sabato 18 aprile 2020

Come (non) negoziare in Europa

Scusate, molto rapidamente fra una riunione e l'altra voglio mettere nel giusto risalto il commento fatto da un membro di questa community che però (congiunzione avversativa) capisce come stanno le cose:


Mich Don ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Istituzioni europee (ancora sul MES)":

E' proprio così. Non esiste nessuna firma materiale. I termini “firma”, “firmare”, “firmato” sono usati a sproposito (sorprende – o forse neanche tanto - che lo facciano politici, giornalisti, commentatori persino docenti che per mestiere dovrebbero essere informati). Alle riunioni, per prestare il proprio consenso basta stare zitti al momento in cui vengono tirate le conclusioni. Il consenso è l'assenza di un dissenso espresso (storicamente: per facilitare le decisioni, adesso: per...). In pratica: potresti anche parlare e opporti per tutta la riunione, ma se al momento della decisione non alzi il ditino, magari da solo, e non ti opponi apertamente: hai dato il tuo accordo (ma potrai poi dire che non hai firmato, perché materialmente non lo hai fatto, poiché non serviva firmare per essere d'accordo). La decisione del Consiglio Europeo, come ci spiega il Prof. Bagnai, indica solo un indirizzo, una direzione, non è legislativa. I dettagli (cioè tutto quello che veramente conta) verranno elaborati nei Gruppi di Lavoro del Consiglio a livello funzionari, che poi li passeranno per la decisione ai Ministri (EUROGRUPPO, ECOFIN). Ergo, se non stai attentissimo a cosa passa già in gruppo di lavoro, sarai poi fregato alle riunioni ministeriali (provate a remare contro tutti gli altri 26 che ti sfottono perché già c'era un accordo in Gruppo e non sei più in grado di confermarlo). A tutti questi livelli, mai firma, basta stare zitti,e raro anche si arrivi a procedura di voto vera e propria. Se la decisione riguarda il MES, suppongo bisogna passare agli organi del MES (diretto da Regling, il signore che ci hanno detto che si aspetta che noi e gli spagnoli ci presenteremo in ginocchio) e se si tratta di materia di spesa non già regolata dallo specifico trattato MES (inclusa la proclamata eliminazione delle condizioni per i debitori) immagino si debba emendare il trattato e passare dai Parlamenti (anche da quelli che non intendono usare i prestiti, poiché rischieranno i soldi pur se non li prenderanno). Da quello tedesco direi sicuramente sì, dal nostro...

Postato da Mich Don in Goofynomics alle 16 aprile 2020 18:51


Ho messo in evidenza i punti centrali, di cui il secondo è quello determinante ed è meramente psicologico. Mica vai a fare una figuraccia con i tuoi "omologhi", no!? E così quando si arriva al punto decisivo ti trangolli con un bel sorriso la minestra rancida che ti trovi sul piatto, quand'anche tu capisca che è rancida, e amen.

Altro punto psicologico molto importante, che ci mette in condizioni di sistematica inferiorità negoziale. L'atteggiamento italiano (da me riscontrato in numerosi vertici a palazzo Chigi) è sempre: "Eh, ma se su questo diciamo di no poi restiamo isolati, eh, ma non possiamo sempre dire di no, eh, ma su questo ci vengono dietro solo i paesi sfigati...". Il punto è un altro: non dovremmo sempre dire di sì! Un po' come nel bilanciamento fra diritto alla salute e altri diritti costituzionali, così anche nei negoziati a Bruxelles occorrerebbe trovare un equilibrio, decidere dove cedere (nel caso in cui valga la pena per ottenere qualcosa da altre parti), e dove non cedere. Ma questo Governo non sa trovare in nessun caso un punto di equilibrio: la pretesa supremazia del diritto alla salute (quando c'è la salute c'è tutto, signora mia...) è stata il pretesto per instaurare la dittatura di quelli che a inizio febbraio dicevano che non c'era rischio contagio (i virologi); analogamente, sui tavoli europei ogni pretesto è stato colto per cedere irremissibilmente sull'agenda economica, senza che sulle altre eventuali agende si sia visto un bruscolo di progresso (forse perché non lo si voleva ottenere).

