Poco più di sei mesi fa vi avevo parlato del sorpasso:
Intervengo solo per rettificare il titolo: i sorpassi in effetti erano due. Oggi il Völkischer Beobachter salmonato, per bocca di Marco Fortis, ci fa sapere che:
e quindi sì, in effetti i sorpassi erano due: mentre vi esponevo le ragioni di un possibile sorpasso a sinistra del nostro debito pubblico da parte di quello francese, sorpassavo a destra un collega comme il faut, che mezzo anno dopo scopre quanto voi sapevate mezzo anno prima!
D'altra parte, quando si sorpassa lo si fa perché si vuole risparmiare tempo, o anche per una insopprimibile pulsione interiore, quella che l'amico e maestro Giampiero Di Federico mi ha rimproverato l'unica volta che ho avuto l'onore di essere accompagnato da lui in montagna, infastidito dal mio approccio agonistico: "Albè, sei come gli alpini del Pinerolo: mai niun davanti!".
Un nec pluribus impar diacronico che aggiungiamo a quello sincronico.
Il fatto che io sia arrivato prima ci riconcilia in qualche modo con quella pseudoscienza che va sotto il nome di bibliometria:
Con quattro punti di h-index in più nonostante i miei sei anni anagrafici in meno (che oggi sono venti anni percepiti in più grazie ai postumi del secondo colpo della strega in due mesi...) e il brusco arresto della mia carriera sette anni or sono (sfiga! Sono diventato Presidente di Commissione...), diciamo che la fredda e spesso fuorviante oggettività del dato bibliometrico affidava a me il compito di dire la cosa giusta (do the right thing) al tempo giusto, che in scienza è prima, non dopo, visto che il progresso è fatto, appunto, di sorpassi!
Non vorrei però che queste considerazioni suonassero come denigratorie nei riguardi del collega (in quanto economista) Fortis, che invece vi invito a leggere quando lo incontrate, perché se non è tutto giusto quello che dice, non dice quasi nulla di sbagliato, tant'è che ha attirato su di sé l'attenzione dei drindrini, che lo accusano nientepopodimeno che di "narrazioni distorte sull'economia". Sus Minervulam docet, verrebbe da dire. Tatticamente quindi Fortis è un nostro amico in quanto nemico del nostro nemico, e le posizioni di grande equilibrio che prende (e che potrete facilmente rinvenire sul Völkischer Beobachter salmonato) su temi quali il ruolo delle PMI nell'ecosistema industriale italiano, la proiezione internazionale dell'economia italiana, e, come vedete, anche la sostenibilità del nostro debito pubblico, in effetti ce lo rendono simpatico, e suscitano il nostro stupore nel constatare che il principale nemico delle PMI gli dia spazio sul suo house organ! Ma tant'è: anche e soprattutto loro (i "confcosi") hanno bisogno di rifarsi una verginità...
Il fatto che abbia una produzione accademica più contenuta della nostra, in altri termini, non è necessariamente segno di una minore brillantezza di analisi, anzi, tutt'altro! Mi sembra più il frutto di una scelta, quella di dedicarsi al meraviglioso mondo della corporate governance pubblica o privata. Per quanto un consigliere di amministrazione abbia più tempo di un parlamentare, se vuole fare bene il suo lavoro non ha tanto tempo da dedicare alla ricerca. La vita è fatta di una pluralità di obiettivi e di risultati: mi sono messo a giocherellare con l'h-index e con il "paper teorico" quando questo tipo di argomenti veniva usato dai cretini per denigrarmi, non voglio essere certo oggi io il cretino che denigra, anzi! Spero sia chiaro quindi che il mio riferimento alla bibliometria (come quelli al pieiccdì o alla pirreviù) era assolutamente ironico. Capita molto di rado che le indicazioni di rango accademico collimino con l'interesse concreto e l'originalità del contributo di uno studioso, e abbiamo avuto infiniti esempi del contrario, a partire dall'ormai mitologica "tabaccaia scalabile" di buona memoria!
(...sì, so che il termine usato non era letteralmente "tabaccaia", cari puntacazzisti, a partire dall'amico Carlo, ma l'immagine felliniana del compassato Luigi che si arrampica su per il seno prorompente di una tabaccaia romagnola non riesco a togliermela dalla testa e mi procura un appagamento intellettuale tale da più che compensare il fastidio arrecatomi dal vostro zanzaresco puntacazzismo...)
