martedì 22 aprile 2014

Per voi...

...che ve lo meritate, il ricordo di una volta che rimasi bloccato a Parigi dalla neve, quando c'era ancora Zonin. Un po' di bellezza in una giornata nella quale abbiamo dovuto segnare tanti nomi sul taccuino. Tempus mutationis advenit!

(domattina su Libero il contrattacco...)


62 commenti:

  1. Dalle mie parti si dice liscio e busso, termini tipici in una accesa disputa a briscola e tresette. L'importante è avere le carte giuste del mazzo e qui le carte non mancano di sicuro.

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  2. L'Italia dopo il bombardamento dell'euro? O: uno Zonin tira l'altro?

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    1. Entrambi: Elena davanti alle rovine di Troia, di Gustave Moreau.

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  3. sospiro di sollievo: http://dissiblog.canalblog.com/archives/2014/04/22/29713652.html

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  4. E' perché 'sto M(ag)ister me piglia...

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  5. Non ci resta che piangere….

    La EC ha pubblicato il 1st Quarter Report 2014, che si distingue per una insostenibile (vista la situazione) inadeguatezza e mediocrita’ di analisi .

    http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/qr_euro_area/2014/pdf/qrea1_en.pdf

    Interessanti comunque le conferme di quanto esposto in questo blog dal Prof..

    Pag. 7 (Ovvero dopo la moneta unica - 1996 - altro che convergenza economica….)
    “The pace of total factor productivity (TFP) convergence in the euro area slowed down in the mid-1990s.”
    “The pace of euro area income per capita convergence has slowed since the mid-1990s.”

    Pag. 8 (La scoperta dell’acqua calda, ovvero se non e’ zuppa e’ pan bagnato: se dal 1996 e’ iniziata la non convergenza dei Paesi dell’Eurozona, se da allora i redditi medi pro-capite della periferia si sono allontanati da quelli del centro, vuoi vedere che dipende proprio dal fatto che vi erano differenze strutturali al momento della creazione dell’Eurozona? Che strano…)
    “this section shows that most industries in the euro area catching-up economies exhibited poor TFP performance during the pre-crisis decade, leading to a divergence with the rest of the euro area in several sectors. The persistence of this weakness, as well as its broadsectoral representation, suggests that the weak TFP performance is at least partly structural in nature.”

    Pag. 12 (Ovvero abbassa gli stipendi, precarizza il lavoro, abbassa le tasse alle grandi corporations e la produttivita’ migliorera’ senz’altro. Che menti…. Utilizzano pure il modello di crescita endogena per giustificare la lotta di classe contro i salariati.)
    “In brief: this section presents panel regression results based on an endogenous growth model. The findings show that TFP growth over 1994-2007 was mainly driven by the convergence and spillover channel as well as spending for innovation activities. For euro area catching-up countries, policy measures that reduce employment protection legislation, lower corporate tax rates and improve government effectiveness seem to have the most beneficial impact on TFP growth.”

    Pag. 26 (Ovvero niente illusioni, anche loro conoscono bene la curva di Phillips e sanno che l’elevatissima disoccupazione e’ strutturale e di lungo periodo.)
    “Estimates point to a recent rise in the NAWRU (non-cyclical part of unemployment), suggesting that post-crisis unemployment increases are to some extent persistent.”

    Pag. 34 (Che meravigliosa ricetta, tagli agli stipendi degli statali, che produrrano tagli agli stipendi dei privati e le esportazioni faranno il resto….)
    “The evidence provided here indicates that, if the government wage bill is inflated, for example due to unjustified wage premia, limiting public wage growth would spill over into the private export sector reducing labour costs and helping boost competitiveness and employment in the sector. Whilst structural reforms including skill upgrading in manufacturing are an important and necessary ingredient for achieving non-reversible gains in competitiveness, the adjustment of competitiveness through fiscal policy remains a complementary tool to deliver sustained external rebalancing.”

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  6. qui l'articolo del prof su Libero di oggi. Ammirevole la moderazione con cui il maestro definisce "pancia" la parte del corpo a cui si rivolgono gli agit-prop euristi...

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    1. @Marco S
      Purtroppo il link non è attivo, ti spiacerebbe riprovare?
      Ho dato uno sguardo su libero online ma non ho trovato l'articolo. Grazie

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    2. Riprovo mettendo direttamente il link:

      http://www.pressdisplay.com/pressdisplay/it/viewer.aspx

      (p.s.: l'ho trovato in un tweet ritwittato dal prof, a questo proposito vi segnalo che è possibile seguire il prof su twitter anche senza avere un account di twitter... come pure Claudio Borghi e gli altri economisti no-euro)

