(... mi avete tolto la voglia di scrivere. Vedo il lato positivo: un soft landing nell'aldilà prevede un fisiologico attutimento dei desideri e delle ragioni dell'aldiqua. Altro lato positivo: voi non volete vincere, e io non voglio perdere, quindi non siamo esattamente fatti l'uno per gli altri - né io l'ho mai sostenuto, a differenza dei tanti che "ah ma che bel commento!" o "ah ma che bella la mia community!". La favola del bobolo giusto è santo è semplicemente l'antipolitica in disguise. Io so quello che vi ho dato, so quello che mi avete tolto, so a cosa è servito e so quello che ci aspetta. Io so. Quindi non scrivo, né scriverò, più per voi: scriverò per me, sicut erat in principio...)
Nello scorrere il comunicato stampa dell'ISTAT riferito alle ultime stime preliminari del Pil mi è balzata all'occhio una cosa, questa:
Il discorso per me potrebbe chiudersi qui. Aggiungo però una chiosa a beneficio dei lettori futuri (dei presenti sinceramente faccio a meno).
Quello che dovrebbe essere evidente al lettore che non c'è (ma forse un giorno, fra dieci anni, ci sarà) è questo:
Dopo lo shock COVID, che situo dove è storicamente situato, cioè nel primo trimestre del 2020, ci sono voluti solo sette trimestri per tornare abbastanza vicini alla tendenza "storica" (calcolata sui cinque anni antecedenti allo shock), e dieci trimestri per tornarci sostanzialmente sopra.
Chi è qui da un po' dovrebbe sapere che cosa è successo, invece, dopo lo shock GFC (Great Financial Crisis), che situo dov'è storicamente situato, cioè nell'ultimo trimestre del 2008 (il crollo Lehman avvenne alla fine del trimestre precedente). Accadde questo:
Notate che per rendere i grafici a prova di coglione ho usato esattamente la stessa scala verticale, e già questo dovrebbe contenere una lezione importante, che affido ai commenti di un ipotetico lettore futuro.
Qual è la differenza fra la reazione allo shock COVID e la non-reazione allo shock GFC? Semplice! Questa:
Lo shock GFC (2008 e seguenti) è stato gestito applicando le regole, lo shock COVID è stato gestito sospendendo le regole, applicando la general escape clause che esisteva nel 2009 come nel 2020, ma che nel 2009 non si volle applicare perché c'erano dei conti da regolare, come abbiamo visto infinite volte. La differenza fra gestione dello shock con le regole o senza le regole possiamo vederla anche in una singola diapositiva, questa:
Chiaro, no? Se non è chiaro, siamo qui per delucidare. Ma c'è ancora bisogno di delucidazioni, ora che quello che noi sapevamo e avevamo denunciato con tanta forza è stato confessato dal suo principale ispiratore?
Come vi ho sempre detto, l'austerità è stata un'aggressione deliberata (lo dice LVI) al nostro Paese, ai vostri risparmi, al nostro stile di vita. I motivi di quella aggressione sono chiari e vi furono spiegati. Ora non ci voglio perdere altro tempo. Si dovrebbe parlare solo di questo, e se non lo si fa di un'unica cosa sono certo: che la colpa non è mia, perché io non solo l'avevo detto tredici anni prima:
(se interessa, l'articolo è ancora qui, e suggerirei di stamparlo), ma l'ho anche ripetuto in aula, nell'indifferenza generale:
Non c'è salvezza per un "bobolo" che si lascia fare impunemente una cosa simile. Questa cosa gli era stata spiegata prima, con tutta la lucidità e la forza della disperazione, sormontando tutti gli ostacoli che oggi diventano, in altri, ridicoli contesti, casi nazionali (le aule universitarie negate, il libro rifiutato dal Salone di Torino, la censura nei dibattiti a sinistra: tutte cose condivise a suo tempo qui facendoci una bella risata sopra). Ma non mi deludono i coglioni di sinistra: ci siamo soffermati per più di un decennio, ormai, sulla loro antropologia minore, costruita sulla falsa pretesa antisocratica di "sapere di sapere" e sulla sicumera di essere "dalla parte giusta della Storia" (o almeno, della storia di cui hanno il monopolio), quella che li porta a negare, col fascismo che gli è congenito, la parola agli altri, legittimando questo fascismo autentico in nome di un antifascismo posticcio (altra grande scoperta di questi giorni, pare: eppure sono tredici anni che qui ci combattiamo)!
Sono pecore che temono il lupo, chiamandolo "ordoliberismo", "neoliberismo", "neoqualcosismo"), e vengono, come da copione, portate al macello dal loro pastore: il PD. Disprezzarle sarebbe dar troppa importanza a queste fetecchie, ma compatirle sarebbe certamente inappropriato...
Mi deludete voi, per diversi motivi, di fatto riconducibili a uno: il vostro consenso, i vostri complimenti, il vostro encomio era servo perché era falso. In verità, nel vostro cuore albergava e tuttora alberga la convinzione superba e sciocca di saperne più di chi vi ha aperto gli occhi (e continua a farlo) ed è a contatto con le cose (che a voi giungono solo dai giornali), e la sua gemella scema, la fuuuuuuuuuuuurbizia, quella forma particolare di narcisismo autolesionistico consistente nel non affidarsi a chi in tanti anni ha dimostrato non solo preveggenza (rileggetevelo, il mio articolo sul Manifesto: c'era tutto!), ma anche spirito di servizio (pensate che i convegni si organizzino da soli? Potreste essere riavvicinati alla durezza del vivere...), disinteresse (lo stesso col quale vi sto mandando affanculo, ad esempio), e soprattutto aderenza alla logica elementare.
Ai puri e duri (de coccia), a chi si abbandona alla tentazione della desinenza in "-etta", ripeto qui quello che ho detto su Facebook. Siamo in democrazia, e questo implica due cose: primo, che esista un dibattito; secondo, che le decisioni si prendano a maggioranza.
Declino qui alcuni corollari.
Il primo è che, anche aderendo alla versione oleografico-complottista del nostro dibattito interno, quella che voi (che vi credete fuuuuuuuuuuuuuurbi) vi bevete a garganella da giornali che sono vostri nemici, che vi odiano, che hanno sponsorizzato l'aggressione deliberata al nostro Stato sociale, anche aderendo alla leggenda nera di Giorgetti (su cui avrei molto da dire: partirei dal dato banale che chi descrive il nostro partito come spaccato in due ha interesse a spaccare in due il partito), anche dando per buone le cazzate che vi lasciate propinare, presumere che io non sappia che cosa succede nel mio partito equivale a darmi del coglione! Serendippo può tranquillamente dire che io non conto un cazzo, esattamente come diceva che non sarei stato ricandidato (perché Giorgetti ecc.). Fatto sta che il claim della nostra campagna elettorale l'ho creato io sette anni fa (quando non era nel partito) e se viene ripreso ora questo qualcosa vorrà dire, no? Ma senza che ve ne rendiate conto, dentro molti frinisce un piccolo Serendippo.
