lunedì 10 agosto 2015

Facciamo i conti...



...e ora, come promesso, facciamo i conti.

Lo scorso anno li facemmo a febbraio, come forse ricordate. Quest’anno sono in ritardo, e me ne scuso. Per la precisione, i rendiconti sono stati approvati dall’assemblea e pubblicati sul nostro sito nei termini previsti dallo Statuto, entro la fine di aprile. Non ho però avuto modo né di commentarli con voi (cosa che l’anno scorso feci prima della pubblicazione ufficiale), né di discutere sugli sviluppi dell’associazione.

Credo immaginiate i motivi. Nei primi mesi dell’anno mi son trovato da gestire le pantomime della sinistra del partito di destra, e la telenovela greca. Sapete tutto, qui siamo in famiglia, le cose ce le diciamo, non devo aggiungere niente se non che sto perdendo fiducia in un esito non traumatico della crisi. Come diceva giustamente Kappa (di Kappadipicche) su Twitter, la cosa migliore da fare adesso è pensare a come farsi il meno male possibile quando arriverà lo schianto, cosa che comunque richiede molto studio e moltissima sensibilizzazione dell'opinione pubblica: ci faremo tanto più male quanto più l'opera criminale e vigliacca degli #opinionistiproeuro avrà diffuso il panico fra la popolazione propalando fandonie. D'altro canto, se il risultato di tanto lavoro è quello di assistere alla nascita di un “nuovo soggetto politico” nel nome di Efialte Trippas, lo schianto mi sembra inevitabile.

Ma questo sarà oggetto di altri post, dove ci sarà da preoccuparsi, ma, come sempre, anche da ridere.

Tornando a noi, vediamo come è andato il 2014, e poi cerchiamo di capire cosa fare per sopravvivere al 2015, che non è ancora finito (dettaglio da non trascurare), e al 2016. Sì, perché questo tanto vale che ve lo dica subito: ringrazio chi ci ha devoluto il 5x1000, ma è bene sappia che queste somme, delle quali peraltro ignoriamo l’importo, ci verranno liquidate solo nel 2017.

Bisognerà, in qualche modo, arrivarci, altrimenti il vostro impegno sarà stato inutile.

Il 2014:  breve sintesi dell’attività svolta
Riassumo brevemente cosa abbiamo fatto nel 2014, in termini di attività di ricerca scientifica, e di promozione del dibattito. Vedere quanto è stato fatto ci aiuterà a capire se vale la pena di continuare a sostenere a/simmetrie.

Il contributo della Nando Peretti Foundation ci ha permesso di assumere un ricercatore con quattro anni di esperienza (due al CER e due a Roma III). Insieme abbiamo elaborato un modello econometrico dell’economia italiana (descritto qui), aggiornamento di un mio modello già pubblicato qui. Il modello consente di elaborare scenari a medio termine (cinque anni) sull’evoluzione dell’economia italiana, da usare sia a scopo di previsione, che di analisi di politica economica. Gli scenari elaborati a novembre (riassunti qui) si stanno rivelando, finora, più accurati della paccottiglia politica prodotta dal Fondo Monetario Internazionale: la disoccupazione non sta scendendo e la produzione non sta aumentando. Una precedente applicazione ci aveva permesso di prevedere in agosto che la svalutazione dell'euro (iniziata a maggio come da noi previsto immediatamente prima) non avrebbe avuto effetti risolutivi sul nostro saldo commerciale. Oggi l’ISTAT ce lo conferma: da gennaio 2015 a maggio 2015 il calo dell’euro ha fatto aumentare del 6.0% le esportazioni extra-UE, e solo dell’1% quelle verso l’Eurozona. Viceversa, le importazioni extra-UE sono diminuite del -0.3%, mentre quelle dall’Eurozona sono aumentate del 5%. Si è così verificato quanto prevedevamo, cioè che i guadagni realizzati dall’Italia a causa della svalutazione dell’euro sui mercati terzi (+6% di importazioni) sarebbero stati spesi nell’acquisto di beni dal centro Europa (+5% di importazioni dall’Eurozona). Prima ancora di essere confermata dai dati, questa ricerca, a conferma della sua qualità scientifica, era stata pubblicata con peer review (per gli amici, #pirreviù). Sempre insieme con Christian, il nostro ricercatore, abbiamo sfatato il mito secondo il quale un’uscita dall’euro farebbe aumentare il prezzo della benzina di sette volte. Ancora una volta, un post di questo blog, scritto in linguaggio piano, accessibile a tutti, per far chiarezza su un problema che interessa a tutti e che una stampa corrotta, cialtrona, moralmente indegna e criminale sistematicamente travisava e continua a travisare, è diventato una pubblicazione scientifica metodologicamente avanzata, pubblicata, in questo caso, dalla rivista leader mondiale del settore (fascia A, impact 2.57).

(...piccola parentesi a beneficio della valle dei castori accademica: nel frattempo è uscita anche una fascia A “non di field”, come dite voi, ma non ne parlo ai miei lettori perché quel progetto non lo hanno finanziato loro. Ne parlo a voi, tanto per ricordarvi che se una cosa la potete fare voi, la può fare chiunque: perfino io, che son così scarso...)

Il modello, infine, è stato utilizzato per fare simulazioni di scenario riferite all’uscita dell’Italia dall’euro, che sono state presentate nel nostro convegno annuale, e che sottoporremo a #pirreviù entro il mese.

(...aspettiamo da una peer review estranea al pollaio italiano osservazioni più utili di quelle tutto sommato non particolarmente illuminanti ricevute dai nostri discussant al convegno. Ricorderete: spread al millemila per cento “perché lo dico io e quindi succederà anche se non è mai successo” e “tanto il problema è il familismo amorale”. A suo tempo voi mi avete esortato a rispondere a queste osservazioni, ma io avevo di peggio da fare e ho lasciato perdere, sapendo che il tempo lavora a favore di chi è dalla parte della verità. E infatti, gli scenari catastrofologici sono nel frattempo stati smentiti da quegli stessi “centri “studi”” che li avevano propugnati! Guardate cosa dice oggi Oxford Economics dell’uscita della Grecia dall’euro, ad esempio. Sì, proprio la stessa Oxford Economics alla quale si appoggiava l’amico Andrea Boltho per il suo scenario da tregenda, oggi dice che uscire non sarebbe una catastrofe nemmeno per la Grecia, che sta peggio di noi! Al contempo, le analisi qualunquologiche basate sul castacriccacoruzzionetempidellagiustizziabbrutto sono ormai spernacchiate dalla stampa internazionale e non occorre quindi che me ne occupi io. Guardate ad esempio l’eterno secondo, il quale dice tre anni dopo quello che noi avevamo detto tre anni prima, ovvero che se il problema fossero “le riforme” anziché l’euro, qualcuno ci dovrebbe spiegare come mai prima dell’euro (e senza riforme) riuscivamo a crescere (e Lippi non ce lo spiegò). Di quello che oggi Munchau scopre noi parlammo, se ben vi ricordate, qui, e anche questo post è diventato un articolo #pirreviued che uscirà a novembre qui – ho condiviso immediatamente con voi l'acceptance letter...)

Vi faccio notare, en passant, due cose, che rischiano di sembrarvi banali, perché ormai ci siete abituati, ma che tali non sono.

La prima è che questo è l’unico blog di economia al mondo (attendo fiducioso esempi del contrario) nel quale discussioni nate in seno alla community diventano articoli su riviste scientifiche internazionali. Vi sono grato dello stimolo che mi avete dato ad affrontare certi problemi, e dei suggerimenti che sono emersi dalle nostre discussioni. Voi siete i miei primi referee, e a differenza di quelli accademici, che spesso valgono poco perché hanno il culo al caldo, nelle vostre osservazioni c’è sempre un senso di urgenza e di concretezza che, a giudicare dai risultati, è compatibile con il ragionamento e con la produzione scientifica.

La seconda cosa è che se quanto oggi viene “scoperto” da centri studi internazionali come Oxford Economics (esempio: che ci sono state svariate decine di rotture di unioni monetarie non traumatiche) per voi è patrimonio culturale acquisito, cioè banalità, ovvero, in altre parole, se voi siete più preparati e smaliziati in questo campo di economisti applicati pagati fior di sterline, lo dovete al fatto di leggere questo blog. Come sopra io ho sinceramente ringraziato voi (senza di voi l’economia non mi interesserebbe), cosa ora voi dovreste concretamente ringraziare me (senza di me molti do voi non avrebbero mai unito i puntini).

Sempre in ambito di diffusione e promozione della ricerca scientifica, nel 2014 abbiamo organizzato la 16° conferenza annuale dell’INFER, un evento di livello mondiale che ha consolidato la nostra reputazione (oltre a fornirci stimoli intellettuali e occasioni di networking, fra le quali la partnership con l’Institute of Advanced Studies di Vienna col quale abbiamo organizzato, quest’anno, un seminario sulle asimmetrie nell’Unione Europea che ha visto la partecipazione di economisti di livello internazionale e ha riscosso in generale ampio successo).

Eventi scientifici di questo genere sono stati fondamentali per lanciare e alimentare la nostra collana di working papers, elemento non trascurabile nel consolidamento della nostra reputazione come centro studi. Alla collana hanno contribuito e stanno contribuendo studiosi di statura internazionale. Un’altra attività che porta il nome di a/simmetrie in giro per il mondo.

Oltre a rivolgerci al pubblico specialistico, cosa necessaria per consolidare la nostra credibilità e il nostro network, abbiamo organizzato due grandi eventi rivolti a un pubblico più ampio: la conferenza “Un’Europa senza euro” e la nostra terza conferenza annuale, intitolata “L’Italia può farcela?”. In questo caso, accanto ad economisti di statura internazionale, abbiamo coinvolto anche politici di rilievo internazionale. È stata fondamentale in questo senso la partecipazione di due soci di a/simmetrie (io me e Claudio Borghi) a un altro network non da poco, che tanto scandalo suscitò fra i marxisti dell’Illinois: il Manifesto di Solidarietà Europea, che è poi un gruppo di economisti che chiedeva due anni or sono e su basi scientifiche quello che Fassina chiede oggi sull'onda emotiva della catastrofe greca – catastrofe che gli avevo annunciato (come del resto a voi, ma argomentando meglio), senza esser molto preso sul serio.

Il “saetta previsa vien più lenta” non si porta molto fra i nostri decisori politici passati, presenti e potenziali, certamente meno del "tiriamo a campare".

(...registro en passant che la proposta di Fassina non suscita uguale sdegno nei sullodati marxisti – che il Signore li abbia cari e li accolga quando vorrà nella schiera dei giusti: sia chiaro che non mi permetterei mai di metter fretta...).

Quello che ci siamo detti in questi eventi lo sapete e per voi non è una novità, anche perché, nonostante ciò richiedesse un investimento di tempo e di denaro, ho sempre fatto in modo che chi non poteva essere presente potesse ugualmente assistere, vuoi via streaming, vuoi attraverso il nostro canale YouTube. Un mio impegno preciso, derivante da un semplice principio di onestà che troverei strano venisse disatteso da qualcuno (#DAR): chi ha finanziato un progetto ha diritto di beneficiare dei risultati. Dato che i grandi eventi non sono mai stati interamente finanziati col ricavato dei biglietti, era per me indispensabile che tutti i finanziatori di a/simmetrie, inclusi quelli che non avevano pagato il biglietto, potessero assistervi, sia pure in forma telematica.

È importante notare che soprattutto il secondo dibattito ha avuto l’attenzione di buona parte della stampa (escluso il Santo Sinedrio – SS – ovvero: Stampa, Corriere, Repubblica e Sole), grazie all’attività intelligente del socio Antonello Angelini e di Julia Giavi Langosco e Ornella Mollica, che hanno collaborato con noi in vari momenti alla comunicazione. Vi ricordo altresì che all’uscita dal #goofy3 Stefano Fassina ha twittato esplicitamente che il superamento dell’euro doveva diventare una esplicita opzione politica (salvo poi essere asfaltato dai compagni di SEL). Non discuto il valore o il disvalore di questa affermazione né di chi l’ha fatta né del suo orientamento ideologico: vi faccio solo notare che una presa di posizione così esplicita da essere ripresa dalla stampa nazionale è avvenuta a seguito del dibattito che abbiamo promosso, e credo in parte anche grazie a come lo abbiamo promosso: con qualità e spirito di inclusione (al secondo quest’anno rinunceremo, dati gli scarsi risultati).

Il 2014: consuntivo finanziario
Naturalmente tutto questo non è stato gratis, e ora parliamo di quanto ci è costato.

Vi ho già indicato dove trovate i documenti ufficiali. La lettura del bilancio “ufficiale” è resa complessa dal fatto che per motivi legali le associazioni di promozione sociale devono distinguere fra attività “istituzionale” e attività “commerciale”. Lo scopo del gioco è evitare che uno mascheri da associazione non profit una società di servizi, per godere di benefici fiscali che altrimenti non gli spetterebbero. Voi direte: “Ma le cooperative fanno una cosa del genere!” E io vi dirò: “Così è la vita!” (e io non sono Poletti).

La distinzione un senso ce l’ha, ma principalmente dal lato delle entrate. Tanto per capirci, quando voi vi iscrivete a uno dei nostri convegni, noi paghiamo regolarmente l’IVA, ecc. Quel tipo di proventi, insieme alle sponsorizzazioni (parva materia, visto che ancora gli imprenditori hanno comprensibili difficoltà a sostenerci apertamente), costituiscono i proventi della gestione “commerciale”, cui fanno fronte le relative spese (ad esempio, gli oneri di riscossione dei vostri contributi, o le spese per il personale riferite ai singoli eventi, ecc.). È chiaro che se uno campa di biglietti venduti, sta facendo un’attività commerciale. Se uno campa di donazioni, no. Nel nostro caso le donazioni sono largamente prevalenti (vedi sotto). Dal lato delle uscite la distinzione è più complessa (ma noi abbiamo Super Luca: magari ci fosse lui, al posto di Super Mario...): la nostra missione è fare ricerca e promuovere dibattiti, per cui se pago le spese di un relatore che interviene a un nostro evento in linea di principio la spesa è “istituzionale”, indipendentemente dal fatto che voi o altri, come pubblico, abbiate o meno pagato un biglietto. Ma il fisco è fiscale, quindi ci adeguiamo. Per farlo contento, tuttavia, bisogna produrre documenti la cui lettura è un po’ impervia (provare per credere). Mi sono quindi permesso di far riclassificare i flussi di entrata e uscita in conformità a come ve li avevo proposti in sede di preventivo, cioè risparmiandovi la distinzione fra “istituzionale” e “commerciale” e enfatizzando gli scopi ai quali i fondi raccolti sono stati destinati: ricerca, eventi, comunicazione, ecc.

Riporto consuntivo e preventivo (quest’ultimo per memoria e in corsivo):


Guardando prima il lato delle entrate, a destra, ci sono tre considerazioni da fare.

Comincerei, doverosamente, con il ringraziarvi. La mia stima della vostra generosità è stata un po’ troppo conservativa. La mia previsione si basava sul fatto che in un semestre di attività avevamo ricevuto 41250 euro di donazioni. Per un intero anno avevo quindi previsto il doppio, ovvero 80000 (cifra tonda). Il risultato è stato superiore alla stima del 39.6%: complessivamente abbiamo ricevuto 111653 euro di donazioni. Bene: prendiamo questa cifra (39.6%) come misura della mia sfiducia nel genere umano.