Terzo e ultimo punto per spiegarvi certi meccanismi (i punti sarebbero molti di più, ma non posso esaurirli tutti per mancanza di tempo), e in particolare per chiarire il ruolo del deep state. Una volta la classe politica era costituita o da politici o da persone competenti cooptate dalla politica. Il sorteggio degli scappati di casa o la cooptazione dei compagni di merende non venivano contemplati fra le possibilità, o almeno non così apertamente! Di conseguenza, chi accedeva a un tavolo negoziale aveva già maturato rapporti con le sue controparti in occasione delle normali frequentazioni stabilite in seno alle famiglie politiche europee, oppure, in mancanza di questo, almeno aveva per motivi professionali contezza dei dossier. L'aggressione alla politica, in nome dell'onestah, ha raggiunto il suo scopo: sgretolare la politica. I corridoi dicono quindi che oggi chi va a negoziare parte spesso battuto perché gli uffici, anche astraendo dalla nota solfa del "nessuno ci dà la linea" (che nel caso del MES abbiamo riscontrato essere una balla), adottano una strategia di minimizzazione del danno consistente nel dare al politico di turno una posizione negoziale coincidente con il punto di caduta, nella ragionevole presunzione che il politico, essendo ignorante della materia, rischierebbe di cadere in un punto più svantaggioso se gli si desse una posizione iniziale più challenging. Mi spiego: se vuoi ottenere 100, normalmente chiedi 200. Nel fogliettino che gli uffici danno al ministro non scrivono 200 ma 100, per paura che quello torni a casa con zero. Così, invece, torna a casa con 50. Banalizzo, ma questo è ovviamente un tema, e non è strettamente un "tradimentooooooh! Piazzale Loretooooooh!" secondo gli stilemi cari a quelli di voi a me meno cari.

Inutile dire che in tutto questo il mito dell'alternanza, del maggioritario, dell'asso pigliatutto in nome della governabilità fa i suoi danni. Quando l'Italia era "ingovernabile", paradossalmente era governata: Forlani passava dalla Difesa agli Esteri, ecc., ma alla fine quelli erano, quella cultura avevano, quei gabinettisti conoscevano, e quegli ambienti frequentavano. Fra i vari side effects di questa prassi c'è anche quello che i nostri interessi, se non erano difesi meglio di oggi, comunque non erano difesi peggio. Va anche capito che nell'attuale Neue Kurs, tutto onestah e governabilitah, non basteranno due legislature per costruire un tessuto e una sinergia fra parte politica e parte amministrativa tale da consentire una trasmissione fluida dell'indirizzo politico. Naturalmente come lo sappiamo noi, così lo sanno i nostri nemici (vedi alla voce: "infilare il cappio del MES al collo del Paese...").

Adesso cominciate a capire un po' meglio?


(...ah, la congiunzione avversativa ci sta tutta...)

29 commenti:

  1. A parte la caratura dei protagonisti e la loro maggiore capacità di negoziazione, nel passaggio dalla prima alla seconda repubblica ci siamo lasciati dietro un cardine fondamentale: l'interesse nazionale, ormai scalzato dall'interesse internazionale. Calendianamente, mi verrebbe da dire.

    RispondiElimina
  2. Breve trattato DELLE CAUSE CHE POSSONO FAR ABBONDARE LI REGNI D'ORO E ARGENTO DOVE NON SONO MINIERE.

