mercoledì 10 aprile 2024

“Ma lei è Totti?”

Ieri ero di turno al TG per annunciare la lieta novella del DEF. Solito circo di fronte a Montecitorio, sotto all'obelisco, selva di microfoni, telecamere, e telecamerine.

Un'apoteosi di spontaneità, in 20 secondi.

Pronti via, faccio la mia dichiarazione, ma... un microfono non parlava con la sua telecamera. L'operatore ferma tutto, si riparte.

Pronti via, mi impapero (strano ma vero, può capitare anche a me).

Ri-pronti ri-via, dico quello che devo dire (anche se in modo meno liberatorio di quanto avrei a quel punto desiderato), mi congedo con un sorriso, faccio due chiacchiere con la cortese ed efficiente accompagnatrice dell'ufficio stampa (loro sono convinti che in loro assenza i giornalisti mi mangerebbero e io apprezzo la loro premura - e anche se loro non lo sanno, la apprezzano anche i giornalisti!), e mi allontano verso nuove avventure (leggere noiosi paper sulle criptovalute per farvi divertire un po' sabato prossimo).

Mentre dribblo vari gruppetti e gruppuscoli di turisti e astanti vari, impedimento abbastanza gravoso a chi deve rimbalzare da un palazzo all'altro, sento uno: "Scusi, ma lei è Totti?"

Un giovine (molto giovine) con due amiche era di passaggio di fronte a Montecitorio, e suppongo fosse colpito da tanto interesse delle televisioni (addirittura!) per uno che non sapeva assolutamente chi fosse, con lo spirito disincantato e ironico del romano probabilmente voleva capirne di più.

Io mi avvicino, mostro la suola delle mie francesine d'ordinanza, e con un sorriso accogliente replico: "Sì, sono io, vedi i tacchetti? Ora scusa che vado ad allenarmi...".


(...mi aveva punto vaghezza di spiegargli un po' meglio la situazione, ma dovevo dedicare il mio tempo a voi, e quindi è andata così. Di una cosa sono certo: lui, il TG, non l'avrà visto. E voi? E vi ricordate di quanto: "Non andrai mai in televisione perché il potere sono cattivi e tu non hai dietro nessuno!11!1!" Beh, io avevo dietro la mia libreria, o voi, a seconda delle interpretazioni, e il problema della televisione ora non è andarci, ma evitare la seccatura, nonostante che a volte mi riservi dei faticosi momenti di ilarità, come questa mattina:


Il tempo passa, i problemi restano, le soluzioni cambiano, ma nemmeno tanto...)


10 commenti:

  1. Professore,
    in aggiunta alle varie criticità relative alle CBDC da lei elencate nella diretta di oggi forse si può considerare l'impatto che la diffusione di questi mezzi di pagamento, in particolare quelli che utilizzano la tecnologia blockchain, avrebbe in termini di consumo energetico.

    Cordialmente,
    Luciano Giombini.

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  2. Si consoli, prof. Io sono stato scambiato due volte per Zuzzurro.

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  3. In effetti, c'è una vsga somiglianza nel volto

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  4. Secondo me sarebbe opportuno fare un documento esplicativo semplice (tipo MES) per chiarire le puttanate del superbonus
    L'eccessiva facilità di accedere ai crediti a partire dal testo del decreto e dai rischi intrinseci di truffa, e di verifica preventiva dei denari disponibili per finanziare la misura che ti regala il 10% per interventi di importi rilevanti anche di milioni di euro (quando magari bastava arrivare a finanziare un 60/70% degli importi). E' chiaro che così si sarebbe andati incontro a problemi di bilancio oltre che di abusi e col rischio che i lavori di efficientamento non fossero nemmeno effettuati. Quindi un tracollo completo anche perchè forse i denari destinati al provvedimento potevano più utilmente finanziare altre attività ed in modo diversificato.

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    1. Dovrebbero prima capire che la loro Leuropa ha detto che è DEBITOCATTIVO e quindi bisogna autoflagellarci per la nostra scelleratezza. Tanto vale tirare dritto.

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    2. Buonasera,
      mi permetto un commento, dopo molto tempo di lettura (mai quanto dovrei, o vorrei) silenziosa del blog del prof. Bagnai.
      Sul tema credo possa essere interessante la relazione del Procuratore generale presso la Corte dei Conti per il Veneto, resa in sede di inaugurazione dell'anno giudiziario 2024. Il testo è reperibile qui: https://www.corteconti.it/Download?id=a0f6fd36-0303-4452-9c5c-02700fcadb78
      A pagina 29 viene data una dimensione delle istruttorie in corso sul tema "bonus e contributi", in senso ampio. Certo, si tratta di istruttore e non di giudizi, men che meno di sentenze. Il superbonus ha certamente brillato (si fa per dire) per storture, tuttavia è la filosofia dei "bonus" in sé che, credo, debba essere rivista.
      La direzione presa dal Governo, volta a ridimensionare progressivamente il fenomeno, è senz'altro da condividere. Progressivamente, appunto. Per dismettere questi strumenti, vederne esauriti gli effetti e, al contempo, creare le condizioni affinché se ne possa fare a meno, ci vogliono decenni. Confido che tutti ce ne ricorderemo, con la tessera elettorale in mano.
      Buona serata.

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    3. Per loro è inutile, infatti.
      Un pro memoria ad uso e consumo di chi ha ancora dubbi sulla loro insipienza ed incompetenza, potrebbe servire per smascherare le loro colossali puttanate.
      Nel video qui proposto da Alberto, credo messo a bella posta per mostrare l'irritante pressapochismo del loro rappresentante che ignora l'effetto della forte inflazione sul debito (PER INCISO PASSATO DAL 2019 AL 2020 DAL 134% AL 154% GOVERNO CONTE 2 E DRAGHI - COVID) e altri parametri, per la verità ignorato anche da fior di cosidetti economisti o pseudo economisti (notare il sorriso da gatto di Alberto), ciò risulta particolarmente evidente.
      Concludo concordando in particolare sul ragionamento di Alberto riguardante i controlli ispettivi che vanno potenziati e facilitati snellendo in modo intelligente tutta la enorme e spesso inutile pletora regalataci dalle varie normative sulla sicurezza (spesso imposte dall'europa e purtroppo male applicate da noi anche per la ruggine delle strutture amministrative) introdotte a partire da metà anni '90 e lo dico da un punto di vista di uno che ha ricoperto incarichi di responsabilità nella materia in grandi aziende (basta guardare quali e quante incombenze debbono essere completate per aprire una qualsiasi attività in Italia incluso il tempo di anni necessario e gli enti coinvolti e ciò impatta anche sulla successiva attività in termini di sicurezza).

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  5. interessante la diretta (sua): come al solito la necessità di trovare il giusto EQUILIBRIO tra esigenze di tipo macroeconomico (espansione della domanda, incentivi alla spesa, riduzione della propensione al risparmio, messa in circolo di denaro, etc.) e legittimità "etica" delle stesse (chi è che decide e sulla base di cosa lo fa, fino a che punto si può spingere certe scelte che impattano notevolmente sulla vita del popolo, si è disposti ad assorbire l'impatto delle stesse in favore della tutela di esigenze valoriali poste su un piano superiore?)...et cetera (come ripeteva spesso Leonardo sui propri scritti incompiuti...)

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