Trecentosessantasei email.
Quello che si preoccupa perché pensa di non trovare posto a Pescara (o a Roma).
Quello che mi vuole intervistare.
Quello che ha capito da cosa dipendono le crisi finanziarie e sa come risolverle (be', questo bisogna farlo fuori, altrimenti poi io resto senza lavoro...).
Quello che "non sono d'accordo con lei..." (amico, significa che non sei d'accordo con Krugman, De Grauwe, Roubini, e forse nemmeno con te stesso: vuoi farti tagliare i salari del 20%? Come? No... Che strano! Ecco: lo vedi: sei d'accordo con me, è con te stesso che non sei d'accordo).
Quello che "scusi, per sostenere l'esame di Politica economica devo studiare il programma di Politica economica?" (faccia lei, io eventualmente preferirei interrogarla su Guerra e Pace, però le conviene l'Acocella, sono meno pagine).
Quello che "professore, dovremmo incontrarci perché io non credo nel web" (nemmeno io, e i risultati si vedono).
Poi però leggo i vostri commenti e mi schianto dalle risate (soprattutto con quelli non pubblicabili, eh, Correttore di bozzi? Ma ci vieni a Pescara? Io devo vedere come sei fatto!), o mi inorgoglisco nell'assistere alle dispute fra Schneider e Sandra su Spinoza, e a quelle fra Schneider e Guerani su Hegel, e a quelle fra Schneider... Ma quanto litiga 'sto Schneider!
Insomma, il Signore mi ha dato questa croce, e voi mi date la forza di portarla. Come ha giustamente detto il Correttore, anche non fosse servito a nulla (ma è servito), ci saremmo comunque divertiti...
(stasera verso le 22:30 intervista su Radio Radicale. Poi chi trova il podcast può segnalarcelo? Grazie...)
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Colpa tua che sei a capo di un esercito antieuro ormai...no forse è meglio questo...comunque in ogni caso è arrivato il giorno.
RispondiEliminaPensa che "al mio segnale scatenate l'inferno" è un'indicazione dinamica che il violoncellista aveva inserito nella sinfonia di Pergolesi onde significarci la necessità di fare il più casino possibile. Il preciso tecnico austroungarico represse la nostra foga mediterranea... E così facemmo notte e nun se potemmo 'mbriaca (diciamo che però in cambio del vino hai avuto parecchia acqua...).
EliminaImmaginavo che qualche crucco c'avesse messo lo zampino...
Eliminasera pur la prochaine fois
…o questo
EliminaP.S. Ciao Xabax, come va tutto ok? Me racomando
non core!
Faccio ammenda e prometto che prenderò esempio da voi ;-)
RispondiEliminaSchneider (disturbato, scelga pure lei la varietà)
Voi, cioè IO, naturalmente... Il solito ragazzaccio!
Elimina"preferirei interrogarla su guerra e pace" auhauhauahuha. l'avviso in rosso sui programmi d'esame sul suo sito personale poteva lasciarlo per i posteri!
RispondiEliminaEsimio professore cav. gran mascalz. dott. ecc. ecc.,
RispondiEliminaintroduzione scherzoso/provocatoria a parte, sono mesi che frequento il tuo blog, (abbi pazienza, ti do del tu), e devo ammettere che lo trovo molto istruttivo e interessante. Tutto quello che il mio intuito di povero "ignorante" possessore di mera licenda media, trova conferma in quello che scrivi e viene arricchito con la spiegazione più tecnica su come viene preparato, attuato e perchè quello che ci accade a livello "economico". La mia domanda è questa. Da quello che ho letto proponi un passo indietro a livello di controllo bancario e gestione delle risorse, soprattutto con il controllo pubblico e della comunità delle stesse, che per adesso vuolo dire controllo dello stato, che purtroppo però non lavora mai o quasi mai per il bene comune ma per gli interressi personali. Infatti vediamo tutti dove alla fine ci ha portato.
Non c'è una soluzione diversa? Quelle ad esempio di Domenico De Simone, http://domenicods.wordpress.com/, sono solo utopie irrealizzabili? Non c'è altra strada diversa da quelle che abbiamo già percorso?
Attendo con ansia sua risposta.
Cordiali saluti (o "Distinti", come vuoi).
Parlare di passi indietro o avanti presuppone che si sia su una retta orientata in una certa direzione. Io non sono proprio sicuro che le cose stiano esattamente così, come non sono sicuro che alla fine alla quale siamo arrivati ci abbia portato lo stato brutto cattivo e corrotto che compra ostriche e champagne coi soldi dei cittadini.
Eliminae il becchino rispose al carcerato ingiustamente...la libertà?Mai tornare indietro,il futuro e'"avanti"bisogna sempre guardare avanti..specie quando quel futuro e' gia deciso.
Eliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Debito_pubblico.jpg
Ne ho letto qualche articolo ed è stato illuminante: spiega in maniera chiarissima come il debito pubblico sia originato dalla moneta-debito emessa dal sistema HAARP che costringe i rettiliani a pagare in scie chimiche dei semplici pezzi di carta privi di alcun valore reale agli Illuinati!!!
EliminaForse ho fatto un po' di confusione qua e là, ma la sostanza rimane: questo NWO mi pare molto poco ordinato.
Schneider (mondialista)
Ps: si scherza eh...
Mah, ogni volta che si parla di euro spunta sempre qualcuno a sostenere che la banca centrale intaschi un signoraggio pari al valore nominale del pezzo di carta e si inizia a parlare di tassi d'interesse nominali negativi sulla moneta. Ci sono libri di economia monetaria che costano poco.
EliminaComunque, mea culpa! Sono uno dei 366.
Ma c'è mai stato un confronto pubblico di economisti specialistici su queste tematiche? Anche usando terminologie specifiche.
RispondiEliminaSarebbe bello avere un'arena ordinata dove si enuncino i problemi identificati da entrambi gli schieramenti, dove in seguito ognuno esplica le proprie soluzioni, che vengono graficamente/visivamente riassunte.
Ed infine ognuno descrive le possibili falle dei vari approcci...
è proprio durante la ricerca di questo che sono capitato qui, ma oltre ai vari soliti talk show non ho trovato nulla che mi soddisfi..Qualcuno mi sa aiutare?
Complimenti per tutto
Non sono un economista, né un politico o un sociologo, probabilmente ci vorrebbe uno psicologo (l'ha detto Anghela).
EliminaNon è questione di formule giuste, la politica non è una scienza ma, dicono, un'arte.
Il PCI era contrario allo SME, per ottimi ed attuali motivi, ora i suoi eredi sono €fili assatanati, che è successo? Forse c'entra il Cile? alle Frattocchie gli hanno insegnato troppe buone maniere? tenevano famiglia e allora California dreaming? i teutoni sono più forti economicamente e i nostri si ricordano di Brenno?
Ma se non vedi dietro gli angoli, se non hai né artigli né zanne, e oltretutto hai anche la voce fessa, che ci fai alla testa del maggior partito comunista occidentale?
Tiri a campare e fra 50 anni speri che nessuno se ne ricordi, intanto gli altri ti fregano con o senza formule!
Eh, ma il PCI, in parte obtorto collo, non si oppose certo al divorzio Banca d'Italia-Tesoro, il vero problema e peccato originale (come ci ricorda il professore) che sta alla base della catastrofe che abbiamo sotto gli occhi.
EliminaSono molto curioso di leggerne di più e meglio sull'argomento dal prossimo libro di Fabrizio Tringali (penso in solitaria, non con Marino Badiale)
@Roberto, io, pur essendo favorevole al ricongiungimento tra banca d'Italia e tesoro, non credo che si risolvano tutti i nostri problemi con il ritorno alla famosa moneta sovrana. Mi spiego meglio, siamo sicuri che basti semplicemente restituire al governo il potere di intervenire sul tasso di sconto per evitare che si seguano delle politiche mercantiliste orientate alla repressione della domanda interna? L' esperienza del Giappone è emblematica, e ci fa capire che la deflazione è comunque deleteria, anche con la famosa moneta sovrana (http://www.indexmundi.com/g/g.aspx?c=ja&v=71). Per carità, non sto dicendo che bisogna disinteressarsi del saldo estero, credo però che bisognerebbe raggiungere un certo equilibrio, in maniera tale da evitare che si formino eccessivi avanzi con l'estero a discapito della domanda interna. In ogni caso, credo che il caso giapponese metta fuorigioco sia quelli che " se lasciassimo al governo il potere di intervenire sul tasso di sconto, faremmo la fine dello Zimbawe" e sia quelli che "con la moneta sovrana risolveremo tutti i nostri problemi". Magari sbaglio, ma ho questa impressione.
EliminaAlessio caro, se non hai letto il blog (che è gratis) leggiti il libro, e vedrai che...
Elimina@Prof, il libro arriverà la settimana prossima. Comunque mi sono spiegato male, non era mia intenzione disconoscere l'esplosione del debito pubblico derivata dalla spesa per interessi, a sua volta dovuta al divorzio tra banca d'Italia e tesoro. Credo che sia importante riappropriarsi della politica monetaria, tuttavia penso che da sola sia insufficiente: per esempio, se si monetizzasse una quota di debito e si abbassasse il tasso di sconto senza effettuare il controllo sui movimenti di capitali, magari si correrebbe il rischio di vedere migrare verso mercati più remunerativi i capitali necessari per il deficit spending. Sono ipotesi, magari sbaglio, però sono scettico nei confronti di chi propone semplicemente la moneta sovrana come un rimedio valido per ogni male. Alla Donald insomma. Spero di aver chiarito il mio pensiero contorto.
EliminaSenti, Alessio, Donald tua sorella, chiaro? Ho mandato a fare in culo chi banalizzava il mio pensiero quando avevo un lettore, perché mai non dovrei farlo adesso che ne ho mille? Se non riesco a farmi capire da te me ne farò una ragione, anzi, guarda, me la sono già fatta. A me interessa chi critica quello che ho detto, non chi commenta quello che non ho detto.
EliminaVeramente mi riferivo al primo commento di Roberto, che forse è stato grossolanamemente etichettato da me come eccessivamente concentrato sulla teoria della moneta sovrana. Non mi pare di averti accusato di presentare in maniera semplicistica il tema del ricongiungimento tra tesoro e banca d'Italia, anzi, siccome seguo il blog da un po' di tempo (da gennaio), mi pare di conoscere bene le tue posizioni sull'argomento. Vabbé, visto i toni della discussione, credo che me ne farò una ragione anch'io. Buona fortuna.
EliminaGià é arrivato il momento. Della serie "non ci fossi bisognerebbe inventarti". Io dal basso la vedo cosi: é una guerra ormai ed ognuno combattere con le armi che ha.. Lei prof. ha la conoscenza noi siamo il suo esercito. Ma la convinzione non é oppio dei poveri ma oggetti vità dei dati scritti nero su bianco nel suo libro che spero diventi un icona. Il mio utilissimo consiglio : grande pazienza, i risultati già si vedono. Il posto a Pescara per me va bene anche il prox anno. Un abbraccio
RispondiEliminaAnche se tutta questa opera non fosse servita l'importante è che non sia asservita!
RispondiEliminaGrazie sua eccellenza, siamo noi orgogliosi del sold out del libro, il flauto di traverso è troppo carino (anche se il copyright non è suo:).
RispondiEliminaSto leggendo , reading in progress, I will tell you more later...
La mia Uga è una miniera inesauribile...
Elimina... non avevo dubbi al riguardo:)
EliminaMa grazie di tutto, compresa la pazienza.
RispondiEliminaChe dono il senso dell'umorismo!
RispondiEliminaSe tutto alla fine dovesse andare per il peggio (tutto andrà per il peggio, grazie Murphy!) almeno ci saremo fatti un sacco di risate!
Tentativo di platonico dialogo cor Palla:
RispondiElimina- Gentile Pallacorda, per avere un suo contributo, lei affermerebbe che il grafico linkato da Leonardo sull'andamento dei rendimenti sui BOT sia sostanzialmente equivalente al pattern?
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| ................______________
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|--1983 -----1998 ---- oggi --->
- In relazione all'andamento dei titoli di stato italiani, quali implicazioni ha avuto sui tassi di interesse il famoso "divorzio" Tesoro/Banca d'Italia avvenuto nel 1981 grazie all'allora ministro Andreatta? Che risvolti politici ha avuto una tale decisione? In questo senso sarebbe molto interessante graficare l'andamento anche nel periodo antecedente l'anno 1983.
- Il basso costo del denaro che ha caratterizzato l'eurozona, è stato riscontrabile anche in altre aree macroeconomiche?
- Il basso costo del denaro nell'eurozona, secondo il suo parere, come può essere interpretato? E' funzionale a qualcosa?
Potrebbe, avendone Lei informazione, chiarirmi questi punti?
*****
Sto cedendo.
"In questo mondo colpevole che solo compra e disprezza, il più colpevole sono io... inaridito dall'amarezza".[ PIER PAOLO PASOLINI ]
Grazie Pierpà, ..., insomma, ... me tocca de resiste! :-(
20 minuti,purtroppo, sono troppo pochi per un approfondimento su queste tematiche
RispondiEliminaMeno male che non le ho scritto anch'io...
RispondiEliminaComunque professore, nonostante i suoi sforzi, l'economia ha fallito : secondo il quotidiano di Confindustria " Secoli di studi e applicazioni si sono sciolti come neve al sole di fronte ai problemi che stiamo vivendo da qualche anno; non sono stati capaci di fornire risposte, né tanto meno in questo periodo hanno saputo creare ricette per tirarci fuori dalla crisi"
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-12/lunica-rivoluzione-possibile-quella-142348.shtml?uuid=Abuv981G
Beh, questo articolo si commenta proprio da sè. Non oso nemmeno dare una definizione: rischierebbe di opacitare la primitiva lucentezza dell'ipocrisia che trasmette.
EliminaIn sostanza dice questo: Il re è morto, viva il re. Un aneddoto vecchio come il mondo, che tutti conoscono ed a cui nessuno crede.
Sorprende che un quotidiano prestigioso consenta la pubblicazione di articoli che meglio figurerebbero in ambienti più spiccioli.....
Io non direi che l' economia ha fallito
EliminaIl problema non è economico, è politico
Ma quanto la politica si sgancia dal controllo economico per motivi suoi; quando l' economia puo' essere diretta secondo strade a comodità di lobbisti; quando la politica dà un colpo alla botte e basta invece di dare un colpo alla botte ed un altro al cerchio, questo è il risultato
Ma sono moltissimi per gli standard attuali. E poi guarda che dopo 20 minuti mi sono addormentato riascoltandomi! Non pensare che la gente ti stia a sentire per un'ora...
RispondiEliminaSul "Sole 24ore" c'è anche il mio settore.. Ma non sono rose e fiori come scrivono... Sono candidato consigliere al consiglio dell'Associazione vivaisti Pistoiesi e ho già cominciato a divulgare un po' di Goofynomics fra i soci. Penso che venire a Pescara sarà una grande esperienza personale ed un valore aggiunto che potrò divulgare il più possibile. Come sempre ci metterò il massimo impegno. Grazie Alberto e a presto.
RispondiEliminaSi, e sul sole si parla pure di sostegno all'export... dell'ICE! (se penso alla sua incarnazione toscana mi vien da ridere)... e di un fantomatico polo chimico farmaceutico pugliese (chimico, in realta'... il grande polo chimico farmaceutico italiano e'/era a sud di Roma ed è stato massacrato dalle dismissioni quattro anni fa)...
EliminaHo appena ascoltato il nostro carissimo Barisoni dire che i mercati oggi hanno prestato soldi ai teteski a tassi negativi. Allora non posso non ricordare che "i mercati sono intelligenti e si auto-regolano, bisogna lasciar fare tutto alla libera economia che ci pensa lei a sistemare tutto .... " .. se se, mi sono subito guardato attorno, ho controllato in tutti gli angoli di casa, ma non avendo trovato nessuna microtelecamera ho capito che non ero su scherzi a parte.
RispondiEliminaVi auguro di cuore dei fruttuosi meeting, io non posso, non ho più nemmeno i neuri per pagare gli anticipi delle tasse ....
Ed io ho sentito il prode Barisoni affermare, ad inizio puntata, le seguenti parole (a memoria) "insomma, dopo tutte le manifestazioni di oggi, beh, certo non sarebbe auspicabile un Monti bis in queste condizioni, se ci fossero i partiti di centrosinistra e i sindacati al governo perlomeno sarebbero in grado di controllar.... ehm.... di gestire la situazione in modo più efficace. Un Monti bis con le piazze in fiamme, beh, forse non sarebbe l'ideale..."
