giovedì 2 ottobre 2014

Il più grande successo della neuro



Sono tre anni che ci conosciamo. Conosciamo si fa per dire, va da sé. Voi siete troppi perché io vi conosca, e per quanto io possa essere egolatrico e narcisista, quindi impudicamente esibizionista, credo che ci siano alcuni dettagli di come mamma mi ha fatto che tuttora vi sfuggono.

Uno di questi è talmente macroscopico che temo sia destinato a sfuggire a tutti (e a perderli quindi irrimediabilmente): io non voglio niente, quindi ho vinto, per definizione e ora. Chiunque voglia qualcosa, con me, ha già perso.

Niente... precisiamo: non voglio niente per me se non quello che molti di voi vogliono per sé: una vita normale. Punto. Ma cadrèghe, prebende, pennacchi vari assortiti non mi interessano. Mi piaccio già abbastanza così, e omnia mea mecum porto.

Corollario: non ho mai voluto, perché ritenevo fosse tatticamente e strategicamente sbagliato, fare “er partito”, e mi son sempre scrollato di dosso quelli che volevano fare “er partito” o “er movimento”, soprattutto quando intuivo che questo loro “movimentodalbassismo” era da essi concepito come un comodo ascensore sociale. Io sono già nell’attico di chi legge l’Arte della fuga in quattro chiavi. Oltre questo livello di ricchezza interiore non penso di poter né voler andare. La ricchezza esteriore forse interesserebbe ar Palla, ma purtroppo c’è una pessima notizia (per lui): se la vorrà, se la dovrà sudare.

Proprio oggi ho lanciato il terzo compleanno del blog.

Ricordo quando organizzai il primo, in completa solitudine, solo due anni fa. Non ero nessuno (cioè ero io, ma agli altri non sembravo nessuno), il blog aveva poche centinaia di lettori fissi, e al compleanno parteciparono meno di duecento persone. Eppure, fra le poltrone dell’aula Caffè, giravano solerti, taccuino alla mano, persone che, come dire, si interessavano alla comunità. “Chi sei, come ti chiami, quanto sei bravo, cosa fai?” Era quello che qualcuno aveva suggerito di fare a me: creare una rete territoriale, fare un 5 stelle a tre stelle, senza televisore in camera. Io non volevo, per rispetto verso di me e verso di voi, perché pensavo, e penso, che l’atto più rivoluzionario oggi continui ad essere il 2+2=4, non il “Partito del 4”. E siccome io mi ero rifiutato, di schedarvi, qualcuno aveva provveduto sua sponte (non so con quali esiti, la cosa non mi interessava). Questo tipo di atteggiamento, pur motivato da ottime intenzioni (quella di fare “er gesto eclatante”, il qualcosismo, insomma), mi rivoltò profondamente. Mi indispettiva che la nostra comunità venisse infiltrata dai cialtroni del “famoerpartito”, mi infastidiva far da traino all’ennesimo movimento velleitario e incapace di approfondimento e di proposta.

Non si trattava di gelosia. Io sento di avere con voi un rapporto forte ed esclusivo, che mi impone delle responsabilità e che mi sostiene nella mia azione paziente e tenace di contrasto della menzogna. Un’azione che sta dando frutti insperabili, al punto che non posso parlarne qui e ora. Ma se avessi pensato che un’azione “politica” strictu sensu fosse la strada maestra per venirne fuori, non sarebbe stato, credetemi, il mio non volerla intraprendere ad impedirmi di lasciar liberi gli altri di farlo. Sono moderatamente possessivo, ma posso smettere quando voglio (tranne che con Rockapasso, ma questi sono fatti nostri).

Sia come sia, a fine 2012, con l’approssimarsi delle elezioni, il demone del “famo er partito”, “famo er gesto eclatante”, “nun perdemo ‘st’occasione”, si era impossessato di persone che fino a quel momento avevo stimato, portandole letteralmente a sragionare. Era già evidente fin da allora che c’era un unico progetto, nella variopinta galassia del web, che fosse al tempo stesso scientificamente credibile e comunicativamente efficace. Perché disperdere le energie? Che senso aveva? Ma c’erano quelli che pensavano che mille ciuchi corressero più di un cavallo, e c’erano quelli che pensavano di correre veloci, ma erano ciuchi (due anni dopo si capisce bene, sono quella nuvoletta di polvere che vedete, col binocolo, se vi voltate indietro...).

Cauterizzarli mi costò un po’, perché io sono, come sapete, un sentimentale, ma avevo preso con voi l’impegno di essere efficace, e non potevo ritirarmi.

Alcuni di voi (pochi) già sanno che il famoso post dei Dalmata rientrava in quel processo di depurazione del blog dalle scorie. Il mio ragionamento era estremamente semplice: “Vogliono fare “er partito”? E va bene: facciamoglielo fare. Similia similibus, e affanculo...”. Così scrissi il post che ricordate. Era soprattutto uno sberleffo agli amici del taccuino: loro volevano tanto i contatti di quelle poche decine di persone che erano venute a Pescara, volevano fare la rete di influencer, e via delirando. Bene: e allora eccovi il post dove potete trovare i contatti. Ai miei convegni veniteci per ascoltare chi parla, e per bervi un bicchiere in amicizia. Le reti, le trame e gli orditi sono inutili. Questo era, per me, il senso dell’operazione.

Direi che ha funzionato. Il livello di “facciamerpartitismo” del blog scese immediatamente, nella West Coast Viareggio si propose come la Pescara dei movimentisti, e vissero tutti felici e contenti, soprattutto io, che non volevo nulla se non continuare il mio percorso di studio e di approfondimento con voi, lasciando che i politici, se e quando lo avessero desiderato, bussassero loro a questa porta, ma non pretendendo né di sostituirmi a loro, né di impartir loro lezioncine.

Ovviamente, il mio spirito rimaneva costruttivo, non ostruttivo.

Io volevo essere lasciato in pace, volevo che il mio discorso, e soprattutto il mio rapporto con voi, non venisse inquinato da ambizioni personali sterili e velleitarie, del tutto controproducenti in quanto strumentalizzabili e prive di prospettiva. Più o meno sono riuscito ad ottenerlo, e quando mi è stato possibile ho comunque aiutato tutti, anche chi nutriva (a casa sua) ambizioni personali sterili e velleitarie, ma soprattutto chi non le nutriva.

Un esempio è stato il sostegno convinto che ho dato all’iniziativa del gruppo poi costituitosi come 101 dalmata (senza pagare royalties!) nel suo progetto di fare un documentario sulla Grecia. Quando mi espressero questa loro opinione, io ci pensai un po’ su, poi gli scrissi e gli offrii il supporto finanziario di a/simmetrie (che poi non si rese necessario), pubblicizzai la loro operazione di crowd funding, regalandole la mia visibilità, poi li misi in contatto con Panagiotis, con Vladimiro, offrii loro la possibilità di proiettare l’anteprima a Roma (sostenendo costi con a/simmetrie, quindi con i soldi vostri), e fu per tutti un momento di grande commozione; prima li avevo messi in contatto col Fatto Quotidiano, che aveva pubblicato il trailer; durante ci fu uno speciale del Tg4, dopo li misi in contatto con Tommaso Ricci di Mizar, per mandarli in trasmissione, e affinché il critico cinematografico di Rai2 li consigliasse su un eventuale festival al quale inviare il loro filmato, che ritenevo e ritengo potesse avere delle potenzialità, anche se, a dirvi il vero, la versione integrale non l’ho mai vista.

E nemmeno voi, credo...

E qui penso che ci sia un problemino ino ino.

Il primo è di ordine generale. Quando Messora ricorse al crowdfunding per finanziare il suo viaggio a Roma, rese poi disponibile in rete l’intervista, sulla base del principio che era opportuno che, avendo chiesto il sostegno di una platea così ampia di finanziatori, il filmato fosse destinato alla fruizione più ampia possibile, per un banale fatto di onestà (avere la certezza che chiunque aveva contribuito potesse fruirne) e di efficacia (la diffusione in rete ha una sua penetrazione da non disprezzare). Non mi sembra che con “Il più gran successo dell’euro” sia stata seguita la stessa filosofia. Anzi: venne chiesto a me di rimuovere dal sito di a/simmetrie (che pure per il progetto qualcosa aveva fatto) il trailer del filmato. Io lo feci, anche se lo ritenevo un documento interessante, semplicemente per fiducia verso la persona che me l’aveva chiesto (e quindi per rispetto delle sue strategie) e anche perché non volevo si pensasse che in qualche modo mi ero “impadronito” del lavoro altrui (al quale pure avevo partecipato).

Ecco, ragioniamo su questo.

Mi dicono che nel filmato finale c’è poco più del trailer visto a Roma, e il resto è un’intervista a me, e un’intervista a Vladimiro (che ho procurato io). La mia immagine, quindi, va in giro, ma io non ne so nulla, perché non mi è stato nemmeno mandato un DVD del filmato. Il filmato viene proiettato nella città nella quale insegno, il mio staff mi avverte, ma io non ne sapevo nulla. Il filmato viene proiettato nella città dove abito, e nessuno degli autori si premura di segnalarmelo. La mia immagine gira per l’Italia, e io non so né quale sia, né dove venga portata, né da chi ci viene portata, né a quale scopo.

Qual è il problema?

Credo, in buona sostanza, siano le ambizioni politiche.

Sicuramente, dato il modo in cui il gruppo è nato, ci saranno al suo interno quelli che “Bagnai ha parlato con Alemanno”, o “Bagnai nel 1997 difendeva l’euro” (ah sì?), o altre bestie simili, per cui “con Bagnai non si parla”. Non capisco altrimenti il motivo di una simile mancanza di buona educazione. Questa, però, di per sé non è un problema. Il vero problema è che questi qui vogliono far politica. Non so se vi rendete conto! Far politica su un tema come l’euro, sfruttando aggratise l’immagine dell’unico economista che si sia espresso in modo comprensibile e credibile, perché eticamente integro, sul tema, senza nemmeno invitarlo a una proiezione e diffidandolo dal pubblicare sul suo sito il trailer di un filmato al quale ha tutto sommato dato un contributo non irrilevante!

Ecco: questa è la sensibilità politica dell’ala movimentista e facciamoerpartitista dei cosiddetti “antieuro”! Capite perché continuo a preferire di non fare il partito?

I politici sono brutti, sporchi, cattivi, corrotti, cialtroni e disonesti. Ma una cazzata simile non la farebbero mai! Se il problema è diffondere il messaggio, perché non approfittare della visibilità che potrei dare, e che ho dato senza chiedere nulla in cambio (ne è prova il fatto che alla domanda di rimuovere il filmato dal sito di a/simmetrie ho immediatamente dato corso scusandomi, anche se tutto sommato avrei potuto eccepire qualcosa)? Capite qual è il problema del “facciamoerpartitismo”, del “risvegliamolecoscienzeperfareilmovimentodalbasso”?

Insomma, non posso dirlo in sintesi e con una parola sola, perché sarebbe un insulto, ma diciamo, con una perifrasi, che il problema è una rara e fatale predisposizione all’inefficacia, una radicale e irredimibile incapacità di gestire le relazioni umane, una patetica ostinazione a voler far politica senza aver proprio idea di come ci si muova in una polis.

A essere cortesi basta poco, io sono persona informale, ma siete proprio sicuri che farmi incazzare sia la strada migliore per risolvere i problemi? Io no.

