mercoledì 23 agosto 2023

La moneta unica dei BRICS

Ne parleremo al #goofy12 con relatori di livello (non il solito pattume che vi viene somministrato dai media).

Per farvi arrivare preparati, vi fornisco un paio di disegnini:


Dal secondo, in particolare, appare evidente la crisi della Cina di cui i media ci riferiscono. Appare cioè evidente che questa crisi è solo nel referto dei media...

Sul primo ci sarebbero, com'è naturale, tante considerazioni da fare, ma per motivi di orario mi limito a una, di carattere descrittivo. Nei trent'anni dal 1992 al 2022 gli Usa hanno sostanzialmente tenuto botta in termini di quota del Pil mondiale (con un impercettibile arretramento del -0,3%). I grandi perdenti sono stati Giappone (-11.5%) e Eurozona (-12.5%). A fronte di questo arretramento del -24.4% (arrotondato), i BRICS sono avanzati del 20,5% e il complesso degli altri Paesi (molto eterogeneo: dentro c'è dal Regno Unito alla Somalia al Turkmenistan alla Svizzera...) del 3.9%.

Sarebbe utile estendere le serie per vedere come sono andati nel corso di tutto il secondo dopoguerra i poli attualmente declinanti dell'economia mondiale (Giappone ed Eurozona), per capire se questo declino li ha sempre caratterizzati, o se è stato preceduto da una fase di espansione. Per quel che riguarda noi, in particolare, la tendenza negativa è piuttosto evidente da Maastricht in poi, ma questo non ci consente di trarre alcuna conclusione perché ci manca il pezzo precedente della Storia, quello dal 1946 al 1991. Domani con calma cerco di ricostruirvelo, e intanto buona notte!

34 commenti:

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    1. Sono solo numeri. Già con questi stacchiamo di gran lunga gli amici operatori informativi, ma sono solo un punto di partenza.

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    2. "Gli amici operatori informativi" sono quelli che "Le vacanze in Albania costano il 250% in meno che in Italia" o che in tutto il mondo per ogni X scrivono che "X si sta scaldando più velocemente del resto del mondo".

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    3. Sì, ma vorrei aggiungere che qui non abbiamo avuto e non dovremmo avere bisogno del clima o della pandemia per sapere da che parte è il nemico. Il nemico è anche fra quelli che hanno avuto bisogno del clima o della pandemia per capire certe dinamiche.

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  2. Dal 2000 al 2008 le economie Brics e UE sono cresciute, la prima molto, la seconda meno ma cresceva ancora.
    Fa impressione la tendenza dal 2008, anno della crisi Lehman (per la cronaca, ma centra relativamente, solo magari per constatare l'efficacia delle misure adottate) fino ad oggi della quota UE.
    Qualcosa ha causato un calo che pare quasi si sia riversato in toto nel fiume Giallo.
    Cosa sarà mai andato storto?

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  3. Il primo grafico evidenzia come il "blocco occidentale" (ossia i paesi Nato) rappresenti almeno la metà del Pil mondiale, mentre i BRICS si attestano attorno al 25%. Quindi sembra un pò presto per poter parlare di ordine mondiale multipolare e di de-dollarizzazione del commercio mondiale. Forse è per questo che gli USA vogliono chiarire con la Cina la questione della "guida mondiale" ora che i paesi Nato, ricompattati ed irrigimentati sotto il suo comando dalla guerra ucraina, hanno ancora una supremazia economico-finanziaria (oltre che militare). D'altra parte il declino economico dell'Europa obbliga, ancor più che in passato, i paesi europei a restare ubbidienti sotto l'ombrello statunitense.

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    1. Mi sembra una chiave di lettura interessante.

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    2. Premesso che parecchio di questi BRICS è fuffa ( brasile e SA sono "sudditi" della "anglofinanza" come noi )vorrei ricordare che ci stanno "portando in guerra" laddove appunto più che il PIL ( cioè i conti nelle banche) conta molto meno del PPP ( i beni REALI sui banchi di vendita).
      E in termini di PPP i BRICS hanno già superato "l' occidente Kombinato" (e la cosa non può che peggiorare con la nostra inarrestabile"euroausterity").
      Da qui l' urgenza della anglofinanza di costituire per noi una "economia di guerra" (la "tessera" appunto "green " come quella dei nostri nonni )
      E così magari si salveranno i conti delle banche ma di sicuro avremo i banchi dei negozi parecchio vuoti.