EliminaEd ecco l'endorsement di Confindustria verso gli ascari piddini. E l'ennesimo quod erat demonstrandum.
Mannaggia Prof, un'altra cartuccia che posso sparare! Perchè non ci arrivo mai prima io? "L'euro si è svalutato sul dollaro" semplice. lapalissiano, sotto gli occhi di tutti. Non vedo l'ora mi spiattellino il luogocomune del pianto e stridor di denti fuori dalle magnifiche sorti euriche... Un abbraccio, Andrea.
RispondiEliminaMi piace,
RispondiEliminati ascolto sempre volentieri
e appena posso passo l'mp3 ad amici.
L'unica nota stonata oggi,
sono stati gli scontri
con la polizia.
Stiamo arrivando alla frutta ???
Io devo dire che il Prof.migliora ad ogni intervista.
RispondiEliminaPS: con il libro sono rimasto indietro rispetto al programma che mi ero imposto (sono a pag.225). Devo però dire che tutto scrorre,mi ero preparato con i posit di due colori verde per gli appunti e giallo per gli incagli,per il momento sono tutti verdi :-).
Ascoltato Radio Rad.
RispondiEliminaSto apprezzando lo stile comunicativo che sta scegliendo il prof, poiché mi sembra che riesca a parlare più "alla testa", invitando alla comprensione e all'approfondimento, che "alla pancia", evitando il rischio di stimolare reazioni rapide, emotive e poco informate (quindi più strumentalizzabili) nell'ascoltatore.
Poi.
Spero di non scivolare sgradevolmente nell'OT:
1) Studiando "Il tramonto dell'euro": oggi mi è capitato di ricercare un paio di passi, notando che forse potrebbe essere utile un glossario, vista la ricchezza e la varietà dei contenuti. Non so se la cosa sia già stata segnalata.
2) Ho creato al volo una mail per chi volesse prendere contatto localmente (Padova e dintorni, ma nulla vieta che sia Vicenza, Venezia...) per chiacchere, approfondimenti, alcol, studio, cibo locale o esotico, consolazione da delusioni piddine e quant'altro (il blog è così vario e colto!).
Seguo goofy praticamente dal primo articolo (beccato nella disperata ricerca di comprendere dal punto di vista economico la caduta a picco del mondo del lavoro, vissuta in prima persona nell'ambito del privato sociale e non solo)e visto che si è trattato di un difficile ma appassionante percorso formativo (che considero appena iniziato), potrebbe essere appagante e/o divertente e/o utile condividerlo anche di persona (senza impegno). Forse sì, forse no, chissà.
Ecco la mail:
incontriamoci.padova@yahoo.it
Vi saluto e vado a fare un po' d'esercizi d'arpeggio (pure la paranoia che devo migliorare il mio stile chitarristico m'avete fatto venire!!!)
Salve Prof, le faccio i complimenti per il libro e la ringrazio per il suo sforzo.
RispondiEliminaSono indeciso se posizionarlo tra i grandi classici della letteratura mondiale (tipo fra la Bibbia e l'Iliade), tra i romanzi (tipo fra Delitto e Castigo e I Miserabili, per rimanere sul tema austerity) o accanto a La Trappola dell'Euro: lei cosa preferisce?
Infine Prof, abbia pazienza con noi studenti, Venerdì ce lo devo sostenere anchio l'esame sull'Acocella, è un manuale che fa dire cose strane alle persone.
Veda lei se pubblicare il commento, spero non le abbia creato disturbo. Stia bene.
La butto lì...
RispondiEliminaSarà il 21 dicembre 2012 la fine dell'euro (per decreto)?
E' il venerdì perfetto per chiudere qualche giorno le banche e fare ciò che si deve fare.
Ci avevo pensato anch'io, ma onestamente non credo che la fine sia così vicina. Prima dobbiamo vedere un po' di scontri di piazza in Francia...
Elimina...e poi quanta grana gira in quei giorni? Chi se la sente di rinunciare a tutto quel valzer di euri?
EliminaAnche questo è vero, l'avevo pensato.
EliminaMa la data è evocativa (della profezia Maya) ...e non ho resistito.
Ieri guardando Ballarò ero disgustato,fra sottosegretari e economisti germanici non ho resistito ed ho inviato un questo commento.
RispondiEliminaMa Draghi ha detto che la scelta dell'Oiro era sbagliata e l'avrebbe ribadito di recente?!?!? Conoscete link su questo fatto?
RispondiElimina"L'inflazione e' una variabile politica, l'inflazione ridistribuisce i redditi". Prof lei è un mito! Pensa che la frase sia rimasta nelle orecchie degli ascoltatori?
RispondiEliminail libro scorre alla quasi alla grande e devo dire che avevo qualche dubbio all'inizio ma poi dipanati.
RispondiEliminaun attento lettore comprende veramente cosa implica accumulare inflazione in termini di peggiore competitività e poi perché gli investimenti calano invece di aumentare.
per chi non lo avesse comprato e per chi non lo ha letto: la parte sul divorzio è sublime, entusiasmante.
si parla pure di corruzione e.. sorpresona scopro che abbiamo la stessa idea (quella del ladro razionale! ahaha) sui politici!
ovviamente non c'è un'analisi sulla corruzione ma è presente un aspetto che non comprendevo da "non addetto ai lavori"..
ovvero: perché 20 anni fa nn c'erano questi tipi di corruzione (questo tipo di magna magna privatizzato?
e badate bene: di politici che fanno i soci occulti si sapeva da un decennio!
Ma mi sfuggiva il motivo, perché di questo cambio di rotta.
anche questo spiegato.
Che dire?
per la parte legata alla democrazia il libro "trappola dell'euro" è un ottimo complementare ma questo va letto assolutamente.
Si, può darsi
RispondiEliminaPersonalmente non ho limiti così restrittivi se l' argomento lo reputo interessante, ma se la media è questa allora prendiamo atto
Forse era la soluzione migliore
Prof,ho de curiosità da sottoporle:
RispondiElimina1)uscire dall'euro,tornando quindi alla moneta nazionale con la possibilità di svalutare, non farebbe venir meno lo stimolo(la crisi può esser utile a riformare il sistema e imporci quindi la "scelta giusta") ad aumentare la competitività del sistema economico privato e pubblico italiano?
2)Uscendo dall'euro saremo poi costretti a imporre limitazioni per la circolazione liberta dei capitali?
00staff,
Eliminai casi sono due:
o ti sono sfuggite le informazioni per l'uso del blog
oppure sei convinto di aver fatto una provocazione intelligente (SIC).
Siccome il professore ha pubblicato la tua domanda, ti rispondo.
Hai capito che "competitività" vuol dire creare disoccupazione, abbassare gli stipendi, limitare i servizi (che diventeranno tutti a pagamento), la libertà e la democrazia... insomma ridurre la gente a un branco di pezzenti disposti a sbranarsi per un tozzo di pane? E tutto per rendere ancor più ricche e potenti banchieri e multinazionali?
Se è questo che vuoi, certo, l'euro è un ottimo stimolo. Anche un mitra o un lager, la frusta e l'olio di fegato di merluzzo sono ottimi stimoli.
La seconda risposta la puoi trovare in questo blog, non te la meriti, ma ti do un'anticipazione:
"Gli italiani, fino a prima dell’euro, risparmiavano abbastanza per poter finanziare le proprie imprese senza ricorrere a capitali esteri. L’euro ha ridotto i redditi delle famiglie, fatto esplodere il loro indebitamento, e aumentato la necessità di ricorrere ai capitali esteri . Nel mondo dopo l’euro l’Italia non avrà tutto questo bisogno di capitali esteri, come non ne aveva nel mondo prima dell’euro" (da "Caro Emiliano ti scrivo...")
Per tutto il resto ti rimando qui:
http://goofynomics.blogspot.it/2012/10/istruzioni-per-luso-20.html
(e naturalmente al "Tramonto dell'euro" quando sarà nuovamente disponibile)
Mi auguro che tu sia l'ultimo discendente dei Krupp (giusto per fare un cognome) in caso contrario cercati uno psichiatra, avrà la pazienza di ascoltare le tue domande (senza dare risposte) da 200€ / ora in su (con i tagli alla sanità mi sa che te lo devi pagare).
ps
sono un po' acida perché non ho ancora ricevuto i libri... per fortuna ho ricevuto oggi l'email dell'avvenuta spedizione, se no ci andavo giù più pesante.
Eccone n'antro!
EliminaNotare lo stile:
crisi = utile
riforme = scelta giusta
moneta nazionale = possibilità di svalutare
aumento della competitività (del sistema pubblico???? con chi dovrebbe competere il pubblico? una gara certificativa fra uffici anagrafe? un confronto fra ospedali pubblici e cliniche private - che però non hanno un pronto soccorso, la gestione delle urgenze etc... -? una competitività tra forze di polizia a botte di arresti banali e manganellate gratuite?)
...alla via così.
Un piccolo compendio di luoghi comuni e malcelata malafede.
No, Silvia, non sei stata troppo acida, semmai non abbastanza.
Personalmente, se prima affrontavo certi atteggiamenti con un minimo di divertimento, ora ho esaurito le scorte.
Franco
Buongiorno Professor Bagnai,
Eliminaè arrivato il "Tramonto dell'Euro" finalmente. Questa sera inizierò la lettura ma continuo a sbirciarlo tra un lavoro e un altro.
Nel ringraziarla per la Sua preziosa opera di divulgazione - molto apprezzata da una persona che era totalmente digiuna di economia - colgo l'occasione per citare una frase di Krugman che è anche un ottima risposta al commento agghiacciante di
@00Staff
«In questo momento il mondo ha bisogno di decidere sulla base di informazioni concrete; di conseguenza le idee devono essere rese accessibili a tutte le persone interessate, non solo ai professori di economia»
(Il ritorno dell'economia della depressione e la crisi del 2008)
Questa è la differenza tra Lei e gli altri, tra quel pugno di esperti impegnati a spiegare e quelli - la maggioranza purtroppo - che cercano di imporre le decisioni in modo paternalistico, quando non addirittura coercitivo.
Non secondaria è poi la questione che ciò che viene dipinto come "il nostro bene" sia in realtà funzionale agli interessi di pochissimi e stia conducendo l'Italia e il mondo al collasso.
Ragazzina sui banchi di scuola non capivo come alcune dittature avessero potuto essere appoggiate e sostenute dalla massa fino al penultimo secondo. Non avrei mai creduto di trovarmi a vivere nello stesso incubo, un incubo silenzioso e strisciante, graduale e costante che si insinua nelle menti goccia a goccia fino a soffocare la coscienza e il pensiero critico, senza che le persone ne abbiano una precisa consapevolezza.
Commento raramente ma La seguo costantemente e La stimo enormemente.
Il podcast:
RispondiEliminahttp://www.radioradicale.it/riascolta/podcast
Riguardo la tua prima domanda è esattamente il contrario, perché con la nuova lira, che necessariamente subirebbe un processo di svalutazione, sarebbe più conveniente acquistare e produrre all'interno che comprare all'estero (e infatti una delle crisi dell'euro è il deficit della bilancia dei pagamenti, ovvero import maggiore delle esportazioni).
RispondiEliminaLa seconda domanda: certo.
Io l'ho trovata l'intervista perfetta. Complimenti prof, un pensiero affilato e tagliente come un rasoio.
RispondiEliminaEgregio professore,
RispondiEliminaho appena finito di leggere il suo libro.
La ringrazio per la lucidità politica e la chiarezza tecnica, ma soprattutto per il calore e la passione civile che ne traspaiono.
Proverò lunedì sera a presentare gli argomenti che lei espone nel mio circolo del PD alla presenza di un parlamentare del collegio: farò del mio meglio per far passare qualche messaggio, e per essere altrettanto chiaro e convincente. Consigli...?
S. P.
(aka Deficit Spending bannato)
P.S.: dovrebbe farsi sentire con l'editore: per 17 euri poteva fare un prodotto editoriale più decoroso: carta e rilegatura di migliore qualità; copertina più robusta; indici analitico, dei nomi e delle tavole (sono utilissimi in un volume di 400 pagine); soprattutto meno refusi. Spero almeno che i risparmi dei costi siano andati in royalties…
Carissimo, se vuoi renderti utile, segnala i refusi.
EliminaSi, ma in cambio mi manda una copia autografata?
EliminaA pag. 302 si cita Frey (2012) che però manca in bibliografia.
EliminaPer ulteriori segnalazioni attendo la mia copia autografata: è contro la mia religione (e contro i principi della Goofynomics) lavorare gratis e contribuire alla compressione salariale...
Segnalazione refusi per le future numerose ristampe
Eliminapag.259 rigo 14 "vogliamo parla del bunga bunga di Hartz" dilemma: aggiungere un re o un accento?
pag 265 ultimo rigo "il dogma della supremazia morale e operativa dello Stato sul mercato" credo sia del mercato sullo Stato.
Giusto e sono due errori miei perché li trovo nel mio dattiloscritto. Aspettate un attimo, apriamo una pagina apposta per queste segnalazioni. Fermi... Bbboni... Altrimenti si perdono.
Eliminatoh, dopo repubblica la citano pure sull'espresso...
RispondiEliminahttp://espresso.repubblica.it/dettaglio/crisi-una-valanga-di-bugie/2194591/10
commento all'articolo dell'espresso (che sembra scritto molto tempo fa messo in frigo aspettando il momento giusto) lo cito perchè mi sembra 'vero' :
EliminaAllora Monti è un "CRIMINALE" ? Cosi afferma Paolo Barnard. E se queste tesi fossero vere..."le lacrime" della Fornero sono lacrime di coccodrillo. E la sofferenza, suicidi, di tanti "poveri cristi" chi la pagherà? Io spero solamente che anche queste nuove teorie siano una vera bufala, lo spero per la politica, per la Sinistra, per gli uomini del governo e quelli che lo sostengono...la coscienza non darebbe tregua fino alla fine dei loro giorni. Oggi ho rivisto i giorni della "Diaz". Grazie Monti-Fornero, ora vivo più serenamente nel dramma.
Inviato da trotta15 il 14 novembre 2012 alle 21:11
ps:a proposito grazie beppe caseleggio..-__:
è arrivato prima l'espresso...anzi non lo avete ancora scritto...
Caro prof,
RispondiEliminasono così incasinato nel lavoro (ma ben venga..) che mi sono dimenticato di verificare in libreria se la copia prenotata settimane fa fosse finalmente arrivata (avevano detto che mi sarebbe arrivato un sms, ma non ricordo di averlo ricevuto).
Vedo sopra parlare di ristampa, non vorrei che il marginale paesllo dove abito non sia stato nemmeno considerato per la primiere...allora non mi resta che venire a Pescara sabato 1 dic. così domani annullo l'analisi del sangue per il controllo trimestrale (un piccolo diabete... sa, non a tutti prende al fegato...) che era stata programmata ben prima della sua chiamata all'agorà e con una buona scorta insulinica, discendo la penisola, pronto alle scampagnate notturne etiliche o etilico/musicali perchè, dopo una cioppa di ore accademiche senza poter neanche starnutire e con le mani alfieramente legate ai braccioli dato che immagino non si potrà neanche domandare chi, capitasse casualmente l'incredibile, infausta, imprevedibile calamità del tramonto improvviso dell'evro, deciderà il quorum minimo nel caso di un referendum nazional-popolare su: ma ci sarà o no il ritorno alla vecchia cara nuova liretta, direi che una gita fuori porta è quello che ci vuole.
A sabato dunque e in alto i calici. prima o poi la verità trionfa sempre, anche nel signore degli agnelli, dove tutto sembrava perduto e invece due piccoli hobbit riescono là dove tutti ormai disperavano: combattere e vincere orde di orki fognanti e il mago malvagio sui Monti e la perfida Cuornero, e i Draghi che spreddavano fuoco e fiamme, perchè prima della battaglia che credevano finale (tutti invece sapevano, anche noi, piccola ma gloriosa setta dei Lingua Uniforcuta, che purtroppo la guerra Kommerciale, come era scritto nel calendario dei Mavalaya, sarebbe durata fino al 21 dicembre 12012) i due furbi avevano scambiato al Libero Mercato il trombone Neuro, nuovo di zecca, ricevuto dallo scaltro zio DiocisCiampi con le più vaghe ma suadenti promesse di pace universale, con una Lira ricevuta anni prima dalla cara nonna Itala, un vecchio strumento scordato che era stato dichiarato fuorilegge dalla casta... ehm... loggia... ehm... dalla Confraternita dei Panchieri, detti anche i Pifferai di Bruselles, piccola capitale dell'ancora più piccola contea Belgica, luogo di riunione delle confraternite del Triangolo con Tre Lati, dei Lanzichenecchi di Davos, ecc... e ho bevuto solo un irish coffe alle 22.00....
