mercoledì 7 gennaio 2015

Sull'economista ucciso oggi

(ricevo da un amico e collega esiliato nei BRICS la voce Wikipedia relativa a Bernard Maris, che non conoscevo. Poi, su Twitter, trovo il suo ricordo, scritto da Jacques Sapir in francese  (qui in inglese). Sono sconvolto come tutti dalla morte di Wolinski e Cabu, ma forse è il caso di ricordare che oggi è stato ucciso anche un collega che però pare fosse una brava persona: un keynesiano che, come Keynes, avvertiva la responsabilità sociale dell'economista, disprezzava i meschini che riducono l'economia a gioco intellettuale per soddisfare la propria periclitante autostima, combatteva gli avidi che si schierano a supporto ideologico dei vincitori, svergognava i tanti colleghi che distorcono i fatti a vantaggio della propria lettura ideologica della realtà. Questo è quanto emerge dal ritratto che ne fa Jacques. Insomma, uno di noi, e qualcosa di totalmente diverso dai tanti spin doctor in sedicesimo dei quali ci siamo dovuti occupare in questo blog. Maris era legato ad ATTAC, il movimento "benecomunista" francese, il che rende tanto più apprezzabile la sua visione lucida sulla situazione europea - sapete che i benecomunisti sono per lo più ex-comunisti e attuali luogocomunisti, qui come altrove - una visione testimoniata dalla citazione che riporto qua sotto. Si è trovato ad essere la persona giusta in un posto che sarebbe stato sbagliato anche per una persona sbagliata - e ce ne sono, oh, se ce ne sono! - cioè sbagliato per qualsiasi persona (spero che i tanti piazzaleloretisti del blog si siano un po' ricreduti, vedendo cosa significa sparare a una persona inerme). Ovviamente non sapremo mai cosa è successo esattamente né perché, e naturalmente non diremo che sono sempre i migliori che se ne vanno, e questo non perché sarebbe un luogo comune, ma perché sarebbe falso: la parte migliore di chi è veramente migliore resta. Così sia.)


Da Wikipedia


Maris was a great admirer of John Maynard Keynes, to whom he devoted a book, Keynes ou l'économiste citoyen and has published many popular economics  books. It is known, inter alia, by titles such as Ah Dieu! Que la guerre économique est jolie! (1998), Lettre ouverte aux gourous de l'économie qui nous prennent pour des imbéciles (1999) and La Bourse ou la vie (2000).

With incisive style, he tried to understand the nature and the interests of the real economy, unveiling its negative aspects, but highlighting the concepts and alternatives such as the gratuity and the gift economy, which are, in his eyes, of significance.

Le Nouvel Économiste magazine assigned him the title of "Best Economist of the Year", in 1995.

Quote

On the euro zone, Bernard Maris is thus expressed in Charlie Hebdo on 15 December 2010:
"Myself, I think there will be a new financial crisis, the eurozone will burst, that Europe will balkanize - she is already balkanized. But a number of events which have arisen over the last ten years were not predictable: The financial crisis, could it really be foreseen? The Twin Towers?"




Morte certa ora incerta, anima mia.
La morte sa ttirà certe sassate
Capace de sfascià l’invetriate
Inzino ar Barbanera e ar Casamia.

Contro er Ziggnore nun se trova spia;
epperò, gente, state preparate,
pe via che Cristo quanno nun sputate
viè come un ladro e ve se porta via.

Li santi, che ssò santi, a ste raggione
Je s’aggriccia la carne pe spavento
E je se fa la pelle de cappone.

Un terremoto, un lampo, un svenimento,
un capriccio der Papa, un cazzottone,
po’ mannavve a ffà fotte in un momento


42 commenti:

  1. Anch'io penso che sia una montatura.
    Com'è possibile - ha chiesto Enrico Mentana ad inizio trasmissione - che 3 terroristi entrino indisturbati in una redazione, peraltro già minacciata e sorvegliata, nel cuore di Parigi ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so che pensare...è un po' presto,vediamo se qualche sviluppo ci fornisce lumi,ma se è per quello che dici,con gente decisa e armata non di pistolette,ne bastano due di terroristi....sorvegliata o meno....qualche esempio non manca da noi...

