lunedì 1 dicembre 2014

Fra Cristoforo e il marco a 1880 piciernili



(ci scaldiamo i muscoli...)


Per carità, siamo in democrazia, siamo in un paese civile, e le opinioni vanno rispettate, si intende, ci mancherebbe, siamo uomini di mondo, va da sé...

Ma mentre tutti si preoccupano per le opinioni, ai fatti, ai poveri, nudi fatti, chi ci pensa? È lecito tutelare un’opinione, quando questa stupra i fatti?

In fondo, anche il maniaco sessuale “opina” che portare a termine il suo progetto sia un suo diritto, e anche il maniaco sessuale vive in democrazia, come del resto le sue potenziali vittime. A chi ritenesse il paragone eccessivo, e mi facesse notare che la violenza sessuale è un crimine punito dall’articolo 609 bis del Codice Penale, farei notare che secondo il Testo Unico della Finanza (TUF) anche la violenza contro i fatti economici è un crimine, punito dall’art. 185 TUF, il quale recita: “Chiunque diffonde notizie false o pone in essere operazioni simulate o altri artifizi concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro ventimila a euro cinque milioni”. Ne abbiamo sentite, ultimamente, di notizie false! Ad esempio, il preteso default dello Stato italiano a novembre 2011 era vero quanto le “armi di distruzione di massa” irachene che tanto preoccupavano Blair (il nuovo compagno di merende del nostro premier). Per chi si fosse distratto, ricordo che le armi di distruzione di massa in Iraq non c’erano, e non c’era nemmeno il default in Italia, anche se l’austerità fatta col pretesto di evitarlo ha aggravato la nostra situazione distruggendo i nostri redditi, e questo ormai lo ammettono tutti.

I magistrati hanno cose più serie da fare, ma siccome alterazione del mercato ci fu, chissà, magari fare un giretto sui giornali di tre anni fa potrebbe aprire loro interessanti prospettive.

Non va meglio in televisione, dove trasmissioni trash ci propongono una variopinta corte dei miracoli eurista che scambia la libertà di opinione per libertà di menzogna. Ieri, 30 novembre 2014, data da segnare albo lapillo negli annali della lotta di liberazione del nostro paese, se n’è avuta una plastica illustrazione nel dibattito fra Claudio Borghi Aquilini e Gianluca Brambilla alla Gabbia.


(il resto lo trovate qui. Mollette sul naso, naturalmente, ma sempre meno di due anni or sono...)

108 commenti:

  1. Dobbiamo essere "competitivi", sennò scoppia la terza guerra mondiale. Brambilla dixit.
    Che strano, avrei detto che le parole adatte fossero "docili", "sottomessi", "proni", "obbedienti"... Brambilla, la prego, sia gentile, tenga informati gli anziani di certe revisioni del dizionario!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la guerra è esattamente il massimo della competizione possibile

      Elimina
    2. E già, ma qui si tratta di essere competitivi per EVITARE la guerra.
      Io non ho capito, ma, come abbiamo visto, il Brambilla tuonava la terribile minaccia avviandosi con sdegnato impeto verso l'uscita, modello "qualcuno mi fermi!". Paragone ha puntualmente eseguito.

      Elimina
  2. Bravissimo Claudio, fiera di averti votato. Il pezzo sul blog del Fatto Quotidiano è uno dei migliori da sempre, prof. E d'altra parte Brambilla era già riuscito nell'ardua impresa di rendermi simpatico Sgarbi .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande! Ti ringrazio, questo siparietto non lo avevo visto...m'hai fatto morire dal ridere...che spettacolo!

      Elimina
  3. Spigolatura storica:
    "La volontà di far trionfare i propri piani, l'urto sempre più violento con la realtà delle cose e la crescente resistenza dell'avversario, hanno gradualmente irrigidito il suo animo verso una sempre maggiore inflessibilità e intransigenza".
    Dino Alfieri, ambasciatore d'Italia a Berlino, lettera a Mussolini, 1943.
    La persona di cui parla Alfieri è, naturalmente, Hitler, che senza ascoltare le obiezioni interne all'Asse ha lanciato l'Operazione Barbarossa (attacco all'URSS).

    RispondiElimina
  4. "È lecito tutelare un’opinione, quando questa stupra i fatti?"
    C'è una contraddizione implicita. Opinioni e fatti sono due cose distinte ed esclusive: se c'è l'una non c'è l'altra.
    Se riporto un fatto in modo veritiero dico la verità; se lo faccio in modo non veritiero dico una menzogna (nelle sue varie sfaccettature). Se invece parlo di cose su cui non ci sono fatti certi, solo allora esprimo un'opinione.
    "Dio esiste" e "Dio non esiste" sono opinioni; e in quanto tali vanno tutelate. "La terra è rotonda" è un fatto. "La terra è quadrata" non è un'opinione: è una cazzata.
    Quindi le opinioni non possono stuprare i fatti; quando i fatti vengono stuprati siamo in presenza di menzogne, e non c'è niente da tutelare.

    PS: complimenti per l'articolo, magistrale come al solito. Sono rimasto leggermente sorpreso del fatto che il Fatto (ooops!) accetti una così feroce ironia. Ma va bene così.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Evidentemente mancano almeno altri 100 anni di filosofia, però.... In pratica in ogni cosa noi ragioniamo per modelli della realtà di cui non possiamo dimostrare l'esattezza o fondatezza, rinunciando al fatto che siamo noi che esprimiamo quel fatto... Vabbè, l'ho spiegato male ma ad esempio la terra è un geoide... E che è un geoide?