A savdè, profesur....
PS: per evitare equivoci, confermo che inoltrerò la richiesta ufficiale di partecipazione attraverso i canali prescritti e in sole due righe.
Dario Fo,intervistato su una sua possibile candidatura per m5s, tira fuori le sue critiche "pensose" di uomo "militante de sinistra":
RispondiElimina"...Per esempio sull'uscita dall'euro e la ripresa della lira. Sembra una battuta da bar, così come è stata fatta. C'è qualche scienziato che l'ha detto, ma poi vado a verificare chi sono e non mi fido molto delle loro definizioni. Ci sono cose che bisogna studiare."
Ecco appunto, Dario, bisogna studiare.
Ma poi vado a verificare chi sei e non mi fido che sei capace di studiare...qualcosa che non siano i bollettini del partito unico dell'euro "de sinistra", che è contro Marchionne ma non dice la verità su cosa significhino, per i lavoratori, cambio fisso e riduzione dell'inflazione.
Uu altro a cui piace essere "dominato" dalla merkel
Martin Feldstein sul Sole24ore!!!!! Fo potrebbe iniziare a studiare da qui, che dici? ;) oh attendo che mi rispondi al quesito di ieri nel post precedente!!! C'ho imbroccato?
Eliminahttp://www.radioradicale.it/scheda/365618/intervista-ad-alberto-bagnai-sul-suo-libro-dal-titolo-il-tramonto-delleuro-imprimatur-editore
RispondiEliminaA proposito della linea del Sole: mi pare abbia preso un tono da "Missione compiuta" riguardo al governo.
RispondiEliminaNon si parla più di crediti commerciali e fiscali delle PMI, si dipingono barlumi di sopravvivenza come fossero le fiaccole della ripresa e via dicendo. E invece, sopresa, è proprio come dicono i numeri (pil attorno a -2.5 etc), e il quadro complessivo non è ne' stabilizzato ne' migliorato. A fronte delle performance (esagerate) di distretti piuttosto improbabili, ci sono tragedie su cui la luce dei riflettori si è spenta, o non si è mai accesa.
Per esempio, parlando di settori strategici ed export, nel 2008 succedeva questo:
fine di un sogno da 7 miliardi
e a ottobre 2012 siamo arrivati qua:
il polo farmaceutico laziale in agonia
Indovinate un po' da dove sono arrivati quelli che hanno approfittato della situazione per fare shopping negli ultimi 4 anni?
E poi perche' l'acciaio dell'ILVA è strategico, mentre questi altri settori produttivi no?
E, *ovviamente* unione monetaria E l'Europa (per quel che ha fatto negli ultimi 10 anni) non c'entrano niente...
A proposito: a Pescara purtroppo non posso venire per mancanza di pecunia.
RispondiElimina... e come sono fatto? Due occhi, una bocca, un naso, due braccia, due gambe (mi dispiace dear IO, solo due). Ti devo mandare le foto segnaletiche?
Esilarante!
RispondiEliminahttp://vocidallagermania.blogspot.it/2012/11/il-giorno-in-cui-la-germania-usci.html#comment-form
L'ho "ivi" commentato...
Ma mo' come se mettono li piddini italici (a cui andrebbe fatto imparare a memoria con ripetizione a reti unificate da parte dei candidati alle primarie)?
Siamo al paradosso. I "commedianti dell'arte" tedeschi fanno ridere e quelli italiani intristiscono e, al massimo, hanno effetti depuranti intestinali
Salve prof...
RispondiEliminaDevo dire che per essere un musicista, non la spiega male l'economia.. ;-)
Mi piacerebbe cmq che commentasse questi due video, così magari potrà anche apprezzarne la parte sonora ( anche se non ho idea se gradisca il genere rap)
https://www.youtube.com/watch?v=5Y1anc4B7iA&feature=relmfu
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=jnnwT82JpnQ
Nel secondo video specialmente credo però che la teoria keynesiana sia stata un pò stravolta attribuendogli l'idea di fare spesa non iniettando direttamente nell'economia, ma coprendo i buchi di bilancio delle banche nei salvataggi di queste..
Lei che conosce la teoria Keynesiana meglio di me potrà di sicuro dirmi se la mia osservazione è o meno giusta..
Spero cmq che gradisca, e con lei gli altri frequentatori di questo blog....
se ti interessa una sintesi del pensiero keynesiano guarda questo video.
EliminaMorte e Resurrezione di Keynes (versione italiana)
https://www.youtube.com/watch?v=Pi72yeKaDvg&feature=related
Si lo conoscevo già.. quel video è spagnolo e incentrato quindi sulla soluzione spagnola...
EliminaIn quel video cmq, si sostiene che le teorie Keynesiane sono state ritenute le migliori fino al 1973.. anno della prima crisi petrolifera ...
Quel prof del video sostiene che la teoria generale di Keynes, non era poi così generale perchè, nel suo calcolo delle cause dell'inflazione, non aveva previsto l'aumento del costo delle materie prime che all'improvviso ( a causa di disordini politici che le fanno considerare scarse) possono aumentare il loro costo... questo ha consentito al monetarismo di Friedman di fare il suo ingresso con scarsi o scarsissimi risultati.. il problema è stato che a causa della mancata liquidità fornita dalla spesa di stato, è cresciuto in maniera smisurata il debito privato, questo credito facile ha generato continue bolle finanziarie e con l'abolizione del Glass-Steagall Act ( che divideva banche d'affari e banche di risparmio) ha permesso di scaricare i rischi di quell'indebitamento privato ad altri enti per mascherare così quelle incombete catena di insolvenze..
Come ho detto cmq, ( e in merito non mi sembra di aver trovato alcun riferimento), è che non mi sembra che il pensiero Keynesiano sia stato correttamente esposto nel video, perchè sembra che Hayek rimproveri a Keynes che la spese per coprire i buchi di insolvenza non fanno che salvare chi ha scorrettamente speculato... mentre la spesa di stato di keynes, non avrebbe dovuto avere questo scopo
Eppure qualcosa si sta muovendo e non è poco.
RispondiEliminaL'articolo dell'Espresso e i vari inviti sui media sono un segnale positivo. Come è positivo il fatto che l'espresso abbia associato la tesi dei Alberto a quelle dei suoi colleghi anche se ci sono dei distinguo ( se voleva denigrare la posizione magari l'avrebbe associata a grillo o a Barnard). Insomma si sta aprendo un varco nel senso che se ne può discutere senza passare per nazionalistifasciocomunisti.
Faccio anche un'latra riflessione Fassina nel suo art. sul Foglio ( notato anche da eco che gli ha dedicato un videopost) si spinge oltre come afferma eco se togliamo il nome dell'autore si potrebbe quasi dire che l'ha scritto Bagnai, Bersani in un passaggio su Sky afferma che con l'euro ci siamo tolti la possibilità di svalutare la moneta e questo crea uno squilibrio economico ( sono andato a memoria Bersani è più stringato ma il senso era chiaro), come vedete non si usa più il termine svalutazione competitiva in senso negativo, Vendola a Ballarò alla domanda "cosa ne pensa dell'economia sociale di mercato?" risponde: " dipende da cosa ci sta dentro, l'aggettivo dice ben poco" ( anche qui vado a memoria ma il senso è chiaro).
Sono piccoli passi in avanti la strada è ancora lunga e sicuramente sarà una strada sporcata dal sangue di chi chiede soltanto di poter lavorare per poter vivere dignitosamente.
OGGI NON C'E' NIENTE CHE SIA PIU' POLITICO,PIU' UMANO,PIU' DEMOCRATICO E PIU' REALISTA DI QUESTO PERCORSO ANCORA TUTTO IN SALITA.
Sì ma dovresti dirlo a Mineo e a rainews24 che "qualcosa si sta muovendo" nel senso che dici, se no l'unica cosa che si muove, per un loro ascoltatore non atrofizzato, sono gli intestini (v.sopra).
EliminaLa "conversione" in sede preelettorale (utilizzando ambiguamente l'Espresso), poi, non è molto attendibile, visto che poi il piddi dovrebbe rivedere la strategia della sua grande holding-smistamento nomine sulle società variamente partecipate (direttamente o indirettamente, tramite finanziamento bancario amico, v. da ultimo CDP su Telecom...ma è solo la punta di un Iceberg).
Insomma, Fassina può dire quel che vuole, sapendo che poi bersani deve decidere le linee per migliaia di nomine e lettajr non cederà di un millimetro dall'agenda monti e dal bildenberg decisionmaking!
Caro Domenico,
Eliminala vuoi capire che Fassina, Bersani, vendola & C. queste cose non le hanno scoperte l'altro ieri come me e te, ma le sanno da anni, da sempre, da subito? Se adesso cominciamo ad accennarle è solo per parasi il culo, per potersi riciclare a tempo scaduto.
Tu sei disposto a dare ancora fiducia a chi ha preso per il culo i suoi elettori e il popolo italiano in generale per almeno 10 anni?
Non me ne frega NIENTE di quello che dicono adesso o che diranno domani. Per me quelle persone sono cancellate dalla faccia della terra. Per me non esistono. E se se tu le stai ancora ad ascoltare mi fai preoccupare, perché finché ci sarà qualcuno disposto a credergli non ce li toglieremo dai coglioni.
Poi, vedendo cosa ha portato la cosiddetta seconda "repubblica" devo dire che sono molto preoccupata su chi e cosa ci porterà la terza. Ma prima liberiamoci di questi!
Non sarà che l'Italia sente meno i morsi della crisi grazie alla presenza di una numerosa PMI che ha permesso negli anni un accumulo di risparmi non indifferente,anche grazie all'evasione diciamolo, e oggi questi "evasori" eroicamente resistono anche se molte volte non riescono a guadagnare nulla dalla loro attività. Questi piccoli imprenditori sono gli unici che possono tirarci fuori da questa situazione ma solo quando saranno messi in grado di competere nuovamente e potranno giocarsela alla pari con la numerosa concorrenza!
RispondiEliminaAllora, vi odio, sono serio ! Sto a ridacchiare come uno scemo dentro Goofy invece di lavorare, produrre, morire, combattere, etcetc.
RispondiElimina@Prof orbene Martin Feldstein oggi tradotto sul Sole dice in parole povere che Italia, Francia e Spagna sono in crisi di deficit e quindi la soluzione per l'Euro e' la svalutazione del 20%
Ammetto che ci sono rimasto come uno scemo.
A me pare che da uno che "la Germania aspira all'egemonia" ci si sarebbe potuto aspettare di più. O sono io che non capisco ?
Il discorso di Feldstein sembra quasi una proposta operativa: se svalutate del 20% ci guadagnate tutti, riequilibrate lo squilibrio delle partite correnti con i paesi fuori area euro e la Germania non ci rimette perche' gli squilibri interni all'eurozona non vengono toccati (non sia mai!).
EliminaIl problema non è eludibile perche' l'eurozona è ufficialmente in recessione (Mio Dio! Come è potuto accadere???). E bravi ragazzi della BCE, data la notizia, insistono imperterriti:
"«Progressi evidenti sono stati compiuti nella correzione del costo del lavoro per unità di prodotto e degli squilibri delle partite correnti. Tuttavia, occorrono ulteriori misure per accrescere la flessibilità e la mobilità nel mercato del lavoro in tutta l'area». È quanto si legge nel bollettino della bce di novembre. Tali misure strutturali, aggiunge la bce, «inoltre servirebbero a integrare e favorire il riequilibrio delle finanze pubbliche e la sostenibilità del debito. "
Il che sottolinea che in realtà il problema sono la moneta e la banca centrale che la emette.
Nei limiti dello status quo lascia comunque intravedere la soluzine finale....
Elimina"Se Italia, Spagna e Francia non stessero nell'Eurozona potrebbero lasciar svalutare le loro monete: il tasso di cambio più debole favorirebbe le esportazioni e ridurrebbe le importazioni, eliminando il deficit. Inoltre, l'incremento delle esportazioni e la sostituzione delle importazioni con beni e servizi prodotti in patria rafforzerebbe le loro economie, riducendo il deficit di bilancio grazie all'incremento del gettito fiscale e al calo dei trasferimenti. E un'economia più forte aiuterebbe le banche nazionali riducendo l'ammontare potenziale di crediti in sofferenza e l'insolvenza sui mutui.
Ma naturalmente Italia, Spagna e Francia fanno parte dell'Eurozona, e non possono svalutare....."
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaFeldstein fa un po' un ragionamento alla wray ...
Eliminanon riesco a capire se ignori che la maggior parte del surplus tedesco sia verso l'eurozona oppure faccia finta di non saperlo ...comunque di queste cose abbiamo parlato
talmente tante volte che non capisco si possa discutere
il fatto che la svalutazione dell'euro sarebbe salvifica
Comuqnue nell'articolo ci sono dei pezzi di verita' importanti...
(e poi chi glielo dice ai piddini che dovremmo acquistare il petrolio con l'euro in parita' sul dollaro ! non si puoi' fare dai... poi la benzina costerebbe 4euro/l ^^)
Mah, sarà! Feldstein è Feldestein e ci avrà ragione lui.
EliminaMa se ricordo bene secondo i dati Istat L'Italia esporta il 25% ed importa il 34% con area UE. Il problema sarebbe solo in parte risolto, anzi solo ritardato. Perche' al permanere degli squilibri probabilemnte le quote di scambi in area UE potrebbero aumentare ancora. Per fortuna Frau Merkel nitrisce sonoramente ogni volta che le parli di svalutazione....
Gia svalutazione del 20%
EliminaPoichè il cambio è fisso l' unico per svalutare è diminuire il costo di produzione dei beni
Senza girare in tondo, abbassamento salariale
Tanto di cappello alla classe dominante.
Mentre una svalutazione monetaria ha effetto su tutti (investitori e no) una svalutazione di questo tipo colpisce solo i salariati
Complimenti: hanno trovato il modo di svalutare senza gli effetti di una svalutazione sui loro capitali.
Link corrotto. Riposto.
EliminaQui c'è anche la vignetta a colori.
Eurozone falls back into recession
Interessante il dato sui paesi core, si dovrebbe pretendere la variazione dell'appellativo piigs: i porci servono dopo morti, noi si era utili da vivi.
Professore,
RispondiEliminaQuelli di AMAZON mi stanno ritardando la consegna del suo libro.
Saranno a favore dell'euro anche loro?
BELIN!
dal facebook di imprimatur :
EliminaLorena è difficile trovare ora questo libro. quando lo ristampate?
3 ore fa
Imprimatur editore Gentile Lorena il fatto che sia difficile reperire il libro di Bagnai non vuol dire che sia esaurito. le librerie devono ordinarlo perché possa essere disponibile, le copie ci sono ma sono a magazzino. Bisognerebbe chiedere ai librai di ordinare le copie da esporre in libreria, oppure ai gestori degli store di rifornirsi per velocizzare le vendite.
circa un'ora fa
Lorena ho ordinato a ibs e ancora niente, alla libreria mondadori e mi hanno risposto lo stesso. e anche a libreria universitaria mi ha detto che il libro è al momento non disponibile. se mi puoi dire dove posso ordinarlo mi farebbe un piacere, grazie
circa un'ora fa
A me sembra strana questa cosa perchè online sembra esaurito
vogliono rallentare la distribuzione? comunuqe se l'offerta
non raggiungere la domanda , la domanda dopo un poco di arrangia ...e i libri introvabili si sono sempre stampati in modo aleternativo^^ (e si presto anche a farlo girare in formato elettronico in ultima istanza...)
ps: stavo per arrabbiarmi con imprimatur per la lentezza della ristampa ma in effetti , sembra comunque improbabile un accordo di tutti i distribuitori(in rete e non ) per non riordianare il libro
Ciao, anche io ho avuto problemi con il libro. L'ho ordinato su IBS mercoledì scorso e solo ieri mi hanno detto che avevano finito le copie. Mi hanno detto che l'hanno ordinato e che gli arriverà dai tre ai sette giorni. A questa data devo aggiungere tre giorni per la spedizione,se non ci saranno ulteriori disguidi mi arriverà per la fine di novembre.
