lunedì 14 aprile 2014

Post communio

(...sarebbe coi flauti, ma vedi sotto...)



Prima lettera
hcl dignus est intrare ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Un'Europa senza euro":

Grazie di tutto, all'Autore, relatori e a tutto il magnifico staff di A/S.

Intanto sull'EIAR, canale 2, Sabato, ore 20.30 son riusciti a citare il convegno oscurando e "silenziando" A/S, Bagnai e relatori... han presentato il tutto come se fosse stato organizzato da Lega, Fratelli di Taglia e Alleanza Nazionale... dando alla fine, ovviamente, col bilancino truccato anche le tesi del PUDE, Sciolta Civica, lancia in resta... immediatamente dopo il servizio sui Blue Block e gli scontri di Via Veneto :D insomma... un bell'indottrinamento subliminale... senza nessuna vergogna, e bravo Marcello Masi.
ecco il link per rivedere il servizio truccato, dal minuto 10:26.

Proprio uno sporchissimo giochino...
Da subissare di mail di protesta, io l'ho appena fatto.



Seconda lettera
La giornata di sabato (che ho potuto seguire in parte) sarà stata anche emarginata dai media italiani (per quello che valgono), ma non è affatto sfuggita a Eurointelligence!


…che conta sicuramente più del TG2, almeno per gli addetti ai lavori :)

Complimenti!


Terza lettera
Dear Sir,

I see that you reports the news of Bolkestein speaking against the euro, saying that there are no much details and that it is surprising that the conference takes place in Italy.

Please allow me to be of some help.

In fact, there are a lot of details, including the full streaming of the conference (that was for 12 hours on top of the Twitter trends in Italy) on the website of the association that organised it:

1) here in English: http://www.asimmetrie.org/quali-scenari-per-leuropa-e-leuro/?la=en
2) here in Italian (with Youtube videos): http://www.asimmetrie.org/news/uneuropa-senza-euro-costi-e-benefici-per-famiglie-e-imprese-nelle-proposte-di-economisti-e-politici-europei/

The conference was attended by about 500 people, there were two candidates at the European elections among the speakers (Hans-Olaf Henkel for Afd and Claudio Borghi for the Northern League), economists from 7 countries (Poland, Greece, Italy, Germany, France, United Kingdom, Spain). The conference was followed by a roundtable attended by prominent Italian leaders, and preceded by the projection of a movie on the Greek crisis realised by some followers of my blog:

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/04/09/documentari-esce-grecia-piu-grande-successo-delleuro/273789/

It should come as no surprise that this conference occurs in Italy. My book on "Il tramonto dell'euro" sold some 20.000 copies, my blog had more than 8.000.000 contacts in two years, and through my association asimmetrie and my presence in the media I was able, along with my friend Claudio Borghi and a very few others, to establish a fact-based debate in Italy. Sooner or later this will occur also elswhere, or, in case it does not, people will take this issue seriously in my country.

And believe me (not Mario Draghi): it will be enough!

Thank you for giving some visibility to my effort.

Yours sincerely.

Alberto Bagnai

P.s.: l'antidiplomatico is one of my 12000 followers on twitter and one of the 2800 registered readers of my blog, the most attended blog on economics in Italy. These are non completely negligible signals.



Conclusioni
Tutti a dire: "Non ti arrabbiare, non essere deluso...". Deluso io? E di cosa!?

Ragazzi, abbiamo condiviso tante esperienze e tante emozioni. Dopo la condivisione, la comunione, chi ha un minimo di fede si sente così:





So do I. Lasciate che i politici e i giornalisti italiani continuino a dare prova della propria irrilevanza. Finora siamo sempre saliti di livello, così è stato sabato, e così continueremo a fare. Nessuno di noi è abbattuto semplicemente perché ognuno di noi sa che esserlo, quand'anche ve ne fossero i motivi (che non ci sono), sarebbe tradire la memoria di tanti nostri fratelli che di questa crisi deliberata sono stati vittime.

Siamo tutti usciti da lì rafforzati nella nostra volontà di resistere, e resisteremo.

Grazie a tutti per la presenza attenta e partecipe, che ha stupito tutti (soprattutto i politici, sottilmente inquieti nel percepire la vostra consapevolezza), e per il sostegno morale e materiale.

E ora, avanti!




