domenica 18 gennaio 2015

Considerazioni personali su un dibattito fra greci ad Amsterdam

(da un mio lettore...)

Caro Prof. Bagnai,

questa mali nasce da un bisogno di condivisione e dalla necessità di avere un interlocutore che capisca il tuo stato d’animo. Le volevo parlarle di quello che mi è successo ieri.

Vivo ad Amsterdam ormai da quasi tre anni. Nell’università in cui faccio il dottorato ci sono moltissimi italiani e moltissimi greci. Per darle un’idea solo tra i laureati in Fisica alla sapienza dal 2010 al 2012 siamo in 7.
I dottorandi greci sono di meno, anche per motivi di proporzione demografica, ma sono veramente tanti tra gli studenti. Sembra che per le famiglie con ancora un po’ di soldi da parte in Grecia l’unica soluzione sia quella di mandare i figli a studiare all’estero.

La mia collega di ufficio è una studentessa greca. Qualche giorno fa le ho chiesto quale fosse la sua posizione riguardo all’euro. Non è molto consapevole della dimensione del problema ma comprende il bisogno della Grecia di uscire. Ieri mi ha invitato a un dibattito organizzato da alcuni Greci sulle prossime elezioni.  Lo schema era il seguente:

Prima, proiezione di un documentario "alla Report" sulla privatizzazione dell’acqua in Grecia, e sull’entrata nel bussiness da parte di multinazionali estere.

Poi, dibattito sulle elezioni greche con due imberbi pischelletti rappresentati di Syriza e Podemos e con questo il segretario generale del partito socialista olandese (SP), non proprio uno de passaggio, come gli altri due. Tanto per contestualizzare l’SP è il partito di una certa rilevanza più a sinistra che hanno qui in Olanda.

La situazione in Grecia e il programma di Syriza sono state presentate con delle slide. Una densissima conteneva un elenco puntato con tutte le riforme che avrebbero garantito (dopo la vittoria di Syriza) il rilancio dell’economia. Si straparlava di interventi pubblici, di politiche espansive e di quantitative easing e tutto questo da fare ALL’INTERNO DELL’EURO!!!! dopo aver ottenuto la  ristrutturazione del debito nei confronti dell' FMI.

Allibito da una tale mancanza di consapevolezza ho preso la parola per primo e ho provato a chiedere conto di queste due semplici cose:

1) E se a Bruxelles vi dicono no sull’hair-cut del debito?
2) Anche ammettendo che cancellino totalmente il vostro debito come pensate di ottenere una crescita decente all’interno di questo sistema senza che gli squilibri intra-euro vengano curati?

Già mentre facevo la domanda mi sono reso conto di quanto il livello di comprensione generale fosse basso. Parlavano di Quantitative Easing senza sapere cosa fosse. Nessuno aveva idea del problema che creano le politiche deflazionistiche dei paesi in surplus in un regime di cambi fissi…
 
Insomma niente di niente, zero di zero, encefalogramma piatto.

La risposta del Syriziota neanche gliela riporto. Semplicemente non sapeva di che cazzo stava parlando. Il ragazzo di Podemos non era meglio e a un certo punto dopo 10 minuti passati a cazzeggiare con l’iPad si è messo a ragliare di Cina India e compagnia cantante. Anche gli astanti non riuscivano ad andare oltre al solito mantra “Se so magnati tutto!"

L’unico mediamente lucido sembrava il segretario dell’SP, distinto uomo sulla cinquantina,che si auspicava, bontà sua, una convergenza delle forze di sinistra europee. Il problema, diceva lui, era che le sinistre europee erano TROPPO POCO euro-scettiche.

Finito il dibattito sono andato a parlare con lui di fronte alla classica birretta olandese post-dibattito (in realtà post-qualsiasi cosa). Gli ho fatto la domanda secca: “Let’s speak explicitely about the Euro, should it stay, or should it go?”.
 
La risposta è stata fantastica. Molto pragmatica, la riassumo qui:

“Noi non siamo contro uno smantellamento dell’euro zona. Pensiamo però che abbia dei costi, che non saremmo in grado di spiegare al nostro elettorato". Poi, sogghignando: “Per l’Olanda c’è comunque un certo vantaggio nell'export quindi noi non ci esponiamo, dovrebbero farlo i partiti di sinistra dei paesi del sud, e noi a quel punto potremmo appoggiarli.”

Alla fine del pomeriggio avevo un profondo senso di amarezza. Speravo sinceramente che i Greci essendo ormai un paese distrutto avessero un po’ più di consapevolezza. Invece no, come in Italia la gente seguiva lo schema: casta, coruzzzzzione brutto. I ragazzi di Syriza nella migliore delle ipotesi sono degli utili idioti. Lo sapevamo  già, ok, ma toccarne l’impreparazione con mano mi ha veramente scoraggiato sulle prospettive di creare un Europa migliore. Stavano a 0. Ma cosa altro gli deve capitare?
 
Ci vorrebbe un Bagnai in ogni paese europeo.

Mi scusi lo sfogo, volevo condividere la frustrazione.
 
Se i giovani europei sono quelli visti ieri, there is still a loooong way to go

Buona Domenica

Antonio




(sì, tutto questo lo sapevamo: è un mondo di utili idioti e di inutili intelligenti. I ripassi, però, sono sempre utili: magari aiutano qualcuno a svegliarsi da noi, perché in Grecia, come sai, non si sono svegliati nemmeno quando era troppo tardi...)

93 commenti:

  1. Per Antonio: sarebbe interessante sapere qual'è il grado di consapevolezza anche degli Italiani, dato che statisticamente non sono meno trascurabili dei Greci.
    Grazie

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    1. Be sugli italiani il termometro della situazione ce l'abbiamo più o meno quotidianamente. Su gli italiani a Amsterdam posso dire che i NO EURO vincono tra quelli che conosco (e stimo)

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    2. basso ragazzi, molto basso....

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    3. Gli italiani? culturalmente molto basso, fanno fatica a capire un testo di complessità media, figuriamoci una discussione sulla moneta unica.

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  2. A leggere di queste esperienze, viene da piangere, ti fa perdere la speranza che qualcosa possa cambiare.
    Purtroppo in Grecia un Bagnai non l'hanno.
    Buona domenica a tutti

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  3. Caro Antonio,
    ho fatto un'esperienza simile in una mailing list di discussione. Le risposte alla mia osservazione che con i cambi fissi il paese meno efficente non potendo svalutare la moneta scarica il peso sui salari (qui la riassumo) sono state:
    non ho competenze per controbattere ma resto pro euro;
    non sono in grado di valutare se uscire o restere nell'euro si positivo o negativo, ma resto per rimanere nell'euro, in sostanza non capisco ma mi adeguo.
    Poi ho fatto un'altro esperimento. In una discussione sulla corruzione ho detto che la corruzione è tanto dannosa quanto l'euro. Corruzione e euro sono pari, e che assieme con altri stiamo preparando un quesito referndario per l'abolizione di alcune norme sulla prescrizione (questo lo sto effettivamente facendo), non ci crederai ma mi hanno ascoltato con più attenzione anche sull'euro.

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  4. Stessa cosa del'Italia. La risposta alle argomentazioni poste, normalmente sono: "fascista, nazista, estremista, vuoi la Terza Guerra Mondiale e la fine del mondo!!! Spesapubblicacattiva, debitopubblicoalto, Eurobuono".

