sabato 28 dicembre 2013

Il gioco dell'OCA

(scusate... Siccome tanti ora stanno scoprendo l'acqua calda, e siccome qualcuno continua a fare il furbetto, pubblico col mio permesso un pezzo del mio libro che spiega perché con l'euro le cose non possono funzionare. Diciamo che è una spiegazione non tecnica dei saldi settoriali, quelli che abbiamo spiegato in modo appena più tecnico qui e qui. Da qui in avanti chi non avrà capito non avrà scuse: o sarà un dilettante, un diversamente economista, o sarà un furbetto, uno con rendite di posizione politiche da difendere. Noi andremo avanti sulla strada della contabilità, e il nostro economista preferito su quella della verità. Quoniam ipsi saturabimur)

(English version here)

Da "Il tramonto dell'euro", p. 220.

Il gioco dell'OCA




Dietro all’ossessione per il pareggio del bilancio, però, potrebbe esserci un motivo più profondo, forse nemmeno consapevole, ma comunque saldamente iscritto nella logica della contabilità macroeconomica. Cerco di spiegarvelo meglio che posso.


Abbiamo visto che l’economia non è solo “offerta”, come pensano i luogocomunisti. Il barista più bravo non è quello che fa cento caffè all’ora, ma quello che li vende, e per venderli non basta metterli sul bancone. In un Paese la domanda di beni può essere espressa dalle famiglie, dalle imprese, dal governo, o dal resto del mondo: gli economisti parlano di consumi (delle famiglie), di investimenti fissi (delle imprese), di spesa pubblica (del governo) e di esportazioni (verso il resto del mondo).


Ora, queste voci di domanda non sono tutte uguali. “Certo!” interviene petulante il luogocomunista. “La spesa pubblica è improduttiva!” A cuccia, amico, latrerai dopo con calma, ora fammi finire. La differenza che m’interessa farvi capire è un’altra. I consumi e gli investimenti fissi, in qualche modo, dipendono dal reddito nazionale: famiglie e imprese possono spendere in funzione di quanto hanno guadagnato, o si aspettano di guadagnare. Gli investimenti, certo, dipendono da tante cose, fra le quali il costo del denaro, ma nelle spiegazioni più classiche è comunque determinante il ruolo della domanda, cioè del reddito.[1] La spesa pubblica e le esportazioni, invece, non dipendono dal reddito nazionale: sono voci “autonome” (dal reddito nazionale). Le esportazioni dipendono dal reddito dei nostri partner commerciali (non dal nostro), e la spesa pubblica non dipende dal reddito nazionale, se si ammette la possibilità per lo Stato di finanziarla in deficit.


Perché vi faccio questo discorso? Semplice: in condizioni di crisi crollano i redditi e il sistema si trova in eccesso di offerta (tanti lavoratori che vorrebbero lavorare, cioè offrire i loro servizi di lavoro, stanno a spasso). Per rimettere le cose a posto ci vuole quindi più domanda, che necessariamente deve essere autonoma, perché se i redditi sono caduti, non si può contare su consumi e investimenti fissi (che dai redditi dipendono) per rimettere in piedi la situazione: è un cane che si morde la coda. La ripresa può venire quindi o dall’intervento pubblico, cioè dalla spesa in deficit, o dalle esportazioni. Naturalmente, se un insieme di Paesi adotta regole fiscali pro-cicliche, cioè che lo costringono a ridurre la spesa pubblica quando le cose vanno male, l’unica forma di domanda autonoma alla quale si può far ricorso è quella estera, le esportazioni.


L’imposizione di regole fiscali rigide costringe quindi i membri dell’Unione a sostenere la crescita nazionale con la domanda estera. Ma la logica dell’Unione impone che in caso di crisi, per giocare a questo gioco, si debba ricorrere alla svalutazione “interna”, quella delle retribuzioni, visto che la svalutazione “esterna”, quella della valuta, ovviamente non è possibile. Una logica descritta magistralmente da un lettore del mio blog: “È come se io rinunciassi a mangiare a casa mia per avere più patate da vendere al mercato”. Sembra assurdo, vero? Ed è chiaro, ce lo siamo già detto, che non può funzionare, perché se tutti esportano, chi importa?

