martedì 6 novembre 2012

...novemilanovecentonovantanove, diecimila!

E 'sti cazzi!


(scusate... scusate... non si dovrebbe, lo so. Ho fatto come mi dice sempre il mio direttore di dipartimento, sapete, quello che nei consigli, quelle rarissime volte nelle quali parlo - forse tre in sette anni - mi guarda fra il sorpreso e il divertito e poi profferisce, sardonico, la consueta lapidaria frase: "Professor Bagnai, lei è un vero sentimentale!" E tutti ci ridono su - io per primo.

Da lui ho imparato che certe volte è meglio contare fino a 100 prima di rispondere. In questo caso ho largheggiato, ho contato fino a diecimila, ma poi l'ho dovuto dire...

Perché? Ah, già, che sbadato, mi son dimenticato di dirvelo: è uscito il video della mia partecipazione a Telenova. Lo trovate qui, ampiamente commentato. Ora, fra le varie cose che non sapete del backstage, c'è questa: quando sono uscito, mi son trattenuto in regia - lo staff è simpaticissimo, non ne poteva più di stare a sentire le bordate di luoghi comuni. Poi ho salutato gli altri ospiti. Una signora mi si avvicina, e con aria compunta mi dice: "Sa, professore, io non sono per niente d'accordo con lei!". Io ho risposto una cosa di circostanza, tipo "Me ne farò una ragione". Poi ho cominciato a contare: uno, due, tre, quattro... fino a diecimila...

Voce dal sen fuggita
più richiamar non vale
non si rattien lo strale
quando dall'arco uscì

Speriamo che tanta sofferenza non sia stata inutile...)


79 commenti:

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    1. Purtroppo è così, i numeri sono un'opinione. L'altra sera stavo illustrando le posizioni di Bagnai (e dei due o tre Nobel d'accordo con lui) quando sono rimasto ghiacciato da "Vabbè, ma poi ci saranno anche altrettanti economisti che la pensano in modo opposto!". Ok, ora mi rassegno: ormai 2+2=5 (e stavolta il 5 non si è perso in tipografia).

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    2. No, è proprio li che arriva la domanda: chi? Gli devi chieder chi è che la pensa in maniera diversa. Perché è su quello che vanno poi in crisi (perché se non sanno svicolano, e se sanno ti citeranno i vari Alesina, Giavazzi, Vaciago e compagnia, ormai più volte smentiti nelle discussioni sul blog).

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    3. Per avere una vaga idea di un "match da Champion Leauge" ci sono due anteprime da paura:

      http://storify.com/borghi_claudio/il-preciso-boldrin

      http://storify.com/borghi_claudio/il-trionfo-del-sevedevismo

      Nei 2 storify, in prima linea c'è Claudio Borghi, purtroppo, il professor Bagnai compare solo (e di sfuggita) in uno dei due. Non sono scontri propriamente "televisivi" ma l'effetto è dirompente e naturalmente,......... mooolto divertente. Direi proprio come la TV: dialoghi fatti di botta e risposta secca; anzi, che dico!! è meglio della televisione....Nessuno ti parla sopra, non la puoi buttare in rissa e le battutine luogocomuniste (tipo le carriole per fare la spesa) sono smontate in un secondo.

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    4. Leggendo l'interessantissimo storify sul "sevedevismo" riflettevo sul fatto che a tutti quelli che blaterano di "dividendo dell'euro" bisognerebbe rispondere che, dato che i tassi sono scesi in tutto il mondo, euro o non euro, se non avessimo avuto la moneta unica avremmo potuto fruire di un periodo di bassi tassi di interesse senza la palla al piede di una moneta sopravvalutata e avremmo potuto quindi sviluppare la nostra industria manifatturiera. Quei capitali invece sono finiti in consumi esteri e immobili dato che investire in una manifattura penalizzata dalla competizione al ribasso tedesca non era remunerativo. Altrochè "dividendo dell'euro". Dico bene?

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  2. I miei più sinceri complimenti e ringraziamenti per il suo contributo, professore. Ho sempre ammirato molto la sua prontezza, ma questa volta anche l'equilibrio.
    Alla discussione ha portato razionalità, ma soprattutto l'aderenza al principio di verità. Molti dei presenti (forse escluderei solo la conduttrice) sono visibilmente talmente assuefatti alla negazione strumentale di quest'ultima da non aver capito una parola di quanto lei ha detto in modo estremamente chiaro e reiterato (la reiterazione della verità, questa è una cosa che adoro). La Baio, Borghetti e il dinosauro DC erano completamente impreparati, ognuno ripeteva i suoi piccoli mantra... e manifestano che in Italia, davvero, non c'è un dibattito in materia... hanno tutti dato per assodati i risultati della campagna di disinformazione di qualche mese fa (la stagione di Bersani con la carriola, gli articoli di disinformazione di Repubblica...) e da lì non si sono mossi. Ormai di uscita dall'euro non si parla più, mi sembra evidente: infatti ognuno di loro si atteneva al semplice richiamare gli slogan, senza nemmeno provare a entrare sugli argomenti portati.
    Bolognini è stato zitto facendo una sorta di gioco di squadra, ma il giudizio su di lui lo terrei sospeso, anche la sua posizione era chiaramente strumentale.
    La querelle con Romano sulla svalutazione salariale è stata messa in secondo piano, meritava di più (per il tema trattato, perché per il pubblico capire che non è così vero che in Germania stanno meglio di noi sarebbe importante... anche se il livello dell'interlocutore era scarso).

    Peraltro, ci tenevo a dirlo: incredibile una trasmissione senza pubblico in studio, senza urla inarticolate... direi che se è possibile è una esperienza da ripetere, i tempi sono stati tali da consentire di esprimere qualche concetto!
    Sono addirittura riuscito a vedere tutto il video, fatto unico per me che non ho la televisione e ogni volta che cerco di vedere uno spezzone di trasmissione in studio ascolto quasi solo l'audio per non essere disgustato su due canali sensoriali contemporaneamente.

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  3. Dopo Grillo e la frecciata a Celentano, riflettevo fra me e me, manca solo Benigni. Beh, eccolo lì a legger Dante al parlamento europeo. L'introduzione era uno spottone spudorato: "in questa Europa si sta bene dappertutto..." e poi via di luoghi comuni sull'Italia. Deve consolarci il fatto che almeno stavolta ne ha parlato bene? Dopo il paese dei Fogni ci ha fatti diventare il paese dei miracoli. Bah, sarà stato il debito di sonno a farmi vedere cose che non c'erano, ma le facce di certi europarlamentari erano impagabili!

    Cosa spingerà i nostri artisti più popolari verso queste aspirazioni messianico-savonarolistiche? Dalla sfilza di luoghi comuni che ci propinano non il talento direi, è così brutto continuare a fare il lavoro per cui si è portati?

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    1. Il mio concittadino Benigni lo ricorderò sempre per questi capolavori. Quello di adesso è una copia Piddina.

