lunedì 4 luglio 2022

Meglio perdere un nemico che una buona risposta

Premessa: nonostante i medici, sono in ottima salute e fermamente intenzionato a sotterrarvi tutti. Sapete già, del resto, che preferisco ai matrimoni i funerali, perché sono più brevi e perché sono una soluzione, mentre i matrimoni sono più lunghi e spesso diventano un problema, ed è proprio di questo che volevo parlarvi: delle perdite di tempo.

Oggi dovevo recarmi, per avere un parere illustre, in una primaria struttura ospedaliera romana (la migliore, mi dicono...). Avevo chiesto all'aruspice cosa dovevo fare (recarmi alle 13:30 al decimo piano dell'ala X), e l'avevo fatto, con qualche difficoltà. Pensate, per dire, che arrivato all'ala X (non vi dico quale, per non violare la mia privacy!), prendo l'ascensore in compagnia di una signora. "Dove va"? "Al decimo". "Io al nono". "Prego". Ognuno spinge il suo pulsante, si arriva al nono: "Arrivederci!". Si chiudono le porte e l'ascensore sale? No, naturalmente, scende! Per fortuna si ferma all'ottavo. Scendo, faccio le scale a piedi. Voi direte: dieci meno otto fa due, quindi hai fatto due rampe. No, una, perché le scale finivano al nono piano! Allora chiamo un altro ascensore, constato anche lì la presenza del 10 sulla pulsantiera, e questa volta... arrivo al decimo piano!

Cose che capitano.

Mi presento all'accettazione, prendo il numeretto, e mi metto a lavorare: c'è il medico Tizio che ha avuto il mio numero dal consigliere regionale Caio e DEVE dirmi delle cose (che io so già, ma ovviamente me le farò ridire: però stasera!), c'è il relatore del goofy che quel giorno proprio non può, ma il giorno dopo sì, c'è la scadenza degli emendamenti del semplificazioni, ecc. Un'ora e mezza dopo (come passa il tempo quando ci si diverte!) si riaffaccia l'infermiera e serafica mi chiede: "Ah, ma lei deve andare dal professore?" (eh, no, a casa mi si era rotta l'aria condizionata e quindi ero salito dal tubo della grondaia al decimo piano di un torrione perso nella steppa per godermi un po' di fresco...) "Lo chiamo!" (e chiamalo). Poi riemerge e mi dice di seguirla. Io la seguo, disciplinatamente (il rispetto per il lavoro è iscritto nella nostra Costituzione, fin dall'Articolo 1, quello cui si ispira il partito di Speranza quando lascia senza stipendio i medici o permette ai piccoli kapò di radiarli dagli ordini...). La sora sposa, con grande spontaneità, mi fa: "Lo vede lì dove sta atterrando l'elisoccorso? Lei deve scendere e il professore l'aspetta lì. Adesso le spiego come arrivarci."

E comincia una lunga spiegazione.

A un certo punto, ricordandomi che avevo altro da fare, le dico: "La ringrazio molto per la spiegazione ma l'argomento non mi appassiona perché purtroppo devo tornare in Senato. Arrivederci!" Mi giro sui tacchi e me ne vado. "Ma quindi lei non va dal professore?"...

Prendo l'ascensore (in discesa è più facile che in salita, pensavo...). Squilla il telefono. Preso di sorpresa, non faccio in tempo a debagnaizzarmi, e quindi:

"Buongiorno professore! Guardi, ho capito che i medici si dividono in due: quelli che ti chiedono perché non ci hai pensato prima, e quelli che quando ci pensi prima non ti ricevono. Ora so dove incasellarla. Ci saranno altre occasioni." "Mi scusi, non mi hanno avvertito". "Non si preoccupi: tutti siamo utili, nessuno indispensabile".

(...tralascio il fatto che ultimamente avevo frequentato la primaria struttura ospedaliera romana a causa di un parente che invece purtroppo credo toccherà a me seppellire prima o poi, ma è nella logica delle cose e comunque non è nemmeno detto che finisca così, e avevo già avuto modo di apprezzare la competenza, l'educazione e l'umanità del personale non medico, soprattutto con i pazienti più fragili: hanno pienamente interiorizzato il mio motto, che, come sapete, è: arrogante con gli umili, servile coi potenti...)