    Ne parli con i no-euro e le risposte sono: "euro cattivo", ma non hanno nessuna buona argomentazione, nemmeno loro.

    Risultato: conviene non parlarne.

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    1. Be dai non sono proprio d'accordo. Bisogna parlarne poi chi vuole capire capisce

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    2. Non sono d'accordo: il silenzio è la madre degli omicidi.

      Non credo sarebbe una buona idea: di fronte ad un treno merci carico di deportati destinati al confino o peggio, non discuterne perchè non ci sarebbero valide argomentazioni non è un solido motivo.

      É la politica dello struzzo.

      Se parli con un no euro, a parte congenite opinioni di appartenenza, bene o male il perchè la moneta unica non ci avvantaggi è abbastanza chiara, non del tutto messa a fuoco, ma c'è.

      Non è del tutto una perdita di tempo, o almeno, lo è per taluni, ma per altri non è detto che lo sia.

      Anche se le cose dovessero mettersi male, almeno la mia parte l'ho fatta e la mia coscienza ringrazia.

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    3. Non dico di non affrontare il problema. Io lo faccio con chiunque, amici, parenti, Fb, etc. Ma spesso le risposte sono desolanti. Le risposte sono sempre le stesse, nonostante tu gli dimostri con dati economici, grafici, citazioni, etc. che ha torto. Tanto loro ti diranno che Scalfari ha detto che serve la Troika, che è l'unica cosa che possa salvarci. Ma io mi chiedo, perché parlano a caso?

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  5. Un motivo in più perchè i primi a comprendere il fenomeno debbano essere soprattutto i politici.
    Se in Italia ci affidiamo alla consapevolezza dei cittadini, possiamo fare mille referendum contro l'euro, anche con un non-partito che prende il 20% di voti, la speranza che vincano i no euro non è cosi alta.
    Gran parte dei cittadini oltre a non avere la consapevolezza, non ha voglia di diventare economista a tempo perso. E non ha tempo da dedicare alla politica, figuriamoci alla politica economica. Sai quanti ne trovi che se provi a discutere sull'argomento ti considerano un gran rompi....?
    La risposta è che se cosi non fosse qui non saremmo circa in tremila.

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  6. Conviene fare una pausa ma poi continuare a parlarne. Piano piano, un argomento alla volta, senza perdere la pazienza. Come fanno i bravi professori.
    Buona domenica.
    M.

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  7. "Ci vorrebbe un Bagnai in ogni paese"....
    Sicuramente di economisti capaci ce ne sono in ogni paese bisogna vedere però da che parte guardano...

    Pensiamo allo Sme e mettiamo i puntini fino all'euro perchè ce l'hanno insegnato qui ma lo sfruttamento dei popoli da dove parte?

    http://www.academia.edu/4827568/Pun_Ngai_Cina_la_societ%C3%A0_armoniosa._Sfruttamento_e_resistenza_degli_operai_migranti_Jaca_Book_Milano_co-curatore_con_F._Gambino_2012


    http://www.infoaut.org/index.php/blog/approfondimenti/item/12065-le-lotte-dei-lavoratori-mc-donald%E2%80%99s-dagli-stati-uniti-al-resto-del-mondo

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  8. Tra il bestiario di mia conoscenza, direi che il 90% ignora completamente le cause della crisi e il ruolo dell'euro, ma è favorevole a mantenerlo (purché gli lascino il calcio, l'iPhone, Facebook, i centri commerciali e le unghie finte). Al massimo vorrebbe battere i pugni sul tavolo della Merkel.
    Tra loro il luogo comune impera incontrastato.

    Il 10% è critico à la Grillò (non capito un cazzo) e fa un pot-pourri di euro-corruzione-evasione, vorrebbe uscire (forse) dall'euro ma sa bene perché e ha fiducia in Syriza.

    Una mia conoscente laureata alla Bocconi ha detto che lo stato dovrebbe essere amministrato come un'azienda privata. Non ho avuto la forza di indagare.
    Se avessi un figlio non lo manderei alla Bocconi, ma mia cugina intellettual-catto-comunista (figlia di ex-operaio livoroso e moglie di ingegnere rincoglionito) l'ha iscritto quest'anno e se la tira come una matta. Ha convinto anche i genitori a votare via via Prodi, Veltroni... fino a Renzi.

    In conclusione, caro professore, sa bene quanto la stimo e quanto apprezzo la sua opera, penso che tutti dovrebbero conoscerla, ma non ho ancora conosciuto nessuno che abbia avuto la costanza di leggerla con costanza e soprattutto di leggerla con la mente critica, sgombra dai luoghi comuni del pensiero unico o dal "dagli all'untore" grillista.

    Quindi, confesso di riporre la mia speranza in Confindustria, quando pubblica qualche stralcio di verità sperando che lassù si rendano conto che un sistema più equo sarebbe più vantaggioso anche per loro mentre quello attuale è un suicidio per tutti.
    Quelli de sinistra sapranno poi loro come convincerli (come hanno sempre fatto fin dalla notte dei tempi).

    Se aspettiamo che prendano coscienza i piani bassi e medi (perché anche la piccola media borghesia si sta rivelando molto al di sotto della sua fama rivoluzionaria) finiamo come la Grecia o peggio.

    sua Marie Antoinette

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    1. Cara Marie Antoinette, io e te sappiamo bene perché l'ancien régime funzionava. Noi cerchiamo di far capire che la democrazia va meritata (noi Alberto, intendo), ma se non lo si capisce, le conseguenze saranno quelle che la storia ci insegna. Questa volta però non saremo accorciati noi...

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    2. Mon cher Louis-Auguste (al secolo Alberto Bagnai), Voi sì che mi capite, non come quegli estimatori delle virtù moral-terapeutiche del krapfen (che barbari!!!) che « non potranno mai sapere cos'era la dolcezza della vita ».

      Mi auguro che Voi riusciate nella vostra nobile impresa perché questa democrazia d'esportazione, che parta dagli States o da Bruxelles tramite bombe o letterine, quando arriva a destinazione è così avariata che sembra una dittatura o una guerra.

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  9. Che bella l'Europa che hanno messo in piedi. Un moloch dove anche il dissenso è incanalato ordinatamente in modo da non nuocere.

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  10. Debbo dire che nell' ambito dei piccoli imprenditori, anche versati verso l' importazione e di ogni settore che ho avuto occasione di incontrare a Roma e Latina, che sono le mie città di residenza e di frequente visita e luoghi di amicizie, eccetto qualche rarissima eccezione, la consapevolezza dei danni dell' euro è viva e basata sul pratico, più che sui grafici. Ho consigliato ultimamente a molti di loro di leggere " L' Italia può farcela " cosa che alcuni hanno già fatto. Ovviamente se penso ai coetanei pensionati sia di destra che di sinistra le cose sono ovviamente spostate verso una situazione opposta e verso la tranquilla ed inconsapevole sicureza che il loro reddito e potere dì acquisto sia più garantito con l' euro; ovviamente siamo in presenza di persone che leggono i soliti giornalisti che parlano di sfracelli in caso di uscita e di svalutazione enorme, di benza, gas che ariivano a 10 euro al litro o MC (ovviamente non di inflazione, almeno forse sarebbe possibile intavolare ) che non hanno la minima intenzione di capire o meglio accettare di capire i rischi motivati di una situazione che a breve sarà di tipo greco. E alcuni di loro sono anche piccoli proprietari di immobili che vorrebbero vendere e ovviamente sono invendibili o immobili affittati su cui hanno dovuto accettare tagli di reddito anche molto forti da morosità, revisione canone e rilascio dell' immobile; ma la causa di questi problemi, ovviamente risiede per loro, nella corruzione, nell' evasione nella Cina etc. Consigliare a costoro di leggere il libro di Bagnai è fiato sprecato.
    Mi sembra di notare invece in alcuni settori del pubblico e delle Poste, ad esempio, una consapevolezza aumentata verso le cause dei loro problemi di livelli di salario e di tutele che si cominciano ad affacciare, mentre non ho evidenze nel settore dipendente privato; ma probabilmente il sindacato svolge lì la sua porca attività di disinformazione.