(...per sentire Zipoli fatto con l'organo vi toccherà venire a S. Barbara dei Librari a Roma. Domani concordo la data con l'organista titolare, che è una mia amica, e che, inopinatamente, si è scoperto essere non completamente soddisfatta - per dirla alla Pisani-Ferry - dei sensibili progressi di civiltà che l'euro ci ha consentito di fare. Stasera le mando copia con dedica, sono sicuro che le farà piacere. Zipoli ve lo condisco con Alessandro Scarlatti, Girolamo Frescobaldi e Bernardo Pasquini. Musica romana a Roma. Sì, noi euristi siamo per l'autarchia, lo sapete. Su come questi autori, nessuno dei quali era romano di nascita, siano riusciti ad arrivare a Roma in un periodo nel quale non si viaggiava perché non c'era l'euro aleggia tuttora un mistero che gli storici della musica, stranamente, non hanno ancora risolto...) 

Post scriptum delle 22:54: naturalmente un pensiero va anche ai nostri amici giornalisti, il cui fronte, come ormai avrete constatato, non è più così tanto compatto. Ad alcuni di essi dedichiamo questo tiento:


È un tiento pieno di "falsas", come certi servizi di certi telegiornali, ma è anche pieno di serenità, come noi. Perché a me m'ha detto mi' cuggino: "Donec ponam Tg2"...

55 commenti:

  1. Il servizio del TG2 è tra il demenziale e il vergognoso: anyway è nella linea del "divide et impera" dell'Italia, viene presentato un mondo incomprensibile e inaccessibile ai comuni mortali in cui solo i Politici hanno le chiavi (di casa!), e non si ha altra possibilità se non affidarsi completamente a loro col cappello in mano, sperando che ci proteggano in questo mondo terribile dove tutti (gli altri) sono cattivi. Anche il m5s è sulla stessa linea (politici onnipotenti colpa loro).

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  2. A Genova un economista a suonare l'organo in Cattedrale lo abbiamo già avuto. Se vuoi, invoco il precedente.
    (Per il resto: un grazie quasi superfluo)

    ag

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  3. ah..ma allora non sei affatto stanco nonostante quello che hai combinato. chissà che mi pensavo, povero Bagnai distrutto dalla fatica
    GRANDE

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  4. Sinceramente non mi è mai passato per l'anticamera del cervello che lei potesse essere deluso o arrabbiato per sabato. Anzi, l'immaginavo felice orgoglioso e soddisfatto.

    Al massimo infastidito per alcuni commenti postumi e per i soliti furrboni, ma vabbè, ormai c'avrà fatto il callo.

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  5. Riflettevo sul fatto che su internet
    c'era un certo evento dove, tra i relatori,
    figurava un emerito della Oxford (sarà abbastanza accreditata, come università?)e tanti altri che l'economia l'hanno frequentata ai massimi livelli.

    In TV, la sera dopo, in un certo programma, c'era un altro emerito, ma di altro tipo, che scriveva sulla lavagna: salari reali = W/P, senza specificare che P erano i prezzi dei prodotti nazionali e non esteri (così passa il giochino svalutazione=inflazione)

    Nel primo caso ero contento di capire cose che, tre anni fa, non sarei riuscito a seguire, nella maniera più assoluta.

    Nel secondo, invece, pensavo che stavo meglio quando non capivo un cazzo, perché è durissima da sopportare. È dura per me, non oso immaginare per lei.

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  6. Sì ma si entro cor filetto de baccalà che fai...me cacci?

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    1. ...è regolare! Aspetta un attimo, suono alle 18:30 e poi se n'annamo tutti a fa' 'na tavolata dar filettaro. Se ti rompi i coglioni puoi anche aspettare seduto sugli scalini co' 'na biretta, a me piace suonare, se mi ascolti mi fai un favore, se non mi ascolti me ne fai due, un po' come regola, non so se ci avevi fatto caso...

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  7. Egr. Prof. Bagnai,
    Le rinnovo i miei più sentiti ringraziamenti per la sua meritoria opera di divulgazione del problema euro.
    Sbirciando un minuto fa sul sito del Giornale ho letto che il Sig. Bolkenstein ha ammesso che l'unica via di uscita per l'Europa è l'uscita dall'Euro.
    L'unica cosa che posso sperare, confortato dalla lettura quotidiana di questo blog, è che il momento dell'uscita arrivi presto!
    Voglia gradire i miei più sentiti e calorosi saluti.
    Luca

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  8. Sono cosi terrorizzati da aver creati degli spot televisivi a favore dell'EUROpa...
    Talmente terrorizzati che Napolitano ci ha dovuto spiegare che seppure vincessero i partiti NO-EURO non potremmo fare nulla per uscire!

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    1. Il che conferma che la rottura è imminente... se fosse vera la boldrinata che non si può uscire dall'euro, con relativo millenarismo sulle conseguenze dell'uscita, nessuno si affannerebbe reiteratamente a dichiarare che non è possibile.
      Nessuno dichiara in continuazione che il cielo è blu o che i calzini coprono i piedi.