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  4. il post di modigliani sul blog di grillo è scandaloso. Per arruffianarsi i lettori, li invita a pensare con la propria testa, eccetto, ma guarda un pò il caso, quando si sfiora il divino euro. In tal caso spetta a modigliani suggerire ai lettori cosa debbano e cosa non debbano pensare. Infatti cosi si esprime il paladino del libero pensiero: "SOLO DOPO 15 ANNI SE NE DISCUTE. IL DIBATTITO E' DIVENTATO AVVILENTE E TRAGICAMENTE COMICO COME SE GLI AQUILANI SI RIUNISSERO PER DISCUTERE PER ATTUARE UN PIANO DI PREVENZIONE" ( ma una persona responsabile di buon senso e onesta può inoculare ai lettori queste barriere ridicole, per osteggiare una corretta divulgazione e presentare l euro come fosse ineludibile ? Ma che discorso è, non avendo discusso da subito, inutile e ridicolo farlo ora? lascia truffaldinamente intendere che l Euro sia irreversibile. Sarà irreversibile per lui ! e meno male che si parlava di pensare con la propria testa ) "LA NUOVA MODA ( ah porsi delle riflessioni, approfondire, informare, discutere portare alla ribalta un tema di cosi vitale importanza per costui sarebbe un qualcosa di effimero, una moda appunto! ) HA CREATO 2 POSIZIONI: DA UNA PARTE SALVARE L EURO, DALL ALTRA USCIAMO DALL EURO. DUE POSIZIONI IRRAZIONALI, ENTRAMBE STUPIDE E PRIVE DI SIGNIFICATO" ( ah ! per costui, il fautore del dovetepensareconlavostratesta, sarebbe stupido, irrazionale e privo di signiicato pensare di salvare democrazia, vite umane, diritti, dignità, futuro, libertà, occupazione, salari e pensioni.mah!) "POSIZIONI PORTATE AVANTI SU BASI IRRAZIONALI ( sigh!) EMOTIVE ( ah si? vada a dirlo in Piazza Syntagma o a Puerta del sol )PILOTATE E GESTITE DA DEMAGOGHI,FURBI DI VARIA NATURA CHE HANNO TROVATO IL LORO CAVALLO ( demagoghi ? cioè feldtein, de grauwe, tony thirwall, borghi, krugman, roubini, parguez, warren mosler, bagnai, dornbush, zezza, sapelli, kaldor che ce lo disse 30 anni fà,etc etc sarebbero dei demagoghi, dei furbi di varia natura che hanno trovato il loro cavallo ?? ) "PER OTTENERE UN VANTAGGIO PERSONALE FREGANDOSENE DELLA COLLETTIVITA', PER GONFIARE IL PROPRIO NARCISISMO, PER COSTRUIRE UN BARACCHINO EGOICO, LUCRANDO UN GUADAGNO SULL ONDA DEL TIFO" ( qui siamo alla follia pura, altro che dovetepensareconlavostratesta, nobel, geni della economia, grandi persone che sacrificano il loro tempo e i loro affetti in nome di una divulgazione con tanto di dati e di rigore scientifico, paragonati a dei Cetto La qualunque ) "SCOPERTO IL NUOVO SPORT ITALIOTA GUELFO/GHIBELLINO, SONO DIVENTATI TUTTI ECONOMISTI" ( ma il dovetepensareconlavostratesta che fine ha fatto? ma si che vi importa di pensare. è cosi monotono! meglio far finta che non stia succedendo nulla de che, che le Costituzioni non risultino profondamente modificate a nostro svantaggio, che le fasce più deboli non risultino stuprate nei loro diritti socio-economici,che il parlamento e il senato italiano siano sempre sovrani, che la democrazia non sia stata cancellata, che il Paese non sia stato venduto alla finanza, che la bce non si sia sostituita agli stati, che dall estero non ci dicono quello che dobbiamo fare e che modigliani sia un profondo pensatore, integro, con un coraggio da leone, dal quale comprare una macchina a occhi chiusi, che non si piega e non si spezza davanti a niente e nessuno, tantomeno davanti al pensiero unico ) Ecco, alla luce di questa cloaca tirata a festa, che grillo fa passare nel suo blog, vi sembra normale che costui abbia anche la faccia di reclamare un referendum per sganciarci dall euro ?? con una simile preparazione "atletica", con un siffatto lavaggio del cervello alle masse il referendum risulta evidente che viene proposto per restarvi incollati sine die, peraltro con tanto di attestato di democrazia popolare da esibire successivamente come un salvacondotta. Ma stiamo scherzando un referendum ?? I partigiani mica morirono per liberare l italia, dopo essersi consultati con lo strumento referendario. Ma di cosa stiamo parlando ??

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    1. Dopo avere letto la tua pregevole segnalazione, ho lasciato questo commento sotto l'articolo "scientifico" del nostro "patologo" Modigliani:

      ****************************

      Modigliani,

      io sono per uscire dall'euro: secondo Lei sono grave?

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    2. Un capolavoro la risposta:

      ---
      sergiodicorimodigliani 06 novembre 2012 12:03

      anche io se è per questo, ma voglio uscirne per vivere, forse anch'io sono grave
      ---

      Direi che ogni commento è superfluo.

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  5. Complimenti Professore. E' stato chiarissimo ed efficace. Il dibattito è stato comunque civile e nessuno ha strillato per coprire la sua voce, anche quando visibilmente a corto di argomenti o capzioso nei ragionamenti. Vivendo all'estero posso vedere Telenova solo su Internet. Lo staff di Telenova ha molto da insegnare alla Rai. Complimenti anche a loro.

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  6. Santo cielo, professo' dica la verità la trovo dimagrito ed in forma... che per caso si è iscritto ad un corso intensivo di yoga e meditazione orientale prima di andare in tv? Ma come è riuscito a mantenere la calma? Passi lo spacciatore.
    Io capisco che accada per strada ma in tv è allucinante.

    Non ho la sua stessa considerazione dei nostri politici, credo che abbiano maturato ormai seri problemi neurologici, sembrano automi non penso siano pagati per mentire o abbiano paura di una perdita di consenso elettorale in caso di uscita dall'euro perché in questo caso con tutto il casino che hanno fatto (soprattutto di recente) se fossero presenti a se stessi avrebbero almeno la furbizia di stare più attenti a quello che fanno e dicono perché le conseguenze potrebbero essere molto più gravi della perdita di voti...

    p.s. la battuta sull'osteria hahahahahahahah micidiale.

    Giuseppe

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    1. Quella battuta pare l'abbia capita solo il democristiano (che infatti ha risposto piccato): non perché fosse particolarmente sagace ma perché allenato dall'esperienza del sentirsi dire ben di peggio.

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  7. A proposito della trasmissione su Telenova.
    Intanto complimenti per la nitidezza della sua esposizione.
    Avrei la necessità di un chiarimento, da "non economista" naturalmente è probabile che dica una enorme fesseria, pace mi prenderò una pernacchia.
    Sulla questione del cambio al momento del changeover, lei spiega che una valutazione di 1300 lire per 1 euro ci avrebbe sfavorito perché avrebbe voluto dire che la lira sarebbe stata più forte rispetto alle 1936,.., quindi moneta più forte, esportazioni sfavorite: peggio.
    Ma con il cambio a 1300 noi avremmo potuto ricevere molti più euro, quelli che ora paghiamo carissimi, non sarebbe stato un vantaggio ?
    Rimanendo con la lira, a quel punto rivalutata, avremmo avuto forti difficiltà con le esportazioni.
    Cioè avere molti più euro al momento del cambio sarebbe stato come avere avuto dei pagamenti senza avere venduto niente !
    Ovviamente tutto il resto della tragedia euro tendenzialmente si sarebbe comunque verificato.

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    1. Provo a risponderti io, poi se sbalio il prof mi coriggerà (e mi bacchetterà).

      Semplifichiamo e supponiamo che al momento del changeover il cambio di mercato tra euro e marco fosse esattamente 2000 lire per un marco. Ora immaginiamo che tu e il tuo amico Sigmund foste due dipendenti allo stesso livello stipendiale: tu guadagnavi 2.000.000 di lire e Sigmund 1000 marchi.

      Adottando il cambio al valore di mercato (2000 lire per un marco) dopo il changeover sia tu che Sigmund avreste uno stipendio di 1000 euro.

      E adesso immaginiamo, per fare contenti quelli che "il cambio non era quello giusto", che si fosse deciso di adottare un rapporto di 1000 lire per ogni marco. Al momento del changeover il tuo stipendio di 2.000.000 di lire sarebbe diventato di 2000 euro, mentre quello di Sigmund sarebbe rimasto a 1000 euro.

      Tu dici: ah che bello, sono diventato più ricco di Sigmund!

      Tre mesi dopo la tua azienda chiude e ti ritrovi in mezzo a una strada. A quel punto chi è più ricco? Tu o Sigmund?

