domenica 16 agosto 2015

Facciamo altri conti (#goofy4)

MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.    MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND.  MORGENSTUND HAT GOLD IM MUND. 


































No... aspettate...
















Questa volta è una cosa che vi interessa...






























Siamo onorati e anche un po' sorpresi del successo che la quarta edizione del convegno Euro, mercati, democrazia sta avendo. 300 biglietti esauriti in quattro giorni è più di quello che ci aspettavamo, ed è veramente molto, soprattutto considerando che ancora non sapete il programma definitivo.

Non tradiremo la vostra fiducia.

Dobbiamo però ragionare sul da farsi, perché l'evento rischia di essere un pochino più grande di quello dello scorso anno. Per farvi capire come stanno le cose, vi riporto in forma sinottica i rendiconti finanziari dei due "goofy" precedenti, quello del 2013 e quello del 2014 (li trovate, separatamente, alle pagine dei rispettivi eventi):



Notate due cose. L'evento, per noi, è sempre in perdita, nel senso che non si autofinanzia e parte delle spese deve essere coperta attingendo alle vostre donazioni, incluse ovviamente quelle di chi comunque partecipa (è la voce "CONTRIBUTO ASIMMETRIE" posta fra le entrate, cioè fra le fonti di finanziamento, dell'evento).

Si tratta di una scelta precisa: abbiamo scelto di far pagare una quota di ingresso bassa, e di scaricare su tutti (anziché solo su chi lo usa) uno dei costi più rilevanti, quello della traduzione simultanea. Partendo dalla fine: la simultanea la vogliono quasi tutti, quindi penalizzare chi non sa l'inglese (o avvantaggiare i pochi che rinunciano) non avrebbe molto senso. La scelta che abbiamo fatto (e che voi di fatto avete condiviso, perché nessuno se ne è mai lamentato) è stata quella di praticare un prezzo di ingresso popolare e "tappare" il buco con le donazioni di tutta la comunità, dando però sempre rigorosamente a chi non partecipava la possibilità di seguire i lavori in diretta streaming prima, e in differita Youtube poi. Cosa che faremo anche quest'anno.

Mi è sembrata e mi sembra tuttora una scelta giusta.

Tanto per capirci, lo scorso anno i paganti sono stati 390. Questo significa che, tolta l'IVA e le commissioni Eventbrite, a noi, di un biglietto da 35 euro, restano 11185/390=28.67 euro (moltiplicare per credere). Nel 2014 siamo riusciti a contenere alcune spese e quindi lo "sbilancio" (cioè il contributo dato da tutta la comunità all'evento) si è ridotto da 9004 a 3563 euro. Diciamo che siccome, come sapete, i donatori sono stati 698, ognuno di essi ha contribuito con circa 5 euro all'evento (indipendentemente dal fatto che fosse presente o meno). Lo scorso anno abbiamo anche potuto contare su un finanziamento dell'Università d'Annunzio, pari a 3000 euro dai fondi per manifestazioni culturali, più 5830 di altri fondi (il mio 60%, una prestazione conto terzi che avevo accantonato nei miei fondi di dipartimento, ecc.).

Se ci fate caso, 23578 - 8830 = 14748, cioè la somma per la quale l'evento è riportato nel rendiconto 2014 dell'associazione (ovvero 11185 di biglietti - gestione commerciale - e 3563 di donazioni - gestione istituzionale). Per coprire questo 14748, ognuno dei 390 paganti avrebbe dovuto corrisponderci circa 38 euro netti, cioè pagare un biglietto di circa 47 euro: 12 più di quelli versati.

Quest'anno la situazione è meno rosea. Rispetto allo scorso anno il contributo dell'Università d'Annunzio sarà molto inferiore. Non ho altri "conto terzi" accantonati, il Dipartimento ha già contribuito al seminario di aprile e non credo potrà dare altro, e il mio 60% residuo è di circa 3000 euro. Da quella parte, quindi, entrerà meno della metà.

D'altra parte noi rischiamo di essere molti di più, se già siamo 300 adesso (cosa che non mi aspettavo): quando saprete il programma definitivo, credo proprio che l'affluenza ci sarà. Questo comporta ulteriori spese, non tanto per lo spazio, quanto per il personale. Se non vogliamo che registrazione e coffee break (per dire) siano eterni, dovremo mettere altre persone.  Inoltre, credo lo sappiate, quest'anno uno dei nostri relatori viene dall'Argentina, che non è dietro l'angolo. Le spese di viaggio complessive saranno quindi più alte. La necessità di ristrutturare l'associazione secondo le linee che ho condiviso con voi ci impone però di evitare grossi sbilanci.

