto voi a non farlo. Io mi limito a registrare il fatto che le elite si sono messe nella traiettoria che si sono tracciate da sole e che io mi ero a suo tempo limitato a anticipare.

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    2. quasi 25 anni persi e con quali danni. e ancora non siamo che all' inizio della fine. Quando Carlo Magno ritornerà dai suoi impegni extra europei a comprare il giornale nella sua edicola (sono il suo giornalaio tra parentesi) lo aspetteranno ad attenderlo il suo Libro+locandina Pud+fotocopia articolo del fatto di oggi a ricordargli le traiettorie passate presenti e future. Altre piccole soddisfazioni. ma a me turba quest' uomo: il dibattito utile idiota prestigio buonafede Vs prestigio malafede a dir la verità mi appassiona anche se intuisco che il politico deve credere alle menzogne che racconta a se stesso. Ma questa è immaturità come fanno a portarsela dietro tutta la vita? domandina: quali sono i mezzi di cattura di una elite politica? ho ceduto alla prima domanda, questo blog è immenso mi dispiace. come risposta accetto di tutto link, consigli di lettura, donne nude...a domani un abbraccio speciale a tutti voi

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  17. Cari, qui non siamo in Cambogia... Ci piaccia o no, il paese lo dovremo salvare con piddini, grillini e pidiellini.
    Non ricordo quale prof, ma in un post del Febbraio 2013, l' atteggiamento piddino euro bello Cermania kattifa, veniva considerato funzionale all' atteggiamento dei Sinn, Weidman, Schaube: euro bello mediterranei sporchi. Che le cose si stiano andando da sole verso lo smantellamento controllato dell' eurozona?

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  18. ma con tutto quello che ci siamo detti e che sappiamo su Prodi, dovremmo festeggiare il fatto che vogliano mettere Adolf Hitler a gestire la liberazione e il reinserimento nella società civile degli ebrei scampati ai campi?

    Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
    di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
    si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
    e tutto gli appartiene.
    Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
    Questo paese è devastato dal dolore...
    ma non vi danno un po' di dispiacere
    quei corpi in terra senza più calore?
    Non cambierà, non cambierà
    no cambierà, forse cambierà.
    Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
    Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
    Me ne vergogno un poco, e mi fa male
    vedere un uomo come un animale.
    Non cambierà, non cambierà
    si che cambierà, vedrai che cambierà.
    Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
    che possa contemplare il cielo e i fiori,
    che non si parli più di dittature
    se avremo ancora un po' da vivere...

    La primavera intanto tarda ad arrivare....

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  19. Nell'ordine.
    QED 31, allora. Me lo segno.
    Prodi, Prodi... Umh, si è mai visto un candidato bruciato rispuntare nella corsa al Quirinale? E' vero che non si era mai visto neanche un bis e che sono tempi bui, purtuttavia... Non è che ci ritroviamo Amato?
    Sentito Salvini stamattina a Radio anch'io: potrà essere antipatico, potrà sostenere idee poco condivisibili, ma studia e non è un pirla. Niente a che vedere con chi l'ha preceduto. Purtuttavia...

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    1. forse la logica sta nel creare consenso attorno ad una scelta fino ad ora considerata infernale. chi meglio allora del padre fondatore dell' europaradiso che ci fa attraversare le vie lastricate dell' integrazione con cambi flessibili. é' oggettivamente un Criminale ma nel paese è credibile piu di quanto si possa pensare. il problema è che se si esce con lui ci perdiamo per strada il centrodestra. Qualcuno ha suggerimenti? Berlusconi o chi per lui che leggittima prodi al quirinale? vabbe una mezza idea mi è venuta

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  20. Nel frattempo il mainstream pubblicizza Friedman, americano?, come quella signora che ha detto f..k UE?, e si scoprono le carte, non è la prima volta, anche Bini Smaghi ne aveva parlato, di quanto avvenuto nel 2011.
    Così si palesa che il PD ha venduto l' Italia allo straniero, pur di abbattere il nemico storico.
    Comunque, preso atto che in Italia ci sono tanti infami per quanti eroi, sembra che la costellazione politica italiana corra sempre più verso un antagonismo forte contro la Germania, si ritorna all' estate del 2011..., chissà se questa volta saranno ancora gli USA ad aiutarci?

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  21. questo è il post(o) giusto::

    RIPOSIZIONAMENTI

    Per Prodi (e Nomisma) all’Italia l’euro non conviene

    di Marco Palombi

    Succede, raramente in verità, che la realtà sia più pervicace della volontà di rimuoverla. Quando accade in faccende che riguardano la politica, si può allora assistere a un secondo fenomeno che discende direttamente dal primo: le persone più sveglie e ambiziose cominciano un bizzarro processo di riposizionamento, impercettibile ma continuo, che alla fine li porta esattamente dall’altro lato della questione rispetto a quello da cui erano partiti. Capita a quel punto che l’osservatore distratto, tornando dopo un po’ a fissare l’occhio sul soggetto, finisca per domandarsi: “Ma questo tizio, qualche tempo fa, non diceva il contrario?”. Ecco, per dire, Romano Prodi e l’euro sono un caso di scuola: l’uomo che ci ha regalato la moneta unica - e non vuole andare al Quirinale, dice lui - sul tema sta pian piano riposizionando se stesso e il suo mondo in posizione critica. Ovviamente, in questi casi, il giochino funziona se si trova un colpevole: quello scelto dal professore è la Germania cattiva. Si parte col grande sogno europeo (anche se, incidentalmente, parecchi paesi Ue non hanno adottato la moneta unica), poi arriva la crisi e la corda dell’austerità che si stringe al collo dei Piigs. Non durerà, prevede Prodi nel gennaio 2012: se Merkel non si deciderà a fare la cosa giusta, “allora saranno le cose a decidere per lei”. Perché? “La Germania è forte sopratutto perché c’è l’euro e gli altri non possono svalutarle in faccia la moneta”. La Cancelliera, come si sa, non s’è convinta e il nostro è dunque passato a “cambiare altrimenti si muore” (luglio 2013), poi all’alleanza con Francia e Spagna “per battere i pugni sul tavolo” (novembre ) infine a “l’eccessivo surplus tedesco rende il il rapporto di cambio dell’euro insopportabile per gli altri Paesi”, con relativo “aumento della disoccupazione diffusa a cui si cerca di rimediare con spezzoni di lavoro sottopagato” (febbraio 2014). Anche il mondo prodiano, per così dire, reagisce. Il capo economista di Nomisma, centro studi fondato dal professore, Sergio De Nardis, dopo aver proposto una maxipatrimoniale da cento e passa miliardi, venerdì scorso ha pubblicato un report in cui ha il merito almeno di dire la verità sulle cause della crisi dell’eurozona. Questa crisi, scrive De Nardis, “viene identificata con quella dei debiti sovrani”, ma non è questa la verità: nasce nel settore privato con l’esplosione del debito estero nei Piigs causata dal deficit strutturale delle partite correnti scatenato dal cambio fisso (e finanziato dai paesi in surplus come la Germania); viene poi aggravata dalle politiche “asimmetriche” imposte da Bruxelles. “Lo sforzo di aggiustamento - si legge nel Report - è stato finora demandato esclusivamente ai paesi periferici e si è tradotto in forti contrazioni delle domande interne, deterioramenti dei mercati del lavoro, peggioramento delle condizioni sociali”. Tradotto: i deficit con l’estero sono stati ripianati con la disoccupazione, che fa calare le importazioni.
    IN NUMERI significa che tra il 2007 e il 2013 in Spagna la disoccupazione passa dall’8,3 al 26,5 per cento, in Italia dal 6,1 a 12,1 per cento. Ci è andata persino bene, dice De Nardis, visto che “se l’Italia avesse sperimentato in questi anni il tipo di aggiustamento della Spagna (calo dell’occupazione superiore alla flessione dell’output), risulterebbe oggi con un tasso di disoccupazione nell’ordine del 20 per cento”. Il giochino sponsorizzato a Bruxelles, peraltro, nemmeno funziona: a questi ritmi, alla Spagna serviranno “dai dodici ai trenta anni per azzerare il ritardo”. Per allora, il Professore, sarà già un pasdaran anti-euro da anni.

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  22. http://www.nomisma.it/index.php/it/newsletter/scenario/item/323-7-febbraio-2014-riequilibrio-europeo

    intanto il centro studi del professor Prodi con un poò di ritardo si allinea al prof. Bagnai
    ....anche se ci proveranno a dire che non è lei che ha passato la borraccia

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  23. Accusare la Germania del fallimento dell'euro è sbagliato, secondo quanto ho appreso dai suoi insegnamenti. Ma, anche non vedere che la cooperazione europea di fatto non esiste perché ognuno pensa ai fatti propri è sbagliato (sempre secondo i suoi insegnamenti).
    Io credo che la collaborazione sia una cosa buona, come lo è la competizione sotto alcuni limitati aspetti. Tuttavia, se vogliamo cooperare, occorre che anche il governo tedesco faccia la sua parte. Spero che scrivere questo non significhi essere piddino.
    Infine, da quello che ho capito io di questa cosa chiamata euro (che poi fa parte di quella cosa chiamata "poteri forti") con la democrazia non ha proprio niente da spartire. Quindi, forse, il conflitto non è tra i popoli, quello tedesco, come lei mi insegna, soffre delle più grandi disuguaglianze, fra le nazioni europee, in termini di ricchezza, ma contro loro stessi.

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  24. "Ideo ecce ego mitto ad vos..." Io volevo dare un'occhiata ad un blog di economia, che è sta roba delle flagellazioni in sinagoga? AM

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  25. Professore, le voglio bene e la stimo, ma per farmi digerire Prodi al Quirinale mi dovrebbe spedire con corriere espresso una dose industriale di Guttalax! Tuttavia, a parte gli scherzi, vedo la logica del suo ragionamento eppure allo stesso tempo mi chiedo: magari ci farebbe uscire, ma come? Lei stesso ha più volte messo in evidenza che uscire è solo il primo passo, di un percorso che sarà lungo e faticosissimo, praticamente pari o molto simile a quello che ci è voluto per risollevarci alla fine della Seconda Guerra Mondiale. A quel tempo per farcela non ci è bastato avere i soldi degli americani ma anche politici, intellettuali, imprenditori, capitani d'industria di primissimo livello (mi viene in mente De Gasperi, Mattei, Olivetti etc.). Oggi, mettere al timone della rinascita dell'Italia proprio la persona che ci ha condotto in questo inferno mi fa venire i brividi, sopratutto per il fatto che non ritengo Prodi una persona all'altezza di tale compito, né umanamente né professionalmente; e dico ciò, ovviamente, a prescindere dalle mie convinzioni politiche. Basta sentir parlare Prodi per percepire la pochezza intellettuale dell'uomo.

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    1. Per capire quello che c'è da fare non ci vuole un genio, del resto. Ho detto che ce lo voglio io Prodi lì? Non mi sembra. Ho detto che non posso dire quello che penso.

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    2. Prodi ci farebbe diventare come l'Irlanda: "L'Italia deve attrarre investimenti esteri" (http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201209071034041132&chkAgenzie=PMFNW&sez=news&testo=&titolo=Sud:%20Prodi,%20dobbiamo%20attrarre%20investimenti%20esteri%20%28stampa%29)
      No grazie...

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  26. dobbiamo capire una cosa: le élites sono più furbe, capaci, astute, intelligenti di noi.

    Loro guidano la storia, non la subiscono. E comunque poi la riscrivono, dovesse andar male.
    E la storia accaduta è quella raccontata, non quella avvenuta

    Le cose stanno andando come dovevano andare indipendentemente dal fatto che noi lo sapessimo o no; non abbiamo alcun merito e nemmeno responsabilità.