    DEL DOTTOR ANTONIO SERRA 1613

    Dedica
    Proemio

    Parte prima
    Capitolo I - Delle cause per le quali li regni possano abbondare d'oro e argento
    Capitolo II - Delle cause accidentali e accidenti propri
    Capitolo III - Dell'accidenti communi
    Capitolo IV - De l'accidente commune della qualitá delle genti
    Capitolo V - Dell'accidente commune del trafico grande
    Capitolo VI - Dell'accidente commune della provisione di colui che governa
    Capitolo VII - Che non vi siano altre cause delle predette
    Capitolo VIII - Comparazione della cittá di Napoli con la cittá di Venezia e Genoa a rispetto delli predetti accidenti
    Capitolo IX - Condizioni della cittá di Napoli e Venezia per l'effetto predetto
    Capitolo X - Come, non obstante le condizioni predette, Venezia abbonda d'oro e argento, e perché
    Capitolo XI - Come, stante le condizioni di Napoli, sia quella povera di oro e argento
    Capitolo XII - Comparazione di Napoli con l'altre cittá d'Italia

    Parte seconda
    Proemio
    Capitolo I - Se la bassezza o altezza del cambio della piazza di Napoli con l'altre piazze d'Italia sia o possa essere causa dell'abbondanza o penuria di moneta nel Regno
    Capitolo II - Se, essendo vera l'esperienza che dice, séquiti conclusione vera, che il cambio basso faccia abbondare e l'alto impoverire
    Capitolo III - Se è vera la esperienza detta di sopra
    Capitolo IV - Se è vera la ragione che il cambio alto dia guadagno a chi vuol portare denari in Regno per cambio e non in contanti e per tal rispetto non vengano contanti
    Capitolo V - Delle prime ragioni e consequenze che deduce dalla altezza e bassezza del cambio, con le cause che non fanno essere denari in Regno
    Capitolo VI - Della provisione consultata farsi per l'abbondanza di denari in Regno
    Capitolo VII - Se gli effetti, che dice dover produrre la provisione predetta, siano veri
    Capitolo VIII - Del banno fatto dal signore conte d'Olivares sopra il bassare del cambio
    Capitolo IX - Se la provisione o pragmatica predetta di bassare il cambio possea essere impedita da altri prencipi d'Italia
    Capitolo X - Se l'entrate che tengono forastieri in Regno con l'industrie e ritratto di mercanzie siano causa della penuria della moneta
    Capitolo XI - Se contradicea alla giustizia la detta pragmatica
    Capitolo XII - Degli altri effetti, che dice seguitare da detta pragmatica, se siano veri
    Conclusione di questa seconda parte

    Parte terza
    Proemio
    Capitolo I - Delli remedi fatti e proposti per fare abbondare il Regno di moneta
    Capitolo II - Del remedio della proibizione dell'estrazione della moneta
    Capitolo III - Del remedio di far correre la moneta forastiera o crescere la valuta
    Capitolo IV - Delli espedienti proposti come crescere la moneta propria o bassarla di peso o di lega
    Capitolo V - Della proporzione giusta fra l'oro e l'argento, tanto d'antichi quanto di moderni
    Capitolo VI - Delli espedienti contra la penuria della moneta in generale
    Capitolo VII - Della difficoltá o possibiltá delli espedienti predetti
    Capitolo VIII - Se, non ostante la difficoltá, si possa reparar alla penuria e introdur l'abbondanza
    Capitolo ultimo - Come si possano facilitare gli espedienti predetti

    Conclusione
    Appendice

    Appendice I - APPII BRUNDUSII FUNDANI, PHILOSOPHI AC MEDICI
    PRAECLARISSIMI, DE AUTHORE DECASTICON

    Appendice II - Sonetto del medesimo all'autore

    RispondiElimina
  3. Purtroppo avevo già capito, comunque grazie

    RispondiElimina
  4. come vorrei non leggere quello che lei scrive

    RispondiElimina
  5. Beh, certo è che se è Rivera a preparare la minestra...apposto siamo.
    Offtopic, affari italiani ha trasmesso 50" di Manliooo che spiega l'origine del mes:mi vergogno di aver votato cialtroni simili alle politiche.