La seconda, succinta, considerazione, è che pur avendo io sottostimato la vostra generosità, ho però preso alla perfezione l’aggregato. D’altra parte, sono macroeconomista: gli aggregati sono il mio mestiere! Le entrate totali del 2014 sono state 140258 euro, a fronte di una previsione di 140000, con un errore dello 0.2%, che in effetti, come sa chi mi segue, corrisponde abbastanza esattamente alla mia percentuale di errore quando parlo di aggregati (ed è per questo che mi seguite, furbacchioni...). Naturalmente, siccome voi avete dato di più, il totale quadra perché è entrato di meno. Da cosa? Sostanzialmente, da quote associative e da sponsor (l’introito in termini di biglietti l’ho stimato bene, ma non era difficile).

Circa gli sponsor, l’abbiamo già detto: per il momento è difficile che un’azienda associ esplicitamente la sua immagine a posizioni di critica verso l’Eurozona. Le sponsorizzazioni esigue che abbiamo avuto, ridotte in corso d’opera per difficoltà dello sponsor, sono state per l’evento INFER2014, un evento “generalista” e con relatori di un certo profilo. Che qualcuno voglia associare la sua immagine a eventi come il #goofy4 credo che possiamo tranquillamente dimenticarcelo.

Circa le quote associative, avevamo preventivato un maggior numero di domande. Occorrerebbe fare un ragionamento articolato su cosa significhi essere socio di a/simmetrie. Il mio obiettivo minimale era chiarire che a/simmetrie non è un partito né #ermovimentodarbassodebbagnai. È una associazione di promozione sociale con finalità di ricerca scientifica e promozione del dibattito, un think-tank. Questo mi pare sia stato capito, e quindi ora si può ragionare con mente lucida su come e perché decidere di partecipare anche formalmente al progetto: non occorre essere scienziati, ma se non si contribuisce in tal modo, occorre essere almeno potenzialmente interessati e capaci di dare una mano a promuovere il dibattito (a tutti i livelli: anche organizzando eventi, o curando la comunicazione, o quel che l’è).

Le terza considerazione è che, anche se siamo stati bravi, tutto questo non basta. Purtroppo, per fare qualcosa di minimamente efficace ci vuole di più. Ne ragioniamo meglio sotto.

Circa le uscite, le spese riferite al ricercatore erano facili da prevedere. Ci sono invece stati scostamenti in più o in meno nelle spese riferite agli eventi. In complesso, per gli eventi (e quindi, diciamo così, la dissemination della nostra ricerca) abbiamo speso 77892 euro, 11533 in più dei 66359 programmati. Specifico subito che questo scostamento è meno rilevante di quanto possa sembrare, perché in effetti l’evento INFER è stato in parte coperto da un contributo di circa 8000 euro da parte di INFER (7821 euro), quindi lo sforamento del budget eventi nel complesso è stato di soli 3712 euro. È stato sottostimato sia l’impegno per “Un’Europa senza euro” (evento non programmato, organizzato per stimolo dei colleghi del Manifesto di Solidarietà Europea), sia quello per INFER2014. Queste due esperienze ci hanno permesso di tenerci larghi con la programmazione del goofy3 (dove il forte scostamento negativo fra somma spesa e stanziata è dovuto anche al fatto che il budget non considerava i contributi dell’Università). Lo sforamento è stato insomma parzialmente recuperato ed era dovuto a due eventi che avevano in qualche modo carattere di eccezionalità: il midtermgoofy nasceva dall’esigenza di animare il dibattito prima delle elezioni europee, e INFER2014 era un’opportunità che ci era stata prospettata e che verosimilmente non dovremo più fronteggiare, visto che la politica di INFER è di spostarsi ogni anno in una diversa sede per il suo convegno annuale. L’investimento fatto con INFER2014 è stato utile in termini di visibilità e reputazione scientifica. Tuttavia già da quest’anno abbiamo pianificato una riduzione delle spese in termini di eventi, limitandoci a due eventi “sostanziosi” (escluse cose marginali come presentazioni di libri o piccole conferenze nazionali): il convegno annuale (il goofy4) e un seminario più scientifico (quindi in inglese, con presentazione di paper e comitato scientifico, ecc.). Il secondo evento serve soprattutto a fare networking, animare la collana di working papers e affermare il nostro marchio sul mercato della ricerca.

Circa le altre spese, i due sforamenti più significativi (nel male, cioè i due casi nei quali abbiamo speso più di quanto avevamo pianificato) sono le spese per la redazione web e la comunicazione (che però ci hanno permesso di dare visibilità ai nostri eventi, come vi ho fatto notare sopra), e le spese generali. Qui lo sforamento è dovuto fra l’altro a spese “una tantum” (esempio: acquisto del PC per il nostro ricercatore, di materiale informatico – stampanti – e altro arredamento per la nostra sede operativa), e poi a oneri bancari e PayPal, e spese di missione). Sulla prima voce non dobbiamo incidere, perché è una tantum. Sull’ultima – spese per missioni – abbiamo già inciso effettuando le riunioni del direttivo via Skype (e quindi risparmiando su spese di viaggio dei componenti). Nel complesso quindi è andata abbastanza bene, ma sarebbe potuta andare meglio, non tanto dalla parte della spesa, quanto, ahimè, dalla parte delle entrate.

E qui inizia la parte tecnica del post...

Teoria e pratica del “bastapococheccevoismo”
140258 euro di entrate, vi rendete conto? Sarebbero, per capirci, quasi 272 milioni di lirette (271577357.66 lire), o, se preferite (io preferisco) 140258 lire del day after. Non è poco. Vediamo da dove vengono, perché è interessante...

Un noto fenomeno nel fund raising è il bastapococheccevoismo.

Che cos’è!?

Ve lo spiego.

Considerando che qui siete iscritti in più di 3400 (e in crescita), suppongo che molti si diranno: “Certo, l’iniziativa è meritoria. Bravo sto Bagnai. Andrebbe aiutato. In effetti, basta dare cinque euro al mese a testa e il problema si risolve: sono 60 euro a testa all’anno, che per 3400 fanno 204000 euro. Poi con i grant di qualche fondazione, o dell’Europa, o dell’Università, si arriva presto a integrare. Basta poco, che cce vò? In fondo, 5 euro al mese sono 16 centesimi al giorno: neanche un caffè: la mancia per un caffè, laddove ancora si usa lasciarla...”.

Ecco, appunto, basta poco.

Nel senso che basterebbe poco.

Il fatto è che molti la pensano così. E siccome pensano che basterebbe poco, e che quel poco qualcun altro lo ha sicuramente fatto, e che fra così tanti contribuenti l’assenza di un singolo è dato trascurabile, ecco che dal fare poco al fare niente il passo è breve (come è noto agli studiosi di scienze sociali, peraltro). Visto che si pensa che il mare sia fatto di piccole gocce (come indubbiamente è), la percezione di quanto sia importante versare la propria goccia cala drasticamente...

Ma se entriamo in dettaglio, vediamo che le cose non stanno male: stanno peggio.

Intanto, non è vero che qui siamo 3400. Lo scorso anno eravamo, ovviamente, di meno: mediamente intorno ai 2500. Ma anche in questo caso, se ognuno avesse lasciato i fottuti 16 centesimi al giorno (300 lire, giuppersù), le donazioni sarebbero arrivate a 150000, e invece sono state “solo” 111653.

Come mai?

Il numero di lettori fissi, per quanto significativo in termini di espansione del blog, è ingannevole in termini di fund raising. A leggere siamo molti di più, ma a pagare il biglietto molti di meno. Lo scorso anno abbiamo viaggiato sui 15000 contatti al giorno, quest’anno stiamo viaggiando sui 20000, ad ogni incontro trovo persone che mi dicono “io la seguo, ma non commento, non sono iscritto...”, e devo supporre che mi dicano la verità. Gli iscritti, d’altra parte, qualche volta si iscrivono solo per rompere i coglioni (caso di scuola, il nostro simpatico tigrotto di Ventotene), e comunque non è detto che essere interessati a un blog implichi essere d’accordo con la linea che sostiene, e non è detto che essere d’accordo con la linea che sostiene implichi volerla sostenere concretamente, e non è detto che volerla sostenere concretamente implichi poterla sostenere concretamente, e non è detto che poterla sostenere concretamente implichi ricordarsi di farlo.

Al termine di questo lungo imbuto di “non è detto”, forse vi chiederete (e se non lo fate voi, lo faccio io per voi): “ma quanti sono stati, partendo da 15000 contatti quotidiani, quelli che effettivamente hanno fatto atto di generosità? Quanti sono stati i donatori?”

Ahimè, lo scarto dal “che cce vò” alla realtà è lungo, e doloroso: nel 2013 abbiamo ricevuto donazioni da appena 698 persone: circa il 30% degli iscritti al blog (e quindi di quelli interessati a leggerlo, magari anche per ingannare il tempo, rosicando o nella valle dei castori, o, come Pietrino, fra le comode pareti imbottite di un istituto specializzato). 698 persone sono il 5% dei contatti quotidiani (lo dico a beneficio di chi si esalta per il numero di visite: una pagina vista non è un utente unico).

Questi i donatori. Le donazioni sono state 1310, il che implica che ogni donatore, in media, ha fatto un po’ meno di due donazioni. Ci sono quelli come il buon Leonardo, che hanno attivato la donazione ricorrente e ogni mese ci fanno arrivare il loro obolo via PayPal, ma sono pochi. La maggior parte dei donatori (soprattutto i più significativi) sono donatori una tantum. Come sapete, questo non rassicura il nostro tesoriere, perché rende molto volatili e quindi imprevedibili gli introiti.

Poi c’è il discorso dell’importo: quanto avete dato? Ci siamo arrivati alle 300 lire al giorno?

La donazione media potete calcolarla facilmente coi dati che vi ho fornito: dividendo 111653 per il numero dei donatori (698) otteniamo circa 160 euro l’anno a testa, cioè poco più di 13 euro al mese, siccome il tasso di ricorrenza è di un po’ meno di due donazioni per donatore, l’importo medio della singola donazione è stato approssimativamente pari a un po’ più di 160: per l’esattezza, a 85,23 euro.

Con 13 euro al mese, siamo ben al disopra dei 5 euro che nei vostri scenari ottimistici pensavate che gli altri avrebbero dato.

Ma le cose stanno proprio così?

Non esattamente, e chi sa di statistica lo capirà subito se gli dico qual è stato l’importo della donazione mediana: 20 euro. Significa che metà delle 1310 donazioni (ovvero 655 donazioni) hanno avuto importo minore o uguale a 20 euro. Quando la media (85,23) è maggiore della mediana (20) gli statistici dicono che la distribuzione è negativamente asimmetrica: pochissimi danno molto, e moltissimi danno poco. Andrebbe anche bene così: in fondo sono stato io a dirvi più volte che non eravate voi, che per lo più avete come me poco da perdere, a dover pagare, ma era soprattutto chi aveva (ancora per poco) molto da perdere a dover contribuire. Le cose stanno andando in quella direzione: combattendo regione per regione, casa per casa (attività che costa), sto riuscendo ad attrarre l’attenzione di imprenditori verso il nostro progetto di comunicazione, perché anche loro cominciano a capire che se lo scopo ora è toglierci le case, prima ancora è stato toglierci le fabbriche (come ammonivo già tre anni fa, al tempo in cui illustri colleghi "de sinistra" ci ammonivano che la moneta forte ci avrebbe protetto... e si è visto subito quanto valessero i loro ammonimenti!). Tuttavia, anche se sto facendo il possibile per attirare donatori “significativi”, questa evoluzione non è sufficientemente rapida. L’asimmetria negativa (pochi che danno molto) andrebbe bene se il totale fosse abbastanza. Allo stato però non lo è, o meno di quando avrei sperato.

Devo quindi puntare ad aumentare il numero di quelli che danno poco...

Vediamo qualche statistica in più sulla distribuzione delle donazioni, partendo dai nostri major donors, che classifico come partner, imprese e privati.

Partner. Come vi dicevo, nel 2014 abbiamo avuto un grant da 15000 euro della Nando Peretti Foundation per i nostri progetti di ricerca (che hanno portato a due pubblicazioni, una delle quali in fascia A); un altro contributo di 7821,76 euro ci è venuto da un nostro partner strategico, INFER, per l’organizzazione della conferenza annuale. Quindi, 22821,76 euro (il 20% del totale), sono venuti da nostri partner “scientifici” (in senso lato).

Imprese. Altre 10 donazioni (da 15000, 6000, 5000, 3000, 1000, 1000, 750, 700, 500 e 500 euro) sono venuti da imprenditori, per un totale di 33450 euro, pari al 30% circa del totale. Preciso che queste donazioni sono state fatte per lo più a titolo individuale, cioè non come azienda (insomma: non sono state sponsorizzazioni – attività commerciale – e infatti non vi dico chi le ha fatte perché evidentemente preferisce non farlo sapere...). Non c’è stato un contratto di sponsorizzazione, non c’è stata l’esigenza di pubblicizzare il marchio, e in molti casi so che si tratta di imprenditori semplicemente perché in qualche modo avevo avuto occasione di contattarli (mi avevano scritto, o lo ho rintracciati io dopo aver visto il segno del loro concreto interesse per quello che faccio). Nel restante 100%-20%-30%=50% delle donazioni potrebbero essercene anche di imprenditori, fatte a titolo personale (e quindi senza “ragione sociale” nel bonifico), che però non riesco a individuare come tali perché non conosco direttamente la persona. La sintesi, però, è che metà di quello che è entrato è arrivato da 12 soggetti. Questo è chiaramente un elemento di fragilità: basta che io mi dimentichi, o non abbia tempo, o non abbia modo, di gestire uno di questi rapporti, o che il rapporto comunque si interrompa, e la perdita è significativa. In effetti, questo accade, e accade sostanzialmente perché nel budget dello scorso anno non c’era (e ancora non ho) una posizione di assistente full time che mi aiuti a gestire agenda, contatti, e fund raising (in generale).

Privati. Veniamo a voi! Restano 698-12=686 donatori. Fra questi, abbiamo considerato major donors quelli che hanno dato, nell’anno, più di 200 euro. Sono stati, in totale, 58, con donazione media di 396 euro, e mediana di 300 euro, per un importo di 22968 euro, pari a un altro 20%.

La sintesi è che, esattamente come nel caso dello zio Tom (sì, il cubista, quello che secondo i nostri giornali si era finanziato coi 5 dollari della casalinga del Midwest), e diversamente da quello che forse pensavate voi, il nostro progetto non si sostiene principalmente con piccole donazioni. Queste stanno contribuendo solo per il 100%-20%-30%-20%=30% del totale, cioè solo 32413 euro sono venuti dai restanti 686-58=628 donatori, con una donazione media annua pari a 51 euro l’anno, ovvero 4.3 euro al mese, ovvero 14 centesimi al giorno.

Come vedete, siamo sotto sia al numero di quanti voi pensavate avrebbero contribuito (628 sono un po’ meno di 3000), sia a quanto pensavate che avrebbero dato (4.3 euro al mese sono comunque meno di 5 euro).

A chi ha donato va evidentemente la mia gratitudine, già espressa: se non hanno dato di più è perché non hanno potuto o perché hanno pensato che a/simmetrie non se lo meritasse, e in ogni caso va bene così. Viceversa, a chi eventualmente avesse pensato che qui navigassimo nell’oro perché “siamo tanti” e quindi “basta poco, che cce vò”, proporrei di mettersi una mano sul cuore, magari ora (non sia mai sfugga di mente), perché qui altrimenti non riusciremo a cambiare passo.

