sabato 10 novembre 2012

...cchiù Europe

88 commenti:

  1. Dopo una settimana sono riuscito a vedere la puntata della scorsa settimana de L'ultima parola. Solo un appunto: professò troppa vasellina co Tabacci!!! :-D

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  2. Altro che l'economia eh professore? E' troppo bello suonare in ensemble.

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    1. Giustamente hai omesso il neo- perché sai che gli stanno antipatici i nei.

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    2. Infatti mi ha chiesto provocatoriamente di aggiungere "bianca e cristiana" al "più Europa"! Diciamo così: di Europa ognuno ha in mente la sua, ma nessuna è peggiore di quella che ha in mente la Bce. Dopo di che, io, come sapete, sono amico dei preti (eccetto quelli che fanno campagna elettorale su Twitter per i Fognatori), perché questo è un prerequisito essenziale per accedere agli organi (non essendo io un fan del Liga come il buon Torny...). Ognuno è viscido opportunista come crede!

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  4. Professore c'e' la sua intervista sul blog di grillo...


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  5. Intervista a Roberto Lavagna (ex ministro dell'economia argentino) sul FQ. Tra le altre cose affermerebbe (il condizionale è d'obbligo): "Voi non potete giocare con la svalutazione della moneta come facemmo noi nel 2002 in Argentina perché avete l’euro e fate bene a tenervelo caro".

    Cos'è, demenza senile o paraculata del giornalista del FQ? Oppure è una sporca questione di soldi?

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  6. (OT ma non saprei in quale post scrivere)

    CBA: "La nuova moneta avrà tre lettere... e ce l'abbiamo già".

    Azzardo una risposta alla sibillina profezia: la frase mi ha casualmente ricordato come nacque la carta moneta moderna (ma qui confesso che potrei sparare una cazzata), ovvero con la stampa degli assegnati durante la splendida alba dell'umanità.

    Ergo, se la nuova moneta ha un nome di tre lettere e già l'abbiamo (pur non sapendolo) il nuovo nome dovrebbe essere BTP.

    E a questo punto, sorge spontanea la domanda...

    Schneider (oiropeo)

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    1. Sono incuriosito anch'io per la "soluzione Borghi". Mi sa che bisogna aspettare ancora qualche giorno.
      Intanto nell'attesa sono cominciate senza troppo clamore sui media le prove generali per il ritorno al Tornese ispirate dal duo Elsa-Ursula
      http://www.youtube.com/watch?v=25RWDpBmJDI

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  7. Più Europa di così....

    Germania: Un tozzo di pane non si nega neanche ad un ingegnere italiano .... del resto, con la lunga tradizione di accoglienza dei lavoratori italiani che si ritrovano...

    "In un'intervista alla Bild am Sonntag il padre-padrone del colosso di Wolfsburg annuncia l'estensione di un programma di assunzioni già varato in Spagna e Portogallo anche all'Italia: "molto preoccupati per la disoccupazione giovanile in alcuni Paesi Ue" "


    Serbia: niente paura, delocalizziamo la produzione ma presto esporteremo CISL e UIL, non sia mai che questi serv.....oops, serbi (vedi sotto) non si accontentino del tozzo di pane...

    Nell'articolo una vera perla:

    "Secondo fonti aziendali citate dai media servi..."

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    1. Simpatico anche il refuso "...citato dai media serVi" al quarto capoverso :-)

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  8. Sono in lettura, prof. Molto scorrevole, chiaro e divertente. Gli episodi delle aguglie svalutate e soprattutto delle ciliegie sono esilaranti, me li ero persa, se sono anche qui. Ho molto apprezzato anche i suoi compìti ringraziamenti ai lettori del blog, soprattutto ricordando certe sue affettuose esternazioni su questi schermi ;-) Certo che le 414 pagine renderanno più ardua la selezione dei destinatari delle copie omaggio, bisognerà sceglierli con una qualche dimestichezza con la carta stampata. Ho già spacciato in giro gli agili volumetti di Giacché, Brancaccio e Gallino, ma qui devo selezionare con cura il target. Anche se devo dire che una volta iniziato è coinvolgente e non viene voglia di smettere. Non l'ho ancora finito, ma intanto già che c'ero le ho fatto una recensione su aNobii Complimenti

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    1. Questo non vuole essere un agile volumetto per tutti, il che non vuol dire, magari, che non se ne venderanno molte copie, ma vuol dire solo che ti conviene regalarlo a chi ami, e lasciare che ai lettori del volatile ci pensi la SStoria...

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    2. Sottoscrivo la bella recensione inserita da Natalia su Anobii.
      Sono anch'io in stato "Reading in progress", e devo dire che il termine "lettura" nel caso del libro in questione puo' essere riduttivo, visto che il testo mi sta fornendo un prezioso strumento di analisi e visione della macroeconomia applicata agli ultimi decenni di storia.
      Voglia il cielo che il libro finisca anche sulla scrivania delle alte cariche istituzionali, e che queste lo comincino a sfogliare anche solo per mera curiosita'.

      Grazie Prof!

      P.s. ma una capatina in Brianza (o Milano) a presentare il libro non ha in mente di farla?

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    3. Anche io sono in lettura.
      E ritengo che l'episodio delle aguglie sia meno paradossale di quanto sembra!
      In fondo cosa faceva arrabbiare Marchionne? Che la vokswagen "svalutasse" così immoralmente le sue automobili!
      Ma il piddino "svalutazionecattiva", questa volta (e solo per questa volta), ha preferito contraddire se stesso: la svalutazione, se la fanno i tedeschi, è buona (sulla "bontà a priori" degli alamanni, sembra essere ancora più ottuso di un gerarca di Salò...). La colpa quindi è di Marchionne, che non sa svalutare bene.... ;-)

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    4. Ieri giornata casalinga a leggere, un fatto più unico che raro, rimanere a casa ovviamente!!! Fin'ora solo qualche ragazza era riuscita a non farmi mettere il naso fuori dalla porta di casa se non moribondo. Unica pecca? Non ho avuto l'alternanza delle cause!

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  9. Completamente off topic ma così tanto per ridere sui nostri amici ortotteri ai quali vogliamo tanto bene. Chissà che un giorno anche loro si sentano come questo grillo qui.

