domenica 12 ottobre 2014

Goofy3: Giacché



Sabato 8 i lavori saranno aperti da Vladimiro Giacché, autore di Titanic Europa e di Anschluss, con una prolusione dal titolo "Annessioni monetarie".

Quando venne premiato il mio libro dal Club Canova, la dottoressa Cannata mi rimproverò quello che lei riteneva un mio atteggiamento complottista nel descrivere le motivazioni dell'establishment tedesco. Io le risposi: "Gentile dottoressa, in effetti anch'io ho qualcosa da rimproverarmi: sono stato troppo poco complottista. Se avessi potuto leggere prima Anschluss di Vladimiro Giacché, sarei stato molto più esplicito. Purtroppo il suo libro è uscito dopo il mio, ma recupererò col prossimo. Loro sanno cosa fanno, e quelli che lo stanno facendo adesso sono in larga parte gli stessi che lo hanno fatto ai loro fratelli dell'Est. Quindi non c'è da star molto tranquilli".

La situazione è in effetti questa: non c'è da star molto tranquilli.

E ora che vi ho presentato due economisti "de sinistra", la par condicio impone che vi presenti un libberista...

Stay tuned.


(il programma definitivo ve lo do entro il 16, spero sia abbastanza in anticipo per permettervi di organizzarvi, il libro mi ha veramente fatto partire in ritardo...)

12 commenti:

  1. Chissà che dirà la dottoressa dopo il prossimo libro....nel frattempo se facesse un giretto in molte parti dell'ex DDR lo vedrebbe il complottismo...!

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  2. Quanto mi sarebbe piaciuto essere presente alla discussione con la Dottoressa Cannata. Le avrei chiesto, se secondo lei la storia sboccia come i fiori a primavera. Sarà un grande piacere ascoltare Giacchè

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Complottismo???????

    Sono stato ieri sera a vedere la proiezione de "Il più grande successo dell'euro".
    Sono uscito con una strana sensazione di "assenza".
    L'assenza è quella del senso delle dimensioni del problema.
    Certo, vengono presentate e descritte situazioni drammatiche e al limite, ma tutta la proiezione non da una vera idea delle dimensioni del problema.

    Faccio un esempio: il centro che ad Atene eroga 300 pasti al giorno per i poveri mostra una realtà dura e triste. Però già oggi a Napoli (area urbana con un quarto degli abitanti di Atene) la Caritas fornisce circa 1200 pasti al giorno. Sembrerebbe quindi che qui stiamo già molto peggio, ma non è così (per lo meno al momento attuale).

    Invece le due denunce eclatanti sono quella relativa al 30% di cittadini privi di assistenza sanitaria (una cosa impensabile divenuta reale) e quella della proposta da parte della Troika dell'adozione di un piano Treuhandanstalt per spogliare completamente e definitivamente il paese di quanto gli appartiene.

    Anche la denuncia di Panagiotis sul fatto che in Grecia si sia voluto fare un "esperimento di laboratorio" da riprodurre eventualmente in seguito con altri paesi (ah, il famoso laboratorio del Prof. Romano Prodi...) dovrebbe far riflettere sulla preterintenzionalità di tutte le proposte irricevibili che invece qualcuno, pretendendo di agire in nome e per conto nostro, alla fine decide di sottoscrivere col nostro sangue (l'ultima in ordine di tempo è quella del TFR, preclaro esempio di come "fare i finocchi con il culo degli altri").

    Il documentario resta comunque una operazione del tipo "La Grecia? Aspetta che ti faccio un disegnino...", a cui manca però la forza per "unire i puntini".

    Dopo avere visto una cosa del genere uno che sia capace a unire i puntini dovrebbe avere chiarissimo che occorre togliere al più presto il potere dalle mani di chi, senza averne alcun diritto, non ha mai avuto (in omnia saecula saeculorum) e mai avrà la volontà di usarlo per il bene dei popoli.

    Invece in sala c'era comunque chi a fine proiezione continuava a parlare di "rendere l'euro più sostenibile"... sarà stato il cuggino della Dott.ssa Cavanna...
    Resta da capire se ciò sia da imputare alla scarsa incisività del filmato o alla nostra irrimediabile dabbenagine.

    Dobbiamo riprenderci il diritto di tenere questi aguzzini ESPOSTI AL PROCESSO ELETTORALE, altro che andare a firmare piani Treuhandanstalt...

    PS: spero di non aver offeso nessuno con la citazione in lingua savonese.

