venerdì 6 luglio 2012

L'Europa lo vuole! Goofy su byoblu

Che fatica! Ma ce l'abbiamo fatta...

Sono andato a prenderlo a Tiburtina, abbiamo montato il set, mangiato un panino, e poi lui ha fatto l'errore di chiedermi cosa penso della crisi. Dopo tre ore di mie chiacchiere a raffica la telecamera, stremata, ha chiesto pietà...

Eroico Claudio, prima, durante, e soprattutto dopo, nel montaggio. Il risultato lo trovate qui e oggi è in copertina su byoblu (dove comunque c'è sempre qualcosa di interessante).


E io poi lo ho riaccompagnato, sono andato a provare un flauto, e tanto per non perder l'abitudine mi son fatto quelle due orette di automobile quotidiane.

Divertitevi, e un grazie a Claudio, col quale abbiamo scoperto tanti punti in comune. Speriamo di avere altre occasioni di incontro.

94 commenti:

  1. Ammazza Professò, 2 ore e mezza! Prometto che lo guarderò tutto, anche se immagino che ci troverò soprattutto cose che ho già letto in questi mesi. Però sarà molto utile per riassumere tutto il lavoro di questi mesi per proporlo ad una platea allargata, lo farò circolare tra i miei amici non economisti con saldi pregiudizi piddini, vediamo se ne vengono scalfiti. Grazie per tutto questo lavoro che fa, ma mi tolga una curiosità, la sua giornata dura più di 24 ore?

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  2. Troppa grazia professore,

    non vedo l'ora di staccare (da lavoro) per potermi godere il video una volta tornato a casa!

    Fosse per me lei avrebbe l'obbligo di pubblicare un paio di post al giorno di almeno 3 cartelle l'uno.

    Cerchi di capire, non è mancanza di rispetto nei suoi confronti, è un dictat al grido di: è l'€uropa che lo chiede!

    Con sempre maggiore stima e affetto,

    Gilberto

    P.S. ma una cena romana? A quando?

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  3. 2 ore e mezza per un intervista è un vero e proprio record. Byoblu è molto bravo nei montaggi, chissà quanto tempo ci ha messo per caricarlo su youtube in qualità hd. Appena ho tempo guarderò il video, spero non ci siano attacchi a quelli dell'MMT! :-)

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  4. Grazie a te Alberto. Abbiamo bisogno di uomini che vogliono "condividersi" e mettere a disposizione il loro "sapere" perché diventi oggetto di un nuovo dibattito, quello assente, quello negato, quello ...ritrovato.
    Come disse Robin Williams in una serie di fotogrammi: "Uno è lieto di poter servire".

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  5. Salve prof. Non commento da tanto, ma leggo tutti i post e, ogni tanto, guardo anche qualche video. Ammazza ma questo di 2 ore e 30….mi ci vuole una serata con i pop corn.
    Anche se fuori tema, porto la mia testimonianza di una serata a Palermo con il papero. Ebbene si! È perfino atterrato in terra di Trinacria. Ovviamente sono andato non tanto per lui (ormai lo conosco abbastanza bene) ma per gli astanti e capire cosa contengono i cervelli dei movimenti giovanili siciliani. L’organizzatore era la Provincia. Il monologo in un bellissimo palazzo 700esco nel quadrilatero palermitano (http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Sant'Elia) . Che peccato, un palazzo che ha ospitato i gattopardi siciliani ricco di storia e cultura, sentire tanta arroganza e supponenza. Ma me lo aspettavo, quello che mi ha colpito di più è il dibattito successivo. In pratica tutti ad applaudire, ma nessuno ha capito niente della crisi finanziaria europea e neanche il papero. Avevo perfino pensato di fare delle domande, in particolare le critiche mosse da Cesaratto proprio in questi giorni sull’atipicità del sistema USA, le critiche di Bellofiore sul circuitismo, ecc. Ma poi ho pensato che sarebbe stato inutile e me ne sono stato zitto ad ascoltare le domande sulle teorie del signoraggio, sulla BCE “prestatricediultimaistanza”, sugli aspetti controversi del patto di arresa della seconda guerra . La maggior parte dei presenti aveva una età media tra i 20 e i 30 e pensare che loro rappresentano il futuro della mia città e, credo, della mia nazione. Sono molto preoccupato.
    Andiamo alle cose serie. Una domanda. Ho di recente letto da qualche parte (mi scusi se non cito la fonte ma ho davvero poco tempo per cercare) dei debiti pubblici espliciti ed impliciti. In pratica, in un confronto tra Italia e Germania, il debito pubblico potenziale della seconda sarebbe molto più alto per via di un fenomeno demografico che spingerebbe alle stelle nei prossimi anni la spesa pubblica in pensioni e, quindi, anche in sanità. Se così fosse altro che fiscal compact. La Germania sforerebbe di brutto (anche se il famoso 60% lo ha già fatto un paio di volte).

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    1. Scusa, fammi capire bene, non vorrei dare una lettura affrettata (anzi, l'ho già data): mi vuoi far capire che anche in quella sede, come in altre sedi, gli MMTers parlano di salvare l'euro con una BCEamonetasovrana? Questo mi interessa molto, perché sarebbe la quadratura del cerchio.

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    2. In pratica non lo dice direttamente. Ma alla domanda: “secondo lei un governo centrale europeo della BCE che spende in deficit stampando moneta può risolvere i problemi dell’Italia e degli altri paesi?”. La domanda, rozza, è più o meno questa. Lui risponde che è una soluzione possibile (credo che intendesse tecnicamente) per rimanere nell’Euro, anche se sarebbe difficile convincere gli altri paesi ad adottare una scelta simile.

      A parte questa sua vaga accettazione della teoria BCEmonetasovranachesalval’Europa, ci sono molti problemi di comunicazione economica: circuito monetario troppo sintetico e salti di passaggi (la famosa critica di Bellofiore che evidenzia nella MMT l’assenza di una suddivisione tra banche centrali e ministeri; in pratica tra politica monetaria e fiscale); confusione tra current acount e bilancia commerciale; non si parla per niente di IDE e RNE nel modello presentato dal papero; l’inflazione sembra essere presentata come fenomeno monetario; ecc. ecc. Ma come ho detto sopra, ciò che mi preoccupa è il livello dei seguaci. Le domande poste dal pubblico lasciavano trasparire un approccio troppo dilettantistico agli argomenti e sono sicuro che lui sia consapevole di colpire, almeno nel caso di Palermo, un pubblico con un livello di cultura economica molto basso. Mi dispiace molto che le forze giovanili vengano disperse in tal modo.
      p.s.: ho finito di vedere il video con Messora. Pensavo di appallarmi per 2.30 ore, invece ho trovato un linguaggio molto scorrevole, chiaro e adatto anche ad un pubblico poco affine al mondo economico. Conosco diverse persone che hanno commentato bene, pur essendo fanatici complottisti. Penso che stia raccogliendo dei buoni frutti dal lavoro di divulgazione. Però non nascondo una punta di gelosia per essere stato uno dei primi lettori di goofynomics. Uno dei primi a prendermi qualche bel cazziatone pubblico, ai tempi di S.P.

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  6. Prosaicamente, (a corollario della splendida summa in link) mi limito a commentare la "credibilità" applicata alla realtà italiana (e aggiungiamoci la sobrietà che ne esalta plasticamente gli effetti...sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere): la spending review!

    Da notare la “chicca” della cosmetica “buona notizia” che l’aumento dell’IVA è “rinviato” al luglio del 2013 (gioiamo, come sono buoni!): cioè è certo, ormai, che i saldi non torneranno e che quindi tale misura, in origine “condizionata” alla riduzione dell’indebitamento, si farà (nonostante che, secondo il “loro” bizzarro modo di calcolare i flussi di cassa la maggior parte dei tagli sia appostata nel 2013 e seguenti).

    Ciò ci dà la misura della consapevolezza che non solo sanno che la recessione (da costoro stessi causata con il consolidamento pro-ciclico) intendono prolungarla al 2013, ma anche che essa verrà deliberatamente accentuata con ulteriori tagli e aumenti di imposta (in cui conteggiare, non dimentichiamolo l’attuazione della delega fiscale che, in base alla manovra di dicembre dovrebbe portare gettito aggiuntivo per oltre 16 miliardi, senza includere la riforma delle rendite catastali, con aumento del registro e dell’imponibile IMU).

    Poichè, insisto, il “moltiplicatore” esiste, ciò significa anche che, matematicamente, partendo dalla recessione di quest’anno (realisticamente vicina ai 3 punti e con saldo primario inferiore ai 3,9 punti programmati ignorando il moltiplicatore), il pareggio di bilancio non sarà raggiunto entro il 2014 (cioè non sarà raggiunto un saldo primario di almeno 6 punti in quell’anno e di almeno 5 nell’anno precedente).

    In compenso la disoccupazione sarà cresciuta, trasferendosi pure al settore pubblico (già in prolungato blocco assunzioni per i giovani)…e gli spread non caleranno, peggiorando il rapporto debito\PIL: però i salari-stipendi sì e potremo avere tanti IDE senza che la “burocrazia” cattiva possa fermarli (ci scommetterei).

    Ma è probabilissimo, che vista la “piùeuropa” immaginata da costoro, nel 2014 (anche prima) non ci sarà più l’euro.
    Oddio, come faremo senza il “sogno” e senza la recessione ventennale da fiscal compact? A chi ci rivolgeremo per legittimare roboanti “riforme strutturali”?