Ora dovrei dire che sono deluso. Invece no, è proprio il contrario: l’idea di lasciare che i movimentisti si aggregassero, neutralizzandosi a vicenda ed abbassando il tasso di discussioni inutili sul blog, è stata geniale. Ora so che al goofy3 verranno persone interessate a capire, non a fare “ermovimentosovranista”, o “ermovimentodarbasso”. Questi ce li siamo tolti di torno. E noi andremo avanti preservando la nostra credibilità  e la nostra efficacia.

Forse verrà anche il momento di fare “er partito”. Ma non è né oggi, né domani, e per quel che mi riguarda spero non venga mai. Sto lavorando perché da questo casino ci tolgano quelli che ci hanno messo dentro, e con il vostro aiuto e la vostra perseveranza, che mi conforta nella mia, sono sicuro che riusciremo a portare a casa il risultato. Le nuove leve “oneste”, “incorrotte”, “dar basso”, che si comportano così, sinceramente me le risparmio.

Sed de hoc satis.


Addendum del 2/10/2014, ore 23:14:

No, evidentemente non era abbastanza, forse non ero stato abbastanza chiaro:


ghost_of_electricity ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Il più grande successo della neuro":

per rimanere sul 2+2=4

era cosi' complicato, prima di scrivere, sentire direttamente matteo?

ciao



Gentili lettori, mi permettete di rivolgere una breve allocuzione a questo vostro collega, pacatamente, serenamente, per riportarlo sulla retta via? Posso?

Grazie!

Bene, allora brutto pezzo di cretino anonimo: ma chi cazzo è Matteo? Matteo Renzi? Matteo Salvini? Forse c'è un dettaglio che ti sfugge, imbecille, ed è questo: che io, mettendo tutto me stesso (e anche la mia famiglia, purtroppo) al servizio della verità, con un coraggio che tu non hai, perché non sei nemmeno in grado di dirci come ti chiami (ma non dircelo: non ce ne frega un beneamato cazzo), oggi sono, senza averlo voluto, in una situazione tale che persone che fino a due anni fa vedevo solo dentro una scatola di vetro mi telefonano, e io gli rispondo se posso. E io, io, dovrei chiamare Matteo? Matteo è una persona onesta, un artista (e se lo dico io ci puoi credere), e un ingenuo.

Ma non sono io che devo chiamarlo, chiaro il concetto?

Se mi cercano politici che tutti voi conoscete per capire come salvarsi il culo (vedi post successivo), mi spiace, ma forse non sono io a dover chiamare Matteo per chiedergli: "Scusa, che per caso proietti un film che hai realizzato anche grazie a me nella città dove vivo o in quella dove lavoro?"

Vedi, io ti ringrazio di questa prova del nove, della quale come al solito non avevo bisogno, ma probabilmente i lettori sì. Non esistono problemi tecnici. Se l'uomo è andato sulla Luna, e c'è andato, i problemi tecnici non esistono: esistono solo quelli politici. Allora, apri bene le tue capienti orecchie d'asino, e facci entrare questo semplice concetto: che sia la Commissione Europea, la direzione del PD, o il vostro gruppo di cialtroni movimentisti del cazzo, io ho sempre e comunque qualcuno lì che mi dice quello che sta succedendo. Chiaro? Ti è chiaro? L'hai capito? Te lo ripeto? Quindi io so benissimo quali sono le dinamiche che si sono create nel vostro gruppo, e che hanno mandato in merda l'eccellente lavoro di Matteo.

Sono le dinamiche che ho descritto in questo post. Sì: al vostro interno c'è una componente che vuole continuare a fare la rete territoriale, che vuole promuovere il movimento dal basso, una componente che "Bagnai fa solo chiacchiere" (ma senza le chiacchiere di Bagnai quel cazzo di film non lo guarderebbe nessuno nonostante le eccellenti immagini di Matteo, e mi dispiace per il povero Pecchioli che in un accesso di hybris ritiene di dover essere lui a spiegare agli spettatori cosa stanno vedendo, quando glielo spiego io).

Bene: questa componente è patetica. Voi volete fare politica, ma la politica non sapete nemmeno dove stia di casa, e infatti non vi caga nessuno. Voi state appoggiando movimenti che avevano 200 follower quando io ho cominciato, e ne hanno 198 adesso che io ne ho 3000. Voi non sapete cosa sia la politica perché non sapete contare fino a 3000, questo è il problema. Figuriamoci quando fra un anno gli zeri saranno quattro o cinque!

Bene.

Adesso mi sono rotto i coglioni, per cui le soluzioni sono tre:

1) o tu mi scrivi con nome e cognome per scusarti, perché capisci quello che hai detto (ma se avessi potuto capirlo non lo avresti detto);

2) o alle 23:27 di domani quel cazzo di film è su Youtube (ma se aveste potuto capire ce l'avreste già messo);

3) oppure fate come vi pare, ma pregate che l'euro non cada, perché se l'euro cade, ci ricorderemo dell'aiuto che avete dato alla causa, e vi esterneremo la nostra gratitudine nelle forme consentite da una civile dialettica democratica, considerando che la causa che avete aiutato è la vostra, certo non la nostra, e certissimamente non quella della Grecia, sulla quale fino a prova contraria aveto solo voluto surfare un po', mettendo ambizioni personali davanti alla tragedia di un popolo.

Avete un unico modo di dimostrare che non è così, ed è il numero (2) della lista qua sopra.

Io non sto giocando a fare il piccolo rivoluzionario, cazzo, io sto lavorando, e sto ottenendo dei risultati. Non permetterò a nessuno di spendere la mia immagine per fare il gioco di ignobili cialtroni. Avete aggiunto ingratitudine a inopportunità politica. Complimenti.

Ora però basta.

Detto questo, adesso faccio rimettere il trailer su Youtube, e se avete qualcosa da dire fatemi causa. Il mio avvocato è migliore del vostro. Scommettiamo?

Poi chiamo il segretario, e se qualcuno di voi è dentro a/simmetrie lo pregherò di prendere in considerazione l'idea di inviare una semplice lettera di dimissioni, come hanno fatto prima di voi alcuni personaggi di rilievo nazionale.

Qualsiasi cosa sia fuori da questo blog è PUDE, e voi da stasera siete PUDE. Lo avete scelto voi, e questo lo hanno capito tutti.

106 commenti:

  1. Amen.

    Questo post va inserito di diritto nella serie QED.

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    1. Mi dispiace averlo dovuto scrivere, ma so che esprime una posizione condivisa da molti.

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  2. Che tristezza, e che disgusto: tutto questo impegno, dispendio economico e clamore mediatico per evidenziare la terribile situazione dei nostri fratelli greci, squarciare la cortina fumogena che impedisce di ricevere loro notizie...per cercare di capire perché`, e poi il nulla....
    Bastardi!

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    1. Nessuno, ripeto: nessuno, ha capito perché non sia stata messa in rete una cosa nata da un'iniziativa sulla rete. Evidentemente c'è qualcosa che non torna, e quando una cosa non mi torna io lo dico. Faccio male? Mi spiace, son fatto così...

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    2. Non si è capito no...

      ...io ci sono arrivato alla pagina su facebook del documentario, appena partita la "spedizione", grazie a questo blog. È assurdo...non averlo ancora visto...

      Peccato.

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    3. A pensar male si fa peccato ... diceva quello. E dire che dopo aver contribuito, per quel che potevo ho anche pensato di organizzare qualcosa nel mio paesello , secondo le indicazioni dei dalmata, ma poi ho pensato che una trasmissione del filmato, senza un vero e professionale dibattito, non sarebbe servito a molto. E che chiedo a Bagnai di venire qui ? Perché reputo Lei e pochi altri le sole persone veramente in grado di affrontare una discussione seria. Però mi brucia molto.
      Con sincera stima. Andrea

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    1. Quelli dell'ascensore si son bloccati fra il piano terra e il primo piano. Poi c'è il problema dell'aver perso tempo e denaro per dare visibilità a un problema, per poi accorgersi che sono stati usati per dare visibilità a delle persone. Questo è spiacevole, e anche stupido, considerando che, come il mio esempio dimostra, posto che l'obiettivo sia la visibilità personale, il modo migliore per raggiungerlo è NON volerla, e dare visibilità ai problemi.

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  4. Come darle torto? Basterebbe vedere i sondaggi di FLI e LEGA per capire che neppure nei partiti più o meno tradizionali sia stata fatta funzionare a dovere la leva della sovranità. Eppure i tempi sono maturi...

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  5. Come per l'arte, l'uso che si fa della conoscenza non é responsabilitá del savio (o dell'artista,essendo lei entrambe le cose, cosa che a mio parere aumenta enormemente la sua capacitá di visione d'insieme, che suoi colleghi presunti savi e non artisti non possono avere).L'unica cosa che io mi sento di chiederle é di continuare nella sua opera, altrimenti saremo tutti in po' più poveri, e non necessariamente in senso economico.
    Grazie.

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  6. Ancora con 'sta storia del partito.
    Ma guardatevi cosa è riuscito a fare il prof.
    Ha provocato la discussione politica e quella pubblica sul problema €. cioè ha provocato uno tsunami.
    In Italia mi pare non lo avessero fatto in molti e ci è riuscito.
    Dovrebbe fare un partito?
    Ha già fatto una cosa più grande ed enormemente più efficace di un partito.
    Ha costretto al dibattito ed ha dato voce a chi subisce una crisi della quale non conosceva la causa.
    Ora lo sappiamo in tanti.
    E ciò costringerà i politici e i giornalisti a fare il loro mestiere.



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    1. Ma secondo voi l'idea che "er firm se porta sur teritorio", anziché farlo vedere in rete a chi l'ha pagato, è incorrelata con il "famoerpartito"? Secondo me forse.

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    2. Se è così, che pena.
      Il 16 ottobre vado a Milano a vedere il film.
      Le farò sapere.

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    3. Domanda retorica, ovviamente. Hai perfettamente ragione. Argomenti come la distruzione della Grecia dovrebbero rimanere al di sopra e al di fuori di tutto

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  7. Ars gratia artis.
    Vado a Berlino a vedere il crollo del muro.
    Faranno visite guidate ?
    Vale

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  8. "Dal basso" si dà origine solo a bassezze.

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  9. Mi sono iscritto a un partito una sola volta in vita mia. Nel 1969, al partito liberale italiano (vagamente in controtendenza). Oltre a Croce e Gobetti, avevo letto qualche scritto di Keynes. Ci restai tre mesi. Sufficienti per capire che ero capitato in un posto a me estraneo. Giurai a me stesso che non mi sarei mai più iscritto a un partito in vita mia. Per questo frequento con piacere questo luogo: per il senso di libertà sostanziale che si respira. Le molte qualità del padrone di casa le conosciamo tutti ormai; aggiungo che difendersi dal mondo esterno non è necessariamente un difetto.
    Bis morgen dann, Herr Professor

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  10. Finalmente ho notizie del famoso film dall'unica persona da cui ne avevo sentito parlare. Ho capito che non è strano che io non l'abbia visto, date le modalità di diffusione.
    Io però tutto sommato non ho contribuito, sarei un free rider.

    PS: un filmino sull'euro l'avevo fatto anch'io, avevo postato il link su questo blog. Ora youtube l'ha tolto perché dice che su Monti c'è il copyright di La7. Ognuno ha quello che si merita :)

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  11. Andiamo avanti così, è la strada migliore sino a prova contraria.
    La realtà prima o poi ti presenta il conto, volente o nolente, è ineludibile.
    Sino stato sin dall'inizio concorde sul non fare alcun partito ( de che? ), e il lavoro nella giusta direzione avrebbe man mano portato dei risultati, ma sopratutto se vuoi fare un partito che abbia la base più ampia possibile è necessaria la condivisione di valori comuni.
    In termini economici, la sua opera è stata, ihmo, la più efficiente soprattutto per la sua azione depurativa delle scorie.