      Elimina
  5. Ma povero Brambilla, come apre bocca lo asfaltan tutti!
    Sembra la Salerno-Reggio Calabria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, perché... la Salerno-Reggio Calabira è asfaltata?

      Elimina
    2. Assolutamente sì, e ti dirò che oggigiorno non è niente male. Non ci credi? L'ho fatta questa estate, e ti dirò uno "chapeau" per il tratto calabrese, asfalto perfetto, nessun problema. Un po' di lavori al confine tra Calabria e Basilicata e poi via dritto fino a Napoli senza problemi. C'è pure qualche stazione di servizio (mi sono fermato a comprare qualche prodotto tipico calabrese).
      Eh, anche il mito della Salerno-Reggio Calabria sta per tramontare...

      Elimina
  6. Import=bicycle repair

    Penso che debba aggiungerlo al libro Prof.

    RispondiElimina
  7. Infatti non capivo, a svalutare non si diventa competitivi? Imprenditore di sto cazzo (censuri pure prof, quando ci vuole ci vuole). E ha pure il coraggio di andate in tv a dire certe cose!!!!!!!!

    RispondiElimina
  8. Ma il bon ton non ammette "proni", figuriamoci se ci si azzarda a precisare icasticamente "a novanta gradi".
    La prima da cui ho sentita tale espressione è stata la Santanché in tv, e dire che colgo qualche sprazzo di tv solo su youtube.

    E poi tocca andare a destra per apprendere le novità lessicali.

    RispondiElimina
  9. E stasera si torna alla lettura con doppio piacere (duepuntozzero...)

    RispondiElimina
  10. Potrebbe essere che il bipede pontificante non possieda il concetto di "economia aperta" ?
    Oltre a non possedere il concetto di "comune senso del ridicolo" , of course.

    RispondiElimina
  11. Chi mi ha sorpreso per la verità, più che Brambilla, è chi lo ha invitato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io mi sono chiesta con che coraggio invitano uno così.
      Imbarazzante.
      Il lato positivo è che magari qualcuno si rende conto che le stupidaggini che dice il Brambilla sono più o meno le stesse che dicono gli euristi e magari fa 2+2.
      Insomma, uno come il Brambilla lo preferisco nella "squadra avversaria".

      Elimina
    2. D'accordo con Federico Germano, chi non capisco sono Borghi, Fusaro ed altri che accettano di andare a trasmissioni dove si continuano ad invitare Adinolfi, Brambilla ed altri personaggi caciaroni, secondo me con lo scopo di mettere sullo stesso piano (basso, anzi sotterraneo) le opinioni e le teorie economiche.
      Comunque ieri sera ho ritirato il libro che avevo ordinato e mi è stato detto:"Lo sai che hai il libro più richiesto d'Italia?È già esaurito e in ristampa. Mi fermano per la strada per chiedermi se ce l'ho!" ed io ho sorriso dentro e fuori...
      Complimenti Alberto!
      Tiziano

      Elimina
  12. Sciur Brambilla, l'ultra-liberista renziano, e` un capolavoro del "nuovo", e un ottimo spot per l'eurexit...

    RispondiElimina
  13. Il Brambilla è il nuovo Carcarlo Pravettoni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sai che hai proprio ragione! Parlava come lui e gli assomiglia pure ma, si sa, i comici prendono sempre spunto dalla realtà....
      C'è pure il nome doppio:
      Gianluca > Carcarlo Brambilla
      LoL

      Elimina
    2. Anch'io avevo pensato al Carcarlo, ma penso altresì che "il" (alla lombarda) Carcarlo sia meglio, perché spinge le cose al punto tale da suggerire allo spettatore l'esatto contrario di ciò che dice, e per questo diventa lo strumento di un'operazione critica.

      Qui invece Brambilla è proprio lui, grezzo e piatto pur nella sua ingombranza, non evocativo (trovata la parola!).

      Il Carcarlo (praticamente, l'Arte) non imita la realtà, a cui per vie misteriose si ispira anche se non la conosce nella grezza cronaca individuale, ma indovina la grezza realtà sorda (talvolta ahimé urlante) e anche grigia (e se "sorda e grigia" ricorda qualcosa, lasciamo stare, ché non l'ho fatto apposta) e la innalza all'universalità (sì, sto pure esagerando) con e per la forza, anche solo implicitamente, critica che un'immagine possiede se e solo se stilisticamente connotata, proprio "artata".

      Insomma, il Carcarlo, che ci manca, ci permette di capire Brambilla anche perché, segnando la distanza da lui, ne suggerisce l'antiestetica piccolezza non disgiunta da una certa pericolosità.

      Il guaio è che sono convinta dell'improvvisata elucubrazione, ma sarà che non ho ancora cenato...

      Elimina
    3. Spero che questi personaggi patetici che sparano cavolate improbabili tipo terza guerra mondiale alla Brambilla vengano invitati in tv anche in futuro, si stanno scavando la fossa con le loro mani.

      Elimina
    4. Sì sembra Pravettoni, ma il Brambillone assomiglia, sia fisicamente che caratterialmente, anche a Manolito.
      "figlio di un droghiere spagnolo (che molte volte vende roba avariata o di scarsa qualità), mette il denaro sopra ogni altra cosa. Vende spesso caramelle agli amici fingendo di offrirle. A scuola è un po' zuccone, tuttavia va bene in matematica e in tutto ciò che può essere utile alla bottega del padre, in cui lavora come garzone. Sogna di essere un ricco manager e di possedere una catena di negozi."
      (Wikipedia)

      O Quino era un veggente o le teorie lombrosiane non sono poi così sbagliate.