      Elimina
    2. Non è che fossero difesi da un reparto delle Speznaz, d'altronde lo stesso quesito si potrebbe porre in caso di una rapina in banca, dove ci sono sistemi di sicurezza molto più avanzati, eppure i rapinatori in diversi casi riescono a farla franca.
      Oggi su Agorà, è stato intervistato un esperto di balistica a cui è stata posta una domanda simile alla tua e lui ha risposto semplicemente che le forze dell'ordine non hanno un addestramento idoneo a fronteggiare azioni simili. E questo perchè? Perchè come ha spiegato noi siamo in una realtà in cui devono essere rispettati certi valori democratici e quindi forze dell'ordine stile psicopolizia orwelliana o giudici Dredd alla Stallone non possiamo permetterceli.
      Su questo punto mi viene in mente un aneddoto relativo a uno scambio epistolare tra Von Hayek e la Tatcher. Il nostro, in pratica, affascinato dai metodi di Pinochet chiese alla lady di ferro come mai non usasse la stessa forza per repirmere gli scioperi. Ed ella semplicemente gli rispose: "Ma caro professore, noi siamo in UK, mica in Sud America, certi metodi non possiamo usarli".

      Elimina
    3. Documento in bella vista in auto ( che colpo di fortuna! 9/11anyone?)
      Un colpo di Kalashnikoff a 20 cm di distanza suppongo lasci tracce ben piu visibili
      Se sto scappando con un poliziotto agonizzante a terra non vedo la necessita di perdere tempo prezioso per finirlo
      Non ho preparato una strategia di fuga ma rubo una macchina al volo e gli restituisco pure il cane perche sono un gentiluomo non prima di essermi identificato come Al Quaeda...andiamo ragazzi...

      Elimina
    4. Anni fa, in Francia, ho superato di poco la linea di mezzeria in curva. Non ho finito di percorrere tale curva, molto ampia s'intende, che un'agente della gendarmerie mi fermò e mi tolse le chiavi della vettura.

      Elimina
    5. "Orfani dei genitori, emigrati anni prima dall'Algeria, Said e Cherif hanno vissuto per anni da "musulmani occasionali", come si è definito in passato il più grande dei fratekku Kouachi. Nel 2004 Cherif Kouachi voleva fare il rapper ed era più interessato alle belle ragazze che alla moschea. Per lavoro consegna pizze e lo stipendio lo spende tutto in hashish. Ma dopo qualche mese qualcosa cambia: incontra il 24enne Farid Benyettou, autoproclamatosi imam di periferia nella moschea Adda’wa, nel quartiere Stalingrad, a sua volta formatosi alla scuola del cugino, Youcef Zemouri, islamista cacciato dalla Francia nel 2004. E si converte. "Mi ha detto che nei testri sacri è scritto che è bene morire nel martirio". Così ha iniziato a prepararsi a partire per combattere: "Grazie ai consigli di Farid i miei dubbi sparirono. Avevo paura, ma non lo dicevo. È evidente che Farid mi ha influenzato nella partenza, nel senso che dava una giustificazione alla mia morte vicina". Dopo la scarcerazione Cherif, che ora si fa chiamare Abou Issen, fa perdere le proprie tracce insieme a Said. Non è chiaro se, come hanno fatto trapelare fonti vicine all'intelligence francese, i due fratelli siano reduci della guerra in Siria da cui sarebbero tornati questa estate. È certo, però, che negli ultimi anni Cherif ha continuato a ricompare nelle inchieste sull'islamismo.

      Nel 2010, il nome di Cherif spunta fuori nuovamente legato al progetto di evasione di Smain Ait Ali Belkacem, membro del Gruppo islamico armato (Gia) algerino, condannato all’ergastolo per l’attentato alla metropolitana di Parigi nel 1995, ma la sua posizione viene stralciata. È in questo periodo che i servizi dell’anti-terrorismo vedono apparire al suo fianco il fratello Said, ma senza molti altri elementi, tranne l’indicazione del periodo in Siria quest’estate, fino al loro ritorno sulle scene, pesantemente armati, mercoledì. Con tutti questi elementi in mano, per quale motivo gli 007 francesi non hanno mai mosso un dito per fermare i fratelli Kouachi?"

