giovedì 11 dicembre 2014

Rettifica

Nel libro 2 c'è scritto che son trecentosessantesimo in classifica italiana IDEAS. Era vero quando l'ho iniziato, ma non quando l'ho finito: nel manoscritto lo precisavo, per rassicurarvi, ma l'editor ha preferito non rettificare (avrà voluto evitare che sembrassi troppo vanaglorioso, e così antipatico a chi non mi conosce; chi mi conosce lo sa già, e tende a vederlo come un pregio perché capisce che altrimenti non avrei retto a tre anni di attacchi personali - gli ultimi oggi su Twitter da parte di un redivivo Francesco Goria). Ne approfitto per rettificare qui: state seguendo il centodiciassettesimo (per ora) economista italiano. Già che ci sono, vi metto anche il ranking del mio Dipartimento.


Post scriptum metodologgico: ha ragione Lorenzo, i ranking sono un gioco e possono essere craccati. Per capire cosa determina il piazzamento è opportuno andare a vedere le pagine dei singoli autori. Io sono top 5% mondiale per quattro criteri: il numero di visualizzazioni e download dei miei paper. Sono risultati che dipendono essenzialmente dalla mia visibilità nel dibattito. Se andate a vedere l'autore più confrontabile con me anagraficamente e come interessi di ricerca, Francesco Daveri (che ultimamente mi punzecchia su Twitter ma che personalmente continuo a trovare un interlocutore stimolante), vedrete che lui è top 5% su tre criteri riferiti al numero di citazioni dei suoi paper: un risultato che esprime il suo impatto sul progresso della scienza, in qualche modo. Il suo lavoro più citato, scritto con Tabellini, ha 274 citazioni, un numero impressionante. Il mio lavoro più citato ne ha solo 12! Va anche detto che il lavoro più scaricato di Daveri, quello sul declino dell'Italia, ha ricevuto un bel po' di pubblicità (meritata) da questo blog. Poi ci sono casi paradossali: l'ottimo Corsetti (come economista, e come baritono: ricordo una sera a casa di una collega nella quale mi costrinsero ad accompagnarli niente meno che in Verdi...) è nel top 5% mondiale, e se in classifica italiana è sotto di me è solo perché la sua affiliation è Cambridge (e infatti lo trovate 39° in classifica UK, sopra un premio Nobel - Pissarides). Lo stesso vale per Gian Marco Ottaviano. Mi sembra anche paradossale il risultato riferito a Nannicini, che è top 5% mondiale per tanti più criteri di me...

Entrando ancora in dettaglio, va detto che la classifica IDEAS, anche se fornisce indicazioni di massima utili (purché si entri in dettaglio), non ha particolare valore per la carriera: i criteri di valutazione dei concorsi cambiano praticamente a ogni tornata. Ad esempio, dopo aver vinto il concorso da associato, aspettando quello da ordinario che non arrivava mai, avevo calcolato di essere nel top 10% italiano della mia categoria per impact factor. Questo poi non è comunque servito a un gran che perché il criterio dell'impact, che regnava quando ero in Commisione Ricerca alla Sapienza (più di dieci anni fa) è stato sostanzialmente (e credo giustamente) trascurato a fronte di altri criteri, molto discussi anche loro e comunque privi di relazioni con l'impatto esercitato dalla persona valutata sul dibattito pubblico (ad esempio, attraverso i blog).

All'estero le cose sono diverse. Alcuni colleghi esteri mi hanno ringraziati per averli citati nel blog perché questo li faceva crescere in una serie di indicatori utili ai loro fini. Ovviamente sto lavorando anche sul fronte degli indicatori bibliometrici, come potete vedere nella pagina delle pubblicazioni del mio sito, che è più aggiornata di quella di IDEAS (semplicemente perché certe collane non sono registrate su IDEAS, e ovviamente IDEAS non riporta i lavori in corso di pubblicazione). Quindi, come dire: io sto lavorando per recuperare il terreno sui criteri sui quali sono avanti gli altri. Non so come si stiano regolando gli altri. I conti si fanno alla fine. Intanto, gli esperti noteranno alcuni dettagli nella pagina che ho linkato qua sopra.







104 commenti:

  1. [Commento tecnico ON]
    Mecojoni ar cazzo, prof.! Mica male essere un gradino sotto a "quello che le sta un gradino sopra" noto, lo so per certo, perché i suoi ex studenti lo chiamano dalle varie Banche Centrali per chiedergli consigli!
    Non male per un oscuro professore di provincia!
    [Commento tecnico OFF]
    P.S. Provvederò ad essere 53 tra cotanto senno. Mi scuso se non avevo capito la rilevanza della cosa. Sempre grazie di tutto!

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  2. Congratulazioni, avanti così, lei è il nostro orgoglio!
    Non so se stia superando da sinistra o da destra, ma quel che la distingue è lo sponsor applicato alla monoposto, la bella I di Italia raffigurata sulla vettura da corsa in copertina.
    Prendendo a prestito l’espressione abituale del il piddino medio per palesare sconcerto, direi che “è incredibile che nel 2014 ci siano ancora persone che” valutano la bontà di un’opinione solo dall’autorevolezza di chi la sostiene e non dai dati che la suffragano.
    Così la smetteranno di ripetermi: “ma chi stai a sentire? Borghi e Bagnai? Ma chi sono?”. E io a replicare: “no, aspetta, il discorso fila, i dati lo confermano, le previsioni si avverano… insomma l’interpretazione fornisce una visione d‘insieme chiara e coerente, ogni particolare è al suo posto e trova legittimazione dal contesto nel quale è inserito, è fondata su una letteratura economica ampiamente condivisa, ha profondità storica… non può essere sbagliata”.
    C’è ancora chi non capisce o non vuole capire, ma c’è anche chi invece ha capito. Quando penso al tempo che passa, alla crisi che si acuisce e produce ulteriore sofferenza, una riflessione mi consola: la speranza che l’opera di divulgazione attuale, completamente assente nel ’92, possa creare quella consapevolezza che eviti in futuro il ripetersi dell’errore.
    L’euro sarà smantellato. Sappiamo di aver ragione, ma commetteremmo un errore considerandoci già vincitori. La partita si deciderà nei tempi supplementari, dopo l’uscita, quando dilagherà il giudizio secondo il quale l’euro sarà morto non perché insostenibile, ma perché i Paesi del sud non ne sono degni. Sarà il Gran Premio che aggiudica la stagione, nel quale noi partiremo in pole position!

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    1. ""Così la smetteranno di ripetermi: “ma chi stai a sentire? Borghi e Bagnai? Ma chi sono?”""

      Purtroppo molti, troppi direi, stanno regalando per Natale un ignobile libercolo di un noto vespide dal titolo anti-Italiano che mi rifiuto di ripetere.

      Da quando l'ho saputo sto reprimendo dei fortissimi istinti omicidi.

      Siccome non si sa mai, ho avvertito in anticipo chi so io di non provare a portarmelo vicino che lo distruggo (tutti e due, il libro ed il latore).

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    2. "Ma chi sono?"

      Quelli che pongono siffatte domande sono, in genere, gli stessi che poi affermano: "Eh, se non avessimo dato credito a certe persone che nessuno si filava, vivremmo ancora nelle caverne!".

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  3. Prof 100 di questi giorni e 116 di questi salti. Ovviamente essendo il nostro guru per noi é già n.1. In riferimento alla "discussione" su Twitter, ho sempre trovato interessante come chi studia qualcosa per il pezzo di carta o per il voto finisce per non capire quello che ha studiato, anche se ha preso un bel voto (il prototipo della secchia).
    Volevo introdurre nella discussione sulla situazione attuale un concetto di buon senso spesso applicato in informatica: quando qualcosa va storto, é meglio che fallisca subito, piuttosto che si trascini e produca risultati inattendibili o errati o costosi, http://en.m.wikipedia.org/wiki/Fail-fast
    E tutti ci auguriamo che la situazione attuale fallisca presto, visto che sicuramente é destinata al fallimento e ogni mese che passa produce maggiori danni.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Prof. A. B. io vado , di tanto in tanto, a controllare il sito IDEAS e non mi era sfuggita la sua folgorante ascesa. Sarà mia cura avvertirla quando sarà in cima Sono invece perplesso nel NON trovare traccia di molti bradipi dalla zucca vuota (ma piena di sé) che sperano di qualificarsi almeno per la sciampion lig.

