giovedì 10 aprile 2014

Dal castello (2)

Peter Oppenheimer, una forza della natura (oltre a essere, ovviamente, uno dei tanti antisemiti che si oppongono al meraviglioso euro über alles: lo testimonia il suo cognome, come quello di Krugman, Stiglitz, Sapir e Feldstein: gli euristi e la filologia non vanno d'accordo). Antony Soi, come un vecchio amico che frequenti da anni, e invece capita che tu lo abbia incontrato su Twitter qualche mese fa. Gli altri (Granville e Kawalec), li conoscete già.

Il mio brindisi, in questi casi, è sempre il solito: "All'euro". Senza l'euro non li avrei mai conosciuti, e soprattutto non avrei mai conosciuto voi.

Durante la sessione pomeridiana ho ricevuto una lettera di Marco che mi annunciava l'uscita di questo. Ho chiesto a Christian, che stava caricando dati sul tavolo accanto, di twittarmelo, poi ve l'ho ritwittato, e avete saputo.

Ho ripensato a quando Simone e Matteo stavano partendo, e non mi ricordo chi, forse Simone, mi esprimeva i suoi dubbi, i suoi timori: "Non so bene cosa andiamo a fare, cosa troveremo". E io più o meno gli dissi una cosa di questo tipo: "Non lo sapevo nemmeno io quando ho cominciato, ma sapevo che stavo facendo la cosa giusta, e la state facendo anche voi, quindi  non preoccupatevi. Dieu et mon droit. Quando sarete lì, capirete da voi cosa fare, e farete una cosa eccellente."

E l'hanno fatta.

(...non uso punti esclamativi perché il loro uso è stato deprecato da Rockapasso, la mia unica giurisdizione di penultima istanza, l'ultima essendo il Padreterno, che, come da ieri sa un verme, mi accoglierà nudo ma libero...)

Allora, mentre concludevamo il panel decidendo come dividerci il lavoro, io twittavo freneticamente (forte dell'assenza delle due figure castranti di colei che sola a me par donna e di quell'altra buona pezza di Caterinuccia dello staff: mai visto due donne così gelose di un banale oggetto tecnologico). Dovevo farvi sapere quanto era bello il documentario.

Dopo averlo visto, avevo telefonato a Matteo, e gli avevo detto: "Ma come vi è venuta l'idea del Gloria di Vivaldi?" E lui, con la sua flemma genovese (che invidia...): "Ma, non so, avevamo bisogno di una musica trionfalistica". E io: "Sì, d'accordo, è molto ben scelta, e poi è ottima l'idea di scegliere un coro tedesco". E lui: "...". E io: "Ah, non te ne sei accorto? Ma il malato che non può più comprarsi le medicine, quello, lo avete sincronizzato con la modulazione alla relativa minore. Bravi!" E lui: "...". E io: "Ah, ma non te ne eri accorto?" E lui: "No!" E io: "Vedi? Basta scegliere di fare la cosa giusta, e poi il caso ti aiuta".

Ecco, il caso ci aiuterà.

Ha aiutato anche me, perché alla fine di questa sessione di lavoro con tanti antieuropei, oh! quanto antieuropei!, il più incolto dei quali ero io, che parlavo quattro lingue europee con ognuno degli altri che ne sapeva almeno cinque (datemi un eurista che sappia come si chiama suo padre e che abbia letto due libri un una lingua diversa dalla lingua di sua madre...), alla fine di questa sessione, capendo di essere stato un pochino impolite  a compulsare freneticamente il mio iPhone per sollevare la canea social, ho chiesto:

"Gentlemen, may I ask you whether my answers were more or less consistent with your questions?"

E la risposta è stata: "Yes, they were".

Vedete? Basta fare la cosa giusta, e il caso ti aiuta.

Ci vediamo a Roma.