Il secondo corollario parte da qui: nel momento in cui vedete che nel partito, pur con un dibattito interno che esiste ovunque (ma perché non mi parlate un po' del PD, anziché di Giancarlo?), la linea presa è quella nella quale avete creduto e avete dato consenso, e che proprio perché potrebbe non essere l'unica linea andrebbe sostenuta col vostro consenso, che cosa fate? "Ah, no, io non ti voto perché tu non conti niente e poi il partito va da un'altra parte perché la punturina, il green pass, la rava e la fava...".
Ma siete veramente così cretini, o vi piace solo sembrarlo?
Lo avete capito sì o no che ci sono temi minoritari, perché sono temi che non interessano o sui quali non si è costruito, e che quindi tatticamente vanno gestiti in altro modo, per evitare quello che sta succedendo col tweet di Claudio sull'OMS, che non è esattamente un enorme successo, nonostante le aspettative dei semomijoni, almeno se lo confrontiamo con quello sul MES, che invece è stato un successo perché non toccava un tema minoritario e perché c'erano anni di consapevolezza costruita qui!
Ma a che serve creare consapevolezza, se quando ci dovete essere la vostra grillanza, di cui siete tutti fradici, come io sono fradicio della bava dei complimenti di persone che mi elogiavano prendendomi in cuor loro per un cojone, vi porta a essere altrove?
Prima su Twitter qualcuno ha detto "ah, sì, a Vergate sul Membro ci vengo perché mi torna comodo!" Ecco: a me non torna comodo, e avrei anche altro da fare, anzi: l'ho sempre avuto. Ma voi all'impegno preferito il divano e alla logica Serendippo.
Che cosa può andare storto?
Avete trentasette giorni per dimostrare di aver capito, per restituire a chi ve l'ha fatto quello che vi è stato fatto, di cui sopra avete una diapositiva, per assestare una bella mazzata al PD ed evitare che torni sul suo trend storico. Perché il PD da due cose trae alimento: dalla gestione del potere (e dalla greppia delle lottizzazioni lo abbiamo staccato, e se non foste quello che ahimè avete dimostrato di essere dovreste godere e rafforzarvi nelle vostre convinzioni ascoltando le sue querimonie) e dall'UE.
E ora avete la possibilità di dare una raddrizzata anche all'UE.
Lo farete?
Sapete che c'è?
Ma anche chi se ne frega! Purtroppo, e sottolineo purtroppo, questi quattordici anni di impegno, a partire dai primi articoli su sbilanciamoci, sono stati una grande lezione sul rapporto fra individuo e storia, sulla logica della rappresentanza e della democrazia. Torno su quello che ho capito nei tanti anni di studio e di esperienza. Ricorderete i cretini che "la fine delle unioni monetarie porta alla guerra". I fatti e la logica indicano che è il contrario, ovviamente: le sconfitte determinano la fine delle unioni monetarie (basta pensare agli effetti sull'impero austroungarico della sconfitta nella Prima guerra mondiale). Per questo motivo, e per altri di cui abbiamo parlato tante volte, fra non molti anni (non credo che ne abbiamo altri tredici davanti, come quelli che ci separano dall'articolo sul manifesto) le nostre decisioni, le nostre aspirazioni, le nostre convinzioni, e anche le nostre istituzioni, si sgretoleranno contro qualcosa di tanto tremendo quanto inevitabile. Io so che continuerò a combattere fino a quel momento, perché questa è la mia natura: non c'è pace per chi vuole pace!
Per chi vuole divano, invece, c'è divano, e per chi vuole sentirsi furbo c'è l'egemonia del PD, inevitabile se il proprio narcisismo cretino porta a non sostenere l'unico partito che contende questa egemonia perché ha trovato qui una visione alternativa del mondo cui attingere, la visione di cui ora perfino Draghi, perfino LVI, confessa cinicamente la fondatezza.
Ma sto facendo quello che non volevo fare: parlare a delle piante grasse nel deserto.
Vado a San Macuto, che è meglio.
(...la lista dei miei appuntamenti in campagna elettorale verrà data forse sui social...)
E ora avete la possibilità di dare una raddrizzata anche all'UE.
RispondiEliminaLo farete? 🫡🪖
Leggo sempre quello che scrive. A volte lo capisco, a volte lo capisco poco e a volte non lo capisco per niente. Ma una cosa l'ho capita. Lei è un Uomo molto competente e preparato. E come tutti quelli come Lei, ha carattere(a volte pessimo) E' la prima volta che Le scrivo. Mi sento di farlo ora, per dirLe che...
Eliminama certo che lo faremo stia tranquillo. E faccia un paio di bei respiri e si calmi...tanto chi vuole capire ha capito e gli altri ciccia.
Vedi? Hai il dono della sintesi. Avrei potuto mettere i tre grafici e scrivere: "ciccia!" (in versione più o meno estesa). Hai ragione...
EliminaVorrei voler, Signor, quel ch’io non voglio. - Michelangelo
EliminaProf, voglio vincere il premio "rincoglionito dell'anno" categoria "goofynomics", ma io non ho capito due cose.
RispondiEliminaLa prima è se questo post non stia denunciando un possibile ritiro dalla scena politica causa disinnamoramento (ed eventualmente, questo per me sarebbe un grave lutto. Spero perlomeno che continuerà a diffondere il suo pensiero, anche solo per il gusto di poter dire "velavevodetto!!").
La seconda è: mi sono letto il discorso di Mario. Sicuramente molto in gamba nella parte retorica e mi sembra che alcuni punti siano anche abbastanza allineati col pensiero della lega (es. energia). Che c'è che non va? Se l'UE si costruisce sulle crisi, visto che ci sono state, non è il momento di costruire l'UE? Sui grafici niente da dire: nel 2012 c'è stato un regolamento di conti, che poi si è trasformato nel ramo che si sono segato da soli. Però oggi tira un'altra aria no?
Vinci a mani basse, ma sei anche avvantaggiato dal fatto di essere un latecomer (e un lettore onestamente un po' frettoloso). Non è perché vi dimostrate inutili in alcuni snodi rilevanti che io possa decidere di arrendermi: semplicemente, continuo da solo, allocando il mio tempo nel modo più efficiente. Dietro questo sforzo divulgativo c'era oggettivamente l'illusione illuministica che educando all'economia il buon selvaggio piddo-grillino (in sintesi: voi, che all'inizio eravate prevalentemente quella roba là), esso/egli/lui ne avrebbe tratto conclusioni politiche. Non funziona così.
EliminaQuanto alla seconda parte, vediamo se c'è qualcuno che ha voglia di farti vedere dov'è l'errore.
Già un primo errore sarebbe nel tasso di cambio fisso ? 😅
Elimina@Il Comico è Lunione Leuropea la crisi. Bisogna staccarsi dalla flebo di tranquillante di Leuro e Leuropa.