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  9. Lo sai, Alberto, che io e un mio caro amico già normalista abbiamo studiato la nascita e il significato di αυτάρκεια nel mondo greco? Abbiamo concluso che nasce in ambiente imperialista (Atene) e che significa essere così potenti e provvisti di mezzi da poter bastare a se stessi in pace e in guerra. Solo successivamente assume la connotazione di autosufficienza come limitazione dei busogni personali (per es Democrito se la memoria non mi tradisce). Come vedi, altro che Mussolini, Pericle all'apice dello sforzo di potenza.

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    1. @Celso
      Di solito mi piace molto quello che scrivi/ve, e questa volta ancora di più.
      C'è almeno una pubblicazione, non in tedesco, che tratti l'argomento delineato?
      Invece, per una richiesta bibliografica più generica, che farei per pigrizia, vado prima a compulsare cataloghi di biblioteche e poi, se sei/è d'accordo,
      ti/la riconsulterei non a breve.
      Grazie.

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  10. Professore ero anche io sabato alla conferenza e voglio innanzitutto farle i complimenti per l'enorme lavoro che sta portando avanti. Solo due parole su di me: sono uno studente di giurisprudenza che segue il suo blog, purtroppo da poco( pochi mesi) e che sta leggendo con attenzione il suo libro, direi studiando diligentemente, memore della massima di confucio "studiate come se non doveste raggiungere la conoscenza, come se temeste di perderla".
    Detto questo credo anche io che non dobbiamo preoccuparci della mancata copertura dell'evento da parte delle televisioni, ma questo non esclude che non ci sia da ragionarci un pò su. Mentre ero sabato all'Auditorium (insieme alla mia ragazza "povera donna" obbligata da me a partecipare) mi chiedevo cosa spingesse me e cosi tante altre persone a seguire con tanta attenzione gli interventi dei vari economisti. La risposta che mi sono dato ,e che si ricollega al suo post, è essenzialmente questa: Se avessimo una corretta informazione non avremmo bisogno di essere esperti di qualsivoglia materia. Quel che intendo dire è che, come lei ha ampiamente dimostrato, i dati esistono e sono corretti, ma non ci vengono comunicati; ad esempio che l'euro fosse una costruzione monetaria errata era palese per tanti e illuminati economisti, che il surplus strutturale della Germania sia foriero di squilibri è documentato dal F.M.I. e cosi via.Tuttavia tali risultanze economiche non vengono comunicate al grande pubblico da coloro (anzitutto i giornalisti economici) che dovrebbero farlo di mestiere. Sarà stupido dirlo ma se il sistema dell'informazione funzionasse correttamente sarebbe compito di giornali e televisioni ricercare leggere interpretare e divulgare i dati economici, permettendo al grande pubblico il formarsi di una opinione corretta. Naturalmente ciò non avviene e costringe persone non esperte della materia ( vedi me!! ) a saltare l'intermediario dell'informazone per arrivare direttamente alla fonte.
    Tuttavia non è detto che questo sia totalmente un male; alla lunga il fatto che l'informazione non funzioni comporta una più approfondita conoscenza e una maggiore partecipazione della società, anche se ciò richiede fatica e impegno e difficilmente raggiunge dimensioni maggioritarie tra la popolazione.
    Detto questo la saluto e la ringrazio ancora, sperando di non subire l'ira degli Dei ( e la Sua ) per aver scritto qualche sciocchezza.

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  11. Un forse inutile GRAZIE per sabato e per tutto il resto. La forza che sentivo nell'aria sabato raramente l'ho sentita , forza che come ha detto giustamente Claudio Borghi si chiama: forza degli argomenti. L'emozione davanti al video dei 101 l'ho provata in poche occasioni.. E nonostante tutto c'è ottimismo nell'aria c'è voglia di giustizia c'è consapevolezza..

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  12. Dopo lo spot elettorale di Re Giorgio ieri sera da Fazio e il post di oggi sul blog di Grillo, ho deciso di votare Salvini. Non me ne voglia se le sue parole non mi avevano ancora convinto.

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    1. L'euro è riuscito in imprese impossibili...
      ...perfino far votare LegaNORD ad un MERIDIONALE come me!

