domenica 10 luglio 2022

L'astrologia non è una scienza

Lo dimostra il fatto che io e Burioni siamo nati nello stesso giorno, ma a me non verrebbe mai in mente di deridere una ragazza disabile su Twitter, in assenza peraltro di qualsiasi provocazione o attacco (che comunque difficilmente scriminerebbero una condotta simile).

D'altra parte, quello che non conosceva la geografia delle aree interne lo aveva detto:


Lo cielo i vostri movimenti inizia;

non dico tutti, ma, posto ch’i’ ’l dica,

lume v'è dato a bene e a malizia,

e libero voler; che, se fatica

ne le prime battaglie col ciel dura,

poi vince tutto, se ben si notrica.


Quando perde un motivo c'è, e qui da noi credo sia sempre quello:


Ben puoi veder che la mala condotta

è la cagion che ’l mondo ha fatto reo,

e non natura che ’n voi sia corrotta.


Se posso spezzare una lancia (senza dirvi, ovviamente, dove la spezzerei), vi esorto a considerare un dato antropologico: tante sono le forze che hanno congiurato nell'instillare in questa persona dagli orizzonti culturali estremamente concentrati l'osceno delirio di onnipotenza che si è palesato nella ributtante esternazione odierna.

Possiamo citare il corteggiamento da parte del Partito Democratico (non a caso, il partito che aveva esortato a "votare la scienza", costringendomi a scrivere un post per spiegare, ex multis, che cosa la scienza fosse). Possiamo citare il servo encomio di quegli intellettuali "organici" (nel senso di compostabili, come ognuno di noi) che lo paragonavano a un moderno Galileo:


Ma soprattutto dobbiamo citare il codardo silenzio della Commissione cosiddetta antidiscriminazione, che nonostante i miei ripetuti interventi pubblici e privati in tal senso ha sempre rifiutato di porre attenzione alle reiterate incitazioni all'odio nei confronti di un "gruppo target" creato ad arte per portare la croce dei fallimenti annunciati nella gestione governativa della pandemia: i cosiddetti novax.

I fallimenti erano stati annunciati da me in aula qui:

per chi se lo fosse dimenticato.

Di simili atti di odio il nostro è stato plurime volte autore (li ha repertoriati con cura questo account Twitter), ed esattamente in quei termini che la "Commissione amore" in teoria stigmatizza (ad esempio, la deumanizzazione del gruppo target: ricordate i cosiddetti novax paragonati a sorci?). In pratica, però, la Commissione ha consentito simili prassi senza fare un fiato, giungendo anzi fino al punto di inserire nella bozza di relazione finale un passaggio che a sua volta burioneggiava, stigmatizzando la "sfiducia epistemica" della plebe, che poi sarebbe il non fidarsi delle fake news di Stato che tutti ormai riconoscono come tali (anche se nessuno sa come venir fuori da questo imbarazzo), come il famoso "non ti vaccini, ti ammali, muori" (è ormai noto a tutti ed era noto all'epoca che il vaccino non immunizza, quindi se ti vaccini ci sta benissimo che ti ammali, è da sempre stato chiaro, e quindi era chiaro all'epoca, che la letalità della malattia non è pari al 100%, quindi se ti ammali ci sta benissimo che non muori).

Questo ovviamente non significa che la strada intrapresa non avesse, nelle condizioni date all'epoca, un senso, che ho spiegato in aula citando correttamente i numeri:

ma significa che il modo in cui la si è intrapresa, comprimendo libertà fondamentali, ingiuriando e discriminando persone che meritavano come - quasi - tutte rispetto umano, giungendo a violare regolamenti europei pur di sabotare una farmacovigilanza degna di questo nome, come ho altresì spiegato in aula:

e soprattutto rifiutandosi di approfondire il tema delle terapie e della corretta gestione domiciliare dei pazienti COVID (sul quale stavamo spingendo da aprile 2021) era un modo inaccettabile e fallimentare.