22 commenti:

  1. Qui come una moneta possa avvantaggiare popolo o (non e) oligarchi; di come si faccia terrorismo sui mitici anni 70; di come l'informazione sia distorta da chi detiene le maggiori ricchezze. Cose mai sentite qui.
    Ho sentito Fassina sostenere che in Usa e Uk il tasso di disoccupazione è maggiore che da noi. Ora non ha più neanche la scusa di avere incarichi governativi, se questa mai poteva esser e una scusa per mentire ad un' aula piena di studenti. Resta comunque la cosa più intelligente che abbia sentito in difesa dell'euro.
    Comincio a capire perché per tanto tempo non se n'è parlato.
    All'euro dunque! che mi ha fatto ri-studiare parecchio, farmi delle domande e trovare qualche scomodissima risposta

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  2. Bene prof. Brindisi all'euro, senza di esso noi non avremmo potuto conoscere lei, io non avrei scoperto Thomas Mann e...la durezza del vivere! (ogni tanto qualche punto esclamativo ci vuole, dai)

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  3. Prof., con gente come Matteo, Francesca, Simone non abbiamo una chance di perdere.

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  4. Anche io ieri sera ho brindato all'€! Ero a cena dai miei suoceri (come ogni sera negli ultimi 4 anni di cassa integrazione) appare Salvini in tv e mia cognata dice "amo quest'uomo!" io rispondo "probabilmente a maggio verrà a Lamezia Terme, ci andiamo a vederlo? ci sarà presumibilmente il prof. Borghi". Tumulto generale a tavola, prima freddezza e poi "eh, Lega nord, che dici... che fai... che ti passa per la testa...." e io "semplicemente le prossime elezioni sono Europee e sono un referendum per la permanenza o meno nell'€ (e giù la spiegazione sul regime eurista, politiche di austerità, deflazione salariale e....sul successo Greco). Conoscere il proprio nemico è il primo passo per poterlo sconfiggere, un popolo ignorante è più manipolabile e tv e giornali di regime ci hanno fatto il lavaggio del cervello. Bisognerebbe documentarsi bene e chiedersi il perchè in questa fase storica avviene tutto questo e le condizioni di vita anzichè migliorare col progresso, stanno di anno in anno peggiorando!
    Stiamo combattendo una guerra, io mi sento in trincea e lo faccio per la mia famiglia e per mia figlia. Dobbiamo vincere....e semmai non dovessimo farcela, spero un giorno leggeranno nei libri di Storia il grande crimine che è stato perpetuato e dei milioni di persone che avevano capito e cercavano di opporsi: La nuova Resistenza!

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  5. Non è "caso", è una intelligenza superiore ma non esclusiva, che qualcuno banalmente definirebbe dell'istinto, che lavora con modalità che la logica non può comprendere, e che ha una sua logica.
    Forse, dopo morti - scrive Cechov ne Il Giardino - scopriremo che abbiamo cento sensi e non soltanto i cinque di cui ora ci serviamo, e nascerà una nuova vita.
    Fu Stravinskij a dire che Le Sacre gli era passata attraverso.
    Rifiutiamo, o non ci accontentiamo, delle logiche limitative e socialmente dominanti del cervello, per porre il corpo in ascolto e lasciarci attraversare. i segnali scorrono e noi "costelliamo", come amava dire Jung, scoprendo ed indicando nuove visuali, o prospettive che restavano nascoste.
    Il buon giocatore, dice Galeano, è quello che vede uno spazio che anche tu dalla tribuna vedi, il grande giocatore vede uno spazio che tu non avevi visto, il genio inventa uno spazio che non esisteva.
    Alla fin fine, possiamo certa-mente ribadire quel che scriveva Borges, che "forse ciò che chiamiamo caso è soltanto la nostra ignoranza della complessa meccanica della casualità".
    E' in tale coscienza che siamo più forti, più forti di loro.
    E mentre qui in casa, friggono, impastano, spignattano già dalle 7 di stamane (un delirio!) perché il 12 sono le nozze d'oro dei miei... vi mando un grande in bocca al lupo per dopodomani. anche qui un brindisi sarà dedicato alla causa!
    PS - ringrazio l'Unesco per avere dichiarato quest'anno il napoletano patrimonio dell'umanità, così posso dire anche io di parlare due lingue (italiano compreso). Le altre non mi sono mai entrate in testa, soprattutto l'inglese... ma non sono eurista. Anche se detesto leggere la poesia tradotta