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    1. Se permetti, qui la storia la stiamo scrivendo anche noi. E mo basta che per oggi hai scassato er cazzo. Vai a lavora' (o a cercare un lavoro)...

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    2. Non mi prenda per ingrata, non voglio sminuire l'immenso valore della sua opera, ma secondo me qui la storia la stiamo "solo" (e non è poco) capendo (grazie a lei che ce la spiega e ce la anticipa).

      Infatti ha scritto "L'amico questo giochetto non lo fa solo a titolo e per conto personale. Come ampiamente anticipato fin dall'inizio di questo blog, a un certo punto le elite si sarebbero accorte che rischiavano il suicidio."
      Insomma, succede SEMPRE, SOLO e COMUNQUE quello che vogliono le élite.
      Se le élite non si stessero rendendo conto che la loro predatoria e psicopatica avidità li sta conducendo al suicidio riusciremmo noi a cambiare le cose? Evidentemente no, altrimenti non staremmo ipotizzando Prodi al Quirinale.

      Se in questo periodo gli interessi delle élite corrispondono ai nostri (come gli interessi di un tumore coincidono alla fine con quelli organismo che sta uccidendo, ma il tumore è stupido, le élite no) Prodi (o chi per esso) nel servire loro farà anche i nostri interessi, ma fino a che punto e fino a quando gli interessi coincideranno?
      Per quanto tempo le élite riusciranno a dominare con buon senso (la coscienza non ce l'hanno) il loro suicida delirio avidamente predatorio, megalomane, psicopatico?
      Ma alla fine poco importa: Prodi o un altro, chi dovrà portarci fuori da questa situazione sarà uno di quelli che l'hanno causata (a meno che lei e Borghi non diventiate rispettivamente premier e ministro dell'economia, ma ho poche speranze) vale a dire sarà uno di quelli che ce lo metteranno di nuovo nel culo, nel corso degli eterni cicli e ricicli della storia.

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  27. L'articolo su Nomisma andrebbe letto tutto, fino alla fine, non e' proprio corretto il modo in cui il giornalista del fatto ha riportato la notizia:
    http://www.nomisma.it/index.php/it/newsletter/scenario/item/323-7-febbraio-2014-riequilibrio-europeo

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  28. Forse solo chi ci ha cacciato nella fogna potrà tirarci fuori con meno danni, se non altro perché conosce esattamente i termini della questione (anche se non lo ammetterà MAI dvanti al "bobolo") e può vantare un pedigree eurista inappuntabile (signora mia, io volevo TANTO TANTO TANTO restare ma sa, non era PROPRIO possibile....). Del resto abbiamo l'esempio di Badoglio, uno dei principali responsabili di Caporetto, divenuto addirittura maresciallo d'Italia e quindi salvatore della Patria l'8 settembre....un PRODE!

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  29. che sia Prodi o Amato, come nel '92 ci vorrà la persona sbagliata per fare la cosa giusta, e non intendo la patrimoniale.

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  30. Tanto per riportare l'ennesimo cialtronesco e patetico tentativo di scaricare le responsabilità sulla Merkel e sottolineare l'invito comico a puntare il ditino contro la Germa(g)nia, oggi da non perdere l'articolo di Gramellini su La Stampa, di cui riporto un favoloso stralcio:

    "...Dalle case delle persone comuni – dove ogni sera si recita il bollettino di guerra dei posti persi o non trovati – sale la pretesa che la politica sia altrettanto angosciata e consapevole della drammaticità della situazione. Un Parlamento convocato in seduta straordinaria per annullare le troppe leggi che complicano la vita agli intraprendenti. Un governo che in 24 ore o al massimo in 24 giorni, certo non in 24 mesi, trovi un modo per tagliare la spesa pubblica e le tasse. E affronti i tedeschi a muso durissimo per indurli ad allentare la corda che ci sta impiccando..."

    N'importe quoi...

    LOL...anzi no DAR (daje a ride)

    Saluti.
    Leonardo

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    1. Gramellini è inqualificabile. Forse dovrei scrivere il secondo capitolo della desinenza in "ini".

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    2. Nooo, nel campo combattere mafia, camorra, casta, cricca e corruzione e pure salviamo i bimbi dalla fame è uno tosto. E' quando "piscia fuori dal vaso" che fa danni.

      Ora per alleggerire, ho visto piazzasporca ieri sera e mi è venuto in mente questo hash:
      #napotelma non ho complottato, è che sono un pre-veggente

      che ne pensate, vi piace? spero che qualcuno me lo freghi sennò mi tocca studiare come funziona twitter.

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    3. se gli spifferi che circolano circa l'avvento di "Cairo Mani di Forbice" sui destini editoriali della Real Casa rispondono al vero ci sarà da divertirsi a leggere le cronache dall'oltretomba dei futuri trombati FICAstipendiati :D

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    4. Gramellini è qualificabile, ma commettendo, anche in questo caso, un reato penale.

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    5. Per brontorunner: quella di Gramellini è la versiona aggiornata del "fate presto" di rosasalmonata memoria. I risultati li abbiamo visti, tra cui merita rilievo una titolatissima docente universitaria che ha fatto la figura della .....ina (o della ....ona a seconda dei gusti) semplicemente perché non conosceva i dati. Incassando la più grande figura di ....erda della storia repubblicana.
      La Costituente ha impiegato circa 18 mesi (non diciotto giorni) per arrivare a compiere l'obbiettivo proposto. Producendo una mole di lavoro che fa capire, a noi che abbiamo tre neuroni che fanno il loro sporco lavoro, quanto ci sia stato da lavorare per arrivare a quella sessantina di paginette che conosciamo come Costituzione.
      Parlando terra terra: tra gli ...ini e gli ....oni che quotidianamente siamo costretti a sorbirci (alla radio, alla televisione, leggendo i giornali), ne esisterà qualcuno che si ascolta quando parla?

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    6. Gramellini va bene per la critica di costume. Cioè aria fritta da salotto. E' eccezionale davanti ad un tè con i biscotti nei talk show, ma deve rimanere confinato in quell'ambito. Al di fuori, risulta solo patetico e ridicolo.

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  31. Prodi presidente perchè avrebbe le palle e la faccia tosta per ribaltare ciò che lui stesso ha voluto e perchè certamente ciò che si deve fare si farà con i vertici del PUDE, perchè tanto i grossi interessi e le decisioni vere vengono prese solo in quegli ambienti.

    Fa ribrezzo ma non sembrano esserci altre vie.

    Chiunque non avesse le prerogative di trovarsi in una posizione analoga a quella che occupa Prodi non avrebbe lo spazio per prendere simili decisioni.

    La dimanica mi sembra questa, sbaglio?

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  32. Siamo di fronte ad un punto di svolta? L'articolo di Prodi e ieri quello sul Corriere su Napolitano, questo ancora più significativo dato che fino al giorno prima era impossibile leggere una critica a Napolitano su quel giornale (ma dato che non lo leggo, scorro solo i titoli della rassegna stampa e poi leggo quello che mi interessa, potrebbero anche essermi sfuggiti).
    La mia insignificante idea è che si tratti di una strategia un po' disperata (o forse è solo astuta) in vista delle elezioni europee, io rimango dell'idea che difficilmente alzeranno bandiera bianca.
    Certo che vedere ieri i giornalisti spaesati di fronte all'articolo sul Corriere, una certa soddisfazione l'ho provata.
    Come vedrei Prodi al colle? Male, ma non lo ritengo nemmeno possibile, per via dei paletti di facciata che devono per forza di cose conservare per mantenere un elettorato polarizzato... sarebbe come mettere Berlusconi, non lo ritengo possibile.
    Meglio Savona allora... per noi sarebbe l'ideale e penso che non dispiacerebbe nemmeno ad ambienti PD e PDL, anche perché in Aspen come Prodi.

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    1. Ho girato all'interessato, ma mi sa che lui ci vuole andare meno di me...

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  33. Prodi è un liberista, la sua storia politica lo dimostra. La moneta unica è la massima espressione del liberismo. Mutatis mutandi, il conflitto distributivo non si risolverebbe.

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  34. Ossignur sono rimasta senza fiato!!! Paura!!! Non vorrei portare ulteriore sfiga a quella che già abbiamo, ma mi sono ricordata che Prodi ha parlato anche di moneta globale, nel 2009 scriveva in questo articolo:
    La sfida di una moneta unica globale

    Riporto un brano del suo articolo:

    "Ci vorrà ancora tempo perché si possa parlare di unica moneta di riferimento mondiale ma il problema è ormai sul tavolo e, se i nuovi membri del G20 faranno fronte comune, le loro richieste non potranno essere per sempre ignorate. Perché il mondo è veramente cambiato.

    La seconda riflessione riguarda l’Euro. Questa moneta è una grande positiva realtà che, nella presente crisi, ha salvato l’Europa da disastrose svalutazioni competitive. L’Euro, tuttavia, costituisce solo il 26% delle riserve monetarie mondiali, che sono ancora per il 65% basate in dollari e la Cina stessa, nonostante il suo obiettivo politico di diversificare le proprie riserve, ha continuato a comprare soprattutto buoni del tesoro americani. E le transazioni internazionali, nonostante ripetuti annunci e ripetute minacce e nonostante la grande forza dell’economia della zona Euro, continuano a svolgersi in dollari.

    La spiegazione è semplice: perché una moneta possa affermarsi come punto di riferimento nel mondo non basta la forza economica rappresentata dalla moneta stessa. Occorre una forza politica che guidi le grandi scelte che dalla moneta verranno sostenute e rafforzate. Un’unione monetaria non sorretta da una comune politica economica non può essere un punto di riferimento per l’economia mondiale.
    Se questa è la situazione credo che sia interesse dell’Unione Europea appoggiare apertamente i tentativi in corso per arrivare alla costruzione di una moneta unica mondiale.

    Ci vorrà un enorme lavoro e tantissimo tempo ma sarà un altro passo in avanti per rendere meno probabili le ricorrenti crisi dell’economia mondiale."

    Sono anni che per uscire dalle crisi aumentiamo le dosi di veleno che causa le crisi. Il peggiore degli incubi: rimuoverà l'euro che non funziona "perché i tedeschi sono cattivi e hanno distrutto l'€giochino"...e poi cercherà di inventarsi la moneta mondiale???

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    1. Prodi ha fatto parte del Bielderberg, diventando presidente UE lo stesso anno che fu invitato per la prima volta al meeting. Il Bielderberg è stato fondato da Rockefeller che nelle sue memorie ammette pubblicamente di desiderare la fine delle sovranità nazionali sostituite da un superstato con, sottinteso, una unica moneta. Quello che si dicono alle loro riunioni non si sa ma è presumibile che la filosofia del fondatore si perseguita dal gruppo. La UE con l'Eurozona credo sia un attuazione a livello continentale di quello che dovrebbe essere il superstato. Ora io non so quanto della visione del Bielderberg Group sia condivisa dall'Onorevole Prodi però sicuramente la visione delle moneta unica mondiale c'è. La maggioranza della gente è indottrinata a catalogare tutto questo come complottismo e urlare ironicamente GOMBLODDO!! però Prodi membro Bielderberg, Monti membro Bielderberg e Trilaterale (presidente 2010-2011), E.Letta membro Trilaterale la vedo dura pensare che chi frequenta le elite finanziarie e mercantiliste sia “de sinistra” e dalla parte del popolo! Inoltre la vicenda delle dimissioni di B. parrebbe confermare...

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  35. No Prodi proprio no...