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  7. Crystal clear il suo articolo di oggi su Libero, prof. Per me è sempre un vero piacere, specialmente quando mi addentro in territorio ostile (quello delle materie che non padroneggio, peraltro molte) leggere qualcosa che scorre, si capisce a fondo, è internamente coerente e non crea più dubbi di quelli che toglie.
    Ho doverosamente letto anche quello di fianco (anche per dimostrare ai miei amici e parenti ansiosi di salvarmi dal populismoantieuro che tutelo la par condicio delle letture e mi informo a tutto campo), ma francamente invece, saranno sicuramente i miei noti limiti, non ci ho capito molto, inciampando e ruzzolando, in particolare, su frasi come "la disintermediazione pubblica della ricchezza non è un modo per accettare un destino di povertà, ma per riprendersi una vocazione allo splendore" o "non hanno più un racconto pubblico dell'avvenire, ma solo una coniugazione al futuro del passato" (come lei sa, in carenza di strumenti adeguati sui contenuti, finisce che mi lascio colpevolmente influenzare dallo stile).
    Dopo un po' di riletture, comunque, mi è sembrato di cogliere che sotto tanto splendore ci sia il solito discorso che dobbiamo taglia' 'a spesa pubbblica (ma solo quella improduttiva, naturalmente!) e che l'eurone ci imbalsama e ci inuma qui, sì, ma in cambio ci è necessario (imbalsamati, inumati e sopravvalutati) per andarcene a penetrare per il mondo (un po' quello che, se capissero, dovrebbero invidiarci in Corea del Sud, insomma, ma quegli ingenuotti sono convinti di poter arrivare chissà dove con il loro wonnuzzo...).
    Ma, ripeto, sono sicuramente tutti limiti miei, se fatico tanto a capire: magari sarò vittima di una qualche scorciatoia cognitiva, per cui anche l'aspetto comico dei tanti anti-euro, per esempio, sarà strano, ma non l'ho mai colto.

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  8. E' incredibile (vado in OT) come lo spot sulla musica europea visto in tv assomigli a tante sue considerazioni fatte nel blog sui musicisti europei dei secoli scorsi che si spostavano nelle varie città d'Europa. Profe, l'hanno plagiata, devono aver mandato una talpa in Gufy. Insomma, più Europa, più musica...

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  9. Letto articolo e ammirata Sua consueta razionalità, scienza e amore per la realtà di chi vive e soffre in questo Paese.

    Articolo "limitrofo" completamente delirante e offensivo, con divisione del mondo fra "spacciatori" e "drogati" [de filigrana!], e ubriacatura di retorica in puro stile renziano: "riprendersi la vocazione per lo splendore...", "vaporizzare la paura del ceto medio...", con il fogno 2.0 che sarebbero i nuovi modi per il ceto medio di arricchirsi (una specie di Las Vegas planetaria..., ai danni di chi? degli abitanti del pianeta Kepler-186F?).

    Anche un'unica cellula nervosa (cerebrale) sa da chi andare e a chi credere, per rispetto della Natura...

    PS
    Per fortuna, gli abitanti di Kepler-186F, se ci stanno osservando, ci stanno vedendo all'epoca del Rinascimento...
    Se potemo ancora sarvà 'a riputaZZione.

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  10. Prove tecniche di "redde rationem"? http://www.ilmattino.it/CASERTA/maddaloni-mensa-scolastica-negata-ai-bambini-amp-laquo-morosi-amp-raquo-le-mamme-occupano-il-comune/notizie/647734.shtml

    p.s. qualcuno se ha un po' di tempo potrebbe trovare un filmato, che purtroppo non trovo, di Omnibus su La7 di qualche anno fa in cui il dott. Zucconi strilla in faccia a Francesco Storace più di una volta "LA GRECIA NON MERITA SOLIDARIETA'! LA GRECIA NON MERITA SOLIDARIETA'!" Potrebbe servirci per completare al meglio il documentario dei 101 dalmata. Grazie.

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  11. Ottima articolessa. Peccato che giaccia sulla medesima pagina di un articolo umoristico che c'entra poco con l'economia, dal titolo "Abbandonare l'euro pretesto per indebitarsi di più".
    L'articolista, quello comico, non si rende conto che è proprio l'euro a favorire il maggior indebitamento fissando il tasso di cambio, contraddicendosi fin dal titolo.

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  12. A proposito di articoli umoristici. Il premiato duo A&G sostiene, sul Corriere di oggi, che i Paesi dell'eurozona incontrano difficoltà ad uscire dalla crisi perché CI SIAMO DIMENTICATI O QUASI DELLE BANCHE.
    Stanno scherzando, vero?

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    1. Per nulla, insegnano e spiegano. Ad esempio chi sono i loro sponsor.
      Anche se noi, che facciamo la scuola serale, lo sapevamo già.

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  13. Da non perdere anche l'ultimo post del blog sul Fatto quotidiano, dove il prof, crystal clear come sempre, a un certo punto attinge addirittura al linguaggio dell'esortazione profetica ("Ravvedetevi"). E ricorregge il Corrierone, ricordando anche la terribile verità che la menzogna è levatrice della violenza.
    E io, poveretta, che per tenere a bada parenti e amici che mi devono salvare dal populismoantieuro mi sono ridotta a comperare e ostentare l'ultimo libro di Bini Smaghi... per dimostrare che ascolto altre campane.
    ("Arrovesciate nella stoltezza e nell'impudicizia, esibivano alternativamente i batocchi, come pistilli pazzi, pesi, o per la fame del povero la inanità incaparbita della cervice: e la ruota, a fianco ogniduna, intricava il disegno: ed erano i convòlvoli del Bronzo Enorme, cui arrovesciasse bufera di demenza. Ebbre di suono altalenarono un pezzo ad evacuare la gloria: gloria! gloria! di cui eran satolle: a spandere in ogni campo quella annunciazione clamorosa, d'un po' di puchero. E di chiquoréa tritata, condita con l'olio di linosa.")

