Uga: "Perché lo fotografi? Fa ridere?"
Io: "Dipende. Che giorno è oggi?"
Uga: "Il 29, perché?"
Io: "Di agosto?"
Uga: "Ah, ho capito!"
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
"Giovedì mi sposo".
RispondiElimina"Auguri! Ma, così, all'improvviso?"
"Non ho ancora deciso l'anno".
Buona vita
Guglielmo
Questa è vera (e non è finita bene).
Elimina"Quando vi sposate?"
"Lotto"
"L'otto di settembre?"
"No, lotto per non sposarmi"
Non è finita bene nel senso? Sposasti o non sposasti? Ti prego, non lasciarmi nell'incertezza, sai quanto ci teniamo noi donne a questa cosa (chiedi a Becchetti se non ci credi, ci ha costruito un intero post a sostegno dell'euro sulla smania tutta femminile di sposarsi... dice che noi italiane dobbiamo tutte da sposà Udo Gumpel...)
Elimina«dice che noi italiane dobbiamo tutte da sposà Udo Gumpel...»
RispondiEliminamah, visto in foto non mi sembra tanto interessato all'altra metà del cielo...
Sarebbe un disinteresse del tutto legittimo. Peraltro, credo che abbia una bella famiglia e che i suoi figli vadano a scuola con quelli del nostro Antonio Rinaldi (com'è piccolo il mondo).
Elimina@Gianni Chi. No, no, Udo è molto maschio (basta sentire come ragiona). E poi, anche se fosse, non c'è bisogno che ti ricordi quali sarebbero i migliori mariti secondo Proust.
EliminaE te credo che hanno chiuso: non sanno fare neanche un decente risotto ai frutti di mare !
RispondiEliminahttp://roma.corriere.it/roma/notizie/tempo_libero/13_maggio_2/ristorante-fauro-212944692763.shtml
Confermo.
EliminaVa bene, ma un foresto che capita a Roma dove potrebbe mangiare decentemente senza farsi pelare (all'interno del GRA, of course)?
EliminaQualche dritta sarebbe gradita.
GraZZie
Questa motivazione sarebbe allineata al lato dell'offerta (non sanno fare il risotto), ma magari il problema é dal lato della domanda (i romani non hanno soldi e non vanno al ristorante comè una volta; magari il risotto no ma altre cose le sapevano fare).
Elimina@Marco S.
EliminaTrattoria La Caraffa via G. Villani (Appio Latno). Mi assumo ogni responsabilità su qualità, quantità e prezzo (primi meglio dividerseli col partner, data la dimensione).
Al centro, dal Cav. Gino in Campo Marzio; piatti romaneschi, ma parliamo di cosa diversa.
Anche se non sapevano fare il risotto a me dispiace....forse erano peggiorati ma io conservo un buon ricordo del posto!
Elimina@Marco S. Mangiare bene a Roma senza farsi pelare è (quasi) impossibile...e d'altronde come dice l'oste romano "si voi spenne come dici tu magni come dico io, si voi spenne come dico io magni come dici tu!"
A me piaceva molto la pasta polpo e pecorino e la spigola al sale....i prezzi erano onesti e poi ho bei ricordi di quel ristorantino...mi dispiace davvero molto, è un' altra vittima di questa guerra.
EliminaColgo l'occasione per fare tanti auguri a lei, a i suoi cari e a tutti noi seguaci, anche se le sue premesse su un 2015 lunghissimo non fanno pensare a niente di buono in arrivo, Prof..... :-(
Visto che andiamo sul tecnico: la pasta polpo e pecorino ppiaceva anche a me, tant'è che me la faccio spesso. La prima volta che la mangiai Rockapasso era incinta der Palla, pensa tu. Da allora le cose sono cambiate. L'ultima volta che ci andai, Uga si era appunto presa il risotto. Chiedo: "Com'è?" E lei: "Buono." Uga ha cinquanta sfumature di buono, e quella usata non era quella giusta. Allora prendo una cozza, e che ci trovo dento? Del riso in bianco (anche mezzo scotto). Insomma: non era un risotto, era un riso bianco "condito" allo scoglio. La differenza si nu la sai te la spiego (presto faccio un post di ricette), ma chi la sa inorridisce.
EliminaRimane il fatto che era un ristorante perfettamente appopriato ai romani, che non sanno mangiare (sanno magna', e spesso se vede, ma è un'altra cosa), per cui in condizioni normali di temperatura e di pressione economica sarebbe sopravvissuto. Ma il mio attuale oste di zona è un'altra storia completamente.
Link.
EliminaProf. io non stavo facendo l' avvocato di nessuno, tanto meno del proprietario del Fauro. Il risotto non l' avevo mai preso e sarà stato sicuramente scadente (credo di sapere più o meno come si fa un risotto, o almeno provo a farlo ;-) )
EliminaPer il link avevo riconosciuto il titolare di Ciccia bomba anche all' epoca del post, perchè andavo anche lì quando avevo qualche euro di più in tasca.
Da commerciante ogni serranda che si abbassa per sempre è un dispiacere (ne so qualcosa, ne ho abbassata una anche io due anni fa). Tutto qui.
Ma io sono d'accordo con te: infatti la cosa non mi rende lieto. Renderebbe lieto quell'architetto che era qualche giorno fa in televisione a dire che la crisi ci ha insegnato a rinunciare al superfluo e altre scemenze simili. Tu lo sai che io ho con Roma un rapporto di amore e odio, entrambi motivati... Peraltro, a casa mia magno romano anch'io.