Ovviamente adesso cercherò un altro fornitore di buoni consigli, esattamente come ho cercato un altro fornitore di servizi telefonici dopo che il precedente mi ha ingiunto di versargli 400 euro di fatture non pagate! Alla mia richiesta di avere qualche dettaglio, visto che erano tutte domiciliate sulla stessa carta, e quindi, non fosse che per il mio ruolo di parlamentare che in Commissione deve interessarsi di come funzionano i meravigliosi servizi di pagamenti diggitali, mi interessava capire, non c'è stata risposta. A questo punto ho fatto il bonifico (senza effettivamente sapere se dovessi farlo o meno), e l'ho mandato con una cortese lettera alla cafona che non mi aveva risposto e alla responsabile delle relazioni istituzionali della SpA, con queste parole: "Gentilissimi, non ho capito bene perché devo darvi questi 400 euro, ma leggendo i giornali intuisco che servono a voi più che a me quindi ve li do volentieri" (pija sti spicci)...

Il bacio di Bagnai.

(...poi quando salteranno vi dirò chi sono, e lo stesso vale per la primaria struttura ospedaliera...).

Vi prego di cogliere un dettaglio, il seguente: in entrambi i casi io non ho chiesto, né mai chiedo, perché non è mai stato il mio stile, un trattamento di favore. Non ce ne sarebbe motivo, anche perché ove mai mi venisse offerto non sarei in grado di valutare qual è il livello di servizi che viene offerto al comune cittadino o consumatore che sia. La riflessione è esattamente opposta: a meno che io non venga sistematicamente trattato peggio del comune cittadino (vedi alla modifica della Costituzione di cui parlavamo qualche post fa), se lo standard è questo c'è da stare freschi!

E adesso, flash forward...

Ora fa caldo, ma dicembre arriverà, quest'anno come negli infiniti futuri anni (fino a che fra 5 miliardi di anni, e anzi un pochino prima, il Sole, diventando una gigante rossa, porterà una crisi climatica che sarà impossibile attribuire alla CO2 e toglierà significato al concetto di dicembre...). A dicembre farà fresco, e non quest'anno (forse), non l'anno prossimo (magari), ma fra due? Tre? Insomma, fra n anni in Commissione Bifanze o Filancio (perché la Bilancio e la Finanze verranno fuse), nelle concitate e confuse fasi di elaborazione della legge di bilancio, arriverà l'emendamento "Salva primaria struttura ospedaliera romana", ma anche l'emendamento "Salva importante operatore telefonico".

Continuate voi, che mi aspettano sotto: ho una segreteria politica all'Aquila...

(...ovviamente tornerò a chiedervi come comportarvi: non bisogna cedere ai sentimenti! Immagino gli argomenti dei colleghi: "Ma se l'emendamento non passa dovranno tagliare il personaleeeeeh!" Bisognerà riflettere spassionatamente sul tema. Capite quanto è difficile costruire una squadra, capite quanto chi lavora per te o comunque a fianco a te può danneggiarti, capite quanto il giudizio che ci si fa delle circostanze e delle strutture dipende da una pluralità di eventi che è impossibile controllare, capite quanto è difficile attribuire correttamente le responsabilità, capite perché mi vedete sempre molto, molto, molto prudente? Comunque, a voi l'ho detta così: al medico del Senato l'ho detta in un altro modo: "Mi occuperò volentieri di quella struttura se dovessi diventare ministro della Difesa..."...)

(...sottotitolo del post: Come diventai un libberista...)

(...p.s.: non ho tempo di rileggere: se ci sono refusi potete indicarli nei commenti...)

31 commenti:

  1. Salve Prof. Ho apprezzato moltissimo i suoi ultimi articoli. Glie ne do atto con piacere.
    Per quello di oggi, però, non mi fa pena più di tanto, avendo fatto in accompagno, un paio di settimane fa, più di 10 ore di fila in un fatiscente Pronto Soccorso dell'Italia Centrale.
    E non mi è andata nemmeno tanto male, mi hanno detto.
    Se diventasse Ministro della Difesa, quindi, non dimentichi d'inserirlo fra i suoi obbiettivi di riduzione in polvere.
    Se invece restasse Senatore semplice (che comunque conta pur sempre più di me), pensi solo che anche il sistematico raddoppio dei PS sarebbe insufficiente rispetto al bisogno. Se può, se ne interessi. Riceverebbe molte benedizioni, fra le quali anche la mia.

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    1. Io conto perché ho creato una community che è ovunque. Essere un senatore mi depotenzia perché mi impedisce di dedicare tempo a voi.