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  6. Buongiorno Professore
    e grazie di cuore per l'utile precisazione in merito alla Sua classifica nazionale fra gli economisti. I migliori economisti, ovviamente.
    Vede, caro Professore, PER ME (e credo anche per molti altri Suoi seguaci) Lei è già il numero 1, in Italia senza dubbio. E fra i primissimi anche in Europa.
    Perché ?
    Per avere risposto ad una mia domanda a mezzanotte e 25 ?
    O forse per la Sua giovane età (rispetto ad altri soloni Suoi colleghi, anche della carta stampata e videotrasmessa), con 10 anni più di me ?
    Cerrrrto, anche per quello :-)
    Scherzi a parte.
    Lei lo è per il semplice fatto che i Suoi ragionamenti e le Sue argomentazioni non fanno una grinza. DAL PUNTO DI VISTA LOGICO DEI FATTI. Oltre che, ovviamente, da un punto di vista accademico e teorico solido come una spalliera svedese di faggio.
    Vabbè, ok, Lei è stato il primo a confutare seriamente l'euro.
    Ma non solo. Direi infatti che almeno il restante 50% del Suo merito è andato, anche con L'Italia può farcela, in direzione di far capire ai cittadini italiani "a che ora è giorno", mi si passi il termine pittoresco.
    Io non sono un economista, MA piano piano sto studiando e intendendomi sempre più di economia, sia nazionale che internazionale.
    E in poco tempo, grazie anche a Lei Professore, mi sono reso conto della marea di inganni e mistificazioni che ci vengono propinate quotidianamente dai nostri politici e soprattutto dai nostri "operatori informativi", tanto per citare un'espressione ricorrente nell'Italia può farcela.
    Tanti auguri ancora, Professore, e continuo a brindare alla faccia di Ideas e soprattutto alla Sua ed alla nostra salute.

    P.S.
    Apprezzo molto il fatto di avere reso più snello il procedimento di pubblicazione dei nostri commenti su questo blog. Eliminando la parola di sicurezza: sono una macchina, e allora ?!!!

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  7. domanda: perchè Tabellini è primo in Italia quando nel mondo è dietro ad Alesina?

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  8. Ho presentato la seguente denuncia contro la Gruber all' autorità per le telecomunicazioni ai seguenti indirizzi di posta:

    dic@agcom.it

    info@agcom.it

    Presento regolare denuncia contro la conduttrice Lilli Gruber per aver diffuso un dato falso durante la trasmissione in oggetto:

    Questo il video:

    http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/otto-e-mezzo-10-12-2014-143052

    al tempo 6' 36" la sig.ra Gruber afferma testualmente che la Grecia è cresciuta negli ultimi anni del 25%, mentre è in realtà avvenuto esattamente il contrario e cioè che la Grecia è decresciuta di circa 30 punti dal 2009 come ben si rileva dal seguente link al sito OECD:

    http://stats.oecd.org/Index.aspx?QueryId=51657


    Ora mi sembra evidente che le tecniche di disinformazione senza contraddittorio adeguato, attuate in Tv, sono molto efficaci perchè arrivano in modo diretto e senza intermediazione su un pubblico impreparato ed in prima serata; per tale motivo invito codesta autorità a sanzionare la trasmissione, la sua conduttrice e chiedere la rettifica e per il futuro quando si trattano argomenti economici di tipo tecnico ad invitare esperti che diano informazioni corrette al pubblco che altrimenti viene deviato nella conoscenza dei fatti.

    Distinti saluti

    Alberto Barsi

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    1. Riascoltati meglio il video, io ho sentito dire dalla Gruber ".... ha perso il 25%", la signora mi sta cordialmente antipatica, ma non si può metterle in bocca parole che non ha detto.

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    2. ha fatto bene , approvo , solo che unirei anche delle punizioni corporali , tipo inginocchiatoio e ceci , a volte c'è da rimpiangere i tempi dell'inquisizione .
      In ogni caso la fisiognomica sbaglia poco e per chi si falsifica le labbra della bocca vorrei pensare che unisca ad una vaga forma estetica anche un profondo segnale psicologico e non solo sessuale .
      Poi ad onor del vero il giornalismo in Italia si è avviato da anni al giornalismo di guerra e poi l'ha anche superato in molti casi , come ho forse già detto , gli articoli della domenica del corriere , anni '43 '45 a leggere tra le righe del grottesco , palesavano di più la verità che quelli attuali , quando in modo roboante narravano delle conquista dell'intera Russia , poi ci aggiungevano in mezzo che praticamente si stavano ritirando , ora invece pontificano sul fatto che loro stanno bene e noi dobbiamo soffrire per poi goderci il paradiso , hanno bene o male preso il posto della chiesa , ora sono al ricordati che devi morire ( di fame ) perché sei un sordido peccatore, furbo italiota ecc ecc ... .

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    3. Possiamo pensare che la gruber fosse in buona fede e creda davvero che la grecia sia cresciuta del 30 negli ultimi anni?
      In ogni caso urge rettifica perche' semore di disinformazione si tratta, sia che il giornalista sia in malafede sia che ignori cio' di cui parla.
      E paolo pagliaro ignorava pure lui?

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    4. Scusate: qui però state fuori, come ha notato Roberto. La Gruber oppone al Solone di turno il fatto che la Grecia ha perso il 25%. Ora: è vero che le abbiamo sentito dire tante lievi imprecisioni, ma questo non è un buon motivo per seguire il suo esempio. Purtroppo l'allucinazione acustica di Alberto49 era credibile, nel panorama dell'informazione italiana. Normalmente uno non crederebbe alle proprie orecchie. Qui ci hanno abituato ad aspettarci di tutto. Ma la Gruber questa volta non è scesa tanto in basso. Quindi calma.

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    5. @ROBERTO BONINO.
      La parola "perso" non mi pare di averla sentita; si sente solo "25% di crescita del PIL" e non di decrescita cosa che avrebbe reso evidente a tutti ciò che era accaduto negli anni, in ogni caso la perdita è del 29,2% tra 2009 e 2013 e del 36% tra 2008 e 2013 del PIL in un contesto in cui il giornalista del Corsera parlava di crescita del PIL senza specificare di quale entità; solo persone avvezze come noi a trattare certi argomenti hanno percepito la debolissima e poco chiara reazione della Gruber, ma soprattutto senza che alcuno abbia chiarito in quella trasmissione l' effetto terribilmente negativo delle misure economiche sul deficit, sul debito per esempio, o sulla disoccupazione. A mio avviso è passato il messaggio, ancora una volta che le misure di austerity hanno fatto bene a quel paese, che la Grecia ha meritato ciò che gli sta succedendo e Udo Gumpel non ha trovato adeguati contrasti.

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    6. Mah, ALBERTO, mi spice dirtelo ma questo tuo intervento è allucinante. Infatti il contenuto del discorso dela Gruber è chiaro anche dal tono, ed è in risposta all'affermazione del suo a me ignoto interlocutore, il quale sostiene che la Grecia vada meglio dell'italia, e che quindi le preoccupazioni del governo sono incomprensibili (a lui, non alla Gruber).
      Il fatto è che in italia stanno accadendo molte cose tristi, alle quali si può reagire in 3 modi:
      1) con una generalizzata apatìa e indifferenza (tipo: mi chiudo in casa e non esco)
      2) con rabbia e odio (tipo: il vaso è colmo. Spacchiamo tutto)
      3) rattristandosi

      Tu hai scelto la n. 2) ed il risultato è molto triste: fai disinformazione. Sei diventato come loro.

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    7. Sono tristemente d'accordo. Dobbiamo mantenere i nervi saldi. Diffido dal piazzaleloretismo, o anche dal nuovanorimberghismo, e credo che questo piccolo incidente di percorso chiarisca il perché. Basta un attimo per perdere credibilità. Noterete che preferisco non censurare interventi anche quando li ritengo non centrati. Vi esorto però a essere selettivi: voi siete anche la mia finestra sul mondo e di voi vorrei potermi fidare come voi sapete di potervi fidare di me.

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    8. @ Pepino

      Aggiungerei

      4) Farsi il culo, mettersi contro il Mainstream è cercare di aprire gli occhi alla gente, come fanno Bagnai, Borghi, Rinaldi è un paio di altri. Nella situazione attuale tutt'altro che facile è cha ha un prezzo impagabile.


      1,2 è 3 è proprio quello che vogliono le merde del "Europa über alles" è del "italieletta senza l'europa sproffonderebbe nel nulla" secondo mè.

      Anche sè un pò di rabbia sana ci puo stare, ma questa è solo la mia opinione. Ma non tipo grillo o forconi.