    PS: ma la miracolosa esenzione degli investimenti pubblici dal calcolo del deficit (peraltro da riassorbire comunque dal 2014, cioè con tagli differiti), da concordare con la merkel nel ritrovato clima di credibilità, dov’è finita?

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  7. ovvenvia professore, torna alla tua nobil patria natio (ma un tu sei troppo molesto)

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  8. Intervista mooolto importante, Profe, non c'è che dire, fa il punto (esaustivo)su quanto è andato scrivendo da mesi qui su Goofy, ma - è questa la mia opinione, ovviamente - manca (e in quanto intervista che si rivolge a un pubblico "esterno" non potrebbe essere altrimenti) quel valore aggiunto di cui il lettore goofyano è abituato a dilettarsi leggendo un suo post. Mi riferisco cioè all'universo allegorico della, per dir così, Piddineide e correlativa Donaldeide (che naturalmente non è soltanto un semplice "dàgli al piddino luogocomunista")affrescato nei suoi post. In altri termini (e per me) è più piacevole leggerla (per il suddetto valore aggiunto) che ascoltarla.

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  9. Claudio Messora, alias byoblu, santo subito, prima, dopo e durante!

    Giuseppe

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  10. Non capisco niente di economia,da qualche tempo mi sto appassionando,oggi prof mi hai coinvolto al 100% .Da un profano,grazie.

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  11. Ritardare i pagamenti o i rimborsi e far accavallare perpetuamente gli uni sugli altri tali ritardi: questo sembra essere, in definitiva, il grande segreto del regime capitalistico moderno, la cui definizione più esatta potrebbe forse essere: " un regime che morirebbe di una chiusura simultanea di tutti i conti".

    Marc Bloch

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  12. Ottimo video, chiaro ed esauriente... complimenti. Lo faccio circolare

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  13. spero che questi semi di conoscenza diano il frutto sperato..
    vito vadalà

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  14. ringraziandovi per il contributo volevo chiederle professore come mai i tassi d'interesse dell'area euro dopo l'adozione della moneta unica sono rimasti differenti? esclusivamente per la diversa inflazione?

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  15. Bellissima intervista, ottima informazione da divulgare il più possibile. Ed è quello che farò. Chissà la battuta sul paracetamolo dove l'ha sentita....

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  16. Ciao Alberto,

    ho lasciato un commento qui http://www.byoblu.com/post/2012/07/06/Alberto-Bagnai-ce-lo-chiede-lEuropa!.aspx#id_3e02324f-ba35-442c-bc86-da8b1a28df63 e mi farebbe molto piacere ricevere una risposta.

    Saluti,
    Luca.

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  17. Finito,l'ho visto in due tempi devo dire che completa quello che hai scritto sul blog. Complimenti a te e a Messora che è intervenuto in maniera giusta lasciandoti lo spazio per esprimerti in maniera completa.

    Se posso dare un suggerimento ti inviterei a creare una sezione dei video e una dei tuoi scritti che ogni tanto riproponi e che puoi aggiornare con nuovi documenti come la slide di Cesena, può essere utile ai nuovi lettori che sicuramente avrai visto la maggiore visibilità che stai avendo.E può essere utile anche a noi come punto di riferimento (una sorta di database di Bagnai :-)

    PS: che eri produttivo si sapeva,ma che consumavi poco no, in più di due ore non hai bevuto neanche un mezzo bicchiere d'acqua, e per fortuna ti ispiri:a chi ha gettato in terra un mazzo di salviette calpestandole per far capire al suo collega ortodosso come funzionava l'economia.

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    1. Guarda che abbiamo fatto un taglio per bere un bicchiere d'acqua, ma Claudio è bravo, e quindi non si vede.

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  18. Professore,
    lei, Claudio ed Ecodellarete mi ridate speranza nell'onestà, nella generosità e nell'intelligenza del genere umano.
    Vedere persone che si impegnano così tanto e che mettono a disposizione le proprie energie, il proprio tempo e le proprie competenze per diffondere la verità e la conoscenza (e a volte devono pure sopportare critiche per questo), mi commuove.

    Il periodo non è allegro, ma sono sicura che ricorderò per sempre con piacere e riconoscenza le serate passate sul suo blog o ad ascoltare i suoi mai troppo lunghi interventi. Non mi dimenticherò mai di voi!

    GRAZIE!

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  19. urka...ne ho visto meta per ora,piu relativi fermi per star dietro ai ragionamenti,mi blocca la stanchezza.Complimenti,un sunto generico dei post.Le cito un'aneddoto.Nelle assemblee sindacali dove lavoro,spesso si giunge alla propaganda tipica Mainstream,io intervengo...atmosfera surreale,non tanto per la mia competenza che e' estremamente rudimentale,ma per lo shock dei contenuti,essendo bombardati giorno e notte dai luoghi comuni spesso citati qua.Ora,il punto piu tragico...e' che gli stessi sindacalisti che dovrebbero essere fisiologicamente piu informati e meno ignoranti di noi,sono anchessi sbalorditi da certe affermazioni,e restano auto convinti del pensiero unico,non in ragione di approfondimento ed obbiettiva scelta,ma per l'omogeneità che tale pensiero,a maggioranza e' diventato dominante.Mi ricorda la storiella di Keynes e del concorso di bellezza.Comunque,Prof.Credibile o meno,spero riterrà legittimo che una persona,in cuor suo e senza sbraitare,pensi ad un disegno ALTRO..e questo seguendo la logica degli eventi,naturalmente,dubbi personali,non certezze.Un abbraccio...George

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    1. Ma perché? Io invece ho due certezze. Il disegno "altro" come tu lo chiami, non è "altro" per niente, ne parlo nell'intervista, si incastra col mio discorso, ed è dato per pacifico e assodato da tutti i libri di testo. Ah, scusa... ma forse tu credevi nella democrazia...

      La seconda certezza, però, è che chi sbraita sul disegno "altro" lo fa perché serve il disegno "altro": esempio, il complottista Donald che va in tournée per l'Italia a difendere l'euro, come ci racconta Marco Palermo in un suo commento. Ovviamente questo non si riferisce a te, che non sbraiti.

      A complottista, complottista e mezzo...

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    2. Per disegno ALTRO mi riferisco all'azione progressiva intenzionale di spodestare lo Stato,mantenendolo solo di facciata e deviare l'ideale di esso dalle percezioni inconsce collettive.Mi dirà,sta scritto sui libri di testo,certo..specie quelli di matrice ideologica anarco-capitalista,nessun riferimento metafisico o fantasioso da parte mia.Sulla Democrazia,be,un discorso lungo...diciamo che ci spero come ideale da raggiungere parallelamente all'accrescimento culturale,civile e responsabile delle masse,io compreso.Su Barnard,non sono un fans degli slogan,e abberro il tifo da stadio,spero non mi etichetti solo perché mi interesso anche del chartalismo.Ps..devo ancora vedermi la seconda meta della sua intervista,ho già preparato Pop corn e coca cola (ops,cola italiana sovrana)he he.

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  20. Gentilissimo, da un pò di tempo io partendo da argomentazioni simili sono giunta a conclusioni diverse. All'Italia converrebbe tenersi l'euro come RSM e il Vaticano e uscire dal patto UE (al massimo potremo ricontrattare gli accordi sulla delle circolazione persone e la CEDU). Infatti, se uscendo dall'euro ci ritroveremmo massacrati dalla speculazione (ricordiamo Soros) , uscendo dall'UE tenendoci l'euro ci reimpossesseremo della libertà di concorrere a mercato pieno e salvo che gli altri paesi restanti dell'UE volessero compiere atti autolesionisti non sarebbe loro interesse farci guerra sulla moneta.

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    1. Le sue conclusioni sono diverse solo perché forse è un po' influenzato dal luogocomunismo sui meccanismi della speculazione finanziaria, e non forse non ha afferrato pienamente il meccanismo di prevaricazione che l'euro attiva. Le suggerirei di guardarsi, su questo secondo punto, l'incontro di Cesena o di leggersi l'intervento di Frenkel a Pescara. Il primo punto (ci vuole una moneta grande per difendersi dalla speculazione) è una fesseria (mi scusi, non si offenda, non è colpa sua) talmente evidente che non ho mai pensato di smentirla. Invece capisco che è essenziale, e dedicherò senz'altro ad esso uno dei prossimi interventi.

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  21. Vorrei poi fare una domanda: che ruolo ha la finanza islamica (fratelli musulmani in testa) in questa crisi (soprattutto in considerazione della nuova situazione geopolitica)?

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  22. perdonatemi se non ho postato un unico commento, ma poichè ho ascoltato tutte le quasi 2 h e 30 di intervista alcuni aspetti sono affiorati strada facendo. L'approccio dei trattati con singoli paesi come proposto è in concreto l'unica strada possibile, non solo è anche l'unica strada costituzionalmente percorribile. Non è accettabile - come stanno provando a fare - cancellare il nostro paese e la nostra sovranità (l'art. 1 Cost. impone limiti all'esercizio della sovranità anche al popolo). Se continueranno su questa strada sarà necessario adire le Corti internazionali per garantire la nostra sovranità.

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    1. Intendiamoci: io non ce l'ho con chi fa più commenti. Io ce l'ho con chi fa un unico commento a puntate!

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    2. Professore, ha ragione! Solo che quando ho cominciato ad ascoltare l'intervista non credevo che mi avrebbe provocato "le puntate" che poi ho postato ...