    Nel momento in cui ogni nazione dovrà tirare fuori gli elissoidi, per riuscire in qualche modo ad ammortizzare il tonfo, noi ci mettiamo questo qua?

    "Prodi described Germany's behaviour at the time, in 2004, as "post-modern."

    "They had pushed for the stability pact and yet they were the first to disobey it and to put it in the dustbin. I can't forget that night ... I was shy. I said: 'Look, but you can't go beyond three percent.' And I remember they told me: 'Shut up. We are the lords of this.' It was [EU] history changing," he said.

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  36. Grandissimo Bagnai, ma anche porter, a la Uolter :D
    La similitudine Badoglio-Prodi è arci-azzeccata!
    Del resto uno era stato anche Gennaro principe di Napoli, l'attuale Napul'è... (mille dolori XD)
    Le continue bombardate del Corrierone dei piccoli poteri continuano ad alzo zero, oggi è la volta del "piano segreto di Passera" ( :D con quel po po di cognome, che filmone uscirebbe...) ergo il ri-posizionamento è iniziato, ai più alti - per modo di dire, s'intende - livelli del paese...
    Come giustamente osservato il cerino in mano resterà agli ex trinariciuti e salutame a' sòreta! Avvisate Cuperlo :D

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  37. Risposte
    1. Uhm... e se la FCA fosse coinvolta nel riposizionamento di Passera?

      GOMBLODDO!

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  38. Nel panorama politico Italiano non vedo nessuno NESSUNO che possa degnamente coprire la stessa magistratura di Einaudi o di Pertini, fuori dal panorama politico vedo un uomo solo che potrebbe averne le caratteristiche , ma non lo chiameranno mai e forse lui stesso non lo desidera.

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  39. Prodi... lo stesso dell'IRI, e delle svendite...
    Tra lui e Draghi, non so chi sia piu' amico del tessuto produttivo (oltre che del motivo per cui esiste una nazione, i cittadini). Forse solo Amato, con i sapienti aggiustamenti di pensioni e scala mobile...
    Oltre che a dare istituzionalita' alla DC (mai persa), cosa farebbe per l'equilibrio dei poteri che l'attuale Re Solo ha smantellato per un decennio, ad esempio indicando piu' volte il premier?
    In quest'ottica, l'unico vantaggio che vedo in P e' il bilanciare le persone di una coalizione che si identifica a destra.

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  40. Noi italiani siamo abituati a tutto, intimamente sappiamo che la realtà supera spessissimo la fantasia, dunque Prodi al Quirinale non mi sorprenderebbe più di tanto non fosse per quel piccolo particolare dei 101 voti che mancarono all'epoca; è pur vero che con tutti i disastri che attanagliano il paese, che ci vuole a creare quel tantino di panico generalizzato sufficiente a serrare le fila dei parlamentari di ogni colore e inclinazione (responsabili per definizione, e solo per quella, secondo me) e realizzare l'impensabile? Ma poi mica la nostra è una repubblica presidenziale...
    Invece quello che non capisco è il vuoto pneumatico sul fronte delle reazioni alle affermazioni di Prodi: possibile che nessuno, da sinistra, dal centro, da destra abbia nulla da dire in proposito? Si tratta pur sempre delle opinioni dell'uomo che nell'euro ci ha infilato. Nessuna domanda, nessuna ipotesi, nessun dubbio neanche da parte di quelli che questa "moneta" ancora la difendono?
    Questo mi crea preoccupazione.

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  41. Ora è il momento in cui bisogna stare più attenti perchè c'è il rischio che questa gente riesca a farci uscire dall'Euro mantenendoci però nell'UE.

    Ricordiamoci che l'Euro è lo strumento che l'UE ha congegnato per fregare il ceto medio. In buona parte è anche riuscito, perchè in ogni caso i danni che ha fatto richiedono tempi lunghissimi per essere riparati.

    Una volta finito l'Euro i problemi di democrazia e rappresentatività nell'UE rimarranno. Anzi migliorando la situazione economica passeranno tranquillamente in secondo piano.

    Quindi l'importante è uscire dall'Euro ma anche dall'UE.

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  42. «... bisogna domandarsi a chi e a cosa serva oggi fare mente locale sugli eventi del 2011 per colpire Napolitano e assieme a lui Letta.
    [...]
    la provenienza extra italiana della “notitia criminis” e l’insolita rapidità con la quale è stata confermata da illustri personaggi di solito cauti più della carpa montaliana nell’abboccare alle domande, fanno pensare a una rete di potere e di poteri non molto diversa da quella che ideò il progetto Monti per mettere l’Itala in uno stato di emergenza nel quale è stato facile smontare obiezioni e resistenze ai diktat della troika.
    Si possono fare solo delle ipotesi ma il fatto che negli ultimi tempi [...] Frau Merkel si sia dichiarata a favore di elezioni anticipate oltre che di Renzi, la paura che almeno sulla stampa tedesca sembra serpeggiare per un risultato molto negativo dei pariti dell’austerità alle europee, le analisi allarmate dei principali centri finanziari, mi spingono a credere che certe rivelazioni tendano a favorire proprio questo sbocco. La ragione è ovvia: elezioni politiche accoppiate a quelle europee che sono puramente di opinione, potrebbero significativamente diminuire l’incidenza del voto di protesta. Oltre a far dimenticare l’ultimo terribile anno lettiano. Per carità è solo un’idea, niente di più, ma certo sarebbe paradossale andare alle urne sotto l’impulso esterno delle stesse forze che ce le hanno negate due anni e mezzo fa. Una ulteriore prova della colonizzazione in atto».

    Come dire, mi sa che ci hanno preparato uno scherzo da prete.

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  43. Cosa penso di Prodi al Quirinale?
    Intanto penso che chi non ha una corretta visione d'insieme può essere strumentalizzato a piacimento ed in quest'ottica il Movimento sarebbe quello strumentalizzato. Penso inoltre che la strategia di cacciare un presidente per la prima volta sarebbe nuovamente "shock" e quindi ci sarebbero ampi spazi per tosare ancora un po' il gregge in nome dell'emergenza. Come sempre, squadra che vince non si cambia!
    Altro? vi viene in mente altro?

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  44. Ci starebbe perfettamente. Al tiranno il popolo taglia la testa, ai rappresentanti democraticamente eletti traditori dei rappresentati spetta la revisione storica e il riciclo, nella Democrazia. Spero almeno lo facciano presto e prima di pelarci altri 85 miliardi.

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  45. Sicuramente meglio Prodi, visto il poderoso riallineamento sopraggiunto molto rapidamente, e ampiamente preconizzato dal Prof. Bagnai: spero che con ciò che arrivato a dire oggi non si rimangi tutto poi, e tragga invece le ovvie conclusioni e azioni conseguenti, cioè l'€urexit, nel caso abbia di nuovo un ruolo operativo per farlo...

    Ma perché farebbe tutto ciò se così non fosse? le elite si 'muovono' solo per obiettivi, mica per diletto: come dice Bagnai, 'l'amico non fa questo solo a titolo e per tornaconto personale'

    E certo non Draghi, a star dietro anche alle suggestioni di Giannuli, nome (e obiettivi) che mi atterriscono di più...

    Se è chiaro (come è chiaro) che l'obiettivo è costringere Napolitano alle dimissioni, noto che storicamente, sempre, lo scenario è ovviamente internazionale, ma le azioni sono sostanzialmente eterodirette... si muove il Financial Time, che imbecca il Corriere??? E annessa 'sceneggiata' di ieri a Piazza Pulita, con duetto Friedman/Zucconi?

    Molto tempo occorrerà perché si riesca ad esprimere un'altra classe dirigente che non sia questa, da sempre miope, corrotta, subalterna a interessi stranieri, che si tramanda il potere in modo dinastico e clientelare...

    Detto questo, la speranza è che si stia finalmente muovendo qualcosa di concreto che ci porti fuori da questo pantano, nel modo più breve e meno doloroso (e caotico) possibile.

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  46. La grafica è meno abbagliante e molto migliorata, grazie anche al suggerimento di un'abitante della Giamaica ...

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    1. Senti, bella de zzio, mo' mm'hai rotto la Giamaica! Gli occhi ce li ho anch'io, tesoro. Mi manca il tempo. Me ne dai un po' del tuo? Passa da Mefistofele, che lui poi mi fa er bonifico.

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  47. Nel frattempo l'istituto PUDE lavora a pieno regime.

    Oggi un articolo del Sole 24 ORE sulla vicenda Grillo-Becchi.

    Questa la versione originale

    Dopo pochi minuti viene sostutuita dalla versione modificata

    Hanno tagliato la seguente frase:
    "Ieri, Piazzapulita: argomento della puntata, lo "scoop" di Alan Friedman su Napolitano e Monti, con Becchi a sostenere che il vero problema oggi sia l'euro."

    Se può servire per il libro sulla disinformatia, ho tenuto gli screenshot

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    1. Io confermo per la puntata su piazzasporca, sentito con le mie orecchie.

      Oggi ho anche twittato questo a Beppe:
      ------------------------------------------------------------------------------------------------------
      Beppe Grillo ‏@beppe_grillo 6 h

      Paolo Becchi non rappresenta in alcun modo il MoVimento 5 Stelle e i suoi interventi sono a puro titolo personale


      Marco Caporaletti ‏@MatrixEsiste

      @beppe_grillo Beppe, hai studiato da ragioniere. 4 conti li sai fare. Lo sai che l'euro non regge. Ecchepalle!

      -----------------------------------------------------------------------------------------------------

      Non so se la reprimenda era per qualche altra frase pronunciata ma se era per l'euro .... ecchepalle.

      Io ho la vaga impressione che ancora non ci sia arrivato al punto cruciale, potrebbe anche essere visto che ha la capa occupata da tante altre pur lodevoli battaglie.

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    2. a Roberto: le due versioni sono uguali!

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  48. Dr. Bagnai, con la promessa solenne di non importunarla mai piu', per quello che vale, porgo l' ultima domanda. Secondo la "scienza economica" (non ho mai nascosto, ne' lo faccio ora, il mio disprezzo intellettuale per chiunque consideri l' economia o, per motivi diversissimi, la statistica, una scienza) quale sarebbe stato il destino dell' Italia se non avesse adottato l' Euro? In altre parole, affermare che l' Euro sia stato un disastro implica, perlomeno suggerisce, che le cose sarebbero andate meglio se all' Euro non avessimo aderito. Ecco mi domando, in che condizioni saremmo oggi secondo lei se avessimo mantenuto la nostra sovranita' monetaria?

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    1. Che un imbecille come te fosse anche un epistemologo della domenica si era capito. Vai, vai, ingengniere, libero per il gran mare dell'essere...

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    2. ti rispondo io: migliori. E, oramai, non ci vuole un economista per capirlo... basta essere laureati anche solo in ingeneri-a :D

      Ma com'è che non vi chiedete mai com'è possibile che la Danimarca sia ancora inchiodata nell' AEC II? XD

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    3. "Disprezzo intellettuale": un ossimoro, inutile procedere oltre.

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    4. La statistica è il fondamento di robetta come:
      - secondo principio della termodinamica (alla base di tutta l'ingegneria)
      - l'analisi dei segnali (alla base delle telecomunicazioni)
      - fluidodinamica, aerodinamica etc.
      etc. etc.
      Come può un ingegnere dire che la statistica non è importante ?

      Per quanto riguarda l'economia basti dire che se l'avessimo studiata tutti ora non saremmo in questo casino.
      Basti vedere come l'economia governa moltissimi fatti umani e quindi la storia.
      Diversi fatti economici sono assolutamente controintuitivi e richiedono sforzo per essere fatti propri. Sforzo che molti ingegneri con l'arroganza di chi dice "tanto è facile" trascurano di compiere.