      Ri-preciso che lo scopo di questo post non era assolutamente suscitare la vostra compassione per me (eventualmente per il mio parente, ma quelli sono fatti miei): io mi ci sono fatto una risata e spero di averla fatta fare anche a voi! Ormai so che se fai il bene ti torna indietro, e che questo principio è simmetrico. Il Parlamento sembra una palude, ma è un fiume, che scorre talvolta lento, come la Saona (ita ut oculis in utram partem fluat iudicare non possit), talvolta tumultuoso, ma scorre. Quindi i due emendamenti di cui ti sto parlando io so (pasolinianamente) che qualcuno li sta già scrivendo, e ci rido sopra.

      A me interessa solo che voi riflettiate e mi aiutiate a riflettere.

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  2. Purtroppo sto constatando quanto e' complicato rapportarsi con I servizi sanitari. C'e personale e di buona volonta' che cerca di aiutarti, ma una organizzazione burocratica ferraginosa, che non facilita il malato e I suoi famigliari . Una organizzazione per curare la patologia non per curare la persona. Ci vuole tanta pazienza e piu' c'e' me vorra', perche' le prospective non sono belle.

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    1. Io capisco anche il punto di vista della controparte, che ovviamente, come è naturale che sia e come fareste voi se foste al posto suo, pensa prima a salvare le proprie chiappe e poi a salvare la vita del paziente. Ne deriva, tra l'altro, la procedurizzazione e protocollizzazione di qualsiasi rapporto terapeutico, perché per il medico (che non deve necessariamente essere un cuor di leone, e mediamente è un coniglio, come le vicende relative alla legge Lorenzin hanno dimostrato) è più importante dimostrare che ha fatto tutto il necessario per salvare il paziente, piuttosto che riuscire a salvarlo.

      Del resto, lo si è visto con le note vicende sierologiche: se un paziente ci rimane, al medico, ove mai gli venga contestato l'accaduto, conviene dire di aver iniettato stricnina, perché la giustizia penale è più lenta di quella ordinistica, che in caso di bestemmia (valutazioni sull'opportunità di procedere col siero) ti uccide immediatamente, radiandoti e condannandoti alla morte civile. Sono tutte cose che sappiamo. Io ne parlo mal volentieri perché sapete qual è il mio principio metodologico: le cose prima si fanno e poi si dicono.

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  3. Lo standard è quello o peggio con rarissime isole di competenza ed efficienza. Talvolta si raggiunge anche l'ilare: ambulatorio di cardiologia al 10mo piano con ascensore "fuori servizio" (vera) . La mia personale convinzione è che non mancano i soldi , manca il manico . E parlo dal Veneto dove le cose ancora funzionano ma rispetto a 20 anni fa il degrado è evidente . Tutte le volte che entro in ospedale pubblico vedo soldi buttati dalla finestra in strutture, personale , procedure , duplicazioni , collegamenti informatici assenti e molto altro . Mi consenta un esempio: l'Ospedale di Borgo Roma è talmente vasto che la gente si perde e non trova il posto dove deve presentarsi. Proposi a persona del mio mestiere e di livello adeguato di mettere i percorsi su google map . Mi rispose che al dirigente non gli fregava nulla del problema .

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  4. Quando gli hai detto che dovevi tornare al Senato la simpatica sposa avrà pensato:" Nooooooooooooo! Ho fatto aspetta più di un'ora uno de Lakasta! Devo avvisare subito il dottore per rimediare".

    P. S. A proposito di strutture di primaria importanza da salvare, posso inoltrare domanda per il salvataggio delle Terme di Caramanico?
    Vedere (anche se dalla Lombardia) il mio paese natio che si sta lentamente spegnendo è per me molto doloroso.

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    1. ...e invece l'inevitabile epilogo di questa storia (che non posso raccontarvi) dimostra che il mio potere di influenza non deriva dall'essere casta, ma da questa community che è ovunque (quindi, ad esempio, non c'è stato alcun bisogno di segnalare, come stavo per fare, al CdA della primaria struttura ospedaliera, il cui personale infermieristico, peraltro, ha svariati decenni di esperienza nel disinteressarsi dei propri ospiti anziani, come mi raccontava Roberta ricordando un episodio occorso a sua nonna...).

      Di Caramanico so poco. Il termalismo in genere è stato ucciso dalle note decisioni moralizzatrici (qui un riassunto). In buona sostanza, se impedisci alla gente di andarci, e trasformi il termalismo in un'impresa in perdita, mentre ti riempi la bocca di prevenzione (fatta da medici che non ti ricevono finché non sei in fin di vita), green, slow, e altre awanaganate, mi sembra chiaro che o ci butti un pozzo di soldi che "non ci sono" o chiudi. Si farà il possibile, nell'attesa che il necessario si faccia da sé...