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    2. @Bruno
      Stavo per inserire il collegamento allo stesso post, ma ho visto che l'avevi già fatto tu.
      Il mio disprezzo per il guitto de xena data di tempi della pubblicità dello Yomo, ma ora vedo proprio che sta compiendo una covert operation da Contractor della Blackwater (ora Academi) , confermando, ogni giorno di più di far parte della più fedele servitù al Sistema (assieme al capocameriere, il John Lennon de noantri), ma io lo dissi sin dal primo momento.
      Purtroppo, l'ortottero medio è dotato di una teca cranica senza contenuto (quando va bene) perchè, cioè, unovaleuno, cioè, la tua è un'opinione, cioè nun me so'ancora fatto 'n opinione e mme devo informa', famo er gruppo dde studio e invitiamo n'amico che ffa er secondo anno a Tor Vergata, ma noi rispettamo tutte l'opinioni e ppoi però, semo circoncisi perchè ppo' dovemo fa' autoformazzione.

      Coglioni dilettanti da prendere a bastonate finchè nun se spezza er bastone

      Tra la spocchia delle stolte fighette piddine (l'eurine), la prepotente inconsistenza del giostraio e la stupidità di questi ottusi bambocci, v'è veramente da provare orrore per il nuovo che avanza

      Salvini in questo contesto è un gigante (tra l'altro ha anche candidato Francesca Donato, come auspicavo)

      Poi, nella vita c'è anche il suicidio e nella storia c'è stato anche Eraclito, ma il menu dei tempi questo offre

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  13. Professore ero anche io sabato alla conferenza e voglio innanzitutto farle i complimenti per l'enorme lavoro che sta portando avanti. Solo due parole su di me: sono uno studente di giurisprudenza che segue il suo blog, purtroppo da poco( pochi mesi) e che sta leggendo con attenzione il suo libro, direi studiando diligentemente, memore della massima di confucio "studiate come se non doveste raggiungere la conoscenza, come se temeste di perderla".
    Detto questo credo anche io che non dobbiamo preoccuparci della mancata copertura dell'evento da parte delle televisioni, ma questo non esclude che non ci sia da ragionarci un pò su. Mentre ero sabato all'Auditorium (insieme alla mia ragazza "povera donna" obbligata da me a partecipare) mi chiedevo cosa spingesse me e cosi tante altre persone a seguire con tanta attenzione gli interventi dei vari economisti. La risposta che mi sono dato ,e che si ricollega al suo post, è essenzialmente questa: Se avessimo una corretta informazione non avremmo bisogno di essere esperti di qualsivoglia materia. Quel che intendo dire è che, come lei ha ampiamente dimostrato, i dati esistono e sono corretti, ma non ci vengono comunicati; ad esempio che l'euro fosse una costruzione monetaria errata era palese per tanti e illuminati economisti, che il surplus strutturale della Germania sia foriero di squilibri è documentato dal F.M.I. e cosi via.Tuttavia tali risultanze economiche non vengono comunicate al grande pubblico da coloro (anzitutto i giornalisti economici) che dovrebbero farlo di mestiere. Sarà stupido dirlo ma se il sistema dell'informazione funzionasse correttamente sarebbe compito di giornali e televisioni ricercare leggere interpretare e divulgare i dati economici, permettendo al grande pubblico il formarsi di una opinione corretta. Naturalmente ciò non avviene e costringe persone non esperte della materia ( vedi me!! ) a saltare l'intermediario dell'informazone per arrivare direttamente alla fonte.
    Tuttavia non è detto che questo sia totalmente un male; alla lunga il fatto che l'informazione non funzioni comporta una più approfondita conoscenza e una maggiore partecipazione della società, anche se ciò richiede fatica e impegno e difficilmente raggiunge dimensioni maggioritarie tra la popolazione.
    Detto questo la saluto e la ringrazio ancora, sperando di non subire l'ira degli Dei ( e la Sua ) per aver scritto qualche sciocchezza.

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    1. Io penso che la cattiva informazione abbia sì un ruolo, ma non è la sola colpevole. Vedi, quasi per tutti, l'economia è un po' come la medicina, diventa interessante solo quando ci si ammala. Quando si è in salute non si consulta il medico, così come quando l'economia tira, le teorie degli economisti sono tutte buone, oltre ad interessare solo gli addetti.