    Sed de hoc satis.


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  12. Inteso Prof., chiaro e LIMPIDO.
    Cari 101, una replica sarebbe il minimo, no?

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  13. Prof., capisco lo stress, ma sei fuori strada. Letto il post mi sono messo a ridere come uno scemo...:-D
    Premetto che faccio parte dei Dalmata e che ho partecipato alla realizzazione del documentario.
    Parto dalla fine: i Dalmata non ci sono più (e quindi cade tutto il senso del ragionamento, ma proprio tutto). Non ci sono più perché essendosi esaurita la fase del lavoro (anche se la maggior parte è stata eseguita dai registi, è stato comunque faticoso ed impegnativo coordinare un lavoro simile) si è esaurito il "fine" stesso del gruppo. In altre parole: siccome i Dalmata sono nati come associazione spontanea di persone legate da un preciso fine (realizzare il documentario), fatto quello, sono -di fatto- sciolti.
    Rinasceranno se vorranno "ri-unirsi" attorno ad un altro progetto.
    Credo di essere stato chiaro, c'è ben poco altro da aggiungere sul tema.
    Anzi, una cosa si, c'è da aggiungerla: mi dispiace che le persone dei Dalmata che ti conoscono e che hanno contatti diretti con te, non ti hanno reso sufficientemente partecipe! Io addirittura pensavo (figuriamoci quanto son lontano dal senso del post...) che le modalità distributive del documentario -che spiego dopo- fossero in qualche modo un tuo suggerimento! O quantomeno la sintesi di un confronto avuto con te.
    Passiamo alle modalità distributive del filmato. Come Dalmata ci siamo interrogati su cosa fare, e ovviamente la prima idea è stata quella di metterlo su youtube liberamente... Poi, e questo già a Roma quando ci ospitasti, prevalse un altro ragionamento; ci ponemmo queste domande: ma siamo sicuri sicuri che avrà quel successo "virale" mediatico nel mare di internet? Chi avrà interesse a condividerlo? Non è che ce lo guardiamo tra di noi e tutto finisce lì?
    Ecco che venne fuori spontaneamente l'idea di prenderci un lasso di tempo indeterminato (almeno 3-4 mesi, quantomeno per tutto il 2014) per "spiegare" il filmato e fargli fare una gavetta di incontri e manifestazioni. Il tutto con il fine di indirizzarlo verso quegli ambienti che non riusciamo a "catturare" sui social ma che sono maggioritari sul territorio: dalla parrocchia, al circolino sotto casa, alla propria famiglia (!) -e già, spesso i piddini più ostici sono in famiglia-.
    Il tutto lasciato all'iniziativa di coloro che ci hanno sostenuto direttamente (con le donazioni) e indirettamente (con il senso di vicinanza e il sostegno morale).
    Punto.
    In sostanza coloro che vogliono proiettare il documentario non fanno altro che scrivere ai Dalmata e firmare un impegno alla visione gratuita e libera (questo è l'unico obbligo inderogabile). Naturalmente noi appoggiamo qualsiasi dibattito e/o confronto l'organizzatore vorrà approntare, rendendoci disponibili a coadiuvare con interventi ma anche con semplice atto di presenza, se richiesti. Ma anche no.
    Per il momento sono state 7-8 le visioni pubbliche, dai meetup dei 5 Stelle alla Sinistra NoEuro, per finire al cinema d'essai affiliato Arci di ieri sera. Alcune volte il filmato è parte centrale (come ieri), altre volte è inserito in un contesto più ampio...
    Insomma, in sintesi è questa la situazione.
    -----
    Ora Prof. non mi asfaltare, eh! Lo sai che non ho contatti con te, però sono stupito che nessuno che poteva ti ha ancora risposto. E quindi lo faccio io.

    Vittorio Banti

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    1. Sai che ti voglio bene e ti ringrazio per la civile risposta. Non ne discuto il contenuto. Semplicemente, alla terza volta chi mi chiedono: "Ma tu non ne sapevi niente?", ci ho tenuto a spiegare perché non ne sapevo niente, dato che il fatto di non saperne niente, se pure minimamente, in quanto viene trovato strano lede la mia immagine.

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    2. Scusa Vittorio, io sarò troppo semplice ma mi faccio una domanda semplice: per quale motivo "portare il filmato negli ambienti che non riuscite a catturare via social" sarebbe in alternativa a metterlo su youtube?
      Fate l'una E anche l'altra cosa.

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    3. Concordo con Roberto qui sopra, sono platee differenti, non alternative ma complementari. Chi lo guarda su YT lo guarda su YT, chi lo vuole vedere ad una proiezione pubblica, anche in aggiunta al filmato online, lo farà. Chi non lo farà, scusatemi ma di sicuro non verrà a vedere il vostro lavoro dal vivo solo perché non ha alternative, semplicemente deciderà di non guardarlo. E poi, permettetemi un po' di polemica, ma la rete dei pigroni click-del-mouse che non alzano il culo dalla sedia, ecco, quella rete lì, i soldi li ha messi. Mica siete andati casa per casa a citofonare per avere le offerte. Quindi il mondo "virtuale" a qualcosa serve, magari venisse ricambiato.

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    4. Direi che se l'avessi avuto disponibile l'avrei fatto girare tra gli amici, come altri qui, cosa che in genere aiuta a far diventare virale un video.

      Poi se lo scopo è denunciare quel che succede in Grecia, anche per I greci, penso tempo stretti siano più utili. Tra mesi potrebbe diventare fondamentalmente inutile.

      My 2 cents

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    5. Anche perché come detto sopra, per farlo conoscere in ambienti estranei, che nulla sanno e nulla immaginano è necessario un dibattito post visione che non credo possa essere tenuto da voi, senza nulla togliere alle vostre capacità.
      Saluti.

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    6. Allora: io mi sento preso in giro, voi vi sentite presi in giro, io sono ascoltato, loro no, voi siete tanti, loro pochi. Quindi il problema si risolverà rapidamente, nel LORO interesse. Hanno 23 ore per rendere disponibile quel cazzo di filmato.

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    7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. questo post mi dà un po' di dispiacere.
    il documentario l'ho visto, a Torino, una decina di giorni fa.
    è molto interessante, e, sia pur nella semplicità di mezzi, ben realizzato.
    la sua migliore qualità è quella di essere lucido, privo di ricercata emotività. non è un "cazzotto nello stomaco" come magari ti aspetteresti, ma una descrizione pulita della situazione.
    non siamo ai livelli di "Diario del saccheggio" di Solanas, che è un pezzo di grande cinema, ma è un contributo interessante alla nostra causa.
    per cui mi spiace molto quello che lei racconta... anche perché abbiamo alla fine chiacchierato con il regista, e il discorso è cascato proprio sul problema "diffusione/distribuzione".
    Pure io ci ho i miei problemi e mi frega nulla di difendere o perorare la causa di chicchessia, ma per amor di sincerità posso raccontare che egli ci ha detto di discussioni interne al gruppo sul modo di divulgarlo, che questa del territorio era la scelta fatta... ed era ben chiaro che il regista non la condivideva. secondo lui dovrebbe andare in rete, ma si adeguava alla decisione del collettivo...
    almeno io così ho capito, poi, le ho detto, sto solo raccontando quello che ho sentito e che mi è parso... dopodiché ognuno si carica delle proprie responsabilità.

    Per una cosa, però, mi meraviglio di lei: ultimamente sto insegnando in un liceo teatrale (recitazione, ovviamente); be', lei la gioventù la frequenta e... che non lo sa che l'educazione è diventata merce rara e cara come le rifiniture personalizzate sulla Ferrari? Procedo "spargendo terrore", e qualche risultato si ottiene. Ma per il resto, si stupisce di quello che succede in questa nostra epoca, la disattenzione, la superficialità, l'inadeguatezza dei comportamenti, ecc. ecc. ecc.?
    Lei dice giusto, anzi perfettamente "io non voglio niente" (che con la doppia negazione è simpaticamente ambiguo...), ed è vero: è la liberazione, e non ci serve il Budda per capirlo. Nemmeno io voglio niente, solo fare il mio lavoro e passare il mestiere. Lo faccio, se volete afferrare il testimone, bene! Altrimenti... uno dei miei motti è "Ognuno si suicida come può!".


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    1. Le tue considerazioni mi sembrano tutte condivisibili, come pure la tua conclusione. Rilevo che non quadrano con la posizione espressa da Banti. Se il gruppo è sciolto, perché insistere su una sua decisione che è così chiaramente suicida dal punto di vista strategico? Qualcosa non torna, ma comunque il senso è che io mi chiamo fuori.

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  15. Ora mi tocca l'ingrato compito di mettere i puntini sulle "i".

    Premesso che parlo ovviamente a titolo personale, mi sembra doveroso spiegare un po' di cose che, giustamente, possono dare adito ad interpretazioni differenti e negative.
    Io sono uno dei Dalmata che ha collaborato alla realizzazione del progetto e posso dirvi che la ragione per cui non si è voluto (per adesso) metterlo in rete è tutto fuorché "famoerpartito" "facemocevede" et similia. La ragione è semplice: tutti noi pensiamo che il documentario (che tra parentesi ha più di quanto c'è nell'estratto presentato a Roma...) deve essere visto facendo uno sforzo personale, ovvero andare fisicamente in un posto a vederlo, e questo per due ordini di ragioni, che cercherò di illustrare.
    1- Vogliamo che gli spettatori siano motivati a vedere il documentario e non ne abbiano una fruizione passiva: se messo subito in rete molti lo avrebbero scaricato e messo lì sul loro PC, guardandolo, forse, quando e se c'è tempo, come accade a molti video in rete, o iniziandolo a vedere su un canale Youtube, saltando qua e là o vedendone solo un brano. La media della visualizzazione di un documentario in rete è di 3 minuti. Quelli più lunghi o non vengono visti o vengono visti parzialmente. Non volevamo correre questo rischio.
    2- Il documentario va visto dal vivo perché, se non si hanno le basi per comprenderlo pienamente, rischia di poter essere interpretato in maniera errata.
    Il filmato ha bisogno di essere commentato e, a volte, spiegato: la mia esperienza al Forum di Assisi o l'esperienza di altri in diverse proiezioni ci ha convinto che è necessario inquadrarlo e successivamente discuterlo perché quello che volevamo mostrare sia inteso correttamente. Per questo alle proiezioni segue sempre un incontro o dei relatori che ne discutono, come a Milano dove Mazzalai ed altri si sono resi disponibili a commentarlo.
    Noi lo abbiamo reso disponibile a tutti quelli che vogliono organizzare una proiezione, gratis e senza escludere alcuno, sia che ce lo chieda un grillino, o un marxista o un piddino, cercando solo di far sì che il messaggio non venga stravolto, magari partecipando qualcuno di noi alla proiezione. Questo è l'unico motivo della nostra presenza a qualche evento.
    (segue)

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  16. Un ultima considerazione, molto personale, sulla richiesta ad Asimmetrie di togliere il filmato dell'estratto dal canale: io ho molto discusso all'interno del gruppo per far circolare e valorizzare l'estratto, che considero un prodotto fantastico per alcune finalità divulgative (convegni, TV, ecc.), ma mi è sempre stato opposto dalla maggioranza il pericolo di "cannibalizzazione" di questo nei confronti del documentario completo. Soprattutto Matteo, il regista, si è sempre dimostrato contrario, per cui, per democrazia e per rispetto dell'autore reale del documentario, ho rinunciato a farlo girare ed ho bloccato domande in tal senso. La richiesta, non so da chi materialmente fatta, ad Asimmetrie di togliere il video aveva quindi le ragioni di non mettere in rete il filmato e di non far circolare l'estratto. Mi dispiace se ciò è stato chiesto non educatamente o con toni che possono essere sembrati perentori ed ingrati: tutti noi abbiamo apprezzato grandemente gli sforzi del prof. per darci visibilità e la sua disponibilità all'intervista e a darci qualche buon consiglio. Posso dire personalmente che, quando mi è stato chiesto di descrivere il nostro gruppo, ho sempre citato e considerato essenziale questo blog, questa comunità e la guida del prof, Bagnai, senza il quale non avremo capito quel poco che abbiamo inteso e non saremo stati in grado di compiere alcuna opera.