      @Arbè: quante c.....e ho detto?

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    2. non ho capito da dove sarebbero arrivati gli euro in più, le esportazioni calano perchè i nostri prodotti diventano meno competitivi sul prezzo quindi i soldi che riceviamo sono di meno..o no?

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    3. @ non economista
      Diciamo che avresti ragione se tu fossi un rentier a tempo pieno. Ma qui stiamo parlando di gente che vive del proprio lavoro (ormai perso, come nel mio caso) e del proprio stipendio. Quindi lascia perdere i rentier (per loro ci pensano già i Monti e i Draghi) e cerca di spremere le meningi. Quando vai a fare la spesa compri ciò che costa di più o ciò che costa meno? E il debito pubblico secondo te sarebbe aumentato o diminuito? E il PIL? Esporti molto meno ma hai un debito pubblico ultrarivalutato quindi il rapporto debito/Pil è alle stelle. Prova a prendere la calcolatrice e fatti qualche conto. Però, brillante quest'idea della conversione a 1300£. Certo USA, Cina, Brasile e tutto il resto del mondo devono essere proprio degli imbecilli quando cercano di svalutare il più possibile. Solo Cugliaro ha capito tutto.

      http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-10-10/poteri-scongiurare-guerra-cambi-080027.shtml?uuid=AYtcRaYC

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    4. Diciamo che per comprendere cosa sarebbe stato, con le dovute proporzioni, il cambio a 1300 lire per Euro, si potrebbe far riferimento a quanto successo per i fratelli Alamanni sfortunatamente nati ad Est. Al momento della riunificazione, il cambio voluto dalla Bundesbank era di 4 marchi dell'est per 1 dell'ovest (nel mercato nero era quotato a 6-7). Poi, invece, per ragioni soprattutto politiche, il cambio venne fissato alla parità. I tedeschi dell'Est furono per questo più ricchi? O forse ancora più sfortunati?

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    5. OK.
      Intanto grazie per la compassione che queste sono le due prime risposte che ricevo nel blog.
      Scusate per le eventuali "minchiate" ma io di professione faccio l'informatico e di economia avrei preferito non occuparmene mai.
      Comunque vediamo se riesco a ribattere.
      Intanto occorre osservare che il supporre un cambio a 1300 lire è ovviamente la generazione di una forzatura, il cambio euro/marco e euro/lira è chiaro che doveva quadrare con il cambio marco/lira precedente al changeover a meno di volute manipolazioni valutarie.
      Mettiamo che un cambio alterato a 1300 avesse generato quelli squilibri di cui parla Ecodellarete, questi si sarebbero comunque dovuti riallineare. Infatti , se specialmente il cambio favorevole a 1300 lire fosse stato artificialmente voluto facendo diciamo finta che l'Italia fosse molto più forte economicamente di come lo era, ci saremmo trovati in svantaggio nelle esportazioni, avremmo dovuto abbassare i prezzi delle merci a quelli di mercato così come gli stipendi etc.
      Ma è quello che comunque accade normalmente e molto di più con una moneta unica quindi con il cambio bloccato, infatti in questa situazione per tentare una azione anticiclica a favore del riequilibrio della biliancia commerciale non possiamo svalutare o rivalutare la moneta e quindi dobbiamo agire sui prezzi di vendita delle merci all'estero conseguentemente sulle voci di costo per la produzione, stipendi in primis, altrimenti ovviamente le aziende chiudono e la gente va a casa ma il target di riallineamento sarebbe stato identico.
      Provo ora a rispondere a Simone Previti.
      Come ho detto sopra devi ovviamente sempre e comunque fare una politica fiscale ed economica (monetaria purtroppo con no con l'euro) in congruenza con le aspettative e le necessità di requilibrio della bilancia commerciale con l'estero.
      Ma proviamo a fare un esempio: hai un conto corrente in attivo in lire, hai un investimento finanziario in lire oppure un debito verso una banca estera, diciamo tedesca in marchi, con il cambio favorevole diciamo ancora a 1300 lire mi trovo più ricco, penso che in questo caso dovremmo guardare al rapporto tra investimenti finaziari italiani all'estero e esteri in Italia per quale situazione sarebbe per noi più vantaggiosa.
      Scusate ancora se ho detto una serie di fesserie.

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    6. "con il cambio favorevole diciamo ancora a 1300 lire mi trovo più ricco" beh in generale il cambio è "favorevole" se devi comprare dall'estero, mentre è sfavorevole se devi esportare, e noi siamo (eravamo) una nazione con vocazione all'export quindi un cambio forte ci avrebbe condannati ancora di più, inoltre il cambio forte ha favorito le importazioni di beni (e di capitali) esteri a scapito della nostra produzione, aggravando la crisi

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    7. ...per non parlar del cane.

      Nel senso che, mica si convertono solo i guadagni, ma anche i costi.
      Perciò, mentre il produttore alemanno di puntine da disegno pagherà 1000 euri per il salario del proprio operaio, il produttore di puntine italiano ne pagherà 2000 e, se non è scemo, il 31 dicembre 2001 vende tutto (se trova chi compra) e va a godersi i soldi alle Maldive.

      ... e del gatto.
      Cioè: lavoratori con tanti soldi in saccoccia=inflazione.

      Franco

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  8. Salve,
    riguardo alla trasmissione partiamo con i complimenti: lei sta crescendo ad ogni trasmissione, ora quando parla è copme se le si creasse un'aura intorno, la vedrei molto bene come capo del fronte anti euro creare il suo partito
    ed ora una piccola critica: non avendo io fatto l'università (pur avendo una certa cultura finanziaria) alcune volte la trovo troppo "tecnico" o che magari supponga che chi l'ascolta segua il suo blog o partecipi alle sue lezioni. Io quando devo convincere qualcuno che l'Euro è troppo forte per la nostra economia faccio della parabole come Gesù, quella che ha più successo di solito è questa: l'Italia è un paese che vive vendendo il suo lavoro non gli Euro, quando siamo entrati nell'Euro il rapporto col dollaro era 1:1 ora è del 30% più alto. Siamo come un idraulico che tiene i prezzi troppo alti, in teoria dovremmo guadagnare di più, in realtà non abbiamo più clienti. Mi basta questa spiegazione per convincere anche un manovale della necessità di uscire dall'Euro senza tirare in ballo troppo paroloni.

    Mi scusi se mi sono permesso comunque spero che continui la sua opera d'informazione, grazie.

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  9. Ho visto la trasmissione ieri sera.
    Un buon dibattito con, purtroppo, la solita tragedia mediatica di chi tenta di comunicare e spiegare cose ovvie ed autoevidenti ricevendo in feedback solo propaganda ciancicata un milione di volte ("dove saremmo oggi senza l'Euro", "ci vuole più Europa")da parte di gente terrorizzata di uscire dallo schema rassicurante della menzogna, appunto.
    Sarà, ma sono nonostante tutto ottimista, credo che alla fine il messaggio riuscirà a passare.
    Grazie a questo suo eroismo ("io vi mando come sapienti in mezzo agli eurominkia")apprezzo sempre di più il nostro professore e la sua opera di dissipazione delle tenebre, soprattutto mentali, che ci avvolgono. Grazie.

    P.S. Ho capito male, o la signora chelavoravaalsole24ore, ad un certo punto, ha confuso autistico con autista?

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  10. Un confronto impari tra i più forti luoghi comuni. Ma l'ex democristiano che rievoca la DC e poi parla di populismo, è il top.

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  11. Te lo chiesto e te lo richiedo:
    Come cazzo fai a stare cosi'calmo ?

    Se dovesti contare fino a 10.000 tutte le volte,
    non parleresti mai.