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  14. Sabato scorso su radio24 ho sentito il prof Siniscalco (già ministro "tecnico" di B.) spiegare la crescente richiesta di titoli di stato dei PIIGS da parte di investitori esteri, con la ormai certezza "Che l'€ non si rompe!". Alle preoccupazioni del giornalista, riguardo all' esito delle elezioni europee, Siniscalco con tranquillità stimava che un affermazione dei no€ tra il 25-30% non muterebbe la tendenza sulla domanda dei titoli dei PIIGS perchè appunto TUTTI hanno capito che l'€ non si rompe.
    Sarà..ma io da quella sera non ho più smesso di pensare all'ERF.
    Se insistono sul "NON si rompe" vuol dire che manca poco alla fine di questa follia, ma anche che l'ERF servirà di fatto a garantire i creditori esteri dalla svalutazione. Ragion percui sono tornati a riempirsi di titoli di stato dei PIIGS.
    L'unico scenario che Siniscalco ha ammesso essere catastrofico è quello di una gigantesca vittoria elettorale dei no€: credo che in quel caso non potrebbero far partire l'ERF.
    Spero proprio di essermi sbagliato.

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  15. Qualcuno ha notato come negli ultimi giorni i media mainstream si sono ammorbiditi nei confronti del m5s? Ovviamente non è a caso ma non riesco a spiegarmi il perchè

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    1. Perchè servono a togliere voti ai "no euro".

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    2. penso che le percentuali che danno il PD a 10 punti più in alto consiglino di non esagerare a 'martirizzare' , a questo punto conviene ai politi classici, con una svolta e lo scappellamento a 180° ,far apparire insigni politici anche i 5S, così suggerendo all'opinione comune il concetto di 'normali politici' , diventano parte comune della massa e come tale percepiti , direi una mossa psicologica da manuale di manipolazione delle masse e penso possa anche funzionare . D'altra parte se anche Grillo se ne accorgesse , l'unica contromossa che potrebbe prendere è aumentare i toni , ma non può farlo indefinitivamente o spaventa le masse . Insomma hanno in mano un'arma sola , la PAURA e la usano , a volte in modo goffo a volte in modo più subdolo , ma penso che sia solo dovuto a chi è diretto il messaggio così da coprire un po' tutti .
      ps. sarei contento di sbagliarmi su tutto

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    3. Esatto. La povera base ortottera vive in un format del quale si crede autrice, ma è spettatore non pagante: pagheremo noi!

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    4. Per quanto mi riguarda i "no euro" toglieranno voti ai 5s

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    5. Sarà anche a causa del loro programma che fa letteralmente l'effetto del gas esilaranteoltre a quello già detto.Una risata li seppellirà?

      P.S. Mi sono divertito a tagliare e cucire.Non riesco a non ridere anche se la cosa è molto seria.

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  16. Domani, festa della liberazione, il mio Comune propone un'iniziativa con tanto di manifesto e invito su FB:
    "25 APRILE 2014 - 69° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
    Il 25 aprile del 1945 l’Italia venne liberata dal fascismo e divenne una nazione libera, democratica e dignitosa. Il sacrificio di molte donne e di molti uomini, che lottarono per ideali di giustizia, di democrazia e di libertà, non deve essere dimenticato.
    Ore 10.00: deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti.
    La cittadinanza è invitata a partecipare"


    Ovviamente io che non so stare al mio posto mi sono sentito in DOVERE di rispondere:

    "Il 25 aprile del 1945 l’Italia venne liberata dal fascismo e divenne una nazione LIBERA, DEMOCRATICA E DIGNITOSA...."

    2014 - disoccupazione al 13%
    - aumento della povertà e diseguaglianza sociale
    - aumento età pensionabile
    - diminuzione diritti dei lavoratori e aumento precariato
    - minore tutele, tagli alla sanità, alla sicurezza, ai servizi
    - dismissione patrimonio pubblico
    - politiche economiche e sociali IMPOSTE da organi extra Nazionali
    ......

    Cosa c'è di dignitoso e di DEMOCRATICO in tutto ciò?

    "Il sacrificio di molte donne e di molti uomini.....non deve essere dimenticato"

    Questi uomini e donne a quest'ora si staranno rivoltando nella tomba a causa del progetto criminale attuato e chiamato EURO! Un giorno ricorderemo il sacrificio di molti uomini e donne, imprenditori, operai, artigiani che si sono sacrificati, non ce l'hanno fatta e si sono tolti la vita a causa delle politiche di austerità imposte da Bruxelles (Berlino!)

    2014 - "La nuova RESISTENZA!"


    PS di questo passo mi toccherà espatriare? speriamo di festeggiare una nuova "Liberazione" il 25 maggio!

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    1. @Vincenzo
      Ti stringo la mano!

      ******
      Palinsesto:
      25 aprile - Liberazione
      1° maggio - Festa del Lavoro
      25 maggio - Elezioni Europee

      ed ecco il canto che deve segnare il "nuovo inizio"...

      Vogliamo vivere e respirare!

      ******
      Rossini, "Guglielmo Tell" (Finale): Coro della Libertà

      Tutto cangia il ciel si abbella,
      l'aria è pura e il dì raggiante,
      la natura è lieta anch'ella,
      può allo sguardo un solo istante
      or nuovo mondo rivelar!
      E ogni cuor pe'l santo evento
      alzi un grido al ciel tonante!
      Di tuo il regno fia l'avvento
      sulla terra, o Libertà!
      ******
      (Con buona pace, parlando delle sigle EIAR, degli odierni spot tarantoliani su "tutto quello che avreste voluto sapere per amare l'Europa, e di cui a noi EIAR non ci è mai fregato un cazzo di farvi conoscere qualcosa...").

