lunedì 1 gennaio 2024

Un dato significativo

 (…su di voi…)

Vi vedo su Twitter tutti pervasi da sacro furore per il post precedente, tutti animati da un nuovo spirto guerrier che entro vi rugge, o, data la contingenza gastronomica, rutta, tutti invasati da un frenetico ottimismo della volontà, il cui sbocco is the new “Americano, facce Tarzan!”, ovvero: “Borghi, facce li dieci punti!”, e tutta questa frenesia, questo entusiasmo, questa sovrabbondanza di maschio vigore, per aver riletto cose che qui dovreste aver letto decine di volte (o almeno dovreste averle guardate come una mucca guarda un cartello stradale, che in questo caso sarebbe anche sufficiente, perché alla fine si tratterebbe in primis et ante omnia di capire che la direzione è sbagliata!), e questo entusiasmo è senz’altro positivo (forse!)…














ma…






































…com’è che su Twitter non c’è nessuno, letteralmente un [REDATTO] di nessuno che abbia fatto la più semplice e ovvia delle operazioni: usare l’hashtag #goofynomics nel citare il precedente post di Goofynomics?

Se il problema è avvicinare le persone alla consapevolezza, allora rendiamo virale la fonte della consapevolezza, no? O almeno proviamoci? O almeno citiamola?

No, troppo difficile!

Aspettiamo invece che Claudio, novello Tarzan, sguazzi “ne la marana” di Twitter coi dieci punti (modulo comunicativo che io esecro, e lui molto più di me: immagino la sua sofferenza interiore nel vedere che purtroppo funziona! 😂), così di dieci punti in dieci punti fra dieci anni dovremo ancora rispiegare da capo il divorzio fra Tesoro e Banca d’Italia!

Per carità, io vi capisco, ormai vi conosco meglio dei vostri genitori: voi avete tanto bisogno di un John Keating, di qualcuno che sappia affidare alla plastica catarsi “der gesto eclatante” eversivo il compito di mettervi in pace con l’idea di aver fatto qualcosa: vi vedo lì, tutti bellini, coi calzoncini corti in piedi sul banco. Perché alla fine non avete esattamente bisogno di com-battere, ma piuttosto di com-muovervi. Per poi andare a nanna tranquilli.

Ma non funziona così. Qui c’è il sergente Foley, è un altro film, e a quanto pare voi non siete esattamente Zack Mayo, che è quello di cui da inquadratore avrei tanto bisogno io (ma mi accontenterei anche del pinguino Private). Quando vedo una simile devastante assenza de #lebbasi mi viene da pensare che siamo ancora lontanucci, e che in fondo siamo sempre alle prese coi soliti atavici mali: il gestoeclatantismo, l’attesa che qualcuno, dopo, faccia qualcosa di decisivo, attesa il cui fine ultimo è dispensarci dal fare noi, ora, qualcosa di utile: utilizzare un [REDATTO] di hashtag: #goofynomics.

A proposito: buon anno [REDATTISSIMO]!


(…volevate combattere? Benvenuti all’AOCS. Alla prossima che fate siete fuori, ovviamente…)




25 commenti:

  1. Io non conto e non mi ca..ga nessuno, poi sono bloccato da Lei, ma tant'è
    https://twitter.com/capand69/status/1741743010616889592?t=8wKxSdMLHSao2708YT-uiw&s=19

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    1. Ma non funziona così! Intanto, se sei bloccato il problema si può risolvere con un pellegrinaggio a Montesilvano, ma soprattutto se l’obiettivo è diventare virali/visibili ogni tweet conta! Preferite una campagna per le europee con o senza Goofynomics in tendenza?

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    2. Ovviamente con, per il peregrinaggio (che anelo da anni) dovrò aspettare ancora. Grazie di tutto.

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  2. Ciurma, posare il fiasco e ricordatevi l'addestramento di tiro #bagnaiarrogante e #bagnaimalmostoso e via i tappi di volata.

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  3. "...su Twitter non c’è nessuno, letteralmente un [REDATTO] di nessuno..."

    A tirarla un po' su di morale, devo far notare che non è del tutto vero.
    Uno c'è stato: Riccardo Battaglia, che mi ha fatto notare subito ciò che nel fervore avevo dimenticato. E, a mia parziale discolpa, ho ammesso immediatamente l'indispensabilità della fonte. Diciamo che, redarguito dal buon Riccardo ero arrivato da solo a capire il "dato significativo". Non perda troppo presto le speranze nelle nostre pur scarse risorse. Ce la faremo.

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    1. Come ben sapete, sono abbastanza scettico sull’opportunità di contarsi quando si è in posizione minoritaria. Tuttavia in questo momento non credo che abbiamo altra scelta rispetto all’andare all’attacco, viste le scadenze che ci aspettano. Che ne pensi?

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    2. Le scadenze imporranno i conteggi, se non di chi ha tutto chiaro, che sarà sempre in minoranza, almeno di chi intuisce un vantaggio a votare un certo indirizzo e che potrebbe essere in numerosa compagnia. Dunque, mi sembra quanto mai opportuno l'attacco, purché sia composto e organizzato (quindi hashtag obbligatori, ad esempio, e cura delle fonti). Nel mio piccolissimo, con i conoscenti, ci provo. Anche con qualche successo che mi ha stupito. In genere trovo più efficace instillare dubbi che affermare certezze, perché l'elettore di sinistra in quest'ultimo caso tende a chiudersi a riccio e smette di ascoltare. Se invece crede di raggiungere certe conclusioni da solo, ne trae più facilmente le inevitabili, anche se per lui sempre un po' odiose, conseguenze elettorali. In fondo, mi pare che qualcuno piuttosto saggio si affidasse di preferenza alla maieutica... si tende a affezionarsi a ciò che si è partorito.