L’anno più lungo
Ce lo siamo detti diverse volte che il 2015 sarebbe stato l’anno più lungo. Siamo quasi a metà, e ci si potrebbe chiedere quanto senso abbia fare adesso un “budget” per l’anno solare in corso. In effetti, sul planning aveva già lavorato Paolo (il nostro tesoriere) a inizio anno, anche se non avevo avuto tempo di discuterne con voi. La pulcinellata di Efialte Trippas mi ha completamente assorbito, come potete immaginare, e ho dovuto giocare di rimessa. Vale comunque la pena di ragionare sull’anno solare in corso, rispetto al quale alcuni dati sono comunque già acquisiti, per studiare l’evoluzione e le prospettive del nostro progetto, tenendo presente che le due criticità principali in questo momento sono: a livello di staff, la mancanza di una figura di segretario, che mi aiuti nella gestione del quotidiano e degli eventi; a livello di strutture, lo stato non ottimale del nostro sito web, che non comunica come dovrebbe quanto abbiamo fatto, quanto stiamo facendo, quanto ci proponiamo di fare (e in questo senso è un collo di bottiglia per chi gestisce la nostra comunicazione).

(...l’associazione ha già un segretario, Luca, che è membro del board, ma lui si occupa a titolo gratuito essenzialmente della gestione della vita associativa – convocazione, ordine del giorno e verbali delle riunioni, tenuta del libro dei verbali e del libro dei soci – e di gestire i risvolti fiscali della nostra attività – effettuare i vari versamenti alle varie agenzie statali ecc.; non posso chiedergli di gestire anche la mia agenda, le riunioni di redazione del sito web, i contatti con i major donors e il comitati scientifico, l’organizzazione degli eventi, ecc.: insomma, tutte – o parte – di quelle cose che faceva l’ottima Vanna che molti di voi ricorderanno, prima di scegliere di andare a lavorare in una finanziaria, cosa per la quale ovviamente nessuno di noi si sentirà di biasimarla!...)

A inizio anno il budget 2015 dell’associazione lo vedevamo così:


L’esigenza di consolidare la nostra attività di produzione scientifica e di think-tank (vivendo un po’ più “nascosti”) motivava la riduzione a un terzo delle spese per eventi (da circa 77000 euro a circa 23000 euro), mentre aumentavano le spese di funzionamento, essenzialmente quelle per il personale (la somma di consulenze professionali, personale amministrativo e redazione/comunicazione), che pensavamo di incrementare da 15737 a  54650 (cioè, approssimativamente, di triplicare).

In altre parole, le spese “di progetto” (dove fra i progetti sono inclusi gli eventi) si sarebbero dovute dimezzare (da 104k a 52k euro), mentre quelle “di funzionamento” sarebbero dovute raddoppiare (da 34k a 68k euro). Questo avrebbe lasciato sostanzialmente invariato (un po’ inferiore) il totale delle spese, garantendo un “polmone” di circa 30000 euro a titolo di avanzo (cui far ricorso in caso di imprevisti).

Questa scelta strategica ritengo che sia tuttora valida.

A metà anno, dopo la prima semestrale di cassa, possiamo dire che al netto di imprevisti siamo riusciti più o meno ad attenerci ad essa. Lo vediamo nel prospetto che segue, nel quale vi do il consuntivo che emerge dalla semestrale di cassa (le spese effettivamente sostenute e gli incassi effettivamente riscossi nel primo semestre), e per memoria, in corsivo, quanto veniva previsto per il primo semestre nel budget fatto da Paolo a inizio anno:


Lo scostamento più rilevante è dal lato delle spese di progetto, dove appare la voce “cofinanziamento assegno UdA”. A fine anno (2014) si è materializzata la possibilità di cofinanziare un assegno di ricerca con il Dipartimento di Economia dell’Università Gabriele D’Annunzio (per i non addetti ai lavori: un assegno di ricerca coincide più o meno con quello che all’estero verrebbe definita una post-doc research fellowship, una posizione di ricercatore a tempo determinato – un anno rinnovabile per un paio d’anni – destinata a titolari di dottorato di ricerca; nel caso dell’assegno questo requisito non è essenziale ma è preferenziale). Il Dipartimento si trovava a disporre fondi insufficienti per finanziare interamente un assegno, che sarebbero però stati persi se non fossero stati impiegati. Da qui la nostra proposta di cofinanziare. La decisione è stata presa a gennaio, i fondi conferiti a febbraio, la borsa è stata messa a bando a maggio e la procedura di valutazione è in corso. Per noi il vantaggio è di avere – al termine della procedura – un secondo ricercatore a metà prezzo (come potete evincere dal prospetto: Christian ci costa 14,600 euro al semestre, ma il cofinanziamento di una borsa annuale ci è costato 14000 euro). Per il Dipartimento il vantaggio è quello di dimostrare la capacità di attrarre finanziatori esterni (in definitiva: voi), cosa che nelle complesse alchimie della valutazione oggi viene vista come dato positivo (e forse, almeno in questo caso, lo è).

Il problema però è che abbiamo avuto uno squilibrio dal lato delle spese di progetto, che sono risultate sottostimate di circa 14000 euro (appunto).

Lato “spese di funzionamento” le cose sono andate tutto sommato non male. Qui c’è stata una grossa sovrastima: pensavamo di spendere 11250 euro per personale amministrativo, e invece abbiamo speso zero. “Bene!”, direte voi. Sì, finanziariamente sì, ma significa anche che siamo ancora understaffed. Molto ha giocato la mia impossibilità fisica di occuparmi del problema.

E lato entrate? Lato entrate abbiamo avuto lo scostamento più rilevante: avevamo previsto circa 70000 euro nel primo semestre, e nel sono entrati 16000 di meno (circa 54000, per l’esattezza 53884). Avendo speso 10000 in più, e incassato 16000 in meno, è chiaro che il “tesoretto” che pensavamo di mettere da parte in termini di avanzo di gestione si è trasformato in un disavanzo. Questo non vuol dire che siamo illiquidi (se avessimo creditori potrebbero stare tranquilli), perché abbiamo ereditato due avanzi dalle gestioni precedenti. Tuttavia è chiaro che l’attività di fund raising deve essere incrementata.

A questo punto, come penso che finirà l’anno? Secondo me, il 2015 alla fine si presenterà più o meno così:


A fine anno, le spese di progetto saranno in effetti state minori dell’anno precedente, ma di soli 40000 euro (essenzialmente per il risparmio in conto “grandi eventi”), e le spese di funzionamento saranno state maggiori, ma di soli 30000 euro (a spanna). Dal lato delle entrate, la mia valutazione prudenziale è che chiuderemo con una raccolta di circa 125000 euro, di qui 110000 da donazioni, 13000 da iscrizioni a eventi, e 2000 da quote associative. In questo modo dovremmo andare sostanzialmente in pari (come la nostra natura di non profit ci richiede): dal prospetto risulta un disavanzo di -1872 euro, che dovremmo tranquillamente riuscire a scongiurare.

Tutto bene, quindi? No, non esattamente, perché questo è un budget di mera sopravvivenza, un budget che mi permette forse di non dovermi occupare di tutto io, ma non un budget che mi permetta di metter su, formare e scatenare uno staff che dia un reale supporto alla diffusione del nostro messaggio.

Apro una parentesi.
In questo blog vi ho fatto piangere, vi ho fatto ridere, vi ho fatto godere, vi ho aiutato a unire i puntini. Non si contano le volte in cui questo blog vi ha anticipato come sarebbero andate a finire le cose:

1) il fallimento del governoMonti  (constatato solo da alcuni e almeno un anno dopo!);

2) il fallimento di Hollande (e qui trovate la cronistoria degli illustri ritardatari)

3) il fallimento della Finlandia (che oggi stupisce altolocati e analisti di questa fava, la cui superficialità lascia atterriti)

4) il fallimento delle manovre di Draghi (sia dell’LTRO che del QE), altra cosa che oggi - tre anni dopo! - comincia a farsi strada nella stampa "che conta".

Vi ho parlato su di altre quisquilie che ho previsto per voi, come la svalutazione del dollaro o il fallimento di Syriza, e troppe altre ne potrei aggiungere (lo facciano per me i lettori più attenti: il blog è punteggiato da QED).

Soprattutto, è incalcolabile il contributo che questo blog vi ha dato nel capire anni prima quello che tanti scoprono anni dopo.

Quanto vale questo per voi?

Parentesi chiusa.

Il 2016
Visto che sono arrivato tardi col 2015, voglio arrivare in anticipo con la programmazione del 2016. La mia ipotesi di budget (per onestà vi dico che il direttivo l’ha vista, ma non è stata ancora discussa nei dettagli – ma mi hanno autorizzato a parlarne) è questa:


Questo scenario prevede, dal lato delle uscite, il rinnovo dell’assegno senza mantenimento dell’attuale posizione di ricercatore. Vi dico subito che questo è lo scenario finanziariamente meno impegnativo (cioè: sto potenzialmente sottostimando il nostro impegno finanziario in termini di personale per la ricerca). Sono possibili altri due scenari: [1] se l’assegno venisse rinnovato e l’attuale posizione in a/simmetrie mantenuta, l’esborso aumenterebbe di circa 28000 euro (portando il totale spese attorno ai 200000); [2] se l’assegno non venisse rinnovato, ovviamente sarebbe comunque mantenuta una posizione di ricercatore all’interno dell’associazione, e quindi l’esborso aumenterebbe di 14000 euro, da 14000 a 28000 euro (quanto costa a noi un ricercatore).

Sempre dal lato delle uscite, in questo scenario stanzio circa 15000 euro per il potenziamento delle nostre strategie web (a partire dal rinnovo del sito). Qui forse mi sto tenendo largo (il che compensa la potenziale sottostima vista sopra).

Nelle spese di funzionamento è incluso l’affitto di una seconda sede, a Roma, oltre quella a Pescara. L’incremento più rilevante è per il personale: 50000 per un assistente full time e 40000 per due posizioni part time legate alla comunicazione. Il totale spese si situerebbe quindi fra i 180000 e i 200000 euro. Questo è quello che ci serve per essere efficaci, per avere una strategia che non sia di mera sopravvivenza, ma ci consenta di essere un minimo più “aggressivi” in termini di diffusione del messaggio e anche di fund raising, cioè di attività di sollecitazione dei “grandi” donatori (che non posso sollecitare se non ho un’agenda e una rubrica ben tenute).

Dal lato delle entrate, prevedendo zero sponsorship (per i noti motivi) e circa 20000 euro di entrate fra iscrizioni a eventi e quote associative, ci dovranno essere 160000 euro di donazioni.

Rifacciamo i conti? Qui siete 3400. Ammettiamo che 400 siano qui solo per rompere i coglioni: sono nostri graditi ospiti. Se la mia calcolatrice non falla 160000/3000/12 = 4.45. Siamo sempre lì: per rendere questo progetto concretamente possibile dovreste offrirci cinque caffè al mese. Il calcolo di chi pensava che cinque euro al mese sarebbero bastati è giusto. Ma il calcolo di chi pensava che tanto tutti gli altri li avrebbero dati si è dimostrato sbagliato.

Il 5x1000, ve l’ho già detto, arriverà quando arriverà: non prima del 2017. In mezzo c’è il 2016. Da qui al 2016 c’è un semestre nel quale devo capire quanto credete in questo progetto. Perché se non ci credete voi, perché dovrei crederci io? Io posso smettere quando voglio. Posso rendere questo blog, da bene pubblico, bene escludibile. Posso passare dal lato oscuro della forza (mi è già stato proposto, alcuni di voi hanno avuto l’esilarante privilegio di assistere). Posso andarmene a lavorare in Cina. Posso scrivere romanzi erotici.

Voi avete altrettante alternative rispetto a quella di continuare a sostenere l’unico progetto che tutela i vostri interessi? Se ce le avete, basta che me lo facciate sapere, e per farmelo sapere non dovete fare niente: basterà che vi teniate in tasca i vostri fottuti 4.45 al mese. A fine anno farò i conti e saprò quanto valgo per voi. Sicuramente meno che per me, ma sono in conflitto di interessi. Quest’anno rendiconterò prima, cercherò di avere la semestrale di cassa del secondo semestre 2015 entro metà gennaio 2016, e poi ragioneremo insieme. Stiamo crescendo, sarebbe un peccato soffocare una fiamma di libertà che si sta espandendo. Ma ad impossibilia nemo tenetur, nemmeno er cavajere nero.

À vous de jouer: basta poco, che cce vò...


Addendum: pensavo che il posto fosse troppo lungo, invece no!

romano rubbi ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Facciamo i conti...":

A proposito dello sfruttare l'ingenuità dei seguaci (cit.), un esperto di marketing non costringerebbe gli ingenui ad entrare nel sito di a/simmetrie, per andare a cercarsi le coordinate bancarie su cui accreditare il bonifico ma, le fornirebbe belle evidenziate qui, per cogliere immediatamente l'impulso emotivo "all'acquisto" (in rapido decadimento).

È vero, la firma sul 730, a costo zero, ci ha messo troppo comodamente la coscienza a posto.

Questo esauriente rendiconto ed i progetti per l'immediato futuro, invece, ci stimolano ad una partecipazione più attiva, perché ci rendono più consapevoli ed orgogliosi di partecipare ad un progetto importante.
 

Postato da romano rubbi in Goofynomics alle 10 agosto 2015 07:49

Tradotto: "Arbè, sei un cojone!" (come vedete, ho anche il dono della sintesi). E c'hai raggione, Romà! La mia filosofia calvinista del merito (non so se sono autorizzato a rivelarvi proprio oggi che sono stato tanti anni con una zurighese) non deve arrivare fino a ostacolare chi il gesto di generosità vorrebbe compierlo! Meritarsi i soldi significa anche lavorare bene, e qui mancava un pezzo...

Dimenticavo di dirvi che tutte le informazioni per sostenerci sono in dettaglio qui (dove trovate il pulsante PayPal che non posso riprodurre qui), e che le coordinate per il bonifico sono:

C/c n. 100000075797 presso Banca Prossima, Filiale di Piazza Paolo Ferrari 10, 20120 Milano (MI), intestato a “Asimmetrie – Associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche A.P.S.”
IBAN: IT06Y0335901600100000075797
 

BIC: BCITITMX

Indicate, nella causale, “Donazione” (per i motivi chiariti sopra).

Le informazioni di dettaglio guardatele perché vi spiegano come detrarre o dedurre dalle imposte quanto ci avete dato.

139 commenti:

  1. La prospettiva dei romanzi erotici però non è che incentivi troppo ad aumentare le donazioni secondo me, ma non sono un esperto di marketing anche se ho letto Kotler...

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    1. VN POPOLO DI POETI, DI ARTISTI, DI EROI, DI SANTI, DI PENSATORI , DI SCIENZIATI, DI NAVIGATORI, DI TRASMIGRATORI, DI GVARDONI.

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    2. Pascoli è sempre stato un poeta interessante. E interessato

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    3. Io pagherei qualsiasi cosa pur da non vederlo pubblicare romanzi sensuali. La vedo come una minaccia. E funziona

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  2. Io faccio parte dei 12 apostoli del 50%, lo sai, e per quanto mi riguarda puoi tranquillamente considerare il mio contributo come stabile tendente all'aumento per il 2015 e anche per il 2016, a meno di sconvolgimenti epocali irreversibili. Su questo blog ho imparato molto e molto la mia azienda ne ha beneficiato per cui ritengo indispensabile restituire almeno una parte di quanto ho ricevuto. Sono comunque soldi bene investiti.