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  11. Che la gente non ci ha capito un cazzo e dove sarebbe la novità???
    Per capire certe cose ci vuole tempo e tanta volontà e passione.Io faccio operaio e non sono istruito, non conosco inglese e forse neanche italiano ma quando mi capita di andare a dei dibattiti mi tocca fare il culo a gente laureata e che parla le lingue ma se ne frega del teoria economica e non ha la passione per ripassare la storia e capire quello che sta avvenendo e perche sta avvenendo.
    Se ne sbattono i coglioni di stare a capire il perche se svaluti del 30% la moneta non avrai mai una inflazione il giorno dopo del 30%....mai.
    Un altro problema sono gli economisti o meglio quelli che mangiano parlando di economia, da distinguere tra chi ha una laurea e chi parla per sentito dire o meglio espone le tesi che gli dicono di esporre.Gli economisti sono sempre stati vicini al potere e le varie teorie economiche spesso delle cose inenarrabili tipo il darwinismo di spencer sono a uso e consumo di chi ha i soldi e il potere.
    Si osserva l" economia e si tentano di capire i problemi quando i problemi insorgono se tutto va bene tutti se ne fottono di economia.
    Capisco anche il perche molti economisti di fama saltano da una opinione a un altra, l" economia evolve e cambiano i contesti e gli economisti vicini al potere( praticamente tutti) devono rinegoziare alcune teorie per farle combaciare al volere dei potenti. Lo studio dell" economia lo hanno sempre fatto le persone più agiate e è chiaro che alcune teorie deliranti siano comunque state accettate e ancora sono in uso e consumo e date al popolo come.......probabili soluzioni.
    Un mondo difficile, dove praticamente mai si fa la cosa giusta da fare nel momento opportuno.

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    1. "Che la gente non ci ha capito un cazzo e dove sarebbe la novità???"

      È il commento più sensato di tutto il post!
      :-)

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  12. Caro Antonio,
    penso che la tua esperienza sia simile a tante che tutti noi abbiamo. Ovunque cerchi di parlare dell'euro - in famiglia, tra amici, nelle riunioni politiche - il risultato è sempre lo stesso. Incompetenza, disinformazione, paura, sospetto è ciò che si evince da queste discussioni. È deprimente ma che fare?

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    1. Ad essere sincero pensavo che in Grecia stessero più avanti da questo punto di vista, per una mera questione di disperazione. In Italia stiamo male ma comunque ancora sensibilmente meglio

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    2. A me ultimamente è andata meglio, quando, dopo aver sentita la solita espressione "debitopubblico", ho chiarito che si tratta di debito privato estero, che al momento della crisi Lehman (ho detto perfino "subprime"!!!) i debiti pubblici dei PIIGS erano in diminuzione (e lo sapevo di non essere precisa del tutto ma ho tirato avanti), che le banche del Nordeuropa che hanno prestato lo hanno fatto a profusione perché hanno avuta la certezza di non perderci, a causa della moneta unica cioè del cambio fisso. (Poi non mi è stato possibile altro perché veramente il tempo di domande e risposte, vertenti quasi tutte su altro, era scaduto e avevo già detto altre cose).

      E' andata bene (non male) perché:

      1) l'ho detto a un emiliano di sinistra attentissimo e di riflessi molto pronti, il quale, parlando della sonora sconfitta in Emilia, aveva appena finito di dire di aver detto a suo tempo ai suoi che "anche se quel padano non ci piace, quando dice una cosa giusta stiamolo a sentire";

      2) anche se non gli ho chiesto che cosa ritenesse giusto di "quel padano", per evitare la risposta-fiume che - considerate le precedenti - avrebbe data, ho avuta idea che alludesse proprio all'euro, e comunque l'ho buttata lì e lui non ha ribattuto nulla, forse solo per ragioni di tempo ma non si sa.
      Il punto 1) ha "tirato" il punto 2) e mi sono detta "Ora o mai più".

      Ovvio silenzio da parte dei pochi altri presenti, neppure una contestazione: è vero che era venuta ora di pranzo, ma purtroppo credo sia stato reale disinteresse o effetto "orecchie foderate di prosciutto" - sarebbero occhi ma qui le orecchie vengono meglio.

      A me interessava dare la notizia al poco più che settantenne sveglio e concreto, più che agli altri, anche dicendo che ci sono le fonti e che la sinistra continua a negare le cose (attento com'è, potrebbe essersi accorto di singole eccezioni che ho la speranza di segnalargli); precedente assenso suo all'osservazione che parlare di competitività è un modo per insinuare che bisogna ridurre i salari e che dare la colpa al debito pubblico è, oltre che errato, funzionale a dire che lo Stato è troppo costoso, che sbaglia e che si deve eliminare.

      Ripensandoci: ho sciorinate un po' di cose, le ultime due credo per lui ovvie, le prime no e spero di aver almeno insinuato un dubbio.
      In quelli "più giovani" , dalla mia età (sic) in giù, credo nulla, dunque, al momento, la mia produttività rimane bassina.


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  13. Antonio, ti faccio una domanda puramente retorica: qual'è lo stato, a livello di finanziamenti e rappresentanza politica, della ricerca (sei un Fisico) in Olanda, e quale in Italia od in Grecia?
    Giusto per chiarirci sul perché gli studenti italiani vanno a fare il PhD in Olanda.

    Poi riguardo la tua frase: "Sembra che per le famiglie con ancora un po’ di soldi da parte in Grecia l’unica soluzione sia quella di mandare i figli a studiare all’estero." Ma scusa, qualcosa non quadra, il dottorato è finanziato dagli enti di ricerca (FOM - Courie - Università), non dalle Famiglie. I criteri di selezione sono esattamente gli stessi di quelli di una azienda, attraverso concorso e colloquio. In quale università sei?

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    1. Gli Olandesi sono molto bravi a farsi pagare dagli italiani (o Spagnoli, o Greci...) per assumere gli Italiani (o Spagnoli, o Greci...) in Olanda:
      http://www.nature.com/news/economic-divide-taking-toll-on-european-science-1.16659

      Coraggio Antonio! dalla ridente Texel

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    2. sambarluc chiarisco meglio, se non scrivete il vostro nome e cognome e prendete delle posizioni confuse/irrealistiche io penso che siate fake.