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    9. @Stefano Pepino,
      vedi caro Stefano dire una cosa sbagliata in un modo sbagliato è cosa grave e la Gruber è tenuta a dire cose corrette altrimenti chieda, come detto, la presenza di gente come Bagnai che guarda caso non invita mai nonostante ormai sia il top nelle questioni specifiche. La sostanza è, nella questione specifica:
      - parlare di mancata crescita di 25 % del PIL è falso, perchè la Grecia non è rimasta ferma al PIL del 2008, ma è arretrata rispetto al 2008 di 36 punti di PIL, tornando probabilmente a livelli di 20 anni fa e questo soprattutto per colpa delle politiche della Troika e dei patti UEM;
      - rispetto alla crescita media avuta nel precedente periodo di 6 anni, ed alla crescita media UEM, inoltre la perdita di PIL assoluta è stata almeno di 10 punti superiore. Per noi e per altri è accaduta la stessa cosa in quantità diverse.
      - ho fatto ascoltare la trasmissione a mia suocera di 76 anni e mia zia di 74 anni, esattamente in quel frangente ed hanno entrambe capito (chiaramente sono all' oscuro della questione euro) che la Grecia era andata bene ed era cresciuta del 25% (non decresciuta, le parole hanno una loro forza che ribadisco sarebbe stata cosa diversa in modo sostanziale).
      L' intera trasmissione è stata allucinante, quei signori li presenti, mai smentiti da alcuno, in particolare Gumpel, hanno detto una marea di stupidaggini, come sempre accade in quella trasmissione (ricordiamoci delle stronzate di Severgnini da me rimarcate qualche settimana fa) tranne rare eccezioni da parte di quel giovane sociologo, ma io magari ho un punto di vista magari troppo patriottico.

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    10. Già, ho notato, perchè la Gruber non invita mai Bagnai? Visto l'exploit oggettivo del professore anche per gli ultimi best seller sembra proprio maldestro oscurantismo, l'opposto del trattamento che la signora ha sempre riservato a Monti

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    11. @patri mon
      proporrei un osservatorio, qui sul blog, su questo tipo di trasmissioni e laddove se ne presenti l' opportunità e l' evidenza, presentare denunce all' autority per le telecomunicazioni.
      Io mi son rotti i coglioni e credo che la misura sia colma ed il momento grave lo richieda, che si assista inermi allo scempio della scienza economica in tramissioni di vasto seguito di rilevanza pubblica su reti pubbliche, in quanto le frequenze sono di pubblica proprietà, dove si trattino questioni di tale rilevanza come ciò che sta avvenendo in Grecia, in Spagna in Francia in Italia.
      Credo che sia essenziale iniziare da ora e pretendere una informaione corretta, ampia e multilaterale su questioni che fra breve coinvolgeranno le scelte e le tasche dei cittadini, più di quanto fino ad oggi già avvenuto.
      Credo che si possa fare qui tra noi; magari Bagnai potrebbe accendere dei focus con il gruppo di lavoro di asimmetrie, non potendo ovviamente controllare ogni trasmissione che va in onda.

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  9. Ma IO è da sempre il n°1. E sa già che gli altri se ne accorgeranno, altrimenti sarebbe solo io.

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  10. Le classifiche mi ricordano quella volta che in macchina ascoltavo alla radio un DJ che disse: "c'è sempre una possibilità per il numero due di diventare il numero uno. E se sei il numero cento, tanto per cominciare oggi puoi diventare il numero novantanove, e poi con calma..."

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  11. Una vertiginosa risalita. Me ne compiaccio assai: non ci siamo proprio sbagliati qualche anno fa, quando approdammo qui, all'isle joyeuse.

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  12. Anyway, The King.

    (Alessandra da Firenze...buon non compleanno)

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  13. Com'era quel post in cui scriveva che non era direttore d'orchestra come altri suoi ex colleghi, oppure mega prof in qualche prestigiosissima universitá ? prof, se si considera non realizzato lei professionalmente io me posso butta' a mare. Ho proprio fallito su tutta la linea!
    By the way, ha scalato duecentosessanta posizioni in cosí poco tempo? come ha fatto?

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    1. Non ho detto che non mi considero realizzato. Ho detto che se volessi sentirmi frustrato avrei dei motivi. Ma la frustrazione, come gli esempi che pullulano su Twitter dimostrano, normalmente ha altre origini. Frustrati si nasce, non si diventa. Per scalare 260 posizioni... be', ve l'ho detto: sostanzialmente ho usato voi! Ora però bisogna salire ancora, e dovrò usare me. Intanto: grazie!

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  14. Scommetto che il tuo ego è il più contento di tutti :)
    Complimenti a te e a tutto il Dipartimento di Economia dell'università di Chieti-Pescara.
    Gli arrosticini e il vino fanno sempre un ottimo lavoro!

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  15. Io so solo che la prestazione di Grosso ai mondiali 2006 è stata classificata 7ima all time in tutti gli sport (classifica americana). E Grosso nn è un campione.. spessp basta metterla dentro al momento giusto

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    1. "Spesso basta metterla dentro al momento giusto" è una frase vera proprio in tutti i campi della vita. Gli esiti non sono sempre gli stessi, però.

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  16. Questi "Eurointelligence(oni)" sono dei fenomeni (...)

    Notare la bastonata (formato lisciapelo) di Paolo al giornalaro di turno...

    Ma li comprano un tanto al Kilo?

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    1. Questo è l'attacco personale, sinceramente da spin doctor, cui mi riferivo. Notate la tecnica che consiste nel fomentare l'invidia sociale del lettore. Abile. Ma non attacca.

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  17. Congratulazioni.

    Non inserisco esclamativi, cuoricini e fiorellini nel tentativo di occultare e anche rimuovere la groupie che è in me ;-)

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  18. Chi lo avrebbe mai detto! Un Dipartimento Bocconi dietro a quello di Pescara.Son soddisfazioni.
    Domanda banale:ogni quanto viene aggiornato?
    E' una sacrosanta e meritata rettifica e noi "seguaci" non avevamo dubbi.
    Il prossimo balzo sarà altrettanto memorabile

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    1. Mensilmente. La storia va così: le pubblicazioni vengono caricate entro 24 ore da quando sono state rese disponibili al sistema. Ad esempio, ho caricato l'ultimo wp di asimmetrie pochi giorni fa sulla nostra pagina IDEAS, e il giorno dopo il lavoro era disponibile. A fine mese IDEAS mi chiederà se il lavoro è veramente mio, io confermerò e a quel punto sarà aggiunto al mio profilo. Fino a quel momento, come potete vedere (per ora) il paper non risulta di un autore registrato. Quando il paper viene associato a me, automaticamente viene computato nella produzione scientifica del mio Dipartimento, influendo sulla sua graduatoria. Ovviamente ci sono ranking anche per le pubblicazioni. Per esempio, i nostri working papers sono ovviamente ancora molto in basso (essendo piuttosto giovani), ma sempre sopra quelli di altre istituzioni.

      Quanto ai Dipartimenti della Bocconi, il problema potrebbe essere che avendo una specializzazione in campo aziendalistico, non hanno molto pubblicazioni in campo più strettamente economico, ma questo ovviamente non vuol dire che non siano validi: vuole solo dire che l'economia è un campo altamente specializzato.

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  19. Riprendendo anche alcune Sue considerazioni, Professore, fatte con il “Post scriptum metodologico”, mi permetto di ribadire che non sono un economista. MA lo sto diventando, piano piano, o quasi. Certamente sto studiando e documentandomi sugli argomenti che Lei tratta.
    Intendiamoci bene, prima di tutto: non vengo, come diceva Maurizio Costanzo, dalla montagna con la piena. Sono laureato con lode in Economia ed all'epoca ho sostenuto gli esami di Economia Politica I e II (Microeconomia e Macroeconomia). Purtroppo ero digiuno di economia internazionale, ma sto recuperando.
    Questo per dire che ritengo di poter commentare a ragion veduta gli articoli del Professore pubblicati su questo blog.
    Tornando alla discussione sulle classifiche, ribadisco che le trovo indicative, ma relativamente. Preferisco basarmi su altri indicatori, primo fra tutti il meccanismo di ragionamento del mio cervello. Attraverso il quale elaboro ciò che leggo su libri, sui giornali, o in rete, e ciò che ascolto in televisione.
    In questi anni successivi alla crisi ho letto un po’ di materiale: il Blanchard (la “Bibbia” della Bocconi), Nouriel Roubini con “La crisi non è finita” (non uno di passaggio ma colui che l’aveva prevista, la crisi), Il Sole 24 Ore, in forma scritta e radiofonica, gli editoriali dei giornaloni (Il Corriere e Repubblica), il libro 1 ed il libro 2 del Prof. Bagnai, oltre a quasi tutto il testo di “Modelli empirici di aggiustamento e crescita”, ecc.
    E giunto a questo punto, affermo deciso che le poche certezze, in ambito economico-politico, me le ha date Alberto Bagnai.
    Concludo con un piccolo rilievo sul mondo universitario: l’assistente del mio Prof. di macroeconomia, ai tempi dell’Università, non era neanche professore. Ma molti studenti lo preferivano al Professore, di cui non faccio il nome.
    L’assistente del Professore di matematica finanziaria inoltre, all’epoca, ci spiegava e ci faceva fare esercizi anche sulla formula binomiale e sulla formula di Black e Scholes, per la valutazione del valore puntuale delle opzioni (roba molto complessa), ed anch’egli non era neppure professore.
    Potrei andare avanti a lungo, con altri esempi tratti dalla mia esperienza di studente universitario (e non solo da quella), ma mi fermo, ed a buon intenditor poche parole.