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  10. Cari amici vicini e lontani, leggetevi un po' quest'articolo interessantissssssimo che ho trovato in rete: "http://salvatoretamburro.blogspot.it/2012/11/la-kfw-la-banca-nazionale-segreta-ma.html#more" p.s. e poi non ditemi che il problema è la coruzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzione del settore pubblico... tanto semo tutti bravi cor settore privato dell'antri (Argentina docet)!

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  11. Le faccio una domanda didattica, posso chiederle una definizione di speculazione finanziaria?

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    1. Speculare ovvero stare alla specula, osservare.
      L'oggetto della speculazione finanziaria è dunque uno strumento finanziario (osservato), un contratto che quindi ha almeno due parti. Lo speculatore assume una posizione rispetto al contratto nell'aspettativa di ricavare un utile dalla variazione attesa del prezzo.
      (spero bene)

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    2. Speculazione: quando scommetti sul risultato di una partita, sapendo che il direttore di gara concederà tre, quattro rigori alla squadra sulla quale hai puntato, espellendo per sicurezza mezza squadra avversaria. Ecco nel nostro caso Monti è l arbitro.

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    3. Monti oltre all'arbitro fa anche l'allenatore della squadra che DEVE perdere ingaggiato dai presidenti della squadra che DEVE vincere...o che noi crediamo che vinca...ma vinceranno solo i presidenti di tutt'e due le squadre!!!

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  12. Appproposito di "più Europa!"...
    Oggi su keynesblog.com è stato pubblicato un documento (tratto dallo Sbilifesto) sottoscritto da alcuni "economisti critici" in seguito ad un workshop di tre giorni tenutosi a Galway, in Irlanda (questo il link al testo completo: http://keynesblog.com/2012/11/12/una-visione-alternativa-della-crisi-delleurozona/). Il documento è preceduto da una introduzione del professor Sergio Cesaratto.
    Al termine della lettura sono rimasto basito. In sintesi, questi sono convinti che sia possibile uscire dalla crisi trasformando la Bce in lender of last resort, riformando le istituzioni europee e obbligando la Germania a riequilibrare le bilance commerciali dell'Eurozona sostenendo la propria domanda interna! Ergo: Stati Uniti d'Europa!
    Ma, dico, in che mondo vivono? Qui, a forza di Fognare, la gente muore di fame!
    Io non ho una laurea in economia, né parlo il tedesco (lingua che, visti i tempi, sarò costretto a imparare in fretta!). Ma ho studiato la Storia (compresa quella con la doppia S), e so cosa vuol dire Anschluss!!!
    Mi perdoni lo sfogo, professor Bagnai... Sono ancora in attesa che il corriere espresso mi recapiti il suo libro, e ciò mi rende scorbutico e intollerante verso i luogocomunisti, più di quanto non lo sia normalmente :-)
    Le auguro una buona serata

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    1. hai ragione, dovrebbero togliere loro la laurea e condannarli ai lavori forzati. Come osano proporre delle soluzioni politiche diverse da quelle del prof Bagnai ? Tra gli altri nobili scopi ( per esempio salvare la democrazia italiana ) che si prefigge il prof. c'è quello di ridare credibilità alla professione dell' economista. Se il risultato è che chiunque tra i suoi adepti si sente adesso autorizzato a trattare in questo modo un gruppo di studiosi di una materia nella quale non è neanche laureato, forse è il caso che si astenga dal voler salvare la democrazia...

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    2. «... una materia nella quale non è neanche laureato, ...»

      Sentite anche voi echi di Aristide in queste parole?

      Alberto secondo me il peccato mortale di cui ti si accusa è l'aver demistificato quella parte di economia di cui ci hai scritto e parlato sinora.

      La conoscenza è potere e tu stai mutando questa conoscenza da esoterica in essoterica. Non c'è niente che faccia incazzare di più i detentori di un potere qualsiasi, per quanto piccolo possa essere, che vederselo svalutato così.

      Poi nel caso dei piddini è la loro stessa storia a parlarci del loro vizio. Sentite cosa scriveva Michail Aleksandrovič Bakunin nel 1873, in Stato e anarchia, a proposito degli antenati dei piddini, che lui conosceva bene per averli frequentati:

      «... Gli idealisti di ogni risma, metafisici, positivisti fautori della supremazia della scienza sulla vita, rivoluzionari dottrinari, tutti assieme con lo stesso ardore sebbene con diversi argomenti, difendono l’idea dello Stato e del potere dello Stato riconoscendo in questo del tutto logicamente l’unica salvezza, secondo loro, della società. Del tutto logicamente perché una volta adottato il principio fondamentale, secondo noi completamente falso, che il pensiero precede la vita e l’astratta teoria la pratica sociale, e che perciò la scienza sociale dev’essere il punto di partenza delle riorganizzazioni e delle rivoluzioni sociali, essi sono necessariamente costretti a concludere che, dato che il pensiero, la teoria, la scienza, almeno per ora, costituiscono il patrimonio di una minoranza, questa minoranza deve quindi dirigere la vita sociale non solo promuovendo ma anche dirigendo tutti i movimenti nazionali e che l’indomani della rivoluzione la nuova organizzazione della società dovrà farsi non per la via della libera unione dal basso in alto delle associazioni, dei comuni, dei cantoni, delle regioni, in armonia con i bisogni e con gli istinti del popolo ma unicamente per mezzo dell’autorità dittatoriale di quella minoranza di scienziati che pretende di rappresentare la volontà collettiva. ...»

      Qui Bakunin scrive con preveggenza dei "tecnici", dei burocrati non eletti della UE e di tutti gli Aristide passati, presenti e futuri.

      Questo passaggio va ovviamente calato nel contesto storico in cui è stato scritto, ove le classi dominanti avevano il controllo esclusivo dello Stato. Qualche anarchico più sveglio ha compreso che i tempi sono cambiati. Scrive Andrea Papi in Lo Stato “suddito” sul numero di Ottobre 2012 di A/Rivista Anarchica:

      «... Gettando uno sguardo disincantato e non ideologico sulle cose del mondo, alla ricerca di una comprensione veritiera di ciò che ci circonda, mi sembra di poter affermare con sicurezza che oggi le cose non stanno più in quei termini originari. Da diversi decenni lo stato non è e non rappresenta più il potere incontrastato per eccellenza, abbattuto il quale sarebbe spianata la strada verso l'emancipazione. Questa visione prospettica dell'intervento rivoluzionario è superata perché sono completamente mutate la fisiologia e la fisionomia del dominio. ...»

