(Uga: “Nonna dice che
quando vai a Pescara ha paura che tu possa morire per una illagazione”.
Io: “Tranquilla Uga,
non posso morire, non ho ancora vinto”.
Uga: “Ah, allora tu
sei come un cavaliere?”
Er Palla: “Diciamo
come un fascista. Lo spirito è quello”
Io: “Problemi?”)
(ricordate il
silenzio, la morte?)
XIX
Nel frattempo il principe Andrea giaceva sempre nello stesso
posto, sulle colline di Pratzen, stringendo nelle sue mani un pezzo di asta
della bandiera, perdendo sangue ed emettendo, senza rendersene conto, dei
gemiti deboli e lamentosi come quelli di un bambino.
Verso sera i gemiti cessarono: aveva perso conoscenza.
“Signore! Signore! Signore! Mi sente?”
“Ma chi è, cosa vuole da me? Dove sono? Perché vuole
parlarmi? Cosa ho da dirgli, cosa devo dire? Stavo così bene, avevo trovato la
pace, e ora ho così freddo, e sono tutto fradicio... Perché sono così sudato,
se ho così freddo?...”
“Mi sente? Come sta? Vuole che torniamo indietro?”
“No, no, non torniamo indietro, no, mai...”
“Come sta? Mi sente?”
“Sì, sì, sto meglio, tranquilli, va bene così. Siamo in
quota?”
“No, stiamo ancora salendo”
“Ah, va bene. Ro’, mi dai il sacchetto?”
“Eccolo”
...
Buio.
...
“Stendiamolo, attenti alla testa”
La coscienza di essere in mano altrui, la sensazione della propria inerzia.
“Sta meglio?”
“Sì, sì”
Una voce toscana: “Il polso è regolare”
Mi stendono di traverso sui tre sedili, lo steward mi tiene
i piedi in alto, Ro’ mi asciuga il sudore, mentre recupero conoscenza. Antonio
dal sedile di dietro si alza:
“Lasci, lo tengo io”
E lo steward: “Ma lei ha la camicia bianca, con le scarpe si
sporca, è il mio lavoro”
E lui: “Ma è un mio amico”
Questo è Antonio. E si sostituisce allo steward. Io piano
piano recupero.
Cose che capitano quando a pranzo ti trovi di fronte Prodi,
e all’aeroporto Scalfari: che si blocchi la digestione è il minimo.
Poi mi hanno fatto accomodare in prima fila, imbacuccato
come un barbone, con addosso il cappotto di Ro’ e il mio giaccone, tremante di
freddo, ma cosciente. E ho un po’ dormito. Dietro di me l’infermiera pisana
(credo) che mi aveva soccorso (dopo il classico avviso: “C’è un medico a bordo?”).
E così, senza volerlo, ho movimentato la serata di un paio
di colleghi di Cristinuccia mia, che avrete visto se siete venuti a Pescara. Il
capo cabina mi porta un tè caldo e ci scherza su: “Se volava con Ryan Air per
questo mi avrebbe dovuto dare la carta di credito, e gliel’avrei restituita a
febbraio per farci i coriandoli...”.
Scendo dall’aereo, faccio una chiamata a Antonio, che era
rimasto indietro: “Senti, Antonio, io non so se domani me la sento di andare
alla Camera. Puoi mandare tu un sms a Capezzone e dirgli che mi son sentito
male?” Lui: “Va bene, se mi autorizzi glielo dico”. Io: “Sì, grazie, mi fai un
favore, meglio che lui lo sappia, poi domani scrivo agli uffici”.
Poi chiamo Jena: “Senti, così e così”. Dall’altra parte,
gelo. Io: “Va bene, ho capito, parliamone domani”. Richiamo Antonio: “Hai
mandato il messaggio”. “No”. “Meglio così: lascia perdere, eventualmente chiamo
io domani”.
Torno a casa, dormo.
Mi sveglio alle 9.
Mi chiama “Solo il PUDE parla” (il podcast lo trovate qui). Mi fanno il “panino”
fra la tutto sommato equilibrata Cerretelli (non riesco a voler male a una
persona che ha scritto questo)
e Lo Prete (al quale non dedico aggettivi). Non mi ridanno la parola, mentre
continuano a diffondere le loro insensate menzogne secondo la tradizione della
casa che abbiamo stigmatizzato in
altre occasioni. Allora attacco il telefono, e mentre l’espertone Lo Prete, forse dimenticando che nell'era digitale tutto resta,
continua a derubricare a “populisti” Meade, Kaldor, Feldstein, Krugman, e via
dicendo, chiamo la redazione e dico: “Buongiorno, sono Bagnai. Volevo dirvi di
risparmiarvi la fatica di chiamarmi un’altra volta. Io non sono disposto a
stare in trasmissione con persone che dicono la qualunque senza avere diritto
di rettifica. Che voi lo capiate o meno, quello che succederà non dipende né da
me né da voi, ma le cose andranno come dico io. Pertanto, affettuosamente, vi
segnalo che chi continua a disinformare nel migliore dei casi si esporrà al
pubblico ludibrio”.
E attacco, non essendo particolarmente interessato alla
risposta.
Non posso prendermela con Cesaratto che, salvo lamentarsene, legittima con la sua
presenza un organo di squallida disinformatia come il Manifesto (oh, nel caso
vogliano vedersela col mio avvocato – che non vede l’ora – segnalo che lo
hanno confessato loro), e poi accettare di farmi intervistare da certa
gente. Quindi, siccome voglio continuare a prendermela con Cesaratto (l’amore
non è bello se non è litigarello), eviterò d’ora in avanti di farmi
intervistare da certa gente.