    Spero di aver chiarito le intenzioni, come io le ho intese e come le ho vissute, del gruppo I101 e soprattutto il dubbio di aver utilizzato questo blog ed il suo padrone di casa per prendere qualche tipo di ascensore: personalmente mi è stato offerto di salire su un montacarichi (ascensore è troppo :)), ma mi sono rifiutato, considerando il mio compito quello di riportare quel poco che ho imparato studiando e quel poco che ho imparato seguendo questo blog a chi ne sa ancora meno.

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    1. Luigi, l'ascensore non riguarda voi. L'idea di rendere la fruizione più incisiva mi sembra un po' arzigogolata. Da Mizar ci siete andati? E non è un po' paternalistico il tuo atteggiamento secondo il quale "er popolo" non può capire? E se la visualizzazione su Internet è ininfluente, essa non può pregiudicare altre forme di fruizione, per la contraddizion che nol consente.

      Comunque, fate come ve pare...

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    2. Telegrafico.
      "er popolo" capisce, ma non ci si può illudere che dopo un ventennio di propaganda o di finta opposizione possa uscire facilmente dagli schemi: leggere il tutto come "grecicorrottiecicaleselasonovoluta" è un attimo...

      Internet non è ininfluente, perché se ce l'hai sul canale youtube chi te lo fa fare di muoverti dalla poltrona ed andare a vederlo dal vivo? In rete ci andrà, come ha detto Vittorio, tra qualche mese. Poi avremo chiuso e anche i Dalmata si scioglieranno, fino al prossimo eventuale progetto.

      P.S. trovo sacrosanta l'amarezza di non aver avuto copia e di non essere stato tenuto al corrente da chi ha rapporti stretti con te. Se permetti non ho il DVD, ma ti mando via mail il file completo, come è giusto che tu abbia.

      Voglici ancora bene, prof. :-)

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    3. Perdonatemi se mi intrometto così però c'è un altro piccolo particolare che stride un pochino, secondo me.
      Posto che io non sia un regista, ma uno spettatore che di docu-film ne ha visti diversi, ogni qualvolta i realizzatori hanno ritenuto necessario inquadrare il lavoro in un contesto preciso, non hanno fatto altro che integrare il documentario con interviste agli autori. Una sorta di prologo da anteporre a tutto il resto. Visto poi che avete aggiunto interviste e , immagino, abbiate dovuto contestualizzarle in qualche modo (io non ho mai visto la versione integrale, quindi ipotizzo).
      E' un vero peccato non averci pensato, un vero peccato aver perso di vista le potenzialità della rete (perché dovrei firmare un documento per visionare un'opera priva di copyright, gratuita, libera ecc..?)
      Secondo me, vi siete castrati da soli perché, se l'obiettivo fosse davvero stato quello di raggiungere una vasta platea, con quel documento da firmare, avete ridotto di molto l'incisività dell'azione di divulgazione.
      Senza contare poi che avete fatto il processo alle intenzioni dei potenziali utenti: il documentario sarebbe stato a disposizione di chiunque avrebbe voluto vederlo. Punto. Ovvio che lo avrebbero fatto nei tempi e nei modi a loro consoni così da dedicargli la giusta attenzione. Doveva essere così. Deve essere così. YouTube è pieno di contenuti liberi e gli spettatori sono tutti consapevoli perché "scelgono" liberamente cosa vedere. Non sono passivi come davanti alla tv.
      Forse vi siete sbagliati o avete semplicemente sottovalutato sia i potenziali utenti, sia la tecnologia a disposizione.
      Scusate di nuovo ma ho voluto esprimervi il mio punto di vista di persona esterna.

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    4. Luigi, scusami, perché vuoi farti del male? Se segui la discussione, vedrai che questo mio punto di vista è condiviso, e non è giocando ai piccoli democristiani che eviterete una figura di merda. Posso capire tutto, ma nel vostro bene, e proprio perché vi voglio bene, vi dico che il vostro è stato un colossale errore politico, al quale potete rimediare in un unico modo: quello che vi stanno chiedendo le persone che hanno contribuito al vostro progetto. Punto. Tutto il resto è fraiolismo.

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    5. Viste le reazioni mi farò portavoce e proporrò la diffusione via Internet, in contemporanea con gli incontri. Ma se anche abbiamo sbagliato e ci può stare ci dovete però concedere la buona fede, senza tante dietrologie. Credo che il gruppo che ha lavorato lo meriti.

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    6. Mi sembra uno scambio equo. Perdonami se ti son sembrato prevenuto. Se avessimo tutti spinto nella stessa direzione saremmo andati più avanti, e a distanza di tre anni è difficile argomentare che la direzione giusta non sia quella di chi è andato più avanti. Questo è il motivo della mia amarezza verso personaggi come Fiorenzo, e del mio atteggiamento forse troppo prevenuto. Ti rinnovo la mia stima per il vostro lavoro.

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    7. Per quel poco che valgo alla buona fede credo, però è quasi offensivo leggere le motivazioni per cui non è stato rilasciato. Oddio, è legittimo, ma le persone che se ne interesseranno non penso lo tratteranno come un video di Gigi D'alessio. Considerando che su questo blog gente ci ha speso giorni di vita.....

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    8. Sintesi: il regista avrà desiderato di far avere al documentario una circolazione più utile alla sua carriera, cosa impossibile se lo metteva su internet.

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    9. Nel mio caso qualcosa di più di "giorni". Pensandoci bene, dopo aver ricevuto un commento che vedete in calce al post, mi sono rotto i coglioni. Il problema è quello che dici tu: io posso accettare tutto, ma non accetto che offendano voi per meschine ambizioni personali. Ho mandato a fare in culo un ordinario che era nella mia commissione di concorso (da associato) per averlo fatto, e non ci posso mandare questi signori nessuno?

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    10. Cara Laura hai fatto una perfetta sintesi . Si sono castrati da soli è evidente
      Ma è successo per stupidità o per eccesso di furbizia ?
      Io credo che una o più persone abbiano voluto fare gli interessi personali
      gli altri sono stati tenuti all'oscuro o molto più facilmente appartengono alla categoria dei BEATI---BEOTI situazioni molto comune in tanti campi del vivere quotidiano .
      Nota sempre che i beati--beoti iniziano sempre con il solito ritornello : ''non facciamo il processo alle intenzioni ''
      Pensa in che situazione hanno messo il Professore che garantiva per noi. L' ultimatum ci voleva proprio . Gente così anche se sono in buona fede ,cosa che per me è peggio è meglio togliercela di torno
      Ciao

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    11. Da quando ho sollevato il problema, che, ripeto, MI ERA NOTO, anche se ovviamente non era in testa alle mie priorità, sto ricevendo informazioni private che mi confermano nella mia intuizione. Sono veramente infastidito. Faccio anche notare che prima di sapere che sarebbe stata organizzata senza nemmeno avere la cortesia di mandarmi una email una proiezione "pubblica" a PE a beneficio di una cinquantina di persone avevo proposto di proiettare il film completo al compleanno. Proposta caduta completamente nel cesso: zero feedback. Evidentemente il compleanno non era ritenuto un contesto politico adeguato, voi non avete abbasanza voglia di cambiare le cose. Bene così: ci sarebbe costato un pozzo di soldi, e l'avevamo già fatto a Roma.

      Adoro avere a che fare con chi non ha capito con chi ha a che fare...

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  17. Leggo solo adesso il post e manco a fallo apposta stamattina su twetter chiedevo ai 101 quando sarebbe stato disponibile il filmato in rete.. Assurda coincidenza.. Quindi devo presumere che la risposta alla mia domanda sia: MAI!?

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  18. All'inizio mi sembrava strano che Bagnai non volesse agganciarsi a qualche posizione politica e mi sembrava un errore, ma poi ho capito che:

    1) Prima di arrivare alla meta' dei seggi piu uno in parlamento ce ne vuole, per cui non e' ne' rapido ne' efficiente

    2) Se fai un partito diventi automaticamente portatore di una idea, e questo significa che automaticamente ti contrapponi con altre idee, alienandoti altrettanto automaticamente una parte di elettorato a priori.

    3) Se fai un partito e poi fai un'alleanza, l'idea per definizione si annacqua e questo, nel nostro caso, non avrebbe alcun senso. Non si puo' scegliere di sostenere politicamente solo "alcuni" effetti di una svalutazione.

    Il professore, presentando l'Economia come una scienza ed essendo molto chiaro sulle ricadute politiche, sta semplicemente giocando lo stesso gioco di chi, con infiniti mezzi in piu', ha reso certe "strambe" pillole di teorie economiche una vulgata mainstream, e vi prego di perdonarmi l'accenno di complottismo.

    All the best prof.

    Roberto Seven

    PS: perdonatemi anche la tastiera UK

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  19. Visto che le cose sono andate così ed è da quando ho letto il post su voci dall'estero che mi pongo la domanda -"Perchè la rete no?"- me lo lasci pubblicare Prof.
    A Dalmata de miei cojoni ! Natteve affanculo.
    Di solito non sono volgare ma quando ci vuole non mi tiro indietro.
    E il brutto è che continuavo a cercare il documentario per vie traverse.
    Da piccolo (ma non troppo) volevano facessi l'ingegnere.Poi il prete e infine mi dissero che avevo grosse possibilità in Filosofia e mi hanno procurato una borsa di studio che non potevo volturare in altra facoltà(perciò l'ho rispedita al mittente).La capisco benissimo quindi.Non ne hanno azzeccata una ma me li hanno scassati parecchio.E ci rimanevo male.
    Sta storia del partito poi! Siamo al ridicolo.

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  20. A me l'istinto ha sempre consigliato di non fare politica, in quanto inadatto e impreparato. La seguo, per capire in che mondo vivo, ma lì finisce. Continuerò a seguire l'istinto, che non mi ha mai tradito. Non ho idea delle intenzioni dei Dalmata ma qualcuno l'ho conosciuto di persona poco tempo fa, non mi ha dato l'idea di voler fare er partito, er movimento o che altro, ma posso sbagliarmi. Chiaritevi, ma anche no. Io seguo questo blog come seguo la politica, per capire, ma non sono attivo ne mai lo sarò.
    Cordiali saluti
    Paolo

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  21. Mi dispiace molto di questo sviluppo, mi chiedevo anch`io la ragione della non distribuzione in rete e del cincischiare troppo a lungo.
    Non voglio fare processi, io mi limito al mio. Torno a cercare di informare su vocidallestero. Se nessuno sa il mio vero nome chissene, se qualcuno lo vuole sapere guarda su twitter.
    Per tutto il resto c`e' il cavajere.