      Elimina
  14. “Ricordarlo nelle mie preghiere [..] come credo molti di voi!”
    Certamente: “l’Eterno riposo dona loro o Signore …”

    P.s. Ci provo con Twitter, ma è una battaglia persa! Non ci riuscirò mai...

    RispondiElimina
  15. "Quando scoppierà la Terza Guerra Mondiale andrete tutti a casa sua". Il signor Brambilla sa forse qualcosa che gli altri non sanno?

    RispondiElimina
  16. "Sembra paradossale, ma ormai siamo ridotti al punto che San Pio X, col suo catechismo, si trova leggermente più a sinistra di tanti economisti pubblicizzati come «de sinistra» dai media controllati dal grande capitale."

    p. 237

    Basterebbe solo questo per provare orrore del secolo vigesimo, acido prussico incluso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mia preferita l'ho già appesa al muro in ufficio, stampata bella grande su foglio A4:
      "L'euro ha molti padri. Il che, in genere, non è visto come un buon segno"

      Elimina
    2. Sembra paradossale… esatto: SEMBRA.

      Elimina
  17. La GUERRRAAAAAAAAAaaaaaaa!!

    Che strano questo secolo, abbiamo già il governo di Vichy prima ancora che sia stata dichiarata la guerra.

    Okkei okkei, l'ivasione c'è già stata, ahahah.

    RispondiElimina
  18. Che megasputtanata! Il problema è che poi il giorno dopo è tutto svanito e le tv ricominciano con la stessa solfa e ritornano a chiamare questi ______ (riempire a piacere) e ricominciano con la disinformazione come se niente fosse. Hanno la faccia come...

    La GUERRA! La TERZA GUERRA MONDIALE!
    La guerra arriverà quando avranno distrutto l'intero sistema economico e la gente inizierà a dare fuori di testa o quando la Russia ne avrà le scatole piene e deciderà di mettere il punto e andare a capo, imho.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sputtanata ancora più grande se pensi che il Brambilla, triste macchietta del vecchio Catenacci, ha pure provato a mentire percependo che a breve Borghi gli avrebbe fatto il c...a strisce.

      Elimina
    2. Io invece noto un certo trend, ed è lo stesso che rileva il prof. Una volta a difendere l'euro ci mandavano Fassina, ora ci mandano Brambilla. Mi pare significativo...

      Elimina
  19. "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi."

    Albert Einstein

    RispondiElimina
  20. Il Brambilla è stato asfaltato anche da Sgarbi http://www.youtube.com/watch?v=BuIbSM68gp8

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Minuto 5 e 57" : Ppppensate di trasformare il debito che oggi abbiamo in nEuro nella nuova moneta che sarebbe svalutata.....
      e ridaje a ride...

      Elimina
    2. Non l' avevo visto; ma è un video con uno Sgarbi (che conosco) immenso!

      Elimina
  21. Solo il genio partenopeo poteva ripagare i crucchi con la stessa moneta... in biglietti da 300!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se permettete, nel link quì sotto c'è uno dei veri ingegni Partenopei!

      Anastasia feat Kekko (Modà)

      Note particolari: bellissima!

      Elimina
    2. I 60 mrd. pagati al MES dallo Stato italiano cioè il contribuente italiano per tappare i buchi delle bance tedesce è francesi che hanno nei confronti delle banche P. I. G. S. però sono veri.

      Per quel che riguarda i 300 euro partenopei, Merkel è Schäuble si faranno una risattina.

      Elimina
  22. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  23. Debbo sempre ricordarmi di essere carino e coccoloso.
    Ricordo la lezione di Bagnai su UK in relazione alle lievi inesattezze di Zingales silla svalutazione; ecco, ciò che mi lascia l' amaro in bocca, non è che un signor nessuno dica certe sesquipedali stupidaggini, visto che può capitare anche a economisti di livello, ma che molti non abbiano la fortuna di leggere questo blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. (ultimo intervento poi prometto che non disturbo più per un po', altrimenti immagino che divento noioso/fastidioso)

      Io, IMHO, direi che, essendo finito Goofy3 da un po', la modalità "carino e coccoloso" potrebbe tornare OFF.
      Che siamo tutti Santi?
      Io mi sento più un muratore bergamasco che per un'ora o un giorno posso evitare le parolacce ma poi scoppia :D

      Elimina
    2. Moreno, nessuno più del sottoscritto ti può capire, credo.
      Ma io ho capito e fatta mia, la linea di moderazione che, e su questo do atto a Bagnai di avermelo pazientemente fatto capire, paga in termini di allargamento del consenso; parlo di quel che si scrive e si dice qui in classe. Fuori di qui possiamo anche pisciare sui muri fare peti e rutti a piacere.
      Fra un po' diventerà automatico e non dovrò più autoricordarmelo.

      Elimina
  24. ma chi? Brambilla Fumagalli?

    ma chi sarebbe lui qua? e perchè dovremmo anche solo starlo a sentire? con quale titolo? a che pro?

    si cambia canale.

    RispondiElimina
  25. The import/export of nonni makes sense.

    in a Brambilla world of efficiency and competitiveness, like
    THIS.

    RispondiElimina
  26. E pensare che appena ha aperto bocca il Brambilla, io ho cambiato canale perdendomi la replica di Borghi.

    "Abbiamo bisogno di patrioti, non di vermi" è talmente efficace che i fascisti vorrebbero l'avesse detta Mussolini!!
    :-)

    RispondiElimina
  27. Non da meno le scemenze sul perchè non si produce il caffè in italia(perchè non cresce!) mentre a me sembra che i maiali si possono allevare...

