venerdì 17 ottobre 2014

Umiltà, vanità e modestia for dummies

Fra le tante supercazzole che ricevo, oggi mi pregio di sottoporre alla vostra riverita attenzione la seguente:

Stacchiuccio ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Il pensionato":

La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l’umiltà, è piuttosto il suo eccesso. (J. Saramago)
Egr. Prof. Bagnai,
Le scrivo perché sappia che dal punto di vista strettamente tecnico, pur non possedendo le sue competenze scientifiche, posso ragionevolmente ritenere che le sue argomentazioni siano esatte in punta di “quazzioni” (scienza). Per la coscienza il ragionamento trascende le finalità prettamente scientifiche.
Nel contempo, non posso sottacere un certo cruccio, nel leggere post, con cui nella migliore delle ipotesi dileggia chi non la pensa come lei o semplicemente chi non ha compreso concetti economici.
Non è che il fatto di possedere un ragionamento scientifico rigoroso ed esatto (per giunta ciò che è esatto scientificamente, a volte può non esserlo socialmente) la può fare urlare ad “fatwa” contro la moneta unica.
Non è che l’esperto di cointegrazione è solo colui che riesce “stretto stretto” a prevedere dove stiamo andando, (per quello c’è J. Tinbergen e Granger) ma a dare spiegazioni sul perché si arriva ad entrare in un bar. (vedasi noto esempio su cointegrazione)
Non è che l’economia è una scienza di soli numeri, grafici (magari con unità di misura) e politici, della serie, qui Houston ecco a voi la Terra non promessa o diversamente promessa.
Mi permetto di dirglielo solo perché le sue eccellenti doti scientifiche potrebbero essere adombrate da quelle comunicative di tipo categorico (io sono io e voi non siete un kaiser) che se, stocasticamente, dovessero fare il paio tra loro,…….
Insomma, Prof, per quanto esatte possano essere le sue analisi scientifiche, tenga a mente che “la modestia è per il merito quello che sono le ombre per le figure di un quadro: gli da forza p rilievo (Jean de la Bruyere)”.
Con stima



Dite la verità, non è geniale? Uno che mi esorta alla modestia mentre mi fa la lezioncina su cosa sia l'economia! Va anche detto che Tinbergen con la cointegrazione c'entra pochino (aveva 84 anni quando usci l'articolo di Engle e Granger), quindi una googlata più approfondita sarebbe stata apprezzata, come pure qualche congiuntivo, ma questi son dettagli.

Vedo che urge un ripasso, e mi accingo a fornirvelo. Have fun.



Le conferme
Questi tre anni di divulgazione, attività che ha comportato per me l’abbandono della torre d’avorio, despicere unde queas alios, e la necessità di confrontarmi con i miei cosiddetti simili, mi hanno riconciliato con la mia professione, della quale sinceramente non riuscivo a vedere l’interesse, e con l’umanità. Le due cose sono andate di pari passo: da voi ho imparato tanti fatti e anche qualche teoria economica, ma questo blog, per me come per voi, è stato soprattutto il luogo nel quale abbiamo scoperto di non essere soli. Lo abbiamo scoperto in un momento nel quale per molti di noi (almeno per me) era fondamentale scoprirlo, quando stavamo per cedere allo sconforto, presi nel vortice di una crisi che entrava a vele spiegate nel suo terzo anno, mentre intorno a noi i piddini, in un accesso orgiastico di conformismo, celebravano la non soluzione di un non problema: la rimozione dell’hostis humani generis, il Berlu, cioè di quello che non poteva essere, per una serie di motivi buoni o cattivi, il liquidatore degli interessi del capitale internazionale, e che comunque non poteva nemmeno essere rimosso sic et simpliciter (cosa ampiamente dimostrata a posteriori dal fatto che la prima cosa fatta dal “vuoto che avanza” - ©Fusaro – è stata stringerci un patto – se poi sia stato leonino o pecorino ce lo dirà la SStoria).

Oh, l’espressione dei piddini indottrinati da trent’anni di reductio ad Berlusconem il giorno dopo il patto fra Renzi e Berlusconi! Ci sono cose per le quali vale la pena di vivere, e questa è stata una. Ma senz’altro conoscere voi, darmi e darvi la possibilità di sapere che non eravamo soli su questa Terra (dove c’è grosso crisi...), è stata una cosa ancora più importante.

Oltre a questa piacevole sorpresa, in questi tre anni l’umanità mi ha riservato anche alcune sgradite conferme, e di queste oggi parliamo.

Ho sempre istintivamente diffidato di due tipi di persone: di quelle che fanno troppi complimenti, e di quelle che ostentano troppa modestia. E avevo ragione. Del resto, si sa, est modus in rebus...

tupermeseiunfratello.com
(Antonio Triolo freundlich gewidmet, und lass es dem Mao Tsetung lesen...)

Sai le persone che “tu per me sei un amico, sei un fratello, sei il numero uno, noi per sempre insieme, io non farò nulla se prima non ne avrò parlato con te, perché tu sei il numero uno, tu sei un fratello, tu per me sei un amico”? Vi è mai capitato di incontrarne una? Bene, se vi è capitato, avrete anche notato che di norma queste persone, dopo aver sollecitato insistentemente, collosamente, il vostro consiglio e il vostro parere, perché voi “siete i migliori, i numeri uno, siete come dei fratelli ecc.”, dopo aver usato e abusato del vostro tempo come de re sua, dopo avervi fatto esercitare nella sgradevole arte del consiglio richiesto (perché su, diciamocelo, siamo tutti umani: il vero consiglio, quello che fa veramente piacere dare, è quello non richiesto, soprattutto se postumo), dopo insomma che voi, “i numeri uno, i fratelli, er mejo amico mio”, avete investito tempo nel cercare, bona fide, di lambiccarvi il cervello per venire incontro alle esigenze del colloso ammiratore, e gli avete dato quello che a giudizio vostro e altrui sembra il consiglio più naturale, la linea di condotta più diretta per raggiungere l’obiettivo, insomma: dopo tutta questa colossale perdita di tempo, i complimentatori compulsivi invariantemente faranno il cazzo che gli passa per la testa, che infallantemente è ortogonale rispetto a quanto voi e il Buon Senso gli avrete suggerito, il che se va bene danneggia solo loro, ma molto spesso anche voi.

A me è successo, più di una volta.

Già saprete che detesto il telefono, ritenendo prova della sua invenzione da parte di un italiano il fatto che esso sia lo strumento privilegiato dei rompicoglioni. E questo amico continuava a telefonarmi a tutte le ore: “Arbe’, tu pe’ mme sei er numero uno, senti, sto in riserva, devo da riempi’ er serbatojo, damme un conZiglio te, che pe’ mme sei come un fratello: che cce metto ner serbatojo: benza o succo de mirtilli?” E io, che nonostante le apparenze son persona di buon cuore, argomentavo: “Be’, non so quanti ottani abbia il succo di mirtillo, però fossi in te farei la cosa più ovvia: metterei benzina, come del resto avrai fatto l’ultima volta, perché altrimenti non staresti camminando...”. E lui: “No, ma io ‘o faccio solo si llo fai pure te co’ mme, perché noi dovemo da fa sempre tutto inZieme, perché pe’ mme sei come un fratello, sei er numero uno, io faccio solo quello che me dichi tu...”. E io: “Ma guarda che per far benzina non è necessaria la compresenza. Esiste, fra i giovani maschi, il rito della pisciata in compresenza, ma noi non abbiamo più l’età, rischieremmo di farcela sui piedi. E poi, forse non te lo ricordi, ma io gioco in un altro campionato: vado a metano...”. E lui: “Vabbe’, ma allora dimme, che cce metto? Er succo de mirtillo? Perché tu pe’ mme sei come un fratello, sei er numero uno...”. E io, che ho fatto delle pazienza e dell’accondiscendenza uno stile di vita: “Guarda, secondo me dovresti rifornirti di benzina, la detonazione del succo di mirtillo è sicuramente inferiore a quella delle mie palle se la telefonata continua [ndr: il vantaggio di certa gente è che puoi dirgli qualsiasi cosa, tanto non capisce], però fai così: visto che io per te sono il numero uno, un fratello, il migliore, e che io ti ho già detto cosa dovresti fare, ma tu continui a chiedermelo, evidentemente non ti fidi di me, giusto? E allora fai così: vai dal benzinaio, che è sicuramente più esperto di me, e chiedi a lui. Io non mi offendo: sai, io sembro uno con tante certezze, ma ne ho una sola: quella di non essere il numero uno: al limite sono il numero quattro: prima ci sono il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo. Vabbe', diciamo che secondo alcune strane aritmetiche teologiche potrei essere il numero due, ma non entrerei in questo dibattito, mi accontento del quattro. Stammi bene e fammi sapere”. E lui: “No, ma io nun ce vado dar benzinaro si nun vieni puro te, perché noi dovemo da fa’ squadra, perché tu sei er numero uno, ma solo inZieme potemo da vince sta battaja...

[Uga guarda incuriosita lo schermo per capire come mai mi tronco di risate scrivendo. Piccola topolina di babbo: “Vai così veloce con quelle mani che non si vede nemmeno cosa stai scrivendo...”. Amore, babbo va veloce perché tu possa scegliere la tua andatura!]

...solo inZieme potemo da vince sta battaja, anche se tu ei er mijore, er numero uno.” E io: “Scusa, mi è entrata una bruschetta nell’occhio, ho il gomito che mi fa contatto con l’alluce, devo andare...”.

Quindici primi e zero secondi dopo: driiiin! “Dimmi!” “Senti, Arbe’, che mme veresti a prenne? ‘A maghina s’è fermata”. Dico: “Hai finito la benzina prima di arrivare dal distributore?”. Lui: “No, dar distributore ce so’ arivato, perché te sei come un fratello, sei er mijore, sei er nummero uno, e lui m’ha pure detto de mettece un po’ de bbenza”. Io: “So what?” Lui: “Ma io lo facevo solo si llo facevi pure tu”. E io: “Ma io lo faccio volentieri, se mi spieghi come far entrare benzina in una bombola di metano senza ritrovarsi a cavalcioni di un pioppo a cinquanta metri di distanza! E allora tu che hai fatto?”. E lui: “So annato ar bare, me so comprato quattro PET de Fanta da un litro e mezzo e ho messo sei litri de Fanta ner serbatojo, ma mmo ‘a maghina nun riparte. Li mortacci der benzinaro, deve da esse der PUDE”.

