domenica 29 settembre 2024

Ancora sul sito: i contenuti

(...due giorni fa, per dare un ordine al giro dei gazebo, avevo deciso di cominciare da Roccamorice, e poi giù a scendere - Manoppello ecc. - fino a Pescara, per risalire eventualmente a Lanciano, e da lì a Pennapiedimonte - altro posto dove dovreste andare. Mi sono cercato un posto per dormire a Roccamorice, consigliato dal nostro consigliere comunale - rigorosamente di opposizione, essendo Roccamorice situato nel Dalfonsistan - ho ben mangiato e ben dormito, e mi sono svegliato presto, come al solito, e con le idee piuttosto chiare su che cosa volessi fare: il sentiero che arriva a Mamma Rosa, fin dove sarei riuscito a percorrerlo nel tempo che avevo: due ore. Naturalmente la colazione alle 6 non me la faceva nessuno, e da quelle parti è anche difficile farsi lasciare un po' di caffè in un termos, che di solito non c'è - devo comprarmene uno e tenerlo nello zaino - ma le cose rinunciabili sono tante, anche il caffè della mattina, quando altre urgenze premono, e la mia urgenza era ascendere. Mi metto così in cammino nella luce pastello dell'aurora


verso il Colle dell'Astoro per un versante erboso, punteggiato di tolos:


da cui si apriva una vista sempre più nitida dei Tre Portoni, l'incubo della via normale Nord per il Monte Amaro:


sinché, arrivato nei pressi del Colle dell'Astoro, mentre salivo, sottovento e in silenzio, per una verde traccia erbosa verso l'obiettivo che mi ero dato:


a una svolta del sentiero incontro loro:


Il mondo è decisamente di chi si sveglia presto. Volgendo i passi indietro, constatavo che si stava mettendo al peggio:


In Val Pescara già stava piovendo, presto sarebbe piovuto anche in altura. Gambe in spalla, per aggiungere allenamento ad allenamento, mi son fatto di corsa in mezz'ora la strada che mi ero fatto camminando per un'ora in salita - ma che ora somigliava stranamente a una discesa - e son rientrato asciutto in albergo. Dopo di che si è scatenato il diluvio, ma io ero sotto la doccia, felice per aver incontrato i lupi...
)


Giulia ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Memorie dal territorio (il sito)":

Me lo immagino suddiviso in quattro sezioni fondamentali:

- il Bagnai accademico: sezione dedicata alla tua esperienza di insegnamento e di pubblicazione per chi lavora in questo campo, quindi paper, articoli scientifici, ma anche testi specialistici che ti sono stati utili/di riferimento e che consiglieresti a uno studente o collega;

- il Bagnai divulgatore: sezione dedicata ad articoli (quelli che non sono stati censurati!) e ai libri, magari con link a video / interventi di presentazione su YouTube, eventualmente inserendo 1-2 capitoli salienti di anteprima (soprattutto per L'Italia può farcela). In questa sezione ovviamente inserirei un collegamento diretto al blog e scorciatoie a post fondamentali.

- il Bagnai politico: focus sulle tue iniziative parlamentari (proposte legislative, attività nelle varie commissioni, etc., magari suddivise per tematiche), video di interventi significativi in aula e in commissione, attività all'interno del partito (cosa comporta il tuo ruolo di responsabile economico, quali sono i punti fondamentali del programma economico, eventuali aggiornamenti su eventi di partito nel tuo collegio e altrove). Inserirei anche i link ad alcune dirette dello sfortunato periodo pandemico sul funzionamento degli organi parlamentari. Anche qui dei consigli di lettura non guasterebbero (es. Io sono il potere), ma forse sarebbe più sensato metterli sotto la sezione dedicata alla divulgazione.

- il Bagnai musicista. Dettagli sulla tua formazione musicale, repertorio di riferimento, pubblicazioni, notizie su concerti.

Sono indecisa su dove inserirei riferimenti e rimandi ad Asimmetrie: starebbero bene sia sotto al Bagnai scientifico, per ovvi motivi, che sotto al Bagnai divulgatore, per altrettanto ovvi motivi.

Tralascerei aspetti privati e personali perché 1. chi vuole può trovarli in questo blog e 2. non siamo awanagana.

