domenica 17 marzo 2013

Zefiri e Peerle



(da Alessandro Guerani ricevo e volentieri pubblico. Scusate, ho gente a cena, vado per uno, più tardi vorrei aggiungere qualche figurina. Mi scuso anche con me e con istwine: i nostri due post rimangono indietro, ma l'attualità ahimè va seguita, soprattutto quando, come Alessandro ci insegna, contiene alcune morali interessanti, che confermano del resto quanto avete imparato qui e ne "Il tramonto dell'euro". Guardate il bicchiere mezzo pieno: adesso incontrare i colleghi "de sinistra" che difendono le magnifiche sorti e progressive dell'euro diventerà 'na passeggiata... Pori fessi!)




« Una donna non con uman volto
Da' Zefiri lascivi spinta a proda
Gir sopra un nicchio; e par che 'l ciel ne goda
Vera la schiuma e vero il mar diresti,
E vero il nicchio e ver soffiar di venti:
La dea negli occhi folgorar vedresti,
E 'l ciel ridergli a torno e gli elementi
L'Ore premer l'arena in bianche vesti,
L'aura incresparle e'crin distesi e lenti:
Non una, non diversa esser lor faccia,
Come pare che a sorelle ben confaccia »

(Poliziano, Le Stanze per la Giostra)

Spinto da lascivi Zefiri è sbarcato sabato sull'amena isola di Cipro, non la Dea Venere, bensì l'ultimo atto di quella commedia degli equivoci (sia con accezione sostantiva che attributiva) che è la crisi della Zona Euro.

Come voi sicuramente saprete, avendolo letto in qualche trafiletto nascosto nelle pagine dei nostri quotidiani, mentre campeggiava sulla prima di quei fogliacci della disinformatia mondiale quali il Financial Times, The Times, The Guardian, El Pais, Le Monde, eccetera, i Ministri delle Finanze dell'Eurogruppo hanno trovato la soluzione per risolvere il problema di liquidità delle banche cipriote, gravemente colpite dalla crisi della Grecia, paese dove avevano investito parecchi soldi.

In cambio dell'assenso da parte della BCE di finanziare con nuova liquidità le banche, salvandole da sicuro fallimento, il governo cipriota si è visto costretto ad adottare, oltre alle oramai “normali misure di austerità” (aumento tasse sulle aziende, taglio dipendenti pubblici, ecc), anche un inedito bail-in dei depositanti delle banche stesse, nella misura del 6,75% per i depositi sotto i 100k euro e del 9,9% oltre. Ai depositanti residenti verrà dato in cambio un controvalore (dal valore odierno praticamente nullo) di azioni delle banche stesse.

Per le conseguenze sistemiche che questo potrà avere sulla situazione finanziaria su una Eurozona che fa di tutto per essere “investor friendly” lascio il commento a chi ha più esperienza di me nel settore, ma dalla vicenda è importante far risaltare alcune, oramai ovvie, considerazioni.

La BCE è una Banca Centrale Indipendente?

La prima è l'evidenza solare che l'euro è una moneta estera per i paesi dell'Eurozona, come De Grauwe appunto diceva, e la stessa BCE è una BC straniera. Ancora qualche giorno fa diversi commentatori continuavano a ripetere che il sistema Target2 compensava automaticamente gli squilibri finanziari dentro l'Eurozona ed io continuavo a ripetere: "Guardate che non è così, è automatico se hai collaterali accettati dalla BCE da dare come contropartita, ma se hai problemi di liquidità la BCE non è la Bankitalia di una volta, che commissariava (nell'ambito della sua funzione di vigilanza) e copriva lei la liquidità (potendo allora stampare Lire) garantendo altresì con il Fondo Interbancario di Garanzia le eventuali perdite".

Le banche di Cipro l'unico collaterale che avevano erano dei titoli di stato greci o dei crediti verso soggetti greci, che erano stati pesantemente colpiti dagli haircut decisi dall'Eurozona, e che quindi avevano un valore praticamente azzerato. L'unica opzione a quel punto era una operazione ELA (Emergency Liquidity Assistance), tramite la quale la BCE finanzia in cambio di “impegni” (tipo bond emessi dalle banche stesse) che non accetterebbe di norma (in pratica come se uno si facesse scontare dalla banca le cambiali da lui stesso firmate).

Ma per far questo ci deve essere il voto favorevole della maggioranza qualificata del board della BCE stessa.

E nel caso di Cipro il voto del board è stato subordinato all'accettazione da parte del governo di Cipro delle condizioni espresse dall'Eurogruppo:
It is obvious from the statements made that Anastasiades was blackmailed into accepting this euphemistically called ‘solidarity levy’. If he did not accept it, the European Central Bank would not provide Emergency Liquidity Assistance to the Cypriot banks, after the March 21 deadline (it had been extended by two months in January) and the banks would have collapsed on the same day, with people losing much bigger parts of their deposits than the seven to 10 per cent that would be taken now.” Our View: The ‘rescue package’ designed to destroy the economy – Cyprus Mail

Qui anche il mito della Banca Centrale Indipendente è messo seriamente in questione. Indipendente da chi? Dal governo cipriota di certo. Dai cittadini e risparmiatori ciprioti altrettanto sicuramente. Dai Ministri Finanziari dell'Eurogruppo molto meno sembra. Ed il mandato di difendere la stabilità del sistema finanziario e della moneta unica? Dove sono finiti? Mah. Il “whatever it takes” di Draghi sembra già stato pericolosamente messo in soffitta al primo stormir di fronda: il taglio dei depositi, 6 miliardi di euro, è pari all'1 per mille (per mille, per mille, per mille) del PIL dell'Eurozona.

La fuga dei capitali nell'era di internette

Arriviamo ora alla parte francamente ridicola della vicenda. Vi ricordate tutti quegli austeri e credibili commentatori che da giornali, TV e blog vi ammonivano “ma se usciamo dall'euro ci sarà la svalutazione! E quindi la fuga dei capitali! Mica si può fare adesso che c'è internet e che tutti sanno tutto subito! E poi il parlamento deve votare prima! Ci saranno banche in fiamme, morte et pestilentia!”

Ecco, bravi, mo ve lo fa vede' Olli come se fa. Si sceglie una data dove c'è un bel weekend lungo (in Cipro c'è festa fino a martedì). Si aspetta che i mercati chiudano. Si fa l'annuncio. Si fa un bel decreto del governo di Cipro. Si bloccano tutti i trasferimenti elettronici e si spengono i bancomat. E poi si convoca il parlamento per il voto con l'alternativa del disastro completo in caso di rifiuto e se nicchiano si allunga il bank holiday. Et voilà signori, visto che se poteva fa'? “Sevedeva” che si poteva fare. Si è sempre fatto così.

Funds to pay the levy were frozen in accounts immediately, ECB Executive Board Member Joerg Asmussen said. The levy will be assessed before Cypriot banks reopen on March 19 after a March 18 national holiday. Sarris said electronic transfers will also be limited until then. - Washington Post

The Cypriot cabinet has declared Tuesday a bank holiday, for fear of capital flight, and this may even be stretched to Wednesday, as depositors are certain to withdraw huge sums from the Cypriot banks after the haircut imposed. - Ekathimerini

Per le prefiche dell'euro è un brutto giorno proprio da tutti i punti di vista. E adesso dove trovano un altro argomento del cavolo per fare terrorismo? Olli, non si fa così! Uno lavora e trolleggia per mesi e mesi e poi arrivi tu e disfai tutto pe' ddu' euro dei ciprioti? Mannaggia a te mannaggia, chettepossino!

Ma ovviamente essendo che questo si è fatto per restare dentro l'Euro, e non per uscirne, vedrete che verrà tutto descritto con parole di velluto e porpora, anzi, meglio non parlarne affatto, che magari qualcuno capisce.



(parole sante)

119 commenti:

  1. serve più €uropa.. con ancora più €uropa queste cose non sarebbero successe!


    PS: sì, "più Europa" è giusto e logico... sparisce tutto e allora partendo tutti da zero non si potrà che crescere pure con tassi del 100%! o del 200 o del 1000%!

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    1. resta solo da capire un piccolo dettaglio: facciamo finta che non si capisca nulla della situazione, ma, vedendo come stanno riducendo i più fragili, chi può pensare seriamente di fidarsi di questa €uropa?

      E' questo che mi lascia davvero basito! Chi diavolo può fidarsi di una istituzione che affama così Paesi interi?

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  2. Talmente assurdo da essere surreale, anzi non e' vero niente, i ciprioti hanno vissuto al di sopra delle loro possibilita', son tutti dipendenti pubblici con ricchi benefit, anche per portare la cravatta al lavoro e c'hanno anche casa con piscina, Ballaro' docet. E la casta cipriota corrotta dai ricchi oligarchi russi??!

    I tedeschi hanno tutta la fantasia delle barzellette, si son dimenticati che gli italiani nelle stesse non danno la vita per i principi e le patrie, figurati se gli metti le mani nel conto corrente. Mi sa che l'hanno fatta troppo grossa stavolta.

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  3. Secondo me quel fuurbo de Olli ha tratto ispirazione dal vincitore del premio Wolfson Economics Prize del 2012...Roger Bootle:
    "The paper proposes that key officials from the exiting country meet in secret one month before publicly announcing a day of exit or ‘D Day’. Eurozone partners and other international monetary organisations would be notified of D Day three days before – preferably on a Friday – when a public announcement is made that the changeover to the new currency will take place at the start of the following week. Immediately after this announcement, domestic banks and financial markets should be closed to prevent capital flight."
    P.S.:professò memento mei :)

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  4. salve prof, vorrei chiederle il perchè di questa ostinazione sulla permanenza nell'euro. La risposta che sarebbe troppo pesante per i politici dover ammettere i propri errori sull' unione monetaria mi sembra un pò banale. Quali sono i motivi? Perchè tutta la classe politica è collusa? Perchè ci sono economisti al soldo dell'euro, pagati per ripetere a memoria in trasmissioni televisive copioni prefabbricati? Se davvero l'economia politica è una scienza non credo che i risultati di vari studi da lei proposti siano opinabili, o per lo meno credo che il corpo centrale di una Teoria non sia opinabile, altrimenti non avrebbe più un valore sciantifico la teoria stessa. Però purtroppo è così e non ne capisco i motivi; non capisco perchè di persone competenti in materia come lei non ce ne sia una maggioranza rispetto a una minoranza che dice fesserie, anzi è l'esatto contrario.. Mi fa molto paura questa situazione prof, spero riesca a rispondere a queste domande..