      Ancora Bakunin:

      «... Queste parole "socialisti scientifici", "socialismo scientifico" che s'incontrano costantemente nelle opere e nei discorsi dei lassalliani e dei marxiani provano per se stesse che il cosiddetto Stato popolare non sarà nient'altro che il governo despotico della massa del popolo da parte di una aristocrazia nuova e molto ristretta di veri o pseudoscienziati. Il popolo, dato che non è istruito, sarà completamente esonerato dalle preoccupazioni di governo e sarà incluso in blocco nella mandria dei governati. Che bella liberazione! ...»

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  13. @Andrea Piccinelli
    ormai faccio come il prof.. tasto F3 per Chrome e digito la parola "euro"..
    qui compare solo una volta ma come "effetto" e non come causa ("A nostro avviso la radice della crisi dell’Euro..") dei nostri male..
    geniali!

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  14. Occhio al concorso a premi: se indovinate il nome del "ravanello" di pagina 111, in regalo avrete il suo indirizzo di casa!

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  15. "Dibbattito primarie" su sky.. Imbarazzanti. Vendola il meno peggio, Tabacci incommentabile (gli brucia ancora l'ultima parola...).
    Naturalmente imho.
    Andrea

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  16. Confronto primarie. I nuovi mostri 1> PUPPATI: " Noi siamo il popolo più europeista, siamo appassionati d europa. L euro non si discute, L europa non si discute" Una feticista dell euro e dell europa, incurante dei disastri sociali e economici che l unione monetaria sta cagionando neii popoli del Sud Europa. Indifferente alla realtà che racconta come l europa della quale è tanto appassionata, si è divisa, come era inevitabile, a causa dell euro ( che ha cancellato il meccanismo di riequilibrio del tasso di cambio ) in due fasce quella dei creditori (i Paesi forti ) e quella dei debitori ( i Paesi deboli ). Con i primi che ingeriscono pesantemente nelle politiche interne, monetarie e fiscali dei secondi, obbligandoli/imponendoli/costringendoli a somministrare ai loro cittadini misure socialmente ed economicamente distruttive.Amen. 2>TABACCI il peggiore di tutti : " La Grecia non vuole ritornare alla dracma. Ci vuole più Europa. Noi italiani non siamo nostalgici di una moneta che si svaluta." Che dire ? andrebbe internato. Alla Grecia non viene permesso di ritornare alla sua moneta, il che è ben diverso dal sostenere che i greci vogliono tenersi l euro. Sopratutto se per stare dentro la moneta unica i greci sono costretti a lavorare per 2 euro all'ora. Ah non siamo nostalgici di una moneta che si svaluta ? Ma la svalutazione non è una parolaccia. Essa è uno stabilizzatore che consente ai Paesi in difficolta di tornare a rendere convenienti i propri prodotti, le proprie merci e i propri servizi. L euro invece non si può svalutare, e quindi per recuperare competitività l unica strada è quella di svalutare i salari ( vedi infatti cosa è successo in Grecia ). Anche perchè cosi come non si può svalutare, non si può neanche apprezzare rendendo in questo modo meno convenienti le merci dei Paesi in surplus commerciale, cioè dei Paesi che detengono il monopolio delle esportazioni a scapito degli altri . Infatti la Germania, non vedrà mai un apprezzamento della la sua moneta, che avrebbe aiutato le esportazioni dei Paesi in crisi, stemperandone gli squilibri. Solo uno pscopatico può parlare cosi.

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  17. Risposte
    1. Che tristezza...
      http://ilbipolare.blogspot.it/2012/11/ombre-rosse.html

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  18. Proust dovrà aspettare ancora una volta, mi devo prima leggere Bagnai (due o tre volte...)

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  19. Intanto chi a sinistra pensava di cambiare le cose in europa grazie a hollande può mettersi il cuore in pace:
    http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2012/11/12/news/hollande_diventa_cerchiobottista_e_nella_gauche_esplode_la_rabbia-46424000/

    quindi l'ultima sega mentale rimasta in mano - letteralmente - ai fognatori quale sarebbe? La SPD che caccia la culona?

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  20. Una considerazione sul libro prof. fig. 12 pag. 76. Cambio nominale e reale viaggiano in modo pedissequo fino al 2000 poi la rivalutazione del reale supera quella del nominale e le partite correnti crollano. In Germania immagino il grafico sia speculare a questo, ovvero tasso reale svaluta di più del nominale e partite correnti hanno surplus mai avuti prima. Cambio nominale e reale a quale valuta si rapportano? Lire e € contro? Cambio reale che supera il nominale nella rivalutazione immagino sia un'altra magia dell'€ o è una situazione che si era verificata anche prima nel nostro passato?
    Infine una proposta... Perchè a fianco nella pagina del blog non apre un'apposito post dove si fanno domande appositamente sul libro? Sempre che ciò sia possibile su blogspot. Grazie per l'attenzione. A presto... (all'appuntamento di Pescara non manca molto).

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  21. Che tristezza,il pd conferma il voler persegueire il cammino del coloniliasmo imperialista.Non esisteranno mai gli Stati Uniti d'europa,anche perche ci scanneremmo ancora piu di adesso.Siamo troppo diversi per unirci in questo minestrone che sara indigesto per tutti.Chi ha un po di materia grigia lotti per far si che questa ulteriore follia ci conduca in un incubo che poi sara risolto solo con una secessione europea....tanto per imitare gli americani fino in fondo.
    PS. Chissa se quelli del nord europa diranno un altro no per gli aiuti in Toscana.

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    1. Secondo me, "Stati Uniti" non è neanche il termine tecnicamente appropriato per definire correttamente questo "sogno". Il nome, infatti, potrebbe richiamare principi propri di regimi democratici ed una cultura istituzionale che sembra del tutto estranea all'establishment europeo.

      "Unione delle repubbliche liberiste sovietiche", suona decisamente meglio.......

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  22. Scusate, OT: a proposito di Stati Uniti più grande debitore mondiale...ecco a cosa serve essere la più grande potenza militare sul globo...