Eppure io gliel’ho detto così tante volte, ai nostri amici
informatori, gliel'ho detto con affetto, con sollecitudine! Amici informatori, da servi a schiavi è un attimo, ed è per sempre. E siccome
gli italiani non sono tutti disposti a morire schiavi, e non sono tutti nati
servi, se non trovate un (difficile) punto di equilibrio fra verità e menzogna,
si apre per voi un periodo duro, durissimo. Ma non potrete rimproverarmi di non
aver cercato di mettere pace.
Poi mi chiama Jena: “Siamo in guerra”. E io: “Ottimo. Io
sono tenente. Quindi vado e chi se ne frega”.
(...in effetti er Palla tutti i torti non ce li ha...)
E mi metto a fare slides, queste slides
(alcune sono in inglese perché vengono dal discorso che ho fatto al convegno
presso il Parlamento europeo).
Alle 14, ancora un po’ frastornato (per dirvela tutta, il galleggìo di stomaco ancora mi dura), mi faccio la barba, mi vesto, e
vado a prendere un taxi. Il parcheggio è vuoto, ma passa subito uno che mi
carica. Entro e sento una
musica nota. Dico: “Che bello, un tassista che ascolta Bach! Ma è un caso?”.
Lui: “No, è una mia compilation”. E io: “Be’, se ascolta questa musica, magari
legge anche libri: provi con questo” (nisi granum frumenti cadens in
terram mortuum fuerit, ipsum solum manet; si autem mortuum fuerit, multum
fructum affert).
Basta poco per ritrovare il buon umore. Accompagnato dal cupio dissolvi del concerto in re minore, in un attimo arrivo alla Camera, traversando una Roma solare, primaverile.
Passo i controlli, mi si fa incontro un
commesso. Non posso dirvi le parole di affetto e di incoraggiamento,
sorprendenti, commoventi. Succede sempre più spesso, ovunque vada: alla televisione, per strada. Grazie.
Salgo, non ricordo nemmeno a quale piano, perché ero
distratto da un dettaglio... Il vestito del principe Andrea, avrete capito,
date le sue ultime vicende, aveva bisogno della tintoria... Ma il principe
Andrea aveva dimenticato la sua carta d’identità nella tasca interna della
giacca: e così, salendo verso le aule delle commissioni, cercavo al telefono mon tout et ma moitié per chiederle di
passare in tintoria prima che la mia identità venisse lavata a secco...
Poi incontro l’on. Capezzone che mi saluta con molta
cortesia e interesse. Io gli confesso che ero stato lì lì per decidere di
rinviare, ma il senso del dovere aveva prevalso. “Comunque, onorevole, caso mai
stessi male, portatemi all’osteria”.
Lui mi rassicura con garbata ironia, e entriamo.
All’inizio ero ancora un po’ stanco, e si nota dal video.
Ma poi, sapete com’è: quando lo squadrone si lancia, è il cavallo che ti porta,
verso il tremendo
limite dell'ignoto e del terrore.
Che poi, voglio dire: spiegare che quando vai a fare la spesa in un
supermercato appartenente a una catena francese la metà di quello che compri viene dalla
Francia, è sempre più semplice che non suonare in pubblico una toccata di
Scarlatti. Con Scarlatti non so come se la cavi l’onorevole Gutgeld (al quale
ho avuto l’opportunità e il piacere di regalare una copia del mio libro). I
supermercati però credo li frequenti poco, come noterete dal video.
Io, invece, tornato a casa, me ne sono andato al Doc a fare
la spesa, avendo due bambini (vedi sopra) da accudire con piacere. Mi metto in
fila alla cassa. “Lei è il professor Bagnai?” “Sì, quello, e lei come lo sa?” “Io
la seguo sempre, ma mi sembrava strano che fosse qui, in fila” “Ecco, così ha
capito cosa fa la differenza coi miei colleghi”.
E sono tornato a casa a studiare Scarlatti.
Che poi, se volete sentirlo, vi tocca venire a Paderno
d’Adda il 21 dicembre.
(E ora avanti. Lo so,
lo so benissimo, che molti di voi non ci hanno creduto, all’inizio. Io sì.)
(...voi che siete degli intenditori, avrete apprezzato il dettaglio. I piddini non sono ancora pronti a fare autocritica. Anche in questo saranno sconfitti da Berlusconi. Oggi, i nostri "europeisti", per evitare l'autocritica, diffondono l'idea che la colpa dei problemi sia dell'austerità, quindi della Germania, ovviamente senza ammettere che l'austerità è una diretta conseguenza del sistema criminale al quale ci hanno consegnato, l'euro, il primo sistema monetario nella storia dell'umanità che non preveda un riaggiustamento del cambio - possibile perfino nel gold standard! Uno snodo essenziale di questa patetica autodifesa è negare il meccanismo keynesiano di aggiustamento della bilancia dei pagamenti tramite aggiustamenti di reddito. Sì, insomma, il disegnino che faccio nella sesta slide, a pagina 1 dello stampato. La schermaglia con l'onorevole Gutgeld verte su questo punto analitico, che potrete chiarirvi facilmente a pag. 56 di Acocella, N. (2005) La politica economica nell'era della globalizzazione, Roma: Carocci. Perché negare quello che tutti vedono? In questo, almeno, Monti, lo riconoscerete, è stato più onesto. Lui, come stavano le cose, ce lo ha detto in faccia. E non è nemmeno la prima volta).