EliminaGià il fatto che la commissione non funzioni come un governo qualunque, è il problema creato dalla loro soluzione per decire al riparo del processo elettorale.
Scusate, a me l'intrinseco fascismo del Comico (che, non dimentichiamolo, è un fan delle girandole cinesi) mi sembra che si palesi nell'accettazione del principio che le istituzioni debbano costruirsi col manganello della crisi. Padoa Schioppa scanzete pòpo...
EliminaQuesto giro però potranno farlo solo nella parte geopolitica "occidentale" le altre nozioni al di fuori dubito che piaccia l idea di cedere la propria sovranità 😅. Eh utilizzando i termini corretti.
EliminaProfessore, onorevole, Alberto,
RispondiEliminada un mese ci cazzìi per non aver partecipato in massa al convegno di Roma e per certi commenti o risposte sui social.
Capisco che ad un certo punto possa sopravvenire una certa stanchezza, delusione, scoramento... chiamali come vuoi tu. Ma da lettore ed elettore di lunga data, mi permetto un commento.
Non è che ora stai commettendo tu un errore che rimproveravi a noi?
Non siamo milioni.
Saremo alcune migliaia, decine di migliaia ma non milioni.
E tanto più grande è la sfida (le elezioni europee non sono come quelle italiane, vota mezzo miliardo di persone), tanto più piccolo è l'impatto che si può avere, se intorno a noi nulla cambia.
Se l'Europa sta scivolando verso una guerra continentale, non saranno 5mila o 10mila voti in meno o in più a cambiare le cose. Anche la faccenda OMS, stessa cosa. E' una cosa a livello mondiale, non è che la fermi perché la Lega dice di no. Secondo me è la dimensione del tema che lo rende più o meno vicino o lontano dalla gente, più o meno appassionante.
Poi, se non ci si prova è sicuro che nulla cambia: concordo, e come me penso in tanti. Ma la speranza di incidere sulla risoluzione di un problema, sull'indirizzo politico di un organismo rappresentativo è inversamente proporzionale alla sua dimensione. Questo almeno è il mio pensiero e la riflessione che volevo condividere.
Comunque grazie sempre per avermi aperto gli occhi su tante tematiche. Il mio voto non è in discussione.
Capisco perfettamente, ma l'anno scorso che cosa c'era di diverso rispetto a quest'anno, se non che:
Elimina1) in tutta evidenza il periodo era meno significativo di quello attuale, in termini anche di necessità di dare un segnale di presenza;
2) avevo lavorato molto meno (un anno di meno) dietro le quinte per assicurare tutta una serie di elementi (presenza di classe dirigente, un servizio televisivo che avesse un senso, ecc.)?
Guarda che non è a me che devi dire che non siamo mijoni. Eventualmente devi dirlo a qualcuno in giro per i social. Ma se in un'occasione come questa la presenza si dimezza il problema non è che "nun semo mijoni" (cazzo: sono tredici cazzo di anni che vi spiego che non saremmo stati abbastanza per "fareerpartito", te lo ricordo o no?). Il problema è un altro, e temo faccia anche un po' rima con voi (a meno che tu non mi fornisca alternative valide: quella che "se la sfida è grande l'impatto è piccolo" è una frase che può andar bene per vedere un dentifricio, ma non spiega un cazzo di niente).
Non ho idea del perché al convegno di quest'anno abbia partecipato metà gente dell'anno scorso (io sto all'estero e non posso partecipare comunque, mi accontento di seguire i video quando vengono postati), ma tenderei a pensare che non sia legato ai temi trattati.
EliminaPoi, quando lo vivi, ogni momento ti sembra quello più significativo e tutto appare urgente e importante (prima di ogni elezione si dice sempre che questa volta è la volta più importante, anche se poi non cambia nulla).
Forse l'anno scorso c'era l'effetto compleanno di Asimmetrie? Si veniva fuori dal Covid e c'era voglia di incontrarsi di persona? Boh.
Guardi onorevole professore che da perfetto conoscitore del serraglio piddino ( per averlo sopportato una vita) il mio voto NON è mancato nemmeno l' anno scorso. Quello che è mancata è la fiducia in un partito che ha dimostrato alla "prova del fuoco" di non avere un " corpo ufficiali" all' altezza della "battaglia" che andava combattuta ( e stia tranquillo non mi riferisco a Lei e Borghi).
EliminaQuindi stia tranquillo , anche se sono parecchio "stanco deluso e scorato" il mio voto ( per quel che vale )non mancherà nemmeno stavolta.
”L'unica cosa che mi interessa farvi capire è che se desiderate mantenere un barlume di fiducia nel funzionamento della democrazia, domani dovete schiantare il PD, cioè l'artefice della più colossale e protratta distruzione del benessere dei cittadini italiani di tutta la storia dell'Italia unita”.
EliminaNon è cambiato l’obiettivo e il mezzo è uno solo.
Sono molto dispiaciuto dall'amarezza che traspare da queste parole. Amarezza, peraltro, più che giustificata. Ho avuto modo di apprendere molto da questo blog, dai suoi libri, dalle sue dirette FB, dai suoi interventi in Parlamento come da quelli in televisione. A lei va la mia sincera gratitudine, perchè la forza del suo messaggio mi è arrivata, al cervello e anche al cuore. A lei, quindi, un grande grazie. E alla Lega il mio voto, com'è sempre stato dal giorno in cui lei ne è entrato a fare parte.
RispondiEliminaAlberto, spero sia una "boutade" quello che hai detto al minuto 6,50 del video: l'Associazione è la Tua e, grazie a te, è diventata anche la Nostra Casa (intellettualemnte e politicamente parlando).
RispondiEliminaCome sottolinetao da tutti all'assemblea del 23 u.s. - un evento che non raccoglie il tutto esurito fra i posti in sala è solo l'eccezone che conferma la regola (del tutto esurito!).
Sono a completa disposizione per sostenerne ed implementarne il Futuro che sarà Grandioso!!!!
Buon lavoro
Roberto
Attenzione: il blog è indiscutibilmente mio. L'associazione, ogni associazione, è dei soci, che possono decidere di fare quello che desiderano. Toglierei dallo spettro di quello che desiderano l'ipotesi su cui finora molti hanno riposato: quella che io mi faccia un culo come una scimmia per organizzare un loro lieto momento di svago conviviale. Non funziona così, o almeno non funziona più così. As simple as that.
EliminaOnorevole, personalmente trovo sempre piacevole leggerla, anche se la mia (scarsa) formazione a volte non mi permette di comprendere fino in fondo i dettagli (ma il senso è molto chiaro).
RispondiEliminaMi dichiaro subito, io sono un "punturino", mi sono "svegliato" perché colpito nel vivo.
Tralascio varie considerazioni che potrei fare a riguardo, ma giungo al punto che mi porta a scrivere questo commento.