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  23. Infine, il MES altro non è che la concretizzazione dell'antica mancipatio romana realizzata sullo stato per acquisire la proprietà sui cittadini declassati prima a consumatori, poi a sudditi del debito sovrano e infine grazie al MES resi schiavi

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  24. Egregio Prof Bagnai,
    Faccio 2 commenti sul video di Byoblu.

    - Perche Lehman Brothers fu fatta fallire?
    La voce di corridoio qui negli USA e' che Henry Paulson, che era allora Ministro del Tesoro, odiava Lehman perche in tutta la sua vita lavorativa a Goldman Sachs, Lehman era stato un concorrente, quindi appena ne ebbe l'occasione, la fece fallire.

    _ Sulla questione invece della BCE dominata dai paesi del Nord Europa, con a capo la Germania, direi che questi paesi hanno fatto giustamente il loro dovere guardando ai loro interessi. Quello che ha tradito l'Italia sono invece stati appunto i nostri rappresentanti alla BCE, che non hanno mai protestato contro "l'asse del nord", e hanno sempre detto si, a qualsiasi cosa.
    Anche oggi, la BCE ha ridotto il tasso di 0.25%, e la Borsa di Milano ha fatto un tonfo. Sembra strano, visto che una riduzione del tasso dovrebbe essere una buona notizia per la borse. In realta' e' chiaro che il mercato si aspettava un ribasso di almeno 1/2 punto che invece Draghi, per stare a sentire ai nordici non ha concesso, ne fatto nessuna promessa sul futuro dei tassi.

    E' daccordo con me, che noi italiani dovremmo prendercela con i nostri rappresentanti, piu' che col la Germania & Co. che si sono fatti i loro interessi?
    Grazie e di nuovo complimenti per il blog e per i video.
    Cordiali saluti

    Arturo Busca

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    1. Sì, avevo sentito anch'io l'aneddoto, molto rassicurante, a modo suo, perché fa capire che la vita di decine di migliaia di persone è affidata a un risentimento personale. Non so, queste "spiegazioni" a me dicono poco, ma può anche darsi che invece siano quelle giuste.

      Sul punto successivo, ho specificato più volte che da economista non mi interessano valutazioni moralistiche. Il problema non è quindi "Germania buona/Germania cattiva". Va da sé che chiunque cerca di tirare l'acqua al proprio mulino. Tuttavia, se si entra in un trattato bisogna rispettarlo, e questo la Germania non lo ha fatto (violando per prima il patto di stabilità per finanziare le sue politiche di dumping sociale). Questo comportamento, in termini giuridici, è censurabile, e viene censurato da organismi internazionali quale l'ILO, come più volte ricordato nel blog.

      Il problema dei nostri rappresentanti, poi, è semplicemente che non sono i nostri rappresentanti. Chi e cosa rappresentino è ben chiaro. L'unico modo per fargli capire che lo abbiamo capito è opporci all'euro.

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    2. Sì, avevo sentito anch'io l'aneddoto, molto rassicurante, a modo suo, perché fa capire che la vita di decine di migliaia di persone è affidata a un risentimento personale.

      Nelle aziende succede più spesso di quanto non sembri, e vi sono coinvolte persone innocenti. L'arbitrio dell'imprenditore verso i dipendenti non è molto dissimile da quello feudale. Si dovrebbe avere fede nell'agire razionale dell'attore economico, ma ho visto fin troppo spesso come venga messo da parte per i più disparati motivi.

      Roberto Seven

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  25. Grazie a byoblu e ad Alberto per il video e ad Alberto per il link a Vincenzo De Gregorio. Che ti sei provato Alberto? Un 440 o un 415? Ho controllato il mio tenore con il programmino Iphone come da te suggerito ed è, come pensavo, nonostante i suoi limiti, un 440 manco mal come intonazione almeno a giudizio della mi povera recchia. Che tu sappia c'è qualcosa di decente su internet sulle diteggiature alternative? Ciao
    Carlo (quello del flauto)

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    1. Io veramente sono un po' più elitista, sai, dopo la specialistica... Sono andato per provare un sixth flute (soprano in re), naturalmente a 415, sul sito non lo trovi perché siamo ancora al proptotipo, però uno dei tanti lati positivi di Vincenzo è che lui cerca di dialogare con gli strumentisti, e quindi io ne approfitto per esprimere le mie preferenze. Poi ho visto un bel trans a doppio corpo... ma non preoccuparti, non sono entrato in politica: il trans del quale parlo io è un soprano "transizionale" (quello sul sito lo trovi), il cosiddetto van Eyck (il "ponte" fra il Ganassi e il flauto barocco tipo Stanesby). Questa storia del "trans" era, ai bei tempi di Sircana e Marrazzo, il calembour preferito di un mio amico e del suo (e anche mio) costruttore di strumenti, Luca. Intanto, ho bloccato il trans (doppio corpo: 415 e 440), che mi è sembrato molto molto molto buono (sonoro, transizione di registro morbida, ottave intonate, acuti facili, ecc.), e per il sixth flute aspetto, tanto quello volevo usarlo per suonarci i concerti di Vivaldi, ma da quando è partito il blog il flauto non lo tocco proprio più, e Vivaldi il suo da fare lo dà. Il trans invece penso di suonarlo a settembre a Foligno (in una sonata di Fontana, che in teoria richiederebbe forse il Ganassi, ma io faccio come mi pare, giusto? Salvo poi scatenare una polemica su qualche blog di flautisti!).

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    2. P.s.: se ti interessa, questo è un contralto a 415 di Vincenzo.

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    3. Grazie di tutto Alberto avrei un miliardo di domande da farti ma è un momento in cui ti vedo ed immagino piuttosto occupato ed oltre a tutto questo è un blog di un flautista ma non per flautisti. Da ex autodidatta vedo un po' di aggiustarmi ed intanto continuo a seguirti per questo e tutto il resto. Ciao!
      Carlo (quello del flauto)

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    4. Sai, considerando quanto mi pagano, se ogni tanto posso parlare di una cosa che mi interessa forse preferisco farlo...

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  26. Segnalo un articolo sull'organo del Partito di Destra, la Repubblica. Pare che questi sacerdoti del più Euro(pa) comincino a sentire la pressione di certi argomenti montare nell'opinione pubblica. Ed ecco lo studio che dimostra (?) come la svalutazionecompetitiva non migliorerebbe l'export.

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/07/06/la-svalutazione-competitiva-non-favorisce-piu-export.html

    Ho provato a cercare sul sito di Confindustria lo studio in questione ma senza fortuna. Magari qualcuno ci riesce, potrebbe risultare interessante confrontare la fonte con la divulgazione fatta da Repubblica.

    Ora è vero che il sistema produttivo negli ultimi decenni si è profondamente modificato nella direzione di una crescente internazionalizzazione dei fattori produttivi, massiccio ricorso a delocalizzazioni ed outsourcing e questa è una questione che una seria politica economica e industriale deve affrontare. Tuttavia a me sembra, da dilettante in cose economiche, che i vantaggi nell'avere un cambio flessibile in una economia come la nostra superino ancora gli eventuali svantaggi. Non è che forse una delle cause delle delocalizzazioni sia stata, negli anni, la progressiva perdita di competitività dovuta all'adozione del cambio fisso/moneta unica? E che quindi il ritorno alla flessibilità del cambio potrebbe essere una delle condizioni necessarie per il rimpatrio di alcune produzioni (e di posti di lavoro) perse nel corso degli ultimi anni?

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    1. Gianni, lo ri-segnali, perché ne abbiamo già parlato. Questi dilettanti ignorano totalmente la dimensione finanziaria della svalutazione (l'esempio del Regno Unito è calzante), ignorano che la svalutazione agisce sulle esportazioni nette (cioè che agisce anche sulle importazioni), e non ci spiegano dov'è che in Italia costruiamo gli iPhone!

      Le evidenze empiriche serie di cui disponiamo ci dicono che gli effetti sul saldo commerciale ci sarebbero.

      Lasciali ragliare e prendi, come sempre, nota del nome di chi ti informa così bene. Di questi tempi, è essenziale ricordarsi di chi ti puoi fidare.

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    2. Scusami, mi era sfuggito il commento sull'altro post, sei stato così prolifico ultimamente che è un po' difficile seguire commenti che appaiono su post multipli contemporaneamente. In ogni caso grazie per avermi risposto comunque. Sai, se vedo che un mio commento viene ignorato mi do due spiegazioni: o ho scritto una cazzata oppure qualcosa di noiosamente ridondante; in entrambi i casi non me la prendo, si viene sui blog altrui per imparare, non per fare le primedonne!
      Ne approfitto per farne un'altra, di segnalazione: l'anticipo di un articolo di Badiale e Tringali che mi ha quasi commosso, per la chiarezza e la forza retorica con cui esprimono cose che uno di sinistra come me sente dentro da anni e, non ultimo, per la perfetta citazione Spinoziana del titolo: L'Europa è una passione triste. Da incorniciare in tutte le case del popolo, accanto alle foto di Togliatti e Berlinguer (se ci sono ancora).

      http://www.appelloalpopolo.it/?p=6983

      Ringrazio Fiorenzo Fraioli per averlo segnalato sul suo sito. By the way, Fiorenzo, il tuo intervento al centro Tolerus è stato efficacissimo, complimenti per questo e per tutto il lavoro di divulgazione.