      Purtroppo l'dea che il prof ha degli ingegneri è assolutamente fondata. Spero solo di essere un'eccezione.

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    5. Certo che ce ne vuole per definire l'economia un'opinione (se non è scienza non vedo cos'altro possa essere) per poi chiedere ad un economista di fare previsioni su eventi mai accaduti.

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    6. Be', ma questo fa capire la mentalità, no? Sto scemotto verrà da qualche professione matematizzata (ma purtroppissimo anche la mia lo è), e quindi si crede Superman, mentre è Medioman.

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    7. eh eh... 'sti genieri scientifici... genio guastatori, suppongo :D

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    8. Ma, in realtà stiamo parlando di un fine epistemologo, addirittura aristotelico: καὶ ἡ μὲν οἰκονομικὴ μοναρχία (μοναρχεῖται γὰρ πᾶς οἶκος), ἡ δὲ πολιτικὴ ἐλευθέρων καὶ ἴσων ἀρχή. ὁ μὲν οὖν δεσπότης οὐ λέγεται κατ᾽ ἐπιστήμην, ἀλλὰ τῷ τοιόσδ᾽ εἶναι

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    9. Secondo me provoca ... e certamente non è ingeniere (come dice il mio amico tunisino)

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    10. Al di là dell'evidente provocazione, confesso di non capire la polemica, in generale, contro l'Ingegneria.
      (Ma forse ho perso qualche antico post...)

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    11. Questa della statistica che non è scienza mi ricorda la domanda di quel tizio che la sparò grossa qua sul blog tempo fa; suonava pressappoco così: " se l'economia fosse una scienza, il prof avrebbe potuto indicare giorno e ora del collasso dell'euro".

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  49. "Manca poco...". Forse, se tutti sincronizzassimo gli orologi, mancherebbe ancor meno. Ma c'è chi ce l'ha, l'orologio, svizzero, chi ce l'ha cinese, chi non ce l'ha proprio, e allora mi sa che tocca passare la palla all'orologio del merkato

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  50. I soliti noti sono saltati sul carro dell’impeachment ?

    anche zerohedge si è accorto di noi: opsssssssssss

    Come rivelato da Alan Friedman e confermato da Carlo De Benedetti e Romano Prodi, già nell'estate del 2011 Re Giorgio Napolitano "studiava la possibilità di affidare la Presidenza del Consiglio a Mario Monti". Altro che consultazioni al Colle, quindi: tutto sarebbe già stato deciso, o quanto meno preso in considerazione, diversi mesi prima delle dimissioni di B., presentate a Novembre 2011. Quindi lo spread sui rendimenti italiani era soltanto un grande piano orchestrato per inaugurare un nuovo governo che, con il supporto della BCE, quindi del nuovo presidente Mario Draghi, scatenava una nuova era nella vita italiana, presumibilmente quella delle austerità.

    In altre parole, una teoria della cospirazione di un colpo di stato senza spargimento di sangue pre-programmato. Che tutto questo avrebbe avuto luogo sotto gli auspici e con la benedizione del presidente Napolitano in Italia, ha notevolmente peggiorato le cose dal momento che l'Italia è una democrazia parlamentare, in cui tali accordi di cappa e spada sono certamente non consentiti dalla costituzione.

    E così, come accade spesso ultimamente, per gentile concessione del racconto di Alan Friedman di ciò che è realmente accaduto l'estate del 2011, questa teoria del complotto è appena diventata una realtà della cospirazione.

    Tutto è iniziato nell'estate del 2011, quando Carlo De Benedetti, il magnate industriale italiano, ha ospitato Mario Monti, poi ex primo ministro d'Italia e vecchio amico di De Benedetti, nel rifugio alpino di Moritz dell'industriale per la cena, "uno sviluppo che doveva avere profonde conseguenze pubbliche" …

    (un fatto di non poco conto, che rivela l'immagine di un Presidente della Repubblica che, da un lato, progettava un nuovo governo prima ancora che quello precedente fosse caduto (e poco importa che si chiamasse 'Berlusconi' o 'Pinco Pallino': non era caduto, stop), calpestando di fatto il ruolo del Parlamento, a cui spettava eventualmente sfiduciarlo, e, dall'altro, scartava pressoché in partenza l'ipotesi di un ritorno alle urne, come se il voto dei cittadini fosse qualcosa da evitare ad ogni costo e non una delle massime espressioni della democrazia. I soliti noti sono saltati sul carro dell’ impeachment ?)

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  51. Non escluderei, per il Colle, un profilo che venisse dagli alti ranghi della Magistratura: un giudice molto stimato (e non "chiacchierato")? un grande studioso della Costituzione?
    Questi avrebbe il vantaggio di fungere da garante dell'imparzialità e della moralità del ruolo presidenziale, nonché di tutore della legalità repubblicana, sia verso il fronte interno che verso l'estero.

    Alla politica militante (Governo e Parlamento) resterebbe l'onere, com'è ovvio, della scelta giusta da operare per l'eurexit, nell'ambito dello "spettro" di opzioni comprese fra: (euro buono & Germania cattiva) versus (euro cattivo & Germania buona) versus (euro cattivo & Germania cattiva).

    Just a thought, with no names...

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  52. Confindustria, Mediobanca e partiti. Adesso i poteri forti fanno a gara per corteggiare il Manifesto anti-euro

    Si sono dati il solito titolo ambizioso: “Uscita dall’euro-istruzioni per l’uso”. Ma il prossimo 12 aprile, a Roma, promettono di fare le cose in grande. Loro sono gli economisti del “Manifesto di solidarietà europea”, il cui numero nel frattempo è quasi raddoppiato rispetto all’agosto del 2013: si è infatti passati da 12 agli attuali 21 firmatari, tutti europei. Le critiche nei confronti dell’euro, infatti, stanno facendo proseliti ovunque, così come la proposta tecnica del Manifesto. Si tratta della cosiddetta “segmentazione controllata” della moneta unica, in pratica un’uscita progressiva dei paesi dall’euro, tutelando quelli più deboli. Rispetto a qualche mese fa, però, la novità sta nell’effervescente movimento che sembra voler “avviluppare” il Manifesto. Basti pensare a chi, almeno secondo i programmi, parteciperà all’evento del 12 aprile.

    Dall’elenco, solo per limitarsi agli esempi più significativi, spuntano l’ex viceministro Pd dell’economia, Stefano Fassina, uno degli animatori di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto (che è stato anche sottosegretario alla Difesa), il rettore della facoltà di economia alla Sapienza di Roma, Giuseppe Ciccarone, l’economista francese Jean-Pierre Vesperini, professore all’università di Rouen, il collega spagnolo Antoni Soy, professore di economia all’università di Barcellona, l’ex ministro dell’industria, Paolo Savona, e l’ex ministro delle politiche comunitarie, Giorgio La Malfa. Ma nella lista dei partecipanti all’incontro del 12 aprile ci sono anche nomi destinati a far discutere parecchio.

    C’è, per esempio, quello di Frits Bolkestein, ex pezzo grosso della compagnia petrolifera Shell ed ex commissario europeo al mercato interno, padre dall’ormai famosa direttiva sulla libera circolazione dei servizi nel mercato comune europeo. Ebbene, si dà il caso che qualche mese fa Bolkestein, un tempo europeista ed euro-sostenitore convinto, abbia aderito al Manifesto di solidarietà europea. Genuinamente folgorato sulla via di Damasco? Difficile dirlo, di sicuro la sua adesione è stata un colpaccio per gli economisti “anti-euro”.

    Nell’elenco dei nuovi aderenti, però, c’è anche Giuseppe Di Taranto, che non soltanto insegna storia economica alla Luiss, ma siede addirittura nel consiglio di amministrazione dell’ateneo confindustriale presieduto da Emma Marcegaglia. Insomma, all’interno del Manifesto sembra affacciarsi anche un po’ di Confindustria, uno di quei poteri più o meno forti le cui mosse si fanno notare. Di Taranto arricchisce così la pattuglia italiana dei firmatari del Manifesto, composta da ALBERTO BAGNAI (e ai numerosi componenti del suo blog, tra cui una certa Rosanna Spadini, proveniente dalla Giamaica), professore di politica economica all’Università di Pescara, Claudio Borghi, professore di mercati finanziari all’università cattolica del Sacro Cuore, e Antonio Maria Rinaldi, professore di corporate finance all’università di Pescara e di corporate & investment banking alla Link Campus University di Roma. Twittatori indefessi delle loro idee contro l’euro, o meglio contro questo modello di euro (come amano precisare), Bagnai, Borghi e Rinaldi sono un po’ il tridente d’attacco italiano del movimento, con diversi agganci all’estero. …

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  53. Io non trovo così assurda l'idea che a traghettarci fuori da questo casino siano quelli che ci hanno portato fino a qui. Da un certo punto di vista dovrebbe essere visto anche come un loro preciso dovere. Immaginate una guida che vi ha portato a fare quella che descriveva come una piacevole scampagnata e poi vi siete ritrovati in una specie di deserto infernale. Io penso che gli direi una cosa tipo "Tu adesso mi porti fuori da questa merda in cui mi hai cacciato, poi quando siamo a casa, con calma, facciamo due chiacchiere"

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  54. Confindustria, Mediobanca e partiti. Adesso i poteri forti fanno a gara per corteggiare il Manifesto anti-euro – 2° parte

    La politica
    E che dire di quello che accadrà a Parigi, dal 18 al 20 febbraio prossimi? In quei tre giorni si svolgerà un convegno organizzato dall’Efd (Europe of freedom and democracy), formazione del parlamento europeo animata soprattutto da Nigel Farage. Si tratta del leader dell’Ukip, il partito euroscettico conservatore inglese. Ebbene, a Parigi interverrà Rinaldi in una sessione intitolata “C’è una vita dopo l’euro?” Ma prenderanno la parola anche due economisti francesi eurocritici come Jean-Jacques Rosa e Philippe Murer. Insomma, c’è tanta carne al fuoco. E intorno agli animatori del Manifesto si sta coagulando un grande interesse economico e politico. In Italia a strizzare l’occhio sono soprattutto Forza Italia, Lega, M5S e Fratelli d’Italia. Da qui la domanda: i firmatari del Manifesto, vista l’estrazione di alcuni di loro e i contatti nel frattempo innescati, sono veramente indipendenti? E se sono indipendenti, fino a che punto riusciranno a rimanere tali? Loro giurano che si limitano a divulgare idee senza essere strumentalizzati. Si vedrà.

    (interessante l’insinuazione finale di Sansonetti: quali scopi oscuri ci sono dietro al Manifesto anti-euro? Che Sansonetti avesse le idee confuse lo sapevo già da tempo ...)

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  55. Parlando di chi cambia idea... non tutti hanno fatto lo stesso iter...
    da quello che ho capito leggendo qui (e rimettendomi a studiare) l'euro senza politiche economiche, fiscali etc comuni equivale semplicemente ad un cambio fisso tra le monete (se ho capito bene e grazie, l'ho capito qui, se non ho capito male colpa mia e devo meglio studiare)... se così è in fin dei conti l'entrata nell'euro è molto simile all'entrata nello SME e quindi, andando alla ricerca di voci di sinistra "geneticamente" comprensibili dai compagni quando provo a discutere della moneta e quello che si porta appresso, ho provato a vedere se la sinistra allora era già emigrata in Illinois... mi pare che invece fossero ancora qui e l'intervento di Spaventa del 12/12/1978 alla Camera mi sembra decisamente attuale (come quello di Magri il giorno dopo) .