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  17. riporto parte di una mail di una mailing list
    devastante
    che cazzo gli rispondo????

    "Se voi esperti diceste che non si può andare nella direzione dell'Unità dei Popoli d'Europa, domando:
    2) Se si esce dall'Euro si finisce per fare il gioco degli USA che vogliono indebolire la moneta EURO a favore del DOLLARO? Che ci guadagneremmo in quel caso?
    3) Potrebbe servire ridurre il debito pubblico accumulato negli anni soprattutto a causa della progressiva svalutazione della Lira (la bolletta energetica e delle materie prime si impennavano e facevamo mettere sul conto, come si fa dal droghiere... solo che poi i debiti vanno saldati, credo...)
    4) Potrebbe servire ridurre la dipendenza da fonti energetiche provenienti dall'estero?
    5) Potrebbe servire amare (e convincersi a comprare) di più i prodotti italiani e meno quelli provenienti dall'estero, possibilmente a Km 0?

    Io ho l'impressione che la svalutazione della Lira da un lato faceva bene alle aziende (che potevano anche non essere competitive sul Mercato, e riuscivano comunque a vendere), ma penalizzava lo Stato che era costretto a comprare energia e materie prime a costi sempre più alti.
    Adesso che non si può più svalutare la Lira, ci rimettono le aziende e lo Stato rifiata. In questa situazione lo Stato dovrebbe e potrebbe rimettere i conti in ordine, credo. Ce lo chiede anche l'Europa. Non è che ci stanno facendo pagare il fatto di essere stati PIGS svalutando spesso la nostra moneta come sistema di concorrenza sleale verso le altre aziende in passato?
    Per quanto tempo dovremo fare questa espiazione dei peccati commessi dai nostri padri? E' giusto che i figli paghino per i peccati dei padri? "

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    1. Davide, te lo dico con affetto: tu sei la versione maschile di Rosanna Spadini, con l'aggravante del fatto che io sono diversamente omosessuale. Se non sai rispondere a queste stronzate, cosa fai qui tutto il tempo? Scommettiamo che gli altri sanno rispondere? Magari perdo...

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    2. alberto, come al solito non cogli il senso generale di quello che scrivo.
      Evidentemente non sei abituato a guardare tutta la foresta e ti concentri solo sulle foglie.,.. (cos'è questo rumore? sembra.... sembra... cazzo un cortalo in ufficio!! cazzo un crotalo!!!!)

      Certo che so cosa rispondere!!! Posto i tuoi post!!
      Ma non sono un professore, io mi rompo le balle a ripetere sempre le stesse cose!!
      E questa mailing list è di un nuovo gruppo emergente ex-ortottero che vuole cambiare (in meglio, ca va sans dire) l'Italia!!
      Uno di questi mi ha ripostato un recente testo da la voce.info !!!!

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    3. Cose dette e ridette e stradette.Copia incollo un solo breve estratto sull'energia,ci sono anche i documenti e tabelle a dimostrazione:

      L'energia e materie prime ti costano di più se svaluti ma le compri in dollari e se esporti li incassi i dollari e cioè li hai, come li abbiamo sempre avuti quando avevamo la LIRA. Così invece compri sì meglio col cambio forte, l'EURO, peccato che compri a debito, perchè non esporti come potresti. E quello te lo vedi benissimo nei conti, proprio dall'entrata dell'EURO in poi.

      A riprova poi quando uscimmo dal SISTEMA MONETARIO EUROPEO e svalutammo nel '92 allora avresti dovuto non avere più i soldini e avere la "bolletta energetica" che "schizzava in alto" andare "col carretto" e avere "le candele" secondo la versione tipo inculcata all'elettore medio PD.

      Per l'energia,abbiamo avuto la bolletta energetica STABILE dopo la svalutazione del 1992 e l'uscita appunto dall ECU (l'antesignano dell'EURO,alla base del SISTEMA MONETARIO EUROPEO).

      Gli aumenti li hai avuti semmai prima, con l'ECU, ma da dopo svalutazione e uscita del '92 hai avuto la "bolletta energetica" buona e stabile,dicevamo e non "schizzata in alto".

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    4. Davide, ti capisco.
      La campagna elettorale ha portato i luogocomunisti a intensificare e "migliorare" il loro discorso fasullo.
      Questa mitragliata costante e pervasiva di "imprecisioni" può portare confusione nella testa dello spettatore anche più informato e smaliziato perché siccome SEMBRA che il discorso fili si può essere assaliti da dubbi e interrogativi.
      L'unico rimedio (almeno quello che io ho trovato) è la costante rilettura del Tramonto dell'euro.
      Per sfizio, aprilo alle prime pagine, troverai la demolizione di "imprecisioni" quali quelle del complotto della finanza Yankee contro l'euro e (il fatto del 14%...) del debito pubblico brutto come parola feticcio che serve a fustigarci e a sbagliare mira. (vedi Spagna e Portogallo, per esempio, nelle prime figure del libro).
      Ah, e ci trovi pure molto sulle materie prime.
      Ovviamente mi dirai: ma io l'ho letto già! sì, ma rileggerlo da qui al 25 maggio è fondamentale.

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    5. Rileggerlo aiuta. Capirlo è fondamentale. Per questo, più che assillarmi rimenando le stronzate che circolano in giro, se volete aiutarmi ditemi francamente e lealmente quali sono i passi che avete trovato oscuri. Se è successo la colpa è mia, non vostra, e la seconda edizione mi permetterà di rimediare al danno.

