venerdì 4 agosto 2023

La grillanza

 (…dalla periferia dell’impero ricevo e pubblico…)

Ciao, Alberto.

Augurandoti una buona pausa estiva (se riuscirai a ritagliartela) volevo sottoporti una riflessione sulla grullanza/grillanza che ormai sembra aver contagiato tutti in materia di stipendi. Il povero Fassino, che parlò in mal punto, è stato travolto dagli strali dei suoi stessi compagni ormai schiavi del proprio schema retorico autoreferenziale. Ora io penso che sia difficile smontare le critiche con argomenti razionali perché ci sono idioti che partono dal presupposto, talora inespresso, che i “loro” soldi (ma poi bisogna vedere se effettivamente pagano le tasse dirette) non devono essere usati per pagare i politici e che anche un euro sarebbe troppo. Tuttavia loro non sanno che i “loro” soldi vengono usati, indirettamente, per pagare ad esempio i calciatori. I comuni infatti garantiscono in Italia a tutt’oggi la quasi totalità delle strutture sportive utilizzate dalle squadre di calcio, spesso dietro richiesta di canoni di concessione veramente esigui, come anche numerose norme sono state negli anni adottate a livello nazionale per garantire l’atterraggio morbido a società sportive fallite o per allontanare lo spettro dei fallimenti, per non parlare infine del fiume di denaro pubblico speso per ogni partita di campionato e non solo per la sicurezza e l’ordine pubblico: se le squadre di calcio dovessero contribuire economicamente a tutto questo non potrebbero pagare gli stipendi che pagano in Italia e forse non sopravviverebbero neanche un mese… Per non parlare poi del settore dello spettacolo che è forse il più assistito in assoluto, tra quelli a gestione sostanzialmente privata. Tutti i maître-à-penser, tipo Gassman o Moretti, sono convintissimo che abbiano la maggior parte delle proprie scritture in produzioni sovvenzionate (film o spettacoli teatrali) o che girano per teatri e cinema sovvenzionati, se non direttamente pubblici: vorrei verificare ma non ho tempo né capacità di giornalista investigativo. So che un grillino DOC direbbe che tutti costoro dovrebbero morire di fame, ma non so se gli andrebbero dietro tutti gli anti-casta opportunisti che si stanno accanendo sul povero Fassino: in fondo tutti hanno i propri circoletti e lo stato, le regioni, i comuni o gli enti parapubblici sono presenti ed elargiscono sostanzialmente in tutti i settori, ma stranamente poco se ne parla. Ecco, penso che una volta tanto dovremmo scendere al livello di questa gente e (pur sapendo di aver ragione) ribattere non sul punto ma cambiando argomento e chiedendo conto della provenienza dei redditi di molti dei loro beniamini se non, in alcuni casi, di loro stessi. Il che ovviamente non necessariamente comporta che si pensi che tali redditi vadano tagliati…

(…certo che il problema di reagire alla grillanza senza scatenare una race to the bottom è di difficile soluzione, perché l’essenza della grillanza è la race to the bottom: abbassare gli stipendi alti strappa l’applauso - ed è doppiamente regressiva, sia in senso politico che distributivo - rispetto all’innalzare gli stipendi bassi! Il brodo di coltura della grillanza è l’odio, ce lo siamo sempre detto, l’odio e la diffidenza. Colpire il nemico appaga più di aiutare l’amico, soprattutto se di amici non ne hai, magari semplicemente perché non ne meriti. Insomma: quello che rende difficile gestire la grillanza è la sua diversa, autolesionistica e meschina, umanità. Abbassarsi al loro livello è un presupposto per ingaggiare la loro attenzione, per aprire un dibattito, ma significa anche perdere in partenza. Lo dico in un altro modo: si tratta di un caso in cui usare la forza dell’avversario senza farsi del male richiede uno sforzo di creatività in più. Comments welcome…)

84 commenti:

  1. Il grillismo ha attecchito perché in parte è palesemente verità.
    In parte.
    Non è ne vero ne falso, è semplicemente un pezzo di verità.
    Ecco perché è difficile contrastarlo.

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    1. No, secondo me ha attecchito perché attracted to it the support of the dominant social forces behind authority.
      Basti pensare non è affatto un fenomeno tutto italiano, anzi...

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    2. Sì, in the USA lo stato esiste solo ad uso e consumo delle corporations (Chomsky una vita fa aveva mostrato l'inutilità per il cittadino del sistema bipolare), qui in Europa ogni stato aveva ruolo di intermediatore per moderare le pretese di quei privati abnormi che sono le corporations, o multinazionali che dir si voglia, e fondazione dell'UE ha attuato un mostro burocratico amministrativo sovranazionale completamente assoggettato al sistema lobbistico e monopolistico delle multinazionali, in cui le singole amministrazioni nazionali non possono più disporre degli strumenti per finanziare le proprie politiche, è così che gli enti pubblici diventano meri stipendifici, AIFA, la scuola, oggi sono stipendifici che obbediscono al padrone, i media lo hanno sempre fatto, quale governo può o vuole dire ai propri cittadini "non contiamo più niente, abbiamo le mani legate, possiamo solo tagliare, al massimo elargire briciole, siamo tutti sudditi, di serie A noi, di serie Zero voi". L'UE è un protettorato USA, i rappresentanti del popolo devono essere sempre più esautorati e delegittimati, gli organismi di tutela devono fornire solo l'apparenza della democrazia, e la gente andava scoraggiata, ed è stata scoraggiata, a votare. Come si contrasta una cosa simile? Io posso solo richiamare l'attenzione sui valori che avevano caratterizzato la società europea fino a dopo la seconda guerra mondiale, su ciò che ci rende umani e non bestie, o marionette delle nostre passioni, così facilmente manipolabili dai media che
      sono solo la voce del padrone, abbiamo insegnanti che non sanno chi sia Totò e non hanno mai visto un film del realismo italiano, a cosa gli serve la LIM in classe? A illustrate power point sull'agenda 2030. O a guardare film su Netflix in classe (giuro che è vero, manco rai storia). .. non riesco ad essere ottimista

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    3. In pratica, pensiamo con le parole che il capitale ci caccia in bocca e in testa tramite i media (i loro gran sacerdoti), e così usiamo le loro parole d'ordine estremamente divisive e abbiamo istintivamente paura delle parole proibite, quelle che rimandano al bene comune, alla collettività, ai collanti sociali, alle tradizioni, a qualsiasi senso del limite di ciò che è giusto e ciò che non lo è (non in questo blog forse, ma a scuola di sicuro sì); io - mio, e basta.

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    4. Il grillismo è seguire la corrente, è dire quello che la maggior parte del Popolo vuole sentirsi dire, è uscire dell’euro oggi e rimanerci dentro domani, in quanto tale è innegabilmente ed invariabilmente menzogna. E finzione.

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    5. Sono d'accordo più con Emma che con aquilano, ad essere sincero.
      Nel senso che non sono sicuro del fatto che il Popolo come categoria (vero o - secondo me - presunta) aiuti la riflessione. E anche perché mi sa che se molti vogliono sentirsi dire queste cose, un po' (?) pesa il bombardamento mediatico e culturale di ore e ore sui furti di galline mentre ladri più seri ci scippano la pensione (e non solo).
      Ho vissuto un paio d'anni a testa in Irlanda e Spagna, e poi 15 in Cile, ed è sempre la stessa solfa. Anzi, peggio: a confronto della TV cilena, LA7 sembra un dibattito di (a)simmetrie.
      Grazie comunque ad entrambi per la risposta e a Tafazzi per lo spunto, cordiali saluti :)

