giovedì 16 ottobre 2014

La Grecia, ovvero la desinenza in "buoni"

(post hegeliano, i toscani mi capiranno)

Tesi.

Antitesi.

Sintesi.



(mi cercate una foto della laudatrice del miracolo greco? Mi dite quanti anni ha? Ha dei figli? Son dati fisiognomici e biografici che mi interessano, voglio capire, devo capire. La mera ignoranza dei fatti macroeconomici, l'assenza di competenze di ricerca specifiche in materia, non basta. Certo, sarebbe bello che i giornalisti sapessero di cosa parlano, anziché passar veline, ma a parte il fatto che comunque ce ne sono tanti che si documentano, onestamente, se vogliamo fare questo discorso, allora vale per tutti: sarebbe anche bello, di converso, ritirare la tessera elettorale a chi non sa definire l'inflazione o il debito estero, no? No!? Be', allora se volete gli elettori ignoranti, vi dovete anche tenere i giornalisti non perfettamente informati. Quello che stupisce me è un'altra cosa, in questo come in altri casi (qui e qui). Come può un essere umano plaudire al massacro di un popolo, al genocidio? Voi dite che sono pagati? No, non credo... È vero che ogni uomo ha un prezzo - anch'io, solo che non me lo paga nessuno - ma per andare così tanto oltre la realtà dei fatti, per spingere la menzogna fino a parlare di "cura che funziona" a proposito di un paese consegnato ai neonazisti, nel quale la disoccupazione resterà sopra al 20% per altri tre anni, nel quale fra cinque anni il reddito reale pro capite sarà ancora dell'8% inferiore ai livelli pre crisi, non ha prezzo... Capisce, chi sta scrivendo del miracolo greco, che l'euro è una guerra mondiale senza possibilità di ricostruzione? Capisce, chi scrive queste righe, che sta parlando della vita di suoi simili? Capisce che il moralismo irrazionale del "gli sta bene, hanno truccato i conti", al di là dell'essere più o meno fondato - a tanti faceva comodo che quei conti fossero truccati - gli si rivolgerà contro, perché quella logica sarà applicata anche a lui - o lei - quando il suo organo di regime verrà chiuso dal regime? Più in generale, capisce che sta plaudendo per i Brüning (diplomato a LSE, guarda caso) che preparano l'avvento di un nuovo Hitler? Ha un Dio, questa signora? E che gli dice, che si dicono quando si incontrano? Io un educated guess su cosa potrebbe dirgli Lui credo che sarei in grado di farlo. No, credetemi, non è un fatto di corruzione: queste parole sono ancora più gravi, perché chi le scrive è convinto di quello che dice, e sono gravissime, perché domani sarà convinto del contrario)

(ah, eccola qua: carina. Dicono che è italo-tedesca, e che sia nata a Bruxelles. La scusa questo, e la giovane età - quest'ultima, poi, spiega in particolare le sue memorabili lezioncine di macroeconomia a Jacques Sapir su Twitter: che vi siete persi! Due attenuanti generiche e una specifica - sui belgi la penso come i francesi. Peccato. Soffrirà due volte: quando il suo giornale chiuderà - ma ne troverà un altro, ne sono certo - e quando il suo paese di riferimento, la Germania, crollerà, come ebbi a prevedere tre anni or sono e come sta accadendo, per motivi e in base a ragionamenti che lei non arriverà mai pienamente a comprendere. E c'è anche da augurarsi che crolli presto, perché se non sarà così, purtroppo sarà Dresda, e questo nessuno può volerlo. Temo che sarà Dresda. Ho ricevuto in via confidenziale i verbali di una riunione interessante, a un certo livello (l'occhio di Bagnai ti segue ovunque): la posizione tedesca è che loro con la MIP ci fanno quello che sapete, perché ritengono che il disastro demografico del loro paese gli imponga di accumulare attività finanziarie, cioè di distruggere i paesi circonvicini. Va anche detto che quel disastro se l'erano cercato. Comunque, tornando alla nostra giornalista, questo non ci deve impedire di rispettarla, va da sé. Tanto, come dire, qui siamo uomini di fede: crediamo abbastanza in noi stessi da lasciare che certi conti li regoli Lui. E lo farà.)


Addendum delle 10:38: E a testimonianza del fatto che, nonostante io sia profondamente convinto che oggi i giornalisti in Italia siano un problema enorme per la democrazia, qui non si fanno battaglie ideologiche, vi riporto il testo del "Contropelo" di Massimo Rocca andato in onda su Radio Capital il 6 ottobre scorso, così come me lo ha segnalato un lettore:

Mettetevi una mano dietro la nuca e controllate se c’è una presa. Io ormai non ho altra spiegazione. Al perchè un bravo collega ed anche un amico, gli ho visto fare il primo take di agenzia in sala stampa a Montecitorio vent’anni fa,come Mario Calabresi possa far titolare al suo giornale, nella versione online, senza vergognarsi: “Grecia la cura funziona, dopo sei anni di recessione il pil riprende a crescere”. A meno che non si tratti di una fenomenale ironia di stampo keynesiano, quella sul lungo periodo, c’è solo Matrix. Lasciamo perdere la fame, la gente che brucia la legna al posto del metano, o quelli che muoiono senza assistenza sanitaria. Un paese che, ci sono tutti i grafici su trading economics nel 2008 produceva 341 miliardi di dollari di pil e adesso 241, con una limata del 30%, che ha una disoccupazione ufficiale del 27% dove il salario minimo legale è sceso da 876 a 683 euro. Dove il debito pubblico nonostante un default è passato dal 100 al 175% del pil, dimostra che la cura funziona.. Sapete perchè funziona? Perchè il governo stima, stima!, per quest’anno una crescita dello 0,6% e per l’anno prossimo del 2,9. Morpheus, le pillole!

(mi permetto però di far osservare che il fatto che ci siano poche persone che dimostrano di aver capito da un lato conferma che capire non è impossibile, e dall'altro rende più pressante la domanda: perché?)






127 commenti:

  1. Prof,
    non so se ci ha fatto caso: oggi ci dicono che 10 anni fa la Germania era il fanalino di coda d'Europa ma che grazie alle riforme è diventata locomotiva.

    Ma 10 anni fa mica ci raccontavano che era il fanalino di coda. Anche all'epoca era il modello da seguire.

    Che ci racconteranno tra dieci anni? Sarà mai possibile spezzare questa faccenda degli Spin Doctor?

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  2. Prof...io di fede in "Lui" ne ho proprio pochina (sono sbattezzato) ma di lei mi fido e lo sa. (e comunque l'esattezza delle sue previsioni é documentata)

    Precisato questo, devo dire che mi trovo d'accordissimo sulla questione ritiro tessera elettorale a chi non ci capisce 'na sega (visto che mi trovo in Toscana, mi adeguo) perché far votare gli ignoranti é peggio che non far votare nessuno, secondo me. Infatti, nel secondo caso, almeno si può sempre dire che la colpa delle cose che vanno male é del regime. Nel primo caso, invece...di chi é la colpa?

    Bona! (Saluto pisano)

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    1. Rifiuto totalmente questa impostazione, per due motivi:

      1. sì, l'imbecillità in natura esiste, ma è molto meno frequente di quello che i soggetti interessati a mantenere lo status quo vogliono farci credere (da sempre); il controllo sulla qualità e l'ampiezza dell'istruzione prima e dell'informazione dopo (facendo uso magari di tutte le distorisioni cognitive utili e di tutte le altre debolezze dell'essere umano), basta e avanza a manipolare le masse e a farle agire anche contro i loro stessi interessi. In altri termini, il comportamento imbecille non appartiene necessariamente all'imbecille cronico (quest'ultimo gestibile con un po' di accortezza e compassione);

      2. esiste un'evidente asimmetria fra la capacità di determinare un danno rilevante del singolo comune elettore e del giornalista: il secondo può influenzare un gran numero di elettori, non possiamo porli sullo stesso piano.

      Questo non per giustificare quel muro di ottusità contro cui spesso ci scontriamo (sono il primo a dare a chi si pone in modo irrimediabilmente ottuso del cojone) ma per invitare a non lasciarsi andare a questo genere di sconforto autolesionista: se pensiamo che vincerà sempre la dittatura (indiretta e a loro insaputa) dell'imbecille allora dovremmo lasciar perdere.