    PS: la ringrazio per il grande lavoro che sta facendo, mi ha emozionato all'Ultima Parola contro Fassina: <> con un tono pieno di orgoglio e fidaucia che trasmette a tutti noi. Grazie un abbraccio

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    1. Cherchez (et suivez)l'argent...

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    2. Prendo spunto da un passaggio di Luigi per usare le parole di George Soros e del suo "The Alchemy of Finance. Reading the Mind of the Market" per portare l'attenzione sui problemi delle scienze sociali (e delle scienze economiche, quindi). E lo faccio come mio contributo alla comprensione del sentimento di sgomento che si prova difronte a domande come quelle che Luigi ha riportato.

      Soros dedica un paragrafo intitolato "Il problema della conoscenza imperfetta". Ecco come inizia (pag.46).
      "La conoscenza dell'attuale corso degli eventi [...] pone problemi che non sono stati valutati in modo adeguato. I problemi si presentano perchè i soggetti fondano le proprie decisioni su una conoscenza intrinsecamente imperfetta della situazione a cui partecipano. [...] La conoscenza imperfetta del soggetto è un concetto difficile da definire ed è ancor più complicato intervenire su di esso. Tenterò di avvicinarmi paragonando la posizione del soggetto a quello scienziato naturale (devo specificare scienziato naturale dato che quelli sociali affrontano problemi speciali che derivano dalla conoscenza imperfetta dei soggetti).

      Ciò che rende il paragone complicato è il fatto che lo scienziato naturale non ha una conoscenza perfetta, tutt'altro. Come ha dimostrato Karl Popper, il fatto che la conoscenza perfetta non sia conseguibile rappresenta il principio più importante del metodo scientifico. Gli scienziati lavorano provando costentemente le ipotesi plausibili e proponendone di nuove. Se non avessero trattato tutte le conclusioni come provvisorie e soggette a miglioramento, le scienze naturali non avrebbero potuto raggiungere l'attuale grado di sviluppo e non potrebbero registrare ulteriori progressi. Benchè sia tutt'altro che perfetta, la conoscenza ottenuta dagli scienziati naturali fornisce un modello nei termini in cui la conoscenza dei soggetti può essere definita imperfetta.

      Gli scienziati naturali hanno un grande vantaggio rispetto ai soggetti: trattano fenomeni che si verificano indipendentemente da ciò che se ne dica o se ne pensi. I fenomeni appartengono ad un universo, le dichiarazioni degli scienziati ad un altro. I fenomeni funzionano quindi come criterio indipendente, oggettivo, in base al quale è possibile giudicare la verità o la validità delle enunciazioni scientifiche. Le dichiarazioni che corrispondo ai fatti sono vere, quelle che non vi corrispondono sono false. Fino a quando può essere stabilita una tale relazione, la conoscenza degli scienziati è definita conoscenza.

      [...] Al contrario, la situazione a cui è legato il modo di pensare dei soggetti non è convenuta in modo indipendente: è contingente alle loro decisioni. Per quanto riguarda il criterio oggettivo per stabilire la veridicità o la validità delle opinioni dei soggetti, questo manca. Fornisce un criterio di scarsa qualità: alcune aspettative sono confermate da avvenimenti successivi, altre no.

      [...]Se il corso degli eventi fosse indipendente dalle decisioni dei soggetti, la conoscenza di questi ultimi potrebbe essere uguale a quello dello scienziato naturale: se i soggetti potessero fondare le proprie decisioni sulla conoscenza, comunque provvisoria, i risultati delle loro azioni avrebbero maggiori possibilità di corrispondere alle loro intenzioni. Così come stanno le cose, i soggetti agiscono in base ad una conoscenza imperfetta e il corso degli eventi mostra il segno di tale imperfezione.

      Fine parte 1

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    3. Ultima parte

      [...] Ora siamo nella condizione di esaminare i problemi delle scienze sociali. Il metodo scientifico è ideato per trattare i fatti ma gli avvenimenti che presentano soggetti pensanti non consistono solo di fatti. Il pensiero del soggetto ha un ruolo causale, tuttavia non corrisponde ai fatti per il semplice motivo che non è in relazione ad essi. I soggetti devono trattare una situazione che dipende dalle loro stesse decisioni: il loro pensiero rappresenta un elemento indispensabile di quella situzione. Sia che lo trattiamo come un fatto di tipo speciale sia come un qualcosa di diverso, il pensiero del soggetto introduce un elemento di incertezza nell'argomento. Tale elemento è assente nelle scienze naturali.

      [...]L'idea che ci sia una differenza fondamentale tra l'argomento delle scienze sociali e quello delle scienze naturali non è stata generalmente riconosciuta. Al contrario, Karl Popper, che io del resto ammiro, ha enunciato ciò che ha definito la 'dottrina dell'unità della scienza'; ovvero gli stessi metodi e criteri vengono applicati sia alle scienze naturali che a quelle sociali. Benchè non sia stata universalmente accettata, non è neanche stata rifiutata in modo decisivo. Cercherò di farlo in questo libro.

      Al fine di valutare il problema posto dai soggetti capaci di pensare, osserviamo attentamente il modo in cui opera il metodo scientifico. Faccio perciò ricorso al paradigma scientifico di Karl Popper descritto tecnicamente come modello 'deduttivo-nomologico' o 'D-N'[...] Il modello è costruito su tre tipi di enunciati: condizioni iniziali specifiche, condizioni finali specifiche e generalizzazioni di validità universale. La combinazione di un insieme di generalizzazioni con condizioni iniziali note determina le previsioni; combinandole con le condizioni finali note otteniamo le spiegazioni e abbinando le condizioni inziali note con quelle finali note raggiungiamo le generalizzazioni implicate.

      [...]Il modello funziona solamente se vengono soddisfatte alcune condizioni. Una condizione essenziale è che il contenuto degli enunciati dovrebbe esistere in modo totalmente isolato dagli enunciati costruiti su di essi; solo allora il contenuto fornisce un criterio indipendente per giudicare la veridicità o la validità delle dichiarazioni che vi fanno riferimento. Altri requisiti essenziali: le condizioni iniziali e quelle finali dovrebbero consistere in fatti riconducibili all'osservazione scientifica e le generalizzazioni dovrebbero presentare una validità universale.

      [...]Nelle scienze sociali incontriamo difficoltà ancor prima di iniziare: la conoscenza imperfetta da parte dei soggetti è incompatibile con il modello D-N.

      [...]I fenomeni sociali sono diversi. La conoscenza imperfetta del soggetto interferisce col funzionamento vero e proprio del modello D-N. Ciò comporta implicazioni di grande portata per le convenzioni del metodo scientifico; limita i risultati che possono essere prodotti dal rispetto delle convinzioni e, ciò che è peggio, apre la strada al conseguimento di utili risultati trasgredendo tali regole. Fingere di conformarsi alle convenzioni del metodo scientifico, senza in realtà farlo, presenta molti vantaggi.
      Le scienze naturali sono tenute in grande considerazione: una teoria che pretende di essere scientifica può influenzare il pubblico ingenuo molto meglio di una teoria che ammette sinceramente la propria tendenza politica o ideologica.

      [...]Una volta capito questo punto, la stessa espressione 'scienza sociale' diventa ambigua. E' una parola magica impiegata dagli alchimisti sociali nel loro sforzo di imporre la loro volontà sull'assunto attraverso l'incantesimo".
      (George Soros, L'alchimia della finanza, 1987)

      Una volta capito questo punto, amaramente dico "Lunga vita al PUD€".

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    4. E' il concetto ingenuo di scienza che la fa da padrona, praticamente siamo rimasti per i più alla scienza meccanicistica newtoniana e al crollar delle certezze segue il discredito delle scienze sociali e economiche in toto. Vedi conversazione avuta la settimana scorsa: gli economisti dicono tutto e il contrario di tutto, non si sa a chi credere, è evidente che l'economia non è un scienza come la fisica, perciò mi tengo il mio sogno di un'Europa unita,la sua forte moneta, e la pace e il benessere che sola ci può portare, se fossimo più virtuosi..

      Ho cercato di argomentare che il principio di indeterminazione di Heisemberg con l'inevitabile interazione tra soggetto osservante e oggetto osservato ha intaccato il concetto di causalità classica, rigorosamente deterministico, della scienza tutta. Gli scienziati investigano proprietà di modelli di realtà, piuttosto che la realtà stessa. Un modello di realtà diventa teoria quando è dimostrata la sua adattabilità locale ad un sottoinsieme di fenomeni oggetto dello studio, il modello spiega in modo completo quei fenomeni e tiene, cioè è coerente con modelli contigui.
      In sociologia il principio di indeterminazione è analogo alla riflessivtà, per cui l'analisi di un sistema sociale da parte di un teorico e i relativi sviluppi e modifiche teoriche e delle credenze influiscono sul sistema in esame, trasformandolo.
      In economia il principio di indeterminazione conduce alla teoria delle aspettative razionali: se la gente crede in questa previsione (modello di spiegazione) economica allora si avvererà.

      L'espressione 'scienza sociale' diventa parola magica SOLO per il pubblico ingenuo.
      La domanda da farsi è: quale modello teotico spiega di più? E soprattutto: quale previsione sottesa al modello il teorico vuole che si avveri?

      Sotto l'euro c'è il libero mercato (non l'Europa della pace), sotto il libero mercato c'è una chiara volontà restauratrice in senso antidemocratico(non la libertà di autodeterminazione per i singoli).

      Il mancato accordo tra economisti riguardo alla situzione attuale non è questione di scienza, come i pudisti vogliono far credere a noi pubblico ingenuo. E' uno scontro ideologico: quale realtà si deve avverare, riguarda il concetto di distribuzione della ricchezza e la democrazia.
      Per questo sto con Bagnai che mi fa vedere cosa c'è sotto il suo modello, e non con i tanti altri che non lo fanno (e come potrebbero?)e che cercano di presentarmi la loro scienza come una religione.

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    5. Si sis affinis,... - cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle dita.
      - Si piglia gioco di me? - interruppe il giovine. - Che vuol ch'io faccia del suo latinorum?