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  5. Dal numero degli ultimi post immagino che il redde rationem si avvicini.

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  6. Bagnai la prego non si limiti al disprezzo per la miseria d'animo e di intelletto altruima stimi di più se stessa quando abbassa il capo e per una fedeltà malriposta segue un partito che ha tradito prima di tutti gli elettori e di cui esponenti come Giorgetti sono andati a strisciare presso i dem americani, giocattolo di Soros - si io sono complottista cioè mi è evidente il complotto cui l'occidente è sottoposto per mano di un gruppo di potere con le sue locali massonerie bavose e minions nei media accodati - . Ho apprezzato quando nella commissione del senato sugli ebenti avversi da siero covid ha fatto le domande giuste per fare emergere il tema di crimini contro l'umanità perpetrati con ostinazione e consapevolezza.. Apprezzo le sue considerazioni da un punto di vista filosofico emotivo e satirico tanto che sarei bem felice di leggere un suo libro di aneddoti o un romanzo che prenda spunto dal suo vissuto. Detto questo ci tengo a chiederle di non considerare chi la segue un cretino: per difendere un partito che ha preso posizioni INFAMI per ingraziarsi il potere dei globalisti e per poter spartire due spicci di repovery fund lei e l'ottimo Borghi ci state dicendo che alle votazioni su decreti criminosi - lo dite voi che non li avete quasi mai votati - bisognava votarli perché tanto sarebbero passati... equiparando le richieste di portare milioni di persone in piazza a fare barricate come ai tempi d'oro dell'800 - secolo di nazioni e teste tagliate che io amo , soprattutto per la parte delle nazioni - a "farsi saltare con lacintura esplosiva in parlamento"... lo so benissimo che anche lei è consapevole dell'imbarazzante pretestuosità e inadeguatezza della similitudine. La prego di capire che lo capiamo in tanti e che sarebbe più aporezzabile un "il partito al 75% è feccia e io non sono nato per fare rivoluzioni di piazza" che fingere di non capire che i consensi sono stati totalmente buttati nel cesso perché la Lega non ha adempiuto al compito che la storia le aveva dato lapossibilità di svolgere. E come anche il buon Alexander Mercouris aveva previsto, Salvini è stato distrutyo come leader appoggiando questa fogna e se avesse scisso il partito per non entrare nel governo LUI oggi avrebbe almeno il 20% in crescita e la lega lecca terga di Soros avrebbe il 5. Io ho votato lega alla mia prima volta e anche successivamente. Avrei votato ancora lega per quello che ha fatto vedere Salvini come ministro e per la competenza degli economisti come lei nel partito ma non mi è più possibile e per quanto vorrei votare e ho votato FdI non potrò vitare neanche loro visto che si sono scoperti magicamente favorevoli a quella ripugnante criminale azione di destabilizzazione della Russia tramite la mafia Ukraina. La prego si salvi dallo squallore cui assistiamo e non si limiti a bearsi di non essere compreso dalla plebaglia incolta nella sua eroica umiltà.

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    1. In tutta onestà: come commento di esordio non è il massimo, ma sono ormai rassegnato alla generalizzata assenza di netiquette, che in questo caso imporrebbe (a tutela del commentatore) di capire dove si è (tecnicamente: lurkare) prima di parlare a razzo. Si evita così di fare la figura non del Leone, ma di Orione (per restare fra le costellazioni). In amicizia, s'intende.

      Suggerimenti per un eventuale prossimo commento: soggetto, predicato, complemento, e non avventurarsi su altezze retoriche che non si riescono a sostenere senza bombole di ossigeno...

      Nel merito, mi limito, visto che ora sono molto territoriale, a ricordare un proverbio della mia terra: "all'ultimo si contano le pecore". Per questo mi interessa sapere se devo togliermi dei pezzi: perché io all'ultimo ci voglio essere e ci sarò.

      Tanti cari auguri!

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  7. Magari un po' di congiuntivi al posto degli indicativi nell'ultimo paragrafo in corsivo

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    1. Michele caro e stimato (cit.), forse immagini una cosa di questo tipo:

      ...p.s.: non abbia tempo di rileggere: se ci siano refusi possiate indicarli nei commenti...