      http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cherif-kouachi-fu-addestrato-sparare-kalashnikov-tv-francese-1080942.html

      Elimina
    6. Con tutto il rispetto, ma non è che sequestrare una macchina ci voglia chissà quale addestramento, e poi dubito che tu fossi col passamontagna in testa e un AK47 :-)

      Comunque io ho amici che sono stati in Siria in qualità di osservatori (osservatori per le loro associazioni, no caschi blu, OGM o roba simile) e mi hanno detto letteralmente che questi sono pazzi, quindi il fatto che si siano accaniti sul poliziotto può essere dovuto a ciò, non è che le Waffen SS uccidessero con lo smocking, insomma se capite cosa intendo

      Elimina
  2. A piedi e con i mitra in mano. Come potrebbero entrare in qualunque altra redazione, università, ospedale, centro commerciale.

    Se avessero ammazzato i tuoi familiari non credo apprezzeresti i gomblottisti che s'inventano scuse e montature inverosimili. Abbiate un minimo di rispetto per la vita degli altri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono andato a rivedermi i commenti che hai scritto dal marzo scorso, quando sei arrivato qui. È chiaro che o sei un imbecille, o non ti sai esprimere. Mi spiace dirtelo in questo momento di cordoglio, ma è una verità con la quale è opportuno che tu faccia presto i conti.

      Elimina
  3. Questa mattina, vendendo giornali, sono costretto ogni minuto a digerire le immagini di tutte le prime pagine.
    Già da ieri, appena informato da un cliente, ho avuto questo dubbio: quante sono le probabilità che l' efferatezza organizzata e spettacolare sfugga ai servizi di un paese come la Francia (o degli USA). E quante sono invece le probabilità che i servizi conoscano e scelgano (cioè vengano condizionati nella loro azione di contrasto) di lasciar passare?
    Alle immagini devo aggiungere i titoli: "attacco alla libertà di tutti" e a unire anche questo puntino scendono lacrime e mi si rivolta lo stomaco. In fondo il mio dubbio sarebbe un dettaglio, in quanto non costituirebbe una grande novità, a fronte di come questo massacro verrà strumentalizzato mediaticamente per condurre i popoli europei al proprio massacro (uniamo l' occidente, cioè TTIP, cioè UE), uniamoci contro la Cina, uniamoci contro l' islam, difendiamo la "libertà" di "tutti" (degli oppressori).
    Bene segnalare giornalisti che sembrano defilarsi.

    RispondiElimina
  4. A costo di sembrare ripetitivo rammento che il terrorismo e' SEMPRE un fenomeno 'state sponsored'.

    Gli estremisti islamici dell'IS (o di una qualsiasi delle altre innumerevoli sigle che di tanto in tanto vengono alla ribalta), come come per esempio i neonazisti delle milizie in Ucraina, godono di finanziamenti, luoghi protetti per l'addestramento e rifornimenti logistici garantiti da stati.

    Ripeto, garantiti da stati.

    Nel caso dell'IS per esempio e' uscito nelle stesse ore della strage di Parigi questo articolo:

    http://www.veteranstoday.com/2015/01/07/intel-drop-january-7-2014/

    Per 'ispezione visiva' della mappa del Medio Oriente che compare nel link qualunque persona di buon senso non puo' che concordare col giudizio dell'autore (Gordon Duff):

    "You see, with cheap quality Iraqi oil worth 25 a barrel on the market today and with it costing 30 a barrel to transit, ISIS is making nothing on stolen oil. This means ISIS is getting their cash from Saudi and there is a game afoot.
    Also, if you check Google Earth, looking at the areas of the supposed attacks and where the ISIS fighters came from, the smell is overwhelming. The real southern ISIS supply route goes from Tel Aviv to Amman to Ramadi with another up from Saudi Arabia.
    What the Pentagon and Tel Aviv want you to believe is that ISIS fighters who are trained in Jordan get there by parting the Red Sea like Moses. You see, according to the map above, you can’t get to the Middle East, not realistically, without an Israeli visa in your passport."