      Ne' Popper ne' Heisenberg: nell'oggetto di studio delle "scienze sociali" regna il libero arbitrio.

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    6. La presenza di soggetti pensanti entro il dominio di nostra osservazione è l'elemento 'destabilizzante'.

      Questo elemento è alla base della confusione indirizzata al 'pubblico ingenuo' (lo metto tra virgolette per rispetto a priori; ma d'altronde quando l'architetto mia consorte, che mi conosce e che mi stima, come la Pina o forse di più, mi dice che quando entro nel dettaglio lei fa fatica a seguire il ragionamento, centra proprio il punto).

      E' qui che, imho, il PUD€ fa leva per garantirsi la vittoria, leggi il sostegno del pubblico ingenuo. Fa proprio ricorso alla pretesa scientificità delle sue posizioni per attribuirsi una autorità che è propria delle scienze naturali.

      Quello che manda ai matti Bagnai, Borghi et al è, secondo questo ragionamento, il seguente: i Nostri sono consapevoli del 'lato debole' delle scienze economiche, MA NON ACCETTANO che si calpesti l'evidenza dei dati oggetttivi. E di dati oggettivi, che possono e devono essere considerati alla stregua di una generalizzazione universalmente accettata, ce ne sono e parecchi. E sono quelli alla base della tesi 'Smettiamo di farci del male con la moneta unica'.

      D'altronde i dati che registrano:
      -la posizione crediotri strutturale della Germania verso EZ, nelle fasi di 'moneta unica';
      -la posizione debitoria strutturale del resto d'Europa verso Germania, nelle fasi di 'moneta unica';
      -i livelli di indebitamento pubblico dei paesi europei entrari in crisi nel 2007-2008;
      -le dinamiche del debito estero (privato e non) dei paesi europei entrati in crisi nel 2007-2008;
      ecc. ecc.

      NON SONO OPINIONI (SU CUI E' POSSIBILE UN MAGHEGGIO IN STILE ALCHIMISTA).

      SONO DATI OGGETTIVI. E CHI NON LI RICONOSCE COME TALI E IN MALAFEDE O NON ALL'ALTEZZA DEL SUO RUOLO.

      Punto.

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    7. Ricordo comunque sempre che gli epistemologi sono devoluti alle amorevoli cure di Marco Basilisco, il quale conserva con affetto alcuni cimeli degli anni '70. Vedete un po' voi... Per questo motivo non leggo neanche i commenti, fidandomi degli autori, o di Marco!

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    8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    9. Le immagini sono di un giuramento solenne del Corpo dei Lagunari.
      Avviene una volta l'anno, in piazza San Marco.

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  5. L'imo or ecc...

    Scusate vado di fretta devo organizzare la fuga dei miei capitali. Li rimpatriero' quando avremo una moneta affidabile.

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  6. Scusandomi in anticipo come Mario&Saverio nella lettera a Savonarola in Non ci resta che piangere per le "eventuali volgarità" (quantomeno sono nel post-o sbagliato) domando:
    è possibile che il meccanismo delle crisi-fotocopia fosse noto già ai Savoia quando procedettero con l'annessione del centro sud? Mi dicono, infatti, che il sud fosse ben più ricco e prospero prima dell'unità (la prima ferrovia a Napoli etc). Grazie. Roberto

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    1. Mi permetto di rispondere io:
      E cccerto che ce lo sapevano i savoiardi e i loro burocrati e ce lo sapevano gia' le compagnie mercantili inglesi e olandesi e prima di loro le compagnie mercantili italiane.

      E ce lo sapeva pure il popolino che a mettere insieme capre e cavoli finisce che le capre se magnano i cavoli.

      Mundell nei primi anni '60 si incarico' semplicemente, da bravo scienziato, a codificare quelle esperienze empiriche.

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    2. Ho capito, qui dentro devo fare la parte del comunista rompizebedei, che in ogni blog che si rispetti non può mancare, e penso che il prof. mi tolleri perchè ha capito il mio ruolo nella "commedia dell'arte" che è la politica italiana.

      " il meccanismo delle crisi-fotocopia"
      Tralasciando l'approfondimento del meriodionalismo-leghista, che nel pieno dell'era nazicomplottista 2.0, si fa la sua narrazione romantica mescolando mezze verità(guerra di annessione) a tante iperboli e omettendo tante, troppe, cose(latifondo baronale ricchezza in mano agli aristocratici)....arriviamo al punto che ho già approfondito troppo...Non me ne voglia il prof., ma oltre Keynes se prendeste in mano anche Marx non sarebbe male, non voglio costringere ad arrivare alle stesse conclusioni POLITICHE, ma almeno darvi uno strumento di analisi di cosa stiamo parlando se volete uscire anche dalla settorialità dell'"argomento euro", il capitalismo ha le sue regole: tutta la storia della costruzione degli Stati-Nazione è storia di "razionalizzazione dei mercati" del capitalismo industriale nascente, questo aveva bisogno di aree di mercato "omogenee"(più o meno omogeneo come quelli che oggi chiedono "più Europa") dove poter facilmente far circolare le merci e aver profitti sotto una legislazione statale chiara e inequivocabile, in questo percorso la Germania e l'Italia sono arrivate più tardi di UK, Francia e USA, la Prussia perchè aveva la borghesia militare divisa, ma ciascun stato tedesco non era debole da lasciare il passo facilmente ad altri, poi arrivò Bismarck e si ebbe il Reich, l'Italia fu spinta dall'esterno(i meridionalisti hanno ragione qui) perchè da sola non ci sarebbe mai riuscita vittima, da Roma in poi della mancanza di un corposo gruppo intermediario fra Papi&principati e la plebe(e se voglio essere autorazzista, direi plebaglia...quella del "franza o spagna purchè se magna"), torno in tema dopo questa carente digressione storica, insomma si, caro robert.o, la tua intuizione è corretta, non serviva nemmeno chiedere, i meccanismi del capitale sono quelli, cambiano i media di propaganda, gli strumenti tecnologici, ma così funziona,

      segue sotto

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    3. continua da sopra

      infatti la distruzione degli Stati-Nazione avviene nel momento in cui le borghesie industriali e finanziarie non sono più in diretta competizione di fra loro, ma iniziano a saldarsi sempre di più nella secolare Lotta di Classe, questa cosa non la capisce solo la piccina e mediana borghesia, che si fa i fatti suoi in tempi di vacche magre, mentre in tempi di vacche grasse cade ai tranelli del capitale per evitare che questa, in fase di proletarizzazione, faccia blocco comune con i....proletari(o a chi non piace il termine "arcaico": lavoratori dipendenti, precari) e questa piccina e mediana borghesia sembra cascarci ogni volta, ci è caduta nella costruzione degli Stati-Nazione(ma lì io sono loro tifoso perchè il capitalismo ancora non maturava del tutto e c'era da abbattere una volta per tutte i $ovrani benedetti da Roma e un sistema socio-economico, feudalesimo, che aveva bisogno solo di una spintarella per morire del tutto), ci è caduta nel tranello poi con i nazifascismi(e qua storicamente parte tutto il disprezzo per chi piccino borghese e reazionario lo è proprio nel cervello, prima che per condizione socio-economica), ci è ricaduta subito dopo la WWII diventando il vero ingranaggio del consenso dei partiti democristiani o guallisti(qua capisco, c'era da ricostruire la vita in tutti i sensi), ci è ricaduta con la Lega e P2, da noi, con la Tatcher e Reagan poco anni prima nel mondo anglofono e ci sta ricadendo oggi con i partiti conservatori populisti in Europa e da noi col m5s, mi dispiace dirlo perchè so che frequentano questo spazio, ma io così lo vedo questo "nuovo" soggetto.

      PS:i liberisti possono fare tutte le giravolte che vogliono, ma Marx non lo confuteranno MAI, hanno come loro (falso)alleato il tempo e su questo fondano le loro argomentazioni, i keynesiani sanno che Marx ha ragione, e fin qui siamo amici, poi ci divide che il prof ritiene che più che correggerlo, il sistema, "nun se po fa" mentre io sono maledetto testardo che ritiene che al "sol dell'avvenire" bisogna crederci comunque seppur gli ostacoli diventano sempre più alti.

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    4. Molte, molte grazie.
      La peste non poteva esser cominciata che con l'inizio dell'Età Moderna...

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    5. Confermo (dal Nord).
      Il Sud dell'Italia (anzi: il Regno delle Due Sicilie) era tra le aree più ricche e prospere d'Europa (prima dell'unità).

      Illuminante il testo (ricco di dati e numeri):
      "Fascismo e Antifascismo - Contributo alla Storia d'Italia dal 1860" di Fernando Ritter - Milano 1992 (edizione fuori commercio, purtroppo; anche se ne ho trovata una copia di recente, a forza di frugare in tutto internet).

      In alternativa, illuminante anche questo articolo.

      Montepaschi. Finirà come la Banca Romana
      Maurizio Blondet
      6 Febbraio 2013

      < Sarà istruttivo ripercorrere questo vecchio scandalo tipico dell’intreccio tra banche e politica, se non altro per constatare quanto poco le cose siano cambiate da allora.

      Nel 1892 la Banca Romana era uno dei sei istituti autorizzati ad emettere biglietti a corso legale (lo Stato aveva appaltato questo compito a banche private, non avendo ancora le strutture unitarie necessarie). La sua dirigenza – il governatore Bernardo Tanlongo e il cassiere Barone Lazzaroni – impegnò con gusto la banca a finanziare la prima, immane speculazione edilizia che sfigurò Roma divenuta capitale. Quando l’eccesso di crediti a personaggi che non pagavano divenne mostruoso, fu dal Tanlongo superato nel più allegro dei modi: stampando banconote (facendo stampare in Gran Bretagna) oltre il limite legale di emissione. La Banca Romana era autorizzata a stampare non più di 60 milioni di lire, identificate le banconote da precisi numeri di serie; dall’inchiesta successiva, risultò che ne aveva messi in circolazione 55 milioni in più (quasi il doppio), incluse emissioni semplicemente false per 40 milioni, emessi con banconote con serie doppia. Nell’allegra gestione della banca fu accertato fra l’altro, en passant, un ammanco di cassa pari a 9 milioni di lire di allora, circa 250 milioni di euro. Buona parte della circolazione eccedente era servita a foraggiare bei nomi della finanza e della nobiltà romana, faccendieri, personaggi discutibili, giornalisti, ma soprattutto politici, con «prestiti» mai rimborsati (né pretesi) per le loro campagne elettorali.