E infatti ha fallito, e gli strascichi di questo fallimento ce li porteremo dietro a lungo, come una consultazione anche affrettata della stampa locale può chiarire a ognuno di noi.

De hoc satis.

Il punto che qui mi preme sottolineare è che mai e poi mai una persona minimamente attrezzata dal punto di vista culturale avrebbe trasceso fino al punto di aggredire una donna disabile se il clima culturale creato dai media, fomentato da "giovani ricercatori" come quello sopra citato, e ampiamente tollerato dalla Commissione "antidiscriminazione", non avesse sdoganato l'idea che "uccidere un novax non è un reato". Ne abbiamo parlato qui. Anche escludendo, come ormai dobbiamo escludere, che un minimo di cultura porti con sé un minimo di carità, anche ammettendo che di norma e in media, purtroppo, vale il contrario, solo un completo cretino (e il mio coetaneo certo non lo è!) potrebbe aggredire in pubblico una donna disabile, a meno che non fosse successo qualcosa che lo legittimasse a ritenere socialmente accettabile questo comportamento.

Questo "qualcosa" è chiaramente individuabile nell'approccio per "gruppi target" che la Commissione  antidiscriminazione ha propugnato e affermato nel suo documento conclusivo. Affermare questo approccio, figlio di una barbarie culturale e giuridica che ha radici in altri Paesi, meno avvezzi di noi a riflettere sui fondamenti del diritto, significa dialetticamente affermare la libertà di odio, di ingiuria, verso chi appartiene a un gruppo "non protetto", come quello dei novax in cui il nostro ha evidentemente catalogato la nostra amica. E i risultati si sono visti: nonostante degli infiniti "gruppi" in cui la persona oggetto di questo attacco poteva essere classificata due fossero "protetti" (donna e disabile), uno, nel silenzio totale della Commissione antidiscriminazione, si era affermato nel pubblico dibattito come lecito oggetto di aggressione, il che ha legittimato il mio coetaneo ad aggredire.

Ma questa volta non tutti hanno accettato di piegare il capo, e la storia non deve finire qui.

Mi riservo di spiegarvi con calma in altra sede come ci siamo arrivati, a simili risultati, e in particolare come e perché il mio tentativo, su vostra segnalazione, di rimuovere l'approccio per "gruppi target" sia fallito.

Qui concludo osservando che dietro a quanto può sembrare il comportamento estemporaneo di uno screanzato c'è in realtà una lunga strada, che da tempo stavo presidiando (diciamo, da almeno quattro anni prima che i "pandemici" si svegliassero), perché la vedevo pericolosamente lastricata di buone intenzioni.

E infatti...

31 commenti:

  1. Burioni In linea con la diplomazia dei grhuneee prussiana, fare la voce gro§a con l'elmetto a punta in parlamento europeo contro l'Ungheria per poi, rimanendo senza gas ,con cuore pesante e vocina piccola piccolina verso la russia a cercare di risolvere problemi di importazione di gas sulla "linea nord 1" ,arriverà anche per burioni una situazione simile che lo porterà a ridimensionarsi.

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    1. Eggnente, ti vuoi fare del male da solo. Io non ti capisco.

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  2. Beh cmq nessuna scienza appare scientifica se la si dai commenti della nonna.
    Per due persone nate nello stesso giorno ma in orari diversi, cambiano le case, e non è che la terza e la quarta sono le stesse...
    Poi ci sono le linee dell'arbitrio umano, nella mano, che cambiano le reazioni... Cmq qui una tesi vecchia di migliaia di anni ma nuova per i contemporanei...

    https://youtu.be/8W3hMueFn-0

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  3. Lucidissimo, come sempre, sia nella delimitazione-descrizione del "fenomeno" (cioè il fatto e il detto, nonché il malfatto) sia nella storicizzazione e contestualizzazione di tale malfatto.
    Mi scuso per l'eventuale doppio invio del commento, ma non capivo se fosse partito o no.

