Caro Davide,
mi è molto piaciuta la tua analisi del concetto di "neo" liberismo, anche se lì per lì mi ha un po' sorpreso che tu la proponessi commentando il mio libro. Io, in realtà, mi sono sempre scagliato, con il mio consueto garbo contro quello che chiamo il "neismo", ovvero la stucchevole abitudine dei nostri cosiddetti simili di preporre "neo" a qualsiasi parola, ad uso di salutare lavacro della propria coscienza ormai evidentemente lorda di sangue. Ma basta neodire che il neoliberismo ha neosovvertito neola neodemocrazia, e hai così riempito i caratteri a disposizione, per cui, purtroppissimo, sei de iure et de facto esentato dal dire: euro.
Funziona così, e lo sai (e a Napoli ce lo siamo detti, io, te e Nello, facendo anche - io - nomi e cognomi, come al solito).
Ho cercato "neo" nel Tramonto dell'euro e ho trovato le seguenti sei occorrenze:
- istantaneo
- temporaneo
- sotterraneo
- momentaneo
- neoclassico
- neonazisti
mentre ne L'Italia può farcela, il cui linguaggio, peraltro, è solo parzialmente mio (essendo stato sottoposto a non so più quanti estenuanti cicli di miglioramento editoriale) ho trovato:
- sottolineo (3 volte)
- neoliberale (in una citazione da Featherstone, a p. 126)
- neoliberista (p. 126, 2 volte; p. 143; p. 230 con precisazione "come la definisce Featherstone"; p. 339 subito dopo la citazione di Porcaro, vedi sotto; p. 443)
- neoliberismo (p. 127, 2 volte; p. 339 in una citazione da Porcaro, che non è un neista; p. 352)
- estraneo
- neoclassico (5 volte)
- Mediterraneo (6 volte)
- omogeneo (2 volte)
- subitaneo (2 volte)
- spontaneo
- neolatine
- istantaneo
- Bagnaineolibberistabbrutto (neologismo evidentemente inteso a distanziarmi da scuola e concetto...)
- neolingua
- neoassunti
Appare evidente che nonostante gli interventi del sagace editor L'Italia può farcela ha molti più nei, ma sono quasi tutti suffissi anziché prefissi, e quelli liberisti (neoliberale, neoliberista, neoliberismo) sono undici, di cui otto compresi nelle citazioni da Featherstone e Porcaro, o "attratti" da quelle citazioni, cioè necessitati dal bisogno logico di utilizzare per coerenza nel mio testo categorie introdotte nel flusso del mio ragionamento da autori che ritengo per vari motivi crucial, pur non condividendone le premesse metodologiche, perché non sono economisti, QUINDI...
Quindi cosa? Quindi, come tu correttamente rilevavi nel corso del dibattito, non usano il termine che usiamo noi economisti: neoclassico (che è invece quello che uso io quando parlo con parole mie, perché io sono un economista, quindi...).
Il mio atteggiamento, che ho ribadito anche nel corso del nostro dibattito, è di fortissima insofferenza verso quello che chiamo il "neismo" e Nello il "nuovismo". La ho esplicitata, questa insofferenza, a p. 188, come avrai visto, intitolando un paragrafo "Ecce hoc novum est!", e la ho motivata (nuovamente) nella mia replica chiarendo un concetto essenziale: il "nuovismo", l'"oggi c'è la Cina", è semplicemente una autolegittimazione della pigrizia mentale di chi si rifiuta di studiare e possibilmente apprendere (non è la stessa cosa) le lezioni della storia.
Io ho compassione di chi oggi non vuole sottoporsi, come invece facciamo noi, a questo salutare esercizio. Ne ho compassione perché mi rendo conto che nel non sobbarcarsi la fatica di volgere lo sguardo al passato non c'è solo pigrizia: c'è anche orrore. Credo che molti si rendano istintivamente conto di quanto noi, ma anche la stampa americana (con diversa intenzione e prospettiva), affermiamo con consapevolezza: da questa spirale deflazionistica si uscirà nel solito: con un bagno di sangue.
Questo è il dato, dopo di che io non sono un filosofo della storia, quindi mi taccio.
Finché però non saremo arrivati a quel simpatico siparietto, credo che uno dei compiti più urgenti che ci attende sia effettivamente dare un senso al termine "neoliberale", e secondo me la linea che tu proponi è la più interessante, proprio perché rimanda a una riflessione molto profonda sulla progressiva egemonia dell'economico nel pensiero delle scienze sociali, e anche perché (dato accessorio ma non trascurabile) dare un senso "professionale" a questo termine contribuirebbe a escludere dialetticamente chi ne fa un uso fumoso e dilettantesco, con notevole igiene per il dibattito.