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    6. Gentile aquilano,

      Ti ringrazio per gli spunti estremamente interessanti e condivisibili. Lo sono talmente tanto che, più che controbatterli, proverò ad aggiungere alcune mie riflessioni - che spero tu e gli altri lettori del blog troveranno altrettanto stimolanti (tradotto: sto per fare un pippone tremendo, contorto e scritto male, di cui non fregherà niente a nessuno).
      Come giustamente indichi, la contrapposizione tra bene e male così come l'ho presentata è abbastanza manichea. Io credo che alla radice del "so' tutte mariuole" culturalmente e globalmente egemonico ci sia innanzitutto una saggezza popolare che - oltre ad essere una "ragionevole approssimazione" dell'esistente (la tendenza ad approfittare per propri fini dell'esercizio del potere esiste) - ha sempre avuto una lodevole funzione sociale se non di ribellione, almeno di pressione e di sfogo sociale.
      Si pensi ad esempio al ruolo del giullare.
      Ma che succede se il giullare è di corte? Che succede se l'unica critica è quella del giullare, ed essa viene diretta verso obiettivi "comodi" per il potere?
      Voglio dire che secondo me il fenomeno che ho appena descritto degenera in grillanza, per un problema di indirizzo e di assolutizzazione da parte della propaganda di questa istintiva ed altrimenti utile "rabbia" contro un potere apparente sempre meno potente (lo Stato), rendendola totalizzante. I 5 stelle senz'altro amplificano e contribuiscono alla degenerazione di questo fenomeno ma non ne sono affatto la causa. La causa sono le "dominant social forces" che - approfittando di questo istinto - l'hanno amplificato, e indirizzato secondo la sua convenienza, fino all'attuale degenerazione.
      E qui veniamo al secondo punto che sollevi, quello delle "élites" contro il Popolo (a proposito, da comunista e democratico quale mi ritengo di essere, mi piace l'uso del termine, di come lo fai come di "compagni di viaggio" e l'uso della maiuscola). Quando dici che parlare di classe dominante implica una categorizzazione o semplificazione uguale a contraria a quella di Popolo, non hai affatto torto. Potrei ribattere che "social forces" non necessariamente implica un insieme statico di menti coscienti ed organizzate dietro di esse, ma non coglierei l'essenza della tua giusta critica. Il punto secondo me è che le definizioni, così come i postulati, aiutano a sviluppare un'analisi ed a trarre delle conclusioni sempre a patto che suddetta approssimazione sia valida nel contesto. Per esempio, dire che le classi o "forze dominanti dietro l'autorità" (per usare le parole di Keynes) traggono vantaggio dall'antipolitica mi sembra una conclusione robusta, senza per questo implicare che questa classe (che io identifico più o meno con i rentiers non sia in certo grado "sfumata" o che esista una coordinazione esplicita e cosciente tra tutti coloro i quali vi appartengono. Altrettanto valida è la tua conclusione della necessità di una chiamata alle armi, di una unità, di una presa di coscienza innanzitutto culturale.
      Ho invece dei forti dubbi sul fatto che il Popolo voglia sentirsi dire certe cose h24 (infatti TV e giornali sono in calo da mo'), sul fatto che la mancanza di cultura impedisca qualsiasi cambio (se fosse così avremmo ancora il re). È in questo senso che la categoria Popolo non aiuta a - mio modesto parere almeno.
      Diciamo che occupare lo spazio informativo in modo totalizzante ha l'indubbio pregio di non lasciare spazio a qualcos'altro... che magari a qualcuno interesserebbe pure se proposto nei tempi e nei modi giusti - questo blog ne è la prova del resto.
      Con la grillanza dentro di me e dentro del Popolo ci dovrò convivere comunque ma dire, fare, pensare anche altro è già un ottimo passo in avanti.

      Cordiali saluti :)

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  2. Quanti ortotteri hanno letto il fondamentale opuscolo demenziale "La decrescita felice" di S. Latouche?

    Credo pochissimi, in base ad un mio sondaggio negli anni, tra amici e conoscenti sui social e direttamente.

    Oserei dire, avendolo letto, che l'orrore in me generato non ha eguali rispetto ad altri testi deliranti alcuni dei quali hanno prodotto note catastrofi storiche, anzi quel testo a mio avviso è ancora più raccapricciante perchè teorizza ancora di più il controllo su tutte le attività umane sia personali che generali.
    Il problema è che questi grillini, (esperienza personale) spesso reagiscono in modo aggressivo e fondamentalista alle obiezioni riguardanti certe loro credenze non documentate anzi palesemente false. Ricorderete tutti la questione delle scie chimiche.

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  3. Dare risposte implica dare attenzione (che è quello che cercano), ed accendere un faro che poco prima era un semplice lumino.
    Lasciamo il lumino, perché il vento sta cambiando, e la folata che stà arrivando, lo spegnerà definitivamente.


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  4. E' grillanza ?
    Ieri parlavo con una bella signora di 30 anni incinta del quarto figlio separata dal marito che la aiuta non abbastanza (eufemismo) .
    Era stagionale in una grande azienda, ha perso il posto e stava facendo il giro dei sette uffici con l'INPS di Verona per avere il previsto contributo per la maternità .
    Era esausta e stava quasi piangendo ma è arrivata a dirmi che "bisogna che qualcuno faccia qualcosa , per noi non ci sono soldi e non so come fare la spesa ma per i politici , la guerra, ecc ecc ...." il resto è cosa nota.
    Il primo aspetto che va curato è l'atteggiamento di quasi tutti i dipendenti pubblici che avvertono i diritti dei cittadini come "seccature" a cui dare risposte formali nel loro "burocratese interno distorto" .
    La citazione del "La casa che rende folli – Lasciapassare A-38" è inutile .

    Le categorie che vivono di intermediazione di risorse pubbliche sono molte ed i politici ne sono responsabili in quanto l'assalto alla diligenza della finanziaria viene fatto in nome di appetiti che non sono di aiuto della gente con problemi , anche solo contingenti .

    La signora , pertanto, insegnerà ai suoi 4 figli ad odiare lo stato, i politici ed i funzionari che lo rappresentano , a fare il possibile per evitare il contatto con esso e si avvicinerà a chi la aiuterà fattivamente , fosse anche la mafia russa .

    In questo contesto è perfettamente inutile parlare di BCE, MES, autonomia regionale , e cose di alto livello : quello che si vede è che lo stato se ne hai bisogno con diritto ti abbandona in quanto i tempi di risposta e la qualità della risposta sono scollegati con l'esigenza .

    Questo tipo di "grillanza" è pura produzione di stato , nella migliore tradizione del socialismo reale .

    La cura si chiama "disintermediazione della pubblica amministrazione" ma il solo citare l'argomento ti pone in luce di "militanza grillina" .

    Non c'è nulla da fare .

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    1. Stavo per darti ragione, ma poi ho pensato che è l'esatto contrario di quello che il professore sta cercando di spiegarci (e che io ho imparato solo lavorandoci).
      La signora in parola, cioè, se la prende con "i bolidigi the arubba" per colpa di burocrati che se vedono un ministro gli ridono in faccia perché non conta nulla per il loro stipendio.
      Il motivo per cui il grillismo è così ben alimentato è che lascia intoccata la "burocrazia permanente", la cui onnipotenza nasce dall'inesistenza sia di uno "spoil system " che di una burocrazia cavouriana (cioè in cui il ministro potrebbe firmare l'atto come vertice dell'amministrazione, mentre nei fatti è "costretto " all'intermediazione dei direttori).
      Il mio caro amico Giulio mi direbbe che non va sottovalutata la colpa dei politici che non controllano, ma spesso mi chiedo perché un politico dovrebbe sbattersi a controllare se poi si ritrova cornuto dal burocrate che lo tradisce e mazziato dalla signora veronese che lo accusa delle corna.

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    2. certo, se si calmasse con i figli non sarebbe male...

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    3. La signora non era arrivata a tanto ragionamento , era (è) arrabbiata perché vede tutta la piramide politici-burocrati-impiegati come garantita e facilitata mentre le persone che non conoscono nessuno e non hanno soldi (per pagare il CAF) sono cornute e mazziate . Per questo da anni (2015 almeno) propongo la "disintermediazione" della P.A. . Vedere sotto.

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  5. lanciare gli strali è un'imprescindibile infezione del politico, una candida albicans difficile da eradicare quanto facile da contagiare, ma soprattutto difficile da autodiagnosticare. La sua manifestazione più evidente è il "prurito", nel caso di specie metaforico

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    1. Caro anonimo (credo che ce ne sia in giro uno solo), mi sembra chiaro che aspiri alla bella prosa, ma che questa tua aspirazione urti contro limiti di ordine culturale. Suggerirei quindi di parlare come magni (sic): il tuo contributo sarà più costruttivo e quindi più apprezzato dalla community,

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    2. volgarmente detta: er bagnai politico nobbuono, perchè al malamente je viene er prurito da candida

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    3. In effetti è abbastanza volgare, ma oltre a farci capire che hai scarsa consuetudine con l'istruzione (non l'educazione) superiore, come la stragrande maggioranza dei grillini, in che cosa queste presunte facezie portano avanti il discorso?

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    4. a volte il metodo grillesco è utile a scoprire gli altarini e a scoperchiare le pentole ma, come fai notare tu, è quasi impossibile non farsi male politicamente e mediaticamente. Anche Cicerone avrebbe vita difficile oggi