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  4. Non desidero parlare di Burioni, non ne vale la pena, e poi non sono un esperto di politica.
    Desidero parlare di cure domiciliari, per il Covid, argomento su cui una certa esperienza me la sono fatta (568 pazienti ad oggi, di cui solo 8 ricoverati, e solo 6 visti dalle USCAR, quindi 554 seguiti da solo e in prima persona, nonostante si dica che i medici di medicina generale siano stati assenti).
    La prima cosa da dire è che non esiste una terapia diretta al Covid ma solo alle sue complicanze, o meglio oggi qualche farmaco diretto contro il virus c'è, ma fortunatamente abbiamo scarse occasioni per usarli.
    La seconda cosa è che il Covid di oggi non è lo stesso di quello del 2020.
    Oggi il virus sembra molto più diffusivo, e di sicuro è molto più diffuso, ma sembra avere anche molta meno affinità per le vie respiratorie inferiori, e quindi da' molte meno complicanze.
    Il virus del 2020, forse anche grazie alla nostra inesperienza ha fatto molti più danni, ma probabilmente era effettivamente più aggressivo verso le vie respiratorie inferiori.
    È probabile quindi che nella prima fase della pandemia la terapia farmacologica domiciliare sia stata spesso insufficiente, mentre ora è spesso eccessiva.
    Una cosa abbiamo però imparato, che l'uso precoce degli antinfiammatori (FANS e cortisonici) si associa a un miglior decorso della malattia, e che una buona parte dei danni fatti dal virus era conseguenza più della eccessiva risposta del sistema immunitario che non della azione diretta del virus.
    È la minore affinità verso le vie respiratorie inferiori che rende le varianti attuali meno dannose, e questa minore affinità è testimoniata anche dal fatto che mentre fino all'autunno 2021 non era raro constatare riduzioni anche lievi della saturazione periferica dell'ossigeno, magari non tali da richiedere il ricovero del paziente, ma sufficienti a giustificare l'utilizzo di eparine cortisonici e antibiotici, oggi queste desaturazioni non si vedono praticamente più, e di solito sono sufficienti i FANS.
    Naturalmente il punto di vista di un medico ospedaliero, specie di reparti dedicati, è probabilmente diverso poiché lui vede i casi più gravi, quelli con le complicanze più complesse.
    Ovviamente rari casi gravi esistono infatti ancora, ma per ora ho avuto la fortuna di non averci più a che fare (dallo scorso novembre).
    Ribadisco però una cosa , cioè che il ruolo più importante nell'evoluzione della pandemia lo ha giocato la biologia evolutiva più che l'intervento dell'uomo, e che continuiamo a saperne troppo poco per fare affermazioni definitive, e la storia di questo virus non è finita e continueremo ad averci a che fare negli anni a venire, e sarà importante sviluppare strategie di convivenza che non stravolgano ulteriormente la vita della gente e che tornino a rispettare i principi costituzionali, che a mio modesto parere dai quali non avremmo mai dovuto deviare.

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    1. Chiedo a lei visto che è medico con esperienza diretta.
      Durante l'influenza del 2018 ci sono stati 7-8 milioni di casi influenzali. Per come vengono raccolti questi casi (segnalazione di medici sentinella), sono persone con una sintomatologia importante da giustificare il ricorso del medico (all'epoca una mezza giornata di febbre magari veniva ignorata dallo stesso paziente).

      In Italia in oltre due anni abbiamo avuto 19 milioni di "casi" che vanno dal positivo asintomatico al decesso.

      In mezzo ai 7-8 milioni del 2018 c'erano giovani in salute che se la sono cavata con qualche giorno di sintomi, ma anche anziani, infanti e "fragili", fortunatamente i morti sono stati molto pochi.

      Se quella stagione fosse stata gestita come nei primi mesi di pandemia (poca medicina del territorio, "tachipirina e vigile attesa"), cosa sarebbe potuto succedere?