Direi quindi che se qualcuno deve avere diritto di tribuna nei quotidiani "autorevoli", molto meglio uno come lui, che, come avrete visto se lo conoscete o vedrete se lo conoscerete, argomenta coi dati, in modo piano e rigoroso. Leggerlo, comunque la mettiate, è un piacere.
Mi rimane solo un dubbio atroce: una persona con questa nitidezza di visione non può non capire qual è la radice del problema che ci affligge.
E allora perché non lo ha mai detto?
Una volta sarei stato feroce verso un comportamento che avrei giudicato indice di ignavia e di conformismo. Ora ho imparato a vedere le cose con maggiore apertura di spirito. Bisogna prendere da ognuno il buono, senza pretendere il nostro ottimo, che magari è solo nostro (e quindi non è un ottimo). Io, dal mio essere esplicito, ho guadagnato (forse) più di quello che ho perso, e comunque è stata una scelta mia, che nessuno mi ha imposto e che non imporrei a nessuno. Già ora, nel ruolo in cui sono, essere più esplicito renderebbe meno efficace la mia azione politica, e infatti che l'euro è e resta un gigantesco problema lo dico solo qui, nel blog che non esiste, così nessuno lo sa, perché nessuno deve saperlo, motivo per cui questo blog non esiste e il Tramonto dell'euro non è mai esistito.
Voi però sapete che io lo so, e io so che voi sapete che io lo so.
E secondo me lo sa anche Fortis.
Tanto basti, soprattutto se questo, come mi pare che anche Fortis intuisca, oggi è più un problema per la Francia che per noi.
Ognuno ha diritto di vivere nel mondo che desidera: anche Macron!
"Chi vuole il fine vuole i mezzi per realizzarlo", ricordate?...
Non è un commento ma quello che uso per tenere a bada la schiena
RispondiElimina1 cucchiaino di curcu
1/2 cucchiaino di zenzero
La punta di un cucchiaino di pepe
Il tutto versato in una tazza acqua bollente,lasciata raffreddare e bevuta tutte le sere . Il pepe amplifica l assorbimento della curcumina. Io non ci credevo e ho dovuto ricredermi. Auguri
Siamo comunque qui per imparare. I FANS li lascio perdere, questa storia è già in remissione, anche se non so se domenica potrò fare i 1000 metri di dislivello che aspetto da tempo di fare!
EliminaSe vuoi acquistare prendi curcuma Novasol mi sembra marchio farmacisti preparatori... Ha una potenza molto buona e assorbimento ottimale... Science based haha
Elimina1000 metri di dislivello si possono fare agevolmente anche con la mountainbike (rigorosamente senza pila), ci pensi prof....magari si diverte anche di più, specialmente quando torna a casa in discesa.
EliminaSei mesi di vantaggio... ottimo. Quando sei anni avanti ti prendono per un mattocchio, quando diventano sei mesi cominci ad essere un figo. (Sicuro che nessuno le abbia fatto il vudù proprio per questo?)
RispondiEliminaOsservazione molto pertinente. Ci stavo articolando una diretta ieri (poi interrotta dalla telefonata di un assessore regionale che voleva presentarmi… un mio ex studente! Il territorio viene prima di voi…). Il problema del dire le cose con troppo anticipo è in parte quello che evidenzi tu (non si viene creduti), e in parte il fatto che siccome i processi storici possono essere lenti, se vedi troppo presto dove si va a finire rischi di perdere per strada parte del consenso che hai attirato (non tutti capiscono che bisogna essere un po’ persistenti…).
EliminaProfessore, le tocca il ruolo della Cassandra.
EliminaIntanto i francesi hanno il Metodo Mézières, non so se serve per i debiti.
RispondiEliminaAve Bagnai...
