martedì 30 maggio 2023

CRMA

Questa mattina alle 12:57 ricevo un messaggio da un funzionario parlamentare. Vedo subito rosso, non per via dell'incolpevole, diligente funzionario, ma perché nel messaggio c'era una macchia rossa:


Giro il documento rosso in chat XIV, e apprendo così dai colleghi quello che avrei dovuto capire da me (se avessi avuto tempo di leggere tutto, incluso il titolo del documento sopra la macchia rossa!): ho vinto una relazione in Commissione XIV, sono diventato, a mia insaputa, relatore di questa roba qui. Un po' mortificato per la mia negligenza, ho cercato di capire come potessi essermi perso l'assegnazione di un incarico di grande interesse per me e in generale di una certa responsabilità, almeno in teoria (cioè almeno se il Parlamento italiano venisse ascoltato da qualcuno in Leuropa). Semplice! L'ultimo ufficio di presidenza si era svolto il 24:


quando noi eravamo impegnati in questa roba qui, peraltro attinente:

 

Il saggio Candiani c'era arrivato subito: "Ti sei perso l'UdP perché eri al tuo convegno e poi ci siamo dimenticati di avvertirti!" Ci sta, le cose da fare sono veramente tante. Il mio 24 maggio era così, per darvi un'idea:


(un lieve accavallamento di impegni nel primo pomeriggio). Gli altri giorni sono anche peggio. Ma si cerca comunque di tenere il filo del discorso.

Ed eccomi così alle prese con l'ennesimo ributtante acronimo (CRMA, pronuncia siaremei, Critical Raw Materials Act) generato dalla burocrazia di Babele. Il testo originale è qui, il dossier parlamentare qui. Una lettura forse affascinante per un antropologo dei tempi che verranno, certamente inquietante per un contemporaneo, soprattutto se politico.

Due cose spiccano in particolare.

Una, l'ignoranza dei traduttori leuropei, che sono effettivamente di pessima qualità, se confrontati con quelli del nostro Parlamento. L'europeese è vomitevole in originale (cioè nella lingua dell'unico Paese che finora se n'è andato, come da nota profezia), ma tradotto diventa urticante, scortica le mucose del cavo orofaringeo. Ci sono poi problemucci di cultura generale, alcuni scusabili, come confondere il tantalio con Tantalo (in effetti fra il re della Lidia e l'elemento di peso atomico 73 targato Ta come Taranto una relazione c'è, ma poteva essere partorita solo dalla mente di uno scandinavo), altri sinceramente un po' meno, come il sorprendente "comune logaritmo" di cui si parla in appendice, traduzione di "common logarithm", che in italiano si direbbe logaritmo decimale (o volgare). Fatto sta che il "comune logaritmo" degli stipendiati europei a me ha fatto subito pensare all'abbandonato carro di Asterix in Britannia (quelli si che erano traduttori)!

Poi, per carità: se uno sa di che cosa si sta parlando, si orienta.

Ma se invece uno non lo sa, molto di meno, e questo forse spiega la seconda cosa che spicca a una prima, superficiale lettura: la radicale e insanabile inconsapevolezza, o forse la rimozione freudiana, di quanto la scarsità che rende certe materie prime, tutto a un tratto, "critiche" o "strategiche", sia indotta da quella che abbiamo chiamato cesura ecologica. Questa inconsapevolezza ha due origini. Una è l'ignoranza. Dice: "come sò ste tère? Sò rare...", quindi, come dire: in alcuni casi è il lessico che ti guida a prendere la scarsità di certe risorse come un dato di natura. Ma le cose non stanno esattamente così: i lantanoidi per lo più non sono "rari", come una fugace consultazione di Wikimm... potrebbe facilmente illustrarci: iodio, mercurio, argento e oro (per dirne quattro) sono molto più rari de "e tère rare". Fatto si è che veicolare subliminalmente l'idea di una scarsità naturale aiuta, perché evita di fare i conti col fatto che quello che ci aspetta nei prossimi anni è un man-made disaster, il secondo causato dalla Leuropa. L'altra è la religione: il dogma del claimatceing non può essere messo in discussione, non è ammissibile: there is no alternative, noi tireremo dritto, è Greta che traccia il solco e la BCE che lo difende... Insomma: sempre la stessa solfa, da qualche secolo a questa parte: ma può essere utile sapere in quali nuove bottiglie ci venga venduto il vecchio vino.