(Ah, dimenticavo: c'è pure lo Storify del mastino Francesco...).
(Ah, dimenticavo: c'è pure lo Storify del mastino Francesco...).
Onore e rispetto per gli Uomini liberi e coraggiosi, qualunque sia il destino riservato loro !
RispondiEliminaOnore e rispetto per Alberto Bagnai !
Ecco, appunto: se mi lasci 'sti commenti poi i marxisti dell'Illinois (che oggi rosicano come dei caimani, cit. Federico Neri) mi daranno del fascista forever.
EliminaE io me ne frego.
E vabbè, io, che sono marxista di torpignattara, vengo a salutarti sabato a casa di quell'altro fascista di Alemanno. L'ultima volta che l'ho visto di persona stava sulle scalinate di giurisprudenza alla sapienza. Saranno passati trent'anni. E non ci siamo scambiati cortesie.
Elimina;-) E io condivido!
EliminaMettiamola così...se qualcuno non è in grado di comprendere la nobiltà di valori quali l'onore ed il rispetto, significa semplicemente che non è nella condizione di meritarli...(mentre sappiamo bene cosa meriterebb€).
L'ho scritto su twitter, vale a maggior ragione sapendo i retroscena. Orgogliosi del cavajere. Credo che cosi' , oggi, ci siamo sentiti in molti.
RispondiEliminaIl microfono Bosch mi ricorda qualcosa .......
RispondiEliminaChe posso dire? Me ne frego anch'io! :-)
RispondiEliminaRiguardati che giorno 7 mi servi in forma smagliante!
Non vorrei dirti, ma se te ne freghi tu non fa notizia!
EliminaNon posso che confermare...
EliminaPerò me ne frego lo stesso per solidarietà con te! :-)
Ma poi debbo smentirti: ormai leggo "Comunismo e Comunità" altro che "Socialism and democracy"... :-)
Santa Cleopatra! piu` che cavajere, trattasi di GLADJATORE NERO!!
RispondiEliminaProf, sarà anche stato stanco ma la sua relazione e le sue repliche non ne hanno minimamente risentito: la relazione è stata veramente perfetta nello spiegare tutti gli aspetti dell'euro; bellissima la parte che ha toccato come abbia fallito soprattutto su quello che sembrava l'unico vantaggio, ovvero avere un grande mercato interno che potesse permettere ai paesi europei di sopportare meglio i grandi shock economici provenienti dall'esterno, e come invece l'euro abbia ucciso i mercati interni dell'eurozona. Malachia Paeroga ha ragione da vendere, siamo stati sicuramente in tantissimi orgogliosi di te.
RispondiEliminaAi miei colleghi qualche volta difetta la logica più elementare. Come puoi condannare alla svalutazione interna, cioè all'asfissia del mercato nazionale, una cosa che metti su per godere di un grande mercato interno? Questo non lo aveva apparentemente pensato nessuno, vero? Troppo semplice per certi mente eccelse...
EliminaA me er palla me fa morì!!!
RispondiEliminaPer tutto il resto invece, come dice Guerani, "ci penserà zio Weddy"...e sarà l'ennesimo QED del cavaliere.
Perché non è un buon economista Chi non porta una sfiga ladra. [Cit.]
Er Palla è er pupone de papà, bello coccolone, e ora fa anche tiro con l'arco, e fa pure centro (pure lui). In tempi di decrescismo, sapere usare l'arco potrebbe tornarci utile...
EliminaPerò sono davvero curioso: Che gli hai fatto al poveretto per farti dare del fascista?!?
EliminaDa ex arciere auguro a suo figlio una carriera piena di soddisfazioni... ricordando che anche in questo campo i migliori materiali provengono da pigre mani italiane
EliminaVabbè, m'è venuto un mezzo esaurimento nervoso a seguire il terribile streaming di camera web-tv che ogni 4 secondi interrompeva il tumultuoso (per loro) approfondimento del prof.Bagnai.
RispondiEliminaPerò ora posso andare a dormire soddisfatto.
Basta poco per raddrizzare in extremis una giornata pesante...
tutto il tardo pomeriggio e l'inizio della serata a scaricare il video dal server della camera (che quanto a banda disponibile è un po' scarsino) per poi potermelo gustare fino in fondo, poi il tempo di leggere questo post, infine semplicemente avere ancora una volta la possibilità di dire GRAZIE!!
RispondiEliminaForse non sono abituati a suscitare tanto interesse.
EliminaSì ma come hai fatto ad aprirlo con Windows 7 (io ho il 64 bit e sono incapace in queste cose)? Non ho voglia di smanettare troppo con programmi di dubbia origine che mi consigliano su Internet. E l'ultima versione di VLC dice di non riconoscermi il formato.
EliminaIntanto ho letto le slides e lo Storify, grande Prof.!!! Ma con quale pazienza avrà dovuto reggere tutte quelle domande!!!
Erano domande oneste.
EliminaSono d'accordo.
EliminaP.S. Sono riuscito ad aprire il video dopo averlo ri-scaricato! La prima volta avevo scaricato un file corrotto. Ora anche il video in "streaming" si può guardare più o meno fluidamente. È evidente che il server della camera è stato intasato quest'oggi!
