martedì 24 settembre 2024

Memorie dal territorio (il sito)

Nel fine settimana i miei 708 chilometri me li sono fatti: sabato da Roma a Ortona per il gazebo, sede di un'intervista per molti versi memorabile

(peraltro è assolutamente vero che ho particolare devozione alla figura di San Tommaso, il patrono dei non trastatori, tant'è che i meno distratti di voi ricorderanno che andai a trovarlo prima di iniziare la campagna elettorale del 2022); poi da Ortona, dove riposa San Tommaso, a Castiglione a Casauria, dove non riposa più un altro santo, San Clemente (qui un dettaglio dell'omonima abbazia: una volta avreste saputo dirmi di quale famiglia sia questo blasone...):

un santo espressione di un'altra specialità dell'Abruzzo, quella dei papi che abdicano (l'abbazia è sotto al Morrone, gli scolarizzati nel XX secolo vedranno il collegamento), per un convegno sul Parco della Maiella, che prevedeva fra l'altro la presentazione di un progetto di Marco Mazzei:


poi da Castiglione a Casauria a Pennapiedimonte, paese degli scalpellini, dove ho studiato le lingue:


e ho trovato requie nel silenzio di un centro storico impenetrabile alle auto (elettriche o meno), e quindi a misura di gatto:


aspettando che l'aurora:


mi destasse, per addentrarmi nella montagna su per la valle dell'Avello, con le sue viste spettacolari sulle Murelle:


(in previsione di una cena impegnativa da qualche parte fra Garrufo e Sant'Egidio avevo bisogno di andare in deficit...); poi di corsa (compatibilmente coi lentofanti intercettati lungo il cammino) a Tornareccio, la città dei mosaici, per Regina di Miele:


e poi, dopo la premiazione dei migliori mieli d'Abruzzo (e quindi del mondo), su in altura, a Pizzoferrato, per studiare sul mio D'Onofrio preferito


atteso che nel prossimo disco col neoborbonico è stato stabilito che io faccia tre brani solistici, che saranno, in ossequio all'impostazione del progetto, una canzona, un madrigale passaggiato e una fantasia (e qui la vedete e qualcuno la riconoscerà), quest'ultima piuttosto cervellotica e sicuramente da fare sull'organo, che il clavicembalo non renderebbe onore alla sapienza (o al sadismo) del suo contrappunto, poi giù verso il teramano dove mi aspettavano:


(e molto ci sarebbe da dire sui discorsi politici che abbiamo tenuto, dai quali molto ho capito del perché debba necessariamente andare molto peggio prima che possa andare un po' meglio - e questa mattina parlando con Nello Preterossi, che verrà al #goofy13, ho constatato che in fondo su questo punto la pensiamo ahimè tragicamente allo stesso modo), poi su a Civitella del Tronto dove ho riposato, questa volta alzandomi un po' dopo l'alba, il lunedì, per andare al Palazzo della Cultura di Teramo, di cui abbiamo non una diapositiva ma un plastico:


per assistere a una bella cerimonia, e poi di nuovo di corsa verso via XX settembre, e poi a casa.

Si scaldano varie poltrone: una è quella della 500L, l'auto blu che l'elettore mediano non si aspetta (anche perché non è blu), ma non c'è nulla da fare...

Il grillismo ha ormai irrimediabilmente corrotto il popolo italiano: la scelta fra tutelare la democrazia o abbandonarsi all'invidia sociale, fra volere dignità per sé o toglierla a un altro, alla fine non è molto più difficile né molto più imprevedibile di quella fra Cristo e Barabba. Ricordo agli scolarizzati nel XXI secolo come andò:

La cena di domenica in questo senso è stata paradigmatica: tutti parlavano male dei grillini, ça va sans dire, era pur sempre una cena di "centrodestra", ma, senza nemmeno accorgersene, tutti usavano gli argomenti dei grillini, a partire dai quelli più stupidi, ma proprio per questo di più facile presa: numero e stipendi dei parlamentari (e dei membri dell'esecutivo)! Per inciso, qui trovate una breve storia dei tagli agli stipendi dei parlamentari: se siete ortotteri, premunitevi di rotolone di Scottex perché potreste averne bisogno. Inutile dire che nel frattempo quelli di chi comanda sono aumentati. Ora, il punto non è che a me questi dettagli non interessano perché non sono importanti. Il punto è che la grillanza è una strada senza uscita e a senso unico: la bavetta alla bocca scatta per chi ti viene additato come casta, e a quel punto lo scoprire che altri hanno ben maggiori privilegi economici e sociali non induce a una se pur minima riflessione! Quindi non sono entrato in questi dettagli, come pure non ho fatto notare che mentre loro azzannavano come una muta di cani rognosi i polpacci dei loro rappresentanti, ogni paio d'anni veniva messa su una nuova "agenzia indipendente" fatta di nominati (non di eletti), con emolumenti superiori e responsabilità nulle: il Governo parallelo del garante dell'unità europea, concepito per mettere i bastoni fra le ruote a un Governo che eventualmente, sorretto da una maggioranza parlamentare, volesse cambiare almeno parzialmente rotta. Quei conti lì la grillanza non li fa mai... E nemmeno la mia linea di attacco ("se considerate i grillini degli scappati di casa, perché continuate a usare i loro argomenti?") faceva presa nelle semplici menti degli astanti.