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    2. Un paragone tra virus diversi in momenti diversi è difficilmente proponibile. Lo stesso Covid, come già detto, non è lo stesso del 2020.
      Comunque i medici in realtà non si sono mai attenuti alla direttiva tachipirina e stop nè con il covid nè con l'influenza del 2018 (le direttive erano comunque le stesse), ma hanno deciso sempre caso per caso, solo che nel 2018 la cosa non faceva notizia.

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    3. Caro Bruno, purtroppo "i medici" non esistono, come non esistono "gli economisti", "i giornalisti", o "la Germania". Ti devi rassegnare al fatto di non fare testo, e di non fare nemmeno statistica, e devi accettare il fatto che con il loro comportamento assolutamente distante da qualsiasi minimo standard professionale ed etico diversi tuoi colleghi hanno screditato la categoria cui appartieni, danneggiando in modo pericoloso e forse irreparabile non solo e non tanto la reputazione della tua professione, quando la possibilità di ristabilire un rapporto sano fra chi ha bisogno di cure e chi ha dimostrato di non essere intenzionato o capace di offrirgliele. Insomma: benvenuto nel mio mondo...

      Se vuoi qualche informazione sul tuo, non hai che da chiedere. Del resto, dopo quello che abbiamo visto della mia professione, che cosa può più stupirci? Ma non diciamo che "i medici" curavano, perché altrimenti mi costringi a dimostrarti che in molti casi non è stato così (peraltro, il diniego di cure in alcuni casi è stato pubblico e ha suscitato scandalo, e non vorrei che ci concentrassimo solo su Covid: alcuni medici si sono rifiutati di curare punto).

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    4. Non c'è nessun bisogno che mi si dimostri che molti medici abbiano avuto pessimi comportamenti, lo so benissimo.
      Del resto non c'è nessun bisogno che qualcuno dimostri che ci sono cattivi economisti e cattivi politici.
      In ogni categoria c'è del bene e c'è del male, e soprattutto parecchia mediocrità.
      C'è però una differenza essenziale però: tra i miei colleghi durante la pandemia c'è sia chi ha perso la dignità che chi ha perso la vita ( https://portale.fnomceo.it/elenco-dei-medici-caduti-nel-corso-dellepidemia-di-covid-19/ ) nelle altre categorie citate solo chi ha perso la dignità.
      La pandemia per il sistema sanitario nazionale è stata Caporetto, numerosi sono stati i disertori, ancora più numerosi gli sbandati, numerosi anche i caduti.
      Dopo Caporetto la giustificazione che dette Cadorna per la sconfitta è stata la vigliaccheria della truppa.
      La verità è che tutta l'organizzazione dell'Esercito si dimostrò inadeguata rispetto all'offensiva tedesca (non solo austriaca perchè in quella occasione gli austriaci chiesero aiuto alla Germania che aveva una migliore organizzazione bellica), e non si può pretendere che una truppa di cani sciolti costituiscano dal basso un'organizzazione, possono solo, al massimo, fare atti di eroismo per i quali non ci sarà ricompensa, e tacciamo quì sull'assenza di tutela in caso di malattia per causa di servizio del medico di medicina generale.
      Se l'esercito si è trovato disorganizzato e privo di risorse non è giusto dare la colpa alla truppa, nè all'epoca di Caporetto nè oggi.
      Detto questo, visto che la battaglia continua, me ne torno a combattere nella mia trincea mentre Lei continua a combattere nella sua, che non le invidio.
      Io sono infatti convinto che non riuscirei a sopravvivere nella sua trincea, ma sono anche convinto che stare nella mia non le piacerebbe.
      A ognuno la sua croce.

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  5. Le papesse del femminismo ovviamente zitte.
    Massima solidarietà ad Alessia.

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  6. Quella strada può tranquillamente portare qui:
    https://www.youtube.com/watch?v=dfPTaBlheGA

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  7. Non c'era bisogno di un tweet come quello per inquadrare la persona. Era già chiaro da tempo.