    Le stragi periodiche di occidentali che avvengono in ogni angolo del globo (rammento che gli occidentali sono visti sempre come cristiani - e quindi dipinti come 'crociati' dagli estremisti islamici - oppure considerati 'goyim' dai sionisti) permettono di ottenere vari risultati tattici contingenti e di alimentare allo stesso tempo le strategie di piu' lungo periodo degli stati coinvolti.

    Nel caso di Israele il mantenimento di uno stato di odio permanente tra cristiani e mussulmani e' funzionale al disegno strategico sionista per la costituzione di 'Eretz Israel' (i piani dei 'think tank' sionisti divennero pubblici per caso a meta' anni ottanta) e quindi per loro e' logicamente conveniente finanziare i conflitti in Medio Oriente che sono latenti lungo le linee di frattura etniche shiiti-sunniti (in modo tale da mantenere gli Arabi, che sono in maggioranaza numerica nella regione, divisi e quindi incapaci di opporsi a 'Eretz Israel').

    Le ragioni di intervento e di finanziamento delle milizie da parte del regno dell'Arabia Saudita richiederebbero una spiegazione piu' articolata, ma i lettori interessati possono partire dai post che si trovano su 'Veterans Today'.

    Gli interventi degli USA nel Medio Oriente ricadono invece nella logica interventista di una 'potenza planetaria' e mirano al controllo geopolitico di tutte le aree con ingenti risorse energetiche.

    In conclusione gli attacchi degli estremisti islamici in Europa sono funzionali a disegni strategici in corso in altre aree del globo e quando avvengono sono congegnati in modo da distogliere l'attenzione delle vittime dai veri mandanti (cioe' da coloro che finanziano le milizie armate) e dalle complicita' locali che rendono possibile lo svolgimento degli attacchi stessi (c'e' sempre un qualche 'servizio' che viene a conoscere i piani di attacco e non informa per tempo chi dovrebbe sventarli).

    In effetti ogni strage operata da milizie 'state sponsored' puo' essere utilizzata per alimentare la propaganda di tutte le fazioni politiche e quindi, anche quando potrebbe essere sventata - cioe' sempre - accade invece che si lascino accadere per perseguire un qualche interesse contingente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aggiungo un puntino: se fosse davvero un conflitto, per esempio "terroristi" contro "occidente", non mi sono mai spiegato la non continuita' di tali attacchi. Per fortuna, ci mancherebbe, ma...

      Elimina
    2. E' probabile che in questi casi valga lo stesso ragionamento che si è fatto più volte sulla signora Germania. Esistono un signore USA, una signora Israele, una signora Arabia Saudita, una signora Europa? Forse sì. Forse, invece, gli interessi sono tanti, anche divergenti e sicuramente mutevoli. Però, come al solito, è più facile che si coordino spontaneamente, ovunque siano rappresentati, quelli meglio organizzati e economicamente più influenti. Più sul breve periodo che sul lungo. Quanta storia indirizzata a proprio reputato vantaggio dagli attori che citi ha dato risultati meno utili di quelli attesi, vista retrospettivamente? Se è possibile dire che in ogni epoca la storia è più nelle mani di alcuni che di altri, tuttavia è molto raro che ne segua docilmente la volontà. E allora chi può tenta correzioni ai propri piani, muta alleanze, scatena altri conflitti e finisce sempre, prima o poi, per essere soppiantato da un altro che tenta di cavalcare la storia al suo posto.
      La religione islamica è sfruttata dai signori del terrore, sicuramente anche occidentali, perché è un ottimo detonatore. La responsabilità delle distruzioni è di chi la utilizza come arma, la pericolosità è intrinseca nell'arma stessa.

      Elimina
  5. Lui ha d’aringrazzià ddio bbenedetto
    ch’io sò cristiano, e nun ho ccore cquane
    de fà mmale nemmanco a un uscelletto.

    M’abbasteria c’a sto fijjol d’un cane
    l’accoppassi un ber furmine in guazzetto:
    accusí cce pò intigne un po’ de pane

    RispondiElimina
  6. Caro Albertone II perché non mi pubblichi mai? e mi hai cancellato da twitter? e chi è questo buon cristiano qui sopra? :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Belli per Belli (nel senso di Giuseppe Francesco Antonio Maria Gioachino Raimondo).