Le motivazioni che la spingono (per il rispetto della figura utilizzo il lei, anche se la frequenza delle interazioni, anche se unidirezionali, mi porterebbero al tu) a voler abbandonare il blog, e addirittura credo di capire a voler dismettere asimmetrie, mi sono chiarissime, e sono anche piuttosto condivisibili.
Le apprendo con dispiacere, ma io ne sono parzialmente causa, non avendo partecipato all'evento (cosa che non ho mai fatto nemmeno prima, peraltro).
Non servirà, ma ci tengo a farle sapere che comunque il mio nell'urna lo continuerò a fare.
Spero in ogni caso che lei possa cambiare idea, leggerla ed ascoltarla è per me sempre un piacere, sia per i contenuti che per l'espressività.
Mi suscita invece molta più preoccupazione la sua disillusa accettazione della guerra, quella vera, fisica, che lei ultimamente da ormai per scontata, ineluttabile.
In questo caso non posso che sperare che si sbagli, ma vedo intorno a me una spaventosa cecità verso gli interventi di buon senso che servirebbero ad arrestare questa terribile degenerazione, il che purtroppo tende a togliere le ultime briciole di ottimismo.
Ogni tanto mi sbaglio (un esempio è l'evento di aprile), ma so come non ripetere i miei errori. L'umanità nel suo complesso, per un tipico caso di fallacia di composizione, invece NON lo sa. La mia ormai non è nemmeno più una disillusa accettazione: è la constatazione che dopo anni di piddogrillanza, che impedisce che certe cose entrino in testa, prima entrano da un'altra parte e prima si riparte (con chi resta). I miasmi di questa palude sono sinceramente malsani, credo che occorra qualcosa che faccia capire come la democrazia sia il male minore, cioè un bene da tutelare, proteggere, desiderare. C'è un'unica cosa che te la fa desiderare sul serio, ed è l'effetto Chichijima, di cui parlai tempo addietro.
EliminaQuesto è come vedo le cose, il che ovviamente non preclude il mio impegno perché esse vadano in modo diverso. Ma difficilmente succederà.
Come numerose cose importanti si dà per scontato che siano sempre a disposizione finché, d'un tratto, non vengono a mancare. Ecco, se davvero il blog ed asimmetrie giungeranno al termine, mi auguro almeno che questo possa servire a dare una scossa, a far sì che non si debba arrivare al punto che siano la democrazia e la pace ad esserci negate prima che se ne capisca l'importanza.
EliminaCon riconoscenza la saluto.
"Mi suscita invece molta più preoccupazione la sua disillusa accettazione della guerra, quella vera, fisica, che lei ultimamente da ormai per scontata, ineluttabile."
EliminaMi scusi l'appunto, ma non è una "accettazione", bensì una previsione, perché non lo dice da "ultimamente", ma da tanto tempo, come tutto il resto (per fortuna o purtroppo, a seconda di come la si pensi)
Appunto.
EliminaPer restare in tema bellico, si può prevedere l'esito negativo di una battaglia, e comunque combatterla per provare a cambiarne le sorti.
EliminaE ad un certo punto accettare la sconfitta, per prepararsi al possibile dopo.
Temo che lei pecchi della stessa intransigenza che attribuisce al PD,PDS,DS (o qualsivoglia mutazione abbia subito nel corso degli anni). l'Unione europea è il luogo del compromesso per definizione e più che cercare nemici i nostri politici dovrebbero cercare alleati.
RispondiEliminaNon è che qui abbiamo un piccolo problema di netiquette? Da quanto segue questo blog?
EliminaEgregio Onorevole,
RispondiEliminami permetto alcune considerazioni più generali, relativamente alle sue "lamentele" verso i suoi lettori e/o elettori.
Come viene descritto ampiamento nel seguente libro (https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/demopatia/) ed anche nel suo blog, viviamo in un'epoca di crisi democratica, che è anche una crisi del demos.
Riporto di seguito un estratto del libro:
"L'unica strada percorribile è quella di adeguarsi alle logiche dominanti, provando a contrastare i sintomi più pericolosi. In una formula sintetica, se la politica di oggi è assimilabile a un festival di narrazione o a una battle of narratives, occorre contro-narrare per provare a bilanciare le tendenze pericolose per le democrazie liberali. "
Per continuare a combattere con efficacia, credo proprio che dovrà proseguire la sua opera di contro-narrazione, ovvero il Dibattito. Ma questo lei lo sa meglio di me.
Un saluto,
Fabio
Sì, lo so, è chiaro. Come sempre sei molto profondo. Certo che se poi aiutaste lo si farebbe più volentieri. Per la prima volta in tredici anni abbiamo avuto un servizio televisivo che accostava le parole "moneta" e "democrazia" (e non avete idea di quanto lavoro c'è stato dietro negli anni, nei cazzo di anni...) con una bella sala mezza vuota a dimostrare plasticamente che a VOI, non a me, a VOI, di questi temi non frega niente. Capisci che così è difficile, no?
EliminaAlberto tu sei in gamba, è innegabile. Hai dato molto in quanto ad analisi della realtà, è sotto gli occhi di tutti. Ma (avversativa) qualche errore lo hai fatto anche tu. Ovviamente. Come chiunque. Come chiunque, ripeto. Quindi nessuno te ne può addebitare una colpa maggiore, perché tutti si fa errori, no?
RispondiEliminaQuindi?
Quindi, a sinistra (quella senza virgolette, quella che non c'è più se non in qualche formazione da zero virgola), sugli errori si fa autocritica. A destra invece si vendono frigo agli eschimesi (ma in questo l'esperto è l'ottimo Claudio).
Cosa voglio dirti? Che hai ragione tu, ma (avversativa) hanno ragione anche gli elettori. Sì, gli elettori: quelle persone, quei cittadini che se ci fossero le preferenze ti avrebbero portato in parlamento. Gli elettori hanno un sacco di difetti. Vogliono che si faccia qualcosa (anche quando non si può), vogliono tutto subito (anche quando non si può), vogliono vedere un partito coerente e non ondivago (anche quando non si può). E soprattutto gli elettori non capiscono, spesso perché non hanno tutte le informazioni (anche quando non si può dare loro tutte le informazioni). Che fare?
Il mio suggerimento (non richiesto) è che dovresti provare a trattarli meglio. Non per blandirli. Non perché tu voglia il loro voto. No, non per bassi motivi di interesse personale. Non è per questo. Ma per dare un semplice messaggio: vi rispetto. Vi rispetto coi vostri difetti, vi rispetto coi vostri pregiudizi, vi rispetto con le vostre richieste assurde. Nessuno è perfetto. Non io, non tu, non i tuoi elettori, non i tuoi lettori. Quindi l'unica cosa che può fare funzionare le cose, quando due errori si incontrano, è il benedetto rispetto. Prova. Prova ad esempio (non proprio un esempio a caso) a non chiamare melma il tuo prossimo. Prova. E pensa che quando anni fa consigliavo il tuo blog spiegavo "Ottimo blog, ottimo economista, però non ti irritare se lo vedi scrivere cose strane: ha un carattere di merda. Sai, nessuno è perfetto! Ma è onesto intellettualmente, e questa è una cosa rara. Quindi leggilo, e vedrai che il positivo supera il negativo."