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    3. Concordo nel giudizio sull'articolo di Marino e Fabrizio. Si tratta dell'incipit della parte dodicesima del loro libro su "La trappola dell'euro", che sta per uscire per Asterios e del quale ho avuto il privilegio di scrivere la prefazione. Quando uscirà ve lo segnalerò.

      Se un commento viene ignorato l'evento più probabile è che non sia riuscito a stargli dietro. La coda sta diventando ingestibile.

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  27. grazieprofgrazieprofgrazieprofgrazieprofgrazieprof!

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  28. Leggende del Judo

    Nelle vicinanze di Nagasaki, viveva un medico filosofo di nome Shirobei Akiyama. Egli era convinto che l'origine delle malattie umane fosse la cattiva utilizzazione del corpo e dello spirito.
    [...]Egli aveva compreso il principio Positivo della filosofia del Tao, con le sue applicazioni pratiche tanto nella medicina quanto nella lotta.
    [...]
    Egli passeggiava un mattino nel giardino del Tempio, mentre nevicava in abbondanza. Egli ascoltava lo scricchiolio dei rami dei ciliegi, che si spezzavano sotto la neve. Poi vide un Salice sul bordo del fiume. Il peso della neve ne curvava i rami. Il legno flessibile si sbarazzava allora del suo fardello, poi riprendeva la posizioni originaria.
    Fu l'illuminazione!!
    Al positivo bisognava opporre il suo complemento: il negativo! Alla forza occorre reagire con la flessibilità

    Banzai! Bagnai!

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  29. salve prof., seguo da tempio Claudio Messora a cui va la mia stima, quando mi è stata segnalato il video sono stato molto contento che due persone che stimo si siano incontrate. Forse c'è ancora speranza, ma non è facile, quelli come voi (e come me nel mio piccolo), si devono scontrare quotidianamente col facile slogan lanciato in tv, tra cui "austerità espansiva" "crescitalia" ed ora è tutto moltiplicato perchè le corazzate (morenti) PDL e PD sono unite anche nella propaganda, lei si scaglia spesso contro i piddini, quindi ha ben presente la questione che è seria, molti si accorgeranno del casino solo a saccheggio concluso e come al solito si troverà un capro espiatorio per non ammettere che la propaganda ha ottenebrato le menti. Mi auguro solo che lei non si stanchi e che prima o poi, ad interessarsi della cosa pubblica, arrivino degli Uomini, che mettano perlomeno in discussione il Dio Euro e la Dea Europa. Proprio ieri parlavo con un amico dicendogli testualmente: una volta la chiesa brandiva il famigerato "Dio lo vuole!" ora siamo a "L'Europa lo vuole".
    Ed ancora non avevo letto il titolo del post.

    Vada avanti :)

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  30. Ho guardato il Suo video. Ben fatto e spero che serva a qualcuno, e intanto Le faccio pubblicità.
    Mi ha colpito però una frase verso la fine: "si ha talvolta impressione di parlare o con uno in cattiva fede o con un imbecille" Eh già...
    Mi ha colpito anche un'altra cosa: "Non ho mai capito perchè non abbiano salvato Lehman...." Ah davvero, aaahhpppperò....Se lo faccia spiegare, ma non da me, se no magari le mie sono "idee, (o meglio fatti, e pure swift, nel caso) che da Lei non hanno cittadinanza" Vedi sopra.
    Forse perchè spiega tante cose nel suo blog ma di Shadow Banking (che fa quanto il bancario mondiale, sapeva?) o del circuito FED, JPM, Goldman, Morgan Stanley, BoA, e degli IRS e put spread sottobanco per ribassare i tassi artificialmente anche a spese dell'Europa (EEEEUUUropa) vedo che non ne parla proprio mai.
    Non hanno cittadinanza? Allora mi dicevo appunto "si ha talvolta l'impressione...." Neanche dell'altro carro BIS, IMF, W,B. e delle clearing houses mai visto nulla sul suo blog. Devono essere idee (fatti a dire il vero) che "non hanno cittadinanza da Lei". Oppure sono sciocchezze "microeconomiche". Ma non tanto micro sa Bagnai negli effetti, no no. Anzi per alcune cose l'EEEEEuropa e pure la BCE in qualche caso sono proprio prese (nel senso di appese) per i coglioni, come si suol dire, quanto a politica monetaria. Ma sono idee (fatti veramente) che non hanno cittadinanza immagino da Lei. Che poi alla fine stravolgano da anni ogni parametro pazienza, a mi cuggino gli basta Fischer, Taylor e Phillips ('a curva bona e 'a curva coreeeta).
    M'ha colpito infine questa cosa continua della sinistra. Per restare in tema: "Definirsi di destra o di sinistra è uno dei modi che un uomo ha per autoproclamarsi imbecille" diceva Ortega y Gasset. Ma lo diceva pure Gramsci, incredibilmente, o Benedetto Croce. Escludevano però l'opzione 2, loro. Dunque per finire io continuerò a raccomandare Bagnai a chiunque, perchè di meglio il convento non passa in termini di minima verità, nè potrebbe. Altrimenti uno non avrebbe più cittadinanza, ma piuttosto qualche campagna stampa, e cioè lo segano proprio, e di brutto. Un conto è giocare con il triangolo di Gordon, che è permesso, un conto sono le cose serie. Su quelle uno sta zitto, o per il caso 1 o nel caso 2 non ha nemmeno bisogno che glielo dicano, fa da sè. Stia bene.

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    1. Gentile lettore,

      la ringrazio per l'osservazione. Guardi, le do un suggerimento: apra lei un blog per parlare di queste cose che le sembrano tanto interessanti. Mi sembra essenziale che il panorama dell'informazione italiana si arricchisca di una voce autorevole e documentata come la sua. Io mi terrò quei (pochi) lettori i quali preferiscono, all'evidenza aneddotica delle prospettive complottiste, basate sull'esistenza di un cattivo, una riflessione più profonda sui problemi strutturali del nostro sistema economico.

      Che il potere politico lo detenga chi ha in mano le leve del potere economico è qualcosa che può sembrare una grande scoperta a chi ha poca familiarità con la cultura occidentale. Basta leggere un romanzo di Stendhal, o un testo di Politica economica, per sapere che è così, e io do per scontato che sia così (lo faccio anche nell'intervista) e poi mi occupo di altro. Lei invece si occupi della favoletta con un buono e tanti cattivi, o con un cattivo e tanti buoni. Evidentemente, c'è bisogno anche di questo.

      Del resto, del carattere intrinsecamente reazionario e politicamente perdente delle prospettive complottiste ne avevo parlato anche con Claudio, non ricordo se prima, durante o dopo l'intervista.

      Le fornisco solo uno spunto di riflessione: l'apostolo (o il martire) del complottismo italiano, Donald, va in giro a fare conferenze per difendere l'euro. Questo non la fa riflettere?

      Buona fortuna al suo futuro blog! Sa, io sono ortodosso, credo nel mercato. Se fra sei mesi avrà più lettori di me, penserò che c'è da imparare. Altrimenti penserò che su Internet le lievi imprecisioni sono in eccesso di offerta, ma che, per fortuna, la gente comincia a saper scegliere.

      Grazie per il sostegno.

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    2. Scusa Alberto ma questa storia che Paperino sia passato dal proporre strenuamente un ritorno alla Lira (monetasovranamonetasovrana) alla difesa dell'Euro mi sembra una minchiata colossale. O c'è stato un fraintendimento o te l'hanno raccontata grossa.

      P.S.: visualizzando l'anteprima di questo messaggio mi ha riportato all'inizio ed ho notato adesso che chiedi conferma a Marco Palermo. Rileggendo mi pare di capire che il mantra BCEprestatricediultimaistanza arrivi dal pubblico e non dagli MMTtisti. Quindi si tratta di fraintendimento.

      Quelli che tifano MMT e però vogliono restare nell'Euro sono i massoni democratici di G.O.D. (acronimo lievemente impegnativo).

      Resta il fatto che spingere per un ritorno alla Lira con motivazioni che possono essere smontate e rimandate al mittente (Paperino) è comunque pericoloso.

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    3. Ma guarda, mi sembrava strano che Donald si fosse palesato fino a questo punto. Certo, il racconto favolistico/complottista/miracolista è intrinsecamente reazionario, quindi prima o poi il papero la maschera la getterà. Libero di non fidarti del mio orecchio musicale. In realtà andando in giro per la rete si vede che dagli MMTisti anche statunitensi (quelli """seri""") arrivano interessanti proposte di "salvataggio" dell'euro (cioè di salvataggio delle chiappe di Obama), che prescindono da qualsiasi analisi di politica e di politica economica del significato dell'operazione euro. Quelli nostrano sono completamente confusi e anche fuori da GOD ce ne sono che dicono "be', però Mosler ha detto che possiamo salvare l'euro, è tutto semplice...". I termini del problema non gli sono chiari, questo è evidente. Per questo non è assolutamente strano che alcuni di loro vedano nell'eurosvranoeurosovranoeurosovrano la soluzione ai problemi dell'€pa. E ho il forte sospetto (perché io sì che sono un complottista), espresso più volte, che tutta questa sconclusionata storia italiana non sia altro che un tentativo abbastanza riuscito di intercettare, rincoglionire e dirottare una voca di volenteroso dissenso. Sarebbe la prima volta?