      Ciò si scoperse però più tardi, e a pezzi e bocconi. Ci furono continui sforzi di insabbiamento, in parte riusciti. Il governo (Giolitti) risolse tecnicamente il problema istituendo la Banca d’Italia come unico istituto di emissione, e mettendo in liquidazione la Banca Romana, poi – con la complicità degli altri parlamentari – cercò di stendere il silenzio sui nomi che avevano intascato i denari eccedenti per milioni. Bernardo Tanlongo era finito in galera, ma non ci teneva ad essere il solo capro espiatorio (Mussari, ti suggerisce qualcosa?): e indicò nella «politica” la causa della mala gestione e delle enormi mazzette da lui pagate. Finì per dichiarare che nel dissesto della sua banca erano implicati tutti i presidenti del Consiglio fin dal 1876, Depretis, Cairoli, Rudinì, Crispi, Giolitti: quest’ultimo finirà per ammettere di aver ricevuto 60 mila lire.





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    6. La Gola Profonda

      Come poteva mancare la «gola profonda»? Nell’inverno del 1893 il deputato dell’estrema sinistra Napoleone Colajanni (1847-1921), siciliano ed ex garibaldino, «riceve un biglietto da parte di un ‘amico’ che chiede di incontrarlo per importanti rivelazioni. Dubbioso, il parlamentare si reca all’appuntamento e l’‘amico’, un noto giornalista economico, gli confida di essere in possesso di una relazione stilata dai deputati Alvise e Biagini a conclusione dell’inchiesta sulle banche italiane, tra cui la Banca Romana. L’inchiesta, che aveva accertato gravi irregolarità, stava per essere insabbiata, perché risultavano coinvolti importanti uomini politici». (Alberto Conterio). Colajanni si alza in Parlamento e denuncia, dossier alla mano, i politici implicati; ma non sa (o finge di non sapere) che l’amico che gliel’ha consegnato l’aveva già epurato di alcuni nomi eccellenti...

      Il Parlamento istituisce una Commissione d’inchiesta (te pareva...). Alla fine di un anno di «lavori» detta Commissione presenta due dossier: uno tecnico, e uno che reca i nomi delle «sofferenze», come pudicamente vien chiamato l’elenco dei grandi personaggi che avevano ricevuto i «prestiti» senza ripagarli. Sapendo che il dossier inguaia più Crispi che la sua parte, Giolitti propone di leggerli entrambi e di darli alle stampe; due deputati propongono invece che sia dato alle stampe solo il primo, la relazione tecnica, e di depositare invece «il plico delle sofferenze» presso l’archivio segreto di Stato. Giolitti vuol fare il moralizzatore, e mette ai voti la sua proposta; ma i deputati, come un suol uomo, scelgono l’altra: far finire il plico coi nomi nell’archivio segreto. Per dispetto, Giolitti si dimette. Crisi di governo.

      Il re dà incarico a Zanardelli, che non riesce a raccogliere attorno a sé una maggioranza; per cui la Casa richiamò Francesco Crispi: già due volte capace dell’impresa di formare governi da maggioranze fratturate, vecchio marpione siculo e sperimentato maneggione, e «garibaldino» (nel senso dell’arraffo post-borbonico a cui aveva partecipato come organizzatore dei Mille:
      accaparrando per sé, dal tesoro del Regno di Napoli, le prime 60 mila lire), membro della Loggia Propaganda Massonica di Roma, come poteva non riuscire? Come primo atto da presidente del Consiglio, Crispi decreta di seppellire nell’archivio segreto di Stato il «plico delle sofferenze». Però durante il processo a Tanlongo e compari s’era molto parlato di documenti scottanti spariti; si vociferava che li avesse sottratti Giolitti, e che riguardassero soprattutto Crispi e la sua cosca, pardon la sua parte politica.

      Detto fatto. «Giolitti lasciò che i giornali parlassero dei famosi documenti sottratti per tutta l’estate e, alla riapertura della Camera, presentò il plico con i famosi documenti sottratti. Venne fuori un caos mortale, e per evitare un voto di sfiducia sulla legge finanziaria in discussione, Crispi chiese al Re una sospensiva parlamentare in attesa che si calmassero le acque. Il Re, inizialmente portato ad assecondare la richiesta del Presidente del Consiglio, ben presto optò per decretare lo scioglimento dell’assemblea ed indire nuove elezioni generali. (Conterio).

      Alla fin fine, «risultarono aver attinto denaro, per sé e per altri, alle casse della banca, dal 1875 al 1892: cinque Presidente di Consiglio, precisamente Giolitti, Crispi, Rudinì, Cairoli e Depretis; 6 ministri, tra i quali Luzzatti e Nicotera; 53 deputati di tutti i settori della Camera; 35 funzionari delle alte gerarchie statali; 42 giornalisti della capitale e del resto della penisola; 71 dirigenti di banche grandi e piccole» (Fernando Ritter) (1).

      Si aggiunga, per completare la storia, che il banchiere-falsario Tanlongo e complici furono dalla magistratura dichiarati innocenti di truffa ai danni dello Stato e quindi assolti.

      Forza e coraggio Mussari, finirà bene anche per te... Lascia passà a’nuttata.

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    7. ...non riesco (e non è nemmeno possibile, legalmente) postare l'intero articolo.

      Cmq, dovesse interessare per intero, ve lo posso mandare per email.

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    8. @Roob

      Il tuo messaggio è troppo lungo, non ho tempo per leggerlo. Mi limito a rettificare un'inesattezza alla fine. Io non ho mai detto né che la prospettiva marxista sia analiticamente ingenua, errata, inutile ecc., né che il capitalismo sia la fine della storia e che quindi non si debba pensare a un domani.

      Io ho detto solo che:

      1) il marxismo non lo ho studiato da piccolo (per puro caso, così come non ho studiato il flicorno), e quindi non voglio fare l'errore uguale e contrario di quegli ex-comunisti da operetta che ci parlano di mercato avendolo conosciuto a 40 anni suonati, col risultato di consegnarci all'euro;

      2) chi parte da una prospettiva marxista in Italia ha generalmente fatto molto poco per portare i problemi all'attenzione del pubblico (non mi sembra esista un blog che parte da questa prospettiva che abbia fatto un'opera di divulgazione comparabile a quella che stiamo facendo qui);

      3) che il punto (2) deriva dal fatto che per colpa del punto (1) molti compagni hanno ritenuto che l'euro fosse una manifestazione attenuata del "sol dell'avvenire" in prospettiva "internazionalista".

      Questo ho detto.

      Generalmente mi incazzo con chi mi attribuisce cose che non ho detto, ma tu sei una minoranza e ti tutelo.

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    9. @ Robert.o
      Mi permetto di consigliare all'uopo il libro di Nicola Zitara "L'invenzione del Mezzogiorno. Una storia finanziaria".



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    10. sto prendendo appunti da Biagio Corbelli, valsandra e da Roob Zarathustra (chiedere invece a me serve sempre).

      p.s.
      A proposito di Zarathustra e di Nietzsche,
      so (mi pare di aver letto) che al Professore non è mai piaciuto (impossibile per chiunque "amarlo"), eppure Nietzsche aveva ragione - lo stiamo verificando - quando prevedeva per il mondo a venire (l'essere come) l'Eterno ritorno dell'uguale.... ci piaccia o no infatti, dal colonialismo in sù, è ciò che "vige", in economia e (vorrei dire) non solo...
      Grazie e scusate la pippa.

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    11. A robbe', ma che cazzo stai a ddi'? Te lo dico come te l'avrebbe detto il buon Friedrich.

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    12. A professò, io ho letto Er tramonto dell'euro, ma Lei non ha ancora letto il Nietzsche di Heidegger!.... ho capito, ho capito, basta molto meno, grazie.
      Scardanelli

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    13. tradotto = è sempre la stessa storia che si ripete
      non mi pareva COSI' difficile prof...

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    14. Fessacchiotto mio, ma chi ti credi di essere? Lo sai, tontolino del tuo babbo, che ho passato diversi anni a villa Mirafiori? Sai cos'è? Lo sai che ho studiato teoretica con Valentini, estetica con Garroni, storia con Giannantoni, ecc.? Non ti ho mai raccontato di quando leggendo la seconda Considerazione inattuale ho capito che la facoltà di filosofia non era il mio posto? Be', molti di quelli che son passati per qui questa storia la sanno.

      Non mi stupisce che tu invece ci sia rimasto: credo che tu non sappia leggere fra le righe, ed è una cosa che a un filosofo, credimi, serve, anche se farlo in questo caso potrebbe ahimè urticarti...

      Con affetto...

      P.s.: se le lezzzioncine non me le faccio fare da Zonin non è per farmele fare da te, sia ben chiaro! Ricordati sempre la mia filosofia preferita, l'appostismo.

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    15. Le pare che uno che si firma Scardanelli
      potrebbe o vorrebbe dare lezioni a chicchessia?
      Veramente io ho proprio scritto (riferendomi al famoso episodio della seconda inattuale)
      "so (mi pare di aver letto) che al Professore non è mai piaciuto (impossibile per chiunque "amarlo"), eppure Nietzsche...".
      Mi pareva che i due linguaggio si guardassero. Non ho mai detto che Lei non lo sapeva né, tantomeno, era un (re)invito alla filosofia. Solo che (mi pare) qualunque cosa si studi ci si imbatte sempre nelle stesse poche questioni. Il blog è il Suo e io sono un ospite. "il basta molto meno" era auto-riferito. Non era, davvero, mia intenzione.

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    16. errata corrige
      "a piccina e mediana borghesia, che si fa i fatti suoi in tempi di vacche magre, mentre in tempi di vacche grasse"
      Nella frase sopra c'è un esplicito mio errore di battitura/scambio: "vacche magre" va al posto di "vacche grasse" e viceversa

      @Prof
      La questione keynesiani/marxista non era una critica al suo pensiero, ma un aggiunta a tutto il commento, forse l'ho scritto coi piedi.
      Sui "marxisti e l'euro" fa bene a criticare, solo da poco negli ambienti "a me" vicini s'è cominciato a squarciare il velo del "luogocomunismo", meglio tardi che mai.