RispondiEliminaVorrei sottoporle una questione.. parente lasciato in ospedale, da sabato ad oggi, ovvero mercoledì.. ovviamente è stato rimandato a casa perché stava bene, ma da sabato (nel weekend i laboratori dell ospedale non vanno) abbiamo aspettato in apprensione svariati giorni... Ovviamente tenere un letto occupato costa, costa energia al personale, costa nel mantenimento del degente, costa magari liste di attesa più lunghe... Perché non si potenziano con personale o lavoro nel weekend questi benedetti laboratori di analisi? Possibile che si debbano aspettare 2/3 giorni e non 1? Quei giorni di attesa sono 2/3 volte di più il costo per una struttura
Stai attento che a forza di trovare soluzioni per tanti microproblemi va a finire che pensi la democrazia diretta online 24/7 sia la soluzione… ovviamente sulla piattaforma worldvote.org, con sede legale a Washington (Stati Uniti del mondo)
EliminaNon ho letto tutto l’intervento di Fortis, ma solo la parte da lei citata però c’è una cosa, di quella parte da lei mostrata, che mi irrita “offrendo ai mercati l’immagine di una nazione che tiene sotto controllo il debito”. La cosa che mi dà fastidio di questo modo di parlare è che presuppone che la politica si debba constantemente sottomettere al mercato al fin di risultare “credibile”. Ciò presuppone che i mercati siano sempre razionali e che il loro giudizio possa decretare il successo o il fallimento di una determinata politica economica. Non so come ragiona Fortis, ma io non mi sarei mai espresso così, poiché non attribuisco ai mercati tutta questa saggezza
RispondiEliminaSono le parole che deve dire un economista che vuole scrivere sul giornale degli uomini pratici, quelli che si sentono liberi da condizionamenti intellettuali ma sono schiavi delle idee di qualche economista defunto (cit.). In qualche modo è un biglietto di ingresso. Anche in esso v’è tuttavia un briciolo di verità. Il problema non è se i mercati siano saggi o meno: il problema è che nel quadro istituzionale attuale comandano loro, quindi meglio non cercare la rissa!
EliminaIl Prof. Marco Fortis giovanissimo ma già economista di impresa nel Gruppo Ferruzzi/Gardini in questa video intervista del compianto giornalista Purgatori conferma a pelle il ritratto che ne hai fatto in questo Post. https://youtu.be/AYwwvitnEAk?si=WZvY9DCOKYtAE5s2
RispondiElimina“Era un vero europeista!”, garantisce il compianto da chi lo compiange. Fortis invece, dopo aver annuito come di circostanza, chiarisce che Leuropa™️ gli aveva messo i bastoni fra le ruote (perché questo è il fatto), ma naturalmente dà la colpa al Paese (perché questa è l’interpretazione). Un’altra storia da aggiungere a “Sorvegliata speciale”. Comunque ne esce l’immagine di un collega molto vivo intellettualmente, che ha raggiunto obiettivi importanti e che in più ha anche fatto ricerca. Insomma, l’esatto contrario degli incapaci livorosi dediti solo all’onanismo accademico (che infatti lo attaccano).
EliminaOK consideriamo siano valide le previsioni. Anche con la storia dell'Euro non credo che per la Francia sia stato un affare. Data però la notevole influenza che questo Paese ha sui vertici UE quali saranno le contromosse? Ci saranno cambiamenti in vista nelle politiche monetarie? Oppure la Francia adotterà misure di austerità?
RispondiEliminaSono alcuni anni che ci poniamo queste domande. Grazie per esserti aggiunto. La mia previsione è che fra crisi debitoria e crisi sociale la Francia opterà per la prima. Questo perché nessun governo può permettersi di affrontare una rivolta di banlieue islamizzate come quelle francesi. Quindi, meglio lo spread che la sharia. Non ci sarà troppa austerità (nonostante le dichiarazioni di Barnier) e paradossalmente questo prolungherà l’agonia francese perché l’austerità fa crescere il rapporto debito/Pil (e quindi avvicina la crisi debitoria, accorciando l’agonia). Questo dice la razionalità economica. Poi vediamo: magari domani fanno la Fornère e gli abitanti delle banlieue saranno entusiasti!
EliminaIl mio timore è che facciano pressioni per costringere il nostro Paese ad aumentare la spesa per la difesa, aumentando le importazioni di questo settore dalla Francia. Quanto ci impegna gli 800 miliardi da destinare alla difesa comune? Potrebbero farci pressioni a suon di spread, grazie al nostro debito pubblico detenuto dalla BCE? Che garanzie abbiamo al riguardo?
EliminaScusa, su come possano finire tentativi francesi di fare pressione sul nostro debito mi sembra abbastanza eloquente l’esperienza del marzo 2020. La ricordi?