Per questo motivo, dopo una consultazione informale col direttivo, abbiamo deciso di procedere così: metteremo a disposizione un altro lotto di 150 posti al prezzo iniziale (35 euro). Questo ci porterà a 450 posti totali, circa il 15% in più rispetto allo scorso anno (che era il nostro target iniziale). All'esaurimento di questo lotto, o comunque a partire dal 10 ottobre, il lotto successivo di biglietti sarà posto in vendita a 50 euro (spero di poterveli offrire a un costo inferiore, intorno ai 45, ma non sono in grado di dirvelo con precisione adesso, stante la ovvia difficoltà di acquisire informazioni la domenica di Ferragosto).

Ovviamente vi metterò in condizione di valutare se partecipare o meno (cioè vi fornirò il programma completo) il prima possibile, ben prima del 10 ottobre (idealmente, circa un mese prima). Sarei voluto partire molto prima con l'organizzazione, fornirvi il programma definitivo fin dall'inizio, ma è inutile che vi ripeta che il Simon Bolivar de noantri ha scombussolato i nostri piani, e poi gli ospiti più sono importanti e più si fanno desiderare, come è giusto che sia!

Una simile politica "early bird" è assolutamente standard per ogni convegno scientifico. Quello che non è standard è il prezzo. A titolo di esempio, i partecipanti al seminario di aprile hanno dato versato una quota di 150 euro (e non c'erano spese per la simultanea). Vero è che alcuni non li pagavano di tasca propria ma coi loro fondi di ricerca, e che il nostro è un evento molto diverso: è la festa della nostra comunità, è un momento conviviale, per molti è l'unica occasione di incontrare di persona i nickname coi quali dialoga quotidianamente (e l'esperienza è sempre sorprendente, vi assicuro...). Ma è anche un convegno scientifico, come testimonia la qualità dei relatori intervenuti nelle diverse edizioni. Quindi, come dire, pur se su scala ridotta (in termini di prezzo), allo scopo di favorire la massima partecipazione possibile, seguiamo gli standard del settore (potete farvi un giretto su inomics per vedere come funziona).

Bene: questo per tranquillizzarvi.

Altri 150 sono a posto: riattiveremo il modulo per l'acquisto dei biglietti fra un paio di giorni (in modo che chi deve tornare dalla spiaggia dove il cellulare non prende o dai paesi dove le carte di credito si comportano in modo strano possa farlo), e agli eventuali ulteriori graditi partecipanti farò sapere quanto prima di che morte devono morire. Tutto può essere: magari domani mi sveglio presto, e trovo una pepita d'oro nel ruscello (da queste parti potrebbe capitare, anche se l'incontro più frequente è questo), nel qual caso sarò in grado di tenere basso il biglietto. D'altra parte:


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59 commenti:

  1. Guardi che non sono io ad aver twittato a lei, non l'ho taggata, ma qualcuno che Lei segue ad avermi retwittato mentre parlavo con 1 persona nella mia TL!
    Non le ho portato nessuno.
    @psychok9

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    1. Mi dispiace molto. D'altra parte, quando si frequentano cattive compagnie...

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    2. Frequento tanta cattiva gente su twitter, ma lei non mi ha mai seguito, e purtroppo non abbiamo nessun tipo di rapporti, quindi questo va ben oltre le sue regole, o no?
      Non l'ho disturbata ne' taggata.

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    3. Ma secondo te scassarmi la minchia è il modo più sicuro per farsi sbloccare? Li vedi i prospetti qua sopra? Chi li ha impaginati? Io. Lo vedi il post? Chi l'ha scritto? Io. Chi sta cercando sponsor? Io. E tu ancora perdi tempo a parlare con quattri coglioni che mi sono scrollato di dosso più di due anni or sono e che sinceramente non entrano nel mio orizzonte mentale se non quando voi ce li portate (mentre io son diventato mio malgrado l'unico scopo - negativo - della loro già sufficientemente grama esistenza)?

      Ora te ne stai buonino così ci lasciamo da amici, altrimenti mi incazzo e ci lasciamo da nemici, no? Hanno la lebbra. Se li tocchi hai la lebbra. Chiaro il concetto? Rileggiti Flaiano e poi torna a dirmi che hai capito.

      Scusa, sai, io voglio essere gentile e non voglio avere ragione. Ma con chi vuole averla sono implacabile. Mi ci ha fatto mamma, niente di personale. Perché vedi, in fondo a tutto questo devi capire che sto cercando di darti una lezione che dovresti apprezzare e applicare. Solo due cose possono spiegare certi comportamenti: o la malattia mentale, o il fatto di essere influencer a libro paga (non ci credo ma non lo escludo). In nessuno dei due casi il tuo atteggiamento dialogico può avere una qualsiasi efficacia. Lo dice Nissim Taleb e te lo confermo io. Quindi perché perdi tempo? Fatti questa domanda e datti una risposta seria, invece di venire a contestare le mie decisioni. Se io decido che oltre a chi mi porta merda non voglio frequentare neanche chi ci si lava le mani saranno fatti miei? Sto lavorando per fare una cosa bella e tu vieni a parlarmi di cose brutte. Te ne rendi conto?

