venerdì 26 gennaio 2024

Il PD e i tagli alla spesa pubblica: lezioni per la destra

La pulcinellata alla Camera l'avete potuta vedere tutti:


I dati li avevate potuti vedere qui:


e quindi un'idea sulla consistenza delle recriminazioni della Schlein (che il Signore ce la conservi!) ve l'eravate potuta fare.

Ora, è un fatto che io ho una propensione per la Meloni semplicemente perché a suo tempo dimostrò di essere una persona aperta all'ascolto (l'altra certo non era tipa di venire a un #goofy), e resto grato alla cara memoria di Antonio Triolo che me la presentò tanto tempo fa. Penso anche che lei mi sia grata del fatto di non disturbarla (tanto ci pensa Borghi, inutile duplicare). Siccome però amicus Plato sed magis amica veritas, rilevo che in questo caso nessuna delle due contendenti, né quella che ha trionfato secondo i media di destra, né quella che ha trionfato secondo i media di sinistra, hanno detto l'esatta verità.

La menzogna della Schlein (che il Signore ce la conservi!) è tutta nel grafico qua sopra, quindi non ci tornerei su.

L'imprecisione della Meloni mi è stata segnalata da un membro del mio staff (sì, noi arroganti individualisti narcisisti tendiamo a lavorare in squadra: vedi com'è strano il mondo!) e in effetti rafforza l'argomento della Meloni. Il problema non è quindi che la Meloni abbia mentito come mente la Schlein (che il Signore ce la conservi!)  quando nega le evidenti responsabilità del suo partito nell'overkill della sanità italiana (chiaramente visibile nel grafico qua sopra). Il problema è che avrebbe potuto spargere il sale sulle rovine della Schlein (che il Signore ce la conservi!), ma per qualche motivo non lo ha fatto.

Per spiegarvi a che cosa mi riferisco devo entrare in aspetti legislativi.

Quello cui le due contendente (dico così per non offendere una delle due, l'altra è una persona spiritosa) si riferiscono nel loro scambio è il comma 71 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (aka legge finanziaria 2010)

ovvero il provvedimento che nella seconda finanziaria (si chiamava così la legge di bilancio) del Governo Berlusconi quater ancorava la spesa finanziaria per il successivo triennio ai valori del 2004.

Credo però che, complice, per una volta, il mancato uso della tecnica dei rimandi normativi, contro la quale si era giustamente scagliato nella XII legislatura il collega Serafino Pulcini con una sua interessante proposta di legge costituzionale in materia di redazione e semplificazione degli atti normativi, sia sfuggito un dettaglio.

Quale?

Il fatto che il tetto alla spesa non è stato adottato nel 2009, come dice la collega Schlein (che il Signore ce la conservi!).

È stato adottato qui:


Dice: "e che d'è sta robba?".

Sono qui per servirvi! Trattasi del comma 565 dell'articolo 1 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (aka legge finanziaria 2007). Sarebbe, per capirci, la prima legge di bilancio del Governo Prodi bis.

Insomma: il tetto alla spesa per il personale della sanità pubblica è stato adottato da Prodi, quando era primo ministro del secondo Governo Prodi, e non da Meloni, quando era Ministro per la gioventù (non ho detto "giovinezza"!) del quarto Governo Berlusconi.

La mia inesausta Barmherzigkeit mi impedisce di far notare quanto sia comunque ridicolo attribuire a un Ministro per la gioventù la paternità di un provvedimento in materia sanitaria ("questo specifico problema l'ha creato lei!"); mi impedisce anche di infierire sull'"e non certo noi!": perché, Prodi era un fascista? Secondo le categorie di questo blog sì, ma secondo le categorie dei professionisti dell'antifascismo direi proprio di no: mi sembra che fosse del PD, cioè del "noi" cui si riferiva la Schlein (che il Signore ce la conservi!).

Ci sarebbe tanto da dire, ma mi fermo qui.

E la morale della favola, quindi, qual è?

Direi che ce ne sono almeno due: la prima, mi sembra evidente, è "non faccia la destra ciò che ha fatto la sinistra". Il Governo Berlusconi ha senz'altro sbagliato nel prorogare, in nome del "ce lo chiede l'Europa", le scellerate disposizioni del Governo Prodi. Attenzione: qui non mi riferisco al fatto che le politiche procicliche sono sbagliate (non solo in recessione, ma soprattutto in recessione). Qui mi riferisco al fatto che fare quello che fa il PD è comunque sbagliato e resterebbe tale anche se fosse la cosa giusta! Insomma: reitero il mio accorato appello all'ideologia.

UE = PD = cose che non si nominano a tavola, period.