Non credere che abbiano tutta questa banda in uscita... Un migliaio di client che tirano giù flussi multimediali sono sufficienti a mandargli la banda in upload a tappo. E considera che Er Cavajere Nero ha ben più di un migliaio di persone bramose di sentirsi dire una parola onesta
Eliminainfatti, la peggiore combinazione, poca banda e troppe richieste di download, io comunque questo video lo conserverò quale pietra miliare per i posteri...
EliminaSempre la solita legge della domanda e dell'offerta. In questo caso era l'offerta di banda che era improduttiva!
Elimina"ma questo riguarda lui e la sua coscienza, e non i nostri lavori oggi"
RispondiEliminagrande!
P.S.
mi addolora, ma non mi sorprende, che il tuo sia stato presentato come uno "speech"... e dire che noi abbiamo ricevuto in dono nascendo la lingua in cui qualcuno ha potuto parlare del Paradiso... e ora vogliono farci credere che in quella lingua non si possa dire "relazione"...lo svuotamento cultural lessicale significar per verba non si poria, proprio perché mancano le parole per dirlo...chi non sa dire quello che pensa è costretto a pensare solo quello che riesce a dire
Commossa e orgogliosa a mille.
RispondiEliminaSta realizzando il sogno dei Sognatori.
La Storia non la fanno i lenti movimenti meccanicistici cultural-produttivi-economici-politici, che muovono lentissime masse - tipo movimenti tettonici - giusto per confermarci nella nostra nullità e peggio disamorare e castrare i nostri piccoli.
La Storia la fanno gli eroi, i condottieri delle idee, i Cornelii e Pellico, e le persone "risvegliate", che diventano popolo.
Sono una di quelli che ha dubitato, non dell'idea, chè la sua dimostrazione dell'antidemocraticità e insostenibilità dell'euro è emersa fin dal primo post. Ma dell'apparente immobilismo, ci voleva il "gesto eclatante" le avrei detto, se non avessi saputo e condiviso, ahime', la risposta o il click.
Oggi i fatti le danno ragione, lo riconosco e ne sono molto molto felice e grata.
Ti ringrazio per essere rimasta qui, nonostante non mi avessi capito. Ora spero sia tutto più chiaro: sto mantenendo la mia promessa di portare la vostra voce dove e come altri non avrebbero saputo portarla. Quegli stessi che oggi si rodono nell'ombra, dopo aver usufruito di un po' di luce riflessa.
EliminaPer chi è incuriosito dalla questione aggiustamenti del cambio sotto il gold standard, segnalo questo paper che dà ampiamente conto del fenomeno (pp. 6 e 7: "This suggests that nominal exchange rate adjustments in the periphery displayed some common pattern and had a significant bearing on relative price movements worldwide. Finally, we find evidence of a significant and relatively rapid response of trade balances to exchange rate fluctuations in all countries studied, suggesting that exchange rate changes were an effective mechanism of international payments adjustment.") in un'epoca in cui prezzi e salari erano comunque più flessibili di oggi.
RispondiEliminaIn effetti quello che sgomenta di più dell'euro non è nemmeno quanto è reazionario ma quanto è folle.
GRAZIE! Qualcuno lo aveva citato, forse te, ma non riuscivo più a trovarlo. Fondamentale per replicare a piddini a austri-ani.
Eliminail maradona dei link colpisce ancora!
EliminaData la qualità delle domande - presumo sincere - di persone che dovrebbero essere esperte del loro settore mi chiedo: esistono in Italia autorità economiche che comprendono le attuali e più importanti dinamiche dell'economia?
RispondiEliminaForse talvolta si sottovaluta quanto matrigna possa essere la natura e quanto poco sforzo debbano spendere i furbi altolocati.
Riguardo all'intervento posso esprimermi con una parola: impeccabile.
Grazie. Infinitamente.
Solitamente non intervengo con commenti, preferisco limitarmi a leggere (e provare a capire).
RispondiEliminaMa questa volta La voglio ringraziare anche perchè la Sua storia dimostra che, nonostante la disiformazione, il dilettantismo (anzi l'amatorialismo), l'ipocrisia e il servilismo che regnano imperanti, le persone di qualità hanno le spalle larghe abbastanza per ambire, prima o poi, a dire la loro con la meritata auctoritas.
Mi ha commosso.
Diciassette uccelli legati insieme danno un solo risultato: un mazzo così. Indovinate chi se lo piglia dove non batte il sole? Proprio lui, il nostro amico Cittadino Lavoratore (e, accidentalmente, elettore). Lui che tutti sono ansiosi di difendere e tutelare più che la proverbiale donzella nella torre, nonostante sia una sorta di stronzetto improduttivo, mammone e ignorante
RispondiEliminaSono riuscito seguire tutte e due le missioni in diretta, ed è stato un bagno di verità: verità scientifica, provvisoria, falsificabile ma collettiva e utile (Grazie), e verità della realtà (utile anch'essa, sì), la realtà della disinformazione. Scioccante, nonostante ormai anni di scontri.
RispondiEliminaAlla mattina il flusso della disinformazione, propagato ad uso dei più, al pomeriggio lo stock, immagazzinato nelle fervide menti della VI commissione, la base dell'apice decisionale.