      Non capisco però la tua ultima frase, che mi interessa, e sapendoti lucido preferirei che tu me la spiegassi. Il rifiuto dell'euro deve essere rifiuto senza se e senza ma del metodo paternalistico e golpistico che ce lo ha imposto. Non capisco quali siano le motivazioni delle quali parli, ma, appunto, sono io che non capisco. Aspetto istruzioni.

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    4. No no, siamo completamente d'accordo, è che nello sforzo di sintesi ho finito per essere criptico.

      Il mio timore è questo: essendo la MMT passibile di critiche serie, come quella di Cesaratto e la tua (non certo quelle dello ScacciaCorrettori), se il ritorno alla Lira viene legato strumentalmente alla MMT, da media e dai Powers That be, c'è il rischio che si crei ad arte ulteriore confusione. In un certo senso potreste diventare voi stessi "fuoco amico" in mano a qualche sapiente bastardo manipolatore.

      Che gli MMTtisti siano confusi non mi sorprende: questa benedetta teoria alla fin fine non da una spiegazione convincente del motivo per cui ci troviamo in questo casino. Però mi pare che il gruppo più vicino al papero sia più convinto di una necessità dell'uscita dall'Euro (è solo una mia impressione leggendo saltuariamente il loro sito, quindi potrebbe essere anche sbagliata).

      Non è che non mi fidi del tuo orecchio musicale, il comportamento del papero è in effetti molto sospetto. Ma per quanto mi riguarda non saprei dire con certezza se è complice di certi maneggi o è solo una pedina involontaria.

      Ho letto un po' la sua vicenda e inquadrando la persona può essere plausibile che i compagnucci della parrocchietta l'abbiano fatto andare fuori di zucca. È il metodo migliore per fare fuori un rompicoglioni che ficca il naso dove non dovrebbe (magari a volte senza capire, ma è comunque un pericolo potenziale): minarne la credibilità. Oppure messo alle strette è davvero passato al lato oscuro degli Sforza. ¿Quien sabe?

      Consapevole o inconsapevole a noi interessa il risultato finale: manda il discorso in vacca e danneggia la credibilità di chi propone l'uscita dall'Euro.

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  31. Grazie per la sua chiarezza.Avrei delle domande, ma evito, primo perchè so che prima o poi troverò le risposte sul blog,secondo perchè mi fido.Non credo ci sia bisogno di chiarire le piccolezze ,il succo c'è tutto.
    Non so se sia utile ,sul blog di Messora ho trovato il volantino per le domande sul MES e la lista degli indirizzi mail dei parlamentari.
    Con santa pazienza invio queste domande non sperando in risposte ma vale la pena provare no?
    lascio i link:

    http://www.italysoft.com/arch/lista-email-parlamentari-italiani.php

    http://www.crisiesoluzioni.it/wp-content/uploads/2012/06/volantinoBn.pdf

    Lucia Manco

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  32. @Gianni.
    da profano: il problema non è aumentare le esportazioni del 40%!
    ma un iniziale 2% (per dire, un numero ad muzzum).
    contestualmente diminuire le importazioni del 2% (per dire).
    così facendo pareggi quanto meno la bilancia dei pagamenti!

    poi (come dice il prof) avendo una BC (sposata con gli italiani) vedremmo abbassati i costi di raccolta (quanto meno come differenziale con l'inflazione).

    e negli anni potrebbero aumentare gli investimenti produttivi in Italia!
    ragazzi, questo paese è stato rallentato in 20 anni di SME e distrutto da 14 anni di Euro mica in due mesi!
    ovvio che per il rilancio dell'economia servirebbe un periodo lungo!

    un'altra cosa: rilanciando anche di poco l'economia tutto il collaterale (indotto) tipo "manutenzioni" e "servizi" ne beneficerebbe.
    Politiche di minimo salariale PRO COSTITUZIONE (supportate dal fatto che la lira si adeguerebbe alla maggiore inflazione) aiuterebbe la domanda interna e così via.
    quindi il sistema economico ripartirebbe.

    un sistema bancario efficace aiuterebbe maggiormente e regole più ferree della finanza completerebbero il quadro.

    ULTIMA COSA: uscire dall'euro significherebbe affrancarci dagli altri.
    Significherebbe non avere più bisogno di svenderci.
    perché diciamolo: la politica non fa niente perché altrimenti gli industriali non avrebbero nulla da lamentarsi!
    e non scherzo.. non parlo degli industriali nostrani che soffrono come cani ma quelli che approfittano di una moneta rivalutata per andarsene e prendersi agevolazioni fiscali in giro per il mondo oppure di quelli che vogliono acquistare a prezzi stracciati.
    E allora via con le riforme di semplificazione della PA e facilitazione per le attività economiche (quelle giuste, non quelle anti salute e paesaggistica).

    Un'ultima cosa: avete visto chi ha svalutato i salari tra i PIIGS?
    avete visto il valore delle case come è variato (da 120 a 60)?
    ecco cosa significa svalutazione interna.. ovvero avere le case in mani di poche persone e tutti affittuari

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    1. Guarda, sono d'accordo in tutto. Il mio punto riguardava il fatto che l'aumento del costo delle importazioni poteva incentivare il ritorno in patria di alcune produzioni che in questi anni di incubo sme/euro sono state delocalizzate. Al discorso di repubblica risponderei: ma perché diavolo dobbiamo importarli sti benedetti semilavorati, se abbiamo la capacità produttiva ( e ce l'abbiamo...) ed un cambio flessibile che ci permette di prezzarci in modo congruo sul mercato? Senza parlare del discorso sulla raccolta dei capitali: meglio un afflusso di capitali esteri senza rischio di cambio per alimentare un bel ciclo di Frenkel e farci scoppiare come un palloncino, oppure una politica monetaria fatta su misura per la nostra economia, da una banca centrale che faccia i nostri interessi? E se ogni stato europeo facesse così, si potrebbe finalmente andare all'Oktober Fest senza il rischio di guardarsi in cagnesco con gli amici bavaresi e cantare l'inno alla gioia in santa pace, senza complessi di inferiorità/superiorità!

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  33. Caro Professore,
    La ringrazio per aver spiegato così chiaramente le ragioni per cui l'introduzione dell'Euro ha profondamente danneggiato la maggioranza dei cittadini comuni del nostro Paese. Lei scrive "Il problema dei nostri rappresentanti, poi, è semplicemente che non sono i nostri rappresentanti. Chi e cosa rappresentino è ben chiaro. L'unico modo per fargli capire che lo abbiamo capito è opporci all'euro." Concretamenete, cosa può fare nella vita di tutti i giorni il cittadino comune per opporsi all'Euro?

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    1. Non lo so. Non esiste una forza politica di opposizione. Non esiste un vero dibattito. Perfino il M5S non mi sembra esprima posizioni se non in modo strumentale, per alzare la posta (e chi sono i suoi economisti?). Quindi non c'è la possibilità di votare qualcun altro. L'unica possibilità è far sentire la propria voce, scrivendo ai propri eletti, e intervenendo il più possibile nel dibattito, anche in rete.

      Su blog come quelli del FQ la situazione rispetto a sei mesi fa è cambiata molto, e questo segnala la nascita di una nuova coscienza. I politici hanno paura di esporsi, ma se vedono che la conoscenza si diffonde, avranno paura di non esporsi, e allora si aprirà lo spazio (forse) per esprimersi anche alle elezioni.

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    2. P.s.: i link forniti da lucky qua sopra danno gli indirizzi dei politici. Magari cominciare a usarli può dare un segnale utile.

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    3. Professore,
      se l'alternativa politica non esiste, potrebbe esisterne una economica dal momento che siamo meno che microbi, ma stiamo diventando abbastanza numerosi?

      Ad esempio investire tutti i nostri risparmi in una certa cosa, comprare solo prodotti italiani (o assolutamente non tedeschi), e roba simile. Siamo troppo pochi? Tutti parlano e poi nessuno fa niente? E' un'utopia? O una semplice stronzata?

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    4. Buonasera Prof :)
      Innanzitutto complimenti per il meritato successo che sta raccogliendo nella blogosfera
      Visto che ha nominato il movimento , vorrei porre alla sua attenzione questo passaparola di Tito Boeri .
      La seguo da diversi mesi , e posso immaginare la sua reazione su alcuni snodi cruciali (debitopubblico,coruzzzzione) , ma più ad un commento nel merito, che è comunque anelato , il mio interesse sarebbe rivolto al suo pensiero programmatico economico .
      Certo , un passaparola con Lei come relatore sarebbe il massimo ... ma forse mi sto allargando un pò troppo :)
      Per concludere , posso offrirle solo la mia misera gratitudine , per il lavoro e le energie che impiega nella divulgazione "dell'eresia salvifica" , è un pò il nostro Giordano Bruno !

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    5. Le rispondo io prof.
      La posizione ufficiale del mov sull'argomento Euro si/no al momento é che, se avremo i numeri in parlamento per farlo, proporremo un referendum per valutare l'uscita dall'euro, come annunciato spesso da grillo sul blog. Nel frattempo indaghiamo noi stessi e cerchiamo di fare informazione sull'argomento su tutti i canali preposti, anche grazie ai contributi indispensabili di economisti come lei.

      Personalmente mi sono sbattuto parecchio non solo in fase informativa ma anche organizzativa. Lei sa bene come la penso sull'uscita dall'euro (ovvero come lei). Come immaginerà ci sono svariate resistenze e preconcetti ad una simile soluzione,e l'altissima disinformazione blocca e mette dei dubbi a molti attivisti. Io e altri stiam cercando di dissiparli il più possibile grazie al gruppo FB "Economia 5 stelle" (https://www.facebook.com/groups/341357459231627/) e all'organizzazione di incontri/summit sulla crisi, sulle monete alernative e altri simili problemi.