    RispondiElimina
  6. Si noti come il senatore faccia il garante dei diritti costituzionali con il culo degli altri,dotato di mascherina filtrante, guanti, gel disinfettante, tamponi e test anticorpale ,passati gentilmente dalla sua camera di appartenenza. Dal suo splendido isolamento, fa strame, come da ordini di partito, delle evidenze scientifiche per far ricadere sul governo ogni responsabilità del necessario prolungamento del lockdown. La solita sporca abitudine di mietere facili consensi proclamandosi capaci - senza l'onere della prova - di impossibili prodigi, anche a costo di rendersi complici della "grande mietitrice".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro, per evidenza scientifica intendi questo? Mi sorprendi. Quando penso che tu abbia raggiunto l'infimo, riesci sempre a scavare ancora un po'.

      Elimina
    2. No, intendo questa:
      https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/17/coronavirus-ricciardi-oms-e-una-certezza-la-seconda-ondata-in-autunno-se-si-sbagliano-riaperture-la-rischiamo-prima-dellestate/5774015/
      Non si scomodi a pubblicare la mia replica... Né si compiaccia di non pubblicarla. Questo è un raro caso in cui anche i più sprovveduti dei suoi lettori possono agevolmente intuire dove stia la verità. Nonostante i suoi martellanti indottrinamenti. Quelli si davvero infimi. Si riguardi.

      Elimina
    3. Ah, sì: il montiano! Mamma mia come stai messo! Tranquillo: all’autunno ci arriverò e vedremo se il montiano avrà avuto ragione. Tendono a non averla, ma se ce l’hanno gliela si dà.

      Elimina
    4. Ricciardi deve aver letto questo studio di un mese fa. Ora guardate il titolo del fatto e confrontatelo anche con le conclusioni di Ricciardi che ovviamente parla in maniera approssimativa di ciò che l'articolo del Time esponeva con lungimiranza e chiarezza.

      Resta chiaro il fatto che non riaprire la Lombardia in modo intelligente e rapido come il Veneto e L'Emilia e ovviamente trattasi di cosa complessa, ma Colao è stato preso apposta, vuol dire solo per la Lombardia perdere una quota notevole di un 20% di PIL la qual cosa porterebbe alla catastrofe del Paese ed allora ogni discussione su come finanziare la ripresa sarebe solo un puro esercizio accademico. Forse quindi vale la pena di spendere una quota parte di quel pil che potrebbe essere perso per finanziare rapidamente la ripresa. E qui torniamo alle modalità per finanziare le soluzioni di questo enorme problema; servono davvero idee innovative e capitali.

      Ma si capisce anche perchè poi i giornali italiani saranno presto commissariati incluso il fatto. E allora ci si accorge della povertà intellettuale di questi contenitori mediatici che si preoccupano solo fare da supporto ad un governo inetto sotto ogni punto di vista.

      Elimina
  7. "L'aggressione alla politica, in nome dell'onestah, ha raggiunto il suo scopo: sgretolare la politica"

    Solo una cosa: la politica italiana è stata sgretolata da mani pulite nel 1992. I competenti rimasti indenni dalle forche caudine delle procure ci hanno guidato tra SME ed Euro riducendoci a quello che siamo oggi. Ben prima che arrivassero i 5S già non ottenevamo nulla dall'UE, e concedevamo tutto.

    RispondiElimina
  8. Ci saranno anche aspetti psicologici, non lo metto in dubbio, ogni uomo ha la sua psicologia e ogni azione umana determina reazioni psicologiche, ma questo vale per ogni uomo, vale per il tedesco come per il portoghese; quindi non credo si debba banalizzare fino a questo punto l'atteggiamento italiano nei tavoli europei, salvo che si voglia parlare di deviazione psichiatrica. Diamo il giusto peso alle cose. Se l'Italia ha portato a casa dall'UE solo grandissime disfatte le ragioni sono due: o mandavano dei somari oppure c'era un disegno consapevole. O tutti e due. Ma la pscoilogia no. Non perseveriamo nell'autorazzismo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Posso farti una semplice domanda? Ma tu che ne sai? Tu c'eri a quei vertici? Tu hai visto come ragionano quelle persone e i loro collaboratori? Tu quanti Eurogruppi ti sei fatto raccontare? Quali sono le tue fonti? Perché invece di proporci il tuo ciarpame complottista non ascolti la testimonianza di uno che ti dice quello che ha visto? Dai, puoi farcela, non è così difficile, e puoi farcela in perfetta coerenza con le categorie che usi (se non le usi a vanvera).