EliminaC'è sempre l'ipotesi complottista... in fondo il distributore è l'RCS: i fanatici del vincolo esterno :)
EliminaA me IBS lo ha inviato dopo 5 giorni esatti(di cui due non lavorativi) come da mail di conferma ordine, avendolo richiesto dopo Silvia (ancora grazie mille a lei per il suggerimento), credo dipenda anche dai distributori .Penso di essere stata fortunata, perchè il libro è stato stampato presso PuntoWeb di Ariccia (Roma), che si trova dalle mie parti.
Eliminadi cose ^strane ^ ve ne sono vi assicuro...ad esempio su lafeltrinelli il libro risulta disponibile spedito in 10giorni dal giorno del lancio , ovvero come dire lo abbiamo ma non vogliamo vendervelo...^^
Elimina@max picco molto strano che non lo abbiamo spedito ancora da ibs perchè ora apparentemente risulta disponibile...
(ibs gruppo giunti , rcs forse è socio)
invito tutti a sollecitare i librai e i rivendiori su internet oltre che IMPRIMATUR al fine di garantire la disponibilita' del libro...se c'è un po' di boicottaggio
un poco di ^pressione^ gli fara' bene...^^^^^^^^^^^^^^^^°_°
aggiornamento dell'ultimo minuto:
Eliminami è arrivato l'addebito sulla carta quindi il libro è in spedizione!
Anche il Giavazzi diventa keynesiano (sic!)
RispondiEliminaPer adesso solo dal lato tasse...eheheh
E' un segnale dell'inizio della corsa al "io l'avevo detto"...
facciamo partire il toto-keynesiano. Chi sarà il prossimo?
Eliminail problema di queste interviste penso sia:
RispondiElimina1) capire gli interessi di chi si fa intervistare e di chi intervista
2) capire il tono della domanda e della risposta (serve l'originale!)
3) proporre contro domande.
mi spiego: se ho un "amico" che mi suggerisce una linea politica, io devo allinearmi.
così Krugman esorta i croati (?) ad entrare nell'area euro..
MA NE SIAMO SICURI? c'è l'intervista in inglese?
cmq sia, ognuno avrà i suoi interessi multipli che si rispecchiano poco in personalità multiple
Altro punto: se uno mi dice che bisogna svalutare del 20% per sostenere gli scambi con gli extra UME, uno potrebbe dire: "mi scusi Martin e all'interno di questa come li risolve i problemi? con altra austerità?"
e lui risponderebbe:
"e no!"
e il giornalista preparato:
"e se non fa così come farebbe? come si restituiscono centinaia di miliardi rubati?"
e il nostro caro Martin risponderebbe:
"il passato è passato, scurdiamoci o' passato! dobbiamo prevedere massicci trasferimenti di fondi dai paesi in surplus ovvero 1 agli altri in deficit!"
Ecco.. non succederà mai!
scurdamoci 'o passato e non farnetichiamo per il futuro!
per concludere: non dimentichiamoci che Zingales ha affermato che tra di "loro" (con i suoi amici delle banche.. non è nel CdA di una banca) si dicono che tra tre anni il Giappone fallirà!
ma Zingales non è né Feldstein né Krugman.
Anzi, in un mondo migliore GLI PORTEREBBE VERAMENTE la borsa e l'ombrello visto che non potrebbe fare altro!
pensare ad una piena autonomia intellettuale di queste persone mi pare una cosa azzardata
PS: ma caro Luigi Z non come Zorro né come Zo__o ma come Zingales, ma Fukushima non le ricorda nulla?
non è caduto un lampione della luce per cui il deficit statale avrebbe potuto registrare un meno -1000 yen (all'euro).. qualcosina di più in giappone è successo!
Professore, posso chiederle una cosa in umiltà? Un blog che seguo molto, Giap! dei Wu Ming Foundation (collettivo di scrittori di sinistra/sinistra/sinistra) ha recentemente chiesto l'aiuto di ghestbloghers per un'analisi della situazione economico/politica. Il clima laggiù va dal decrescismo, al monetarismo, al marxismo distillato. Ci sta pure il goofyismo, ci proviamo... Ma sarebbe una mano santa un intervento der cavajere nero. Non fosse altro perché quel blog è un punto fermo della galassia incasinata dei movimenti, studenti, autonomi e quant'altro.
RispondiEliminaSe convinciamo la platea di Giap!, convinciamo l'80% dei manifestanti di ieri.
...Please?
http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=10221
La discussione di Giap sull'euro la trovate qui.
EliminaPer loro non si può prescidere dalla rivoluzzzione.
La discussione di Giap sull'euro
Eliminapessima , anzi pessimissimissima ^^ sembra la versione non divertente di uriel fanelli ...solo che uriel tante cose le aveva intuite (ad esempio che la germania usa l'euro per dominare l'area euro via imposizione della 'sua' inflazion&/deflazione) per fare apostolato presso i decrescisti rivolgersi a badiale/tringali
http://il-main-stream.blogspot.it/
(ma quello è un altro livello...)
ps:se donald è fascista wuming cos'è^?fascistissimissimo?
piddinissimo^^?
elu ei li convinciamo a fare che cosa, di grazia?
EliminaMa come fate a leggere 'sta roba? Mi stupisco di come 'sti 4 rivoluzionari da redazione editoriale siano ancora a giro e qualcuno li prenda anche seriamente.
Ma la sinistra per voi che cosa è? Una minestrina riscaldata di slogan, superficialità, ignoranza, dilettantismo orgoglione, atteggiamenti da rivoluzionari cazzuti col culo degli altri? Se è questa porcheria qui allora è arrivato il momento di tirare lo sciacquone della Storia, smaltirla e rifondarla a partire da basi più sane.
In sostanza in quell'articolo (Sfiga e rivoluzione) si propone di uscire dall'euro, ripudiare trattati UE, nazionalizzare le banche e tornare a controllare il movimento di capitali (oltre a ripudiare il debito, idea lievemente poco brillante come si è detto qui).
Tutte cose trattate su questo blog, con la differenza che per ciascuno di questi passaggi qui se ne è approfondita la motivazione alla luce della teoria economica, del dato empirico e delle implicazioni politiche/sociali.
Ma nell'articolo ci si vorrebbe appropriare in esclusiva di questa impostazione, la si presenta come rivoluzionaria e si mistifica la posizione altrui, che naturalmente ci si guarda bene dal documentare con link (scrivi per il web, che li metti a fare i riferimenti? Troppa fatica, anche per i lettori). Col lettore sprovveduto immagino che l'operazione risulti efficace.
Leggo nei commenti argomentazioni molto più assennate e documentate, ma la domanda è: serve o è solo un lottare contro i mulini a vento? Perché se quel sito è la versione di estreme sinistra de LaVoce o del Manifesto allora vi conviene non sprecare tempo.
Bè Correttore, considera che l'articolo finisce così:
Elimina"Prepariamoci a parlare un bel po’".
Che poi è la cosa più rivoluzionaria che sanno fare: parlare. Studiare è una follia. Parlare è più semplice. Se poi tieni a mente che quelle cose (che l'autore ritiene intelligenti probabilmente) sono da manuale del militante da sgabuzzino, l'articolo lascia perplessi, oltre che imbarazzati. Tale Vanetti scrisse un articolo tempo fa dove si poneva l'obiettivo di sfatare il signoraggio bancario come teoria. Nulla da eccepire, un obiettivo valido. Peccato che lo sfatava con le teorie di Milton Friedman. Insomma, non confutava un cazzo alla fine.
Detto questo, io ho smesso di leggere persone che ritengono che la critica all'Euro sia una critica in termini monetari. O capiscono qual è il dibattito, o non partecipano. In caso contrario io son disposto a creare or ora un movimento di gente che interviene alle assemblee di tutta Italia a 40 minuti dall'inizio e comincia a controbattere in maniera aggressiva senza sapere di cosa si parla.
Fra l'altro queste mirabolanti analisi li rendono incapaci di comprendere alcunché:
Elimina«Sono allucinazioni? La crisi ha solo sbocchi di destra? Chi pensa così legga il programma di Syriza, la coalizione di sinistra che forse vincerà le elezioni greche tra qualche giorno.»
Come sappiamo Syriza ha vinto una beata fava e l'estrema destra invece ha guadagnato molti consensi. Ricordo che qui sul blog invece si era creata la consapevolezza che la posizione ambigua di Syriza non avrebbe pagato.
Ma sai noi qui siamo «spezzoni della sinistra radicale ex/post/neo-comunista che non hanno il coraggio di parlare apertamente di rivoluzione sociale; attorno alle loro ambiguità vegeta un sottobosco di economisti neokeynesiani...» e quindi certe loro finezze non le possiamo comprendere.
Noi vorrei essere nei loro panni qualora le persone che dicono di voler difendere dovessero comprendere quanto anche (la lista è lunga) questa gente li ha fuorviati.
Buongiorno, scusate l'intromissione, io leggo assiduamente il blog del prof. Bagnai da poco dopo la sua fondazione, e ho imparato tantissimo grazie a lui ed a voi tutti.
EliminaPrima di questo sono anche una persona con una coscienza politica ed anche per questo ho letto ed amato nel corso degli anni i libri dei Wu Ming, che sono veramente molto ben scritti e profondi.
Spero che li abbiate letti prima di giudicare.
Siccome sono compagni veri li potete anche scaricare gratis per vedere se vi piacciono.
Io vorrei andare in controtendenza ed accodarmi all'appello elu ei.
Mi dispiace che vi stiate impuntando su qualcosa che comprensibilmente non vi è piaciuto ( a livello di analisi e contenuto non piace neanche a me ), però state generalizzando in maniera veramente ingenerosa.
Intanto il vituperato articolo è di un ospite sul sito del collettivo WM, Giap!
E' un'opinione alla quale è stato dato spazio come può esser dato spazio anche ad altro tipo di opinione.
Al di la di questo, riprendendo elu ei, io vi consiglio di non impuntarvi su quanto non vi piace ma di dare una scorsa alla premessa di questo post - quella si a firma WM - e soprattutto ai commenti in questa discussione:
http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=10221
Si, certo, ci sono anche dei punti di vista decisamente..."ingenui"
Ma non c'è, nella maniera più assoluta, solo questo!
Dovreste leggere veramente per giudicare.
Son sicuro vi rendereste conto che gli "interlocutori possibili" sono tanti.
E come ha detto elu ei quel sito è un punto fermo per le realtà di movimento.
Qua c'è gente che studia, che ha raggiunto un livello di chiarezza di idee ammirevole.
Ma ricordate, come spiega sempre anche il prof., il rischio oggi è di una deriva autoritaria.
Anche i ragazzi e le ragazze che scrivono su Wu Ming non vogliono i piddini al potere, non vogliono Monti, non vogliono van Rompuy, non vogliono il liberismo e tendenzialmente sono parecchi a non volere neanche l'euro e una UE come quella che abbiamo tra i piedi.
Per sopramercato direi con buona approssimazione che non vogliono nemmeno il capitalismo, tout court.
Ma stiamo parlando di comunisti, è normale che sia così.
"Comunista" è un punto di vista, può piacere o meno, "luogocomunista" è una colpa, ma son due cose ben diverse.
In fondo anche qua sopra, magari non si condividono tutte le conclusioni, ma si citano spesso autori che possono essere a tutti gli effetti definiti come marxisti, e lo si fa con rispetto perchè son persone che parlano con cognizione di causa.
Qualche esempio?
Giacchè, Brancaccio, Bellofiore, Sapir ( e non solo )
( non dimenticate che il 13 dicembre 1978, quando si votò alla camera per l'entrata nello SME, ci furono dei voti contrari! Non solo qualcosa da eccepire da parte del PCI che però veniva sostanzialmente ricattato per i motivi che ha spiegato Antonino Galloni e che tutti voi conoscete. Furono quelli di Magri e Castellina,la sinistra alla sinistra del PCI. Molti compagni, me tra questi, non hanno dimenticato i compagni che hanno combattuto dalla parte giusta! )
Se voleste intrattenere un dialogo costruttivo con tante di quelle persone, avreste un dialogo con le realtà di movimento.
Nessuno dice che dovete anche voi mettervi a desiderare la rivoluzione o che si possa trovare un punto di accordo con tutti.
Ma a breve, a colpi di cessioni di sovranità, non solo ci impoveriranno tutti ma ci toglieranno anche la democrazia.
Vi prego, non siate spocchiosi, non impuntantevi su una singola cosa che non vi piace, leggete veramente, soprattutto i commenti.
Un dialogo E' possibile ed è necessario che si crei.
Viviamo tempi bui.
Tutte le persone che stanno dalla parte della democrazia e degli interessi di chi lavora contro i progetti antidemocratici dell'UE e della finanza, devono trovare una maniera di fare fronte.
Grazie.
@ enea Non entro nel merito e non ho nemmeno letto tutta la tua lunga replica (mancanza di tempo, non di interesse), che però mi sembrava civile e quindi pubblicabile.
EliminaDue principi metodologici:
(1) ne ho le palle piene dei siti che pubblicano la qualunque perché "tutte le opinioni ecc.". Questa è la strategia di Grillo, e diciamo che non la (lo) trovo esattamente comunista.
(2) l'unità della sinistra è un'altra cosa che me le fa girare un po'. Ci possono essere due motivi per i quali la sinistra non è unita: il primo è che la sinistra dovrebbe essere critica (a differenza della destra), e questo naturalmente porta alla dialettica; il secondo è che la sinistra ha cercato troppo a lungo di unirsi intorno a idee sbagliate (vedi alla voce euro).
A me non interessa costruire un consenso. A me interessa dire quello che ritengo sia giusto. Il resto non è un mio problema. Il movimento si scelga i punti fermi che ritiene: non posso passare la mia vita a depiddinizzare il mondo. Non posso nemmeno aspettare che sorga il sole dell'avvenire. La mia è una proposta per far funzionare quello che c'è. Non è detto che mi piaccia, ma ne ho anche i coglioni pieni di chi da secoli aspetta il crollo del capitalismo, senza ricordarsi che per quanto possa essere bello il Fogno di sinistra, il capitalismo avrà sempre un Fogno più colorato da offrire.
Non so se ti ho risposto, forse ho risposto solo a me, ma questi sono i principi che mi guidano, e se non li enunciassi non potremmo nemmeno discuterli.
Alberto forse ti è sfuggito «Vi prego, non siate spocchiosi, ...».
EliminaNon so, dobbiamo farci chiamare spocchiosi da questi qui? Sono trent'anni almeno che facciamo ampi e decisi passi indietro. A questo sono serviti: a renderci collettivamente, coi loro discorsi fumogeni, un grosso gambero che arretra, incapace di pensare e quindi di reagire efficacemente.
[Quello che avrei da dire in realtà non è pubblicabile.]
Lei è un professore e non crea un consenso per prender voti, crea consapevolezza su una realtà dei fatti che hanno sistematicamente distorto per fregarci. Lo fa in modo ottimo e le devo molto. L'unità della sinistra non è compito suo e non glielo chiedo. Se le è sembrato che intendessi questo mi scuso. Io sono di parte ma non di partito perchè anche se non avevo capito come, ho capito di essere stato tradito a 19 anni quando il centrosinistra decise che sarei stato uno schiavo, non lavoratore e cittadino, grazie al pacchetto Treu.
EliminaA sinistra ci hanno traditi e le peggio politiche contro il lavoro le ha realizzate chi ha le maggiori colpe rispetto al fogno europeo; però proprio lei ha dato un importante contributo di chiarezza non solo per quel che riguarda l’Italia. Quanto spiega parte da ciò che la Germania ha fatto con un cancelliere dell’SPD, da istituzioni antidemocratiche delineate dal socialista francese Delors. Grazie soprattutto al centrosx sono stato precario per anni e ora ci riprecarizzano e tagliano lo stipendio (sono un tecnico dell'università, siamo quasi colleghi), dicendoci che non siamo come la Grecia solo perchè le porcate ce le fanno a rate. Un tradimento davvero europeo! Solo mi dispiace che i suoi lettori stronchino una realtà di movimento fuori dai partiti composta anche da persone che delle questioni di cui sul suo blog tanto si è documentato conoscono i termini generali, condividendo le sue conclusioni sull'euro, facendo una brutta equazione "uno non mi piace->tutti uguali ". Altri ce l'hanno a morte col capitalismo, ma intanto vogliono democrazia, hanno capito che la UE gliela sta togliendo anche se non hanno capito esattamente come e non cercano di difendere a priori l'euro o un qualsiasi fogno che non sia il loro.