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  3. Ci dispiace fortissimo per il loro problema demografico, ma il parcheggio che hanno lasciato dove prima c'era la DDR non credo abbia aiutato granchè.
    Per converso, finalmente la Francia si libererà del complesso di avere sto mostro di 80 milioni di persone al confine.
    Sulla signora in questione, non è che si potrebbe avere una foto a figura intera?
    Si rende necessaria per valutare adeguatamente le attenuanti....

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    1. Ti spiace, Emilio, pubblicare anche una tua foto a figura intera, che vorrei valutare anche le tue, di attenuanti?

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    2. Nat, che fai stasera a cena? Puoi portare anche l'ingengnere, così non parlo di lavoro. Se ci sono altri milanesi...

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    3. Urca, la rispostaccia a EP ha sortito un invito a cena? Non sono a casa stasera, I'm sorry, prof... la lascio alle cure della colonna dei goofynomisti locali.

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    4. Alberto Bagnai 16 ottobre 2014 13:09

      Caspita maestro, è a Milano!

      Mi piacerebbe anche solo stringerle la mano… dove cena?

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    5. Non ho capito qual è la colpa che Emilio dovrebbe attenuare...

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    6. @Nat: Purtroppo, a quanto abbiamo capito, non c'è nulla di interiore da apprezzare in questa persona, se non che anche lei è figlia di Dio.

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    7. Ma figurati: era il mio modo di dirti "come sei carina quando ti arrabbi". Comunque, scusate, c'è qualcosa che non mi torna. Ma una setta non è uno di quei posti dove il guru si accoppia a suo piacere con tutte le follower (o se del caso) i follower decerebrati (che sareste voi)? Qui c'è qualcosa che non torna: o io non sono un guru, o voi non siete una setta. Meno male, perché oggi ho mangiato pesante.

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    8. Ma in realtà sono un'ingrata, non si dovrebbe negare nulla a chi ti ha fatto conoscere Buxtehude (nota per EP e per tutti quelli come lui: Buxtehude NON è una posizione del kamasutra).
      Prof, però quando passa da Milano la prossima volta ci organizziamo sul serio con la colonna locale, eh? Tiriamo dentro anche Puglisi.
      E comunque ci vuole un minimo di preavviso, sono una donna in corriera di Pastrufazio, che diamine.

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    9. Marco, scrivimi in privato ma famo presto. In treno mi hanno scassato il cazzo in ogni possibile modo (ho viaggiato in carro bestiame perché Arpy mi mette ansia) e sono stravolto. Non credo che riuscirò a lavorare stanotte.

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    10. @Correttore Senza acredine, ti suggerisco un sistema infallibile per capirlo: dipingiti la faccia di nero, vai a vivere per cinquant'anni a Johannesburg e poi torna a raccontarmi quanto ti divertono le battute sui negri.

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    11. Arrivi tardi Nat, il compagno Mandela se li inchiappettò tutti, bianchi non ricchi e neri.

      Comunque non ho capito perché una battuta sulla giornalista dovrebbe riguardare l'intero genere femminile. Mi fa tanto ridere quando sento «noi donne...», mi ricorda immediatamente il «brutta stronza, parla per te!» che sentii proferire ad una mia ex.

      P.S.: con l'acredine ci faccio le conserve.

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    12. A proposito di donne, che ne pensate dell'ultima conquista del modello economico che ci vorrebbero imporre ?

      http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/10/15/news/facebook_e_apple_pagano_il_congelamento_degli_ovuli_delle_proprie_impiegate-98151624/

      Anzichè dargli tempo e modo di accudire un prole (anche agli uomini) gli si paga il congelamento degli ovuli, così poi quando sono in pensione possono procreare.
      E' la meritocrazia bellezza, se non ti ammazzi di lavoro vai a rufolare nei bussoli.

      Tra l'altro, se si produce per consumare, quando si consuma se non si ha mai tempo ?

      Tutte questioni che mi sembra che il pensiero dominante non si ponga.

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    13. Non ci sono più i comitati delle pari opportunità di una volta...signora mia...

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    14. Alberto Bagnai 16 ottobre 2014 18:41

      Accidenti prof, ho letto la sua risposta solo alle 21:34, purtroppo avevo chiuso il PC poco dopo le sei…

      Però da quello che dice mi sa che è stato meglio così, spero che sia riuscito a riposare una volta arrivato a Milano e a rimettersi dalle fatiche del viaggio…

      P.s.: cos'è Arpy?!?

      P.s.2: le hanno macinato l'orsù perché l'hanno riconosciuta o perché è stato costretto a farsi tutto il tragitto Roma-Milano ascoltando conversazioni al cellulare di estranei?

      P.s.3: se domani mattina è ancora a Milano le offro l'aperitivo alle ore 12:00:00 (in luogo da decidere)

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    15. Ussignur, che piega acida ha preso la discussione! E tutto solo per una innocente battuta di Pica (che Dio lo benedica!).

      Comunque, signor Pica, la bùona psicopaticheggiante non merita la nostra attenzione, si vede di primo acchito che è una fighetta tutt'ossi e libbbero mercato.

      Ne deve mangiare di minestra per arrivare a scrivere su Micròsega!

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    16. "Finisce in " aka "Eterogenesi di un flame".

      Alfa) La mia foto è a disposizione dii chi la desideri.

      Bravo) Ringrazio Alberto Bagnai di avermi passato l'errore sul granché (visto prof? lo so scrive...), anche dopo il post grammaticale (un po' paludato, per la verità) di qualche tempo fa.

      Charlie) Nat, ho già avuto a che fare (ci vivevo insieme) a un gruppo di femministe. Fidati, non c'è nessuno più femminista di me. Se te, vai ar cantiere, e io faccio spesa, pappa, lavo, stenno e tutto er cucuzzaro, me ce trovi quando vuoi. Pena, un brusco calo biunivoco della produttività.

      Delta) Chi si considera di per sè classe da difendere, mi fa tanta tenerezza. Dicevano "excusatio non petita...."

      Echo) E fatte 'na risata, era una battuta....

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    17. Caro Emilio,

      Mi spiace che tu ti consideri un essere inferiore. Ho dedicato all'autorazzismo ampio spazio nel prossimo libro. Nel caso in specie, ritengo che i figli siano una cosa troppo importante per lasciarli alle madri. Sparta ha perso per un complotto dei rettiliani, ma qualcosa da insegnarci ce l'aveva. E comunque si dice "avere a che fare con".

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    18. @Emilio
      Se quella che si considera "classe da difendere" per caso sono io, sono comunque lieta di suscitare in te un sentimento nobile e gentile quale la tenerezza.
      "Senza perdere la tenerezza", ricordi? Una famosa biografia di Che Guevara.
      Buona giornata

      "Una risposta gentile calma la collera, una parola pungente eccita l'ira"
      Proverbi, 15, 1

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    19. Grazie della pazienza Nat, ma si scherzava.
      Prof, io sostengo da sempre (ero un ragazzino) che i figli dovessero essere sottratti alle madri, per scegliere di essere quello che volevano.
      Non è (solo) la mia storia personale, ma la considerazione che non c'è uguaglianza, nemmeno nelle prospettive, nel sistema "de cui".

      Grazie e scusate tutto il casino che è stato montato per il mio post.

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    20. Sono un po' geloso perché tu sei riuscito dove io ho fallito: alimentare un sano flame maschi contro femmine. Ma ti perdono.

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  4. Caro professor Bagnai,
    nel farle i complimenti di rito per il suo straordinario lavoro di divulgatore, mi permetto di esprimerle le mie perplessità per questo suo ultimo post. Prima che segnalasse l'articolo in questione, non avevo mai avuto il piacere di conoscere Tonia Mastrobuoni, anche perché mi guardo bene dal leggere il giornalaccio di regime per cui scrive.
    Tuttavia mi lascia un po' perplesso il suo accanimento.
    Probabilmente il ritratto che fa di Mastrobuoni non è lontano dal vero.
    Devo però far rilevare come nel suo articolo la signorina non faccia altro che riportare i mirabolanti deliri di Gikos Hardouvelis. Ho letto e riletto l'articolo, ma non mi sembra che Mastrobuoni aggiunga nulla di suo. Le dichiarazioni e le roboanti stime di crescita sono tutte farina del sacco del ministro delle Finanze greco.
    Sarebbe più giusto, a mio modesto avviso, censurare il redattore che ha titolato il pezzo, e che sicuramente non lo ha fatto a caso. Un titolo molto più corretto sarebbe stato: Il governo greco esulta: "Stiamo tornando a crescere". Invece le virgolette sono sparite e si propina come un dato oggettivo l'efficacia della ricetta a base di austerity e olio di ricino.
    Ma forse, a causa della mia scarsa dimestichezza con la materia, è possibile che non abbia interpretato correttamente l'articolo. Le sarei grato se mi chiarisse i motivi della sua durezza nei confronti dell'articolo in questione.