Ma il fatto è che imponendo la “sterilizzazione” del saldo pubblico, la Germania ha costretto tutti gli altri Paesi membri a giocare al gioco del mercantilismo, sapendo che i più deboli lo avrebbero perso, per due precisi motivi: primo, perché “rinunciare a mangiare a casa propria” (leggi: moderare i salari) comporta meno sacrifici per un Paese che, come la Germania, parta da posizioni di relativo vantaggio;[2] secondo, perché chi ha imposto le regole, le ha poi cambiate a suo uso e consumo, arrogandosi questo diritto in base a una pretesa superiorità morale, quella, se ricordate, dell’adultero sull’adultera.





[1]. A chi lo avesse studiato, ricordo il modello dell’acceleratore di Samuelson. A chi legittimamente trovasse queste parole un po’ misteriose, mi limito a far osservare che normalmente nessuno costruisce uno stabilimento se non si aspetta che qualcuno compri quello che verrà prodotto. Il reddito, quindi, in quanto indicatore della domanda futura e delle attuali capacità di spesa, influenza in modo positivo le decisioni di investimento.

[2]. Nel 1999 il reddito pro-capite di Portogallo e Grecia, calcolato a parità di poteri d’acquisto (cioè tenendo conto delle differenze nel costo della vita), era circa il 70 per cento di quello tedesco, e quello spagnolo era circa l’85 per cento. Possiamo supporre che sacrifici in termini di moderazione salariale siano più facili da proporre politicamente a una popolazione relativamente più benestante, piuttosto che a una più povera, soprattutto quando a quest’ultima l’ingresso nell’unione monetaria è stato proposto fra l’altro come mezzo per riscattarsi da un recente passato di povertà (all’inizio degli anni Ottanta Grecia e Portogallo erano ancora classificati come Paesi in via di sviluppo dalla Banca mondiale).

 




(per gli ultimi arrivati: OCA è una Optimum Currency Area, un'area valutaria ottimale. Se imponi una moneta unica a una zone che non è un'area valutaria ottimale, poi succede che ti ritrovi al punto di partenza, come nel gioco dell'oca. È esattamente quello che è successo a noi).



33 commenti:

  1. Scusate, ma alla fine essere la Calabria dell'Europa del Nord non è poi tanto male: si mangia bene e c'è un forte senso della famigghia.
    Mi domandavo: le unificazioni in passato ci sono state: la Germania e l'Italia. Forse non è così deterministico il ciclo di Frenkel. Un'altra cosa sarebbe sperare che lo fosse.

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    1. Ti consiglio di leggere Anschluss di Giacché. E alcune rivisitazioni dell'opera di Cavour e dei Savoia.

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    2. già letto, molto interessante, grazie. Tra l'altro, ho vissuto in quei posti. Aldilà delle battute poco comprese, un'elite che si sta adoperando da decenni, che magari poi imporrà la federazione intergalattica del capitano Kirk, già è pronta a far accettare l'eutanasia ai paesi periferici ed i cadaveri degli stessi sul groppone ai tedeschi, con buona pace di Frenkel.
      tchuess

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    3. Senti, sai che c'è? Non si capisce proprio cosa tu voglia dire e cosa c'entri Frenkel. Dicci, caro, che sei? Un marxista della Mancia? Uno spaghetti-liberista? Facci capire. Quando i nessi logici diventano labili, come per magia appare l'eurismo, de destra o de sinistra. Non ho voglia di vedermi lo storico dei tuoi commenti: confessa tu, dopo ti sentirai meglio...

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    4. ok, mi spiego con altre parole: essendo il modello di Frenkel un modello empirico non e' detto che questo sia sempre verificabile cioe' che l'Euro e l'Europa che ne consegue si sciolga. Con questo, io spero sempre che non sia falsificato per amor di patria ma il pessimismo mi porta a pensare che questi illuminati dell'Europa-lager abbiano speso sia troppo tempo e forze e che conoscano bene la macroeconomia e sappiano come porre rimedi a possibili forze esplosive. Anche perche' da fonti attendibili ho appena saputo che entro tre anni si formera' anche una polizia europea. Per favore, per inciso gli uomini non sono tutti catalogabili in categorie piu' o meno farlocche, sicche' le chiedo cortesemente di prestare un po' piu' di attenzione prima di rispondere stizzito ed anche maleducatamente. Ogni domanda e' lecita. Ne guadagna il blog.

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    5. Ma che vuol dire modello empirico? Ma che vuol dire verificabile? Prestare attenzione a cosa? A uno che usa termini che non padroneggia? Questo blog guadagna da tre cose: professionismo, sincerità, e assenza di squallide ambizioni politiche. Non è mia intenziona rinunciare ad alcuna di queste tre per il primo complottista "de passaggio". Chiaro?