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  23. Quando vedremo gli effetti di questo "fogno" in tutta europa, come sta avvenendo in Grecia, chissa che ci sveglieremo...ma per farci meno male possibile bisognera avere una classe politica diversa,totalmente opposta a questa,se il m5s e l'unica ancora di salvezza(per ora) per impedirci di affondare ben venga, ma nn basta.Tutte le menti piu acculturate dovranno dare una mano per la ristrutturazione italiana del dopo euro.Come dovra esserci per tutto il resto d'europa.
    E magari isolare tutti i fautori di questo disastro, magari in sedi adeguate a loro...e che potete intuire quali possono essere.

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  24. Buon pomeriggio professore,

    più volte lei ha fatto il paragone tra area valutaria Europa e area valutaria Italia, dicendo che se perfino in Italia, con lingua, cultura, fiscalità comuni, abbiamo problemi, figuriamoci in Europa.

    In una prospettiva di una uscita dell'Italia dall'eurozona, non sarebbe però opportuna anche la creazione di una moneta per il sud Italia e una per in nord Italia? La mia non é una provocazione o un tentativo di farla passare per leghista, ma mi sembra un ragionamento abbastanza logico. Anche in Italia abbiamo forzato l'emigrazione dal sud verso il nord e anche se esiste il sistema dei trasferimenti é continuamente contestato.

    Grazie dell'attenzione,
    Gian,
    piddino in cerca di conversione

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    1. @Giambe

      Ho l'impressione che il Nord non secederà mai dal Sud. Pensa al Sud con le condizioni attuali, indipendenza monetaria, depositi bancari ingenti quanto ci mette a (ri)prendersi le fabbriche venete, lombarde, emiliane, piemontesi...
      Del resto, com'è noto, al sud con i trasferimenti dal nord ci accendono il fuoco e arrostiscono la meusa, giammai comprano maglioncini fatti in veneto o salumi emiliani...
      Scusate la rozzezza e le imprecisioni, sto ancora studiando, mannaggia.

      Andrea

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    2. Dunque. A parte che il "federalismo monetario" credo imporrebbe di avere "due debiti pubblici" e credo renderebbe difficile un eventuale trasferimento fiscale da nord a sud.....

      Un nord che rimanesse nell'Euro (se ho "studiato bene"), sarebbe meridionalizzato dalla Germania. E' legittimo, infatti, supporre che il surplus non più indirizzato a sud sia riversato, anche per motivi politici (bisogna far vedere al cittadino che "la secessione è stata un vantaggio"), su pensioni, ammortizzatori sociali, realizzazione di infrastrutture, salari, diminuzione di tasse.... insomma su una serie di fattori che drogherebbero la domanda interna facendo -ma guarda un po'- salire i prezzi. E quindi il tasso di inflazione rispetto alla Germania (che ringrazierebbe).
      Insomma, è legittimo supporre che ciò possa contribuire ad attivare il "ciclo di Frenkel" (anche perchè la rigidità dell'euro sarebbe sempre lì), e che, al termine dei 10/12 anni canonici, la "padania" monetariamente e fiscalmente autonoma si trovi in condizioni simili a quelle di Irlanda o Spagna, pur in presenza di una spesa pubblica assai contenuta.

      Il sud avrebbe, invece, un'opportunità. Ma ripartirebbe comunque "da zero", con ovvie difficoltà, perchè la sovranità monetaria non è tutto e prima di esportare a nord lo si deve prima costruire un tessuto economico. Insomma, non devi solo avere la libertà. Il compito più difficile è usarla. Se usata bene, potrebbe far diventare lo stivale un importante paese mediterraneo. Se usata male, rischiarebbe di diventare una "repubblica mafiosa" come il Kosovo.

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    3. Bingo. Ci voleva l'euro perché si discutesse il vero ruolo del sud-colonia, mercato di sbocco dei prodotti del nord. Alla fine forse l'euro a qualcosa è servito. Permettetemi di aggiungere che il sospetto che il Sud da solo non sarebbe capace di autogovernarsi perché brutto, corrotto e mafioso fa il paio con il pregiudizio che gli italiani incapaci dovrebbero farsi governare dai tedeschi. Pregiudizi appunto!
      Nel frattempo l'inno nazionale il sud ce l'ha.
      Con poco sforzo si potrebbe adattare per tutti i PIGS...
      http://www.youtube.com/watch?v=bod3z2mCqbw

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  25. @Giambe
    sarebbe interessante capire come fare.. SE SI POTESSE FARE di sicuro potremmo creare un polo ipertecnoligo visto gli stipendi cinesi che ci aspetterebbero...
    ma sarebbe una cosa clamorosa.
    servirebbe una struttura complessa ma nell'era del digitale avremmo sistemi automatici di conversione e quindi non penso ci sarebbero problemi da questo punto di vista.
    altro discorso riguarderebbe un ministero serio per l'industria perché le politiche relative dovrebbero essere ben chiare e integrate.

    Ok, sogniamo perché non ci resta che fare questo...

    PS: il libro del prof è entusiasmante e ieri sera mi stava scappando una lacrima nel leggere il capitolo relativo al divorzio.
    una narrazione così chiara, entusiastica nell'esposizione la ricordo solamente per il 9"79 di Ben Johnson a Seoul (descritto in maniera sublime in uno dei 5 migliori libri di sport mai editi ovvero "Speed Trap" del suo tecnico, Charlie Francis)

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  26. "Le esportazioni sono un costo, le importazioni sono vera ricchezza per il Paese. Il principio fondante di un’economia funzionale al bene del 99% dei cittadini è il seguente: la vera ricchezza sono i beni e i servizi prodotti internamente, più quelli che il resto del mondo ci invia…………………… " Così afferma Donald !!!
    Scusate ma non ce la faccio più dal ridere. (In realtà mi verrebbe da piangere...)

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    1. Donald scrive: "Le esportazioni sono un costo, le importazioni sono vera ricchezza per il Paese. Il principio fondante di un’economia funzionale al bene del 99% dei cittadini è il seguente: la vera ricchezza sono i beni e i servizi prodotti internamente, più quelli che il resto del mondo ci invia…"

      Ma è ovvio che ragioni così, è amerekano!!! All'Amereka "il resto del mondo invia beni e servizi"... come facevano alla Magliana quelli che pagavano il pizzo al Libanese: per avere "protezione". Che ci vuoi fare? Se uno è amerekano, te sse magna.