"fra non molti anni (non credo che ne abbiamo altri tredici davanti, come quelli che ci separano dall'articolo sul manifesto) le nostre decisioni, le nostre aspirazioni, le nostre convinzioni, e anche le nostre istituzioni, si sgretoleranno contro qualcosa di tanto tremendo quanto inevitabile." Abbiamo ancora tempo ?
EliminaAlberto non ho scritto che non sai fare politica. Non ho scritto che non sai comunicare. Non ho scritto che voglio bacini sul collo. Quindi non mi mettere in bocca assurdità. E, lasciamelo sottolineare, dei tuoi critici mi pare di essere il più consapevole delle vostre reali difficoltà (vi ho giustificato continuamente) e il più sinceramente preoccupato che tu riesca nei tuoi intenti. A te può benissimo non importare nulla e ci sta, e non mi preoccupa.
EliminaHo scritto che prendi a pedate le persone anche quando non lo meritano o semplicemente quando non ce n'è alcun motivo (e non mi riferivo solo a me, anzi io non conto nulla); e ti faccio presente che la mia "singolare tesi" era scontro politico vero e proprio, ed è arrivata dopo che 1) la Lega aveva superato diverse linee rosse (alcune delle quali senza il vostro aiuto, altre col vostro aiuto) 2) la Lega aveva non ricandidato o messo in posizioni ineleggibili alcuni parlamentari uscenti vicini alle tue posizioni. Cosa dovevamo fare? Votare Lega per fare eleggere i candidati europeisti, pro green pass e thatcheriani?
Lo so che ora siete in difficoltà ma si chiamano conseguenze. Non so cosa potevate fare di meglio. Forse niente come tentate di fare passare. O forse, non lo so, vi si addicono le parole di Churchill: "Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra".
Comunque non è vero che "il problema non sono i risultati elettorali della Lega". Lo sono eccome. Rileggiti il tuo stesso post qui sopra, o i post precedenti. Il problema è proprio quello. Ma se la Lega allontana gli elettori certo non è colpa delle mie "strampalate tesi", ma delle sue due incompatibili anime.
P.s. e comunque all'interno del partito ti stai rafforzando. Sarà sicuramente anche merito tuo e di Claudio, ma anche la batosta elettorale è servita a qualcuno a capire quanto le vostre posizioni sarebbero state da coltivare (prima), fidati.
EliminaE tu sei quello che chiede a me di fare autocritica?
Elimina@Longagnani
EliminaBeh dai, diciamo che c'è della coerenza nel dire "allontani gli elettori perché hai un brutto carattere" e "credo a tutte le panzane dei giornali".
Del resto, quando sei all'opposizione e "gliele canti", poi puoi dargli il like alle prossime elezioni, come su ics quando qualcuno proclama il suo bel discorsetto che non serve a nulla.
Sulla questione pro grinpas, tatcheriani e via discorrendo: io vedo una sinistra che vota qualunque cosa; il suo nucleo di elettori indefessi lo trova. Dall'altra parte vedo persone che oltre a farsi instillare il dubbio dai giornali, vogliono elargire preziose lezioni astenendosi (o votando quelli che gliele hanno cantate all'opposizione). Insomma, mi taglio via la mano per farti vedere che non scherzo, mentre il tuo avversario le ha entrambe e le usa sempre.
Forse è proprio vero che conviene votare per ideologia, senza scendere ogni volta alla versione Harmony della politica (mihaitradito, nonvivotopiùh, seiandatoconl'altrah, haiunbruttocarattereh).
Potremmo metterla giù anche così: sono le unioni monetarie che portano alla guerra.
RispondiEliminaDi questo sono profondamente convinto e esiste anche un buon supporto keynesiano per questa linea di pensiero. Non ve l'ho nascosto. Del resto, ogni cosa ha in sé il germe della propria fine.
EliminaPenso che questo sia il passaggio più rilevante del post: "consistente nel non affidarsi a chi in tanti anni ha dimostrato non solo preveggenza". Personalmente, continuo a seguirla proprio perché é l'unico parlamentare ad avermi insegnato qualcosa.
RispondiEliminaE sai allora qual è il problema? La grillanza (unica parola non di mio conio che trovo però funzionale usare). Perché in qualche (numerosa) testa di cazzo sicuramente frulla il pensiero: "Beh, sì, certo, Bagnai era forte, però mmo che ha trovato #aaaaaportrona..." con tutto quello che ne consegue. Bisognerebbe capire perché gli altri vincono: gli altri vincono perché si adattano al mutare delle circostanze. Per questo oggi Draghi sembra volere una cosa diversa che nel 2024! Perché le circostanze sono cambiate e per volere la stessa cosa deve dire cose diverse. Dovreste essere rassicurati dal fatto che c'è qualcuno che a furbo risponde con furbo e mezzo, ma la grillanza ottenebra...
Eliminafurbo e mezzo non è un'espressione che avrei usato..è ambigua e ambivalente
Elimina... e dopo LVI c'è lui: invito seriamente a vedere il seguente video (https://www.youtube.com/live/2sS38TJDeNA?si=ksNfikUcp5LGgCL6). Come poi faccia a continuare ad abbracciare il credo ordoliberista senza fare 2+2, resta per me sinceramente un mistero. Malafede?
RispondiEliminaSenti, non sarà un gran blog, ma non è una pattumiera. Questa è l'ultima volta se sei in buona fede e anche se sei in cattiva fede. Questi basket case rosicanti non ci interessano, non aggiungono nulla, ne convieni?
EliminaIn verità era già da qualche giorno che aspettavo l'occasione per postarlo. Ammetto infatti che non mi aspettavo così tanta lucidità e chiarezza da parte di Boldrin, soprattutto quando giustifica il programma dei conservatori agli occhi dell'opinione pubblica. Insomma: dice ciò che lei ha sempre sostenuto. È un "basket case"? Buon per noi, no?
EliminaPer chi è indeciso se andare a votare e per chi votare, ricordo sempre che se non volete votare Lega perché il candidato X non vi piace, ricordatevi almeno che votando Lega votate contro il PD, e già questa è una bellissima soddisfazione.
RispondiElimina"Sarà necessario, osserva l'Ocse, un aggiustamento fiscale ampio e duraturo nell’arco di diversi anni per far fronte alle future pressioni sulla spesa, riportando al tempo stesso il rapporto debito/Pil su un percorso più prudente e rispettando le nuove regole fiscali dell’Ue"
RispondiEliminaNon ho capito molto delle motivazioni che ti hanno indotto a scrivere questo tuo post e mi dispiace moltissimo di questa tua delusione, ma spero che le cose cambino in meglio nel futuro.