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    1. La dottoressa Mastrobuoni in numerosi articoli e in tutta la sua attività nei media, Twitter compreso, si è fatta diligente e miope interprete degli interessi del suo paese: la Germania. Questo è lecito, ma andrebbe dichiarato. La segua, la segua, tornerà lei a dirmi che son stato troppo gentile.

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    2. Maurizio ti propongo un raffronto: questa è Mastrobuoni (con il succitato Calabresi figlio) che si esprime (in video) poco prima che il governo Berlusconi IV venga agevolmente liquidato (ad un certo punto dice «i mercati vogliono le dimissioni di Berlusconi», cosa che di lì a pochi giorni accade) , questo invece è il primo articolo di questo blog, pubblicato il giorno in cui si è insediato il governo Monti: I “salvataggi” che non ci salveranno.

      Dopodiché se pensi che er Cavajere Nero ci sia andato pesante, ti propongo anche la lettura di questo articolo di Francesco Maria Toscano: PERCHE’ LA LETTURA DEI FATTI OFFERTA DA TONIA MASTROBUONI RIEVOCA ATMOSFERE NAZIFASCISTE.

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    3. Mi scusi Maurizio se mi intrometto; tocca al Prof. rispondere come ha fatto; ma non riesco proprio a trattenermi: mi scusi, a che serve la stampa? Ad informare o a disinformare? Nel secondo caso spero che tutti i giornali chiudano per sempre la loro attivita'; e' meglio riportare in vita l'EIAR e l'Istituto Luce, non crede?
      La Mastrobuoni e' disonesta intellettualmente (prezzolata non posso saperlo, posso solo pensar male) altrimenti avrebbe fatto un "cross-check" con altri economisti per ISTRUIRE il popolo Italiano.

      E' uno scandalo che ci siano Italiani che ancora credono a quello che scrivono questi personaggi! Io risparmio soldi e non compro piu' giornali, poco ma sicuro.

      Seguendo il suo schema logico dovremmo approvare incondizionatamente TUTTI I PEANA dei giornali di sinistra e dei partiti Italiani quando il salvatore Monti fu investito del titolo di Cavaliere con pensione vita natural durante....io mi ricordo i commenti di La Repubblica eh? Volete mettere Monti con il satiro di Arcore? Questo ci salva, mica e' un quaquaraqua!
      Non c'era un giornalista, uno, che si chiedesse: ma chi e' Monti? Ma chi e cosa rappresenta? Ma perche' in una democrazia, nel giro di una settimana si nomina un salvatore della patria senatore a vita, non eletto da nessuno, sotto la "pressione dei mercati" ???

      Ma che razza di democrazia e' questa? E questi sono giornalisti?




      Si rende conto che ci stanno condannando a morte, si o no?

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    4. "mi scusi, a che serve la stampa?"

      Bè, la stampa, DA SEMPRE, serve a fare propaganda (e/o pubblicità che è più o meno la stessa cosa).
      Il problema sorge quando la propaganda è UNA SOLA.

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    5. @bargazzino
      Vorrei aggiungere alla condivisibile considerszione un semplice concetto, spesso trascurato.
      La pubblicità... funziona!
      Sembra una ovvietà, ma come la storia della salita che vista dall'alto sembra una discesa, ha conseguenze non banali...

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    6. Stefano;
      alla fine dei regimi funziona meno...O, se preferisce, in prossimità del fallimento, la pubblicità fa sempre più fatica a "vendere".

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  5. Qui indicazioni più complete sulla sua collocazione.

    Quanto alle Sue domande, la risposta, come ama dire, è dentro di Lei. È stato scritto: "I giornalisti non sono dei cani. I cani ogni tanto abbaiano anche se il padrone preferirebbe di no. I giornalisti mai".

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    1. (Aforisma Cinese/Coreano)
      "Cane che abbaia..... poco cotto!"

      Una giornalista cosi' va lasciata cuocere un altro po', che poi smettera' di abbaiare naturalmente.

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  6. Ci stai cercando di dire con tatto che hai invitato anche lei? ;-)

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    1. magari......così a 'sto giro famo strike....se ci porta pure Miss Atreju 2014.....

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  7. PS Naturalmente nel precedente commento intendevo "lavoro di divulgazione". Lungi da me l'intenzione di sminuire la sua opera di accademico.

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  8. scusi prof., vada più piano: io dovrei anche lavorare (almeno finché ce n'è).

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  9. http://www.voxeurop.eu/it/content/author/2136631-tonia-mastrobuoni

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  10. La sua capacità di sintesi è eccezzzionale, veramente! :D

    Bisogna ricordare che la gazzetta sabauda di casa A. non perde mai occasione per dimostrare la propria, inarrestabile, decadenza… chissà, inserita nel nuovo afflato atlantico dei capataz eredi, lo slogan per il rilancio potrebbe essere... più FCA per tutti… Loro, ovviamente, si sono già attrezzati: incassano in $$$ e mollano debito in €€€ a noi altri poveri servi della gleba :D

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  11. Essere tirato per la giacca è il destino di Hegel, che direbbe: "perché volete trarmi da ogni parte, o illetterati? non sapete che uno vale per me centomila, e centomila nessuno?" Tuttavia, nemmeno lui potrebbe proporre una sintesi migliore di quella di Pierino.

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  12. Che sfiga però, la dottoressa Bradipo, manco finito di stappare il prosecchino che scoppia l'albergo, chissà dove sarà finito il tappo...
    Come sei stato gentile, proverò a seguire il consiglio, a rispettarla come si rispetta ogni creatura di questo mondo, anche se oggettivamente fa un po' schifo
    Cordiali saluti
    Paolo

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  13. Resta un vero mistero sul perché un popolo eccezionale come quello tedesco, che ha dato un così alto contributo al progresso umano, e con una capacità organizzativa ammirevole, produca prima o poi, nella storia, dei "mostri" politici.

    Certo, è anche il caso di considerare i vari concorsi di colpa. Ad esempio:
    a) Le decisioni della Commissione sono sì dettate dalla Merkel, ma poi approvate dai governi/parlamenti nazionali;
    b) L'ipotesi di ristrutturazione dell'eurozona nella direzione di soddisfare i requisiti OCA, pur suggerita anche con forza da illustri economisti è, in verità, mai stata tradotta in proposta concreta da Italia, Francia, Spagna, ecc.? Si può davvero accusare la Germania di aver rigettato proposte mai presentate?

    A proposito della seconda questione, vien poi naturale chiedersi perché, a dispetto degli slogan di vari esponenti politici nostrani, una proposta organica di cambiamento non si è realmente concretizzata. Possiamo imputare anche questo alla Germania? Forse sì, forse no. Le alternative che vedo sono:
    1 - Incapacità politica nostrana: mancanza di idee, incapacità organizzativa di trovare persone capaci a formalizzare una proposta di cambiamento, ecc.;
    2 - Mancanza reale di volontà: siamo in effetti d'accordo con la Merkel, a dispetto delle esternazioni mediatiche;
    3 - Consapevolezza dell'inutilità dello sforzo: la Merkel non accetterà mai, inutile provarci, meglio evitare provocazioni!
    Altre ipotesi?

    Certo, la realtà è sempre più complessa di qualunque modello con la quale tentiamo di rappresentarla! Però....

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    1. Quando tutto sarà finito sarò lieto di dimostrarti che off records le richieste sono state avanzate e come! E poi, caro amico, di che stiamo parlando? Perché la Germania è la prima a violare le regole che impone? Basterebbe non imporle. Letto Anschluss?

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    2. Prof, non l'ho ancora letto ma lo farò molto volentieri. Lungi da me, comunque, l'intenzione di alleggerire le colpe della Germania.

