(…scendendo da Mamma Rosa, dove i miei sentimenti mi hanno spinto verso lu rentrocele alle quattro carni…)
Quando ero giovane io, i modelli econometrici comme il faut, incluso quello della Banca d’Italia, tenevano marxianamente conto del conflitto sociale, per cui nella curva di Phillips inserivano una variabile che ne esprimeva l’intensità: si chiamava “ore perse per conflitti di lavoro”, e naturalmente aveva coefficiente positivo: più scioperi, più crescita dei salari
Qualche giorno fa, stomacato dalla demagogia di quelle quattro facce di m… onti che hanno istituito lo scioperdì perché “leggente soffrono per colpa dell’austerità e del fasheesmo”, sono andato sul sito dell’ISTAT per aggiornare i miei dati ma, incredibile dictu, non c’è stato verso di scaricarne la serie: irreperibile! Siccome mi ero messo all’anima i difensori della vedova e dell’orfano, senza demordere sono andato sul sito dell’ILO, ma… i dati sono disponibili solo fino al 2008! Ora io dico: visto che si pubblicano (e sono facilmente reperibili) i dati sulle ore lavorate, evidentemente esisteranno anche quelli sulle ore non lavorate. Perché questi ultimi sono così difficilmente reperibili? Vi do due possibili spiegazioni non mutuamente esclusive: la prima è che io stia invecchiando, nel qual caso voi che siete più svegli (penso in particolare al sempre vigile Fabio), riuscirete senz’altro a darmi il link (vi risparmio il gustoso siparietto originato dalla mia richiesta a Grok di darmi il link, che inserirò nella mia antologia di dialoghi con la bestia). La seconda spiegazione è che questi dati vengano offuscati, affinché nessuno possa, magari in un bel parterre televisivo, dire: “ma scusate, brutte facce di m… onti, come mai quando Monti faceva precipitare il Pil italiano e decollare la disoccupazione le ore perse per conflitto di lavoro erano una quantità irrisoria rispetto a quelle che stiamo constatando oggi?” Perché a mente mia lo erano, ma magari non sarà stato così. Bisognerebbe basarsi sui dati, solo che quando i dati una volta c’erano, ma all’improvviso scompaiono, io, chissà perché, sono tentato di pensar male. Sarà forse perché quella volta che erano scomparsi i dati OCSE sulla flessibilità del mercato del lavoro, poi saltò fuori che dalla lettura di quei dati avremmo capito che l’Italia non aveva bisogno di riforme? Ecco, la mia sensazione è che se saltasse fuori una serie omogenea di ore perse per conflitti di lavoro, non dico che scopriremmo che l’Italia non abbia bisogno oggi di scioperi, ma scopriremo una cosa diversa: che quando ne aveva molto più bisogno di oggi, ne sono stati fatti molti di meno.
Voi che ne dite?
(…e scusate se ho detto Monti a tavola.…)
Caro Bagnai, volevo solo dirti che Dio ti benedica per quello che fai. Fare il bene dell'Italia con le quinte colonne che sono delle grandissime pezzi di monti ,dentro le istituzioni, non deve essere facile. Coraggio !
RispondiEliminaSi fa quel che si può. Non sono solo.
EliminaPeccato che questo dato non di trovi. Speravo di poterle copiare un altro grafico. Sarebbe inoltre interessante vedere se si trova una correlazione tra orientamento del governo e ore perse di lavoro.
RispondiEliminaCredo di riuscire a farlo. Ho già visto una cosa interessante…
Eliminahttps://osservatoriocpi.unicatt.it/ocpi-pubblicazioni-quanti-sono-gli-scioperi-in-italia
RispondiEliminaQui si utilizzano dati estratti dalle relazioni annuali della Commissione di Garanzia Scioperi, non mi pare OCPI fornisca la serie scaricabile in CSV/xlsx. La serie l’hanno costruita estraendo i dati da ogni relazione annuale del CGS dal 2010 in poi quindi ricavarla é una bella iattura….
Effettivamente è l'unica pubblicazione che ho trovato anche io
EliminaHo trovato questo
RispondiEliminahttps://osservatoriocpi.unicatt.it/ocpi-pubblicazioni-quanti-sono-gli-scioperi-in-italia
Professore, ma che va a pensare...mi è diventato gomblottista anche lei?
RispondiEliminaIo ho sempre irriso ai complotti, pensate che per un lungo periodo avevo creduto che un epidemia mondiale fosse veramente stata causata da 10 cinesi che mangiavano i pipistrelli vivi...pensate che fesso.
Oramai, mi sto sempre più convincendo e un complottista sia uno che capisce la verità 6 mesi prima degli altri.
Nel caso qui sopra, si è semplicemente nel caso che i dati non consoni alla verità ufficiale si mettono sotto il tappeto da parte di chi quei dati gestisce...e vai che sono diventato gomblottista anche io...