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  6. SFOGO: posto che io personalmente ritengo che il presente sia un falso problema (forse mi illudo) poichè si risolverà da solo e credo si sia stia già risolvendo attraverso le contraddizioni palesi e/o meno palesi (come il cappotto ed il maglioncino dolcevita entrambi di cachemire dell'avvocato del popolo con orologiolusso a volte si a volte no (alla stregua macronistica...eheheh) che interroga la signora Pina su quanto è cattiva la Meloni che ha interrotto i bonifici a lei ed al marito con sms (ahahah)...posto che l'avvocato del popolo cmq va tutti i mesi alla cassa come un fassino qualsiasi e posto che paga fior di cruzeiros al suo demi-creator di cui è un falso epigono, grillo, per consulenze a forfait di centinaia di migliaia di cruzeiros tradotti in euro...posto tutto questo io mi sento di dire una cosa un filino fuori (un lagavulin invecchiato 16 anni è complice, lo ammetto, ma è il 4/8 ed io ho appena finito la redazione di un ricorso avverso AdE per una cagata che vincerò in primo e secondo grado ma mi porterà forse fino in Cassazione a causa della resistenza dell'ottimo Ruffini inspiegabilmente ancora a guida della principale Agenzia italiana, nella quale non potrò assistere il "contribuente" poichè umile dottore commercialista e non cassazionista...se ne okkuperà un kollega avvocato e così facciamo girare l'economia), detto questo, dico altro: il massimo esponente riconosciuto dell'Alchimia mondiale è Fulcanelli....lo sappiamo attraverso i suoi scritti come ad es. "Il mistero delle cattedrali". Orbene...in realtà non si sa chi esso sia, non si hanno contezze storiche su di esso e non si sa se sia veramente esistito. Se sia un uomo, o un gruppo di uomini o forse...un evento. Eppure qualcuno ha scritto opere di una valenza simbolica di tale potenza e rilevanza da assurgere ad una forma quasi democratica (inclusiva ahahah) rispetto a coloro, molto più ermetici e settari i quali si occupavano delle medesime tematiche ed il cui motto era:"silentium est aureum". Fulcanelli rivoluziona tutto mettendo a disposizione di chiunque il "modus"....la chiave per capire....anche se la chiave te la devi andare a cercare (se ne sei capace) se hai: umiltà, cultura sufficiente, sacrificio necessario, capacità a-dogmatica (alfa privativo) ed infine una buone dose di 'fanculismo psicosociale ed ego-privativo.
    Non dubito che questa meraviglia di cattedrale gotica che è questa cosa inesistente del blog (ma in realtà sempre più esistente) in cui sono immeritatamente approdato (non che l'approdo sia deprecabile o abbia bisogno di tessera, ma mi pregio immeritatamente di inserire qualche mia cagata al suo interno)(il grillaceo avrebbe scritto iNmeritatamente) abbia le caratteristiche simbologiche che qualche "uomo di buona volontà" sa interpretare e porsi come proprie per la ricerca della Pietra Filosofale, ma ritengo che è ancora di la da venire un linguaggio che possa coinvolgere una massa senziente, poichè ad esempio, in questo blog (mutatis mutandis), utilizzando una odiosa metafora (le metafore sono sempre odiose quando si fa uso corrente e diffuso di esse) si indica un componente essenziale della natura come il mercurio (ὑδράργυρος hydrárgyros) detto argento vivo dagli alchimisti ed inteso più come elemento primordiale ed intimamente connesso alla propria essenza in comunione con il creato, per altri non è nient'altro che un liquido dentro ai termometri per misurare la febbre che in epoca attuale sono stati eliminati perchè inquinano.

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  7. Non dirò nulla di particolarmente nuovo né per lei né per (la maggioranza de) i lettori del blog, ma dato che i commenti sono benvenuti ne approfitto...
    Considerando che "l'operazione da fare" è anche o soprattutto culturale, scendere sullo stesso terreno dell'avversario non può che essere controproducente. Nel senso che accettare come metro di giudizio quello dell'avversario, purtroppo culturalmente egemonico e nel contesto di rapporti di forza estremamente sfavorevoli, significa avere perso in partenza.
    Peró è utilissimo, come lei del resto fa sempre, utilizzare argomenti di questo tipo per evidenziare le contraddizioni interne a quel ragionamento fatto di "castacriccacorruzzzzione" e "spesapubbbblicaimproduttiva".
    Nel mio piccolo quando affronto con qualcuno l'argomento dei finanziamenti pubblici o privati faccio notare che la politica ha dei costi. Ora, si può ragionare con variegate opinioni se questi costi sia meglio ridurli, mantenerli o aumentarli. Ma chi vuole ridurli spostando il finanziamento dal pubblico al privato é un furrrbo, perché oltre al costo in se paga anche il profitto che il finanziatore spera di ottenere.
    Credo che in questo ci siano delle analogie con quanto avviene con gli IDE, che pure dei vantaggi ce li hanno. Nel contesto che descrivo invece, così come pure in quelli che descrive lei, siamo in una situazione lose-lose: il costo più grande non é economico, ma quello della perdita di un'altra fetta della (ormai scarna) torta di democrazia dato che tra gli elettori "uno non vale uno" (per dirla a modo loro) bensì chi finanzia di più ha più peso.
    Tra l'altro, a proposito di analogie 'sta cosa ricorda un po' la crisi dell'eurozona perché tangentopoli fu una crisi di finanziamento privato, e non pubblico! E la soluzione quale fu? Più finanziamento privato, of course!!! :)
    Vogliamo eliminare la corruzione? Aumentiamo gli intermediari!

    Saluti cordiali e - come sempre - grazie infinite per lo spazio e per gli spunti.

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  8. Il "dagli all'onorevole" è sport nazionale da ben prima degli ortotteri; la grillanza, e prima ancore mani pulite hanno sfruttato e trasformato la tendenza già presente in metodo, con efficacia assoluta.
    Un avvelenamento di pozzi devastante, possibile anche per la totale assenza di un minimo contrasto efficace.
    Qui qualcosa è successo, qualcosa si è mosso, qualcosa si è discusso e creato; chi lo nega è disonesto.
    E quel qualcosa non si può che reputare enorme tenendo conto del contesto e della asimmetria dei mezzi a disposizione.
    Che contrastare la vulgata creata cercando di far presente che castacriccacorruzzzione è un racconto con un preciso scopo sia complicato dalla narrazione di anni è un fatto e insistere potrebbe non portare a risultati concreti ma non c'è alternativa; ognuno faccia il suo ogni giorno per quel che può.
    E lasciate perdere piddini, grillini e delusi di varia natura (che poi nella stragrande maggioranza dei casi rientrano nelle prime 2 categorie).

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    1. Quanto potere illusorio conferisce il "pago le tasse quindi a me X non sta bene!"?, esisteva da prima degli ortotteri, non l'hanno inventata loro come non hanno inventato l'antipolitica, hanno solo capitalizzato per ottenere un istante di vita politica (scelti poi con la tecnica del tiranno di Mileto al contrario...).
      E' come spiegare al pensionato arrabbiato al bar tutto il dibattito, se non è informato da sé, è inutile scendere a quel livello.
      Quelle degli ortotteri sono solo "tecniche" di combattimento: c'è chi sceglie di combattere con addosso solo una pittura blu e chi si schiera in formazione marciando in silenzio.

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    2. Concordo.
      Chi è nato nel 1992 oggi ha trent' anni.
      Io sono del 1976, e ricordo che la cosa più difficile per me, era avvicinarmi alla storia degli anni settanta e ottanta, mentre nel 1992, abboccai.
      "Tangentopoli", intuisco, sarà il fatto storico più ricordato dai genitori di questi trentenni o di coloro nati dopo.
      E una politica con le mani legate lascia molto terreno all' antipolitica, ma soprattutto all' indifferenza, o all' apatia, o all' esaltazione per le nuove mode emergenziali.
      Solo questo blog, rappresenta una testimonianza storiografica, come antidoto allo sfascio della convivenza civile.
      È desolante che non esistiamo.
      Ma la resistenza esiste.
      E questa, è la cosa più importante.
      Poi ha ragione Alberto. La storia la scrivono i vincitori.
      Ma di questa storia, cioè noi, chi si ricorderà? Come verrà narrata? Chi la studierà? Chi la capirà?

      Maria Giovanna Maglie ha colto tutto questo:"#goofy7 1000 pazzi..."

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    3. No io intendevo dire che l'antipolitica, se vogliamo cercare lontano, a una storia ragionevolmente recente, la trovi anche a pagina 4 del bestseller tedesco tra il '33 e il '45.

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    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    5. Già. Mi hai rincuorato.
      Pensavo che i rapporti tra essere umani fossero genuini.
      Pensavo che un incessante dialogo sui dati esperenziali per migliorare le condizioni di tutti, e ridistribuire i privilegi (soprattutto intellettuali) fossero assunti consolidati.
      Ora penso che pensare ciò è pensare da pazzo.

      Come via intermedia mi viene in mente la soluzione di Alberto: teniamoli lontani dal potere per un trentennio

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    6. Facendo ogni giorno quel che posso, mi sono imbattuta un cartello che diceva così:" BUROCRATE: colui che rende difficile il facile attraverso l'inutile". Naturalmente mi trovavo all'interno di un ufficio di un' attività privata. Inizio a parlare con uno dei soci, il quale confonde la figura del burocrate con quella del politico. Concorda con me sul fatto che per noi il vero problema sono i burocrati di Bruxelles. Tuttavia, malgrado mi sforzi, non riesco a togliergli quell'astio del "dagli al politico". Penso tra me che ci sono anche grillini di destra, perché come sappiamo il grillismo è la forma mentis del piddino evoluto (o rectius involuto). Ma non è solo questo, ahimè. È anche uno che bazzicando in politica a livello locale, non ha soddisfatto le sue ambizioni personali e quindi ce l'ha con tutti gli altri. Delusi, grillini, piddini ... Che noia! 🙄





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  9. Clamorosamente OT, scusatemi...
    Segnalo questa minaccia al mio quieto vivere che aleggia da un po' da queste parti.
    Mi toccherà cambiare continente di nuovo?

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    1. Forse il Brasile vuol fare la Germania del sudamerica... magari non devi cambiar continente da subito.

