domenica 29 marzo 2020

Grigliata di emendamenti

Dunque...

Come sapete, il Governo ha proposto una cabina di regia alle opposizioni, cioè un luogo finora utilizzato solo per non condividere decisioni come quella di ieri, che hanno suscitato un comprensibile allarme e una certa irritazione in molti sindaci. Questo fatto di cooperare in teoria con un Governo che non vuole cooperare in pratica rende inutilmente farraginoso il lavoro parlamentare, che già di suo, come sapete, non è esattamente snello, per la necessità di tutelare tutte le opinioni, di tenerne traccia, di dare loro modo di esprimersi.

Il decreto Cura Italia in questa fase del suo iter è l'Atto Senato 1766. La sua pagina potete facilmente raggiungerla dalla home page del Senato, ed è questa. Allo stato attuale voi potete vedere solo il testo (con la Relazione tecnica, che sta alla tragedia che incombe su di noi come l'orchestrina sta al noto iceberg: anche quell'orchestra, come la RGS, era fatta di bravi professionisti, ma il problema anche in quel caso era tragicamente un altro...), i dossier,  e le memorie depositate. Potete vedere anche la trattazione in sede consultiva, dove trovate i link alle due sedute che della Commissione che presiedo (nella prima sono intervenuto in discussione generale). Non vedete però gli emendamenti, che noi già abbiamo, raccolti nei relativi fascicoli.

Gli emendamenti a ogni articolo vengono numerati con regole precise, distinguendo intanto fra quelli soppressivi, quelli modificativi, e quelli aggiuntivi. Soppressivi e modificativi vengono numerati secondo la regola x.y, dove x è il numero dell'articolo cui si riferiscono e y il numero progressivo dell'emendamento. Il numero dell'emendamento non segue l'ordine di arrivo, ma la logica. Ad esempio, gli emendamenti soppressivi vengono illustrati, discussi e votati per primi, dato che, se li si approva, l'articolo viene appunto soppresso e non è più possibile modificarlo. Gli emendamenti identici vengono presentati consecutivamente per facilitarne la votazione congiunta. Gli emendamenti aggiuntivi, quelli cioè che propongono un articolo x-bis, o x-ter, ecc., vengono numerati secondo la regola x.0.y (cioè: c'è uno zero in mezzo).

Come sapete (?), per il deposito degli emendamenti viene fissata una scadenza in ufficio di presidenza di Commissione (che in questo caso erano le 17 di venerdì). Il relatore e il Governo però possono presentare emendamenti in qualsiasi momento, il che comporta che si assegni un certo tempo per elaborare i "sub" (emendamenti). In questo caso, siccome l'arrivo di emendamenti del Governo non era una eventualità ma una certezza, i termini li abbiamo fissati direttamente in Conferenza dei Capigruppo (dove io sostituivo il mio capo Massimiliano Romeo), e la scadenza dei "sub" è il 31.

Per una serie di problemi, oltre alla sede consultiva seguo anche la sede referente (in Bilancio abbiamo colleghi del Nord che per ovvi motivi è meglio si riguardino). Quindi, con la collaborazione a distanza dei colleghi più esperti, devo cooperare a "grigliare" gli emendamenti. Oltre al fascicolo ufficiale, infatti, ogni gruppo si fa un suo fascicolo, una "griglia", in cui inserisce le proprie valutazioni sugli emendamenti propri e altrui. Va infatti deciso quali dei propri emendamenti "segnalare", cioè proporre per una discussione approfondita, e quali di quelli altrui eventualmente approvare (o almeno non rifiutare). Non è un lavoro facilissimo in questo caso, perché il Cura Italia si occupa (male) di tutto. Di fatto è una legge di bilancio: 127 articoli (che poi diventeranno 127 commi di un maxiemendamento, prassi che serve a votare la fiducia con un'unica votazione, anziché con 127 votazioni!). Non tutti sono esperti di tutto e quindi ci aiutiamo a vicenda.

Intanto io, che ho studiato statistica, mi sono divertito a fare un grafico: quello del numero di emendamenti pro capite per gruppo parlamentare:


Vincono le autonomie, che hanno presentato 100 emendamenti, pari a 12,5 emendamenti per senatore. Noi, con i nostri 204 emendamenti, abbiamo presentato, scontentando molti colleghi che avevano cose interessanti da proporre, solo 3,5 emendamenti a testa (ricorderete anche il noto discorso dell'agganciarsi al treno). Nella maggioranza, il Gruppo Misto e Italia Viva sembrano essere piuttosto critici. Più contenti di tutti, ovviamente, i 5 Stelle, cui la prudenza suggerisce di quaeta non movere (ma tanto non durerà per sempre...).

Ora il nostro lavoro di "segnalazione" deve avvenire a due livelli: "cabina di regia" con il Governo, sperando che funzioni (per ora non ci sono segni concreti, ma aspettiamo), e ovviamente Commissione Bilancio. Siccome ci è stato detto da subito che emendamenti "costosi" non sarebbero stati accolti, la controproposta è stata di portarli in "cabina di regia" per valutarne l'inserimento nel decreto di aprile. Quindi bisognerà segnalare per la Commissione emendamenti "non costosi" (modifiche dell'ordinamento o altre a costo zero per la Ragioneria), mentre per la "cabina di regia" gli emendamenti "costosi", che in Commissione saranno però convertiti in ordini del giorno e votati, in modo che il Governo si assuma un preciso impegno a intervenire.