Tuttavia, questa inconsapevolezza non è senza conseguenze. Una maggiore coscienza del fatto che "le tere nun sò rare" di per sé, che siamo noi a renderle tali con scelte di politica industriale concepite nell'interesse di alcuni (incluse le ex potenze coloniali, perché la cesura ecologica è anche e soprattutto neocolonialismo) e contro quello di altri, una maggiore coscienza di questo dato che spero di avervi fatto apprezzare, costringerebbe gli euroti a venire a patti col fatto che il loro delirio sta rendendo oggettivamente "rari", "critici", "scarsi" in termini economici anche elementi estremamente abbondanti in termini fisici sulla crosta terrestre, come il silicio (secondo elemento più abbondante), l'alluminio (terzo elemento più abbondante):


(qui), lo stesso ferro (che in lega col carbonio dà l'acciaio, indispensabile ad esempio per le torri eoliche). Se fate caso al ragionamento di Gianclaudio, emergono chiaramente, nella religione climatica, con annessa cesura ecologica, le stesse fallacie logiche che abbiamo visto all'opera nella religione eurista, con annessa cesura monetaria. Tutto un bello snocciolare scadenze perentorie e parametri fissi, che tanto si prestano a comporre accattivanti infografiche:


(scadenze e parametri che, per inciso, sono concepiti come una tagliola per il Sud in cui spesso rimane preso il cacciatore del Nord), ma una radicale, sbalorditiva incapacità di ragionare in modo olistico, di tenere insieme non dico tre o quattro, ma almeno due pezzi di un problema! Esempio: se passi da una fonte di energia estremamente concentrata ed efficiente come il fossile, ovviamente devi alleggerire i mezzi di trasporto, quindi passare a un metallo leggero come l'alluminio, che sarebbe sì abbondante, ma non lo è, perché la sua produzione richiede, notoriamente, grandi quantità di energia, che sono proprio quelle di cui, rinunciando al fossile, ti troverai a non disporre. Una serie di circoli viziosi, di aporie logiche, di retroazioni perverse che non possono non condurre al fallimento del progetto, in pieno isomorfismo logico con quelle scatenate dalla moneta unica (che, per dirne solo una, induceva ad indebitarsi di più i Paesi più indebitati, distorcendo al ribasso il loro costo del denaro, mentre inibiva la loro capacità di ripagare i debiti contratti, distorcendo al rialzo il loro tassi di cambio reale). Sempre sempre sempre la stessa storia: quattro nazisti chiusi nel loro bunker, che li isola dalla realtà, ma non dalla sconfitta, dettano regole, regole, regole, figlie di un'astrazione malata, di una morbosa Wille zur Macht (che oggi assume il pomposo nome di "sovranità europea"), incuranti delle vite altrui, pronti a masticare la loro capsula di cianuro piuttosto che ad ammettere di aver sbagliato.

Quanto possiamo ancora tollerare di essere "governati" in questo modo?

(...vabbè, io ci dormo sopra. Tra l'altro, domani forse non posso neanche incardinare il provvedimento perché comandato di servizio sulla trincea delle casalinghe disperate: L'Aria che tira! Sarà un interessante esperimento di bilocazione: il Paradiso può attendere, ma la santità è a portata di mano...)

22 commenti:

  1. Buongiorno Professore,
    si, questa volta non mi trattengo, Lei ha sempre confermato con i fatti, che l'impegno
    è gravoso, lo studio è fondamentale e anche questo suo intervento lo conferma.
    Mi pongo una domanda, ma quanto ci costa la carenza di tutto questo? EU, palazzi, personale, ecc. Spesso molte "chiacchiere" da parte della politica, l'impressione che l'impegno grava su pochi, forse, perchè la sanità e le pensioni fin tanto che ci sono, si possono "raschiare", ma poi?
    Grazie per i molti spunti di riflessione e buon lavoro.

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    1. Vorrei far presente che la Repubblica Italiana comunque va avanti, in tutte le sue articolazioni, compresa quella parlamentare, e che se devo occuparmi di tante cose, non devo però occuparmi di tante altre, di cui si occupano altri. L'impegno è distribuito, come in ogni aggregazione umana.

