sabato 15 aprile 2023

Grazie!

Prima di addentrarmi nelle nebbie cimmerie, due parole di ringraziamento, e una slide, una di quelle di cui vi parlavo ieri.

Intanto, i ringraziamenti.

Non è scontato, di questi tempi, avere una sala così piena e piena così. Così piena, cioè senza un posto libero. Piena così, cioè piena di persone che hanno voglia di capire e di impegnarsi. La sensazione è che il saldo fra quelli che ci siamo persi per strada e quelli che abbiamo trovato sia positivo non solo in termini quantitativi (rispetto a questo, l'esposizione politica potrebbe aver aiutato), ma soprattutto in termini qualitativi. Più giovani, più famiglie, più persone professionalmente qualificate, meno persone emotivamente squilibrate, meno millantatori, meno mediocri.

Siamo passati da tanti setacci.

Possiamo scusare chi si è confuso, ma non possiamo scusare il perché si è confuso: perché non ha avuto fiducia, cioè perché è stato grillino. Per carità: se fede e fiducia sono due parole diverse un motivo c'è: sono due cose diverse! Il fondamento della fede, in effetti, non è razionale. Ma è irrazionale non avere fiducia nel percorso che qui è stato delineato e il cui primo decennio è stato riassunto oggi al #midtermgoofy. C'è un obiettivo (il solito), quindi c'è una direzione (che non può essere la linea retta degli strateghi da bar Sport), quindi ci sono dei progressi (qualcuno ricordava che al precedente #midtermgoofy Marcello aveva fatto notare che non c'erano telecamere, oggi avevamo tre reti nazionali ed eravamo su tutte le agenzie con messaggi non banali), quindi si avanza. Chi non lo vede è perché non lo vuole vedere, è perché non aveva bisogno di impegnarsi, ma di bacini sul collo, di blandizie e lusinghe al proprio eguccio stitico, o, peggio ancora, di un rapido ascensore sociopolitico. Spiace: non che io non sia per natura cortese, ma perder tempo a chi più sa più spiace, e ne so abbastanza, ormai, per capire se chi ho davanti è un uomo in carne e ossa o in merda e chiacchiere. Quindi, sulla base di questa esperienza, ritengo di poter dire che la qualità della community sta crescendo, ed è un bene che sia così.

Siamo passati, dicevo, da tanti setacci.

La mia investitura politica è stato il primo, l'uscita dal Governo ortottero è stato un altro, il COVID un altro (e sono stato lieto oggi nel constatare che qualcuno ha capito quanto abbiamo fatto in quel periodo), la fiducia a Draghi un altro, il più fitto. La crusca ce la siamo scrollata di dosso, è rimasto fior di farina e con questa, e col lievito dei nostri incontri, prepareremo il nostro pane. Abbiamo un anno per farlo: lievitazione naturale, e lunga.

Quindi: grazie!

Un grazie naturalmente anche all'istituzione che ci ha ospitato, e un grazie anche allo staff di a/simmetrie. Sono un po' scarsi, come avrete notato, ma almeno sono belli da vedere, e anche l'occhio vuole la sua parte.

O no?

A questo proposito, standing ovation per la grafica concepita da Sara.

Mi stupisce comunque come a ogni incontro si riesca a superare l'interesse, l'entusiasmo, la tensione emotiva, l'appagamento intellettuale, insomma: il successo, del precedente. E questo dopo dieci (in realtà tredici, ma per l'associazione dieci) fottuti anni in cui ci potremmo raccontare che non è cambiato nulla, ma qualcosa, invece, è cambiato. Non solo il fatto che ci siamo scrollati di dosso tanti escrementi (il che, perdonatemi, non guasta). Non solo il fatto che il potere sia diventato più feroce e spietato con chi gli contende lo scettro (come hanno notato oggi sia Giordano, che Capezzone, che Foa). Non solo il fatto che ora certi processi possiamo osservarli dall'interno, e possiamo ogni tanto incidere su di essi (la filiazione europea, il catasto, la riforma delle BCC, la riforma della governance delle authorities, ecc.). Ma anche, forse, il fatto che siamo riusciti a mettere a fuoco il nostro vero (e forse unico) nemico: o meglio, che ci siete finalmente riusciti voi, perché io da chi diffidare credo di avervelo detto in tempi non sospettissimi! Il giochino con cui vogliono fottervi, quello di farvi credere che sareste più forti se i vostri rappresentanti fossero più deboli, voi, almeno voi, dovreste averlo finalmente capito, o così oggi sembrava.

E questo agli altri fa una gran paura: fa paura al Potere, e fa paura ai mediocri.