E allora uno dice: “Ma se tanto dovevi fare come cazzo ti pareva, almeno potevi non friggermi le orecchie con le tue scemenze? Il telefonino costa troppo poco, evidentemente...”.

iosonsoloun.org
Poi ci sono gli ostentatori di modestia.

In questo mondo c’è posto per tutti, no? O ce lo troviamo, o ce lo danno, ma alla fine ci siamo, e, una volta che ci siamo, da lì si parte per assolvere il nostro compito principale, che poi, in definitiva, è quello di morire (con maggiore o minore dignità). C’è posto per il leone e per la friganea, c’è posto per l’airone e per l’avocetta. Questa mattina ho incontrato il bagnino, scendendo in spiaggia: gli ho sorriso e l’ho salutato, lui mi ha sorriso e mi ha salutato. “Buongiorno!” “Buongiorno!”. As simple as that. Non: “Buongiorno!” “Io sono solo un bagnino, ma buongiorno!”. C’è posto per il bagnino e per il docente, c’è posto per tutti.

Ecco, dopo facciamocome.org forse è giunto il momento di attivare un secondo, più fondamentale generatore di supercazzole: iosonsoloun.org.

Immaginate di essere amici di un geometra: professione nobile, dalla quale nacque, come sappiamo, il cardine delle scienze statistiche, il teorema di Pitagora, padre di ogni metrica e quindi di ogni possibilità di misurare quanto i fatti distino dalle teorie. Bene. Esattamente come una delle persone più colte di questo blog è “solo” un operaio, e per di più extracomunitario (e mai mi ha fatto tanto bene guardare qualcuno nei suoi limpidi occhi), supponiamo che anche il vostro amico geometra abbia interessi culturali, e sia appassionato di architettura, per cui, accompagnandovi a spasso per Venezia, gli occorra di farvi notare qualche dettaglio che a voi, laici, era sfuggito. Ed esordisce: “Io son solo un geometra, ma...”. E voi pensate: “Accidenti, è interessante. Non lo avevo proprio notato, e poi è anche spiritoso, mi piace questa autoironia, questo understatement: io sono solo... quando invece si vede che ne sa tanto. Apprezzabile, in questo periodo di ego ipertrofici – Domine non sum dignus”.

Certo, quelli che parlano di “falsa modestia” perdono di vista il punto fondamentale. La modestia è falsa in re ipsa, perché è una virtù esteriore, che si esercita in relazione agli altri, per trasmettere loro un messaggio, per lo più falso (per il fatto stesso che c’è bisogno di trasmetterlo). Quanto è differente dall’umiltà, virtù interiore, che si sostanzia nel disciplinato confronto con se stessi, un confronto che agli altri è destinato a restare per lo più ignoto, e il cui oggetto non è trasmettere agli altri un messaggio, ma spingersi oltre i propri limiti: arrivare in fondo a una fuga di Bach, o a una maratona, o in cima a una montagna, o a pag. 150 del Takayama, o... Ma l’umiltà è come il coraggio: chi non ce l’ha non se lo può dare. La modestia se la può dare chiunque: basta dire “io sono solo un geometra...”.

Poi, magari, vi addentrate in una calle, e l’amico vi mostra la facciata di un palazzo, e “Io son solo un geometra, ma quella è una bifora”. E qui, se avete un minimo di orecchio musicale, cominciate a sentire una lieve stonatura. Capisco ostentare modestia nel dire qualcosa di originale, che aggiunga informazione: in questo caso l’understatement può avere un suo perché, una sua funzione retorica. Ma per dirti una cosa che tutti sanno e che non aggiunge niente, a che serve inserire “l’io son solo un...”? La domanda sorge spontanea: “che cazzo c’entra che tu sei solo un geometra? Anche lui è solo un gondoliere, ma sa pure lui che quella è una bifora...”.

Dopo di che magari passate davanti al cartellone di un concerto, programma nostrale (le “Quattro stagioni” di Vivaldi – non è una pizza), e l’amico “io son solo un geometra, ma se hai letto De La Notte saprai che la sospensione della tonalità è già palese in alcune opere per pianoforte di Liszt”. E a questo punto il “che cazzo c’entra” raddoppia: che cazzo c’entra che sei solo un geometra, e che cazzo c’entra la sospensione della tonalità con Vivaldi? E soprattutto il trattato di armonia l’ha scritto De La Motte, non De La Notte!

E lì vieni trafitto da un’intuizione fondamentale, anzi, due.

La prima è che l’amico non sa una beneamata fava di cosa stia dicendo: invasato dal demone della tuttologia, semplicemente defeca qualche indigerito contenuto ingollato orecchiando qua e là. La seconda è che la sua compulsiva ostentazione di modestia (“io son solo un...”) deriva da un semplice dato psicologico: l’amico, in realtà, ostenta modestia perché si sente molto, ma mooooolto, più fuuuuurbo di te, e di questo non puoi fargliene una colpa: è una strategia che gli detta il suo istinto di conservazione: è questo istinto a comandargli di sentirsi mooooolto fuuuuurbo, compensando questa granitica convinzione con una stucchevole e manieristica ostentazione di modestia, perché se non vuoi che il tuo io si sbricioli di fronte ai fallimenti (o meglio: a quelli che tu percepisci come tuoi fallimenti) in qualche modo devi reagire, e ci sono due modi di farlo: il primo è elaborare i propri fallimenti e passare oltre (come ho fatto io con la mia carriera musicale), il secondo è ostentarli, per dimostrare a se stessi e agli altri che non li si considera tali. Solo che la lingua, da che mondo è mondo, batte dove il dente duole, quando non batte dove il (omissis) ride. Quindi la seconda strategia è intrinsecamente fallace e foriera di ulteriori frustrazioni.

Le morali delle favole
Be’, ce ne sono tante, sparse qua e là.

Una è che falliti (o riusciti) si nasce. Chi ha avuto in sorte da madre Natura una personalità affettivamente equilibrata saprà convivere con i rovesci della fortuna e saprà tornare a contatto con la durezza del vivere (come auspicava Tommy) mantenendo il sorriso sulle labbra. Pensate un po’ se io dovessi rosicare! Ho compagni di corso che dirigono orchestre prestigiose all’estero, altri che sono senior economist alla Banca mondiale, o anche semplicemente sciacquini in Banca d’Italia (guadagnando almeno il doppio di me) e io ho solo una schifosa community dove se dico a una “andiamo a cena”, quella manco me risponne! (Scusa Nat, nun te lo volevo fa ppesa’...).

Sono assolutamente fallito come guru, come economista, e come musicista, ma questo non mi toglie il sorriso dalle labbra, e quando mi rivolgo ad altri non comincio col ripetere ritualmente “io son solo un guru ma...”! Fra i vari optional dei quali Matrigna mi assortì ce ne son due particolarmente utili: il nec pluribus impar e lo spirito di Linneo.

Mi so collocare, e sto bene dove sto.

La vita è troppo breve per rinunciare allo spirito del daje a ride.

Naturalmente, va da sé, diffidate di chi vi incensa: sta per tradirvi, spesso senza nemmeno rendersene conto. Diffidate anche di chi si cosparge il capo di cenere: sta per tradirvi, rendendosene perfettamente conto, e pensando di farlo per il vostro bene, perché lui è fuuuuuuuuuurbo, e quindi voi siete dei pori cojoni, anche se lui è “solo un geometra ma...”

E, infine, anche se apparentemente non c’entra con quanto precede, diffidate degli uomini che vi parlano del loro padre, e delle donne che vi parlano della loro madre. Qui, veramente, quale sia il modello sottostante lo ignoro. Sono sicuro che mi seguono fior di psicologi i quali sapranno spiegarcelo. Il mio ragionamento non è quindi deduttivo, ma induttivo. Ogni volta che un uomo esordì con “il mio babbo mi diceva che...” è stata catastrofe.


E ora, cari seguaci del guru fallito, mi avvio lieto e pensoso, verso il direttivo di a/simmetrie. La giornata è iniziata bene, per motivi che saprete a suo tempo, e finirà meglio.

Dieu et mon droit.

139 commenti:

  1. Mi sorge un dubbio: ma noi seguaci del guru fallito saremmo mica falliti pure noi? Comunque non importa. Se nella vita c'è il "daje a ride" c'è tutto!

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  2. "E, infine, anche se apparentemente non c’entra con quanto precede, diffidate degli uomini che vi parlano del loro padre, e delle donne che vi parlano della loro madre"

    Si che c'entra : una botta e viaaaaaaa...

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    1. Ma qualcuno ha la spiegazione tecnica del perché gli uomini che ti parlano del loro babbo sono mediamente delle fetecchie?

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    2. Perché non hanno il coraggio di decidere (con il rischio di sbagliare) da soli.

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    3. Dipende da come ne parlano.Tecnicamente non hanno risolto la loro fase edipica in modo soddisfacente.Seguono poi conseguenze con varie tipologie psicologiche che vanno dall'omosessualità latente (non è presente nell'IO ma preme con le sue istanze),alle nevrosi più svariate,al senso di inferiorità(o viceversa).
      E sono tutti problemi risolvibili.Ciò non giustifica queste persone nelle loro esternazioni.Il guaio è che queste forme più o meno patologiche tendono a sclerotizzarsi nel tempo e quindi con l'avanzare dell'età diventano irrisolvibili.Una lotta contro i mulini a vento.
      Se ci provano con Lei è perchè ha un atteggiamento sinceramente paterno (non paternalista).Quindi il blog è anche metapsicologico perchè il suo creatore è correttamente pedagogico.
      E in certo qual modo Lei è una figura paterna per molti frequentatori.
      Mò scatenate l'inferno! (Aho,nun sono nu psicuologo/analista ma cci ho avuto da fare afforza per lavoro in tempi remotissimi).

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    4. Grazie per il mediamente professo', la speranza è l'ultima a morire! Ricordo di aver usato l'argomento "Forgive me Father for I have sinned" qui, esplicitamente e con convinzione, una volta che avevo pisciato di fuori. Sottoscrivo in toto le considerazioni di Davide Berolani. C'è qualcosa di non perfettamente normale in me, eppure... so che starei assai meglio se non fossi stato costretto a tornare a casa dai miei. Sono frustrazioni, uno le prende col #dar ma hanno serie conseguenze. Il passaggio dalla seconda adolescenza alla maturità non può essere troppo ritardato. Se avessi un lavoro vero romperei tanto di meno i maroni...