    A meno che tu non abbia diviso 10.000/1936,27 cosi,arrivi a malapena a 5.
    Poi ci aggiungi una svalutazione competitiva del 30% e arriviamo a 7.
    Ma a volte un vaffa***o,sarebbe l'ideale,
    lo sò che hai deto che non vuoi sembrare un matto,ma li'in mezzo chi se ne accorgerebbe ??
    Ma sinceramnete dove li hanno trovati quelli,
    sono demoralizzanti,io non ci berrei nemmeno un bicchiere insieme
    altrochè osteria,
    vabbè accompagnato dall'"autista "forse si.
    Comunque grazie a te e a pochi altri se ne parla,
    ed ho capito che come dici tu al peggio non c'è limite.

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  12. Certo che ti piace giocare facile, Alberto! Sembravi il capocannoniere della Champions League alle prese coi ragazzini della scuola calcio parrocchiale, per restare in tema calcistico. Quello del cambio a 1300, poi, è un fenomeno...da incorniciare. Spero che il libro arrivi presto, ho tante (troppe) persone a cui prestarlo.

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  13. prof,
    questo post de sti cazzi è FAVOLOSO.
    mi hai fatto morire dal ridere.
    e pensare che io credevo bastasse contare fino a dieci .......

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  14. Professor Bagnai, per fortuna che c'è qualcuno come lei. La trasmissione del link è assolutamente inguardabile, non fosse che ogni tanto ci sono i suoi interventi.

    Marco

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  15. In tema di "'sti cazzi" vi riporto questo scambio di battute tra me e la mia piddina preferita ('na cara amica 'n po' de coccio):

    ************
    Lei: Abbiamo capito la sua analisi. L'euro così com'è non poteva funzionare. Lo dicono anche gli autori del Manifesto. Ma tornare alla lira è una cattiva soluzione.

    IO: Non è che ci siano tante alternative: o la moneta unica, o le monete nazionali. A meno che tu non creda davvero che tedeschi, olandesi, finnici etc.. siano disposti a pagare la tua pensione. Se credi questo sei un'illusa, e presto i fatti ti daranno torto.

    LEI: Stai diventando un po' coriaceo. Rispetta le opinioni diverse.

    IO: Io le opinioni degli europidi le rispetto.... ma posso ride?
    *************

    Se l'è pijata. Mannaggia a Bagnai, pe' corpa sua me sto a giocà 'n sacco d'amichi...

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    1. Caro Eco puoi passare alla tua amica il link a questo mio messaggio? Grazie.

      Solo gli imbecilli cronici rimangono aggrappati alle proprie vuote opinioni quando sono disponibili teorie e/o modelli capaci di spiegare i dati della (e la sequenza degli accadimenti nella) realtà economica.

      [Credo che per le teorie l'Area Valutaria Ottimale (AVO) e il ciclo di Frenkel-Neftci possano bastare per analizzare la genesi della crisi (forse per elaborare i rimedi no, aspettiamo di leggere il libro). Riguardo al modello mi pare che Alberto abbia una volta accennato ad un modello econometrico dell'UE, ma non sono sicuro sia pertinente.]

      È il momento delle scelte: chi, pur ricevendo una informazione corretta, non vuole schiodarsi da opinioni basate sul nulla è parte del problema e si assume la responsabilità del degenerare della situazione. Probabile che al momento opportuno ve ne verrà chiesto conto, soprattutto se le cose dovessero mettersi molto male.

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    2. Buon segno! Ci muoviamo verso la fase due su 4 della accettazione di nuove teorie secondo Haldane :) :1) this is worthless nonsense; 2) this is an interesting but perverse point of view; 3) this is true, but quite unimportant; 4) I always said so!

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  16. Scusi prof., però guardi qui l'ingenuo è lei. Ascolti il suo amico Borghi, lei non sta confutando pro e contro di una teoria, bensì una religione, un'ideologia. Non scherzo, ricorda la senatrice dell'Api che diceva che l'euro le era entrato nell'anima (avallando peraltro la tesi dell'euro come possessione diabolica già enunciata ad Agorà).
    Un'ideologia veramente miserabile, prepagana:almeno gli idoli erano costruiti con criterio artistico, erano spesso di materiali preziosi e non squilibravano la bilancia commerciale.

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    1. esiste qualcosa di più prezioso del nulla se gli altri lo apprezzano? la religione insegna...

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  17. I disinformatori, prima di confutare le teorie altrui, dovrebbero valutare le vagonate di dati che mostrano come l'euro e i suoi sostenitori hanno distrutto l'economia degli stati del sud.
    E invece li vediamo aggrapparsi terrorizzati al "ma ci vuole + europa" o "senza l'euro dove saremmo?". Ma anche "noi non abbiamo fatto le riforme strutturali".
    Per fortuna che abbiamo er cavajere...

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  18. Buongiorno prof,

    vorrei farle una domanda.

    Può dirmi cosa ne pensa di questo articolo, in quanto quando spiego a amici e parenti i problemi dell'euro spesso porto come esempio il Giappone e questo mi rovinerebbe un po'.

    Grazie per la disponibilità.

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    1. Fai presente ad amici e parenti dù cose.
      1)si parla di debito pubblico e non di debito privato
      2)l'articolo è scritto da ZequilaZingales (sò troppo uguali)

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    2. Intanto l'articolo è stato scritto da Zingales (consigliere economico di Renzi, nds) e basterebbe questo per evitarsi lo sforzo di leggerlo.
      Ma evitiamo di ragionare per appartenenze e proviamoci.
      Il paragone tra Grecia e Giappone sulla semplice base di DUE indicatori (il rapporto debito\pil e il deficit) è semplicemente ridicolo.
      Zingales tace (ed in malafede) le profonde differenze esistenti tra un paese che si finanzia SOLO coi mercati, acquistando una moneta della quale non ha il minimo controllo (la Grecia) ed un paese con una banca centrale che fa il suo lavoro e (a meno che non diventi ministro del tesoro Ninosuki Andreattaky) continuerà a farlo (il Giappone).
      Se si dovessero verificare gli scenari apocalittici descritti da Zingales, il Giappone potrà adottare la politica monetaria che più si confà ad affrontarli, ma nessuno (a parte il suddetto ministro del tesoro) potrà mai obbligarlo a finanziarsi solo dai mercati.

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    3. 1,..2,..3.....9999, 10000 e 'sti cazzi. Mi chiedo con quale criterio professionale vengono scelti 'sti economisti per scrivere e, ancora peggio, per insegnare. Zingales con questo demenziale articolo sul Giappone dimostra di non capire niente di come funziona il sistema monetario moderno. Però, lui scrive, partecipa al dibattito pubblico in TV, insegna. ma com'è possibile!!!
      Se fosse d'un'altra professione, ad esempio ingegnere, come sarebbe il suo discorso? Proviamo: il motore a scoppio dell'auto Giapponese scoppierà perché hanno messo troppo carburante nel serbatoio. Dovrebbero diminuire il carburante o meglio smettere di aggiungerlo seguendo con il rigore ed austerità il virtuoso programma di prevenzione guasti. Così, una volta a secco, il pensionato Giapponese non potrà farsi del male nel traffico e si ottiene un ulteriore risparmio alla sanità nazionale. Chiaro?

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    4. Leggi l'ebook "Oltre l'austerita', il link é nel blog, vedi al 20 luglio. Spiega tante cose inclusa questa.

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    5. L'articolo di Zingales e' veramente pessimo.

      Intanto la caratterizzazione della faccenda e' cosi' superficiale da sembrare quasi surreale:
      1) Il Giappone ha un bilancio delle partite correnti positivo e quindi "gli ossequiosi Giapponesi" hanno ancora soldi a palate da prestare al Governo.
      2) Il Giappone ha un debito pubblico netto in realta' inferiore a quello dell'Italia.
      3) Il Giappone ha una posizione netta internazionale di qualcosa come il 57% del PIL, quindi anche se la bilancia commerciale diventasse negativa ne avrebbero per decenni.

      Quindi intanto la storia dei "3 anni" e' da mettersi le mani nei capelli.