EliminaIl mitico Ciccia Bomba ai Parioli!
EliminaDi quel ristorantino ricordo con l'acquolina in bocca le linguine al cartoccio coi frutti di mare e la scottata di tonno al sesamo.
Le fa ancora così buone o è peggiorato anche lui?
p.s. Finalmente commenti tecnici alla mia "portata".
Noi, lui tiene botta, anche se le linguine al cartoccio non le ho mai prese da lui. Le prendo spesso Ai limoncini (altra trattoria Goofyaccreditata), ma vi avverto che è un posto molto mal frequentato: Cuperlo, Padoan, De Vincenti... e Bagnai, naturalmente.
EliminaA mezzora dal Gra, a Cerreto Laziale (uscita Castel Madama A24), segnalo l Antica Falegnameria dove potete gustare le pizzarelle al pistacchiu (aglio triturato fresco su pasta tipica locale al pomodoro appena impiattata), da sballo. Spesa di un pranzo completo meno di 40 mila lire. Chi ci va una volta poi ci torna. Il sabato a pranzo è il giorno migliore.
EliminaProf dove posso trovare l andamento del cambio €/lira turca tra il 98 e il 2004?
grazie per i libri che mi accingo a rileggere e tanti tanti auguri.
Comunque mi dispiace.
RispondiEliminaSpero che possano riaprire al più presto e spero che anche loro possano farcela.
Qualcosa staranno facendo. Il fatto è che i ristoranti "sono sempre pieni" perché ce ne sono molti che chiudono. Qualcuno se ne accorge, come l'abruzzese di via Migiurtinia (altra goofytrattoria), che rilevava con una certa amarezza come il suo relativo successo fosse dovuto anche al crollo di un vicino concorrente. A Roma in tempi normali ci sarebbe stato posto per entrambi.
EliminaE' come l' ultimo dei due distrbutori di carburante rimasti su via Appia, prima del Quarto Miglio; ne hanno chiusi tre dal 2012. E' un must degli ultimi anni.
EliminaConosco anche i Limoncini e soprattutto l' Abbruzzese, ho il negozio da quelle parti (santa Maria Goretti)....non ardisco tanto, ma incontrarla così per caso sarebbe per me una piacevolissima sorpresa!
EliminaUn parere di uno degli economisti più influenti tedeschi:
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/economia/agenda/2014/12/07/saggio-economia-tedesca-un-disastro-uscire-dalleuro_0a74883a-7da4-4576-91e9-a41e3a367600.html
Se vi interessa ascoltare Lars Feld sarà keynote speaker in uno dei prossimi eventi di a/simmetrie. Già mi pregusto i marxisti dell'Illinois! "Bagnai ordolibberistaaaaaa!"
EliminaLei, caro Bagnai è geniale e mostruosamente luciferino, mica come quei fessi di marxisti appellisti o come quegli ingenui di libbberisti duri e puri e nemmeno come gli Zingales, folgorati sulla via di Damasco; lei, da almeno tre anni sta attuando una strategia lucida e diabolica per condurre l' Europa verso la dittatura del proletariato, come fine ultimo dell' UEM.
EliminaLo dica una buona volta!
@effepi,
Eliminaquesta economista, mi fa sovvenire qualcosa del genere, dichiarata da un padre dell' euro e candidato alla PdR, ma fornisce una motivazione che ben si sposa con quest' altra più famosa e che descrive bene la differenza tra un PDUEM e un tedesco; entrambi non hanno a cuore l' interesse dei loro Paesi. Ma cosa ancora peggiore (per il nostro), è che entrambi dicano che vogliono fare l' interesse dei loro Paesi ma il PDUEM non si vergogna di dire che chi ci guadagna di più è la Germania. Entrambi hanno però una visione prospettica di breve termine.
P.S. L' ultimo capitolo de "L'talia può farcela" che sto terminando di leggere, è eccezionale.
Ma non erano tutti pieni i ristoranti? Con gli ottanta euro poi... Code di ore!
RispondiEliminaEra qualche giorno che non si parlava più del rublo. Forse perchè il cambio si rafforzava.
RispondiEliminasono stato a Roma la scorsa settimana (week end del 19) e abbiamo pagato 40 euro a notte (a testa).
RispondiEliminaper dire..
Nel fare gli auguri a tutti, segnalo il sito, che certo qualcuno conosce, booking.com, per alberghi di tutti i prezzi specialmente nelle varie città di forte richiamo turistico: tempestivo nella segnalazione di sconti anche notevoli soprattutto immediatamente prima e dopo le festività natalizie e pasquali, dettagliato su ubicazione, caratteristiche, trattamento, con giudizi veritieri sulle strutture da parte degli ospiti. (In tanto tempo che me ne servo, un solo bidone dovuto non al sito ma a un gestore).
RispondiEliminaLa newsletter, se ci si iscrive, è di alta frequenza; taluni alberghi o bed and breakfast chiedono qualcosa meno se contattati direttamente (googlare città e nome della struttura visti in booking ed escono indirizzo e telefono).
Mi permetto di segnalarlo - ricorsi a tale sito anche in occasione del primo Goofycompleanno svoltosi a Pescara città -, ma se sorgesse il minimo sospetto di iniziativa pubblicitaria e venisse non pubblicato, capirei la cautela.
Per Firenze, chiedere direttamente a me, uh uh, che, se tutto va bene, sarò beata davvero là per pochissimo, ma avendo a disposizione una terrazza vista Cupola (di Brunelleschi, maiuscola di diritto) - in realtà, Cupola quasi a portata di mano.