Lei non può depiddinizzare il mondo (qua una depiddinazione ma un riammodernamento dal 7 novembre 1917 ad oggi ) ma sarebbe un peccato che le persone che la leggono finissero per parlarsi solo tra loro, dando per persa a priori una realtà ampia e variegata che magari di persona non conoscono. Dicevo "se voi parlaste" a loro; non mi aspettavo che lei facesse qualcosa e nulla le ho chiesto perchè il suo blog è già stato un regalo; lei non era tenuto a spiegarmi tante cose.
Ho incitato a parlare alle persone prima di appiccicargli etichette perchè solo parlandoci onestamente le persone capiscono. Lo dice sempre anche lei. La apprezzo perché lei è fuori dalla definizione di Pasolini: "il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono inconciliabili in Italia". Anche se non è la politica il suo mestiere parlare dell'interesse del popolo è pur sempre far politica in senso nobile. Qua non c'è niente da riunire, c'è solo da ricostruire. Però è chiaro che il suo lavoro è nell'interesse di chi lavora e questa è una scelta di campo. Quando lei scriveva degli "schizzi di sangue che stonano meno sul grembiule rosso" a noi parlava, a chi lavora, a chi rischiava di farsi tradire ancora.
"fare fronte", ho scritto, per difendere la democrazia non per costruire un cartello elettorale. Penso che chi ama la Resistenza e non ha una bandierina da difendere con dentro falce e compromessi, ma ha dentro di sé il senso del simbolo del lavoro, debba essere compagno di strada nel difendere la democrazia insieme a chi democratico lo è pur in altro modo. Questa è l’unità che mi interessa e non nasce da qualche segreteria ma da persone che si parlano, costruiscono insieme consapevolezze, e cominciano ad agire in modo coordinato.
Grazie comunque, spero che la libreria mi consegni presto il suo libro che aspetto da una settimana (libreria Cortina di Milano-Bicocca, a 200 metri dalla facoltà di economia. Purtroppo conoscendo certi tomi che ne sono usciti sospetto che sia una madrasa dove si insegna solo il dogma con le desinenze in "in" e in "les". Quindi non mi sorprendono i tempi lunghi: è il nemico che la sabota!)
I Goofynomisti pare questa discussione non se la siano cacata proprio (salvo che non ci siano messaggi nella coda di moderazione). Questo la dice lunga sull'interesse che suscitano questi geni della rivoluzzzione.
EliminaContrariamente a ciò che pensa il nostro eroe virgiliano, ho un minimo di familiarità col sottobosco culturale in cui si sono sviluppati il predecessore Luther Blissett e il Wu Ming.
Prima brevemente occupiamoci dell'immagine di sé che vogliono trasmettere al mondo:
«Nel 1994, centinaia di artisti europei, attivisti e burloni adottarono e condivisero la stessa identità.
Tutti si chiamarano Luther Blissett e si prefissero di scatenare l'inferno nell'industria culturale. Fu un piano quinquennale. Lavorarono insieme per raccontare al mondo una grande storia, creare una leggenda, dare alla luce un nuovo tipo di eroe popolare.»
Un nuovo tipo di eroe popolare, niente meno... Qui potete leggere delle loro gesta.
Si limitassero a fare scherzi e a scrivere romanzi li si giudicherebbe per queste opere. Ma sono velleitarismo compresso, loro sì spocchiosi all'inverosimile. Se credono assai, in mancanza delle qualità necessarie però. Dopo il sevedevismo, potremmo introdurre anche il secredismo e indicarli come legittimi esponenti.
Torniamo quindi al sottobosco culturale in cui si sviluppano queste avanguardie culturali della sinistra rivoluzionaria postmoderna (me cojoni!) Per esempio fra gli autori molto citati il filosofo francese Gilles Deleuze, esponente del post-strutturalismo, che potremmo definire tendenza postmoderna. Se siete proprio curiosi potreste guardarvi qualche video delle sue lezioni e vedere l'effetto che vi fanno.
Del postmodernismo possiamo dire con Keynes che se i suoi esponenti giungono a conclusioni molto diverse da ciò che la persona normale non istruita si aspetterebbe, ha aggiunto, suppongo, al suo prestigio intellettuale.
Ma non solo la persona normale non istruita, anche un professore di fisica della New York University, Alan Sokal, ha obiezioni da sollevare. Irritato dall'uso lievemente impreciso di termini scientifici negli scritti dei postmodernisti, ha condotto un esperimento inviando un testo assolutamente privo di senso ad una rivista accademica di Cultural Studies postmoderni. Il testo fu accettato e da quel momento nacque il caso Sokal (l'articolo in inglese è più completo).
Presumo che istwine conosca il caso, almeno di nome, perché la definzione di Vendola come generatore di frasi postmoderne mi ricorda i programmi generatori di frasi postmoderne che si possono trovare seguendo i link sulla pagina del professor Sokal.
Infine, al virgiliano dico: nun ce provà! Non provare ad applicare su di noi e a cazzo di cane la teoria dell'etichettamento («Ho incitato a parlare alle persone prima di appiccicargli etichette perchè solo parlandoci onestamente le persone capiscono.») Alle persone si può parlare benissimo nel contesto giusto, che non ritengo sia quello in cui si mescolano in una melassa indistinta ... decrescismo, al monetarismo, al marxismo distillato (vedi sopra, commento di elu ei).
Luther Blisset l'avevo sentito nominare, forse da qualche giovanile lettura di Linus. Wu Ming no, forse perché nel frattempo mi ero reso conto che la cosa meno fascista in Linus erano le strisce di Zits e quelle di Calvin e Hobbes, ma queste ultime, ahimè, son finite. Chi siano questi non lo so e non mi interessa. So cosa stiamo facendo qui. Può anche darsi, effettivamente, che io sia spocchioso agli occhi di qualcuno, e che lo siate voi. Guardiamo cosa siamo riusciti a fare in un anno, e loro in venti, come dici tu. Un po' come quando eco ci racconta di Cremaschi che gira le spalle, ricordi?
EliminaForse perché qui stiamo cercando di fare qualcosa di piuttosto diverso dalla prassi rivoluzionaria del Fogno di sinistra che Sergio Leone descrive così bene in Giù la testa:
Elimina«Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzioni.
Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c'è qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice:
oh, oh ...è venuto il momento di cambiare tutto... (...) sh sh sh sh sh ski skifo!
Io so quello che dico, ci sono cresciuto in mezzo alle rivoluzioni...
Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: qui ci vuole un cambiamento. E la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente?
Tutti morti !!! Ecco la tua rivoluzione.
Shhh ... Per favore, non parlarmi più di rivoluzione ...
E, porca troia, lo sai cosa succede dopo? Niente!!! Tutto torna come prima!».
Conosco conosco Correttore. Mi è capitato tante volte di avere a che fare con gente così, ma la mia reazione è sempre stata quella di Giovannone, il sottocuoco di Amici Miei - Atto II. Sono persone non all'altezza di una discussione adulta. Non vorrei essere offensivo, ma i postmoderni mi annoiano, e mi annoia la loro totale mancanza di onestà intellettuale. Quel continuo usare concetti come "rivoluzione" "idee vecchie" "consapevolezza delle masse", è pura disonestà intellettuale.
EliminaLa rivoluzione che hanno in mente è solitamente qualcosa di puerile che si rifiuta di approfondire le dinamiche realmente avvenute. Nomi e cognomi non esistono, esistono generici imperialismi (alla Toni Niggaz). Le idee vecchie a cui si riferiscono in realtà sono cronologicamente più recenti e le loro idee sono basate su una visione idilliaca di figure del passato. Come dice sempre un utente di CDC molto competente: esistono buoni e cattivi e la storia è raccontata come una favola.
E soprattutto l'unica consapevolezza che hanno le masse è quella di andarsene a letto a fine giornata (chi il letto ce l'ha, chi non ce l'ha attribuisce la colpa a chi ce l'ha).
PS: la bella definizione "generatore di frasi postmoderne" è di Dino977, del 8 Settembre 2012. Siccome non ricordavo di averlo detto, ho cercato nel blog.
(...)"In queste condizioni,l'Europa del sud,che ha applicato l'austerità a tavoletta,si dissangua per la meccanica rudimentale delle politiche fiscali applicate con mano di ferro a causa delle pressioni di Bruxelles,Francoforte e Berlino (anche se l'ordine forse dovrebbe essere inverso).
RispondiEliminaLe proteste di ieri sono solo l'inizio,i sociologi spiegano che il "silenzio delle vittime" terminerà in breve tempo.Le società possono resistere a svalutazioni interne come quella di adesso sempre che si veda un orizzonte di uscita,altrimenti i disordini saranno assicurati con esperimenti sociali come quello del Portogallo,dove si è arrivati ad abbassare i salari per dare margine alle imprese,e esperimenti economici come quello della Spagna,che si è vista costretta ad aumentare l'IVA in piena recessione".
Questo è solo un brano del feroce editoriale di Claudi Pérez su El Pais di oggi,non ci aggiunge nulla ma da l'idea del tono del dibattito all'estero.E pensare che fino a non molto tempo fa El Pais era "gemellato" con Repubblica...
Gemelli diversi... Bentornato! Hai recuperato l'accesso dopo il diluvio universale? Un saluto dal Fucino...
EliminaIn attesa del libro.
RispondiElimina@ Alberto Bagnai scrive:
RispondiElimina"Parlare di passi indietro o avanti presuppone che si sia su una retta orientata in una certa direzione. Io non sono proprio sicuro che le cose stiano esattamente così, come non sono sicuro che alla fine alla quale siamo arrivati ci abbia portato lo stato brutto cattivo e corrotto che compra ostriche e champagne coi soldi dei cittadini".
Io invece sono quasi certo, e cado nel "complottismo", che la retta orientata in una certa direzione ci sia, eccome. Sono anche sicuro che non sia colpa dello stato mangiatore di ostriche e caviale. Parlando del passo indietro, mi riferivo ai danni che ha prodotto, come ci hai ben spiegato, il divorzio fra banca d'Italia e tesoro e l'entrata nell'euro. Quindi si evince che era meglio quando si stava peggio, e sono d'accordo. Però mi rendo conto che tornare indietro produrrebbe nuovamente una classe politica che, essendo "peccatrice", diventerebbe nuovamente ricattabile come lo è oggi. Insomma, parliamoci chiaro, non posso credere che nei "piani alti" non capiscano cosa succede e come porvi rimedio. E' chiaro che obbediscono a ordini superiori perchè hanno troppi scheletri negli armadi e quindi paura di perdere non solo i loro privilegi ma magari di finire anche dietro le sbarre.
E' per questo, per interrompere questo ciclo, che mi chiedo perchè non pensare a soluzioni nuove, completamente dieverse.
Per me la cosa veramente più incredibile che succede in occidente è l'obbligo di produrre e consumare: se una fabbrica di armi chiude, il vantaggio per la società tutta è immenso. Niente morti che le armi prodotte avrebbero provocato, niente inquinamente per l'estrazione delle materie prime la trasformazione e la distribuzione delle stesse, niente inquinamento e spreco di energia e risorse per lo smaltimento delle stesse una volta inservibili ecc. ecc. Invece che succede? Disoccupazione e povertà con manifestanti in piazza che protestano perchè non possono continuare a svolgere quall'occupazione che ha un saldo energetico/econoimico assolutamente in negativo.
Come siamo arrivati a tutto questo?
Siamo arrivati a questo punto a causa di tante ragioni che, in comune tra loro, hanno un'unica radice: l'egoismo individualistico prodotto dalle lusinghevoli promesse basate sulla prosperità e sulla libertà da parte del capitalismo. Adesso ne stiamo attraversando la fase morente. Ma mentre la durata della sua agonia incide profondamente nella carne viva dei ceti sociali deboli, essa stessa, invece, non sfiora minimamente i principali responsabili di questo globale disastro. Sicuramente un obiettivo è stato raggiunto col progetto economico denominato globalizzazione: quello di omogeneizzare a livello planetario lo sfruttamento del lavoro a vantaggio del capitale. Non è un pensiero eccessivamente marxista. Piuttosto è l'organo deputato al pensiero dell'essere umano ad aver abdicato alla sua funzione essenziale, anche se non tutti i cervelli hanno ceduto all'operazione di riprogrammazione mentale. Col risultato che numerosi cittadini sono, ancora oggi, notevolmente e colpevolmente in ritardo rispetto a principi di semplice comprensione come, ad esempio, il fatto che la produttività marginale di qualsiasi impresa tenda ad azzerarsi per effetto della caduta tendenziale del saggio di profitto.
Elimina1, Ai "piani alti" quali? Be specific.
EliminaSe intendi i "parlamentari" (o li "includi") la risposta è: no, non sanno veramente cosa sta accadendo, non he hanno gli strumenti culturali e vivono per "sentito" dire, facendo calcoli di consenso basati sul "breve", cosa che potrebbe portarli a cambiare "versione" entro pochi mesi. Ma non perchè abbiano cambiato opinione. Tutto fa brodo.
Stesso ragionamento per i giornalisti, Scalfari, de Bortoli, Lerner, Gruber, e aggiungi tu chi vuoi (tanto il risultato non cambia..e anche pe la maggior parte dei componenti del governo).
Se più "in alto" è invece il livello che muove i fili di questo "circle" politico-mediatico (tutt'ora decisivo per assicurare il necessario consenso): eh, certo che sanno, ma addirittura "volevano" creare tutto questo (ovviamente pensando di farla franca): senza alcun complottismo abbiamo le dichiarazioni pubbliche di Andreatta sul divorzio dal tesoro e su SME, di Attali, varie, sugli obiettivi e il senso dell'euro, di Kohl sul senso dell'entrata dell'Italia nell'euro, di Amato su il "non senso" intenzionale della sintassi del trattato di Lisbona and so on...
Quanto alle fabbriche di armi che chiudono, dipende: se sono italiane, con espansione dell'occupazione e degli investimenti nello stesso settore di quelle, mettiamo, tedesche o nord-UE o cinesi o russe, beh, non c'è molto di cui rallegrarsi, dato che la domanda di armi e di petrolio rimarrebbe immutata ed è solo qualcun altro a soddisfarla, facendoci più soldi per il costruirsi di rendite di oligopolio.
Se poi si arrivasse a una moratoria mondiale della fabbricazione di armi, dimmi dove e firmo subito (ovviamente ci vorrebbe che fosse, che so, una decisione G20 o U.N. a lanciare la sottoscrizione, se no avremmo virtualmente già epresso tutti il nostro consenso...a proposito: strano che non ci abbiano pensato finora!!!).
Il problema di domanda mondiale sarebbe correggibile, però, puntando probabilmente a manifatturiero "analogo", diciamo settore meccanica e, poi, la aumentata concorrenza porterebbe al riarmo per assicurarsi materie prime (politica estera) e controllo delle masse dei lavoratori in rivolta (politica di ordine pubblico)...
Come siamo arrivati a tutto questo è spiegato benissimo nell'Iliade, testimonianza di uno scontro commerciale e per il possesso di mezzi tecnologici e materie prime e vie di distribuzione, interno alla classe dominante oligarchica degli Achei (Priamo era uno di loro e aveva fondato una dinastia achea mentre i suoi colleghi achei occidentali avevano preso possesso delle dinastie micenee).
Ancor prima, a livello di spiegazione, Esiodo la dice molto bene. (E Terence Malik si pone la stessa domanda in "La sottile linea Rossa" dando una risposta "cosmica" in Tree of Life :-))
La pancia vuota e la disperazione non danno spazio,ora,in questo presente...alla ragionevole costruzione collettiva di un mondo migliore.Senza strumenti oggi non si costruisce una casa per il domani.
EliminaIl grido di dolore e' communque condivisibile
Non capisco lo stupore, produci-consuma-crepa è la normalità da un paio di secoli a questa parte, nella variante produci (di più) - consuma (di più) - crepa (prima, così risparmiamo sulla spesa pensionistica).
Elimina@ Quarantotto
EliminaTu dici che ai "piani alti" non sanno? Che umiliazione, pensavo che fossimo nelle mani di geni del male, invece sono solo dei poveracci! Non so se questo mi faccia piacere o meno, anzi, mi convince ancora di più che l'"istruzione obbligatoria" sia una formidabile arma nelle mani del potere (nascosto). Forse una laurea (con qualche eccezione, dott. Bagnai in primis, of course), è la tua definitiva certificazione di condizionamento e lavaggio del cervello completato da parte dei nostri governatori occulti. Mah, che scegliere? Sono stupidi o fanno gli stupidi? Non c'è neanche da scegliere il "male minore".