      Veniamo poi alle tendenze della bilancia delle partite correnti:
      1) Il Giappone ha una bilancia stabile tra il 2% ed il 4% da 30 anni.
      2) Dalla crisi il cambio nei confronti dell'Euro e del Dollaro si e' apprezzato di qualcosa come il 30-40% e questo spiega la quasi totalita' del calo.
      3) Un certo tsunami ha avuto un ulteriore e temporaneo impatto sui dati piu' recenti.
      4) Il Giappone ha una VAT pari ad appena il 5%, tra le piu' basse al mondo, e potrebbe facilmente spostare il carico fiscale dai redditi ai consumi per ribilanciare le proprie partite correnti.

      E poi c'e' il problema veramente enorme dell'analisi, che mi fa pensare che l'articolo sia stato scritto senza neanche sedersi 10 minuti a pensare.

      Lo stesso Zingales parla di monetizzazione e poi di investitori che si proteggerebbero da "inflazione/svalutazione". Tralasciando per carita' la prima (bah), e' mai possibile che Zingales non si renda conto che la stessa svalutazione di cui parla riporterebbe immediatamente in equilibrio le partite correnti e porrebbe fine alla necessita' di finanziarsi all'estero ?

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    6. Bravo pprllo !

      ed infatti in giappone hanno proposto l'aumento della vat
      (il raddoppio!) ma guarda in italia non lo dicono mai quanto sia bassa la tassazione in giappone...

      comunque dato che (quasi) nulla accade per caso e che zingales non è cosi' fesso, penso che sia un caso di disinformazione preventiva , infatti il giappone sarebbe l'esempio principe per l'italia :essendo un paese trasfomatore con poche materie prime sostanzialmente colonia degli usa(impossibile avere una politica estera indipendente )

      c'è da aggiungere che questa critica al giappone è un classico del mondo neoliberale ...infatti non possono sopportare che siano protezionisti ,mantengano un costo
      del denaro praticamente negativo ,cosa che permette alla classa media di mantenere un buon tenore di vita
      per non parlare dei QI quanto basta...

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    7. E infatti non passò molto tempo che Zingales iniziò a curarle...

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  19. Ditemi che non è vero vi prego. Ditemi che ho le traveggole :http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-06/tokyo-sembra-atene-063652.shtml?uuid=AbR71Q0G ( Zingales ) qui nel link il titolo è più temperato, mentre nella home page viene strillato un fragoroso "il Giappone come la Grecia in tre anni". Cioè tra tre anni, verranno messi in vendita i prodotti scaduti nei supermercati per sfamare la popolazione giapponese ? Poi un'altra perla a firma di Guido Tabellini : il pareggio di bilancio per crescere. Per crescere ?? E certo proprio quello che ci occorreva. Con una drammatica crisi economica si sceglie di ingessare ancora di più la politica monetaria, impedendo allo Stato di spendere a deficit. Geniale !!http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-06/deficit-zero-crescere-064546.shtml?uuid=Abp18Q0G Manca solo che il Portogallo si metta a prestare soldi al Fmi, e l Honduras decida di salvare gli Usa..

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    1. Ma Zingales non era un tipo abbastanza qualificato ? La sua argomentazione sul Giappone verrebbe fatta a pezzi di uno studente delle superiori abbastanza sveglio. Mah.

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    2. secondo sti capoccioni chi ce pò avè fiducia in te se nun ce l'hai manco te?

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  20. Tre interessanti articoli su La Voce del Padrone di oggi:

    Il Tabellini invita a costituire un'autorità INDIPENDENTE (non soggetta quindi a controllo democratico) con potere assoluto sui bilanci pubblici, a salvaguardia del (neo)costituzionale pareggio di bilancio. Il titolo dice tutto: Deficit zero (per crescere).

    Zingales ci informa invece che i mercati sbagliano a concedere tassi bassissimi ai titoli di stato del maggior creditore netto mondiale, il Giappone, perchè questo paese ha un debito insostenibile e, nel giro di tre anni (!!!) farà la fine della Grecia. E "Questo è un monito a tutti coloro che vorrebbero una Banca Centrale Europea altrettanto tollerante della Banca Centrale Giapponese" Se Tokyo sembra Atene.

    Per finire Vendola si candida a governare il paese in modo responsabile e rigoroso. "Il rigore? Per me è una religione" Bisogna essere vessatori sulla spesa corrente e abbattere il peso fiscale su lavoro e imprese.

    Buona lettura.

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  21. @Ecodellarete
    premesso che pretendere il consenso unanime è da folli (o dittatori - NON CE L'HO CON LEI!).
    quindi ci metto pure nel calderone che le nostre valutazioni possano essere errate tanto tra 150 anni saremo tutti morti e nei libri di storia si leggerà che l'Italia era un paese arretrato, rurale (o come dice Zingales: un paese turistico) che non ha sfruttato il treno della Germania (ops, non ha sfruttato il treno delle regioni del nord che generosamente ci hanno invaso, girato i debiti, rubato oro e industrie per farci emancipare!).

    Ciò premesso, la cosa che trovo stucchevole sono ragionamenti del tipo:
    1) "ok, l'euro fa schifo ma non si può tornare indietro!"

    2) "ok, è questione di applicazione.. bisogna migliorarla"

    ma dico io: ma non sono serviti 40 anni (post seconda guerra mondiale) di URSS per far capire che se una cosa non funziona (punto 2, ovvero il comunismo in questo esempio) non dipende dall'applicazione ma proprio sul fatto che non funziona?

    e sul punto 1: "ok, teniamocelo.. quindi lei non avrà problemi se domani la fermano per strada con le pistole per rubarle l'auto? sa.. l'euro va mantenuto e quindi pure la crisi va alimentata ancora di più o no?"


    la domanda che provocatoriamente le voglio porre è questa: lei pensa che molti (inconsciamente) nostalgici del comunismo abbiano bisogno di un rifugio intellettualoide come quello che sta dietro all'euro e all'unione europea?

    perché risposte di questo tipo sono pazzesche e cerco di capire il motivo per cui sono date!
    una cosa ci fa peggiorare, lei pensa che cambiando si migliori e allora per quale motivo non dovrebbe voler cambiare?
    'sta cosa penso sia da approfondire..


    PS: pare che a Catania rubino le auto e telefonino per il riscatto.. non scherzo

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  22. @Valsandra

    Io te la vorrei far conoscere la mia "piddina preferita"! Oltre tutto ha la caratteristica di non ascoltare, e credo pure che abbia qualche problema di rapporto con l'aritmetica. Aggiungo che non sono io a iniziare le discussioni sull'euro, perché proprio non ho voglia di combattere contro un "gummiwand" (così google traduce "muro di gomma"), ma LEI.

    Probabilmente il suo subconscio le suggerisce qualcosa che, sul piano cosciente, non è ancora in grado di accettare: ha passato la vita a non capirci una cippa. Sia chiaro, questo vale anche per me, che un tempo tifavo Prodi, ma evidentemente ho un carattere diverso. Io adoro le persone che mi fanno capire che ho torto (quando ho torto), perché mi aiutano a fare un passettino in avanti.

    Sarà pe' questo che me faccio strapazzà dar cavajere nero, senza menaje? E sì, perché io 'n so' mica tanto bòno eh... ma dar cavajere me faccio pijà pe'r culo senza dì gnente...

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    1. Beh...ho visto il video...no non riesco a commentare ho un forte mal di pancia, tanta nausea e la mia compagna e uscita di casa incazzata perché secondo lei impreco troppo e troppo forte ( secondo lei facciamo brutta figura con i vicini ), ma professore come ha fatto a sopportare per più di 50 minuti?

      Si da oggi la stimo ancora di più, lei é un vero combattente......o ha un gran bello stomaco il mio non regge

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  23. @Mossler
    speriamo allora di vivere almeno altri 3 anni!

    oh, non gli è venuto in mente che il Giappone è in posizione creditoria con l'estero né è andato a vedere il trend di tale posizione.. dubito che tra tre anni sia sotto del 3-4%...