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    2. Probabilmente é solo una sparata, ma se non lo fosse ci sarebbero tanti aspetti preoccupanti. Dato che unisci punti provo a raccontarteli - ringraziandoti in anticipo per la pazienza - così magari mi dai qualche spunto, anche perché io ad unire i puntini ci riesco a malapena e solo quando qualcuno tipo il Prof. mi mette proprio i numeretti a fianco...

      1. Qui in genere la parte della Germania la fanno gli Stati Uniti ("utimamente" anche la Cina). Magari questi sono così pazzi da agganciare la nuova moneta al dollaro... nonostante le più disastrose esperienze storiche di aggancio siano avvenute proprio qui.
      2. Anche se fosse, le riforme Hartz in Brasile o in un qualsiasi paese della regione non sarebbero certo una passeggiata di salute!
      3. Io vivo in Cile. Certo, abbiamo inflazione minore rispetto al paese di riferimento (il Brasile, appunto) ed il Peso tende a rivalutarsi rispetto al Real (anche perché a CA stiamo messi un po' peggio in termini percentuali ma date le dimensioni il passivo pesa molto meno in termini assoluti). Però, magari, quel poco di rame e litio ancora in mani pubbliche fanno gola a qualcuno soprattutto in tempi di claimatceing. E quando dico "quel poco" è un modo di dire... Hai presente Galeano? Paradossalmente, la "nostra" ricchezza (in termini di materie prime) è la maggiore causa della nostra povertà (in termini economici). E anche di tanti traumi.

      Ci tengo a precisare che la mia preoccupazione non è personale, la mia posizione è relativamente tranquilla sia perché aver studiato in Italia qui fa la differenza (faccio 'o gallo 'ncoppa 'a munnezza come si dice dalle mie parti) ma soprattutto perché dei soldi me ne frega relativamente: non amo le macchine, non sniffo coca, non vado a pu***ne. Che ci andassero il paese (che ho imparato ad amare) ed il continente in cui vivo, però, mi dispiacerebbe assai - anche perché dubito che gli effetti in Europa ed in Italia (che amo a prescindere e dove vive la mia famiglia) non si farebbero sentire.

      Cordiali saluti :)

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    3. MDR aridateme la moneta unica allora :D

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    4. Quella di una moneta comune è un'idea demente che stanno avendo tutti i BRICS e che mi spinge a teorizzare che si tratti di una specie di apoptosi della Storia per assicurare l'evoluzione continua degli imperi.

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  10. E grillata sia!
    I grillini si esprimano sulla congruità degli stipendi delle alte cariche burocratiche (statali e regionali) e dei consulenti "esterni" alle stesse. Si esprimano sull'inserimento di perone fresche ed esterne in dette strutture di vertice e sulla rotazione dei consulenti. Si esprimano sulla congruità degli stipendi dei top manager delle aziende a partecipazione pubblica : C suite, junior C suite, staff alla direzione. Si esprimano sul numero e sull'utilità delle controllate di dette aziende e dei relativi costi. Si esprimano sulla congruità degli onorari di advisor e consulenti, anche finanziari delle stesse aziende e dei suddetti vertici amministrativi. Si esprimano sugli stipendi dei funzionari Bankit e Consob e sui costi delle loro strutture, in assoluto ed in rapporto all'efficacia di detti regolatori nell'evitare crisi bancarie e di società quotate. Si esprimano sulla dimensione, congruità, destinazione degli aiuti e sostegni a Stellantis durante la pandemia. Si esprimano sulla congruità degli stipendi dei vertici RAI e sulla numerosità di staff e di collaborazioni collegate all'ente.
    Così, tanto per iniziare.
    E lo facciano prima di rompere le caramelle ai rappresentanti del popolo.

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  11. http://www.unionemonarchicaitaliana.it/index.php/chi-siamo/perche-la-monarchia/i-costi-delle-monarchie Cri, cri, cri !

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  12. Non scendiamo al loro livello, siamo d’accordo. Tuttavia l’unica strada per alzare i bassi stipendi e’ dare forza alla nostra economia, dare a chi fa impresa la possibilità di avere margini per i quali valga la pena di correre il RISCHIO DI IMPRESA. Il contesto attuale non lo permette, anzi a volte è più efficiente contenere fatturato e utili (ergo pagare meno tasse) piuttosto che ampliare l’attività. Non è semplice, ma una politica lungimirante dovrebbe provarci.

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    1. Così però si torna al punto di partenza: l'€uro e il divorzio fra Tesoro e Banca d'Italia, il ruolo della spesa pubblica per investimenti e la differenza con la spesa pubblica improduttiva, e come le PMI ne potrebbero beneficiare; in queste condizioni le stesse devono per forza tenere bassi prezzi x bassi stipendi. Allo stesso tempo, se lo stato non assume medici, pediatri, insegnanti ma li tiene in regime di precariato, questi saranno restii a spendere in prodotti e servizi locali, che comunque faticano ad essere concorrenziali (e dagli a comprimere i salari). Ma quanto bisogna leggere e studiare per unire 'sti puntini? Ci si informa con la tv, qualcuno forse legge ancora i giornali, e l'opposizione si rifà una verginità difendendo i salari (mi pare tardi ormai, ma chissà che non ci riescano, dato che qualsiasi governo ha le mani legate dai vincoli europei). Liberarsi dall'odio e dall'invidia sociale? Boh, Lourdes, il cammino di Santiago, acchianiamo a Santa Rosalia, oppure... minibot? Moneta complementare? Buoni spesa? San Gennaro aiutaci tu

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    2. In teoria ci staremmo provando, ma resta il punto che all'interno delle regole europee non c'è molto margine di manovra.

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    3. Infatti, Lei lo ha spiegato benissimo, e sempre Lei chi ha istruito sul fatto che 'ste regole c'è chi le applica e chi no, e che c'è in atto da anni un meccanismo mediatico per scoraggiare al voto, disinteressare alla politica, infarcire la mente delle persone di luoghi comuni. Ormai le coordinate della nostra posizione storica, politica e geografica (grazie a Lei) le abbiamo: siamo "fish in a barrel", e ci toccano le conseguenze. Come farlo capire non lo so, le persone che conosco ripetono le menate dell'invidia sociale (e della noncuranza per chi sta peggio) come un mantra, non solo nell'ignoranza dei temi da Lei sviscerati, ma anche nell'ignoranza di qualsiasi forma di pietà umana che non sia quella "indotta" da un certo tipo di sinistra, ammesso e non concesso che quella roba lì sia sinistra. Anche culturalmente l'orizzonte è limitato (e io non sono chissà chi in questo senso), ma sembrano come mentalmente sazi: non vogliono sapere, non vogliono capire, non si fanno domande... quindi come dare risposte? Io sto tornando ai fondamentali: 7 peccati capitali da combattere con 7 virtù dimenticate e impolverate. Ma non credo che in tv siano utili.

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  13. Sempre pensato che alzare gli stipendi bassi sia un gesto che va nella direzione dell'amore e abbassare quelli alti (o percepiti come tali) vada nella direzione dell'odio e della paura. È un po' lo stesso problema che si incontra nelproporre la flat tax che "aiuta i ricchiiiii!!!111). Purtroppo molte persone preferiscono impoverire l altro che arricchire se stessi e piu la situazione socio-economica è difficile piu questo genere di cose emerge. Non a caso la grillanza esplode negli anni della crisi/austerità

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    1. Il regime forfettario ha dei pregi e dei grossi difetti.
      Chi non è forfettario è convinto che lo stato ti regala uno sconto sulle tasse.
      Chi è forfettario è cosciente che è una parte della storia.
      Perché non si fa presente mai che nel regime forfettario IVA è un costo. Non recuperi un centesimo su acquisti , bollette, consulenze o intervento di riparazione guasti macchinari o impianti.
      Non porti in detrazione nulla, anche se spendi 4000 euro in visite mediche o esami diagnostici.
      Nemmeno se spendi 8000 euro dal dentista. Come è capitato a me quest'anno.

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    2. Credo che l'unico pregio del regime forfettario sia l'esenzione dalla tenuta dei registri contabili e di tutte le altre complicazioni connesse con la contabilità ordinaria (che a loro volta sono un costo): in ogni caso era più conveniente il vecchio regime dei minimi, con un'aliquota del 5% sulla differenza tra ricavi e costi che, in un certo senso, giustificava l'impossibilità di effettuare le deduzioni e detrazioni previste ai fini Irpef.

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  14. Alzare gli stipendi bassi… dalla Svizzera ci guardano e arrivano due interessanti contributi alla discussione, qui e qui

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  15. Un bus pieno di politici finisce giù da un viadotto e finisce a 100 metri dalla casa di un contadino. Egli subito accorre, ma alla fine li seppellisce tutti. Perse le tracce del bus, il giorno dopo la polizia lo scorge giù dal viadotto. Vedendo solo il bus chiedono al contadino dove potrebbero essere i politici e lui risponde: " Li ho seppelliti tutti! " E la polizia: " Ma non ha visto prima se qualcuno fosse vivo? " E il contadino: " Beh, veramente si, qualcuno diceva di essere ancora vivo, ma sa i politici sono tutti bugiardi!"