E' stato terribile ascoltare certe domande. D'accordo, la politica è sintesi della plurale e irriducibile polis, non prevede necessariamente competenze verticali. Ma alcuni eventi sono difficili da accettare: il caso del tunnel dei neutrini che collegava CERN e Gransasso ha fatto il giro del mondo. Cosa dire di "la spesa pubblica si può indirizzare verso beni e servizi pubblici, no?". Detto da un appartenente alla commissione finanze.
Però da Yoram McKinsey mi aspettavo... cosa in fondo? No, proprio niente.
La verità della sua realtà l'ho avuta.
Lo ascoltata la prima volta a vasto, dopo due anni mi sento in debito x tutto quello che mi ha dato. Terro' il video della commissione finanze nel mio tablet insieme alla discografia dei pink floyd. Grazie
RispondiEliminaAccostamento appropriato, visto che col vostro aiuto stiamo abbattendo the wall.
EliminaGrazie al Prof. Borghi a Bruxelles ed al Prof. Bagnai alla Camera le Istituzioni non possono dire di non sapere. Perfetto.
RispondiEliminaOra manca l'invito alla "terza camera dello Stato": Porta a porta.
Arrivera' ,vedrete, prima del vero referendum di aprile...
Non c'è niente di più democratico che fare la fila. Se poi a farla è Bagnai, al supermercato e a Roma, qualcosa sta veramente cambiando.
RispondiEliminaPerdonami, caro, io la fila l'ho sempre fatta, per cui dal mio sommesso punto di vista potrò confermarti che qualcosa starà cambiando se e quando questo paese vorrà cortesemente riconoscermi qualcosa in cambio del fatto di aver sconvolto la mia vita nel tentativo di salvarlo. Fare la fila significa non scrivere un editoriale, non preparare slides, non rispondere a Panagiotis, non gestire il blog, non studiate, ecc.
EliminaLa demagogia grillina qui è perdente, e in Commissione finanze gliel'ho detto in faccia, come avrai notato.
Ho fatto un errore. Volevo semplicemente rappresentare lo stupore della Sig.ra, tutto qui. È visto che scrivo ogni tanto sul suo blog e un pò più spesso su twitter, non è che mi sono ingoiato Giannino tutto insieme...
EliminaGrazie! Grazie anche per avermi dato la possibilità di contribuire (nel mio piccolo) a tutto questo sostenendo a/simmetrie.
RispondiEliminaStefanoC
Grazie del suo impegno costante!!
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaho fatto l'una stanotte per vedere tutto il video. che inizieranno a capire?
RispondiEliminaI piddini del csx si sono cacciati nel solito vicolo cieco, da esperti strateghi quali sono. Ora con Berlusconi che sosterrà più o meno apertamente (lo vedremo, immagino dipenderà anche dai sondaggi) l'uscita dall'euro (il dibattito lo sta sostenendo con le sue tv e i suoi giornali) il PD sarà costretto a suicidarsi nel peggiore dei modi, rifiutando ogni possibilità di apertura (se le sostiene Berlusconi... figuriamoci); e questo si aggiunge al peso di essere stati i primi sostenitori dell'entrata nell'euro.
RispondiEliminaE' impressionante e triste (per quelli "a sinistra") allo stesso tempo dover assistere ad esempi di buon giornalismo su TGCOM24 (dove ho visto le cose migliori, quanto a correttezza giornalistica) o su ClassTV, oltre a Il Giornale o Libero, e ritrovare le ormai consuete e anacronistiche manfrine, oltre che antidemocratiche, su populismi vari e *ismi nei luoghi sacri del PDismo, dove per non correre rischi, si evita di dare spazio a certe posizioni. E devo aggiungere che mi spiace ancora di più, vedere la "satira" di sinistra che si è ormai talmente pidinizzata da non capire che il vero "potere" è altrove ed è cosa diversa dal "solo" Berlusconi... sono diventati tutti ormai delle caricature di se stessi; anche quella legata al m5stelle è cieca da questo punto di vista: solo casta-casta-casta corruzione etc...
Il PD (e non solo) è ormai a un bivio... o si apre al dibattito, che è ormai stato iniettato nel sistema grazie al prof., o scompare (il che è auspicabile a prescindere). Non stiamo assistendo solo al tramonto dell'euro - secondo me - ma anche alla fine di un'ipocrisia diffusa che per anni ci ha voluto vendere prodotti taroccati per buoni, mettendoci l'etichetta della democrazia, dell'egualitarismo, del miglior mondo possibile, del buonismo e della superiorità dell'occidente. Non so se questo è accaduto perché qualcuno ha perso e qualcun altro ha vinto, comunque ho l'impressione che, se mai il tutto dovesse partire, ne seguirebbe poi un effetto domino, con tanto di piano B (i nuovi "movimenti"?) - presumo - dall'altra parte.
Ora vado a recuperare il video...
D'accordo con Lei. Ci troviamo in tanti in questa situazione. E quando si prende una fortissima delusione, come quella che questi pseudo-rappresentanti di "sinistra" ci hanno inferto, scatta una grande rabbia, che però va contenuta mediante la spinta della razionalità.
EliminaAscoltiamo quasi quotidianamente le penose frasi lapidarie che farciscono i "panini" televisivi e della carta stampata, come quelle del segretario a tempo determinato Epifani: "L'euro non è in discussione ma la Germania deve [...]". Infatti non si discute caro Epifani, ma vedrete quanto vi si ritorcerà contro l'appoggio a certe politiche scellerate.
Niente, per chi è "in ritardo" e cerca di scaricare il video solo oggi come me (e saremo in tanti), non c'è verso, va sempre in crash...