      Non ho altro tempo da dedicarti, per ora. Mi spiace, per te, che tu abbia deluso me. Tieni presente comunque che già il potermi deludere è un onore: la maggior parte di quelli che incontro non ci riesce.

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  2. Mi rendo conto che potrebbe essere una scelta controproducente, ma far pagare 1 o 2 € lo streaming magari potrebbe contribuire alla raccolta dei fondi.

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    1. A parte che non so come renderlo tecnicamente possibile, questa cosa non mi piace molto. Se volessi escludere delle risorse, comincerei da questo blog. Spero di trovare sponsor, e comunque non mi va di far pagare due euro a chi magari, finanziando asimmetrie, ha comunque già contribuito all'evento.

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    2. Ciao, non per irrompere, ma non solo è poco praticabile, ma c'è anche la Legge dello streaming a pagamento: se uno streaming è a pagamento, allora è possibile non pagarlo, cercando qualcuno che diffonde lo streaming tramite un altro streaming gratuito.

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    3. Lo so che la mia idea ha dei grossi limiti, eventualmente si potrebbe mettere un tasto per una donazione volontaria tramite PayPal sotto lo streaming.

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  3. La politica di gestione dei bigllietti mi sembra correttissima. Non ho mai potuto partecipare e sarà così anche quest'anno, ma tra streaming e Youtube i contenuti li ho sempre recepiti per bene. Quanto all'aspetto di convivialità, pazienza, forse verrà il momento anche per me di partecipare.
    In ogni caso, grazie ad Alberto per tutto l'impegno profuso nell'organizzazione e pure nel ripescare i ritardatari. È un servizio di valore incalcolabile e di cui non conosco l'uguale qui in Italia, ma credo che neanche altrove si trovi alcunché di simile. Un convegno scientifico di questo livello, e per giunta offerto a prezzo così popolare, il tutto in un contesto di convivialità.
    Mia idea (non un suggerimento, lo preciso) sarebbe stata di ricaricare di più su chi arriverà per ultimo ad iscriversi, dopo aver visto il programma definitivo. Immagino si tratterebbe di personaggi in cerca di revergination, ovviamente benvenuti, ma per i quali 100 euro sarebbero l'alternativa indolore ai (meritati) ceci. D'altra parte, come politico io sto a zero.

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    1. Ma no... 100 euro no, perché? Chi arriva ultimo non merita una simile penalizzazione. Magari sono persone con l'agenda incasinata, o che vengono solo dopo aver saputo che il tale politico o il tale intellettuale di cui sono seguaci è presente, o che sono venuti a sapere in ritardo e da amici dell'evento. Non mi sembra una colpa da dover espiare. C'è solo il dato oggettivo che se i costi aumentano (e non so di quanto ancora per motivi ovvi) bisognerà che aumenti il prezzo.

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    2. Che poi nel convegno "Euro, mercati e democrazia" non ci si sottopone ad alcuna 'revergination', non si espiano colpe, tutt'altro! Può davvero oggi essere innocente, puro, casto di fronte a qualunque tribunale della morale chi i cui sensi vanno un po' oltre il debbitocastadipendentepubblicobrutto?

      Chi volesse giungere con l'intento di ricostruirsi la verginità rimarrebbe deluso. A Montesilvano ci si libera con la verità lo spirito, sottoponendolo alla ebbra cura bacchica della conoscenza, di fronte alla quale chi vi accede è sedotto, e chi la nega rimanendo alla porta viene fatto a pezzi (ma con garbo e senza vendetta come il prof esorta).

      Ricordo che appena comprato TDE lo iniziai a leggere in metro, ma con la cura, frutto di una vecchia abitudine, di non rendere visibile la copertina agli astanti. Quando però ho dovuto appoggiarlo al petto per far passare chi entrava (ero in piedi), la copertina è stata vista da un signore che ha poco dopo cercato di buttarlo nella banchina colpendolo con lo zaino mentre uscivamo (l'avevo rimesso in busta).

      Ci sarà sempre il Penteo di turno a cui sembrerà colpa l'aver presenziato alle sessioni di Montesilvano e che ne negherà la natura di convegno scientifico. Ecco, QUELLI sono i 'virgins', anzi le 'maidens' che hanno rifiutato la festa della verità.

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  4. Non credo che parteciperò di persona (in confidenza S. Feltri non lo reggo proprio, ma non è questa la ragione) comunque vorrei partecipare in spirito. Per cui la domanda è banale: quale causale devo mettere al bonifico e quale beneficiario? Asimmetrie suppongo.