    RispondiElimina
  28. Semi-OT
    mi alzo per spegnere il televisore, ma mi fermo a guardare uno spot della vomitevole campagna "Di Europa si deve parlare, per informare, non per influenzare" che parla di quanto sia bella e conveniente per tutti la mobilità dei lavoratori all'interno della comunità europea.

    Termina dicendo: "Visto che è una cosa così bella, come mai negli USA 30 persone su 1000 ogni anno cambiano stato per motivi di lavoro e in Europa solo 2 su 1000?
    "Te lo sei chiesto?" Chiedevatevelo, direbbe Vulvia....

    Prova a chiedertelo in una delle 24 lingue che si parlano nei 27 stati, grandissimo pirla!

    Considerazione finale: ma se questo è il livello di chi ci rema contro, come è possibile che a prenderselo in quel posto siamo noi e non loro?
    Ho il terrore della risposta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mobilità dei lavoratori è una cosa bella, anzi bellissima, se è una scelta libera. Se è una scelta obbligata (cioè se non è una scelta, ma una necessità...) è un po' meno bella, e si chiama emigrazione. Suona diverso, vero?

      Elimina
    2. Dal telelavoro alla transumanza, il Progresso aggiorna i suoi miti.

      Elimina
  29. Dunque sono i merciai. Caspita che rivelazione!
    Imprenditori-merciai-importatori all'ingrosso e al dettaglio, delocalizzatori-finanzieri esportatori di capitali all'ingrosso e al dettaglio, TANA!
    Perché pure un'altra cosa è chiara: non bastano i tedeschi o i cinesi, ci vogliono anche i collaborazionisti. Non siamo tutti italiani allo stesso modo, molti sono proprio dei ba......
    E siccome sarà difficile e doloroso smantellare questo bel capolavoro ecco che già ci fanno sapere a chi addosseranno le colpe dei disagi. I “buoni”, quelli che la trappola l'hanno costruita, cominciano già da ora a dire che i cattivi sono quelli che la smantelleranno. Allora forse è anche giusto che questa transizione duri il tempo necessario a memorizzare bene fino a che segno si è spinta la truffa.

    RispondiElimina
  30. Prof. tutto perfetto, mi sono sganasciato. Un solo particolare: il mondo va verso il raffreddamento, non il riscaldamento. Cercare:
    1) lo scienziato "pazzo" (perché é stato il primo a dirlo) russo (mi fido molto degli scienziati, fisici e matematici russi) Chabibullo Abdusamatov
    2) Marauder minimum
    3) Dalton minimum
    4) per iniziare, filmati come http://youtu.be/KhxRU_mqUSY

    Questo, per la sinistra sarà la catastrofe politica n.2 dopo l'euro. Chi vivrà vedrà, ma già quest'anno si sono battuti molti record per neve caduta in anticipo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero! - Il raffreddamento dipenderebbe (secondo gli scienziati Danesi) dai cicli del campo magnetico solare (11 anni ed anche molto di piu') e terrestre.
      Se si riduce lo schermo offerto dai campi magnetici allora arrivano sulla Terra piu' raggi cosmici, ergo piu' nuvole e precipitazioni nelle zone umide, ergo minore insolazione, ergo piu' freddo, al limite nuova glaciazione.

      http://viewzone.com/magnetic.weather.html

      Elimina
    2. Ciao Tizano, mi intrometto per ricordare che teoricamente siamo in un periodo interglaciale di un'era glaciale e la tendenza statistica sarebbe per un nuovo raffreddamento (tra 10-20mila anni circa) quindi il riscaldamento artificiale da carbonio ci farebbe pure bene senonché i problemi sono altri.
      Riscaldamento delle acque, fusione dei ghiacci, innalzamento del livello del mare, inondazione dei territori piatti e bassi etc etc ma soprattutto l'acidificazione dei mari.

      Elimina
    3. In effetti l'ipcc fa una lettura dei dati climatologici un po' parziale e asimmetrica arrivando a negare anche l'evidenza dei dati (il riscaldamento globale e' fermo dal'98 e la co2 continua a crescere). La correlazione fra le due variabili e' divenuta pressoche' nulla nella serie di dati degli ultimi 20 anni. Ma anche per l'ipcc c'e' una linea mainstream a cui e' "difficile" o "sconveniente" opporsi. Ci sono molte analogie con l'eurocrazia. Non stupisce che sia un russo ad aver messo in dubbio le tesi sul riscaldamento di origine antropica dicendo che forse i cicli solari un ruolo lo hanno avuto.

      Elimina
    4. La teoria di Chabibullo Abdusamatov e' che i cicli di 11 anni non siano tutti uguali e che ci siano delle fluttuazioni cicliche dei cicli (scusate il gioco di parole), che abbiano una tendenza sinusoidale. La differenza nel numero delle macchie corrisponderebbe (come visibile dal video) anche in una differenza di irradiazione, quindi il Sole ci starebbe mandando meno watt per unita' di superficie.
      Non nego che il riscaldamento ci sia stato, ma e' evidente che si sia fermato e la teoria del riscaldamento dovuto a CO2 non spiega la pausa attuale (come anche lo Spiegel deve ammettere http://notrickszone.com/2013/12/26/global-warming-pause-scramble-for-an-explanation-among-spiegels-top-10-science-stories-of-2013), ma addirittura potrei dire che il raffreddamento sia gia' iniziato e questa e' proprio la previsione del russo, ovvero inizio mini-era glaciale nel 2014:
      http://www.weather.com/storms/winter/news/november-2014-cold-snow-records-us
      In all, here were the cities chalking up their snowiest Novembers on record in 2014:

      - Sault Ste. Marie, Michigan: 65.4 inches (old record was 46.8 inches in 1989)