E ora, come promesso, una slides che ieri sera mi è costata novanta minuti di lavoro, e che ha un suo perché, anche estetico:


In rosso, il valore storico, effettivo, del Pil in termini reali, in miliardi di euro. Le linee tratteggiate sono invece le previsioni a sette anni emesse dal Fmi nei 15 anni dal 2008 al 2022: da ogni anno parte un tracciato  previsto settennale (in nero tratteggiato) che, come potrete constatare, solo in rarissimi casi coincide o si avvicina a quello che poi sarebbe stato il tracciato effettivo, storico.

Ci sta: non voglio dire che al Fmi non sappiano fare le previsioni. Prevedere a sette anni non è solo impossibile: è anche inutile! Ma proprio per questo mi premeva far notare quanto vano fosse il nuovo approccio di governance fiscale europea, tutto incentrato su previsioni a sette anni!

Vanum est vobis ante lucem surgere!

Ma c'è anche un dettaglio in questo grafico, che ho cercato di illustrare oggi, e che forse non è stato bene inteso. Non è per un caso che queste previsioni siano così fallaci, ma perché ce le fa diventare con le sue prescrizioni di politica economica che le emette.

Per capire che cosa intendo, guardate questa tabella:


L'ho costruita prendendo gli errori di previsione (storico meno previsto) un passo avanti, espressi in percentuale del valore storico, e i saldi primari di bilancio, espressi in percentuale del Pil.

Quindi, ad esempio, per l'anno 2008 la prima colonna riporta lo scarto fra il valore storico del Pil nel 2008 e la previsione del 2008 fatta con le informazioni disponibili nel 2007, mentre la seconda colonna riporta il rapporto saldo primario/Pil nel 2008.

La sintesi è nel numerino in basso a destra, -0.75: una correlazione negativa forte e significativa.

Che cosa significa?

Significa che quando il saldo di bilancio va su (cioè si taglia), l'errore di previsione va giù (cioè il valore effettivo del Pil è inferiore al previsto).

Attenzione! Questa, per voi, può sembrare una banalità, dopo tanti anni che ne parliamo: è chiaro che se con l'austerità (i tagli di spesa, gli aumenti di imposte) si "distrugge la domanda interna", poi la domanda interna (cioè il Pil) è distrutta. Più che chiaro, direi che è tautologico.

Quello che è meno tautologico, meno ovvio, è che questa forte correlazione negativa indica che nei modelli del Fmi il moltiplicatore continua a essere sottostimato! Proprio non riescono ad ammetterlo che l'economia risponde agli stimoli di bilancio!

Comunque, la mia sintesi è questa:


e in fondo anche Cottarelli, che, come avrete visto, non è così male se consideri l'alternativa, ha dovuto ammetterlo: queste nuove regole, fra le varie amenità che portano con sé, hanno anche quella di un dialogo perenne con la Commissione, per evitare di essere sanzionati ogni volta che un errore di previsione altrui si ripercuoterà negativamente sui sentieri di spesa concordati dal Paese.

Ma forse perché questo punto vi sia chiaro oltre che del disegnino avreste bisogno anche di un discorZetto. Chi c'era l'ha sentito, agli altri lo farò quando potrò.

Intanto, buona notte, e per chi c'è domani ci vediamo alla Fiera dell'Agricoltura!


(...ricordo le prossime date:24 maggio, 10 luglio. Poi fate come ve pare...)

42 commenti:

  1. Ancora in viaggio sulla strada di casa, alla fine di un giorno intenso lascio qui il mio grazie. Non esserci è stato fantastico.

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  2. Per rifarsi all'aneddoto del taxi di Claudio, direi che chi se n'è andato lo ha fatto perché alla deviazione avrebbe associato la volontà del tassista di allungare la corsa per fregarlo. Forse meglio perderlo che trovarlo. Io, invece, sono uno di quelli trovati, che al momento c'è ma se ne sta in silenzio con l'intenzione di imparare per cercare di essere utile se ce ne sarà bisogno. Grazie a lei, quindi, e a tutti voi per il lavoro che continuate a fare fra mille difficoltà

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    1. Condivido il pensiero sulla malfidenza, sul "a me non la si fa" dei furrrbi, quasi sempre ipocritamente accompagnato da "di voi mi fido, ma il partito...".
      Un ego smisurato, non c'è spiegazione più plausibile, li porta evidentemente a pensare che siano dei fessi.
      Sì, meglio perderli se è quello che vogliono.

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    2. Anche questa storia del "di voi mi fido, ma il partito... ma Salvini... ma Giorgetti... ma Federiga..." francamente è stucchevole, hai ragione. Premesso (per chi si fosse messo in ascolto in questo momento) che questo blog ha 12 anni di storia di cui la prima metà fuori da qualsiasi partito e con interlocutori a sinistra, e la seconda metà in Lega per chiamata di Matteo Salvini, che non nasce, né vive, per fare propaganda alla Lega, voglio notare solo una cosa: quelli che "sostengo te ma non il tuo partito..." devono farci capire in che modo può essere forte un parlamentare di un partito debole!