      Il fatto che ci siano state delle richieste, sebbene solo ufficiose, è assai rilevante perché restituisce quel po' di credibilità interna nei confronti della nostra classe politica, in tempi in cui è ricercata solo credibilità esterna. Vien anche da pensare che l'impraticabilità di "richieste ufficiali" è di per sé una evidenza di un contesto assai poco democratico in UE.

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    3. Un popolo che in solo 50 anni è riuscito a mandare in aria l'europa 2 volte non gli darei il titolo "eccezionale"

      Il progresso umano i tedesci andarano a rubarlo è poi copiarlo dagli inglesi. (rivoluzione industriale)



      Il difetto dei tedesci è il loro "Grössenwahn" non so come si dice in italiano. Una volta arrivati a quel punto non si riesce più a fermali.


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    4. @Paolo
      Sì, i tedeschi perdono il senso della misura: troppo spesso!

      Il titolo "eccezionale" è semplicemente il risultato delle mie esperienze di studio e di lavoro. Ho fatto studi classici, poi ho studiato matematica: di tedeschi ne ho veramente incontrati tanti, tanti sui libri. Poi ho lavorato anche in contesto internazionale ed ho conosciuto più di qualche esemplare residente da quelle parti, e devo dire che mediamente sono molto preparati (ambito ICT). Tutto qui.

      Anche noi italiani siamo eccezionali, forse più di loro!
      Poi, le decisioni politiche della nostra storia e della loro storia le conosciamo, e non sono certo all'altezza delle rispettive civiltà!
      "Grande civiltà, piccolo Stato" diceva Dostoevskij per il nuovo stato italiano. Non credo avesse tutti i torti, col senno di poi.
      In ogni caso, non è giusto analizzare la civiltà di un popolo da una prospettiva più ampia di quella da cui si osservano le "imprese" politico/economiche?

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    5. L'euro è stato fatto per fare gli stati uniti d'europa. Il problema è che farlo prima costituiva un preciso e voluto ostacolo alla sua fondazione.
      Doveva poter creare squilibri tali, come ci ricorda la teoria economica, da generare crisi che potevano essere superate soltanto facendo passi avanti verso la cessione di quote di sovranità necessarie alla federazione degli stati europei.
      Molti qui stanno accusando il popolo tedesco di non voler superare il guado ed affamare il sud europa; Bagnai ci insegna saggiamente che i fenomeni economici sono simmetrici, per cui mi limito a sottolineare che la strategia di ricattare la Germania portando elementi di crisi distruttiva fino in casa sua come accadde nel 2008, 2011 e sta accadendo in queste ore per farle fare "la cosa giusta" (altra citazione) ossia finanziare il sud europa con le proprie tasse e garantirne il debito pubblico, è fallita.
      La Germania non vuole, semplicemente perchè la dissoluzione progressiva della sovranità degli stati di cui oggi si parla frequentemente e della quale si dibatteva animatamente vent'anni fa nelle aule accademiche è una vera e propria bufala.
      La Germania è Stato Sovrano, dotato di esercito e di forza coercitiva per imporre i suoi interessi, che quindi non sono quelli di depauperarsi e dare garanzie a terzi in bianco, i quali terzi sono culturalmente differenti da lei.
      Naturalmente per Stato intendo il coacervo di interessi variamente istituzionalizzati e rappresentati formalmente e informalmente e non la signora bionda tanto bella o il signore austero che ha una busta paga elevata ed è tanto ligio al dovere e al rispetto della legge.
      In soldoni è il caso di aprire un dibattito culturale sull'opportunità stessa dell'idea di stati uniti d'europa e sulla sua effettiva fattibilità, questa volta senza ricattare nessuno e con un certo realismo e una certa onestà intellettuale, per verificare se le sofferenze e le morti causate dal modello coercitivo fallito attuale per la sua realizzazione abbiano avuto un senso o meno.
      Mi rendo conto da solo che questo richiede un altro mondo rispetto a questo.
      Verrà.
      Panta rei.

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    6. Slurp slurp, un'altro paio di slinguazzate e caro prof: "devi munirti di scarpe antiscivolo".Se la Germania non esiste,come posso dare la colpa tedeschi?

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    7. @ Gianbattista

      Anche io conosco bene i tedesci, sono stato parecchie volte in Germania non ho mai avuto problemi, erano anche molto simpatici.
      Tra l'altro qui in svizzera nel periodo 2003-2007) siamo stati letteralmente invasi dai tedesci, ci sono ospedali dove si parla solamente "Hochdeutsch" :-)

      Però a partire del eurocrisi mi sembra che non è più la stessa Germania.
      Tutto l'attegiamento dei tedesci da lì in poi a mè (sorry) mi fà vomitare, le sparate di Kauder (ab heute wird in Europa DEUTSCH gesprochen" o Öttinger che voleva mettere a mezz'asta la bandiere della grecia davanti al perlamento europeo,il comportamento di tanti altri politici tedesci al limite del soportabile. Nel 2010 durante la crisi greca i media tedesci quasi giornalmente scrivevano articoli molto aggressivi, disprezzanti è umilianti contro la grecia, questo attegiamento non è cambiato fino al giorno d'oggi. Oggi è la francia ad essere sotto bombardamento mediale di un aggressività inaudita. Weidmann: "Nei confronti dei francesi non dobbiamo mollare, dobbiame essere DURI", è qui mi domado che cazzo sta succendo con i tedesci a sentirli parlare sembra veramente esser tornati indietro nel 1913.

      Un altro diffetto dei tedesci è il loro vittimismo.

      Wilhelm II (Platz an der Sonne) francia è inghilterra hanno il posticino al sole, la germania nò, perciò andiamo a prendercelo con le armi.

      Hitler, la finanza internazionale è gli ebrei che succhiano il sangue ai poveri tedesci.

      Oggi, Noi poveri tedesci paghiamo per tutti. Ancora oggi la maggior parte die tedesci credono che pagino le cosidette "Reparationszahlungen" che la crisi subprime era un complotto contro i tedesci, l'eurocrisi anche per fargli pagare le Reparationszahlungen. Tutto un rovesciamento dei fatti veri.

      Cosa si scrive sui blog tedesci sul eurocrisi meglio che non lo dico.

      In poche parole, non è più la germania che ho conosciuto, E' una germania che per la terza volta sta combinando disastri in europa, sta volta senza armi.

      L'italia veramente non la capisco è la terza potenza economica ed è mi sembra ancora al secondo posto come industria manufaturiera nel eurozona, potrebbe un pò alzare la voce, anche se secondo mè ormai non ci sia piu tanto da trattare. L'eurozona a fatto vedere la sua faccia, un mostro.

      Sorry per l'orthografia.

      OT

      La nuova Fiat 500x che viene lanciata tra poco, prodotta a melfi.
      Non mi sembra male, credo che sfonderà, buono per gli operai di melfi.

      http://icsphotography.it/wp-content/uploads/2014/10/10735634_10203913650994359_1249567987_n.jpg

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    8. I diversamente ortografici sono anche diversamente spiritosi. Come potrebbe essere diverso?

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    9. Messaggio di servizio (qui è facile l'equivoco): Paolo ovviamente il diversamente ortografico e diversamente spiritoso non sei tu.

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    10. Che poi, le riparazioni di guerra, sono state loro abbonate (almeno ai più fortunati). Perdonatemi la ridondanza, ma la lettura di Giacchè mi ha turbato anzichenò.
      Chi mi cerca (Nat), mi trova in fila per farmi autografare da Giacchè.

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    11. No, è Under. I commenti si intercalano. Paolo ha un salvacondotto.

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    12. @euresia

      Ah, grazie dell'idea! Perché, scusa, il Tramonto dell'euro cosa fa?

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    13. Scusi Prof.

      Sono leggermente emozionato è incazzato, Tonja mi ha fatto iperventilare. E' sono molto preocupato per quello che succede in europa.

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    14. Paolo carissimo, non ce l'avevo con te, ma con Under, che ha fatto un commento che ci dice molto su di lui, ma non capisco bene cosa aggiunga al discorso. Perdona l'equivoco.

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    15. @Paolo Corrado

      Effettivamente, da un po' di anni non sono più aggiornato, direttamente da tedeschi, sugli sviluppi in Germania.
      Ci sei al compleanno? Magari mi dai qualche ragguaglio in più di persona. E gli Svizzeri che dicono in proposito?