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    5. Mi ricordo che Bertinotti, qualche anno fa, alla trasmissione televisiva Harem, mentre bastonava una povera quattordicenne solo perchè credeva di essere superiore agli altri in quanto appartenente alla nobiltà del sacro romano impero (era una Hohenstaufen), si dichiarava orgoglioso di suo padre quando, levandosi gli occhiali da fuochista, scendeva dalla sua locomotiva a vapore.
      Era qualche anno fa. Era prima che dicesse che la cultura liberale era stata attenta più di lui e della sua cultura, all'individuo, cioè alla difesa dei diritti dell'individuo o della persona. Era prima anche che si comprasse la tenuta in Umbria ove passare la meritata pensione.

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    6. D'altra parte - motivazioni individuali a parte - la condizione che agevola la possibilità di fregarsene del babbo e delle sue opinioni è quella di non dover fare conto sulla sua mancetta. E questo per un'intera generazione sta diventando sempre più difficile.

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    7. Davide Berolani,il mio babbo dice sempre:"L'impurtant l'e' minga cagas adoss".
      È possibile che..."mi piace il Professore.Perche'?Sto diventando forse ricchione?Ma ditemi in sostanza se c'è qualcuno che affronti il il Pude e i matusa con grinta e simpatica verve come quel matto del Professore!"
      Omosessualita' repressa?
      P.S.
      W VALE NAPPI!

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    8. @Omercouselor

      Scusa, ma ti ricordo che John Maynard Keynes era liberale, anticomunista e che considerava Il Capitale un libro sbagliato. Mi tocca anche ricordarti che, per trovare solidarietà contro l'euro, ti tocca parlare con me e nkn con il tuo 'amico' Corradino Mineo

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    9. Ma almeno il mio babbo salviamolo, già che questo fijo (io) gli è dovuto volare in culonia per trovar due soldi.

      Ridendo e scherzando non ho capito un cazzo di quello che t'ha scritto, sarà che il forno delle pizze ha cotto anche me ma mi sembrava tanto una supercazzola del Mascetti.

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    10. Mi padre mi ha sempre detto di diffidare delle donne che parlano sempre del loro padre: inconsciamente finiscono per sposarsi il padre (o un suo succedaneo).
      E di diffidare delle donne che parlano sempre della madre: l'uomo che sposano, in realtà, è la madre ad averlo scelto.
      E morto due volte divorziato.....
      A dare consigli era bravo, ma lui di donne non ne ha mai azzeccata una!

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    11. Caro omercounselor,

      pija 'sti spicci da Celso e riflettici un attimo. Comunque Bertinotti l'ho scelto io (ego), quindi non è negoziabile. Se volete potete farvi rimborsare il biglietto e sarà scelta apprezzata perché di posti ne son rimasti pochi. Quanto alla Hohenstaufen, ovviamente sarà vendicata.

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    12. Comunque, caro Celso, le devo anche rammentare che fino a che i partiti liberali (o libberali) avevano non più del 5% in Italia, le cose non andavano mica male.

      Quando c' erano i "catto-comunisti" le cose andavano decisamente meglio rispetto alla nostra epoca di rivoluzione liberale (o libberale).

      E, si, carissimi liberali (o libberali), NON potete negare che oggi viviamo la degenerazione , innanzi tutto, del VOSTRO sistema di valori incentrato sull' individuo.


      Riconosciuto questo (e la pragmatica o anti-dogmatismo è sempre stata la vostra forza), cioè LA VOSTRA PARTE DI RESPONSABILITA', posso ben concordare con lei.

      Con stima.

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    13. Caro Bargazzino,

      Lei mi ha mai visto fare ironie o emettere giudizii sprezzanti sui marxisti o i cattolici? Le posso assicurare che potrei. Ma vede concordo con lei: in fondo siamo stati tutti democrastiani, ma noi ipocriti perché facevamo finta di non esserlo. La rassicuro: dei guai e dei guasti provocato dall'ideologia liberale ho piena coscienza e non ho bisogno di essere catechizzato. Qualcosa ho letto a suo tempo e ahimé molto ho pensato negli ultimi anni. Però mi lasci osservare: lei ha un'idea monolitica del liberalismo, mentre si tratta di una galassia complessa. In Italia poi alla fin fine è stato un movimento politico troppo elitario e con poche radici culturali nella società. Però, e lo ripeto per la decima volta, legga per esempio Liberalismo e Liberismo di Croce in Etica e Politica. Ci troverà cose di scottante attualità e forse potrebbe scoprire che non a caso iggi si parla di Einaudi e non più di Croce. Infine vorrei ricordarle che questa europa criminale è il parto di democristiani e socialisti (essenzialmente). Cmq fermiamoci qui: l'importante è guardare avanti ed essere d'accordo sul vero obiettivo che è l'€; poi ognuno di noi andrà per la sua strada

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    14. Ho una idea tutt' altro che monolitica della galassia liberalista, le assicuro.
      Croce è nato in Italia e poteva solo nascere in Italia, Einaudi è nato in Italia ma poteva essere nato in qualsiasi paese. Già questo fa capire quanto eterogenea (e ricca) sia la galassia liberale.
      L' "Europa"; gli "Stati uniti d' Europa", caro Celso, non se ne abbia a male, sono farina del sacco liberalista. Legga in controluce il famoso (per me famigerato) "manifesto di Ventotene", vi scorgerà nitida la figura di Luigi Einaudi, che socialista non era di certo, e democristiano men che meno (a meno che per democristiano non intendiamo il solo sig. De Gasperi).

      Per quanto riguarda l' euro e il dopo, io sto e starò con i valori della nostra Costituzione repubblicana (ANTITETICI AI TRATTATI EUROPOIDI E AL SUDDETTO MANIFESTO "SPINELLESCO") scritta, non a caso, ben più dai Basso, dai Fanfani, dai Togliatti, che dagli Sturzo e dagli Einaudi...


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    15. A lei sfugge che ufficialmente l'euro è una trovata dei socialisti francesi, a cui si sono accomadati con gioia, facendo finta del contrario, i democristiani tedeschi. In Italia siamo stati precipitati a forza nella trappola euro da ex democristiani, ex comunisti ed ex socialisti. Gli unici che hanno sollevato dubbi e hanno manifestato, per iscritto, preoccupazione per quanto stava per succedere sono stati Paolo Savona e Giorgio La Malfa (quest'ultimo europeista convinto). Ma il colmo dei colmi è che la più acerrima nemica dell'euro e dell'espansione dei poteri europei è stata la Thatcher, lei sì una liberista temibile, per la quale non esisteva la società, ma che concepiva l'Europa solo come un consesso di nazioni amiche. Come vede, la questione è più complessa di come appare. E non dimentichi che nella vicenda euro il vero cancro d'Europa sono stati i progressisti. Devo ricordarle le politiche antipopolari dell'unico governo rosso-verde tedesco del dopoguerra? Devo ricordarle che la precarizzazione in Italia inizia nel 1997 con il centrosinistra (le ricordo che Berlusconi ha governato sei mesi negli anni '90). Per non parlare delle privatizzazioni, e di tante altre cose che tralasciamo, perché è bene mettere un punto fermo a rivendicazioni reciproche sterili e inutili

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    16. La spiegazione, molto concisa, è che hanno rinunciato ad uno sviluppo autonomo ed individuale della personalità. Il sacrificio cui si sottopongono e cui sono stati demandati dal sistema famiglia ha il preciso scopo di salvaguardare le regole di funzionamento di tale sistema, regole incardinate nei cosiddetti miti familiari ("Mio nonno diceva sempre...").

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    17. @Celso e @bargazzino.

      Si può prendere in considerazione il fatto che una certa ideologia, il libberismo per affermarsi aveva bisogno di un matrimonio d' interesse con un' altra ideologia, l' internazzzionalismo, figlio legittimo del soccialismo (in boulugnais).
      Messo in evidenza ciò, penso che la discussione può concludersi con reciproca soddisfazione. O no?

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    18. Ma, certo, Dino977. Per quanto l' internazionalismo non è che sia una ideologia legata solo ad una certa visione del socialismo.

      Ma il punto che io ci tengo non venga dimenticato MAI è che L' euro è "il Reagan europeo" (come ebbe ad affermare uno dei padri ignobili dell' euro; E NON ERA CERTO UN SOCIALISTA)

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  3. Il blog non è nato per dare a qualcuno un guru da seguire, ma per mettere a disposizione degli strumenti di comprensione.

    C'è un libro, Il Tramonto, che articola in modo organico il problema economico e quello politico.
    Ci sono riferimenti bibliografici, sia a livello di manuali che di articoli scientifici.
    C'è un blog con tanto di sezione didattica e cronologia.
    Ci sono un miliardo di interviste dello stesso Bagnai, di facile accesso.

    Per quanto mi riguarda, al tizio che fa "scusi prof. lei è bravissimo, ma se svalutiamo non pagherò poi tutto il 20% in più?", chiudere la porta in faccia in sacrosanto. Se poi si parla invece non di pacifici avventori, ma di giornalisti poco avveduti, il discorso vale doppiamente per ovvie ragioni.





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  4. Anche questo non è male:
    "Gloriam praecedit humilitas". (E' il motto del Collegio Borromeo)

    https://www.facebook.com/pages/Almo-Collegio-Borromeo-Pavia/137636119637690

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    1. Il che dimostra che sono umile, altrimenti non mi conoscereste. La discussione è chiusa.

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  5. OT - Perche' il virus "Ebola" si chiama cosi'?

    E' vero che "Ebola" rappresenta la minaccia piu' grave per le popolazioni centro-Africane?

    Non e' che si parla tanto di "Ebola" per non nominare un'altra vecchia conoscenza dell'Umanita'?

    http://www.veteranstoday.com/2014/10/16/325940/

    Entrando a Roma dall'ingresso principale dell'ospedale Forlanini, percorrendo un corridoio a sinistra nell'atrio (lungo il percorso che periodicamente faccio per raggiungere il centro per le donazioni di sangue del S. Camillo), circa a meta' del corridoio (sulla destra) si trova una ripida rampa di scale dimenticate.