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    2. Anche ce li inviasse GRATIS, credo che alcuni NON li vorremmo proprio. Quali? Secondo opinione individuale, o per ribattere umoralmente, ché ci sta.

      E perché il resto del mondo, nella sua munificenza, non "invia" cose BELLE e BUONE alla Grecia? All'Africa, ogni tanto, qualche medicinale per beneficenza viene "inviato".

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    3. Barnard non può che riferirsi alla teoria di Bill Mitchell : "Do current account deficits matter?" La trovate qui http://bilbo.economicoutlook.net/blog/?p=10389

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    4. Una cosa va riconosciuta, Alberto è più lungimirante di molti suoi colleghi. Molto più lungimirante. Talvolta brevimirante, ma in questo caso, diamo a Cesa quel che è di Cesa, come dicono scherzosamente nelle sedi dell'UDC.

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    5. @Mossler: Bill Mitchell scrive "A current account deficit reflects the fact that a country is building up liabilities to the rest of the world that are reflected in flows in the financial account. While it is commonly believed that these must eventually be paid back, this is obviously false".

      Ma come fa Bill Mitchell a sottovalutare il fatto banale che invece di investimenti produttivi l'afflusso di capitali finisca con l'alimentare bolle? Cioè una crescita sproporzionata del prezzo di un qualche bene farlocco, bulbi di tulipano ad esempio?

      In realtà, qualche paragrafo dopo il brano citato, lo dice: "However, if a country’s spending pattern yields no long-term productive gains, then its ability to service debt might come into question".

      Il punto, da quello che credo di capire, è che quello che conta è "quanto" è grande e persistente un deficit della BDP. Credo che, a fronte di un deficit molto grande e persistente, l'unico modo per assorbire l'eccessivo afflusso di capitali in modo da garantire i creditori esteri, ed evitare bolle di consumo, sia quello di spendere in armamenti. Ottieni due risultati: ti fai pagare per fare il "guardiano del mondo", e intimorisci i creditori stessi. That's America, folks.

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    6. Più sinteticamente, credo che il punto di vista di Donald possa essere spiegato così

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    7. Questo scambio mi ha ricordato che volevo portare alla vostra attenzione questo articolo: The Endogenous Money Approach (qui il pdf), di L. Randall Wray, Working Paper No. 17, Aug 2001.

      Già dal titolo si nota una differenza fra MMT e spaghetti-MMT, sottolineata, per esempio (ce ne sono altri illuminanti), anche da questo passaggio: «This also turns the textbook deposit multiplier on its head as causation must run from loans to deposits and then to reserves.» Un po' diversa dalla versione spaghettara «stampiamo denaro con un click del mouse».

      Però poi mi ha colpito un altro passaggio: «Money, government spending, and taxes are thus intricately interrelated. This approach rejects Mundell’s “optimal currency area” as well as the monetary approach to the balance of payments. It is not possible to separate fiscal policy from currency sovereignty-which explains why the “one nation, one currency” rule is so rarely violated, and when it is violated it typically leads to disaster (as in the current case of Argentina, and-perhaps-in the future case of the European Union!).»

      Notate subito una cosa: questo è un documento del 2001, quindi Wray si aggiunge alla lista di quelli che lo avevano previsto che l'Eurozona si sarebbe scassata, anche se lo dava solo come probabile.

      Qui però Wray scrive anche che rigetta la teoria dell'OCA e l'approccio delle bilance dei pagamenti. Mi sorprende non poco, visto che è lo strumento principale con cui qui si è sostenuto che l'EZ non è sostenibile. Vuoi vedere che Wray ha orecchiato la teoria dell'OCA endogena (ha trattato l'argometo anche Eco della rete in L'O.C.A. endogena di Lamarck) e pensa che quella sia l'unica e legittima interpretazione? Forse questo spiega perché Wray insiste caparbiamente nel sostenere che non è una crisi delle bilance dei pagamenti? Chiedo a voi che ne sapete se è plausibile il nesso che ipotizzo o è una str…upidata.

      Infine ultimo passaggio: «Lately, at least some Post Keynesians have argued that not only is the inflation-unemployment “trade-off” unnecessary, but that full employment can be a complement to enhanced price stability.» Mi pare che Nino Galloni in un video abbia detto qualcosa di simile all'affermazione che ho evidenziato in grassetto, però adesso non saprei ritrovarlo. A qualcuno risulta?

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    8. Correttore,

      credo che Wray consideri, giustamente, erroneo quello che nella letteratura viene definito "monetary approach to the balance of payments". Sulle OCA non so, è anche probabile, e allora sbaglia, ma non credo rigetti l'intera teoria, ma le implicazioni monetarie che il modello di Mundell prevede. In questo caso Wray ha perfettamente ragione come peraltro è evidente.

      Sul trade off inflazione disoccupazione penso, ma non ne son sicuro, si riferisca al fatto che secondo alcuni studiosi, la curva di phillips ha una parte orizzontale, cioè, in cui aumenta l'occupazione e l'inflazione rimane stabile.

      Un'immagine la trovi qui a pag.129.

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    9. Leggendo il recente articolo di Wray, al quale Ramanan risponde, credo che l'MMTer alla fine vada a parare soprattutto sulla necessità di un'unificazione del sistema bancario (più che sullo sposare completamente la teoria dell’OCA endogena). Secondo lui non è una crisi da squilibri di partite correnti (parla infatti del bilanciamento tra deficit di current account e surplus di capital account), perché non esistono in eurozona sostanzialmente delle "imbalances" che possano far crollare il sistema, se il sistema fosse del tipo americano, con una banca centrale e varie sussidiarie di essa negli Stati (al posto delle singole banche centrali nazionali). L’esempio di una possibile bolla finanziaria in Germania , che sarebbe da vedere di buon auspicio per generare inflazione nella valle del Reno, credo che spieghi abbastanza bene il modo in cui, secondo lui, si potrebbero risolvere gli squilibri.
      E poi, scusate, come possiamo commentare questa: "Bad bank behavior can boom or bust an economy—with or without current account deficits. And that’s pretty much what happened in Spain and Ireland (and also in Iceland)"?