      Se volete veramente sostenere me nella mia azione politica allora (purtroppo per voi) dovete sostenere anche il mio partito. Di converso, se non volete sostenere il mio partito (e ci sta, e va bene così), poi però non potete né chiedermi risultati politici che in un partito relativamente debole non posso ottenere, né farmi tante lusinghe su quanto io sarei bravo, bello, buono e profumato, perché evidentemente NON lo sono abbastanza da convincermi a sostenermi in una mia scelta, per cui o non capite quello che dite o mi state prendendo in giro. Non credo che Aristotele vi lasci scampo!

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    3. Ma certo oramai, per un semplice elettore senza "particolari interessi " il voto è sostanzialmente "contro" ,e non c' è dubbio che "er piddì" sia " er peggio de tutti". E quindi non c' è dubbio che "alla lunga " , "elezione" dopo "elezione ", ci sbarazzeremmo di questa vergognosa "consorteria", ma...ma:
      1)il " piddìnismo" non viene da marte ( anche se "rosso" per un po' è stato ); purtroppo invece è "cosa nostra" nel senso che è stato sempre nelle italiche " corde" (o perlomeno di sicuro dal "franza o spagna...")
      2) Anche se "er seggretario" magari è pure buono, ha "capito tutto " e fa tanti "sforzi" , ma poi " da fuori" viene sempre "qualcosa" ( tipo un "covidde"...) e anche "ner partito" ri-spuntano "piddini dappertutto"
      3) ( and last but not least) "alla lunga saremo tutti morti " (come disse quello) e ....."buonanotte ".

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    4. Passi di qua, lasci le tue convinzioni e poi?
      Un fatalismo che lascia il tempo che trova, a mio parere più fastidioso della contestazione a priori della scelta (complicata e costosa ma a mio parere con un senso che ogni giorno mi appare più chiaro) di campo.
      Non ho pretesa di vittoria, anzi; qui viene distribuita conoscenza e quindi consapevolezza delle difficoltà e del solido (ma non indistruttibile) status quo, ma di partecipazione sì.
      Franza e Spagna prosperano con un atteggiamento come il tuo, il che non significa che saranno sicuramente sconfitti da questo tentativo ma senza l'esito è certo.
      Ma tu guarda e passa pure.

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    5. Peccato non ci sia un video di tutta la conferenza, in tempi meno politicamente impegnati si poteva trovare molto di più e collegando i fatti si poteva avere un quadro della situazione.
      Ai valorosi dispersi nelle steppe per buona parte, vuoi per ego smisurato, vuoi perché volevano tutto subito, si può dire che non hanno capito il messaggio di fondo che _questa cosa qui_ non finirà quando loro staranno bene e saranno a posto. Vale anche per chi nel dibattito non ci è mai entrato, e che quindi il sistema lo amava fino a quando non è toccato a loro (pur pensando di salvarsi).
      Io vedo il "eh ma il partito, eh ma Salvini" come una nuova spirale del non aver capito il concetto chiave. L'inclusione di Cottarelli (anche se posso dire di averlo mai visto declinare il confronto) lo vedo in funzione di una unità di nazione.
      "Eh ma il partito", si può avere idee diverse (è la democrazia, baby), ma l'obiettivo è uno solo. Già smettere di pigliarsi a mazzate tra noi sarebbe un gran successo.

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    6. I video è stato detto più sotto che arriveranno.

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    7. Caro Sherpa810 , premesso che io "passo di quì" fin da l' inizio di questo blog e continuerò a "ripassarci" finché ci troverò "riflessioni interessanti", pur capendo il suo proclamato "ottimismo della volontà" ( è un "fenomeno giovanile" che fu anche mio) non vedo che cosa questo apporti al dibattito. Se le mie osservazioni sono "false" dovrebbe quantomeno cercare di confutarle. Ad esempio giusto oggi in un suo Tw Fabio Dragoni ha fatto l' osservazione fondamentale a sostegno della posizione politica espressa in questo post che l'unica possibilità di fare opposizione (al disastro "globbalista" che ci percola da ogni parte, n.m.) sia appunto... "stare al governo" .
      Ma se noterà io questo non l' ho affatto contestato , io ho solo rimarcato alcuni fattori OGGETTIVI per cui ci vuole tanto "ottimismo" per credere che si possa davvero "vincere".
      Io non credo infatti che l' Italia sia ne l' occhio del "ciclone globbalista" per la solita scusa del "destino cinico e baro " con cui l' elite italiana si auto-assolve da sempre ( o perlomeno dal "franza o spagna..")

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  3. Anch'io alla mia prima presenza.
    Anch'io ero lì per imparare.
    Ho visto persone che lavorano con appassionato impegno per il bene dell'Italia, ne ho tratto forza per la mia piccola battaglia quotidiana.
    Sono tornata a casa nutrita nello spirito. Grazie.