    Sul muro che domina la scala c'e' un enorme plastico dell'Italia, probabilmente realizzato a meta' degli anni trenta, in cui sono riportate tante 'bandierine' con i dati sull'andamento dei casi e della mortalita' di quello che fu il nostro flagello nel XIX ed all'inizio del XX secolo: la TUBERCOLOSI.

    La tubercolosi, prima di diventare la forma cronica di malattia dalla lenta evoluzione che abbiamo conosciuto, si sa che poteva assumere in siggetti debilitati un andamento clinico fulminante, con tanto di emorragie diffuse, tipo "Ebola".

    Cosa e' che ha portato a debellare la tubercolosi in Italia?
    Gli antibiotici? Il sistema nazionale dei tubercolosari? I farmaci anti-virali?

    Ma quando mai, la tubercolosi se ne e' andata solo per via dello sviluppo economico, che ha portato al miglioramento diffuso delle condizioni di vita ed ad una alimentazione adeguata della popolazione.

    Non e' quindi un caso che le molte centinaia di migliaia di vittime annuali della tubercolosi (alias Ebola) vivono in Africa.

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    1. Purtroppo questo non vale per il raffreddore virale, etccciuuu e manco per la tosse secca microbica, lì mortacci sua.

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    2. Il virus prende il nome dalla valle dell'Ebola nella Rep. Democratica del Congo.
      Numerose altre malattie infettive sono attualmente più diffuse e minacciose di Ebola, la malaria per sempio, ciò non vuol dire che bisogna sottovalutare la situazione attuale dell' epidemia di Ebola.
      La TBC è tutt' altro che scomparsa in Italia, non è una malattia virale, abbiamo antibiotici e chemioterapici attivi su questa malattia; una malattia infettiva "misteriosamente" scomparsa in Europa è la peste.

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    3. una malattia infettiva "misteriosamente" scomparsa in Europa è la peste:
      posso correggere? Invece la peste è ricomparsa dal 1º gennaio 2002 diffondendosi istantaneamente in ben dodici paesi europei e attualmente ne infesta ben 18 (da ultimo la Lettonia) ...

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    4. La tubercolosi vive e lotta insieme a noi.
      http://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/02/04/tubercolosi-a-roma-l-indagine-choc-1.1215629

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    5. @Luca Cellai: mi permetto di ricordarle - oltre che a farle i complimenti in quanto donatore, rara avis nel centro-sud - di guardare anche cosa c'è scritto all'entrata principale del Forlanini: Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Già proprio l'INPS, che tuttora gestisce una forma di assicurazione sociale di sostegno ai malati di TBC e fino al 1978 (nascita del SSN) li curava gestendo una rete di dispensari e ospedali (e non mi sottovaluti proprio l'importanza dei chemioterapici anti-TBC). Guardi che il sistema di lotta alla TBC messo su dall'Italia (durante il ventennio ...) assieme ai fattori che ha giustamenete ricordato, è stato ammirato nel mondo in quanto fondamentale nella riduzione al minimo storico dell'endemia nel nostro paese. La ripresa è in atto da alcuni anni soprattuto per sottovalutazione iniziale (e anche per i noti motivi tanto cari ai leghisti, diciamolo pure) e per la comparsa di ceppi multiresistenti (il BK è un micobatterio).

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    6. Ve l'ho detto che Assertor è un coroner. Rega', qua semo professional, nun ce provate...

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    7. La peste suina è una malattia virale, di peste bubbonica da Yersinia pestis si riscontra qualche caso sporadico nelle regioni caucasiche

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    8. argh, capito solo adesso, complimenti @Assertor per la splendida metafora

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    9. Mi sorge un dubbio: nel primo commento era chiaro che mi riferivo all'euro, la decimazione delle nostre aziende non segue forse proprio un andamento epidemico? Con l'aggravante che il numero dei "nuovi casi" non solo era atteso e previsto dalla teoria economica (ipse dixit), ma le misure di controllo messe su dalle varie Autorità sembrano inefficaci anzi dannose e infatti l'infezione si è propagata a più paesi (piigs etc.). Per cui possiamo parlare a ragione di "pandemia".

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    10. @Assertor

      Grazie per il 'rara arvis'.

      A me sembra ormai piu' 'senex arvis', visto che l'eta' media dei donatori sale continuamente e potrebbe tra pochi anni arrivare troppo vicina al limite superiore (60 anni per i non abituali, 65 anni per i donatori abituali).

      Ci riflettevo su recentemente, la trasformazione degli uomini occidentali in 'atomi elementari di consumo' (cfr. D. Fusaro) e' andata molto avanti.

      Mentre per noi figli del 'baby boom' era normale sentirci parte di una comunita' locale (si iniziava dal cortile di casa e dall'oratorio in cui in estate, visto che nessuno andava in villeggiatura, per giocare a pallone bisognava usare una palla da tennis, tante erano le gambe in campo) la generazione dei miei figli non ha mai giocato insieme in un cortile.

      Il senso di appartenenza ad una comunita' (la famiglia, il condominio, il quartiere, la scuola, etc. etc.) scompare quando si adora il feticcio capitalista della totale liberta' di movimento dei fattori di produzione.

      Ed alla fine, dopo la trasformazione delle persone in 'atomi elementari di consumo' e' normale che non si senta piu' il bisogno di donare nulla.

      Anche questo aspetto dipende dalla politica economica del Paese.



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    11. Ti chiedo scusa Assertor, non ho afferrato subito. Se ti piacciono le analogie mi permetto di suggerirtene altre: quando un agente patogeno subisce una mutazione che gli consente il salto di specie per il nuovo ospite sono dolori e la storia ha solo due finali
      .... a meno che...

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    12. @Luca C.: condivido al 100%. Probabilmente, anno più anno meno, abbiamo la stessa età ... e quindi le stesse esperienze infantili di gioco con decine di coetanei nel cortile di casa o ai giardinetti. Spesso con materiali (biglie di vetro, tappi a corona, etc.) che potremmo definire "ecologici" per non dire poveri. Ma che divertimento! I nostri figli "nativi digitali" con i loro costosi terminali smart non riescono neanche a concepirlo. Certo loro sono attrezzati per il "mondo liquido" attuale (Bauman) mentre noi vacilliamo. Per converso mostrano scarse attitudini alle relazioni interpersonali e soprattutto alla gestione delle emozioni (gli adolescenti oggi sono più abili a rappresentale che a viverle) .
      Comunque è vero che il "bisogno di donare" oggi è poco contemplato, eppure abbiamo tante persone che fanno volontariato. Non so cosa possa influenzare il n° dei donatori: ma so che quando lavoravo al nord (Emilia-R.) dalle anamnesi emergeva molto spesso "donatore di sangue" mentre qui capita assai di rado. Forse non si fanno adeguate campagne di sensibilizzazione. Un sociologo ci potrebbe forse illuminare in proposito.

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    13. @Ippolito G.: beh, addirittura le scuse! Era il mio paragone a essere un tantino iperbolico. Comunque in entrambe le situazioni c’è un agente patogeno (euro) un vettore (BCE) un organismo suscettibile che sviluppa la malattia (il tessuto economico) una rapida diffusione della malattia a interi paesi (crisi economica pandemica), un’alta mortalità (aziendale, e purtroppo non solo quella), con l’aggiunta manzoniana di un discreto numero di untori e untorelli (nel senso di gente che si batte in un modo o nell’altro per lo status quo perché in fondo ci guadagna qualcosa) a rendere più pittoresco e insieme agghiacciante il quadro generale. Speriamo di rendere prima o poi immuni i “malati” e di eradicare la malattia (che ne dite di chiamarla “eurite”?). Intanto non possiamo che sperare nella naturale reazione del sistema immunitario. Mi sembra che il Prof. Alberto Bagnai in questa veste, purtroppo assieme a pochi altri, stia elaborando gli opportuni anticorpi e fornendo istruzioni alle cellule killer, visto che di terapie (che non siano i “salassi” che ci praticano incessantemente i cerusici che dovrebbero salvarci) non se ne vedono proprio.

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    14. Donazione sangue: non ricordo campagne di informazione / sollecitazione da parte dei media. Da anni, se non decenni. Solidarieta' e' tabu', ben che vada sinergia, ovvero due che si alleano temporaneamente per inc. il terzo.

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  6. Ops......nel mio primo intervento esordii con "sono solo una commerciante".....

    Posso ancora considerarmi una sua fallita seguace Prof.? ;-)

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  7. Te sei scordato: nun c'hai manco er fisico...

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  8. Io son solo una filosofa prestata alla microimpresa, e lei Prof è come sempre il numero uno (a proposito avrei un consiglio da chiederle, posso avere il suo numero?), ma mia mamma mi diceva sempre che "l'ipocrisia è l'omaggio che il vizio rende alla virtù".

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    1. A me invece diceva (mia madre) che la virtù è premio a se stessa, quindi chi mi fa complimenti, soprattutto quando è palese che non ha la benché minima idea del perché dovrebbe farmeli, viene cortesemente accompagnato tu sai dove (e lo avrete notato, in questi tre anni). Ci sono alcuni complimenti più sanguinosi di un insulto. Certo volte quando mi dicono "Bravo!" mi affiora spontaneo un "Ma tu che ne vuoi sapere...". E non sempre lo reprimo. So che dovrei. Mi ha detto il mio babbo...

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  9. Adoro ridere la mattina. E comunque, guardi che le cambiali si accumulano: io ho qua, gelosamente custoditi e molto ben conservati: una proposta di convivenza, un invito a un concerto (suo) e un invito a cena, e tutto resta valido, la avverto, e senza scadenze di sorta. Tutto pubblico, tutto screenshottato. Nun glielo volevo fa ppesa'...
    Felice che Milano oggi le mostri un volto umano, almeno climaticamente.

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    1. Rockapasso ti esorta a custodire bene l'opzione convivenza, perché lei non ne può più...

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    2. Sì, capisco che sarebbe un gesto generoso nei confronti di Rockapasso, ma anche la mia ormai famigerata solidarietà verso il genere femminile ha i suoi limiti.

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    3. Eh no, scusa, tu devi aiutarmi con la mia agenda 2020. Anch'io, come Schroeder, ho un unico argomento negoziale: la minaccia di delocalizzazione. Quindi, per favore, non effettuare dichiarazioni che possano sminuirne la credibbbilità...