Giulia

Pubblicato da Giulia su Goofynomics il giorno 25 set 2024, 17:29


Non so quanto sarebbe stato utile portare l'idea dei quattro Bagnai a chi verosimilmente e legittimamente ne aveva già abbastanza di uno! Un cliente scomodissimo, che chiede un prodotto che altri non chiedono (o non ottengono: fatto sta che in giro non c'è) e per motivazioni opposte a quelle consuete (la ricerca del consenso - vostro o altrui - non è mai stata una mia priorità, ma chi fa siti li fa perché vengano guardati, perché generino engagement)...

La categorizzazione proposta dall'adorata Giulia offre anche qualche difficoltà pratica, forse non immediatamente evidente, ma che provo a segnalarvi. Ad esempio, ognuno dei quattro Bagnai si muove, agisce, e per avere in sito che gli stia dietro, o magari, meglio, che lo preceda, annunciando quello che farà ogni Bagnai, servirebbe uno staff di parecchie persone! La sezione "Eventi" (o meglio le sezioni eventi: quella del politico, quella del divulgatore, quella del musicista, ecc.) chi la curerebbe? Per questo tipo di comunicazione non so se userei il sito: forse continuerei a usare gli altri canali social, e anche lì ci sarebbe da fare un discorso, visto che in ognuno ho una linea editoriale diversa (ma forse dovrei, come Daniele, usare più canali per un medesimo contenuto): le dirette le faccio su Facebook, dove altresì riferisco degli eventi di partito, con testi piuttosto succinti, e dove l'ufficio stampa della Lega pubblica in diretta finta le mie apparizioni televisive; su Instagram metto solo le mie foto che per qualche motivo mi piacciono, per lo più di opere d'arte o di natura, soprattutto abruzzese; su Twitter perculo la gente; su Telegram annuncio i miei eventi e fornisco documentazione parlamentare...

Ho cercato di far ordine mettendola in un modo diverso, e quindi partendo, anziché dai Bagnai, dalle categorie di contenuti che questi tanti, troppi Bagnai hanno creato e continuano a creare nel tempo.

Sono partito da una summa divisio: contenuti video, e contenuti testuali. Entrambi questi contenuti sono eventualmente trasformabili in podcast (quindi in contenuti audio, come auspicato da una di voi), e entrambi ricadono (con qualche eccezione) in tre "cassetti": l'attività divulgativa, quella politica, quella sui media tradizionali.

Non so se questa categorizzazione vi convince, non so nemmeno se mi convince, ma provo a spiegarla, dando per ovvia la differenza fra un video e un testo (dai, so che posso fidarmi, forse...).

In ordine inverso: le apparizioni sui media tradizionali, cioè giornali o reti televisive, hanno una loro importanza perché nella mente delle genti semplici fanno opinione! Quindi la raccolta di interviste ed editoriali usciti in rassegna stampa (da un lato) e di interventi in trasmissioni televisive (dall'altro) bisognerebbe metterla nel sito. Almeno gli interventi sulla stampa quasi tutti i colleghi (intesi come politici) tendono a citarli nei loro siti.

I contenuti "politici" sono piuttosto ovvi: mi riferirei essenzialmente all'attività istituzionale, quella in AVLA (in Commissione non c'è stenografico), e forse, pensandoci meglio, anche a qualche comizio, come quello a Piazza San Giovanni, o quello a Beinasco. Anche qui, l'intervento nasce "parlato" (con un video), ma poi è scritto (sullo stenografico). Mentre scrivo, mi viene in mente una ovvia eccezione, perché c'è almeno un intervento in Commissione che è meritatamente entrato nella leggenda:


(ed è sia in video che in stenografico, a quanto mi risulta).

I contenuti divulgativi dovrebbero essere tutto il resto: le centinaia di miei interventi a incontri precedenti il mio impegno politico, i miei interventi ai convegni di a/simmetrie, gli articoli del blog, gli interventi in riviste "non in rassegna stampa" (ad es., Micromega), o in altro blog (lavoce.info, sbilanciamoci, Il Fatto Quotidiano, il Giornale, ecc.).

Entrambi i cassetti, quello dei video e quello dei testi, prevedono una "bonus track", una categoria che nell'altro cassetto non troviamo, ma che sarebbe sbagliato non considerare.

Nei video andrebbero compresi quelli riferiti alla mia attività musicale, che ovviamente non ha una controparte "scritta". Nei testi andrebbe ricompresa la mia produzione scientifica, che reciprocamente non ha una controparte "video". Non ci sono gli stenografici dei miei concerti (c'è qualche recensione), così come non ci sono i video dei miei paper (potrebbe forse esserci da qualche parte qualche video di mie presentazioni a convegni scientifici).