Naturalmente, quale sia questa tua prospettiva non lo dico: se i miei lettori avessero voluto saperlo, sarebbero venuti a Napoli, e ora non voglio certo rovinargli il finale del tuo prossimo lavoro (Han Solo muore, ma questo lo aveva già in qualche modo anticipato De Andrè, quindi non è una nuovissima novità...), per il quale ti assicuro tutta la mia collaborazione di insider nel meraviglioso mondo di Hayek e dei suoi inconsapevoli nipotini...
Un abbraccio.
A.
Winston Smith, un mio conoscente che lavora in un importante ministero e fa un importante lavoro di modifica degli "errori", mi ha segnalato che alla faccia di chi afferma che il web ricorda tutto (astenersi entomooghi), i link che dal 2011 da questo blog puntano al sito de "Il manifesto" e a "Sbilanciamoci.info" (per la maggior parte vergognosi, per loro) non sono più attivi.
RispondiEliminaPurtroppissimo compresi i suoi interessanti interventi, prof.
Per il futuro Winston mi ha consigliato, un po' depresso e non troppo convinto, di utilizzare altri sistemi, magari chiedendo agli smanettoni del web presenti nella community.
Poi mi ha salutato con un indovinello un po' strano:
10+10=101
Voi ci capite qualcosa?
Direi di sì. Sei su un binario triste e solitario. Il manifesto online ha chiuso ed è ripartito con un sito nuovo, quindi non solo i miei, ma tutti gli interventi precedenti sono scomparsi. Sbilanciamoci si è ristrutturato, e il mio articolo (che gli conveniene tenere perché è l'unico che gli porta contatti) è passato dalla sezione Globi a quella Forum (o viceversa, non ricordo).
EliminaCome dice un mio amico, Google knows...
Il prof. te lo suggerisce con un altro indovinello...
EliminaWinston Smith, protagonista del romanzo “1984” di George Orwell, subisce il lavaggio del cervello, che nel romanzo viene definito dalla neolingua come "controllo della realtà" o “bipensiero”: capacità di accogliere simultaneamente nella propria mente due opinioni tra loro contrastanti, accettandole entrambe, fino a pensare che 2+2 = 5 (10 + 10 = 101 se siamo in base 2).
EliminaO’Brien: «Sei lento nell’apprendere, Winston» disse O’Brien con dolcezza.
Winston «Ma come posso fare a meno…» piagnucolò «come posso fare a meno di vedere quello che ho davanti agli occhi? Due più due fa quattro.»
O’Brien «A volte, Winston. A volte fa cinque, a volte tre. A volte fa cinque, quattro e tre contemporaneamente. Devi sforzarti di più. Non è facile diventare sani di mente.
Ragazzi: secondo voi perché ho usato la metafora del "binario". Orsù, destatevi...
Elimina...o preferite un'altra sospensione per eccesso di ribasso (motivata dal desiderio del Longagnani di avermi come segretaria, nonché dal suo larvato complottismo)?
EliminaSe winston smith è colui (uno, nessuno, centomila) che nei giorni scorsi commentava nel blog della "simpatica Fraiola" (cit.), allora l'indovinello ha per risoluzione il P.101. E se il "binario triste e solitario" è quello cantato da Claudio Villa nel 1959, allora il salto all'indietro è feralmente acrobatico.
EliminaAlberto, se pensi che ti voglia usare come segretaria il complottista sei tu! :-)
EliminaCol mio commento volevo sono mettere in evidenza ai lettori (non a te!) un problema per i lettori (non per te!). Che con un pochetto di lavoro, veramente poco, potremmo risolvere noi (non tu!). Con un meritorio lavoro sull'esempio di Giorgio D.M. (anche se con strumenti diversi, come per esempio degli screen shot degli articoli da tenere online: ci sono strumenti specifici).
E poi di passaggio ho volentieri bastonato gli adoratori del web (strumento fantastico, ma da non mitizzare).
Infine, come saprai, al mondo ci sono 10 tipi di persone: quelli che sanno cos'è il binario e quelli che non lo sanno. :-)
Internet Archive (www.archive.org) salva a intervalli regolari tutti i siti che riesce a raggiungere, a meno che non gli venga esplicitamente chiesto di rimuovere del materiale per ragioni legali. Ci si possono perdere le ore...
EliminaParafrasando una vecchia battuta da ingegneri: esistono 10 categorie di persone: quelle che capiscono quella somma, e quelle che non la capiscono.
Elimina"Meet the new boss. Same as the old boss."