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    16. Paolo accetta le mie scuse, non era mia intenzione coinvolgerti. La natura è matrigna, e odia tutti i figli suoi. Anzi, chiedo scusa anche all’autore del blog, non è mia consuetudine offendere in casa altrui.
      Il blog cresce e certe convergenze nei commenti con altri blog più popolari, inizia a notarsi.

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    17. Caro Under, devo dire che a questa convergenza stai contribuendo in modo molto significativo tu. Io comunque sono per incoraggiare l'elitarismo, e lo faccio tenendo la porta sempre aperta. In uscita, va da sé...

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  14. Ti massacrano di botte, sangue ed ossa rotte dappertutto, e dopo un bel pò di tempo, ah però! Si notano dei miglioramenti! Efficace la cura, continuiamo!

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  15. Sono contento che citando Massimo Rocca abbia tirato fuori il mio nick su TW, MatrixEsiste (nb: cliccato tempo fa tanto che non posso più seguirla direttamente ma solo tramite blog, rompevo troppo? chissà). [questa è chiaramente una sporca richiesta di eliminare il banning, ovvio]

    Cmq, riprendendo il discorso se qualcuno ha visto il film non si discosta molto dalla realtà perché noi viviamo effettivamente in tante realtà virtuali, ognuna formata e dipendente dalle informazioni che vi giungono per cui se nella realtà X arriva l'informazione che la Grecia aumenta il PIL ma non arriva quella che c'è gente che muore di fame chi vi vive crederà che in Grecia vada tutto bene.

    Quindi vivendo noi ma anche i giornalisti in una realtà che è limitata serve una transizione, una pillola rossa che può essere un evento traumatico, fortuito o una semplice buona predisposizione che ci consente di accedere alle informazioni della realtà contigua che prima non vedevamo.

    C'è poi da considerare l'imprinting che ci portiamo dentro dall'infanzia ed il condizionamento psicologico della società nonché la naturale predisposizione al conformismo dell'essere umano, abbiamo le nostre convinzioni ed è difficilissimo che qualcuno riesca a farcele cambiare.

    Il prof. dirà, posso capirlo per gli ortotteri, i mononeuronali, i marxisti dell'Illinois i chicago boys ma persone intelligenti o che dobrebbero esserlo vista la posizione che occupano? (es. il Calabresi citato sopra).

    Magari si può essere intelligenti ma non empatici?

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    1. Si può essere intelligenti e avere quel tanto o quel poco di empatia che permette di escogitare mezzi idonei a far male agli altri, dopo essersi messi, con l'intelligenza e la sensibilità, al loro posto e aver capito in che cosa siano feribili e spaventabili.
      Purtroppo intelligenza ed empatia sono anche questo.

      Info ad eventuali interessati: per il buon uso dell'empatia in senso diagnostico e clinico, v. gli scritti dello psicanalista Kohut, Einaudi (?).

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    2. Ops, "diagnostico e terapeutico".

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  16. Sempre la questione demografica, con l'alleato germanico. Prima erano troppi e gli ci voleva il Lebensraum, adesso sono troppo pochi e gli ci vuole la pensione d'oro a spese degli Untermenschen. Cari, per essere veramente tedeschi ancora uno sforzo della vostra celebre disciplina: imponetevi una programmazione delle nascite...

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    1. Gli serve la stessa medicina che presero l'altra volta: un frontale con la realtà. Peccato per i danni collaterali.

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    2. ...brusco capovolgimento di prospettive, si scrive così

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  17. Boh. Ma la psichiatria e la politica si son sempre intersecate così? Perché io non capisco. Certo, è anche colpa dei mie pochi mezzi, ma non credo sia solo quello. Come si fa, date le circostanze, a raccontarsi di essere delle brave persone? Perché la maggior parte di quelli con cui parlo io, ci credono alle cazzate che dicono. Io sarei meno spaventata se ci vedessi cattiva fede. E invece no.

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    1. Eh, sì. Un malvagio dalla mente lucida può sempre iniziare a ragionare per l'altro verso della direzione; uno stupido che abdica ad ogni genere di propaganda invece no. Ad ogni modo, siamo tutti stupidi in una maniera o nell'altra: esserne consapevoli è il primo segnale d'intelligenza.

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    2. Ma no, non è neanche la stupidità vera e propria che mi spaventa qui.

      (oddio quella pure mi spaventa, soprattutto quando riguarda me, ma quello a cui assistiamo credo sia diverso dalla stupidità)

      La questione che attiene veramente alla psichiatria è capire come fanno persone che uno giudicherebbe persino intelligenti ed erudite in altre circostanze, a avere come una sorta di blind spot. Non lo so, è come se gli partisse il pilota automatico a un certo punto e tutto il resto va a farsi benedire.

      Ora uno in una guerra non si mette a fare l’ermeneutica del pensiero di quelli a cui il pensiero dà forfait. Strategicamente gli obiettivi sono altri. Ma ci sarà un momento del ‘come è stato possibile?’ E ce ne sono già stati nella storia di quei momenti. E questo io lo vedo, ma non significa che lo capisca. Ed è questo che mi avvilisce.

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  18. Notizie fresche fresche, spread in rapida risalita, probabilmente la speculazione vuole che Draghi accenda la stampante, hanno bisogno di denaro fresco.

    L'altra sembra una buona notizia, pare che Padoan abbia fatto un'azione lungimirante comprando fieno per la cascina a prezzi modici forse prendendo esempio da Mosè.

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    1. Lo spred arriva a quota 200.
      Berlusconi dimettiti!!!

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  19. Qui viene giu' il mondo. Altra giornata devastante in borsa.

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  20. Personalmente, da tempo nutro seri dubbi sulla democrazia del nostro (occidentale) tipo di democrazia, che si possono sintetizzare così: Una testa un voto, d'accordo, ma quando la testa è di caxxo?
    Credo che la traversata verso la democrazia sia ancora luuunga

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  21. Ricevo da un amico, qualche giorno fa, un estratto di Gramellini da La Stampa (09-10-2014): “Si tratta di problemi epocali, che possono non interessare chi deve far quadrare i bilanci a fine anno, ma che interrogano chiunque abbia a cuore il futuro dell’umanità: tutti, si presume. Più tecnologia e più rendite uguale meno occupazione e meno benessere. L’equazione al momento è questa. Ma si può cambiare, almeno per chi rifiuta il vittimismo e non crede alla profezia di una civiltà che implode su se stessa. La fine dei vecchi lavori non significa la fine del lavoro. Anticipa soltanto la nascita di quelli nuovi. Indietro non si torna, ma per fortuna non si rimarrà ancora fermi a lungo in questo limbo di paura. Nel frattempo bisogna resistere, prepararsi. E immaginare.”.
    Risuona troppo come una finzione umanistica, simile agli entusiasmi razionali, fiduciosi d’un domani demagogico, che poi condussero alla sporca guerra di trincea. Ora, a parte la contraddizione per cui, se tutti fossero interessati al futuro dell’umanità, lo sarebbero anche coloro che debbono far quadrare i bilanci, la storia da tirar fuori nelle grandi occasioni secondo cui l’umanità sia sempre a preoccuparsi d’avere un futuro, significa che, in termini ontologici, un futuro non ce l’ha e non ce l’ha mai avuto, o non è mai stabilmente arrivato, come la classica carota legata innanzi all’asino (oppure è un futuro simile all’obsolescenza programmata): ergo, suona sempre come una ricetta strumentale e funzionale per continuare a far correre la gente verso prestabilite mete (ma da chi…?). Inoltre il giornalista parla di profezie; forse secondo lui è una profezia anche l’affermare che una casa probabilmente crollerà, essendo stata costruita in zona sismica o con eccesso di sabbia nel cemento (anche la meteorologia dovrebbe dunque rientrare in questa casistica, come pure la visione di quel professore di Pescara che sostiene essere la Germania appollaiata sullo stesso ramo che sta segando…). In merito alla nascita di lavori nuovi, se i prodromi son quelli osservabili, c’è da tenersi le palle ben strette nella mano. E il fatto che per fortuna non si resterà fermi a lungo in un limbo di paura potrebbe rappresentare lo stesso liberatorio desiderio, per udir scorrere la lama, di chi ha già la testa immobilizzata sotto alla ghigliottina (la fune attorno al trave è una variante).
    Onde per cui rispondo all’amico in questi termini: “Mi chiedo se i giornali dell'epoca scrivevano cose simili quando Hitler invase la Polonia: non vi preoccupate, la vita va avanti, indietro non si torna, basta darsi da fare... Qualche mese fa ho risposto a un tizio su internet che sosteneva che l'umanità ha superato momenti peggiori e ce la farà anche stavolta; gli ho detto che umanità è un concetto un po' troppo ampio e generale in questo caso e che, pur avendo "superato", come diceva lui, ad esempio due guerre mondiali una a ridosso dell'altra, ha tuttavia dovuto contare qualche decina di "insignificanti" milioni di individui che l'ostacolo non lo hanno superato. Se potessimo parlar loro gli racconteremmo del nostro conforto con fiducia e leggerezza?” (peraltro nessuno conosce il numero che porta in tasca: magari il non superar l’ostacolo tocca proprio al fiducioso futurista…).