      Per quanto riguarda la possibilità di aver bassa inflazione con piena occupazione si riferisce alla creazione di "buffer stock" che possano agire come stabilizzatori del livello di salario reale. Non ricordo però se Galloni ha mai detto cose di questo genere.

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    10. @istwine

      Sto leggendo il testo che hai segnalato (Introduction to Post-Keynesian Economics). Quando ho letto questa "If there is a true scarce resource, it is surely time" ho capito che sono post-keynesiano (anche se non ci capisco niente... e sono pure ingegnere)

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    11. Grazie istwine, sei sempre prezioso nelle tue indicazioni a noi profani.

      Riguardo il grafico, mi sembra illustrare proprio quello che diceva anche nino Galloni in quel video: il potenziale di capacità produttiva che abbiamo raggiunto in questo momento storico è immenso ed è difficile riuscire a saturarlo (da cui il tratto orizzontale nel grafico).

      Ricordo anni fa di aver ascoltato un'intervista ad una imprenditrice che dichiarava che le aziende nel suo settore, non ricordo quale, si erano configurate per assorbire senza problemi oscillazioni di +/- 20% nella domanda.

      Ci sarebbe un lungo discorso da fare sull'uso che ne facciamo di tutta questa capacità produttiva ma non è questo il luogo. Prima o poi se ne potrebbe parlare.

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  27. scusate l'OT, ma io sono ignorante.
    qualcuno ha voglia di commentare questo ?:
    http://salvatoretamburro.blogspot.it/2012/11/la-kfw-la-banca-nazionale-segreta-ma.html

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  28. Dunque a proposito di Europa:
    http://www.nomos-leattualitaneldiritto.it/sites/default/files/Inedito%20Guarino%20Nomos%202-2012%20(1).pdf
    Quello che è interessante è l'ipotesi di radicale vizio-inefficacia del fiscal compact per la sua stessa auto-limitazione espressa in funzione della condizione di compatibilità con il superiore Trattato (TFUE), ove questo (cosa su cui l'articolo non si avventura) fosse correttamente inteso in alcune sue clausole fondamentali.
    Ovviamente hanno inserito tale clausola condizionale (senza avvedersi che fosse "logicamente" suicida) sul presupposto dall'avvenuta mutazione asimmetrica della commissione (teorizzata da De Grauwe), che ormai ha rinunciato ad applicare le norme del TFUE da cui emerge la iliceità "comunitaria" del comportamento della germania (aspeto che vede l'Italia completamente rinuciataria delle sue prerogative costituzionali ex art.11 Cost).

    Di fatto, la "copertura giuridica" del fiscal compact (e del regime dell'ESM), nonchè la sua funzione politica, sono, nella sostanza del meccanismo usato, molto simili a quelle del "decreto sui pieni poteri" che Hitler fece votare al Reichstat, arrestando preventivamente i deputati comunisti, abbassando il quorum e servendosi di concessioni ai cattolici per ottenerne il decisivo assenso e la relativa modifica di rango costituzionale.

    http://www.ilmoralista.it/2012/11/11/mario-monti-e-un-criminale/
    Qualche blogger si pone la domanda, senza peraltro poter individuare gli argomenti decisivi in tal senso.
    Che invece offro in anteprima agli amati goofisti...

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    1. Lo leggo, scrive bene. Gli manca qualche riferimento d'economia per definire il punto nave.
      Ma almeno è consapevole dello smarrimento della rotta.

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    2. Solo per dare un quadro generale che completa (in ottica vizi trattati UEM) l'intervento di Quarantotto: "Occorre inoltre richiamare brevemente il nesso inscindibile tra politiche di liberalizzazione e privatizzazioni. La liberalizzazione è...strettamente connessa con la privatizzazione sostanziale...poiché impone all’operatore pubblico di comportarsi alla stregua di un operatore privato. Operare senza il perseguimento del profitto (la remunerazione normale del capitale) è, infatti, considerato già di per sé un atto non concorrenziale contrario alle politiche di liberalizzazione. Così come è anticoncorrenziale, a fortiori, ogni altra pratica tipica dell’operatore pubblico: la sussidiazione incrociata, la vendita sottocosto etc etc. Le liberalizzazioni indirizzate allo scardinamento dei monopoli pubblici sono quindi automaticamente privatizzazioni sostanziali...L’apparente neutralità della legislazione comunitaria per il profilo proprietario delle imprese è quindi solo apparente, dal momento che il rigido orientamento pro-liberalizzazioni impone di fatto il depotenziamento delle prerogative di un’impresa pubblica...In definitiva, risulta chiaro che, entro la cornice giuridica e istituzionale dell’Unione europea è divenuto impossibile per gli Stati esercitare la propria sovranità discrezionale sulla politica industriale (dopo quella monetaria e fiscale, ndr). Il loro ruolo è infatti ridotto a quello di garanti del buon funzionamento della concorrenza sul mercato, cui si aggiunge un residuale Stato minimo assistenziale di cornice. Inoltre se un tempo le funzioni pubbliche assistenziali e quelle imprenditoriali-commerciali venivano spesso esercitate in forma integrata da parte dello Stato (facendo uso del sistema dei sussidi incrociati a fini sociali), prevale sempre più l’orientamento per cui i servizi universali (ridotti al lumicino) debbano essere scissi da quelli potenzialmente remunerativi, proprio per poter cedere questi ultimi al libero mercato e lasciare i primi in mano pubblica.". Disponible qui

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    3. Bravo Flavio.
      E il sussidio incrociato è ora invece utlizzato da holding specializzate in affidamenti di ss.pp. (multiservizi) per spuntare con le "operative" migliori offerte ed ottenere ulteriori affidamenti o la conferma dei precedenti (specie se "quotate"...e qui sta l'inghippo: vediamo se lo scopri anche qui :-) ).
      E' ovvio che capire chi controlla veramente queste holding e chi veramente le capitalizza e finanzia è un punto fondamentale per comprendere il "dramma" italiano..

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    4. Oh, peraltro l'effetto conformativo delle politiche pubbliche da te indicato non è propriamente una violazione del Trattato (ci dovrei pensare....). Piuttosto è un effetto "insito" nei trattati che viola principi costituzionali in quanto li rende inoperativi (artt. 41, commi 2 e 3, e 43 Cost, con evidenza), e pone il negletto problema della compatibilità con l'art.11, seconda parte, Cost.