    PS: ma se monetarizzi, il debito non apparterebbe alla banca centrale giapponese? ma a livello di sistema, è debito?

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  24. @Ecodellarete
    oh, ed io ho votato il nano (Ps: quanto meno ho la scusante che a pelle ho sempre odiato l'euro! ahahhahahahhahahaha consolazione dei "crasti")..
    io rimango in parte affascinato dai meccanismi non consci..
    e bada bene: la stessa cosa succede nello sport! chiedi di fare una cosa e ne fanno un'altra credendo di farne una terza!
    dopo mesi (siamo tonti, eh!) scopri che una sovrastruttura mentale precedente non permetteva di eseguire immediatamente quella cosa e quindi si cercava di sommare due cose incompatibili.
    ogni riferimento al mio amico Andy è voluta (tanto non ci legge! ahaha).

    Venendo a noi.. il prof (mi vien ora in mente qualcosa!) forse ne aveva parlato.. riferendosi per esempio a Giavazzi e a quella idea che se una cosa è elegante deve per forza realizzarsi.
    Aspetto di vedere macchine viaggiare con ruote quadrate

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  25. Ma non è sofferenza inutile, io mi sono divertita, le hanno dato il tempo necessario per renderli ridicoli.

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  26. Un commento da youtub :
    "Sospendiamo il servizio RAI e mandiamo in onda Bagnai
    24 ore su 24!" ahahahah

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  27. @Non Economista
    infatti il nostro è il paese della finanza che non vedeva l'ora di rivalutare artificiosamente... no, il nostro era un paese industriale, ecco il problema!
    ad ogni buon conto ha evidenziato un punto: a chi conveniva l'euro!
    un mio amico due anni fa mi fece vedere le oscillazioni del cambio dell'euro con altre monete (per l'esattezza lo yuan e lo zloty).
    in alcuni periodi anche del 40-50%!
    immagino che saranno stati periodi in cui in quei paesi gli afflussi di capitale da parte nostra (delocalizzazione) saranno stati massicci).
    Se il costo di un investimento si abbatte del 40-50% è una pacchia specie se poi si beccano agevolazioni, il lavoro e l'ambiente non sono tutelati.

    Ecco, un cambio fisso non tutela non solo gli stipendi ma nemmeno diritti, salute e sicurezza

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  28. Mi associo agli altri blogger, e devo dire prof che, aiutato dal format e dei tempi dalla trasmissione, è stato probabilmente il suo intervento più efficace in tv (non me ne sono perso uno, finora). Rimane il fatto che, apeena Lei andato via in studio hanno cercato di ridicolizzarla attaccando su uno dei luoghicomunismi più efficaci: i nostri stipendi verrebbero rinominati con la nuova lira, mentre i mutui rimarrebbero in euro, per cui tutti ci troveremmo con un debito residuo con le banche superiore dell'ammontare della svalutazione. Vede prof, non bisogna lasciare al nemico nemmeno un secondo, perchè quando il gatto è fuori, i topi ballano. Magari alla fine della sigla finale, molti di quelli conquistati dalle sue enunciazioni (che non hanno mai frequentato questo blog o non hanno mai sentito parlare di Lei) sono andati a letto pensando; questo Bagnai mi aveva quasi convinto, ma è molto meglio rimanere nell'euro, piuttosto che dover restituire il 30% in più del mio mutuo alla banca.
    Spero che la richiamino ancora a furor di popolo a Telenova (ricordo a chiunque fuori dalla Lombardia che, a parte il web, Telenova è ricevibile free dal satellite Hotbird), ma la prossima volta rimanga fino alla fine, e non porga mai le spalle, perchè i sostenitori dell'euro faranno ricorso a tutte le armi, convenzionali e non, per combatterla.
    Comunque sia, avanti così, ancora complimenti prof!

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  29. Ieri sera ho visto la puntata di “Linea d'ombra”. Innanzitutto condivido in pieno e sottoscrivo l'opinione di Riccardo Mazzei (6 novembre 2012 03:24). È la prima volta che in una trasmissione tv il professor Bagnai ha potuto argomentare compiutamente – a parte le fastidiosissime ed incoerenti interruzioni degli ospiti in studio costantemente a corto di argomenti -, dimostrando una brillante capacità divulgativa unita ad un aplomb che pochi avrebbero mantenuto dovendo dialogare con soggetti tanto presuntuosi quanto impreparati. Come la senatrice dell'Api Emanuela Baio, ad esempio, che ha passato parte della serata annuendo alle dissertazioni di Bagnai sulla realtà del lavoro in Germania, salvo poi dichiararsi in totale disaccordo alla fine della trasmissione. Trasmissione che la signora Baio ha “arricchito” con argomentazioni da oligofrenico, tipo:

    “sia l'euro che l'Europa uniscono e diciamo che oggi è come se non potessimo più farne a meno... oggi per esempio superare una frontiera... un giovane oggi va a passare un week-end... soggiorna... ci ha permesso di superare alcune barriere... e ormai è entrata nella nostra testa... dentro la nostra anima e il nostro corpo”.

    Va notato che la signora è senatrice della Repubblica italiana. Il che spiega, almeno in parte, perché in Italia la politica è andata a ramengo.

    Notevoli, inoltre, i momenti in cui il professore ha messo in risalto gli aspetti ridicoli delle argomentazioni (si fa per dire) degli ospiti in studio con una semplice alzata di sopracciglio, o un sorriso appena accennato.
    Sorprendente Bolognini. È la prima volta che sento un esponente della Lega nord che non parla per slogan e argomenta razionalmente, a tratti addirittura primeggiando sulle altre mezze calzette, tra cui spiccava il carneade Cugliari, soprattutto per il maestoso nodo della cravatta.
    Cugliari è poi stato annichilito da Bagnai con una sequenza degna del miglior Robert Altman: “... mi può seguire sul ragionamento un attimo? Non pretendo che lo faccia, ma, così, come proposta […] noi siamo entrati con un cambio che era già sopravvalutato, perché il cambio era arrivato a 2100, e lei propone una bella rivalutazione del 40% per risolvere i problemi dell'Italia. Cioè, avremmo dovuto rendere ancora più cari i nostri beni al resto del mondo e questo, secondo lei, ci avrebbe fatto bene. Ora, come dire, io non voglio fare il lavoro suo, però il suo tentativo di fare il lavoro mio fino a questo momento lo consideriamo fallito... perché questo avrebbe significato la distrazione dell'economia italiana”.

    Da notare che la puntata su Bagnai ha registrato 789 visualizzazioni in 24 ore. Record assoluto. Per fare un esempio, su 21 video solo quello sulla morte del cardinal Martini ha registrato un maggior numero di visualizzazioni: 705, ma in due mesi.

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    1. Si certo l'osservazione della Baio l'ho notata anch'io. E' incredibile come gente così ignorante pretenda di governare una nazione. E difatti la sta conducendo al macello. Possibile che la senatrice non abbia pensato che le frontiere oggi si superano senza passaporto grazie al Trattato di schengen a cui aderiscono paesi come la Danimarca e la Svezia che non hanno l'€ e financo paesi come la Norvegia e l'Islanda che non sono nemmeno nell'UE. Quindi che c'entra questo ragionamento della senatrice Baio con l'€? Assolutamente nulla.