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    1. Leggendo il suo commento non ho potuto non pensare ad un' accusa che ultimamente muovo ogni giorno ai miei genitori:
      sono cresciuto senza un Dio.
      E quest' accusa, la rivolgo con le lacrime agli occhi, e con una tristezza infinita nel cuore.
      La mia è la prima generazione ad essere cresciuta totalmente senza Dio, ed è una generazione morta nella quantità e nella qualità.
      E' la prima generazione ad essere in numero inferiore ai generatori, ma non perchè sono morti in guerra o al lavoro.
      Siamo pochi solo perchè chi avrebbe potuto generare i nostri fratelli e sorelle, si è rifiutato di farlo. Come si può pensare di generare senza Dio?

      Per 2000 anni le persone sono nate credendosi inferiori a Dio, negli ultimi 100 anni hanno creduto di essere loro Dio.

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    2. @citodacal
      è sempre una questione di aletheia, episteme e doxa...

      Le tue ultime righe mi hanno fatto ricordare quando, più di qualche anno fa, facevo notare a un giornalista (di sinistra, ça va sans dire...), che alle sue implicite convinzioni che "non si può dire tutto, la gente non può capire...", la risposta più intellettualmente onesta (e di sinistra) sarebbe stata un gigantesco vaffa.
      Mi fu detto che nutrivo un anarchismo "intellettualmente infantile". Non c'è niente da fare, aveva ragione Busacca Giovanni.

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    3. @ALESSANDRO13
      Dio lo si può sempre incontrare; basta andare a cercarlo. Di solito lo si incontra da soli, senza strepiti, né trombe, né proclami, né tanto meno pomposi atti di fede pubblici. Del resto potrebbe anche non esistere, vanificando la scrittura che indica come abbia Egli fatto l'uomo a propria immagine; certo è, come suggerisce lei stesso, che spesso l'uomo ha capovolto la questione, da sé creando a propria immagine Dio.
      Nutro il pieno rispetto per la dolorosa presa di coscienza personale da lei resa pubblica nel suo intervento.

      @diego santalucia
      Per il sottoscritto, la compagna d'un tempo coniò un neologismo paradossale quanto improponibile a gente sana e troppo razionale, quando mi disse: tu sei un anarchico-monarchico. Posso comprendere che non si possa dire tutto alla gente (un conto è non dire, un altro nascondere in modo fraudolento), ma bisogna assumersene la piena e totale responsabilità come garanti fino in fondo, e se le cose vanno male, precedere la suddetta gente giù per la scarpata per rendergliela un poco meno scomoda, senza addossarne le colpe all'ineluttabilità del caso, o di chissà quale altro gioco dialettico-politico; non so in quanti si candiderebbero alle prossime elezioni… L’attuale classe dirigente ignora la vicenda dei 47 ronin; se la conoscesse la fuggirebbe tacitandola, ma per convenienza, non per responsabilità – oppure ne storcerebbe il senso, come al solito.

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    4. Gramellini.
      La mediocrità del male.

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    5. @citodacal
      Lei dice che Dio lo si può incontrare e poi mette in dubbio la sua esistenza...
      Pensare che l' incontro con Dio sia privato è quanto meno falso.
      I miei genitori fecero festa, sia al mio Battesimo, alla mia Comunione e così via.
      Comunque grazie di aver citato la frase di Gramellini, perchè per me è molto bella e vera.

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  22. Caro Prof. Alberto,

    leggendo questo post, mi faccio portare da alcuni appunti vernacolari sulla mia vita, che è stata.

    La mia mamma raccontava di una civetta che cantava sul tetto della nostra casa prima che io vi nascessi.
    Una delle mie madrine è sposata con Demosthénes.

    Ho danzato canzoni popolari della Grecia e questa Maria mi è stata di esempio, tra altre voci di contralto, durante i miei studi.

    Nel mio cuore c’è stato Konstantinos anche se poi ho sposato Alessandro.

    “Adieu Saucisse: (…) Grèce temps de chien (…)” (di Panagiotis Grigoriou).



    (Alessandra da Firenze, a proposito di civette, Grecia e filosofia: "(...) la nottola di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo”. Parola di Hegel)


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  23. Caro Alberto,
    se il problema della simpatica Tonia inviata a Berlino, chissà se con Peppino, non è l'essere pagata ed escludiamo una riprogrammazione stile MKUltra anni 50 o l'uso di droghe sacre messicane e derivati dell'ergot, e anche se l'ipotesi Matrix è suggestiva, ci sarebbero ancora un paio di concetti psicologici come spiegazione: la confabulazione e il set completo dei meccanismi di difesa.
    La confabulazione è più un fatto neurologico e si lega spesso a danno cerebrale da etilismo acuto. Non so se si possa applicare alla signora, ancor così giovane.
    I meccanismi di difesa invece, come la negazione, la regressione e la razionalizzazione servono a combattere l'angoscia nevrotica raccontandosi la storia che ci piace sentire invece di quella vera e terribile. Angoscia che penso debbano sentire molto forte nella redazione di Micromegaloman e nelle segreterie dei partiti. Il senso cioè di tutta la sinistra di aver fallito immergendosi nel bad trip europeo trascinando i popoli con sé e di doverlo ammettere prima o poi, speriamo non di fronte ad un tribunale internazionale. E' l'angoscia di chi sapeva ma ha finto di non sapere, che ci ha dato dei fascisti per anni, che ha irriso il lavoro di questo blog, e ora pratica la caduta freestyle dal pero.
    Tornando a Tonia, a me pare più che altro conformismo, di quel tipo particolare che si svela in tutta la sua vigliaccheria in tempi di regime. Qualcuno si chiede come fu possibile che perfino stimati intellettuali firmassero le leggi razziali. In questi ultimi tempi comincio a capire perché.

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    1. Certo, ma le vere arriviste oggi fanno le ministre, non scrivono sui giornali.

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    2. Proprio non ci arrivano, Barbara, lasciamo perdere. Eppure è un fenomeno tanto evidente. Ma l'odio li acceca.

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    3. How many roads must a man walk down
      Before you call him a man?
      Yes, 'n' how many seas must a white dove sail
      Before she sleeps in the sand?
      Yes, 'n' how many times must the cannon balls fly
      Before they're forever banned?
      The answer, my friend, is blowin' in the wind,
      The answer is blowin' in the wind.

      TRADOTTO : Quante strade deve percorrere un uomo prima di chiamarlo uomo ?
      Quanti articoli deve scrivere Tonia prima di chiamarla giornalista ?
      La riposta , amico mio , soffia nel vento,
      La risposta soffia nel vento

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    4. Suvvia, mi volete dire che scrivere su un giornale non è il trampolino per la piscina del potere? Da che ambito professionale arrivano gli spin doctor, dall'idraulica e raccorderia?
      La signorina ha provato a ritagliarsi un posto al sole e, poiché la Natura non ha sopperito alla scarsità di avvenenza con abbondanza d'altre doti, è inciampata. Fatto passato decisamente inosservato nel mainstream, dove, evidentemente, qualcuno le vuole bene.

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    5. I due poli sono: vivere come si crede, o credere come si vive (ampia zona grigia fra i due). Credere come si vive è più facile, vivere come si crede più difficile; sono comunque egosintonici entrambi.