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  20. Sono molto contento, Prof, ma non posso fare a meno di pensare che lei avrebbe preferito continuare con un lavoro tranquillo, la musica come passione, la famiglia. Quelle cose lì, come tutti noi.
    La vita ha delle strane sorprese, a volte. Tenga duro.

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  21. Mi ricordate una scena celebre dei Monty Python, ormai Lei puo' dire qualunque cosa e la folla esulta...Ammette chiaramente che la classifica ha un valore scientifico risibile (12 citazioni le raccatta un buon studente di dottorato) ed il miglioramento si basa puramente sulla visibilita' mediatica, e c'e' pure chi le fa i complimenti....del resto, la folla scelse Barabba, e Miley Cyrus...tutto questo mentre si finanzia la ricerca con donazioni private...tutta la mia piu' ossequiosa e sincera ammirazione...

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    1. Ma infatti! Pensa che la folla ha scelto l'euro. Mi chiedo anch'io che cosa esultino a fare. E vedi bene che anch'io, come Prodi, ho esplicitamente detto che vi stavo dando una fregatura!

      Ma vedi, c'è una cosa che tu evidentemente non riesci a cogliere. Posto che io sia l'ultimo degli ultimi (e ci sto comodissimo, perché così posso solo migliorare), rimane il fatto che l'ultimo degli ultimi ha previsto step-by-step tutto quello che stava per succedere, dal 2011 a oggi. Cosa pensare allora dei primi? O la classifica va rovesciata, o sono in conflitto di interessi. Propendo per la seconda ipotesi e la documento in L'Italia può farcela.

      Quanto alla ricerca finanziata da privati, oltre a promuovere un dibattito inesistente e a portarlo in seno al PD (cosa inconcepibile tra anni or sono), essa ha portato anche a pubblicazioni in fascia A dell'ANVUR (se sai cos'è, altrimenti te lo spiego), il che mi consente di dire ai privati con una certa fiducia che i loro soldi non li hanno spesi male.

      Poi siamo d'accordo che non c'è molto da esultare.

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    2. Ma veramente mi era parso di capire l' euro sia un progetto delle oligarchie contro lo Stato sociale e la classe media..e sciocchezze a parte, in cui si entro' senza consultazione popolare...
      Per quanto riguarda le previsioni, io non ne ho vista una che non fosse ovvia, ai primi come agli ultimi: sul fatto i primi tacessero e mentissero non faccio launa ironia, e ' forse l' unico argomento sul quale Le do ragione assoluta.
      Per quanto riguarda la fascia A dell' ANVUR, non vorrei scoprisse che le donazionii non vengono punto da mecenati o umanisti: questi vonno qualcosa indietro, mica solo migliorare il suo H-index!
      Ma, di nuovo senza sarcasmo alcuno, il tutto resta un' idea geniale, eseguita eccezionalmente bene, se mi posso permettere.

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    3. Finanziare privatamente, per ciò che si può è davvero investire sul futuro; uno dei migliori investimenti quello che riguarda l' approfondimento dello studio e dei rimedi sulla gravissima malattia economica neoplastica maligna definita nel comune gergo "euro". Una malattia che colpisce ad ampio raggio ed uccide organismi economici (aziende, posti di lavoro etc.) in totale più di quanti organismi uccida il cancro e spesso, ne son convinto aiuta quest' ultimo ad attecchire.

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    4. @marco Non era ovvio PER NESSUNO che la Francia fosse in crisi, non era ovvio PER MOLTI che la Germania non ci sarebbe venuto incontro, e via dicendo. Se sei più bravo di me apri un blog: avrai più successo di me!

      Quanto ai finanziamenti privati, attualmente il più rilevante è erogato da una Fondazione per sostenere l'assegno di ricerca di Christian, e il problema, va da sé, non è migliorare il mio h-index (cosa che non interessa nemmeno a me), ma capire cosa sta succedendo. Gli altri finanziatori sono i frequentatori di questo blog (presumo non tu), e a loro invece interessa, pensa un po', anche il mio h-index, perché si sono rotti i coglioni di sentirsi criticare (loro e me) sulla base di argomenti "ad personam". Quindi adesso a quelli che "Bagnai non è pirl riviud in fascia A" loro sanno di poter opporre una querela (o anche un sorriso di disprezzo). La mia idea geniale è quella di aver detto che il Re è nudo. Sì, ci volevano le palle per farlo, come per firmarsi con nome e cognome. Che ci posso fare? Me le son trovate fra le gambe, e le uso. Any problem? Sei anche tu del parere che Primo Levi è stato contento che ci sia stata la Shoa, perché questa gli ha permesso di diventare famoso? Perché se il tuo ragionamento è questo, basta dirlo. Facci capire dove vuoi arrivare, cosi ti aiutiamo ad arrivarci, my dear friend...

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    5. E' molto difficile e francamente rompiballe giocare a tennis con un pallettaro; qui ce ne cominciano ad essere troppi. Mi dispiace molto che un virtuoso come Bagnai debba giocare con questi individui, ma purtroppo deve farlo; io non lo farò perchè altrimenti sparerei palle ad alzo zero contro il bersaglio grosso.

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    6. @marco

      Marco, ma perché frequenti questo blog? Non te lo hanno detto che non si frequentano le cattive compagnie?

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    7. Prof. Bagnai, io Le riconosco con piacere un talento eccezionale. Non necessariamente scientifico, tutt' altro!, ma pur sempre eccezionale, ed a questo mi inchino con sincera riverenza. Non v' e' allora alcun bisogno di prendermi in giro con il Suo disinteresse per una maggiore autorita' accademica, che Lei stesso evidentemente riconosce e senza il quale tutto il post perde ogni senso.
      Per quanto riguarda la Francia, suvvia, ma come nessuno ne riconosceva la crisi? Non puo' davvero essefe serio. Questo mi porta anche alla risposta al Suo quesito finale. Non rispondo nemmeno all' offensiva e ridicola
      domanda sulla Shoah, per carita'; ma quello che voglio, e gia' ho nel mio infimo, e' semplicemente poter confermare tra 15 anni, a disastro avvenuto e completato, io c'ero, e non ho mai creduto al canto delle sirene. Per quanto riguarda quelle che qualcuno si ritrova tra le gambe, oggi si gioca ancora, e purtroppo pare non mancheranno le occasioni per provarne l' esistenza, quando la catastrofe di cui si ciarla cessera' di essere retorica stracciona di pessimo gusto.

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    8. Caro Marco, oltre a non capire chi tu sia, e cose ti autorizzi a dare pagelle alla mia attività di ricerca, il vero problema è che non si capisce cosa tu voglia. Comunque, affrontiamo un punto alla volta. Visto che era facile, trovami qualcosa di scritto (evidentemente non da te, visto che hai paura di palesarti), ma di qualcun altro che a maggio del 2012 dicesse quello che dicevo qui. Poi andiamo avanti, vuoi? Altrimenti per ora basta così, nel tuo interesse.

      Sai, la ricerca, della quale tu ignori evidentemente la grammatica elementare, provede da dati. E nei tuoi commenti vedo solo tantissima invidia ("cosa ha Bagnai che io non ho!?"), troppe parole, e pochi dati di fatto.

      Allora, aspettiamo il link...

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    9. Marco, in confidenza ti dirò che non me ne frega niente della posizione in cui si trova il professor Bagnai (ma non dirglielo, eh!), perché guardando ai fatti è uno dei pochissimi degni del titolo di economista. Gli altri sono saltimbanchi sponsorizzati dall'alto del baraccone per convincere la gente ad andare contro i propri interessi. E alcuni sono anche pessimi saltimbanchi.
      La classifica esiste, si basa su criteri opinabili per cui bisogna prenderla per quello che è: con la consapevolezza che non è necessariamente vero che chi precede sia migliore da chi segue, ma non è tassativamente vero neppure il contrario.

      Il fatto che siano i privati a dover pagare l'unica ricerca sensata e onesta è veramente vergognoso.
      Ma non è colpa del professor Bagnai se le varie istituzioni che prendono soldi pubblici per farlo e per tutelare gli interessi della cittadinanza nel suo insieme e degli elettori (nel caso dei partiti politici), sono sullo stesso libro paga dei saltimbanchi di cui sopra,

      Che poi certe cose fossero facili da capire nel 2012 è veramente ridicolo, dal momento che neppure nel 2014 lo sono e la maggior parte dei saltimbanchi continua a dire e scrivere il contrario.
      Comunque provaci che TU avevi capito, facci vedere cosa scrivevi TU nel 2012. A me sembra che tu non abbia capito neanche oggi, quindi se non hai subito un grave trauma cranico o non ti è venuta l'arteriosclerosi nel frattempo, scommetto che se ce lo facessi leggere ci faremmo altre due risate (oltre a quelle che ci hai fatto fare qui sopra).