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  4. Mi verrebbe da dire che è stato il convegno perfetto. Dalla scelta della sede a quella dei relatori passando per tutta l'organizzazione. È stato un vero crescendo rossiniano (cit.). Facciamolo più spessoper noi è la boccata di ossigeno di cui abbiamo bisogno e potrebbe essere utile anche a contraddire chi pensa che questi siano temi per soli addetti ai lavori e che la gente comune non capisce

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    1. Due volte l'anno è più che sufficiente, sia in termini di domanda che di offerta. Non è semplice organizzare una cosa simile ed è improbabile che si riesca a fare molto di più, almeno finché l'associazione non avrà più personale (ma prima deve avere più fondi, e il periodo del COVID ha lasciato le sue cicatrici).

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  5. Io ho aperto gli occhi nel 2017 grazie a M.Minenna, che poi è scomparso, e da lì sono finita qui, dove non posso molto contribuire, data la mia posizione sociale assolutamente non rilevante e statura intellettuale nella media; tuttavia da allora mi chiedevo e mi chiedo con sconcerto:"ma se l'ho capito io, se è davanti agli occhi di tutti, come si fa a non vederlo?". Mi viene in mente Luciano Canfora, quando ha spiegato la guerra civile ateniese, in cui la nobiltà ateniese ha complottato con Sparta per distruggere le mura che collegavano la citta col porto del Pireo, per puro odio dei processi democratici che dominavano la politica ad Atene, sempre la stessa storia... E dunque, il grazie bisogna dirlo al padrone di casa di questo blog, che è riuscito a non essere una meteora, e che col suo lavoro ha svegliato e sta svegliando altri, i quali insieme magari potranno fare qualcosa per mettere un argine a questa marea che ci sta sommergendo lentamente.
    Siamo passati da un milione ca. a più di 6milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, sanità allo sfascio e scuola per ammaestrare oggi i rincretiniti di domani (invalsi), il tutto condito da amenità quali minacce di escalation nucleare, epidemie con virus ingegnerizzati, vaccini di dubbio effetto... Che la consapevolezza serva almeno non essere acquiescenti! Buona domenica!

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    1. Marcello Minenna non è scomparso: è diventato direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dove è stato sostituito, col cambio di Governo, da Roberto Alesse, ed è quindi andato a fare l'assessore della Giunta Regionale della Calabria. Non ha mai svolto un'attività di divulgazione comparabile per volume a quella sviluppata qui ma era organico ai 5 Stelle e quindi è facile che se tu hai un passato ortottero lo abbia incontrato sul sacro blogghe di Beppe.

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    2. P.s.: queste sottolineature non sono polemiche ma valgono solo a spiegare che per non diventare una meteora bisogna impegnarsi sia in azioni che in omissioni...

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    3. Buongiorno, ma Minenna non era quello che gridava sciagure su Rai 3 in caso di uscita dall’euro…
      (https://goofynomics.blogspot.com/2015/05/il-5-per-mille-spiegato-mi-nonna.html)


      Non che voglia parlare di lui dato che non é il suo blog (non so se ne abbia uno e non ci tengo a saperlo) ma leggo in una sua ultima analisi sul Sole che “la riduzione del surplus dei redditi primari deriva dalla circostanza che sono stati pagati meno interessi sul debito a soggetti esteri in quanto gli stessi hanno dirottato i loro investimenti verso altri titoli dall'area Euro, ritenuti meno rischiosi, ora resi più appetibili dal rialzo dei tassi”.
      (https://www.ilsole24ore.com/art/il-miglioramento-bilancio-energetico-si-riflette-positivamente-bilancia-pagamenti-AEwfsyED)
      Pur essendo corretto il dato (il peggioramento del conto corrente anche a causa della flessione dei redditi primari) mi sembra errato dire che se si riduce la spesa per interessi sulle passività finanziarie allora questo riduce il saldo dei redditi da capitale, dovrebbe essere il contrario, o sbaglio?

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    4. Non che sia importante, perché so che non lo è, ma intendevo scomparso dai mass media; grazie della precisazione, devo confessare che quando voglio leggere Minenna vado sul suo sito personale, lo stesso per il prof.Giulio Sapelli e qui da lei. Ogni tanto riesco ad ascoltare anche l'On. Borghi. Non ho un passato propriamente ortottero, ammetto di aver spezzato il voto dando loro un po' di fiducia, con molte riserve,ma il giorno dopo Grillo li ha rapiti per precettarli in privato e tanto mi bastò. PS. Il suo libro "il tramonto dell'Euro" è introvabile,anche se nel frattempo alcune sue parti sono state messe su Google libri, ma quanto preferirei la carta. PPS.a Palermo se c'è un semaforo con svolta a dx continua, 9 volte su 10 ci si piazza davanti un Ego tronfio al volante, perché se non può passare lui, gli altri non devono poterlo fare. Almeno questo difetto non ce l'ho: sono consapevole della scialuppa che sta cercando di costruire, so che non potrò salirci io, forse nemmeno mia figlia, ma sono tante le famiglie che vivono o sopravvivono con p.iva, spero e prego che se ne salvino il più possibile.