Comunque, quello delle armi era solo un esempio! E' chiaro che se ragioniamo nei termini economici attuali scatta la concorrenza, se le pistole non le faccio io le fa la Cina, se gli elicotteri da guerra non li faccio io li faranno che so, gli ungheresi o i lapponi.....
Quello di cui parlavo era la possibilità di cambiare il sistema, la scala valori. Ulteriore esempio. La mia figliuola più giovane sta facendo la patente. L'ho convinta a comprarsi una bella vecchia macchina che ha pagato € 300,00 (è tutto vero anche se lo utilizzo come esempio). Il babbo, cioè io, da bravo artigiano (anche se si occupa d'altro e non di automobili), gli sta sistemando alcune piccole cose tipo lucine, serrature, impianto stereo ecc. ecc. rifornendosi dai vicini sfasciacarrozze. Bè, tu non ci crederai, ma sto facendo la cosa sbagliata!! Nonostante me la cavi piuttosto bene, se faccio due conti della serva, nonostante fare questo mi faccia risparmiare parecchi soldi (sulla carta), in realtà, pur se così facendo evito che si butti una macchina ancora ben funzionante, con chiari costi di demolizione e smaltimento, e recupero alcune parti da altre automobili evitando altri costi di smaltimento, ebbene, tutto ciò è SBAGLIATO, perchè mi porta via tempo che magari sarebbe per me più redditizio a livello monetario, perche distruggere i ricambi che io sto riutilizzando toglie un "guadagno" a chi li dovrebbe smaltire, perchè semplicemente non demolendo quella macchina non ne sarà venduta un'altra, con altra perdita di guadagno e posti di lavoro. Ma che cazzo, non possiamo studiare qualcosa che premi il riutilizzo, che premi il riposo e il tempo libero, che premi l'inutile consumo di energie (umane, psichiche, petrolifere, ecologiche, nucleari, spaziali, planetarie, galattiche e vaffanculo chi più ne ha più ne metta!!!!!)
Evviva la siesta e i ritmi lenti!!!!
Sull'ultimo interrogativo enfatico (invocazione), con me sfondi una porta aperta. E pure sull'"evviva".
EliminaPerò mi sento di richiamare ancora Esiodo "le Opere e i giorni".
Siamo nell'età del Ferro. Al tramonto e per poco: semmai questa è la bella notizia...
Ma fai bene a stimolare immaginazione e abilità "individuali" secondo parametri distonici dai presupposti della razionalità "corrente"...Individuali: a livello macro, ce vo' la massa critica di individui consapevoli e lì possiamo solo verificare se abbiamo fatto del nostro meglio e un tantino di più :-)
Buongiorno Professor Bagnai
RispondiEliminaE' la prima volta che le posto un commento e prima di convincermi definitivamente che la vorrei Ministro dell'Economia vorrei se possibile che analizzasse il seguente tema. Vedrò di spiegarmi in maniera più chiara possibile.
Quali sarebbero le contromisure che le nazioni che rimarrebbero nell'euro "Germania in primis" potrebbero adottare per farci pagare il nostro tradimento? O almeno, siamo sicuri che non ci sarebbe qualche sorpresina che i nostri cugini/competitors potrebbero adottare per rendere vana la nostra svalutazione competitiva e piazzarci nella cacca fino al collo?
Se ci fosse almeno qualche anima pia di utente (seguo i commenti con interesse e molti sono a dir poco illuminanti) che possa chiarirmi se questi miei quesiti sarei molto grato.
Sono comunque grato e le auguro un buon successo con il suo libro che comprerò appena non sarò più disoccupato e senza tutele.
Cordiali saluti
Caro Pietro, benvenuto!
EliminaPrima di tutto, velovo consigliarti di leggere accuratamente le Istruzioni per l'uso, e vedrai che potrai trovare risposte ad alcune delle tue domande (in particolare ti consiglierei di guardare questa pagina).
Come dice il professore, "scatenare una guerra commerciale non fa comodo a nessuno, e l'imposizione di dazi di questa portata potrebbe essere denunciata in tutte le sedi internazionali (come violazione dei Trattati europei, fra l'altro, ma anche presso il WTO), mentre l'uscita di un paese dall'euro ha ben precise fonti normative sia nelle documentate violazioni dei trattati europei da parte di altri paesi, sia nelle varie clausole di salvaguardia che i trattati europei prevedono (se uno li legge) per paesi che siano in condizione di grave necessità. Leggi Sapir, per favore.
Ma il problema dei Trattati è ridicolo.
Si deve uscire perché l'euro è insostenibile, si uscirà e basta, questo problema è già risolto, è già successo, è vecchio. Ve ne parlo perché siete lenti, ma a me già non interessa più. E le ritorsioni non ci saranno perché alla Germania non farà assolutamente comodo imporle.
Ti faccio solo un esempio: molte industrie tedesche si appoggiano a imprese francesi o italiane. Pensi che gli farebbe comodo pagare il 60% in più i nostri semilavorati? O gli farà comodo pagarli il 20% in meno? Gli interessi in gioco sono tanti, alcuni saranno danneggiati, altri avvantaggiati. Voi vedete solo i prezzi, ma gli industriali tedeschi vedono anche il reddito: se l'Italia non cresce non compra. Quindi, stai tranquillo, quel 20% di svalutazione, pur riequilibrando l'assurdo, demenziale, criminale squilibrio dei loro conti, fa comodo anche a loro."
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaLe parole sono importanti: cosa vuol dire "tradimento"? Chi ha "tradito" chi o cosa? Bisogna fare attenzione alle parole perchè è attraverso il linguaggio che viene diffuso che comincia il lavaggio del cervello....
EliminaNe "Il tramonto dell'euro" (vado a memoria, non ce l'ho sott'occhio)c'è un capitolo dedicato al dopo euro in cui si vagliano le possibili reazioni dei partner europei scongiurando in ogni caso l'evenienza di derive catastrofiche (anche per mancanza di reali vantaggi nel favorirle).
EliminaPer quanto riguarda la Germania, ci sarebbe la possibilità di far valere a livello giuridico la necessità di uscita anche a causa delle sue violazioni dei parametri "virtuosi", che in effetti ci sono state. Inoltre (vedi intervista a Bagnai di Byoblu) rappresaglie contro l'Italia renderebbero esplicita la poca convenienza a restare o entrare nell'euro da parte di altri paesi.
Non so se la tua sia una curiosità che sottende una preoccupazione personale o altro, ma facendo una analisi di costi e benefici della permanenza, indipendentemente, da eventuali ritorsioni esterne, risulta difficile trovare dei motivi per sostenere al netto degli svantaggi (che stanno cominciando ad essere anche in vite umane) la necessità di insistere sulla strada attuale.
Strano come un "tradimento" italiano, visto dall'Italia somigli alla riparazione di un torto...
Teniamo duro (son disoccupato anch'io)!
La parola tradimento era usata in senso sarcastico, ma magari per iscritto non rende. La mia era più una pippa mentale (me ne faccio tante) per capire i vari scenari plausibili con un po' di anticipo.
EliminaDovete scusarmi ma essendo io un abitante dell'alto vicentino per retaggio non mi fido dei tedeschi dal 1915.
In effetti più di così che ci possono fare?
Ringrazio davvero tutti.
Pietro Dall'Acqua,
Eliminail sarcasmo non si percepiva proprio, anzi non mi convincono né la tua domanda, né il tuo tentativo di giustificazione che è pure leggermente impreciso. Nel 18 come nel 45 i tedeschi li abbiamo traditi noi. Non che fosse stata una buona cosa sceglierli come alleati, sia chiaro, ma che ci piaccia o no, così è andata.
Ora la Germania ci è nemica: compete slealmente contro di noi, ci impone ciò che le fa comodo, ci usa come capro espiatorio discriminandoci come razza (complici i nostri politici traditori supportati da una larga quota di viscidi ariano-entusiasti fino a quando il loro non sarà il più carro vincente e la tradiranno, almeno moralmente, per la terza volta in un secolo).
Dunque, dicevo, la Germania ci vuole rovinare già adesso. E allora, secondo te è meglio se siamo governati da una loro "delegazione" oppure se ci governiamo noi e magari proviamo a fare gli interessi nostri e a difenderci?
E ti sembra che abbia senso stare a farci calpestare, solo perché abbiamo paura di cosa forse ci potrebbero fare se osassimo riprenderci la nostra sovranità, democrazia e libertà?
E poi hai capito che la crisi sta arrivando là perché i tedeschi non ci capiscono un cazzo di economia e di politica e che è meglio stargli alla larga?
Se non ti è bastato perdere il lavoro, e non ti bastano le nostre risposte, vai ai sindacati che di sicuro un posto te lo trovano (non appena organizzeranno clandestinamente il primo barcone verso l'Albania)
Silvia
Eliminaadesso copio un po' il professore bagnai (visto che lo leggo da quando ho visto l'intervista di byoblu…)
97, 98, 99, 100.
Ecco fatto. Fine della citazione.
"Non ti convincono né la mia domanda, ne il mio tentativo di giustificazione" ora non so a che livello di frustrazione siamo arrivati. Il mio è alto, stare a spiegare ai miei familiari e ai miei amici le tesi del blog, ma ti consiglio un paio di camomille.
Ti consiglio anche di non fare un processo alle intenzioni, perché ti assicuro che le mie intenzioni sono buone e possibilmente sono anche un "Collaborazionista", nel senso che rimando spesso le persone che conosco in questo blog, nel blog di Byoblu, li mando a guardarsi un po' di Ecodellarete e anche un po' di cadoinpiedi e comedonchisciotte per integrare la mancanza di informazione dei media tradizionali, che è il problema tradìzionale. Detto questo ti ripeto, è un consiglio. Sono sicuro che potrò continuare a consultare questa preziosa fonte di informazione anche senza la tua benevolenza.
Visto che ci sono, visto che mi son preso la briga di risponderti su questo a sto punto vado avanti e mi permetto di darti un altro consiglio. Non c'è nessun bisogno di prendersela con la Germania nel modo in cui fai tu. I tedeschi curano i propri interessi. Ci usano come mercato e sopprimono la propria domanda interna per avere una bilancia commerciale a loro favore. Poi i loro politici usano la scusa della nostra Coruzzione come copertura per la loro politica economica che funziona anche a nostre spese, (sto anche cercando ultimamente risposte su come la pensa l'amico alemanno medio sul suo fratello alemanno della ex DDR, ma sono un po' reticenti a rispondermi, mi sa che han mangiato la foglia…), ma finisce lì. Fanno i loro interessi e noi non abbiamo fino ad adesso fatto i nostri. La colpa qua sì che è nostra e della nostra classe dirigente.
Oppure se ti aspettavi che la Germania facesse i nostri interessi, e visto che non li hanno fatti te la prendi con loro mi dispiace per te. Onestamente non mi aspetto nulla di gratuito nella vita.
Sul fatto che nel 18 e nel 45 li abbiamo traditi noi, ecco, hai colto in pieno il riferimento del mio sarcasmo.
Se ti interessa ti esplicito i riferimenti a quanto avvenuto nell'alto vicentino in occasione delle battaglie sull'Altopiano del Pasubio nella WW I e a Pedescala nella WW II. Ripetendo che io dell'amico alemanno non mi fido.
Quanto alla tua chiosa finale… Be… Quella mi fa incazzare. Ma ingoio e vado avanti.
Avrei voluto essere più cattivo ma non ne avrebbe giovato la discussione. Rinnovo i ringraziamenti agli altri utenti (te no) e ringrazio il professore per il lavoro di divulgazione che fa.
A presto
Caro Pietro,
Eliminanon ho detto che non puoi consultare questo blog e scrivere quello che ti pare, anche perché non è mio.
E io posso risponderti come mi pare (e il prof. può pubblicare o no quello che scriviamo) che nella fattispecie, si può così riassumere: Bagnai ha spiegato, rispiegato e ri-ri-ri-rispiegato. Ha risposto, ri-risposto e ri-ri-ri-ri-ri-risposto a domande e provocazioni.
Dopo 260 post, articoli e interviste varie, e soprattutto dopo che hai sperimentato sulla tua pelle i benefici dell'€ e della politica tedesca, la domanda: "ma se usciamo cosa ci faranno?" a me sinceramente pare o provocatoria o insulsa.
L'opzione "ma allora ci conviene restare" NON ESISTE.
E, da quel che leggo, mi pare di non aver sbagliato:
"Non c'è nessun bisogno di prendersela con la Germania nel modo in cui fai tu. I tedeschi curano i propri interessi. Ci usano come mercato e sopprimono la propria domanda interna per avere una bilancia commerciale a loro favore. Poi i loro politici usano la scusa della nostra Coruzzione come copertura per la loro politica economica che funziona anche a nostre spese, (…), ma finisce lì. Fanno i loro interessi e noi non abbiamo fino ad adesso fatto i nostri. La colpa qua sì che è nostra e della nostra classe dirigente"
Finisce lì? "CI USANO" per i loro interessi e come capro espiatorio alimentando il più becero e pericoloso nazionalismo. Quisquilie. "La colpa qua sì che è nostra".
Facciamo parte di un'UNIONE, non dovrebbe esserci competizione, tanto più sleale, all'interno, è controproducente per tutti. Questi addirittura "ci usano"!!!
Non sono tra i Fognatori che credevano che la Germania facesse i nostri interessi e il nostro bene, ma in teoria dovrebbe fare quelli dell'Unione. Invece ha anteposto i suoi egoistici (e poco lungimiranti) interessi trascinandoci nella depressione, sulla soglia del terzo mondo, cercando di fare man bassa delle nostre imprese più appetibili e di garantirsi lavoro a basso costo (e potrebbe accadere anche di peggio).
Sulle responsabilità dei nostri Fognatori siamo d'accordo e l'ho scritto.
E poi non sono neppure capaci di farseli i loro interessi; alla fine se la prendono sempre sui denti. La crisi che sta arrivando non gliel'ho mandata io: se la sono cercata, voluta e costruita da soli. E alimenterà ancor più l'odio nei nostri confronti. La Germania dimostra di non aver imparato la lezione e reitera con ostinazione gli stessi errori. Vuoi spiegarmi del Pasubio e non vedi le analogie? Vuoi fare lo stesso errore che fece l'Italia allora?
Non ho scritto di dichiararle guerra, ma di tornare a governarci per difendere la democrazia, la libertà, i diritti e i nostri interessi economici. Se ci osteggeranno potremmo cercare di difenderci (non lo possiamo fare se al governo c'è la loro delegazione)
A me dei tedeschi non frega niente, possono fare ciò che vogliono, MA NON CAUSARE PER LA TERZA VOLTA IN UN SECOLO UNA GUERRA. Guerra senza armi e (quasi) incruenta per ora, ma i danni sono gli stessi. Non possono ripristinare il mito ariano, la dittatura e le loro mire espansionistiche.
E noi dopo 2 alleanze rovinose, dovremmo aver imparato a incazzarci di fronte a certe cose (non dopo quando ribalteranno, ma subito, per evitare che accadano).
Mi dispiace sinceramente che tu abbia perso il lavoro, ma ancor di più mi spiace che uno che ha perso il lavoro mi venga a dire che i tedeschi stanno SOLO usandoci per fare i loro (di 4 oligarchi psicopatici che aizzano il popolo tedesco contro di noi) interessi. Se sei in cerca di commiserazione troverai parole di conforto (e sublimi inculate) in altri blog, partiti o sindacati. Ma naturalmente la cattiva sono io.
Non sei cattiva...
EliminaSuperficiale e rancorosa piuttosto
Grazie di cuore carissimo,
Eliminadopo aver letto il tuo pensiero profondo e benevolo, lo prendo come un complimento.
"I tedeschi curano i propri interessi. Ci usano come mercato e sopprimono la propria domanda interna per avere una bilancia commerciale a loro favore. Poi i loro politici usano la scusa della nostra Coruzzione come copertura per la loro politica economica che funziona anche a nostre spese, ma finisce lì ".
(in realtà hai dimenticato un paio di dettagli, ma ecco la logica conclusione ndr)
"Fanno i loro interessi e noi non abbiamo fino ad adesso fatto i nostri. La colpa qua sì che è nostra e della nostra classe dirigente".
ps
E tu saresti uno che segue Goofy, che contribuisce a diffondere i suoi valori e i suoi ideali, che ha un solo piccolo dubbio prima di convincersi definitivamente a volere Bagnai Ministro dell'Economia? Ma chi pensi di prendere in giro?