      Quanto alla scientificità che vuoi negare a Bagnai, ti rendi conto che non hai fornito neppure una fonte o un dato ai tuoi vaneggiamenti?

      Una considerazione personale:
      O a scrivere questi commenti è sempre la stessa persona e fa sempre il medesimo errore, ma non credo, o quello dell'apostrofo è un teorema:
      DIMMI COME LO SCRIVI E TI DIRÒ (o ti diro'?) CHI SEI
      D'altro canto se uno non ha capito la differenza tra un accento e un apostrofo, deve proprio essere duretto di comprendonio, eh.

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  22. Io trovo gli interevnti di Bagnai veramente affascinanti e trascinanti (in video più che scritti). Mi colpisce però come una analisi acuta, spregiudicata e supportata da dati sia così terribilmente parziale, veda solo uno spicchio di una arancia che di spicchi ne ha tanti altri (forse perchè non ho letto i libri). Riprenderci la nostra moneta ci consentirevbbe di aggiustare naturalmente i conti con l'estero senza deprimere òla domanda interna e rialnciare le esportazioni. Verissimo, per carità. Magari si dovrebbero aggiungere tante altre verità. Che i tassi schizzerebbero alle stelle e nessuno comprerebbe più il debito pubblico italiano. Che svalutare (quante volte?) significa comunque impoverirci verso l'estero (quanto costerebbe un smartphone, che io non ho ma per altri è imprescindibile?). Che in Italia interi distretti industriali sono stati inceneriti non dall'Euro (che pure ha fatto la sua parte) ma dalla dememziale apertura dei mercati ai prodotti cinesi, (di cui nessuno parla) prodotti di una economia schavistica mentre da noi fare impresa è un atto eroico (se stai sul mercato) o criminale (se ti rapporti con la pubblica ammministrazione). Che la popolazione invecchia e quando un paese deve destinare sempre più risorse a vecchi e malati le cose devono per forza andare male (oggi mi hanno fissato una ecogrofia al 2015). Che la ricchezza è sempre più concentrata (come in tutto l'occidente) e quando l'80% delle persone ha un lavoro precario e sottopagato, non spende (tranne gli smartphone di cui sopra) e la domanda si prosciuga. Che abbiamo una serie di lobby che bloccano la crescita per i loro miserabili interessi. Che la criminalità organizzata che prima occupava felicmente 3 regioni del sud adesso sbarca allegramente in Lombardia Emilia Umbria Veneto.
    Ma soprattutto: la ricchezza di un paese, dipende sì delle politiche economiche, ma dipende fondamentalmente dal fatto che la gente lavori e produca. E quando in un paese i pochi che vogliono lavorare vengono impediti e tutti gli altri si ingegnano per imboscarsi, rubare, corrompere, frodare il fisco, quel paese rimarrà sempre allo sbando con la lira o con l'euro.
    Ecco perchè altri, tipo Boldrin, che non è simpatico ma forse ha una visione un po' più vasta, dicono: entrare nell'Euro è stato un errore ma oggi uscirne sarebbe peggio. La competitività puoi ottenerla e sarebbe molto più solida, anche con le famose riforme. Il punto è se si fanno o se il paese è paralizzato. Il punto è che il paese grazie anche (ma non solo) ai 20 anni di berlusconismo sta vivendo una crisi morlae ed antropologica. La crisi economica ne è solo un effetto.

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    1. La ringrazio per l'osservazione. Possiamo chiudere il bar? La fondatezza dei suoi argomenti è messa in dubbio da decine e decine di lavori scientifici pubblicati su rivista e citati in questo blog. Basti per tutti la bufala secondo la quale la svalutazione "impoverisce". Se ne ha voglia, legga (sul serio) questo lavoro per vedere cosa succede dopo una svalutazione. Il resto sono chiacchiere da Boldrin che non spiegano perché la produttività italiana smetta di crescere nel 1997. Io lo spiego, come lei credo sappia, con un lavoro che ritengo presto sarà pubblicato in sede scientifica. Saprà anche che il mio blog ha aperto un dibattito nel quale i miei argomenti non sono stati smentiti.

      Per il resto, passim, l'euro è una parte del progetto di concentrazione della ricchezza (lo potrà apprendere, se lo desidera, nel mio ultimo libro) e la Cina c'entra ben poco (lo dimostro, dati alla mano, nel mio ultimo libro).

      Quindi la mia visione non è parziale: "basta togliere l'euro e risolviamo". Quella di Bodrin sì: "la colpa è degli italiani che sono inadeguati e fascio-borbonici" (ovviamente, fornisco una visione sintetica).

      Ci pensi un po' su...

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    2. Vedi caro Luigi,
      approdai su questo blog ormai tre anni fa, e non condividevo le conclusione del professore, anzi, diciamocelo, ero per lo più sulle tue posizioni. Però mi colpì il fatto che mi invatasse a leggere tutto il blog, tutti i commenti e le risposte, e a non prendere per colato le sue conclusioni. Mi ricordo che inziai così dall'inizio, dal primo post, e che gli scrissi (al prof) che sembrava esserci un percorso didattico nella sequenza dei post. Sono lezioni gratuite.
      Il mio consiglio quindi è: inizia dall'inizio (nomen omen) e prenditela comoda.
      Praticamente tutto ciò che hai scritto è una boiata pazzesca.

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    3. A Luigi consiglierei di leggere tutti i post da novembre 2011 :-) Ci sono tutte le risposte per non prendere la tafazzinite.

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    4. Nessuno comprerebbe il debito pubblico. SE LO COMPRA LA BANCA DI ITALIA
      Che svalutare (quante volte?) NEMMENO UNA. LASCIAMO CHE SIANO GLI ALTRI A RIVALUTARE (TANTO E' VIRTUOSO, NO?)
      quanto costerebbe un smartphone, che io non ho ma per altri è imprescindibile? E SE COSI SI RILANCIASSE L'ELETTRONICA ITALIANA NON TI VIENE IN MENTE?.
      dememziale apertura ai prodotti cinesi DIVENTEREBBERO MENO CONVENIENTI
      la popolazione invecchia LA GERMANIA HA QUESTO PROBLEMA
      quando un paese deve destinare sempre più risorse a vecchi e malati le cose devono per forza andare male E LASCIAMOLI MORIRE IN SANTA PACE...
      oggi mi hanno fissato una ecogrofia al 2015 L'ITALIA HA IL SISTEMA SANITARIO PIU' EFFICIENTE DEL MONDO OCCIDENTALE
      la ricchezza è sempre più concentrata COLPA DELL'EURO
      lavoro precario e sottopagato COLPA DELL'EURO
      criminalità organizzata che sbarca allegramente in Veneto. TROVA TERRENO FERTILE CAUSA LA CRISI PROVOCATA DA UN'UNIONE MONTARIA (TIPO L'UNIONE MONATARIA ITALIANA DO YOU REMEMBER?)
      la ricchezza di un paese dipende dal fatto che la gente lavori e produca MO ME LO SEGNO...
      i pochi che vogliono lavorare PRESUMO TU SIA TRA I POCHI, NEVVERO?
      entrare nell'Euro è stato un errore ma uscirne sarebbe peggio. FATTO TRENTA FACCIAMO TRENTUNO
      le famose riforme FAMOSE MA IGNOTE AI PIU'
      grazie a berlusconismo IL SILVIO HA RIDOTTO IL DEBITO PUBBLICO (PRESUMO A TE STIA A CUORE SOLO QUELLO, NEVVERO?)
      crisi economica è solo un effetto. COME IL BRUCIORE DEL RESTO, BASTA CHE CHE TU NON TI SIEDA PER UN PO'....

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    5. Luigi...mi hai fatto venire una crisi da pessimismo cosmico,leopardiana.
      Già soffro di tre sindromi:da martello pneumatico,da trattorista e da cavatappi.Con la prima me dimentico i tappi negli orecchi anche a letto con la mi donna,la seconda pure ma per colpa della prima lei se n'è annata[omissis]. E la terza,che sempre di tappi si tratta ma er cavatappi nun lo trovo e chiamo la vicina,con lo smartfone,quello è imprescindibbile,per stappare la bottiglia e imbriacarme(per dimenticà).Ma apro la porta e m'acchiappa di nuovo la prima sindrome evvia così.
      Ma te pare vita questa?
      Il mio babbo lavorava in un sugherificio e la me mamma era tappatrice di salsa pomodoro.Er nesso ce sta allora !!
      Nulla di personale,anzi,nella vita s'impara sempre eh!Non t'abbattere,la speranza è l'ultima a morire.A meno che la sciura Troika ce vieti anche quella.
      Non t'abbattere Non t'abbattere Non t'abbattere Non t'abbattere Non t'abbattere Non t'abbattere Non t'abbattere.....