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    6. @Valerio Santoro
      Forse lo stesso si potrebbe dire per la maggioranza dei signorini - s minuscola - e dei signori che insieme costituiscono la maggioranza delle persone esercitanti "il mestiere".


      "Il mestiere" di giornalista, intendo.

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  24. perchè i giornalisti mentono? per la carriera , per i soldi, del resto mentono per lo stesso motivo anche molti economisti famosi!

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    1. E' il famoso metodo "meritocratico" da essi spesso citato.

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  25. Questo è chiaramente un post sessista! :-)
    Però la sintesi è impeccabile.

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    Pure voi a Milano oggi?
    Ho capito male?
    Cena a Palazzo Reale? Peccato non avere lo smoking qui con me altrimenti c'avrei fatto un pensierino... vabbuo'.. :-)

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  26. Tesi, antitesi, sintesi, mercati...ipertesi!

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  27. La tizia sopra mi ha fatto venire in mente Hanna Arendt nel banalità del male.

    Come espressione umana la tizia sembra veramente una banalità.

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  28. condivido il tuo pensiero, sono le stesse domande che mi feci io a suo tempo.

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  29. Che cosa accade?
    E’ già un po’ che provo a dirlo.
    Questa non è una crisi economica.
    Non è una crisi finanziaria.
    Questa è una crisi culturale epocale, è il passaggio da un mondo ad un altro mondo.
    Non sono solo i principi economici ad essere sovvertiti, sono tutti i principi a saltare in aria.
    Non esiste la destra e la sinistra, non esistono più maschi e femmine, non esiste la madre e il padre.
    Non esistono le nazioni, esistono gli Stati impositori.
    Non esiste la persona, esiste il contribuente, il lavoratore, il disoccupato.
    Non esiste il Bene, esiste il PIL, esiste la produttività, ma non esiste il consumo.
    Se credete che la battaglia in Europa si stia svolgendo a Bruxelles, vi sbagliate enormemente.
    La vera battaglia, quella che potrebbe essere definitiva, o diventarlo tra un anno, si sta svolgendo ora, qui, a Roma, sull’ altra sponda del Tevere.
    Non è strano che il giorno successivo alla lettura e successiva critica al testo del Sinodo, siano crollate le Borse e i soliti Paesi, i PIIGS, i maiali, anzi no, i cattolici, siano tornati a tremare.
    In Europa si sta svolgendo una guerra religiosa, pari o forse superiore a quella che in questo stesso periodo imperversa nel Medio Oriente.
    E’ per questo che prego che tutti i contestatori dell’ attuale situazione non cadano, nelle braccia del nemico, non ci salveremo sperando nel PIL, o nella produttività.
    Pil, produttività, bilancia dei pagamenti, sono solo i nuovi idoli della nuova religione.
    BCE, Ue, G7, FMI le nuove chiese.
    Lagarde, Obama, Merkel, Renzi, Monti sono i nuovi sacerdoti.
    Io credo che da questa crisi non usciremo come ci siamo entrati.

    Molti ne usciranno morti.

    Credete che la guerra che è tutta intorno a noi, Est (Ucraina), Sud (Medio Oriente), Ovest (USA (che sono in guerra con tutto e tutti)), non possa arrivare?
    Credete che se la guerra ci arriverà potrete scappare, rifugiarvi in qualche altro Paese?
    Lo credete voi che avete votato un partito che vuole respingere i profughi di guerra in mare?
    Tutto il male fatto per essere quello che siamo, ben presto ci cadrà addosso raddoppiato.
    Quando invocheremo qualcuno affinché salvi almeno i nostri figli portandoli in un altro Paese, in quel momento capiremo chi erano quei pazzi che attraversavano il Mediterraneo su dei gommoni.
    Quando l’ Ebola arriverà in Grecia, allora capiremo che la Sanità universale non era un lusso, ma una necessità.
    Quando altri chiuderanno le dogane, come oggi noi le chiudiamo ai nostri stretti collaboratori, allora capiremo anche altro. Capiremo forse che la superbia è vanità il superbo, ma è sofferenza per gli altri.
    Professore io ho perso la speranza di mantenere il mio IO.
    Ne ho cominciato a costruire un altro.
    Io la mia scelta l’ ho fatta. Sappia che credo che nessun uomo, neanche Berlusconi, ci potrà salvare e quindi non spero nel suo partito o nel partito di quell altro.
    Io prego qualcos’ altro, e soprattutto spero in me stesso, spero di fare la scelta giusta e spero che siano in tanti a farla.




    P.s. Anch’ io non riuscivo a capire come era possibile tanta menzogna.
    Poi, per caso, mi è capitata sotto gli occhi la profezia di una suora e un Libro molto antico.
    Io altre risposte non le ho trovate, se Lei ne troverà di migliori, le valuterò, ma Lei valuti almeno per un momento le mie, se lo vorrà.

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    1. @Alessandro13

      Anche se condivido (non in senso razionale, ma proprio esistenziale) la maggior parte delle tue preoccupazioni (in primis: che la crisi è di tutto il sistema di valori che ancora impropriamente definiamo come "occidente", e che la radice di essa è la perdita del baricentro costituito dalla creaturalità, alias timor di Dio, il quale è davvero initium sapientiae, per cui non stupisce che venga meno anche il semplice buonsenso), vorrei invitarti a non disperare e a non farti ingannare dall'arma della paura, così ben impiegata dai veri potenti di questo mondo.

      In questo solo blog, stanne certo, ci sono tante persone che hanno le antenne idonee a sintonizzarsi sulla tua lunghezza d'onda, anche se in prospettiva di breve respiro non condivideranno tutto.

      Ricorda però che la tua misura non dev'essere di breve respiro, ma sub specie aeternitatis. Lì tutto si ricompone.
      Ogni pezzetto del grande mosaico (la verità) è utile, anche se recuperato a costo di fatica e per vie tortuose.

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    2. Quando arriveranno le cavallette? e ce lo diranno loro di tingere le porte con il sangue di capretto? e i fiumi di fuoco?
      Coraggio ragazzi, pazienza.
      La storia e questo blog ci insegnano che esiste sempre una razionalità di fondo e la spectre esiste soltanto nei telefilm.
      Alla fine anche Hitler ha dovuto desistere, prima di lui cadde qualcosa come l'Impero Romano.

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    3. @Aurelio
      Non aver paura, in questi tempi, è imprudenza, e lo è anche non temere Dio, perchè il suo giudizio sarà eterno.
      Se ti preoccupi che io abbia paura perchè ho detto che molti ne usciranno morti, ti informo che era un espressione per ricordare un mio vecchio commento di successo, nella speranza che avesse la stessa sorte... , comunque si già ora molti sono morti
      Sulla stessa lunghezza d' onda, a volte lo credo anch'io. Ma c'è una frase nel sotto titolo del blog che mi ha sempre fatto dubitare che la lunghezza sia la stessa. Lo scambio non vede mai due interessi contrapposti, ma sempre convergenti, se accade il contrario c'è qualcosa che non mi quadra.

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    4. Sommessamente vi faccio notare che se l'Ebola è percepito in quanto minaccia, e talora si può curare, è merito di quel balordo sistema occidentale. Le stesse lettere con cui scrivi, e i numeri che utilizzi per misurare quelle parole, da lì vengono. Per quanto riguarda il Sinodo, gioca in difesa da almeno un secolo, quindi, fossi in te mi occuperei di economia (vera) come fanno, d'altra parte, loro. Cosa credi che sia l'elogio della famiglia, se non un "più siamo, più contiamo, quindi cagate figli'" (che poi mi pare lo dicesse un altro tizio nel novecento...).
      Parafrasando: la paura aiuta gli audaci.

      Per quanto riguarda lo scambio asimmetrico: "Timeo Danaos et dona ferentes".

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  30. In settembre le autorità sanitarie della Grecia hanno dovuto avvertire la popolazione di non consumare funghi selvatici a causa dei numerisi casi di avvelenamento (1 morto 40 avvelenati fra cui un lattante). http://www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_articles_wsite1_1_15/10/2014_543769

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  31. « Dobbiamo essere crudeli. Dobbiamo riabituarci a essere crudeli con la coscienza pulita. » (Adolf Hitler).