      Contestualmente le segnalo che anche grazie al suo lavoro di informazione abbiamo in canna delle interrogazioni al parlamento europeo ben precise (ora non posso dare altri elementi) e altre iniziative sul genere. E saremmo molto onorati di averla come ospite a Torino in settembre, insieme ad altri colleghi, per spiegare ai torinesi meno connessi in rete le sue conclusioni.

      Chi sono gli economisti del MOV? Inutile girarci intorno. Sono gente come me che studia il problema gratis e diffonde gli argomenti di gente come lei. Sono tutti quelli che vorranno aiutarci più per la gloria che per altro. A parma si é offerta Loretta Napoleoni per esempio. Ogni aiuto in tal senso é ben accetto, per darci maggiore credibilità e autorevolezza nella lotta contro questo euroschifo e offrire al contempo un'alternativa credibile e completa.

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  34. @Alessandro56:
    come? non votando i partiti pre confezionati e dopo il primo voto scaricare pure l'M5S!
    e poi parlarne tanto tanto tanto tanto.
    piazzando artt., grafici, interviste.
    Sa perché? perché qualcuno che legge c'è pure.

    un'ultima cosa sull'approccio: le persone sono convinte che il problema sia la corruzione e non l'euro.
    la discussione va subito rotta e bisogna spiegare la distinzione tra le due cose e che i problemi vanno risolti SEPARATAMENTE!
    e che cmq l'euro incide sul secondo che ne è una conseguenza.
    in ultima analisi dico sempre: "quando hai mal di testa non non mi risulta che te la tagli per risolvere il problema!"

    per un po' di corruzione non si svende un paese

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    1. A proposito del peso della coruzzzzione. A quelli di noi che hanno 'na certa età, è certamente capitato di ascoltare affermazioni del tipo "abbiamo perso la guerra per colpa del tradimento!". Ora, il tradimento può anche esserci stato, perché è più facile che esso si manifesti tra coloro che sono oggettivamente più deboli (cosa che dal '42 i più furbi avevano capito bene), ma nessuno che non sia un pazzo scervellato può sostenere che sia stato determinante per l'esito del conflitto. Allo stesso modo, la coruzzzzione ha un suo peso, ma solo chi non capisce una beneamata minchia può credere che sia un fattore determinante della crisi che stiamo vivendo.

      Ho fatto questo esempio al bar del paese mettendo a tacere il fesso di turno (e strappando ampio consenso tra gli astanti dediti alla "passatella").

      La morale: dobbiamo apprendere la tecnica, ma poi bisogna parlare al popolo con il linguaggio che esso comprende.

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  35. Sentite che dice Sinn:
    "Perché la Grecia non può fare le riforme come ha fatto la Germania?
    «Ci sono voluti alla Germania più di 13 anni, dal 1995 al 2008, per gestire un deprezzamento reale del 22%, e questo è stato accompagnato da una disoccupazione di massa. Ma mentre la svalutazione della Germania ha avuto luogo per mezzo di inflazione nel resto d'Europa, la Grecia deve effettivamente abbassare i prezzi, poiché la Germania non sosterrà una strategia di inflazione in Europa."
    Perfino il top degli economisti kraut ammette candidamente che la Germania non ha avuto un atteggiamento cooperativo lungo tutta l'epopea euro, approfittando dei differenziali di inflazione tra i fratelli europei nel fare la svalutazionecompetitiva stile alamanno (disoccupazione di massa e sussidi pagati da debbitopubblicocattivo) e rifiutando di restituire la cortesia di accettare un po' di inflazione per aiutare i fratelli mediterranei.
    Fonte: la voce del Padrone (non è un disco RCA)

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    1. Grazie. Ve lo dicono in faccia perché pensano che non capiate. Ma ora gli strumenti li avete. Apppproposito. Io mi faccio un culo così per informarvi. Ripeto la mia richiesta di inserire i link (possibilmente attivi) alle fonti. Altrimenti vi cancello!

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  36. Sorry!

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-03/sinn-atene-ottenuto-euro-111537.shtml?uuid=AbLiG01F

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  37. Non per qualcosa Professore, ma se l'ho rimandata al sito di byoblu è perché il post per intero qua non ci sta (al massimo supporta 4.096 caratteri). Rinnovo la richiesta di risposta che apprezzerei molto.

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    1. Mi perdoni, ma io invece apprezzo poco chi contravviene alle semplici e razionali regole di questo blog, specificate nelle istruzioni per l'uso. Temo che chi non comprende quelle regole abbia difficoltà (mi perdoni) a capire le mie risposte, e questo (lei mi scuserà) mi toglie qualsiasi interesse per la domanda.

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  38. Salve Bagnai,
    Ho visto il suo video e mi è sono volate due ore senza accorgermi.
    AL minuto 9:00 fa un esempio di aumento dei prezzi nei paesi periferici citando il prezzo del latte. La cosa mi ha particolarmente colpito perché è vero che nei supermercati il prezzo del latte italiano e di circa 1,50 e quello tedesco costo quasi metà. Ho quindi approfondito la cosa ma ho scoperto che il prezzo alla stalla non ha queste differenze, .
    Mi chiedo se il latte può essere un buon esempio per dimostrare l'effetto dell'aumento dei prezzi o, forse, è un esempio di distorsione dovuta alla filiera distributiva.

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    1. Credo debba leggere il materiale proposto nelle istruzioni per l'uso del blog per capire che l'importante è la dinamica dei prezzi. Il link che propone è molto interessante. Teniamo anche presente che dopo lo shopping post-1992 la grande distribuzione italiana è passata in mani estere. La prissima volta farò un esempio basandomi sulla birra. La conosco meglio, e le opacità delle politiche comunitarie la riguardano di meno!

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    2. P.s. Dando ovviamente per scontato (?) che il mio esempio ovviamente aveva una validità del tutto generale, e che quindi approfondire i misteri di una singola filiera, per quanto affascinanti, equivale al solito esercizio di contare le foglie di una foresta in fiamme... Nell'aggregato succede SEMPRE che quando la competitività di prezzo diminuisce, il saldo commerciale peggiora.

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  39. Ad un certo punto del video si sentono i droni della BCE. Attenzione!

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  40. Salve ho visto il video trovandolo molto interessante. Se partiamo dal presupposto che l'attuale crisi sia frutto di un progetto voluto dai "poteri forti" per portare ad un unione politica europea guidata dai paesi centrali perché dà per certa la dissoluzione dell'euro che sarebbe una sconfitta per coloro che l'hanno voluto ed imposto.

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    1. Gli agganci a una valuta troppo forte storicamente si risolvono sempre in uno sganciamento più o meno traumatico. Se questa volta non succedesse sarebbe la prima volta, e impareremmo tutti qualcosa. Credo invece che il problema sia che non abbiamo imparato dalla storia. Per i dettagli si veda unhappy families o il video di Cesena. Quanto alla sconfitta, a parte il fatto che la Germania ha già combattuto due guerre mondiali, credo per vincerle (lei che ne pensa?), e che comunque in termini economici il Nord alcuni obiettivi li ha raggiunti. La dissoluzione dell'euro può anche essere una vittoria per tutti (o una sconfitta per tutti, o solo per qualcuno). Dipende da come è gestita, e naturalmente ignorare la storia è la strada maestra per gestire la situazione nel modo peggiore.

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    2. La ringrazio per la risposta. Avevo già visto i contenuti del blog che mi suggerisce e concordo totalmente che dal punto di vista economico la dissoluzione dell'euro sia il naturale epilogo della crisi che stiamo attraversando. Dal punto di vista geopolitico invece i conti non mi tornano. Se la crisi è stata prevista e voluta per creare un'unione politica con egemonia dei paesi centrali, con il benestare della classe dominante dei paesi periferici, allora una dissoluzione dell'euro significherebbe fare un'enorme passo indietro che precluderebbe forse per sempre la realizzazione di questo progetto. Sicuramente il Nord qualche obbiettivo lo ha raggiunto ma credo che il piano preveda ancora molto. Mi viene da pensare all'Italia la cui unione è stata voluta e finanziata da chi vedeva nel nostro paese un'enorme mercato da conquistare e nonostante le diseguaglianze fra nord e sud, grazie ai trasferimenti fra le regioni, ancora funziona. Credo che i tedeschi però di trasferimenti non ne vogliono sentire parlare, ma se vogliono dominare qualcosa devono pagare..

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    3. Con tutto il rispetto per le opinioni altrui, e anche con un po' di rispetto per il mio lavoro, sinceramente ho difficoltà a capire cosa aggiunga il suo commento alla discussione che su questo blog stiamo svolgendo da alcuni mesi. Mi rendo conto della difficoltà di avvicinarsi a un materiale tanto complesso e ricco di spunti interessanti (soprattutto per merito dei miei lettori).

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  41. Professore anche Bruno Amoroso contro euro ed eurocrati, e con una previsione geopolitica ancora più inquietante:


    http://www.libreidee.org/2012/06/amoroso-la-volpe-a-guardia-del-pollaio-ci-trascina-in-guerra/

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    1. L'intervista originale a Bruno Amoroso è qui .

      Il libro di Perkins, Confessioni di un sicario dell'economia, mi è sembrato davvero molto interessante.