      Se a te suona meglio, puoi scriverla nel tuo blog. Salvo errore, tu sei veneto, giusto?

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    2. Ok: terzultimo paragrafo. Come scrive di solito è parte integrante del mio interesse

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  8. Due sanitari in famiglia le posso assicurare che viviamo nell'angoscia da tempo. Il problema degli ospedali è il problema dell'Italia: dirigenti incompetenti, mai stati sul campo che decidono come gestire come se spostassero i carroarmatini sul tavolo del Risiko!

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    1. Diciamo che esiste in questo momento nel Paese un generalizzato problema di fabbrica dei kapò: dai "presidi sceriffo" in giù è stato un diluvio di poteri troppo grandi affidati a persone troppo piccole, che, peraltro, quando si è trattato di sostenere le correlate grandi responsabilità sono venute in Parlamento a piagnucolare pretendendo di essere "scudate" in vario modo (potete immaginarvi il mio stato d'animo di fronte a queste richieste). Ovviamente bisognerà tornare sopra a parecchie decisioni. Tenete presente che il senso di questo post non è, ovviamente, quello di colpevolizzare nessuno, ma, come sempre, quello di indurre una sana riflessione sulla complessità del reale, che è fatto di tanti pezzi...

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  9. Buongiorno Professore e On,
    bel racconto di vita reale, avventura simile con le carte di credito e di debito.
    Personalmente le elenco alcune delle dissaventure in cui sono incorso nel tempo, dunque carta regolare che rimane nell'ATM, con scritta sul display di bloccarla, un paio di volte; se usate per pagamenti POS, specialmente se vi è la fila non funzionano o bisogna ripetere l'operazione più volte; carta perfettamente regolare inserita in ATM e successiva scritta "carta non riconosciuta" questo in quei momenti dove non dovrebbe succedere; pagamenti wireless che creano confusione oltrechè la necessita di proteggere la carta quando si trova nel portafoglio; pagamenti di servizi in internet per lo stesso creditore che variano spesso obbligando a rinnovare le procedure, ogni pagamemto finchè non va a termine correttamente mi tiene in uno stato di ansia e così via...
    Sono arrivato alla conclusione che per trutelare la mia salute vanno benissimo i contanti e i vecchi "vaglia postali".
    Con i miei apprezzamenti e saluti.

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  10. Negli ultimi anni ho avuto, da paziente, un rapporto piuttosto intenso con la sanità, sia pubblica che privata in convenzione SSN.
    Il rapporto di un paziente col personale sanitario è intrinsecamente MOLTO asimmetrico e il personale paramedico è quello con cui è soprattutto in contatto.
    Il personale è scarso dappertutto: nel pubblico per i tagli, nel privato per razionalità produttiva che si manifesta in varie forme a seconda delle strutture.
    Parlando di privato, in una clinica di riabilitazione basta che manchi un infermiere ed è in forse una distribuzione di medicinali, in un reparto di punta in un IRCCS ho visto persone sempre gentili - e spremute sistematicamente fino al limite.
    Parlando di pubblico le carenze - di personale, strutture e attrezzature - sono distribuite più irregolarmente e sono anche più evidenti.
    Comunque quaranta o cinquant'anni fa il rispetto verso il "debole" era decisamente INFERIORE. Credo che sia questione di una cultura che si è diffusa, certo NON di sindacati attivi e combattivi (allora lo erano).
    Ma parlando di rispetto bisognerebbe anche parlare del comportamento di pazienti e loro famigliari... ma se c'è abbondanza tutti sono meno reattivi e rabbiosi.
    "La sanità è certamente un lusso. L'alternativa è la rupe Tarpea" (cit.)

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    1. Totalmente d'accordo. Per questo (lo preciso per i niubbi) con l'emendamento "salva primaria struttura ospedaliera" non mi ci netterò le terga, quando arriverà, ma proverò a farlo passare, affinché qualcun altro se ne prenda il merito (di cui a me importa il giusto: mi basta che voi sappiate chi sono).