      Riguardo i fondi all'università, nell'articolo che hai linkato tu si dice: "In Italy it is down by 20%, and in Greece and Hungary by more than 40%."

      L'articolo di Nature espone un problema in maniera condivisibile e chiara, non dice affatto che gli Olandesi si fanno pagare dagli Italiani. Peraltro, la ricerca Italiana è universalmente riconosciuta come di
      altissima qualità. Stiamo parlando di soldi.

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    3. non nascondiamoci però....il dottorato nel 90% dei casi lo puoi ottenere se già conosci il prof. da prima.

      non funziona in modo asettico. nè in Italia nè al nord europa.

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    4. Keith Fragoviak sono io Antonio Castelli. Vittore ma che stai dicendo esattamente? Gli studenti italiani vanno a fare il PhD in Olanda perché in Italia si taglia la ricerca per i motivi che ben sappiamo.

      Rileggi la mia frase che hai appena citato e con l'aiuto della lingua italiana capirai che mi riferivo agli studenti, non ai dottorandi.

      Mi pare che tu sia un troll, così a naso

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    5. Caro Vittorio, fin tanto che al padrone di casa va bene, il mio nome lo metto se e quando va bene a me.
      Per il resto:
      studente = paga
      dottorando = pagato
      quindi, come si dice nel post, è vero che ci sono fior fior di Greci, Italiani e pure Inglesi (perché qui costa meno che da loro) che vengono in Olanda e pagano per fare l'università. Poi, per il dottorato, è diverso, ma chi fa il dottorato è comunque una minoranza.

      Per quanto riguarda quello che dico io, invece, rispondendo alla tua domanda iniziale (l'Italia taglia?): se l'Italia distrugge la sua università ma finanzia ERC, Marie Curie,... sostanzialmente sta pagando per perdere i ricercatori che ha pagato per formare: http://www.roars.it/online/erc-starting-grant-2014-bene-gli-italiani-male-litalia/
      Giusto per mettere le mani avanti anti-eventuale-trollaggio: non sto dicendo che ERC, Marie Curie, etc vadano cancellati, anzi, solo che come al solito si sta inziando a costruire la casa dalle tegole.

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    6. Keith mi fa piacere che mi hai risposto, ci speravo. Non prendere sul personale quello che ho scritto perchè di troll e fake internet ne è pieno ed è normale essere presi per tale.

      Ho riletto la frase, ti riferivi agli studenti ma siccome in teoria i PhD sono anche loro studenti ho malinteso.

      Comunque, piacere, sono anche io un Fisico in esilio e frequento anche io questo blog. Io vivo in Francia ma sono stato anche per lunghi periodi in Olanda. Le lezioni sul blog del Prof. Bagnai mi hanno dato una chiave di lettura per molti avvenimenti di politica/attualità, che magari mi avevano lasciato interdetto, ma che non avrei saputo interpretare attraverso la mia cultura.

      Ho avuto occasione di parlare di questi temi con molte persone. Mi fa piacere, ma non è sorprendente visto il suo mestiere, che il segretario del PS Olandese la pensi a quel modo. In Francia, che è il paese più importante del sud, e dove il PS è al potere, l'argomento è percepito come delicato.

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    7. @Tonelli

      Esiste un motivo preciso per il quale la cooptazione non dovrebbe avere un ruolo nel reclutamento in un progetto di ricerca? Non dico un ruolo ESCLUSIVO, ma un ruolo. Tu lo sai che gli economisti "bravi" sono quelli che dicono che la crisi non esiste, vero?

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    8. Sono confortato dal sapere che il blog è seguito anche da fisici. Io ho un fratello prossimo a questa laurea e nelle numerose e accese discussioni non c'è stato verso di farlo ragionare: alle argomentazioni della macroeconomia che ci ha spiegato il prof replicava, quando messo alle strette, con un "l'economia non è una scienza ma solo una disciplina, infatti argomentano tutto e il loro contrario" oppure "per gli strumenti statistici le banche chiamano noi perché loro non sono in grado di gestirli" ecc.. Una spocchia che il prof ha individuato nella figura antropologica dell'ingegnere a cui pensavo foste assimilati (... Sacrilegio!) per l'incapacità di andare oltre la logica dell'offerta. Qualche consiglio da compari per fargli capire la logica del problema?
      NB: Ovviamente si tratta di homo piddinus, ma essendoci passato io stesso ed essendo - spero - riuscito ad evolvermi non credo sia una condanna..

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  14. ma purtroppo l'1+1 è dura da fare quando uno è condizionato psicologicamente (anche dal proprio vissuto).
    prendiamo per esempio chi vota sinistro (dicendo di votare a sinistra): 3 ore a farti una pippa perché Berlusconi va a donne.
    e beh, che ci puoi fare? ora che hanno Renzi il problema rimane sempre illo.

    qua la penso come il prof.. troppi utili idioti e troppi inutili intelligenti (e ripeto, colei che parla solo di Berlusconi è pure bravissima nel suo lavoro! per dire come non ci sia un legame tra intelligenza, in senso vago poi vorrei dire e comprensione dei fenomeni).

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  15. Il problema è sempre il solito:
    Come si forma l'opinione pubblica? O meglio da chi viene formata l'opinione del 95% (sono ottimista?) delle persone? Ma dai media naturalmente! E tra i media qual è quello maggiormente seguito dalle persone più ignoranti (cioè quelle che ignorano per non interesse, pigrizia mentale, perché hanno altro da fare, perché sono affaccendate in cose più interessanti, perché non gli frega niente di niente, etc etc e chi più ne ha ne metta...) ? Ma la televisione naturalmente (anche quella non generalista...) e fintanto che la televisione propagherà "avanti con l'euro comunque e sempre perché se no ......bla bla" il loro giudizio sull'euro non cambierà mai !
    Insomma sono in piena balia della propaganda mediatica qualunque cosa tale propaganda decida di propalare.
    Poi vi è il rimanente 5%, tra cui vi sono anche i politici e i giornalisti, che poi non è un vero 5% ma molto di meno, perché almeno 3 quinti di questo 5% sono ignoranti anche loro, non per i motivi suesposti e riguardanti il 95% per cento della popolazione, ma perché proprio non capiscono, non ci arrivano ...come si dice! E cioè ignorano perché gli mancano i requisiti minimi neuronali per poter formulare un ragionamento logicamente corretto e quindi in definitiva per dubitare e capire qualcosa in più (capita eh! Non tutti gli esseri umani sono ugualmente dotati, Darwin insegna...)
    Pertanto rimane il restante 2%, la cosiddetta classe dirigente, al cui interno ovviamente ci sono in larga parte politici e giornalisti (anche alcuni economisti...), la quale ovviamente è in malafede (come giustamente viene rilevato in questo blog) e che fa il lavoro sporco per conto delle elites finanziarie che determinano le politiche economiche di questi ultimi decenni.
    Che fare allora? Una soluzione tecnica potrebbe essere quella di riunirli tutti dentro uno stadio (tanto sono relativamente pochi) e convincerli (con le buone eh!!!) che il loro modo di fare non va bene per il progresso dell'umanità, ma sappiamo dalla cronaca (oltre dalla storia!) che negli stadi può succedere di tutto .... Quindi meglio lasciar perdere. In questi casi la tecnica storicamente non ha sempre portato a buoni risultati... Meglio continuare a fare controinformazione con filosofia, cioè con amore per la sapienza!
    P.S.: scusate per la sintetica e poco scientifica analisi sociologica (d'altronde non sono un sociologo) ma verosimilmente penso che non si discosti poi di molto dalla realtà dei fatti.