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    6. Il fatto è che questo ragionamenti, un po' invasati, tolte isterie e fanatismi, sono puramente "economici", io ragiono in termini socio-politico-culturali (intesa come cultura di un popolo).
      Da un punto di vista macroeconomico non c'è nessuna difficoltà ad ammettere che finchè uno stato è autonomo la propria moneta gli consente di adattarsi al commercio internazionale senza distureggere la domanda intrerna. Detto questo, io noto però che finchè fenomeni come corruzione, privilegi, sprechi, corporazioni, criminalità organizzata, saranno così diffusi e accettati, pur con tutta la lira, non andremo da nessuna parte. Questo diceva Boldrin. E' come stare su una nave con una grossa falla e pensare ad un buchino di 1 cm sulla fiancata opposta. Il buchino in effetti c'è (la moneta comune) ma il problema è ben altro.
      Beninteso non è che in Francia o in Belgio siano tutti dei gran signori, ci saranno anche lì fior di delinquenti o forme di inefficenza. La differenza sta nel quantum e soprattutto nell'accondiscendenza. Noi ci stiamo semplicemente avvitando su noi stessi. La lira ci farebbe vendere qualche chiodo in più e comprare qualche smartphone in meno. Poi appunto il debito dovrebbe coprirlo la banca d'Italia da lì altro debito per finanziare altre clientele e via così inflazione a 2 cifre... Qui non c'entra più l'economia ma il costume di un popolo (questa è la crisi antropologica per che non lo sapesse).
      Anzi a a questo va aggiunto che se qualche timida apertura dei mercati in Italia è stata fatta è stato solo perchè veniva imposto dalla famosa Europa. Altrimenti avrebbero prevalso le corporazioni.
      Quanto alla produttività diminuita proprio dal 1997 è perchè gli imprenditori italiani non hanno saputo reagire al cambio fisso; certo è molto più semplice vendere perchè la moneta si svaluta o abbassando lo stipendio ai lavoratori. Cambiare un processo produttivo è più complicato.

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    7. Questa robaqui non si spega nè con Berlusconi I; II; III; IV, nè con Prodi I; II, ne con D'Alema, Andreotti, Craxi è via cantando, ne con corruzzione ne con mafia ne con sprechi ne con cina.

      Questo andamento catastrofico del PIL italiano mai visto dalla 2° GM in poi, a secondo mè solo una causa, le politice demenziali del "c'è lo chiede l'europa" di Mario Monti in poi. Il Chart parla chiaro!
      Dopo il Crash di Lehman ci fù una ripresa a forma di V, da Monti in poi a L, cioè una recessione/depressione continua senza la minima flessione.

      Adesso si può scegliere se continuare così, che porta dritto dritto al defaut, o uscire da questa gabbia è rischiare una flessione forse anche seccha, ma chiaramente temporanea è poi fare piazza pulita è ripartire.

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    8. Allora perchè uno deve pagare 30 € in più per comprarsi il suo iphone 6 mandiamo in aria un intero paese,

      Qui ci viene incontro la CINAAA

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    9. @luigi derossi

      Gentile Luigi

      Mi dice per favore che cosa intende per "venti anni di berlusconismo" e come calcola questo ventennio dal punto di vista governativo. Poi eventualmente le rispondo. La ringrazio.

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    10. Caro De Rossi, la ringrazio per ritenere che la mia analisi del problema sia semplicistica e ristretta. Questa sua osservazione ha il pregio indubbio dell'originalità. Il resto sono chiacchiere. Lei è libero di fidarsi di un economista che non ricordava nemmeno quale fosse il cambio al quale siamo entrati nell'euro. La sconfitta delle corporazioni a causa dell'Europa è un suo sogno. L'Europa, costringendo a privatizzare in modo opaco e farraginoso una serie di servizi pubblici, ha fomentato la corruttela in Italia, come si vede perfettamente analizzando l'andamento degli indicatori della Banca Mondiale e come giuristi illustri avevano previsto fin dai primi anni '90. Se vuole continuare con queste analisi sociologiche ne ha ovviamente pieno diritto, ma questa potrebbe non essere la sede più appropriata: le verrebbero opposti fatti e pubblicazioni scientifiche, non per convincerla (si vede bene che lei è nato convinto dell'inferiorità degli altri italiani, come del resto Michele), ma pro veritate. Cordialmente.

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    11. Ecco ci risiamo, tutto questo giro di parole si risolve nella crisi morale... ma perché chi fa la morale (che sia la Buba o il camerata Scalfari o il signor (de)rossi) è sempre peggio di quelli a cui fa la morale?
      Forse perché sarebbe troppo frustrante applicarla a se stessi?

      Perché beninteso che se in Francia e in Belgio ci sono FORSE 2 o 3 delinquenti e forse è rimasto un pelandrone se non è già morto di inedia (ma mio cugggino mi ha detto che in Germania, non ci sono e se ci sono sono italiani), il signor derossi luigi è l'unico italiano integerrimo, competitivo, tecnologicamente avanzato, produttivo, efficiente, efficace... e soprattutto scientificamente competente.

      Solo che non è l'unico perché il suo stesso discorso l'ho già sentito migliaia di volte. Ma allora a chi state a fare la morale dall'alto della vostra autoreferenziale perfezione? A una ristretta minoranza.
      E quindi non ci scassate il cazzo, casomai la responsabilità sarà più vostra che nostra.

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    12. de Rossi, la logica tua e del povero Boldrin secondo cui entrare nell'euro è stato un errore ma uscirne sarebbe peggio..."è come dire abbiamo un tumore maligno però se lo togliamo staremo peggio. Complimenti !

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    13. La visione duìi Bagnai non è semplicistica, ed è corretta. E' solo da "semplice" economista. L'Europa ci ha chiesto di passare da monopoli pubblici, notoriamente inefficienti, a privatiizzare per creare concorrenza tra più operatori privati in un regime regolato. Se poi in questi passaggi si deve inserire il politico o il burocrate di turno con relativa mazzetta l'Europa che c'entra?
      E la "fomentazione" alla corruttela non viene certo dall'Europa ma magari da un sistema processuale, fatto appositamente per far prima lavorare Carabinieri e giudici per anni per poi mandare il processo in prescrizione facendo dire al delinquente che era innocente (e non prescritto), i giudici sono brutti e cattivi e la stampa (quasi tutta) segue a ruota. Basta sentire un paio di interviste a D'avigo che spiega, senza dare pareri suoi, come viene gestita la corruzione o in genere il sistema repressivo negli altri paesi e si capiscono tante cose. Poi ben venga la moneta propria ma da sola non risolverà niente.

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    14. se è un monopolio vuol dire che non è possibile la concorrenza. Il malcostume grosso, semmai, consiste proprio nella privatizzazione di monopoli naturali, ovvero quelli dove non è possibile la concorrenza, perché passano a diventare inefficientissimi monopoli privati, con tariffe altissime per gli utilizzatori e scarsità di investimenti (parlo ad esempio dell'acquedotto, come delle autostrade, degli aeroporti, dei porti).

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    15. Il problema è ben altro... Il prof. Bagnai ha ragione ma è solo un economista...
      Qualcuno ha dell'ibuprofene per il mal di testa che mi è salito... (i miei colleghi in sala insegnanti... Uguali!)

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    16. Monopoli pubblici inefficienti per chi?

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    17. Ma secondo te la corruzione esiste solo in italia e si e' sviluppata tutta negli ultimi 15 anni facendo bloccare la produttivita'?
      Ah, no, e' "colpa degli imprenditori che non hanno reagito alla moneta forte". In realta' molti han reagito nel modo economicamente razionale, cioe' delocalizzando e diventando importatori verso il mercato italiano. E tu tremi con loro all'idea che si torni alla lira.

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    18. L'Europa ci ha chiesto di passare da monopoli pubblici, notoriamente inefficienti, a privatiizzare per creare concorrenza tra più operatori privati in un regime regolato. Se poi in questi passaggi si deve inserire il politico o il burocrate di turno con relativa mazzetta l'Europa che c'entra?
      Ha letto, caro derossi la storia delle privatizzazioni fatte in Italia (qui un piccolo sunto di Nino Galloni)? Ma anche la grande privatizzazione avvenuta in Germania tra 1989 e 1990, può tornare utile leggerla attraverso il lavoro di Giacchè "ANSCHLUSS". Se lei è giovane e non puo sapere come andò la questione CIRIO, tanto per dirne una cui ho partecipato, la/le legga comparando quella storia con il 3° capitolo di "L'Italia può farcela", magari si convincerà che anche l' Europa attraverso l' euro e la BCE qualche piccola responsabilità ce l' ha.