      Elimina
  7. JE SUIS CHARLIE

    Domani mattina alle 10:30 M Le Pen sarà ricevuta da F Hollande all'Eliseo.

    RispondiElimina
  8. Da allibito e disgustato, assisto nella tarda modernità a scenari propri della prima modernità. E mi ricordo del calendario che vidi in Mali, dove erano riportate in un unicum le due date, divergenti tra loro di secoli. E anche un po' di rabbia mi viene a vedere quelli, agli altissimi vertici del potere mondiale, che hanno trascinato in questo incubo nazioni e popoli, parlare senza il minimo imbarazzo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La rabbia a me viene quando vedo nazioni, popoli che seguono quel potere fintanto da farlo divenire mondiale.

      Elimina
  9. Martedì scorso Rainews24 ha mandato in onda un singolare servizio della Cnn che ha intervistato i miliziani Isis a Mosul. Dicono, i miliziani intervistati, che conquisteranno l'Europa: “150, 200 milioni di persone da uccidere? Nessun problema” dice un sorridente miliziano barbuto al giornalista. Conoscendo la Cnn, viene da pensare che il messaggio fosse: cari europei, la minaccia dell'estremismo islamico incombe su di voi. Ma, niente paura, l'America è vigile e vi proteggerà.
    Ieri, mercoledì, c'è stata la strage a Parigi. Curiosa coincidenza, se consideriamo che, come nota Luca Cellai (8 gennaio 2015 09:35), “il terrorismo e' SEMPRE un fenomeno 'state sponsored'”.
    Poche ore dopo, nel corso di un incontro con il premier polacco (o il presidente, non ricordo), John Kerry ha fatto un paragone tra la Francia, minacciata dall'estremismo islamico, e l'Ucraina, la cui sovranità territoriale è minacciata, a suo dire, dalla Russia. Non c'entra niente, ma intanto i media fanno circolare il parallelismo, avallandolo. Kerry ha poi offerto l'aiuto degli Usa alla Francia nella lotta al terrorismo. Il che dovrebbe allarmare i francesi, visto che, come disse lo scorso settembre il solido ministro degli Esteri russo Lavrov, “tutto quello che gli americani toccano diventa come l'Iraq o la Libia”. In effetti, a giudicare da come è iniziato il XXI secolo, si può ipotizzare che se Washington continuerà ad agire secondo le sue abitudini non ci sono al momento garanzie che ci avremo anche il XXII secolo.
    Dal canto suo, Hollande ha fatto largo uso di retorica per condannare la strage ad opera degli estremisti islamici; che poi sarebbero quegli stessi soggetti che appena un anno e mezzo fa chiedeva a gran voce di finanziare in funzione anti-Assad in Siria.
    Questa mattina, alla periferia di Parigi, c'è stata una sparatoria che ha causato la morte di un agente e il ferimento di un altro, a Villefranche-sur-Saone c'è stata un'esplosione in un ristorante nei pressi di una moschea e a Le Mans alcune granate sono state lanciate nel cortile della moschea senza provocare feriti.
    “A Parigi c'è paura” dicono i tg e da ieri sera si parla di “11 settembre francese” e si ripete che “siamo tutti francesi”. È noto che la paura fa accettare alla popolazione misure “drastiche” di controllo e gestione dell'ordine pubblico e permette ai governi di orientare le scelte politiche in direzioni che in tempi normali sarebbero rifiutate.
    Consapevole di scoprire l'acqua calda, esprimo il timore che si sia solo all'inizio di un periodo denso di fosche incognite e di singolari coincidenze.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prima un abbraccio virtuoso e "virtuale" all'IMPRONUNCIABILE anagramma che da sempre dona focalità e diaframmi sulla Storia traendo "carpette" dalla "valigia nera" .. :-)

      S'è vissuta - per chi lo ricorda, gli altri tornino a leggere e studiare .. - negli anni '70 del Bel Paese ad una Storia similare e duplice definita STRATEGIA DELLA TENSIONE per raggiungere - attraverso la consolidata "zia" T.I.N.A. (There Is Not Alternative) a risultati programmati.