      @roberto
      Il mio pseudonimo è scippato dal suo testo, che tutti dovrebbero leggere perchè il nemico va conosciuto :P, ma non è una adesione al pensiero del Nietzsche, o comunque lo è solo in parte.
      Aveva ragione? Sbaglierò io, ma il nichilismo del filosofo reazionario prevedeva la distruzione dei vecchi valori, poi però la sostituzione di questi con altri nuovi valori, sottolineando la differenza tra virtù e vizi, che avrebbero fondato il superuomo, a me sembra che l'attuale nichilismo di Nietzsche è applicato solo per la parte distruttiva perchè poi io più che superuomo vedo superprofitto e nient'altro. Ma forse ho cannato io a capire il commento

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    17. Ma guarda che, uscendo dallo scherzo e venendo al sodo, l'idea dell'eterno ritorno (o meglio ancora dell'eterno e basta) è piuttosto consolidata nella letteratura economica. Reinhart e Rogoff hanno scritto un noto saggio per dimostrare che nell'ultimo millennio e passa praticamente è sempre successa la stessa cosa, e io ho contribuito mostrando le analogie fra le crisi dell'Eurozona (incluse quelle dello sme credibile).

      Quindi siamo assolutamente d'accordo.

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    18. @Roob Zarathustra
      Da marxista a marxista, ti dico perché i.m.o.o. in questo momento vale la pena dare moooolto retta ai più lucidi tra i keynesiani, e seguire con passione questo blog.
      L'imposizione di cambi fissi, dollarizzazione o unioni monetarie in aree non OCA sono strumenti nella cassetta degli attrezzi del capitale imperialista, che vengono branditi contro i lavoratori tanto nei paesi imperialisti quanto in quelli che l'imperialismo lo subiscono (tra i tanti vedi ad esempio qui ).
      L'ovvietà che sto dicendo, ma che purtroppo a molti marxisti sfugge, è che essere contro l'euro è non solo compatibile, ma addirittura una condizione necessaria (necessaria in senso tattico) per un marxista che ragioni in termini dialettici.

      A meno di non essere per il vecchio “tanto peggio tanto meglio”. Io sarò minimalista, ma vorrei che all'appuntamento con la rivoluzione i lavoratori ci arrivassero vivi...

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    19. Signori, mi sono proprio gustato i vostri commenti e vi ringrazio assai tutti quanti.
      Questo è senza dubbio il miglior blog della storia (con i migliori commentatori della storia).

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  7. Meglio avere una inflazione al 6-8% con l'economia che riparte o vedersi il conto corrente saccheggiato nottempo del 6% e perdere il lavoro e ritrovarsi a campare (si fa per dire) di un misero sussidio?
    Ma questi sono egoismi da nazionalista, l'Europa è un fogno da difendere, lo sai che si rischierebbero le guerre?
    Il risveglio sarà brusco e non indolore.
    Con la cattura delle classi dirigenti e delle elite di "intellettuali" e egonomisti, la disinformazione continua e martellante e infine la geniale giocata gattopardesca a cinque stelle del Pude temo che non si riesca ad evitare un epilogo tragico.
    Mala tempora currunt sed peiora parantur.

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  8. Accipicchia, ma se i fortunati ciprioti €urodotati si trovano in siffatte ambasce chissà in quale disperata situazione si troveranno quei barboni di Cipro Nord, ottomaneschi e pure senza il virtuoso ausilio dell'€uro... No?
    Dove penseranno mai di andare con la loro liretta turca?

    (Dove non lo so, ma di sicuro con la liretta ancora tutta nelle loro tasche!)

    Rumble rumble rumble...

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  9. Grazie per la semplicità con la quale spiega cose che lette altrove non avevano proprio senso! E comunque stiamo parlando di Cipro, di uno sputo di terra in mezzo al mare, altro che stabilità nella zona euro, qua crolliamo alla prima scoreggia (scusate la finezza!). Spero che facciamo la stessa cosa anche da noi, così usciamo il secondo dopo averla fatta, altro che Grillo!

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  10. Fino ad oggi per me 2pac era un rapper.
    Ma a quanto pare con una kappa in più sul finale è diventato un antipatico energumeno che da fuori viene a comandare a casa nostra.
    Con la complicità di quel chiacchierone del portiere, che mette in giro voci false e in certi casi oltre a mentire tace.

    Io sono preoccupato, perchè ogni tanto penso che potrebbe andare peggio di quanto ci prospetta Bagnai. Cioè che la fuga (o la cacciata) dalla trappola dell'euro avverrà solo dopo ulteriori saccheggi, una mietitura simile a quella greca, con conseguenze tali da rendere moltissima gente disperata e pronta a tutto. E se alle ultime elezioni il messaggio è arrivato parte con l'astensione e parte con il voto al M5S, poi si potrebbe trasformare in qualcosa di violento.

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  11. «Il 13, 14 e 15 marzo, in occasione dello "European Summit" le strade della città di Bruxelles sono state attraversate da movimenti, sindacati e associazioni di tutta Europa che si sono dati appuntamento nella città belga per contestare dal basso i capi di governo europei che stanno imponendo al 99% della popolazione un'uscita dalla crisi che parla di miseria e barbarie. GlobalProject ha seguito in diretta tutti gli appuntamenti, come sempre attraverso la cronaca multimediale.
    [Gli attivisti di"For a European Spring" e “Blockupy Frankfurt”] hanno occupato la sede della Direzione Generale degli Affari economici e finanziari dell'Unione Europea, uno dei reparti in cui si pianificano le politiche che stanno affamando sempre più popolazioni del Sud d'Europa».

    Olli è avvertito. La festa è finita. O l'Ue la pianta con questa assurda austerità, oppure nel breve termine ci faremo male.
    E siccome Olli e gli amici suoi non sono molto intelligenti...

    L'Italia purtroppo è smarrita tra Grillo e Bersani, dai quali non c'è nulla da attendersi se non il proseguimento dello squallido spettacolo cui stiamo assistendo in questi giorni.
    Attenderemo impotenti gli sviluppi di una situazione che non promette nulla di buono.

    Più che zefiri saranno uragani.

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  12. Due o tre punti sul metodo:
    il raggiro lessicale, solidarity levy;
    il metodo Junker, proviamo 10/6.7 poi rimoduliamo un po' finché accettano;
    il ricatto, se non accetti ti tagliamo i fondi BCE.

    In merito al ricatto, Weidman ultimamente ci ha avvisato. Niente riforme, niente fondi...

    Loro non cambiano, sono molto lineari. Quando riuscirà a cambiare la nostra politica?!


    (Ovviamente il pessimismo mi soffoca.)

    Saluti,

    Francesco

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  13. Ma cazzo,
    dobbiamo mettere la testa sul ceppo
    e veder arrivare il boia per capire ??

    Vediamo che diranno i tiggi e i giornali;
    quei Ciprioti dei Ciprioti se lo meritano hanno rubato fino a ieri,
    ci hanno venduto la "Feta"a prezzi rialzati.
    Cosi' imparano.

    Ma quanno ce svegliemo !!!

    Forse ha ragione Valsandra ??
    Ci vuole più europa,
    e meno Cipro.

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  14. Menzogne dalla Germania:
    Schaeuble said the Cypriot business model, of attracting capital with low taxes and favorable legal regulation, had proven to be unsustainable.
    Cioé non sarebbero le perdite subite in Grecia ad aver affondato la nazione, la colpa é di Cipro e dei Ciprioti! E ovviamente le tasse basse che fanno concorrenza alla Germania. Annamo bene...
    Schauble dice anche che l'ha proposta il governo Cipriota la tassa e che la Germania "ha rispettato la decisione"...

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  15. Segnalo questo articolo estratto da:

    http://www.falkorossodapulia.com/2013/03/lirlanda-si-smarca-dalleuro.html#more

    17/Mar/2013

    L'IRLANDA SI SMARCA DALL'EURO...

    Che l’eurozona sia nel caos ormai è un dato di fatto. La mancanza di un governo centrale capace di prendere decisioni univoche, chiare razionali e comprensibili si sta facendo sentire proprio adesso che bisogna fare delle scelte e nessuno sa bene chi sia autorizzato a farle. In mezzo a questo marasma l’Irlanda nel silenzio più assoluto dei media, ha fatto una mossa che potrebbe spiazzare tutti e mettere in crisi il colosso europeo dai piedi d'argilla.

    Ma cosa ha fatto l'Irlanda, o più nello specifico il suo premier Kenny? Ad inizio gennaio del 2013, il premier intraprende i suoi primi viaggi della speranza verso Bruxelles e Francoforte per trovare nella Commissione Europea o nella BCE degli interlocutori validi per ritrattare l’intero programma di rientro dal debito.

    La situazione già precaria dell’economia irlandese che mostrava qualche timido cenno di ripresa non poteva essere appesantita con i previsti prelievi annuali e secondo Kenny era più che mai necessaria una ristrutturazione del debito per consentire un atterraggio più morbido e allungare il piano generale di rimborso. Tuttavia il classico balletto dello scaricabarile inscenato dagli inconcludenti tecnocrati europei unito all’avvicinarsi della data del 31 marzo in cui l’Irlanda avrebbe dovuto rimborsare la sua quota annuale, hanno convinto Kenny a prendere una decisione perentoria.

    IL GOVERNO IRLANDESE SCAMBIERÀ LE CAMBIALI IN SCADENZA POSSEDUTE DALLA BANCA CENTRALE D’IRLANDA CON TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO CON TEMPI DI MATURAZIONE MEDIA SUPERIORI A 34 ANNI, IN CUI LE MAGGIORI QUOTE DI RIMBORSO SONO PREVISTE PER IL 2038 E IL 2053. PER LA PRIMA VOLTA, UNO STATO NON PIÙ SOVRANO DELL’EUROZONA SE NE È INFISCHIATO DI ATTENDERE LE DECISIONI DEGLI SFACCENDATI E STRALUNATI TECNOCRATI DI BRUXELLES E HA FATTO UNA SCELTA A TUTTI GLI EFFETTI “SOVRANA”, CHE CONTRASTA VISTOSAMENTE CON I TRATTATI EUROPEI E IN PARTICOLARE CON IL FAMIGERATO ARTICOLO 123 CHE IMPEDISCE ALLE BANCHE CENTRALI DELL’EUROZONA DI FINANZIARE DIRETTAMENTE I RISPETTIVI GOVERNI.