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  23. Cleopà, la mia deliziosa metà, ha deciso di sovvenzionare mensilmente un oscuro – e avido – professore di provincia. Ciò significa che nel 2015 sarò più povero. È seccante.
    Imbarazzante, invece, è l'atteggiamento dell'Ue verso il resto del mondo. Si può forse dire che la CE è ormai allo sbando, vista la propensione ad agire secondo logiche non del tutto decifrabili e palesemente controproducenti.
    Prendiamo, ad esempio, la vicenda del South Stream. Dopo aver opposto per mesi tutta una serie di pretestuosi ostacoli alla realizzazione del progetto, affiancandola alla bizzarra pretesa che i russi, una volta realizzato il gasdotto, avrebbero dovuto cederne la gestione ai paesi europei interessati alle forniture, i russi hanno deciso di mettere fine alla commediola annunciando il blocco definitivo del progetto. Verso l'Europa, però, perché il South Stream finirà in Turchia.
    Il che spiega perché Renzi è oggi in visita ad Ankara: per cercare di convincere i turchi a rifornire di gas russo i paesi europei che hanno inteso isolare la Russia impedendogli la realizzazione del South Stream. Una mossa geniale, bisogna dirlo. In tutto e per tutto degna dell'astuto Renzi, al quale consiglierei di affrettarsi a dare ulteriori prove del suo talento, perché non gli resta molto tempo per fare il fenomeno – di questi tempi basta un hashtag su twitter e devi trovarti un altro lavoro.

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    1. Mentre Ranzi va in turchia, la germania ha già pronta un alternativa per il South Stream, aggiungere altre 2 Pipeline alle 2 già esistenti del Nord Stream.

      Penso però che i russi abbiano le palle talmente piene del europa che ci faranno sù una risatina su questa alternativa tedesca
      Molto piu affidabile la turchia.

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    2. Renzi astuto? ... https://www.youtube.com/watch?v=5rFCqjEp2uM

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  24. Tassi alle stelle, celo (ce l'ho).
    Svalutare significa impoverirci, celo.
    Criminalità organizzata, celo.
    Ricchezza concentrata, celo.
    Popolo di corrotti, celo.
    20 anni di berlusconismo, celo.
    Ottenere competitività con le riforme, celo.
    Crisi morale, celo.
    Crisi antropologica, manca!
    Oh, la crisi antropologica dell'italiano medio mi mancava.
    Ma che cazzo è una crisi antropologica?

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    1. Hai dimenticato l' aumento del prezzo delle carriole

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    2. "Che cos'è una crisi antropologica?" È l'ansia da prestazione, non ti tira più. Quelli che hanno un approccio sessualmente emancipato, e ampie visioni, la risolvono con l'aiuto esterno (l'europa), che ti
      tromba la moglie. Ma per la felicità e il progresso
      di tutti, s'intende.

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  25. Ot:il fatto che in Grecia se non dovesse essere eletto un presidente si potrebbe andare alle elezioni anticipate e che La Trippa va cianciando di rinegoziazione del debito, potrebbe tutto ciò fa saltà il banco finalmente?

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  26. Ci dobbiamo anche sciroppare le ramanzine quel beone dumpista di lussemburghese.

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  27. Calma!!!! Su "ricchezza concentrata" non si hanno affatto tutti i torti ("diminuzione quota salari" ed "aumento dei profitti" dagli anni 80 in tutto l'occidente ti dice qualcosa?). Su "crisi antropologica" la situazione è un po' più complicata: significa in soldoni che non si ci riconosce più o si fa fatica a riconoscersi (a torto o a ragione) nella propria comunità nazionale con conseguente sindrome da esterofilia ed accettazione cosciente o incosciente del frame "italianibruttisporchicattivi"!

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  28. @Davide Bortoletto
    Io arrivai sul blog di Bagnai a nov. 2011 e poi sulle sue posizioni attraverso questo articolo di BBC NEWS BUSINESS, che ancora ha il suo fascino dato dalla semplicità. Lo metto, magari qualcuno ne troverà giovamento.

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  29. Prof, ha visto che sul sito di Conflitti e Stategie citano il post di Roberto Buffagni?

    http://www.conflittiestrategie.it/perche-dilaga-la-corruzione-in-italia-di-roberto-buffagni-tratto-da-httpgoofynomics-blogspot-it

    A parte il fatto che la chiamino guru, e per conseguenza sia io un suo seguace, mi sembra interessante. Per lo meno questo discorso dell' interesse nazionale-sovranità-corruzzione sembra vada oltre questo blog. O per lo meno obbliga la galassia degli intellettuali di sinistra a prendere posizione rispetto a quello che si discute in questo blog.

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  30. Prof,
    tra i mille motivi per cui l'Euro è una follia, potremmo enumerare il fatto che Germania/Francia hanno il nucleare e noi no ?

    Il costo dei nostri prodotti è influenzato dalle fluttuazioni de petrolio, quello dei prodotti tedeschi no.

    Quindi se anche facciamo le famose riforme, ci dimezziamo i salari etc. poi se il prezzo del petrolio sale non torniamo a perdere competitività ? Ci vorranno riforme più dure ?

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    1. mi sembra che l'Italia sia il paese europeo che dispone di maggiori giacimenti di petrolio: basilicata, puglia, sicilia, calabria

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    2. ma ancora ? provi a chiedere in Francia come hanno contabilizzato i costi di smaltimento e di gestione delle centrali e poi ne parliamo , certamente che se sposti i costi a carico dell'esercito e poi distribuisci l'elettricità 'aggratis' allora i conti del nucleare sono in ordine , ma come mai uno dei capi , ora in pensione , del nucleare francese era molto preoccupato di come si sono gestite economicamente le centrali nucleari ? . In ogni caso il KW fotovoltaico (che costa caro) è appena un filo già più basso del costo del KW nucleare .

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    3. Francesi è tedesci sussidiano la loro industria da far venire il volta stomaco ai spaghetti libbbbberisti.

      I costi energetici nel industria fanno ca. il 20%
      Il costo energetico di un prodotto da 10 € allora è 2 €.

      Adesso viene una svalutazione del 20% il costo energetico sale da 2 €. a 2.6 €.

      Prima della svalutazione vendeva 10 pezzi con costi energetici di 2 €
      Dopo la svalutazione vende 15 pezzi con costi energetici di 2.6 €.

      ci guadagno o ci perdo ?

      Nei costi del energia nucleare non ci sono dentro i costi dello smantellamento di una centrale nucleare cha ha costi stratosferici (20-30 mrd.) che prima o poi verranno.

      Se lo stabilimento di melfi in basilicata dove in estate si arriva fino a 40° si installassero dei pannelli solari sui tetti in estate ridurrebe i costi energetici massicamente. ^
      L'italia dovrebbe forzare massiciamete la ricerca sul energia solare, i cervelli non mancano, ma i pirla al governo sono piu preocupati delle loro poltroncine che al paese.





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    4. Due dati trovati al volo in rete, quindi solo come prima approssimazione. Energia media per € di PIL = 0,233kWh/€. Costo medio kWh (2014) = 0,16-0,17€. Dunque, su un euro di PIL grava un costo energetico di circa 0,038€. Cioè il 3,8%. Questa è, grosso modo, l'influenza della componente di costo energetico sul PIL. E' cosa nota che PIL e consumi energetici siano fortemente correlati in tutte le economie.
      Se non ho fatto grossolani errori di ricerca dei dati (nel qual caso qualcuno mi correggerà di sicuro), credo che questo dovrebbe rispondere alla tua domanda.

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    5. @tino
      Scusatemi, ma io non ho detto che l'energia con il petrolio costa meno con il nucleare.
      Ho detto una cosa diversa: i costi dell'energia da fonti fossili risentono pesantemente delle fluttuazioni di prezzo di di tali fonti.

      Nel caso del nucleare non è così, perchè il costo dell'energia in quel caso deriva soprattutto dalla gestione della centrale (costruzione, gestione, smaltimento), pochissimo invece dal prezzo dell'uranio.

      Ergo, una volta raggiunto un equilibrio commerciale, questo sarà sempre soggetto all'instabilità del prezzo del petrolio di cui risentiamo noi ma non i tedeschi.

      In altre parole non ho parlato di prezzi ma di fluttuazioni.

      @Alessandro Michieletto
      Perchè? Ho solo fatto una domanda.

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  31. per bortoleetto.... ignoranton de un veneto...se dise cossì...FATTTO TRENTA TATTO TRENTINO GHE LA SVALUTAXION..
    gianni z.

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  32. Intervista a Jens Weidmann.
    A parte la conferma delle posizioni sulla politica economica e monetaria, mi ha fatto molto sganasciare dalle risate questo passo:
    "Ma naturalmente l' unanimità non è condizione vincolante (si parla ovviamente del board BCE). Ci siamo comunque trovati uniti nell' ultimo Consiglio di dicembre, nella scelta di attendere e valutare gli effetti delle nostre decisioni"
    Simpatico no, questo ineffabile figlio di buona donna, una autentica faccia da culo!