    A sorpresa nell'intervento di Spaventa viene più volte citato un'economista che con chiarezza ha evidenziato i rischi dell'entrata nello SME:

    "...Sarà comunque impossibile, sia per noi sia per gli altri paesi, adeguarsi al ritmo di inflazione previsto per la Germania che rappresenta un fattore di squilibrio non minore oggi di quanto non sia il nostro ritmo di inflazione. Queste valutaioni sono state recentemente documentate con precisione dalprofessor Mario Monti in un articolo su Il Sole 24 ore al quale rinvio i colleghi."

    Spaventa lo trovate qui

    http://legislature.camera.it/_dati/leg07/lavori/stenografici/sed0382/sed0382.pdf

    p.s. questo commento grosso modo l'ho inserito stamane, non ho capito se sono riuscito ad inserirlo o meno. nel caso mi scuso per l'insistenza.

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    1. Mi sono scaricato il documento della seduta alla Camera dei Deputati del (leggete bene la data) 12 dicembre 1978....
      A me sono rimasti impressi questi passaggi (non vi sembrano piuttosto attuali?):

      "...Quest'area monetaria rischia oggi di configurarsi come un'area di bassa pressione e di deflazione, nella quale la stabilità del cambio viene perseguita a spese dello sviluppo dell'occupazione e del reddito.
      Infatti, signor Presidente del Consiglio, non sembra mutato l'obiettivo di fondo della politica economica tedesca: evitare il danno che potrebbe. derivare alle esportazioni tedesche da ripetute rivalutazioni del solo marco,
      ma non accettare di promuovere uno sviluppo più rapido della domanda interna. Da ciò deriva un sacrificio per i paesi più deboli, che potrebbe essere evitato con generale vantaggio se si instaurassero regole efficaci di simmetrie e di obblighi, ma tali regole sono state rifiutate non tanto con riferimento agli interventi di cambio degli accordi di Brema, ma con riferimento al tentativo generoso a suo tempo compiuto dall'OCSE: le richieste dell'OCSE furono esplicitamente accantonate nel vertice di Bonn.
      Inoltre - come è stato detto altre volte (e mi limito qua a riassumere sempre per non tediarla) - il sacrificio per i paesi più deboli può risultare più accentuato dalla circostanza che il problema del dollaro, come risulta dal comunicato, non è stato neppure affrontato nei diversi vertici
      ed in particolare in quello di Bruxelles...."

      "...Sarà comunque impossibile, sia per noi sia per gli altri paesi, adeguarsi al ritmo di inflazione previsto per la Germania che rappresenta un fattore di squilibrio non minore oggi di quanto non sia il nostro ritmo di inflazione.

      Queste valutazioni sono state recentemente documentate con precisione- dal professor Mario Monti in un articolo su Il Sole 24 ore al quale rinvio i colleghi...."

      Mi soprende anche che già nel 1978 venga citato un certo professore, che a quanto pare la laurea la usava meglio allora che di recente...
      Commento a latere: poi mi vengono a dire che che la colpa è nostra, che c'è "a coruzzzzione"... si ma più della corruzione c'è il mondo di LADRI: ladri di futuro, di speranze, di lealtà e correttezza... un mondo che spero verrà spazzato via il più presto possibile...

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    2. Del 12 o del 13 dicembre?
      Le dispiace essere più precisa e riferire di chi è l'intervento?
      Pura curiosità...o estrema pignoleria.

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    3. Confermo il 12 Dicembre... Saò precisO: si trattava (come indicato sopra) di Luigi Spaventa, membro della VI commissione finanza e tesoro (incarico ricoperto dal 5 luglio 1976 al 19 giugno 1979). Cito da wikipedia: "È stato professore ordinario di Economia politica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Perugia e presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Nel 1976 è eletto deputato alla Camera, come indipendente nelle liste del PCI, e aderisce al gruppo degli Indipendenti di sinistra." Ovvero, quando la sinistra faceva la sinistra....

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  56. Ma siamo sicuri che la notizia sia stata riportata in modo corretto e, soprattutto, che quello firmato da Sergio de Nardis sia direttamente attribuibile al Prodone?

    Intanto, dal sito di Nomisma il nome di R. Prodi non spunta in nessuna delle voci del menu "Chi siamo". Qualcuno può controllare meglio?

    L'articolo in questione è cerchio-bottista e si conclude con

    "Queste considerazioni evidenziano come siano notevoli i problemi di un aggiustamento competitivo assegnato unicamente alle politiche deflative dei paesi in deficit. Si tratta di un processo lungo, rischioso e impropriamente sbilanciato. E’ necessario un framework più simmetrico per distribuire lo sforzo del riequilibrio anche sui paesi in surplus e rendere meno dolorosa l’azione di correzione dei periferici. Su questo fronte qualcosa sta lentamente cambiando in Europa. La Commissione europea ha deciso lo scorso novembre di avviare una analisi dell’avanzo tedesco, in quanto eccessivo rispetto ai parametri monitorati nella procedura degli squilibri macroeconomici e potenziale fattore di pressione per l’area. E’ un’azione tardiva, che richiederà tempo e produrrà incerti risultati. Ma è utile a spostare l’enfasi europea sui compiti dei creditori, oltre che dei debitori, per favorire un migliore funzionamento dell’Unione. Questo discorso si intreccia con l’altra grande esigenza per facilitare il riequilibrio dei paesi periferici, quello di una maggiore inflazione. Una dinamica più elevata dei prezzi europei, possibilmente per un periodo transitorio anche superiore al target del 2%, verrebbe infatti conseguita con un’inflazione più alta in tutta l’area, ma che nei paesi del centro dovrebbe portarsi per alcuni anni oltre il 3%. Questo è terreno d’azione in primo luogo della BCE che dovrebbe fare pieno uso degli strumenti a disposizione per contrastare la bassa inflazione. Ma lo stimolo monetario è da affiancare con riforme strutturali nei paesi in surplus che, simmetricamente a quelle richieste alle economie in deficit, portino a potenziarne i fattori interni della crescita economica, dando luogo a una più sostanziale spinta della loro domanda domestica e, di conseguenza, a un contributo più significativo allo sviluppo equilibrato dell’intera area euro. L’Italia, in vista del semestre di presidenza europeo, dovrebbe cominciare a investire in questa direzione per arrivare a costruire per tempo una coalizione di interessi in grado di premere per un cambiamento nella direzione di marcia europea."

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  57. ma rifacendomi un po' anche a quanto scritto da Alessandro31...qui ad unire i puntini sembrerebbe quasi che UK e USA (con Friedman che scrive sul FT cose che chiunque non legga Repubblica in Italia sapeva dal 2011) si stiano, come dire, servendo di noi per dare la spintarella definitiva all'agonia euro. Io non credo, come ipotizza Giannuli, che l'idea finale sia Mario Draghi...forse è davvero Prodi, che nel frattanto si sta preparando "smacchiando" benbene il suo passato. Ma possibile??? Di certo, mi par di capire, questa è una mossa anti tedesca, altrimenti non sarebbero andati a fare lo sgambetto allo zerbino migliore che la Merkel abbia (Napolitano&PD)...quindi? Io sono abbastanza confusa, so solo che anche stavolta, noi popolo italiano fornito da una Costituzione dimenticata del diritto di voto e che dovremmo essere gli unici "sovrani" in tutto 'sto bordello, non contiamo un cazzo. Lei che ne pensa? Di chi è il turno di tenere le marionette stavolta?

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    1. Se posso dire, una manina che ha (quasi) sempre retto le marionette, dietro, al posto o talvolta in contrasto con la manona teutonica, è quella che tempo fa Cirino Pomicino (alias editorialista Geronimo) ebbe a individuare "oltre oceano".

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    2. non c' è 2 senza 3 (guerre civili europee)

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    3. Le sfere di influenza. Adesso e' il turno dell'Ucraina, chissa' se allontanarla dalla sfera russa interessi piu' alle oligarchie USA o D. Mi sembra improbabile un'espansione NATO, provocherebbe una grave crisi modello Cuba.

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  58. Prodi al Quirinale? Secondo me corriamo il solito rischio che non si mettono d'accordo e alla fine la spunta Amato...sempre che nel mentre non succeda niente a Bergoglio :-))). Prof., ma lei no?

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  59. Le segnalo questo commento, che prende acqua dal suo mulino
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/10/va-dove-ti-porta-renzi-1/875968/#.Uvn6OidZiZ0

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  60. Su Prodi ho già commentato a sufficienza. Invece trovo interessanti le dichiarazioni del presidente di Nomisma tale Sergio de Nardis, il quale sembra citare questo blog o Il Tramonto pari pari. "Politiche asimmetriche", "sbilancio della partite correnti", "non era il debito pubblico", "forte contrazione della domanda interna", "surplus della Germania", ecc. Insieme a interessanti ammissioni: ci vorranno da 12 a 30 anni per la Spagna... altro che la ripresa... e' fuori dal tunnel (la famosa slide di Ballaro'), ecc.
    Rimane la curiosità intellettuale di capire che cosa passasse per la testa a questi signori.

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    1. Confrontare qui per vedere come De Nardis e Bagnai al tempo fossero "allineati"... Due dei pochi (se non gli unici, ma qui a dirlo deve essere il padrone di casa)...

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    2. Interessante, molto interessante. Nel frattempo l'articolo di De Nardis e' stato spostato nell'archivio:
      http://archivio.lavoce.info/articoli/pagina1001966-351.html

      Molti italiani ancora attribuiscono alla Cina dei comportamenti che ha la Germania, e non la Cina.

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    3. Del prof. De Nardis molto utili tutti gli articoli inseriti negli archivi de LaVoce.info disponibili sia qui che qui .

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  61. Prodi al Quirinale no vi prego... gli diamo anche il premio????? Io gli leverei la pensione altro che capo dello stato...

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  62. Bologna ? No thanks. Ma nel caso sarò felice di comprare un'asfaltatrice nuova.

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  63. Mi sembra che si stiano definendo i fronti della nuova battaglia. Da un lato la Bundesbank con la sua unione germanocentrica, i vari Letta con la sinistra e il PD a seguito (nella vecchia formulazione) che la difendono e Napolitano che regge tutto il gioco. Dall'altro lato la finanza anglosassone, con l'Inghilterra che non si è mai voluta agganciare all'euro, il PD (nella nuova formulazione renziana) e il nostro Prodi che si espone e prende sempre più posizione anti UE germaniocentrica. Il Financial Times che gli fa da apri pista pubblicando il 10 febbraio le rivelazioni di Alan Friedman, lo vorrebbe al Quirinale? Forse a questi ultimi attori non è piaciuta troppo l'autonomia con cui la UE Germaniocentrica sta gestendo l'affare Ucraina e preoccupa l'asse economico con la Russia Di Putin.
    Forse c'è anche il fatto che la Germania è di ostacolo ai mercati mondiali del capitalismo finanziario.
    "In un' intervista al Financial Times, Frau Merkel, 53 anni, critica il funzionamento troppo «anglosassone» dei mercati finanziari, rivendica la forza dell' economia tedesca fondata sull' industria e chiede che la zona euro, cioè quella in gran parte sotto l' influenza della Germania, abbia più potere nello scrivere le nuove regole dei mercati mondiali".
    (12 giugno 2008) - Corriere della Sera
    Come già avevo scritto in un altro commento: se la Germania vuole sopravvivere a questo attacco deve uscire dalla logica "pesce grande mangia pesce piccolo", deve guardare all'Europa in una direzione mutualistica di vera alleanza ed unità. Ma per questo ormai non c'è più tempo.

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  64. prodi? lei punta su prodi?
    e io che vedo un drago che vuole fare il re.

    premier e presidente della stesso partito mi sembra molto difficile, anche perche' la controparte non starebbe zitta.
    mentre il banchiere piu' famoso d'europa piace molto anche a destra.
    ma lei ha sicuramente una visione migliore della mia...