    Il precedente prestito si è trasformato insomma in una forma più o meno camuffata di monetizzazione del deficit pubblico: soldi freschi della banca centrale in cambio di titoli di stato, anche se poi questi soldi non servono per alimentare la spesa del governo ma sono stati già convogliati nelle casse delle banche fallite. In ogni caso, questo legame diretto fra governo e banca centrale rappresenta un vero abominio e un affronto per la tecnocrazia europea, che proprio su questa inconsueta e ancora incomprensibile cesura aveva fondato le basi del suo primato oligarchico e antidemocratico.

    Per chi interessa continua su:

    http://www.falkorossodapulia.com/2013/03/lirlanda-si-smarca-dalleuro.html#more

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  16. Mi scuso per il doppio post, ma in Germania ci stanno giá facendo i conti in tasca: German Commerzbank Suggests Wealth Tax In Italy Next
    Il capo economista di Commerzbank dice che avrebbe senso imporre una patrimoniale secca del 15% sulle attivitá finanziarie degli Italiani, in quanto porterebbe il debito sotto il 100% del PIL.
    Ma son fuuurbi questi tedeschi!

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    1. Sai che a questo punto non so se siano più furbi loro o più stupidi noi terroni d' Europa.

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    2. A me sembra che si voglia provocare l'ennesima fuga dei capitali dal sud verso il centro ora che i bund decennali li vendono all'orrendo tasso di 1.37.
      In teoria si evita di provocare le corse agli sportelli ma ai fuurbi tedeschi non la si fa...

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    3. Scusa, ma non penserai mica che nel 'centro', cioè in Germania, Austria e Olanda i depositi, quanto meno quelli dei non residenti, saranno più al sicuro che nel Reichsprotektorat Italien quando la fottuta eurobaracca verrà giù?

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    4. Metti in dubbio l'idiozia del puddino medio?
      E comunque bund a due anni allo 0.02%

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    5. Giammai finché avrò vita ;-)
      BTW I won't deposit even my shit in Germany ;-)

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  17. "Ancora qualche giorno fa diversi commentatori continuavano a ripetere che il sistema Target2 compensava automaticamente gli squilibri finanziari dentro l'Eurozona ed io continuavo a ripetere: "Guardate che non è così, è automatico se hai collaterali accettati dalla BCE da dare come contropartita [...]"

    Ma qui chi è che parla? Mi pare che a un certo punto anche qui i commenti avessero preso la deriva Sinniana dei pigs del sud che acquistano le splendide merci dei virtuosi tedeschi con carta straccia fornita dalla BCE... :-) ma magari ricordo male.

    Comunque, penso che sia utile ricordare anche un'altra più famosa, e utile, bank holiday .

    Inoltre sto leggiucchiando Lombard Street di Bagehot, se non sbaglio consigliato da Istwine, e se non ho capito male la funzione della Banca Centrale non dovrebbe proprio essere questa. Il prestatore di ultima istanza in prima istanza presta, mica rapina i correntisti...

    Anche su questa ossessione della capitalizzazione delle banche ci sarebbe da fare una riflessione. Leggevo che per la prima volta da quando sono nati nel dopoguerra anche i Confidi stanno entrando in crisi. Quanto capitale serve per mettere al sicuro le banche quando l'economia viene fatta precipitare e le imprese fatte diventare insolventi?

    A questo punto se non gli italiani, i greci ad esempio cosa faranno? Terranno i loro soldi sul conto corrente in attesa della tosatura o li sposteranno altrove? E i mercati? Si avvererà la previsione di Garber?

    P.S.
    Ricomincio a prelevare dal conto corrente. :-)

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  18. Buona sera Prof.,
    un altro argomento del cavolo, lo ha trovato Giorgio Squinzi, che stasera a "che tempo che fa" su Rai tre, ha comunicato che secondo una analisi del centro studi della mitica Confindustria, in caso di uscita dall'euro il nostro prodotto interno lordo subirebbe un calo tra il 30 ed il 40% riportandoci a livelli anteguerra!
    Non capisco se si tratta di disinformazione o di malafede.

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    Risposte
    1. Considerata la messe di dati a nostra disposizione, opterei per la seconda.

      E' gente in malafede. Questo è stato assoldato dall'eurobaracca contro gli interessi dei suoi stessi associati......

      Dato che non è più possibile nascondere i fatti (il dividendo dell'Euro ormai lo vedoino tutti), il regime tenta disperatamente di salvarsi spingendo sulla propaganda.

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    2. Disinformazione o malafede? Non cambia l'effetto finale ( me lo hanno insegnato gli amici del blog e il suo titolare).

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  19. http://russeurope.hypotheses.org/1038

    Notare l'aggiuntina delle 23:30....................

    Saluti

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  20. É preoccupante soprattutto vedere che si dà la colpa della crisi di Cipro agli investimenti degli oligarchi russi... bene, quando proporranno un taglio simile ai conti italiani, da nullatenente senza conto corrente a chi protesterà potrò dire "e cche nun ce lo sai che in italia ce sta 'a mafia?"

    RispondiElimina
  21. Ah, mondieu, professor Bagnai! Questa é la cronaca di una morte annunciata, (direbbe García Márquez).
    Ma quando vi daranno reta, sti italiani?????

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  22. Certo che se questa azione è stata fatta per compiacere i "taxpayer" tedeschi, non so bene quanto la cosa abbia avuto senso. Ho fatto un giro per blog e giornali tedeschi e la maggioranza dei commenti sono indignati e incazzati con la sederona angelica. Se voleva essere una mossa elettorale, mi sa che le si ritorcerà contro. Commento tipo tratto da "Der Spiegel":

    "Zypern sei eine Insel der Steuerflüchtlinge, lautet der Vorwurf, russische Oligarchen sollen dort Milliarden geparkt haben. Tatsächlich sind rund ein Drittel der Einlagen in der Hand ausländischer Kontoinhaber - vor allem reicher Russen und Briten. Mit der Zwangsabgabe sollen die Investoren aus dem Ausland zumindest mithelfen, das Land zu stabilisieren. "Es ist ein guter Schritt, der uns eine Zustimmung zu einer Hilfe für Zypern sicherlich leichter macht", sagt Merkel." Jetzt mal etwas logisch: Russische Mafiabosse und reiche Briten (bestimmt auch Mafia oder so) sollen gefälligst mit geradestehen für Zyperns Eurodebakel und die Probleme mit dem Euro insgesamt? Warum eigentlich? Was können die denn dafür? Was haben die denn damit überhaupt zu tun? Jetzt wird die Enteignung zyprischer Omas um ihre Ersparnisse sogar schon mit Bestrafung russischer Mafiabosse bemäntelt! Merkel kennt wirklich keine Scham und keine Rücksicht."


    Wie lange wird noch versucht zu retten, was nicht zu retten ist? Eine einheitliche Währung ohne politische Einheit funktioniert rein logisch schon garnicht. Jetzt zeigt sich das, was schon lange vorhersehbar war und die Experten fallen aus allen Wolken. Da frag ich mich doch ernsthaft warum..

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  23. A quanto pare i vertici bancari ed europei soffrono di quella che in psichiatria é denominata Sindrome di Pollyanna, ovvero l'ottimismo idiota di chi coglie solo gli aspetti positivi delle situazioni, ignorando e scotomizzando quelli negativi.

    RispondiElimina
  24. tutti i soldi in banca, il contante abolito così si evita ogni rischio di bank run e i PDini, i piddini e i pudini come pecoroni approvano e auspicano: così si dà un colpo mortale a chi evade e a chi ricicla..

    beati loro che nun capiscono un cazzo

    RispondiElimina
  25. Gustavo Piga pensa che il ciclo di Frenkel non comporti automaticamente come soluzione l'uscita dal regime di cambi fissi.

    http://www.gustavopiga.it/2013/il-piatto-di-lenticchie-a-cipro-che-non-abbiamo-voluto-pagare-la-pagheremo-cara/#comment-4934

    Cosa ne pensate?

    Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che è wishful thinking, il che nulla toglie alla simpatia e alla stima che provo per Gustavo (o, per altri versi, per Seminerio). Con l'occasione vi ricordo (in modo un po' estemporaneo) che incontrerò Seminerio a Reggio Emilia il 12 aprile e Gustavo a Roma il 14 maggio. Seguirà calendario dettagliato.

      Ah, Gustavo, se poi i miliardi che mancano ce li metti tu, io mi tengo anche l'euro, e a casa mia, come ricordi, un BBQ per te lo troverai sempre! ;)

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    2. Persa l'occasione di Bruxelles, mi segno la data di Roma.
      Chissamai che sia la volta buona per annusare dal vivo l'atmosfera che si respira.
      I'll stay tuned...

      Elimina
  26. Ribadisco qui lo strano fenomeno che ho notato su twitter che interessa livelli di piddinismo non vellutato: ci sono molti piddini che twittano e ritwittano notizie da Cipro.Ma secondo voi riusciranno a cogliere che lo stupore odierno sui fatti di Cipro e le €-minkiate sparate fino a ieri e che riproporranno domani trovano una sintesi un pochino sfavorevole?O senza usare understatement si puo' parlare di grave penuria di intelletto?O per usare un approccio esplicativo scientifico si puo' dire che la correlazione tra lor pensiero e stupidita' e' 1? #sesquipedalecojione e la chiudiamo qui.

    RispondiElimina
  27. ... non solo Cipro ....
    un post dal titolo

    "Come si fa ad uscire?" ... "DALLA PORTA COGLIONE!!!"

    (perdonate se mi esprimo come un conte...)

    Mentre noi andiamo a caccia di oligarchi russi (nostalgia di Topolanek?) gli irlandesi recuperano la sbronza di San Patrizio cosi'
    http://www.irishtimes.com/news/ecb-s-draghi-hails-note-deal-1.1253371

    ... intanto Mario (quell'altro Mario), "rivede" ...

    eh si... "rivede" perche' non puo' fare altro! Che vi aspettavate? che mandasse i carri armati!

    Ecco fatto! Cosi si iniziera' ad uscire... DALLA PORTA, IN BELLA VISTA, E CON IL SORRISO!

    ... certo pero', che noi abbiamo ancora due Mario di troppo...