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    1. Belin "troppo a lungo" . Se la scelta è quella di promuoverlo ( giusta o sbagliata che sia) nelle sale, quando inizia la stagione? Praticamente ora.

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  22. Matteo e Francesca come Boccia e De Girolamo? Mmmmmmmm, non direi proprio.
    Che i registi avessero idee diverse sulla distribuzione, mi era parso chiaro anche a me a Roma. Alla fine mi è sembrato sia prevalso un aspetto: si è voluto che il documentario, non fosse visto da una persona sola nella sua camera, ma in una visione pubblica il cui dibattito avrebbe suscitato interesse ecc. Anche io ero a conoscenza del fatto che ciò, sarebbe stato per tutto il 2014. Meglio, peggio? Non lo so, non mi intendo di comunicazione. Se riesco ad organizzare una proiezione in Calabria, non ci sarà visibilità per nessuno. E chi ci arriva fino in Calabria?
    A Viareggio, si sono organizzate delle ottime bevute(per quanto mi riguarda) e delle ottime strimpellate...

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  23. Quindi, se non ho capito male, il mio contributo è andato per finanziare il reclutamento di ARS?

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    1. Questa è una delle linee interpretative più plausibili, attesa l'incoerenza logica delle motivazioni avanzate. La madre dei "Bagnai non fa abbastanza" è sempre incinta.

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    2. Questo purtroppo è tutto da dimostrare, caro Luigi. Viceversa è dimostrato che siete scomparsi dopo aver usato la mia immagine, e che NON AVETE VOLUTO approfittare delle occasioni di visbilità ben più rilevanti che vi ho fornito. Quindi è chiaro che all'interno del vostro gruppo (composto da chi? Chi decide? Cosa vorrebbe fare la vostra maggioranza?) esiste una precisa opposizione politica al progetto che stiamo portando avanti con questo blog, che è l'unico progetto politico che abbia un senso portare avanti e sostenere. Non siete i primi a voler salire sul carro dei perdenti. Non sarete gli ultimi. Io sono un po' superstizioso: chi porta sfiga me lo tolgo di torno.

      Faccio male?

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    3. Comunque sappiano che, avendo contribuito, sono un tantino indignata.
      E credo di essere in buona compagnia.

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  24. E aggiungo una cosa a quello che è già stato detto.
    Ci sono decine di siti che avrebbero tradotto in tutte le lingue il parlato con i sottotitoli.
    Quindi la platea poteva sarebbe stata vastissima.
    Sarebbe stato interessante capire se le motivazioni espresse quì dai 2 rappresentanti a pois le avessero espresse in Francia o in altri paesi come avrebbero risposto gli utenti.
    Quindi risparmiatevi/ci (fatelo per voi) le elucubrazioni paternalistiche ( perfetto come aggettivo). Se ci avete speculato mi sa che la vostra carriera è finita prima ancora di cominciare.Considerare decine di milioni di persone incapaci di comprendere o distorcere il significato delle immagini è infantile e puerile.
    Con le vostre premesse non sarebbero nati ne questo ne altri blog che poi avete abilmente sfruttato.
    Ed è idiota mettersi nei panni di un omino salottiero che guardicchia film impegnati con sufficienza,assonnato e distratto tutto solo,senza nemmeno un micio che lo ascolti.Capita esattamente il contrario.
    I convegni di ore e ore come "Un'Europa senza euro" sono passati tutti su un LCD da 42 pollici con la maggior risoluzione (in questo caso 720p permessa da youtube ) e visionati anche in compagnia di amici.
    In definitiva...non ce state a cojonà!

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  25. "..e penso, che l’atto più rivoluzionario oggi continui ad essere il 2+2=4"
    Perfetto. Mi è sempre bastato questo.

    In merito alla filmato non saprei che dire, so soltanto che Matteo, per quel poco che l'ho conosciuto, mi è sembrata un'ottima persona. Se errore c'è stato, penso sia stato fatto in buona fede.

    Però raga', internet è un canale di comunicazione, meglio due canali che uno, o no?

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    1. meglio due canali che uno, o no?

      Ha assolutamente ragione. E come direbbero a Micròmega/macròsega tre canali sono meglio di due...

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  26. Non vorrei che Lei, caro professore, confondesse strategia con codardia. Mai fidarsi di un egolatra, come Lei si autodefinisce: un buon metodo per selezionare le persone sarebbe quello di non considerare, a priori, i narcisisti. Ne abbiamo avuti già abbastanza. Stia pure a farsi le pippe con l'Accademia, a illudersi di fare lobbying intellettuale, perché sporcarsi le mani non fa per lei. Lei ha le scarpe nuove e la mani pulite, da piccolo borghese qual è, e veleggia nell'empireo intellettuale, sazio di quello che ha: la cultura. Sì, è vero, le basta quello che ha: un pubblico.

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    1. ...e puntuale arriva la prova del nove: 'sti poracci pensano di far politica! Io non solo ho anche un pubblico, ma ho anche un'altra cosa che tu non hai: le palle. E per questo motivo ci ho messo la faccia, opponendomi a viso aperto a persone dalle quali dipendeva la mia carriera.

      Vai a mettere il tuo cazzo di video su Youtube, scemo. Ti do ventiquattro ore, poi vi cancello. Ricordatevi di Donald.

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    2. Comincia a firmarti e a dare un esempio di coraggio, per intanto. E magari trova una manciata di uomini e comincia a fare la rivoluzione. Giuro che se riesci a farlo ti vengo a dare una mano.

      In quanto al pubblico, pubblico un c...un orsù.

      Qui c'è passata e passa gente come me, che non sapeva cosa fosse una bilancia commerciale e non sapeva distinquere tra debito pubblico e privato. E si è scassata la testa su testi che mai avrebbe letto, se non fosse stato necessario.

      Prendo come spunto il tuo commento, dal momento che non capisco
      tutto questo livore nei confronti del prof.

      Che volete/vuoi?
      Un messia?
      Uno che prende le armi al posto nostro?
      Uno che dà il comando sul blog con un posto dal titolo "Attacchiamo all'alba, preparatevi!"
      O uno che ti fa da tramite con i grandi partiti così... (devo proseguire?)


      E non è un difesa al Prof., la mia, come vedi la favella non gli manca e ha le spalle larghe.
      Cerco solo di difendermi da voi, perché avete un atteggiamento talmente infantile, fuori dalla realtà e senza senso, che a volte penso che questo paese non abbia speranza.

      Ma che cazzo avete nella testa?

      Mi chiamo Rosario Grassi e sono figlio di un muratore e di una casalinga (io so cos'è il proletariato)
      Saluti, compagno.

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    3. Egreggio...
      qui si sta hackerando l'economia per combattere contemporaneamente sia il fascismo sia l'anarchismo ma per il tuo coglionismo non c'è soluzione.

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    4. Con questo tipo di gegni, mentre loro fanno strategia, dopo l'euro ci rifilano pure l'euro2.

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  27. Questo è il mio ultimo intervento sempre personale.
    Non so chi sia kyriacos e non mi interessa ma qui NESSUNO sta parlando o può parlare a nome de i101 Dalmata.
    Ringrazio il prof. della pazienza e della stima rinnovataci.
    Non date retta ai provocatori.
    Buona serata.

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  28. Ma i finanziatori che GIUSTAMENTE, ripeto GIUSTAMENTE, ripeto GIUSTAMENTE, ripeto GIUSTAMENTE chiedono conto di come vengono usati i loro soldi, perché non erano così incazzati su tw per le modalità di diffusione, fino a ieri?

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    1. Credo, caro Dino, che fossero perplessi ma credessero che questa fosse anche una mia scelta. Quanto a me, penso di aver chiarito perché ho ritenuto di dovermi esprimere.

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  29. Mi hanno contattato anche a me per una proiezione qui a Roma, mi hanno chiesto di aiutarli a coinvolgere esponenti politici locali (dal pd a rifondazione). Non li conosco bene ma per quel poco che ho visto mi sono sembrate persone oneste che non hanno amizioni personali. Forse idee un po confuse, peccano di ingenuità politica dovuta ad una scarsa esperienza nella militanza di un certo tipo, ma ripeto per quel poco che ho visto mi sono sembrati in buona fede. Molti punti di vista non li condivido ma siccome sono stati gentili e disponibili con me ho ritenuto giusto aiutarli.

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  30. Polemiche, sottili o dirette che siano, premature.
    Prof. Bagnai, personalmente non saprei se più folli quelli della famiglia "famo er partito" o lei che lavora per la redenzione di quelli già seduti in poltrona.
    In ogni caso buona fortuna a entrambi, auspico sicuramente che qualcuno raggiunga l'obiettivo, e massima stima sia a lei per il suo costante lavoro, che agli sconosciuti (ai più) dalmati.
    Saluti
    Simone Molica

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    1. Mi sembra assolutamente evidente che non ti è chiaro né che lavoro io stia facendo, né quale lavoro sia stato negli ultimi tre anni coronato da risultati. E siccome sono cose piuttosto evidenti...

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    2. Si non sono una cima, specie ultimamente.
      Ciao prof.

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  31. Premesso che non voglio fare alcun partito sono assai dubbioso che quelli che ci hanno messo in sto casino ci possano poi tirarci fuori per il semplice fatto che il pensiero di Von Hayek è applicabile anche con moneta sovrana. E poiché sarà, come spesso tu sottolinei, molto importante come uscirne io di come ci possano fare uscire questi piddioti et similia non mi fido. Io credo che in Italia ci siano migliaia di persone che sarebbero spinte ad impegnarsi in prima persona come ha fatto Borghi per le europee e cioè per il solo e semplice amore per il proprio paese. Sarò un illuso? Spero di no.

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    1. Ti rendi conto di quanti anni ci vorrebbero per costituire un partito che prima ottenga una maggioranza schiacciante e poi ci porti fuori ? Il lavoro del Prof. è incentrato anche su questo, fare in modo che Loro ci portino fuori senza farlo per vendetta (non avete voluto credere nel fogno ? E allora affogate nella merda). Borghi (ma più noi che lo abbiamo votato) è stato fregato, anche per colpa di chi come me non ha controllato le liste, nel centro era quarto se non erro, dopo Borghezio, e quanti voti doveva prendere la lega per eleggere anche Borghi ?
      Saluti

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    2. Alle europee c'erano ancora le preferenze. Cosa c'entra la posizione di lista? E ripeto che l'ordoliberismo Hayekiano lo si può perpetrare anche con moneta sovrana. E non dico che il prof deve fare "er partito" ma i nuovi politici che dovranno gestire il dopoeuro li vorrei di comprovata fede keynesiana altrimenti corriamo il rischio come se dopo la seconda guerra mondiale ci fossero stati a governare ancora i fascisti.

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    3. Attilio, mi dispiace, ma non hai proprio capito un cazzo. Ti rendi conto (ci sto facendo una serie di post, mica uno, una serie!) che sono proprio quelli che sbandierano il proprio keynesismo a essere i più servili adepti dell'eurismo, e questo non tanto per motivi di tornaconto, quanto proprio per motivi ideologici? Il "tordoliberismo" lascialo perdere, ci serve solo a capire da dove vieni. Se hai meno di 20 anni sei scusato, altrimenti è del tutto inescusabile la tua idea assolutamente fasulla che dopo WWII i fascisti siano scomparsi. Non hai proprio idea di cosa sia il potere.