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    1. ...ma anche se lo spieghi ai tuoi colleghi, loro non lo capiscono. Come se, per dire, l'euro che va giù di quasi il 20% non sia un problema concreto per tutti loro, o il sapere che la domanda interna non aumenterà non li aiuti nelle strategie di posizionamento. Diciamoci la verità: qualcuno la fine che ha fatto se la merita, e questo lo sappiamo tutti, e non è un giudizio moralistico: è semplicemente come funziona il mercato. Se si accetta di vivere in un mercato distorto, all'inizio può andar bene ma alla fine va senz'altro male. Questo ho cercato di spiegare nel mio ultimo libro. Ci lavorerò sopra meglio.

      Gli imprenditori che hai visto sono convinti che "tanto c'è la Cina" (che loro vedono giustamente come un fatto positivo, un "driver" di domanda). Cosa non hanno capito? Non hanno capito che se lo Stato Italiano non ricomincia a spendere in cose inutili (es.: ricerca di base), fra dodici anni quello che loro vendono alla Cina, la Cina se lo farà da sé. E per chi ha tradito il proprio paese ci sarà la giusta, ancorché metaforica, punizione: la morte (dell'azienda).

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  3. Soldi non ne do purtroppo, perché non ne ho, ma con questo mio contributo di idee mi sembra di fare abbastanza.

    “… comunque non è detto che essere interessati a un blog implichi essere d’accordo con la linea che sostiene, e non è detto che essere d’accordo con la linea che sostiene implichi volerla sostenere concretamente, e non è detto che volerla sostenere concretamente implichi poterla sostenere concretamente, e non è detto che poterla sostenere concretamente implichi ricordarsi di farlo.”

    Ma non è detto nemmeno il contrario: ovvero non è detto che se non si è interessati non si possa sostenere concretamente il blog. E ciò in quanto, con la comunicazione ed il dialogo, dal disinteresse iniziale si può addivenire all’interesse e, successivamente, alla contribuzione monetaria.

    “La sintesi, però, è che metà di quello che è entrato è arrivato da 12 soggetti. Questo è chiaramente un elemento di fragilità: basta che io mi dimentichi, o non abbia tempo, o non abbia modo, di gestire uno di questi rapporti, o che il rapporto comunque si interrompa, e la perdita è significativa. In effetti, questo accade, e accade sostanzialmente perché nel budget dello scorso anno non c’era (e ancora non ho) una posizione di assistente full time che mi aiuti a gestire agenda, contatti, e fund raising (in generale).”

    Ecco quindi, a maggior ragione, che deve essere incrementato il livello di dialogo e comunicazione, IN RETE, con gli utenti del blog, ma ANCHE CON QUELLI DELLA PAGINA FACEBOOK che, ad oggi, sono completamente imbavagliati. :-(


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    1. Puoi condividere i post della pagina Facebook e discuterli con la tua cerchia di conoscenti. Sono certo che sia molto piú produttivo, per te e per "gli altri". Anche perché, se bazzichi in facebook, dovresti sapere che il prodotto qualità*quantità dei commenti è costante...

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    2. Caro Anderson,

      sei un ex-piddino reo confesso e non ho ancora capito se sei un troll. Se lo fossi, saresti molto furbo. Il tuo elogio del dialogo avrebbe fatto di te terra per ceci nel vallone dell'Agnellizza, dove, come tu fingi di non sapere, siamo tutti (e tu fino a poco fa certamente dalla parte sbagliata). Il problema del fund raising non è il "dialogo". È il capire cosa si ottiene in cambio, e il non cadere in trappole psicologiche come il "bastapococheccevoismo". Io ho deciso di spiegare cosa davo in cambio a persone che fossero ragionevolmente in gradi di capirlo e il successo della mia iniziativa dipende da questa banale strategia di posizionamento.

      Tu mi segnali che Facebook è un grande ventilatore: perché non accenderlo ora che fa così caldo? Risposta: perché gira molta, troppa merda. Non padroneggio lo strumento, non ho alcuna intenzione di rimettermi a spiegare ad uso dei bimbiminkia come te che il cielo è azzurro e il prato è verde esponendomi alle incursioni dei cialtrioni proeuro.

      Su Twitter è semplice. Lo blocco, li faccio sorvegliare, se passano il segno li querelo. Punto.

      Non avrei tempo da dedicare a Facebook adesso. Prima devo farmi spiegare come funziona (questo rientra nei 15000 genericamente definiti "ristrutturazione a/simmetrie", che in realtà significa: "adeguamento delle strategie web"). Poi devo far formare una persona e pagarla (questo rientra nei due part-time alla voce "Redazione web/Comunicazione"). Poi devo metter su una piccola task force di volontari (questo rientra nella voce: come si può contribuire al progetto associandosi ad a/simmetrie).

      Soddisfatte queste condizioni, si può entrare in Facebook, e dopo un periodo di monitoraggio si possono anche pagare i fottuti nerd della CIA perché spammino le bacheche altrui con i post che riteniamo di maggiore impatto.

      Ma anche questo (ad esempio: le indagini di mercato sul successo dei vari post) richiede tempo, cioè denaro.

      Ora: a me frega poco di allargare la base, se già chi è qui non mi risponde, questo vorrei che fosse chiaro. In questo momento, anche se credo che tu lo faccia in buona fede, la tua richiesta, che come vedi entra nei miei progetti, equivale a richiedermi di disperdere le forze.

      E io non voglio farlo.

      Prima ci si arma, e poi si combatte.

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    3. Mi spiego meglio, precisandoti fin d'ora che la qualità di questi miei contributi di idee, in termini monetari si quantifica in non meno di 250,00 euro. Quindi, con a/simmetrie ho la coscienza ha posto. :-)
      Io mi meraviglio dei tuoi risultati ottenuti, nonostante il tuo atteggiamento ostile verso i tuoi seguaci. Sono chiaro adesso ?

      Il fatto di lasciare commentare gli altri utenti, non me che sto zitto da mesi perché ho di molto meglio da fare, comporta per ciò stesso un vantaggio: li rende partecipi e li coinvolge, ANCHE SENZA CHE TU RISPONDA LORO.
      Bloccarli su Twitter, poi, lo considero un altro errore colossale.
      Infine, ti suggerisco un attento studio di questo:
      “Come trattare gli altri e farseli amici nell’era digitale” di Dale Carnegie, Bompiani, 2013.
      Poi ci vediamo all’esame di settembre, col Palla ovviamente.

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    4. Rettifico: "coscienza a posto".

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    5. Allora. Intanto grazie per i 250 (quindi tu sei un nostro major donor: come vedi, basta poco). Ricordati di detrarli dalla dichiarazione 2016 dei redditi 2015 (te lo dico perché io me ne dimenticherei).

      Il blocco su Twitter ha una ragione estremamente semplice: non sono in grado di non reagire alle provocazioni e non ho tempo da perdere. Twitter è il sogno di Machiavelli: li inimici si possono spegnere. Che vuoi di più dalla vita? Poi, per il resto, si fottessero. Credo che ci sia una verità molto evidente sulla quale ti invito a riflettere.

      Interessante anche il riferimento a Dale Carnegie. Dunque dunque... vediamo un po'... Si tratta di un espertone che insegna a comunicare, vero? Bene! Allora guardiamo i risultati.

      Avendo dietro una società di consulenza che non mi sembra abbia un budget esiguo come il nostro (forse moltiplicato per 30...), il nostro amico espertone quanti follower ha su Twitter? 99500, ovvero appena cinque volte più di me, cioè un cazzo di niente considerando che è su Twitter da quattro anni più di me, parla in inglese e quindi si rivolge a un mercato che come minimo è 50 volte più ampio del mio, e fa un enorme sforzo di marketing in un campo nel quale il ritorno è evidente.

      Vorrei tanto non doverti esplicitare la morale della favola, che è questa: con i consigli di un coglione yankee mi ci pulisco rispettosamente lo sfintere. Fosse Steve Jobs capirei! Ma io sono un econometrico, mi occupo di cose misurabili, e le misuro (anche perché a differenza degli influencer, che comunque sono dei poracci complessati, non perdo tempo a misurare altro).

      Ho appena finito un pessimo romanzo tradotto coi piedi ed edito da un poraccio (in senso tecnico: è un #opinionistaproeuro). Nella postfazione viene detto che questo libro, nel quale si parla di morte e di figa (cose che generalmente interessano più delle condizioni di Marshall-Lerner) è diventato un caso letterario perché ha venduto 60000 copie negli Stati Uniti. Caspita! Il tramonto dell'euro ne ha vendute 30000 in Italia.

      Ci siamo?

      Quindi io comunico come mi pare e continuerò a comunicare come mi pare. Chi mi segue mi fa piacere, chi non mi segue può iscriversi a un corso della Dale Carnegie e buona fortuna. Ovviamente si può non essere d'accordo col mio modo di comunicare e in questo caso lo si può dire, come tu stai facendo.

      Io però andrò sempre ad effettuare un fact checking e questo me lo dovete consentire nel mio e nel vostro interesse. Se mi dimostrate che esistono strategie di diffusione del messaggio superiori, io vi sarò grato (come vi sono grato in generale dello stimolo che ricevo da voi). Altrimenti tiro dritto. Se il Dale Carnegie che dici tu è un altro, magari uno con 100000 follower come questo qui (che come vedi non ha un ottimo carattere), allora dammi i suoi numeri e io vedo se leggere i suoi libri.

      Io non ho bisogno di amici.

      Un padre non è amico del figlio.

      Un generale non è amico dei soldati.

      Uno scrittore non è amico dei lettori.

      Un musicista non è amico del pubblico.

      Si capisce?

      P.s.: con Nissim Taleb ho in comune l'editore. Lui è su Twitter da un anno prima di me.

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    6. Senza considerare (o forse lo avete fatto e sto sottostimando ) che gli influencere o queste società di consulenza su marketing e comunicazione, uno dei primi interventi che ti consigliano è quello di acquistare follower.
      Sicuri sicuri che quelli di Carnegie siano tutti follower reali ?
      La gente si fa attrarre, spesso, da chi ha tanto seguito… siamo pecore (non tutti ovviamente) e come tali agiamo (spesso).

      PS se ha bisogno di un altro insider io su Twitter sono bloccato solo da Semiserio… 

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    7. Ecco: io non voglio spendere soldi per acquistare follower. Qui ragioniamo in un altro modo.

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    8. Per esigenze di tempo rispondo qui sul blog, ma chiedo cortesemente di non pubblicare questa mia risposta.
      Anche perché non voglio rubare spazio ad altri utenti del blog.
      Rilevo che tempo fa il Suo atteggiamento era ancora più di chiusura, rispetto ad oggi, in relazione ad eventuali commenti non graditi. E di questo sono contento.
      Infine, non sono un espertone di nulla, ma mi piace usare il mio cervello, come Lei ci dice sempre di fare.
      Lei dice: “Avendo dietro una società di consulenza che non mi sembra abbia un budget esiguo come il nostro (forse moltiplicato per 30...), il nostro amico espertone quanti follower ha su Twitter? 99500, ovvero appena cinque volte più di me, cioè un cazzo di niente considerando che è su Twitter da quattro anni più di me, parla in inglese e quindi si rivolge a un mercato che come minimo è 50 volte più ampio del mio, e fa un enorme sforzo di marketing in un campo nel quale il ritorno è evidente.”

      Ebbene, Le faccio presente che il NOSTRO AMICO ESPERTONE è nato nel 1888, è morto nel 1955, il suo libro in questione è uscito nel 1936, è stato un best seller e lo è tuttora. Quelli della società di consulenza lo hanno riadattato al presente ma, a mio modesto avviso (anche perché ho comprato anche l’edizione non digitale di “Come trattare gli altri”), i precetti di base sono validissimi.
      In bocca al lupo Prof. e grazie per il Suo prezioso lavoro divulgativo e scientifico.

      ragnosilva@gmail.com

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    9. Lesson number one: per commenti privati, usate l'email privata. Ci siamo? Altrimenti mi intasate inutilmente la coda del blog. Se l'amico espertone è morto nel 1955, cosa minchia ne sapeva dell'era digitale?

      Ora, se vuoi continuare in privato, be my guest, e se vuoi eliminare il tuo commento per motivi di privacy fallo pure.

      NON USATE MAI I COMMENTI DEL POST COME VOSTRA POSTA DEL CUORE. NON ESISTE COSA CHE MI PROCURI MAGGIOR FASTIDIO. CACCIATEVELO IN TESTA. THX.

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    10. Pretio parata vincitur pretio fides

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  4. Pittoresco questo pensiero:
    "Posso passare dal lato oscuro della forza (mi è già stato proposto, alcuni di voi hanno avuto l’esilarante privilegio di assistere)." :-)

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    1. Ah, perché tu (tanto per dire) veramente pensi che chi mette su certi progetti di comunicazione si rivolga preferenzialmente a personaggi diversamente preparati e diversamente facondi? Beato te...

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    2. Ho il massimo rispetto e la massima stima nei tuoi confronti, caro clavicembalista folle :-)

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    3. La curiosità suscitata dal riferimento all'ignoto episodio è immane... Sto facendo congetture su congetture e sprofondo sempre più nel complottismo... Invoco un qualche indizio....

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  5. Mi piace unire i puntini... solo qui, si può fare. Che cce vò?
    Fatto.

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  6. Bhe se si mantenessero le proporzioni dell'anno scorso (628/2500=25%) quest'anno dovrebbero esserci 850 donatori "piccoli" che per 60 euro sarebbero circa 51000 euro .Certo, se donassimo 60 euro l'uno per 3000 più le donazioni extra dei 58 più generosi andremmo oltre i 240k. Nella speranza che le donazioni siano non lineari (in positivo ) le faccio la donazione prima che me ne penta (non perché lei non valga...ma...I sordi so sordi, soprattutto in valuta pregiata, vuole mettere?) Buonanotte.

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    1. Sono anche io all'estero - per il 5x1000 non penso tu possa fare niente, ma se vai sulla home page di a/simmetrie (http://www.asimmetrie.org/) ci campeggia un bel tipbox con cui fare donazioni: via Paypal puoi anche indicare un pagamento periodico (appunto i famosi 5 euro/mensili, come ho fatto io).

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    2. Non ti funziona il pulsante PayPal qui? Comunque con il Mocha (spero si pronunci: moccia...) di Merdbuck a 3.35 USD e l'euro a 1.09 penso che di caffè puoi anche offrirmene uno e mezzo al mese (a New York)...

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    3. Lo pronunciano moka, ma lo scrivono mocha. Comunque io il caffe' in ufficio lo faccio la moka quella vera Bialetti (elettrika) e ho conquistato molti estimatori tra i miei colleghi (la Bialetti mi dovrebbe pagare come rappresentante visto che ne ho fatte comprare parecchie).
      Confermo che il tasto Paypal funziona, ho fatto una donazione lo scorso mese. Prometto di fare di piu' in futuro, anche per semplice egoismo, nel senso che un giorno mi andrebbe anche di tornare in Italia, se la cosa avra' un senso (ovvero se ci fosse la dittatura militare magari il senso lo perderebbe), e considero questo blog e queste attivita' il miglior modo per prevenire situazioni politiche dolorose in Italia da qui a vent'anni. Infine come gia' scrissi tempo fa, questo blog ha acceso un faro dove io avevo acceso una torcia elettrica, it's worth every penny (as they say).

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  8. Ricevuto , provvedero' a tassare il budget della mia famiglia (avendo 2 figli in eta' scolare e' atto dovuto) . Peccato che avendo io regalato a Natale , o giu' di li' . 5 copie di " L'Italia puo' farcela , ad oggi solo 1 ha superato la meta' del Libro : evidentemente ognuno ha gli amici che si merita .