      - Marquette (Negaunee Twp.), Michigan: 53 inches (old record was 48.9 inches in 1991)

      - Rhinelander, Wisconsin: 32.4 inches (old record was 21.5 inches in 1957)

      - Grand Rapids, Michigan: 31 inches (old record was 28.2 inches in 1895)

      - Bangor, Maine: 25.9 inches (old record was 24.6 inches in 1962)

      Se Abdusamatov avesse ragione il 2014 sarebbe solo l'inizio, nei prossimi anni sarebbe progressivamente piu' freddo. Non e' chiaro quanto freddo. Se andiamo verso un Dalton minimum, sara' freschino, se andiamo verso un Marauder minimum.... insomma sarebbe un periodo interessante.
      Oltre ad essere d'accordo con Orazio, un'altra analogia con l'eurozona trovo sia l'autorazzismo nel senso di specie, ovvero questa idea che l'umanita' sia il cancro di questo pianeta, e che ogni attivita' umana danneggi la Terra, mi sembra eccessiva; detto questo, io faccio la differenziata e tutto.
      Una cosa che mi ha sempre insospettito e' che anche negli altri pianeti del sistema solare si osservavano incrementi di temperatura, ma ovviamente di questo non si poteva parlare fino a 7-8 anni fa. Vedremo.

      Elimina
  31. Ieri sera tornavo in macchina a casa , un po' di lavoro ogni tanto che ti arriva quasi per sbaglio , e sentivo il congresso PD su radio radicale , quasi quasi rimpiangevo l'intelligenza di Peppa Pig al mattino di mia figlia , poi ad un certo punto parla un Della Torre ( mi pare si chiamasse così ) e dice un po di cose sull'€uro tirando in ballo Krugman per poi finire con un ' e anche...' con un'intonazione di voce che penso fosse la normale censura di 'Bagnai' , in ogni caso si stanno spostando molti sull'anti €urismo ma censurando preventivamente la parola 'Bagnai' , Mussolini aveva italianizzato i termini anglosassoni ora questi vorranno togliere il passato remoto dei verbi . Talmente buffa la cosa che a momenti mi cappotto in macchina per uno scoppio di ilarità . buona lettura a tutti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse era l'on. D'Attorre che ha partecipato al Goofy 3????
      Non mi sembra proprio uno che "censura Bagnai"...

      Elimina
  32. OT - Addio 'South Stream', addio.

    La Russia rinuncia ufficialmente (per bocca di Putin) alla costruzione del gasdotto 'South Stream', stringe l'accordo per la costruzione di un altro gasdotto con la Turchia e concede pure alla Turchia di commerciare usando le rispettive valute nazionali.

    http://www.zerohedge.com/news/2014-12-01/putin-kills-south-stream-pipeline-will-build-new-massive-pipeline-turkey-instead

    La ormai insolvente Bulgaria sara' quindi a breve un altro dei famosi 'successi dell'Euro' mentre la Turchia, che dalla seconda meta' del XIX secolo ad oggi e' sempre stata legata a filo doppio con la Germania, asseconda il piano strategico della Russia (e di una parte consistente, ma ancora minoritaria, della elite Tedesca), nonostante i tentativi USA di fomentare le divisioni.

    Il ministro degli Esteri Russo Sergei Lavrov ha infatti dichiarato lo scorso 20 Novembre:

    "There is no doubt that the European Union is our largest collective partner. No one intends to “shoot himself in the foot” by renouncing cooperation with Europe, although it is now clear that business as usual is no longer an option. This is what our European partners are telling us, but neither do we want to operate the old way. They believed that Russia owed them something, while we want to be on an equal footing. For this reason, things will never be the same again. That said, I’m confident that we will be able to overcome this period, lessons will be learned and a new foundation for our relations will emerge.
    The idea of creating a single economic and humanitarian space from Lisbon to Vladivostok can now be heard here and there and is gaining traction. Germany’s Foreign Minister, Frank-Walter Steinmeier, has said publicly (while we have been saying it for a long time) that the EU and the EAEU should engage in dialogue. The statement President Vladimir Putin made in Brussels in January 2014, when he proposed the first step by launching negotiations on a free-trade zone between the EU and the Customs Union with an eye on 2020, is no longer viewed as something exotic. All of this has already become part of diplomacy and real politics. Although this is so far only a matter of discussion, I strongly believe that we will one day achieve what is called “the integration of integrations.” This is one of the key topics we want to promote within the OSCE at the Ministerial Council in Basel."

    http://www.mid.ru/brp_4.nsf/0/24454A08D48F695EC3257D9A004BA32E

    Se confrontiamo questi scenari di altissima diplomazia con lo squallore ed il provincialismo del nostro dibattito interno non posso che sottoscrivere Claudio Borghi: "Ci vogliono patrioti, non vermi".

    RispondiElimina
  33. Le trasmissioni politiche non sono le uniche nel quale passa una versione indottrinata della storia italiana.
    Ieri sera, su Rai Uno, ho visto la fiction su Giorgio Ambrosoli, stimatissimo professionista che ha pagato con la vita la sua onestà. Proprio per rispetto a questa persona, ho trovato poco opportuna la visione che il copione del film fa degli anni settanta. Il protagonista arriva a dire che la Germania ci ha prestato miliardi per evitaci il fallimento. Correggetemi se sbaglio, ma quello che ho potuto leggere in questo blog, non mi risulta che questa sia la lettura dei fatti più corretta di quel periodo.
    C'è poi la citazione della famosa lettera di Ambrosoli alla moglie in cui scrive che lui serviva il suo paese che questo si chiami Italia o Europa. Intendiamoci, le idee politiche di ognuno di noi sono rispettabilissime. Quello che invece è mancanza di rispetto è l'utilizzo strumentale che ne fa qualcuno, in questo caso gli autori del film (o forse i produttori?) per indurci a credere, fra le righe di una trama, ai soliti luoghi comuni sull'italietta corrotta e sull'Europa virtuosa.
    Non so se sia reato o meno, ma mi fa un po' schifo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è un reato. È propaganda.