      Mi sono seccato degli ingenui che combattono la loro battaglia di purezza etnica ideologica sulla pelle delle persone. L'Italia che cresceva al 5% l'hanno fatta anche i fascisti, che vi piaccia o no. Gli italiani sono fascisti anche oggi, che vi piaccia o no. Il problema è di un diverso ordine di grandezza, che a voi sfugge completamente, per colpa di arrivisti cialtroni che vi propongono le cose in modo distorto, ed è questo: vogliamo avere un'arena democratica nella quale definire la nostra politica, confrontandoci anche coi fascisti, o vogliamo continuare a essere sottotutela come una qualsiasi colonia del Southern Cone?

      Poi, se vuoi, comprati un Kalashnikov e vai in giro a sterminare gli "ordoliberisti" e a stuprare le loro donne. Se questo ti fa sentire meglio di loro, perché no! Ma io lo disapproverei, e per il momento comunque ti mando cordialmente al diavolo.

      Comprovata fede keynesiana...Tanto un giorno le scriverò le mie memorie, con tanto di email e documenti, e quanto ti vergognerai di aver scritto 'sta roba...

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  32. Da co-finanziatore non ho capito perché (pur esistendo una mail-list che ci comprendeva) non sia stato spedito, che so?, un messaggio a ciascuno per sondare l'opinione in merito alla distribuzione. Magari poi avrebbe replicato una minoranza, magari si sarebbe fatto comunque secondo la scelta del "collettivo", ma certamente si sarebbero evitate queste critiche spiacevoli.

    P.S. kyriakòs è traduzione del nome Domenico. Non so altro, però.

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  33. La vedremo mai più su programmi in 1 serata, tipo la gabbia, che ritorna a parlare in modo informato, a differenza di troppi altri "economisti" che parlano solo per partito preso?
    E magari per almeno 10 minuti di fila assolutamente senza contraddittorio.

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    1. La Gabbia è un caravanserraglio e Paragone si è comportato con me da quel cialtrone PUDE che è, per cui ora si tiene Barnard. Il mio livello ormai è un altro. Punto.

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  34. per rimanere sul 2+2=4

    era cosi' complicato, prima di scrivere, sentire direttamente matteo?

    ciao

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    1. Bene, genio della politica, ti ho risposto in calce al post. Avete meno di 24 ore per decidere.

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    2. ma avete chi?

      io sono solo un semplice amico (ancora, spero) di matteo, e non devo decidere una beata fava

      l'unico ascensore che volevo prendere, per il patibolo, l'ho trovato in vinile. ma che te lo dico a fare, beato te... :))

      ti ho fatto la domanda che mi e' venuta spontanea dopo aver letto il post, tutto qui, niente barocchismi :)

      buona notte

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    3. E gli hai fatto un gran favore! Adesso ha solo 16 ore...

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    4. Bagnai che palle!
      Ricorda che tutti possono sbagliare. Come ben sai (e lo so anche io) tocca anche a te.

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    5. ...e diamo il nostro cordiale benvenuto all'ennesimo Riccardo Cuor di Colleone. Dunque: intanto "io" non sai niente, perché "io" non esisti. Io esiste se ha un nome e un cognome, se ha il coraggio di metterci la faccia. Altrimenti è una fetecchia e come tale qui viene trattata.

      Di errori ne ho fatti molti anch'io e normalmente li ammetto e li discuto con voi. Ad esempio, se avessi voluto fare politica, il modo in cui apostrofai nel 2011 la sinistra italiana, mettendola di fronte all'alternativa di dichiararsi imbecille o traditrice, non sarebbe stato un capolavoro di strategia.

      Il fatto è che gli errori si dividono in quelli che ti puoi, e quelli che non ti puoi permettere, e per valutarlo devi capire con chi hai sbagliato, perché, e in quale contesto.

      La mia osservazione è che nell'attuale contesto della critica all'euro, sbagliare spendendo il mio nome per sovvenire alle esigenze di movimentucoli fatti di gente inconsistente e incapace di incidere nel quadro politico e mediatico nazionale (e che per di più non perde occasione di insultarmi), sia un errore che non molti possono permettersi.

      Tu pensi il contrario? Cioè a te sembra che sia politica fare una gaffe simile? Prendere per il culo alcune centinaia di miei lettori, e me per soprammercato? Accipicchia, non vedo l'ora che tu fondi il tuo partito!

      Del resto, guarda quali sono i possibili scenari.

      O fra sei ore il video sarà disponibile, oppure no. In entrambi i casi si sarà capito come stanno le cose e in entrambi i casi questa sarà stata una mia vittoria "politica". Se si comporteranno secondo ragionevolezza, i simpatici amici dimostreranno che c'è un unico movimento interessato a una seria, documentata e non faziosa divulgazione. Se non si comporteranno secondo ragionevolezza, i poveri amici si cuciranno addosso un distintivo del PUDE, dimostrando di aver avuto un atteggiamento prima opportunistico e poi oppositivo nei riguardi della persona che più di tutte le altre ha fatto e sta facendo, nei media e in politica, per favorire l'uscita da questa merda.

      Quindi loro l'errore non se lo potevano permettere, e vada come vada, per loro è già andata male. Ma se non si decidono, fra sei ore andrà peggio. La morale della favola è sempre la solita.

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  35. Non sono contro il far politica, comunque sia mi par chiaro che implicherebbe una forte dose di compromessi che fanno a cazzotti con un'opera di verità.

    Quindi Spero che goofy ne resti fuori sempre e comunque. Tra l'altro, pensando a krianonmiricordo: si può pure fare politica senza tirar per la giacchetta accademia, anzi, tirar l'accademia a forza nella politica mi parrebbe pure un Po'fascista.

    Se ci sono strafalcioni perdonate:litigo con il dizionario inglese (australiano)

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  36. Professore, ha fatto la scelta più intelligente a non buttarsi in politica... rimane a noi il cruccio di non saper chi votare ma questo è un mondo difficile... ;-) :-)

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  37. Anche io non concordo con la linea di pubblicazione scelta, oltre a trovare assolutamente deprecabile il fatto di aver reso il docufilm un prodotto di nicchia.
    Da spettatore avrei preferito, anche pagando, aver la possibilità di poterlo vedere con facilità e di diffonderlo.
    Peccato.
    Recentemente sono stato contattato dall'Ars per la proiezione a Bologna, e francamente mi ero interessato poichè ci terrei a vederlo.
    Vedrò a questo punto cosa fare...
    Spero non si sia persa un'occasione importante di divulgazione di un documentario sicuramente meritevole e che doveva mostrare cosa stanno facendo al popolo greco.
    Per il resto, sono ben contento che il Prof. non entri in nessun modo in politica, mi ha conquistato con i fatti, con la logica e con la scienza... tutte qualità che non vanno d'accordo con il mondo politico ed un Renzi ne è la piena dimostrazione.
    Ci vediamo al Goofy 3, carino e coccoloso.

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    1. Quindi ci confermi che il prodotto realizzato col contributo di tutti (e anche mio) è stato messo a disposizione di un gruppuscolo movimentista del quale so solo che viene a disturbare le mie iniziative aggredendo i politici che invito? Fantastico! Ma quanto sono coglione! Però posso smettere quando voglio.

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  38. �� mi dispiace sinceramente Prof non sapevo niente...che brutta cosa:-(

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  39. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  40. Ribadisco ulteriormente che io sono solo un potenziale spettatore e divulgatore del docu film, non faccio parte dei dalmata e nemmeno dell'Ars.
    Confermo che sono loro in questo momento a portare in giro il prodotto perché mi hanno invitato a Bologna a vedere la proiezione e da quello che ho capito hanno organizzato altri eventi in giro.
    Mi puzzava il fatto che lei nn fosse a conoscenza di nulla ed ora ho avuto delle conferme.
    Per il resto io non so di chi siano le colpe di questa scelta o quale sia il progetto politico anzi, non mi interessa proprio.
    Io seguo il suo blog ed il suo lavoro, mi piacciono i confronti con politici ed economisti che la pensano diversamente da lei perché, in contesti come Roma o come i Goofy, non fanno altro che arricchire il dibattito.
    Sono uno di quelli che su Twitter cerca sempre di rispondere in modo educato e credo che chi insulta o dileggia in modo sguaiato nn faccia altro che arrecare danni alle argomentazioni scientifiche, a lei, ai suoi colleghi, al blog ed anche a chi lo segue.
    Per mia esperienza diretta, quando due anni fa ho cominciato a seguirla ed ho cominciato a parlare con amici e colleghi, venivo visto come seguace di teorie Donaldiane strampalate... Col tempo lei è riuscito ad elevare la discussione e per la prima volta in Italia si tratta un argomento in modo più accademico e, finalmente, tutto ha acquisito credibilità.
    Il fatto che lei non sia stato coinvolto nel diffondere il docu mi fa avere molti dubbi. Volevo invitare parenti ed amici a visionarlo ma a questo punto mi fermo. Non voglio portare gente ad un'iniziativa politica poiché svilirebbe il tutto e siccome non ho garanzie di come procederà la serata mi fermo qui.
    A Roma ero solo, a Pescara verrò con un amico che ho convinto a venire, ma lì ho la garanzia che la discussione andrà avanti come dovrebbe essere.
    Con immensa stima

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  41. Poiché il mio nome dovrebbe apparire tra i finanziatori nei titoli di coda, gradirei ricevere un link al file immagine del DVD. Ad esempio tramite la mailing list.
    Poi, se nulla osta, a diffonderlo ci penso io.
    Grazie

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  42. Questa mattina ho chiesto ai dalmata via mail se potevo avere una copia del documentario in qualità di finanziatore. Questa la loro testuale risposta:
    "Buongiorno Luca,
    In questo momento non possiamo adempire alla sua richiesta, pertanto Le è stato inviato un bonifico con l'intera somma a suo tempo donata.
    Buon proseguimento."

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    1. Credo non occorra altra dimostrazione del fatto che la mia immagine e la vostra buonafede sono state spese in nome di interessi partigiani e miopi. Peccato, ma io ci sono abituato, e sarà meglio che vi ci abituiate anche voi. Mi scuso per avervi chiesto di contribuire, ho evidentemente sbagliato e me ne assumo la piena responsabilità, ma almeno abbiamo tratto l'utile lezione che a/simmetrie è l'unico progetto al quale valga la pena di contribuire.

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    3. @martinet
      Non ho capito se la frase sia ironica o no e chi riguardi.

      Per chiarezza: il mio nick corrisponde al primo dei due nomi di battesimo; sono, in ordine cronologico, prima una lettrice del blog, poi una dalmata (Dalmata?), il che ha significato, per me, far parte di un gruppo costituitosi prima del progetto del documentario e contribuire in denaro, sia pure con somma non elevata, alla realizzazione del documentario.
      Dunque, per quel che mi riguarda, ho chiesto qualche soldo anzitutto a me stessa e non vedo dove sia l'orrendezza di "chiedere soldi" per un progetto che non so quanti di noi sarebbero stati in grado di finanziarsi da soli senza "chiedere".
      (Se tra i lettori c'è qualcuno che a cuor leggero potrebbe finanziarsi da solo spese di viaggio e soggiorno, spese di attrezzi e di materiale vario necessario, mi fa piacere perché o è ricco o abile o fortunato o tutto nell'insieme e se è pure intelligente potrebbe essere una benedizione per chi gli sta vicino).
      Altrimenti, appunto, si "chiedono soldi", come sono stati chiesti, solo per le spese vive - con ciò intendendo che il lavoro tutto è stato fatto gratuitamente da alcune benemerite persone che non hanno "chiesto soldi".