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  4. mah, a parte che detesto Twitter e vi scrivo un po' di post con la nausea che finiscono per essere a loro volta nauseanti, sinceramente non pensavo neanche avesse piacere che il suo blog fosse più noto e frequentato, visto diverrebbe oggetto di livore del piddino decerebrato alla ricerca di vendetta contro la realtà e chi osa bucare l'ebetobolla in cui pretende che tutti vivano.

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    1. Concordo su tutto, ma proprio tutto, e però ti faccio notare che proprio per questo sarebbe il momento di riportare qui il dibattito, tanto più che prima delle elezioni europee certi contenuti forse li si dovrebbe far circolare. O no?

      Ma soprattutto qui c’è un problema di metodo. Non potete porvi tante domande su come diffondere il “verbo”, e poi non fare la cosa più ovvia! Qualcosa non torna!

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    2. niente da obiettare. Non lo sapevo: citerò codesto blog ogni volta in cui ci sarà occasione

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  5. ricordo solo a tutti che twitter non é l'unico social , se parliamo di diffusione dell' hastag #goofynomics.
    su tutti Facebook che probabilmente raccoglie il pubblico più numeroso e variegato e soprattutto linkedin che sì, è un social di lavoro e il lavoro non dovrebbe mescolarsi con la politica, ma qui si parla di danni subiti dal paese più che di politica, è un invito ad aprire gli occhi e forse su linkedin c'è più predisposizione.

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    1. Linkedin è una vetrina per disperati e terreno di caccia per le aziende di consulenza informatica che cercano lo sfigato di turno da piazzare come "esperto" presso qualche cliente per guadagnarci sopra almeno 3 volte il suo RAL (parlo per esperienza diretta e comunque sì, sono uno sfigato).
      Francamente tutta sta predisposizione su linkedin non l'ho mai notata, quelli che leggono e scrivono i post son tutti presi a tirarsi fuori dalla melma e la politica è il loro ultimo pensiero infatti lì dentro mi sento un po' una mosca bianca.
      Tentar non nuoce ma temo sarà tempo perso.

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    2. Se c'è un monumento al pensiero mainstream e alla sua pubblica dimostrazione è Linkedin.

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    3. L'antropologia di LinkedIn è qualcosa di devastante! Ogni volta che incontro un tronfio coglione bargigliuto che gloglotta la sua scoperta dell'acqua calda o le sue coraggiose battaglie non convenzionali salta fuori che è incistato in LinkedIn! Credo di essere stato uno dei primi a iscrivermi a quel social e anche uno dei primi a scappare a gambe levate a causa dell'invasività dei messaggi (all'epoca non ci eravamo abituati). Però pare che lì ci sia la "classe dirigente". Stiamo messi bene...

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  6. Io il Verbo lo diffondo principalmente su FB, su X mi sono affacciato da poco.

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    1. Ma sinceramente non credo che ci sia alcun verbo da diffondere (e se ci fosse sarebbe un manuale di ECON101). C'è semplicemente da suscitare curiosità nel modo e nel momento giusto. La lezione del post precedente è una e solo una: non è possibile che le persone che incontrate non percepiscano che c'è qualcosa che non torna. Lo percepiscono sicuramente. Saranno loro, se non le aggredite, a condurvi verso la fessura nel granito delle loro false certezze. E lì dovrete versare l'acqua purificatrice e disgregatrice del dubbio.

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  7. purtroppo non penso che la sciura Maria riesca anche solo a finire di leggere il post di cui parla; le technicalities, soprattutto durante le feste, "potrebbero uccidere un bue" (cit.). Goofynomics non è accessibile a tutti, ma forse l'hashtag potrebbe suscitare curiosità e far intuire la serietà e la professionalità di chi vuole il bene degli italiani. Tentar non nuoce

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    1. Da questo commento si capisce solo una cosa, anzi due: primo, che sei qui da poco, perché questo dibattito è già stato ampiamente svolto nel primo anno di vita del blog; secondo, che non sei mai stato a un #goofy.

      Ho indovinato? Se non ho indovinato non mi offendo, se ho indovinato non offenderti.

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    2. invero sono stato uno dei primissimi ad apprezzare questo blog (che non ha prezzo) ed è uno dei motivi per cui mi sono avvicinato alla lega; però, è vero, a Montesilvano non ci sono mai stato, ma mi farebbe piacere respirare un'aria diversa ogni tanto; le mie sinapsi ne trarrebbero sicuro giovamento. In ogni caso, la mia opinione è che per i social sia molto bravo Borghi, che seguo praticamente ogni giorno, invece a lei la vedo molto bene nei duelli televisivi, perchè, a mia memoria, non ne è mai uscito "sconfitto". Faccia fare il centrocampista di movimento e di quantità a Borghi, lei è un finalizzatore micidiale

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  8. E non dimenticherei neppure i pandemici (!), anche se sono materiale instabile da trattare con estrema cautela. Ma in loro l'incrinatura del dubbio si è aperta, anche se ognuno è un caso a sé e le certezze scalfite sono assolutamente individuali.

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  9. La ringrazio Professore. In questi anni ho finalmente trovato risposte a domande alle quali non sapevo darle. Buon anno e buon lavoro.

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  10. Concordo su tutto. Sono stato il primo a cadere nell'errore. Rimedio. Shampoo meritatissimo almeno personalmente. In fin dei conti meglio un hashtag come compitino che... dover redarre i famosi "10" punti :)

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