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  6. Io sto qui dal post n. 3, presente alla Fondazione di Goofy1, anche se la Vita mi ha impedito incontrarci ancora.
    E trovo ancora difficile accettare che Banti e Barbieri siano crusca mentre non lo siano Zaia e Fedriga ma, avendo fiducia, adesso so che la farina è davvero buona.

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    1. Grazie per l’osservazione, che è preziosa sotto diversi punti di vista. Il primo: dimostra che essere qui da molto tempo non significa necessariamente capire dove si è, o, se vuoi, che mentre chi arriva qui ora può non sapere da dove siamo partiti, chi c’era dall’inizio può averlo dimenticato.

      Il secondo: so che è difficile, ma non dovreste confondere due piani ben distinti. Questo non è (mai stato) lo house organ della Lega. Questa è la mia community, e qui che cos’è farina e che cos’è la crusca lo decido io. Che cosa sia farina e che cosa sia crusca in un partito politico lo decidono gli elettori e, ad esempio, in FVG lo hanno appena deciso. Quindi: stacce!

      Infine, su un piano personale (ma il personale è politico): Luca e Massimiliano non passano la loro vita ad attaccarmi sui social, banalmente perché loro una vita ce l’hanno. Abbiamo espresso posizioni divergenti in segreteria politica, ad esempio sul sostegno a Draghi, ma siamo comunque persone normali, più o meno emotivamente equilibrato, non eterni adolescenti istericə in cerca di un padre da uccidere al posto del loro (c’è da pensare che non lo abbiano mai conosciuto). E anche questo, se mi consenti, un’importanza, quando devo scegliere con chi confrontarmi, ce l’ha.

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    2. Mah, alcuni post precedenti ha ammesso di essere oramai uomo di partito (cosa di cui, personalmente, le sono GRATO) per cui non capisco troppo bene il punto due: volenti (io) o nolenti (?) la Lega è uno dei vettori su cui si muove questa community.
      Ma, come credo di aver chiaramente detto, in lei ho fiducia per un semplice fattore statistico (non gliene ho vista sbagliare una), per cui se mi dice che "questa" è farina, dubbi non ne ho.

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    3. Se posso, parafrasando un grande, c'è una sola maniera di capire, mentre tutti i modi di non capire sono diversi. Ci sono quelli provvisori, quelli definitivi, quelli silenziosi, quelli petulanti, quelli aprioristici, quelli volenterosi, quelli orgogliosi, quelli sofferti, quelli congeniti e, tra questi, quelli genetici e quelli ego-genetici. Tutti diversamente frequentabili, e differentemente se in pubblico o in privato, da chi ha capito, soprattutto se per primo.

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    4. Non credo che questa community sia "leghista". Molti hanno deciso di sostenermi nella mia scelta, ma il nostro patto precede di molti anni il mio percorso politico, e comunque questo non è un organo di partito.

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    5. Trovo particolarmente appropriata la definizione di "vettore" espressa da Giusti.
      Una volta capito dove si vuole andare e fatto un pezzo di strada da soli, è indispensabile usare un autobus (Lega), anche se la destinazione non fosse quella desiderata ma più o meno nei dintorni. Ci si sta, con amici con cui si condivide l'obiettivo, e con altri che viaggiano con destinazioni e per motivazioni del tutto diverse, finché serve e la direzione è giusta. Del resto mi pare che per la destinazione che ci accomuna non vi siano alternative, e col monopattino sovranista non andremmo molto lontano. Io ho interpretato il Suo impegno politico in tal modo, e Le rinnovo ringraziamento e sostegno, per quel che vale.

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    6. Senza voler essere presuntuoso, invertirei i termini: questa community è uno dei vettori su cui si muove la Lega, nel senso che fra tutti i politici che abbiamo coinvolto nei nostri ragionamenti Matteo Salvini è l’unico che oltre ad averli capiti ne abbia anche tratto delle conseguenze. Questo ha avuto un evidente impatto sul messaggio del suo partito e verosimilmente anche sul tipo di consenso che è riuscito a raccogliere anche a “sinistra”. Sul vettore di questa community si sarebbe potuto muovere e si potrà muovere chiunque voglia accedere a un discorso coerente (perché scientifico) sulle dinamiche dell’UE. La mia scelta di militanza è convinta e irreversibile ma non implica il rifiuto dei valori che mi hanno spinto a espormi con questo progetto, primo fra tutti quello della tutela della mia e della altrui libertà. Poi ci sono gli inadeguati emotivamente, cognitivamente, politicamente. Ma il problema non è mio. Fin dall’inizio mi sono rivolto a chi poteva capirmi. Sinceramente però non confonderei un dissenso politico, come quello che può contrappormi a chiunque (anche a un compagno di partito), con l’isteria (da hysteron) di personaggetti che, nella loro incapacità di farsi una vita, non si capacitano di come io sopravviva alle loro stitiche invettive.