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    1. Be', ora che so che non vieni allora posso invitarlo... D'altra parte lui mi ha invitato alla Versiliana! Se vuoi sostenerci grazie, le indicazioni sono qui e comunque vi ricordo:

      c/c n. 100000075797 presso Banca Prossima, Filiale di Piazza Paolo Ferrari 10, 20120 Milano (MI), intestato a “Asimmetrie – Associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche A.P.S.”

      IBAN: IT06Y0335901600100000075797
      BIC: BCITITMX

      Indicando nella causale “Donazione”.

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    2. Concordo in pieno sulla insopportabilità di quel Feltri lì. Un 'nato vecchio' come non ne ricordo dai tempi della scuola, e di certi scaltrissimi lungimiranti che s'abbonavano alle prime file. Pagherei doppio il biglietto (ebbene sì, sono tra i colpevoli ritardatari!...) giusto per godermi lo spettacolo del Professore che se lo magna a colazione (o nel coffee-break, se preferite il forestierismo)! Ma non credo sarò mai accontentato... a mio avviso, il Nostro ha troppa classe e diplomazia per interpretare, mutatis mutandis, un Super Tognazzi che sconfigge Miguel Bosè (per la cronaca, vedasi Bastogne, del buon Enrico Brizzi).

      Alessandro (a stento uscito vivo dagli anni '90)

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    3. Stefano è per me un grande mistero. Il mistero sarà svelato quando la storia avrà fatto il suo corso. Io mi limito a ricordarvi che è l'unica persona che mi dà spazio su un giornale un pochino progressista (e sui giornali conservatori lo spazio me lo danno, ma mai sul cartaceo...). Tenetene conto.

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    4. Ed infatti, parlavo di diplomazia, da parte Sua, anche a tal riguardo. Che poi un Feltri sia nella posizione - lui - di dar spazio ad un Bagnai... è altra faccenda (che, nel mio intimo, grida vendetta!). Un po' come quando i Sonic Youth si ritrovarono - loro - ad aprire i concerti dei Nirvana. Ma sto esagerando con le licenze prosaiche, ed umilmente me ne scuso.

      Alessandro (risospinto senza posa nel passato)

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    5. Feltri è davvero un mistero...lo scorso anno al Goofy disse anche cose sensate e condivisibili,ci scambiai due parole e lo trovai molto intelligente e poi leggi robe che....boh!?!?
      Come l'articolo di oggi sul fatto...

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  5. Se deve fare il matto lo faccia bene:

    MORGENSTUND HAT EURO IM MUND.

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  6. grande prof, il Teroldego è il mio vino preferito, molto meglio di una pepita d'oro :D

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    1. Però stasera Merlot Cabernet Curtis (di Kurtatsch).

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    2. io invece ieri sera un umilissimo Lambrusco delle mie parti, bello fresco in estate fa la sua porca figura ;)

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  7. Ripensandoci, in italiano suona meglio:

    IL MATTINO HA L'OIRO IN BOCCA.

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  8. Bene così, è la prima volta che capita che vengano fumati 300 biglietti in 4 giorni, credo sia una bellissima cosa.
    Non vedo l'ora sia novembre. Chissà se questo anno ci porterà Bisin... e se potrò rivedere la super Brigitte.

    Le faccio due domande, se possibile: per aumentare le entrate di Asimmetrie avrebbe senso dare qualche spazio pubblicitario al suo blog ?
    E' una pura curiosità, ma come mai nel 2013 le spese di caffetteria sono state nettamente più alte ?

    Grazie per tutto il lavoro che fa e per permetterci di assistere a discussioni di così alto livello ad un prezzo molto abbordabile.

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    1. La pubblicità nel blog non voglio metterla. Nel 2013 abbiamo fatto in coffee break della domenica esagerato (ancorché spazzolato via dalle famose locuste dell'inflazione), mentre nel 2014 abbiamo pensato che non era il caso (altrimenti poi a pranzo non mi mangiate) e soprattutto all'arrivo abbiamo messo una coffee station, che è una soluzione un po' meno costosa. Ho chiesto a Brigitte di venire (e anche a Christopher) ma non so se ce la faranno. Abbiamo diverse cose di cui parlare ma è meglio se vado io a Londra. Però insisto.

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    2. La pubblicità su questo blog direi di no, almeno non per ora. Se avessi 100000 contatti al giorno sarebbe stupido non farlo. Con 20000 è brutto farlo.

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    3. Grazie per le risposte prof.
      Mi fido ciecamente del suo lavoro.

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  9. Non sapevo di partecipare ad un evento in perdita.
    Bagnai statalista!!!!!!!!!