Aristotele è come il coraggio: chi non ce l'ha, non se lo può dare...

Insomma, questa della cena era la parte più pesante, ma per fortuna era anche quella ipocalorica! Mentre di domenica mattina mi preparavo ad affrontare quella calorica, a un certo punto ho visto in fondo al tunnel la luce:


e ho dovuto ammettere il mio fallimento.

Il fatto è che sì, un po' ci avevo creduto (e penso di averlo anche espresso qui) nel valore performativo della parola e della verità tecnica, diciamo, per usare un termine abusato: della scienza (economica). Anche di questo parlavo con Nello questa mattina: dell'idea che dicendo le cose come stanno (e questo l'ho senz'altro fatto, con coraggio) il pueblo avrebbe preso coscienza e avrebbe chiesto a li politichi di fare la cosa giusta altrimenti #nontivotopiùùùùùh1!!1!

Un'idea abbastanza ingenua, e per quanto questa ingenuità potesse essere scusabile in chi aveva zero esperienza di politica (e questo all'epoca era un vantaggio), nondimeno un po' me ne vergogno. Certo, c'era stato senz'altro un problema di scala, di diffusione del messaggio (tutti ricordiamo come l'editore remò contro), ma questo era inevitabile, se ci si voleva collocare fuori dal perimetro. Quello che non avevo capito, quello che non potevo capire, era innanzitutto che la vostra adesione al mio messaggio di verità tecnica ("in un'unione monetaria uno shock esogeno negativo viene assorbito dai salari"), una adesione che avrei voluto razionale, era invece emotiva. Era del resto questo che vi impediva di promuovere un'adesione razionale nei vostri interlocutori: il fatto che non potevate far capire una cosa che non avevate capito. Vi fu chiara da subito la mia disperazione e la mia verità, ma sicuramente ancora non vi sarà entrato in testa che il soldino che entra in tasca ha segno più e quello che ne esce ha segno meno, e che quando tutti i soldini sono usciti occorre farseli prestare. Sì, sappiamo che grillanza e piddanza sono figlie di un'antropologia minore, ma per quanto svantaggiati antropologicamente essi siano, volete dirmi che non sarebbero in grado di afferrare a livello razionale una cosa così semplice se gli venisse proposta con le debite cautele?

Il fatto è che le cose in testa è difficile farle entrare. Ci si può riuscire col principio di autorità, e questa è la forza del PD: il controllo manu militari degli organi che conferiscono patenti di autorevolezza (tralascio per carità di patria un argomento caro a Daniele: l'insanabile scarsità delle scelte fatte a destra quando si tratta di presidiare questi luoghi). Oppure, si deve aspettare che entrino da un'altra parte. La mia riflessione sconsolata ormai la conoscete e l'ho esplicitata più volte: un popolo marcio di grillanza ha bisogno di un forte shock per ricominciare a desiderare la democrazia, e per violentare sufficientemente la natura di un ortottero, al punto di fargli desiderare la Costituzione del '48, occorre che accada quella cosa così drammaticamente contro l'ordine naturale delle cose che è la morte di un figlio (in guerra). Questo Céline l'aveva capito e in questo senso l'Unione sta lavorando per noi. Inutile dire che tutto il lavoro fatto qui è testimonianza del fatto che io preferirei che non si arrivasse a tanto e ho fatto, ingenuamente, imperfettamente, fallendo, quanto era in mio potere per scongiurarlo. Certo che è difficile immaginare che tocchi anche a noi quello che sta toccando a milioni di persone in giro per il mondo! Consoliamoci pensando che nel gennaio del 1914 sembrava impossibile. Quindi va bene così. Di fronte alla scala di quello che ci aspetta, la scala del mio personale fallimento resta di qualche ordine di grandezza inferiore.

Forse è anche per questo che mi scapicollo da un angolo all'altro del mio collegio, o che mi scervello a decifrare le fantasie di Frescobaldi, o che mi appassiono alle avvincenti vicende della casse professionali: per non pensare a quello che so, che qui tutti noi sappiamo, essere nella logica delle cose.

Ma alla fine non è nemmeno di questo che volevo parlarvi, anche perché non desidero aggiungere fallimento a fallimento, e se posso essermi illuso di promuovere una riflessione sulla razionalità di certe istituzioni (riflessione peraltro non originale), non posso certo illudermi di fermare con le mani il vento della SStoria!

