domenica 9 agosto 2015

Una foto intenzionale (?)

25 commenti:

  1. Assolutamente sì.

    Non c'è rosa senza spine.

    Non c'è rogo senza legna.










    Dell'euro, si intende!

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    1. Alla rima in "egna" ho temuto l'irreparabile.

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    2. Perché, cosa c'entra la Sardegna con l'Alto Adige?!

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    3. Peraltro, chi non ama la Sardegna?

      Facciamo così: a chi piace la Sardegna spacchi un ciocco di legna.

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    4. Ben detto! E di quel goliardico "fa scintille sulla legna...", povero chi si sdegna! Un po' come chi non minge in compagnia... (magari proprio per spengere la suddetta legna a fine falò).

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  2. Secondo me si, anche io amo spesso fotografare le texture, non sono bravo come il grande fotografo passato da qua, ma me la cavo.
    Bella foto comunque, sperando abbia un significato che vada oltre la semplice fotografia...

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  3. Questa foto ispira ad un pensiero Zen.
    Bella ed enigmatica.

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  4. Come diceva un mio caro amico, mentre un pomeriggio d'autunno, sul Pasubio, si giocava a carte: "Bisogna saper pescare". Ognuno ha il δαίμων che si merita...

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  5. Alcune sembrano traversine usate per binari. Rovere?

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    1. Non lo escludo. Erano a non moltissimi metri (un chilometro?) dal tracciato della ferrovia del Renon.

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    2. La sezione ed il colore scuro, indice di bitumatura, che vedo nella bella foto ne darebbe atto. Le ha acquistate qualche privato per farci terrazzamenti, sono adattissime e bellissime, o sono in una segheria o ex segheria che le ha sostituite e ne vedo altre tagliate per l' uso?

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  6. la tecnica dell'artista serve a tradurre in parole, forme o suoni qualcosa che vuole comunicare, l'arte è un linguaggio molto complesso, una forma di comunicazione che ha le sue regole.
    Ma come ha detto lei nel post precedente Quanto ci sia di "intenzionale" nel lavoro di un artista non lo sapremo mai
    io credo che il "vissuto" dell'artista , i suoi sentimenti, la sua esperienza di vita o i lati oscuri della sua anima che non vuole esprimere, ma che vogliono il loro spazio, riescano sempre a affiorare, e può capitare che, pur senza averne la mimina "intenzione", l'artista alla fine sia veicolo di qualcosa che non si aspettava, qualcosa di diverso dal suo progetto.
    del resto è questo che fa la differenza tra una poesia e un trattato di economia, la prima può avere molteplici chiavi di lettura a seconda di chi la legge, ed è un modo per scavare dentro di sè, sia per l'autore che per il lettore.
    Detto questo le dico ora che il muro della foto è in bilico e sta per crollare da un momento all'altro

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  7. Embe' (?)

    Resta da dire che una rappresentazione (foto, dipinto, scultura) di "unità" diverse del medesimo materiale libera la mente e pertanto lascia spazio a pensieri anche quieti e profondi, perché - credo - non la spinge a inseguire alcuna verosimiglianza mediante scene e situazioni tangibili, grevi, talvolta.

    Come i primi astrattismi - poi diventati maniera, inevitabilmente - che sollecitavano la comunicazione diretta tra autore e osservatore ("fruitore", secondo i raffinati), cioè "senza la mediazione dell'oggetto" - ricordo lontano di scuola le ultime virgolette.
    Qui l'oggetto c'è, ma con la funzione di comporre un'immagine astratta che, appunto, "sgancia" l'osservatore da azioni - reazioni convenzionali, più favorite dalla rappresentazione verosimile.
    Al solito, è il modo di far vedere le cose - largamente, di "dirle" - che genera e sollecita pensieri e prospettive.

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    1. @Alberto Bagnai

      Mi riferivo a "pensieri e prospettive" dell'osservatore o fruitore, non dell'artista.