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  7. Conoscevo il lavoro di Kahnemann ma ora, finalmente, lo sto leggendo; ci vedo una sorta di fil rouge con Brecht, l'elogio del dubbio, o con la filosofia di Etarcos, tutti noi sentivamo e sentiamo che qualcosa non quadra, una stonatura, una dissonanza. Leggo con piacere anche il discorso su fede e fiducia, che mi pongo da tempo; credo di averlo accennato - sicuramente con minor incisività - in qualche commento.
    Lunga vita a noi tutti ed al lavoro del prof.

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  8. E per chi non c'era s'aspetta un video, un qualsiasi video, vista l'appetitosa lista così degli intervenuti. Un video che sia pure solo un video per il bar dello sport, dove si continua ancora a sognare la Francia. Finché dura.

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    1. Ovviamente tutti i lavori verranno pubblicati sul sito di a/simmetrie.

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    2. grazie alberto non vedo l'ora di vedere quei video del convegno che deve essere stato stratosferico 😊

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    3. un giorno verrò al goofy e sentirò i vostri capannelli è sarà il giorno più bello della mia vita 😀

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  9. Se lei (politicamente) gode , io sono (politicamente) felice , ma mi piacerebbe esserlo di più:
    " devono farci capire in che modo può essere forte un parlamentare di un partito debole!"
    Rispondo: controllando l'opinione di chi vota il partito , non a caso l'ultima volta non pochi veneti della lega di base (zona mia) hanno espresso un dissenso più forte della media nazionale .
    Riproduco dalla citazione e dalla citazione della citazione (ortotteri e donaldiani) :
    "E non perché siano stupide, tutt’altro: perché da tre decenni vengono sistematicamente disinformate."
    Per disinformare bisogna essere in due: uno che disinforma ed uno che si lascia disinformare.
    La mia laurea in scienze politiche ramo economico con tesi su modelli matematici è del 1977 e riesco a comprendere quello che lei illustra anche se miei professori furono Prodi, Andreatta , Cavazzuti ed altri di simile provenienza politica.
    E veniamo al punto: sostenere che prima vanno risolti i grandi temi (Europa , Euro , Bilancio pubblico , MES , ecc ecc ) per poi mettere a posto le cose che non vanno giù alla gente (green pass, obbligo vaccinale, immigrati , ecc ecc ) è un errore (politico) simile a quello che commise Forlani nel 1990 (o giù di lì) (Elezioni regionali in Veneto 1990 DC 42% lega 5% PSI 14% ) .
    Poi come finì Forlani lo trovate su youtube.
    Si arrivò al 1994 , nuova legge elettorale (Mattarellum: ricorda qualcosa ?) e la DC fu cancellata sia come partito (sciolto) sia come Partito Popolare alle urne .
    Avevano torto Forlani , De Mita, Craxi ? Non più di tanto , solo che non avevano capito un tubo di quello che stava succedendo .
    Si noti che Craxi aiutò Berlusconi sulle TV creando l'humus della disinformazione a pagamento .
    Ma fino alla elezione prima prendevano un sacco di voti esattamente come oggi Fedriga e Zaia .
    Però la lega nel 1990 era già presente in Veneto e venne snobbata proprio dalla DC .
    Ipotizzo: pensavano che in un mondo post muro si potesse fare politica come quando c'era il muro ?
    Pertanto sarei (politicamente) più felice se il dott. Zaia invece di inaugurare il primo ambulatorio per chi ha problemi sul cambio di sesso iniziasse a tirare fuori i dati delle transazioni sanitarie per stabilire come la salute della gente è stata influenzata dalla vaccinazione di massa voluta da PD ed Europa .

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    1. Mi sembra si possa rilevare una qualche contraddizione. Se, infatti, Forlani e Craxi non avevano capito nulla della nuova situazione, non è certo perché si erano sollevati a rimirar le stelle e gli altri “grandi temi” ma, con ogni evidenza, perché si limitavano ad intrattenersi con “green pass, obbligo vaccinale, immigrati , ecc ecc”, mutatis mutandis. Ora, qui non si vuole dire che porsi il problema di quanto sale vada nelle lenticchie che mangeremo stasera non sia questione di un qualche interesse, tuttavia quel -0,75 di correlazione la dice lunga, e io direi anche lunghissima, a tal punto che sarei portato a dissentire con lo stesso padrone di casa, quando suggerisce che Cottarelli non è poi così male. Perché di fronte ad una correlazione così catastrofica tra previsioni e fatti, e con “catastrofica” mi mantengo soave, distesa su 14 anni, 14!, una vita, che se fosse solo statistica neanche se ce la metti tutta, ma proprio tutta tutta, uno deve sentir commentare (traggo da un resoconto giornalistico, ma attendo con ansia tutti i video per sincerarmi dalla viva voce): “Il nuovo approccio alle regole di bilancio europee, basato sull’analisi di sostenibilità del debito, si fonda su un gran numero di ipotesi. In questo modo viene attribuito un forte potere negoziale alla Commissione”, che io, portato alla malafede, traduco come: “sbagliano apposta per correggersi meglio”, beh, come dire, spero almeno che, dopo questa esternazione davanti all'uditorio, Cottarelli, tra sé e sé capisca di doversi recitare la frase di De Gasperi: “Sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me”.
      Eh no! Abbiamo a che fare con pescecani che vanno in brodo di giuggiole quando ci limitiamo solamente ai problemi de la gggente.