      Potrebbe anche essere che QUESTA VOLTA E' DIVERSO .. e i sangui sulle camicie bianche potrebbe essere anche essere visti

      Elimina
    2. Più che state sponsored penso che a certi apprendisti stregoni sia sfuggito il controllo dei demoni che hanno essi stessi creato.
      La storia ne è piena di casi simili, da Hitler al Gran Muftì di Gerusalemme, passando per i freedom fighters

      Elimina
    3. Petyr Baelish della Casa Baelish, comunemente denominato "Ditocorto", è il Maestro del Conio (titolo equivalente a "tesoriere") presso il Concilio Ristretto dei Sette Regni. Seppur proveniente da un casato semi-sconosciuto, Petyr vanta sconfinati possedimenti terrieri e pecuniari.

      Petyr è un uomo estremamente ambizioso e opportunista, interessato esclusivamente all'accrescimento del suo potere e della sua ricchezza. È molto intelligente, carismatico e lungimirante, spesso sottovalutato per il poco prestigio attribuito al suo casato, ma riesce quasi sempre a ottenere ciò che vuole senza che nessuno se ne accorga nella maggior parte dei casi.

      Petyr ha un'età compresa tra i ventinove e i trentuno anni all'inizio della saga. Viene descritto come un uomo snello, di statura bassa, ma con bei lineamenti. Petyr ha gli occhi di un grigio screziato di verde, una piccola barba a punta sul mento, e capelli scuri con striature grigie.

      Elimina
    4. Pentole & Coperchi

      Ogni giorno se ne apprende una nuova.
      Non solo sostengono l'ISIS almeno dal 2013 (o anche prima), ma sono anche cosi' arroganti, imprudenti ed impuniti che si fanno pure fare le foto di gruppo ed il filmino insieme coi futuri 'terroristi'!

      Tanto che il governo Siriano ha pure presentato una denuncia all'ONU (Useless Nations Organization) per l'ingresso illegale di Mc Cain in Siria!

      http://www.veteranstoday.com/2015/01/08/is-x-senator-john-mccain-involved-with-isis-funding/

      E qui in Europa a blaterare di presunte guerre di religione.

      QUEM DEUS VULT PERDERE, PRIUS DEMENTAT

      Elimina
    5. Sono anche alto e sì molto bello ;-)

      Elimina
    6. @ Luca Cellai (8 gennaio 2015 17:41)

      Mc Cain, che alle presidenziali Usa del 2008 faceva coppia con quell'altro campione di “americanitudine” che è Sarah Palin, è una sorta di venditore porta a porta dei progetti di destabilizzazione che Washington ha in agenda e che finora ha posto in essere in Libia, Siria e Ucraina con risultati che definire discutibili è eufemistico. Tra le altre sue iniziative fallimentari va ricordato il sostegno ad Alexei Navalny, il blogger cialtrone che secondo i media occidentali rappresenterebbe l'opposizione a Putin. Qui ci sono alcune foto e un paio di video sugli oppositori capeggiati da Navalny che nel marzo 2012 manifestavano nella generale indifferenza dei passanti, mentre il traffico scorreva normalmente. Si noti che c'era molta più gente alla manifestazione della Fiom a Roma di alcuni giorni prima.
      Mc Cain è la rappresentazione plastica di quello che l'America non dovrebbe essere, ma che non può fare a meno di essere, stante la storia di una nazione che rappresenta circa il 4,2% della popolazione mondiale, ma nonostante ciò crede ancora oggi che per risolvere qualsiasi controversia sia necessario ricorrere alle cannoniere senza comprendere che oggi le cannoniere le hanno anche gli altri.

      Elimina
  10. Appunto: questo è il frame del parlavo poco fa. I giornalisti che si allineano sono nemici della libertà e criminali (bugiardi o pericolosi imbecilli).

    https://twitter.com/italiasovrana/status/553193851008335873

    (annulla e sostituisce il precedente, scusami Alberto).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è che chi ha costruito il fake sia meglissimo...

      Elimina
    2. Non me ne ero accorto. Non ho verificato bene.e ce l' ho qui davanti il sole di oggi. Sono stato un grande pirla. Chiedo scusa.