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    1. Questo è un reale problema, me ne rendo conto. Si può rimediare in due modi: con un maggiore accesso ai media tradizionali, e con un libro a prova di i... di amico. Sul secondo punto mi sto già impegnando. Ci vuole un libro più piccolo, che costi meno e che invogli di più le persone.

      Attenzione, però.

      Con un libro più piccolo si può facilmente dimostrare agli amici che i cialtroni e criminali (la manipolazione del mercato è un reato penale) #opinionistiproeuro mentono, e si possono gestire le paure più devastanti e infondate. Ma non si possono esporre né le radici della crisi, né una piattaforma politica di solidarietà nazionale, come ho fatto in "L'Italia può farcela". Questo significa che ci si può fare meno male nel "durante", per poi non avere idea di cosa fare "dopo". Bisogna pensarci.

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  9. A proposito dello sfruttare l'ingenuità dei seguaci (cit.), un esperto di marketing non costringerebbe gli ingenui ad entrare nel sito di a/simmetrie, per andare a cercarsi le coordinate bancarie su cui accreditare il bonifico ma, le fornirebbe belle evidenziate qui, per cogliere immediatamente l'impulso emotivo "all'acquisto" (in rapido decadimento).

    E' vero, la firma sul 730, a costo zero, ci ha messo troppo comodamente la coscienza a posto.

    Questo esauriente rendiconto ed i progetti per l'immediato futuro, invece, ci stimolano ad una partecipazione più attiva, perché ci rendono più consapevoli ed orgogliosi di partecipare ad un progetto importante.

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    1. Sempre per lo stesso motivo, consiglierei di inserire le coordinate bancarie nell'area sotto alla navigazione, insieme alle informazioni sul 5x1000 (per farle restare permanentemente in bella vista).

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    2. Qui c'è un problema di immagine un pochino più delicato, secondo me.

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    3. Capisco la preoccupazione, ma si potrebbe rimediare (se Blogger lo consente) aggiungendo il logo di a/simmetrie nello stesso spazio, così sarebbe chiara la destinazione dei fondi.

      In alternativa, si potrebbe semplicemente modificare il link già presente facendolo puntare alla pagina "Sostienici" invece che alla homepage di asimmetrie.org.

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    4. Prezioso il suggerimento del sig. Rubbi.
      Uno svaporato e pigro come me, infatti, se n'è dimenticato più volte di creare un bonifico continuativo. Che, questa volta, non ha dimenticato di fare (anche per il bel rendiconto).
      Una cosa sola mi mette istintivamente un po' di uggia: i costi di funzionamento che si avviano verso livelli molto più elevati di quelli dei progetti. Sono tutti obblighi amministrativo-burocratici?

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  10. O Captain! My Captain! (Me la conceda, questa piccola variazione lirica rispetto all'ormai solito "Professore carissimo"...),
    non vengo per vantarmi ma neppure per prostrarmi, no... vengo solo "con questa mia a dirvi" (citofonare Fratelli Caponi) che, nonostante la mia condizione di disoccupato e di tartassato (ma scommetto che il nostro Presidente del Fare la vedrebbe diversamente, in un'ottica molto più da maniche sapientemente rimboccate...), voglio fortissimamente provare ad andar oltre lo striminzito 5 per mille scucito nel solo 2015 (finora). Vorrà dire che abolirò il quotidiano cafferino (tra l'altro, detto tra noi, è da un pezzo che di contemplar svampite bariste ho perso il vezzo)... Perché, del resto, come dice il professore in podologia Peppino (Arrangiatevi!, nda)... "Il caffè, che fa? Fa male al fegato! Un bel bicchiere d'acqua fresca... passa e lava!". Ah, se poi le servisse, come mi è parso di capire, della volenterosa manovalanza, magari non a tempo pieno, potrei inoltrare il CV? Se ne potrebbe parlare? No perditempo, gliel'assicuro! Beh, ora vado a metter su la moca (cicoria, magari...), che s'è fatta 'na certa (come dite voi nell'Urbe). Buona giornata, e grazie per lo scrupoloso rendiconto. As usual!
    Alessandro

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    1. Tu il CV mandalo, che se poi a me non serve, magari serve a qualcun altro. Il mercato funziona se le informazioni girano. Per il resto, in Italia la libertà di associazione è tutelata! Però se al caffè ci devi rinunciare, per offrirmelo, allora meglio di no. È un periodo nel quale dobbiamo stare tutti molto svegli...

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    2. La ringrazio! Per il CV, come si dice... presenterò! Quanto al caffè, vorrà dire che, se ci sarà la gradita occasione, faremo come si fa a Roma (e "in tutta la Romagna"): ognun per sé. Senza dimenticare la saggezza di quell'Aldo Baglio a lei sì caro, se non sbaglio: certe volte dorme più lo sveglio che il dormiente!...

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  11. Caro prof.,
    qualche giorno addietro avevo proprio fatto il calcolo che se ciascuno di noi avesse dato 10 euro al mese i progetti dell'associazione sarebbero andati a gonfie vele. Purtroppo non è andata così ma spero che il suo appello possa smuovere le acque. Da parte mia da circa un anno verso tutti i mesi la piccola cifra di cui sopra (oltre al 5 X 1000 che col mio reddito sarà purtroppo poca cosa). Ho una pensione di soli 800 euro al mese ma ritengo sia assolutamente necessario sostenere il suo sforzo. Quello che mi ha dato da quando la seguo (fin dall'inizio) vale molto di più e varrà ancora di più nei giorni a venire. In ogni caso, dal prossimo mese mi impegno a portare la mia quota mensile a 15 euro. Così, con una piccola aggiunta quando arriverà la tredicesima, potrò entrare nel numero dei "grandi" donors! La qual cosa significa che a volte ci vuole ben poco...per fare un grande balzo (mi sembra di averla già sentita). A ogni buon conto la ringrazio di tutto e ringrazio anche tutti coloro che la hanno sostenuta in tutti questi anni.

    Tito Casali

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    1. Grazie Tito. Devo dirti che il mio sforzo, lo sappiamo tutti, potrebbe essere inutile. Ma la beneficenza la si fa in primo luogo per mettersi la coscienza a posto, anche questo dobbiamo dircelo. Io non penso di riuscire a cambiare il corso della storia, mentre certamente chi ha dato alle Nazioni Unite (UNICEF, ad esempio), nel corso di questi anni lo ha fatto anche perché pensava di risolvere un problema. Basta poco, e poi non ci si pensa più. I problemi purtroppo sono ancora lì (forse perché la loro persistenza fa fare gran soldi a chi sta due passi da chi vorrebbe risolverli), solo che oggi riguardano anche noi: non pensarci più diventa sempre meno facile.

      Prima caritas incipit ab ego.

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  12. 1) Ho impostato una donazione ricorrente che spero allieterà le arterie di Paolo a dispetto della piccola e ritardataria donazione del 2014.
    2) I miei tentativi di coinvolgere degli imprenditori nel progetto sono falliti per gli stessi motivi che indichi nella tua relazione: poco interesse ad essere associati ad a/simmetrie , difficoltà nel comprendere che questa è la loro unica via di salvezza.
    Mi chiedo,stante la realtà descritta, esistono metodi alternativi per arrivare al punto (mi scuso in anticipo per il cinismo) ?
    Ad esempio, potrebbe la presenza di Claudio, durante incontri dal vivo con imprenditori toscani ,( non so se sia sempre dentro a/simmetrie) aiutare nella raccolta fondi alla luce della carica acquisita?
    3) Noi ci presentiamo sempre come soggetti interessati alle donazioni ma se cambiassimo prospettiva? Cosa ha di così prezioso Goofy:informazioni che dona alla gente gratuitamente perchè consapevolmente riesca a prendere le scelte più giuste per se e l'intera società.
    E se le utilizzassimo anche per un secondo fine? Ad esempio, costituire un fondo di investimento gestito da un esperto nominato da a/simmetrie ma da questa separato, per evitare la contaminazione del fine no profit indicato? E questo, tolta la giusta remunerazione per il lavoro svolto , donasse il resto dei proventi ad a/simmetrie? A quel punto ci potremmo presentare non soltanto come portatori di informazioni utili per la società, ma anche come portatori di possibili guadagni alla luce delle conoscenze dimostrabili con tutti i Tuoi QED.
    4) Sto preparando una relazione sul "blog Goofy" che sarà utile al programmatore che assolderai al fine di ridurre anche questa voce di costo.

    Un abbraccio.
    S.

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    1. (1) Grazie.

      (2) Claudio è sempre socio, anche se si è dimesso dalla carica di vicepresidente quando ha fatto la scelta di candidarsi. Sicuramente è più attrezzato di me per coinvolgere certi interlocutori, ma il problema è culturale e ha radici profondissime. Preferiranno farsi ammazzare pur di non venire a un discorso politico nel quale lo Stato non venga banalizzato a nemico. Giannino con loro ha la strada spianata, noi no. E sinceramente, con tutto il rispetto umano (soprattutto per i loro dipendenti), a me comincia anche a rompere un po' i coglioni l'idea di dovermi sbattere tanto per salvare certe persone da loro stesse. Però purtroppo bisogna farlo.

      Il punto (3) mi sembra interessante, più in termini di immagine che di sostanza (non è una critica). Dimostrare che i cialtroni #opinionistiproeuro sono innanzitutto persone che diffondono informazioni dannose in quanto fanno perdere soldi potrebbe essere un'ottima idea. Credo che ci siano problemi legali quasi insormontabili. Ma il confronto di un ipotetico "portafoglio Goofy" con un benchmark forse si potrebbe fare, e anche di questo bisognerebbe parlare con Claudio.

      Sul (4) sentiamoci. Rischi di lavorare a vuoto.

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    2. sono a favore dello sviluppo di asimmetrie da ogni prospetiva, il capitale umano ed intellettuale che lei può mobilitare mi sembra molto notevole ...lei ha lavorato come un pazzo ed è giusto che oltre alla gloria arrivi anche un riscontro economico , ma non tanto per arricchirla personalmente , cosa che oltre ad un certo limite la disturberebbe solo, ma per valorizzare al meglio la qualità del capitale di cui sopra...io sono disponibile a parteciparvi economicamente senza meno ...si potrebbe cominciare con il rendere a pagamento il suo blog o meglio la sezione del suo blog che continua a produrre articoli di opinione e di analisi , mentre la parte "vecchia" che contiene già una mole immensa di dati e di informazioni dalle piùsemplici alle più sofisticate rimane accessibile a tutti...ma questa è cosa relativamente semplice...il vero difficile è sul lato ricerca "pura" e relativo finanziamento ; continuare con le donanzioni è molto faticoso ; l'idea di un fondo di investimento che che coofinanzia la ricerca è interessante , ma anche lì cè un mare di cose da fare e lei non può nè credo vuole occuparsene a ragione...beh intanto vado a dare il mio obolo poi si vede ...ah dimenticavo le detrazioni le deduzioni il 19 % delgi oneri sui redditi e gli scontrini dei farmaci e la deducibilità del cambio di identità sessuale... la flat tax , my dream

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  13. Tutto questo discorZetto solo per chiederci quattro palanche?
    Cosa c'è?, devi comprarti un completino alla Giannino?
    Volete fare i Vialli e Mancini dell'Economia? Si sa che tra gli economisti accadono cose inenarrabili....
    Comunque va bene, sgancio, anzi ho appena sganciato. E sta cosa del ricorrente da 5 euro mi è proprio chiara, tanto che ho fatto di più e di meglio: tutti i caffè oggi, un piattino sopra ad ogni chicchera!
    Sono o non sono un ingegniere intelligente?
    P.s. Ma per la detrazione, come funziona? Dovete darmi una ricevuta?

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    1. Secondo il nostro commercialista basta l'evidenza del bonifico a una associazione di promozione sociale, ma tu senti il tuo. Ci dovremmo, in futuro, attrezzare per rilasciare una ricevuta in automatico, ma è una cosa i cui costi credo superino l'effettiva utilità. Fammi sapere.

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  14. Il marketing ci direbbe che non si tratta di una donazione, bensì di un investimento.
    E già, perché se la libertà ha un prezzo e i soldi son pochi, allora è meglio fare uno sforzo e comprarsela anche a rate.

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  15. La mia prima volta. Donati 10 euro.
    Dovrebbe essere normale ogni tanto ricordare la situazione contabile e "quanto manca".

    P.S. perche' non mettere nella home page un contatore dei fondi racimolati?

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  16. A beneficio dei pochi o dei tanti cui può interessare (i "non ricchi di famiglia"): le erogazioni liberali destinate alle associazioni di promozione sociale, quale A/Simmetrie, "godono" di una detrazione per oneri dal reddito delle persone fisiche pari al 19% dell'importo ex-art. 15 c. 1 lett. i-quater TUIR.

    Scusate la precisione che deriva dall'esercizio della mia "arte" (sempre più disprezzata e sempre meno (mal)pagata): ebbene sì, so' commercialista (de campagna, pure)...

    Detto questo, colgo il messaggio "core" e passo alla cassa pure io, prima di partire per le ferie.

    Auguro Buon Ferragosto a tutti!

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  17. Ho dato il mio contributo ed aggiungo una proposta:
    per amplificare la visibilità del blog e dimostrare il suo spirito autenticamente europeo, si potrebbe pensare di ingaggiare truaduttori per poter rendere disponibili TUTTI i suoi post nelle varie lingue del continente, a cominciare dagli amici e fratelli greci che ne avrebbero un gran bisogno?

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    1. L'idea non sarebbe male, ma temo che tu non abbia ben presente i costi di traduzioni professionali (e - senza offesa per eventuali volontari- se non fossero tradotti _professionalmente_ temo che farebbero piu' danno, almeno di immagine, che altro).

      Forse sarebbe meglio selezionare (o preparare specifiche riedizioni - magari con qualche battuta o inner joke di meno) di una manciata di Post, che so, una mezza dozzina, e di quelli finanziare traduzioni professionali.

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    2. PaMar ha ragione, il problema esiste. La natura del mio scrivere, che vi ha trattenuto qui, crea problemi enormi. Li ho sperimentati. Meglio sarebbe che non scassaste troppo i coglioni quando scrivo qualcosa di più sobrio direttamente in inglese (che poi Vocidallestero traduce in italiano). Mi sembra quindi che il suggerimento di "aprirsi" al mondo sia utile (e del resto ve l'ho sempre evidenziato), ma una versione inglese integrale, o anche che superi i 20 post, mi pare improba e molto costosa.

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  18. Non male l'idea dei racconti erotici: 50 sfumature der nero... io preparo già i pop corn e metto a letto il bambino...

    Per il resto che dire…
    Dal canto mio ho avuto alcuni problemi con PayPal, per i quali mi sto sentendo con il tesoriere.
    Ho comunque voluto raddoppiare la mia partecipazione mensile (nulla che sposta, ovviamente, ma è per dimostrare che ci tengo e che la reputo l’unica strada percorribile per il nostro futuro).
    Per quanto riguarda il sito, come le avevo detto a gennaio a Piddinia, la mia ragazza ed il suo socio si occupavano anche di questo prima di chiudere per la crisi.
    Per altre attività su cui dare una mano gratuitamente (so che non le piace) io mi metto a disposizione di eventuali proposte.

    In attesa del big eventi di stasera la saluto

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  19. E per chi ha difficoltà a fornire supporto di tipo economico, ci sono spazi per fornire aiuto di altro tipo, qualora al posto del vile, ma utile, denaro si disponesse del ben più nobile, ma spesso inutilizzato, tempo? Amministrazione, contatti, segreteria, documentazione, ecc...
    Attività da svolgere magari dal proprio loculo?