      Elimina
    2. Anch'io ho avuto la stessa fastidiosa sensazione, tant'è che ho verificato l'originale della lettera di Ambrosoli, almeno quella pubblicata da “Il Fatto Quotidiano” in rete, in data 11 luglio 2010: effettivamente il riferimento all'Europa esiste ("Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa") e sarebbe stato dopotutto grottesco aggiungerlo artatamente, ma il sottoscritto ha imparato a diffidare in prima battuta, e a non stupirsi più di nulla. Inoltre, ciò non significa che la visione dell’Europa che aveva Ambrosoli, le cui simpatie erano orientate verso l’area conservatrice, collimasse con quella dell’attuale mainstream. Del resto, questi sono i miracoli di una certa dialettica, lontana le provvidenziali mille miglia dal senso attribuitole da Platone: sfumature, ammiccamenti, gesti e movimenti oratorii persuasivi… Goebbels ricordava come una menzogna ripetuta in più modi, fosse alfine percepita come verità: più la menzogna è propinata in modo sottile e più penetra per interstizi altrettanto sottili, in modo efficacemente pervasivo e non registrato come invasivo. Resta dunque alla bocca il retrogusto poco gradevole nell’avvertire un celato tentativo di tirare per la giacca un soggetto, Ambrosoli per l’appunto, che fu, al di là del proprio lecito orientamento di pensiero, esemplare e indipendente. Ha ragione tolomeo: è propaganda.

      Elimina
    3. Peccato che nessuno ricordi come la Germania abbia "preso in prestito" 25 tonnellate di oro della Banca d'Italia...

      Elimina
    4. Non lo sapevo. Grazie Porter. Grazie a tutti.

      Elimina
    5. Ambrosoli era monarchico. Guardava con favore all'unificazione europea, dubito vivamente che avrebbe gradito la UE: per lui, Europa = Civiltà europea, cristianesimo, patrie, etc. Ooi, essendo morto, gli si fa dire quel che si vuole. E' brutto, ma il mondo va così.

      Elimina
  34. Certo che il Prof Borghi finirà nelle enciclopedia e nella Sstoria,: dopo l'uccisione dell'arciduca Francesco Ferdinando e l'invasione della Polonia, è lui il casus belli della Terza Guerra Mondiale secondo il Brambilla.
    Un'asfaltata memorabile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. «il 5 gennaio 1999, con il conferimento alla
      BCE di 141 tonnellate di metallo»

      ...beh, non dimentichiamo questo.

      Elimina
    2. L'oro dovrebbe essere stato "conferito" alla BCE in modo virtuale, ovvero sempre restando fisicamente presso la Banca d'Italia.

      Elimina
  35. Questi sono gli stessi che fanno la morale con frasi del tipo: "Gli italiani pensano solo al loro orticello, sono provinciali."

    Invece lui che è così aperto ed ha, a differenza di noi poveri nazionalisti,ampie visioni, riduce l'analisi dei rapporti economici tra due stati al suo business.

    "Lievi inquietudini" percorrono il mio animo davanti a cotanto orrore.

    RispondiElimina
  36. Mi par di capire che anche Manasse cominci a porsi criticamente sul patto europeo di stabilità e crescita.....

    http://voxeu.org/article/time-scrap-stability-and-growth-pact#.VHwsvlZTte4.twitter

    RispondiElimina
  37. A me sinceramente la risposta di Borghi non e' piaciuta affatto... invece di rispondere sul piano tecnico (come ha fatto il professor Bagnai qui) ha preferito buttarla sugli slogan. Mah...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se le piace la democrazia deve accettare il conseguente occasionale furor di popolo. E' confortante sapere che dietro 'sto furore ci stà 'a capa del professore. Se i calcoli sono giusti, e lo sono (come diciamo nel New Jersey: "they don't t make a grinz") parecchia gente è stata scippata per non dire che una nazione bella da morire sia stata "trasformata" in PIG.
      Bene ha fatto Borghi... magnifico come pompava le braccia dicendo "poi ci danno anche la copa, ci dicono che siamo dei corrotti, ci dicono che siamo dei venduti, ma vergognatevi!"
      Beautiful!

      Elimina
    2. Sbagli. La combinazione di slogan efficaci in tv e di spiegazione tecnica sui giornali è fondamentale. Il dibattito accademico si è potuto oscurare solo perché non aveva un lato pubblico e accessibile. Inoltre perché chiamare slogan il fatto che un importatore abbia degli interessi contrapposti a quelli dei produttori? È la verità! Bisogna spiegare perché certe cazzqte sono cazzqte, e spiegare perché vengono dette.

      Elimina
    3. Sara'... ma gli slogan da politici mi danno l'orticaria, e lo stesso effetto mi fanno i salotti televisivi (infatti non guardo TV da anni). Mi sa che da ora in avanti semplicemente evitero' di guardare i link a spezzoni di trasmissioni di quel calibro, anche se appaiono su Goofynomics.

      Elimina
    4. Ha usato solo le stesse armi...La tv funziona in questo modo, e credo che Borghi abbia capito come funziona il sistema...Bene così!