      Ciao, è stato bello.

      Se trovi un rettiliano o un illuminato salutameli, digli che li aspetto per un caffè.

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  2. D'accordo, esistono i vincoli di bilancio sottoscritti (magari coercitivamente) in sede UE, ma le risulta che il nostro governo abbia mai chiesto formalmente una deroga temporanea al limite di deficit, sentendosi eventualmente rispondere NO (o NEIN)?

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    1. I vincoli di bilancio non sono un problema perché allentandoli si risolverebbe poco, allo stato attuale. Occorre un riallineamento nominale. Non mi risulta che nessuno abbia chiesto deroghe, e questo per motivi che non capisco, e che potrebbero andare dall'incoscienza alla corruzione (in senso lato, nel senso di "cattura" da parte di interessi economici interessati alla svendita del patrimonio industriale italiano). Di "nein" però ne son stati detti parecchi, ultimamente, e l'unico che non se ne è accorto è lei. Ha seguito la storia dell'Unione Bancaria?

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  3. Su "faccialibro" mi hanno catapultato l'articolo che segue; tra l'altro sembrerebbe una "nota" (copia/incolla) di Marco Travaglio.
    Sebra venire da sinistra (l'Espresso). Potrebbe essere l'inizio di una inversione di marcia?
    https://www.facebook.com/notes/marco-travaglio/quando-berlusconi-brindava-alleuro/10152465678183294?notif_t=notify_me

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  4. Con permesso:contento lui, contento lui. C'è chi non sente il bisogno di diventare una colonia per mangiare bene e per avere una bella famiglia.
    La libertà di essere schiavo, No Grazie... Soprattutto avendo scelta!

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  5. @Ciccio tutte le unificazioni sono avvenute con la forza, e anche se passano come unificazioni hanno sempre una sfumatura di annessione (quella tedesca in primis).

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  6. L'atteggiamento di molti piddini e liberisti rispetto all'euro mi ricorda la famosa parabola sulla differenza tra Einstein e l'ameba, ben descritta da Popper. L’ameba ed Einstein – scrive il filosofo - procedono allo stesso modo, per tentativi ed errori; la sola differenza rilevabile nella logica che guida le loro azioni è che i loro atteggiamenti sono diversi. Einstein, a differenza dall’ameba, assume un atteggiamento consapevolmente critico nei confronti delle proprie idee. Cosicché, mentre l’ameba morirà a causa dei suoi errori (e non arretrerà nemmeno davanti all'evidenza o alla scoperta dell'acqua calda), Einstein sopravvivrà proprio grazie ai suoi errori. Gli storici e gli antropologi di domani si divertiranno a studire la deriva del pensiero scientifico odierno (o del pensiero tout court) ben simboleggiata dagli attuali pasdaran dell'euro. E molto probabilmente relegheranno tale regressione nella categoria “note di colore, bufale, luogocomunismi”, la stessa di chi crede nell'esistenza delle sirene e negli ogm assassini. Nella migliore delle ipotesi come corollario alla terza legge della stupidità di Carlo Maria Cipolla o all'allegoria di Popper prima descritta. Chiudo con un doveroso ringraziamento al padrone di casa per la sua instancabile e brillante opera di divulgazione.
    Molti auguri sinceri, sebastiano

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    1. Gli OGM sono assassini.

      Come gli EGM tipo (s)Piga.

      Come tutti gli aborti degli ideologi sociopatici neoradicalordo*liber*qualcosa.

      Ma se l'illustre (anti-parassiti improduttivi) ecomon810ista e' liberale, perche' censura i commenti dei Keynesiani?

      Buone Feste

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    2. Pensavo censurasse solo i maleducati.Ho dovuto ricredermi

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    3. Ma ogni tanto bisognerà anche che vi offra qualche peerla. Ribadendo però sempre un concetto: chi parla di censura in un blog è come chi parla di guadagnare coi libri: cioè, è uno che non ha capito un cazzo. Un blog esprime il pensiero dell'autore. Non è un forum, non è una cabina elettorale. E attenzione: è gratis! Se avvertite l'insana pulsione di defecare le vostre scemenze, aprite il vostro gabinetto. Non ci verrà nessuno, e non starà a me spiegarvene il perché! Se poteste capirlo, lo avreste già capito (prima legge della termodidattica...).