    Dalla pagina di "Uichipedia" che il profe ci linka apprendiamo che, non solo -guarda caso- prima della ascesa al potere, Bruning conseguì il diploma alla LSE, ma DOPO aver -di fatto- portato al potere Hitler, andò -sempre guarda caso- ad insegnare nella (ancor più) "prestigiosa" università di Harvard (come un Bini Smaghi qualsiasi...)

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  32. Bè, riguardo a tesi/antitesi/sintesi, v'è da dire che son comunque passi avanti.
    Ricordo nel 2012, quando venne approvato uno dei primi "memorandum" dal parlamento greco e scoppiarono delle sommosse in piazza, un giornale aveva due titoloni in prima pagina.
    Il primo recitave una cosa del genere "la borsa vola" (alias "l' euro è salvo")
    Il secondo diceva "Atene brucia"...

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  33. Se la signora in questione ha dato lezioni di macroeconomia a Sapir allora è fuori discussione che abbia un ottimo potenziale.
    Infatti nell'articolo segnalato come TESI è possibile leggere: "e il vero indicatore dello stato di salute delle finanze pubbliche, l’avanzo primario (la differenza tra entrate e uscite al netto degli interessi sul debito), schizzerà nel 2014 al 2 e l’anno prossimo addirittura al 2,9%".
    Quindi dobbiamo concludere che la nostra finanza pubblica gode di ottima salute.
    Come dicevo, la signora Mastrobuoni dimostra di avere un ottimo potenziale

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    1. Ha davvero fatto la lezioncina a Sapir, leggere su Twitter per credere. Ma la cosa più imbarazzante è che me ne sono accorto persino io che sto all'economia come lo zuccone sta a Internet. La categoria ne esce maluccio...

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  34. Prof a sta gente va stroncata la carriera....

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    1. Signori, il mercato ci avrebbe già pensato.
      Ma il mercato vale per voi, non per loro.

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  35. Omologazione:uniformazione, riduzione a un determinato modello, con appiattimento delle differenze e delle peculiarità prima esistenti.
    Ecco,da Treccani,lo spunto per riflettere su persone sufficientemente deboli nella personalità da far abdicare il proprio IO a qualsiasi cosa pur di appartenere a un qualsiasi gruppo sociale.Che sia immorale e vigliacco oppure tutt'altro (venduto,ideologizzato,sadico e chi ne ha più ne metta)alla fin fine tutto fa brodo pur di minimizzare gli effetti devastanti della propria pochezza.
    Come una rondine non fa primavera una laurea non fa un economista.
    La sintesi spesso è necessaria.
    Il prodotto di un'evacuazione non è sempre una nascita.
    Se la nostra Matrobuoni,come tanti sui colleghi,fa parte di quella schiera di disinformatori a spurgo continuo il suo destino professionale potrebbe essere un bel camion modello Elegance.Ma non come autista.

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  36. Dedicato agli stracciaroli mediatici italioti:

    “Il lavoro del giornalista consiste nel distruggere la verità, nel mentire senza riserve, nel pervertire i fatti, nell’avvilire, nell’aggrapparsi ai piedi di Mammona e vendere il proprio paese per guadagnare il pane quotidiano o ciò che gli equivale, il salario.
    Voi lo sapete come io lo so, allora chi può parlare di stampa indipendente? Noi siamo i burattini ed i vassalli degli uomini ricchi che si nascondono dietro la scena. . Noi siamo delle prostitute intellettuali”.
    (John Swinton,giornalista)

    Ma non tutti si prostituiscono,ci sono anche genii morigerati che parlano di Grecia ....e Spagna

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  37. Qui non è questione di ignoranza. E' proprio questione di logica.

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  38. :-) ... la "presa" dietro la nuca... Talvolta penso sia l'unica spiegazione razionale a questo stato di cose .. surreale..

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  39. bagnai ma come azz fai a dire carina a questa???

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    1. C'era quella cosa sugli uomini privi di immaginazione, ricordi? Ti regaleremo un bel calendario da camionista (la parte sana della nazione, peraltro...).

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    2. Ehm...armigero?
      questo me lo metti nelle segrete?

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  40. Prof si ricorda quel commento che le scrissi qualche tempo fa in un post sul giornalismo credo, dove cercavo di immaginarmi quale debito di riconoscenza dovesse avere la Stampa nel suo complesso nei confronti del sistema che oggi governa, per conto di altri (leggi padroni del nord €), per la liberazione di Furio Chirico?
    A volte non è una questione di essere prezzolati o di voler disinformare per interessi generali, è semplicemente l'unica cosa che puoi fare anche perché ti sembra giusto farlo, ci credi in quello che fai perché ci sei stato educato da una vita intera..
    La Stampa sta semplicemente ripagando il suo senso di riconoscenza al "Padrone" che ha avuto il potere di salvare uno dei suoi figli, e la signorina sta semplicemente sgomitando per avere quella promozione che farebbe tanto felice la sua famiglia che tanto ha fatto per lei.
    Sicuramente nelle commedie di vita che lei conosce tanto bene non dovrebbe faticare a trovare i personaggi giusti e le relative pulsioni che li animano(o lei o Dragan Garic :-).

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  41. Appena sentita al radiogiornale della rete 1 della Radio della Svizzera Italiana (RSI):

    "il tema della prostituzione nel Canton Ticino, con le problematiche legate alla tutela delle donne che lo esercitano, continua a preoccupare le autorità del cantone, sia a livello comunale che cantonale, se ne è discusso in una riunione pubblica tenuta in uno dei punti più caldi del cantone per questo tema: Cadenazzo" …

    Orsù che combinazione!

    Dedicata alla trasferta luganese del cavajerenero.

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    1. Grazie. Io temo che non tutelerò particolarmente il settore, in particolare i suoi interessi economici. Ne volendo il potrei, ne potendo il vorrei.

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  42. sembra che tre landesbanken non supereranno lo stress test, però lo spighel fa le pulci a noantri.

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  43. Fubini ri-incombe:

    http://www.repubblica.it/economia/2014/10/17/news/atene_riaccende_l_allarme_l_europa_pi_debole_per_poter_reggere_a_un_altro_terremoto-98297444/

    Lo ribattezzerei Furbini.

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  44. Beh, teniamo presente che la Grecia ha avuto nel 2013 un PIl di 240 M$. contro i 130 M$ del 2001. Magari avessimo avuto noi una crescita simile! (uhmm, a ben pensarci, proprio simile simile magari anche no...)

    La storia è riassumibile (un po' semplificata) così:
    1) Ripasso per chi non c'era: Nel periodo pre-euro la Grecia era molto molto più povera dell'Italia
    2) Moneta unica e decollo straordinario dell'Economia dovuto a... bolla (L'economia reale raddoppia in 5 anni (2002-2007) al massimo se scopri un enorme giacimento di petrolio...)
    3) la bolla si sgonfia. La ricchezza del paese è comunque enorme rispetto al periodo pre euro, almeno così pare dalle statistiche.

    Forse però questo è uno di quei casi in cui, più che alla media pro-capite, occorre guardare la mediana...

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    1. Stefano, sei stato a pranzo con Squinzi? Cazzo glie ne frega ai greci del loro PIL in dollari? In valuta locale il Pil del 2001 era 165 miliardi di euro, e nel 2014 sarà 161 miliardi (ovviamente in termini reali). Procapite fa da 15000 a 14600. Visto che crescita? Basta guardare alla media, se cortesemente non misuri il Pil in litri e il vino in metri...

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    2. P.s.: ovviamente sai che ti voglio bene: se i conti non ti tornano, faccio disegnino. L'euro si è apprezzato sul dollaro e la valutazione a prezzi correnti non è indicativa del reale progresso del potere d'acquisto dei cittadini, ne convieni?

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    3. Prof però è vero che fare la media non rende giustizia del disastro. Monti si offenderebbe. Passare da 164 a 161 può far sembrare che su per giù la Grecia se la ripassi come 15 anni fa.

      Se invece si va a vedere come i 164 miliardi erano distribuiti 15 anni fa e come sono distribuiti oggi rendiamo veramente merito al grande successo dell'Euro.

      Ma lo stesso dicasi per l'Italia. Se uno guarda i valori medi può illudersi che oggi sia come n 1995.
      Nel 95 il problema economico massimo degli italiani riguardava il modello dell'auto nuova. Oggi per molti è diventato mangiare.

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    4. Rinuncio a darvi dei lineamenti di dinamica economica.

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