Tanto per chiarire subito ai partner che avevano a che fare con un matto, ho anche esplicitato la dialettica fra i due ipotetici usi del sito. Sapere a che cosa serve (o si desideri serva) una cosa in effetti è abbastanza indispensabile per progettarla! Ora, nella mia mente il sito (che non è questo blog, anche se un domani i due strumenti potrebbero integrarsi, altro tema su cui vorrei sollecitarvi, ma sufficit diei malitia sua) ha due funzioni: quella di mausoleo, e quella di spot elettorale.

Nel mausoleo Bagnai verrà sepolto con tutte le cose che gli sono care (e con la sua servitù, che ha già firmato una apposita liberatoria): insomma, idealmente nel sito dovrebbe esserci, o comunque dal sito si dovrebbe poter arrivare a, tutto quello che ho fatto negli ultimi quattordici anni. Considerando che solo di video siamo oltre i 1100, che i post di questo blog sono 2458 (con questo 2459), che in rassegna stampa sono finito un centinaio di volte, ecc., il mausoleo rischia di essere un po' labirintico. Tuttavia, riprendendo un'osservazione del post precedente, io prima o poi me ne andrò, e da qualche parte una testimonianza di tutto quello che ho fatto vorrò lasciarla, posto che ci sia, se ci sarà, qualcuno che voglia tenerla in vita. Per cui il mausoleo serve.

Lo spot elettorale, forse, serve anche quello, non solo e non tanto in vista delle prossime elezioni (non so nemmeno se mi candideranno, cioè se ci sarà il presupposto fondamentale per organizzare una qualche cattura di consenso), quanto ora, durante l'esercizio del mandato, per far capire rapidamente a chi mi incontrasse per strada, al telegiornale, in televisione, chi è questo tipo che si esprime in una lingua desueta: l'italiano.

Insomma, si torna al problema da voi mille e una volta sollevato del "percorso facilitato", dei "sottotitoli per non vedenti" (sic).

Metodologicamente, un primo passo da fare per trovare la sintesi dialettica fra la tesi mausoleo e l'antitesi spot è riempire i cassetti di cui parlavo sopra, riflettere su quanto materiale contengano, e individuare per ogni categoria (video divulgativo, video istituzionale, video di trasmissione televisiva, testo divulgativo, testo istituzionale, testo di intervista o editoriale) quelli dove mi sono spiegato meglio, o dove sono sembrato più convincente, o che comunque a vostro giudizio possono meglio impressionare le anime semplicette che non sanno nulla.

Nel fare questo catalogo emergono una serie di difficoltà e bisogna fare una serie di scelte che qui vi anticipo, prima di farvi qualche proposta e di accogliere le vostre. Intanto, c'è da capire se e quanto sia possibile "embeddare" nel sito video provenienti da altri canali o siti. Idealmente, a tendere metterei tutto in un mio canale YouTube, contando sulla collaborazione di Fausto e degli altri che negli anni mi hanno seguito, ma è chiaro che in certi casi abbiamo problemi di diritti d'autore (per le trasmissioni televisive, ad esempio), ed è ovvio che ogni riferimento a siti esterni rischia di creare problemi nella gestione del sito (ad esempio, se La7 fallisse me ne farei con grande sforzo una ragione, ma al contempo dovrei gestire una serie di link morti alle mie apparizioni nelle loro trasmissioni - o di rogne di diritti d'autore se embeddassi i vostri video: c'è da ragionarci...). Per i testi è tutto molto più semplice (anche se resta il tema di come e quanto rinviare alla fonte originale).

Consegno quindi alle vostre riflessioni notturne questa domanda, alla quale forse (ma non è detto) saprei come rispondere: quali sono i contenuti che considerereste più rilevanti in ognuna di queste categorie:

1) video televisivo (trasmissione);

2) video istituzionale (intervento in aula o in comizio);

3) video divulgativo (tutto il resto)

4) intervento sulla stampa (editoriale o intervista);

5) intervento istituzionale (stenografico di discorso in AVLA o simili);

6) intervento divulgativo (articolo di blog, mio o altrui, o simili);

senza dimenticare le bonus track:

7) video di performance musicale;

8) testo di intervento scientifico.

Ecco: se volete "fare qualcosa", ora avete un modo per farlo. Io ci dormo sopra, e voi lavorateci un po', così domattina mandiamo avanti il progetto...

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