La mia richiesta, oggi, era più semplice e più concreta. Sto ristrutturando il mio sito personale, che vorrei restasse a testimonianza dei miei tentativi (i miei personalissimi Essays in persuasion), ma vorrei anche fosse uno strumento per aiutare i niubbi a orientarsi nelle ramificazioni dei temi e delle analisi stratificatesi nel tempo, o anche semplicemente a partecipare alla vita della nostra community (quindi, in definitiva, a portare qui o al #goofy persone che cercano er sito der senatore de #aaaaaLega...).

Avete suggerimenti? Che cosa vorreste che ci fosse nel sito del vostro guru? Che cosa è servito a distogliervi dal vostro torpore? Di quali contenuti avreste bisogno? Sto guardando i siti di colleghi illustri, e sinceramente non ne trovo uno che mi convinca (mi riferisco ai siti, non ai colleghi).

Se mettete qui qualche suggerimento, magari mi aiutate a fare una cosa utile (cioè inutile, per i motivi che ci siamo detti: ma la speranza, quella, non morrà mai...).

4 commenti:

  1. Ove possibile il Tramonto dell'euro in libero accesso. Personalmente e non per merito mio, ne sono in possesso, ma come si sa è merce rara. Forse il libro è ciò che mi ha aiutato più di tutto ad affrontare il ragionamento nel suo insieme e, allo stesso tempo, in una forma sintetica. Ho sempre fatto molta più fatica a seguire tutta la produzione video e TV e, complice il ritardo con cui sono arrivato, tutto lo sviluppo del blog.
    P.S., sapendo che tendi a non sbagliare, mi metti paura, fai pensare che è il caso davvero di stringersi a consorti, figli - i miei sono così piccoli! - e parenti stretti per imprimere ricordi belli finché possiamo. D'altra parte, ciò è vero sempre, però sembra che tu ne trasmetta una particolare urgenza (e consentimi, in questo pensiero, il passaggio al tu).

    RispondiElimina
  2. Probabilmente le sembrerà stupido, ma inserire la possibilità dell'ascolto dei post, aiuterebbe ad aggiungere visitatori interessati. Purtroppo va un pò a discapito dei link di richiamo inseriti nei vari articoli, ma credo aiuterebbe ad allargare un pochino il bacino dei curiosi e degli interessati (forse).

    RispondiElimina
  3. Buonasera Prof. e grazie.
    Se posso cimentarmi anche io nell'offrire idee sul da farsi, io ho un'idea di cui ho anche discusso con un paio di amici qui, qui in Brianza, della Community, ma ha un grosso difetto: richiede una quantità notevole di tempo e competenze tecniche. Mi rendo conto che lamentarmi, con lei, di mancanza di tempo, che ha speso 13 anni della sua vita per questo blog (...e no Professore, non invano, si sbaglia a sostenere il contrario), il tempo di cui ho bisogno io è quello utile a ripartire da capo, mettere giù una lista di temi (es. i QED, il MES,...) raccogliere tutto il materiale inerente a ogni determinato argomento, articoli sul blog, sui giornali, video e conferenze dove la sbertucciavano, dargli un ordine cronologico e fare dei video. Video di 4-5 minuti, massimo, perchè purtroppo la soglia di attenzione degli under-25 è disgustosamente bassa. Perchè no?! Anche certi personaggi che hanno solcato queste pagine grazie al loro imbarazzante ed ilare contributo che oggi si cimentano in partiti-motosega andrebbero presi, ricostruendo tutte le loro fregnacce e sbertucciati, oggi, a menzogne smascherate.

    Servono tempo, probabilmente anche tanti soldi, dei professionisti, ma "il tramonto dell'euro" merita un documentario o una serie di video perchè probabilmente quello che sta venendo meno è la raccolta dei frutti, finalmente maturi, del suo lavoro.

    Ringraziandola per l'attenzione, spero di incontrarla a Pontida. In ogni caso ci vediamo a Montesilvano, che a lei piaccia o no!

    RispondiElimina
  4. Ammazza che democristianone abbruzzese che è l'intervistatore! Il top! Mi ricorda il volpone Remo Gaspari.
    Riguardo i suggerimenti direi che più di quello che è stato già fatto da te come divulgatore, dal blog, e da te come politico non poteva essere fatto (solo o quasi contro tutti).
    Mancano solo le inevitabili conseguenze finali degli orrendi errori compiuti in questa tragica avventura dell'euro ed il suo inevitabile tramonto ma dovremo attendere ancora un po' , a mio avviso quando la situazione internazionale sarà matura per il collasso della struttura e poi la tua lucida azione svolta in questi anni troverà il successo.

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.