NB
EliminaNel mio commento precedente il blocchetto di testo centrale, quello tra virgolette con alcune parole in neretto non l'ho scritto io, ma è un pezzo della risposta precedente di Pietro.
Signore non son degno
EliminaTi ringrazio, non avevo il coraggio di rivendicarlo
Senti Pietro,
Eliminada quel che hai scritto si capisce che:
- o non conosci la Goofynomics
- o la conosci, ma sei in disaccordo.
Sei libero di pensarla come vuoi, ma non ha senso dire che vuoi Bagnai ministro dell'economia e poi sostenere i luoghi comuni contro cui il prof. combatte. Cerco di riassumere con parole mie, ma poi leggi i post del prof.
La Germania 10 anni fa ha fatto le cosiddette "riforme strutturali" (riforme Hartz), FREGANDO i lavoratori tedeschi e gli altri stati dell'EU. In più l'ha fatto infrangendo le regole europee e senza pagare la multa. Quindi secondo noi non sono affatto bravi e virtuosi.
http://goofynomics.blogspot.it/2012/03/cosa-sapete-della-slealta.html
Questa slealtà ha fatto sì che i prodotti tedeschi diventassero più "competitivi", ma non è una cosa bella. Adesso ci chiedono di fare altrettanto e Monti lo sta facendo. Il che si traduce in disoccupazione, riduzione degli stipendi, perdita di diritti, di democrazia e di servizi. Siamo alla "macelleria sociale", alla "cinesizzazione". Per questo tu e molti altri avete perso il lavoro e tante PMI chiudono.
Il mio risentimento nei confronti della Germania non è razzismo, ma è rivolto contro le oligarchie del centro, che ci hanno messo Monti al governo perché facesse quello che dicono loro e non quello che vogliamo noi. In pratica una dittatura. Chiaro?
Con l'euro, i capitali dei paesi del nord hanno invaso i PIIGS. Gonfiavano bolle (es edilizia Spagna) e prestavano facilmente denaro (su cui percepivano alti interessi) perché noi comprassimo i loro prodotti.
Li hanno prestati incautamente, SAPENDO che non avremmo potuto restituirli, nella certezza che poi sarebbero intervenuti gli stati (con i soldi di tutti) trasformando il debito privato in debito pubblico. Si chiama "moral hazard".
Visto che a prestare erano grandi istituzioni bancarie (con esperti e informazioni) e a indebitarsi erano persone prive di conoscenze economiche, la responsabilità è di chi prestava incautamente e non dei debitori.
http://goofynomics.blogspot.it/2012/05/1992-le-lievi-imprecisioni-del-corsera.html
Qui siamo convinti che questo vantaggio iniziale che la Germania ha ottenuto con l'euro e la slealtà le si ritorcerà contro perché il sud Europa è il suo mercato e se ci impoverisce non potremo più acquistare i suoi prodotti. Quindi oltre che avida, la sua politica è ottusa.
A questo proposito leggi i "Quod erat demonstrandum"
I sindacati e i partiti di sinistra avrebbero dovuto spiegare queste cose ai loro elettori e iscritti e invece li prendono in giro perché si sono venduti ai "poteri forti". La sinistra ha superato a destra la destra sostenendo un liberismo sfrenato e tradendo le classi che dovrebbe rappresentare. Capisci ora cosa intendevo?
Ci sarebbe molto altro, ma è evidente che abbiamo un modo di valutare la questione e di distribuire le responsabilità OPPOSTO a quello che hai scritto tu, infarcito di luoghi comuni, che qui cerchiamo di combattere.
Quindi se vuoi capire le teorie e il lavoro che sta portando avanti il prof. Bagnai, comincia da qui:
http://goofynomics.blogspot.it/2012/10/istruzioni-per-luso-20.html
POI, DOPO, potrai fare tutte le domande e le obiezioni che vuoi, ok?
Silvia cara, facciamo pace. Non mi interessa dimostrare chi sono io, quindi della tua ipotesi iniziale se permetti lascio a te giudicare. I don't care. Ti chiedo solo una cortesia. Non attribuirmi malafede. O meglio. Credimi, se vengo qua a porre una domanda lo faccio in assoluta buona fede. Seguo il blog da molti mesi. Ho seguito le sue evoluzioni (nel periodo immediatamente successivo alla partecipazione del Professor Bagnai a l'UltimaParola ho visto che ha inserito il disclaimer sulle istruzioni per l'uso che ho letto e riletto). Se hai da farmi qualche appunto ti chiedo quali regole ho violato dopo i miei 2 primi post.
EliminaMa se continuerai ancora a mettermi in bocca quello che non ho mai detto (vale per i post precedenti, non questo di cui apprezzo il tono) sappi che nel mio cuore ti dedicherò sempre questa canzone.
Ora che mi son sfogato (la canzone comunque è bellissima) ti dico una cosa. Le oligarchie del Nord hanno commissariato l'Italia. Già hanno imposto Monti in maniera non democratica, ma adesso stanno facendo di peggio. Con l'aiuto di Re Giorgio stanno cercando di commissariarci per un'altra legislatura. Ecco, Bagnai mi ha convinto quando dice che l'uscita dall'unione monetaria è la soluzione del problema, ma quello che a me spaventa è che questi non giocano pulito. Per questo mi sono chiesto, e onestamente continuo a chiedermi, cosa sono disposti a fare per continuare ad essere vincenti. Perché ad uno scioglimento dell'unione monetaria gli interessi in gioco sono talmente tanti che di sicuro questi proveranno a fare qualcosa. Il non sapere cosa faranno mi spaventa.
Un'ultima postilla. Sono daccordo e credimi che la penso come te probabilmente al 99%. Non trovi che è meglio discutere di quell'1% che ci divide?
Bene Pietro,
Eliminacomunque la canzone mi piace, se mi mandi così, a quel paese ci posso andare tutti i giorni.
Spero tu abbia capito che non era la domanda a infastidire, ma quel tono di euro-moralismo per cui la Germania è virtuosa, fa solo i suoi interessi e la colpa è nostra.
I dettagli tecnici possono sfuggire, ma questo falso moralismo non può essere tollerato perché è una follia anteporre la "competitività" alla vita delle persone, alla libertà, alla democrazia (quando si fermeranno? Alla sfruttamento? Alla schiavitù?).
Capire la Goofynomics, secondo me vuol dire cambiare prospettiva, dare un altro ordine ai valori, rifiutare quella malsana "competitività" fasulla che è solo funzionale agli interessi di quel pugno di avidissimi psicopatici senza umanità.
Già, l'Italia è commissariata, ma gli ordini dal nord arrivavano già prima che ci fosse Monti. Il processo di "meridionalizzazione" è cominciato molto prima. So cosa vuol fare Napolitano e i progetti che hanno per noi. Per questo leggo sempre questo blog e cerco di imparare e diffondere i suoi contenuti.
Siamo tutti preoccupati per il futuro, nessuno sa con certezza cosa succederà, ma dentro l'euro non c'è futuro, dobbiamo cercarlo fuori.
ps
dimenticavo di darti il benvenuto
Quelli che "il Signore c'ha dato nà croce ..." (manca)
RispondiElimina'na croce, non nà croce. Ma purtroppo Correttore di bbozzi è talmente impegnato a flirtare con Sandra Moro che glie sfugge tutte. So' quasi geloso...
EliminaLei ha un debole per correttore lo confessi:)) non ha neppure pubblicato una mia replica, che fa mi censuraaaa?:)))quello poi s'illude che ho mollato la battaglia:)) ma, che dire, del caveliere noir mi fido, se non pubblicato la battutaccia, forse ho esagerato.
EliminaGuardi che tutto questo caos calmo lo ha architettato lei, io mica potevo stare zitta e muta:)
P.s. Auguri, auguri, io gli onomastici non li ricordo mai, anzi non li conosco proprio, to be honest, neppure il mio :)
Nàààà... qui ar Tuscolano siamo molto tradizionalisti.
Elimina"Sur viale del tramonto me fa l'occhietto er sole, e dopo nà giornata a dà i resti a chi li vole, l'osservo m'bambolato, come fosse, nà visione.".
Cdb può continuare a flirtare.
Stai a vedere che una disputa nata da un fraintendimento passerà alla storia come le baruffe goofyotte. Ma tu guarda che cosa ci combina l'euro...
EliminaChi l'avrebbe mai detto....
RispondiElimina«A fine settembre, il debito pubblico italiano è arrivato alla cifra record di 1.995,1 miliardi, a un soffio dalla soglia psicologica dei 2.000 miliardi. È quanto riporta il Supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia. Rispetto al mese precedente, il dato risulta in crescita di 19,5 miliardi, di cui 11,6 miliardi per il fabbisogno del mese di settembre e 8,6 miliardi per incrementi delle disponibilità liquide del Tesoro, detenute presso la Banca d’Italia».
Continuando di questo passo è probabile che l'anno prossimo Monti dovrà chiedere l'"aiuto" della Troika, con conseguente falcidia di salari, pensioni e servizi pubblici. E a quel punto non è dato sapere che cosa accadrà.
Le proteste di ieri in Europa, in particolare in Spagna, Grecia e Portogallo, mostrano una crescente insofferenza verso l'Ue, e una crescente propensione dei governi a soffocare duramente le proteste.
Ma mostrano anche, come fa notare l'editoriale de El Pais seganlato da Pilon (15 novembre 2012 15:16), che il "silenzio delle vittime" terminerà in breve tempo.
Mentre scrivo queste due righe apprendo da Rainews24 che secondo Monti “la crisi è alle nostre spalle!”.
Egregio prof. Bagnai,
RispondiEliminaLa ringrazio per la sua opera di informazione che ritengo preziosa.
Comprerò a breve il suo libro e ho intenzione di regalarlo e farlo leggere ad amici e parenti.
A questo proposito vorrei chiederle se potesse chiarirmi un concetto, esposto nell'intervento in radio Radicale, che mi ha lasciato perplesso ovvero che
per una corretta uscita dall'Euro bisognerebbe agire in maniera improvvisa per evitare di essere massacrati dai mercati (che speculerebbero) e che i precedenti storici
ci mostrano solo casi di uscite improvvise.
Questo significherebbe nessun referendum (ovvio) ma anche nessuna [lunga] campagna elettorale / informativa /di opinione contro l'Euro (se ho capito bene).
Ne capisco la logica ma mi chiedo..
In che modo allora si dovrebbe informare l'elettorato che nella propria proposta politica si caldeggia il ritorno ad una moneta nazionale senza finire sotto il tiro
dei mercati e senza Un uscita gestita "senza alcuna pubblicità" che sarebbe coatta e fascista come lo è stato l'ingresso (come dice bene
http://goofynomics.blogspot.it/2012/11/piccoli-prodi-friniscono.html qui ) ???
Spero di non aver chiesto una banalità o essermi perso la risposta in qualche post o commento precedente,
Ancora un grazie per quello che fa
In effetti il dubbio è venuto anche a me...
EliminaProvo a rispondere, ma chiedo umilmente conferme o correzioni e accetto eventuali e sacrosante bacchettate.
Credo che lo scenario a cui ci trovimo di fronte sia quello di una uscita sicura dall'euro che non può essere evitata indipendentemente dal fatto che piaccia o meno, che si sia europeisti o meno, che si abbiano sogni e visioni o meno, referendum o meno. Visto che accadrà ci si dovrà attrezzare per governare questo "fatto economico" non facoltativo, e che quindi vada fatto in un certo modo (che nel libro è spiegato dettagliatamente).
In realtà tutto questo è solo per chiederti: ma dietro al tuo nome si nasconde forse un cuore "metallico"?
Keep The Metal Faith Alive ;) si decisamente metallico ma con tante sfaccettature :)
EliminaGrazie mille per la tua risposta, probabilmente leggendo il libro mi sarà tutto più chiaro.
Il fatto che il processo sia inevitabile non dovrebbe tuttavia significare che non possa essere "accelerato" da una consapevolezza dell'opinione pubblica o da un movimento politico..tuttavia come farlo senza finire sulla graticola della speculazione?
Avevo già provato a guardare nei post sulle ipotesi di uscita ma non ho trovato dettagli su questo aspetto, meno tecnico ma più politico/sociale.
Mi rimetterò a cercare appena avrò tempo
Caro (e compianto, l'altro però) Chuck, rispondo da Heart of Steel ad Heart of Steel (dalle tante sfaccettature).
EliminaAllora, vediamo se ci ho capito qualcosa.
Speculazione:
essendo una previsione azzardata su quanto si presume che gli altri possano fare (la metafora del concorso di bellezza di Keynes), si totalizzano maggiori guadagni in sitazioni di instabilità. Quindi l'Italia è a rischio speculazione finché rimane nell'euro, e non se ne esce.
Se ne parla ad esempio in questo post:
http://goofynomics.blogspot.it/search?q=Roubini+vs.+Prodi:+l%E2%80%99euro+%28non%29+ci+ha+salvato
dal quale riporto: "quando il mercato funziona bene le opportunità di speculazione diminuiscono (sta scritto in qualsiasi manuale), dato che il prezzo non si discosta sufficientemente dai fondamentali per permettere ai furbi di guadagnare a spese dei gonzi".
Comunque ti rimando alla visione completa delle istruzioni per l'uso (in caso tu non le abbia ancora sviscerate).
Consapevolezza dell'opinione pubblica/movimento politico:
Se questo possa accelelare o meno una uscita, non saprei: chiedo lumi.
Questo blog fa informazione con un suo metodo, che non credo in questo momento preveda l'accelerare o rallentare alcunché, ma solo diffondere conoscenza economica con una approccio differente dalla divulgazione economica delle testate giornalistiche o degli spazi divulgativi della rete, più o meno legati a movimenti politici.
Dove porterà tutto questo, non rieco a dirlo. Per il momento, chi ha bisogno di capire e ha deciso di tenere i forconi in rimessa, per quanto preoccupato e precario (e io sono dicretamente entrambe le cose) si ferma qui.
Infine, su informazione e movimenti politici ORA, ci sono svariati post che chiariscono la posizione dell'autore e anche di molti lettori.
Mannaggia, mi hai fatto ricordare che una buona fetta del mio imprinting musicale, avvenuto negli '80, si è nutrito della superiorità ariana in ambito metal (Accept, Running Wild, Helloween, Kreator...) che non posso che definire schiacciante. Ne siamo stati importatori massicci. Per fortuna ho bilanciato con i nostri vecchi cantautori, che notoriamente verseggiano in italiano meglio degli alamanni (ma che però esportiamo molto meno, quelli bravi intendo).
In union we stand!
Grazie delle risposte :)
EliminaIo stesso sto provando a capirne di più e meglio tramite questo blog, e vorrei tentare di rendere più consapevoli di alcune cose anche i miei familiari e amici.
Su come la pensa questo blog sui vari movimenti politici in giro sono al corrente e condivido pure, anzi proprio per questo scrivo questi commenti.
Quello che ancora mi sfugge è la seguente cosa:
mi pare di aver capito che in generale il pensiero unico dell'Euro (consapevolmente o meno) ha tentano di affermarsi in modo fascista, disinformando e tenendo la
massa fuori dalle decisioni.
Questo "pensiero" ha avuto una incarnazione politica ovviamente.
Una ideale incarnazione politica del "fuori Euro" dovrebbe comportarsi allo stesso modo per evitare di finire nel mattatoio della speculazione globale?
Uscendo...senza dire ne che lo farà ne quando? o facendolo in parte (in che modo) ?
Non criticherei questa opzione, [migliore dell'entrata coatta :D] voglio solo sapere se è sul piatto.
Perché mi era sembrato di capire che fosse quello che suggerivano al prof velatamente
attraverso mail alcuni esponenti del M5S...sul quale lo stesso era in palese disaccordo per i motivi che ben sappiamo
Segnalo questo articolo.
RispondiEliminaIntervista al sociologo Luciano Gallino - Il Tirreno del 15/11/2012.
http://keynesiano.files.wordpress.com/2012/11/gallino15-11-2012.jpg
Stasera,sulla 7
RispondiEliminaho sentito la stronzata più grossa
degli ultimi tempi:
"ci vogliono 3000 impiegati greci per fare il
lavoro di 1000 impiegati tedeschi"
Eppoi che ci manca ???
che i tedeschi vivono nel Walhalla ???
Ma va.........o
Scusate
Ci siamo avvicinando al rapporto aureo, cioè volevo dire ARIANO. Siamo a buon punto.