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    6. Sìì, un'ottima piscina di guano, aspetta che mi ci lancio dentro:
      2) E chi lo dice che gli USA vogliono un euro debole a favore del dollaro? Secondo me la genesi di questa domanda è da ricercare nel luogo comune che l'euro sarebbe potuto diventare valuta di riserva mondiale al posto (o in compagnia) del dollaro, e non si sa bene per quale ragione, questa fantastica prospettiva potrebbe essere compromessa da una svalutazione dell'euro relativa al dollaro.
      Il nonsense è multiplo, ma ti conviene rispondere:
      a) Perché dovremmo voler diventare fornitori di valuta di riserva mondiale?
      b) L'euro ha già diminuito la quantità di valute europee tenute in riserva dalle banche.
      c) Gli USA vogliono che torniamo a sostenere la domanda mondiale (leggi: importare), non mi risulta che vogliono una nostra svalutazione.
      d) L'euro ha già svalutato anni fa, e gli USA non sono diventati i padroni del mondo (forse lo sono già)

      3) Il debito pubblico non è stato accumulato a causa della svalutazione della lira, semmai al contrario (negli anni '80 eravamo nello SME, mi risulta, non liberi di masturbarci con la svalutazione a piacimento), è stato un insieme di fattori che hanno aumentato l'onere del servizio dei suoi interessi. La spesa pubblica primaria ha anzi smesso di crescere negli anni '80, proprio mentre esplodeva il debito. Inoltre non colgo la correlazione tra aumento del prezzo delle materie prime, e indebitamento statale.

      4) Sì, e quindi? In realtà se consideriamo nostro obiettivo la piena occupazione con partite correnti in pareggio (senza l'autarchia), vedo l'utilità nel ridurre in qualunque modo la dipendenza dall'estero.
      In ogni caso questa variabile non è peggiorata dalla svalutazione ma, anzi, è migliorata, perché dall'estero importiamo in minima parte materie prime, e in larga parte beni che potremmo produrre noi (e il cui consumo dall'estero potrebbe essere scongiurato da un aumento dei prezzi relativi, via svalutazione, vedi ad esempio il cibo e le auto). Inoltre questo rilancerebbe le nostre esportazioni perché come confermato dalla commissione europea, siamo tra i paesi con le esportazioni più elastiche ai prezzi, e con un rilancio delle esportazioni otterremmo la valuta estera necessaria per permetterci anche un maggior peso delle importazioni.

      5) Vedi sopra.

      6) Da quando è lo Stato, e non le aziende, a comprare le materie prime e l'energia? Questo è nonsense distillato.
      Ricordo inoltre che per diminuire la competitività di un'economia, non hai come unico modo quello di "sprecare e corrompere", ma anche quello di dare maggiori diritti ai tuoi lavoratori (come stipendi più alti, meno ore di lavoro, ecc.), e l'unico modo che hai per non essere spazzato via sui mercati esteri è quello di fare l'immorale svalutazione. Altro che concorrenza sleale. Senza contare la solita storia che se inizi a vendere troppo (anche grazie alla svalutazione), più persone vorranno la tua moneta per acquistare i tuoi beni, che quindi si rivaluterà da sola. Indi non è proprio così ovvio fare le svalutazionicompetitive.

      L'unico peccato commesso dai nostri padri è aver lavorato come cani per dare un futuro anche a questi stronzi che ora li rinnegano.

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    7. Se stando qui riuscissimo a capire tutto, adesso andremmo sulle strade a manifestare FURIBONDI contro l'EURO, contro il TTIP e contro l'ERF.
      Io, a stento, credo di aver capito che il grosso del problema di quest moneta forte (per noi) è che ci porta quasi automaticamente in negativo la bilancia dei pagamenti con l'estero con le seguenti conseguenze:
      1) non potendo noi battere moneta, da noi scarseggia e deve essere sostituita da debiti;
      2) avere più importazioni che esportazioni rende ridondante la produzione italiana dei beni tipicamente rivolti al mercato interno, con la conseguenza di maggiore disoccupazione>riduzione dei redditi>riduzione degli introiti da imposte>riduzione dei servizi pubblici>deflazione...

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    8. Prof., in questo contesto le segnalo, per una possibile trattazione, un'argomento da buon piddino che non mi pare sia stato ancora considerato. L'argomento, nella sua versione piu' consapevole e' in sostanza questo: "d'accordo, supponiamo che ci si riesca a liberare dal giogo dell'Euro e della UE e si torni a uno stato di ragionevole benessere e prospettiva positiva: questo benessere e' interamente basato sullo sfruttamento del terzo mondo, dunque torneresti a un equilibrio in cui noi siamo meno sfruttati ma non meno sfruttatori di prima." Ora c'e' una parte dell'argomento che e' chiaramente vuota [i.e. non e' perche' noi siamo piu' oppressi che nel terzomondo vengono oppressi di meno (anzi): il nostro star peggio non corrisponde al loro star meglio, piuttosto ad un aumento del potere di chi fa star peggio entrambi]. La domanda che mi pare interessante e, se capisco bene, e' proprio perfetta per le sue competenze e': e' ancora vero che il nostro benessere e' fondato sullo sfruttamento delle risorse e dei popoli del terzo mondo? Sul fatto che questo sfruttamento ci sia non ho dubbi, ho dubbi sul fatto che questo favorisca noi come classe subalterna d'occidente, e nel caso vorrei capire in quale grado. Spero di non aver pestato una mina: nel caso ignorarmi andra' benissimo :)

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    9. Grazie daniel, la mia vita non è stata inutile. Al simpatico Bortoletto un consiglio classico ma sempre valido: se vuoi parlare con dei coglioni, rivolgiti ai tuoi, almeno non ti rispondono.