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  65. Salve Prof,
    Guardi un po' cosa che disegno di legge sta preparando il PD

    http://www.lastampa.it/2014/02/10/italia/politica/via-da-blog-e-social-i-contenuti-lesivi-la-proposta-pd-contro-lodio-sul-web-E8pamqclLOO1iCk3APiGyM/pagina.html

    "Chiunque potrà chiedere «l’aggiornamento, la rettifica» o addirittura «la rimozione» delle informazioni che lo riguardano se sono «inesatte, lesive della propria dignità O ANCHE SOLTANTO NON PIU' ATTUALI". Non solo, ci sarà anche la «deindicizzazione», vale a dire l’eliminazione di determinati «post» o articoli dai motori di ricerca."

    Hai capito?...vogliono spuntare l' arma più potente che lei ha... lo sputtanamento.
    Non credo di sopravvalutarla se considero questa una disperata forma di difesa dagli effetti per loro nefasti della sua opera...

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  66. provocatoriamente: e se la salita di Prodi al Quirinale servisse a cementare maggiormente l'euro tipo: "io l'ho creato, era bello ma la Germania ha fatto la cattiva! ma visto che credo in questo progetto, con me al colle sapremo riprendere la giusta rotta!".

    che l'euro sia the walking dead (mentre noi siamo vivi e vegeti ma soffriamo come cani) non ci sono dubbi ma queste persone sono pericolose e non si rendono conto forse che gioco stanno giocando (a livello mondiale stanno mettendo in crisi tutti!)

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  67. Prodi, ma quale? Il fratello storico? La sorella psicolosacrarotiana?

    Il futuro di Prodi è a Gradoli, noto, ameno, paesino sul lago di Bolsena.

    « Era un giorno di pioggia, facevamo il gioco del piattino, termine che conosco poco perché era la prima volta che vedevo cose del genere. Uscirono Bolsena, Viterbo e Gradoli. Nessuno ci ha badato: poi in un atlante abbiamo visto che esiste il paese di Gradoli. Abbiamo chiesto se qualcuno sapeva qualcosa, e, visto che nessuno ne sapeva niente, ho ritenuto mio dovere, anche a costo di sembrare ridicolo, come mi sento in questo momento, di riferire la cosa. Se non ci fosse stato quel nome sulla carta geografica, oppure se fosse stata Mantova o New York, nessuno avrebbe riferito. Il fatto è che il nome era sconosciuto e allora ho riferito. »

    Incredibile. Stupefacente. Prodi.

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  68. Se segui goofynomics stai sempre minimo due tre anni avanti, e infatti già mi sono venuti i capelli bianchi...su Prodi sì, m'incazzai all'epoca della sua mancata elezione al Quirinale. Fosse lui a guidarci fuori sarebbe un supremo godimento. Infine, per l'angolo del Mastica e la rubrica del Giamaica affermo convinto che trovo il nuovo sfondo assai rilassante. E di questi tempi essere rilassati aiuta.

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  69. Come darle torto, sta andando come da Lei previsto. Su Prodi al Quirinale sarebbe senz'altro immorale e paradossale ma condivido la plausibilità della possibile scelta, ormai ci hanno abituato a tutto.E se fosse uno dei due Letta? anche loro sono ben inseriti nel PUDE

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  70. Dalle parti di Bologna hanno iniziato ad ammettere qualcosa, ma a Milano dalle parti della bocconi ancora nada.
    Il segreto della ripresa tedesca... LO SCARSO CONTRIBUTO DELLE RIFORME HARTZ
    (Non e' un articolo prodotto da lavoce.info ma se lo hanno ripreso da voxue.org e tradotto immagino che ne condividano il contenuto)

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  71. ChennepenZate di Prodi al quirinale? Quello che penso lo ho scritto su, però scusate carissimi; ma se avessero chiesto a Di Vittorio o all'ultimo dei resistenti (uno a caso di noi), chennepenZate di Badoglio al posto del duce, cosa avrebbero risposto? Poi la SStoria se ne andò per i caxxi suoi. Come al solito.

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  72. « Era un giorno di pioggia, facevamo il gioco del piattino, termine che conosco poco perché era la prima volta che vedevo cose del genere. Uscirono Bolsena, Viterbo e Gradoli. Nessuno ci ha badato: poi in un atlante abbiamo visto che esiste il paese di Gradoli. Abbiamo chiesto se qualcuno sapeva qualcosa, e, visto che nessuno ne sapeva niente, ho ritenuto mio dovere, anche a costo di sembrare ridicolo,come mi sento in questo momento, di riferire la cosa. Se non ci fosse stato quel nome sulla carta geografica, oppure se fosse stata Mantova o New York, nessuno avrebbe riferito. Il fatto è che il nome era sconosciuto e allora ho riferito. »

    (Stralcio della testimonianza davanti alla Commissione Moro, 10 giugno 1981)

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  73. Ciò che più fa tristezza di questi plebei vestiti di seta è il loro continuo affannarsi a dar torto a te (e ad altri passati di lì prima di te) a parole, salvo poi profondersi in sforzi ancora maggiori per darti(vi) ragione nei fatti. A volte mi chiedo se ne siano coscienti, come il pollo che corre per il cortile senza testa. Secondo voi lo sa?

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  74. Buonasera a tutti, Un grazie di nuovo al Prof Bagnai non solo per 'illuminarci' ma anche per questo spazio di discussione che trovo eccezionale.

    Se diamo per buone le parole del Prof. Borghi (e mi pare anche Prof. Bagnai la pensi allo stesso modo se non sbaglio ) secondo cui "non si può guardare in faccia chi ci tirerà fuori da questo inferno" (grossomodo, vado a memoria) , direi che anche per Prodi debba valere la stessa idea, ammesso ovviamente che voglia farlo sul serio.

    In fondo chi meglio del suo creatore può tenere a bada il Mostro sfuggito al controllo?

    Certo anche io preferirei altri nomi, ma in effetti per ora non ne vedo.

    Mi domando però, l'area dell'On. Fassina da che parte sta? E' in silenzio fuori dai giochi? Nessun nome da proporre da quelle parti?

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  75. Prodi? Draghi?

    Molto meglio l'ultimo keynesiano del mondo occidentale: Silvio Berlusconi.

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    1. L'ultimo non lo so, questo ce lo dirà la Storia.... e credo non si dovrà aspettare molto per saperlo. Ma senz'altro, pur con tutti i suoi numerosissimi limiti e difetti, è stato una bella "spina nel fianco" dei "marxisti da happy hour".

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    2. Ma abbiamo dimenticato che, prima di dimettersi, aveva fatto il compitino assegnatogli dalla "Troika"? Anzi, più realista del re, aveva addirittura anticipato il termine per il c.d. pareggio di bilancio? Va bene che è tutta fuffa, ma definirlo keynesiano, ecco, un po' mi imbarazza,

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    3. Silvio Berlusconi: un criminale seriale che verrà piuttosto ricordato per non aver avuto, nel momento più difficile del suo paese, i numeri necessari per tagliare le pensioni degli italiani...

      Purtroppo sarebbero molti i ritorni (o le attese messianiche) che dovrebbero far riflettere su quanto sia sviluppato il senso democratico degli italiani.

      Un pericoloso moralista

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  76. Certo sarebbe un'ottimo premio per il professore, dopo tutti i danni che ha fatto, e non solo con l'euro, io lo vedrei bene passeggiare dalle parti di quel piazzale dal nome che é in rima con "Rovereto" in compagnia magari di Amato, Ciampi, Draghi,Monti e peccato che non possa partecipare anche il buon Beniamino, senno saremmo al completo. Ma ci siamo bevuti il cervello?

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  77. Meno male.
    Posso dunque esprimere un pensiero che mi ero autocensurato, ma che era lì lì sulla punta delle labbra ai Gesuiti, quando intervenne l'anziano signore e io volli interpretare le sue parole sgarbate nel senso di un involontario intento costruttivo. Ho potuto constatare poi, su questo blog, che l'intento costruttivo era solo in me e non c'era nulla di involontario o costruttivo negli interventi di quella sera. Dunque ora la formulo qui quella domanda che avrei voluto formulare allora, e forse è pure più utile che la deponga qui, esposta alla sua possibile risposta e ad ogni altra feroce critica che m'immagino si scatenerà.
    “Professor Bagnai, concordando completamente con la sua analisi tecnica, ho invece una qualche difficoltà a vedere come ostacolo politico o nemico votato Romano Prodi. Sarà forse per mia debolezza, perché m'appare uomo che persegue una marcata modestia e cortesia d'espressione, ma non le pare che il suo giudizio tecnico non meriti di essere scambiato come una semplice critica politica, una delle solite trite critiche al politico Romano Prodi? Il mortadella, il ritardato, il servo ecc., tutte critiche generatesi nello scontro politico e fin troppo scontate come quelle di ritorno, altrettanto velenose, al politico Berlusconi? Non è controproducente per chi parla di fatti economici scendere in questo tipo di bagarre? E, poi, le vere colpe non le porta forse chi stava dietro Prodi e veniva considerato come il vero oracolo economico: Beniamino Andreatta?”
    La domanda aveva anche un'appendice a corroborarla, ma allora sarebbe valsa una doppia autocensura, per via che chi va per ascoltare una conferenza non ha il diritto di trasformarsi in conferenziere, ma al massimo di porre una questione.

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  78. Io penso che sarebbe utile avere come presidente una persona che abbia la perfetta consapevolezza della situazione politica, sociale ed economica in cui ci troviamo.
    Da questo punto di vista Prodi ha sicuramente un quadro piuttosto chiaro.
    Penso anche che l’Europa che Prodi aveva in mente sia stata un po’ diversa, anche se naturalmente ciò non lo esime dalle sue colpe.
    Ho la sensazione che Prodi potrebbe essere sufficientemente intelligente da capire che l situazione esploderà e che quando succederà si alzeranno venti talmente forti da spazzare via tutti tranne quelli saldamente aggrappati alla verità, lui la verità la conosce e potrebbe avere ambizione a riscrivere il termine della sua carriera con un capitolo indimenticabile.
    Detto questo penso che la sinistra, mi riferisco a quella che ora non c’è, debba porsi come obiettivo la guida diretta del paese, che se ci guiderà la destra nell’era post euro saranno dolori, lasciando quindi alla stessa destra la scelta del presidente della repubblica, per favorire il ripristino di un equilibrio ormai perso da tempo.

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  79. Mille elucubrazioni hanno fatto passare in secondo piano la cosa più importante: manca poco...

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  80. Questa è fantastica: "ecco mi domando, in che condizioni saremmo oggi secondo lei se avessimo mantenuto la nostra sovranità monetaria?"
    Sarebbe ancora più interessante chiederci:
    in che condizioni saremmo oggi secondo lei se Colombo non avesse scoperto l'America?
    Oppure ancora più interessante:
    in che condizioni saremmo oggi secondo lei se Napoleone avesse vinto a Waterloo?
    Sicuro che TUTTI hanno capito che Bagnai di professione fa il professore di economia e non lo sceneggiatore di Hollywood?
    Inoltre è possibile che esista un universo parallelo in cui un Bagnai-parallelo ha scritto "Il tramonto della lira"?

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  81. Non vorrei sembrare quello che ha appena preso una dose di LSD ma da un pò di tempo ho questa domanda che mi frulla nella testa:
    e se il collasso dell'Eurozona fosse, per un'elite rispetto alla quale i vari Monti, Prodi & Co. sono soltanto manovalanza, un obiettivo da perseguire e non una catastrofe da evitare?