Ma se di tutto quello di nefasto che il PD propone vai a far tuo e riproporre proprio i tagli sulla sanità, allora quando la Leuropa arriva e ti depone (come confessò il ciabattino che somiglia a Mister Bean) non puoi aspettarti che il popolo si scaldi più di tanto in tuo favore.

E la seconda morale?

Beh, la seconda morale è che lo staff va costruito con attenzione. Nessuno di noi potrebbe prendere da solo le infinite decisioni che deve prendere nell'unità di tempo. Ne consegue che la qualità di chi ti aiuta a prenderle è determinante.

E ve lo dice uno che vi ha sempre detto che avrebbe preferito perdere da solo che vincere in compagnia! Eppure, dietro ogni mio discorso c'è tanto lavoro, non solo mio, ma anche di una squadra scelta con cura: perché, nonostante vi detesti, tutto vorrei tranne che deludervi.

Strano il mondo, vero?

18 commenti:

  1. Certo che non gliene fai passare una. 😂 Godo! E non sai quanto.

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  2. Ma il bello è che - riascoltando il video - Schlein aveva detto correttamente che il blocco alle assunzioni era una norma del 2004.
    Poi, nella replica, Meloni parla del 2009 dando un assist a Schlein, la quale - a quel punto - fa questa specie (secondo lei) di gol a porta vuota svelando che nel 2009 Meloni era al governo.
    Che miseria.

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  3. Chissà perché, ma non mi sono affatto sorpreso, qualche mese fa, quando lei ha pubblicato il post sulla spesa sanitaria italiana.
    Come non ricordare quegli anni!
    Per il semplice motivo che il blocco degli emolumenti del personale sanitario, insieme alla sensibile decurtazione del finanziamento del SSN e all'arrivo dei manager "bocconiani", li ho vissuti sulla mia pelle, insieme ai pazienti e alle migliaia di colleghi che come me hanno lavorato nelle corsie degli Ospedali pubblici.
    Ricordo anche che in quegli anni ero, come lei, di sinistra e mi occupavo anche di questioni sindacali, per la CGIL medici. Le lascio solo immaginare quanto fosse pessima la mia qualità di vita, tra sale operatorie, urgenze ed emergenze, attività di reparto, guardie e reperibilità, ambulatori e, nello scarso tempo libero, riunioni sindacali per cercare di tutelare una categoria negletta in questo ambito, come quella dei chirurghi generali.
    Bene, ricordo anche che il 2011 fu il mio ultimo anno di iscrizione al sindacato, quando con rabbia stracciai la tessera, dopo alcune accese riunioni con i dirigenti provinciali della CGIL, impegnati nella impossibile difesa dei provvedimenti del governo Monti.
    Direi che in quel periodo si è compiuta la mia difficile presa di coscienza delle menzogne e ipocrisie della sinistra, che ha ricevuto conferme negli anni seguenti, con i provvedimenti dei governi Letta, Renzi e Gentiloni.
    Anni sempre più difficili, a causa delle pesanti difficoltà organizzative intraospedaliere, causate dalla cronica carenza di letti per gestire le urgenze. Una semplice e prevedibile epidemia influenzale era in grado di sconvolgere la disponibilità dei posti letto chirurgici, costringendo a sospendere interventi e sale operatorie, con le ovvie e prevedibili conseguenze sui pazienti. Le liste d'attesa per interventi non oncologici, ma non certo banali o procrastinabili senza conseguenze, si sono drammaticamente allungate, con grave disagio per molti pazienti in attesa.
    Se siamo passati dagli 8 posti letto per mille ab. degli anni 80 agli attuali 3 per mille attuali, lo dobbiamo alla cura dei governi di quegli anni, tutti i governi, ma in particolare grazie ai governi dal 2010- 2019.
    Cara Elly, è inutile raccontare frottole!
    Io c'ero, ho vissuto quella terribile stagione e lo posso testimoniare.

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  4. Elly(il signore ce la conservi!)ha lo stesso difetto di Pinocchio ,non il naso ma la menzogna.Nella mia regione,le Marche,gli elettori se ne sono accorti 4 anni fa non votando più il pd,che vantava d' aver chiuso 13 ospedali ,eleggendo una giunta regionale di destra

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  5. Aggiungo che non a caso quest' anno nel capoluogo ;la mia città Ancona,è stato eletto un sindaco di centro destra ,dopo 30 di sindaci DS,Pds,Pd. Forse perchè nel 2015 eravamo sotto il governo del segretario del pd https://www.anci.it/vconferenzaifel-ferri-trasferimenti-statali-ai-comuni-dal-2015-avviene-il-contrario/

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  6. La Meloni ha effettivamente gioco facile con la Schlein, come lei ha sottolineato diverse volte con il suo (che il Signore ce la conservi!), ma se Berlusconi fece l'errore di proseguire la politica del governo Prodi, in tema di sanità, la Meloni sta facendo, forse un errore più grosso, seguendo le scelte del governo Draghi in politica estera e ciò non credo sia molto apprezzato dagli elettori che hanno votato questa maggioranza di governo.