      In simplicitate ac laetitia.

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    10. @Zanzi

      Be', certo, l'euro ecologico e, perché no, anche terzomondista...

      Comincia per "m" ma non esplode. Vedi un po' tu cosa hai pestato...

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    11. Su proffe, non avrebbe mai dovuto pensarlo!
      Qua nell'ordine cavalleresco di San Goofy della val d'Ossola sapevamo benissimo che la GermaGNa non poteva crescere/investire se voleva avere un surplus, ma arrivammo a battaglia conclusa l'altro giorno, e siamo tornati in patria in silenzio.
      Per noi, se ce lo consente, i suoi insegnamenti non sono stati inutili.

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    12. Terzomondista lo è, purtroppo. Sta importando il terzomondo nel primo.
      Non rimane che terzomondarsi dall'immonda moneta, prima di diventare tutti quarto stato.

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    13. Il terzomondismo all'amatriciana: cioè, io devo tagliami il pisello per solidarietà con qualcuno che non tromba?

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  18. Insomma qui a discutere se uscire o meno dall'€uro quando insigni economisti come Piercamillo Falasca dichiarano che i problemi italiani derivano da RIFORME , INNOVAZIONE e BANDA LARGA , che per chi non lo sapesse è una Banda Musicale con al seguito carri allegorici carichi di CLAVICEMBALI .
    Vabbé che LA GABBIA non è tutta sta trasmissione , ma l'assistente parlamentare di Della Vedova che continua con il solito mantra da inculcare ai poveri sudditi è vergognoso ... ho ancora in mente ... LA BANDA LARGA !!!
    Ma qualcuno mi sa dire se è meglio prima di uscire dall'€uro , ripristinare il sentimento della VERGOGNA , andato perso ?

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    1. Una logica c'è. Per far passare migliaia di volte al giorno delle stronzate colossali la banda larga è una mano santa...

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    2. Scusa, ma non eri tu quello che "la banda larga si è rivelata essere il nostro più grande alleato"?

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    3. La banda sia larga, ma sottile il giudizio ;-).

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  19. Una curiosità per chi mi vorrà rispondere: ma quanto sarà il costo del Fiscal Compact? Perchè dopo aver letto cifre tipo 50 miliardi l'anno ora leggo da Feltri sul FQ che invece sarà una passeggiata, 4,5 miliardi l'anno. Boh. Una cosa è certa anche nelle più rosee previsioni sarà l'ennesima strizzata ad un economia al collasso come è la nostra, questo lo so, non mi bacchettate.

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  20. "Adesso lo Stato rifiata..."
    Mi sono perso quaccheccosa ?

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  21. COME GODO!!!! http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/analisi-e-news/tutte-le-news/news-radiocor/news-radiocor.php?PNAC=nRC_24.04.2014_09.58_1809463

    p.s. i francesi non me ne vogliano, ma io sono anche quello del "mal comune mezzo gaudio".

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  22. Proviamo a non far perdere Alberto... magari scopro che non c'ho capito una mazza.... ed è comunque utile

    "Se voi esperti diceste che non si può andare nella direzione dell'Unità dei Popoli d'Europa, domando:
    2) Se si esce dall'Euro si finisce per fare il gioco degli USA che vogliono indebolire la moneta EURO a favore del DOLLARO? Che ci guadagneremmo in quel caso?
    ->Se volessero veramente un euro debole perchè non hanno difeso la loro moneta dalla svalutazione? Svalutazione del dollaro magari corrisponde a rivalutazione euro, basta decidere da che parte guardare. Poi con una lira allineata esportiamo di più e Marshall Lerner ci da ragione.

    3) Potrebbe servire ridurre il debito pubblico accumulato negli anni soprattutto a causa della progressiva svalutazione della Lira (la bolletta energetica e delle materie prime si impennavano e facevamo mettere sul conto, come si fa dal droghiere... solo che poi i debiti vanno saldati, credo...)

    ->O bene, se riallineiamo la moneta, abbiamo possibilità di far crescere il denominatore debito/pil... quindi abbattiamo questo rapporto.
    L'Italia ha un'industria di trasformazione ad alto avlore aggiunto e voata all'export... il costo della materia prima è marginale.Pesa di più, magari, il costo del lavoro.

    4) Potrebbe servire ridurre la dipendenza da fonti energetiche provenienti dall'estero?
    -> No, ma avresti i soldi per comprare

    5) Potrebbe servire amare (e convincersi a comprare) di più i prodotti italiani e meno quelli provenienti dall'estero, possibilmente a Km 0?
    Facciamo così se il latte tedesco ora costa 0.9 e quello italiano costa 1 tu compri quello tedesco. Con la nuova lira il latte tedesco costa 1.2 e quello italiano 1, quale compri?

    Per tutto il resto c'è MaestroCarta...

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  23. Nella mia oretta di pausa mi sto godendo il massacro di scacciavillani da parte dei commentatori del fatto. E questo pure risponde piccato con argomenti inverosimili. Uno spasso.