    En aquel preciso momento el hombre se dijo:
    Qué no daría yo por la dicha
    de estar a tu lado en Islandia
    bajo el gran día inmóvil
    y de compartir el ahora
    como se comparte la música
    o el sabor de una fruta.
    En aquel preciso momento
    el hombre estaba junto a ella en Islandia.


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    1. Bellissimo questo post, sia per lo squarcio su una cucina (napoletana?) in piena attività per un'occasione bella come le nozze d'oro (sono una fan sviscerata sia del matrimonio - nozze d'argento quest'anno! - sia delle cucine in festa), sia perché mi parla un po' dell'istinto che mi ha portata "per caso" a Goofynomics (una delle tante interviste, in fin dei conti, che ho sentito su Radio Popolare, ma non so perché cinque minuti dopo avere sentito il prof parlare dell'euro mi sono sparata qui). Ma, soprattutto, bellissima la poesia che hai scelto. Auguri ai tuoi! Spero che abbiano ancora tanti anni felici insieme, a condividere i giorni come ci si spartisce la musica o il sapore di un frutto (o una fetta di pastiera, a quanto pare). Anche io farò il mio brindisi da Pastrufazio, mentre fronteggio la festa di compleanno della mia figlia più piccola. Ma sabato mattina sarò sicuramente in streaming, approfittando di un rarissimo momento in cui la casa è vuota.

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  6. Scusate, quello che dirò centra poco e non mi occorre una risposta rapida (tanto più che avete già a breve un impegno significativo), volevo solo lasciarvi un rapido spunto di riflessione, sto rileggendo "Il Tramonto dell'Euro" sapete com'è...

    l'analisi economicami pare profonda e completa per quanto riguarda l'italia, non mi pare però in fin dei conti troppo logica per quanto riguarda la Germania.

    Partiamo dal dopoguerra. Con il piano Marshall gli Stati Uniti hanno finanziato ampiamente i paesi europei con una mano, mentre vendevano merci con l'altra mano e incassavano i loro stessi soldi con una mano terza, con gran beneficio per la propria bilancia commerciale.
    Alla Germania viene attribuita la medesima strategia, però con una sorta di assillante fissazione per l'Austerità. Ora, per come la vedo l'Austerità può avere essenzialmente 3 conseguenze:
    1) Un'improbabile, ma pur possibile, aumento della produttività nei PIGS, tale da renderli nuovamente competitivi. In questo caso, se la Germania venisse eccessivamente superata nel dumping salariale, si troverebbe in difficoltà perchè vedrebbe erosa la propria competitività nei mercati esteri.
    2) Il fallimento dei PIGS, o la loro uscita dall'Euro, con evidenti conseguenze infauste per i creditori, cioè sempre la Germania.
    3) L'ipotesi più probabile però, in linea con l'attuale politica del governo italiano, è una stentata e declinante sopravvivenza dei PIGS, che come mercati in contrazione non rappresenterebbero certo uno sbocco molto interessante per le merci tedesche. La Grecia insegna...

    In generale, una bassa crescita in Europa, con il resto del mondo e particolarmente i BRICS molto più vivaci e attivi, non giova a nessun europeo e nemmeno ai tedeschi.
    La conclusione qual'è?

    Forse che i tedeschi sono scemi? Nessuno in Germania è in grado di interpretare correttamente la realtà economica europea? Mah, io francamente lo trovo poco convincente.
    Qualcuno sa propormi un'interpretazione alternativa dei fatti?