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    4. Bell'esempio che ha scelto! Uno che alla fine è stato defenestrato e che tra l'altro si è sposato quattro volte.
      Però questo mi dà il destro di rievocare uno dei miei ricordi più tristi, mi si stringe ancora il cuore a pensarci, ricordo che quando S. vinse alle elezioni la tv trasmise le immagini di un gruppetto di suoi molto giovani collaboratori, che abbracciandosi improvvisarono in coro l'Internazionale. Porelli, pensavano arrivasse la vittoria der popolo, anzi appunto dei popoli, poi s'è visto...
      Buon weekend, prof, io ai miei amici che vanno in Svizzera chiedo sempre di portarmi le carotine di marzapane per decorare la torta di carote, magari anche a Uga o a Rockapasso piacciono, tanto più che sto per scrivere la ricetta della torta:
      - 300 grammi di carote crude tritate;
      - 300 grammi di mandorle sgusciate, pelate e tritate;
      - 4 uova;
      - 200 grammi di zucchero;
      - 60 grammi di farina;
      - succo e scorza grattugiata di limone;
      - 1/2 bustina di lievito;
      - 1 pizzico di sale;
      - cannella e zenzero per profumare;
      - 200 grammi di zucchero a velo per la glassa.
      Vabbe', a questo punto la torta si fa come tutte le torte (in sostanza si mischia tutto montando prima le uova con zucchero, o i rossi con lo zucchero e i bianchi a neve, avrete i vostri metodi). Si cuoce a 180 gradi.
      Si prepara la glassa con lo zucchero a velo e uno o due cucchiai di zucchero, si glassa la superficie della torta e la si decora con le carotine di marzapane (o di zucchero) comprate a Lugano.
      Sparisco (non mi è chiaro se è da spigolata).

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    5. Errata corrige: si prepara la glassa con lo zucchero a velo e uno o due cucchiai di SUCCO DI LIMONE. Non sto a specificare che la parte più difficile è proprio preparare e stendere la glassa, come scoprirete solo vivendo.

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  10. Il post di Stacchiuccio si sposa molto bene con questa Ansa, sulla lite Santoro-Travaglio:
    Travaglio ... ed è tornato ad accusare il Governatore di essere un cementificatore. Santoro ha quindi interrotto il collega, contestandogli di aver insultato il suo interlocutore, impedendo così il dibattito democratico.

    Ora, Stacchiuccio e Santoro la pensano allo stesso modo, vogliono il: "dibattito democratico".
    Però, a prescindere che del merito della questione di cui m'importa anche poco, Burlando E' o NON E' un cementificatore? E soprattutto, accertato che lo E' (o NON E', basta contare i palazzi, eccheè, non si vedono?) che sollazzo centra il dibattito democratico?
    La libertà di dire sollazzate, che poi in italiano si dovrebbe meglio indicare come: "libertà di mentire non per malafede, ma per ignoranza" non solo non c'entra affatto col dibattito democratico, anzi l'uccide.

    Certo salterà fuori qualcuno che questa affermazione la contesterà, magari nel contesto di un aperto dibattito democratico...

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    1. Io ti contesto che non ci ho capito nulla.
      Vorrei contestarti ulteriormente ma non posso esserti di aiuto, quel programma non lo vedo più da almeno un anno. Mi dispiace.

      Ps. Oh, sto a scherzà

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  11. "Se uno ha una storia da raccontare e qualcuno che la sappia ascoltare allora non è fregato" (La leggenda del pianista sull'oceano - Baricco - Tornatore).
    Domanda e offerta qui si incontrano: la "fine della storia" ha lasciato una nicchia che abbiamo scoperto, con sollievo, non essere vuota.

    Grazie

    P.s. mentre scrivevo ho affondato il piddino di passaggio, ormai sono papere sedute - dar

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  12. Questo atteggiamento mi ricorda quello lamentato in Apocalypse Now dal capitano Willard, mentre risale il fiume per andare a uccidere il colonnello Kurtz: "Li facevamo a pezzi con una mitragliatrice pesante e poi offrivamo loro un cerotto per medicarsi. Però il comando impediva di scrivere "cazzo" sulla fusoliera d'un aereo perché era immorale.".

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  13. Risposte
    1. Sei extracomunitario (o almeno te lo auguro), ma sei tanto un bravo ragazzo. Grazie a te, soprattutto per il riportarmi a contatto con la realtà (quella senza figure, s'intende).

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    2. È il riferimento che avevo indovinato;gli altri mi sfuggono.Va bene così.

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    3. Extracomunitario ancora per poco.
      Piano piano la ue sta arrivando anche da quelle parti e ormai ne siete circondati.... occhio! Che già ne avete passate tante (anche con la complicità del nostro paese) non vi meritate ulteriori disgrazie, anche se lontanamente paragonabili a quelle che già avete passato.

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  14. Talvolta i matrimoni comportano dei periodi d'incomprensione ma se son rose fioriranno. Altrimenti si può optare per autori più leggeri (o leggiadri). Mai provato Lorenzo detto il Magnifico?

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  15. Risposte
    1. Feltri non pervenuto (non so perchè, sono arrivato un po' tardi). Anche Morandi è stato sostituito (da un bravo moderatore con un nome straniero che assomiglia a Ozpeteck, scusate ma non l' ho memorizzato, peccato, era la persona più all' altezza).
      Sangiuliano (coautore): rimaniamo nell' €, ma con la schiena dritta, la Germania è imperialista, facciamoci rispettare.
      Bignami ha fatto campagna elettorale per il suo seggio in cons. regionale:
      Napolitano ecc. sono traditori, Berlusconi si voleva opporre ed è stato scalzato, la Germania deve uscire.
      Pubblico di anziani con pensioncine e risparmi sopra la media.
      Ho consegnato cordialmente (a titolo personale) ai tre citati copia del programma di Montesilvano...."ah Bagnai, lo conosco, grazie".
      Ho pensato: questi di forza italia, se il PD gestirà l' uscita e sarà traumatica, scaricheranno tutta la responsabilità sul PD e useranno il colpo di mano del 2011 per dire: noi ci abbiamo provato, siamo stati piu' bravi di loro. Poi leggo del trio di Milano Putin, Berlusconi e Salvini. Ma ci sono elezioni imminenti? Cosa sta succedendo?

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  16. Scusate: OT
    Assemblea sindacale: argomenti piddini, tesi piddine,soluzioni piddine...non ho parole ma solo una grande incazzatura.
    La strada è così lunga che non si immagina, speriamo che davvero non si faccia un referendum sull' euro.

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  17. Siamo in guerra. Forse una delle peggiori, sanguinarie e subdole aggressioni che la vecchia cara Europa abbia subito (da quanno l'omo inventò er cavallo! Da: 'Er Pomata'). Non siamo molti a tentare una resistenza. (la ere minuscola perché quella majuscola è già ita). Il mio vicino a destra è antipatico, quello a sinistra se la tira, davanti è troppo alto, di dietro c’è un reduce cecato del ridotto della Valtellina, da qualche altra parte c’è un vecchio partigiano zoppo, io sono stonato, arrogante e ignorante. Che volemo fa’? Se stamo a guarda’ come scemi , se stamo a critica’, se stamo a conta’ le purci ? Armeno annamo avanti e daje a ride.

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    1. Sì, potrei anche essere d'accordo, però ricordati che preferisco vincere solo che perdere in compagnia, e che ci deve essere un limite sindacale all'idiozia. E qui mi fermo per carità cristiana...

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  18. Vero che hai un atteggiamento molto critico che sembrerebbe arroganza, però è anche comprensibile.
    Io sono un fisico (da poco) e mi arrabbio quando mi dicono (a proposito di fisica) "ma guarda che non è vero quello che dici"...cioè, come dici tu, non vado dal medico a correggere la lastra: al massimo vado da altri a vedere se i pareri concordano! Certe cose poi le hai ripetute milioni di volte e correggere l'ennesima casalinga di voghera dev'essere frustrante!
    In ogni caso è molto divertente quando asfalti gli alfieri del PUD€ xD

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  19. Caro Bagnai questi sono i post che mi piacciono di più;se un domani ti dovessi scoglionare dell'economia, scrivi libri (narrativa, saggistica); no no il musicista no; sei bravino ma minga trop; suggerisco lo scrittore .Secondo me avresti un futuro strepitoso ed un lettore ,qualche volta critico (qui bene amat bene castigat) ,ma affezionato.

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    1. E anche una lettrice; così aggiungiamo anche la categoria "scrittore fallito" e il prof potrà sempre dire di essere un fallito poliedrico e di successo.
      Sulla carriera musicale non mi esprimo perché non sono musicista. (punto)

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  20. Alla fine mi pare che in diversi, probabilmente gli ultimi arrivati, non abbiano letto il post del CROTALO....
    Così, semplicemente
    Non ho modo di poter allegare il link attivo di detto post, se qualcuno può farlo per me gliene sarei grata

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  21. Sì,veramente geniale....! Qui nun se tratta de modestia,vanità...ancora nun ce arrivano.
    Se tratta solo de scassamento alle tonnellate di minchiate e supercazzole spacciate urbi et orbi.
    Ma che vo' fa'...son tempi de basso profilo,appena uno s'arza in piedi è accusato d'esser un superomo..

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  22. Addendum delle ore 14:27:invito cena a Mestre(lepre), siccome lei non mi invita mi devo accontentare di altra ....selvaggina.....
    Nat è stata piu' fortunata, ma ha perso l'occasione....
    Non si lamenti, quando l'ho invitata io (5 minuti per un caffè, meglio specificare altrimenti Marco S. pensa male), ha esclamato: aiutoooooo9oo000.... Mamma!




    PS non sto scherzando, è vero, tutto maledettamente vero!

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  23. Risposte
    1. Allora?.... Non hai capito niente!
      Una domandina semplice:sei gggellosa?��

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    2. No, dico, a Gesù il parlare del babbo viene condonato per motivi professionali?

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    3. Sai com'è l'Italia, tutta corporativa, fra padreterni ci usiamo dei riguardi.

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  24. sono solo un ingegnere, perciò.... cos'è lo spirito di Linneo?

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  25. Stantucchio abusa pesantemente delle parentesi, ma ha perfettamente ragione sulle unità di misura.

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  26. Oggi è (sarebbe stato) il compleanno di mio padre. :)

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  27. "Colloso", ecco, vedi? Colloso è perfetto.
    Io avrei detto "appiccicoso" e sarebbe stato troppo lungo.
    Prof, l'apprezzo molto anche per questo.