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    2. hai ragione. ma il mio voleva essere un ragionamento più ampio sullo stato dell'informazione, valevole per qualsiasi altro campo.
      cmq è strano ma anche a me stamattina avendo visto il post di Brera sul blog di Grillo mi è venuta voglia di votare Lega, ma solo per un attimo però. credo che non dobbiamo scordarci che il partito di Salvini non ha mai fatto mancare l'appoggio ai vari governi Berlusconi responsabili come il pd dell'attuale stato delle cose

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Vedi, Francesco, il Pd, che avrei votato ancora nel 2011 ci fossero state le elezioni, DICE che fa gli interessi dei lavoratori e invece NO.
      Mi pare un fatto notevole su cui riflettere non per "diventare" quelli che non si vuole; ma per non limitarsi a prendere le distanze "in interiore homine", nel profondo della coscienza e - aggiungo - nel pieno della ratio e del "sentire", ora c'è la possibilità di un voto davvero costruttivo e propositivo, ora un rappresentante su cui puntare c'è.
      Pensa solo che, se mai, voti Claudio Borghi Aquilini: ti pare poco? Ti pare un voto sprecato o ambiguo?
      Personalmente, fino al momento in cui ho saputo della candidatura di Borghi solo assistendo da casa ai lavori di Roma, il mio candidato era una candidata decisa e chiara sul tema che, credo, consideriamo centrale e decisivo, Marine Le Pen, che non si è improvvisata come si presenta e che da anni studia. C'era pure la gratificazione di votare una donna-con-le palle - femministe superficiali e femministi secredenti, tacete con me, oppure parlate - la critica "indignata" per il linguaggio sarà sempre meglio dell'euro che non lascia né parlare né vivere -, intanto non rispondo.
      Insomma, con pronta riconversione voto l'antieuro e italiano Borghi, a cui posso perdonare di non essere una donna, in quanto "nessuno è perfetto", secondo il finale memorabile del film memorabile "A qualcuno piace caldo", inteso come jazz.

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    5. innanzitutto non ho mai pensato di votare PD, neanche per sbaglio.
      in secondo luogo credo che il tema euro sia di fondamentale importanza per decidere chi votare, soprattutto perchè si tratta di elezioni europee, tuttavia non può essere il solo metro di giudizio; se una forza fascista come il front national è contro la moneta unica non è solo per questo degna di essere votata, questo per quanto mi riguarda vale anche per la lega, per il pdl( nel caso in cui domani assumesse una posizione contraria all'euro) e per qualsiasi altro partito.

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  14. Gesù e i dodici fessi che gli andavano dietro, di cui il 91,66% in buona fede, non avevano bisogno di Tv.

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    1. Anche quello del restante 8,33% era in buona fede, accettando che il suo nome e ricordo fossero coperti d'infamia per l'eternità perché si potessero compiere le Scritture e il Figlio dell'Uomo rinascesse. Spesso la Voluntas Dei appare alquanto oscura...

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  15. E' vero; ogni volta troviamo più gente, relatori più brillanti ed autorevoli, una migliore organizzazione.

    Un pizzico di delusione soltanto, questa mattina, ascoltando Radio Capital:

    per Massimo Rocca, di ritorno dal week end, dopo il convegno di sabato, la notizia della giornata era Paolo Bonaiuti che abbandona Forza Italia per passare a NCD.

    E pensare che, da adolescente, sognavo di poter fare il giornalista . . . .

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    1. Vedi? Ho fatto bene a dare "the benza paper" a Libero anziché al miliardario svizzero...

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  16. Da parecchio tempo, il Minculpop si è scatenato, predisponendo tutta la sua potenza di fuoco.

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    1. Vero, ma poi mi chiedo i fogni ( in questo caso la propaganda ), aiutano a pagare le bollette e i debiti ed a mangiare? Fino a quando potranno dire str....te?

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  17. Complimenti per il grandissimo evento. Di livello assoluto. Provo a fare qualche riflessione sintetica. L'idea di gawronsky di presentare un paper sulle modalità di uscita e cosa fare per limitare i danni, mi sembra una buona idear penso che anche se sono emerse diverse teorie sulle modalità di uscita, ognuna andrebbe valutata con i suoi risvolti , anche minuziosi (il diavolo e' nel dettaglio). Comprendo che sia una cosa molto complessa e che necessità di un certo investimento.

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  18. Professore, vederla suonare ed ascoltare la musica che esegue mi mette di buon umore e mi allieta l'animo nell'intimità. Credevo che una gestualità piena e compartecipata all'esecuzione fosse prerogativa di Glenn Gould o (se non mi scarica addosso la sua M60...) di Keith Jarrett (lo so, non ho una grande cultura musicale...). Preferisco che i detrattori la chiamino "quel clavicembalista": ignorano del tutto quel che perdono, e ancora non lo meritano. Per loro valgono le parole con cui il domenicano Eckhart, difendendosi al processo istituito dall'autorità ecclesiastica su alcuni suoi punti dottrinali di sublime metafisica, definì i suoi stessi accusatori: rudes, imperiti, tardi.