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    5. Si Quarantotto, Guarino infatti parlava più che altro di "conflitto" fra Fiscal Compact e TFUE, mentre l'articolo che ho indicato voleva solo far notare che, oltre a questo effetto che denota una malafede/poca accortezza nella redazione legislativa comunitaria, una non meno problematica e pedissequa applicazione dei suddetti trattati da parte della classe politica (supina) italiana che va in netto contrasto con quanto appunto la nostra Costituzione (già avanzata pur avendo oramai più di 60anni) detta in materia economico/sociale (la prima a servizio della secondo e non viceversa). Per l'inghippo di cui mi fai richiesta: un indizio per farmi capire potrebbe essere la quota azionisti, ad esempio, ACEA SpA?

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    6. @ Flavio e Quarantotto : ottimo (dal 7/11/12 niente è più come prima).
      Però avete risvegliato un vecchio pallino che ha sempre attirati fulmini (e, a quanto pare, e dopo ampia tenzone, non sono ancora abbastanza saggio ...)

      Siano As e Ap due aziende identiche in ogni particolare (localizzazione, attività, addetti, etc) con la sola eccezione della proprietà : As è di proprietà dello Stato, Ap è di proprietà di un imprenditore privato.

      Il bilancio risultante potrà essere scritto in ultima analisi (e in termini simbolici) utilizzando le seguenti definizioni :

      Attività (A) : la somma risultante di tutte le posizioni attive presenti in bilancio;
      Passività (A) : la somma risultante di tutte le posizioni passive presenti in bilancio;
      Profitto(Ap) : il profitto dell'imprenditore privato con l'ovvia posizione Profitto(Ap) >= 0

      Per l'azienda pubblica sarà : Attività (As) - Passività (As) = 0
      Per l'azienda privata sarà : Attività (Ap) - Passività (Ap) - Profitto (Ap) = 0

      Dato che le due aziende sono identiche le poste finali di bilancio saranno identiche e tali risulteranno anche le equazioni di bilancio.

      Si può pertanto porre :

      (Attività - Passività)s <=> [(Attività - Passività)p - Profitto(Ap)]

      Si può facilmente dimostrare che il termine a sinistra è sempre maggiore (>) o al più uguale (=) al termine a destra della diseguaglianza.

      Se Profitto(Ap) = 0 l'identità è ovvia e il significato inconsistente.

      Se Profitto(AP) > 0 l'ineguaglianza precedente si scrive come segue :

      (Attività - Passività)s <> [(Attività - Passività)p - Profitto(Ap)]

      Il termine Profitto(Ap) è maggiore di zero, (Attività - Passività)s è uguale a (Attività - Passività)p e quindi, poiché a destra dell'ineguaglianza compare un termine (che è uguale all'unico termine a sinistra dell'ineguaglianza, diminuito di una quantità certamente maggiore di zero, non può che risultare :

      (Attività - Passività)s > [(Attività - Passività)p - Profitto (Ap)]

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    7. Grazie Quarantotto, anche se arrivo un po' in ritardo. Questo scritto mi fa sperare che, anche in ambito giuridico, sia in corso un dibattito sull'argomento.
      Ad un non-giurista come me lo scritto appare molto convincente, soprattutto la tesi di "inesistenza giuridica" del Fiscal Compact (FC) a causa della sua contraddittorietà con i trattati nel cui ambito esso dichiara di volersi collocare (TUE e TFUE). E' anche convincente la tesi secondo cui il precedente passo indietro fatto dalla Commissione Europea sul vincolo di pareggio, con la sostituzione del vecchio regolamento 1466/97 (nei fatti, antesignano del FC) con uno meno restrittivo, implichi che la stessa Commissione avesse riconosciuto l'illiceità del precedente regolamento (e, quindi, del vincolo di pareggio di bilancio) ed abbia voluto rimediare con quello nuovo.
      Ora, se le falle del FC erano così evidenti, è sempre più urgente chiedere conto alle forze politiche della maggioranza per aver votato compatte e con così largo anticipo (rispetto alla data di entrata in vigore del trattato FC, il 1/1/2013) le modifiche legislative necessarie ad attuarlo, tra l'altro di rango costituzionale. Questo dimostra la totale irresponsabilità di tali forze politiche.
      Sarebbe interessante anche capire quali siano le conseguenze giuridiche sulla normativa italiana nell'ipotesi che il FC sia giuridicamente inesistente.

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  29. In Germania, per il mese di novembre, l’indice
    Zew, che raccoglie le opinioni di analisti ed
    investitori circa le condizioni dell’economia
    tedesca, si è attestato a -15,7 pts, in netto
    peggioramento rispetto al consensus che aveva
    indicato un valore di -9,8. Il dato passato era
    invece di -11,5.

    fonte http://www.investimenti.unicredit.it/pdf/mail/7pm_13112012.pdf

    QED: Il ramo sta cedendo, ma non ditelo al prof. Piga, quello che senza l'€ e senza l'Europa gli viene meno l'orgasmo!

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  30. Ieri ho seguito a tratti l'esilarante dibattito (?) dei super eroi del PD...a un certo punto sento la zdora pronunciare una frase del tipo "europa o non europa, euro o non euro" in merito alle sfide del futuro governo, almeno mi è sembrato di capire così. Deve entrarci per forza Freud, ahaha ahaha!

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    1. L'ho sentita anch'io, nell'ultimo "appello", preceduta da una frase del tipo "dobbiamo affrontare questioni difficili, devono essere persone serie a prendere le decisioni giuste..., euro o non euro,...".

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  31. domani 14 novembre 2012 giornata di mobilitazione europea. La CGIL proclama lo sciopero generale.
    Questi qui non hanno proprio nessuna intenzione di fare autocritica e lanciano sempre richiami al fogno, anche nella chiamata ad una impari lotta.
    Eppure il cambiamento di rotta è chiaro: passare dal fare i compiti a fare i conti a casa, ognuno in quella propria.

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  32. In attesa che mi arrivi il libro del professore, cercando riparo e svago dal debito pubblico, dall'euro e dallo spettacolo imbarazzante di quei cinque pagliacci, rileggo il BArone RAmpante. Ahime! "Insomma, c'erano anche da noi tutte le cause della RIvoluzione francese. Solo che non eravamo in Francia, e la Rivoluzione non ci fu. Viviamo in un paese dove si verificano sempre le cause e non gli effetti".