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    1. Ma una cosa è colloso, una cosa è appiccicoso. Risparmio esempi.

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  28. Ma le persone si chiedono mai in quali situazioni si trovi l’altro, prima di parlare ? A volte provare a mettersi nei panni degli altri è un ottimo esercizio.
    Alcuni amici che sanno del mio estremo interesse per questo blog mi dicono: simaBagnaièarrogante, ma non è così. Bagnai non è arrogante, probabilmente si è rotto i cojones di ripetere ogni giorno le stesse cose a decine di persone.
    Li invito sempre, oltre ad andare a quel paese, a leggere i primi post di questo blog Bagnai era arrogante ? NO. Non lo è nemmeno adesso, ma porca pupazza, provate voi a rispondere ogni giorno all’espertone di turno che se ne esce con la trovata del secolo. Senza contare tutto ciò che possiamo solo immaginare abbia dovuto assorbire nella sua vita a causa della sua esposizione.
    Ad essere onesti, io mi incazzerei molto molto di più.

    Io non sono un busone col culo degli altri però se fossi Bagnai sarei molto più disponibile #DAR

    Un saluto a tutti

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    1. Ti dico una cosa, ma tienile per te, perché l'ho detta solo a te e all'editor del prossimo libro. Quando ho cominciato a parlare l'ho fatto perché ero atterrito dallo spettacolo della violenza che vedevo arrivare. Volevo convincere le persone, volevo evitare loro di penzolare da un lampione. Ora non voglio convincerle più. Nuoto felice, a favore di corrente, nella fiume della Storia, e in questo le esprimo la mia incondizionata fiducia: Lei saprà purgarci dagli imbecilli, come ha sempre fatto, altrimenti per comunicare con te avrei dovuto dar fuoco alla moquette. Ma la Storia fa strame dei piddini, li vedremo sgocciolare, ed è per questo che posso usare un notebook anziché i segnali di fumo. Se mi sono rassegnato io, che so (perché io so) quello che sta per succedere, rassegnati pure tu e daje a ride finché è possibile.

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    2. Te lo dico in un altro modo. Non sono convinto che sia giusto opporsi alla violenza. Resta giusto essere nonviolento. Si capisce la differenza? Per chi non capisce non posso più spendermi.

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    3. Ha ragione prof, è tempo perso, ma a volte è davvero difficile non rispondere perché in realtà l'arroganza sta dall'altra parte.
      Su questo blog ho ritrovato speranza, ho fiducia in quel che dice perché non ha mai chiesto di averla ma coi fatti l'ha conquistata.
      Ho capito che qualcosa bolle in pentola ed attenderò con ansia.
      La NON violenza è la vittoria più bella, chi non l'ha ancora capito fa il gioco di chi vuol screditare e buttarla in rissa.

      OT stasera, alla fine, ho visto il tramonto dell'euro, con mia suocera... È uscita con gli occhi lucidi ed una nuova consapevolezza.
      Peccato il resto, ma se ne è già discusso.
      Buona serata

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    4. "La giornata è iniziata bene, per motivi che saprete a suo tempo, e finirà meglio."

      "Se mi sono rassegnato io, che so (perché io so) quello che sta per succedere, rassegnati pure tu e daje a ride finché è possibile."

      Allons enfants de la Patrie...

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    5. Rettifico: ho visto il più grande successo dell'euro.
      Scusate.

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    6. Il Prof. sostiene che la storia "saprà purgarci dagli imbecilli", ma d'altra parte "[...] perche' ci sforziamo, con ansia e sollecitudine, di venire a capo dei problemi morali che, oggi, si pongono di fronte a tutti noi. La tecnicizzazione dell'esistenza: il fatto che, indirettamente e senza saperlo, come le rotelle di una macchina, possiamo essere inseriti in azioni di cui non prevediamo gli effetti, e che, se ne prevedessimo gli effetti, non potremmo approvare - questo fatto ha trasformato la situazione morale di tutti noi. La tecnica ha fatto si' che si possa diventare "incolpevolmente colpevoli", in un modo che era ancora ignoto al mondo tecnicamente meno avanzato dei nostri padri." Da "La Prima Lettera di Guenther Anders a Claude Eatherly", si tratta delle Bombe sul Giappone. So far, sembra che agli imbecilli sia stata preclusa la stanza dei bottoni, quelli veri, speriamo. At any rate, il Prof. avra' avuto cmq ragione, meglio scriverlo nella prossima bottiglia spaziale.
      Sempre da "La Prima Lettera":
      "Il metodo usuale per venire a capo di cose troppo grandi e' una semplice manovra di occultamento: si continua a vivere come se niente fosse; si cancella l'accaduto dalla lavagna della vita, si fa come se la colpa troppo grave non fosse nemmeno una colpa. Vale a dire che, per venirne a capo, si rinuncia affatto a venirne a capo. Come fa il Suo compagno e compatriota Joe Stiborik, ex radarista sull'Enola Gay, che Le presentano volentieri ad esempio perche' continua a vivere magnificamente e ha dichiarato, con la miglior cera di questo mondo, che "e' stata solo una bomba un po' piu' grossa delle altre"."
      Una moneta, solo un po' piu' grossa...

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  29. Non sono un psicologo ma.... secondo il mio (falsamente) modesto parere.... entrambe le categorie umane esposte nel post nascondono un complesso d'inferiorità: 1) il tizio vorrebbe che tu confermassi la sua idea, e chiaramente l'adulazione è falsa: 1.1) se il tizio avesse ragione, allora direbbe "visto che il succo di mirtilli fa andare le auto?, non ci saresti mai arrivato senza di me"; 1.2) se avesse torto allora direbbe "visto che anche tu non avevi capito che con il mirtillo le macchine non vanno?". 2) in questo caso il complesso d'inferiorità è ancora più palese e la reazione è la classica compensazione facendo i falsi modesti, che significa di conseguenza fare gli sboroni (direbbero a Piddinia).

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  30. La stella polare del rapporto tra l'Italia e l'Europa

    "Nel nostro interesse occorrerebbe non indebolire l'unione europea, perché molto spesso in Italia si lamenta un'unione europea troppo sottoposta alla direzione tedesca. Ecco, pensiamo che se si sfaldasse o diventasse meno credibile l'unione europea, la Germania in Europa dilagherebbe, e quindi sarebbe molto ma molto più pericoloso per tutti - in particolare per un Paese grande ma non forte come è l'Italia - avere una Germania non costretta anche lei dentro regole di convivenza europea."

    Mario M., Omnibus La7, 17/10/2014

    (scusate, della parola dilagherebbe, secondo voi quale potrebbe essere il significato più aderente alle intenzioni?)

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    1. Mario M. è un buon controindicatore.
      Nei suoi discorisi è sempre VERO il contralrio di quel che dice.

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  31. Vado un pò off-topic. Non so se qualcuno di voi ha letto un recente libro di Bini-Smaghi. Si intitola "33 false verità sull'Europa". L'ho comprato solo per farmi 2 risate, conosco il personaggio e devo dire che, da questo punto di vista, è stato un ottimo acquisto.
    Ebbene a pag. 199 cerca di smentire la bugia numero 23: "La crisi è del debito privato, non servono vincoli sul debito pubblico".
    A parte l'incipit già di per sé truffaldino (nessuno ha mai detto che il debito pubblico non può diventare un problema), l'economista fa un escursus sulle cause della crisi, confermando effettivamente che il debito privato ha innescato la crisi del debito pubblico, ma poi conclude dicendo che, anche se la crisi è stata provocata in larga parte dal debito privato e anche se il debito pubblico è aumentato a causa dell'intervento degli Stati per salvare banche, ecc., nonostante tutto ciò e nonostante gli interventi per regolamentare la finanza (ma de che) è impossibile evitare che nel futuro non si ripetano crisi di questo tipo.
    Quindi, siccome le crisi non si possono evitare è altrettanto inevitabile che gli Stati ci mettano la pezza e, pertanto, gli Stati devono assicurarsi di mantenere il debito pubblico basso per avere margini sufficienti a contenere gli shock.
    Del tipo: Stato togliti di mezzo e fai fare a noi privati, dopodiché non sprecare risorse nel Welfare, in opere pubbliche e non pensare nemmeno (appunto) di regolamentare l'economia. Così facendo, al momento opportuno ti presenteremo il conto dei danni che abbiamo provocato e tu, che avrai risparmiato, avrai la possibilità di pagarli fino all'ultimo centesimo.

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    1. E' per caso, a volte, sinonimo di banchiere?

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    2. Vabbe' ma senza noi padroni del vapore voi inferiori sareste ancora / ritornereste nelle caverne a rosicchiare ossa. In quest'ottica, ci insegnano che il sistema e' il piu' perfetto possibile, se si inceppa occorre oliare (noi) e ringraziare perche' altrimenti caverne caos ecc. Di fatto i modelli alternativi finora non hanno funzionato un granche'. Per funzionare si intende anche resistere ed imporsi piu' globalmente.

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    1. Ma 'sti cazzi? È un povero mediocre diversamente alfabetizzato che ha paura di metterci la faccia. Ve l'ho presentato come caso umano, qui ne passano a decine di migliaia. Sarà stato giorni a rosicare pensando "visto? Bagnai non ha pubblicato il mio commento, il commento di IO, perché IO gliele ho cantate!" Bucce d'uomini che il web 2.0 ha sputato...

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  33. Quello che penso di questi duo tragico (Benigni & Giannini) non posso scriverlo.
    Questo video e' per stomaci forti, si tratta di propaganda sfrenata del NWO.
    Ora finche' l'apologia della cessione di sovranita' viene da un soggetto troppo giovane per essere preso sul serio e comunque visibilmente incapace di selezionare quello che gli viene messo in bocca passi, ma da questi due vecchi e navigati marpioni non riesco proprio a sopportarlo!