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  11. Bene. Ho troppe volte negli ultimi mesi ricevuto complimenti del tipo "non ho mai conosciuto un medico come lei" (balla, ma graditissima) oppure "lei è il primo che mi visita" o anche "pensavo di dovere aspettare ed invece è stato puntualissimo". Per non parlare del "quanto le devo" che, rivolto ad uno totalmente pagato e basta dal SSN dal primo istante di servizio nel lontano 1987, mi fa pensare che non sia un comportamento usuale non intascare nulla di extra. Il tutto perché consegnavo direttamente i referti, mi attardavo a fornire spiegazioni, consigliavo il paziente senza mai dire... " faccia lei" perché il consenso a un trattamento (o ad evitare un trattamento) è informato, ma chi fa il medico sei tu. Cose di questo genere. Normalissime un tempo perché le imparai da colleghi più anziani. Oltre che da mia madre, a casa, da bambino. (Buona educaziine, si chiamava). Ah, tre anni fa scrissi pure una lettera rifiutando di prestare qualsiasi servizio in "intramoenia". Chi sa che cosa vuole dire, sa anche che sono risultato decisamente strambo all'Amministrazione, che non è stata felice. Conclusioni: dopo la sospensione e poi una felice positività decembrina che mi ha regalato il tempo necessario a maturare i diritti, mi sono licenziato e vivo felice in attesa che mi paghino una pensione, che a meno di forche caudine da obblighi ulteriori cui non mi sottoporrò, arriverà verso dicembre. Posso sopravvivere fino ad allora. Perché dirle questo? Sono libero e bravissimo ai videogiochi e, nel caso le servisse al ministero alla Difesa un esperto in Droni Assassini, sono a completa disposizione, senza nessun bisogno di salario se non per un minimo sostentamento. Ho molto gradito il Suo post, che tra il serio ed il faceto illustra perfettamente la situazione nel SSN ed anche il Suo sentire. Ci leggo un "sono tornato", alla Schwarzenegger. Ma dubito che fosse mai andato via. Buona giornata. Io vado al mare.

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    1. Non sono mai andato via, e, a quanto pare, nemmeno voi. Abbiamo solo buttato via un po' di zavorra, il che, considerando il periodo che ci aspetta, non è assolutamente un male. Mi identifico pienamente nello spirito del tuo commento, sotto diversi profili: da quello delle scelte sanitarie a quello delle scelte professionali. Non siamo la maggioranza ma non siamo pochi. Sto cercando di capire se siamo abbastanza.

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  12. Data la vicenda da Lei recentemente vissuta in quel noto nosocomio romano che ho facilmente riconosciuto ne approfitto per spezzare una lancia a favore del ruolo medico che io ricopro (sono medico di medicina generale).
    Di medici di medicina generale ce n'è tanti in Italia (oltre 70.000) e le loro caratteristiche, come in ogni campo, si distribuiscono dalle migliori alle peggiori in una curva gaussiana.in cui, ovviamente sia le eccellenze che le incapacità sono presenti, ma in questo il medico di medicina generale non si distingue da qualsiasi altra professione.
    Ciò che rende il medico di medicina generale unico, è che egli non trae guadagno dal disease mongering ( https://it.wikipedia.org/wiki/Disease_mongering ) e pertanto non ha alcun interesse a mentire al paziente nè di creargli problemi.
    Anzi, la prevenzione oltre che essere un suo compito specifico è anche nel suo interesse, visto che un paziente sano gli rende tanto quanto uno malato ma lo fa lavorare molto di meno.
    Purtroppo è un ruolo poco valutato, soffocato dalla burocrazia e da una immeritata (nella maggior parte dei casi) cattiva pubblicità e che meriterebbe maggiore considerazione da parte della pubblica amministrazione, se veramente avesse intenzione di migliorare la salute pubblica.
    Insomma è un medico fuori dalle logiche di mercato, e infatti il "progresso" lo depotenzia privilegiando l'orientamento privatistico considerato, a torto come la Sua esperienza mostra; più efficiente. Ma la logica privatistica porta verso una medicina tipo quella stigmatizzata tanto tempo fa da Jules Romain ( https://it.wikipedia.org/wiki/Knock,_ovvero_il_trionfo_della_medicina ).
    Del lavoro teatrale di Romain bellissima è la versione interpretata da Alberto Lionello ( https://www.youtube.com/watch?v=WGhG9Q5Y_PE&t=606s ).
    Augurandole tutta la buona salute possibile la saluto.