      Elimina
    5. Ogni medium ha un linguaggio. Alla televisione un ragionamento pacato e ben articolato fa perdere consensi, non guadagnarli. Dunque ben vengano gli slogan, purché dietro allo slogan ci sia una teoria (o, se si preferisce, dietro al fumo ci sia l'arrosto).

      Elimina
  38. La scenetta con Brambilla l'ho vista e mi sono trovato ad applaudire Borghi sotto lo sguardo stupito di Cleopà.

    RispondiElimina
  39. Non capisco perchè certi personaggi preferiscano il suicidio televisivo ad un dignitoso silenzio.
    Ma c'è qualcuno che ha spezzato una lancia in favore di Brambilla o siamo tutti concordi che un' uscita del genere oltre ad essere stata censurata dalla risposta di Borghi debba anche essere cassata ad imperitura memoria?

    Secondo il mio modesto parere qui siamo fuori dal campo delle opinioni, dall'essere fan di, seguace di, apostolo di, siamo fuori dalle "normali" dialettiche dei talk show televisivi. Siamo di fronte all'intellettualmente e moralmente corrotto. E come tale andrebbe condannato al perpetuo ostracismo nell'angolo dell'oblio e della vergogna.

    RispondiElimina
  40. "Abbiamo bisogno di patrioti, non di vermi!". Una frase talmente desueta da incorniciare. Perché qui non si tratta più del "patriottismo" colonialista, come qualcuno tendenziosamente si ostina a voler far credere, ma del mantenere una identità culturale e sociale nazionale in qualsiasi popolazione – ed è ben diverso dal nazionalismo. Vivaddio le differenze esisteranno sempre. E soltanto attraverso identità varie e differenti, a qualsiasi livello e in qualsiasi ambito, si può effettivamente dialogare, scambiare, comunicare e tributarsi un mutuo rispetto. Il restante è un purulento ammasso demagogico (e quello sì populista), che si vuol far passare per uguaglianza e pace tra i popoli. Abbiamo visto la triste e strumentale fine fatta fare a "liberté, egalité e fraternité": ora stiamo all'ennesima replica di stagione.

    RispondiElimina
  41. Visto il pentitismo che dilaga ormai anche in ambienti insospettabili,restano in campo i vari Brambilla del caso,un nome ormai ricercatissimo dai conduttori televisivi per il momento di comicità.

    RispondiElimina
  42. Intanto in francia si segnala il peggior Novembre di macchine vendute da 40 anni.

    France November 2014: Worst November score in 40 years

    RispondiElimina
  43. Ma la valuazione dei 1880 piciernili non dovrebbe essere di competenza di Riccardo Puglisi?

    RispondiElimina
  44. Peccato mi sono perso quella testa d'uovo del Brambilla vs Claudio Borghi. D'altronde non guardo più quella becera trasmissione dall'anno scorso, su suo preciso consiglio di boicottaggio.
    Ovviamente consiglio pienamente condiviso ! E poi sono una persona disciplinata ed in guerra bisogna tenere il punto....

    RispondiElimina
  45. E se dietro tutto questo ci sono solo cinici merciai finti imprenditori e finanza delocalizzatrice siamo a una riedizione fotocopia dei fenomeni post crisi del 29, con le annesse, allora classiche ora neoclassiche, politiche di austerità generalizzata e compressione dei redditi che portarono per mano il mondo non alla elucubrata ripresa ma, come ovvio, prima dalla recessione alla depressione, attraverso la solita “distruzione” della domanda aggregata, e poi naturalmente alla guerra. Guardacaso anche stavolta i capitali fluiscono verso il popolo “più serio”, che poi è sempre lo stesso. Torneranno di nuovo sotto forma di bombe? Basta aumentare ancora un poco la pressione sui tedeschi e diventa quasi un assioma matematico.

    RispondiElimina
  46. Alterazzzzione del mercato cci fu, miiiinghia! Ora svalutazione di rriparazzzzione cci vuole! ;)

    Ho pure io prestato orecchio a certe dichiarazioni (anche se a volte sarebbe opportuno prestare altri organi a tale scopo) e sinceramente continuo ad avere l'impressione che la presenza di personalità cosiddette "no-euro" serva più a dare dimostrazione della neutralità (presunta o reale che sia) della trasmissione verso l'una o l'altra posizione che altro. Ecco perché mi limito a vedere gli highlights che non le trasmissioni intere: se devo sfondarmi il fegato, preferisco altri sistemi.

    ...ognuno...

    Salutescions.

    RispondiElimina
  47. Bruttissima storia quella del sistema corruttivo romano; amplificherà le voci di quelli che dicono (e purtroppo siamo bravi a farci male): "Vedete quanta corruzione c' è in Italia? Ah se non ci fosse l' Europa!, ci vuole più Europa" messaggio che penetra anche nel tessuto sociale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è anche un'altra chiave di lettura. Tutti questi episodi di corruzione, in realtà, domostrano che ci sono una magistratura che persegue ed un'informazione vigile. Ci fossero ancora i "porti delle nebbie" degli anni '80, noi non sapremmo nulla.
      Così come non sanno i tedeschi, dell'est e dell'ovest, dei furti ai danni della collettività perpetrati attraverso la cattiva gestione delle privatizzazioni delle imprese della ex germania est........

      Elimina
    2. Già amplificato. Visto Bini Smaghi stamattina a Omnibus? Rivoltante.

      Elimina
    3. Tranquilli, c' è un Iacoviello per tutti

      Elimina
    4. Scusate ma c'è una risposta semplice ed efficace: "Le regole aggiuntive portate dalla burocrazia europea favoriscono l'uso della tangente come scorciatoia negli appalti, per sburocratizzare occorre eliminare le sovrastrutture e favorire regole locali".