RispondiEliminaMagari stanotte...
Che voi sappiate, non ci sono fonti alternative ove poterlo vedere/scaricare?!?
Grz
PS: Prof, non ho parole... quindi ricorro a questa, omnicomprensiva: Grazie!!!
Si trova anche direttamente su youtube.
EliminaChapeau per ieri professore.
"Fare la fila significa non scrivere un editoriale, non preparare slides, non rispondere a Panagiotis, non gestire il blog, non studiare, ecc. "
RispondiEliminaGrazie. È quello che ho cercato di spiegare per anni ad amici e colleghi
che rompevano con:" ilRediSveziafalafilaallePoste!"
Ha fatto un lavoro incredibile. Questo blog è incredibile. Ho seguito emozionato (sì, mi sono emozionato) il suo discorso alla Camera. Ero fiero di Lei e, un po', anche di me.
Perché anche se non sono tecnico, come molti in questo blog , e anche se i miei contributi si sono limitati alla mia presenza ai compleanni e ad a/simmetrie, mi sento di farne parte. Un pochettino, certo, ma come dice il barbuto (l'altro, non quello che scrive su..su..su..non ricordo): "A ciascuno secondo i suoi bisogni ..."
p.s ho scoperto, grazie a Diego Fusaro, che la frase è presa dagli Atti degli Apostoli. At 4,35
Grazie ancora.
Anche io, come qualcun'altro, non ho mai commentato i suoi post che però seguo e leggo da un po' con grande curiosità e interesse. Ultimamente inizio ad avere un quadro un po' più chiaro e questo video ha contribuito a mettere ordine.
RispondiEliminaNon mi dilungo molto e mi limito a congratularmi con lei e a ringraziarla per tutto il lavoro di informazione corretta, onesta e trasparente che svolge. Grazie!
Con profonda stima,
Pamela
Davvero un intervento chiaro e bilanciato!Adoro l'integrazione di storia e politica nei suoi discorsi.
RispondiEliminaGrazie davvero di tutto!Sopratutto per avermi (ci) dato gli strumenti per argomentare con solidità e sicurezza il tema dell'euro e dell'economia in generale....e per l'opera di divulgazione....!!!
Grazie, Alberto - scusi se mi permetto questa confidenza ;) -
RispondiEliminaOnestà intellettuale e semplicità sono sempre di un'efficacia disarmante... e vincente.
Lei le possiede, entrambe.
Grazie ancora, di tutto.
PS Grandissima sonata, grande Trevor
Rispondo con un italianissima ode al lavoro di voi tutti:
http://www.youtube.com/watch?v=XQx2TWgxX14
Sono felice, anche se non ho ancora visto il video, perchè finalmente è venuta fuori la Corea (del Sud): un paese piccolo, con una valuta propria, schiacciato tra due colossi (di Rodi) come Ciiiiina e Giappone, che ha avuto una bella crisi qualche anno fa, e che adesso riesce a posizionare i suoi "brand", in primo luogo Samsung, tra i primi dieci tra i più noti all'intero orbe terracqueo (senza contare la faccia che ha fatto Winterkorn, boss di VW, di fronte alla nuova piccola Hyundai)
RispondiEliminaAdesso, mi piacerebbe che qualcuno riuscisse a dimostrare che è preferibile (economicamente, e quindi per il benessere generale) essere una nazione di "trasformatori" in grado di adattarsi rapidamente alle mutazioni delle richieste di mercato, piuttosto che di materieprimisti seduti sul loro capitale che, piano piano, si consuma.
Finalmente sono riuscito a vedere il video e a non dovermi accontentare solo delle slide.
RispondiEliminaSemplicemente straordinario, ora non potranno dire di non sapere.
A giudicare dalle domande fatte vien proprio da pensare (almeno per alcuni) che le posizioni non siano di malafede, ma di autentica ignoranza delle reali cause della crisi, oltre che delle basi della politica economica.
Rimane da scoprire se sia più difficile istruire un ignorante in buona fede o convertire un esperto in cattiva fede.
Professore, lei è un esempio per tutti e sono convinto che la sua onestà ed il suo amore per il vero sia contagioso per tutti quelli che incontra. Grazie a lei ed alla sua famiglia che la sostiene.
RispondiEliminaNon deve far arrabbiare i sud-tirolesi, però... mannaggia a Cesare Battisti... XD
RispondiEliminaQueste persone della commissione finanza, evidentemente, sono competenti o comunque interessate, per forza di cose, alla materia, eppure come la maggior parte di coloro che trattano l'economia nell'ambito nazionale e nei vari settori specifici sembra che abbiano in testa una "forma pensiero" aliena, qualcosa che gli rende difficile la percezione della realtà. Si sono quasi tutti adeguati ad un pensiero unico da cui hanno tratto, definendone i contorni con un tratto e una colorazione personale, un punto di vista che dà della realtà una lettura che sembra plausibile solo perchè ragionano (ma il discorso in realtà, ci coinvolge tutti) con una testa che non è la loro. E' la grande arma del nuovo millennio…..la MANIPOLAZIONE. La vediamo attiva là dove il messaggio diventa tanto pervasivo da modellare le coscienze e indirizzare le scelte.
RispondiEliminaTu stai, prima di tutto, mostrando alla gente come diventa facile, chiaro e quindi conveniente, un approccio alla realtà quando ragioniamo con la nostra testa.