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  16. Tanto per ricordare cosa sono costati questi vandali della democrazia.
    "Il risparmio netto complessivo sarebbe quindi pari a 57 milioni all’anno e a 285 milioni a legislatura, una cifra significativamente più bassa di quella enfatizzata dai sostenitori della riforma e pari appena allo 0,007 per cento della spesa pubblica italiana". href="https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-studi-e-analisi-quanto-si-risparmia-davvero-con-il-taglio-del-numero-dei-parlamentari">Per un caffè all'anno a testa…
    "In secondo luogo, ad un numero ridotto di parlamentari corrisponderebbe ovviamente la riduzione del numero dei componenti delle attuali 14 commissioni – che sono il vero motore dell’attività parlamentare –, con conseguente notevole aggravio di lavoro".
    ...un danno incalcolabile, da rimediare al più presto.
    Tutte cose già raccontate dai diretti interessati; riportarle ancora non serve a molto, qui soprattutto, giusto a ricordare di evitare di cadere nell'errore che in molti di noi hanno commesso, io compreso.

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    1. Amici cari, a parte qualche povero coglione che si è svegliato adesso, qui sapete tutti che io sono da sempre contro l'antipolitica, da molto prima di immaginare che un giorno avrei rivestito un incarico elettivo. Ho cercato di farvi capire delle cose, non ci sono riuscito, amen. Il conto del non aver capito, nonostante quello che vi ha raccontato la grillanza, purtroppo lo pagate voi. L'errore è quello di non starmi a sentire, e vedo che molti sono ancora serenamente disposti a farlo. Io sono serenissimamente disposto ad accettarlo perché il conto, ancora una volta, non andrà a me, ma a chi non riflette. Amen.

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    2. Riflettere e vedere in prospettiva non è sempre semplicissimo ma se non ci si riesce è
      probabile il finire col frinire.

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    3. Sono d'accordo Sherpa, ma non è una questione di intelletto, è una questione che riguarda cuore ed empatia.
      L' errore è quello di non starlo a sentire.

      È difficile da ammettere.
      È orgoglio.
      Gli strumenti didattici li abbiamo riassunti con fatica emotiva enorme.
      La questione è antropologica, cioè culturale.
      "La politica culturale è subalterna alla sinistra".
      L' ho già citato in altro post e lo ricito.
      "Le implicazioni non sono banali."

      Poi si discute, ma di qualcosa che riguarda il bene, che non è bontà, come qui abbiamo imparato a nostre spese.

      È ragione.

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  17. Vorrei far notare che "il povero fassino" è "uomo di sistema" di "lungo corso" già ampiamente "speso" e ormai "pensionabile " e non può essere tanto scemo da fare una sparata parlamentare facilmente coglionabile ( gli stipendi REALI degli onorevoli sono PUBBLICI ).
    Trattasi quindi di una precisa manovra "sistemica" per rilanciare "lantipolitica" operazione sempre facile essendo il "grillismo" ( come il "piddinismo")profondamente connaturato alla "italianità".
    Contrastare una simile manovra è quindi assai difficile; l' unico modo sarebbe mostrare alle "masse" che il VERO potere e il VERO privilegio sta nelle "caste" poste al disopra del parlamento contro le quali , contrariamente alla "casta" degli eletti" , nulla si può fare, non solo per "mandarli a casa" o conoscerne le "marachelle" ma neppure "parlarne male"

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  18. Vorrei fare alcune precisazioni sul mio commento precedente:

    a)La signora in questione è italiana da generazioni .

    b)Nel caso in esame la disintermediazione dell'INPS avverrebbe come segue:

    b1)INPS incarica una azienda privata (SOGEI spa va bene ) di interfacciare i propri sistemi con Chatgpt4 (o altra IA a piacere)
    b2)INPS accetta la produzione dei risultati da parte di SOGEI-CHATGPT4 come se fosse prodotta dai CAF .
    b3)Il cittadino si interfaccia attraverso chat sul cellulare o sul computer con l'IA la quale svolge tutte le domande e verifica le risposte attivando gli opportuni elementi sui computer di INPS scegliendo in autonomia il percorso più favorevole al cittadino nel rispetto delle leggi e regolamenti e compilando le domande opportune sui computer INPS e introducendo i dati nel modo giusto sui computer INPS.
    b4)Al termine della procedura la I.A. rilascia al cittadino un certificato con cui il cittadino stesso va in banca , la quale , facendo il suo mestiere , anticipa i fondi se necessario .

    In questo processo il cittadino viene garantito dagli errori di procedura e la IA garantisce INPS dalla possibilità di frodi in quanto tramite SOGEI ha accesso alle informazioni fiscali del MEF e può risolvere eventuali incongruenze chiedendo dati aggiuntivi , arrivando anche a completare un ISEE .

    Non servono leggi nuove , solo la buona volontà di due ministri , due presidenti , due direttori generali , due direttori centrali e 3-4 tecnici che ci capiscono .

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  19. Riguardo i i maître-à-penser...Che sia OCD (Obsessive Compulsive Disorder) o no, procedo per ossessioni. La mia ossissione questa settimana é Jonathan Haidt (grazie professor Bagnai, altra ossessione di tempi passati, per avermelo segnalato). Questa é una conferneza tenuta a Harvard (purtroppo solo per English speakers): https://youtu.be/EqUtgFBWezE . In particolare segnalo il minuto 70 (1h e 10m) e successivi. Le universitá statunitensi sono prevalentemente private e quindi funzionano diversamente, ma credo che il principio possa essere applicato anche nel nostro caso. Ridirigere i fondi (la pecunia) a quelle istutuzioni culutrali che garantiscono pluralismo di OPINIONI, piú importante di altri tipi di pluiralismo perché solo dibattendo opinioni diverse é possibile raggiungere un consenso condiviso - in altri parole, avvicinarsi alla veritá ; credo che questa sia anche una descrizione del metodo scientifico. Haidt propone una serie di criteri misuralbili per accertare la diversitá di opinioni nelle varie istituzioni. Sono criteri che hanno senso negli USA - dovrebbero essere adattati all' Italia - ma potrebbero fornire una guida per dirigere i fondi destinati alla cultura. Al momento non riesco a vedere come altro ribattere al grillismo, se non avvelenandolo alla fonte promuovendo buone pratiche di igiene mentale.

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    1. In tutta onestà, constato che nonostante gli sforzi di alcuni di noi di far comprendere certe cose, le nostre politiche culturali sono ancora sostanzialmente subalterne alla sinistra. Credo quindi difficile che si arrivi presto alla promozione di un vero pluralismo. Ci vorrà molto tempo.

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  20. Eppure desta un certo gusto affrontare con gli interlocutori che la vita ci pone di fronte, tutti colmi di grillanza, argomentazioni simili a quelle qui esposte e notare una certa sorpresa nel non essere allineati nella race to the bottom. Magari queste discussioni genereranno qualche piccola riflessione nell'interlocutore...

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  21. La grillanza è una forza della natura. Umana. Bisogna farci i conti.

    "This paper studies utility interdependence in the laboratory. We design an experiment where subjects can reduce (“burn”) other subjects’ money.
    Those who burn the money of others have to give up some of their own cash to do so. Despite this cost, and contrary to the assumptions of economics textbooks, the majority of our subjects choose to destroy at least part of others’ money holdings. We vary experimentally the amount that subjects have to pay to reduce other people’s cash. The implied price elasticity of burning is calculated; it is mostly less than unity. There is a strong correlation between wealth, or rank, and the amounts by which subjects are
    burnt. In making their decisions, many burners, especially disadvantaged ones, seem to care about whether another person ‘deserves’ the money he has. Desert is not simply a matter of relative payoff."

    Risultato che, esacerbato dall'informazione che la gente riceve su chi meriti e chi non meriti nella vita reale, sembra perfettamente in linea con le manifestazioni di grillismo che osserviamo. Lo applicherei, in generale, a qualsiasi forma di "privilegio", non solo economico: meglio distruggere l'altrui che ottenerne di propri. "Envy or concern for fairness", dicono gli autori. Non è tutta qui la grillanza?