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    3. Credo che i BRICS contino adesso per circa il 31% del PIL mondiale. Certo, se venisse accettata la richiesta di adesione di Paesi grossi come Indonesia e Turchia (sia come PIL che come popolazione), i rapporti di forza potrebbero cambiare.

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    4. "Forse è per questo che gli USA vogliono chiarire con la Cina la questione della "guida mondiale" ora che i paesi Nato, ricompattati ed irregimentati sotto il suo comando dalla guerra ucraina, hanno ancora una supremazia economico-finanziaria (oltre che militare)." Mi chiedo quindi cosa succederà quando l'Ucraina imploderà perché gli occidentali saranno costretti ad abbandonarla...

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  4. Buongiorno, ho scoperto solo ora questo blog. Cosa sarebbe il #goofy12? Dove posso trovare info? Grazie

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  5. E il "fiume giallo" del primo grafico che si allarga sempre di più, tracimerebbe forse le sponde nel momento in cui non fosse più "obbligato" agli scambi commerciali in dollari?

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    1. Non credo che esista un legame così stretto.

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    2. I clienti dell'allargamento del "fiume giallo" siamo noi (occidente) e sarà difficile mantenere basso il renmimbi se la moneta del cliente primario perde valore per le tue stesse iniziative economiche . Per la prima volta nella esperienza economica nota del pianeta l'orizzonte si è chiuso . Solo gli USA (o meglio SpaceX ) lo può riaprire facendo partire l'economia della conquista del sistema solare , ma ci vorrà tempo ; l'analogia è con il 1492 e lo sviluppo portato in europa dall'oro delle americhe .

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  6. Comunque Alibaba, aveva annunciato che si sarebbe divisa in 6 unità separate

    Il titolo era schizzato del 15% grazie al metodo di valutazione "sum in parts".

    Con $BABA 5% al di sotto del prezzo di quando si depositava la domanda il 24 marzo.

    Già al tempo c'era qualche segnale di qualche scricchiolo non servivano i titoloni da prima pagina

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    1. https://twitter.com/burrytracker/status/1641103280054104064. Giusto per poter fare da contraddittorio fornisco la fonte 🙂. si può anche discuterla se l'operazione che abbia fatto sia corretta o sbagliata a lungo termine.

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  7. La crisi cinese è solo nei media... tuttavia è un dato di fatto che Evergrande è in amministrazione controllata e che l'edilizia in Cina fa quasi il 28% del PIL. L'eventuale bancarotta si porterebbe appresso tutti gli investitori occidentali.

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  8. Guardando i due grafici avrei due domande da porre:

    1- La Cina ha accresciuto la sua quota di PIL mondiale dagli anni novanta ad oggi, a differenza di altri BRICS.
    Influiscono la popolazione, particolari istituzioni o altri fattori?

    2- Quali sono le ragioni del "declino" giapponese?

    Grazie.

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    1. Anche altri fattori . es.: le realtà dimensionali delle aziende e la possibilità di fare ammortamenti di impianti su scala che nè le aziende europee nè quelle giapponesi possono fare . In pratica se nel tuo prospetto di investimento gli ammortamenti li puoi considerare sempre azzerati a breve termine (effettivi intendo, non gli accelerati contabili ) è evidente che hai un vantaggio competitivo nel costo ulteriore rispetto al costo del lavoro . Se non è chiaro faccio esempi .

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  9. Sarebbe interessante vedere la bilancia commerciale. Con l'allargamento odierno sembrano prevalere largamente i paesi esportatori, con l'unica grande eccezione dell'India (che infatti non vuole la moneta unica); non sembra un sistema che possa funzionare, almeno come sistema chiuso.

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  10. un pò off topic ma neanche molto...approfittando della debolezza politica internazionale di Macron, Schulz e la Von der Leyen, e con Biden e il regno unito distratti dall'ucraina, non vedo perchè non rinnovare il MoU con i cinesi; alla fine della fiera, considerato il cambio favorevole con il renminbi (1RMB=0,13 EUR), in campo commerciale ed industriale non potremmo che giovarcene. Nel caso gradirei da parte del governo proiezioni/analisi che attestino vantaggi e svantaggi al tessuto economico italiano, e non una semplice giustificazione ideologica. Un bagno di umiltà e un sano realismo da parte della Meloni non guasterebbe affatto in questo momento

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    1. Superior stabat lupus inferior agnus...ecc ecc .Ma come fa a pensare che si abbiano convenienze a trattare con chi ha realtà dimensionali così ? Solo poche aziende italiane possono approfittarne mentre l'invasione dei prodotti a basso costo cinesi ucciderebbe il lavoro delle nostre aziende. Il lavoro dell'Italia e degli Italiani si difende con i DAZI contro i prodotti cinesi ed indiani (dumping salariale e regolamentare ) . Una politica seria dovrebbe imporre dazi di equipollenza funzionale di costo sui prodotti . Ikea che produce in Cina e vende a Verona ha distrutto intere aziende del mobile a Bovolone . "Anonimo" (non so come chiamarla) per me lei sbaglia totalmente approccio .