      Elimina
    5. Lo sapevano tutti e quindi la domanda è: perchè proprio ora?

      Ebbene si,lo sapevo anche io da un bel po' di anni che pure sto lontanissimo da Roma.Perchè c'era qualcuno che informava e denunciava ma nessuno si muoveva.
      La domanda,quindi,rimane.
      Roma ha goduto di uno status privilegiato.Due Radicali han fatto scoppiare la bomba in Regione.Camorra e ndrangheta che controllano appalti,costruzioni e mercato immobiliare e via così.

      E già che son quà mando un saluto a Borghi per aver smascherato il Megascolides BrambillusPerò lo vogliamo nudo anche lui chè più carino di Salvini. :D

      Elimina
  48. :D Ho appena sentito Radio Anghe Noi con l'ineffabile pudista in servizio permanente effettivo Zanchini: ancor peggio del Prode Po, è riuscito a far fare la figura da gigante della politica a Salvini ( con tutto il rispetto per Salvini, che è un bravo ed intelligente ragazzo ). Ha provato in tutti modi a metterlo in crisi, ma con una concitazione, una partecipazione partigiana - da un conduttore del cosiddetto servizio pubblico ci si dovrebbe aspettare un po' di equidistanza ed un diverso aplomb :D - fastidiosa e, sopratutto, perniciosa per la linea che vorrebbe continuare a spacciare in così non modiche dosi…
    Se i "bravi giornalisti" perdono la trebisonda interrompendo ogni due per tre l'ospite sostituendosi al bravo politico, economista e ascoltatore di turno pudista vuol dire che siamo proprio agli sgoccioli… han già capito che non ci saranno nuove casacche per tutti… XD

    RispondiElimina
  49. Purtroppo non credo che il Signor Brambilla sia caso isolato o minoranza.
    ualche mese fa provato a dialogare con un piccolo imprenditore su 'eliminazione CNEL e Camere di commercio' facendogli notare che loro imprenditori erano i veri bersagli; nemmeno tanto nascosti.Ci ha pensato un attimo, ha alzato gli occhi e poi ha detto ...si vede che se lo meritavano... [di chiudere NDR].
    nNon di solo euro si nutre il PUDE.

    RispondiElimina
  50. Che vuole che le faccia io se dalla Francia non ci viene più una buona commedia e ci siamo ridotti a mettere in iscena commedie di Pirandello, che chi l'intende è bravo, fatte apposta di maniera che né attori, né critici, né pubblico ne restino mai contenti?

    Così diceva il capocomico poco prima che le prove de "Il giuoco delle parti" fossero interrotte da sei personaggi in cerca d'autore che, avendo il copione in loro, rappresentarono la drammatica finzione meglio degli attori.

    RispondiElimina
  51. Salve professore, io volevo chiederle un chiarimento

    RispondiElimina
  52. A me la risposta di C. Borghi si che e’ piaciuta. Tutti i ragionamenti “dotti” e sempre supportati dai dati e dalla letteratura scientifica sono assolutamente necessari, pero credo in qualche momento abbiamo qualcuno che dica pane al pane e vino al vino. Sono 10 anni che vivo fuori dall’Italia, prima in Spagna, poi in Inghilterra e ne ho le scatole pieni di chi mi insulta gratuitamente. Gia’ mi scoccia se lo fa uno straniero pero che venga pure un brambilla a farmi la morale quando lui ha I suoi interessi privati e’ il colmo. Per quello la frase di Borghi “Abbiamo bisogno di patrioti e non di vermi” per me e’ musica celestiale. E lo dice qualcuno che non si considera nazionalista e manco Italiano al 100%. A me ha stupito come il pubblico si alza in piedi, perche’ credo sia stata una reazione spontanea. Non se ne puo’ piu che mi (ci?) insultino giorno si e giorno no.

    RispondiElimina
  53. Buonasera Professore
    guardo e riguardo lo sfogo del Prof. Borghi perché sono un brambillimprendiore anche io ma, al contrario! Tipo legge di Pippo... perché sostenevo mercato interno con Made in Italy settore calzaturiero (ormai una voragine) sostenevo perché eximprenditore, chiudo tutto limito le tasse mi spoglio dei miei immobili e poi?
    Ecco che mi fermo rifletto penso e leggo di Lei di Borghi di Sapelli del grandissimo Luciano Barra Caracciolo, il coraggioso Paolo Barnard (sbroccando in fb perché sfinito, anche lei sembra stanco!!) e comincio il cammino del mio erudirmi e spaventarmi allo stesso tempo. Appunto e poi?
    Ci sarà un the day after economico in questa ordoliberalEuropa?
    Allora la questione è proteggere la Costituzione (la + bella del mondo) e democratizzare l'economia tornare alle teorie keynesiane e alle buone politiche sociali magari riscrivere la storia e fare un nuovo trattato a Bretton Woods.... Sogno per me, per la mia famiglia e per mia figlia a cui sto consegnando un società piegata al mercato, un mainstream massmediatico asfissiante dove per forza siamo brutticattivicorrotti... Basta ci hanno preso tutti per celebrolesi? Se la politica non ci rappresenta più, se il partito unico diventa pensiero unico noi popolo dove sbattiamo?
    Forse ora che le bugie dette sono troppo grosse una discreta fetta di Economisti, Costituzionalisti, Giuristi stanno(lei compreso) alzando il tono della voce... e stà funzionando...(io semplice ragioniere eximprenditore stò scrivendo ad un Egr. Prof !!) ma la domanda vera è?

    quanto tempo abbiamo?


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non metterei proprio tutto insieme, però. Magari stia ancora un po' con noi, così imparerà a vedere le differenze.

      Elimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.