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  2. ho fatto una figura di merda con le terre rare....chiedo scusa al padrone di casa proponendomi la prossima volta di approfondire ogni mio intervento prima di scriverlo. Il mio vecchio prof di Economia Politica 1 diceva sempre: Ragazzi...voi dovete pensare quello che dite, non dire quello che pensate.

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  3. Stamperei il post e lo porterei in dote alla Merlino... hai visto mai... ;)

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    1. Avevamo da parlare di altro: della cocente sconfitta subita a Vicenza...

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  4. Ho letto il documento e non riporto i relativi passi per brevità .
    Vi è un "portare" invece di "portale" : sono uno di quelli che ha risposto a suo tempo al "portare" (er portale de Roma ?): erano un cumulo di domande a risposta scontata tipo "vuoi un panino al prosciutto o un calcio nel sedere ?".
    Poichè è un commento , commento:
    a)Ancora burocrazia "intermediativa" sostitutiva di competenze attribuite a regioni , provincie , comuni con le solite multe per chi vuole fare diverso avendo idee e competenze per poterlo fare .
    Nessuna normativa europea è compatibile con la genialità del piccolo imprenditore italiano .
    Il lavoro e la sicurezza dell'Italia e dell'Unione (intesa come popoli non come 6 famiglie tedesche con ascendenti nazisti e 2 famiglie francesi di uguale lignaggio) si difendono con una sola cosa : DAZI, DAZI , DAZI .

    b)Le "specifiche di progettazione ecocompatibile" mi fanno venire l'orticaria: sono sempre state vie utili a creare barriere all'entrata per soluzioni prive di brevetto (per quanto riguarda la produzione di energia posso fare una lista) .
    Il vero obbiettivo è il controllo della produzione dei brevetti per imporre al mercato soluzioni "certificate" e "sicure" che portano i soldi nelle tasche dei sopra citati creando artificiali barriere all'entrata .

    c)Inoltre vi sono presupposti sbagliati soprattutto nel campo dell'alta tecnologia: la guerra in Ucraina ha dimostrato che l'alta (e costosa) tecnologia (USA e UK) non funziona bene: i russi attaccano con droni iraniani realizzati con la tecnologia di un tosaerba e gli ucraini contrattaccano con droni australiani fatti di cartone .
    Ovviamente le telecamere ed i sistemi di comunicazione hanno chip ma sono di commercio a base di silicio e la drogatura di gallio non la vedo come sufficiente a fare un regolamento di tale portata .
    L'infrastruttura delle comunicazioni poi non è neanche USA come stato ma è di un solo individuo (SpaceX con Starlink) a dimostrazione che dove non ci sono regolamenti è meglio .

    d)Per quanto riguarda il litio è una scelta fra tante , le batterie al grafene sono migliori ed il carbonio non è raro .
    Sulle batterie al grafene vi è da ricordare una cosa: i cinesi hanno rubato brevetti alla ditta USA che le aveva messe sul mercato e la hanno fatta fallire .(Kilowatt Labs, Inc. , visibile solo su Linkedin , il sito è oggi giù) .

    e)Ipocrisia manifesta: si vuole evitare la dipendenza cinese per via regolamentare per consentire ai pochi menzionati prima di continuare a vendere in Cina. I DAZI sui prodotti cinesi e patti di reciprocità di bilancia dei pagamenti verso TUTTI i paesi UE sarebbe cosa equa , buona e giusta .
    Si noti che sono gli stessi che taroccando i motori diesel li proteggevano con brevetti dall'altra parte .

    f)Transizione verde: si fa con i dazi, prezzi e le tasse. Se conviene riciclare la plastica invece che comprare lamierino di ferro tutto il settore consumer si adegua e poi l'alta tecnologia va da sè .



    Conclusione:
    Vedo solo miopia, stupidità burocratica, incompetenza , assenza di visione .
    Qualcuno si ricorda la fine del Concorde in competizione col Jumbo jet ?
    La burocrazia pensa che il mercato vada in un modo e poi invece le cose vanno diversamente .
    Mi ricordo che quando Eugenio Cefis volle vendere la Dinamit Nobel (allora Montedison) di Bolzano disse "Non vi è futuro nella tecnologia del silicio" .
    Oggi avremmo ancora in funzione Olivetti , SGS Ates, Italtel , Dinamit Nobel , ecc ecc se avessimo imposto i DAZI .