Dico solo, leggendo ciò che scrive OCSE che mi conforta il fatto di aver capito, partecipando a questo blog che non hanno capito un beneamato cavolo!
Stiamo rientrando da deficit del 5-10% all'anno del COVID. Direi che ci sta come affermazione quella dell'OCSE. Non penso si possa andare avanti per sempre a dare botte di spesa di questa entità.
EliminaCon tutto il rispetto, di quello che pensi tu non credo dobbiamo curarci più di tanto. Mi sembra decisamente più fondato il ragionamento che fa il FMI e che noi avevamo fatto a suo tempo.
EliminaE quindi che facciamo? Andiamo avanti sine die a fare il 10% di deficit?
EliminaMarco, mio caro, il problema non sono i deficit ma esattamente il contrario ovvero gli avanzi primari e soprattutto, e dovresti averlo capito se sei qui da un po', il debito estero.
EliminaAnch'io come traspare dai commenti di altri lettori del blog, resto un pò spiazzato e pure amareggiato nel leggere questi post, in cui sembra proprio che si faccia (tanto per restare al tema dominante sulla stampa mainstream) di tutt'erba un fascio, e si riservino parole molto dure anche a chi in questi anni ha sempre cercato di far tesoro dei preziosi insegnamenti di questo blog e non ha fatto mancare nè il voto nè il sostegno (per quanto possibile a ciascuno) alla Lega. E ciò anche restando perplessi se non in dissenso con la scelta difficile e controversa di entrare nel governo Draghi, Forse è una reazione da immaturi, o forse semplicemente dispiace sentirsi attaccati per gli atteggiamenti sbagliati di altri. Ma capisco che il moltiplicarsi degli impegni e la difficoltà oggettiva del fare politica producano non solo stanchezza ma anche una riduzione della disponibilità, delle energie e, soprattutto, della pazienza necessarie per coltivare l'interlocuzione e il dialogo con noi seguaci del blog, come invece avveniva negli anni scorsi. Tuttavia, spero ugualmente di poter ancora leggere, imparare e magari confrontarmi su questo blog, che resta per me, e credo per tutti i suoi lettori, una fonte inesauribile e preziosa.
RispondiEliminaIndubbiamente il fatto di non avere tempo da dedicarvi mi pesa e forse mi innervosisce, ma non è certo colpa vostra. Si può comunque rimediare: ad esempio, si può chiudere Twitter, tanto per ricordare che il Dibattito è qui, non lì.
EliminaP.s.: per inciso, ho già cominciato, tant'è che di questo post non ho dato notizia su X né intendo farlo, come non intendo andare a seguire le dotte esegesi che quattro sfigati faranno di quello che ci diciamo qui...
Elimina"Spero che la frequentazione di questo blog e la lettura dei post e soprattutto dei commenti possa essere per voi un'esperienza piacevole. Chi non è d'accordo ha tutto il diritto di dirlo, e se lo fa in modo civile qui siamo tutti disponibili al dialogo. Leggendo indietro troverete più di un esempio di quanto dico. Buona lettura (o anche no)." 10 anni tanto è cambiato...
RispondiEliminaMa guarda che qui continuo ad accogliere anche le dissenting opinions. Non è cambiato nulla. Appunto.
EliminaSenza anche di lei (per non discriminare nessuno ) ad essere eletti nel 2018 la fornero non sarebbe potuta essere sostituita da quota 100 , qualcosa è cambiato, non sia così negativo...
EliminaOnorevole, forse sarò banale...o forse sarò catalogato come uno che vuole sbavarla di complimenti...mi limito a dirle che pur nelle mie lacune ho capito le sue lezioni...non leggo giornali da quel di, non prendo in considerazione nulla dei media...le mie fonti di approvigionamento politico da qualche anno sono Lei, Borghi, Zanni, Rinaldi, Campomenosi e tutta la squadra economica della Lega, sono stracontento di poter fare il mio dovere l'8 e il 9 giugno...quei grafici sono come le tavole della bibbia in funzione di quello che patiamo e abbiamo patito...il discorso di LVI è la conferma che faccio bene a seguire le sue lezioni e che faccio bene, nel mio piccolo a veicolarle anche ad altri che sono vissute nella menzogna dei nostri operatori informatici... basterà...non lo so...so che abbiamo poche armi e dobbiamo sfruttarle... l' 8 e il 9 giugno abbiamo il mirino puntato...dobbiamo solo far fuoco...chi ha capito lo farà...chi non ha capito è meglio che si prepari a camminare spalle al muro... perché potrebbe essere peggio che prendere il padulo.
RispondiEliminaIo comunque continuo imperterrito a seguirla e ad abbeverarmi di quello che ci dona...proviamoci ancora insieme...io per quello che posso...Lei con tutto quel bagaglio che ha...
Massimiliano, grazie. Purtroppo non ci libereremo dalla dittatura degli intelliggenti...
EliminaEh lo so...mi permetto di utilizzare il termine che ha appena scritto...poveri intelliggenti...
EliminaMi fa male al cuore leggere di questa sua disaffezione. Quando cerco di rendermi utile mi sembra sempre di non fare abbastanza. La scorsa volta invece proprio non ho potuto. Grazie per il suo ulteriore e gravoso impegno nella commissione COVID. Buonanotte.
RispondiEliminaOnorevole, mi duole il suo esser sfavato, per dirla come a Livorno.
RispondiEliminaQuel che posso agiungere è che la mia scelta di campo è stata fatta dopo aver scoperto il suo blog all'incirca nel 2015 (via articoli sull'allora interessante Fatto Quotidiano, ora ridotto a fogliaccio della grillanza) e non ho cambiato idea da allora, perché in quello che scriveva riconobbi d'acchitto l'economica semplicità e bellezza del vero, quando in ciò che scrivevano tutti gli altri c'era sempre qualche cosa che non mi tornava, alla prova dei fatti.
Le persone si pesano dai loro comportamenti, e lei, Borghi, Rinaldi, Zanni, Siri, e tanti altri avete dimostrato negli anni coerenza e onestà intellettuale, anche spiegandoci per quanto possibile perché per andare verso la meta che conosciamo è necessario fare un giro più tortuoso del previsto (e ancora lo sarà, perché niente è facile, come invece credono i fatequalcosisti e i sicceroi). E anche se la strada è più impervia e faticosa non solo del previsto, ma anche dell'augurabile, io non perdo fiducia nelle mie guide. Se per voi questa è la strada migliore, lo è per me.
Non sono mai venuto agli incontri della community, per problemi che sarebbe lungo spiegare (e che oltretutto mi imbarazzerebbe spiegare, almeno in pubblico), e me ne dispiaccio per non aver dimostrato con la presenza il mio sostegno, ma il mio voto non mancherà.