      Elimina
    3. Solo adesso, rientrato a casa, scopro su twitter che però, lo stralcio di articolo, è vero. Era bello sentirsi pirla e pensare che l' articolo fosse solo un brutto incubo. Pirla lo sono perchè non ho verificato ma...prossima settimana, pagato mutuo, affitti arretrati, fornitori che mi hanno dato fiducia, bollette scadute ecc. verifico la sostenibilità del saldo 2014 ad A/SIMMETRIE. Piango di dolore, ma sono troppo incazzato e senza l' ARTIGLIERIA in trincea si muore, ed io voglio combattere fino alla fine.
      Ho letto ora l' articolo sul Fatto e la traduzione di Voci dall' estero. Se c' è qualcuno che può farmi smettere di essere diversamente europeo sei tu Alberto. Non è detto che non ci riesca, almeno parzialmente.
      Sarò noioso...GRAZIE.
      Su chi ha costruito il fake (che manco sapevo cosa significasse), mi sono fatto una vaga idea e concordo con te.
      Scusa se oggi ti ho fatto perdere un po' di tempo, starò più attento e sarò meno frettoloso. In compenso, una giovane studentessa (cliente occasionale di Le Monde), da oggi, avrà uno strumento di comprensione imprescindibile: Goofinomics. E questo, è l' unica cosa che mi consola.

      Elimina
  11. Risposte
    1. ...eventualmente il mio amico! Perché, non si capiva che è una sezione di Wikipedia? Voi ai vostri amici scrivete in inglese con una sezione Quote? Questo è proprio un poveraccio...

      Elimina
    2. Prof, non serviva metterlo online, sappiamo, sappiamo che l'omo (ma dato che è un troll forse è donna) è un poveretto/a.

      Comunque se interessa faccio vedere un altro screenshot di questa mattina...

      Elimina
  12. Cose strane e incongruenti:

    i “terroristi” di Al Qaeda, Isis e compagnia sparano come i pompieri con l’idrante, ovvero a getto continuo e in genere senza mirare ovvero fanno una gran cagnara con poco o nessun costrutto; questi “attentatori” invece sparano pochi colpi mirando con precisione mortale e colpendo subito il bersaglio;

    i “terroristi” di cui sopra nei loro attacchi non usano passamontagna; questi invece si nascondono accuratamente il volto;

    i “terroristi” di cui sopra mostrano sempre timore e una certa viltà, stanno chini e si riparano, sono scarsamente collegati tra loro, non si coprono a vicenda, agiscono in maniera confusionaria; questi del massacro di Parigi si coprono l’un l’altro, uno va ad uccidere il poliziotto ferito e l’altro lo copre dalla parte opposta della strada, vanno via con la macchina quasi lentamente e senza sgommare;

    parlano un francese perfetto e senza inflessioni e andandosene lasciano un preciso messaggio ad un passante: “Dillo ai media che siamo di Al Qaeda dello Yemen”;

    uno dei “terroristi” – guarda che caso strano – “dimentica” la sua carta di identità nell’autovettura (mi ricorda quel passaporto di uno dei dirottatori opportunamente rinvenuto tra le macerie della Torre Nord a New York l’11 settembre?); uno che è già noto alla polizia per aver fatto propaganda all’arruolamento in Iraq;

    un esperto vero, il colonnello Gallois, ex capo del Gruppo di Intervento Rapido della Gendarmerie Nationale, nota il “modo operativo militare… (…) è stata una vera operazione di commando: si arriva, si colpisce, si ripiega… dispongono di un armamento da guerra e di una tecnica di tiro che mostra il loro livello di preparazione… (…) non sono dei semplici fanatici… (…) si sono informati, sapevano quando si tiene la riunione della redazione, hanno dovuto fare dei sopralluoghi, prendere foto, interrogare gente… chiaramente hanno avuto accesso ad informazioni”.

    Si parla già di false flag: http://nodisinfo.com/french-islamophobes-fake-attack-newspaper-total-hoax-2/ [nodisinfo.com]

    Di certo, qualcuno sta cavalcando – e manipolando – l’orrore delle masse (Hollande dalla popolarità a zero, oltre agli esponenti del sionismo francese).