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    4. Illustrissimi,

      era evidente che mi riferissi alla "spiga di grano modificata". E proprio in relazione alle pretestuose accuse mosse ad Alberto.

      E comunque il latino non l'ho inventato io e se (s)piga lascia spazio per i commenti del suo "diario", si aspetta una discussione, un "foro" in cui si dibatte a tema. Non mi pare che ne' io ne' 48 siamo particolarmente maleducati (almeno 48... io ho sangue bergamasco :-)

      Comunque quelli del prog. li prendo come auguri toscani! Buon anno di nuovo friends!

      :-)

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    5. ...ecco, guarda, 48 ha una politica molto liberale, è sempre molto ossequioso con i commentatori. Io mi limito a osservare che non capisco cosa dici. Ad esempio, cosa diavolo c'entri il latino lo sai solo tu. Non credo che tu l'abbia inventato, e forse nemmeno studiato, se pensi che blog derivi dal latino!

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    6. Alberto, sei stressato.

      Forum arriva dal latino :-)

      So per certo che 48 (come il sottoscritto) non e' stato pubblicato da Piga: i commenti erano di natura "tecnica".

      Una cosa e' moderare, come l'autore del web log ha diritto e dovere di fare, per passare il proprio messaggio, specialmente se ha fini divulgativi/didattici. Come in aula.

      Un'altra cosa e' mettere in scena una discussione fake (aprendo il web log ai commenti) e non far partecipare al dibattito chi (modestamente) per competenza puo' mettere in difficolta' dialetticamente: il motivo non e', quindi, didattico ma POLITICO.

      (Per fortuna che io mi comprendo anche se non mi giustifico... :-) )

      Un abbraccio.

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    7. Caro Bazaar,

      so benissimo che forum deriva dal latino, ma ti sto cercando di far capire una cosa che è al di là delle tue possibilità di comprensione, o delle mie capacità didattiche, con mio grande dolore. Questo non è un forum, è un blog (parola che non deriva dal latino). Quindi qui non ha senso parlare di censura. Qui la parola censura non deve essere pronunciata. Qui la parola censura non trova collocazione logica. 48 non viene pubblicato da tanti: non lo pubblica il FQ, non lo pubblica Piga. Mastica? Domandare è lecito, rispondere è cortesia. L'accanimento nel sollecitare il consenso o la visibilità da chi fondamentalmente non conta un cazzo, perdonatemi, ma a me non sembra possa condurre a enormi risultati politici. Pensa che io sul FQ ci scrivevo, e ora non mi va nemmeno più di farlo...

      Che Piga sia ormai un politico è ovvio, ma è stato ovvio da sempre, per il semplice motivo che solo chi ha ambizioni politiche, come lui o Brancaccio, può negare il nesso che esiste fra l'euro e le politiche di austerità, e blaterare che si possano rimuovere le seconde senza rimuovere il primo (il che ci metterebbe istantaneamente in mano ai mercati esteri).

      Però, vedi, c'è un punto che ti sfugge. Avere ambizioni politiche, e gestirle, è assolutamente lecito. Siamo in democrazia. Una persona intelligente, minimamente alfabetizzata, dovrebbe essere in grado di percepire queste ambizioni nel proprio interlocutore, capire che quindi questo prima o poi (o anche sempre) sarà costretto a mentire, e non regalargli nemmeno un clic.

      Invece, voi galletti, siete così ansiosi di rovistare nel letame, salvo poi lamentarvi se viene soffocato il vostro chicchirichì!

      Ma è davvero così importante esprimersi? È davvero così utile cercare di convincere chi si sa benissimo che non potrà essere convinto, e a sua volta non potrà convincere che chi la pensa già come lui? Ti sembra un modo intelligente di passare il tempo?

      Forse è meglio che ti dia la risposta da te prima che te la dia io. I vittimismi mi stanno sui coglioni sempre, anche quando si rivolgono alla Piga. Ognuno a casa sua si regola come crede, anche lui, e in questo, perdonatemi, ma non riesco a vedere nulla di male.

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    8. Ok, Chief.

      Ricevuto forte e chiaro.

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    9. (a te posso dire un segreto: mi paga Nomura. Non ci credi? Qualcuno così coglione da crederlo c'è. Altrimenti non avremmo l'euro)

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    10. Francamente di chi ti paga non me ne frega un cazzo. Sono molto contento (ma anche no) di tanta illustre attenzione e credo tu stia facendo un lavoro strepitoso.