In teoria questa strategia ha un senso e dovrebbe essere win-win: il Governo perde meno tempo sul decreto di marzo, ma le nostre proposte più significative, venendo inserite nel testo del decreto di aprile, diventerebbero efficaci prima che se aspettassimo il termine della conversione del decreto di marzo. Infatti, mentre il testo di un decreto legge produce effetti dalla sua pubblicazione in Gazzetta (cioè prima della sua conversione), il testo di un emendamento a un decreto legge diventa legge e produce effetti solo dopo la conversione.

In teoria.

Ma in pratica abbiamo a che fare con i nostri simpatici amici la cui peculiare antropologia qui abbiamo sviscerato in tante occasioni. Possiamo immaginare che creature così ontologicamente irrazionali possano approfittare di una opportunità di miglioramento paretiano? Io sono molto scettico. Come sapete, vorrei tanto sbagliarmi, ma purtroppo ci riesco di rado.

Vedremo.

Intanto, torno alla mia grigliata...

7 commenti:

  1. Grazie di tutto senatore. Siamo con lei.

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  2. Alberto sono OT ma devo segnalare una emergenza che tu avrai già registrato : il sòla ha avviato la nuova campagna "fate presto"....Supermario salvatore della patria...sono preoccupato, vedo alcune analogie con il 2011

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  3. Borghi nazionalizzerebbe i traghetti per la Sardegna, Meloni darebbe 1000 euro a tutti, zanda invece...
    ...lui privatizzerebbe montecitorio.
    Pensate se Togliatti si svegliasse dalla tomba e leggesse cosa accade oggi nel 2020
    Un mondo alla rovescia!

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  4. Tra Bagnai e Tremonti…alla ricerca di un chiarimento !

    Luci vo’ cercando,in materia sì complessa e drammatica.

    1.Prendo da Bagnai :

    “il problema è che come arriva una crisi dall'esterno, siccome siamo paesi tutti diversi e abbiamo bisogno di diversi gradi di adattamento e a comandare è il paese più forte, la risposta collettiva che si sceglie è quella per i paesi del sud di tagliare i salari per essere competitivi come quelli del nord e la morale della favola è che il mercato interno si affloscia perchè le persone non hanno più soldi in tasca. Smettiamo di pagare i nostri operai per essere più competitivi e poter vendere alla Cina e agli Stati Uniti. Nel frattempo i nostri operai non hanno i soldi per comprare il pane sotto casa. E quindi poi il fornaio chiude, e quindi poi chiude la banca che aveva fatto il prestito al fornaio. Abbiamo creato un sistema in cui comunque a qualunque shock esterno la risposta è la distruzione del mercato interno".

    Ecco, ora ci siamo, la crisi pandemica batte con violenza sui nostri tetti, le nostre finestre, le nostre porte. “ Le persone non hanno più soldi in tasca “.

    2.Prendo da Tremonti : "Globalizzazione finita. È come Sarajevo 1914".

    Questa pandemia è il tipico 'incidente della Storia'. Un precedente, per capirci, è stata Sarajevo: un luogo remoto, un fatto inaspettato, improvviso e in sé drammatico ma non percepito subito come tale, ma poco dopo la Grande Guerra e la fine della Belle Époque e con questa la caduta della vecchia Europa. La Storia non si ripete per identità perfette, ma gli 'incidenti' sempre ricorrono…..

    Come Sarajevo ha posto fine alla Belle Époque, così questa pone fine al dorato trentennio della globalizzazione e al prodotto 'illuminato' di quella che è stata l'ultima 'ideologia' del Novecento, il 'mercatismo': l'idea che il divino mercato è tutto e fa tutto.
    Come il vecchio mondo era 'liberté, égalité, fraternité', così il mondo successivo, un mondo che ora ci si svela effimero, è stato 'globalité, marché, monnaie'. Usando un linguaggio da pandemia, nei Promessi sposi, don Ferrante si chiedeva 'La peste è sostanza o accidente?' e diceva 'Non è sostanza, non è accidente'.
    C'è qualcuno che considera la pandemia come una 'tragedia biblica'. Credo che questo sia un errore. La confusione tra gli effetti e le cause, tra l'epifenomeno e il fenomeno. Come è già stato nella Storia, anche questa pandemia sarà battuta dalla scienza: la Storia dell'umanità è cambiata con la scoperta della penicillina. La 'tragedia' non è tanto nella pandemia in sé e nei suoi effetti sanitari quanto nel fatto che svela i limiti della globalizzazione…"

    Il governo italiano( Berlusconi-Tremonti )faceva notare che NEI TRATTATI EUROPEI NON C'ERA LA PAROLA CRISI ! Trattati che erano stati tutti scritti in termini progressivi e positivi dove il bene era la regola e il male era l'eccezione non prevista ".

    Concludo. Non è arrivato forse il momento di portare l'intero impianto Ue a globàl processo in quel di NORIMBERGA ?

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  5. Il mes può essere dichiarato debito odioso? Possiamo far presente che un prossimo governo rigetterà questo contratto capestro?

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  6. Concedi, Signore, al popolo cristiano
    di iniziare con quest digiuno
    un cammino di vera conversione,
    per affrontare vittoriosamente con le armi dela peninetenza
    il combattimento contro lo spirito del male.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio...

    PRIMA LETTURA

    Laceratevi il cuore e non le vesti

    Gioe 2,12 - 18

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  7. Un amico mi segnala questo boerie questa gruber. Non potendo segnalartelo twitter te lo invio qui. tito non vede la necessità di emettere bond visto che la BCE già comprerà 200 mld di titoli (tasso che sappiamo ed in mano BCE) e a breve (come farà a saperlo boh). Poi critica il condono fiscale in un momento dove la gente ha meno soldi e su questo non so cosa dire nn conoscendo i termini della proposta. Simpatica la chiosa finale di lilly con un chiaro apprezzamento agli economisti della lega.

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