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    1. La "propaganda", da sola, non esiste. Se esiste e prospera e se fa danni, ci riesce perchè il sistema politico ha cessato di essere democratico. Dove esiste la Propaganda, esiste un Regime.
      Quando fascismo e nazionalsocialismo vanno al potere, la prima cosa che fanno è abolire la libertà di stampa; soltanto DOPO iniziano a fare sul serio Propaganda. La facevano anche prima ma PRIMA c'era la libertà di stampa e la loro propaganda, a giudicare dai risultati, non funzionava nemmeno un granchè. Iniziare a funzionare a pieno ritmo quando tutte le altre libertà (parola, pensiero, espressione) vengono tolte.

      "Studiare il fascismo come aspetto essenziale di un problema, altrettanto drammatico e potenzialmente tragico, e attuale, cioè la vulnerabilità della democrazia liberale di fronte alla sfida di movimenti che riescono a mobilitare le passioni collettive in nome di ideologie integraliste e intolleranti, brutali e aggressive."
      (Prof. Emilio Gentile, Il fascismo, storia e interpretazione, 2008, pag. 312)

      Dal "Culto del Littorio" al "Culto dell'Euro(pa) il passo è breve ma la strada è la stessa.

      Chinacat

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    2. Gentile "gattocinese" mi perdoni se la chiamo così ma non conosco né il suo nome né il suo cognome: ho la sensazione che si tenda a ragionare un po' troppo per schemi e paradigmi senza entrare nel vero merito dei fenomeni sociali che ci circondano. E' come se si volesse pretendere d'interpretare la realtà sociale utilizzando solo il nostro manuale preferito di storia contemporanea (Io ai tempi del Liceo ricordo che usavo il Villari (Lucio), e lei?)
      Mi spiego meglio: se usiamo la parola propaganda limitando il suo significato esclusivamente a fenomeni storici come Minculpop o Pravda sicuramente Lei ha ragione, ma se la usiamo nel suo significato più ampio ( solo per un esempio: Treccani ) , e quindi più sostanziale e rispondente, ecco che i nostri strumenti di lettura si amplificano e ci consentono si andare più a fondo. Questo per quanto riguarda la semantica.
      Invece per quanto riguarda la sostanza mi trovo in totale disaccordo con Lei in quanto dal 1946 (dopo la liberazione dell'Italia dal regime fascista) esiste un democrazia rappresentativa, lo sappiamo no!? Ma già da allora partì da parte del potere una forsennata propaganda politica financo religiosa (la più perfida e devastante propaganda che l'uomo possa subire!).
      Poi sono abbastanza vecchiotto (purtroppo per me!) per ricordarmi certi episodi della nostra storia a cavallo tra gli anni 70' e 80' …. ma lasciamo perdere, quello che vale è capire che: "non c'è niente di nuovo sul fronte occidentale", parafrasando il titolo di un noto romanzo di guerra. Cambiano i metodi e i mezzi, quelli si! Oggi sono molto più sottili, efficaci ed invasivi, non più grossolani come quelli usati dagli organi citati sopra.
      Su una cosa però sono d'accordo con Lei, ed è quando afferma che "dove esiste la Propaganda, esiste un Regime": ebbene Noi tutti eravamo e siamo in un Regime democratico, rappresentativo (p.s.c. esiste letteratura non strettamente omodossa sull'argomento).
      Per quanto riguarda la citazione da Lei riportata né prendo atto, ma trovo che in questo caso non sia né rispondente né utile al nostro piccolo dibattito.
      I più cordiali saluti.

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  16. "Dear antonio, it sounds like an" incontenibile catena di fregnaccie.
    Ti chiedo scusa, ma non credo che un socialista europeo qualsiasi, di qualunque estrazione, parli con te apertamente di queste robe. O magari, sono io, in ritardo con la Storia, il che può darsi. O non sono degno di fiducia, perchè con me non ne parlano.
    Miei amici (cuggini, ovviamente) olandesi mi dicono cose ben differenti, e vengono da "benàltra" sinistra. Felice smantellamento, faccia loro buon sangue.

    Il nostro.

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    1. Aho a me l'ha detto lui. Poi fai come ti pare
      http://nl.wikipedia.org/wiki/Hans_van_Heijningen
      scusa se non ho portato con me un registratore così potevi credermi.

      L'evento era questo, visto che tu magari sei un poveraccio che si inventerebbe cazzate per farsi pubblicare da Bagnai, potresti pensare
      che l'ho fatto anch'io.
      https://www.facebook.com/events/653186141457078/






      Mi pare che tu sia un troll, così a naso

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    2. L'ultima frase non era per te l'ho copincollata dalla risposta precedente. Ho fatto casino col cellulare. Il resto lo confermo

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    3. Guarda no, non sono un troll. Rileggendo ho sbagliato il tono, per iscritto mi sta capitando spesso. Ma sembra troppo bello per essere vero. Il dibattito è così avanti da quelle parti? Non intendevo mettere in discussione la tua buona fede, bensì la sua. Poi su Syriza non ho difficoltà a crederti...
      Da quelle parti la "grosse koalition" ha appena iniziato lo smantellamento del sistema di protezione sociale. Mi sembra proprio strano che si vogliano privare dello strumento che gli sta permettendo quest'operazione.

      cfr http://www.bollettinoadapt.it/olanda-piu-facile-licenziare-e-sussidio-ridotto-due-anni/
      In realtà, l'avevo letto da un'altra parte, ma qui dice più o meno le stesse cose.

      P.S. Tra l'altro, avevo confuso il partito socialista con quello laburista, che in Olanda è al governo. L'onomastica della falsa sinistra sta diventando un labirinto per me inestricabile.

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    4. Se hai pazienza di usare google translate:
      https://www.sp.nl/onderwerp/euro

      Traducendo a braccia e riassumendo: l'SP è contrario all'euro fin dall'inizio [non so se e quanto sia vero], perché contribuisce alla perdita di sovranità e al disastro economico. L'uscita dall'euro è una via difficile e insicura, e per questo si dovrebbero discutere ora modi per consentire ai paesi di uscirne.

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    5. Ah, il titolo significa "Un atterraggio morbido per l'Euro", e la citazione del tizio che sembra John Wayne in sovrappeso (il capogruppo) è "L'introduzione dell'Euro è stato un errore capitale"
      Tra l'altro, ringrazio perché (i) per una volta mi date l'illusione di stare in un paese interessante (ii) mi avete fatto notare che l'SP si è mosso su posizioni più esplicitamente anti-euro rispetto alle ultime elezioni (europee)

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    6. E "a braccio", non "a braccia", scusate.
      Ritorno nell'ombra, saluti.

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  17. Grazie Antonio per la condivisione e per averci reso partecipi della magistrale risposta alla tua domanda di Van Heijningen. Da invitare in Italia a spiegare ai nostri rappresentanti che la politica è valori e pragmatismo o è catastrofe.

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  18. Intanto la Banca Centrale Svizzera si è arresa...senza ascoltare dibattiti in TV e dei circoli greci, vediamo quanto resistono le altre 19! L'acqua nella diga preme talmente tanto che il rivolo svizzero ha distrutto la diga svizzera.