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  19. Ho appena finito di vedere i video su youtube! Prof lei me fá' morì! A parte il fatto che l'edilizia veneta é morta, che forse non avró mai i soldi per una casa, che quando la povera anima che mi sopporta finirá l'universitá perchè il settore sanitario sará distrutto dai tagli, ecco al di lá di tutto questo ringrazio l'€. Senza di esso e di questo progetto criminale non avrei mai visti il video di claudio messora (e per questo per me sará santo nei secoli dei secoli), non avrei conosciuto borghi,rinaldi,galloni, luciano b.caracciolo, diego fusaro, tutti quelli che su twitter o qui sul blog mi hanno fatto sentire meno solo. Non avrei visto l' espressione sulla faccia di un mio amico quando aveva appena finito di leggere il suo libro e quella espressione era la sua, la mia, quella raccontata da mario giordano. Insomma sarei molto piú povero dentro. Grazie infinite a lei e a tutti quelli che la aiutano.

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  20. Risposte
    1. O porca paletta! Ma sono i flauti dell'organo, no? Zipoli vuole che questo pezzo non sia suonato col principale, insomma. Non il principale nel senso "un attimo che je chiamo er principale", il principale in questo senso. Ma a Pastrufazio suonate ancora la siringa?

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    2. Ecco, ma io un chennepenza ce l'ho: io non riesco a ravvisare il secolo che separa i ricercare di Willaert e quelli di Frescobaldi. Così dicendo, amo tutti e due, e ho suonato il secondo lunghissimamente. Eppure non riesco a non pensare che - eccetto che per i presenti - molto del rilievo del nostro ferrarese (il più romano ferrarese che fusse) non sia almeno in parte un elemento della tradizione culturale. Ovviamente la Bergamasca dei Fiori Musicali, lo stilo fantastico delle Toccate, sono una sorta di passaggio obbligato per chi ha studiato organo in italia, è questo che voglio dire, e nei conservatori si dà e riceve l'imprinting. Ed esistono casi di segno contrario: non so se a Roma, ma al Verdi Smetana è "l'innominabile", in un eterno e continuo sfottò da parte dei docenti (d'accordo, ma).

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    3. Preferisco il timballo, seguito da un cornetto... :-)))))

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    4. Anvedi aò. Nun se finisce mai de imparà. È vero però che suono la siringa, per incantare pecore e capre nell'atmosfera arcadica della mia baita (anzi, della mia cazzo di baita). Ma non doveva venire dalle nostre parti, piuttosto? Come si quantificava quel "(milanesi) modicum"? O era un sogno della mia mente alterata dal rimorso (ho pur sempre macchiato la mia giovinezza volantinando per Prodi, nessuna Goofynomics potrà più redimermi fino in fondo). E mi hanno pure rubato la bici, ieri, meno male che lei ci ha rassicurati sull'aumento della benza... fosse stato per Plateroti mi sarei già suicidata (noooooo... la monetina maledetta c'entra co' la benza, puro? Nun ce posso crede). Buona giornata, prof.

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    5. Non male, anche se eterodosso (del resto il preludio della suite in sol minore è correntemente eseguito all'organo, e in tal caso fondi da 8' d'obbligo). Sarebbe carino sentire i flauti (8' e 4'?) di Santa Barbara

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    6. Sai che non so se ci sono i flauti da 4'? È un organo molto piccolo, l'ultima volta l'avrò suonato una cosa come sette anni fa (a spanna). Se sei di Roma scirvi che lo andiamo a vedere insieme. Dopo chiamo "er principale" dell'organo (che è una principale...).

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    7. No, non sono di Roma, ma grazie comunque dell'invito! Se capiti dalle parti Pisa-Livorno c'e' un positivo del 700 ben restaurato in una chiesetta romanica del contado (credo sia stato costruito da un ragazzo di bottega di Azzolino della Ciaja) che sarebbe perfetto per il tuo repertorio.

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    8. OT(?) Il Postcommunio l'ho ascoltato per la prima volta sull'organo a canne di legno di cipresso (nemmeno una in metallo, tutte costruite in legno di cipresso, dalla prima all'ultima) situato nella chiesa di Santa Maria della Grazie a Montepulciano (SI)... prof, se ne ha la possibilità vada a vedere lo strumento (e possibilmente lo suoni), è un qualcosa di fantastico. È stato costruito alla fine del XVI secolo da una squadra di organari toscani che, pare, fosse famosa addirittura in tutta EUROPA.

      Strano ma vero, non c'era l'euro...

      Maggiori informazioni qui: http://www.suonare.it/DettaglioRicerca.php?IdNews=2280

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    9. @Patrick: mi sa che non sei un lettore molto assiduo di questo blog.