    Però, vedo già appelli alla Rai per rivalutarne la parteciapazioni ai programmi pubblici. La tentazione è grande e legittima, ma legittimando questa richiesta, si legittima anche l'allontanamento di chi si macchierà (o si è macchiato) di "crimini d'odio" più d'odio di altri.
    Secondo me è una deriva pericolosa, perchè si punirà l'autore del crimine d'odio di oggi (indepentemente dal fatto che ci sia simpatico o meno), lasciando inalterata la legittimazione della punizione, che è il vero problema.

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  8. Sul tema "commissione Ammore" in versione canadese, segnalo il tema del "Bill C 16", e il percorso da lì nato di Jordan Peterson.

    Un saluto

    https://en.wikipedia.org/wiki/Jordan_Peterson#Bill_C-16

    https://www.youtube.com/watch?v=kasiov0ytEc&ab_channel=TheAgendawithStevePaikin

    https://www.youtube.com/watch?v=KnIAAkSNtqo&ab_channel=JordanBPeterson

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  9. A sensazione, mi sembra quasi che la strada intrapresa avesse un senso poprio in virtù del modo in cui la si è intrapresa o che non potesse essere intrapresa se non in quel modo.

    Con l'investimento politico fatto su questi temi era inevitabile un "ci vuole più..." che evolve quindi su modi un po' "rudi".

    Lo è per le privatizzazioni, per l'Euro, per l'UE, per la sanità, lo sarà per clima: quando vedremo che tutti gli sforzi green non avranno un effetto tangibile allora in nome del "ci vuole più ..." verranno applicati gli stessi metodi.

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  10. Buongiorno Prof.!

    Sono sempre infastidito quando una persona viene derisa per il suo aspetto fisico o per qualsiasi deficit: cognitivo, culturale o derivante da posizione sociale svantaggiata. Penso che l’aggressività gratuita e la violenza verbale siano sgradevoli, dannose ed inutili. Si può criticare duramente una persona e le sue posizioni mantenendo educazione e compostezza; anzi direi che quanto più duramente si attacca una persona tanto più ci si dovrebbe sforzare di preservare una certa eleganza.
    Trovo odioso che il ministro Brunetta venga regolarmente schernito per la sua scarsa prestanza fisica o che Giuliano Ferrara venga preso di mira perché obeso. E sto parlando di due persone di cui ho una pessima opinione sia sul piano umano che professionale, e che esse stesse si caratterizzano sovente per atteggiamenti che giudico aggressivi e violenti. Ma usar toni simili ai loro per attaccarli è quanto di più sbagliato, oltre che assolutamente controproducente.

    Detto questo, ritengo tuttavia sia necessario evidenziare un altro aspetto che riguarda da vicino quanto accaduto tra Burioni ed Alessia. Un aspetto che mi sembra quasi sempre sottaciuto. Tutti gli insulti sono deprecabili, ma non tutti uguali: e non mi riferisco alla natura dell’insulto ma alla posizione dei soggetti coinvolti. Se un quisque de populo insulta l’on.Brunetta o se avviene il contrario non è la stessa cosa. Il debole che insulta il forte non è un fatto grave quanto il forte che insulta il debole. I rapporti di forza fra le due parti contano. Contano moltissimo. Chi ha una posizione di potere e prestigio ha mezzi per difendersi e una condizione personale che, generalmente, gli permette di assorbire senza troppi danni anche i peggiori insulti. Che non sono mai giustificati ma che non possono essere paragonati al dileggio del forte sul più debole. Che in quanto debole è inerme e subirà danni tanto più grandi quanto più è rilevante la disparità fra aggressore e aggredito.