    Scherzi a parte ora mi fa sentire uno scroccone. Un duecento euro tra viaggio ed alloggio e pensa non avrei speso più di trentacinque euro per un convegno di persone qualificate e che dicono la cosa più importante del mondo...

    La verità.

    Se fosse per me aumenterei spropositatamente i posti perché la domanda di verità è molto alta come la vendita dei biglietti dimostra. D'altra parte la struttura, bellissima per altro, ha dei limiti ricettivi. Capisco benissimo e condivido la sua scelta di non escludere nessuno per motivi economici ma le propongo una alternativa. Scelga un prezzo pieno che copra tutti i costi e poi un prezzo minimo per chi non ha possibilità di spendere. Chi si può permettere di pagare lo fa mentre chi non ha possibilità autodichiara i suoi problemi e paga il biglietto minimo. I biglietti sarebbero indistinguibili e verrebbe sovvenzionato solo chi ne ha bisogno.

    Non voglio sentirmi uno scroccone e le farò una donazione aggiuntiva.

    Grazie professore del tempo che ci dedica.

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    Risposte
    1. Se fossimo duemila prenderemmo il palasport di fronte: non ci son problemi, è la stessa gestione. Ma non saremo duemila. In albergo possiamo comodamente essere 600, forse 700 stando un po' stretti. Non credo che saremo di più. L'anno scorso eravamo 390 paganti, ma in sala, fra relatori, loro (splendide) compagne, staff, invitati, colleghi di facoltà, giornalisti, ecc. arrivavamo quasi a 500. Se avessimo 700 paganti dovremmo veramente pensare al palasport. Ma facciamo così: un problema alla volta.

      Segmentare il prezzo come proponi non mi sembra corretto. Significherebbe da un lato costringere le persone ad autocertificare una condizione di bisogno, e dall'altro creare problemi di free riding. Una normale strategia "early bird" credo sia più corretta. D'altra parte, questo è un evento della comunità, ed è giusto che la comunità lo sostenga. Non è un evento di fund raising come le cene di Renzi, ma questo credo che lo apprezziate.

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    2. Che poi, cene per cene, meglio quelle del Silvio...

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    3. @Marco S.
      Ettepareva! Ovviamente per la bellezza della villa di Arcore..... ;-)

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    4. Io fossi in te non mi metterei su una china così scivolosa...

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    5. China? Scivolosa? E perché mai? La Tana ha sempre ragione!

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  10. Risposte
    1. Almeno, così leggo! Se lo staff non mi sta raggirando... Comunque Roberto è un amico e non mi ha chiesto la business (cosa che altri relatori dal Nuovo Continente fecero, in altri contesti!). Però sò sempre quasi due testoni...

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  11. Una modesta proposta: siccome, come ci ha detto, i donatori ricorrenti di Asimmetrie sono 698, diciamo 700 per fare cifra tonda, perché non lanciare una donazione extra da 15 euro a cranio finalizzata al finanziamento del Goofy4, da farsi nei prossimi mesi di settembre e ottobre? Se risponde la metà (350), per tener conto del bastapococheccevoismo, a 15 euro ciascuno fanno 5.250 euro.

    Ossequi

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    Risposte
    1. L'idea è buona, ma io non volevo piagne miseria. Mi sto dando da fare. Se sarà necessario chiedere il vostro oro per la Patria la tua mi sembra un'ottima soluzione. Ma per il momento eviterei, anche perché penso che le persone più propense a rispondere siano quelle che partecipano di più e che quindi già vengono al convegno, per cui alla fine la tua proposta diventa mettere il biglietto a 50 euro. L'anno prossimo probabilmente partiremo con un biglietto a 40 oiro (tanto Renzi ha detto che c'è la ripresa) e morta lì (ma Renzi non ci sarà).

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    2. L'anno prossimo probabilmente partiremo con un biglietto a 40 oiro…

      Orsù, a 40 lire!

      L'anno prossimo a Gerusalemme!