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    1. Anche io ho visto il documentario a Milano e questa sensazione di "assenza" non l'ho provata.
      Mi è sembrato spaventoso a sufficienza nonostante il taglio non sensazionalistico dato dai registi e anche in ragione del risalto dato alla sofferenza delle persone.
      Il contributo dei commenti, tra cui quello del prof., di Vladimiro Giacchè e di tutte le persone presenti nel filmato, è sufficiente per consentire a chiunque di "unire i puntini".
      Resta il fatto che la maggioranza sottovaluta il fatto che l'esperimento Grecia si trasformi in metodo per il resto d' Europa senza che nessuno o pochi si oppongano.
      Ha ragione quando dice che dobbiamo tenere sotto pressione chi decide il nostro destino alle nostre spalle (tradotto dal savonese), ma quando avremo la possibilità?
      E soprattutto, quando sarà, potremmo scegliere persone o partiti che avranno capito il problema e intuito la soluzione?

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  5. Cannata chi? ( badare bene alla data 05/06/2012)
    Vedo che lei, Professor Bagnai, è stato premiato, ma anche la Dott.ssa Maria Cannata, dallo stesso Canova Club.
    Rilevo che le campane erano parecchie quel giorno (20 gennaio 2014) della sua premiazione!

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  6. E comunque non può più dire che il suo blog ha dieci milioni di visualizzazioni...

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  7. Questa storia del complottismo sta diventando ridicola e priva di senso e significato, a parte il fatto che nemmeno i "veri complottisti" avevano disegnato una situazione tanto ridicola e allucinante, il problema serio sono diventati i celebri anti-complottisti quelli che non si può dire nulla che attaccano urlano ahhhhhh il gomblottooo ma suuu lo sanno tutti che non ci sono gomblotti perchè non si può controllare tutto... quindi dobbiamo fare le riforme.
    Ormai ho perso completamente il senso dei termini ma rilevo che mi sembra proprio che gli anti-complottisti siano peggio dei piddini.
    Se per avere autorevolezza bisogna dire che non ci sono complotti lo si dica usiamo tutti il termine cotillon l'euro è un cotillon e chi dice che non è stato una buona idea è un ridicolo cotillonista quindi dobbiamo fare le riforme.

    Ricordo prima che diventaste amici Claudio Borghi dire di lei "ah si Bagnai conosco le sue posizioni è un po' complottista ma tutto sommato..."

    Magari ora il complottista è diventato Borghi resta da stabilire chi sono i rettiliani la cosa non mi è chiara.

    Mah

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    1. È molto semplice, Solipsismo: sono definiti complottisti oramai coloro che ricercano le cause dei fenomeni storici. Quindi anche le responsabilità. Oggi siamo sommersi da una distruzione del senso della storia e da una sua ricomposizione, sulla cui base ciò che accade è dovuto a fenomeni endogeni ed automatici, di cui non si riescono ad accertare le responsabilità. Se leggi il libro di Ch. Clark, i Sonnambuli, ti domandi, perché mai è scoppiata la prima guerra mondiale e ti rispondi "perché è scoppiata". Il grande evento sembra essere la risultante di tanti microeventi diversificati, con motivazioni differenti e singolari, che, sommandosi l'uno all'altro, alla fine esercitano una pressione tale, da provocare una catastrofe. Ma di questa catastrofe non puoi ritrovare "il" responsabile, meglio, il responsabile maggiore. E non dimenticare che sta opportunamente cambiando la prospettiva attraverso la quale osservi i fenomeni: sempre più si afferma ormai la "storia globale". Tu sottrai un fenomeno, sentito come epocale, ad una prospettiva più ristretta, e lo proietti in uno scenario più vasto, in cui i personaggi, che avevi osservato fino ad allora come "grandi", si rimpiccioliscono, a volte fino a sparire. I tedeschi stanno lavorando da tempo in questo senso, e lo faranno ancor più a tempo e luogo, quando dovranno chiudere ufficialmente i conti con il nazismo e la seconda guerra mondiale (nutro qualche convinzione personale su come lo faranno, ma vedremo meglio che cosa faranno, quando sarà il momento). La destoricizzazione che ci è stata imposta dai nuovi modelli culturali è il risultato di una visione della storia da parte di chi domina.

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    2. Sarà una strategia per silenziare le voci critiche banalizzandole.

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  8. la presenza di Giacchè è un grandissimo regalo!

    Titanic Europa mi è servito molto, Anschluss mi ha sconvolto / aperto gli occhi su una storia a me sconosciuta.

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  9. OT: non mi pare l'abbia segnalato nessuno, perciò consiglio un articolo pubblicato il 30 settembre su Il Sole 24 Ore di Philippe Legrain L'economia disfunzionale tedesca che offre una sintetica rappresentazione della Germania.

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