      Fin qui la mia informazione e partecipazione. Il seguito l'ho appreso solo poco fa leggendo @Luigi Pecchioli, dato che, per motivi miei di lavoro e altro, nell'estate ho girato al largo dalla posta elettronica e non so che cosa i dalmata (o Dalmata) si siano detti con tale mezzo.
      Mi spiace tutto quanto, anche perché per me il blog e i dalmata (o Dalmata) non sono nella contrapposizione che molti commenti cominciano a delineare.
      Alberto Bagnai e qualche dalmata (o Dalmata) conoscono certo molti risvolti della cosa - temo che nessuno conosca tutti i risvolti di tutto - e prenderanno le loro decisioni, mentre è altamente improbabile, come si dice con educazione e prudenza anziché dire "impossibile", che tutti i commentatori conoscano quello che neppure a me è arrivato con vie diverse dalla posta, vie come telefono ed sms, per intenderci, o tramite persone vicine a qualche dalmata (o Dalmata) tra i più stretti interessati.
      Intendo con ciò che toni forti ed eventuali non-ironie forse sono mal posti.

      Aggiungo notizia di un "orribile" tentativo individuale, fatto né come lettrice né come dalmata (o Dalmata) ma come amica - di chi, fatti miei.
      Per mesi ho fatto conti su conti e ho chiesto ad amici, conoscenti e anche a sconosciuti la disponibilità a contribuire mensilmente a un aiuto che speravo si potesse offrire a qualcuno che starebbe meglio dove stava e non dove è.
      L'entità della somma e altri ostacoli stanno mandando a monte il tentativo, ma "orrore, dovessi dire, considereri non l'averci provato e sperato bensì il suo contrario, come non considero "orribili" le persone tuttora disposte a contribuire né quelle non diposte, come, in primis non considero "orribile" me che ho avuta l'idea e ho pure speso soldi (miei) per avere ragguagli.
      La favolosa vincita al lotto che mai mi capiterà perché non gioco verrebbe impiegata tutta nell'"orribile" progetto per il quale ho già fatto l'"orrore" di chiedere chiedere chiedere e, forse, l'errore di fermarmi.

      Se, invece, questo commento parte dal presupposto sbagliato e se la frase significava che è orribile chiedere indietro soldi volontariamente versati, allora meglio così e chiedo scusa dell'equivoco.



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  43. Ok, è ora di fare un po' di chiarezza visto che da parte di parecchi commentatori il monito di Wittgenstein non è seguito.
    "mammaaa i Dalmata fanno proselitismooo". Cari beati adesso vi dico chi fin'ora ha organizzato gli incontri: a Viareggio (prima) noi, a Livorno i grillini, a Pescara l'ARS, ad Assisi al Forum la Sinistra no-euro, a Torino privati, a Firenze Circolo ARCI, a Milano (il 18 p.v.) Business Community, a Bologna (il 17 p.v.) l'ARS.
    Come proselitismo a favore di un partitucolo mi sembra un po' ondivago...
    La realtà è che CHIUNQUE ce lo chieda ed abbia la capacità e la voglia di organizzare una proiezione può avere il film gratis. Chiunque. Se non sbaglio fu proprio il prof. e giustamente a stigmatizzare in un post quelli che lo accusavano di essere fascista, grillino, piddino, leghista o persino monarchico, perché andava a parlare con chiunque e dovunque. Non fate lo stesso errore.

    "mammaaa i Dalmata non mi fanno vedere il film in reteeee". Sì, è vero, a Viareggio dopo la prima si è deciso di fare PRIMA una serie di proiezioni dal vivo, POI di metterlo in rete. Le ragioni possono piacere o non piacere, ma sono comunque ragioni da rispettare. A Milano per esempio siamo riusciti a coinvolgere Andrea Mazzalai di Iceberg Finanza (che non è Luigi Pecchioli) per un commento ed approfondimento al filmato.
    Ai finanziatori dico pacatamente che finanziare un progetto da diritto a vedere realizzato il progetto stesso (altrimenti è truffa), ma non ad averne copia o imporne le modalità di distribuzione, diritti che spettano al produttore, se li ha acquisiti, o agli autori, come in questo caso.
    Ci sono anche altre ragioni, che non sono autorizzato a divulgare, ma ricordo, per esempio, che la partecipazione a festival e rassegne è impedita dalla diffusione via internet dell'opera.
    A titolo personale, ma penso di poter parlare a nome anche di altri, se ci siamo dedicati a questo progetto, togliendo tempo alle nostre attività, è perché riteniamo importante il messaggio ed il contenuto dell'opera, nient'altro.

    Adesso dite e fate come ve pare, tanto anch'io ho delle lontane origine fiorentine...

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    1. Scusa Luigi, ma da potenziale spettatore qualche critica vorrei farla.
      A Roma ho avuto modo di vedere il bellissimo trailer e francamente mi aspettavo di poterlo vedere a breve o comunque di avere qualche tipo di comunicazione relativa alla linea distributiva scelta.
      Invece nulla.
      Converrai con me che a/simmetrie così come Goofy ed il prof oltre a metterci la faccia (faccio presente che io, persona mediamente informata, ho sempre creduto che dietro la scelta di divulgare pochissimo il docufilm ci fosse anche Bagnai) hanno dato anche molta visibilità alla cosa.
      Dentro di me pensavo che si volesse presentare il lavoro in pompa magna al Goofy 3 e che il prof fosse pienamente coinvolto nella scelta di tale strategia (pur suonandomi strano a dir il vero...). Insomma, essendo questo il posto in cui è nata l'idea dei "101 dalmata" credo che molti abbiano pensato che le scelte fossero quanto meno condivise e che la parte maggiore della faccia la stesse mettendo Bagnai.
      Costava molto comunicare a tutti, dopo il convegno di Roma, quale sarebbe stata la linea di distribuzione scelta da chi ha prodotto il tutto ? Era così difficile spiegare il perchè di certe scelte ? Non sarebbe stato corretto coinvolgere anche il prof. ?
      Ovviamente NON comunicare è una scelta condivisibile o meno, ma allo stesso modo nessuno si deve stupire se poi le persone, come me, si fanno idee diverse da quelle che erano le intenzioni dei 101.
      Altra considerazione: quando nell'ultimo mese vieni a sapere che il video sta girando, passa da Pescara ed il prof. non sa nulla, si viene contattati da gruppi politici che ti invitano a visionare il documentario in una serata di presentazione del movimento politico e leggendo post di altre persone si legge che sembra lo stesso evento si presenterà a Parma ed a Milano... secondo te cosa potrò mai pensare ?
      Evidentemente, nel caso la mia impressione sia sbagliata, anche in questo caso la comunicazione non è stata efficace. Non trovi ?
      Rischiare di sputtanare una discussione portata avanti faticosamente ad un livello alto è un attimo, credo sia condivisibile questo no ?
      Vivendo a Piddinia ti fai le ossa su queste cose, hanno appena smesso di paragonare questo blog a Donald (gli amici piddioti), se il docufilm va in mano a gente sbagliata, si rischia di mandare a puttane il lavoro e parte della credibilità acquisita dal prof stesso presso noi comuni mortali. Ti sembra corretto ?
      Avevo invitato mia suocera ed altri amici (piddini maledetti) che finalmente cominciano ad ascoltare ciò che riporto di questo blog, addirittura hanno letto anche qualche articolo di Bagnai... e cominciano clamorosamente a concordare... dopo tanta fatica li avevo convinti a venire a vedere il docufilm convinto dalla certezza che "Bagnai ci mette la faccia"... invece vengo a sapere che non è così, vengo a sapere che rischio di portare persone ancora ancorate a vecchie convinzioni alla presentazione di un movimento politico di cui non so nulla e del quale non ho garanzie... Secondo te posso mai rischiare una roba del genere ? Appena escono di lì rischio che mi mandino a quel paese senza nemmeno passare dal via.
      Questo è il mio pensiero e la mia personale esperienza.
      Un saluto e spero di vederti al Goofy 3 e di mangiare insieme qualcosa come abbiamo fatto a Roma.

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    2. Guarda Luigi da parte mia non è questione di vedere il video. Io son venuta a Viareggio perciò l'ho visto.
      Non è neppure questione di fare proselitismo, ben vengano tutte le occasioni di informazione che siano tali.
      E' però senz'altro questione di rispetto nei confronti del vs primo sostenitore che con la sua autorevolezza ha convinto noialtri del valore aggiunto che contribuire alla realizzazione e diffusione di questo video poteva dare alla causa.
      Sulla "quantità" della diffusione data al video in effetti si è già detto, la scelta fatta è limitante, ma come dici tu il partecipare non era vincolante rispetto alla modalità di distribuzione.
      Ma è sulla "qualità" che se permetti io mi incazzo.
      Pensare che presentare con ARS a Pescara, Bologna, Firenze, Cogoletto, Roma, e via a fissare date, sia neutro vuol dire essere quantomeno ingenui.
      Questi son quelli i cui esponenti, alcuni, non dico tutti, irridono costantemente da mesi il prof e suoi lettori, pronti a cogliere ogni occasione per seminare zizzania e dubbi (seguo twitter perciò so). Son quelli che han gioito dopo la mancata elezione di Borghi perchè a loro dire si dimostrava che loro avevano ragione e Borghi-Bagnai torto, il tutto dopo aver invitato (o ordinato secondo alcuni associati) gli iscritti a non votare per non sporcarsi le mani con la destra. Come fa Bagnai. (Poi si domandano nel loro blog con fiorire di ipotesi perchè il popolo non si ribella). Son quelli che ci ridicolizzano per il tempo perso con Fassina, proprio loro che dichiarano di aver bisogno di tutto il tempo necessario per fare il loro Partito, pazienza se ci voglion anni e l'Italia crepa..
      Personalmente la cosa per cui sono più grata al Prof non è solo l'avermi aperto gli occhi per primo su quanto sta accadendo.
      Ma soprattutto è il suo aver cercato fin dall'inizio e in tutti i modi possibili di creare un fronte comune, e iniziando proprio da questo blog dove scrivono salariati e imprenditori profughi di tutte le provenienze politiche. Il tutto senza mai tacere le colpe della sinistra e della destra, del piddino-salariato e del modo di fare impresa che si è giovato dell'euro fino alla crisi.
      Responsabilità e redenzione per tutti perchè tutti resisteremo o cadremo insieme.
      Oggi un blog di sinistra noeuro che si dice alternativa ha scritto:
      - Renzi: "l'articolo 18 limita la libertà degli imprenditori". Del resto anche il codice penale limita la libertà dei delinquenti. -
      Ecco qua, imprenditori = delinquenti.
      Cos'ha capito sta gente qua? Perchè trasmette e ribadisce il vecchio frame opportunamente rispolverato, come conviene ad ogni dividi et impera, che, alla fine, orizzonte e causa delle ns disgrazie è il padrone cattivo contro il povero operaio (e vai di patrimoniale e tassazione contro il vile capitalista)?
      Sapendo che questa lettura, insieme, di converso, e per l'avversa parte, implica quella dell'operaio improduttivo e costoso che affossa l'impresa (e vai di abolizione art 18 e riforma del lavoro per frenare pretese e diritti acquisiti di questi sfaticati)?
      Ma chi ragiona così, anche se si dichiara noeuro, lo è veramente?
      E ARS apparentemente all'opposto col suo purismo, il suo rifiuto grillesco di sporcarsi le mani coi partiti, e con la gente vera, che vota, gli e ci piaccia o meno pd, fi o lega, cos'ha da dire? Va avanti per la sua strada dettando le regole dei perfetti cittadini sovranisti, ignorando che qui ci si scanna, ma siamo solo all'inizio, nella guerra dei poveri.
      Ecco, penso che chi non affronta seriamente l'utilità al sistema €rista di rinfocolare la tristissima lotta di classe tra condannati, a più o meno breve termine, a soggiacervi, per affermare che il fronte è comune perchè gli interessi sono comuni, mente in modo pericoloso perchè ancora più subdolo.