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  30. Caro Prof. ho seguito con molto interesse il suo intervento a telenova, erudito e chiaro come sempre.
    Vorrei però farle un appunto, sicuramente non lo avrà detto per dimenticanza o per il troppo incalzare delle domande dei luogocomunetenenti che la tartassavano su qualsiasi punto, ma quando le hanno chiesto del prezzo della benzina, ha dato delle ottime risposte che comunque (secondo il mio modesto parere) potrebbero essere implementate da proposte politiche (lei è nato per esserlo...politico).
    1) Il taglio delle accise, che ci costano ben 0,48 centesimi.
    2)Chi lo dice che il petrolio dev'essere pagato in dollari?
    Quest'ultima è molto importante se lei me la conferma per cercare di allontanare ancora di più quelle teste vuote del mosvalutiamoeaumentatutto.
    Warren Mosler a riguardo dice che:
    "Innanzitutto il petrolio non deve essere pagato in dollari: questo è un mito. Il petrolio viene prezzato in dollari, il che è diverso. Tutto quello che bisogna fare è guardare la lista dei tassi di cambio tra le diverse monete e il dollaro, e al tasso di cambio equivalente aggiungere il pagamento di una commissione per la banca. Si può comprare il petrolio con qualunque valuta. Le persone di tutto il mondo riempiranno il serbatoio della propria auto utilizzando la propria valuta. Se tutti comprano sempre il petrolio contemporaneamente nella propria valuta, questo potrebbe portare ad una variazione del tasso di cambio, e quindi per lo stesso quantitativo di valuta si potrebbe comprare meno petrolio [perchè la moneta si svaluterebbe per via della sua cessione in grande quantità per comprare il petrolio, N.d.R], ma comunque si potrebbe sempre comprare con qualunque valuta.
    Quando, per esempio, andate a fare shopping, ovunque andiate, potete ovviamente pagare con qualunque valuta vogliate. Non importa quindi in quale valuta il petrolio venga prezzato: questa è una tattica per spaventare la gente.
    Può gentilmente confermare questa ipotesi?
    La ringrazio in anticipo della risposta e complimenti per il grande lavoro di divulgazione che sta facendo.

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  31. Ecco, il vecchio trombone democristiano sicuramente ha un'esperienza decennale di sourcing delle materie prime, quando parla di effetti devastanti sul loro costo in caso di uscita dall'euro. Faccio un esempio terra terra che conosco bene, e si tratta di un prodotto prevalentemente destinato a mercati che ragionano in dollari:

    Materia prima principale (origine: giappone) 79% del costo materiali
    Altre materie prime sono di orgine italiana. Ammettendo una svalutazione del 30% nei confronti del dollaro e dello yen contemporaneamente, i costi aumenterebbero , su base cento, da 100 a 123.7.
    Il prezzo finale (condizioni attuali)prevede un ricarico del 110% sulle materie prime. Quindi spendo ogni 100 eur spesi in materie prime incasso 210 eur, ma in realtà il cliente paga 273 dollari.
    In caso di uscita con svalutazione del 30% due opzioni:
    - assorbo l'aumento di costo delle materie prime, e quindi passo da 110 di profitto a 86.3, mantenendo un prezzo di 210 neolire che però al cliente costano 210 dollari; esito prevedibile: il cliente ribassa conseguentemente il prezzo del suo prodotto al consumatore e aumenta i volumi, quindi il profitto in percentuale cala, ma in valore assoluto aumenta.
    - gli faccio il prezzo in dollari: finora hai pagato 273 dollari e continui a pagarli, e non cambia niente.

    Quel che cambierebbe eccome sarebbe la propensione all'acquisto dei clienti nordeuropei.

    Ah, dimenticavo... quanto ho beneficiato dell'euro forte? Moltissimo: a fronte di alcune macchine e strumenti acquisiti a prezzi vantaggiosi in USA, ho visto evaporare il mio settore di riferimento in Italia, ho perso di competitività come fornitore di multinazionali di area anglossassone, ho avuto una barriera di costo nell'accesso a nuovi mercati (i famosi BRICS, avete presente?). E quando la crisi dell'eurozona ha zavorrato la precaria e ridotta crescita USA, mi sono ritrovato con le banche che mi telefonavano tutti i giorni. Sopravvivere all'autunno sembra ora possibile, ma si cammina su una lama di rasoio.
    La mummia democristiana e la signora dell'API avrebbero bisogno di un po' di economia reale, dritta nei denti, tipo quella offerta dagli operai dell'Alcoa al prode Fassina.

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  32. @Lettore occasionale.
    ma ragionando in lire?
    voglio dire, ammesso il suo mercato sia quello tedesco possibilmente vedrebbe il costo delle materie prime aumentato del 10% (in dollari) e quindi il costo passerebbe da 100 (euro-lire) a 107,9.
    Ricarica il 110%?
    avrebbe un prezzo di lire 226,59 che in marchi (svalutando da loro) varrebbe 181,27.
    Prima avrebbe venduto a 210 ora può vendere a 205 avendo un extra profitto di 23.73 lire!
    aumenterebbe le vendite e i tanti profitti le servirebbero per "investimenti" (personale più qualificato, più ricerca, macchinari più performanti).

    Ops, Solow non c'entra!

    E come dice il prof, e per fortuna che nel 1992 avevamo i pozzi di petrolio!

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    1. @Valsandra

      Esattamente quello che intendevo dicendo maggiore propensione all'acquisto da parte dei clienti nordeuropei. Tra l'altro neutralizzerei un concorrente tedesco con una produzione di piu' bassa qualità ma prezzi concorrenziali (che di questi tempi sono quel che fa la differenza nella maggior parte dei casi): a prezzi per il mercato tedesco invariati tra euro e neolire sarei presente con lo stesso prodotto di fascia alta a prezzi inferiori di quelli del concorrente col suo prodotto di fascia bassa, alla faccia della innata superiorita' tedesca, siori e siore....
      By the way, microimpresa con solo personale altamente qualificato, spese di ricerca inconcepibili per qualsiasi analista contabile o finanziario, e ripeto, da tre anni si sopravvive con i soli mercati anglosassoni o giu' di li'. E con gli extra profitti potrei assumere un ricercatore dei tanti sbattuti per strada dalle ultime "ristrutturazioni"... mai visti arrivare tanti curricula di alto profilo in vita mia.

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  33. @Carlo P
    Zingales fa il lavoro di chi lo appoggia.
    perché sa, molti di noi citano il Giappone e la sua sostenibilità del debito.
    allora va smontato questo mito e come si fa?
    si fa spiegando che non si può "abbandonare" l'idea di mantenere un indebitamento pubblico basso, il rigore!
    Giusto? sbagliato?
    noi pensiamo che sia sbagliato ma mi preme sottolineare due aspetti:
    1) già evidenziato: propaganda da ammonimento (uno spunto a favore dei pro-euro)
    2) qua siamo di fronte a due modi di vedere il mondo!
    da un lato abbiamo un paese (il Giappone) che monetizzerà sempre il suo debito per mantenere lo stato sociale da un altro il teorico dello sgonfiamento!
    il discorso di Zingales porta a questo: bisogna pareggiare il bilancio, prendersi un calo abissale di PIL e riformare lo stato sociale pro-elite.

    ovviamente io gli chiedo: ma di questo debito pubblico detenuto per lo più dai giapponesi, quanto appartiene alla banca centrale giapponese?
    e seconda cosa: ma non si era detto che monetizzare il debito non conduceva a iperinflazione?

    PS: un mio amico che vive in Brasile mi dice che non è facile da fuori aprire conti correnti lì..

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    1. Basterebbe infatti guardare la NIIP (Net International Investment Position, Posizione Netta sull'Estero) del Giappone qui . Il Giappone è un esportatore netto/un risparmiatore netto, accumula ingenti crediti esteri, e per questo, a differenza della Grecia che è invece debitore estero per di più senza propria divisa, non incorre in una crisi debitoria, dato che ha le risorse per onorare i propri impegni. Zingales è quello famoso che dice che lo Yuan rivaluta... io non so come gente preparata così possa dire certe falsità...

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    2. Naturalmente Zingales dice che lo Yuan svaluta, non rivaluta. Refuso...