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    1. Cioè dare in culo agli speculatori respingendoli con perdite siderali è arrendersi? Ma ti manda Plateroti?

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    2. Platechi? Quello del Gazzettino 24 degli importatori? No, grazie.
      Il Catello Cosenza si sarà rivoltato nella tomba ( e incazz come sapeva fare lui) ma da quello che mi ha insegnato mi pare che il film attuale della Svizzera somigli molto al film che vivrà la Germania tra due o tre anni. "Gli speculatori" hanno avuto fiducia nell'aggancio CHF con l'euro oggi e continueranno ad avere fiducia nell'euro "indissolubile".
      Da quel poco che capisco io il problema in Svizzera oggi non è qualche Hedge fund fallito o ripulito dalla banca centrale ma la prova generale della sostenibilità dei cambi fissi in Europa, sbaglio?

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    3. 'ngiorno profe; questa degli svizzeri mi manda fuori di testa. Hanno mollato il cambio e va bene, ma come abbiano fatto a perdere gli speculatori mi sfugge, non ci arrivo. Ma non per il meccanismo "a leva" (quello lo conosco bene) ma per il fatto che si siano fatti inchiappettare così facilmente: ovvio che se la BNS molla (e che altro poteva fare?) se vendi franchi lo prendi direttamente in quel posto. Pensavano che gli svizzeri riuscivano a far scendere il franco? Con il resto del mondo che remava contro?

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    4. Il noto Alpari, noto broker su Forex e' andato infatti fallito dopo la decisione della Banca Svizzera; pare che gli speculatori se la siano presa leggermente li'

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    5. Caro Marcus, quello che in Illinois o nella Mancha non capiscono è che se siamo in crisi per colpa della finanza privata, come ci conferma la Bce, non è perché la finanza privata sia cattiva, ma è essenzialmente perché è stupida, di quella particolare forma di stupidità che è il conformismo. Ricordi Keynes? "È meglio fallire in modo convenzionale che avere successo in modo non convenzionale". La settimana scorsa tanti imbecilli sono falliti in modo convenzionale. Non preoccupiamoci. Si rifaranno.

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    6. Grazie prof, mi ha tolto un dubbio enorme. Allora mi immagino tutti quei fessi che davano retta ai "report confidenziali", magari gratuiti...
      Che si rifacciano può essere, ma stavolta ci metteranno un bel po'...

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    7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    8. Rileggendola ho capito (anche) un altro lato della sua spiegazione: che visto che tutti facevano il mutuo "lo faccio anch'io"... Ricordo nel 2005-2006 che TUTTI compravano casa. Mia moglie mi diceva "cambiamo casa anche noi?". E io: "ma perché mi devo indebitare di 100.000 euro per una stanza in più? Non ci penso nemmeno". E fine della storia. Però tanti erano presi dalla frenesia del mattone, i prezzi non li guardava nessuno. Conosco pure uno che si era comprato un cascinale da ristrutturare per affittarlo... buon divertimento.

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  19. A me capita sempre più spesso di sentire gente che inizia sua sponte a sparare contro l'euro senza conoscere la mia opinione o senza conoscere me. Avendo vissuto fino a febbraio 2014 per 9 lunghi anni in un paese che ancora oggi commercia in lire (turche, ma sempre lire sono) non sono in grado di dire se questo sentimento euroscettico in Italia sia crescente o meno. Fatto si sta che a volte mi sento parte di un Truman Show: capita di scambiare tre parole fuori da un ristorante con uno sconosciuti mentre si fuma una sigaretta tra il primo e il secondo e quello inizia a dare di matto contro l'euro. Sono sicuro che non so tratti della regola, buona parte dei miei conoscenti non ha questo tipo di consapevolezza, ciò non mi impedisce di rompere i coglioni a chiunque mi capiti a tiro, su fb come di persona. Tutto fa brodo, rompere il conformismo delle idee e la pigrizia culturale della massa è la cosa più utile che si possa fare oggi per il proprio paese.

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  20. Cmq sia ci si preoccupa troppo dell'ambiguità di Siryza.

    fra 2 mesi sarà chiaro anche ai sassi se si sarà piegato alla troika o se avrà scelto il bene del proprio popolo.

    onestamente, questione di principio a parte, capisco poco questo stracciarsi le vesti sull'ambiguità di Tsipras. praticamente che problema c'è?

    lui vuole fare il cerchiobottista per prendere voti? tanto fra un mese si becca un bel NEIN e dovrà decidere. le mezze vie non ci sono. durano fino all'elezione. dopo svaniscono e si chiudono.

    dunque dovrà scegliere se terminare la propria carriera politica (non è un banchiere quindi direi anche professionale) dopo qualche anno di ingrassamento oppure se fronteggiare i tentativi europei di colpo di stato (che sicuramente non tarderebbero) che seguirebbero alla sua decisione di prendere le parti del suo popolo.


    detto questo: dobbiamo ammettere che per un greco oggi, il voto a Syriza è cmq utile....forzerà il conflitto che sarà a quel punto inevitabile e diraderà i dubbi. senza scintille non esiste cambiamento.

    certo il KKE sarebbe ancor meglio ma non ha possibilità di vittoria.

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    1. Padoa Schioppa sarebbe fiero di te.

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    2. e ci mancherebbe. aldilà appunto dei giudizi di principio....dal lato pratico quali altre mega idee abbiamo x la grecia?

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    3. le mie sono proprio parole da padoa schioppa :-D uguali uguali

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    4. Si sta moderando il caro Tsipras. In stile Renzi...

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    5. Luca ma di cosa stai parlando? Questo è il programma di governo di Syriza. Tutto ciò lo vogliono realizzare mantenendo l'euro, che è la causa degli squilibri che hanno portato la Grecia nello stato in cui si trova oggi. Mi sai spiegare qual è il senso del curare gli effetti, mantenendo intatta la causa di tanto disastro?

      O stai sostenendo che è solo una strategia per convincere i greci che non c'è altra scelta che abbandonare l'eurozona? Se questo è ciò che sostieni inutile ripetere concetti qui già espressi, ti invito a rileggere questo post "Systemic importance", "radical parties", and democracy in the Eurozone, o, per chi ha difficoltà con l'inglese, la sua traduzione a cura di Voci dall'estero: “Importanza sistemica”, “partiti radicali” e democrazia nell’eurozona.

      Cosa non è chiaro o quali sono eventuali ragioni di dissenso con il ragionamento in quel post? Però per cortesia: niente supercazzole, grazie.

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    6. Direi proprio di sì, e infatti non capisco perché tu segua il mio blog. Forse perché non ti è chiaro il senso del mio lavoro, che ho definito con estrema precisione fin dal mio primo intervento nel dibattito politico: in democrazia niente e nessuno giustifica una menzogna (o una omissione di verità) detta al "popolo" nell'"interesse" del "popolo". Il "pragmatismo" di Tsipras sul quale ti fai tante seghe mentali altro non è che il duale della distruzione di democrazia che l'euro oggettivamente rappresenta.

      Perdonami, ma non sento un enorme desiderio di continuare a discutere con persone che questo non l'hanno capito. A chi vuole arrivare al potere disprezzando e conculcando la verità dei fatti auguro il miglior successo.