    Il Prof. ha analizzato il problema fondamentale di questa vicenda: le condizioni che hanno portato al senso di onnipotenza e impunità che caratterizza iBuoniTM, che sanno di poter rimuovere qualsiasi freno inibitore fintanto che attaccano coloro che il mainstream ha deciso essere iCattiviTM. A ben vedere l’asimmetria fra iBuoniTM e iCattiviTM può esser vista come rappresentazione del sopruso del forte, che ha gli strumenti per imporre la propria agenda, verso il debole che la subisce. In questo contesto appare evidente che se un parlamentare del PD insulta un parigrado della Lega sa di farlo da una posizione di privilegio e dunque compie un gesto insopportabile.
    Trovo tuttavia che quanto ha fatto Burioni sia particolarmente odioso non solo perché egli è un uomo di potere che attacca violentemente e gratuitamente una persona normale ma perché appare evidente che egli la sovrasta sotto ogni punto di vista (per età, denaro, posizione sociale, visibilità, capacità dialettiche) e che tale divario è tale da rendere il suo comportamento qualcosa di veramente ignobile ed indice di una cattiveria che spaventa. Egli non possiede evidentemente nemmeno quel briciolo di umanità che gli permette di capire che un conto è se dileggia Salvini o Meloni, altra cosa è se se la prende con Alessia (che qualsiasi Uomo capirebbe alla prima occhiata essere una persona fragile ed infatti un vero gentiluomo come Claudio si è sempre, e subito, comportato con Alessia con particolare gentilezza).

    Il fatto che pure di fronte ad un comportamento così grave non sia arrivata alcuna critica a Burioni da parte de iBuoniTM fa risaltare chiaramente quanto anche il Prof. ha sempre sottolineato: per loro riaffermare l’impunità per chi si adegua al sistema è il messaggio più importante di tutti, più di qualsiasi ideologia o vicenda personale. Come ogni regime il messaggio più importante per i cittadini tutti è: “se fate come diciamo noi e quando lo diciamo noi non avrete nulla da temere e vivrete tranquilli, avversateci e non vi saranno limiti a ciò che vi potrà esser fatto”.

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    1. Emerge una caratteristica fondamentale de iBuoni™, ampiamente profetizzata da Pasolini: il fascismo. Qualcuno, nella ripugnante vicenda che ha visto coinvolta Alessia, si è spinto perfino a commenti di approvazione per la virostar e di disumanizzazione della vittima, a riprova che allo schifo non c'è limite. Dovremmo prenderne atto: questi sono piddonazisti.

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  11. Mi auguro solo che tutta questa esposizione mediatica non faccia del male a Alessia. Non la conosco abbastanza per capire se è una cosa che le darà più forza o la rattristerà ulteriormente. Senza assolutamente volerlo è diventata una sorta di linea del Piave delle minoranze "non target", il che può essere motivo di orgoglio ma anche afflizione. Speriamo bene.

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    1. Mi sono posto anch'io questo problema, ma direi che la risposta è qui sotto.

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    2. Io spero che Alessia abbia qualche parente o amico che sappia aiutarla in questo momento particolare. Personalmente mi sento di consigliarle di valutare se Twitter sia un posto adatto a chi ha bisogno di un certo grado di serenità. Io ho totalmente abbandonato Twitter proprio perché penso sia uno spazio in cui generalmente emerge il peggio delle persone e i toni spesso trascendono (aldilà di lodevoli eccezioni). Ovviamente non conosco Alessia e non mi permetto di fare alcuna valutazione al suo posto, preciso inoltre che il mio non è assolutamente un giudizio negativo nei confronti di quanti continuano ad usare Twitter. La mia personalissima esperienza però è che limitandomi a Blog, canali Telegram e Podcast sono più tranquillo e riesco ad approfondire meglio quanto di mio interesse. Un caro saluto a tutti.

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    3. Confermo che le dinamiche di Twitter sono particolarmente malsane ed è sempre più difficile, nonostante che io cerchi di restringere al massimo il campo, utilizzarlo per estrarre notizie minimamente utili.

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  12. grazie alberto per questo post che va letto tutti i giorni nelle scuole per consapevolezzare i giovani su questi temi e soprattutto GRAZIE per tua vicinanza e per parlato di questo tema come solo tu sai fare #combattere 🤗

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    1. Non credo sia migliore: è semplicemente una di noi, e a noi non piace fare graduatorie. Del resto, non ne avete bisogno, perché io sò io, ecc.