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    1. "interlinkages between monetary and fiscal policy"! Se ne accorgono adesso! Hanno imposto il divorzio fra tesoro e banca centrale a tutta l'Europa per impedire ai governi di fare politica fiscale... e pensavano che potesse durare? Peggio! Secondo me hanno ragione Guerani e tanti altri che dentro queste istituzioni ci sono stati: la grande massa degli ufficiali e sottoufficiali pensava che tutto questo FOSSE GIUSTO E DEMOCRATICO! Lo so che vien da ridere, ma vi assicuro che è così.

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  28. @robert.o
    penso che il beneficio dell'inventario si possa dare ai Savoia ma non adesso.
    diciamo che con l'annessione del sud al nord (forse la stessa cosa è avvenuta per gli USA) il nord ha prosciugato la ricchezza del sud e pagato i suoi debiti.
    Alla fine della fiera la Germania non è poi così messa bene per il suo futuro? sta facendo la stessa cosa.

    sul Sud.
    all'epoca pare che nessun sia emigrato all'estero, che gli impiegati nel settore industriale fossero maggiori rispetto a quelli del Nord, i debiti erano bassissimi e quindi le condizioni generali discrete. Ovvio che se imponi un cambio 1a1 invece che 1a4 (vero, come in Germania con la riunificazione!) ammazzi che si rivaluta.

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  29. Ma ve lo siete visto Squinsi fa Fazio ieri sera????? Squinzi, il presidente di confindustria che dice "sono europeista convinto" e " se usciamo dall'euro il pil scende del 30-40"??????????? Ma che c@zz° dice???? E poi Fazio quando gli ha chiesto "perché secondo lei i piccoli industriali hanno votato Grillo" lui ha iniziato "questa classe politica ha troppo deluso...." Fazio l'ha interrotto subito: "volevo fare un'altra domanda: agli industriali piace il programma economico del M5S?"... Certo se la risposta non piace, si rifà la domanda... Ma Squinzi mi ha lasciato a bocca aperta: ma ci è o ci fa? Ma confindustria da che parte sta? Le PMI dovrebbero (se sono iscritte) disertare in massa: ma forse il problema è proprio questo....

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    1. Guarda che molte stanno cercando di separarsi da Confindustria, per ovvi motivi.

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    2. Buongiorno prof, allora capisco poco anche Marchionne, che pur già fuori da confindustria dice che se l'italia esce dall'euro non farà più investimenti. Ma.... non è che sa già che usciremo, e quindi userà questa scusa per mollare l'Italia?

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  30. ussignur....stamane su radio 1 ho avuto la sventura di sentire il parere di Bonanni della Cisl....alla domanda su un'eventuale uscita dall'euro:...."CATASTROFE.....gli interessi sul debitopubbbbblico aumenterebbero a dismisuraaaaaa, gli idrocarburi aumenterebbero alMENO del 30/40%....", poi,per tutto il resto dell'intervista tutto un lamento sulle poche risorse, sulla disoccupazione, sullo stimolo da dare ai consumi etcetcetcetc.
    Non c'è dubbio non sono in malafede, non sono collaborazionisti, sono proprio lobotomizzati dal PUDE.

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    1. Come facciamo a competere con sta' gente? Tutti i giorni a tutte le ore del giorno c'è qualcuno che disinforma qualcun altro e come un vampiro dopo avergli succhiato il sangue lo trasforma in una creatura della notte(disinformatrice) anch'esso.. Non hanno tutti la fortuna di imbattersi in articoli e documenti come quelli che commentiamo noi oggi, non hanno poi tutti la fortuna di avere la voglia di leggerli e studiarli quando ci si imbattono e qualcuno addirittura non ha la voglia di ammettere che quello che pensava fino all'altro ieri era na cazzata quindi preferisce chiudere gli occhi resettare tutto e ricominciare a succhiare.. Un bel casino, probabilmente se ne uscirà dall'alto come più volte il prof. Ha ipotizzato sennò boh non ci rimane che pregare papa Francesco.. Daje a rideeeee

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    2. Amico caro, la Storia non ha pietà. Calma, sangue freddo, consapevolezza di essere nel giusto, dalla parte della scienza, della democrazia e della dignità umana, cercando di pararsi il culo ( e mi rendo conto che per più di qualcuno il difficile è questo). Mai stancarsi di combattere, l'importante è sentirsi con la coscienza a posto. Gli irrecuperabili ci sono sempre stati, non bisogna curarsene più di tanto.

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    3. Bella Osvaldo, ci voleva proprio un post tipo il tuo... ;) Eh sì... ogni tanto ci vuole un post così :)

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  32. Io invece penso che Squinzi sia in perfetta malafede: quando ho iscritto la mia piccola ditta all'API, non mi era sembrato di aver visto delle aquile, ma certamente non personaggi così sprovveduti. A meno che il centro studi Confindustria che avrebbe fornito quei dati a Squinzi sia diretto da un lemure...... io non riesco a pensare ad una cosa simile. E' chiaro che dopo l'enorme spavento che sta provocando la "stabilizzazione" di Cipro, bisogna far quadrato attorno all'euro. In fondo le grandi industrie sono le maggiori beneficiarie dell'euro; gli massacra il potere contrattuale degli operai, ormai possono trasferire interessi commerciali e fabbriche al di fuori dell'Europa (Marchionne docet) ed in più, quelle grosse, anche di fronte ad un mercato interno ed europeo asfittico sono troppo grosse per essere lasciate fallire. Per la grande industria l'euro è una manna. MI tocca però di rivalutare l'assolutamnete impresentabile Romiti, che, pur rappresentando una grande industria, all'epoca aveva ancora una dimensione commercialmente eurocentrica, per questo fu l'unico a mettere in guardia dai grandissimi pericoli dell'euro.

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  33. in Italia non possiamo forse contare troppo sul M5S e anzi, dalle ultime dichiarazioni dell'ortottero imperiale forse lo dobbiamo temere. Certo è che non è possibile nemmeno sperare in un soccorso proveniente da dissidenti (o presunti tali) interni all'Impero, visto che le ricette che propongono sono molto pericolose per noi (ovviamente) perchè appaiono, almeno a mio giudizio ma non solo, la continuazione dell'agenda Merkel con altri mezzi.

    Credo che dovremo temere per una fusione tra loro dei due movimenti.

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  34. Certo che l'attacco della Virtuosen Tedeskien al Cipro, come sembra, sia un attacco ai corruttoriRussiPortatoriDiDenaroNero, allora c'è da sperare. L'ultima loro campagna di Russia sappiamo bene com'è finita.

    Chissà...

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  35. Prof, sbaglio o stamattina i piddini si sono alzati e...
    sono riusciti a dare la colpa del disastro cipriota alle banche che avrebbero accettato per anni capitali di dubbia provenienza da parte degli oligarchi russi?

    Meno male che non fanno i paleontologi, altrimenti questi avrebbero fatto estinguere i dinosauri ognuno per un motivo diverso...

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    1. e certo! Uno colpito da un onda di tsunami, uno non ha trovato più felci da mangiare, il predatore niente più prede, uno per il freddo... e l'ultimo ovviamente è morto di solitudine.
      Il meteorite dite? quale meteorite? Inoltre è estremamente improbabile che un qualsiasi meteorite possa colpire la terra e causare danni.

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    2. Mai passati per la gola del Bottaccione?

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    3. Non ancora, però molti anni fa ho visto impronte di dinosauri sulle rocce del monte Pelmo (Belluno). A giudicare dall'orientamento delle impronte e dalla distanza tra i passi probabilmente il gruppo di dinosauri stava correndo cercando di fuggire dall'europa per raggiungere l'odierna Tunisia invece di adattarsi alle più rigide condizioni climatiche ma gli è andata male (infatti risultano estinti o come minimo dispersi in mare). Che ci serva da monito! Dobbiamo adattarci e restare nell'euro pena l'estinzione dei conti correnti e anche per una questione di zolle tettoniche 8^)

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  36. In fisica si cerca la teoria unificante delle forze, coll'euro la teoria diversificante dei default.

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    1. "Unhappy families" sta per essere pubblicato in Inghilterra.

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  37. Salve,
    Qualcuno sa se quando parlano di prelievo sul c/c intendono il saldo di c/c o anche le obbligazioni e i titoli di stato? GRAZIE :)

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    1. Per i ciprioti i depositi.

      Per gli italiani, il 15% dell'intero patrimonio.

      Fonte Commerzbank

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    2. Io ho già pronto il martello pneumatico e gli spedisco direttamente casa col corriere...
      (daje a' ride!)

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  38. Ironia della sorte. Pare intanto leggendo varie fonti, che esponenti governativi del paradiso fiscale abbiamo per tempo fatto sparire i loro soldi dai conti correnti.
    Verranno "ipotecati" gli importanti giacimenti di gas naturale da poco scoperti?
    Chissà nella Cipro turca come se la passano.

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  39. I Germania parlano apertamente di uscita dall'Euro perché non han niente da perdere, a parte la loro egemonia politica: oltre all'ultima puntata di Servizio Pubblico, si può vedere questo articolo di Werner Sinn, ex-consigliere di Frau Merkel, commentato con grottesca acidità dal broker Seminerio:
    http://phastidio.net/2013/03/11/il-risveglio-alla-realta-di-herr-sinn/
    Qui in Italia, invece, l'argomento è tabù per il semplice motivo che i gestori di capitali, siano essi politici, sindacalisti o broker, hanno paura di perdere CLIENTI.
    E per lorsignori sarebbe davvero una catastrofe!

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  40. Intervista di oggi a Gallegati quello diventato famoso come consigliere economico di Grillo che è poi stato sconfessato.

    Mi sembrano idee piuttosto in linea con il PUDE.

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    2. Questi geni in cerca di posto al sole avranno il loro bel da fare, ora che il bank run si verifica a causa di misure prese per *salvare* l'euro.... Poco meno di un secolo dopo, le vacanze bancarie in risposta alla crisi finanziaria in regime di parità di cambio (furono un cardine della ricetta Hoover per reagire alla crisi del 29)... più il prelievo forzoso, ma credo che in questo caso sia stato Amato a fare scuola.

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  41. Chiedo: potrebbe servire ristabilire il principio della Legge Glass-Steagall?

    Se ci fosse la separazione bancaria in casi come quello di Cipro lo Stato non dovrebbe svenarsi per salvare istituti che si sono riempiti di titoli greci, per salvare i risparmi delle famiglie ed i soldi dei correntisti in generale, o sbaglio?