E assieme al mio quello di altre due persone, forse tre, magari quattro (ma il quarto è praticamente impossibile: un astensionistah già punturino già grillino già rifondarolo, complottista fracico e sbattipugnista: ognuno di noi ha amici persino piddini, figuriamoci se non ne abbiamo di realmente squinternati, più di noi intendo) che mi lavoro da anni e che finalmente, anche grazie a questo blog, ho convinto a votare Lega nel loro stesso interesse.
#combattere
Prof non ci cazzi così. Al finday abbiamo risposto e pure con un ruggito mi è sembrato di capire dai commenti del Senatore Borghi.
RispondiEliminaPer il convegno di Aprile poteva dirci:
"Stronzi fatevi trovare, e pure vestiti bene, che sta la televisione..."
Osservazione interessante che mi permette di chiarire un punto importante. Il Finday non ha nulla a che vedere con il lavoro culturale che faccio qui e che a/simmetrie sta facendo. L'iniziativa è stata di Claudio e in massima sincerità, ve lo dico perché l'ho detto anche a lui, quando l'ho vista (non era stata concordata con me), mi ha fatto potentemente girare il cazzo, dal momento che a/simmetrie è impegnata in diverse azioni legali per tutelare la sua immagine contro chi l'ha diffamata alludendo a un suo potenziale ruolo come veicolo di finanziamento occulto della Lega. L'iniziativa di Claudio, vista dall'esterno, rivolgendosi a una community che in tanto si esiste e si riconosce in quanto qualcuno organizza il suo incontro annuale, poteva facilitare il lavoro dei diffamatori. Io non avrei mai avuto un'idea simile e non l'avrei mai messa in pratica senza condividerla prima, ma, aggiungo subito, l'idea era giusta ed è stata determinante. Il NO al MES è stato figlio anche (e forse soprattutto) di quell'idea, perché dodici anni di lavoro non sarebbero serviti a nulla se non si fosse data, in modo oggettivamente geniale, la prova provata del fatto che quel lavoro aveva costruito un consenso.
EliminaIn quanto precede c'è anche una lezione metodologica: a differenza di voi, io accetto, anche quando non le capisco o non le condivido, le iniziative di chi ne sa più di me, anche se penso che possano mettermi in difficoltà.
Ma soprattutto, dal racconto precedente scaturisce, o dovrebbe scaturire, un poderoso: cazzocentra?
Il fatto che alcuni di voi, sollecitati da un amico coraggioso e geniale, abbiano individualmente sostenuto l'iniziativa politica di un partito nato sei anni dopo questo blog ha sinceramente relazione scarsa o nulla col sostegno che mi aspettavo deste, come di consueto, all'iniziativa culturale di un'associazione che ha ospitato tanto Luciano Canfora quanto Giorgia Meloni.
Quindi, sinceramente, separerei con molta attenzione il Finday dal blog e da a/simmetrie, esattamente come a suo tempo ho separato il finanziamento che vi ho chiesto per le mie campagne elettorali, e che mi avete generosamente accordato a termini di legge superando il controllo delle Corti di Appello competenti, dall'attività di a/simmetrie.
Lei dice sempre "A sua moglie la prima volta che l ha vista le chiese di sco**re?". No certo che no.
RispondiEliminaConcordo, molte volte dichiarare il proprio obiettivo esplicitamente può essere dannoso ma tenere alto lo stendardo nelle battaglie medievali era fondamentale per far capire alla truppa che si stava ancora combattendo.
Lei si è già espresso molto apertamente sul finale obiettivo strategico non vedo il perchè di abbassare lo stendardo.
Il nemico già sa, e se non sa ha gli strumenti e l intelligenza per fare una ricerca sul proprio interlocutore(Lei) e sul suo obiettivo strategico(uscire dall euro), allora perché non tornare ad una comunicazione più esplicita sull obiettivo strategico dato che molta truppa o non ha mai visto lo stendardo o semplicemente non lo vede più?
Credo che attualmente solo i più vicini allo stendardo lo vedano, e solo pochi di quelli lontani pur vedendolo basso o non vedendolo proprio ma ricordandosi del obiettivo finale stiano combattendo per la causa.
È convinto che diminuendo la potenza e la frequenza del messaggio abbia più potere di incidere nei vari processi istituzionali.
Questo può essere vero, ma ripete sempre che la % conta e che di questa è auspicabile averne la maggioranza.
È stato convinto dal Sig. Potere(Salvaggiulo,2020) che l agire nell ombra sia la tattica vincente?
Ammesso, e non concesso, che la sua tattica non sia effettivamente diventare parte dell amministrazione o figura ibrida e di concerto quale il capo di gabinetto, mi chiedo come possa coniugare ideali nazionali e progressisti con un partito ex-secessionista e ora fortemente autonomista e conservatore.
Le guerre sono sempre qualitative più quantitative. L unità e la concordanza di vedute sono fondamentali tra commilitoni. Se ho paura che il mio vicino mi ammazzi di notte o si allei col nemico e il mio commilitone pensa lo stesso di me è difficile riuscire a vincere la guerra.
Il numero conta chiaramente, i 300 alla fine sono periti alle Termopili.
Trade-off.
So che lei vede nella Lega un partito trasversale, allora non vedo dove sia il problema renderlo effettivamente tale introducendo correnti interne al partito con una propria proposta, semplificando: "conservatori-capitale-destra" e "progressisti-lavoro-sinistra".
Ma forse il problema principale è proprio insito nel "brand" che la Lega si porta dietro.
Come fa un partito che si vuole trasversale a (a parte una breve parentesi alle europee 2019 - forse perché la narrazione "più Italia e meno Europa" oltre che essere più potente era anche più coerente con le politiche e le posizioni adottate- nelle quali la rappresentanza è stata a carattere nazionale) ad essere prevalentemente un partito che rappresenta il Nord?
Cambiare la rappresentazione di un qualcosa presso la mente di un individuo è sempre operazione difficile e ostica, evidentemente il re-branding della Lega come partito nazionale ha fallito, anche perché le azioni intraprese non sono state e non sono tuttora coerenti con un ideale di stato centralizzato.
Applicherò il voto ideologico all europee, come ho fatto da quando ne ho avuto possibilità legale.
Mi fido di lei perché mi ha insegnato molto, sia di economia che di politica e quindi in definitiva di vita.
In difesa della democrazia ma anche, e non solo, della laicità dello Stato e dell uguaglianza di trattamento tra qualsiasi cittadino della penisola.
vabbè...meglio aver trovato l'Amore ed averlo perso che non averlo trovato mai.