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    1. Ci sono due problemi. Uno, poco grave, è che non hai capito proprio benissimo cosa dico, ma non fa niente, almeno dal mio punto di vista, perché questo è capitato veramente a pochi. Il secondo, più serio, è che "i tedeschi" non esistono. Non c'è un blocco coeso con un'unica volontà. Quindi il tuo ragionamento è invalido. Come tu possa averlo fatto dopo aver creduto di leggere un libro che descrive la lotta di classe fra un proletariato tedesco sapientemente segmentato da politiche sociali aggressive, e un capitalismo tedesco animato da intetessi non convergenti, rimane un mistero dell'animo umano, ma se mi dici i numeri di pagina dove hai trovato le cose che mi attribuisci prometto di tenerne conto nella seconda edizione e ti ringrazio. Intanto, se hai tempo, leggi Anschluss. Un consiglio da amico.

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    2. La Germania, come ripete il prof, non è una signora alta e bionda ma è divisa in fasce sociali. L'èlite egemone in Germania è fatta di banchieri che massimizzano i profitti finanziari minimizzando il più possibile il rischio di insolvenza dei crediti a breve. Alcuni industriali hanno capito che non si può andare avanti con un mercato europeo depresso e bassi investimenti in Germania. Non è un caso che l'ex presidente della confindustria tedesca (presente al convegno del 12) abbia firmato il patto di solidarietà europeo insieme a tanti altri oltre che a Bagnai e Borghi. Qui i firmatari

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    3. Se avessi letto il libro di Giacché, Anschluss, capiresti cosa vuole il grande capitale tedesco, ma soprattutto in quale stato di indigenza vivono moltissimi tedeschi. La"crande cermania" ha, al suo interno, uno vera e propria bomba sociale. E capiresti che esistono tante germanie, e non una sola.
      Alla fine della lettura del libro, il disegno che il grande capitale ha intenzione di realizzare ma soprattutto il modello che ha in testa per tutta l'europa, ti dovrebbe essere tutto più chiaro.
      Se non è chiaro, in tutta l'eurozona, è grande contro piccolo.

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    4. Anschluss l'ho appena letto.
      Mi pare che ne emerga un odio ideologico verso tutto ciò che è pubblico, nello stile dei più reazionari Repubblicani d'America (per quanto ne so, abbastanza estraneo alla cultura tedesca, anche a quella occidentale).
      Ne emerge anche una politica di cortissimo respiro di Siemens e C.O., che per incrementare il proprio giro d'affari hanno desertificato l'economia della Germania Est.
      Ora, come per i suoi verdi pascoli, se io avessi un laghetto privato eviterei di pescarci in un anno tutti i pesci.
      Giacchè lo dice chiaro. Le decisioni sono state prese dai politici, non dagli economisti.

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    5. Caro Stefano, che bella scoperta! Bravo, complimenti! Bisognava leggere Anschluss di Giacché per capirlo!

      Se invece tu avessi fatto il bravo, e nei quattro mesi che hai passato con noi ti fossi attenuto alle istruzioni per l'uso leggendo quello che c'è da leggere, capiresti che non c'è proprio nulla da scoprire, perché chi ha preso la decisione e perché l'ha presa ce l'ha detto in faccia.

      Io sono un pochino stanco di moderare scoperte dell'acqua calda, e ti assicuro che al posto mio tu lo saresti da molto più tempo di me. Però possiamo anche vederlo come uno (o più) repetita juvant.

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  7. E dopo la copertina con Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, spunta il Bagnai inquisitore. Guai ai vinti (ai PDini e ai piddini, quindi). Bravi tutti, ci vediamo a sabato.

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  8. Sì, che fosse un corso tedesco si capisce dalla pronuncia di "in excelsis", invece la modulazione minore in corrispondenza del malato che no npuò comprarsi le medicine mi era proprio sfuggita

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  9. E' iniziata la promozione (involontaria) del film: Il più grande successo dell'euro

    http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/04/10/atene-bomba-esplode-davanti-a-banca-di-grecia_0de85ff1-fed6-4c7e-aa4a-90cfbbc2cca7.html

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    1. Pero'! Come sono ingrati questi greci! Ma come? Dopo 4 anni in punizione per essere stati cattivi, la Grecia torna sul mercato e mamma Ankela domani partira' per complimentarsi con loro che finalmente hanno fatto i compiti a casa! Anche il FMI esprime soddisfazione per il successo del programma di salvataggio....e loro che fanno? mettono le bombe!!
      Buon lavoro Prof.
      A sabato.