      Ma not in my name.

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  21. Bisognerebbe riuscire a smantellare i paradigmi che stanno dietro alle nuove teorie psicoevoluzioniste e che"pare" mettano fuori gioco le politiche sociali di welfare (tutto qui!?).
    Tanto per capirci ciò che Dawkins spiega molto bene nei suoi libri.
    L'evoluzione delle specie è inconfutabile, la selezione naturale, invece, andrebbe "sistemata" con un analisi più aderente allo scibile umano; ecco, la selezione naturale è l'anello debole delle loro catene che ci stanno piazzando alle caviglie.
    Anche io provo a spendermi spesso coi conoscenti toccando diversi temi, ma lo faccio per me, per divertimento e per psicologia. Le linee guida della società vengono dettate ai "piani alti", sicchè credere di generare consapevolezza reale e non metaconsapevolezza è un ottimo esercizio per il nostro ego e non molto altro.
    E' disarmante constatare la sordità di chi ha già una certa età e la mancanza di basi generali dei più giovani.
    Come dicevo più sopra, le linee guida vengono dettate dalle convinzioni che scaturiscono da quelle teorie che non hanno ancora subito una sostanziale revisione critica, incisiva ed estesa.
    Certo il prof sta compiendo un lavoro sovraumano e pochi altri come lui, ma qui si parla di modificare profondamente il credo del mainstream che governa oramai in buona parte del mondo evoluto, che mentre noi stiamo qui a darci ragione là fuori ci danno dentro vada come vada, senza tema di smentite e con le teorie di grandi pensatori che avallano il t.i.n.a. think..
    Quando parli di uscire dall'euro sei poi costretto a spiegargli come mai sia necessario avere una banca che fa gli interessi del tuo stato e non dei mercati senza diventare un simpatico sociocomunista, ma è anche difficile spiegare come mai noi non abbiamo un capitalismo "nostro": ecco, qualcuno me lo sa spiegare?

    Servirebbe capire per esempio come mai dal momento in cui l'uomo interviene sulla crescita di una pianta per migliorarne la resa, se poi si lascia che la natura faccia il suo corso senza più intervenire, la pianta cresce malamente perdendo da subito i miglioramenti e peggiorando la resa.

    Mah...non so, non riesco a spiegarmi come vorrei, sette canali televisivi che raccontano la stessa storia lasciano poco spazio all'inventiva e al buon senso.
    Per ora gli psicoevoluzionisti hanno buon gioco, magari un po' meno senza euro, ma sempre buon gioco.







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    1. Tutto vero, tutto giusto. Il condizionamento psicolgico è forte. Ne L'Italia può farcela è spiegato bene.
      Però penso anche che bastano i grafici di pagina 199 e 201 a far capire che qualcuno ti sta coglionando. Il prof. ha senz'altro ragione quando scrive che l'economia è una cosa complessa, che ci sono tante cose da capire e che sarebbe presunzione pensare di diventare professori di economia leggendo un blog. La distanza tra un professionista e un dilettante resta incolmabile.
      Però questi grafici assomigliano molto a una falsificazione popperiana di certe teorie.

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    2. Di una cosa ero sicuro: non essere stato spiegato :-).

      Bisognerebbe leggere un libro di Dawkins quando arriva a tirare le fila dei suoi ragionamenti e li applica ai comportamenti sociali (li applica, appiccica, adatta, sistema...).
      Le elites li usano come vaselina quando dettano le direttive generali.

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  22. Goed gedaan Antonio!
    Voor een biertje spreekt men al gauw openhartig, zo zijn die Hollanders.
    Bijn zo'n praatje krijg je vaak leuke ingevingen, wat van Heijnigen zegt kilnkt best geloofwaardig.
    Groet!

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    1. Ik spreek Nederlands maar een betje. Ik ben niet een goed student. Dank u wel

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  23. sulla situazione della sinistra greca (mani nei capelli) ci si era sfortunatamente resi conto con la visione del famoso filmato sulle votazioni; lo commenta molto meglio di quanto possa fare io lameduck qui: http://ilblogdilameduck.blogspot.com/2015/01/la-vera-tragedia-greca.html
    Quanto al vantaggio che darebbe l'euro all'Olanda, senza dubbio, ma bisogna ricordare, come visto più volte qui per la Germania, che l'esportazione facile tende a far diminuire gli investimenti, quindi al momento del botto, gli olandesi potrebbero trovarsi con una produzione non all'altezza della migliore competizione internazionale e a quel punto senza l'incentivo di una moneta debole per loro. Quindi un discorso miope. Trovo anche vigliacco dire che la palla stia alle sìnistre del sud che loro poi appoggerebbero, perché le sinistre del sud sono Tsipras e nella peggiore delle ipotesi sono stati messi lì dal potere.

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  24. Non è un caso che chi è al vertice della nostra stima si aspetti più risultati dal lavoro sugli incentivi dei leader piuttosto che da quello sulla consapevolezza delle masse. Il movimento dal basso è un mito, lo sappiamo.
    La consapevolezza, per natura, è di pochi.

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  25. La presenza di Salvini ieri sera da Fazio ha chiarito ulteriormente la situazione. L'intervistatore piddino, semplicemente imbarazzante, è riuscito a trasformare il buon Claudio in un Churchill padano. Le idiote e tendenziose obiezioni del piddino sortivano l'effetto di aumentare di minuto in minuto la statura politica di Salvini, facendolo risaltare come un grande statista, in confronto all'irritante piccineria del robottino renziano che gli stava davanti, petulante e stupidamente provocatorio. Il colpo da Maestro è avvenuto quando Salvini gli ha schiaffato davanti una copia di "L'Italia può farcela". Scena da grande cinema: Fazio si ritrae come un vampiro di fronte allo stiletto d'argento di Van Helsing, Salvini esce di scena alla Clint Eastwood regalandogli l'immondo oggetto. Inquadratura finale: Fazio attonito a lambiccarsi sulla natura di quel curioso oggetto che gli stava davanti: sembrava lo scimmione di "2001 Odissea nello Spazio" davanti al monolito.
    Conclusione: ho capito definitivamente che, se dipendesse dalla sinistra italiana o greca, l'euro potrebbe durare in eterno, poiché, come scrisse Isaac Asimov, nemmeno gli dei possono nulla contro la stupidità umana. Seconda conclusione: vuoi vedere che mi toccherà votare di nuovo per Salvini?

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    1. @Doctor Manhattan
      Grande descrizione,mi hai fatto ridere di gusto.
      Una sola cosa,e credimi non per pedanteria:non era Asimov.
      http://it.wikiquote.org/wiki/Friedrich_Schiller

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  26. Reduce da una cena... sui giovani non mi pronuncio, ma se dovessi definire gente molto "colta", "informata" e "de sinistra" fra i 65 e i 70 (And God, I know I'm one) direi che sono capaci di anticipare la pagina di Repubblica del giorno dopo, sport escluso.
    Non puoi dirgli che tutto il fieno che hanno messo in cascina negli ultimi trent'anni è marcio, non puoi nemmeno provarci.
    La realtà avanza inesorabilmente ed è una gara fra la terra che frana sotto i piedi e la disponibilità ad accorgersene prima di essere travolti.
    Dopo è certamente più facile capire le cose, ma tutto è già successo. Per questo bisogna cercare ogni minima crepa per far passare quel po' di verità che si riesce.