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    2. e bello sentirsi parte di un gruppo come il vostro 🤗

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  13. Passando dall'astrologia alla cultura filosofica Yogica, Patañjali( II Secolo A. C.) nella sua splendida opera YOGASUTRA (tradotta in italiano dal Professor Leonardo Vittorio Arena), descrive il percorso da compiere per raggiungere l'illuminazione e liberarsi dalle "impressioni (o residui) karmiche", spiegando che le conseguenze delle nostre attuali azioni (karma) possiamo pagarle nelle vite successive, reincarnandoci, o nella vita che stiamo attualmente vivendo. Nel caso del rappresentante de lascienza, se il conto gli dovesse arrivare anche suddiviso fra questa e le prossime 10 vite, credo sarebbe comunque salatissimo.
    Leggendo i SUTRA che compongono la suddetta opera, uno mi sembra molto adatto per descrivere il Dottor Professor Bury
    "L'ILLUSIONE PERCETTIVA È CONOSCENZA ERRONEA E NON SI FONDA SUGLI STRUMENTI DELLA CONOSCENZA" (Sutra 1.8).
    D'altronde Burioni fa rima con percezioni, ed anche con molte altre parole.

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  14. Mi pare che gli sviluppi della vicenda dimostrino con "evidenza empirica" (dove sono i suoi cultori?) che la "commissione amore" parlando di gruppi "target" da difendere sia servita a proclamare il principio ufficiale che esistono bersagli che si possono e devono attaccare sempre. Plasticamente orwelliano, tempismo perfetto.

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    1. Loro sono rimasti da dove erano partiti: "Uccidere un fascista non è un reato!" Questo è il loro buonismo, questa la loro "antidiscriminazione", questa la loro lotta all'odio: l'eliminazione (psico)fisica di chi catalogano come odiatore.

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  15. Mah, io mi sono, invece, letto tutto il papiello-sproloquio dell'intellettuale organico, che significa solo compostabile naturalmente. E mentre leggevo mi tornava in mente la canzone di Mina che fa: Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos'è questa robina qua, ma che bontà ma che bontà ecc, e subito dopo l'aforisma da cui evidentemente la discende, o meglio la locuzione: " confondere la m... con la cioccolata", che, con buona pace di Alda Merini, non è un privilegio delle persone colte, ma un loro vizio impudico.
    A occhio e croce, l'unico dato comune, che poteva dar fondamento al poderoso tomo, è quello d'esser nati nello stesso giorno dello stesso anno, e forse nell'astrologia pure qualche coincidenza astrale potrebbe esser trovata, ma ci vorrebbe anche l'ora di nascita, ovvero l'ascendente, mi pare che si dica.
    Comunque sia, a parte che l'esser nato nello stesso giorno dello stesso anno di Burioni è una circostanza veramente non invidiabile, e facile si finisce insieme nella lista di Accadeva oggi di raistoria e per l'eternità, continuano a venirmi in mente, per essere più eleganti della canzone che pure era di Mina però, paralleli del tipo: Gli asparagi e l'immortalità dell'anima. E con mia gran sorpresa, l'autore di cotanto senno, invece di mestamente chiuderla come Campanile: "Per concludere e terminarla con un'indagine che la mancanza di idonei risultati rende quanto mai penosa, dobbiamo dire che, da qualunque parte si esamini la questione, non c'è nulla in comune fra gli asparagi e l'immortalità dell'anima", ecco il colpo di genio dell'intellettuale organico, cioè compostabile ecc: avanti al centro contro gli opposti estremismi. Sì, una roba del genere, dopo un vaniloquio allo sfinimento!
    Dove trovare dei pomodori abbastanza grossi per poter testimoniare all'autore di questa illuminante ricerca tutta la stima e l'affetto che si possono a lui esternare? Eh non ce ne sono di abbastanza grossi nel mondo purtroppo, accidenti! Ciò non toglie, anzi mette, che farà una gran carriera, che noi gliela si auguri o che noi gli si auguri ben altro.

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