      Elimina
  9. Sono incappato nella rubrica Lettere di Anteprima nel commento del navigato direttore che a seguito della seduta parlamentare di giovedì scrive: “La crisi del Parlamento, forse davvero inutile ormai, è anche conseguenza della pochezza dei parlamentari, i cui interventi di ieri mattina facevano cader le braccia.”.

    RispondiElimina
  10. Proprio perche' credo di capire, credo in quel che dice, penso gia' tutto quello che leggo scritto nel suo blog, la domanda che mi leva il sonno e' una sola. Riuscirete a fermarli? Perche' noi un aiuto potremo darvelo solo quando si torna a votare, se la matematica non m'inganna questo accadra a giochi fatti, quindi la domanda resta la stessa, li potrete fermare? Piu' che pregare di si non posso

    RispondiElimina
  11. Come sempre, è stato chiarissimo Prof.

    Inoltre, sono pienamente d'accordo con lei quando osserva l'idealizzazione del sistema maggioritario e della logica (?) dell'alternanza.

    P.S. Grazie per aver segnalato Giorgio Agamben, "Una domanda"

    RispondiElimina
  12. Questo è un momento cruciale della storia, forse non tutti se ne rendono conto.
    Proprio a causa dell’emergenza stanno affiorando una serie di problematiche che scoprono (si spera) vari altarini. Questo riguarda la politica Europea (come lei ha più volte sottolineato) ma anche la scienza (LaScienza). Proprio la scienza (quella de “è tutto sotto controllo, è solo un’influenza) resta morbosamente attaccata ai suoi dogmi (che spesso nulla hanno a che fare con la deontologia professionale) per annichilire lo spirito critico e la libertà di ognuno di noi di porsi delle domande. La “task force” contro le fake news ne conclama l’evidenza...e se fosse esistita due mesi fa, avrebbe chiuso la bocca a chi diceva che le mascherine le dovevano usare tutti, che l’r0 del Covid-19 era preoccupante, che era necessaria la disinfezione degli ambienti...potrei andare avanti per altre righe. Ora ci vogliono inculcare l’idea che senza il vaccino non saremo in grado di ripartire. Sembra “Inception”, ma è la realtà. Come si lega tutta sta pappardella al suo post? È evidente, anche in questo caso abbiamo/avremmo bisogno di persone competenti, slegate da interessi sovranazionali e, non guasterebbe, con gli attributi. Il presidente Zaia rappresenta un ottimo esempio, perché dotato delle caratteristiche di cui sopra e dotato anche della coriaceità e del potere per imporsi.
    Psicologia. C’entra eccome!

    RispondiElimina
  13. L'intera politica europea appare funzionare, a questo punto, come un meetup grillino. Chi vinceva era, alla fine, chi aveva le relazioni in Casaleggio, e tutto il resto era (rumorosissimo) silenzio, come ben potrebbe raccontarle l'ora ministro Patuanelli.
    Speravo meglio ma, pensandoci bene: perché mai?
    Andrà tutto a puttane.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. una propostuccia un po' cosi ( ma che ce vo' a confezionarle un abitino di parvenza giuridica visti i tempi attuali der famo presto, der ve castramo ma epper er bene de tutti ) sarebbe na bella legge ordinaria che dia a tutti i 5ms che spontaneamente si levino dal cazzo e con essi giuseppi e compagni lo stipendio x un altri famo 10 anne eh? pensa all' honesta' di quei 5 ms che ammettessero la loro incompetenza e andassero ...ci sarebbe da rieleggerli subito