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    1. Beh questo non è proprio vero, Berlusconi è stato l'ultimo a dare aiuti di stato ad un'azienda produttrice italiana di automobili, visto che in questo momento si parla molto del settore, alla De Tommasi. Purtroppo il suo fondatore è morto l'anno successivo però c'è stato un bel investimento e con un bel progetto se la Meloni riuscisse a impuntarsi bene su quel settore qualche voto di più riuscirebbe anche a prenderlo. Giustamente anche un colosso come la Toyota sta cominciando ad avere dei dubbi sulla filiera totalmente elettrica...

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    2. De Tomaso errore di battitura

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  7. Un poco come la signora Lepen, non si può essere onniscienti, ha fatto errori una contro Macron in Francia e giorgina qualche buco nell'acqua anche qui.

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Purtroppo scivoloni del genere, a mio avviso, sono roba che avrà conseguenze e che purtroppo non depone a favore dell'immagine di Meloni e del suo staff, e questo potrebbe anche essere positivo per le sorti della Lega se ben sfruttato.
    Anche se la realtà è quella che Prodi ha per primo introdotto il tetto, chi vota non legge quello che c'è scritto qui ma si ricorda quello che ha sentito il 24 gennaio alla camera.
    Non ricorderà ciò che fece Berlusconi nel biennio 2004/2005 col taglio della pressione fiscale sfruttando lo sforamento dei deficit di Francia e Germania nello stesso periodo e ciò che Prodi fece nel 2006 ripristinando ed aggravando la pressione fiscale oltre che il tetto di cui qui parliamo e il mancato taglio del cuneo fiscale sui redditi dei lavoratori, promesso nel corposo programma ddell'Ulivo di oltre 200 pagine e non mantenuto ma ricorderà le tre finaziarie del gorno Berlusconi 2010 e 2011 richiesteci da UE e FMI mi pare di oltre 100 mld complessivi e che comunque non servirono a salvare quel governo dall'attacco dei mercati e dalle dimissioni della Lega che si oppose alla manovra sulle pensioni richiestaci nella famosa lettera Trichet/Draghi.
    Poi, sui tagli pesa notevolmente quanto accaduto con il noto grafico della stagnazione del pil che tu hai più volte trattato e che è la causa fondamentale delle difficoltà in cui ci dibattiamo a tutti i livelli.
    Fa rabbia vedere come si rischia di dilapidare per una stupidaggine evitabilissima, un patrimonio di consensi che sembrava consolidato anche ai fini delle prossime europee.

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  10. Se mi posso permettere approfittando della sua pazienza , sarà una mia paranoia https://www.quotidianosanita.it/m/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=118136 la ringrazio.

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    1. Tranquillo, il politichese serve a tenersi le mani libere facendo credere di essersele legate. Cito: "eventuali obblighi e restrizioni carenti di giustificazione"

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  11. Da tempo Forza Italia ha chiesto la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del 2011. La sinistra non ne vuol sentire parlare. "È un atteggiamento inaccettabile", replica Brunetta invitando il Quirinale a prendere parte: "Cosa ne pensa, il presidente Mattarella?"(S'è saputo poi cosa ne pensa?
    A me non risulta pervenuto nulla anche perchè, ormai le confessioni di altissimo livello si moltiplicano!).

    E credo sarebbe opportuno, vista la gravità del fatto e la pesantezza delle conseguenze economiche sul Paese (da cui naque questo blog), fare luce finalmente su uno dei fatti più orribili della ns storia (visto che uno degli attori principali siede beatamente al senato) non tanto per onorare la memoria di un uomo che ha avuto le sue responsabilità nella faccenda ma per rispetto al ns Paese ed alle persone ed imprese che sono state pesantemente colpite da quei fatti ed anche per stabilire le responsabilità in ambito europeo in senso lato e magari chiedere i danni a qualcuno o almeno provarci.

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    1. A mio modesto parere il fatto è stato così grave che bisognerebbe portare il Parlamento a discutere su come fare perché non possa riaccadere di nuovo.

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    2. Assolutamente d'accordo, ciò che accadde da esattamente l'idea come mai prima avvenuto, della debolezza delle ns istituzioni e delle istituzioni europee e della pochezza di chi organizzo e si prestò all'interno.
      L'unico modo che vedo è castigare chi vive e si è prestato a questo autentico golpe e una damnatio memoriae per chi non c'è più.
      Poi introdurre modifiche costituzionali adeguate.

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  12. Un applauso, tra l'altro, per la ricerca normativa e la raffinata spiegazione

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