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  33. Finalmente mi è arrivata la mail di conferma della spedizione delle mie 3 copie del suo libro Prof! Non vedo l'ora di averlo tra le mani. Altro che più Europa..(la loro)

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  34. Prof. Bagnai, ho letto nel suo Blog che farà una presentazione del libro all'Università dove si laureò G. Casanova.
    E' vicino a dove abito e gradirei partecipare.
    Per quale data ha fissato la presentazione?
    Le comunico che ho prenotato 3 copie del suo libro, (spero di riceverle prima di Natale) una per me e 2 da regalare ad amici pro-euro insieme a questo utilissimo oggetto: http://www.dmail.it/ff/search/index.php?query=Carta+Igienica+Fantasia+50+euro&queryFromSuggest=&scelta=&queryFromSuggest=true

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  35. Ballarò ‏"l'euro è una straodinaria opportunità che non abbiamo colto per via del debito pubblico" #Ballarò

    Ho ruggito e aperto il frigo in cerca di una birra...

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    1. ma di Ballarò neanche da parlarne.
      quelli che mandano in onda gli studi di "Caccia e Pesca", con tutto il rispetto per la rivista.

      Pure il prof. Piga, riguardo a certe previsioni, scrive:
      "Campate per aria. Imbarazzante per una televisione di stato".

      Livelli di terrorismo informativo così non li ho mai visti, ma non c'è troppo da sorprendersi. Ci sarebbero, piuttosto, gli estremi per una denuncia all'Ordine dei Giornalisti.

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    2. Questo è per chi se lo fosse perso...

      https://twitter.com/Keynesblog/status/268498583177814016/photo/1

      da vomito, la loro disonestà intellettuale è senza confini

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    3. Caro Nobuo, certe previsioni saranno imbarazzanti per una televisione di Stato, ma non per una di regime (Regime di cui il programma è perfetta espressione).

      Un informatore di regime, l'imbarazzo, non sa nemmeno cosa sia......

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  36. Cominciano le fughe in elicottero.....http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/a-qualcuno-girano-le-pale-lincredibile-video-della-fuga-notturna-dagli-operai-sardi-del-46700.htm

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  37. Che ne dite di fare una bella petizione per far inserire "spesapubblicaimproduttiva" ecc. sul Devoto Oli?? Chi ci sta?
    Stamani prima di andare a lavorare, ho acceso un attimo la tv (devo smettere con le droghe) e su Omnibus (ma è successo altre volte, come gente ha già commentato) Italo Bocchino a mitraglia: "spesapubblicaimproduttiva""spesapubblicaimproduttiva""spesapubblicaimproduttiva""spesapubblicaimproduttiva".. Il tutto naturalmente condito da "tagli draconiani".. Dopo un po' Matteo Colaninno s'è ripreso e ha nominato solo la spesa pubblica. Sono andato a lavoro un po' scosso..

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  38. 'cchiu europe solo noi napoletani e pugliesi lo capiamo....ah a proposito, acquistato il suo libro (17 eurini....) sin da subito scorrevole, certo sarebbe potuto ben essere un po' meno egotistico l'antefatto......ma questo offre un convento (più una conventicola) arroccato sulla cima della tebaide dell'informazione luogocomunistica....sicché la ringraziamo!;)

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  39. Sto tentando invano di trovare il libro. Prenotato 17 giorni fa su Unilibro, resto ancora in attesa. Tempestato di telefonate tutte le maggiori librerie di Bologna, già scomparso o in attesa di nuovi arrivi. Quando? forse per il fine settimana, forse. Da Feltrinelli mi hanno detto che è in ordine su TUTTE le librerie Feltrinelli d'Italia.
    Sono contento per la continua pressione che siamo in grado di esercitare ma sempre più impaziente.
    Un saluto a tutti, al prof come sempre.
    Grazie
    Tito

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    1. Non demordere Tito.
      Ordine fatto su Unilibro il 13/10, spedito ieri.
      :-)

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    2. Anche nella libreria dove ho preso la mia copia ora il libro è esaurito ma in ordine... me l'ha detto il libraio, con un ghigno voltiano. Ha detto che l'editore non sia aspettava di vendere così tante copie. :)

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  40. informo che il libro è ancora disponibile alla mondadori al centro commerciale campania

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  41. @Oscar
    la dimostrazione che l'indice del debito pubblico è inutile!
    a parte il fatto che prestare i soldi implica crediti e non debiti, ad ogni buon conto in questi mesi ho visto la pochezza umana all'opera:
    1) occultamento di debiti dalla contabilità.. come se poi guardando i flussi di cassa uno non si accorge se puoi pagare oppure no

    2) Pare che l'Italia abbia fatto la stessa cosa (ma 16 mld).

    3) Monti propose di escludere dal calcolo del deficit (o del debito.. cmq, non penso sia fondamentale in questa discussione) le spese in conto investimenti.
    come no! come se non fossero soldi da sborsare!


    quando dico che un operaio è più saggio pare che qualcuno si incavoli (SCHERZO! qua siamo di fronte ad autentici zozzoni)

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  42. No me cabe duda: Europa y el euro saldrán reforzados de esta crisis.

    14/11/2012
    Emilio Botín presidente del Banco Santander.
    http://elpais.com/elpais/2012/11/14/opinion/1352915390_877426.html

    Questa me la segno ;)

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  43. @Gaspare
    con 'sta scusa della censura se ne approfitta..
    dovremmo forse ignorarla ma secondo me lei dimentica una cosa: molti di noi sono laureati in economia e commercio (in cui si studiava microeconomia, macroeconomia, politica economica, politica industriale) e quindi abbiamo il pollice opponibile in materia.
    E visto che in questi casi la laurea non serve le dico solo che basta saper leggere e dare una sbirciatina agli artt. 1 e 11 della costituzione.
    ecco, con la seconda elementare, elementarmente si capisce che la democrazia con UE ed Euro è stata asfaltata

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  44. @Ecodellarete
    sarebbe interessante avere l'intervista in originale per capire il tono della battuta e la vera frase (può capitare di interpretarla male).

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