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    2. festeggiano! sono fuochi d'artificio!

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  10. In italiano il pensiero di Krugman in ordine agli effetti nefasti dell'inflazione sul reddito della vedova e dell'orfano: http://vocidallestero.blogspot.it/2014/04/krugman-oligarchia-e-politica-monetaria.html#more

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  11. Vero consiglio di amico. Anschluss è un bellissimo testo! Ti aiuta a capire i tedeschi (in linea generale) senza odiarli.

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  12. Freising, Bassa Baviera, ormai un anno fa: sono a una cena assieme ai miei cinque colleghi. All'epoca lavoravo in una piccola azienda tedesca (bavarese, loro preferiscono di solito) che si occupa di vendita di licenze di pubblicazione di contenuti mediatici su scala globale. Affrontato nemmeno troppo nel dettaglio l'argomento dei "problemini-problemucci" che la monetina comune causa al continente (Germania, gran donna, compresa), il mio capo a un certo punto sbotta, con stile:

    "Beh ma Giacomo, certo che lo sappiamo come sono andate le cose per arrivare a questo punto"
    "Ah davvero?"
    "Ma certo che sì!! E ti dirò di più: abbiamo fatto una cosa che prova che noi tedeschi sappiamo anche fare meglio della mafia, quando vogliamo"
    "Come scusa?"
    "Semplice: abbiamo prestato soldi a palate a un casino di gente ... affinché con questi comprassero i nostri prodotti. Nemmeno la mafia ci sarebbe arrivata. E noi abbiamo saputo fare persino meglio".

    Ironia evidente a parte, cosa che mi ha sul momento strappato uno sconsolato ma sincero sorriso, pare che in Germania non sarebbe poi nemmeno così necessaria la lettura del libro.

    In più dopo avermi licenziato, pochi mesi dopo, il suddetto capo non ha accreditato l'ammontare delle mie ferie non godute nell'ultima busta paga incassata.
    Ma il carteggio delle mail successivamente scambiate certifica che, sì:

    MI DEVONO 200 EURO!!!

    Una ditta Bavarese deve dei soldi a un porco straccione italiano.

    Che per caso mi volete da tenere esposto al pubblico sotto una teca il 12? Una reliquia portatrice di speranza serve sempre.

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  13. Oggi la Grecia e le conseguenze di questa insensata politica sono arrivate a 4 km da casa mia:
    http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2014/04/10/news/giallo-a-bondeno-corpo-carbonizzato-fuori-da-un-auto-1.9019994
    Io ho una figlia di 5 anni, lui aveva due figlie, una di 5 ed un'altra di 9: quale disperazione da problemi economici può averlo attanagliato per prendere questa terribile decisione? Durante i miei due anni di disoccupazione, ho riflettuto spesso sul fatto che in quel momento sarei stato più utile da morto che da vivo a mia moglie e mia figlia con la pensione di reversibilità, ma la loro esistenza ha fatto sì che mai, neanche per un millisecondo, ho mai pensato ad un gesto simile. Non volevo smettere di combattere, ma volevo soprattutto dimostrare a mia figlia che nel mio piccolo stavo facendo qualcosa per arrivare ad un futuro diverso da quello disegnato per lei e tutti i suoi coetanei dalla troika, dal fiscal compact e dalla immensa inettitudine di una classe politica tragicamente incompetente e ridicola. In paese ci stiamo ancora chiedendo chi fosse, mi domando se avessi potuto aiutarlo a desistere se gli avessi fatto conoscere questo blog e le persone che lo animano: spero che la nostra battaglia consentirà alle sue figlie di avere un futuro migliore di quello che suo padre ha pensato così terribile da rinunciare ad affrontare.

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