Da questa buca:
un soldato dell’invincibile Wehrmacht controllava questo territorio:
Com’è andata a finire lo sapete. Oggi i “bellaciao” sono, in piena e indiscutibile buona fede, da questa parte della linea Gustav, quella sbagliata (così ha decretato la SStoria). Un paradosso su cui riflettere, come qui abbiamo fatto per anni. Forse la sintesi più efficace di quanto ci siamo detti qui è questa: la rimozione del conflitto, l’afflato irenico delle signorinə di buona famiglia, non è composizione del conflitto, ma anzi, involontariamente, si traduce spesso nella sua esasperazione. Tralascio la consueta citazione di Rilke, che ce lo aveva detto.
E ora, visto che ho espugnato quota 1883, tengo la posizione, in fiduciosa attesa dell’ebollizione globale, e in compagnia di giumente e puledri, testimoni indifferenti di questa e altre imprese.
È incredibile come una linea, in questo caso di Gustavo, possa essere sbagliata e al contempo tutt'apposto se la si guarda da una o dall'altra parte.
RispondiEliminaEppure è durata solo pochi mesi.
Sembrerebbe la vista dal monte Arazzecca (m. 1830), sopra castel di Sangro, anche là luogo di trinceramenti tedeschi (quante volte l'ho percorsa...)
RispondiEliminaScusa, non per fare il precisino, ma come fa a essere l'Arazecca se da destra a sinistra vedi Porrara, Pizzalto e Rotella (e sul Rotella in basso a sinistra vedi Pescocostanzo)? Se li vedi in questo ordine stai guardando da Est verso Ovest. L'Arazecca è oltre il margine sinistro del campo visuale, a Sud di Roccaraso (che non si vede).
EliminaReduce - con prognosi riservata - da una sublussazione della clavicola sinistra (il lato del mio corpo che normalmente mi dà più problemi) non la posso seguire nelle sue escursioni, ma, nel caso interessi a qualcuno, suggerisco la lettura di Cristoforo Moscioni Negri, Linea Gotica, Bologna, Il Mulino, 2006. Autore di cui consiglio anche la lettura de: I lunghi fucili, Torino, Einaudi, Prima Ed. 1956
RispondiEliminaA me sembra che le signorinɘ di buona famiglia amino soprattutto tenere fermo il più debole mentre il più forte mena. Il conflitto non c'è ma le macchie di sangue non mancano.
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RispondiEliminasorvolo sulla sottile ironia di fotografare una postazione di gatekeeping ante litteram, tuttavia non posso non far notare la pur casuale citazione del poeta tedesco, grandemente inviso a Benedetto Croce, tanto da vietarne lo studio ad una delle figlie, a pochi chilometri dal suo luogo natio
RispondiEliminaLui viene tenuto in gran conto come intellettuale "di area", ma io lo guardo con un certo scetticismo, per mero fatto personale, da quando si accorse dopo di una cosa che era evidente prima, presentando questa bella scoperta come farina del suo sacco, e probabilmente lo era (nel qual caso, però, l'amico sarebbe stato un turista del Dibattito)!
RispondiEliminaCon l'occasione ricordo che io dimentico, non perdono. Purtroppo però ogni tanto ricordo.