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    2. Non mi è chiarissimo il senso dell’intervento di Matteo. Senza polemica.

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    3. @Matteo. Io mi riferivo solamente agli argomenti proposti alla pubblica opinione come offerta politica. Fino al 2019 l'offerta politica di Lega + FDI la trovavo "potabile". Fino al 1992 l'offerta politica (turiamoci il naso ma votiamo DC) era altrettanto "potabile" . Poi capita qualcosa per cui la massa (nel senso di Elias Canetti: Massa e Potere) si "gira" all'improvviso. I politici pensano (pensavano) di avere tempo , ma non sempre succede. La deriva autoritaria degli ultimi governi mi preoccupa di più del MES (et similia) perché la massa non cerca la giustizia ma la vendetta . Con un 30% di non voto mi preoccuperei di più della tenuta della base dei partiti e meno delle operazioni di vertice. Ecco perché critico l'operato del dott. Zaia : una serie di occasioni perse per me inspiegabili .

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    4. Non si può non considerare nel crollo DC post "92 il '92 appunto.
      Mani pulite fu uno tsunami.
      Poi senz'altro errori ne avranno commessi ma non potevano evitare il crollo più di tanto.
      Diverso il discorso della Lega ma se ne è già parlato tanto: il sacrificio ha prodotto risultati (pochi, convengo, ma ci sono stati) pagati a caro prezzo.
      Ne è valsa la pena? Non so, comunque avanti, il viaggio è ancora lungo.
      Zaia lo giudicheranno alla prossima tornata se si ripresenterà.

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    5. Chiarisco.
      La severità con Cottarelli non è per la persona, quindi quel “sarei portato a dissentire” non implica un giudizio negativo né sulla persona né sul fatto che, appunto, in mezzo ad una terra di ciechi, almeno c'è qualcuno che un occhio buono ce l'ha. Di conseguenza, in effetti, non dissento dal padrone di casa, anzi direi che tutte le volte che ho ascoltato Cottarelli l'ho trovato persona molto equilibrata, fino al punto che mi sono stupito e costernato, di lui e di me stesso, quando l'altra sera, guardando La7 ho scoperto che si era candidato col PD ed era stato eletto. Costernato con lui per evidenti motivi, con me perché, a quanto pare, attualmente non seguo più la politica con la stessa attenzione d'un tempo, diciamo solo così. Dissento completamente, invece, su quella sua frase che ho riscritto sopra, se riportata correttamente dal giornalista, molto probabilmente anche decontestualizzata, dunque per questo attendo il video. Io, prendendo atto del -0,75, avrei invece detto che in Leuropa non sono verginelle, e non che lo fanno per tenersi le mani libere, ma sono convinto, appunto, che Cottarelli sia un uomo buono e io no. Anche io, diciamo, sono una parecchio brutta persona.
      Per a-massotti, invece, vorrei dire che quel 30% di oramai disinteressati alla politica, testimonia che essa non scalda più, e non scalda non perché non si occupa più dei cosiddetti problemi reali, ma perché non ha più una visione generale e prospettica, un ideale insomma, “ed è rassegnata a subire ed adottare teorie d'antichi sentite nell'aria”.

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    6. @Matteo: è bello avere qualcuno con cui dissentire civilmente e su un argomento preciso. Io mi sono ritrovato in quel 30% a mia insaputa. Inizialmente fui vax-attendista per motivi assicurativi (se crepavo di COVID l'assicurazione pagava se partecipavo alla sperimentazione non era chiaro) . Poi , per informazioni assunte decisi che era meglio passare il COVID (2 volte , con il medico di base che non mi ricettava le cose giuste , senza assistenza di fatto ) e nacque la lite con l' azienda: si rifiutarono di pagare i tamponi , ne nacque una questione di principio e alla fine fui licenziato .
      La politica locale (poiché era la polizia locale competente ai controlli) poteva guardare altrove : invece uno dei due vigili del mio comune fece tirare sù la mascherina per strada , da sola , a mia moglie che aspettava mia figlia di fronte alla scuola.
      Per me la priorità è rimettere le cose a posto. Il che significa: mai più votare per far eleggere persone che hanno consentito questo. Non sono un disinteressato alla politica, non ho votato in quanto le persone localmente proposte non mi apparivano correttamente orientate . Ho quasi 70 anni e ci si è messo pure il governo a volermi vaccinare d'ufficio: le assicuro che io sono "caldissimo" ed assolutamente non disinteressato alla politica .