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    1. continua imperterrito con la panzana dei salari della Samsung e della Apple, qualcuno lo fermi!

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  24. http://keynesblog.com/2014/04/23/il-senso-dei-noeuro-per-la-svalutazione/

    Halevi prova ridimensionare il convegno con argomentazioni a mio avviso irrilevanti. Lui dice " se tutti svalutassimo sarebbe un gioco a somma nulla" . Io direi che la libera fluttuazione delle monete, garantendo il gioco della domanda e dell'offerta, assicurerebbe il riequilibrio macroeconomico.

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  25. Quella dei propri coglioni che non rispondono è veramente grande! :D

    A proposito, mi sembra di aver visto sulla versione digitale di libero un occhiello su Zingales, a pagina 5:

    «No all'euro a tutti i costi» :D :D



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  26. Quando leggo sull'unità boiate bibliche come il fatto che una ipotetica nuova lira si svaluterebbe del 70% e non verrebbe neanche accettata nei pagamenti internazionali capisco perche nelle classifiche sulla libertà di informazione siamo mediamente compresi tra paesi come Mali, Burundi e Nepal. Povero Gramsci, che fine brutta ha fatto la "sinistra" italiana

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  27. http://uneuropadiversa.it/leuro-potrebbe-scomparire-entro-due-anni/

    Ma va! E io che volevo continuare a fognare

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  28. SIETE PREGATI DI LEGGERE IL COMMENTO N.24 DI QUESTO ARTICOLO GRAZIE. A DIR POCO DELIRANTE!

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/9-maggio-2010/due-euro-meglio-uno.shtml

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    1. .... però come si cambia in 4 anni eh....

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    2. FINALMENTE HANNO GETTATO LA MASCHERA!

      Ma il Carnevale è finito, e la festa di domani è SACRA!

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    3. Ma perchè, secondo voi si partecipa al CDA di ENI, a titolo gratuito? Conoscerete il famoso detto "avere più culo che anima". Ebbene, qualunqe dei due sia prevalente, entrambi sono mezzi di scambio, nomisma (poi, alla fine vengono tutti da me a lamentarsi...e, non per nulla, i miei pazienti migliori sono sempre stati i travestiti. A, no! Scusate, ora si dice "transgender")

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  29. Quello che trovo vi sia da spiegare meglio nel tramonto 2.0, per coloro che non sono economisti (ma forse anche per molti di essi) è:

    1) La svalutazione non la decide lo stato ma è il valore della moneta che fluttua sui mercati. Lo so che è già detto, ma il concetto andrebbe sottolineato per dummies (magari con carattri più grandi e in stampatello) e anche ribadito che Forex= 5000B$/day
    2) Inflazione. Semplifico molto, ma lo scopo di 2.0 è divulgativo, no?). E' chiaro che in fasi di crescita l'inflazione è più alta. Se fosse un sistema chiuso, all'istante 0, la moneta endogena sarebbe emessa all'inizio per consentire la produzione, che andrebbe a regime dopo un certo tempo, quindi vi sarebbe moneta in eccesso rispetto ai beni. Ergo, inflazione fisiologica con questo sistema monetario, nelle fasi di crescita. Con meno moneta endogena (la cosiddetta "stretta credizia" dei media): deflazione e recessione
    3) differenza tra inflazione, svalutazione e indice dei prezzi
    4) L'effetto inflattivo del reddito di cittadinanza (oltre che quello politico) che, al contrario di (2), è puramente "gratuito"
    5 Sottolineare (lo so che l'hai scritto, ma, evidentemente non è bastato) che L'USCITA DALL'EURO E' CONDIZIONE NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE.
    Oltre a Banca Centrale, nazionalizzazione di diverse altre cosette: svariate banche ma anche Lucchini e ILVA, ad esempio ( io nazionalizzerei anche la più grande partecipazione statale della storia, quella che è amministrata dal Clint Eastwood col maglioncino blu, ma forse questo non lo puoi scrivere)... e poi, esiste qualche principio macroeconomico che dice che lo stato non può fare i panettoni (brutti coglioni di commentatori economici del cazzo)? Poi controllo sui capitali, limite alle partecipazioni straniere in aziende strategiche, definizione delle aziende che, per propria natura devono essere pubbliche (vedi anche Bad Samaritans che fa un elenco semplice ed efficace)
    6 La parte che parla di politiche "resilienti" (trasporti, energia, ecc) può forse essere ampliate, ma mi pare ben rappresentata. Quello che va sottolineato è che nessuna politica "ecologica" che abbia senso, dal punto di vista termodinamico può prescindere da intervento statale a debito (altrimenti funzionerebbe come incentivi per fotovoltaico e CIP 6 in bolletta). Inoltre biosgnerebbe costituire "filiere" che andrebbero, pure quelle finaziate (e un po' di protezionismo non sarebbe male, visto che saremmo di fronte ad una nuova "ricostruzione industriale")

    Riassumendo: forse meno grafici (tanto sono ampiamente presenti in Tramonto 1.0 e ovunque in questo blog e altrove) e più speigazioni per dummies.