EliminaOnorevole, ne ha parlato in qualche post? Sarei curioso di conoscerla. Comunque a giudicare dall'impennata del debito pubblico non ha sortito alcun effetto, però i nostri interessi erano convergenti con quelli di molti altri paesi europei per la vicenda del Covid. In questo caso invece si avrebbero interessi contrapposti.
EliminaNon parlo di cronaca attuale qui, parlo di quello che sarà cronaca fra qualche anno. Per la cronaca ci sono loro:
Eliminahttps://tg24.sky.it/economia/2021/03/12/spread-un-anno-fa-la-gaffe-di-lagarde-da-allora-e-cambiato-tutto/amp
Quando giova alla comunicazione l'espressione diretta ed esclicità di un concetto? Probabilmente mai...o quasi! A parer mio questo dipende da come funziona la mente umana. La stessa assegna significato alle informazioni che le arrivano confrontandole con quelle che già ha. In pratica se per esempio un immagine riesce rapidamente ad associarla ad una sufficientemente simile ad una che ha già in memoria, verrà catalogata come quesl'ultima. Se una cosa invece non l'ha mai vista tendera a classificarla come il nulla. Il processo di catalogazione e di interpretazione di immagini nuove è molto oneroso in termini intellettivi, la cosa si aggrava con l'età e si tende ad evitare il più possibile. Se poi ci sono state messe immagini associate a significati "sbagliati" sarà per noi praticamente impossibile riassegnare quelli giusti. In definitiva se parliamo di cose non conosciute saremo nella maggior parte dei casi ignorati, se ci riferiamo invece a cose presumibilmente conosciute, ma assimilate in maniera distorta, verremo presi per pazzi.
RispondiEliminaQuesto e' il post perfetto che spiega l'infantilismo dei tuttosubitisti.
RispondiEliminaSì, c’è anche questa sfumatura…
EliminaCaro Alberto, sulla criticità della situazione dei Conti della Francia hai scritto, non molto tempo fa, due o tre post nei quali segnalavi la crescita lenta, ma progressiva anno dopo anno della situazione debitoria verso l'estero, frutto di anni ed anni di deficit quasi continui nelle Partite Correnti (sono di corsa e non ritrovo i post..). La situazione era dovuta al cronico deficit della bilancia commerciale di beni e servizi che il surplus dei redditi primari (dati dai dividendi degli investimenti esteri delle multinazionali francesi) non riusciva a compensare.
RispondiEliminaMi ricordo che in un commento ad uno dei post scrissi che il deficit - secondo le mie analisi originato dalla progressiva perdita di peso del settore manifatturiero francese, dato che nel complesso l'export è fatto in stragrande maggioranza di beni - avrebbe allarmato progressivamente i Mercati Finanziari, facendo crescere il tasso di interesse sugli OAT.
La cosa è puntualmente avvenuta, rafforzata anche dall'instabilità politica che è deflagrata dopo le elezioni dello scorso luglio.
Tu, ovviamente, eri stato, come sempre, un buon profeta nel segnalare la criticità della sotuazione francese e mi sembra che le analisi di Fortis non facciano altro che confermarlo.
Mi ricordo anche che nel commento al post scrissi anche che, lato investimenti finanziari, dopo luglio era giunto il momento di "giocare" contro la Francia ed a favore dell'Italia: Short OAT vs Long BTP.
Chi avesse allora intrapreso questa liena di investimento (che, si badi bene, non ha quasi niente di speculativo, ma molto di analisi fondamentale) oggi si troverebbe con un bel "gruzzoletto", dato che lo spread BTP/OAT sui titoli decennali è passato da 82 basic point di maggio 2024 a 33 b.p, di ieri: 55 bp in meno che, dati tassi di allora corrisponde a circa il 18%!.
Nel frattempo, è vero che c'è stata la variazione dei rating da parte di S&P (Francia da AA a AA-, Italia, da BBB a BBB+) che ha sicuramente contribuito, ma anche questo è frutto della situazione macro economica e politica.
Cosa aspettarsi nei prx mesi? Io scommetto sul proseguimento del trend perché, nonostante il possibile (lieve) sollievo che potrà avere l'export francese dai prodotti in ambito militare, la deindustrializzazione continua a ritmi sccelerati.
Quindi, per concludere, ancora short OAT e long BTP!