    In ogni caso io non metterei in mano all'esimio professore Mortadella neanche 50 Lire, figuriamoci un paese intero.
    E ciò per la semplice ragione che troverei eventualmente ridicolo l'attribuirgli la benchè minima dose di buona fede nel suo precedente operato.

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  82. Toh! Anche il sole fa un altro passettino verso l'uscita di sicurezza...

    http://vitolops.blog.ilsole24ore.com/2014/02/laggiustamento-coatto-del-sud-europa-era-scritto-bond-ai-minimi-e-germania-buonista-no.html

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  83. Piuttosto, non capisco perché Renzi dovrebbe farsi convincere a diventare Presidente del Consiglio...chi bisogna garantire che Letta non può?

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  84. Volete dire che se i 100 e rotti puddini non lo avessero silurato saremmo già sulla buona strada per l'uscita?
    E pensare che allora festeggiai.

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  85. Non ci vuole Sherlock Holmes per capire … che forse invece di Prodi potrebbe essere Draghi

    Un famoso giornalista americano, che scrive per il più prestigioso quotidiano finanziario inglese (“Il Financial Times”) scrive un libro nel quale, fra l’altro, rivela che il Presidente Giorgio Napolitano, sin dall’estate 2011, aveva avviato consultazioni informali per sostituire il governo Berlusconi ancora in carica. Un’anticipazione del libro viene fatta da “Financial Time” che gli riserva una pagina intera con richiamo in prima. Il periodo dei fatti è tre anni fa, quando Sarkozy e la Merkel si scambiavano sorrisini di commiserazione se, in una conferenza stampa, qualcuno faceva il nome di Berlusconi e quando la stessa Merkel scavalcava il Presidente del Consiglio e telefonava direttamente al Presidente della Repubblica.

    La notizia, incartata nel libro, viene fuori solo ora, a distanza di qualche mese da quando il M5s ha annunciato di voler presentare richiesta di messa in stato d’accusa di Napolitano e di un paio di settimane da quando effettivamente l’ha presentata. E’ solo un caso?

    Ragioniamoci un po’ su. La rivelazione sembra fatta a taglio per spingere Forza Italia e la destra a pronunciarsi per il deferimento di Napolitano davanti all’Alta corte. Se questo accadesse, per Napolitano non ci sarebbe altra strada che le dimissioni; certo, in Parlamento potrebbe contare sui voti di Pd, Centristi e, probabilmente Sel, che gli garantirebbero il proscioglimento, ma un Presidente non può accontentarsi di un proscioglimento a maggioranza, magari risicata e, se tre forze politiche (M5s, Forza Italia e Lega) ne chiedono la messa in stato d’accusa, non gli resta altro fa fare che constatare la fine della sua funzione arbitrale e rassegnare le dimissioni.

    Dunque, non ci vuole Sherlock Holmes per capire che questo è proprio l’obiettivo della manovra. Così come si capisce bene che una firma come quella di Alan Friedman (quello che fece esplodere il caso Iran-Contras, tanto per ricordare la cosa più nota) non si muove così a caso, al pari del “Financial Times” che dedica tanto spazio con tanto rilievo ad una questione italiana.

    Certo, molti italiani (Berlusconi, Grillo, Salvini forse Renzi) hanno gioito questa mattina aprendo il “Corriere” ma nessuno di loro aveva la possibilità di convincere il “Financial” ad assecondarli. Dunque: non è roba interna. …
    Quindi occorre trovare un nome di compromesso fra i due. E quale nome migliore di Draghi? Se ne era parlato già ad aprile, ma non se ne era fatto nulla, perché Draghi aveva fatto sapere di non essere per niente interessato. Ma è ovvio che, se ci fosse una sua disponibilità, sarebbe il successore naturale. Ma perché Draghi dovrebbe aver cambiato idea? Forse dobbiamo tener presente qualche altro fatto recente. …

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  86. ASPETTANDO LA BAD BANK

    1. IL CUL DE SAC NEL QUALE SI È CACCIATO RENZIE È TUTTO QUI: “LASCIANDO LETTA AL GOVERNO MI GIOCO L’OSSO DEL COLLO, SE VADO AL GOVERNO IO MI GIOCO IL BUCO DEL CULO” - 2. CON LO SCHERZETTO DI IERI SULLE ANTICIPAZIONI DEL LIBRO DI FRIEDMAN, L’EX CORAZZIERE DELLA SERA HA DIMOSTRATO CHE TUTTO È IN DISCUSSIONE. ED È ASSAI PROBABILE CHE QUEL CHE RESTA DEI POTERI MARCI STIA STUDIANDO COME RISPARMIARE TEMPO E AFFIDARE IL POTERE FORMALE DELLA “NUOVA” ITALIA A UNA DIARCHIA PRODI-RENZI - 3. IN QUESTO SENSO, È ILLUMINANTE UN RETROSCENA ARCORIANO DEL ‘’FOGLIO’, NEL QUALE SI LEGGE CHE ANCHE PER IL CAVALIERE CONDANNATO “PRODI AL QUIRINALE SAREBBE MEGLIO DI NAPOLITANO”. E CHE I FIORENTINI DENIS VERDINI E RENZIE HANNO SICURAMENTE PARLATO ANCHE DI QUESTO NELLE LORO ULTIME CONVERSAZIONI SULLE RIFORME -

    5 - ASPETTANDO LA BAD BANK
    Intanto, con il discorso pronunciato sabato dal governatore di Bankitalia Visco, è iniziata una partita che vale da sola quanto un governo. La spiega Federico Fubini in un paginone su Repubblica: "Bad bank, spunta la garanzia dello Stato. Una società per i prestiti deteriorati. Il Tesoro: non necessario l'impiego di risorse pubbliche. Il nuovo veicolo sarebbe privato ma verrebbe facilitato da una rete di protezione statale". Già pronta la giustificazione di "pubblico interesse" per questa gigantesca paraculata: "Senza i crediti inesigibili le banche italiane sarebbero utili alla ripresa".

    Insomma, le varie Intesa, Unicredit, Montepacchi, Banco Popolare e Bpm ficcherebbero tutta la loro spazzatura in una grande discarica finanziaria e la venderebbero con la garanzia dello Stato. Geniale, no? Assai rivelatrici le quattro righe piazzate in fondo al pezzo: "Resta da capire se un'operazione così sia alla portata di un governo incapace per mesi di gestire una rata dell'Imu che vale appena un millesimo del bilancio dello Stato". Insomma, se non potete liberarci di Lettanipote, almeno togliete di mezzo Er Gelatina Saccomanni.

    La macchina della propaganda comunque è già partita. Basta leggere questo titolo della Stampa: "Sì alla bad bank, ma niente soldi pubblici'. Il Tesoro: sostegno solo con fondi di garanzia e veicoli come la Bei e il fondo italiano d'investimento". ...

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  87. E’ donna Clio che chiederà le dimissioni del marito ?

    1. VUOI VEDERE CHE PRIMA DI ENRICHETTO LETTA A MOLLARE TUTTO SARÀ RE GIORGIO? - 2. NON SON VOLATI I PIATTI, PIÙ CHE ALTRO PERCHÉ A UNA CERTA ETÀ SI RISCHIA DI CENTRARE UN CORAZZIERE. MA IERI SERA IL QUIRINALE SEMBRAVA UNA PUNTATA DI CASA VIANELLO - 2. L’ENERGICA CLIO HA DI NUOVO RIMPROVERATO RE GIORGIO DELLA SCELTA (SU INPUT DEL FIGLIO GIULIO) DEL SECONDO MANDATO OTTENENDO UNA REPLICA PER LE RIME - 3. CERTO, SE BELLA NAPOLI DESSE ASCOLTO ALLA CONSORTE SI APRIREBBE UNA FASE DI ULTERIORE CAOS. MA I POTERI MARCI DELLA NAZIONE SONO CONVINTI DI POTERSI RI-GIOCARE LA CARTA ROMANO PRODI. IL PROFESSORE È INFATTI RITENUTO DA LOR SIGNORI IL PERSONAGGIO PERFETTO PER CONTROLLARE E GESTIRE L’INARRESTABILE RENZI -

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  88. Domanda apparentemente polemica, per chi odia Prodi: lo odi da quando sei diventato no-Euro oppure lo odi da molto prima, quando batteva Berlusconi ?

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    1. Odio Prodi da quando frequento questo blog, da quando ho letto "Il tramonto dell'euro", da quando ho letto "Anshluss", da quando cioè mi sono accorta della stupida incompetente dabbenaggine farcita di miriadi di interessi osceni (da ob-scaena = fuori dalla scena).

      Lo studio dell'economia ti permette di vedere quello che prima ti era assolutamente ignoto.

      PER QUESTO ODIO PRODI

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    2. Nota che Prodi parla di svalutazione del 600%... E ha ragione lui, solo che i cretini alla Yanez proprio non vogliono capire che l'economia ha il suo linguaggio...

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  89. Dopo la originale e tempestivissima analisi prodiana, non fosse che la scienza è prima di tutto osservazione della regolarità nomologica, bisognerebbe denunciarli per plagio, ma anche se fosse possibile Bagnai sarebbe troppo signore per farlo.
    Concludo facendo il guastafeste, à la Bagnai, raccontandovi in anticipo la fine del film (del resto lui l'aveva fatto illo tempore).
    Il pd non schioderà dal sedile, arriverà il semestre europeo di presidenza italiana, andranno a proporre la disapplicazione di alcuni trattati come il fiscal compact in cambio di non precisate offerte giuslavoristiche rituali e vaghe promesse di rimborso del debito senza riallineamenti, la germania si batterà il belino, i pude raglieranno di tedeschi ingrati e colpevoli della distruzione dell'europa, torneremo alla moneta nazionale, essi si disintegreranno politicamente.

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  90. E' un po' che non commento. Lo faccio questa volta mettendo allo scoperto la mia anima marziana (mia mamma me lo diceva sempre: "ma su che pianeta vivi?").

    Prodi al quirinale sarebbe una doppia sconfitta. Non e' una questione d'odio (che pure esiste, ma non e' viatico di buone scelte), e neppure tattica (oggettivamente il buon mortadella e' probabilmente la persona piu' preparata per gestire la transizione sia per le conoscenze tecniche, che per rapporti con l'Europa).
    Diciamolo pure, Prodi ha un vantaggio: sarebbe un "presidente col grembiule rosa al contrario"; se serviva un progressista per fare macelleria sociale, servira' un eurista per tirarci fuori dal pantano.

    Tuttavia questa visione utilitaria e' molto miope e dimentica che fuori dall'euro c'e' la crisi (sigh!)... si mi spiace c'e' un altra crisi distributiva globale (per altro ben discussa da Bagnai) assolutamente brutale (io vivo negli USA e quelli che dicono che grazie alla Fed c'e' la ripresa non sanno di cosa parlano). Fuori dalla crisi distributiva ce n'e' probabilmente un'altra ancora di natura ecologica (e quindi estremamente seria perche' esogena).