    A pensar male si fa peccato… ma sento odore di Mossad… e voi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Arioca! Sentite, prima vediamo se li prendono, poi cerchiamo di capire chi li ha mandati. Che gliene viene al Mossad di fare una cosa simile?

      Elimina
    2. ...che poi, voglio dire, son più di dieci anni che americani, francesi e altri addestrano la qualunque in campi in giro per il mondo (per il sano divide et impera che tanto piace loro). Pensi che ci sia veramente bisogno del Mossad?

      Elimina
    3. Effettivamente questo attentato fa più comodo ai Lannister. Ora Cersei potrà chiedere la riforma dei sette regni e centralizzare tutto nelle mani dei septon di Brux...ehm,, Approdo del Re ;-)

      Elimina
  13. Ho formulato una riflessione, nella tristezza di oggi (che ho medicato con opportuni ascolti), e mi permetto di apporla a questi schermi, conscia che non è originale, anzi è sicuramente banale, ma solo come sfogo.
    Una società che preferisce non scaldarsi troppo per aiutare i suoi membri ad affrontare la durezza del vivere (anzi), una società dove l'urlo di guerra è "vinca il migliore" (e gli altri? Boh!); una società dove lo Stato si ritira ai minimi (difendere la proprietà, in sostanza) e i servizi anche essenziali vengono lasciati ai privati, cioè al mercato cioè al profitto cioè a chi ha soldi; una società dove non importa più che ci sia una (buona) scuola pubblica che faccia sentire i ragazzi anche membri di una comunità (voucher e scuole private, ovviamente in gara tra loro), né un buon ospedale pubblico che non ti faccia sentire solo almeno di fronte alla malattia... Insomma: una società di persone sole e in gara tra loro, non è anche una società più debole nei confronti di qualsiasi attacco, anche esterno?
    Mi direte: e gli Stati Uniti? Be', loro riverniciano tutto con tonnellate di retorica patriottica, con la manina sul petto quando si alza la bandiera, per mascherare il fatto che ognuno poi è libero di crepare da sé, e giustiziano anche davvero tante persone, formalmente o informalmente, soprattutto di colore e povere. Noi europei siamo forse un po' meno inclini a questo tipo di retorica, per ora meno violenti nella gestione della sicurezza pubblica... e quindi non abbiamo questi potenti e persuasivi mezzi di supporto della coesione.
    Ma se nessuno sente più di appartenere a nulla, se non partecipa a una società in qualche modo disponibile a riconoscere e proteggere almeno i suoi diritti fondamentali, a fargli sentire che può dare un suo contributo, perlomeno nella forma minima di consentirgli di guadagnarsi la vita con un lavoro... la società si disfa, ed è preda di violenze di qualsiasi tipo, esterne e interne.
    Mi ha colpito una frase di Sapir (citato oggi dal prof in un tuit) nel suo blog
    Russeurope:
    Ce que révèle les dérives sectaires, certes très minoritaires, mais qui existent néanmoins dans une partie de la jeunesse française, c’est le sentiment d’anomie quant à l’identité. Une partie des jeunes, issus de l’immigration, ne peuvent pas s’intégrer car ils ne savent pas à quoi s’intégrer.

    RispondiElimina
  14. Non so se sia più degradante l'oscurantismo eurista o l'elegiaca riscoperta dei principi illuministi cui stiamo assistendo in queste ore...

    RispondiElimina
  15. Certo che Renzi ha proprio culo: escono i dati sulla disoccupazione in Italia che letteralmente azzerano tutti i suoi proclami (infatti non ha twittato nemmeno un po') e cosa succede nello stesso giorno? il peggior attacco terroristico in Francia degli ultimi 50 anni.
    Praticamente la notizia della disoccupazione in Italia è sparita dalle prime pagine dei giornali.

    Secondo me è stato Renzi ad armare i terroristi...dopo tutte le teoria che sento (Mossad, Americani, Servizi Francesi, Al Quaeda), aggiungo questa.

    RispondiElimina
  16. Sai un altra coincidenza strana è che l'attentato si è verificato nemmeno 24 ore dopo che Hollande ha dichiarato di ridiscutere le sanzioni anti-russe

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.