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    10. Mannaggia prof, si era già parlato sul blog dell'organo di Montepulciano? Nel caso mi scuso ma mi è proprio sfuggito, e questo è ancora più grave visto che sono un lettore patologico, altro che assiduo, del blog.

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    11. Ho digitato Montepulciano nella ricerca e ho trovato questo post http://goofynomics.blogspot.it/2014/03/rast-4.html che tra l'altro è recentissimo.

      Questo certifica il mio attuale grado di rincoglionimento.
      Forse sono i postumi di 10 anni di Ballarò tutti i martedi sera, prima di approdare qui e disintossicarmi.

      Chiedo venia e consiglio comunque agli astanti appassionati di musica con la M maiuscola e/o organo di far visita alla suddetta chiesa, se ne hanno la possibilità.

      Ho saputo che purtroppo don Mario ci ha lasciato...

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  21. Non male, il professore che suona Zipoli. Io, invece, che sono un semplice, quando devo resettare i neuroni ascolto questa:

    https://www.youtube.com/watch?v=l9YifpJPQUI

    Mica pizza e fichi.

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  22. Come al solito ha perfettamente ragione... e da quel poco che ho studiato circa l'uso "scientifico" dei media ( l'EIAR con "Radio Rurale" è stata antesignana e fondamentale pedina per la formazione del consenso nell'Italia tardo imperiale dei treni che arrivavano immancabilmente in orario ) non avrei dovuto aver dubbi a riguardo. Quel che m'ha indignato è però l' assoluta presunzione con cui, nella pienezza ormai dell'era dell'informazione digitale, queste persone operano... Adoperano una tecnica ormai obsoleta di "rappresentazione" della realtà... nel fiorire quotidiano di reality truccati che la "gggente" immediatamente percepisce come tali... Non son più padroni, culturalmente parlando, dei nuovi medium e non si vergognano minimamente di nasconderlo. Com'è possibile cianciare per ore e ore di social media, comunicazione digitale e potenzialità della rete e poi costruire "servizietti" come quelli di sabato?

    A che serve er canòne a gente come Masi? A piscià li pali della luce al momento della passeggiata? :D

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  23. Anni fa non sarei riuscito a trovare un termine di contatto con Veneziani... potenza del PUDE! :D

    http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/leuropa-cultura-non-quella-della-finanza/

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  24. Mi complimento per i contributi musicali, meriterò il suo biasimo, ma purtroppo le mie inclinazioni vanno dal rock al blues al silenzio, ascoltandola mi rendo conto di essere un barbaro, in quanto esponente di una cultura musicale regredita. Capisco la sua posizione sulla musica "moderna" solamente perché ascolto brani e autori ormai antichi rispetto alle nuove tendenze "elettroniche" ancora più barbare!!
    La morale? I musicisti classici devono essere "maestri", bluesman e rockers , non dico solfeggio, ma la musica la devono conoscere, gli attuali performers al massimo devono stare attenti al tempo.. ovviamente il tutto in 4/4!

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  25. Complimenti per la sensibilità musicale... Sarà mai che anche in Italia piano piano scendiamo dagli alberi?

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  26. Sulla copertura mediatica preferisco stendere un velo pietoso, ma d'altronde non mi aspettavo niente di più. Ero presente sabato e voglio ringraziare il prof e tutti gli ospiti (anche chi, come Puglisi, ha coraggiosamente esposto un punto di vista diverso che non credo abbia convinto nessuno, anche perché non basato su dati). La giornata di sabato mi ha dato una scarica di energia, mi ha confermato (anche se non ce n'era bisogno) di essere dalla parte del giusto, mi ha fatto capire che ciò che aspettiamo e per cui siamo qui prima o poi accadrà, è solo questione di tempo, e ciò mi farà essere in futuro nello stesso tempo spietato nel confutare le tante boiate che si sentono in giro e indulgente con chi le dice, perché consapevole che ciò che accadrà non dipenderà né da me né da loro. I momenti più belli della giornata di sabato, oltre al meraviglioso e super-ironico intervento del prof sulla benzina, sono stati l'intervento di Foa (chi avrebbe mai detto solo due anni fa che un giorno avrei apprezzato persone che scrivono sul Giornale?) e ovviamente il bellissimo documentario sulla Grecia, che vale più di milioni di parole.