      Per il resto prendo i tuoi feedback come un "Buon Anno" e ti lascio lavorare.

      Saluti.

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    11. Ma allora mi sei un complottista puro e duro! Uno di quelli che ritengono che il male si faccia per cattiveria e non per soldi! Pensa che io invece sto facendo il (mio) bene per i (miei) soldi: chi attacca lo Stato attacca il mio datore di lavoro. Se non avessimo fatto i compiti a casa io guadagnerei circa 700 euro di più al mese. Buttali via!

      In effetti era un buon anno, e comunque anche tu sei il mio lavoro: non pensare che non apprezzi gli stimoli.

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    12. Attualmente non appartengo a nessuna tassonomia di troll (per cui hai tutta la mia solidarieta').

      Io sono uno di quelli che pensa che il male si faccia per bonta' :-) .

      E riguardo all'attuale traiettoria "irrazionale" delle politiche economiche sono piu' vicino alle analisi che fece Kalecky negli anni '40.

      Riconoscendo, comunque, l'efficacia dell'argomentazione verso chi manipola l'opinione pubblica tramite la strumentalizzazione del livore "semplice" o "paranoide" che sia.

      Certo e' che alcune analisi di tipo sociale, antropologico (ma anche psicologico e geografico), tendono ad impattare maggiormente la giurisprudenza piuttosto che la scienza economica.

      Un sincero felice anno nuovo a te e tutti coloro che sostengono la tua fenomenale opera di divulgazione.

      (Ho speso di piu' in connessione satellitare a mandare gli auguri a questa community che in sms negli ultimi 10 anni...)

      ("Ok capo" era detto con affetto :-) )

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  7. Il buon Piga vive una epocale dissonanza cognitiva come un certo Landini che è passato da full Keynes a full Renzi. Quelli che sostengono che l'euro sia riformabile e che basterebbe "portare la Cermania a più miti consigli" per risolvere tutto mi ricordano tanto quei politici che pensavano che con qualche concessione a Hitler si sarebbe potuta evitare la guerra. “Potevano scegliere tra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore ed avranno la guerra” diceva profetico Churchill, abbiamo scelto la svalutazione interna e avremo lo stesso il breakup e la svalutazione esterna. Alla fine succederà un giorno dopo che abbiamo fatto le "riforme del lavoro" come nel 93, usciremo da destra e l'ironia del destino sarà che i PDdini diranno "vedete la svalutazione ha colpito il povero la vedova e l'orfano".

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    1. Stu-piddini e piddioti, come li metti li metti (in suffisso o prefisso), sempre quello restano.

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  8. Il gioco dell'Oca è bello, ma anche questo lo è:

    Il gioco del 15
    No way to fix Eurozone unless Euro is removed first.

    Con l'augurio di un migliore 2014.

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  9. Posso contribuire al gioco dell'Oca? :)

    http://krugman.blogs.nytimes.com/2012/06/24/revenge-of-the-optimum-currency-area/?_r=0

    versione italiana

    http://econocrash.altervista.org/rivincita-dellarea-valutaria-ottimale/

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    1. Ma questa è tutta roba piuttosto risaputa e anche un po' vecchiotta... Scritta, fra l'altro, dopo questo. La parola definitiva è questa: una moneta unica è utile solo se è dannosa. Non credo ci sia altro da aggiungere (e non perché l'ho detto io).

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  10. Risaputa e vecchiotta per Lei e per me (che ne sono venuto a conoscenza grazie a Lei) ma per il piddino o il puddino che passa di qua, convinto di leggere le tesi "strampalate di quel professore strampalato di Pescara", è roba forte.
    La forte simpatia dei piddini e a maggior ragione dei puddini, nei confronti degli USA potrebbe essere la loro tomba. :)

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  11. Qualche articolo per sottolineare che la situazione è a dir poco insostenibile e che a capire ormai è la maggioranza.

    http://www.wallstreetitalia.com/article/1655395/eurozona/odio-contro-germania-grecia-spari-contro-ambasciatore-tedesco.aspx

    http://www.wallstreetitalia.com/article/1655381/sondaggio/italiani-pazienza-al-limite-basta-partiti-e-l-europa-non-piace-piu.aspx

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  12. ... in attesa del discorso borbonico di regiorgio...(pur sempre un vecchio kompagno)...

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