    Gli eccellenti sono

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    1. Io ovviamente nomi non ne faccio perché non voglio creare problemi (quando voglio creare problemi ci riesco, ma lo faccio in silenzio: ho spiegato in una diretta come ci si regola: prima ti ammazzo e poi ti dico che ti ho ammazzato...), ma in effetti a Roma tutti capiscono di cosa stiamo parlando, perché è una realtà preceduta da un'antica fama di consolidata e diffusa tradizione di disprezzo del paziente, da cui nonostante apprezzabili sforzi non mi pare riesca a liberarsi. Diciamo che il loro business model si basa sul fatto che la malattia non è una scelta. Siccome se stai male sei costretto ad andare lì, loro se ne vanno fottendo di come ti trattano, ovviamente al netto di altisonanti "customer awanagana" e similari. Del resto, fottersene in queste condizioni è astrattamente razionale, purché si dimentichi che i pazienti li hanno gli ospedali, mentre le aziende hanno dei clienti (che hanno sempre ragione anche quando non hanno possibilità di ritorsione...).

      Il medico di medicina generale nella crisi del COVID ha brillato per una virtù rara, preziosa, e da me altamente apprezzata (anche perché io sapevo come curarmi): l'assenza (che genera pensiero). In alcuni casi è riapparso siringhinamunito con tutta una serie di dinamiche che qui evito di descrivere. Diciamo che se il discorso che fai sul "disease mongering" tiene benissimo in termini logici e astratti, non credo dovrebbe esserti difficile convenire sul fatto che in sede di pandemia questo discorso non ha minimamente tenuto in termini concreti. Il mio educated guess è che i medici di medicina generale (ovviamente con le debite eccezioni, fra cui i presenti) pagheranno per i lunghi anni a venire le scelte fatte in questo periodo, e le pagheranno a diversi livelli: come discredito gettato sul loro lavoro, come aggravio del lavoro negli anni a venire, ecc. Ne risulterà purtroppo rafforzata la dinamica che descrivi, cioè quella che mira al loro smantellamento, ma la colpa non sarà stata (solo) del sistema, ma anche degli individui.

      Questa è l'idea che mi sono fatto in base a tante testimonianze, e, credimi: io ho più "pazienti" di te. Lo pongo a paradigma di tante dinamiche di smantellamento di diritti e di servizi pubblici che nei lunghi anni passati abbiamo analizzato in questo blog, forse trascurando il ruolo dell'uomo e delle sue scelte.

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    2. Sto cercando di capire se uno degli scopi del DM 77/2022 è quello di smantellare il ruolo del medico di medicina generale.
      A mio avviso, un effetto questo regolamento lo avrà: farà aumentare l'entropia dell'universo sanità.

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    3. Le scelte fatte dalla medicina generale sono state scelte individuali e non di categoria.
      Molti si sono immolati sul lavoro (tra i medici morti per Covid quelli di medicina generale sono la maggioranza assoluta) molti hanno disertato (e sono loro a dare l'immagine) la maggioranza si è barcamenata sommersa da una burocrazia asfissiante.
      A discolpa dei disertori c'è da dire che il supporto dato dal Sistema Sanitario Regionale è stato praticamente nullo.
      Nei primi mesi del 2020 è stata Caporetto. Mancavano i mezzi di protezione individuale, neppure su amazon si trovavano le mascherine e a riceverne dalla ASL meglio non parlarne, mancavano direttive e punti di riferimento, e telefonare ai numeri della ASL era totalmente tempo perso.
      Per fortuna quì a Roma in quei mesi abbiamo avuto pochissimi casi e l'indice Rt della prima variante era "solo" 2,5.
      Poi sono venute le USCAR e le vaccinazioni. Alle prime i medici di medicina generale hanno partecipato su base volontaria, alle seconde avrebbero voluto partecipare, ma i vaccini ci venivano dati con il contagocce, perchè non bastavano per gli HUB, e non raramente le poche dosi che ti avevano promesso non ti venivano consegnate impedendo quel minimo di programmazione necessario per un vaccino che scadeva a tempi brevissimi una volta scongelato.
      Si, siamo stati un'armata di sbandati senza direttive e senza mezzi (e aggiungo senza il fisico, visto che per la stragrande maggioranza siamo ultrasessanteni) ma non è stata una scelta.
      Eppure, grazie soprattutto alla dea bendata, sono ancora qui, dopo 560 casi su 1545 pazienti di cui 362 da novembre 2021 ad oggi. Tra questi solo 8 ricoveri e un solo decesso, tutti prima di novembre 2021.
      I pazienti non ricoverati sono stati gestiti anche e soprattutto grazie alle tecnologie informatiche, e il contatto con i pazienti è stato costante e quotidiano, e aggiungo senza orario. Anche ora che sono in ferie e pago un sostituto, continuo a rispondere al cellulare, a WA e alle Mail.
      E' una categoria su cui è facile gettare fango, anche grazie a quelli che si sono sottratti ai loro doveri, ma è letteralmente "sparare sulla croce rossa" visto che è una categoria del tutto priva di una struttura organizzativa.
      Aggiungo poi che non è che gli altri servizi territoriali abbiano brillato. La maggioranza dei poliambulatori ASL è stata praticamente chiusa nel 2020 e anche oggi cercare un accertmento strumentale o una consulenza specialistica è una chimera presso la struttura pubblica.
      Che l'assistenza territoriale vada rivista non c'è dubbio, ma sicuramente ciò avverrà seguendo i classici criteri privatistici che finora hanno creato più problemi di quelli che hanno risolto, e che hanno permesso alla sanità privata convenzionata (spesso con etichetta confessionale) di fagocitare il Servizio Sanitario, e questo non sarà un bene.
      L'unica cosa è che io lo vedrò da paziente piuttosto che da medico, visto che il tempo che manca al mio pensionamento non è ormai così lontano.