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  5. "quattro nazisti chiusi nel loro bunker, che li isola dalla realtà, ma non dalla sconfitta". A est si stanno dando ancora legnate con le mazze al piombo , non avendo grandi quantità di energia la sconfitta arriverà e si farà sentire 🙂 ( spero che la batosta la sentiranno di più nei paesi a nord )

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  6. Onorevole, probabilmente lo saprà ma entrando come al solito sul sito di goofy ho avuto un messaggio "sito web bloccato a causa di reputation" non ci sono più parole....

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    1. Direi che è tutto piuttosto ovvio, ma dovresti circostanziare meglio, perché altrimenti non capisco chi mette il filtro. Lo so che oltre alla scomparsa degli sciroccati il calo di visualizzazioni dipende da politiche "attive" di censura, ma mi piacerebbe sapere da che parte vengono per ringraziare le persone giuste (diciamo che nella mia posizione posso essere efficacemente grato)...

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    2. Puoi anche scrivermi in privato: è utile sapere chi è il tuo gestore della rete (chi ti porta Internet a casa), perché spesso questi filtri sono impostati da loro, non dalla piattaforma (cioè non da Google, che è troppo nel mirino per farne una così grossa...).

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    3. E' capitato anche a me . Non era un filtro esterno ma un impostazione immessa come richiesta di autenticazione ad un sito apposito . Svuotare la cache o cambiare browser dovrebbe risolvere . Impostazioni di protezione gratuite , una specie di "parental control" .

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    4. Ah questo me lo segno non lo sapevo 🙂 mo se mi bloccano degli accessi so a chi telefonare ( ma ha delle fonti su questo? perché sicuro risponderanno " a ma noi diamo solo il servizio di comunicazione no famo altro " )

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  7. A me pare che le stesse identiche dinamiche dei quattro nazisti chiusi nel bunker siano attualmente in atto in un altro campo da gioco, che non stento a definire ben più importante, quello della guerra...
    Se ne può parlare anche di questo, o no?
    Domanda retorica ovviamente perché mi pare che purtroppo no, non se può parlare.
    Per questo sto iniziando a chiedermi se per caso non sia la politica ad essere la prosecuzione della guerra con altri mezzi, al contrario di quanto viene comunemente proposto...

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  8. Condivido tutto quanto scritto...in quanto a tollerare io non sono piu' disposto a farlo da anni ...l'osservazione "siamo noi a renderle tali con scelte di politica industriale concepite nell'interesse di alcuni (incluse le ex potenze coloniali" è corretta ma la gente non pensa ad esempio che il prezzo del petrolio dipende dalle decisioni dell'Opec... In tema di energia il libro di Torlizzi è illuminante come quello di Nicolazzi da me conosciuto personalmente in un incontro di presentazione del suo libro. Se mi posso permettere se li avete letti vorrei sapere cosa pensate di questi libri: "La guerra dei metalli rari. Il lato oscuro della transizione energetica", "Inferno digitale. Perché internet, smartphone e social network stanno distruggendo il nostro pianeta" di Pitron ed infine"L'avvocato dell'atomo" di Romano. Mi si consenta infine di uscire dal tema parlando di Intelligenza artificiale altro cavallo da battaglia dell'amichevole Europa .. consiglio il libro " Identità Cyborg" della Gulino fa molto riflettere..

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    1. Il tema non è nuovo : UGO NANNI - La battaglia mondiale per le materie prime - MILANO - Fratelli Treves Editori - 1938 , seconda edizione , pag 51 : "Il gradimento su cui si misura la potenza di una nazione ...omissis...è senza dubbio il più importante perchè spiega tutti gli altri e fornisce la chiave di volta di tutta l'architettura politica del mondo " . (Il libro non lo ho comprato io ma il nonno, io lo ho compulsato oggi e lo ho trovato interessante ) .

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  9. A questo punto sorge la domanda.
    Ma dopo la manfrina del grin, su cosa dovremo sputare sangue?
    Cosa si inventeranno?