Qua non si tratta più nemmeno di politica, si tratta della fondazione di un nuovo paradigma antropologico. Di un edificio nato male vanno demolite le fondamenta e tu, in questo, hai visto giusto. Questo nuovo paradigma è veramente nuovo perchè ha come base il fatto di imparare a guardare con i nostri occhi e a ragionare con la nostra testa…un uomo nuovo, è qui la vera rivoluzione!
Mi associo al generale sentimento di gratitudine, un abbraccio.
Visto tutto!
RispondiElimina(grazie a MassimoG, ma purtroppo non riesco a rispondere al post sopra...)
Questo intervento (unito a quello di jeri in sede europea, che cita nel video), rappresenta una pietra miliare, nella lotta che ha portato avanti su questo blog ed in tutte le altre sedi.
Dopo questo punto di non ritorno, non ci sono più innocenti od ignari.
Urbi et orbi, resta una sola linea Sigfrid: quella del PUDE.
Nella speranza che la storia si ripeta l'ennesima volta, e che anche questa si infranga presto.
Professore, purtroppo questo Goofy-blog non è un'Arca, nemmeno per chi lo frequenta: ma quantomeno, ci ha insegnato a nuotare.
La salvezza è dunque possibile.
Grazie.
Grazie dell'eccellente relazione, Professore. Come accademico, sono lieto di vedere la cultura universitaria uscire dai limiti angusti dei dibattiti fra specialisti - fondamentali, certo, ma per definizione ristretti ad un numero limitato di persone -, e porsi finalmente al servizio della comunità nazionale. Come studioso di un periodo storico diverso, ma al tempo stesso simile, a quello in cui viviamo oggi, quale fu la tarda antichità, mi sento di doverLa ringraziare per favorire una riabilitazione non solo della sua professione di economista, ma anche della mia di storico, ogni qual volta lei giustamente rimarca che è assolutamente falso che la storia non ha niente da insegnare e che 'questa volta è diverso: perché c'è la Cina, etc.'. Al contrario, una seria indagine storica avrebbe potuto farci capire che adottando la moneta unica e tutte le politiche ad essa collegate, stavamo intraprendendo la stessa strada che aveva portato altre economie prima della nostra al tracollo economico.
RispondiEliminaCaro Professore,
RispondiEliminaho seguito nell'ordine l'intervento a Bruxelles (con Allam), quello radiofonico (col "panino") e quello alla Camera.
Mi auguro anzitutto che Lei abbia completamente recuperato lo stress accumulato, con ciò ringraziando anche i Suoi cari e i Suoi più stretti collaboratori per il sostegno diretto che in questi momenti di superlavoro pazzesco Le possono offrire.
Ho stampato mercoledì sera le Sue slide e le ho messe sotto il mio cuscino, sognando poi un'Italia (mi è apparsa una Anita Garibaldi col cavallo del marito) che gettava la maledetta monetina nelle acque del Reno, dove nuotano le tre figlie (Angi-lde, BC-unde e Bundes-ilde), lasciando gli Hagen dogmatici affogarci appresso e gli abitanti del Walhalla autodistruggersi di malinconia e di vampate d'impotenza (la trasmissione radiofonica, a parte il Suo intervento, sembrava il festival della disillusione e del cinismo di squadra: ahseavessimofattoquestoequello-comeratristelinflazione-neisecolifedeliaollisaremoperchélofummoesiamo).
Ma almeno, placate le acque fluviali ed estinto l'incendio del castello dei falsi dei, gli schiavi di Alberico potevano salire dal buio delle miniere a respirare l'aria pura in una terra verde e azzurra illuminata da un sole d'oro...
Poi è suonata la sveglia, e il cappuccino mi è sembrato più buono, il Raccordo Anulare più scorrevole, e fin anche il vecchio PC più veloce...
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Ma il Suo capolavoro è stato l'intervento alla Commissione Finanze alla Camera.
Devo confessare pubblicamente che è stata la prima volta che ho seguito, in differita, ad una ripresa della web tv della Camera.
Alcune notazioni le voglio comunque fare:
(1) il modo elegante e pacato con cui ha demolito tutti i luoghi comuni in una platea di luogocomunisti (a giudicare dalle domande poste alla fine) è stato esemplare: la metafora del pennello grande, secondo me, è superata solo dal fruttivendolo del mercato del Quartiere Trionfale, nel LIBRO (rotolo per terra ogni volta che la rileggo);
(2) i diagrammi di flusso che si biforcano ad un certo punto e generano catene causa-effetto parallele che producono risultati di segno (algebrico) uguale od opposto e si ricongiungono con un effetto combinato che può essere divergente o convergente (rispetto a un obiettivo) si rivelano riconducibili a un quadro sistemico unitario autoconsistente e figlio di una "teoria falsificabile" (ossia di cui si possa valutare la verità o falsità con dati di fatto): è un grande dono per chi deve decidere un piano d'azione;
(3) l'investigazione sull'Urgrund del disastro, quindi la dimostrazione che la filiazione giusta è: " Euro --> svalutazione interna --> austerità --> distruzione domanda --> disastro " è PURO PLATINO di cultura economica e razionalità logica, e fa terra bruciata intorno al partito di coloro che mettono il lupo a monte dell'agnello che viene divorato come inquinatore dell'acqua bevuta dall'altro (dopo il Reno di Wagner, il ruscello di Fedro);
(4) ma la cosa più importante, che dubito i parlamentari abbiano afferrato (e sarò felice se il futuro mi smentirà) è che, con un paese che ha un 30% di astenuti al voto e dove il dilettantismo e la superficialità stanno dilagando anche nei palazzi delle nostre istituzioni, ieri coloro che erano presenti in Commissione Finanze hanno avuto la fortuna di ricevere una persona che, generosamente, era lì per RIDARE LORO FUNZIONE, cioè un senso autentico e responsabile al loro mandato di rappresentanti del popolo, di cui sono oggi praticamente privi, per le scelte scellerate costruite intorno alla moneta unica.