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    3. 2 -
      Riconosco il vostro impegno e, pur conoscendoti poco, e solo via twitter così come Vittorio, o la gentilissima Silvia che ho conosciuto di persona a Viareggio, non credo volevate nè vogliate fare alcun danno anzi, e che certe scelte non siano dipese da voi. Ma che siano scelte in più sensi sbagliate lo penso.

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    4. E queste parole di chiara chiudono il discorso. Il volersi prestare a fare da megafono a un movimento velleitario e inconcludente, che sta al palo e ci resterà, il rifiutare occasioni di visibilità ben più rilevanti che ho fornito e sono state declinate (ho dovuto insistere io perché si mettessero in contatto con Mizar, Ricci mi ha richiamato, mi ero offerto di finanziar loro la trasferta, ma non mi risulta che abbiano presentato il video a Rai2), il mancare delle più elementari norme di cortesia, pittimandomi prima del 12 aprile per poi scomparire nel nulla... Sono tutti indizi ben precisi di una volontà che si vuole politica, ma che manca delle basi della politica. Il modello "sensibilizziamo er teritorio" era quello di una delle persone che voleva fare di Goofynomics un 5 stelle 3.0, e che pertanto è stato cortesemente allontanato dai miei paraggi. All'interno del gruppo che non è un gruppo che decide con la maggioranza di una minoranza (e che è in minoranza all'interno della stessa minoranza) prevale evidentemente un'attrazione fatale verso il movimentismo cialtrone e inconcludente dei personaggi che non capiscono il lavoro che stiamo facendo, non capiscono il successo che stiamo avendo, e si rodono nella loro pochezza (che pure è la principale spiegazione di come stanno andando le cose).

      Io sono contento di aver offerto a voi, a quelli che son venuti a Roma il 12 aprile, un'immagine chiara di quanto stia succedendo in Grecia. Dopo di che, per la pochezza e l'ingratitudine umana sono privo di qualsiasi pietà, e l'unica cosa che posso augurare a che me l'ha dimostrata è la mia sconfitta, perché non sono uno di quelli che nella vittoria dimenticano i dettagli. Questa, purtroppo, lo ribadisco: purtroppo, è una guerra che non ho voluto, ribadisco: non ho voluto, io, come non l'avete voluta voi, ma in ogni guerra c'è un fronte e si deve scegliere da che parte stare. Mi spiace molto non avere più con noi delle brave persone, ma non abbiamo tempo per tentennamenti. L'analisi politica di chiaraped è impeccabile, a mio avviso, e la condivido pienamente. Quindi lei, per me, è da questa parte del fronte. Gli altri no.

      Valuterò se possono usarmi come bandiera.

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  44. "Ci sono anche altre ragioni, che non sono autorizzato a divulgare, ma ricordo, per esempio, che la partecipazione a festival e rassegne è impedita dalla diffusione via internet dell'opera."

    E ci voleva tanto per dirlo?

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  45. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  46. Allora, il problema sembra alla fine, da un lato la qualità dei distributori che si sono offerti e che si offrono alla diffusione del documentario, dall'altro che il referente naturale e colui che si è speso per aiutarci e sostenerci è stato pretermesso (termine legale per scavalcato ed ignorato a favore di altri).
    Sul primo aspetto ti chiedo, cara Chiara, secondo te sarebbe stato giusto darlo solo a chi è "in linea" e perfettamente omologato? Allora ce lo saremmo visto solo fra lettori del blog. Non ti va bene che sia utilizzato da movimenti per promuovere i propri scopi? Non esiste nessuno che faccia qualcosa per niente e questo è lo scotto che devi pagare se vuoi raggiungere più gente possibile, fuori dalla rete.
    Solo per un contrattempo non è successo che il filmato fosse fatto girare in Piemonte esclusivamente sotto l'egida della Lega, per veicolare il nuovo corso economico del partito, dettato dal prof. Borghi. Il problema è la posizione dell'ARS ed il contrasto col cavajere? Paradossalmente l'intervista a Bagnai, forse al suo meglio per chiarezza ed incisività espositiva, può aiutare a farli ragionare e per il pubblico ignaro che viene coinvolto è un altro modo per conoscerlo ed apprezzarlo.
    C'è una sinistra che vive ancora la lotta di classe come fossimo negli anni '60? Io ho visto anche una sinistra che riparla di Nazione ed interesse nazionale e che addirittura ha capito che la piccola e media impresa, il commerciante e l'autonomo non è più un nemico, ma una vittima e che la vera contrapposizione è fra piccolo e grande: è quella sinistra che ha voluto il video ad Assisi e che lo vuole ancora per svegliare altri "marxisti dell'Illinois". Dovremo negarglielo? Allora che lo veda solo chi sa già come sta la Grecia e perché e che conosce già le analisi del prof. e di Giacché. Sarebbe utile così il lavoro fatto? Io credo di no.
    Molti sostenitori da quel che leggo hanno pensato che questo documentario fosse un dono per loro e si sono arrabbiati perché non lo hanno avuto. Non lo è, è stato fatto per gli ignari ed i beati, per quelli che "i greci se lo sono meritato" e "la Troika gli ha fatto bene", per i "castacriccacorruzione". Certo, lo vedranno anche loro, come è sicuro che lo metteremo in rete, ma mi ricordo a Viareggio uno che si intende un po' di comunicazione, Marcello Foa, che ci consigliava di non "bruciarlo" subito in rete e di fare delle proiezioni. Ti do una ferale notizia: ce lo ha chiesto anche la MMT, e sicuramente intendono usarlo per poi presentare alla gente la loro "soluzione": dobbiamo rifiutarglielo? Dimmi tu.
    Per quanto riguarda il supposto "tradimento" perpetrato nei confronti del nostro ospite ti dico questo: io e gli altri a luglio siamo stati contattati per sapere se eravamo d'accordo nel farlo proiettare al Goofy3. Ovviamente abbiamo risposto con un entusiastico sì e davo per scontato che così fosse. So, perché me lo hanno confermato, che a luglio il filmato integrale è stato inviato via mail al prof.. Non so altro. Non so nulla di possibili partecipazioni a Mivar o di altri sviluppi, perché non ero io a curarli. Questa cosa andrà chiarita all'interno e lo stiamo facendo, ma quello che sta accadendo mi allibisce, soprattutto perché, per quello che sapevo, nessuno aveva intenzione di ignorare il prof. Bagnai o addirittura di respingere sue proposte ed aiuti.
    Ti ringrazio comunque Chiara per la tua cortese risposta, che presuppone perlomeno il riconoscimento da parte nostra di quella buona fede che molti, molto prontamente e direi molto volentieri, sono pronti a negarci.



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    1. Luigi, la cortesia è d'obbligo, ma comincio a sentire stridore di unghie sugli specchi. Non devo sapere dai miei collaboratori che c'è una proiezione a Pescara. Sono lieto di sapere che non volete fare politica, perché la politica non si fa così. La tua (tua) buona fede e le tue (tue) buone intenzioni NON sono in discussione. Per il resto, come dire, parla il fatto che di una cosa importante come un passaggio su Rai2 non si sia discusso all'interno di un gruppo che non è un gruppo però è un gruppo. Scusami, ma la sensazione dall'esterno è questa, quindi non prendertela troppo con chi, avendo represso per mesi il desiderio di porre domande, semplicemente perché sapeva che ero coinvolto io, si sente opporre una risposta simile. Mettersi al posto degli altri è sempre sgradevole, e mi scuso per avervici costretto.

      Un abbraccio.

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  47. Caro Professore,

    Dato che ero in viaggio, ho modo solo ora di leggere questo post e di prendere atto con dispiacere del disguido relativo alla proiezione del docufilm sulla Grecia negli anni dell'euro, di cui conosco l'esistenza ma che purtroppo non ho avuto modo di vedere. Sono totalmente d'accordo con lei sulle osservazioni da lei fatte circa l'opportunità o meno di creare un partito di cui lei sia alla guida, proposta questa a cui lei già da lungo tempo offre un reciso diniego con motivazioni più che valide. A queste aggiungerei solo una considerazione, che a me pare lapalissiana: lei - fedele alla sua vocazione di scienziato e docente, non, appunto, di politico (anche se è un comunicatore eccezionale, migliore di molti politici di professione) -, ha in questi anni fatto quello che la sua vocazione personale richiedeva ad una persona che la perseguisse onestamente e non per biechi motivi di lucro, ovvero descrivere in modo chiaro e semplice, ma scientificamente preciso, a studenti desiderosi di apprendere, le reali cause economiche della situazione di crisi in cui ormai versa non solo l'Italia, ma l'intero continente europeo. In questo, senza nulla togliere ad altri abili divulgatori, come Borghi Aquilini o Rinaldi, lei a mio giudizio è stato il migliore. Avendo quindi svolto la sua funzione in modo egregio, mi sembra assurdo volerle chiedere di assumere ulteriori ruoli, quali la fondazione e guida di un partito politico, che lei trova né congeniali alla sua natura, né appropriati al momento presente; chi ha serie ambizioni di creare un movimento politico che si faccia alfiere della lotta contro l'euro dovrebbe studiare seriamente come far nascere, dalla conoscenza da lei messa a disposizione di tutti, frutti spendibili sul terreno della lotta politica, invece di coinvolgerla in diatribe sterili ed inutili, utili solo a sprecare tempo prezioso. Per il lavoro di divulgazione economica da lei svolto in questi anni ci deve essere solo riconoscenza, e basta! Grazie a lei tutti quelli che vogliono sapere sanno, l'ignoranza non è più una scusa come lo era dieci anni fa. Chi, per vocazione personale, vuole agire "politicamente" può farlo. D'altronde la sua opera, benché giustamente focalizzata sull'analisi dei dati economici, ha avuto anche un risvolto che definirei "spirituale", in senso hegeliano, perché ha fatto acquisire ad una generazione di giovani sprezzantemente definiti dai zelatori di regime "bamboccioni", "choosy" e altre minchiate affini, la preziosa autocoscienza che la colpa delle loro sofferenze non è ascrivibile solo ed esclusivamente alla loro presunta minorità intellettuale (come il regime ha tutto l'interesse a far credere a questa generazione) ma deriva sopratutto da una congiuntura economica che è stata coscientemente voluta da chi la ha architettata. Il raggiungimento di questa consapevolezza ottenuta attraverso la sua opera scientifica, di cui personalmente le sarò eternamente grato, vale più di un partito che riesca a piazzare qualche deputato e la cui irrilevanza alla fine venga strumentalizzata dal regime per attuare la tecnica della "catalizzazione del dissenso" (così efficace in questi anni) e impedire così che esso si sfoghi con modalità pericolose per il regime stesso. D'altronde, chi ha velleità di iniziare un percorso di lotta politica le deve essere ulteriormente grato perché, come mi sembra messo in luce dallo stesso Marx, il raggiungimento della consapevolezza nelle masse è la base della costituzione di un movimento politico volto a cambiare la società. A questo la sua opera ha dato un contributo enorme, di cui, sono sicuro, la Storia con la "s" maiuscola le renderà merito.

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