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    2. troppe ovvietà errate o parzialmente decontestualizzate e/o meramente teoriche, ma va bene. Però mi creda, l'Italia di questa UE, non quella di 30 anni fa, avrebbe enormi vantaggi dal MoU, se non fosse che siamo dal lato sbagliato della Forza. Se lo legga e forse converrà con me della (forse unica) occasione di far riemergere la nostra economia dalle sabbie mobili. Se poi pensiamo che i francesi, gli inglesi e i tedeschi, con i loro sodali, sono tutto sommato meglio, non ci resta che sperare nel meteorite

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    3. Non penso affatto che francesi , inglesi , tedeschi e loro sodali siano meglio . Ho esperienza di un paese dove alle merci estere si applicano dazi ed il lavoro dei cittadini è tutelato da essi . Si vive benissimo lo stesso . Ikea non è un problema qui , i dazi lo rendono un prodotto per ricchi . I falegnami lavorano normalmente come da noi negli anni 60 . Se lei preferisce il meteorite sono opzioni personali che rispetto .

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    4. vede, al momento in Italia, soprattutto al sud, l'alternativa al "modello cinese" è il "modello indiano" prossimo venturo, con due sole caste però: i pochi bramini e gli innumerevoli paria. Questo è il destino che hanno deciso per gli italiani delle prossime generazioni, ma sono contento che lei e molti increduli al potere abbiate le vostre torri d'avorio dove discettare dei massimi sistemi; come sono stati abituati a ripetere gli schiavi di tutte le epoche: la vostra felicità è anche la nostra felicità

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    5. Totalmente dissento: soprattutto il sud Italia sarebbe ricchissimo in un contesto normativo adatto allo spirito del luogo . Tuttavia non comprendo l'affermazione "increduli al potere" . Io vivo del mio lavoro , ho 70 anni compiuti , non mi hanno dato la pensione , sono no-vax e mi hanno pure licenziato . Secondo lei vivo in una "torre d'avorio" ?

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    6. le torri d'avorio di oggi sono i luoghi mentali dove ci si estranea da quello che succede intorno e non ci si accorge che il tessuto economico e produttivo è ormai devastato, che lo spirito volitivo del lavoratore italiano è sparito forse per sempre, che le generazioni dei quarantenni, trentenni, e tra poco i ventenni, non hanno prospettive di una vita futura migliore e che il sud Italia diventerà la prigione di milioni di disperati che guarderanno con invidia il cinesino della porta accanto e la sua vita piatta come una tomba. Gli increduli al potere sono quelli dell'andrà tutto bene, del ripartiamo di slancio, del vacciniamoci per salvare i soggetti a rischio...cioè tutti quei soloni ipocriti che rappresentano la feccia dell'umanità ai posti di comando. Mi creda, in questo manicomio infernale in cui ci hanno sprofondato, l'abbraccio mortale di Jinping rappresenta un lieve respiro di sollievo

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    7. Grazie anonimo! Finalmente ci hai detto chi ti manda! Salutacelo caramente.

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    8. ma no, sono apartitico.. però, ad onor del vero, riconosco un'onestà intellettuale a Salvini che apprezzo molto, ed anche un coraggio fuori dal comune che gli rende onore. Non mi dispiacerebbe affatto rivederlo al 40%, stavolta più maturo e meno impulsivo. Gli manca un buon spin doctor che lo renda meno orsacchiotto e più "gigachad", ma il momento per ritentare il colpo di coda è ora, la UE non è mai stata così debole. Se posso permettermi, con il dovuto rispetto, fuori gli attributi, tutti. Sa qual'è una delle differenze tra intelligenza umana e quella animale? L'uomo, al contrario degli animali, è capace di vedere tutte le sfumature di grigio tra il bianco e il nero, e, più si è intelligenti, più grigi si vedono.

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