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  33. @Paolo Corradi
    Al dicembre 2014 non ha più senso nel combattere questi kamikaze, scanziamoci e facciamoli sbattere.

    esempio iphone.
    Costa 700€.. con svalutazione del 20% in 3-5 anni (sul dollaro.. 10% nei primi 12-18 mesi poi si accumulerebbe la successiva inflazione). passerebbe a 770-840.
    dato che l'iphone costa di più da noi e uno vuole in genere mantenere le quote di mercato allora pensi che aumenterebbe di tale valore considerando che lo Stato potrebbe abbassare pure l'IVA?

    Seconda questione: con un PIL reale che decollerebbe del 20% nei primi tre anni (toh, facciamo 25% in 5 anni) e un'inflazione del 25% (6-7-4-4-4%) uno avrebbe stipendi del 50% in più (nominali).

    Sì, sì.. si preoccuperebbe dell'iphone! AHAHHAA

    PS: una delle poche domande irrisolte (che mi interessano)..
    IVA contro IGE!

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    1. Poi sui Smartphone ci sarebbe anche un alternativa italiana




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    2. valsandra 13 dicembre 2014 09:14

      PS: una delle poche domande irrisolte (che mi interessano)..
      IVA contro IGE!

      In che senso?

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  34. @Alberto49.
    Io ancora prima..
    Anno 2010, spiegazione sull'AVO e poi una chicca (spero di non dire cazzate):
    se blocchi un prezzo devi variarne un altro.
    Se blocchi il prezzo della moneta devi far variare i salari.
    Gioco, Partita, Incontro.

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    1. Si ma da chi? Non ho difficoltà a crederlo. Magari dammi la rivincita, e sono sicuro che non sei un pallettaro.

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  35. Piccolo refuso a pagina 68 dell'italia puó farcela riferito al giappone: "hanno livelli di debito oltre l'80% del pil". E dal grafico si vede oltre il 180% (che comunque è sopra l'80%:)

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    1. Se fosse riferito al Giappone l'errore sarebbe nell'aver usato il plurale. Invece... (continua tu).

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    2. Invece ho scritto na cazzata perchè era riferito anche a singapore... Sorry:-)

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  36. OT

    A partire dalla primavera 2015 inizerà la produzione dei nuovi prodotti Alfa Romeo Premium

    E' qui uno studio design su come potrebbe uscire la nuova alfa romeo giuglia a giugno 2015.

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  37. @sfigati di turno
    1. monopoli inefficienti hanno dato quasi il sorpasso agli alemanni

    2. le spiego come si cura la legalità all'estero
    a. 17% di costo sanitario per gli USA contro 9% di media OCSE e 45 ml di americani senza che possono accedere ai servizi
    b. legalizzare corruzione (lobbies e leggi che favoriscono grosse corportation per gli appalti) ed evasione (GB, NE e IR).

    certo, legalizzando la droga non avremo più spacciatori..
    Geniale vero?

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  38. @valsandra13 dicembre 2014 09:22
    Ripensavo alla chicca.
    In un' area valutaria come quella UEM senza un travaso di risorse dai paesi che fanno surplus verso chi fa deficit nella partite correnti (sostanzialmente la Germania con il 90% come dice Sapir nel suo famoso lavoro del 2012),
    i salari variano in quantità e qualità e la quantità riguarda sia il numero di salari che il loro importo ed in maniera differenziata nei vari paesi.
    In quei paesi dove più variano quei salari, (e cresce la produttività nel modo che sappiamo) l' unico risultato sui conti pubblici è l' aumento dei deficit, dei debiti e la decrescita e la disoccupazione cronica; alcuni paesi, quelli che più si lamentano con la Commissione, giustamente pretendono che anche Francia e Italia, per ora, ma seguiranno anche tutti gli altri, come Olanda, Belgio Finlandia etc. (scommettiamo?) facciano le riforme che hanno fatto già loro. Ma c' è purtroppo la questione che Italia e Francia e anche i prossimi della lista (escluso il Belgio di Buxelles) sono paesi contributori netti, che ad un certo punto, rientreranno tra quei paesi dove aumentando appunto disoccupazione, povertà in aree che si ampliano e PIL pro capite, dovranno essi stessi diventare percettori netti, ma da chi? Ma naturalmente dall' unico paese che potrebbe in parte farlo, ma non lo farà.
    Quanto tempo ci resta?

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    1. Secondo me o esce la grecia o dobbiamo aspettare la le pen, o i movimenti in vista della sua vittoria. Anche se in italia si comincia a notare qualcos (vedi Fassina), dubito che saremo i primi a muoverci. Troppo anestetizzati dalla stampa. Mi auguro di sbagliarmi.

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  39. A proposito di rettifiche. Sono arrivato al punto del libro in cui si propongono soluzioni. Riguardo all'investimento in un processo di transizione energetica, si menziona che l'Italia non è in linea con gli obiettivi europei sulle rinnovabili. Ma in realtà l'Italia è uno dei soli 9 paesi dell'EU 28 che riuscirà tranquillamente a raggiungere i propri obiettivi, e probabilmente li supererà. La Commissione Europea all'alba del 2014 ha solo fatto valutazioni fino al 2012 (l'efficienza!), ma il target italiano era 9.2% di rinnovabili sul sistema energetico, e l'Italia era al 13.5%. I target sono stati ampiamente superati in tutti i tre settori - elettricità, calore e trasporti.

    La situazione al 2014 è ancora migliore, con le rinnovabili elettriche che sfioreranno il 40% del totale di elettricità consumata.

    La Germania, ovviamente, è a rischio di non farcela, ma almeno è in buona compagnia, con altri 19 paesi europei tra cui tutti i grandi - UK, Francia, Spagna.

    Anche qui, ovviamente, l'Italia può farcela - e pensate dove saremmo senza la palla al piede dell'euro, liberi di fare politiche ancora più aggressive! Abbiamo portato il fotovoltaico da 0 a quasi il 10% della domanda di elettricità nazionale in 5 anni, una roba che nemmeno la Cina, e come risultato i costi d'installazione sono scesi da 6 euro per watt a meno di 2. L'International Energy Agency nel suo Energy Technology Perspectives 2014 citava proprio l'Italia come esempio di successo.

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  40. @Marco S
    domanda: cosa succede ad avere un'imposta che cresce al crescere del numero di anelli di una catena rispetto ad un'altra (IVA) che rimane invariata (aumenta ovviamente per via del valore aggiunto maggiore ma per l'imprenditore è neutra.. e si presta a tante e tante truffe)?

    in termini di frammentazione societaria e quindi spesso anche di riduzioni salariali (lavorare in società satellite non è la stessa cosa che lavorare in quella madre) e in termini di evasione cosa potremmo dire di questa decisione?
    sull'IVA si poggia il sistema degli scambi tra paesi UE..

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  41. valsandra16 dicembre 2014 20:30

    L'IGE, se non ricordo male, NON prevedeva il meccanismo della detrazione, a favore delle imprese, per l'imposta da loro pagata ai loro fornitori. Questo rendeva l'IGE sul consumatore finale tanto più pesante quanto più numerosi erano i passaggi di proprietà fra la materia prima e il prodotto finito venduto al consumatore finale e quindi tanto più conveniente integrare verticalmente la filiera dalla materia prima al prodotto finito in poche società. L'IVA ha messo fine a questo inconveniente (e a questa preferenza) proprio col meccanismo della detrazione dell'imposta pagata "a monte" dalle imprese (cioè ai loro fornitori).

    Quanto alle truffe a cui si presta l'IVA… non ho dati in proposito, ma anche l'IGE FORSE non scherzava…

    Sull'evasione, anche qui bisognerebbe discuterne con dei dati alla mano ma, a naso, una mano la dà l'aliquota: evadere l'8/10/12% probabilmente non vale lo sforzo, evadere il 22%… è già un altro discorso…

    Comunque, l'ultimo aumento dell'aliquota introdotto dal governo Monti, come spiegato molto bene dal prof, è stato fatto fregandosene di evasione e gettito, ma solo per ammazzare la domanda interna, allo scopo di far contenti i mandanti esteri del Gano di Maganza di Porta Lodovica.

    A questo proposito, visto quello che scrive il prof sull'ideologia del vincolo esterno nel Libro.2, sarebbe interessante esaminare le politiche fiscali dei governi italiani degli ultimi 20 anni circa alla luce di questa porca idea. Per esempio: la famosa (e infame) IRAP ideata nel 1997 dal ministro Visco (Vincenzo), un'imposta che non permetteva di dedurre il costo del lavoro mentre invece consentiva di dedurre le quote di ammortamento dei beni strumentali investiti nell'impresa, discriminava la piccola e media impresa ad alta incidenza di manodopera rispetto alla grande impresa molto capitalizzata… non c'entra nulla con la politica del vincolo esterno?

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