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    3. Personalmente sono d'accordo con Marco S. per quanto riguarda quest'anno. Partirei anche col considerare che è indubbiamente vero che le persone più propense a rispondere sarebbero quelle che partecipano di più e che vengono al convegno, ma è anche vero che: a) essendo in via generale anche il gruppo più ricco, aggiungere 12-15 euro non dovrebbe rappresentare un problema, anzi; b) osservando il dilemma da un'altra prospettiva, l'eventualità di un ulteriore sforzo da parte di questo gruppo non dovrebbe considerarsi nè un'operazione di fund raising giacchè si tratterebbe di alimentare quello che di fatto è un investimento culturale su di sé oltre che un piacere dato dalla condivisione, nè un atto di disonestà nei confronti di qualcuno, anzi, al contrario, tenderei a vederla come un sincero conferimento fatta dalla parte che per sua fortuna può maggiormente concederselo al fine di permettere anche a chi non può di godere dei benefici di tale investimento. Dico questo in una prospettiva più ampia che va aldilà del Goofy: il maggiore sacrificio di chi comunque può e vuole farlo darebbe maggiore respiro e disponibilità di movimento all'associazione e ciò a vantaggio di TUTTI, in particolare di chi vorrebbe, ma purtroppo non può e, aggiungo, fungerebbe pure da esempio per chi non si fida del tutto e al momento non vuole fare alcuna donazione. Insomma se non siamo solidali con le economie periferiche che Unione è?
      Tra l'altro comprendo appieno le difficoltà del dott. Bagnai nel non volerci chiedere questo e ciò è l'ennesima prova della sua credibilità e dignità; per questo la proposta deve venire da noi. Dunque aderisco in pieno, ripeto, al suggerimento di Marco S.: 10, 12, 15 euro per chi viene al Goofy non sono una spesa, bensì un atto di grande comprensione e civiltà, la conferma che esiste una comunità sensibile verso se stessa e i propri membri, capace di comprendere dove stanno i veri vantaggi. Io, Di Cì e Marco S. di Bagnai ci fidiamo e glielo dimostriamo. Non penso saremo gli unici.

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    4. @Marco S.

      Pienamente d'accordo con te. Pensavo la stessa identica cosa leggendo ora..
      @Alberto

      Tu dacci il via e noi apriamo il borsellino (-ino, -ino).

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    5. In Texas, tanti anni fa, in una simpatica fiera paesana, faceva affari d'oro uno stand dove le ragazze e le donne più carine vendevano i biglietti di una lotteria: ai vincitori, il bacio (casto) di una delle gerenti. Vedete un po'...

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    6. Poi avrei una domanda. Ma fare una donazione in vista del Goofy4 non dovrebbe, al netto dell'IVA e delle commissioni Eventbrite, costituire un'entrata maggiore nelle casse di a/simmetrie piuttosto che integrare quella cifra direttamente nel biglietto?

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    7. @Nicola Baroni 17 agosto 2015 01:19

      "a) essendo in via generale anche il gruppo più ricco"… dentro

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    8. Io mi troverei in difficoltà a fare donazioni: sono povero - soprattutto di spirito.

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    9. Correggo: l'idea è pessima. Una donazione "finalizzata" non credo sia giuridicamente accettabile. Se volete dare, date. Causale: donazione. Punto.

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  12. Io al Goofy anche quest'anno non potrò partecipare, e me ne devo fare una ragione, ma tanto (purtroppo) ce ne saranno altri.
    Intanto vado su google news e cosa trovo? Questo titolo dell'ineffabile Corsera:
    "Merkel: Tsipras è cambiato, ora per la Grecia ho delle speranze (ma non certezze)"
    Ecco, come l'ho letto mi sono girate le palle a piena velocità (di solito ci vuole un po'). E mi fermo qui, che ne direi ben di peggio.

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  13. 300 biglietti in 4 giorni... ma vaaaa!
    La sala sarà vuota perché i biglietti li ha comprati tutti la lobby del complotto plutogiudaicomassonico per impedire a noi di partecipare.
    Almeno alza il prezzo, così gli fai spendere un po' dei soldi che rubano.

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  14. OTIONE (grosso OT) – Di rientro dalle vacanze Abbruzzesi, che mi son servite tanto a rilassarmi per bene quanto a ciccare il primo giro di iscrizione per il Goofy4, grazie ai buoni uffici della mandrucona (SIR, YES SIR!) rimasta a piantonare le mura domestiche con ponte levatoio alzato, pattugliamento H24 degli spalti con doppietta caricata a sale grosso, ho trovato consegnato il libro che avevo ordinato ad inizio agosto, “The Tainted source” di Laughland, sottotitolo “Le radici non democratiche dell’idea Europea”. Libro che mi sono procurato usato da quei cattivacci di Amazon UK.
    lo avrei anche comperato alla cooperativa proletaria “Ernesto Che-Guevara”, ma questi stanno ancora fermi a fognare l’ emancipazione universale ad opera della forza d’urto proletaria guidata da qualche coscienza infelice borghese. Cazzo, gli è che i Proletari oramai parlano solo di calcio, e i borghesi sono passati dalla coscienza infelice alla incoscienza felice totalmente presi nel vortice della ”esistenza inautentica” vissuta a colpi di Chiacchiere insulse , Curiosità morbose, e Equivoci Maliziosi, (Copyright Heidegger , almeno così dice Fusaro, ed io mi fido).