      Ringrazio Marco per la spiegazione su come "embeddare" i link :)

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  42. Ho seguito con attenzione (non senza qualche pausa caffè) la sua intervista e ritrovo molti dei miei pensieri e "paure" che ho avuto da quando si iniziò a parlare dell'arrivo della famosa moneta unica, l'Euro. Già prima del suo ingresso capii che chi ne avrebbe fatto le spese sarebbero stati i salari e la popolazione. Ma non basta, le differenze culturali o meglio le culture tanto diverse che da sempre contraddistinguono i paesi Europei non si potevano (e non si devono) cancellare con un colpo di spugna e sono troppo radicate per immaginare una Europa sotto un governo unico. Su una cosa però non sono molto d'accordo, lei non da tanta importanza, da economista ortodosso forse, al "valore aggiunto" della corruzione ed agli sprechi dovuti al magna magna all'italiana, sicuramente è un fatto che incide moltissimo sull'economia Italiana ed è importantissimo ridurre drasticamente, anche se dovessimo uscire fuori dall'Euro, cosa che io spero vivamente. Ringrazio tutti quelli come lei che vogliono veramente aprire gli occhi e informare correttamente la gente riguardo questi argomenti così importanti e difficili da comprendere...

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    1. Vede, lei ritiene di avere il diritto di esprimere un dissenso senza essersi prima sufficientemente documentato, e la democrazia questo diritto glielo accorda. La netiquette, a dire il vero, un po' meno, ma non sto a consigliarle di leggere le istruzioni per l'uso: ci sono cose che se potessero essere capite non andrebbero spiegate.

      Fra queste cose rientra anche la mia lotta contro il luogocomunismo. Quello che lei non afferra è che ovviamente io non sono favorevole alla coruzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzione, non la considero positivamente sotto il profilo etico, e neanche (ma su questo punto le indagini empiriche non sono unanimi) sotto il profilo economico.

      Quello che vorrei (per lei) che lei capisse è che lei (non io) si sta facendo manipolare (non da me), e che questo accade per la terza volta, e quindi se non lo capisce lei diventa oggettivamente complice di un colpo di Stato.

      Lei si è fatto manipolare (molto probabilmente, se sbaglio mi correggerà) una prima volta quando le hanno detto "Craxi è il nemico, Craxi ha detto che dobbiamo andare al mare, andiamo tutti a votare per il maggioritario". E così lei, come me (lo confesso: sono stato così coglione) ha messo la prima pietra del colpo di Stato, quella che obbliga gli italiani a votare per due partiti di destra e impedisce loro di trovare uno sbocco politico alla crisi esprimendo un ventaglio più ampio e critico di opinioni (il proporzionale).

      Poi si è fatto manipolare (molto probabilmente, se sbaglio mi correggerà) quando le hanno detto "Berlusconi è il nemico, Berlusconi alza lo spread, cucchiamoci Monti". Ecco: lì io NON mi sono fatto manipolare, e posso dimostrarlo.

      Ora si sta facendo manipolare dal messaggio "lo Stato è corottttto, viva li tecnici, abbasso lo Stato piovra", messaggio che le viene inculcato per avere il suo sostegno all'ultimo atto del golpe liberista, quello che vuole smantellare gli ultimi residui di Stato per affidarci al Dio Mercato, che poi è quello che ci ha messo nei guai nei quali siamo.

      E lei lo dia, il suo sostegno, si liberi pure dallo stato piovra, faccia come crede. La prima volta si può essere ingenui, la seconda si è fessi, la terza si è traditori dei propri ideali e della propria gente. Ma naturalmente il tutto in buona, ottima fede e con buoni, ottimi argomenti.

      Secondo lei ha distrutto più Pil in Italia l'euro o la corruzione? E ci ha sottratto più democrazia l'euro o la corruzione? Se ho un tumore e l'influenza prendo l'aspirina o mi opero? Certo, posso fare entrambe le cose. Ma qual è la cosa più importante? Oggi tutti le dicono che è l'aspirina, perché loro (Repubblica, il PD, il PDL, l'IDV, Grillo, ecc.) sono il tumore. Mi scusi se sto cercando di salvarle la vita. Il luogocomunismo è un'ideologia che sta facendo molti morti. La prego, non se ne renda complice. Lei è meglio di così. Non se la prenda. Ci rifletta e mi dica cosa ne pensa.

      E nel caso non si fosse fatto manipolare prima, mi scusi per la mia illazione, ma si renda conto che non è proprio il caso di farsi manipolare ora.

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    2. Sicuramente mi sono fatto prendere da ansia da prestazione nell'esprimere il mio parere, sono probabilmente incappato in un vizio di forma, non intendevo dire che lei sia a favore o a sfavore di qualcosa. Sicuramente ho sentito di doverle chiedere se il problema dello spreco di denaro pubblico in ogni forma, (dalle opere pubbliche mai terminate o totalmente inutili ai vitalizi passando dai buchi miliardari della sanità) denaro che proviene in ogni caso dai sacrifici di ogni singolo lavoratore o pensionato, sia un problema trascurabile o che non abbia
      il suo peso anche sulla situazione di crisi attuale, visto che l'indebitamento di un paese come il nostro viene principalmente dal fatto che qualcuno gli presta dei soldi in cambio di interessi e questi soldi devono pur servire a qualcosa. Mi dispiace di essere apparso come un qualunquista ai suoi occhi ma non è il mio caso, come in quanto a manipolazione cerco di difendermi informandomi a 360 gradi.
      Grazie per la risposto in ogni caso.

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  43. «.... ovviamente io non sono favorevole alla coruzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzione, non la considero positivamente sotto il profilo etico, e neanche (ma su questo punto le indagini empiriche non sono unanimi) sotto il profilo economico ...»

    Corruzione in Italia : terreno infido. Ci sono prese d'atto della sua esistenza che ricorrono.

    Il Presidente del Senato, Cesare Merzagora, nella seduta 230 del 25 febbraio 1960) :
    «... Un’atmosfera di corruzione pesa – ed è inutile negarlo dopo gli esempi disgustosi e recentissimi – sulla vita politica italiana, inquinata dall’affarismo e dagli interventi finanziari illeciti, e ben noti, dei grandi gruppi di potenza parastatali e privati ...»
    C.Merzagora viene descritto da R.Morani nella sua recensione al libro di M.Franzinelli "Il piano solo" per Arianna editrice così :

    «... Personaggi come il presidente del Senato Cesare Merzagora, vero sponsor del “Piano Solo” assieme a Segni, e da questi candidato alla guida del governo d’emergenza aperto a tecnici e politici di vario colore, il capo della polizia Angelo Vicari, ed il ministro dell’interno Paolo Emilio Taviani, che per motivi diversi non avvallarono il “Piano Solo”...»

    Poco dopo. Felice Ippolito e la filiera industriale del nucleare

    «... Il 3 marzo 1964, la Procura generale di Roma arresta presso il suo domicilio nella capitale Felice Ippolito, a conclusione di una istruttoria, sommaria, durata tre mesi, accusandolo di peculato aggravato continuato per alcune centinaia di milioni, falso in atto pubblico e abuso di poteri d’ufficio, e ponendolo in regime di “grande sorveglianza”. Con Ippolito finiscono in tribunale almeno otto imputati, come negli auspici de l’Unità, che insieme a Il Corriere della Sera si distingue per la violenza delle invettive. Due giorni dopo l’arresto, il quotidiano fondato da Gramsci rilancia le accuse di Saragat, secondo il quale “il Comitato per l’energia nucleare è diventato un centro di occulti poteri e di sprechi favolosi (…) è urgente subito eliminare il bubbone”.
    In stupefacente assonanza con quanto dichiarerà di lì a poco, il 30 aprile, il presidente di FIAT, Vittorio Valletta, circa l’impegno nell’elettronica da parte di Olivetti...»

    Alcuni anni dopo : Aldo Moro

    «...Lo scandalo Lockheed fu un'operazione Mani Pulite ante-litteram...»

    Qeusto semplicemente per rendere conto che la corruzione accompagna da sempre il nostro (ma non solo il nostro) paese; quando anime candide, forse di ritorno da viaggi intergalattici, la riscoprono indignate, se ne apprezza l'uso (diciamo così) creativo.