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  20. La mia unica considerazione è che Alberto bagnai ha contribuito a formare una opinione molto forte nei fondamentali riguardo la crisi che ci attanaglia da oramai quasi un decennio.
    Hai contribuito a unire i punti che mancavano per capire che i fuuurbi non sono solo i paesi del centro ma anche quelli che grazie al ce lo chiede sta fava si fanno i cazzi loro da troppo tempo oramai.
    La nota dolente è che nonostante io tenga a lui più di mia moglie cosa che sicuramente non è reciproca io che adoro sentirlo esporre e adoro sentirmi italiano cosa che ALBERTO riesce benissimo a fare, ecco nonostante questo ritengo che informare gli italiani sia molto importante ma nel contesto attuale sia decisamente tardiva.
    Ho appreso con forte rammarico che Bagnai non ha interessi politici almeno nel prima ma questa è una scelta come è una scelta di non dare i 5 euro.
    Diciamo che sei un grandissimo conoscitore dell" economia politica ma come dici sempre non vuoi che ti si dica cosa devi fare e quindi non puoi pretendere di far fare quello che vorresti tu a gli altri.
    Vero che noi abbiamo più bisogno di te che tu di noi ma è anche vero che nonostante tu abbia centrato in pieno tutte le previsioni questi continuano beatamente a mettercelo nel culo e non è regalando a un fallito il tuo libro che risolvo qualcosa o almeno non credo.
    Dal mio punto di vista ho apprezzato molto di più borghi anche se non riesco a conteggiare a pieno quanto riesca a spiegare in maniera efficace ai dirigenti della lega le cose da dire e fare visto che molti sembrano veramente somari economici.
    Tutto qua, la adoro come politico economico perche questo è economia:politica.
    Ma il fatto di escludersi dalla politica ha contribuito a farmi propendere per il pensiero che nonostante tutto sposteremo poco ossia troppo poco nel contesto attuale.
    Se ritiene di bannarmi senza problemi , lei adora scrivere e io leggerla o sentirla non ho obbligo di commentare.

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    1. Caro, il commento è in linea col nome che ti sei scelto. Mi limito a farti notare che Claudio Borghi è socio fondatore di a/simmetrie, cui tuttora appartiene. Quindi sostenendo a/simmetrie sostieni anche lui nella sua opera di ricerca e divulgazione. La politica si fa in molti modi. Se siamo nella merda è perché la gente preferisce sostenere chi la fa in modo sbagliato. Tu sei un ottimo esempio, e di questo ti ringrazio sinceramente (non sto scherzando, sei veramente un ottimo esempio del perché è così difficile far cambiare mentalità a questo paese. Il fatto che l'esempio sia involontario non ne sminuisce il valore, né sminuisce la mia gratitudine).

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    2. Adottare la stessa tecnica che adottano loro cioè dare la colpa a noi del perche arriva la merda non mi soddisfa perche io non ho sostenuto nessuno delle merde che sono al potere oggi anzi ho tentato grazie al tuo lavoro di far capire che merde erano.
      Il mio punto che non è il tuo è che non può bastare a noi per salvarci quelle sporadiche apparizioni che fai in tv quando decidono di farti parlare.
      E alberto bagnai appare in tv mentre gente del calibro di mazzalai è praticamente invisibile come molti altri dalla nostra parte.
      Ma lei che è piccoso oltre ogni limite prende le mie considerazioni come contestazioni al suo operato cosa che non vogliono essere.
      Lei fa il massimo di quello che può e lo fa per un suo scopo.
      Ma il fatto sempre di sentirmi rimproverare e questo sia da lei che da mazzalai perche non facciamo girare quello che scrivete o del IO lo avevo detto gli altri no mi infastidisce come se fosse una gara a chi lo tiene più lungo.
      Ma questa è una mia opinione come è una mia opinione che se uno vuole incidere politicamente deve fare politica perche poi potrebbe capitare che chi fa politica non ti venga a cercare nonostante la verità sia dalla nostra parte ma continui a leccare e eseguire gli ordini di chi ha sempre tirato i fili.
      Non sono grillino....non ci provi.
      Sono uno che amerebbe alla follia sentirlo confrontarsi alla pari con gente del calibro di renzi o monti, solo per vedere il loro sguardo abbassarsi lentamente.
      Non ne faccio un problema di idee ma di tempo.

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    3. Caro, se non riesco a farmi capire da te me ne farò una ragione. Tu vuoi sapere dove mettere la crocetta in cabina elettorale per poi metterti la coscienza a posto. Mi sta anche bene, posso capirlo. Però non funziona così. Qui occorre fare una rivoluzione culturale, e la stiamo facendo. Dove era il dibattito prima che arrivassi? Dove è Mazzalai, che voi sapete quanto io apprezzi (e che penserà giustamente che sono uno stronzo perché sono su da sei giorni e ancora non l'ho chiamato): nel nulla, purtroppo.

      Io l'ho tirato fuori dal nulla. Politici come Salvini (che a te piace tanto) e Fassina come si sono convinti? Leggendo il mio libro. Non è politica questa? La politica non è solo spartizione di poltrone. Qui c'è bisogno di politica alta. E questa in Italia l'ho fatta solo io, nel senso che solo io sono riuscito a fare quella difficile opera di mediazione culturale fra le verità scientifiche consolidate sull'euro e il mondo autoreferenziale, disinformato e conformista dei decisori politici. Dopo di che, se tu hai il braccino corto o le tasche vuote, questo non mi impedirà di considerarti sempre un interlocutore ogni volta che avrai qualcosa di interessante da dire. Ho capito che non critichi il mio operato, e comunque potresti tranquillamente farlo. Faccio tonnellate di cose discutibili (delle quali alcuni quintali sono efficaci). Non mi offendo se me lo fate notare.

      Ma non dirmo che non si fa politica.

      La pagina che hai davanti agli occhi è l'unico luogo dove in Italia si sia fatta politica da parecchi anni in qua. Se anche Andrea di rimprovera di non rendertene conto, solo una cosa posso dirti, quella che ti ho detto sopra: non ci siamo telefonati, quindi se due persone così diverse per percorso professionale e culturale ti dicono la stessa cosa, io un pensierino ce lo farei. Magari è una abominevole cazzata!

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    4. Si però tafazzi: magis gauderes quod habueras, quam moereres quod amiseras. Si può sempre donare anche solo per poter continuare ad aprire il blog, o come semplice riconoscimento del valore letterario di Goofynomics ( sempre se si pensa ne abbia, chiaramente): scegliere di non guadagnare tramite il blog non va dato per scontato, è un messaggio a chi legge, attuato con molta delicatezza. C'è del valore in questo: un economista avrebbe sfruttato le opportunità economiche che un blog offre, un artista no. La differenza non è da poco. Le ho citato Seneca per questo: non importa se Bagnai salva il mondo o se si pensa che tanto alla fine è vano; il problema che viviamo è proprio dovuto al fatto che la maggior parte della persone agisce solo dietro alla certezza di un'utilità che essa riconosce come ricompensa, della perdita di tutto come unico incentivo. Nessuno quindi calcola il valore dell'inutile, della cultura e del metodo ad essa connesso e della necessità che questa vada alimentata. Se si sapesse quanto sia fertile invece l'"inutile", ciò che non ha immediato tornaconto materiale, proprio a fini cd. materiali: di guadagno sociale, economico collettivo. Victor Hugo una volta tenne un discorso al Parlamento francese proprio contro questa promozione dell'austerità ( molto attuale, che evidenzia peraltro la ciclicità della Storia), dicendo:" Avete creduto di fare un'economia di denaro; e' una economia di gloria quella che fate".
      Ora violo una regola fondamentale e molto saggia, ma è per dare credibilità a ciò che dico, ovvero "non sappia la tua sinistra quel che fa la tua destra": qualcosa del Bagnai artista credo di averla compresa ( dico credo, potrei sbagliarmi, ma vabbè la vita è tutta un grande atto di fiducia, ognuno scelga semplicemente dove indirizzarla, tanto da lì si deve passare), anche se seguo il blog non da molto. Sono uno studente squattrinato che si mantiene con le ripetizioni, mi costa una certa fatica mettere 5 euro, mi costa fatica trovare i soldi per andare fino a Pescara, ma non mi lamento, sto meglio di altri e se mi organizzo li trovo. Non so se Bagnai salverà il Paese, i limiti culturali attorno a noi probabilmente sono eccessivi e il tempo corre, ma me ne sbatto letteralmente i coglioni perchè non è questo che intendo finanziare (e con me Laura, la mia ragazza, Di Cì per gli amici), ma ben altro: Io finanzio il Bagnai democratico, il Bagnai professore che fa il professore, il suo entourage, finanzio il valore letterario di Goofynomics, finanzio la speranza che magari fra molti anni la cultura sia cambiata in molti, finanzio il Bagnai artista e, last but not least, il mio godimento intellettuale da erotomane metodico ( nella speranza, sempre più concreta, che il nostro passi a scrivere finalmente libri Harmony). Finanzio il fatto stesso che Bagnai professore sia sempre libero di poter fare il Bagnai professore. Se poi uno pensa che queste siano fregnacce de uno de passaggio, può sempre pensare che pagare lo spettacolo ( col 6% dei propri guadagni o anche meno) sia quantomeno un atto di civile convivenza: è triste pensare di dover pagare il biglietto a Teatro solamente perchè altrimenti lo Stato ladro, con le sue fetide leggi, mi arresterebbe. E infatti non è un caso che ancora oggi le elezioni le vince chi offre il buffet.

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    5. Alberto per favore.
      Ti ho detto che non riesco a capire se la lega adoperi claudio per propri fini visto che quando sento parlare i leghisti in tv mi cadono i coglioni per quanto son somari o claudio ha una splendida opportunità per far capire il tuo e suo e nostro pensiero.
      La storia ce lo dirà.
      Di fatto lo vedo continuamente in tv e dice quello che vogliamo che si dica.
      Ti ritengo un topo player e vederti contabilizzare con entrate e uscite da costo dei fazzoletti per una multinazionale mi infastidisce perche io voglio vincere non accontentarmi di dire: lo avevamo detto.

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    6. Carissimo nicola baroni stai parlando con una persona che prima di andare a dormire legge alcune paginette di bagnai e quando la mattina si sveglia troppo presto si legge delle paginette di bagnai tanto che i due libri li conosco oramai a memoria.
      Quindi chi è e cosa pensa il professore credo di saperlo e credo di saperlo cosa si scrive sul blog e che livelli ha il blog del prof.
      Il mio punto di vista è che voglio salvare tutto il salvabile e con il blog e codesti introiti non lo consentono.
      Magari una cazzo di impresa se avesse la minima percezione che un domani sarebbe il nostro pensiero a essere al governo forse un millesimo dei suoi guadagni li tira fuori, lo fanno per cose infinitamente più insignificanti lo farebbero per anche una minuscola possibilità di poter dire: vedi io ti ho aiutato.
      Capisco che sono utopie estive ma almeno lasciatemi queste utopie, altro non ho.

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    7. Mannaggia! E io che pensavo di essere un topo player... Lo capite che se devo passare le giornare a farmi da segretaria non avrò mai modo di essere efficace? Mi vorresti con un budget da tre milioni? Dammeli! Le cose si costruiscono e questo progetto sta crescendo.

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    8. Verrei io, ma poi trovereste specchi sul soffitto ovunque e diverrebbe un disastro finanziario. Mejo de no.

      @tafazzi

      Ho capito la sua posizione, è cristallina. Ma non dico che bisogna perdere, dico che la partita è un'altra. Chiaramente posso sbagliarmi.

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  21. Buongiorno prof. Bagnai,
    mi limito ad un bonifico anche se sarebbe un onore poter associarmi ad A/simmetrie, purtroppo al di là di una buona capacità commerciale che spesso diventa anche ostacolo al libero pensiero sull' €, temo di non essere di grande aiuto da sola, ma se in Veneto ci fosse già qualcuno più attivo sarei felice di dare la mia disponibilità.

    Buona giornata e felice notte di San Lorenzo,
    questa notte il cielo verrà bombardato dai desideri di milioni di persone e molti riguarderanno di sicuro la "nostra" attuale moneta!

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  22. La possibilità di una rivista - cartacea - con abbonamento non sarebbe male secondo me. Si potrebbero riproporre alcuni articoli presenti su Asimmetrie, tradurre qualcosa di interessante che circola nel mondo, ma non in Italia... sarebbe un modo anche per finanziare l'associazione e forse anche per stimolare un dibattito multidisciplinare che forse in Asimmetrie avrebbe difficoltà a trovare luogo (per la mission più delimitata). Qualcuno potrebbe essere anche interessato a pubblicare a prescindere... con la possibilità della stampa ondemand o comunque dei costi piuttosto contenuti di stampa si potrebbero gestire piccole tirature (e comunque gli articoli si potrebbero rendere disponibili online 1-2 mesi dopo la pubblicazione cartacea, nello spirito di condivisione).
    L'alternativa potrebbe essere quella di rifare il sito di Asimmetrie (immagino intenda qualcosa del genere quando ne parla qui sopra) per creare una sorta di contenitore più elaborato, ma sono iniziative difficilmente finanziabili... se non con la pubblicità, ma qui si andrebbe a pescare in acque più torbide (agli abbonamenti "digitali" non credo).
    L'esigenza secondo me più sentita è quella di riportare nel dibattito pubblico temi che sono stati estromessi da tempo, o demistificare la narrazione anti-Stato vigente. La rivista cartacea sarebbe un modo per identificare anche al di fuori del web un progetto culturale di più ampia portata.
    I nuovi media in rete servono su vari livelli a raggiungere un determinato tipo di utenza, ma di solito si utilizzano registri differenti, l'impatto emotivo-emozionale è quello più ricercato; i social media funzionano non quando si vuole fare ragionare l'utente, ma quando si cerca di provocare in lui una reazione. Spingere in questa direzione, nel modo dei guru 2.0, significa anche allontanarsi - secondo me - da un progetto culturale "sano".
    Ovviamente ciò che intendo non è un ritorno al passato, ma una riflessione sul futuro che si vuole costruire. Penso che il problema qui non sia quello ti raccimolare più soldi, di sistemi "facili", veloci ed efficaci ce sono a iosa.
    Io rifletterei, dato che non mancano mi pare ingegneri informatici, esperti di comunicazione etc... su un modo per ripensare anche gli strumenti e perché no, fare scelte innovative, se necessario. Il marketing rovina spesso ottime iniziative.
    Comunque... adoro il libro (non solo come oggetto decorativo) e non rinuncerei mai al piacere di sfogliarlo per leggere qualcosa di interessante.
    Si potrebbe mettere a disposizione degli utenti del blog, o di chi ritiene possa avere qualcosa di interessante da dire, uno spazio per lasciare proposte, per aggregare diverse prospettive, in modo che persone più esperte possano poi ragionarci su per elaborare un progetto unitario.

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  23. 730 e donazione permanente fatte da un bel po'; non è tanto, me ne rendo conto, ma quest'anno a me e alla mia compagna c'hanno davvero salassato.


    A/simmetrie rimane, al momento,
    l'unico progetto che può attirare l'attenzione dei media e degli addetti ai lavori, nazionali e internazionali, e per quello che potrò continuerò a sostenerla.



    Anche perché c'è in ballo il futuro di tanti, tantissimi colleghi del Prof: non quelli che scrivono paper, gli altri.

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    1. Come immagini, oltre a tutto il resto devo occuparmi anche di questo.