    L’ho appena iniziato e sono al capitolo II – Fascisti e federalisti (si intitola proprio così); ora meno male che la precomprensione era già avviata dacché, tra Alberto (che avrà detto circa più o meno 666 volte che L’Euro è uno strumento Fascista) e lo smascheramento dei fognatori “federalisti” de noartri ad opera del Blog di Orizzonte 48 con annessi frequentatori “advanced” che me ne facilitano di molto la fruizione tipo tal Bazaar (che ogni tanto vedo viene anche qui a bozzare con Alberto, ed io mi diverto un casino), dicevo nonostante la facilitazione procuratami da codeste letture, non riesco a star fermo sulla sedia e la mano è già corsa più volte alla fondina, vuota per il momento.

    Tra le tesi sostenute a suo tempo, in sedi ufficiali, da autorevoli (sic) esponenti Nazisti e Fascisti ci manca solo di leggere ( ma magari succederà nel prosieguo.. ) “Lavorerete un giorno in meno e guadagnerete come se lavoraste un giorno in più”. Per il resto ci sono tutte, ma proprio tutte le tesi sostenute dagli Europeisti di oggi. Comprese, udite udite, quelle contro i…Nazionalismi ed a favore della cessione di sovranità dello stato nazione, naturalmente in salsa moralista! Come dite? Non è possibile?

    “This new morality within the European family of nations ..must likewise presuppose or bring about, an attitude of mutual preference among the nations of Europe as far as political and cultural matters are concerned. The common interest of Europe take precedence over the selfish interest of nations.
    Werner Daitz Economista di spicco nazista.

    There must be a readiness to subordinate one’s own interests in certain cases to that of the European Community
    Walther Funk, Ministro delle finanze Nazista.

    For the men of the Axis the universe is too vast: the nation is too small: the world must be divided up into “vital spaces”.
    Francis Delaisi Economista di Vichy

    E non potevano mancare naturalmente anche I “nostri” tra cui nelle prime pagine del libro spicca la citazione di Bottai
    Il nazionalismo può essere visto sia come una componente inevitabile della prospettiva umana , sia come la calcificazione di un principio politico che ha fatto il suo tempo . In relazione a quest'ultimo aspetto, arriva un momento in cui esso agisce come un ostacolo all'avanzamento generale della civiltà . Lo può fare sia accidentalmente , aggravando problemi vitali a cui non offre alcuna soluzione e non lasciando via di scampo se non in direzione del comunismo; oppure per la sua proprietà intrinseca di impedire lo sviluppo dei prodotti più sublimi dello spirito umano, vuoi nel settore della cultura o in quello dell'industria, frustrandone le sue esigenze supreme.

    Roba da matti: non ci sono più i fascisti di una volta: quando c’era lui, cara lei, forse non si stava peggio ma in quanto a dichiarazioni non si era certamente messi meglio … di quelle di Prodi intendo!

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    1. "Se vogliamo guidare il continente europeo economicamente, [...] cosa che ai fini del rafforzamento economico dell'Europa [...] è assolutamente necessario, e si verificherà, non possiamo dichiararla pubblicamente come grande regione economica 'tedesca', per ovvii motivi.

      Dobbiamo praticamente sempre parlare solo di Europa, perché la leadership tedesca ne deriva in modo naturale grazie al peso politico, economico, culturale, tecnico della Germania e dalla sua posizione geografica. Inoltre, con l'aiuto del nostro sistema economico tedesco, [...] prevarrà automaticamente il Marco grazie ad una abile politica commerciale, come valuta standard, come ad esempio la sterlina, il dollaro e lo yen hanno ottenuto il riconoscimento come valuta standard nelle loro aree di influenza
      (Da:: Errichtung eines Reichskommissariats für Großraumwirtschaft, 1940 - Werner Daitz)

      Se si sostituisce Euro alla parola Marco , possiamo dire che il sogno di Werner Daitz si è realizzato.

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    2. @Vincenzo
      Direi proprio di si, anche se ho la netta impressione, almeno fino a dove sono arrivato (vedremo più avanti) che il nostro Laughland la racconti giusta “completamente a metà”; proprio grazie al resoconto storico che offre, sembra che in questo periodico ripetersi dei sempre soliti frame, il ruolo dei British sia quello dei pazienti sedatori di casini in cui ‘sti crucchi rozzi idealisti testoni e ‘sti francesi fighetta e sciovinisti periodicamente cacciano il continente …

      Ora va bene per i crucchi testoni ed i transalpini fighetta, ma

      “..the state which formulated the principle of the balance of powers most clearly, and which explicitly acted by it, was Britain.[..] Britain differed from France precisely because – pace Schauble, once again – she never entertained any hegemonic ambitions on the continent. She was genuinely in the position to act as DISINTERESTED arbiter by siding with one country or another, according to which power threathened to upset the balance” (pag. 85)

      DISINTERESTED? Cazzo ha scritto proprio Disinterested.