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    7. @a.masotti Oh cavolo!, ma allora perché scrivere “dissentire”? Dopo aver letto quest'ultimo contributo, mi sono recato al bagno per guardarmi allo specchio e vedere semmai fossi io stesso a.masotti, tipo dr Jekyll e mr Hyde, ma qui sarebbe semmai dr Jekyll e dr Jekyll. Ora, non dico che ho visto descritta la mia stessa vita, ma insomma il senso è quello. Eh no, allora adesso ho capito, non era contraddizione, era solo espediente verbale per evidenziare meglio un altro concetto. Ed è una cosa che faccio pure io, si veda qui l'incomprensione del prof. Bagnai (spero consideri “prof.” meglio che “onorevole”), infatti anche io creo verbalmente un contrasto esasperato per rendere meglio i concetti. Dunque siamo sostanzialmente d'accordo, e ora preciserò anche che con quel “lenticchie” volevo, sì, esprimere un'importanza subordinata, ma tuttavia io pure mangio lenticchie, e di sera di solito altro, e al sale e non sale, sulle pur modeste mie pietanza, ci faccio caso eccome, mica sono solo una mente eterea, devo infine pur campare. La verità è che bisogna stare con le orecchie ben tese su tutto, sulle cose universali e su quelle particolari, perché in giro c'è tanta gente che ci vuol mettere nel sacco, questo è il punto.

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  10. allora mettiamola così: spero che questo blog in piedi da 13 anni (io sono nuovo di qui) possa contribuire ad una Sua sempre maggiore rilevanza in seno al Suo partito (qualsiasi esso sia, ora è questo, domani quièn sabe?)...il presente anelito è motivato più che altro dall'istanza comune (credo) di poter ascoltare gente che pensa e studia prima di parlare invece di fare il contrario.

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  11. Desidero commentare questo bel post ringraziandoti a mia volta e rispondendo alla domanda che hai posto il 10 aprile: "voi, da dodici anni di battaglie, che cosa avete imparato?".

    In ordine sparso, direi di aver imparato (nel senso di apprendre; il maîtriser è un'altra storia, o meglio, un processo...):

    - che la vita è una lunga sequenza di incontri con gente che non capisce una mazza e di rari, preziosi incontri con gente che capisce moltissimo: è bello sentirsi stupida leggendo un blog.
    - che la pazienza è una virtù decisamente sottovalutata;
    - che lo stesso vale per la gentilezza;
    - a empatizzare con l'altro anche e soprattutto quando il suo destino non mi tocca (ancora) direttamente;
    - a reperire dati potenzialmente interessanti da fonti dirette e ufficiali, verificandoli almeno cinque volte (soprattutto se devo inviarli a qualcuno);
    - ad analizzare, comprendere e metabolizzare il mio (breve, ma reale) passato grillino;
    - che la storia non è una linea retta, né una costante degradazione in peggio. Chi vede nel progresso un automatico miglioramento semplifica tanto quanto chi sposa a priori la filosofia del "si stava meglio quando si stava peggio";
    - che la forma, in politica, è importante tanto quanto la sostanza, se non di più, per lo meno in contesti di svantaggio: non serve a nulla avere ragione, se non sai come dirlo (sempre che sia conveniente dirlo, ma questo è un altro discorso...);
    - che saper tacere è spesso molto più difficile e molto più importante del saper parlare;
    - che avere una doppia nazionalità è una forza, non una debolezza (questa è una riflessione strettamente personale, ma ho passato 25 anni della mia vita a sentirmi sbagliata, né carne né pesce, per il semplice fatto di avere due nazionalità particolarmente, come dire... asimmetriche tra loro!).

    Dat is voorlopig genoeg, denk ik...

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  12. Un off topic che se vuole ovviamente può cancellare; ma qualcuno qui ne sa magari più di me. A quanto pare, nel recepire normativa europea, si stanno sostituendo carte e permessi di soggiorno cartacei con l'equivalente elettronico. Tuttavia viene richiesto all'immigrato (e quindi alle questure!) di ripetere tutta la procedura, come se la carta o il permesso dovesse essere riemesso ex novo. Quindi di nuovo moduli, kit postali, appuntamenti in questura, ecc... Non si poteva semplicemente inviare la versione di plastica del documento all'indirizzo di residenza dell'immigrato, con gli stessi estremi e la stessa data di scadenza del cartaceo?

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