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  24. Secondo me il dato delle quote associative è penalizzato implicitamente dalla quota donazioni. Se uno è socio e dona durante l'anno è difficile che versi generose quote associative al di sopra del minimo sindacale

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    1. Cioè dici che le persone preferiscono donare piuttosto che associarsi? Non mi è chiaro il concetto ma vorrei approfondire.

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    2. Per associarsi sembra necessario ritenersi utili al di là del denaro. Una donazione è per tutti e per qualcuno il massimo di utilità che ritiene di avere. Anzi, una donazione è solo il minimo che si possa fare per usufruire di informazioni e iniziative impagabili. Questo il mio punto di vista.

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    3. Secondo me il tema delle associazioni andrebbe affrontato più approfonditamente.
      Se vuoi un "ricorrente" la tessera a quello serve ma è anche vero che, se mi associo, mediamente per me "sei pagato".
      Il costruire un sistema di tessere e di diritti/doveri in base al tesseramento scelto mi sembra da studiare. Se te ne ricordi era una cosa di cui discutemmo qualche tempo fa a proposito di Statuto e Regolamento.
      Se vuoi ne discutiamo: facendo politica da un po' ormai di tessere sono un espertone. :-)

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    4. Compagno Triolo,

      però er partitodebbagnai no, vero? E hai provato a fare 200000 diviso 50? Hai presente?

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    5. Inizialmente intendevo soltanto la facilità del mezzo di pagamento, come spiego meglio sotto , ma anche la scelta di associarsi piuttosto che limitarsi a donare, ha una sua ragion d'essere, perché suona come la scelta tra sposarsi e convivere.
      In un caso devi compilare tutti i fogli necessari, leggerti lo statuto , devi ricordarlo e rispettarlo, devi pagare la quota minima tramite bonifico bancario entro la mezzanotte dell'ultimo dì di dicembre e devi presenziare la riunione annuale a centinai di km da te ( altrimenti che senso ha essere soci) . Insomma è roba indigesta per tanti stomachi deboli.
      La donazione via paypal invece è decisamente più rapida. Non devi andare a ricercare la maledetta chiavetta per accedere al tuo conto corrente online con cui fare il bonifico bancario , non sei obbligato a seguire nessuna norma o nessuna scadenza, non sei vincolato a niente o nessuno , puoi impostare una donazione ricorrente con un click.
      Sa molto di convivenza senza figli, quando lei ti violentava due volte al giorno e ti diceva ancora le cose senza alzare la voce.
      Paypal è rapida ed eccitante anche se priva delle vere gioie che solo una vita coniugale può regalarti
      Io mi sono adattato alla via di mezzo.
      Ogni anno mi attengo al rispetto delle norme e mando un bonifico della quota associativa, ma per pagamenti rapidi, come la call to action di cui sopra, preferisco paypal che in due click e senza chiavetta mi permette di eseguire il pagamento in maniera rapida e indolore.

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    6. "erpartitodebagnai" co' 200.000 euroni nun ce compra manco i facsimile pe' le comunali de Amatrice. :-)

      http://www.fratelli-italia.it/wp-content/uploads/2015/07/Rendiconto-desercizio-2014-approvato-11.06.15.pdf

      Conta anche che nei partiti le tessere costano mediamente molto meno di 50 euro salvo che per i dirigenti e gli eletti (che normalmente pagano anche una buona parte di quelle del territorio per motivi di "peso" interno e perchè, oltre il problema che pone a molti la crisi, l'iscrizione ai partiti politici ormai è diventata una "cortesia" da chiedere mica una forma di partecipazione di cui andare fieri).

      Per quanto riguarda il conto che dici l'ho fatto e, oltre al fatto che credo sia possibile raggiungere l'obiettivo anche così (stante che alcune donazioni continuerebbero a restare tali anche in presenza di quote associative), mi chiedo: se invece facessi 200.000/120 con una forma di rateizzazione mensile del costo tramite RID o Bonifico Permanente (niente pagamenti al 31 Dicembre e flussi automatici e certi)?
      E se al costo corrispondessero servizi e "privilegi" con dei bonus per i soci sostenitori (iscritti ad una cifra maggiore che magari includa l'accesso a 3 eventi l'anno)?
      E se l'obiettivo di lavoro, per quanto riguarda il budget, diventasse associare ad Asimmetrie (obiettivo affidato in quota parte a ciascun socio) e l'attività di ricerca delle donazioni proseguisse su un binario parallelo?
      Non ho certezze ma, avendo lavorato ad associazioni e partiti da quando avevo 15 anni, i timori di Simone mi sembrano meno fondati in un contenitore come Asimmetrie dove (come si vede dai commenti) la gente che ci crede è fiera di mostrare il proprio sostegno al progetto postandolo sul blog.

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  25. Apprendo,stupefatto,di essere con il mio mensil ventello uno dei 58 baluastri ( baluardo+ pilastro) di Asimmetrie. Quello che siete riusciti a combinare con un budget degno di un baracchino di granite ha dell'incredibile. Alla faccia del declino dell'italica produttività.Lieto di esserne infinitesima parte.

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    1. Ero assolutamente certo che la maggior parte di voi non sapessero come stanno le cose. D'altra parte, se ho fatto due anni di antidepressivi (smessi questo autunno) e tre anni di sonniferi (smessi non ancora) un motivo ci sarà. La qualità ha un prezzo, e chi non può pagarlo deve metterci del suo.

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    2. Un commento da posta del cuore me lo concede? Io ho indubbiamente l'emotività di una vecchia e grassa signora borghese dell'Inghilterra vittoriana, concessami a tutta evidenza come contrappasso a causa della mia precedente incarnazione ovvero Mme La Voisin , ma la dolcezza con la quale ogni tanto confida particolari della sua vita, ai miei occhi, suona quasi commovente. Sarà che da quando sto tra gli umani una regola che ho capito è che dietro ad un uomo creativo ed ironico si cela in realtà una personalità fortemente malinconica. Pare quasi una condanna e non si capisce perchè, ma ha ragione Lei. E Dante: se ci fosse dato di capire la mente di Dio, Maria non avrebbe partorito. Sarà che ho scoperto che Balzac, il quale diceva che un uomo più vive intensamente e più brucia la sua vita, ha studiato Legge. Credo di finanziare anche questo coi miei 5 euro; sono proprio una vecchia grassa Tory, ha ragione Di Cì... dai la smetto che poi qua dicono che questo non è un blog serio e non si parla di politica. Di certo contribuisco a tirare indietro.

      PS anch'io non pensavo stessero così le cose. Ha fatto bene a dircelo.

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    3. Mi faccia capire, Baroni: in una sua precedente vita era una chiromante, una Locusta francofona, e anche una sacerdotessa di messe nere? e ora ha l'aspetto "weird" di una fatale "Sister"? Oh, my goodness!

      […] What are these
      So wither’d and so wild in their attire,
      That look not like the inhabitants o’ the earth,
      And yet are on’t? Live you? or are you aught
      That man may question? You seem to understand me,
      By each at once her chappy finger laying
      Upon her skinny lips: you should be women,
      And yet your beards forbid me to interpret
      That you are so.

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    4. Certo. Per questo vago furtivo per gli androni del mio palazzo esclusivamente col cappuccio calato; pratica che ho ereditato, peraltro, dalla mia prima incarnazione, avvenuta su Coruscant, quando da Senatore, in virtù della mia scarsa esperienza nel Samsara, passai senza oppormi e con grande facilità al Lato Oscuro, nel momento in cui Lord Palpatine decise di portare a termine ciò che ben sappiamo. E' sempre da lì che ho ereditato anche il mio attuale potere weird di leggere nei tweet altrui, specie se nei blog è presente un widget.

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    5. [...] The weird sisters, hand in hand,
      Posters of the sea and land,
      Thus do go about, about:
      Thrice to thine and thrice to mine
      And thrice again, to make up nine. [...]

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    6. [40] […] Yet this much fairer shined
      But couered with a slender veile afore;
      And both her feete and legs together twyned
      Were with a snake, whose head & tail were fast combyned.

      [41] The cause why she was couered with a vele,
      Was hard to know, for that her Priests the same
      From peoples knowledge labour’d to concele.
      But sooth it was not sure for womanish shame,
      Nor any blemish, which the worke mote blame;
      But for, they say, she hath both kinds in one,
      Both male and female, both vnder one name:
      She syre and mother is her selfe alone,
      Begets and eke conceiues, ne needeth other none.

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    7. " [...] τοῦτο γάρ ἐστι τὸ αἴτιον, ὅτι ἡ ἀρχαία φύσις ἡμῶν ἦν αὕτη καὶ ἦμεν ὅλοι: τοῦ ὅλου οὖν τῇ ἐπιθυμίᾳ καὶ διώξει ἔρως ὄνομα. [...] " 192e-193a

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    8. Ζεὺς ἄρσην γένετο, Ζεὺς ἄμβροτος ἔπλετο νύμφη

      θῆλυς καὶ γενέτωρ κρατερὸς θεὸς Ἠρικεπαῖος

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    9. bhrakuṭīkuṭilāttasya lalāṭāt krodhadīpitāt/ samutpanna stadā
      rudro madhyāhnārkasamaprabhaḥ// ardhanārīnaravapuḥ

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  26. Prof A. Bagnai, attendevo questo post da tempo. Io sono parte dei 628 donatori .(con contributo mensile permanente ) e mi è difficile nascondere una certa contrarietà. La domanda è una sola: Quanto vale la sua opera per coloro che la seguono ???? Quanto vale il suo tempo ???? QUANTO VALIAMO NOI ???? La risposta minima (ad oggi) è : 1700( 50% lettori fissi ) * 10 euro( al mese)* 12 (mesi)= circa 200,000 euro di libere piccole donazioni. Ma quale caffè o camomilla al giorno. IN OGNI ATOMO DI TEMPO CI ERODONO. Non si tratta solo di una difesa della libertà e del nostro arbitrio , ma , grazie a Bagnai, è la dignità nostra e dei nostri figli che possiamo difendere. Nell’ introduzione de l’IPF si esorta a combattere contro la mortificazione continua, sistematica, scientifica della identità e della dignità degli italiani. (NOI)
    PS: Grazie del post e spero che ne seguano altri .

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  27. Io contribuisco con 10 euro al mese e mi sento una merda. Non sono niente rispetto all'enorme mole di lavoro che il Prof. si accolla. Sapere che 5 euro al mese è un target mi lascia tristemente sconsolato. Chi fuma si compri un pacchetto in meno al mese, chi beve una birra in meno, chi compra repubblica smetta di farlo, etc....Siamo un popolo di pigri, di scrocconi o di morti di fame?

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  28. In effetti anch'io pensavo di essere uno di tanti a contribuire.
    Apprendere di essere uno di pochi (non pochissimi fortunatamente) cambia non poco la prospettiva e spinge a fare un po' di più.
    Magari chi commenta qui, segnali quando contribuisce, non per vantarsi ma per ricordare a tutti l'utilità (per se stessi innanzitutto) del gesto.

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  29. buon giorno a tutti
    io sono un semplice operaio delle pilizie in fabbrica
    non ho trovato alcuna difficoltà nel fare la donazione tutto chiaro , per chi smanetta ...-:))))) sono anche riuscito a renderla mensile , fintanto chè i miei 1000€ entreranno in cassa lei avrà i suoi 5€ (del cazzo ) al mese , di più non posso fare ma dovevo comunque ringraziarla del lavoro fatto e della consapevolezza resami. Grazie Alberto

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  30. Appena torno a Roma, ora sono in Calabria, attivo una disposizione fissa mensile di 15 euro. So che è poco, ma la mia pensione di euro 1340 è gravata da una rata mensile di euro 322 - si tratta ovviamente di debito estero - e poi c'è tutto il resto. È giusto pagare un prezzo per tutto ciò che contribuisce alla nostra libertà. Leggo oggi che la società degli Aeroporti di Francoforte vuole "acquistare" gli aeroporti delle isole greche in via di privatizzazione....

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  31. Grazie a questo blog e alle informazioni che qui ho appreso ho capito con due anni di anticipo (seguo dal 2012) che dovevo mettermi seriamente a studiare l'inglese nel caso mi trovassi costretto a cercare lavoro all'estero. Il fatto si è puntualmente verificato l'anno scorso quando l'ufficio dove lavoravo (faccio l'architetto) ha deciso di dimezzare il personale lasciandomi con un lavoro part-time che non mi permetteva di arrivare nemmeno a metà mese.
    Fortunatamente ero già pronto a questo e mi sono trasferito a Londra dove sono riusciuto a trovare un lavoro e dove almeno, nonostante il costo della vita esorbitante, si riesce a campare dignitosamente e a non perdere preziosi anni di esperienza lavorativa, cosa che in italia, al momento, con un settore edile completamente immobile, sarebbe stata impossibile. Se avessi ascoltato i nostri media e politici sarei ancora ad aspettare "la ripresa", credo...

    Tutto questo per dire che le sono riconoscente per quello che sta facendo e che ho convertito in pund la donazione annuale che già avevo attiva dall'anno scorso, visto che ora prendo lo stipendio in valuta forte e non più in eurucci svalutati.
    Cercherò di aumentare il mio contributo se le cose andranno migliorando, spero vivamente che questo progetto continui a crescere e arrivi a portare quel cambiamento culturale di cui l'Italia ha bisogno. Grazie al prof e a tutti voi che contribuite.

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  32. Buongiorno,
    leggendo il post temo di esssre incorso in un piccolo equivoco e forse non sono il solo.

    Io personalmente mi sarei anche iscritto ad asimmetrie ma ricordo, ai tempi della nascita della associazione, che lei prof aveva osservato che, insomma non si prendeva la tessera di asimmetrie sopo per avere un distintivo da attaccare alla giacca ed era auspicabile che gli iscritti potessero portare un contributo sostanziale al dibattito.
    Ecco appunto, io mi sono chiamato fuori accontentandomi di effettuare una piccola donazione periodica - primo perché non sono del ramo e poi perché non posso neanche vantarmi di essere ingegnere ;-) ma solo un curioso al quale sono state tolte delle fette di prosciutto. Sa, anche io ho un innominabile passato piddino...


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    1. Così ho capito anch'io. Ma quindi si può associarsi anche senza contribuire nella ricerca/divulgazione?

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  33. Grazie Professore.

    Il lavoro svolto e i risultati ottenuti sono incredibili, è doveroso incrementare con le donazioni come ringraziamento concreto.

    Sui numeri (economico-finanziari e dei donatori) esposti rimango nel "Pessimismo dell'intelligenza e ottimismo della volontà" (semi-cit.).

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  34. Solo per testimoniare che l'aggiunta del link alla pagina con le istruzioni per sostenere l'associazione è stata per me fondamentale: senza questo aiuto non avrei mai avuto la forza e la volontà per trovarla. Credo che come me molti.

    Buon lavoro.

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  35. Anche a me sembrava di essere uno dei tanti.
    Aumenterò il mio contributo personale di quest'anno.
    La settimana scorsa ho inviato anche un piccolo bonifico come azienda. Lo incrementerò il prossimo anno.

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  36. Fintanto che posso, per quel poco che vale, i miei 5 al mese a partire d oggi ci saranno.

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  37. Buonasera Prof. grazie per questo post che per me è stato una vera mazzata.
    Appartengo alla categoria di quelli che pur volendo contribuire dimenticavano sempre di farlo.
    Quindi cospargendomi il capo di cenere e vergognandomi come un ladro per il ritardo ho attivato una donazione mensile di circa due caffè la settimana. Lo so, è poco e non rispecchia minimamente quello che penso valga per il suo lavoro per tutti noi, ma in questo momento di più posso.
    Grazie sempre.