      E poco più avanti dopo una tirata sulla visione economica di List, non certo gratuita per carità ma di sapore un poco “carico” forse per via di quella fastidiosa insinuazione del tedesco sul “kicking away the ladder” così ben evidenziata da Chang, Laughland conclude

      “the pedigree of these ideas thus emphasises the conceptual difference between a free trade zone between independent states – which THE BRITISH TAUGHT THEY JOINED in 1972 - from what the EC really is, namely a custom union intended to create an integrated politico-economic space.” (pag 93)

      THAUGHT THEY JOINED?

      Insomma ve siete fatti cojonà pori fiji! Roba da matti, dei Pirati di professione che si son fatti fregare… (con fair play per carità) . Ahò a moré, ma a chi la racconti? Guarda che quando voi “ancora andavate nudi a caccia di marmotte, noi già si ammazzava Giulio Cesare” (Copyright Guzzanti) .

      Interessantissimo libro per il resto e fino ad ora….

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  16. Arbè, sono una persona pratica, quindi mi regolerò come segue. Un regalino, diciamo un centone, ad a/asimnetrie lo faccio appena torno a casa. Poi farò le altre cose di cui abbiamo parlato nel Regno dei Cieli.

    Ho la massima fiducia in te e nel tuo lavoro, e tu lo sai. Credo che oltre al lavoro di divulgazione e di sensibilizzazione sia giunto il momento di pensare anche all'aspetto più porcamente pecuniario della faccenda.

    Vedrò di fare del mio meglio anche in questo campo. Dopotutto nel mio ambiente che non esistano pasti gratis lo sappiamo tutti.

    Auf bald.

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  17. In un post precedente, non chiedetemi esattamente quando perché non sono mai riuscito ad applicare un'etichetta temporale duratura ai fatti (in gioventù cercavo di glissare, ora invece mi difendo adducendo un rincoglionimento che giustamente spetta a tutti con l'età), in un post precedente, come dicevo, avevo lanciato un appello, che suonava più o meno così: "un caffè al giorno leva l'€ di torno". Ora mi direte che io non ho mai preso mai molti caffè in una giornata per cui non mi pesa molto la privazione di uno di essi, però io insisto su questa proposta. Dal canto mio penso di far quadrare il bilancio non rinnovando l'abbonamento al quotidiano che secondo me sta perdendo un po' di smalto per destinare le risorse a sostegno delle attività cui il Prof si dedica con tanta energia personale. La Democrazia è un bene che deve essere preservato se pensiamo che i nostri nipoti abbiano il diritto di vivere in un mondo in cui sia ancora possibile esprimere, senza paura, le proprie idee e in cui non sia indispensabile scegliere il corso di studi in funzione della rendita possibile che una laurea può dare, come sosteneva il vicedirettore Feltri in un recente articolo sul FattoQ. Sono sempre stato convinto che la cosiddetta Ricerca di Base sia fondamentale per lo sviluppo dell'Uomo e della Civiltà e la Ricerca di Base è finanziata in massima parte dalla comunità, e per essa lo Stato.
    Poiché in questo momento, per le ragioni ben note a tutti, o quasi, i frequentatori di questo blog, non possiamo fare molto affidamento sullo Stato come si dice a la Capitale damose 'na smossa, e cerchiamo tutti, in funzione delle proprie possibilità,
    di rinunciare al famoso caffè giornaliero. Spero di ottenere qualche riscontro dai frequentatori del blog, che del resto in questa occasione si sono prodigati in consigli e proposte.
    PS. voglio precisare che non sono "il poliziotto buono" in combutta con il "poliziotto sprucido e cattivo" autore del blog, per aumentare gli incassi! Lo faccio perché ritengo che la divulgazione che il prof sta facendo sia fondamentale per la comprensione di ciò che ci sta accadendo. Anzi proporrei di inserire il MONITO all'apertura di questo blog (mica i moniti sono esclusiva prerogativa dei rappresentanti dello Stato) che è scritto all'ingresso della Facoltà di Fisica di una prestigiosa Università inglese e + o - recita: "Attenzione lo studio di queste materie potrebbe aprirvi la mente"

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  18. donazione annuale per goofy4 eseguita :-)
    Lo streaming che mi godrò in prima fila virtuale anche quest'anno non sarà a sbafo!
    :-)

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  19. ragazzi fate quello che volete, mi metto nelle mani della volontà dei più i quali si rimetteranno nella volontà dei più saggi organizzatori, ma per favore ricordatevi di Mario, un povero panettiere da Verona, che vuole un bigliettino, per sapere un pochino di verità e uscire un pochino dal "sogno europeo" di Tabacci e amici.
    La mia domanda è: posso ancora trovare un biglietto o per il momento è tutto esaurito?

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