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  27. ".. noi non ci esponiamo, dovrebbero farlo i partiti di sinistra dei paesi del sud, e noi a quel punto potremmo appoggiarli.”

    I paesi del sud... ricorda i mari del sud di Conrad, posti remoti e romantici dove solo uomini intrepidi possono avventurarvisi.
    Ma una conf call ogni tanto, i cari leader sinistri diversamente europei, non se la fanno proprio?

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  28. La sinistra e i suoi elettori non ha ancora capito il dramma di rimanere all'interno dell'euro: da ultimo il JOBS ACT, svalutazione assurda dei diritti dei lavoratori. Che fare? L'informazione è un'arma potentissima, facciamo uno sforzo, regaliamo il libro del Prof. a qualche parente e amico. Bisogna iniziare a svegliare le menti.

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  29. Civati citato oggi sul Resto del Carlino:
    "Renzi è di destra. Ce ne andiamo."
    "Il nuovo partito a sinistra sarà grande. I riferimenti: Cofferati, Landini, Vendola e TSIPRAS."

    Quasi una parodia del noto pensiero di Pippo (Civati): è strano come una sinistra, vista dal basso, assomigli ad una destra.

    Da questa parte della "sinistra" non c'è speranza.... ormai è buio assoluto....
    Nello spazio c'è più densità di materia di questa sinistra.

    Speriamo in Fassina e nel Prof.

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  30. Ho appena visto il video di Claudio Borghi, "Sta succedendo casino ... ".
    In effetti, le sue considerazioni sui tassi d'interesse negativi dei titoli di Stato tedeschi, a mio avviso non fanno una piega.
    Forse arrivo in ritardo, rispetto a tutti voi, ma non ci avevo pensato bene e soprattutto non avevo capito perché tali tassi dei Bund fossero negativi.
    Risposta: perché il mercato, implicitamente, scommette sull'uscita dall'euro della Germania, e ti fa pagare un prezzo per comprare dei titoli che, in caso di uscita tedesca, appunto, ti renderebbero almeno il 20% del valore nominale.

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    1. Ma è chiaro che è così. Il fatto che lo spredde si sia abbassato di per sé non è che voglia dire un gran che...

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  31. il commento del "socialista" olandese è un altro chiodo sulla bara dell'affratellamento dei proletari dei vari paesi europei: noi vi affamiamo, lo sappiamo, non ve lo diciamo ma se lo scoprite da voi stessi allora noi (forse) vi aiuteremo.

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  32. Scusate ma a questo punto vorrei fare una domanda: visto che la Germania non uscirà dall'euro e nessun governo italiano, greco, spagnolo o portoghese, sceglierà di uscire dall'euro, quali saranno gli elementi nel campo della finanza che indicheranno che sta per saltare il tappo, che la situazione è diventata insostenibile? Impennate dello spread? Innalzamenti repentini dei bond americani?

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  33. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-19/la-germania-esporta-go-go-e-viola-8-anni-trattati-europei-se-non-cambia-rotta-sara-l-eutanasia-dell-euro-102152.shtml?uuid=ABRJb8fC

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  34. Interessanti segnali sul Sole 24 Ore: la Germania e' tutto fuorche' locomotiva, perche' esporta troppo, e importa troppo poco (Vito Lops).
    Nominato anche il Bancor.

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  35. Se sono dottorandi sono andati alla scuola dell'euro. In Italia la scuola dell'euro comincia dalla bandiera stellata appesa, continua con i testi scolastici euroentusiasti e coi programmi che hanno cancellato la geografia e la storia dell'arte. Una materia curricolare scelta a caso viene insegnata in inglese (tanto in Italia i ragazzi che ci stanno a fare?), di solito da uno specialista della materia che l'inglese non lo conosce tanto. I ragazzi vengono letteralmente spinti a emigrare, soprattutto i più bravi.

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    1. Io sono un dottorando e sto scrivendo una tesi sul conformismo dei media italiani sui temi del liberismo e dell'europeismo. Mai arrendersi. Mai.

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  36. La Germania sta segando il ramo su cui sta seduta ed oggi ne ho visto un'altro episodio. Il tg della WDR ci spiega bravo bravo come i nostri favoriti bravi biondi virtuosi alamanni truccano nuovamente i conti: i lavori per la viabilita' (strade, ponti ed autostrade) ora non vengono piu' finanziati da comuni province e Laender, ma dai privati! Cosi' i conti pubblici sono belli in ordine ed il debito pubblico non aumenta.
    Che poi i costi nel tempo diventino cosi' superiori e' gia' noto, ma per carita' la virtu' va' anteposta a tutto! Eppoi superiori costi di gestione daranno sicuramente la possibilita' di migliorare le virtu' del buon padre di famiglia alamanno tramite una sana dose di austerita'!

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  37. Fino a questo momento su La 7 a Piazza Pullita, al comando della famosa tenzone "il verme dell'anno" è saldamente in testa il sig. Paolo Mieli.
    Aggiornamento deell'ultimo minuto...Corrado Passera con la storia dei mutui in euro si sta avvicinando pericolosamente al canuto giornalista.

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  38. Mieli stamattina era anche ad Agorà su Rai 3. Quando ha detto "se il debbbito pubbbblico è così alto la colpa è solo nostra" ho provato un moto di rabbia. Meno male che c'era Paolo Giordano che ribatteva ed un'altro (non ricordo i nomi) che era d'accordo con Giordano, mentre il PIDDINO (del PD) era d'accordo con Mieli. Da vomito (e di primo mattino non è bello)...

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  39. Al punto raggiunto, quando l'argine si rompe, anche Bach diventa sospetto, e chi l'avrebbe mai detto.
    Dunque per il momento:
    https://www.youtube.com/watch?v=Eql_S0w6k0o ,
    che non è solo premessa; e non c'entra l'interpretazione. Poi vedrò.
    Comincio ad essere un disadattato? Può essere, intanto se è vero quello che l'altra sera si è detto a Presa Diretta sulle acciaierie di Terni:
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-326bf93c-e16e-4d9d-ba8a-25a48e95fe98.html
    che sono state rese all'avanguardia con ammodernamenti di ogni tipo, e che vengono smantellate, e con esse Terni stessa, l'intera città, l'intera collettività, mentre in Germania si investe per risanare la concorrente Krefeld che è un impianto industriale più obsoleto (20:50), ne ho qualche motivo.
    Lucia Morselli dice: “L'azienda non produce profittabilità, produce perdite”(2:40); ed ecco una onesta manager, 110 e lode in matematica a Pisa e poi economista a forza di master, che spara l'esorcismo, ecco il mantra, ecco gli operai bastardi, che gli interessa solo di difendere il loro posto di lavoro, alle nostre spalle, che poi noi gli dobbiamo pagare gli stipendi. Peccato che i ragli si riconoscono. A quanto pare non è difficile far essere non “profittabile” un'azienda italiana se se ne deve far diventare “profittabile” una tedesca.
    Le cazzate questa gente oramai le vadano a raccontare ai loro pari.
    Ebbene si, di fronte alla chiusura della città di Terni (9:00) inizio ad avere difficoltà ad essere tollerante anche con Bach.

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