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    3. Ho visto la NIIP, interessante!
      Premesso che non sono economista, mi domando come spiegherebbero, i fautori del più Europa, Europa più grande per competere meglio, il quarto posto della Svizzera, con 786 miliardi di dollari di avanzo, (si dice così?).

      Mi vien da dire che ci vorrebbe più Svizzera, o no?

      P.S.: Ma quanta cioccolata vendono?

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    4. Eh infatti... si vede che c'hanno tante marmotte che la incartano ;) Scherzi a parte, questo a solo titolo di esempio...Qui le aziende (ex-)italiane in mano svizzera. Questo invece l'elenco delle migliori aziende svizzere (i due link li ho trovati al volo ma credo che siamo abbastanza vicini alla realtà)...Nestlè leader mondiale, Zurich, Credit Suisse, UBS... Alimentare, farmaceutico, servizi assicurativi e bancari...la Svizzera esporta e controlla aziende all'estero: come, esempio facile facile, la Fastweb, di proprietà Swisscom, che svilupperà in Italia assieme a Telecom la fibra ottica (forse)...non di solo cioccolato, e orologi, vive la Svizzera...mica come l'Italia...ecco cosa significa privatizzare... 341 miliardi di posizione passiva sull'estero...avessimo imparato dalla Svizzera mannaggia... comunque il link del NIIP l'avevo trovato qui su Goofy grazie a Istwine se non erro...quelli del più Europa direbbero che la Svizzera vive dei soldi del fu oramai segreto bancario...si certo...ma sa anche fare altro...forse...

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    5. Grazie Flavio. Interventi sintetici e sempre molto utili.

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    6. Mi associo a Kthrcds.
      Ovviamente il PS era una provocazione, come hai ben capito.
      Voleva essere una presa in giro per i tanti commentatori, tipo quelli del FQ, che insistono a negare l'ovvio, cioè che non è la dimensione quella che da le maggiori soddisfazioni, ma usare al meglio quello che si ha.

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    7. Eh guarda, sul FQ da esperienza diretta (lì ho "conosciuto" grande capo Quarantotto) so che i vari ConteZeroNeuroni spadroneggiano purtroppo...avevo capito il PS ;) infatti c'ho riso su un bel po'!!

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  34. Il bello di questo blog è che oltre ad imparare ci si diverte.
    Comunque complimenti per la pazienza: io avrei stentato a contare fino a 3

    Valter

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  35. Professore grazie per essere andato a linea d'ombra. La parte migliore? 56'08" "Ma lei pagava in petrolio?" mi sono spezzato dal ridere.
    Piccolo OT sul non-leader ortottero "E come Euro: la decisione di rimanere nell'euro spetta ai cittadini italiani attraverso un referendum, questa è la mia posizione. Io ritengo che l'Italia non possa permettersi l'euro, ma devono essere gli italiani a deciderlo e non un gruppo di oligarchi o Beppe Grillo".
    Ma Messora o Becchi non gli possono spiegare che la parola che inizia per R in Europa non è ammessa?

    RispondiElimina
  36. Finalmente un dibattito televisivo in cui le è stato dato lo spazio per argomentare efficacemente le sue tesi. Peccato solo che l’emittente non fosse un grande network nazionale, comunque è stato veramente interessante constatare l’enorme divario intellettuale con i suoi interlocutori politici.

    E a proposito di politica, c’è un dilemma che m’assilla (come a milioni di altri italiani) negli ultimi tempi, ovvero a chi dare il voto alle prossime elezioni politiche? Centro, centrosinistra e centrodestra formano insieme il partito unico dell’euro, anche volendo sorvolare su corruzzzzione e malgoverno equamente ripartiti.

    L’unico che si distingue per la posizione sull’euro sembrerebbe il M5S. Giusto ieri Grillo ha ribadito la sua posizione: “la decisione di rimanere nell'euro spetta ai cittadini italiani attraverso un referendum, questa è la mia posizione. Io ritengo che l'Italia non possa permettersi l'euro, ma devono essere gli italiani a deciderlo e non un gruppo di oligarchi o Beppe Grillo”.

    Tuttavia lei non mi sembra troppo propenso ad appoggiare il M5S, e dunque chi voterà alle prossime elezioni?

    p.s.: mi piacerebbe farmi autografare la mia copia del suo libro il 22 p.v. a Roma.

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  37. Leggevo il curriculum della senatrice Baio.
    Vedo che è membro delle commissioni:
    - tutela e promozione dei diritti umani (tipo quello d'autodeterminare il modo d'essere governati, o giù di lì)
    - infanzia e adolescenza (alla gioventù non arriva, quella cerca lavoro ed è decisamente troppo choosy)

    poi, fino all'8 marzo 2011, della commissione "finanze e tesoro"
    quando (per far festa alla donna, evidentemente) per dirla come si fa da queste parti "ci d'anti bogada a son'e corru" (l'hanno gentilmente estromessa si' come gli spagnuoli solevano avvisare i sardi che era ora di uscire da Castello suonando un gentil corno, pena lo scavalco spintaneo del muro di cinta) applicandola ad una più consona commissione "igiene e sanità" (e makeup, suppongo).
    I muri di palazzo madama echeggiano ancora il suo grido di protesta: "Ma io stavo al 24ore!!!"

    Franco

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  38. Profe...!!!!!
    Torno adesso da una riunione del circolo del PD del mio paese, nella quale ho cercato di sollevare qualche dubbio, qualche ripensamento, qualche riflessione: ho trovato risolini e, dai più amichevoli, pacche sulle spalle di comprensione/compassione...
    Non sono stato capace di far passare alcun argomento... Ma io non voglio mettere la testa sul ceppo!
    Mi dica una parola di conforto!

    Stefano Piccinni (aka Deficit Spending)

    P.S.: al Libbro l'Editore poteva pure dare una veste editoriale più degna: per le prossime edizioni chieda una rilegatura migliore!

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  39. @Stefano Piccinini
    premesso che se l'argomento è cucinare un omelette discutere sull'euro..
    il problema è che si pensa che a livello locale senza politiche sovranazionali si possono risolvere i problemi.. ma questo è un altro discorso.
    Ad ogni buon conto procurati una lavagna e scrivi i seguenti numeri
    ITA 106 112 118 124 130 136
    GER 102 104 106 108 110 112

    e dici.. supponiamo questo sia l'andamento dei prezzi tra Germania e Italia (semplificazione dei fatti del 1992).
    secondo voi anno dopo anno cosa succede?
    nessuno vuole risponderti?
    beh, se non si vuole discutere non si discute!

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  40. Professore, che dirle, grazie di cuore ancora una volta per l'opera di informazione che sta portando avanti.
    Ascoltare la verità per chi mente da anni è intollerabile, e infatti si vede benissimo nei comportamenti e nei toni usati da quei, nelle migliori delle ipotesi ignoranti incapaci, e nella peggiore colpevolmente cialtroni e bugiardi.

    Tabacci l'altra sera, tutto paonazzo in difficolta' a ripetere i suoi mantra liberisti e catastrofisti.. questi uguali.. ma cosa abbiamo fatto di male per meritarci tanta inettitudine e falsita' io proprio non riesco a capacitarmene.


    Una cosa mi tormenta, e cioe' che se costoro pianificherrano l'uscita in modo da farcela passare malissimo, poi sara' difficile raccontare alla gente chi ha mentito e chi e' stato responsabile di tutto questo.
    Io temo seriamente che un minuto prima dell'uscita o della "disfatta", lossignori, esperti della menzogna da lungo tempo, sappiano come rigirare la frittata sulla massa di persone che viene sistematicamente disinformata, tutto a loro vantaggio per poi un minuto dopo dirci: "avete visto che cosa vuol dire uscire dall'euro?! ve l'avevamo detto noi, ora basta, zitti,fidatevi di noi professori, vi curiamo con un bel PIU EUROPA"..

    Spero di sbagliarmi naturalmente, ma questi hanno i mezzi di (dis)informazione nelle loro mani..oltre che i Soldi.

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