    Che fine ha fatto il rapporto Liikanen? E soprattutto, dopo Cipro, come può essere rifiutata la sua totale applicazione, senza palesare malafede?

    Sarebbe un piano B in attesa del collasso dell'euro.

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    1. Secondo me sì, e lo dico chiaro e tendo anche nel libro. È uno dei tanti provvedimenti di regolamentazione da prendere.

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  42. Sulla scia delle operazioni controproducenti, commento sul FQ: "L'effetto contagio ci sarà e sarà devastante. Non avrei mai pensato che ci fosse una tale dabbenaggine al governo dell'europa. Come per la Grecia il rimedio é peggiore del male. Ci sarà una inevitabile fuga di capitali, da Cipro e dall' euro, Germania compresa. I dueci miliardi che verranno imprestati non basteranno neppure a rimediare. Pura follia economica. Da europeista convinto con oggi passo ufficialmente con gli euroscettici, in buona compagnia. Loss von euro. Per legittima difesa."

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  43. Per non dimenticare le ultime parole famose (sic)
    "This is the dawn of a new era and a change to our way of life" (Papadopoulos. 2008)

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  44. Stamattina, contrariamente alle mie abitudini, ho dato un'occhiata alle prime pagine dei giornali italiani, sia locali come Dolomiten e Alto Adige, sia nazionali come il Corriere della Sera, sia 'economici', come il Völkischer Beobachter Salmonato. Della eurorapina cipriota ovviamente NON C'ERA TRACCIA.

    Die Welt, uno dei più diffusi quotidiani tedeschi, alla predetta europorcata ha dedicato (1) un pezzo su tre colonne IN PRIMA PAGINA, più (2) due pagine intere (pagina 9 e pagina 13), nelle quali il problema ed i suoi addentellati sono sviscerati, sia pure dal punto di vista tedesco, in ogni loro aspetto.

    Quod erat demonstrandum.

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    1. Ne hanno parlato questa mattina alla Reichs-Rundfunk-Gesellschaft, nella ex-trasmissione del Gianninozzero (le elezioni qualche effetto positivo l'hanno avuto), con Sapelli che gli dava dei matti.

      Ora ne parla anche il Volkischer Beobachter salmonato, e l'anima bella Da Rold si interroga sul "mistero dell'esclusione dal prelievo degli obbligazionisti privilegiati, un passo che non rispetta il principio di equità".... chissà chi saranno mai?

      "Sempre secondo i dati della Bri, la "banca delle banche centrali", riferiti a settembre 2012, gli istituti più esposti sono quelli greci (8,3 miliardi) e quelli tedeschi (5,8 miliardi). Seguono le banche olandesi con 1,6 miliardi di esposizione e le britanniche con 1,5 miliardi.
      ...
      Un rapporto dei servizi segreti tedeschi pubblicato a novembre dello scorso anno su un settimanale tedesco mostrava come nell'ambito del salvataggio comunitario, ad approfittare degli aiuti europei, sarebbero soprattutto gli oligarchi russi che hanno parcheggiato nelle banche dell'isola vicina alle coste della Turchia circa 20,3 miliardi di euro."

      Ostplan....

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    2. Ho guardato stamattina su Repubblica online cercando "Cipro". C'era la notizia nella rubrica "affari e finanza", con i commenti.
      Ovviamente l'immancabile commentatore superesperto spiegava che quello di Cipro era un "caso particolare" e che noi "dovremmo" essere al riparo da un evento simile, MA se e solo se restiamo nell'euro. Se ne usciamo, avverrà SICURAMENTE e SUBITO.
      Però quello che mi ha colpito era il tono di certi interventi. Un tono tanto perbene, del tipo: "Be', non è tanto bello che abbiano tirato nel mucchio e mi spiace davvero per i poveretti che ci rimettono, ma c'era tanta BRUTTA GENTE e poi, suvvia, le persone come si deve non vanno in certi posti".
      E questi sono i democratici... quindi io sono populista e reazionario. Pazienza.

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    3. Reichsrundfunkgesellschaft è splendida, me la segno ;-)

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  45. Vola l'export italiano, +8,7% a gennaio

    Vola l'export a gennaio. Secondo quanto comunicato oggi dall'Istat, su base annua le esportazioni sono aumentate dell'8,7%: nettamente più accentuato l'aumento per i mercati extra Ue (+17,6%) che per quelli Ue (+2,6%). La diminuzione delle importazioni per l'1,8% è invece imputabile al calo degli acquisti dai paesi extra Ue (-5,6%), mentre gli acquisti dai mercati Ue sono in crescita (+2,4%). continua>>>

    http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201303181114514546&chkAgenzie=TMFI

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  46. Ultimamente siamo bombardati da buone cattive notizie. Mi sembra proprio che finalmente l'Eurozona si stia lentamente ma inesorabilmente disgregando, penso proprio ormai manchi molto, molto poco.

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  47. @Antonio 17 marzo ore 21:26. Io invece vado ad organizzare la fuga dei miei MUTUI fuori del paradiso Ue, prima o poi i tedeschi faranno mettere il pizzo anche nei DEBITI. Prof., magari mi e' sfuggito, lei lo ha gia' previsto?

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  48. Oggi alle 18,30 sembrerebbe che l'Europa dichiari di abbassare la % di prelievo sui conti "piccoli", sarà rivisto al 3 o forse più in basso.
    Per i conti russi e sostanziosi viceversa sarà rivisto al rialzo, nel caso peggiore del 15,26%.
    Anche x le holding la tassazione passa dal 10 al 12,5%.


    Il gas probabilmente aumenterà...

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  49. Andando in giro mi sono imbattuto in questo articolo; mi sembra fatto molto bene, per cui ve lo segnalo.

    http://tempesta-perfetta.blogspot.it/2012/08/ritorno-alla-lira-la-bilancia.html

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  50. OT (ma non troppo)

    Ci vuole "er post tecnico" su TARGET 2, secondo la mia modestissima opinione. Penso che a molti (me compreso) non sia molto chiaro il meccanismo. Sarebbe un altro bel tassello per comprendere le posizioni centro-periferia e del perché anche paesi minuscoli come Cipro non possono uscire. Rinnovo un grazie per l'operazione culturale (nel dibattito economico italiano niente sarà come prima) e per (non secondario) la carriera a cui ha (probabilmente) rinunciato a fare.

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  51. Premesso che Squinzi ne ha sparata una così grossa..
    io penso che questi abbiano proprio una visione "esterna" di questo paese.. un serbatoio che deve avere una unità di conto sovraquotata in maniera che loro possono "investire" fuori e importare a basso costo.
    dico questo perché tempo fa (1-2 anni fa) Zingales (sì, quello che l'aveva detto dopo aver letto l'articolo del prof sull'AVO ma che ha avuto la bravura di aggiungere che l'Italia era in sin dei conti un posto turistico..) ha dichiarato che l'Argentina non aveva (non ha) ancora raggiunto i livelli di PIL pre svalutazione.
    ovviamente sono andato a vedere e la cosa non risulta visto che dal 2002 il PIL è in forte crescita (certo.. passare dal 30% al 4% di disoccupazione come è possibile se il PIL rimane inferiore al periodo di picco della crisi? miracoli dell'incomprensione!).

    EVIDENTEMENTE pensano che svalutando del 67% il PIL argentino vaga in dollari il 33%!
    ora forse saranno al 50% e quindi gli argentini sono messi peggio.
    cosa che pure noi dobbiamo scongiurare.


    PS: vallo a spiegare che se non cala il valore della moneta calerà quello del "reale" per fare bracci&Abbracci.
    ma forse questo il centro studi non glielo avrà detto..

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  52. Achtung ! Mentecatti al lavoro !

    Guardare fino in fondo, compresa la griloide che crede che la BCE sia la "Banca della Comunità Europea" Questi personaggi hanno in mano il nostro destino ! Poi chiediamoci ancora come diavolo hanno fatto a votare tutti i trattati possibili immaginabili, davvero pensate che li abbiano letti ? E se davvero li hanno letti cosa pensate che abbiano capito delle conseguenze di quei trattati ? Mi sovviene una frase di Jean-Claude Juncker riportata dal Profe "prendiamo una decisione, la mettiamo sul tavolo e se nessuno protesta si va avanti fino al punto di non ritorno"....pensavate e ? che parlasse delle popolazioni ? O dei parlamenti ?

    E poi mi sovviene qualcuno, più di uno per la verità, che in campagna elettorale sbraitava "ma come fate a votare M5S ? Qui ci vogliono persone informate e competenti !" Daje a ride !

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  53. Oscar Giannino, per quanto questo possa dare soddisfazione, stasera su radio1 ha dimostrato di essersi in qualche modo affiatato con questo sito. Se ne vedevano le venature.
    Chissà ….., se Zingales e Boldrin non fossero tornati a stare così lontano ….

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  54. Il sistema finanziario tedesco sembrerebbe fallito.....

    http://icebergfinanza.finanza.com/2013/03/18/cyprus-news-commerzbank-e-la-patrimoniale-ditalia/

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  55. oggi pomeriggio Horror Vacui ha intervistato Piga su Cipro, scusate se non linko il podcast ma sono di fretta...

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  56. Ma ci vuole tanto a capire che è un finissimo piano strategico per stimolare i consumi rendendo incerti i depositi? Così le famiglie preferiranno spendere prima che i loro risparmi possano essere forzosamente prelevati! Su, ma che non ci arrivate?

    Aho, è 'na battuta eh...

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  57. “Whatever it takes” in soffitta?
    Direi proprio il contrario! Se non è "whatever it takes" questo... L'innocenza di google translate me lo traduce così: "tutto ciò che serve".... fate "vobis"

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  59. Ma come, grazie all'euro abbiamo avuto tariffe aeree mai così convenienti, ed ora si teme il "capital flight" ?

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  60. Vito e le "strane coincidenze", sul Volkischer Beobachter salmonato di oggi:

    "E poi c'è un'altra strana coincidenza che sollevano coloro che sono critici sull'ingerenza del modello tedesco nella gestione complessiva della crisi dell'Eurozona. Se Cipro e Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) sono solo dei Paesi corrotti e spendaccioni (la principale accusa che viene posta dai rigidi sostenitori di politiche di austerity) come mai ogni volta che scoppia una crisi in questi Paesi viene fuori che la Germania è sempre in cima nella lista dei Paesi creditori?"

    Un'altra perla....

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