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  22. buon a tutti , non sono grillino , la sera che sono andato ad una riunione al bar con i grillini , questa era la loro idea di politica ... , ho conosciuto quanta ignoranza imperversava . Detto questo però i politici italiani sono veramente troppo pagati ,esageratamente pagati e visto i danni che hanno fatto avrebbero dovuto pagare loro , ben'inteso che i pochi validi dovrebbero essere pagati anche più di quanto lo sono , Fassino a giudicarlo dalla strada dovrebbe pagare , lo dico ridacchiando ma nemmeno tanto e se posso vi racconto una piccola cosa capitatami .
    Stavo discutendo a perditempo su Quora e trovo nella discussione quello che è stato un importante politico nazionale e in certi momenti proprio ai vertici , bene per caso avevo letto l'armistizio del '43 trovando , non lo sapevo assolutamente , che erano 2 documenti , uno corto e uno lungo secretato dove dentro a fronte di una resa incondizionata c'erano scritte parecchie clausole vessatorie , questo a scuola non lo dicono per cui la mia ignoranza era certa ; da questi 2 documenti sono stati ricavati i due trattati di pace , il primo pubblico ed il 2° secretato dove si riprendevano le clausole vessatorie e data la ( non so come definirla se non con francesismi molto pesanti ) poca preveggenza dei politici dell'epoca , firmarono tutto senza pensare a mettere date di scadenza per cui il protettorato Italia che era in quel momento è tutt'ora valido con tutte le clausole . Bene chiedo al politico in questione, visto che elargiva dosi esagerate di europeismo e atlantismo, se fosse a conoscenza questo documento dove di fatto l'italia è un protettorato e li la risposta mi ha letteralmente basito , l'avesse detta, ecco, un Fassino l'avrei anche accettata ma a certi livelli direi che è scandalosa , in due parole è stata
    -"si ci sono clausole ma DUBITO che siano ancora applicate del resto non potevamo avere portaerei e ora le abbiamo" ecc.ecc.
    ora vi ripeto questo non è un politichino qualunque ma uno che anche in base ai suoi studi dovrebbe essere un personaggio di rilievo con una cultura più abbondante , valeva lo stipendio da parlamentare od ora la pensione che lo fa vivere molto agiatamente ? Questo non è grillismo , ma solo considerazioni magari grillescheggianti su quello che invece deve fare la persona comune per sopravvivere essendo stata fuori dai giochi , ma come rispondeva mio nonno a un suo coetaneo, che era arruolato carabiniere e prendeva in giro chi lavorava che guadagnava la metà e faticava 10 volte tanto, 'se tutti sono carabineri e nessuno è ladro poi chiudono l'arma ' ovvero se tutti prendono chi è che da ? .

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    1. Caro tino, quello che in Italia ci hanno sempre insegnato essere stato un armistizio, nel resto del mondo l'hanno sempre chiamata resa incondizionata. Non è per caso che nello Statuto dell'ONU risultiamo, insieme a Germania e Giappone, come nazioni nemiche, il che significa che sulla Carta qualsiasi Stato ha il diritto di attaccarci senza il preventivo consenso del Consiglio di Sicurezza.
      Questa ignoranza in merito all' "armistizio" è stata volutamente ingegnerizzata dalle nostre elité del dopoguerra e dal nostro sistema educativo, perché la narrazione di "armistizio e Regno del Sud stato cobelligerante degli Alleati" ha il merito, ai loro occhi, di mettere sotto il tappeto la sostanziale continuità quanto meno antropologica e sociale tra Italia fascista e Italia repubblicana, che mal si portava nel nuovo ordine internazionale nel quale aderivamo al blocco liberal-democratico atlantico. En passant, rafforzava anche il convincimento interiore di quelli che ancora oggi pensano di essere nel giusto e di aver vinto la WW2.

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  23. Abbiamo avuto 40 anni ( da che mi ricordo io, chi è più anziano potrà dire forse anche di più ) di continua propaganda antiparlamentare a reti unificate, per invertire la rotta servono ( forse ) altri 40 anni di onesta informazione sulla democrazia, lavoro e funzionamento del nostro parlamento

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  24. A me sembra che ci sia l'abitudine di scatenare odio contro una categoria per per poi passare ad un'altra dopo un po' e così via. Lo trovo sempre più noioso.

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  25. Per me vale sempre il bel detto, localmente famoso, del fu Sindaco di Albenga Angioletto Víveri
    "nu sta dághe a mènte"
    (non pensarci, non dargli retta)

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  26. Ne ho visti io ricercatori deplorare l'esistenza di enti inutili che incidentalmente elargivano al loro stesso gruppo di ricerca un qualche piccolo finanziamento...

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  27. Il grillismo è lo stadio terminale della lotta ancora democratica alla democrazia - c'è anche la lotta anti-democratica alla democrazia, quelle cosucce di cui siamo stati sempre cavie e alcuni, dentro gli apparati statali e parastatali, anche ferventi collaboratori fin dagli anni '50. Se da un lato si sperimenta meglio in un paese occupato, in prima linea a quei tempi, dall'altro una volontà imperiale non può che essere inesausta.
    Ce lo siamo sempre detto. Il grillismo è il sintomo. Tra l'altro, nihil novum sub sole: gli stessi argomenti polemici usati dai grillici si ritrovano nella stampa liberale conservatrice che nell'800 screditava i sistemi democratici difendendo il voto per censo, et pour cause!. "Se so magnati tutto" ha una lunga storia, lunga quanto l'astio del liberalismo verso la democrazia compiuta e non puramente idraulica, per usare le parola di Barra Caracciolo.
    La causa invece è più complessa, e può essere ampiamente e con successo dibattuta anche dal punto di vista antropologico. Ma il terreno di coltura di questo atteggiamento esistenziale è il mix di due fattori: la complessità del mondo in cui viviamo e la mancanza di tempo che tutti viviamo. Se la prima è un by-product, probabile eterogenesi dei fini, di quel moto iniziato un paio di secoli fa con la rivoluzione industriale, la seconda temo sia qualcosa pervicacemente ricercato fin dai tempi della Trilaterale e poi essotericamente realizzato a partire dal duo Reagan-Thatcher. Lavorare tanto, sempre di più, possibilmente spronati da rendimenti decrescenti del labour, ridurre tutta la vita ad un singolo parametro economico su cui far correre il criceto. Niente tempo per l'otium, per le relazioni, per lo studio almeno delle basi di quelle discipline da cui dipendono le decisioni sul nostro futuro, che per i dettagli ci sono gli esperti. Condiamo il tutto con l'istruzione ridotta a formazione professionale nelle università McDonald e innaffiamo abbondantemente con media outlet globali che fanno infotainment e marketing di agende e soluzioni, riducendo tutto a slogan, aneddoti e semplificazioni massime pronte per essere digerite dalle masse come gli omogenizzati dai neonati, e le jeux sont fait!
    Insomma, giusto cercare di ramazzare i frutti marci del grillismo ma siamo consapevoli che la fabbrica del grillismo lavora full steam ahead per farli uscire dalle fottute pareti. A voler essere pessimisti, è svuotare il mare col cucchiaino con battaglie di retroguardia, fino a che non ci sarà un... chiamiamolo sensibile aggiustamento dell'equilibrio egemonico, come condizione necessaria ma non sufficiente. Fino ad allora parare i danni per quanto possibile. Dopo, incrociare le dita.

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  28. Commento OT (ma non troppo) ed economicamente di livello zero:

    se penso a tutti i soldi che girano nel mondo anche solo in questo momento mi sembra che i 4800 euri (e i famosi 13000 e passa) al mese sono proprio uno stipendio da fame.

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    1. Ma forse l'invidia, o grillanza che dir si voglia, si può contrastare con la compassione (dato che la carità cristiana non è più di moda). Ci sono sempre stati quelli che vivono sull'olimpo oltre le nubi e quelli che vivono giù, nelle bucce, ma dal dopoguerra grazie alla spesa pubblica c'era stata una ridistribuzione che aveva consentito una vita decente e la promozione sociale, poi siamo entrati in un sistema che vincola la spesa pubblica a parametri stabiliti da altri, fuori dai confini nazionali (perché noi siamo sudici e loro sono virtuosi). C'è piaciuta la moneta forte, ma la circolazione e distribuzione di reddito non la possiamo più controllare noi, le spese per investimenti non possiamo più farle, possiamo costruire il ponte sullo stretto ma dobbiamo lasciar crollare i viadotti di mezza Sicilia. I salari minimi non li eroga lo stato, ma le PMI, le più colpite, che vanno avanti come possono e sono interi clan famigliari, dobbiamo far finire nelle bucce anche loro? Camperemo tutti con la tessera del pane (fatto con farina d'insetto)? E tutto perché possa avverarsi la profezia europeista dello stato minimo e delle grandi aziende, solo questi due enti devono esistere, tutti gli altri giù, nelle bucce. Si può chiarire sui social o nel dibattito con la d minuscola, che nella situazione in cui gli europeisti ci hanno messo con l'inganno, le possibilità di manovra sono scarse e che le PMI devono essere agevolate perché possano almeno sopravvivere? Si può cercare di incentivare l'acquisto di prodotti locali anche se più cari, da parte di chi ha stipendi migliori? Si può provare a riparlare di minibot e moneta completamente? È grillanza pensare che il reddito di cittadinanza fa sopravvivere intere famiglie che sono precipitate nelle bucce e ci evita la guerriglia urbana parigina? Insomma, a chi chiede il salario minimo dopo aver eliminato
      l'art.18, si può rispondere chiedendo loro se le soluzioni tecniche vanno bene solo per salvare le banche, ma per le famiglie no? Non so cosa le scrivo a fare queste cose, ha ragione quello che ha fatto notare come il Mein Kampf fosse un perfetto manuale di antipolitica. Buon ferragosto a tutti

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    2. Su questo blog leggo alcuni commenti che toccano corde della mia sensibilità: mi fanno tornare alla memoria gli inizi di questo incubo, un' avventura che ci avvicina nella condivisione di una consapevolezza storica comune, ma che causa una profonda frattura tra un' élite, noi, e l' inconsapevolezza del senso comune.
      Tra misantropia e risonanza emotiva, qual è la strategia di comportamento adeguato per una convivenza civile che culturalmente non esiste più?
      Leggevo ieri di un disturbo psichiatrico eliminato dal DSM V: il delirio condiviso da persone in stretta relazione con una persona delirante.
      Ma se il collante relazionale sono i media, dovrò leggermi la metafora della caverna di Platone per verificarne le modalità di uscita, che ignoro, oppure, ed è ciò che faccio, mi consolerò riflettendo con i miei amici, voi, isolandomi da infanti che mi infastidiscono solo nel vederli gesticolare o balbettare qualcosa.