RispondiElimina(verso di una canzone di gruppo rock, ascoltata in auto tanti anni fa: non mi ricordo titolo e cantanti. Però mi è rimasta impressa)
Googolato: The WHO, "Won't Get Fooled Again"
EliminaThe Who,Won't get fooled again(1971):
Elimina"There's nothing in the street
Looks any different to me
And the slogans are replaced, by-the-bye
And the parting on the left
Is now the parting on the right
And the beards have all grown longer overnight
I'll tip my hat to the new constitution
Take a bow for the new revolution
Smile and grin at the change all around me
Pick up my guitar and play
Just like yesterday
Then I'll get on my knees and pray
We don't get fooled again
Don't get fooled again
No, no!
YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
Meet the new boss
Same as the old boss"
"Il partito di sinistra ora è quello di destra,le barbe sono cresciute tutte in una sola notte".Ricorda qualcosa!?
Avevano capito(con 45 anni d'anticipo)che i gggiovani rivoluzionari d'allora sarebbero diventati i dittatori di oggi.
Esattamente quello che ho pensato incontrando Pier Carlo Padoan in FULM. Amarezza.
EliminaGrazie!
Elimina"Parting on the left" non vuol dire "il partito della sinistra" anche se probabilmente il senso è giusto.
Elimina"Parting on the left etc..." sarebbe "chi portava i capelli pettinati a sinistra, ora li porta pettinati a destra, etc."
Hai ragione,grazie della precisazione.
EliminaMolti lo traducono con"chi parteggiava a sinistra"o"la fazione di sinistra ecc".Il senZo e' comunque quello.
"Parteggiava per la sinistra"...manco l'italiano.Ho il cervello fuso,questa situazione di merda mi sta logorando.
EliminaVado in prepensionamento.
Addio.
P.S.
Continuerò a finananziare,per quel che posso,Asimmetrie:)
il "nuovismo" è semplicemente una autolegittimazione della pigrizia mentale di chi si rifiuta di studiare e possibilmente apprendere (non è la stessa cosa) le lezioni della storia.
RispondiEliminaDettagli semantici!.. "comm' 'a giri e comm' 'a vòti... semp #liBBBerali sò !"
AMEN !
Nel dubbio
RispondiEliminahttps://archive.is
Ottima soluzione. Mi ero in effetti scordato qual era il dominio di primo livello giusto. Grazie di avermelo ricordato.
EliminaDovrebbe essere 10+10=100.... se il binario non è contorto...
RispondiEliminaEra ironico... Intendeva 2+2=5 nella logica matematica eurista... ;)
Elimina10 bin = 0x2^0 + 1x2^1 = 2 dec
101 bin = 1x2^0 + 0x2^1 + 1x2^2 = 5 dec
Neoliberismo, questo (s)conosciuto. Ricordo che tanti decenni (pardon, decadi) fa, operando una neolingua un poco ante litteram, era in voga dire: neocapitalismo. L'unica ragione d'utilizzo del neotermine, a mio avviso, consisteva nel proposito di voler sottolineare, con il prefisso, il "nuovo" capitalismo del c.d. boom economico. Ossia la trasformazione (nella continuità) storica del capitalismo post-bellico. Poi l'uso del neo andò scemando, ed ora il neocapitalismo è divenuto capitalismo tout court. Non sono un'economista, quindi anch'io ho usato spesso la dizione col neo, perché la trovo di più fruibile comprensione. Ma se fossi un economista, direi senza dubbio: neoclassico.
RispondiEliminaPerché non applicare goofynomics? Quello che è neo vederlo dalla parte opposta: applicare una sana e vecchia teoria economica anni'70? ha funzionato per noi..
RispondiEliminaMa oggi c'è la Ciiiina!
Elimina(scusa, ma ho introiettato talmente le risposte dementi, che sento il bisogno ogni tanto di liberarmi, un po' come quando si va in bagno... Il prof mi scuserà, o mi manderà aff...)
30 fiorini a chi è andato a napoli e sa darmi la definizione di neoliberismo di davide.
RispondiEliminaDi che modello? :-)
EliminaNeo: se è il solito modo di fottere le classi subalterne, ovvero i lavoratori, cosa c'è di neo? Nulla.
RispondiEliminaAlla fine pensandoci bene qualcosa di nuovo c'è, e sono i protagonisti.
Oggi tocca a noi.
OKKEY, Han Solo muore, ma lo uccide il figlio, suo e di Leila, ora generale Organa, passato al lato oscuro.
RispondiEliminae Skywalker? Non c'è. Piu o meno come l'intelligenza degli italiani, capaci di scendere a milioni in piazza per il nulla (vedi unioni civili) e farsi massacrare felici (vedi unione europea) senza profferir verbo.
Per spoilerare spoileriamo tutto.....
E che Dio c'aiuti...
Articolo interessante sul tema, visto dal punto di vista del nemico... http://noisefromamerika.org/articolo/neo-liberismo-suoi-avversari
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