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  44. Ho trovato dei dati(con raffronti poi all'italia)interessanti sulla norvegia:

    La Norvegia sarebbe un caso da studiare e da emulare: un surplus del 10%, un profitto netto dei titoli di stato di Oslo del 6,197 %, di più del 4,747 % del bund e del 2,931 % dei bond svizzeri, il piu' basso tasso di disoccupazione (rif. Wall Street Italia ) .Si può trovare su wikipedia,che l'economia norvegese è caratterizzata dalla proprietà statale di grossi comparti industriali cruciali come il petrolio (Statoil), l'energia idroelettrica (Statkraft), l'alluminio (Norsk Hydro), la
    principale banca del paese (DnB NOR), e le telecomunicazioni (Telenor) , e che ben il 30% del valore della borsa di Oslo è in mano allo Stato. Se si comprendono anche le partecipazioni in società non quotate, la quota pubblica aumenta drasticamente con i titoli petroliferi diretti. Insomma, la Norvegia ha la sua IRI intatta, prima del golpe bianco del Britannia. Inoltre il petrolio del paese è controllato dal governo tramite i maggiori operatori come il 62% in Statoil nel 2007, la controllata statale al 100% Petoro, e SDFI, oltre al controllo delle licenze di esplorazione e produzione. Una sorta di ENI alla Mattei, prima del fatale "incidente" . Poi scopro che il paese, pur essendo il primo produttore ed esportatore di petrolio d'Europa , non è membro dell'OPEC , e che ha fondato un FONDO PENSIONI SOVRANO nel 1995 per ridistribuire i proventi del petrolio, del fisco, dei dividendi, delle cessioni e delle royalties. Si aggiunga a questo che non fa parte dell'UE e che la sua corona è pertanto più sovrana/pubblica dell'euro . Infine, la Banca centrale norvegese gestisce uffici di investimento a LONDRA, NEW YORK E SHANGHAI. Viene da chiedersi: ma se l'Italia fosse come la Norvegia monetariamente sovrana cioè fuori dall'euro? E se non fosse trivellata da cima a fondo da multinazionali estere e/ o finanziarie (come l'ENI ) per i suoi giacimenti di idrocarburi, i secondi per ordine di importanza in Europa ? E se per le nostre preziose risorse elettriche non fosse sfruttata da scatole cinesi della multinazionale di stato francese EDF? E se le nostre risorse idriche, tra le maggiori al mondo, non fossero in mano alle multinazionali dell'acqua in bottiglia tipo Nestlé, e dai due colossi francorotti Suez Gaz de France e Veolia? E se i proventi di dette risorse pubbliche li gestissimo per ridistribuirli al popolo come nei paesi dove esiste un social welfare? Avremmo un debito pubblico inesistente come la Norvegia?

    ALLA FACCIA DEL:"PRIVATO E' BELLO"

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    1. Sì, scusate, da un po' di tempo va di moda la Norvegia nel dibattito italiano. Posso sommessamente far notare che è un paese esportatore di petrolio? Così son buoni tutti a restare indipendenti... Certo che noi avremmo dovuto mantenere il controllo delle nostre imprese strategiche. Sarebbe stato più facile che riprenderlo, cosa che comunque dovremo fare.

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  45. A proposito di Europa e la storia con la doppia S maiuscola .. potrebbe essere interessante questo articolo:

    L’Ue è un impero. L’impero è la guerra

    "Si ha l’abitudine di considerare l’Unione come garante della pace in Europa. Ma lo storico Thierry Baudet osserva in modo provocatorio che quando gli stati nazione cedono la loro sovranità a entità sovranazionali si generano conflitti. Per questo motivo propone di dissolvere l’euro e ristabilire delle frontiere."

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  46. @Indistanco:
    non penso che si minimizzi l'effetto della corruzione ma il punto è:
    l'euro è una cosa per per persone perbene?
    come è possibile che un paese ONESTO come gli states spenda il 17% per la sanità contro il 9% italiano e non assisti 45 ml di americani?
    evidentemente mi perdo certe cose!

    Ovvio che serve una legge anticorruzione, una semplificazione della burocrazia e del fisco, una legge contro l'accumulo di cariche e incarichi pure a livello temporale..


    MA IO HO paura che non discutendo dell'euro e dei suoi effetti nefasti ci sia una guerra tra poveri..
    "te sei della PA? licenziato pure te!"
    Guarda che scenario.
    tutti gli amministrativi della PA (ministeri, regioni, province, comuni...) vengono licenziati e i servizi persi vengono concessi in outsourciing a imprenditori che si impegnano ad assumere il 60% (proposta di Giannino) dei lavoratori.
    ovviamente le paghe non saranno più di 1500 € ma di 800!
    con ferie diminuite, straordinario non pagato.. ma efficienti!

    quindi, non più 100 persone che hanno una sicurezza economica e che possono spendere con tranquillità (facendo girare l'economia) ma
    60 persone poverine
    40 persone poveracce!

    e non solo: queste 100 persone non potranno pagare più i loro debiti e quindi le banche andranno ancora più in crisi.
    ancora: i 40 dovranno avere un'assistenza al reddito per qualche annetto.

    In sintesi:
    A) altro Pil in meno
    B) deficit aumentato per via di salvataggi, cassa integrazione e cose simili (per dire)

    parlare di tangenti ha l'effetto di produrre ODIO SOCIALE!

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  47. GOOFY FOR PRESIDENT del Comitato di Salute Pubblica prossimo venturo che, se continuiamo così, non è del tutto da escludere.
    E' vero che la severità dei tempi pone questioni che vanno oltre la trappola europea e implicano alternative rilevanti a livello di teorie e strategie macreconomiche oltrechè di democrazia reale e decente giustizia sociale.
    (Quel che intendo si può vedere ad esempio qui: http://www.debtdeflation.com/blogs/manifesto/ o qui: http://www.debtdeflation.com/blogs/2012/07/03/european-disunion-and-endogenous-money/ (Steve Keen)
    oppure qui:
    http://www.debtdeflation.com/blogs/2012/04/03/oh-my-paul-krugman/ e qui
    http://www.debtdeflation.com/blogs/2012/04/02/ptolemaic-economics-in-the-age-of-einstein/ (Keen vs. Krugman).
    Ma anche, per restare più vicini a noi, qui: http://politicaeconomiablog.blogspot.it/2012/07/critiche-allmmt-tradotte-in-italiano.html (Cesaratto vs. Wray)
    o qui
    http://keynesblog.com/2012/07/09/mainstream-e-teorie-economiche-critiche-intervista-ad-emiliano-brancaccio-sul-suo-nuovo-libro-anti-blanchard/)
    Il punto di Goofy (mi correga se sbaglio) è che per noi tutto ciò ha poco senso se non si rimuove urgentemente, con gli strumenti di flessibilità a disposizione, la strozzatura europea e l'ubris finanziaria che sta seriamente compromettendo la possibilità di una parte enorme della popolazione di campare decentemente di lavoro e non lascia intravedere ragionevoli vie di inversione della tendenza.
    C'è tuttavia una implicazione chiave, con due aspetti correlati, su cui vorrei avere da Goofy maggiori lumi:
    1) dato il livello di debito "publico" che di fatto si è creato, lasciamo perdere il perchè ed il percome, anche impiegando tutti gli strumenti di flessibilità resi disponibili con l'uscita dall'euro, è ragionevole pensare di poter giungere ad un equilibrio vivibile senza un default sostanziale o con un default senza "l'autoflagellazione" di cui parlava Panizza nel lavoro presentato a Pescara?
    2) dato il livello abnorme del debito "privato" (con un picco analogo a quello del 29, ma molto più elevato),la cui deflazione è già cominciata e la cui proiezione verso il basso implica tempi sicuramente lunghi (10, 15 anni?), come è possibile compensare la contrazione in un modo socialmente accettabile e da parte di uno stato che si è autoposto nelle condizioni attuali?

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  48. Lo sport nazionale odierno è: "Tutti contro Moody's!!!!!". Certo come dare torto a chi inneggia contro l'agenzia di rating. Dopotutto lo spread btp\bund è solamente 477 punti ed il rendimento dei btp è del 6,02%. Per un paese che è in recessione da 3 trimestri consecutivi e la stima è di una perdita del 2,4% del PIL a fine anno (ma sarà molto di più vedrete) la disoccupazione è in aumento, e tutti i principèali indici economici stanno letteralmente precipitando, non ci sono ragioni per declassare i titoli di Stato. Nei "Promessi Sposi" del Manzoni ricordo che al tempo della peste bubbonica la colpa era degli "untori". E allora... Dagli Dagli all'Agenzia!!!!!

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  49. @indistanco: solo una persona fusa può pensare che corruzione ed evasione non siano dannose ma...
    evidentemente è questione di capire come scelte differenti (perché con la corruzione si ha questo in pratica) inficerebbero la produttività e infine la crescita del PIL!
    è un discorso obiettivamente complicato e che produce effetti (se lo correggi) dopo decenni.
    oh, ma tra 10 anni saremmo fuori da questo pianeta!
    non era Keynes che diceva che nel lungo periodo siamo tutti morti? ecco, un esempio!

    invece l'euro con il fatto che non ci ha resi vulnerabili su tutti i fronti è qualcosa che ci ha ammazzato in poco tempo...
    e uscirne significherebbe sistemarsi nel breve-medio periodo (penso dopo un annetto), potendo risalire la china.
    E DICIAMOLO FRANCAMENTE: un folle che ci farebbe uscire adesso sarebbe pure quello che farebbe varare quelle 3-4 leggi "civili".. ovvio!

    Una piccola nota: gli USA non sono un paese di corrotti (altro tipo di corruzione) e sono falliti in pratica.
    per dire..
    Un paese più povero è più corruzione ha e penso sia pacifico nel senso che ognuno crea di avvantaggiarsi con metodi più o meno leciti.
    Qualcuno ha analizzato i livelli di "nero" in Germania pre e post riunificazione?
    favorire politiche pro fame porta solo ad altra fame

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  50. L'economista e premio Nobel Maurice Allais disse "L'attuale creazione di denaro dal nulla, operata dal sistema bancario, è identica alla creazione di moneta da parte dei falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto". Il denaro dal nulla potrebbe terminare con la distruzione delle Nazioni. Come il vento, e poi cessare di colpo. NULLA DA DIRE SULLA RISERVA FRAZIONARIA ?

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    1. Due cose. Qui le citazioni si fanno riportando la fonte, e la riserva frazionaria non è un problema. Ma siccome capisco lo spirito calcistico con il quale il tema viene affrontato, la lascio alle sue convinzioni.

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