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    4. L'assistenza territoriale da rivedere ha già un nome: DM 77/2022, regolamento di attuazione del PNRR in sanità.
      Da domani 7 luglio entra in vigore e le regioni hanno sei mesi di tempo per implementarlo.

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    5. Niutro sinceramente scarse aspettative rispetto al DM 77/2022, il quale, in parte, non fa che chiamare "Case di Comunità" quelle che nei precedenti progetti venivano chiamate "Case della Salute" e che nella loro realizzazione pratica, almeno quì a Roma, sono risultate essere niente di più che poliambulatori della ASL.
      Una vera ed efficace riforma richiede grandi investimenti che nella logica dell'avanzo primario semplicemente non esistono.

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  13. So che l'argomento è OT, però questa che vi giro mi sembra una notizia interessante...
    https://www.money.it/schadenfreude-tonfo-tedesco-nord-italia

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  14. Data la pioggia di post dell'ultimo periodo, rispondo in considerevole ritardo a questo. Di solito leggo in silenzio e rimugino.
    Parliamo di sanità pubblica: io sono bresciano e il nostro nosocomio, gli Ospedali Civili, sono sempre stati (storicamente) un'eccellenza sanitaria nazionale.
    Dalla famigerata primavera del 2020 sono cambiate alcune cose, in genere l'umore di chi ci lavora, la sgarbatezza si è diffusa, ove prima era rara. Le tempistiche sono lunghe, lo sono sempre state, qui ci viene mezza Italia a curarsi e a fare esami specialistici, ma nel 2022, date le sospensioni dal servizio, la situazione è sicuramente peggiorata.
    Porto ad esempio un aneddoto, che al plurale non fa dati, ma che mi ha colpito: malauguratamente mia madre ha dovuto subire un intervento per un melanoma, a seguito di un controllo periodico dei nei, al quale pochi mesi dopo se ne è aggiunto un altro in un punto diverso del corpo. La procedura standard, mi è parso di capire è la seguente:
    - 1 si accorgono che c'è qualcosa che non va
    - 2 tolgono il neo nel giro di una settimana
    - 3 dopo 15 gg lavorativi, quindi tre settimane, hanno il responso del laboratorio
    - 4 effettuano un secondo intervento più in profondità
    - 5 richiedono un'ecografia per verificare se il male si è diffuso fino ai linfonodi
    - 6 se il punto 5 da risposta positiva, è prevista una nuova serie di interventi

    Noi siamo al 5, ecografia prevista tra poche ore. Il punto è che l'ospedale ha richiesto questo esame entro 72 ore, ma non ha previsto di effettuarlo internamente! Indi per cui, primo passo (step in awanaganese) è stato trovare un posto che la effettuasse. 8 giorni il più rapido (a 300 euro) nonostante ci abbiano detto (i privati) che l'ospedale pubblico avrebbe dovuto ottemperare tramite un fantomatico ufficio RUA, che non risulta esistere.

    Attendiamo gli 8 giorni e preparariamo i soldi, perché se non si spendono per la salute...
    Forse non siamo più così in alto nella classifica delle eccellenze e ci può stare, dopo 20 anni di PD, Monti, e Leuropa che tagliano, è già buono che esista ancora un ospedale, ma è possibile che nel 2022 ci si debba ancora destreggiare con suprema maestria tra telefonate, siti web e prenotazioni fantasma, più ricette ospedaliere da rifare presso il medico di famiglia perché o la si usa entro 72 ore o non vale più?

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