EliminaScusi, non so 365 santi a memoria...
BUON ONOMASTICO!!!
E tenga d'occhio il contatore che siamo vicini a 1000!
Non pubblichi se non ritiene opportuno, segnalo refuso nel libro: a pag. 14 riga 25 è saltato qualcosa (una parentesi chiusa e un "ad"?). A pag. 81 riga 13 si riporta un calo a della produzione usa marzo 2009 del 13%, ma è inconsistente con il grafico di pag. 80 se la base di partenza è settembre 2008(oppure non ho capito io?)
RispondiEliminamigliore intervista su massmedia (le piu' belle pero' sono quelle di eco on the road e la prima a chianciano? in camicia nera da concerto!)
RispondiEliminapropongo dibattito con panella sull'aggancio al marco lo sme l'euro...
grazie a radioradicale che dimostra fairplay essendo credo
su posizioni assolutamente eurofile (l'audio dopo la meta' è
rovinato...?)
@Porter
RispondiEliminaio ad occhio vedo 107 contro 94 per gli USA
Ho capito, il confronto è con gennaio 2008 e non con settembre 2008.
EliminaGrazie
@Pietro
RispondiEliminail punto è che i tedeschi hanno tradito i trattati.
Non la pensa così?
se poi mi dice che è naturale "tradire" trattati perché di tradimenti la vita è piena le do pienamente d'accordo.
sul fatto che gli italiani li hanno traditi nel 43 (firma dell'armistizio vicina a casa mia) DISSENTO!
ricordo ai tedeschi che siamo stati invasi.. INVASI!
e che mandare al massacro milioni di persone per una guerra già persa (INVASI) non significa essere traditori ma persone con il 5% di buonsenso.
quanti milioni di morti ci sono stati tra il luglio del 1944 e il maggio 1945?
Però le do ragione sul tema di fondo (seppure non posto): dobbiamo uscire da questa fossa con le nostre forze!
inutile prendersela con i tedeschi, il dado è tratto
però come i tedeschi nella WW2, inutile accanirsi continuando una guerra persa.
Ecco, la guerra persa è l'euro.
posso capire i temerari ma visto i risvolti della crisi, DOVEVAMO SCIOGLIERE L'EURO già nel 2011 (fine anno)..
le previsioni di un attacco nel II semestre 2011, la crisi del PIL italiano del 2012 e 2013 (all'epoca lessi di -1.5 e oltre -2% per il 2013 ma vado a memoria) C'ERANO GIA' nel 2010 (mi fecero saltare dalla sedia quando lessi queste cose e vidi nel 2011 che si realizzavano).
ma quando finirà questo stupro sociale? a fine 2013 saremo alla conta dei sopravvissuti e visto che si prevedeva (vado sempre a memoria e me ne scuso) il default per il 2014.. beh, io vedo che essere traditori significa non rispettare il POPOLO.. ITALIANO!
non gli interessi tedeschi.
il tradimento non è tra governi ma dei governi verso i loro popoli.
A proposito di tradimenti.. che i tedeschi si ricordino il loro contro i sovietici..
Guardi, se le dico che concordo il 100% quello che dice e come lo dice mi crede?
EliminaPerchè lo penso.
Quanto al termine sciagurato di tradimento che ho usato in tono sarcastico, magari in futuro verrà usato in tono meno sarcastico del mio e allora mi viene da pensare che fate anche bene a scaldarvi su questo punto.
Di certo è il tempo di capire come ne usciremo e non più se ne usciremo.
Io umilmente frequento questo blog proprio perchè il Professor Bagnai è molto avanti come pensiero su questo punto.
C'e' un fraintendimento di fondo sul"fare i propri interessi"...Si sente spesso parlare della Germania come il paese che fa i propri interessi a scapito degli altri sottolineando il fatto che dovremmo essere incazzati in primis con la nostra classe dirigente per non fare altrettanto,anzi...di essere quasi totalm.succube dei potentati esteri.E'vero che le responsabilita sono da amputare prima di tutto ai "nostrani"venduti.Ma c'e'una contraddizione di fondo che riguarda l'etica di comportamento di tutte le classi dirigenti.Non e'coerente sbandierare ai 4venti il"sogno"dell'europa unita,cooperativa e solidale e contemporaneamente discolpare il singolo stato perche "fa solo i propri interessi"(non mi riferisco a te ma in generale)...anche se le nostre dirigenze avessero fatto "i nostri interessi"ma alle spalle degli altri sarebbero ugualmente criticabili.Una unione presuppone gli interessi di tutti.Altrimenti e'un esercizio bellico con armi non convenzionali di egemonia e colonizzazione.E di questo infatti si tratta.Ovvio che la gente comune non centra una mazza salvo essere usata strumentalmente(sia italiani che tedeschi)per alimentare rabbia da disinformazione e razzismi inutili e non piu tollerabili si presume in societa civili responsabili.Questo intende Silvia ma anche tu penso non sia troppo in disaccordo.Basta un po di tolleranza reciproca da ambo le parti per capirsi meglio.
EliminaHai ragione. Forse vivo in un paese talmente pieno di queste mistificazioni che oramai non mi viene neanche più da notarle tutte. Segnalo questo articolo se non lo hai mai letto. Forse gli farebbe bene un po' di inflazione. E' giusto dire che l'inflazione è una patrimoniale?
Elimina@Silvia
RispondiEliminaper Pietro: il prof lo può mandare a quel paese ma la questione rimane aperta e mica la si può rilegare sotto la fattispecie "rileggiti 260 post" né su quella del "comprati il libro".
ora, che ci sentiamo un po' sfigatelli (non io, non più e ringrazio la mia esperienza in Veneto oltre che al prof.. sa, i conti non mi tornavano) mi pare una realtà.
ogni ondata di disprezzo internazionale vedrebbe un clamore pazzesco e sarebbe facile ricamarci sopra.
Già vedo quei geni di Travaglio, Scalfari a sputare sul paese, fatto di persone subumane.. no?
a proposito di Travaglio: era quello che si lamentava della cattiva informazione perché in giro si dice che nel 1994 Berlusconi ricevette l'avviso di garanzia (non era un avviso di garanzia) durante il G8 a Napoli (non era il G8 ma una conferenza sulla criminalità internazionale e poi all'epoca c'era il G7, mancando la Russia), avendo notizia leggendo il giornale (falso perché lo chiamarono il giorno prima mentre era a Roman per leggergli l'avviso.. e chiuse dopo un po' la cornetta prima che i finanzieri o carabinieri finissero).
Ecco, per lui il debito pubblico scoppiò negli anni 80 perché c'era il sistema CAF e quindi era colpa della CORUZZZIONE.
e ovviamente in crisi ci siamo andati perché rubiamo mentre i tedeschi sono iper onesti.
e poi gli americani hanno un giornalismo come si deve.. loro sì che raccontano le cose.
ovviamente dipendesse da me, se fossi lì, ma senza essere pusillanime (sa, alla vita ci tengo), IO USCIREI DA UE ED EURO dopo 5 secondi.. E poi?
il poi senza consapevolezza della popolazione potrebbe essere un martirio.
ovvio, la soluzione sarà quella: svendiamo il paese e poi ci rifiliamo la scusa che siamo "inetti" e dobbiamo uscire.. bla bla bla.
Rispondo io a Pietro: temo che il problema non sia la Germania che vedrebbe un fronte di Spagna-Francia-Grecia-Irlanda-Portogallo-Italia dall'altra parte.. sì, saremmo i traditori? ahahah
Io temo maggiormente il fuoco amico.
il pericolo Italico deriva da certi italiani che si sono venduti il paese dopo essersi consacrati all'altare del potere effimero, donatogli da persone senza scrupoli.
Oh, alla Goldman Sachs servono mediamente 16 colloqui (se non ricordo male) per essere assunti.. li scelgono per benino!
mi perdoni signora Silvia, la colpa è nostra?
RispondiEliminaè ovvio che è della nostra classe dirigente che per interessi "superiori" (cioè dei loro veri capi) ha condotto al lastrico 59 milioni e mezzo di italiani!
nel giorno delle parti o se volessimo dirla in economia, per la "teoria dei giochi" evidentemente chi vince prende tutto e allora è naturale avere una guerra (commerciale, politica, sociale, non militare ovviamente).
ora, la Germania farà tre schifi e mezzo (inteso come Stato, non come cittadini) ma i tedeschi come noi sono vittima del sistema.
né si può addurre la colpa al cittadino che in generale non si informa realmente.
servono risorse immani per comprendere OCA, ciclo di Frenkel e il divorzio BdI-Tesoro (lo dico per i più: non serve capire l'italiano.. bisogna farsi le "simulazioni" nella propria testa per capire cosa ha prodotto il processo dell'euro.
la domanda è sempre la stessa: riusciranno i nostri politici a farci uscire da questa fosse?
la nostra risposta è no ma insomma!
Ciao Valsandra,
Eliminaforse confondi quello che ho scritto io con quello che ho copiato e incollato dal commento di Pietro Dell'Acqua che si spacciava per un Gooofy-quasi-convinto (la parte tra virgolette e con le parole in neretto è una citazione, sono PAROLE SUE non mie).
Grazie a Goofy, ci è venuto un certo "orecchio musicale" e le "lievi imprecisioni" le percepiamo al volo. La parola "traditori" nel suo primo commento è subito suonata stonata anche ad altri e infatti poi Pietro si è rivelato per quello che è.
Il poverino non si rende conto di quanto sia paradossale quello che scrive. Non ha capito niente di Goofy e neppure cosa intendevo riguardo partiti e sindacati che tradiscono le persone che rappresentano dopo averle raggirate con belle parole e finte promesse.
Il che si riallaccia alle tue riflessioni riguardo la responsabilità dei cittadini e alla loro difficoltà a trovare (e capire) informazioni oneste e corrette.
ps
per favore mi dai del tu?
ok Silvia! io sono Valerio.. mi trovi su twitter!
RispondiEliminachiedo scusa sul fraintendimento ma cmq, dico la mia, in generale trovo i termini "traditori" molto vaghi visto che vivendo in Sicilia le parole "pentitismo" e via dicendo sono viste sempre negativamente da un lato e positivamente (lo Stato, noi) dall'altro.
i traditori rientrano nella stessa tipologia di argomentazioni: "verso chi?"
verso il popolo o verso accordi anti popolo?
per me i trattati UE per come sono presentati sono vessatori e si potrebbero adire sempre dei tribunali internazionali per disapplicarli (cavolo! ma vale il popolo in queste costituzioni o altro?).
Ad ogni buon conto, RICHIEDO scusa!
PS: io ringrazio il prof per il filo logico delle discussioni che mi hanno permesso di comprendere realtà abbastanza distanti sulla certa ma che invece non lo sono perché legate ad un processo.
Ecco, abbiamo capito che siamo di fronte ad un processo ultratrentennale.
Una cosa: lo switch off del 2002 e l'inflazione.. è l'unica pecca del libro (e del blog).
Abbiamo gli elementi (privatizzazione società precedenti ad esempio) ma non il quadro.
dico io: capisco il caffé e tante piccole cose (che volendo si possono segare) ma il cibo?
gli affitti?
le case (ok, domanda esorbitata).
dal grafico del prof si vede che nell'ingresso dell'euro c'è stato un incremento abnorme di offerta monetaria..
non ha creato inflazione?
e beh... il dubbio ce l'ho.
cosa produce una maggiorazione di offerta di lavoro sui tassi di interesse e quindi sui mutui e quindi su una domanda fittizia?
una cosa: abbiamo svalutato del 30% contro il dollaro prima dello switch off lira-euro.
io ricordo l'aumento spropositato dei costi dell'abbigliamento.
INSOMMA: ho ancora questo dubbio che mi attanaglia ma per il resto mi sento solido.
PS: sarebbe stato bello vedere l'andamento degli investimenti in base ai vari anni
Nessun problema, Valerio, non c'è bisogno di scuse.
EliminaNon sono su Twitter né su Facebook.
Sì, riguardo i tradimenti ci sono molte sfaccettature, ma quella secondo cui l'Italia uscendo dall'euro tradisce la Germania non ha senso.
@GeorgeJefferson
RispondiEliminaCondivido l'opinione!
lo stupido odio tra Nord e Sud d'Italia è stato alimentato da tanta disinformazione voluta solo per giustificare la colonizzazione.
E solo a distanza di 150 anni c'è un maggior spirito di integrazione.
Lo dico perché recentemente abbiamo avuto la porcata di Messina con qualcuno che ha osato affermare che la colpa delle tante vittima era la nostra se non facevamo manutenzione (bla bla bla).
infatti, poi è successo a Veneto e alle 5 Terre e tutti si sono ammutoliti!
CONTINUIAMO a disinformare e dire che il Nord ci ha fatto un favore visto che eravamo trogloditi!
wow, la stessa cosa che dicono di noi italiani nei confronti dei tedeschi..
ad ogni buon conto, faccio notare che esiste un principio sull'autodeterminazione dei popoli.
l'Unione Europea (CHE IO DISCONOSCO a livello PERSONALE visto che ho esultato o piano solo per il tricolore) non ha un popolo!
e questo va sempre ricordato
@Silvia
RispondiEliminanon ha senso per noi che abbiamo un quadro un po' più generale.
forse manca quello "militare" ma dal punto di vista dei fatti politici (quindi non sotterranei) ci siamo a livello di conoscenze.
ma il resto della popolazione?
beh, bisogna accettare il fatto che per qualcuno uscire dall'euro potrebbe rappresentare un affronto internazionale.
gli stessi che sputtanavano Berlusconi quando insultava Martin Schmidt e non hanno nulla da ridire adesso quando quest bravo tedeschetto propone "zone speciali" e a cui vorremmo conferire il titolo di cavaliere.
esiste insomma una parte della popolazione che fa del "peccato" un modo di vivere ovvero una vergogna.
@Pietro
RispondiEliminail prof non propone (per lo meno, desidera!) solo di uscire dall'unione.
perché questo potrebbe essere la naturale "occorrenza" di una dissoluzione economica di 5-6 paesi (ITA GRE SPA POR IRL + inizi della Francia) e quindi da questo punto di vista il problema non si pone.
il prof con un processo logico a specchio consiglia anche
1) regolamentazione finanziaria e separazione banche per funzione
2) ri-matrimonio BdI-Tesoro
3) rinnegare alcuni trattati specie quelli che hanno favorito la privatizzazione dei beni pubblici.
giustamente le dice che il problema non sarebbe tanto uscire dall'euro (punto 0) ma gli altri tre punti.
CI TROVA D'ACCORDO.
infatti qua mica discutiamo solo di euro o non euro!
qua discutiamo di comprendere cosa è il processo legato alla corruzione (Prof,grazie per averci spiegato i trattati che l'ha favorita!) e oso dire pure all'evasione.
qua discutiamo di spesa pubblica e di come aumentarla senza fare danni (ri-matrimonio).
AGGIUNGO una postilla: pare che il petrolio non si esaurirà a presto perché l'aumento del prezzo rende conveniente estrarne con tecniche differenti (ma più costose e DANNOSE).
di converso, uscendo e svalutando avremmo più convenienze ad investire in energie alternative
Preciso che per i trattati è stata essenziale la collaborazione con Barra Caracciolo, come esplicitato nell'introduzione e nel testo. Magari potete essermi grato di essere un economista che sa rivolgersi alle altre discipline...
Elimina@Chuck
RispondiEliminafuori dall'euro significa che lo Stato dovrebbe autodeterminarsi i costi di finanziamento (ops, per la spesa pubblica).
quindi di che attacchi speculativi dovremmo aspettarci?
è ovvio che nel dogma attuale OVVERO nelle regole attuali, uscire dall'euro significherebbe tassi di interesse più elevati.. forse!
nel senso che in questo periodo probabilmente i tassi di interesse rispecchiano non solo il più elevato rischio paese (rispetto alla Germania) ma il pericolo di uscita e quindi di svalutazione.
ma fuori dall'euro DOVREBBE significare cambiare dogmi economici!
ritornare ad un economia che rispetti gli art. 1 e 41 della costituzione (tanto per citare i più importanti a livello sistemico).
e in cascata il rispetto dei sindacati, finanziamento degli investimenti (R&S, cultura, turismo, infrastrutture).
PS: metterei una moneta debolissima in Sicilia per competere contro i cinesi e i coreani in termini di costo (nell'high tech selvaggio)
a profeso', mica possiamo ringraziarla tutti i giorni! ahahahhaa
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