      La paura è passata, la rassegnazione ne ha preso il posto.
      Ma non riesco a rinunciare a combattere in squadra.

      Il punto è: come la si combatte questa guerra nella vita quotidiana?

      In questo blog respiro dolore e disperazione, ma anche empatia, volontà e lungimiranza.

      Basterà?

      Il percorso fatto è irripetibile.
      Siamone orgogliosi.
      Che sia un orgoglio sano, non prevaricatore e supponente.

      Il dilemma rimane però.

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    3. 4mila o 40mila euro, talleri, fiorini, se nei nostri appartamenti non arriverà più acqua potabile, e se non si farà più la manutenzione delle fognature, e ai distributori non arriverà più carburante fossile, ecco che le nostre città saranno ridotte a bidonville dalle quali non poter uscire. Se ci sarà consentito di acquistare solo cibo sintetico e farina di insetto, riavremo il colera, la pellagra , lo scorbuto, come nel XIX secolo? Ed io che pensavo che per toglierci le case avrebbero aumentato la tassa sulla casa e fatto la riforma del catasto. Ma c'è più di un modo per attuare la decrescita felice, immagino; chissà se c'è un modo per contenerla invece. Comunque, se si lamentano degli stipendi di chi deve progettare e costruire lo stramaledetto ponte, gli si può sempre chiedere se conoscono un falegname che per trenta euro lo fa meglio. Nel frattempo, sia a Sferracavallo che a Rapallo divieto di blneazione per fognatura guasta e presenza di eschirichia coli oltre la soglia consentita; chi può si sposta più lontano, chi non può si contenti di guardarlo, il mare, è meglio di un pugno in un occhio comunque.

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  29. Ho riletto una parte dei commenti a questo post. È nato un dibattito che ci indirizza verso i centri nevralgici del dramma che stiamo vivendo.

    Dramma: se una parte politica apostrofa come negazionista la parte avversa, e la parte avversa reagisce invocando la psichiatria contro dei malati di mente, sarà larvata, ma si chiama guerra civile.
    Non ci sono più le basi della convivenza.

    I 5 stelle, dalla scatoletta di tonno, hanno preso il posto del Bertinotti anni '90, considerando il sistema politico, le radici culturali sono diverse.
    Una parte cospicua dei cittadini sente forte l' esigenza di una sinistra, ma la subalternità alle minchiate liberiste dei suoi dirigenti, hanno reso questi cittadini di sinistra ignoranti sui presupposti di una politica di sinistra. E questi presupposti sono considerati alla stregua delle dichiarazioni delle streghe inquisite e bruciate. Come è potuto avvenire, che l' ovvietà consolidata storicamente si sia tramutata in eresia?

    Il complottismo è una risposta adeguata per questi cittadini: ci sono i fascisti, i borghesi, gli omofobi, le corporations, gli alti burocrati, la finanza speculatrice, le case farmaceutiche... adeguata perché non è colpa loro. È una spiegazione che risponde all' esigenza di consolare la vittima.
    Chi spiega alla vittima, che è artefice dello sfascio della convivenza civile, della quale nemmeno si accorgono?
    Perché artefice? Perché in effetti, in questi decenni, è stata alimentata una psicosi collettiva, come surrogato alle ideologie vetuste(?) del '900.
    La discussione su "tangentopoli" come fatto storico cruciale nell' immaginario collettivo è straziante.
    Occorrerebbe una destra che parli a sinistra.
    Che ponga temi che sottraggano terreno a quella parte politica.
    Ci sono tutti i presupposti.
    Una domanda. Passeremo tutta la vita da eretici? O la lontananza dal potere dell' opposizione cambierà gli equilibri dell' informazione?
    Ci sono possibilità, nel frattempo, di dialogo tra forze opposte? O la situazione è catastrofica?
    Dalla mia postazione, non capisco queste cose.

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    1. Io non perdonerò mai , nè voterò persone che siano state coinvolte in azioni volontarie (vertici dello stato e tutta la catena che ha consentito loro di fare quella che si chiama volgarmente "gestione covid" ) , nè coloro che per omissione non hanno osservato deontologia e/o costituzione avvallando tali azioni per omissione di atti giuridici possibili data la loro pubblica funzione .
      Concordo con l'ipotesi che se va avanti così lo stato dovrà sottoporre a licenza della questura l'acquisto di un tornio , una fresa , una piegatrice , un trapano a perforazione profonda , l'acquisto di tubi e lamiera di acciaio , un taglio laser e l'acquisto di lana di vetro con il bi-componente e legno di castagno . Poi i disegni si scaricano da internet .

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    2. Dialogo, questo scoglio.
      Spesso invochi il dialogo e fai bene a insistere, ma non è semplice.
      L'angoscia Covid ha esasperato tutto ed è dilagata in un contesto che è diventato cronico, quello che Micheà chiama "una nuova cultura dell'egoismo. In un mondo abitato da estranei chiusi nella loro intimità, ha avuto libero gioco il processo di atomizzazione sociale che ha sancito la fine tanto dei legami comunitari quanto di uno spazio pubblico in cui esercitare una democrazia non corporativa".
      Il ruolo della politica è fondamentale e il richiamo alla responsabilità, sia in senso morale che nel senso di obbligo di risposta del proprio operato agli elettori, dev'essere riposto dove è giusto che sia: al centro dell'attività politica (e naturalmente la responsabilità dev'esserci anche e soprattutto in quelle cariche politiche che devono fungere da arbitri imparziali).
      Responsabilità fondamentale è anche evitare di classificare come "eretici" (con le varie odiose sfumature a contorno) i propri avversari.
      Sono di parte, quindi non in grado di essere obiettivo nel giudicare da che parte più si abusa (con amplissimo spiegamento di mezzi) di questa modalità, ma ve ne sarete certo fatti un'opinione personale.

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    3. Io predico bene sul blog, perché mi affido alla politica.
      Ma nel mio quotidiano, come puoi dedurre dal mio ultimo commento più sopra, sono una frana.
      Ho scelto l' isolamento.
      Soffro troppo l' ipocrisia e la scarsa trasparenza.
      Soffro troppo l' incomprensione o i comportamenti infantili.
      Ma l' isolamento mi fa soffrire altrettanto.
      Provo godimento nella comunicazione.
      E se alcuni politici di parti opposte comunicassero, questo sarebbe motivo per tornare ad una certa fiducia nel buon senso, con effetti a cascata.

      Ma è anche facile, nella disperazione, inseguire delle illusioni.

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  30. e comunque...mentre ci si occupa di filosofia politica arrivano le bordate più o meno ridicole da parte di coloro che in questo momento credo si stiano cagando sotto. Attraverso la gazzetta ufficiale del nuovo ordine mondiale (il financial times) si esprime l'economista tedesco kraemer in un'invettiva a doppia velocità: inizialmente fornisce "consigli" per poi passare a minacce vere e proprie paventando a ritorsioni da effettuare via BCE. L'argomento? Il MES naturalmente....ABI replica. Io spero in un intervento in questa sede che approfondisca i temi di cui sopra...prego il prof. di esprimersi nel merito...il grillame lo utilizzeremo per farina, fritto o più semplicemente lasceremo che la catena alimentare naturale esplichi compiutamente le proprie gerarchie.

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    1. "paventando a" mi è sfuggito, chiedo scusa, rileggo raramente.

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  31. Ora, prendere il calcio come spreco di soldi pubblici, quando la serie A, praticamente, campa tutto il calcio, smuove in fatturato di 2.5 miliardi di euro all'anno, non mi sembra l'esempio adatto, cmq basterebbe iniziare a far capire che un dirigente del ministero guadagna il doppio di un parlamentare...

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  32. Alcune dichiarazioni di M.Rizzo a R.R. riguardo l'ecoansia hanno suscitato in me alcune fondamentali domande sulla criticità di quanto ci viene raccontato e spacciato per sicuro.

    Le domande tecniche fondamentali sulla misura CO2 (e altri gas serra) in atmosfera e loro affidabilità sono tante.

    A) metodi e strumenti di misura utilizzati

    B) dove, come e a quali quote esse vengono rilevate

    C) negli ultimi 100 anni le misure di cui sopra come venivano eseguite e quali elementi consentono il confronto nel tempo includendo eventuali fenomeni naturali tipo emissioni vulcaniche o altro

    D) quali sono i coefficienti di affidabilità di dette misure ed i controlli da chi vengono fatti

    E) con qiali metodi sperimentali e teorici si calcola l'effetto serra su una atmosfera di miliardi di metri cubi?


    Allora a parte le domande solite, se esista il risc. globale e se è di origine antropica o naturale io sono a ragione scettico sulla affidabilità di ciò che ci raccontano.

    A proposito, di notte a Roma, Appio Latino, da me la temp arriva a 15 gradi Centigradi.