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  8. Non saprei. A me pare che dipenda da te o, se me lo chiedi, da me. Ciò detto la domanda successiva sembrerebbe essere:

    come?

    ciao! carlo (quello del flauto) :o))))

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    1. humm humm humm te lo ricordi l'uccellone Marilino? :oDDDD

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    2. massì dai questo qui con cui ti avevo metaforizzato direi in modo piuttosto riducibile non ricordo più dove

      https://www.youtube.com/watch?v=MOiyD26cJ2A

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    3. ecco... vedi, mi pareva che, visto che tu sei l'unico (o quanto meno uno dei pochi) che, alla fine, avrà conservato le piume, ti offenderesti se, a questo punto, ti qualifcassi come "uccello(ne) migratore"? :oDDDD

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    4. Ricordo ancora quando, per qualche ragione, dopo anni di assenza, ritornarono sui miei monti le rondini. Erano tante e, ok. Saranno venute dall'Africa go figure ma. sarà stata diversa l'Africa un anno fa quando non ce n'era neanche l'ombra? Vabbè. Things that happen, Sono comunque uccelli migratori checcevvoiffà.
      Visto che ce n'erano tante tra me e me mi dicevo: ovvio. Gli uccelli migratori trovano per istinto il percorso che devono coprire.
      Ma, visto che l'anno prima non ce n'era neanche mezza, che cosa avrei dovuto pensare secondo te Alberto? Che non erano venute per intenzione? :o((((

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    5. Bene bene. E allora secondo te com'è che essendo beato in economia ed "amatore" in musica grazie a te od al Santarelli salcazzo qualche anno or sono ti trovai? But it is alimentary watson, E' possibile che, se una salita vista dall'alto sembra una discesa anche un istinto, visto da un'altra parte possa sembrare un'intenzione? :oDDDD

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    6. Non so chi sia, non capisco cosa tu stia dicendo. In tanta incertezza un'unica certezza. Guess what?

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    7. Interessante questo carlo, mi ha molto incuriosito il suo modo di porsi (quello del flauto); è molto produttivo. Sotto una scelta nell' ampio panorama di interventi.
      Non sono riuscito a vedere l' uccellone Marilino, purtroppo, sembrava interessante.

      http://www.gustavopiga.it/2013/e-tempo-per-litalia-di-entrare-nelleuro-a-piedi-uniti-come-un-mediano/#comment-5104

      http://ilblogdilameduck.blogspot.com/2015/06/umberto-eco-e-la-proustituzione.html?showComment=1434268540258#c5835607413193016861

      http://goofynomics.blogspot.com/2014/03/rast-2.html?showComment=1395085305143#c9018963094521144962

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  9. Forse per uni sbalzo nella connessione o un mio gesto inconsulto (con lo smart) ho perso e ti sei perso, Prof, il mio alato commento alla tua risposta sui colori, che mi è costato tempo e
    cervello e mi.piaceva proprio.

    Potrei tentare di ricostruirlo
    infischiandomene dei piani per il sobrio
    piatto unico che cucinero', come fatto altre volte contro altre occupazioni, privilegiando il piacere e il narcisismo
    dell'espressione; ma ne faccio a meno per esercizio antiegocentrico e per lasciar andare le cose andate, in ciò sostenuta dal richiamo di qualcuno allo Zen, che nella mia scelta può aver parte anche se nulla ne so.

    La fine analisi formal - espressiva con riferimenti a Mondrian e a Klee - questo devo dirlo, giacché non mi pongo sulla via della saggezza...- e altre considerazioni si chiudeva con un'allocuzione-rimbrotto di tono comico-realistico e la promessa di versamento ad a/simmetrie, "perché i sentimenti non hanno prezzo, ma le idee si'" (autocitazione).

    NON SAI CHE COMMENTO TI SEI PERSO, uh uh.

    Buona giornata a tutti.

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