    L'unica mia consolazione e' che a giudicare dall'aspetto del meno giovane (ma apparentemente con la pelle piu' bianca e liscia) sembra si tratti proprio di incipiente demenza senile (a causa di un evidente eccesso di botulino iniettato a fini cosmetici).

    https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=6wqHVfG_7g0

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    1. Mi scusi Cellai, lei è simpatico ma come diceva (in parte) Arbore: Il complotto, il complotto, il complotto, il complotto NO!
      Santo Iddio, se questa è la strategia della Spectre, allora la Spectre è destinata a fallire in partenza in quanto composta da gente semplice, per utilizzare un delicatissimo eufemismo.
      Se ci fosse una Spectre e avesse tutto questo potere e lo scopo fosse quello degli USE, invece di distruggere tutta la periferia europea con l'euro generando un odio e un rigetto generazionale presente e futuro nei confronti del progetto europeo stesso che lo renderà con ogni probabilità definitivamente irrealizzabile, non avrebbe fatto prima a cooptare i politici tedeschi per far accettare alla Germania tutte le imposizioni che servivano per realizzare questo stato federale?
      E' un po' come se Dio per accendersi un fiammifero desse fuoco ad una piantagione di qualche ettaro, oppure un tizio che per andare in soffitta della sua casa si arrampica dalle pareti esterne.
      Bastava comprarsi un cerino e accenderlo, oppure entrare dalla porta e salire le scale.
      Occhio a queste "teorie", in quanto sono spesso diffuse ad arte per sviarvi dalla comprensione dei veri problemi.
      Il problema dell'euro è che non è scambiato in un'area valutaria ottimale con tutte le conseguenze del caso, ed è per questo che va rigettato, non perchè la Spectre vuole governare il mondo e tu chi chiamerai? i ghostbusters!
      In quanto a Benigni si può amare od odiare (a me piace per inteso, come artista) ma non è più qualunquista di una mia collega, dottoressa in scienze economiche, che ieri mi spiegava le stesse cose con le stesse argomentazioni.
      Il non sapere non ha barriere e la Spectre lo sa...

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    2. Ho incontrato Benigni una volta tanti anni fa quando nessuno lo conosceva e portava i suoi spettacoli alle feste dell’Unità. In una di queste occasioni a Napoli, quando alla fine della festa tutta la comunità dei teatranti e dei musicanti si riuniva nella più vicina pizzeria, ci ritrovammo al tavolo un personaggio particolare, uno che parlava, parlava. Il suo principale interesse era quello di ascoltarsi, tutto il resto gli faceva da sfondo, eppure a quel tavolo c’erano persone di grande umanità e cultura ma lui sembrava avere attenzione solo per i suoi cazzeggiamenti. Aveva preso di mira la ragazza di un caro amico e ne faceva le lodi, così a capocchia, non avendo queste lodi nessuna corrispondenza con la realtà. Sembravano però funzionare e lui insisteva consapevole dell’effetto. L’impressione fu quella di avere davanti una persona povera, un guitto arrogante e pieno di sé. Poi è arrivato il grande successo, il Benigni dantista…Si tanta foga, tanto trasporto ma alla fine cosa rimane quando della Commedia si possono dare molteplici letture di particolare profondità come avviene sempre per le grandi opere. Persone così servono, sono lo strumento per propagandare l’appiattimento, i portavoce dei poteri che vogliono decidere del nostro futuro. Quelli che difendono il sistema sono tutti così, gente in evidente malafede come il nostro Boldrin. Certo possono in qualche modo coinvolgere perché sono sempre sopra le righe. Possono addirittura risultare simpatici perché sono irriverenti, sfrontati, riescono anche ad essere autoironici, e per il comportamento e la logica che adottano si muovono, spesso, fuori dal senso comune . La sostanza di fondo resta però una grande furbizia e un grande disprezzo per il bene comune. Il loro interesse per le persone è orientato solo verso quelli che hanno un io abbastanza gonfio da raggiungere il loro. Sono anche interessati a quegli individui che per la loro intelligenza sono portati a guardare oltre l'orizzonte abituale. In questi casi c'é tutto un lavorio per spingere questi ultimi a gonfiarsi abbastanza perché guardino le cose dal loro punto di vista in modo da trascinarli dentro la compagnia degli esaltati, degli ammaliati dal denaro e dal potere, quelli che si schierano sempre con il più forte, anche se alla fine il solo ruolo che sarà loro permesso di ricoprire è quello del servo.

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    3. "Se ognuno si libera dalle sue piccole cose"..disgustoso!!
      Non si può non vedere un disegno oligarchico dietro il mondialismo e l'euro è lo strumento scelto su misura per l'Europa (mica potevano calarcelo brutalmente dall'alto come nei paesi anglosassoni; abbiamo o no la Costituzione più bella del mondo?!). Che abbia penalizzato e penalizzi prima e maggiormente alcune popolazioni nazionali e al loro interno alcuni ceti sociali rispetto ad altri, gli utili idioti che dimenticano che ogni oligarchia evolve in dittatura, è solo strategico. Divide et impera.

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  34. Lei è fiorentino ha il gusto della battuta come pittibimbo
    Quando si troverá in libreria o online la nuova fatica?
    Ps: per me con questa finanziaria si vota alle idi di marzo

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    1. Caro Gianfranco, diffida dei "giornaloni" e dei "tg". Vatti a leggere qualcosa di approfondito sulla Legge di stabilità 2015 alias finanziaria e scoprirai che le tasse magicamente per molti aumenteranno. Te lo dice uno che è "solo un commercialista"!!!

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    2. Sto leggendo il testo appunto perchè la parte "nascosta"delle tasse emergerá con i tagli agli eell e sanitá dopo il magnificato taglio da 18 mld ( il più grande evento dopo il Big bang,) dovrá capitalizzare subito come gli 80 euro.
      Ti ringrazio nel lontano 1989 superari l'esame per dott comm ma non esercito

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  35. Io sono solo uno che è arrivato alla fine del post odierno...e sticazzi!

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  36. Esilarante! Non so se preferisco i suoi post umoristici o quelli tecnici. Bravissimo in entrambi.

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  37. Il sig. Antonio Triolo ha manifestato dei dubbi riguardo allo scopo delle persone che chiedono consigli, ma specularmente potrebbero sollevarsi perplessità anche riguardo allo scopo delle persone che forniscono consigli non richiesti.
    La frase “mi diceva mio padre” è l'incipit di una predica: siccome par brutto fare le prediche ad un adulto, parte la predica per interposta persona e si invoca l'autorità di un saggio predicator del passato: “mio padre” (che, essendo mio padre, ha generato il sottoscritto tuo cuggggino, e forse anche lui era cugggino di qualcuno: cuggggino generator di cuggggini, una sorta di cuggggino al quadrato insomma).
    L'homo (sapiens) persegue il proprio profitto, e per ottenerlo ha bisogno della collaborazione altrui possibilmente gratuita: da ciò nasce l'esigenza di dare consigli, di formulare critiche e di far la predica. La predica in particolare serve più a chi la fa che a chi la riceve: per indurre l'altra persona a collaborare, possibilmente gratis, al perseguimento del proprio profitto. Quando i consigli, le critiche, o le prediche non sono munificamente donati per un secondo fine, potrebbero esser viziati da una presunzione di fondo. Si perché chi fornisce consigli presume di saperla luuuuuuunga, sicuramente più luuunga della persona alla quale il consiglio è rivolto. Fermo restando che ascoltare le critiche, le prediche e consigli è cosa buona et giusta, mentre nettarsi le terga con i consigli altrui è (bellissimo ma) segno di presunzione, spesso (magari non sempre ma spesso) le indicazioni provenienti dalle altre persone sono viziate dalla presunzione, se non dalla mala fede e dal perseguimento di un secondo fine.

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  38. “io son solo un guru ma...”! Prof già con i il tizio dei mirtilli mi avevi messo di buonumore, ma il solo immaginarti mentre stavi scrivendo “e quando mi rivolgo ad altri non comincio col ripetere ritualmente “io son solo un guru ma...”! mi ha fatto così ridere che mia moglie, che nutre seri dubbi che io stia mascherando e dunque nascondendo - grazie al quel poco che so (falsa modestia ! ) - una qualche forma di demenza arteriosclerotica, si è confermata nella sua ipotesi ... Ma come darle torto? Giustamente non riesce a capacitarsi di come un apparentemente pallosissmo blog di economia, con formule e tabelle, possa mettermi così di buonumore (di questi tempi poi) e addirittura farmi ridere smodatamente! Beh, io posso solo dire che è bello essere qui con Voi sia per la "mission" aziendale che per la miriade di spunti culturali e musicali, ma sopratutto per il tuo sensazionale "esprit" che rende viva e quasi una relazione face-to-face questa altrimenti estraniante comunicazione virtuale.

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    1. Troppo buono. Come potresti facilmente accertare, io son bello dentro. Declino però ogni responsabilità per questo post. Il merito è solo dei miei modelli, che spero abbiate riconosciuto.

      P.s.: per i cojoni: assertor fa il coroner, quindi quando dico che sono bello dentro voglio solo dire che ho un bel fegato. Lo stomaco non è altrettanto bello, e infatti spesso mi fate vomitare, ma lo nascondo. Peace and love.

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    2. be,( o bè, o beh o bhe) , riguardo al bel fegato avrei dei dubbi essendo tu un sommo E L I T I S T A

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    3. Aloisiuccio, guarda che io passo spesso per Milano, dove sarei lieto di scroccarti una lezione e offrirti un vodkino. Così, per pareggiare i nostri livelli di competenza e di cirrosi. Se posso disturbare, sai, io non oso...

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    4. domine non sum dignus, ..... ma sepo fa' ,sarà un onore .

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  39. prof, si ricordi che da il meglio di sè quando si infila in talk show televisivi infarciti di euristi che tentano di controbattere argomentando a modo loro, un po' come qua

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    1. ahahah, questa andrebbe messa sul tab: [Per Cominciare].
      Disponibile con sottotitoli per quasi tutte le lingue più conosciute.

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  40. Io cito spesso il mi' pòro nonno... sarò bu'o anch'io?

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  41. Strachiuccio, da quel che ho capito, dice che non è corretto muovere critiche alla moneta unica basandosi solo su questioni tecniche. E che è fondamentale che la comunicazione sia intrisa di modestia.

    Per chi come me il blog lo segue da un pò, risulta chiarissimo che strachiuccio deve aver letto poco queste pagine o forse le ha lette mentre dormiva sognando l'europa fondata sull'euro.

    Se stracchiuccio avesse letto davvero i contenuti di questo blog, saprebbe che l'euro non è un mezzo per unire tanti popoli diversi, ma un evidente tentativo di espropiazione della democrazia. La cessione di sovranità ad un potere distante e fuori dal controllo del popolo, vincolo esterno ovvero lasciamo che siano altri a decidere per noi.