    Comunque, la mia copia è ampiamente sottolineata e posso fare un lavoro ermeneutico più accurato

    Tutto quello che sto dicendo, non è per sembrare espertone, cosa che non sono, ma ponendomi nell'ottica dell'"uomo della strada" (main street e non wall street). Credo che per 2.0 lo scopo sia l'efficacia del messaggio, no? (secondo me anche 1.0 lo era, però, come non vi è mai limite al peggio, così anche anche al meglio)
    Se lo scopo di 1.0 era to kill, quello di 2.0 dovrebbe essere to overkill (gatling invece di sniper rifle)

    Ps. e forse aggiungere un piccolo capitolo per diversamente tedeschi che esprima reiteratamente il semplice concetto:
    Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa!Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa! Il debito non è una colpa!

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    1. Sul tema Tramonto 2.0

      Sono tutte cose già scritte, ma se posso dire, io rafforzerei ulteriormente due concetti.

      L’Euro (il vincolo di cambio imposto ad aree valutarie non ottimali) è un errore Tecnico.

      Alias: qualsiasi studente che si presenti ad un’esame sostenendo il contrario, anche alla Bocconi, viene rispedito a casa con un il tradizionale “Non Approvato: torni la prossima volta! (il calcio nel culo accademico dei miei tempi). Esempio: la mitica tesi di dottorato del “Whatever it takes” de noartri. In tal senso io ricordo la faccia scandalizzata di uno degli inconsapevoli cui cerco di instillare (inutilmente, ma è colpa mia perché dopo due minuti li mando affanculo) la saggezza Bagnaiesca il quale “ma Alex, ma come è possibile, proprio Draghi ha fatto una tesi Contro L’Euro? Ma come è possibile?” Ed io a lui: “Eccerto se all’università sostieni il contrario ti danno una pedata nel culo!”. (Con conseguente Plonk e Faccia da pesce lesso dell’interlocutore).

      In altre parole stressare ulteriormente (naturalmente per chi ha voluto capire non ce ne sarebbe bisogno, è già fatto nel libro); Questo dice la tecnica economica, non Bagnai il cui merito (ed in Italia è inutile che me la rigirino è merito quasi esclusivamente suo) è un altro e cioè proprio quello di avere snocciolato “ar poppolo” (me compreso) una “banalità tecnica”, neanche scientifica, “tecnica” cioè “verità certa ed acquisita” e che come tale “Non si discute”; al più si parte a discutere da quella. E viceversa con chi nega ostinatamente una verità del genere NON si principia nemmeno a discutere, altro che “tutte le opinioni sono rispettabili”.

      Esattamente come un Astronomo non discuterebbe con un “NeoTolemaico” che sostiene che il Sole gira attorno alla Terra, un Fisco non discuterebbe con uno che sostiene che scaldando un Gas in condizioni ideali a volume costante la pressione non aumenta, o un cazzo di ingegnere (sorry, che ci crediate o no è detta in modo amichevole) che si può sottoporre l’alluminio 7075 T6 ad un carico maggiore di 580 N/mm^2 senza snervare il materiale.

      Dopo di che, chiarito che il lato Tecnico è quello ed è indiscutibile, ed a conforto dell’inevitabile domanda “eh ma allora perché?” rafforzerei il concetto di “Euro come metodo di Governo” estendendolo espressamente anche a “Euro come metodo di guerra”. Esplicitamente!

      Laddove finiscono o non possono agire i B52, oggi si usa fare intervenire la scorretta applicazione delle leggi macroeconomiche di Base. I risultati sono gli stessi: Il giorno dopo il famoso bombardamento a Dresda non c’era più un industria funzionante. Oggi in Italia con i tempi diversi che la differente arma implica, sta per avvenire lo stesso. In un caso i bombardieri, nell’altro la scorretta applicazione delle regole “Naturali” della macroeconomia. Che per essere violate debbono essere conosciute (ed allora vedi Draghi poco sopra). Con ulteriori ampi riferimenti rafforzativi storici (del resto lo avevi già sottolineato tu) alle tecniche di Anschluss (libro di Giacchè), al piano Morgenthau, al programma del partito nazionalsocialista di Hitler etc…

      Se si interiorizza questo le animebbelle troverebbero più difficile (forse) lo sminchionare sul “Eh ma non è possibile che sia come dici tu, sarebbe troppo da cattivi”….

      Già! Non ci sono più i cattivi di una volta: usare i B52 si che è da veri “onesti” cattivi, ma ha uno svantaggio: chi ti bombarda si capisce immediatamente che è “il cattivo”. Viceversa chi ti succhia la vita giorno per giorno, può anche farlo con la faccia paciosa da prete mancato der mortazza (paolott impustur si direbbe dalle mie parti), facendoti per giunta intendere che “Ehhh figliolo ma cosa pretendi, è tua la colpa e adesso che vuoi…”.

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  30. Oggi sul Venerdì di Repubblica intervista a zingales sulle conseguenze di un ritorno alla lira. Si apprende che sarà molto doloroso prepararci una minestra di ceci, perché aumenteranno del 30/50% in linea con la svalutazione (oh, per Bacco una equiparazione diretta tra svalutazione e inflazione). Un po' meglio andrebbe con la pagnotta (ce la caveremmo con aumenti più contenuti), e per la casa bisogna vedere dove la possiedi, un conto è Frascati, un conto è Roma (e lì ci arrivavo pure io). Insomma l'economista che da anni ci ripete che l'€, così come è fatto, è criminale e non può reggere poi, calato nel contesto del caos politico italiano, ci ammonisce spaventandoci con affermazioni, che, se pensiamo al '92, fanno ridere. Ma forse sarà di quella scuola di pensiero, per la quale il passato non può aiutarci a comprendere il presente e prevedere il futuro.

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