    Detto questo, e inquadrato il problema in una dimensione piu' ampia dell'ormai comatoso euro, c'e' da chiedersi se un mentitore seriale, infido, e ipocrita possa essere la persona giusta per gestire la situazione. Assorbire i costi dell'eurexit con al timone uno qualsiasi di questi personaggi per cui "la crisi e' una grande occasione", puo' solo tradursi nell'uscita dall'Euro per entrare in un altro incubo antidemocratico. Nel quale non sara' piu' l'imprenditoreevasorepoliticocorrotto a fare la parte del parafulmini, ma laGermania... DIO CE NE SCAMPI

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    1. Guarda che il post non era una dichiarazione di voto per Prodi, just in case. Era l'indicazione di un possibile percorso. Se poi questo percorso mi piaccia o meno è un altro paio di maniche. Come sai, la mia soluzione politica alla crisi è molto semplice: Bagnai imperatore d'occidente e Sgarbi imperatore d'oriente. Dall'oligarchia alla diarchia. Dici che non è fattibile? E invece impedire a questi di fare come cazzo gli pare lo è? E chi glielo impedisce? La democrazia liquida con la liquidità americana? I marxisti dell'Illinois che ancora non sanno se vogliono ripagare o no quale debito (di base, ancora non sanno cos'è un debito)?

      Credo che però parlandone ognuno di noi stia crescendo. Potrebbe restare una soddisfazione puramente personale, o potrebbe tradursi in uno sbocco politico serio (intendo: nel senso di condurci a fare scelte consapevoli). Non lo so.

      Quindi posso anche essere d'accordo sul tuo "Dio ne scampi", ma il fatto è che Dio aveva talmente tanti cazzi da risolvere su M87 che a noi ha preferito darci il libero arbitrio affinché potessimo abusarne in false elezioni...

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    2. Αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ, αἴξ!!!!!!! Σύ, τριστάτες, αἴξ εἶ!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  91. Caro Prof, nottetempo.. a causa di una perseverante insonnia, ho deciso di leggere la fonte che ha ispirato l'articolo del Fatto di Palombi. Il report "riequilibrio europeo" del citato economista numismatico "vicino" "vicino" al cui prodest sembra molto critico circa l'unione monetaria (effetti nefasti compresi).. spero di non sbagliarmi causa stato comatoso.. ma leggendolo ho rivisto le cose che lei predica da tempo.. meglio tardi che mai!

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  92. Prodi al Quirinale....http://www.youtube.com/watch?v=qd26426Rfsg

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  93. Chissà, forse non si è mai mosso. Sarà il potere il centro di gravità dei democristi alla Prodi o saranno mica loro stessi il centro di gravità del potere? Dalla Cina con furore!

    Una cosa è certa: trattenere il vomito fa male alla salute. Lì per lì una sensazione di fisiologico disagio respinge l'impellente desiderio di riappacificarsi con se stessi. Alla fine l'equilibrio precario deve cedere davanti all'evidenza, combattere diventa inutile e a nulla valgono i ripensamenti dell'ultimo minuto. L'istinto di chi sa qual è la cosa giusta da fare prevale sui razionalismi innaturali. Dopo i sudori freddi e lo sconquasso successivo, ti chiedi quanta merda devi aver trangugiato per ridurti in quello stato, e dirai a te stesso che sarà l'ultima volta...

    Nei prossimi mesi i conati saranno sempre più forti, non so voi ma personalmente non combatterò per reprimerli. Dio è morto, Marx è morto e anche noi non ci sentiamo troppo bene. (cit.) Prima la salute!

    PS_Che bellezza, siamo già in una repubblica presidenziale e non ce ne eravamo accorti. Ecco perché le riformeistituzzzionaliveramente e il governicchio Napolitano possono cedere il passo al "nuovo che avanza"! Non ci sono più i golpisti di una volta (e nemmeno gli italiani, temo...).

    PPS_Al netto dei debiti intellettuali nei confronti del prof, Palombi ha dimostrato come anche da una breve di cronaca si possa tirare fuori un commento che in tre righe tre riveli la vera genesi della crisi dell'euro. Altro che le dotte lezioni di giornalismo, l'agenda setting e minchiate eteroassortite! Gli spunti ci sono e ci sono sempre stati, se lo schema era quello: bastava volerlo. Spero che il prof voglia comunque scrivere sul FQ un pezzo in merito agli illustri tripli carpiati con avvitamento sull'euro, prima dell'uscita del prossimo libro...

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  94. mi spiego meglio
    io prendo chiunque mi porti fuori dall'euro
    se si propone solo una persona o un gruppo, prendo quello
    se posso scegliere tra più alternative, guardo credibilità e capacità

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  95. No scusate, quello su Fubini non me l'hanno segato. Cenerina sulla fronte. Ma stanno facendo un gran casino con la pagina di facebook, secondo me. Ho risposto ad un post e mi sono ritrovato la risposta su un posta diverso. O sono diventato cretino io...
    Un motivo in più per ignorarli.

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  96. Pur criticando Renzi, che “farà la riforma della legge elettorale, ma per farla ha preso come interlocutore […] un autore di frodi fiscali condannato all’ultimo grado”, Monti ha recentemente dichiarato che «Renzi gli piace più di Bersani, le idee sul lavoro del segretario del Pd "riprendono quelle sulla flex-security che hanno caratterizzato la proposta di Ichino, […]. È il completamento di quello che il mio governo ha iniziato a fare ed è gradito anche alla destra". Detto questo, almeno per Monti, Letta è in una botte di ferro: "In un recente colloquio gli ho detto che è in una situazione comunque vincente».

    Ieri, in visita ai cantieri di Expo 2015 a Milano, Letta è parso di diverso avviso: “Per quanto riguarda il mio futuro, tra un anno o anche più in là, siamo nelle mani della provvidenza”.

    Dal canto suo, Renzi appare recalcitrante «di fronte alla poltrona di Palazzo Chigi che da sempre è il suo vero obiettivo: stando alle verità ufficiali, sarebbe il momento ideale dal momento che viene prevista una sia pur modestissima ripresa nel 2014, niente più di un dato statistico giocato sull’equivoco tra pil reale e nominale, ma che potrebbe con poco sforzo dargli il destro di atteggiarsi a salvatore della patria. E invece ha tirato fino all’ultimo il culo indietro perché sa benissimo che la narrazione è fasulla, che sarà un nuovo anno di disastri, che in Europa non potrà rifiutare alcuna medicina, [...] e che le formule magiche da campagna elettorale non fanno uscire veri conigli da veri cilindri. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, anzi questo caso uno sterminato oceano che lo costringerebbe a scoprire il bluff».

    Parrebbe che ci attendano tempi ancor più difficili, se consideriamo che secondo Monti Renzi e Letta "sono i due ragazzi più solidi e promettenti della politica".

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  97. @Giuseppe Mongiello
    ci sono livelli di potere ovviamente e mi chiedevo da tempo la stessa cosa.
    E' ovvio che in Italia il grosso è stato fatto da certi nomi piuttosto che da altri!
    ma rimangono sempre "operatori" (o manovalanza che dir si voglia).
    A cascata poi ci sono gli altri.
    Ovviamente al primo livello di questi "operatori" ci sono coloro che non sono scelti dagli elettori e quindi sono più a riparo avendo pure una stampa favorevolissima.
    Via via ci sono i politici che devono confrontarsi con gli elettori (più o meno) e sono coloro deputati a prendere legnate (e per questo motivo cercano sempre più protezioni).
    scendendo lungo questa scala poi ci sono il politichetti che per un pugno di incarichi e cariche vegetano in basso (municipalizzate, qualche poltrona qua e là).

    se la decisione di scassare l'euro dovesse (non penso) arrivare ci saranno quelli che salteranno e quelli che piomberanno in auge.
    insomma, dei finti trombati con dei nuovi vincitori.
    tanto a pagare saremo sempre noi.

    PS: interessante invece comprendere i collaborazionisti che non ci guadagnano una beneamata fava e non vogliono guadagnarci.. su questi c'è poco da discutere e molto su cui riflettere

    PPS: perché da noi quella famosa loggia massonica è andata gambe all'aria?
    se fossero stati così forti avrebbero avuto questo destino?
    10 anni dopo poi tangentopoli spezzò via quella stessa classe politica che evidentemente 10 anni prima le aveva prese.

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  98. Avrei dovuto immaginarmelo; mi faccio un mazzo tanto per capire cose molto incasinate come l'economia monetaria, preparo una misera relazione costretto dalla completa ignoranza in cui incolpevolmente mi trovo e quando sto per mettere insieme il tutto, che succede......salta la diga?
    A questo punto spero di no :-D....scherzo.
    Sarà per le idi di marzo?
    Vedrò di fare in fretta, sai che figurone.....

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  99. Rapidamente: in questi giorni si parla dell’OSM (Outright Monetary Transactions ) e credo che sia utile risentire le parole di Draghi in occasione della conferenza stampa del 4 aprile 2013. Un giornalista domanda, al nostro "Mario", una valutazione sulle conseguenze qualora un paese( Spagna o Grecia) sia costretto ad uscire dall’ Euro.
    Draghi: "Sta facendo domande così ipotetiche che non ho una risposta. Tuttavia, posso dare una risposta parziale: queste domande sono formulate da gente che sottovaluta enormemente ciò che l’euro è per gli europei e per i paesi dell’eurozona. Questa gente sottovaluta enormemente la quantità di capitale politico che è stato investito nell’euro. Quindi continua con domande del tipo “se l’euro si rompe” e “se un paese lascia l’area dell’euro domani”. Ma l’euro non è una porta girevole (sliding door), è una cosa molto importante: è un progetto nell’Unione europea. Quindi è tempo perso chiedere a gente come me “che cosa succederebbe se?”. Non c’è alcun piano B.
    Inoltre, mi pare che la BCE abbia dimostrato la sua determinazione a combattere qualsiasi rischio di ridenominazione, e l’OMT, con le sue regole precise, è là per questo scopo."
    Per la BCE, chiaramente, lo scopo principale dell'OMT è quello di evitare un ritorno alle monete nazionali. Conclusione: se stanno costruendo le barricate è perché sanno su quale carta sono scritti i trattati. Video Draghi al minuto 01:02:28
    http://www.ecb.europa.eu/press/tvservices/webcast/html/webcast_130404.en.html

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  100. Correzione Video Draghi: minuto 58:40.

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  101. Clamoroso : anche Nomisma ( ufficio studi fondato da Prodi ) si converte alle tesi di Bagnai e, senza citarlo pubblica sul Sole24ore.
    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-02-12/nomisma-crisi-non-e-giusto-che-paghi-solo-sud-europa-ecco-cosa-dovrebbero-fare-germania-e-bce--161243.shtml?uuid=ABrwb6v

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  102. Onestà intellettuale, questa sconosciuta.
    Un giorno ti alzi e il mondo è cambiato repentinamente, dalla sera alla mattina: il sentiero di luna illuminato, chiaro solo a chi scelse di usare la torcia che aveva in dotazione, dopo lo spuntar del sole si rivela anche a chi preferì illudersi di poter vedere nel buio come i felini. Questo è ciò che mi sembra stia avvenendo in questi giorni, alla luce della nuova versione dei "fatti" oggi data dai vari travajeros, grilliotes e piddiotes.

    La loro nuova versione, pregna di "senno di poi", non vede più nel 13 novembre 2011 la festa della liberazione dal ventennio beberlusconiano, ma è oggi la morte del regime democratico italiano democrazia.

    Nulla vieta a nessuno di cambiare idea, ci mancherebbe, la rigidità mentale è la prima virtù dei cerebri mononeuronali, che non essendo dotati di neurone antitetico, hanno la capacità di elaborare sempre e solo un'unica fede alla volta. Ben venga, dunque, che sempre più di queste banderuole ricomincino a funzionare, riorientandosi verso un'irresistibile tramontana di tersa verità, tanto forte da liberarle da quei sedimenti di sporcizia che per troppo tempo hanno fatto indicar loro solo lo scirocco dei loro credi.

    Tutto sommato, ci si aspetterebbe da codeste anime che amano definirsi candide e pure, la stessa candezza e purezza richiesta dall'onestà intellettuale: forse non per dolo, ma per deficienza, le staranno ancora elaborando.

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