    Vedere nell'euro il mezzo dell'unione è un pò come provare piacere nell assistere alla tortura.

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    1. Ragazzi, ricevo continuamente lettere di imbecilli che mi fanno la lezioncina. Guardate ad esempio questo cretino:

      Secondo il suo ragionamento sulla bilancia dei pagamenti la Finlandia sta messa maluccio.
      Le allego una pubblicazione che forse le è sfuggita e che la contraddice, perchè correttamente usa un approccio metodologico meno fazioso.
      Evito di venire sul suo blog, non mi va che i suoi seguaci mi prendano per un troll. Si documenti un pò meglio, le fonti ci sono eccome!

      P.C.


      e mi allega 'sta roba che si è praticamente scritta da sola, nel senso che l'ha scritta Nessuno.

      Glielo faccio notare, e lui si infiamma:

      Buongiorno

      illustre docente dei miei stivali.
      Tornerò alle elementari così imparerò a scrivere "pò" non con l'accento ma con l'apostrofo, come da lei ben evidenziato in un post qualche tempo fa.
      A me risulta che le pubblicazioni Springer non siano proprio delle "immondizie" . Vede il suo "problemmmmmma" è proprio questo. Devo constatare che il Dott. Boeri ha fatto bene a non voler partecipare ad un incontro ad Atreju dove era presente anche lei, data la sua incapacità a dialogare.
      Il bello della scienza è che non è democratica e anche uno solo potrebbe essere dalla parte della verità, quella dei puntini che per sua stessa ammissione non si sa quanti siano.
      Prendo atto che lei nel merito delle questioni non vuole entrare, che ha fatto del cambio flessibile una battaglia ideologica e ideologizzata, che l'ha messa ai margini della comunità scientifica ed economica a tal punto da essere ostracizzato da illustri colleghi. Infatti, le personalità politiche che interverranno a Montesilvano ormai non contano più nulla, non decidono un beneamato c...o, basti pensare che gli elettori della Lega Nord alle ultime elezioni europee hanno inteso che il voto a Salvini&Co. (che prendono lauree in albania, ndr) era inutile, dato che senza il Berlusca non possono governare da nessuna parte. Inoltre, il suo talebano amico e compagno di merende Borghi, incluso nella sua setta di acontorti e aristronzi, è stato giustamento trombato perchè le vostre capacità comunicative valgono 0, con o senza l'ausilio di Imprimatur o Il Saggiatore. Mi sembra che scrivere testi di divulgazione non rientri nella peer review, dove spesso lei viene bocciato (adesso mi risparmi il link alle sue pubblicazioni scientifiche, lo conosco, ne ho letta qualcuna, è al margine del dibattito appunto...)
      Il poveretto è lei che si porta dietro una saccenteria che stride fortemente con la sua passione per la musica colta.
      Peccato.

      P.C.



      Ora, i libri non hanno peer review, l'autore in questione non ha nemmeno una pubblicazione impattata, ecc. (tralascio dettagli). Queste persone verranno a stringermi la mano dopo. Quindi, scusatemi, ma prima di darmi la mano esigo che mi diciate chi siete. Questo ricordatevelo al compleanno.


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    2. Tanto livore non può essere così gratuitamente malriposto, c'è della frustrazione in quelle parole, non poca.
      Particolarmente significativo questo passaggio: "Prendo atto che lei nel merito delle questioni non vuole entrare, che ha fatto del cambio flessibile una battaglia ideologica e ideologizzata".
      La prima parte è certamente la più irreale, vista l'attività di divulgazione di Bagnai volta al contrario a spiegare a tutti e a tutti i costi, però la seconda contiene un piccolo capolavoro: non sono fissati i sostenitori dell'euro sul cambio fisso, non mettendolo mai nemmeno lontanamente in discussione ma saremmo noi ad essere fissati sul cambio flessibile.
      Non è normale questo feticismo dell'euro, questa fissazione sull'idea di moneta unica come dogma religioso a prescindere da qualsiasi contesto ed analisi razionale, secondo me ci sono tutti i contorni per definirla una malattia.

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    3. Gli stivali saranno più consapevoli del loro padrone.
      Non li invidio.

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    4. Ho la sensazione che Strachuccio non sappia chi sia Springer.

      Anche questo è Springer. hahahahaha
      Il giornale piu letto in Ger. clientela: casalinge, tassisti, falegnami.
      (con tutto rispetto delle sopra citate professioni)

      http://www.bild.de/

      Tra l'altro il Springer Verlag è PUDE è neoliberista fino al midollo.

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    5. Ma che c'entra! Intanto Stracchiuccio non cita Springer: dà lezioni delle quali avrebbe tanto bisogno, fa un po' ridere, ma è ancora normale. Il malato di mente che cita Springer invece dimostra la sua malattia oltre che nel livore calunniatorio anche nel non capire di cosa stia parlando. Lui cita un capitolo non referato di libro scritto da un autore con una (1) pubblicazione! E lo indica come contributo serio! Anch'io ho pubblicato con Springer, ma su riviste peer reviewed, ad esempio qui. È un ottimo editore scientifico. Ma il frustrato patologico non sa di cosa parli. Inoltrerò la sua email a Boeri, sarà contento di essere sostenuto da roba simile.

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  42. A me danno un fastidio irritante le persone che non ci mettono la faccia : nome, cognome, professione . Si giudicano da soli .

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  43. P.C. Non è un'economista però parla di bilancia dei pagamenti...

    P.C. Non é un medico, quando va dal medico è lui che si impone diagnosi e cura.

    P.C. Poro cojone (mi scusi il termine)

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  44. Grazie a tutti. È sempre divertente ed istruttivo leggere il blog. Anche sapere che ci sono tante persone che impiegano il loro tempo a disquisire di argomenti così poco aridi. Provo per voi una certa invidia, io so solo lavorare a testa bassa, tutto il giorno, convinto di cambiare il mondo in questo modo (il bello è che so di essere fortunato ad avere un lavoro e mi ci diverto pure, non sempre). Che bello sarebbe avere il tempo ma soprattutto la cultura e la sagacia per poter discutere con voi tutti i giorni! In ogni caso farò il possibile per continuare a leggervi (post ma, soprattutto, commenti) e ad aprirmi la mente. Grazie. PS: speriamo che non mi dicano che faccio il modesto o, peggio, l'adulatore, penso davvero quello che ho scritto.

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  45. Buongiorno prof,
    però anche il suo understatement non è male: la community dii seguaci accarezzerebbe l'ego di chiunque in misura maggiore dello sciacquinaggio ben pagato.

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  46. boeri come giavazzi è un poveretto come tutti i saccenti bocconiani e della luis. Ci dimentichiamo di vaciago?
    lei ha il difetto dei fiorentini, come il premier, il gusto della battuta, se possiamo definirlo un difetto.
    Spero che in comune con matteo abbia solo questo.
    Comunque su keynesblog hanno pubblicato uno studio FMI che ricorda quello che fino agli anni 80 insegnavano all'università, ovvero che la spesa pubblica ha un moltiplicatore superiore all'unità. In questo caso specifico comunque hanno ricordato che ogni dollaro speso in investimenti pubblici il ritorno è pari a tre dollari.
    Io non sono per l'espansione della spesa pubblica come fassina e tutti i comunisti pentiti e venduti propugnano, sono per una sua riqualificazione nella categoria o nella categorie di Enaudi : spesa più che feconda O almeno spesa ugualmente feconda, anche se ritengo che la categoria della spesa meno che feconda sia forse inesistente, i soldi messi girano, possono aumentare le importazioni forse, ma qualcosa resta perchè una rete commerciale con flussi di cassa che restano in italia esiste anche per le importazioni, acquisti on line esclusi.
    Perseverantia omnia vincit. AVANTI SENZA PAURA riprendiamoci la nostra sovranità monetaria.
    Craxi, se fosse vivo l' avrebbe già fatto!

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  47. "Sai cosa capita agli ammiratori? Diventano presto invidiosi... subito dopo arroganti e tronfi, sicuri di sé e per ultimo... cadaveri." (Jack Beauregard, Il mio nome è Nessuno)

    Alessio

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  48. Ricapitolando: da una parte quelli che" ...a Montesilvano Bagnai se la fa con il potere perché vuole la poltrona" , dall' altra, quelli che "...a Montesilvano non conta un cazzo nessuno, lei è ai margini della comunità scientifica" . Figli miei, mettevi d'accordo, eh.
    L'unica cosa che potrà salvarci è lo spirito del DaR.

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  49. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  50. Bisognerebbe poi considerare anche chi inizia un discorso con "Ai miei tempi..." o "Dalle mie parti.." semplicemente per il fatto che mediamente non sono in grado di comprendere ne il tempo ne il luogo in cui vivono. Decisamente più grave è poi iniziare un post con la parola "Bisognerebbe"..robbba da account anonimi

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  51. Sento di spendere alcune parole Prof.

    Lei è molto più di un economista o di un professore universitario, lei E' un maestro di vita.

    Non si butti giù...ci sono tanti che leggono (io sono uno di questi) che si accontenterebbe di essere un "fallito" come lei...

    Questo blog è la mia (nostra) unica speranza...rappresenta la "strada stretta" da percorrere per giungere alla verità!

    Un posto dove finalmente nessuno vuole "qualcosa" in cambio...nessuno vuole importi niente...

    QUI SIAMO LIBERI...non siamo seguaci che seguono il Guru, siamo persone che hanno capito come funziona "veramente" il sistema senza cadere in complottismi.

    Siamo liberi perché lei è il primo (intellettualmente) ad essere libero.

    Lei è credibile per un semplicissimo motivo...molto ma molto semplice...

    Dice la verità, e sa anche come dirla!

    PS
    Se lei mi avesse consigliato succo di mirtilli le avrei detto...mavaff....
    La tarda ora e il vino...hanno fatto effetto :-D

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  52. il simpatico pensionatio più che crocifiggerlo io lo incornicerei, starebbe tanto bene in una parete di museo.
    Poi certo può capitare uno sputacchio per lucidare il vetro.

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  53. Rivelando la dialettica del ragionamento scientifico sta contribunedo significativamente alla mia formazione economica e politica (che, spero, raggiunga un livello accettabile, un giorno), senza considerare i risvolti culturali del suo originale metodo di illustrazione.
    La ringrazio.
    Nicola Rotunno.

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