***Io ho sempre irriso ai complotti***
EliminaIo nella mia infanzia intellettuale ho fatto anche di peggio , bevendomi sempre come VERO tutto ciò che scrivevano " gli esperti"
E invece ora mi è sempre più accertato che i "complottisti" abbiano un buon "score" ne l' intuire PRIMA quello che POI ( ma tuttaltro che sempre) ci spiegheranno "gli esperti".
Oramai quindi non c' è dubbio: se mai esiste una VERA verità , "il pensiero divergente" ci arriverà sempre PRIMA.
Spulciando in rete ho trovato questo https://osservatoriocpi.unicatt.it/ocpi-pubblicazioni-quanti-sono-gli-scioperi-in-italia
RispondiEliminaOvviamente non conosco l'affidabilità dei dati.
i dati a cui fate riferimento vengono da qui: https://cgsse.it/index.php/commissione/relazione-alle-camere , purtroppo il formato è pdf
RispondiEliminaRileggendo il post, ancora una volta per quanto mi piace (il precedente, su commento di ZanziBarra, e' da mandare a mente), mi sovviene una riflessione che poi vorrei elaborare, ma intanto la lancio com'e'.
RispondiEliminaIl paternalismo abitua al figliolismo: uno Stato che, attraverso le sue istituzioni, e' improntato all'educazione e rieducazione del popolo (bue), finisce per avere un popolo che chiede di esser guidato, imboccato, condotto. Anche al macello, vero, ma almeno in modo rassicurante.
Il popolo si abitua anche ad esser condotto nella protesta avverso il "potere", avverso i "padroni", contro il nemico di turno anche fosse dello stesso popolo, come "l'evasore".
Il popolo rinuncia alle responsabilita': scambia la democrazia per difficolta' della decisione: pesi e contrappesi, divisione dei poteri non sono strumenti per definire chi debba prendere decisioni, le gerarchie, ma son visti come necessita' di ogni istituzione di bloccare le altre per evitare "eccessi". Fino al punto in cui, per esasperazione, si invoca poi un decisore supremo e totalitario.
Per ora mi fermo qui. Mi han sempre detto che nei temi avrei potuto sviluppare, ho sempre risposto che non ho tempo per scrivere un libro.
Direi che hai già sviluppato molto, e effettivamente c’è da riflettere sul figliolismo…
EliminaEgregio Onorevole,
RispondiEliminapuò trovare le ore di sciopero mensili dal 2000 al 2023, relative alle grandi aziende, al seguente link:
https://esploradati.istat.it/databrowser/#/it/dw/categories/IT1,Z0500LAB,1.0/LAB_EMPLWAGE/LAB_EMPL_PAYJHWORK/DCSC_GI_ORE
I dati con base 2021 non sono presenti, ma, se cerca tra le basi precedenti, riesce a ricostruire la serie storica dal 01-2000 al 12-2023. Dati più recenti non ve ne sono.
Al link che segue trova la scheda Istat relativa a lavoro e retribuzioni nella grandi aziende:
https://www.istat.it/scheda-qualita/rilevazione-mensile-sulloccupazione-gli-orari-di-lavoro-le-retribuzioni-e-il-costo-del-lavoro-nelle-grandi-imprese-2/
Un saluto,
Fabio
Vedi? Non mi deludi mai! Poi mi ci diverto un po’ e mettiamo insieme i dati. Essendo espressi in millesimi di ore lavorate, e su base mensile, chiaramente per agganciarli ai valori assoluti su base annuale dovrò fare due conti, ma credo che possa valerne la pena. Grazie!
EliminaBuon giorno Bagnai, ci sono alcune piccole nuove tasse in manovra... Nel 2019 se non erro con governo gialloverde fu messa una tassa sulle rimesse degli immigrati... Si stima che ogni anno siano miliardi... Io lavorerei a braccetto con il sistema bancario/paypal per appunto sulle transazioni internazionali mettere una piccola tassa così come su Money transfer... All ONU non piace perché vede queste rimesse come motore di sviluppo per molti paesi. Sappiamo che l'Onu è un carrozzone e sarebbe meglio seguire quello che fa bene al nostro paese... Avere lavoratori che puntualmente inviano parte dello stipendio all'estero per aiutare famiglia laggiù magari è romantico, ma per l'economia è una cosa non proprio positiva... E poi è molto leghista come cosa.
RispondiEliminaGrazie
A proposito di Monti a tavola, nella foto 8 ci starebbe bene un frase di Osho del tipo ( che poi magari c'e' gia' e' che non l' ho trovata ):
RispondiEliminaC- se no te faccio scioperi me tieni na poltrona in Senato ?
M- se po fa'
https://www.repubblica.it/politica/2012/03/24/foto/pranzo_cernobbio-32136585/1/