RispondiEliminaè che non sopporto Giorgetti, quello del "vorrei ma non posso", del "non ci sono le coperture", ammiratore della draghinomics ma sopratutto un Tremonti che non ce l'ha fatta. Che il Pil sia cresciuto sulle macerie è un dato che lascia il tempo che trova
RispondiEliminaBeh, certo, tu sì che sai prioritizzare. Io invece non sopporto che tu conosca Giancarlo meglio di me. Mi ingelosisco. Con tutto il rispetto per Giulio, mi sembra che ce l'abbia fatta più Giancarlo, ma non andarglielo a dire (a Giulio) perché è permaloso! Questo però non devo dirtelo: tu li conosci entrambi meglio di me, hai lunghe frequentazioni con loro, e certamente sei al corrente dei motivi tattici che li spingono a esternare in un senso o nell'altro. Io no: ho poca fantasia, sono sempre l'ultimo a sapere le cose, non li vedo mai, e poi, so che non vuoi dirmelo così per non offendermi, ma dalle tue parole traspare: sono un cojone.
EliminaOppure lo sei tu.
Non mi rimetto al giudizio della maggioranza: si sa che tende a preferire Barabba, e non mi piace vincere facile.
hai presente quando il cane torna dal padrone nonostante le bastonate perchè sà che lo aspetta una ciotola di cibo? ecco, tu e Borghi siete così..nonostante vi hanno bastonato più volte, nonostante siete antiUE anzi proprio per questo, non avete un incarico di peso, vi tengono a cuccia buoni, ma tu lo sai già. Meglio così, dirai, che fare la fine di Tremonti ministro, che aveva provato ad alzare la testa e c'era quasi riuscito se non fosse arrivato Draghi alla BCE; ci sta, però evitami il predicozzo che ho le labbra screpolate e non posso tanto ridere. Il più grande difetto degli italiani è fidarsi dei politici, ma imparano la lezione in fretta
EliminaTi pubblico, così condividiamo le risate. La bastonata suppongo sia il NO al MES, giusto? Per sapere...
Eliminano, seriamente..non ce la posso fare. Evidentemente parlo al vento (che spazza le macerie che una volta si chiamavano Italia). Buon NoMes a tutti
EliminaBuonasera Onorevole, al convegno di Aprile c'ero ed è stato molto interessante, a mio parere la partecipazione è stata scarsa forse per il programma pubblicato tardi (...lo so è già stato detto) e per i temi molto tecnici e forse poco dibattuti "prima" dell'evento. Valute digitali, tecnologia digitale, automotive elettrica, ecc, ogni intervento avrebbe meritato un convegno a parte. Anche io non avevo colto prima il valore delle tematiche proposte che a dire il vero non emergeva completamente neanche dal programma, poi comprendo che lo scoramento è dovuto proprio ad una mancata fiducia e quindi è più che giustificato.
RispondiElimina
RispondiEliminaPresidente,
sinceramente a me i suoi corollari sembrano lapalissiani e credo che l'unico motivo per cui molti non vogliano capirli è perchè altrimenti dovrebbero ammettere con se stessi di essersi lasciati menare per il naso per anni nel caso migliore mentre nel caso peggiore il dover ammettere di non essere fu(uuu)rbi.
Sinceramente io vorrei porre il mio dubbio su una domanda che dal punturinesimo(Vi prego di concedermi qeusto termine) in poi mi attanaglia ma i fu(uu)rbi (o ppdm) sono anch'essi dei piddini (cioè gente che sa di sapere) o è un altro livello di non-comprensione?
Io spesso leggo prese di posizione così strane e così internamente contraddittorie da parte di persone che comunque condividono con me parte della visione delle cose da farmi venire diversi dubbi sul fatto che siano o no piddini travestiti o ex ortotteri o una strana commistione delle due.
Io so perfettamente di non essere migliore degli altri, il mio risveglio è nato dalla realtà che nel 2011-2012 ha deciso di schiaffeggiarmi con cattiveria prima di loro e non da altro, però alcune negazioni della logica e di aristotele da parte loro non riesco francamente a comprenderle.
Per quanto riguarda l'assenza all'ultimo midterm, francamente mi spiace ma io credevo che fosse tutto esaurito quando V'ho visto postare 100 su X, ero riuscito a strappare la possibilità di andare e... niente, mi sono sbagliato e quindi sono reo.
Mi spiaceva perchè volevo ringraziarVa nuovamente di avermi autografato i libri al goofy precedente.
Cordiali saluti.
(con leggere correzioni rispetto al precedente)
"ho usato esattamente la stessa scala verticale, e già questo dovrebbe contenere una lezione importante"... ci provo anche se mi chiedo in che modo questa che le propongo possa essere considerata una lezione per me e gli altri lettori. Si riferisce forse al fatto che i valori sulla scala di destra dovrebbero esssere espressi in scala logaritmica perchè così la retta in rosso diventerebbe una curva a scendere e darebbe evidente informazione che il tasso di crescita dell' economia italiana tende a diminuire (e in tempi normali forse sarebbe anche naturale) , e quindi la curva in blu ,che sarebbe ancora più in basso, evidenzierebbe una castrofe ancora peggiore
RispondiEliminaGrazie per averci provato. Ma cribbio, non si capisce che in un mondo normale, in cui ci fosse stata un po' di crescita, nel grafico che parte dal 2015 non si dovrebbe vedere nulla se la scala verticale fosse la stessa, semplicemente perché il PIL avrebbe ampiamente superato i 480 miliardi di euro (al trimestre)?
Eliminadi nulla e' stata un mio piacere. Si non ho notato la cosa più evidente per cercare quella più complessa
EliminaGentile Professore, ho scoperto il blog dieci anni fa', a 75 anni, e, grazie alle Sue chiare argomentazioni nell'approfondire gli argomenti politico-economico ho potuto finalmente capire i meccanismi e gli obiettivi sottostanti a tanti provvedimenti, ma soprattutto mi ha permesso di acquisire un metodo di analizzare razionalmente i fatti (unire i puntini). Di questo La ringrazio. Mi ha dato molto e mi è di aiuto anche ora.
RispondiEliminaL' ho seguita nella scelta politica e ne sono soddisfatto.
Mi creda, deve continuare proprio ora che siamo in un passaggio difficile in cui il Suo contributo ad orientarci è quanto mai necessario.
La ringrazio e Le auguro ogni bene.
La capisco. Quando leggo sui social gli inviti a non votare per "delegittimare le istituzioni europee con l'astensione" (LoL) penso anch'io che molti siano senza speranza e che quelle per cambiare qualcosa siano battaglie perse in partenza. Ma ci vuole tanta pazienza, anche se è difficile...
RispondiEliminaQuando ci sposiamo capita di pensare di sapere cosa ci aspetti, cosa ci sia da fare, cosa dire e ci si potrebbe così andare incontro ad un divorzio o cmq ad una crisi matrimoniale bella tosta. Certe realtà sono mestieri, lavori, artigianato e serve tempo prima di dire le parole giuste e prima di avere gli atteggiamenti esatti. Serve umiltà se non si vuoleamdare tutto in malora.
RispondiEliminaQualcuno si é accorto di quella frase di Draghi, avrà letto il blog che non esiste…
RispondiEliminahttps://youtu.be/RTV7yAo0YWs?si=lAjM5GnpvL2OfJa5