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  27. Sono stato presente sabato e le faccio innanzitutto i complimenti per la conferenza. Bella, interessante e seria. Sono però rimasto stupito di una cosa. Mi sono laureato a Roma Tre presso la facoltà di Economia, la Federico Caffé. Ho conosciuto un po' tutti i professori e so che aria tira all'interno. La facoltà passa a ragione per essere "de sinistra". Qui esiste una vera e propria venerazione per Piero Sraffa. E' così che molti filosofi dell'economia politica ritengono che "er capitalismo" è sbajato perché in Produzione di merci a mezzo di merci si afferma che"per determinare il saggio del profitto r occorre conoscere la quantità data di capitale, K. A partire da una funzione di produzione Y = f(K,L), noto K, si può calcolare r come ΔY/ΔK, cioè come prodotto marginale del capitale. Ma normalmente K è un insieme di merci eterogenee, che dovrebbero essere misurate in termini di valore. La risoluzione di questo problema di misura è possibile solo se il saggio di profitto r è già noto: si viene così a ragionare in circolo". Questo chiude per loro il capitolo, portandoli a cestinare il sistema senza analisi interne che possano consentire un'azione concreta e dare strumenti ai politici.
    Ma accanto ad essi, ci sono personalità che si sono spese in studi più attuali, arrivando a scrivere con lei un testo contro l'austerity. Ora mi chiedo: dove sono? Cosa aspettano a dare un contributo? A cosa servono gli economisti, se in un momento come questo, dove l'economia ha assorbito la totalità del dibattito politico, non esprimono delle idee in materia? E non si dica che è solo vigliaccheria, perché lei ha spianato la strada mettendoci la faccia. Basterebbe accodarsi al treno e dare man forte. Cosa fanno codesti signori mi chiedo? Sono ancora iscritto alla newsletter della facoltà, e mi arrivano inviti per conferenze su temi quali "Il mercato del lavoro senza il lavoro", lectio magistralis di Tiziano Treu. C'è qualcosa che mi sfugge...nessuno che si sogni di parlare dell'euro, delle sue problematiche. No, al massimo si affronta la questione come fosse esclusiva della microeconomia o del mercato del lavoro. Con personaggi che raccontano come i giuristi debbano rassegnarsi al futuro, composto da globalizzazione, euro, Cina (!). Per essi sono dei fatti stilizzati, delle variabili esogene imprevedibili, come l'invasione dei marziani od una tempesta di cavallette. Cambiare certe dinamiche? Impossibile! Concludendo: Questi signori dove sono, cosa li spinge a non contribuire, a rimanere in sordina nelle aule universitarie a discutere delle contraddizioni del capitalismo?
    Un affettuoso saluto,
    Mirko

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    1. Il conformismo e la vigliaccheria. Si può essere conformisti sraffianamente o solowianamente, ma l'avverbio conta meno della forma mentis. Li laverà la pioggia, e io ho deciso di non piangere. Tu?

      (porelli, hanno anche un altro problema: essere sorpassati a sinistra da uno che non ha fatto "il percorso", che non ha frequentato certi tinelli intellettuali, deve essere stato uno shock. Certo, ora dovrebbero stare sotto questa cappella, purtroppo, come si diceva in caserma. Ma tanto je tocca, ci staranno volens nolens. E allora non sarebbe meglio smettere di lordare il mondo con le loro menzogne opportunistiche e cialtrone? Evidentemente no...).

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    2. Beh, io qualche lacrima l'ho versata, se non altro visti i mesi passati a studiare la teoria del valore e della distribuzione, da Smith a Sraffa, tra esami di economia politica e di storia del pensiero economico!
      Molti di quei prof li vidi co - autori del libricino di cui le dicevo "Oltre l'austerity", ma temo abbiano partecipato perché rientranti nella categoria di quelli che "meno austerity più europa". Ecco cosa diceva uno dei suoi co-autori un anno fa: "penso che l’euro sia ancora una opportunità per l’Italia e che gli errori di gestione delle politiche dell’Unione che si sono registrati fino a questo momento non pregiudichino la possibilità di un drastico cambio di rotta. Dentro l’euro facciamo parte di un’economia vasta e integrata, pochissimo dipendente dall’esterno e in grado di produrre internamente quasi tutto ciò di cui ha bisogno. Ricordando la storia dello sviluppo italiano del dopoguerra, dobbiamo considerare quanto pressante sia stato il vincolo estero e quanto spesso ci abbia costretto a rallentare o abbia causato squilibri nella crescita. Far parte di un’area che potrebbe non avere il problema del vincolo estero è un indubbio vantaggio. Certo, a due condizioni: che la Banca Centrale Europea sia messa in grado di fare il suo mestiere di garante dei debiti pubblici nazionali, e che le politiche dell’Unione subiscano una decisa virata in direzione dell’espansione del prodotto e dell’occupazione. Le politiche europee non andrebbero subite, ma negoziate". Porti pazienza professore, è la virtù dei forti. Uno sbatter di sandali e avanti ancora.

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