Grazie di cuore professore, e abbia cura della Sua salute!
Spero che si sia capito che io, da italiano, rispettavo in loro i rappresentanti di un popolo che merita rispetto.
EliminaChiaro come l'acqua del Lago di Carezza.
EliminaE' proprio questo lato simultaneamente critico (in senso kantiano) ed ecosistemico che è degno della più alta ammirazione: la verità illumina il mondo "in profondità".
Complimenti, bellissima audizione chiara e concisa. i politici presenti in commissione sono riusciti a fare domande intelligenti. Persino Capezzone, che quando lo vedi in TV ti verrebbe voglia di asfaltarlo com la macchina. Complimenti ancora.
RispondiEliminaSono d'accordo con te. Le domande erano molto centrate. Molti le hanno derubricate a "luogocomunismo", ma sinceramente a me sembra anche naturale che chi rappresenta un elettorato e deve gestirne i timori si ponga certe domande. Altra cosa è il giudizio storico su come certi timori sono stati propalati.
EliminaCapezzone,bisogna purtroppo ammetterlo,è un cavallo di razza;quale razza poi è da vedersi.Io dico che è da tartufo.Se non avete mai sentito parlare di cavalli da tartufo,riguardatevi il video,come fiuta da 51:15.
Elimina“Buongiorno, sono Bagnai. Volevo dirvi di risparmiarvi la fatica di chiamarmi un’altra volta. Io non sono disposto a stare in trasmissione con persone che dicono la qualunque senza avere diritto di rettifica”.
RispondiEliminaQuesta, a mio avviso, è geniale. L'ho immaginata come una scena dei migliori film di Altman, tipo M.A.S.H, Nashville.
L'audizione alla Camera l'ho vista ieri sera al posto di Santoro. Sintesi efficace e di spessore, e relatore di alto livello. Ma questo lo sapevamo già.
Mi associo alle considerazioni di Carlo DiVargas (06 dicembre 2013 00:36): “un senso autentico e responsabile al loro mandato di rappresentanti del popolo, di cui sono oggi praticamente privi, per le scelte scellerate costruite intorno alla moneta unica”, e di Nicola Spanu (05 dicembre 2013 17:40): “lei giustamente rimarca che è assolutamente falso che la storia non ha niente da insegnare e che 'questa volta è diverso: perché c'è la Cina, etc.'. Al contrario, una seria indagine storica avrebbe potuto farci capire che adottando la moneta unica e tutte le politiche ad essa collegate, stavamo intraprendendo la stessa strada che aveva portato altre economie prima della nostra al tracollo economico”.
Grande relazione.
RispondiEliminaComplimenti.....non mi viene altro d dire, oggi giornata dura, ma guardando questo video si ritrovano le forze perdute.
Stia bene.
Grazie prof!!! Appena tornata dal convegno di Roma. E' sempre bello riascoltare lei e tutti i graditi ospiti, soprattutto Sapir, spesso menzionato per i suoi lavori e che, oggi,ho avuto la fortuna di vedere da vicino. Che dire? Avrei voluto guardare negli occhi Fassina, tutte le volte che veniva nominata la sinistra criminale! Ha provato pure a rifilarci le solite note ma, per fortuna, lei ha saputo rimettere in campo la verità. Stavolta niente panino!!
RispondiEliminaCortesemente vorrei chiedere se fosse possibile avere le riprese anche degli altri interventi di Bruxelles. GRAZIE
Da "morire per Maastricht" a "morire per Bruxelles"? Veramente la facevo con uno stomaco più forte, visto quello che le tocca sopportare tra blog, mail, tv, radio e dibattiti uno Scalfari o un mortadella dal vivo dovrebbero avere effetti omeopatici...
RispondiEliminaVisto l'intervento in commissione alla Camera, ora nessuno potrà dire di non aver saputo o non aver capito: o sono complici oppure ignavi. Dimostrare davanti a tutti che Gutgeld che non sa quello che crede di sapere non ha prezzo ....
Sono passati più di tre anni, le cose vanno sempre peggio ma sembra che qualcosa stia cambiando.. Spero di vivere abbastanza per vedere quando questo "paese vorrà cortesemente riconoscermi qualcosa in cambio del fatto di aver sconvolto la mia vita nel tentativo di salvarlo".
RispondiEliminaIo, come molti altri, le sono e le sarò sempre grato, per quello che ha fatto, fa e farà. Non dimentico come dice lei a pag 100qualcosa de L'Italia può farcela, i nomi e i cognomi di chi ci ha messo in questa situazione. Mi piace pensare che verrà un giorno e le cose andranno come devono andare e come non sono andate in passato. Senza aggiungere male idee o particolari dettagli, lor signori raccoglieranno ciò che hanno seminato e se la storia sarà clemente, spero che io/noi non lo saremo.
Ora mi sparo il video dell'intervista, o me la leggo, vedo come mi va meglio.
Grazie ancora