      Elimina
  14. Credo che inadeguatezza e superficialità di chi conduce le trattative in Europa, e finisce per doversi sostanzialmente attenere alle indicazioni dei funzionari, possano coesistere con l’altro preoccupante fenomeno, denunciato dal prof. Bagnai anche di recente: la scelta di campo che la classe dirigente del PD ha fatto da tempo in favore del vincolo esterno. L’insistenza sull’accettazione del MES si spiega proprio perché si tratta di un impegno che vincolerebbe l’Italia per anni alle politiche decise a Berlino (e Bruxelles), e sottrarrebbe a futuri governi di centrodestra ogni margine di manovra in campo economico e sociale. La somma dei due fattori (incompetenza di alcuni negoziatori, volontà di vincolare il Paese di altri) ha impedito all’Italia in questi anni di far valere i propri interessi, portando al paradosso per cui i pochi rappresentanti che abbiamo nelle istituzioni europee (Sassoli, Gentiloni) sono i primi a difendere le posizioni dei governi tedesco e francese e a spingere il governo italiano verso l’accettazione del MES.

    RispondiElimina
  15. Professore, quello che lei propone è una monetizzazione del debito tramite conversione dello stesso in perpetuity. Che legame ha questa posizione con il collocamento auspicato da Salvini di nuovi btp per il mercato retail? La conversione dovrebbe quindi riguardare solo il debito già presso la BCE?
    Grazie
    Saluti

    RispondiElimina
  16. Ammesso e non concesso che queste baggianate siano vere....quante volte salvini & Co hanno silenziato/assensato non presentandosi mai alle riunioni Europee?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E a quali riunioni si sarebbe dovuto presentare Salvini? Il problema che incombeva a lui (la tutela dell'ordine pubblico e dei confini) lo ha risolto senza andare a Bruxelles. Quindi?

      Elimina
  17. ha già, l'approvazione del post. sia mai che venga detto qualcosa contro il regime hahahahaha

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda che quando trovo un interlocutore come te lo faccio parlare quanto vuole! Se avessi paura del confronto, mi preoccuperebbe di più un interlocutore alfabetizzato: potrebbe essere intelligente e dotato di argomenti. hahahahahaha come argomento è piuttosto embrionale...

      Elimina
  18. Un pensionato ex pubblico dipendente( direttore dei servizi generali scolastici) mi pone le seguenti domande
    Cosa avreste risposto?
    A) Il pensionato mi ha detto che se non arrivavano i soldi del pacchetto non avrebbero pagato le pensioni.
    B) Il pensionato inoltre mi ha chiesto quali modi (indipendentemente dalla volontà di Bruxelles) lo Stato poteva (ora come ora) ottenere risorse economiche,in modo legale e senza fare debito.(quindi senza l'aiuto della BCE tanto per capirsi).
    In altre parole cosa intendeva dire quando Conte ha detto che "faremo da soli"

    P.s. Ognuno ha i suoi limiti,lo dico ora anche per il futuro.
    Se sapessi tutto,non sarei qua.
    Sono in questo blog per imparare e per informarmi,quindi se volete darmi dell'asino o di chi non studia,fate pure,l'importante è rispondermi .

    RispondiElimina
  19. Professore, durante il confronto con Marattin ho avuto l'impressione che quest'ultimo volesse fare passare il seguente messaggio: "partendo dal presupposto che di monetizzare non se ne parla, il prestito del Mes è l'unico piatto pronto da consumare, mentre per ERF e SURE sarà necessario attendere mesi, per questo bisogna accettarlo; peraltro è talmente esiguo che non sarà un problema rimborsarlo da chiunque sia al governo, dunque Bagnai non preoccuparti, non vi sarà margine per l'applicazione di nuove condizioni ex post". È così oppure nuove condizioni ex post (leggi troika) potrebbero essere applicate anche se interessi e capitale del Mes fossero correttamente onorati alle scadenze stabilite?

    RispondiElimina
  20. Rispetto al mio commento ancora in sospeso riguardo la tenzone com Marattin, alla luce di questo, http://www.asimmetrie.org/opinions/mes-rischio-di-condizionalita-differita-marco-dani/, credo di capire che le condizioni ex post possono essere applicate anche in caso di restituzione regolare del prestito del Mes. Addirittura, mi pare di comprendere, sia nella forma "precautional" che "enhanced". Che fatica orientarsi in questa giungla di norme, davvero troppa per l'entità del prestito.

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.