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  10. Più che transizione energetica, io la definirei intransigenza ecoideologica.
    Comunque lo schianto del sistema economico privato dei paesi del nord che si sta prospettando (e senza il paracadute del MES, aka li sordi nostri), potrebbe (ri)portare a più miti consigli i sacerdoti Gretini.

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  11. Credo d'averlo già qui scritto tanti anni fa, mi pare, ma lo riporto ancora perché sembra calzante. A fine anni 80 ero in una nota fondazione di ricerca romana, nella quale si effettuavano esperimenti in vitro de Leuropa. Si era costretti, cioè, per stravolgimento del vecchio statuto, a sviluppare progetti di “ricerca” Leuropei insieme ad una manciata di altri istituti sparsi nelle varie remote regioni di questo sciagurato continente. Vogliamo definire la cosa: un delirio? Non è parola che neanche lontanamente s'avvicina alle millanta miglia da quella che occorrerebbe. Per questo io fui, per esperienza diretta, bruciante, ustionante, urticante, sempre intimamente, radicalmente, totalmente, assolutamente, contrario a Leuropa fin dal primo istante. Non per sempre, se può far piacere, diciamo per almeno almeno i prossimi mille anni. Come si procedeva, o si tentava di sopravvivere quando un bel mattino, a sorpresa, arrivava un documento di specifica, mettiamo dalla Finlandia? (Chissà se adesso camminano eretti?) Bene, qui si è citato l'autorevole "abbandonato carro" del fumetto di Asterix, ebbene, per chiarire la tecnica di resistenza da adottare, quando si ricevono documenti palesemente insensati, farò riferimento ad un altro episodio del famoso fumetto, precisamente contenuto nel “Le 12 fatiche di Asterix”. Tra le prove a cui il perfido Cesare sottopone i galli, la più difficile da superare, e quella in cui stanno veramente per soccombere, è quella di entrare in un ufficio ed ottenere il lasciapassare A 38, cioè di adempiere ad una “semplice formalità amministrativa”. Prima di impazzire Asterix riesce a trovare l'antidoto, che è quello di non chiedere più il lasciapassare A 38, ma di chiedere il lasciapassare A 39, come stabilito dalla nuova circolare B 65. E, naturalmente, poiché nell'ufficio nessuno conosce la circolare B 65, il sistema va in cortocircuito.
    Messo così sembra uno scherzo, ma noi allora, per sopravvivere, per non impazzire, adottavamo proprio un sistema del genere, e cioè: mandare a coloro che avevano steso il documento a cui scrupolosamente attenersi, una richiesta di chiarimento su alcuni punti. Poiché chiarire l'illogico è impossibile, questo permetteva di guadagnare almeno un paio di mesi, e reiterando il trattamento per tre o quattro volte, infine, si otteneva che il petulante desisteva. Insomma è come nel libro “Pragmatica della comunicazione umana” dove Watzlawick, riguardo alla teoria del doppio legame, dice che gli unici che riescono a sfuggire alla trappola sono gli italiani. Comunque, non credo ci sia altro mezzo più efficace di questo qui con gli altri “collaboratori” leuropei. Almeno per i prossimi 1000 anni, poi si vedrà.

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  12. A proposito di miglioramenti tecnologici e di ricerca e sviluppo.
    Un paio di giorni fa è stato pubblicato questo post: "É nata una stella: si chiama Proxima Fusion e porterà la fusione nucleare in Europa entro i prossimi sette anni".
    https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/e-nata-una-stella-si-chiama-proxima-fusion-e-portera-la-fusione-nucleare-in-europa-entro-i-prossimi-sette-anni_117230.html

    Magari gli anni di attesa non saranno solo 7 ma 17, però le possibilità di realizzare centrali elettriche a fusione nucleare sono concrete.

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    1. Aggiornamento interessante.
      L'energia elettrica griiiiiiiiiiiin, nei prossimi anni potrebbe arrivare direttamente dallo spazio.
      "Ecco il primo test riuscito di trasmissione di potenza elettrica nello spazio"
      Qui https://www.astrospace.it/2023/06/04/ecco-il-primo-test-riuscito-di-trasmissione-di-potenza-elettrica-nello-spazio/

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