martedì 30 dicembre 2025

The disgruntled Athenian

(…versione awanagana ma molto più inquietante dell’ormai classico ateniese imbruttito! À vous…)

























(…poi mi sono rotto i coglioni, perché per quanto l’attività ludica possa essere stimolante, alla fine ci si stanca. Attendo vostri pregiati commenti, ai quali anticipo, non per indirizzare i vostri, due miei: intanto, mi pregio di farvi rilevare che anche una volta richiamato all’ordine l’amico intelligente ha continuato a darmi riferimenti di pura fantasia; inoltre, possiamo dare per scontato che la stragrande maggioranza degli imbecilli che in questo momento stanno cercando di spiegarmi che cosa sia l’intelligenza artificiale nella cloaca, scriva i suoi lavori - scientifici o meno - affidandosi totalmente ad essa.  Ci aspettano tempi decisamente interessanti…)

6 commenti:

  1. "They were hallucinations on my part, which can happen with Al models when synthesizing information from patterns in training data".

    So' allucinazioni dotto'...capita

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A “Luciano, Rosolia, Russo” mi sono messo a ridere ed è andata avanti per una ventina di minuti…

      Quanto alla cloaca, la cosa divertente è che gli imbecilli che si rivolgono a Grok sperando che gli dia ragione contro di me, cioè contro i dati del Fondo monetario internazionale, dell’OCSE, eccetera, sono gli stessi che poi vengono a spiegarmi che Grok è inaffidabile! Credo siano i evidenti i danni che strumenti simili possono fare se messi in mano a persone con competenze STEM (cioè privi di spirito critico)…

      Elimina
  2. Faccio un commento alla Bersani
    Quando manca il vino buono non è che. Se bevi il vino artificiale sei contento
    Quando manca l'intelligenza normale non è che ci metti quella artficiale e ti fa contento

    RispondiElimina
  3. Sapendo che ci sono IA che creano musica, chiesi a una IA generica se era in grado di farlo: non solo mi disse che era in grado di farlo, ma disse anche di averli creati e caricati su piattaforme di condivisione con relativi link: google drive e youtube sono le prime due che ricordo. Dopo vari tentativi di apertura di link non funzionanti (error 404 su domini reali), la cosa si conclude con "ops, non sono una vera persona e non posso creare account di condivisione su queste piattaforme". Questa è la cosa più fastidiosa di quasi tutte le IA, la loro incapacità di rifiutare le richieste che non sono in grado di assecondare... piuttosto si inventano la risposta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo effettivamente è esasperante. Nell’esempio che vi ho fornito però secondo me c’è dell’altro. La conversazione svolta ieri nella cloaca, arricchita dalla presenza di comparse spassosissime, ha portato a concludere che Grok non apprende dai singoli utenti, adducendi motivi di privacy. Tuttavia, nel tipo di risposta che mi è stata data, io intravedo una volontà di compiacere una mia aspettativa che in qualche modo il software potrebbe avere inferito o dal modo in cui la domanda è stata posta, o da una analisi dei miei tweet sull’argomento. Quindi, a quanto si può intuire, da una parte i documenti che noi portiamo non vengono inseriti nella memoria collettiva se non lo decide il gestore, e questo per tutelare la nostra privacy, ma d’altra parte i nostri contenuti (quali?) vengono utilizzati per fornirci le risposte su misura (e quindi non asettiche e equilibrate: nel mio caso, addirittura inventate!), o almeno questa è la sensazione che si ricava.

      Elimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.