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  38. Ottimo lavoro, complimenti!
    Continuerò a dare il mio contributo in base alle mie possibilità. Ci vediamo al goofy4!

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  39. Ok dopo qualche donazione una tantum ed il 5x1000 mi sono deciso ad adottare la formula più congeniale per la contabilità, faccio notare che se utilizza un tablet o smatphone con android la casella ricorrente su paypal non compare, su pc con windows si. Grazie ancora per quello che fate (a questo punto lo staff ed i soci di asimmetri meritano gli stessi elogi) per la libertà dell'Europa intera.

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  40. Caro Alberto, il 2015 è stato un anno che ha fatto precipitare la mia situazione economica. Le autorità comunali e ministeriali (beni culturali) hanno preso decisioni irrazionali che mi hanno messo in ginocchio e la storia ha corso più di quanto speravo facesse. Ho accumulato molti debiti (compreso gas tagliato e, fatto gravissimo, l' affitto di casa). Tutte queste preoccupazioni mi hanno depresso non poco, ma sono costretto a non mollare. Non so se sia imminente uno sfratto o se la prossima primavera non riuscirò a pagare i fornitori (significherebbe la chiusura dell' attività).
    Sono tra quelli che pensava che con il 5x1000 avrei potuto contribuire senza aggravare la situazione.
    Se abbiamo qualcosa in comune questa è l' incoscienza, ciò implica però che quando si diventa consapevoli che la situazione è drammatica, allora bisogna trovare il coraggio di decidere se essere coerenti con sè stessi. Se quest' anno rinuciassi alla donazione mi sentirei un pavido che, nel corso di una guerra, si è rifiutato di combattere insieme ai propri compagni. Inoltre, da questa situazione non si può uscire tentando solo di ridurre le spese. E' basilare continuare a sostenere l' unico progetto POLITICO in grado di produrre risultati in termini di democrazia e crescita economica. E questo progetto è A/simmetrie e tutto ciò che caratterizza chi lo ha fondato e chi vi lavora. Quindi confermo che a novembre contribuirò. Non saranno 60-100€ a cambiare in peggio la situazione anzi, saranno una piccola goccia di un onda che sta crescendo e della quale avverto la necessità esistenziale di far parte. L'alternativa è la dittatura e la povertà diffusa. Grazie per questo post, mi ha infuso coraggio.

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    1. Caro Erik,
      non so chi tu sia ma se ci fosse un esempio tra tutti quelli che si possono seguire, io dico che è quello che tu ci dai. Comprensione sulla tua pelle del problema euro in primis, a seguire la tua forza d' animo, la generosità e la scelta prioritaria. Grazie!

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    2. Ti ringrazio Alberto49. Mi hai fatto commuovere. La vicinanza e l' affetto sono di grande aiuto. Ma se Alberto ci chiede di aumentare la potenza di fuoco come resistergli? Quello che non facciamo oggi lo pagheremo molto caro un domani non lontano.

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    3. Mi si è stretto il cuore a leggere il tuo messaggio.
      Sarà perché anni fa ci siamo passati anche noi, sarà perché è un periodo in cui ogni volta che leggo queste storie mi si stringe il cuore.
      Sei un grande a tener duro in condizioni difficili ed a capire che questa è rimasta l'ultima speranza che purtroppo abbiamo.
      Vedi che alla fine, anche se mi consideri uno sborone, non siamo poi così diversi ? ;-)
      Un abbraccio ed un in bocca al lupo gigante.

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    4. Le foto sono sborone! E non le scelgo io!!! Ci siamo visti una volta, sei dolce e appassionato, mi dispiace molto non unirvi a voi per il Goof4, ti avrei scroccato volentieri un passaggio. Spero di poter partecipare quando dovremo gestire la pace e la ricostruzione. Nel frattempo facciamo la guerra (anche in streaming). Non vedo l' ora.
      GRAZIE.

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    5. E mi ero fermato di finanziare per un paio di mesi, per problemi familiari, ne ho parlato anche qui, ma mi hai dato un ulteriore motivo, oltre quelli forniti da Alberto, per riprendere.

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  41. Fortunatamente ancora riesco!
    Per il 2013 e 2014 avevo fatto la mia donazione a dicembre (sindrome di Babbo natale?) Per il 2015 già donato a luglio ed oggi (naturalmente non mancherà la donazione di fine anno!)

    PS: sono un insegnate di scuola media ed il quadro che spesso ho visto dipinto in questo blog è veritiero: poca coscienza di classe, poca consapevolezza di cosa stia succedendo. Sono il solo (su circa settanta colleghi) a parlare di uscita dall'euro e naturalmente sono additato come grillino e fascista. Un secondo collega sta pian piano prendendo coscienza che la UE e l'euro non sono riformabili e comincia ad apprezzare questo blog...un collega alla volta, forse...
    Grazie professore.

    Giovanni

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  42. Vedo cosa posso fare. In agosto purtroppo sono pieno di fatture. Shit. :-(

    PS:

    Il Calvino Zurighese si chiamò Zwingli :-)))
    Quelli della Lega probabilmente lo conosceranno. :-)

    Partecipò alla celebre (almeno qui in Svizzera) battaglia di Marignano dove i mercenari Svizzeri, il cosidetto è molto temuto, specialmente tra i Lanzichencchi "Eidgenössischer Gewalthaufen" subì una dolorosa sconfitta dalla cavalleria Veneziana, l'unica sè non mi sbaglio.

    Questa sconfitta mise fine alle avventure espansionistiche elvetiche nelle terre italiane, Poco dopo partirono le sanguinose guerre di religione interne tra cattolici è protestanti (Zwingli). Qui il piddino direbbe,... ok mi fermo.

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  43. Vabbè, leggo che qualcuno si sente una merda perché dona solo dieci euro al mese...ma allora io cosa sono che nel 2015, fino ad ora, ho donato dieci euro?
    Qualcosa ho donato per qualche disastro ambientale di cui non ricordo nemmeno bene, esistono anche gli sfortunati e un minimo vanno aiutati no?
    Prendo mille euro al mese che arrotondo con qualche lavoretto, siamo in cinque i famiglia e sono l'unico che lavora, mia moglie ha un part time da ventotto ore alla settimana se si può chiamare un lavoro.
    Il più grande fa l'università e anche grazie alle borse di studio quasi si mantiene, la seconda sta per fare l'ultimo anno di alberghiero e per fortuna i nonni percepiscono ancora la pensione.
    Il più piccolo farà seconda elementare e ringraziamo ancora nonni e anche zii che ci passano molte cose smesse dei miei nipoti.
    Io sto portando alla fine tutti i miei vestiti e compro solo se non ne posso fare a meno, mia moglie uguale.
    Da due anni andiamo dal dentista della mutua e devo dire che è proprio della mutua, e quasi ci litigo dato che mi ha detto che per lui è cottimo. Volevo prenderlo per le orecchie e ricordargli che è pagato per dare un servizio a chi è stato più sfortunato o meno dotato, come me di pazienza, o altro (sto pensando seriamente di denunciarlo a chi, lui, deve renderne conto).
    Donare dieci merdosi euro al mese significa centoventi all'anno e noi ci mangiamo due settimane.
    Vorrei poter portare il piccolo almeno una settimana al mare, anche per la salute, ma anche io non mi lamenterei troppo.
    Certo qui è stupendo tra vecchie centrali nucleari, vecchie centrali a gas, inceneritori, diserbanti nelle risaie, miliardi di zanzare, aria malferma e afa. Ma anche la stupenditudine dopo quasi un anno dà noia.

    Ma vedrò cosa si può fare di meglio, non sia mai che mio figlio più piccolo un bel giorno non mi chieda conto di questo sfascio e del mio relativo disinteresse (anche per asimmetrie c'è in ballo la coscienza) :-).



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    1. Ehmmm, ventotto ore al mese, sennò sarebbe quasi un lavoro.

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  44. Ma visto che la strategia 2016 prevede il potenziamento del web e il rinnovamento del sito, non potrebbe essere utile fondere Goofynomics e Asimmetrie?
    Magari facendo diventare goofynomics una pagina di asimmetrie (la Homepage?) in modo da poter continuare a scrivere i GoofyPost, e allo stesso tempo ampliare la visibilità di asimmetrie.
    Qualcosa in stile Vocidallestero, ovviamente lasciando qui tutti i vecchi scritti e mettendo sulla home un messaggio che informa che goofy si è trasferito con annesso link diretto.
    Così facendo rimarrebbe la potente azione divulgativa del blog, e molte più persone si avvicinerebbero ai paper tecnici di asimmetrie.

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  45. le ho anticipato un po di mesi!!!.....saluti

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  46. Il bilancio e` quello che e`. Un suggerimento, sicuramente non gradito, dovrebbe attaccarci un'attivita` commerciale alla sua associazione: suggerisco di produrre una newsletter "segreta" sugli alieni e la numerologia, a pagamento; fare da rivenditore di viaggi per studenti erasmus; rivendere libri "consigliati" direttamente dal sito istituzionale; produrre video sponsorizzati su Youtube con Gags e pubblicita` occulte di gadget costosi; etc. etc..

    E tenere il blog, le donazioni e la ricerca come attivita` di nicchia, per i consumatori piu` raffinati. :)

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  47. Si prof è proprio come dice lei, tante alternative noi non ne abbiamo io meno che mai dato che mi sta succedendo questo e non sono tanto "rivendibile" sul mercato del lavoro. Se tra i tanti aneddoti che le capita di citare nomina anche questo mi farebbe piacere....... Ps bonifico appena effettuato, quando potrò ne farò altri. La ringrazio di cuore.

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  48. professore ha ragione. bonifico fatto!

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  49. i miei 5 caffè al mese ci sono sempre!!
    E per dare il mio contributo,visto che "non sono un economista ma", quel posto da "agenda" potrebbe interessarmi molto!!!

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  50. Le persone in difficoltà, anche gravi, che hanno donato, o che non possono farlo e si sentono a disagio fanno riflettere parecchio. Ieri ho fatto la mia donazione.

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  51. Lo sforzo del 20%.
    Secondo me, ma molto secondo me, in questo periodo il blog ha un tasso di crescita di osservatori/iscritti del 20% annuo (in soldoni oni oni). Pertanto, tenendo invariato il contributo dei ‘Major’ (57,5 k euro), i 680 donatori non major dovrebbero salire del 20% circa ed arrivare ad 800 . Attualmente la media dei non major è di 85 euro/annui. Se si aumentassero il contributo del 20% arriverebbero a 102 euro per un totale di (800*102) 81,6 K euro.
    Totale donazioni= 81,6K (minor) + 57,5(major)= 139,1K (target 140 K)
    INSOMMA AUMENTIAMO IL NOSTRO SFORZO DEL 20% (per chi può)

    Poi le quote associative,,,,cresceranno, i Major,,,, pure

    Andrà tutto bene.

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  52. Invito tutti a fare di piu' (me compreso, in primis), soprattutto chi puo'. Diamo un segnale forte alla associazione e ad Alberto. A settembre mi piacerebbe leggere un aggiornamento della voce donazioni che mettesse in sicurezza l'anno attuale e il prossimo. Io non manchero', finora (2015) ho fatto circa 100 euro. Penso di raddoppiarle.

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  53. Una modifica al commento precedente.

    Sono andata a rileggermi il regolamento dell'associazione e i criteri di ammissione, in effetti si parla anche di capacità divulgative e altre capacità.
    Ho deciso di provare ad inviare comunque la domanda, le sfumature di grigio non mi sono mai piaciute.
    Da un punto di vista tecnico se posso permettermi di dare un consiglio, proporrei di inserire all'interno del campo "Sostienici" anche il "Come associarsi" con il link e la domanda di ammissione nonchè il costo annuo.
    Grazie.

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  54. Sulla versione mobile di Paypal il bottone per donazione ricorrente non c'è. (O io so' cecato). Ne ho fatta una per 6 mesi, poi se possibile... Aumenterò

    P. S. Come voi ben sapeto c'è stata la moria delle vacche... Un po' per tutti.

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  55. Donazione eseguita. Grazie ad Alberto per averci ricordato quanto sia importante il nostro contributo.

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  56. Professore,
    anche se lei aveva sottostimato l'ammontare 2014 delle donazioni io sinceramente sono rimasto un po' deluso e credo che, purtroppo, anche qui viene confermata la mia idea che la generosità è inversamente proporzionata alla possibilità del portafogli (le 120 donazioni "maggiori" probabilmente sono le eccezioni che confermano la regola).

    Circa un anno fa (se ben ricordo) su sua richiesta ho attivato la donazione automatica mensile in luogo di una unatantum annuale e mi ero promesso che, da quando la donazione fosse diventata detraibile, avrei aumentato di conseguenza la mia donazione e mi vergogno a dire che non l'ho ancora fatto.

    Ad ogni modo, visto che aumentano le spese e condividendo la strategia e gli impegni per il 2016 le assicuro che dal mese prossimo raddoppierò la mia donazione e, se avanzerò qualcosa dal salasso di imu e tasi, integrerò come posso.
    Avrei voluto partecipare anche a Goofy#4 ma tra viaggio e albergo e altre spese non me lo posso permettere, questo al momento è più di quello che posso.


    P.s. mi perdoni la battuta, spero che a Goofy#4 quest'anno ci risparmi un altro simpaticone come Boldrin, grazie a lui l'anno scorso ho guadagnato un posto sicuro nel V cerchio ma quest'anno rischio di passare al VII cerchio, girone mhmmm :-D

    Non mi resta che chiudere ringraziandola!

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  57. Egregio, nonostante il tasso di cambio punitivo (1$ NZ= 0.59 euri) ho cliccato con dito esitante la donazione ricorrente...in Euri.
    Nulla di eclatante, ma almeno partecipo da emisfero antipodeo...ovviamente, la piccola spiegazione con link in fondo al post e' stata la spinta necessaria.

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  58. Salve prof
    Non potrebbe aggiungere dei banner pubblicitari in questo modo guadagnare ad ogni visualizzazione avuta.

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    1. Potrei, ma preferisco di no. Rispetto all'introito presunto, il danno estetico sarebbe troppo grande.

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  59. Prof volevo fare la mia donazioncina ma PayPal non prende le carte straniere. Is it normal?

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    1. Io non sono un bancario ma non sono un bancario. Suggerisco di avvertire info@asimmetrie.org, perché possa esplorare la vicenda con PayPal. Intanto grazie per l'intenzione!

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  60. Pro NOEURO e pro alzamento medie e mediane varie, ho raddoppiato oggi la mia donazione mensile. Auguri per un lavoro ricco di frutti (per tutti noi...), ma anche buone vacanze.

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  61. Colgo l'occasione per ringraziarla di avermi liberato dall'ottusità in cui mi ero rinchiuso. Circostanza aggravata dal fatto di avere pure studiato molto e ciò malgrado aver colpevolmente chiuso gli occhi per conformismo. Mi ha fatto anche scoprire una materia che ho sempre sottovalutato (in ciò il mio percorso di studi ha purtroppo influito). Riguardo al 5x1000 avevo già provveduto. Sul resto non pensavo la situazione finanziaria fosse tale anche perché il blog lo seguo assiduamente da solo un anno (prima sono venuti i libri e mi son preso un anno e più per studiarmeli ed integrarli con altri da lei suggeriti). Ho provveduto con una una tantum per mettermi alla pari e dal prossimo mese mi organizzerò per donazioni mensili. Intanto sto cercando di diffondere le idee anche se vivo in una situazione ambientale sfavorevole (piccola cittadina piemontese feudo piddino storico).

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