    Se qualche esperto volesse chiarire le mie perplessità gliene sarei grato, data l'importanza della questione non tanto per me ma per il futuro del genere umano.

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  33. De Meo: “Costruire un’elettrica costa più di un’auto tradizionale per gli investimenti, la tecnologia a bordo e i componenti. Questa è, come ho sempre detto, la rivoluzione dei ricchi. Va accettata l’idea che la mobilità privata per come l’abbiamo conosciuta non esisterà più. Il mercato europeo da 17 milioni di pezzi l’anno ce lo dobbiamo dimenticare. I ricchi si compreranno l’elettrico e tutti gli altri si terranno le macchine usate fino a quando la politica glielo permetterà“.

    L'articolo proposto, pubblicato da un sito ferocemente pro auto elettrica, mi induce a rilevare che detto articolo e il pensiero esposto da De Meo A.D Renault rappresentano in modo molto efficace il pensiero esposto da S.Latouche (e sposato inconsapevolmente, come spiegavo prima, dal mondo grillino) nel suo libro sulla decrescita felice; estendendo i concetti all'intero campo delle attività umane si può agevolmente comprendere come si intende regolare la futura società almeno nella sua componente ancora "democraticamente" rappresentata e governata.

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    1. Decrescita felice sarebbe: io decresco e tu sei felice.
      Certo l’elettore pariolino di Gualtieri (scusate l’espressione) è contento se può girare senza traffico e trovare facilmente parcheggio con la sua elettrica mente noi plebei dobbiamo rottamare le nostre auto senza poterle sostituire ed affidarci a quelle automobiline a noleggio che fanno tanto “non possederai nulla e sarai felice”

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  34. Ma infatti, adesso c'è il problema degli stipendi per il ponte di Fassina (o era altra località? poco importa... )

    Senza entrare nel merito dell' (in)utilità e dell'(in)opportunità dell'opera, a livello internazionale, un progettista di ponti degno di essere chiamato tale, con grandi realizzazioni alle spalle, quanto costa? Perchè andare da un professionista a dirgli, "devi faci questo lavoro e farti pagare quanto diciamo noi" non mi sembra proprio una trovata strepitosa.

    I calciatori invece non me li toccate, è uno dei pochi mestieri dove ancoa vige la piena meritocrazia.

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  35. Tuttavia i fatti sono in qualche modo limitati, le narraffioni no.
    Staremo a vedere (per forza e finché ci siamo).

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  36. Gira e rigira, fatto salvo chi esporta in toto o in quota parte del suo fatturato, i soldi che girano arrivano sempre (in prima, seconda o terza battuta) dalla spesa pubblica. Ma i tagli invocati riguardano sempre i redditi altrui, mai i propri... so' tutti finocchi cor culo dell'altri...

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  37. e comunque, a questo proposito, sentire un conte che esclama:"meglio tardi che mai", non è che va esattamente nella direzione che fin qui si è delineata all'interno di questo spazio....immagino che se si adottano "certe misure" ci sia un motivo o forse anche più di uno, ma in tutta onestà da parecchio fastidio sentire costoro che inneggiano al Venezuela. Se questa è una mossa "creativa" che "usa la forza" dell'avversario contro l'avversario stesso, attendo con impazienza un primo segno di cedimento.

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  38. Quando hanno avuto il primo successo elettorale i grillini venivamo da un lungo periodo in cui si fronteggiavano un cdx e un csx che, al di là di contenuti identitari esclusivamente“cosmetici”, nella politica vera, quella che conta, quella economica non presentavano differenze così marcate, vista l’esigenza di rimanere dentro il frame europeista. Il movimento è sembrato ad alcuni un modo per scalzare quella finta alternanza che tutto faceva tranne risolvere i problemi del paese con politiche che per dirla alla romana toglievano la sete col prosciutto.
    La paralisi delle forze politiche al tempo faceva apparire la classe dirigente politica come incapace, superflua, la casta è casta quando non assolve al suo compito storico pur mantenendo determinati “privilegi” e li il grillino pensa che qualunque cittadino “onesto” messo lì potrebbe fare meglio di quei papaveri in gran parte compromessi con grossi conflitti d’interessi. Il risveglio del grillino (quello più intelligente perché gli altri pare non si siano ancora svegliati) è col suo partito che più di tutti si adegua al frame e, data la pochezza culturale degli eletti, lo fa in maniera così scomposta da far rabbrividire anche un piddino. Stessa pochezza culturale che consente a chi è realmente al timone di sfruttare il movimento (in fondo a modo suo geneticamente giacobino e quindi nemico della democrazia) per imporre un paio di anni di totalitarismo palese in un paese che già da oltre 20 anni vive un totalitarismo mascherato all’interno di quel frame (che è cornice ma anche trappola) da cui non può uscire.
    Mantenere i giusti emolumenti dei parlamentari sarà ancora possibile quello che sarà più difficile, e sarebbe forse più importante, è ripristinare quell’equilibrio tra i poteri che era garantito dall’immunità parlamentare pre mani pulite. Quella è la vera battaglia culturale senza la quale non sarà possibile avere quella minima indipendenza del parlamento che consentirebbe l’esercizio della sovranità dei cittadini.

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  39. Ragionare sui grillini e sul grillismo è sfiancante, e ha tanto a che fare con l'emotività più che la razionalità. Certo che a posteriori si possono razionalizzare tante cose, ma analizzare un movimento nato e alimentato da contraddizioni come quello ortottero è un'impegno che credo possano trovare più appagante gli psicologi e a me procura un certo malessere. Solo pensare che lo scopo sostanziale era l'eliminazione di tutti i partiti in favore di un solo partito (quindi un disegno totalitario), e quello formale l'ampliamento della democrazia tramite strumenti di democrazia diretta (e una riduzione dei parlamentari), o che si lotta contro i finanziamenti pubblici ai partiti e la stigmatizzazione della degli stipendi dei parlamentari come espressione dei valori di onestà e lotta alla corruzione (ma i finanziamenti privati che sono meno trasparenti e pongono un problema per la democrazia vanno bene), mi lascia pensare che ogni ragionamento è vano. L'unica cosa razionale è il fatto che sia un movimento nato da qualcuno che nella sua azienda faceva esperimenti sulla manipolazione delle opinioni e del consenso tramite la comunicazione.

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  40. La comune invidia sociale, la semplice e spesso necessaria dissacrazione del potente di turno è stata stravolta e strumentalizzata artatamente dalla classe dominante di turno per i propri fini di autoconservazione ed autopromozione. Per usare le parole di "uno di passaggio" che trascrissi da un video di un convegno qualche anno fa: "I ricchi e i potenti sono poche persone, sempre quelle, da sempre si conoscono. Il fatto che si organizzino, essendo pochi, non è scandaloso.
    Quello che è scandaloso e criminale è il fatto che sia stata diffusa nel popolo l'idea che organizzarsi - e quindi la politica - non fosse un'attività alta, nobile, da agire per contrastare quelli che hanno più facilità ad organizzarsi.
    E infatti questo messaggio da chi viene? Non nasce dal popolo: nasce da mezzi di comunicazione che per il semplice fatto di costare un pozzo di soldi per restare aperti, essendo delle attività notoriamente in perdita, devono essere finanziati da chi i soldi ce li ha, cioè da chi appartiene a questa accolita di persone che, essendo poche, hanno facilità a coordinarsi"

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  41. Interessante leggere l'articolo e soprattutto le domande e risposte che seguono

    Sto cercando di entrare nel dettaglio delle misurazioni di ppmv CO2 (che è la questione su cui si basa l'affermazione che il cambiamento climatico è di origine antropica DATO CHE LA CO2 sarebbe la più alta mai misurata ) e nell'analisi della CO2 INTRAPPOLATA NELLE BOLLE D'ARIA DELLE CAROTE DI GHIACCIO ESTRATTE IN VARIE PARTI DEL GLOBO.
    A parte l'incertezza di misurare l'età dei vari strati di carote, mi sorge il sospetto che l'apparente sincronismo fra l'andamento della CO2 (grafico rossso) e le temperature (grafico nero)(massimi e minimi quasi sicroni ) ma con l'evidente fatto che il picco max di CO2 corrisponde ad una fase di diminuzione della T .
    Ma mi chiedo, quando si va a misurare la CO2 nelle bolle d'aria potrebbe succedere che durante le fasi calde si forma un film liquido intorno alla bolla d'aria che scioglie parte della CO2 falsando il risultato del valore (ovvero durante le fasi calde il risultato potrebbe essere sottostimato ovvero falsato per difetto, di quanto non si può dire).
    Con tutte le mie riserve su analisi su campioni di aria fortemente diversi che vengono confrontate, da una parte bolle d'aria intrappolate in carote di ghiaccio e dall'altra misure dirette fatte chissà dove (a varie quote e latitudini ovviamente diverse, non ho la minima idea) magari affette da errori prese nell'ultimo cinquantennio, mi pare che ci siano varie cose che non tornano sia nell'affermazione che la CO2 determini aumenti di T e di quale entità e sia sul cofronto con epoche precedenti.
    Scusate refusi ed errori di interpretazione. .

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